","Sgomberato il presidio degli ulivi a Selargius ma la lotta va avanti","post",1732205898,[58,59,60,61,62],"http://radioblackout.org/tag/speculazione-energetica/","http://radioblackout.org/tag/a-foras/","http://radioblackout.org/tag/presidio/","http://radioblackout.org/tag/selargius/","http://radioblackout.org/tag/sgombero/",[64,65,66,67,68],"#speculazione energetica","a foras","presidio","selargius","sgombero",{"post_content":70},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72],"due","è avvenuto a seguito di \u003Cmark>due\u003C/mark> esposti prodotti da Terna e","Ieri mattina il presidio permanente che occupava i territori che saranno oggetto di cantierizzazione per la costruzione del cavidotto chiamato Thyrrenian Link a Selargius, vicino a Cagliari, è stato sgomberato alle prime luci dell'alba.\r\n\r\nSi ricorda la vicenda per la suggestiva iniziativa di rimpiantumazione degli ulivi sui terreni a seguito dell'intervento degli operai di quest'estate, un gesto di riappropriazione dei terreni e valorizzazione e cura del territorio che ha dato vita a un luogo importante per il movimento contro la speculazione energetica da fonti rinnovabili in Sardegna. Un punto di riferimento e uno spazio di aggregazione che ha permesso di convogliare molte energie nella contrapposizione alla costruzione del Thyrrenian Link, emblema della colonizzazione energetica sul territorio sardo in quanto infrastruttura utile all'esportazione di energia prodotta sull'isola, causa di devastazione ambientale dovuta all'assalto di impianti eolici e fotovoltaici, nonostante il fabbisogno energetico dell'isola sia ampiamente soddisfatto.\r\n\r\nLo sgombero è avvenuto a seguito di \u003Cmark>due\u003C/mark> esposti prodotti da Terna e presentati alla Procura dove veniva dichiarato che a causa del presidio i lavori non potessero procedere.\r\n\r\nAbbiamo sentito ai nostri microfoni Roberto, abitante della zona e parte attiva del presidio che ci racconta i prossimi appuntamenti come quello che si terrà il 4-5-6 dicembre contro gli espropri previsti su altri terreni di Su Padru, nel frattempo gli attivisti si stanno riorganizzando intorno a un altro presidio sempre nei pressi del cantiere dal nome Sa Baracca De Su Padru.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Sgombero-selargius-2024_11_21_2024.11.21-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer approfondire invitiamo a rimanere sintonizzati per l'uscita del podcast Controvento: Alla scoperta della speculazione energetica in Sardegna, tra falsi miti e proteste popolari. Controvento è un viaggio all’interno dei comitati che stanno animando la lotta popolare contro i maxi progetti eolici e fotovoltaici in Sardegna.\r\n\r\n\r\nUn podcast a \u003Cmark>puntate\u003C/mark> in onda su Radio Blackout il sabato mattina alle 10.30, una produzione in collaborazione con Radio Onda D'Urto.\r\n\r\nLe testimonianze sono state registrate durante un viaggio alla scoperta della speculazione energetica in Sardegna tra ottobre e novembre 2024, raccolte da Radio Onda d’Urto, Radio Blackout e dal progetto di inchiesta Confluenza ospitato su Infoaut.",[76],{"field":77,"matched_tokens":78,"snippet":73,"value":74},"post_content",[72],1155199671761633300,{"best_field_score":81,"best_field_weight":82,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":44,"score":83,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":44},"1112386306048",14,"1155199671761633393",{"document":85,"highlight":139,"highlights":144,"text_match":79,"text_match_info":147},{"cat_link":86,"category":87,"comment_count":44,"id":88,"is_sticky":44,"permalink":89,"post_author":47,"post_content":90,"post_date":91,"post_excerpt":50,"post_id":88,"post_modified":92,"post_thumbnail":93,"post_thumbnail_html":94,"post_title":95,"post_type":55,"sort_by_date":96,"tag_links":97,"tags":118},[41],[43],"68767","http://radioblackout.org/2021/04/onde-indopacifiche-17/","https://youtu.be/yOH7BDvOzxY\r\nIl Covid in India è una piaga nazionalista\r\nIn parte le occasioni di assembramento soprattutto confessionali, come il kumbh mela sul Gange hanno sicuramente contribuito a diffondere una pandemia con la compresenza di 3 milioni di persone senza mascherina che fanno abluzioni e tuffi nel fiume, ma i numeri esponenziali che hanno portato a valutare il focolaio indiano quello più preoccupante al mondo in questo momento devono fondarsi su comunicazioni manipolate e numeri distorti, che inficiano tutte le conoscenze sulla pandemia indiana comunicati finora. E in effetti, come fa notare Matteo Miavaldi coinvolto nella trasmissione di questa puntata di “Onde indopacifiche” del 22 aprile 2021, per un paese così popolato i numeri strani sul contagio erano quelli precedenti. Già prima del 22 aprile sui social si assiste a filmati di code all'esterno degli ospedali, carenza di bombole d'ossigeno che costano anche due mensilità ciascuna, file fuori dai campi crematori... e fuori dalle cabine elettorali. In questo periodo in Bengala occidentale, popoloso stato con un gran numero di seggi in palio, che il Bjp non è mai riuscito a conquistare e se gli riuscisse l'impresa, darebbe la cifra di quanto Modi ha saputo cambiare il paese. Un paese che è il maggior produttore di vaccini che vengono esportati da Pune in tutti i paesi limitrofi e anche nel circuito Covax dedicato ai paesi più poveri: il ridotto numeri di vaccinati ha indotto il governo a interrompere l'erogazione di vaccini fuori dai confini, confermando una visione ristretta di pandemia a carattere nazionale e non da affrontare in modo globale.\r\nIntanto proseguono le manifestazioni dei contadini contro la liberalizzazione del mercato agricolo marcata dalle leggi di settembre e da allora contestate con forza da chi verrebbe ridotto alla miseria e al fallimento, come abbiamo già documentato in puntate precedenti, facendo saltare il Welfare legato al mondo contadino. Ci sono alcune mobilitazioni e iniziative in previsione, ma l'aggiornamento non può non tenere conto della presenza del Covid – i tamponi fatti a Delhi danno percentuali di positività pari a 1 su 3.\r\nCompletiamo le notizie dall'Asia con il Myanmar, dove si riprende il simbolo delle magliette blu che richiedono il rilascio degli arrestati; ancora non si era svolto il vertice dell'Asean del 24 aprile che ha imposto 5 punti alla giunta militare, ma si era già creato il governo ombra con rappresentanze di un po' tutti i gruppi etnici e che aveva chiesto di partecipare al summit in rappresentanza di Naypidaw.\r\nLe molte esercitazioni militari di contenimento della facoltà di movimentazione marittima di merci e mezzi militari cinesi ha prodotto un incidente: è scomparso uno dei cinque sommergibili indonesiani con i 53 militari imbarcati.\r\nDalla Cina emergono come notizie importanti la conclusione del Boao Forum e l'articolo dell'ex primo ministro Wen Jiabao che nasconde nell'elogio della madre messaggi su umili origini, valori semplici e sulla lotta alla corruzione... e sottili critiche alla politica degli ultimi anni di Xi. AL cui prossima vittima, dopo le libertà liberali di Hong Kong – dove sono stati arrestati altri parlamentari d'opposizione – sarà probabilmente Taiwan.\r\nEd ecco qui il podcast delal trasmissione con Sabrina Moles del gruppo di \"China Files\":\r\n\r\nAscolta \"17 Il Covid in India è una piaga nazionalista\" su Spreaker.\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=LhLrHCKMqyM","27 Aprile 2021","2021-04-27 11:05:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Bombole_indiane-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Bombole_indiane-300x169.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Bombole_indiane-300x169.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Bombole_indiane-1024x576.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Bombole_indiane-768x432.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Bombole_indiane.png 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Onde indopacifiche 17",1619521507,[98,99,100,101,102,103,104,105,106,107,108,109,110,111,112,113,114,115,116,117],"http://radioblackout.org/tag/asean/","http://radioblackout.org/tag/aseansupportnug/","http://radioblackout.org/tag/bjpdestroydindia/","http://radioblackout.org/tag/boaoforum/","http://radioblackout.org/tag/covaxin/","http://radioblackout.org/tag/covidindia/","http://radioblackout.org/tag/delhineedsoxygen/","http://radioblackout.org/tag/farmersprotest/","http://radioblackout.org/tag/hongkongprotests/","http://radioblackout.org/tag/indianlivesmatter/","http://radioblackout.org/tag/kerala/","http://radioblackout.org/tag/kumbhmela/","http://radioblackout.org/tag/nanggala402/","http://radioblackout.org/tag/pune/","http://radioblackout.org/tag/xijinping/","http://radioblackout.org/tag/india/","http://radioblackout.org/tag/modi/","http://radioblackout.org/tag/myanmar/","http://radioblackout.org/tag/taiwan/","http://radioblackout.org/tag/whatshappeninginmyanmar/",[119,120,121,122,123,124,125,126,127,128,129,130,131,132,133,134,135,136,137,138],"#asean","#aseansupportnug","#bjpdestroydindia","#boaoforum","#covaxin","#covidindia","#delhineedsoxygen","#farmersprotest","#hongkongprotests","#indianlivesmatter","#kerala","#kumbhmela","#nanggala402","#pune","#xijinping","india","Modi","myanmar","Taiwan","whatshappeninginmyanmar",{"post_content":140},{"matched_tokens":141,"snippet":142,"value":143},[72],"bombole d'ossigeno che costano anche \u003Cmark>due\u003C/mark> mensilità ciascuna, file fuori dai","https://youtu.be/yOH7BDvOzxY\r\nIl Covid in India è una piaga nazionalista\r\nIn parte le occasioni di assembramento soprattutto confessionali, come il kumbh mela sul Gange hanno sicuramente contribuito a diffondere una pandemia con la compresenza di 3 milioni di persone senza mascherina che fanno abluzioni e tuffi nel fiume, ma i numeri esponenziali che hanno portato a valutare il focolaio indiano quello più preoccupante al mondo in questo momento devono fondarsi su comunicazioni manipolate e numeri distorti, che inficiano tutte le conoscenze sulla pandemia indiana comunicati finora. 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La Turchia continua e detenere il triste record dei femminicidi tra i paesi dell’Osce. Ma pure il mondo del lavoro non se la passa bene, tanto che cominciano le proteste operaie.\r\n\r\nPoi si accomunano le nomine universitarie; quella imposta all’università del Bosforo e quella che riporta Mariano Giustino che abbiamo coinvolto la scorsa settimana: «Il professore di origine turca Metin Tolan è stato eletto rettore all'unanimità presso l'Università di Göttingen (città universitaria in Bassa Sassonia). Eletto e non nominato». Ma oltre alle proteste universitarie contro il nuovo rettore dell'Università di Bogazici ci siamo concessi una fuga verso i nomi che ha scelto nella sua squadra il nuovo presidente statunitense Biden, perché sono molto conosciuti da queste parti, tanto che Murat li aveva infilati tutti in un tris di previsioni che potete trovare nelle puntate precedenti.\r\n\r\nMa questo ha dato la stura ad alcune considerazioni sui casi di pirateria nel Golfo di Guinea, dove il mercantile Mozart con sede a Istanbul, ma battente bandiera liberiana con ciurma turca composta da 15 marinai rapiti è stato sequestrato da imbarcazioni nigeriane (l’unico azero a bordo è stato ucciso). Non è la prima volta che capita: infatti il Golfo di Guinea si sostituisce al Corno d’Africa, dove Ankara ha occupato ogni ganglio cooperando a stroncare la pirateria.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/2021-01-28_Murat.mp3\"][/audio]","30 Gennaio 2021","2021-01-30 00:19:34","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/Nave-Mozart-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"287\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/Nave-Mozart-300x287.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/Nave-Mozart-300x287.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/Nave-Mozart-1024x980.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/Nave-Mozart-768x735.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/Nave-Mozart-1536x1470.png 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/Nave-Mozart.png 1810w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il Caffè turco con Murat: un 2020 difficile... ma non sospendiamo il giudizio sul 2021",1611965974,[162,163,164,165,166,167,168,169],"http://radioblackout.org/tag/aggressioni/","http://radioblackout.org/tag/bogazici/","http://radioblackout.org/tag/disoccupazione/","http://radioblackout.org/tag/femminicidi/","http://radioblackout.org/tag/giornalisti-arrestati/","http://radioblackout.org/tag/golfo-di-guinea/","http://radioblackout.org/tag/turchia/","http://radioblackout.org/tag/vaccinazioni/",[171,172,173,174,175,176,12,177],"aggressioni","Bogaziçi","disoccupazione","femminicidi","giornalisti arrestati","Golfo di Guinea","vaccinazioni",{"post_content":179},{"matched_tokens":180,"snippet":181,"value":182},[72],"dati falsi diffusi fino a \u003Cmark>due\u003C/mark> settimane fa dalle istituzioni –, ma","https://youtu.be/pC5Xs9ah91o\r\n\r\n \r\n\r\nCon questo brano (Askin Bahardi, canzone storica pop in lingua turca) triste nel testo che documenta lo stato d’animo di un abbandono, nonostante l’aria allegra della musica Murat ha voluto forse sintetizzare\r\n\r\nMurat ci teneva a fare il consuntivo di un anno difficile in Turchia non solo per via della pandemia – che comunque non ha scherzato nemmeno sul Bosforo, nonostante i dati falsi diffusi fino a \u003Cmark>due\u003C/mark> settimane fa dalle istituzioni –, ma anche per il diritto alla libertà di stampa; detenzioni provvisorie, condanne, aggressioni, licenziamenti e multe.\r\n\r\nMa anche per le donne non è stato un anno facile. 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In un appartamento di Barriera di Milano la polizia è entrata e ha arrestato due giovani che festeggiavano il compleanno. Abbiamo ascoltato la testimonianza di un'inquilina di quel palazzo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/via-feletto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLa militarizzazione delle strade va avanti dall'inizio della quarantena. Spesso, si interseca con episodi di delazione dal balcone. La sorveglianza viene appaltata a solerti vicini di casa che avvisano le volanti della presenza di una famiglia impegnata in un breve giro fuori casa. Abbiamo sentito la testimonianza di chi ha avuto esperienza di tutto questo, rimediando una multa:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/multa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n13 aprile\r\n\r\nAncora una testimonianza sulla mattanza sbirresca al carcere di Santa Maria Capua Vetere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/capua_Vetere_13apr20.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n11 aprile\r\n\r\nSpunti sullo smart working\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/smartworking.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLa moglie di un detenuto del carcere di Rebibbia ha condiviso con noi le sue riflessioni e la sua rabbia sulla situazione nelle carceri, raccontandoci anche il percorso che ha portato a chiamare un presidio giovedì 16 aprile alle 12, appunto davanti al carcere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/rebibbia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n8 aprile\r\n\r\nUn ospite del dormitorio torinese di Corso Tazzoli ci racconta della loro situazione e della loro lotta\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/dormitorio-corso-tazzoli-torino.mp3\"][/audio]\r\n\r\nUn contributo dalle valli valdesi, LA NAVE DEI FOLLI: una serie di puntate attorno alla boa della cibernetica.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/la-nave-dei-folli-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n7 aprile\r\n\r\nAggiornamenti da Milano: Mascherine obbligatorie ma introvabili, controllo nelle strade e situazione nelle carceri di Opera e SanVittore\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/Milan0704.mp3\"][/audio]\r\n\r\n6 aprile\r\n\r\nUn contributo di Paola: uno sguardo luddista sulla pandemia\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/04_06_2020_intervento_peste_MIC_AP.mp3\"][/audio]\r\nAscolta o Scarica\r\nAssemblea radiofonica su radio onda d'urto contro le grandi opere\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/AssROdU-grandi-opere.mp3\"][/audio]\r\nAscolta o Scarica\r\nDi seguito il testo dell'indizione e l'audio dell'assemblea\r\n\r\nhttps://www.radiondadurto.org/2020/04/07/grandi-opere-inutili-sanita-assemblea-pubblica-radiofonica-martedi-7-aprile/\r\n\r\n \r\n\r\n6 aprile\r\n\r\nUn aggiornamento sulla situazione delle carceri in Italia in questo momento con Sandra dell'associazione onlus Yairaiha.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/yairaiha.mp3\"][/audio]\r\nAscolta o Scarica\r\nUno sguardo sul carcere delle Vallette, dopo i primi positivi sia tra i detenuti che tra le fila della polizia penitenziaria, gli unici ancora nella possibilità di entrare e uscire dall'istitituto penitenziario. In collegamento Luca, un compagno in licenza domiciliare dal regime di semilibertà all'interno del carcere di Torino.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/Lucart21.mp3\"][/audio]\r\nAscolta o Scarica \r\nDi seguito l'appello dal carcere delle Vallette dei detenuti in articolo 21 per lavoro esterno\r\nViviamo in un ambiente di circa 100 metri quadrati suddiviso in più camere per un totale di 45 persone, 2 servizi igienici per tutti e al pian terreno di questa struttura ci sono anche delle mamme con dei bambini innocenti che continuano ad essere rinchiusi. Alle nostre, critiche e disperate, condizioni assistono anche gli operatori della polizia penitenziaria, vittime anch’essi del totale menefreghismo istituzionale onnipresente e oggi ancor più irritante.\r\nSiamo da giorni isolati a causa dell’accertamento della contaminazione da virus di un soggetto tra noi. Non veniamo visti da nessuno e nessuno ne parla per voler nascondere la realtà di un lazzaretto che lascerà alle spalle morti preannunciate, e forse volute, nella più totale indifferenza.\r\nPandemia, terza guerra mondiale, #state a casa, #ce la faremo: giuste considerazioni del momento che attraversiamo, ma fatte solo esclusivamente per tirare acqua al proprio mulino.\r\nAllo stato attuale nella nostra palazzina permangono i semiliberi che si son visti rigettare richiesta di licenza premio come previsto e disposto dal Dpcm ( scritto con l’apparente obbiettivo di sfollare i carceri). A testimonianza di una non volontà di assicurare, in un momento di così altamente critico e rischioso, la tutela della salute e della vita.\r\nNon privilegiano coscienza, sentimenti umanitari e ragionevolezza, termine quest’ultimo spesso adoperato in sede di formulazione delle sentenze di condanna quando si presentano non poche incertezze e lati oscuri. Poltrona, autorità e potere è ciò che sovrasta ogni cosa compresa la vita. Eppure Cesare Beccaria già nel lontano 1700 lottava contro la pena di morte e contro la tortura che a secoli di distanza trova diversa applicazione nelle condizioni psicofisiche che viviamo: massacranti ed insopportabili.\r\nPure l’OMS, l’ISS e la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri consigliano, obbligano, sanzionano, per effetto di direttive salvavita paradossalmente escluse e nascoste all’interno delle carceri, bombe ad orologeria che coinvolgono figli, mogli, madri, fratelli angosciati dal cattivo e sempre più incerto futuro che ci aspetta. Ma dove sono finiti i diritti umani riconosciuti e sanciti nelle costituzioni di società e paesi che ancora oggi hanno il coraggio di autodichiararsi civili, industrializzati, sviluppati e anche democratici? Il razionale è fortemente discriminante!\r\nOggi purtroppo si registra il primo detenuto morto per COVID 19, o forse il primo che hanno avuto il coraggio di rendere pubblico dopo tanti silenziosi casi. La situazione può precipitare in tutto il paese se dal carcere vengono a svilupparsi i cosiddetti contagi di ritorno.\r\nE allora perché non prevenire questa ecatombe attraverso provvedimenti pro tempore? Almeno fino al perdurare dell’emergenza sanitaria, magari attraverso l’ampliamento dell’applicazione dell’articolo124 del decreto legge 18/2020 nei confronti di coloro che abbiano già dato prova di buona condotta, nei confronti di chi gode di permesso premio, con obbligo di permanere presso il proprio domicilio o altro luogo di assistenza.\r\nIl nemico attuale è invisibile, imprevedibile e silenzioso per tutti ma letale per qualcuno. Chi,\r\npotendo farlo, non interviene oggi, sarà suo complice in responsabilità soggettive e oggettive di esiti criminali contro la salute e contro la vita.\r\nAiuto è ciò che chiediamo, aiuto è ciò che ci dovete. Già è troppo tardi… fate presto!\r\nDomenica 5 aprile\r\nI DETENUTI RECLUSI E ISOLATI NELLA PALAZZINA DEI SEMILIBERI DEL CARCERE DI TORINO\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nAlcuni degli interventi raccolti nel mese di marzo li trovi qui\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/2020/04/microfoni-aperti-da-torino-zona-rossa/","10 Aprile 2020","2020-04-15 16:41:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/OpenMIc-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/OpenMIc-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/OpenMIc-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/OpenMIc-1024x576.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/OpenMIc-768x432.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/OpenMIc-1536x864.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/OpenMIc.jpeg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Microfoni Aperti 28 giorni dopo - in continuo aggiornamento",1586530972,[203,204,205],"http://radioblackout.org/tag/coronavirus/","http://radioblackout.org/tag/open-mic/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/",[207,208,209],"coronavirus","open mic","Radio Blackout",{"post_content":211},{"matched_tokens":212,"snippet":213,"value":214},[72],"è entrata e ha arrestato \u003Cmark>due\u003C/mark> giovani che festeggiavano il compleanno.","A quasi un mese dall'inizio dell'inizio dello stato di emergenza continuano i microfoni aperti di Radio Blackout per analizzare, confrontarsi e raccontare gli effetti della pandemia sulle nostre vite.\r\n\r\nRompi l’isolamento!\r\n\r\nchiamaci allo 011 249 5669\r\nmandaci un vocale al 346 667 3263\r\n\r\n\r\n\r\nDi seguito alcuni degli interventi raccolti in questi giorni.\r\n\r\n14 aprile\r\n\r\nNei giorni di Pasqua e Pasquetta i controlli polizieschi si sono intensificati in tutta Italia. In un appartamento di Barriera di Milano la polizia è entrata e ha arrestato \u003Cmark>due\u003C/mark> giovani che festeggiavano il compleanno. Abbiamo ascoltato la testimonianza di un'inquilina di quel palazzo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/via-feletto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLa militarizzazione delle strade va avanti dall'inizio della quarantena. Spesso, si interseca con episodi di delazione dal balcone. La sorveglianza viene appaltata a solerti vicini di casa che avvisano le volanti della presenza di una famiglia impegnata in un breve giro fuori casa. 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Non veniamo visti da nessuno e nessuno ne parla per voler nascondere la realtà di un lazzaretto che lascerà alle spalle morti preannunciate, e forse volute, nella più totale indifferenza.\r\nPandemia, terza guerra mondiale, #state a casa, #ce la faremo: giuste considerazioni del momento che attraversiamo, ma fatte solo esclusivamente per tirare acqua al proprio mulino.\r\nAllo stato attuale nella nostra palazzina permangono i semiliberi che si son visti rigettare richiesta di licenza premio come previsto e disposto dal Dpcm ( scritto con l’apparente obbiettivo di sfollare i carceri). A testimonianza di una non volontà di assicurare, in un momento di così altamente critico e rischioso, la tutela della salute e della vita.\r\nNon privilegiano coscienza, sentimenti umanitari e ragionevolezza, termine quest’ultimo spesso adoperato in sede di formulazione delle sentenze di condanna quando si presentano non poche incertezze e lati oscuri. 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Un quartiere con una fama che non merita, come non la meritano i suoi allievi di scuola media con cui nessuno vuole spartire la struttura sottoutilizzata della Turoldo, un quartiere a vocazione migratoria, costruito proprio per ospitare prima gli istriani in fuga e poi i meridionali richiamati dalla fabbrica vorace, che li ha scaricati in un dormitorio (dove poi è stato collocato il carcere, il termovalorizzatore e sono stati soggetti a pogrom i rom che storicamente erano i primi ad abitarlo, per fare spazio al non-luogo stadio juventino, per i business residui della famiglia Agnelli, che lo hanno sconciato definitivamente... poco più in là gli ipermercati, l'inizio della filiera della discarica); per questo l'operazione dei media mainstream per creare un alone di razzismo attorno alla sindrome nimby non dovrebbe essere credibile, eppure l'alzata di scudi contro l'approdo del Cpia1 – che ora opera in un seminterrato della scuola media Saba (sempre all'interno della V circoscrizione), dove è stato rilevato il radon e sono a disposizione due bagni per 700 persone – nella scuola Giannelli delle Vallette, che causerebbe lo spostamento dei bambini alla scuola media Turoldo – vicina e gemella nell'aspetto – insinua il sospetto di rigetto del diverso, perché l'utenza della scuola per adulti è quasi per intero straniera. 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E su questo si sono subito gettati gli sciacalli delle cronache cittadine.\r\n\r\nIl fatto che la cub si schieri al fianco della protesta dei genitori rispetto alle esigenze della struttura che nasce dall'esperienza delle 150 ore trova una spiegazione nel rifiuto delle scelte non condivise dell'istituzione e nel tentativo di evitare quella guerra tra poveri, trovando una soluzione in quartiere che possa accogliere i migranti che intendono imparare l'italiano per salvarsi dalle trappole di una società non accogliente e contemporaneamente invece accogliere le istanze dei bambini del quartiere che intendono rimanere nella \"loro\" struttura.\r\n\r\nAbbiamo interpellato Marco Meotto, del coordinamento provinciale della Cub di Torino per capire dove si colloca il sindacato di base, dove le istituzioni e dove il quartiere per trovare una soluzione valida per le \u003Cmark>due\u003C/mark> scuole... chi rimane fuori sono i Baradel della Turoldo, già additati senza appello come bulli e drop-out senza speranza, ma per il loro destino cercheremo di approfondire nelle prossime \u003Cmark>puntate\u003C/mark>.\r\n\r\nIl Comune impone soluzioni divisive alle Vallette, proteste e strumentalizzazioni\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/2020_02_27_gianelli.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",[247],{"field":77,"matched_tokens":248,"snippet":244,"value":245},[72],{"best_field_score":81,"best_field_weight":82,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":44,"score":83,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":44},{"document":251,"highlight":280,"highlights":286,"text_match":79,"text_match_info":289},{"cat_link":252,"category":253,"comment_count":44,"id":254,"is_sticky":44,"permalink":255,"post_author":47,"post_content":256,"post_date":257,"post_excerpt":50,"post_id":254,"post_modified":258,"post_thumbnail":259,"post_thumbnail_html":260,"post_title":261,"post_type":55,"sort_by_date":262,"tag_links":263,"tags":273},[41],[43],"37851","http://radioblackout.org/2016/10/erdogan-putin-e-il-basso-impero-americano/","In un pianeta sempre più multipolare, dove il gioco delle alleanze si fa su più tavoli, variando puntate e compari in modo vorticoso, non bisognerebbe stupirsi più di nulla.\r\nL’amichevole incontro di ieri tra Erdogan e Putin, in visita di Stato in Turchia, un anno fa sarebbe apparso sorprendente.\r\n\r\nL’abbattimento del jet russo in territorio turco, l’alleanza tra Putin e Assad, l’intervento diretto della Russia in Siria hanno mutato il quadro. 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Interessante lo sguardo sulle prospettive geopolitiche che si delineano dai programmi dei due candidati alla presidenza degli Stati Uniti, Clinton e Trump.\r\n\r\nNe riportiamo di seguito alcuni stralci:\r\n“L’ ultimo dibattito ci ha consegnato un copione da “Sesso bugie e videotape”, film vincitore a Cannes nell’89. L’aspetto interessante è che il pubblico partecipa divertito o scandalizzato, star di Hollywood e della politica comprese, mentre si contano milioni di tweet che faranno volare il titolo a Wall Street. Questi sono i tempi bellezza e tu non puoi farci niente, si potrebbe dire parafrasando Bogart. Per la verità i due candidati qualche idea esile l’hanno espressa parlando di Siria e Russia ma devono aver fatto sorridere Putin ed Erdogan che si sono incontrati a Istanbul in nome della realpolitik e della spartizione di interessi energetici e sfere di influenza. Trump vorrebbe allearsi con Mosca e l’Iran per far fuori i jihadisti dell’Isis ma non va oltre. La Clinton esclude un intervento di terra lasciando aperta la possibilità di armare i curdi, cosa che per altro avviene già ma stranamente non ne appare informata. (…) Niente di più rassicurante per lo spregiudicato Putin che sfrutta le contraddizioni americane in Medio Oriente. Putin si è lanciato nel vuoto lasciato dall’America e approfitta dello sfibrante cambio di guardia a Obama. Erdogan non si fida degli americani e gli americani non si fidano di lui. È convinto che dietro il fallito golpe del 15 luglio sia stata coinvolta la Cia oltre che l’imam Gulen e che gli Usa favoriscano l’irredentismo curdo, il vero incubo strategico di Ankara. Per questo, dopo i sanguinosi insulti scambiati per l’abbattimento del caccia russo, ha ricucito con Putin che vede nella Siria un’ottima occasione per piazzare le basi sul Mediterraneo, vecchio sogno dei mari caldi inseguito dagli Zar. Ma la lettura di un conflitto imminente con Mosca appare esagerata. Certo Putin agisce come se fossimo in clima da guerra fredda. Teme che l’Occidente provi a destabilizzarlo come ha fatto con l’Ucraina e le rivoluzioni “colorate” quindi sposta i missili balistici a Kaliningrad e fa volare Tupolev atomici sulla Bretagna, al punto che l’Eliseo mette in dubbio l’incontro del 19 ottobre con il leader russo. (saltato nel frattempo, ndr) I dati però dicono altro. Le spese militari di Gran Bretagna, Francia e Germania sono più del doppio di quelle russe, il Pil di Mosca è paragonabile a quello italiano e se il prezzo del petrolio non aumenta avrà difficoltà a fare il bilancio in un Paese che vive per il 70% di export di gas e oro nero. Se dall’America arrivano cronache da basso impero, quelle dell’austerità russa fanno pensare che la ricostruzione di quello sovietico appare assai lontana.”\r\n\r\nAscolta la diretta con Alberto Negri:\r\n\r\n2016-11-10-negri-siriaturchia","11 Ottobre 2016","2016-10-13 17:42:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/pu6tin-erdogan-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"295\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/pu6tin-erdogan-300x295.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/pu6tin-erdogan-300x295.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/pu6tin-erdogan.jpg 512w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Erdogan, Putin e il (basso) impero americano",1476207403,[264,265,266,267,268,269,270,271,168,272],"http://radioblackout.org/tag/clinton/","http://radioblackout.org/tag/elezioni-statunitensi/","http://radioblackout.org/tag/erdogan/","http://radioblackout.org/tag/putin/","http://radioblackout.org/tag/russia/","http://radioblackout.org/tag/siria/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/","http://radioblackout.org/tag/trump/","http://radioblackout.org/tag/turkish-stream/",[17,31,274,275,276,277,278,279,12,27],"Erdogan","putin","russia","Siria","Stati Uniti","Trump",{"post_content":281},{"matched_tokens":282,"snippet":284,"value":285},[283],"puntate","fa su più tavoli, variando \u003Cmark>puntate\u003C/mark> e compari in modo vorticoso,","In un pianeta sempre più multipolare, dove il gioco delle alleanze si fa su più tavoli, variando \u003Cmark>puntate\u003C/mark> e compari in modo vorticoso, non bisognerebbe stupirsi più di nulla.\r\nL’amichevole incontro di ieri tra Erdogan e Putin, in visita di Stato in Turchia, un anno fa sarebbe apparso sorprendente.\r\n\r\nL’abbattimento del jet russo in territorio turco, l’alleanza tra Putin e Assad, l’intervento diretto della Russia in Siria hanno mutato il quadro. 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I testi “preparatori”, scritti, si presume, di getto e con rabbia iconoclasta, non divennero mai un testo definitivo e compiuto. L’apparente delirio cui si abbandona Artaud non è solo frutto di una volontà rivoltosa contro tutte le tradizioni e le condizioni che viveva nel suo presente, ma anche il prodotto di una lucida ambizione di rovesciare, in termini sbeffeggianti, alcuni elementi storico-semantici. È noto che “cristo” dal greco Χριστός, significa “unto”. Secondo la tradizione gli eletti venivano definiti “unti”. Artaud rovescia questa interpretazione pseudostoriografica e semantica. La beffa giunge al massimo quando Artaud parla della più “untuosa storia di culattone”: il senso di “unto” viene stravolto, rovesciato. Ma non si pensi a un qualche atteggiamento moralistico di Artaud verso la sodomia o la coprofilia. Non è certo nel suo stile né nel suo pensiero. 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Padre Ubu è un personaggio estremo, contraddittorio, assurdo, capace di incanalare lo spirito di un’epoca\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 18 ore 21,00 – Padre Ubu - Ubu incatenato 23minuti [C'hai le storie, Radio Blackout]:\r\n\r\nPadre Ubu è un personaggio estremo, contraddittorio, assurdo, capace di incanalare lo spirito di un’epoca (l’affermazione borghese in francia del XIXsecolo) e, al contempo, di scardinare i pilastri del teatro ottocentesco per dare il via, o quantomeno l’ispirazione, a nuove correnti artistiche come il teatro dell’assurdo e il surrealismo.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 19 ore 09,30 – Migrazione e intolleranze U.Eco, musicata 60 minuti [Radio Blackout, Penny-Kella]: Una lettura musicata di una piccola raccolta di scritti e interventi di umberto eco. alcuni risalgono a piu’ di vent’anni fa ma ci invitano a riflettere su temi ancora piu’ che mai attuali al giorno d’oggi\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 19 ore 20,00 – Droga e guerra 51 minuti [Radio blackout, Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nQuesto lungo approfondimento vuole proporre un riflessione sul ruolo che le sostanze psicotrope – che come elemento di interferenza con lo stato di coscienza hanno sempre accompagnato l’umanità – hanno assunto una volta inserite nel contesto tecnico-bellico.\r\n\r\nProviamo a suddividere la relazione tra sostanze psicoattive e guerra in due grandi categorie: sostanze somministrate durante l’esperienza delle atrocità, sostanze somministrate successivamente all’esperienza delle atrocità.\r\n\r\nTralasciando le “autoterapie” e i fenomeni di tossicodipendenza endemici tra i veterani di guerra, cercheremo di concentrarci esclusivamente sulla dimensione istituzionalizzata delle somministrazioni: dal Pervitin del Terzo Reich, al Captagon dell’ISIS, al Modafinil attualmente fornito all’esercito statunitense.\r\n\r\nMa la normalizzazione della guerra, che si declina anche attraverso l’arruolamento della popolazione nel suo insieme, deve tenere conto degli strascichi psichici di chi è entrato in contatto con gli eventi atroci e traumatizzanti che la caratterizzano; qui entrano in gioco le sperimentazioni di MDMA in Israele e di Ibogaina in Ucraina.\r\n\r\nSi osserva quindi una parabola della relazione tra umanità e sostanze psico-alteranti: dall’espansione della coscienza al sostegno neurochimico di ciò che è insostenibile.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 19 ore 21,30 – Urban jungle - Dj Subumano mix 61 minuti [Dj Subumano]:\r\n\r\nDa un antro della giungla urbana ritorna il DJ subumano: senza peli sulla lingua ma coi peli sul petto: back to the monkey age: juke tribale, breakbeat tossico e dubstep pitecantropico: ATTENZIONE: il mix è pieno di edit a cura del vostro primate. 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Pur prendendo influenza dalle classiche melodie rave, dalle frange più amichevoli della musica noise e dalla costruzione ritmica del footwork, la sua musica è un viaggio nell’ignoto digitale, caratterizzato da ritmi in costante mutamento, cambiamenti cognitivamente dissonanti, e molti strani rumori di uccelli EDM.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 20 ore 13,00 – Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici 5/3/2024 49 minuti [Radio Neanderthal]: Puntata del 5 marzo 2024 del programma \"Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici\" con approfondimenti sul teatro di Enzo Moscato e sul chitarrista funk Peppino Brio\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 20 ore 18,30 – Ancient lights: racconto horror di A. Blackwood 17 minuti [Radio Blackout]: Racconto horror del diciannovesimo secolo, ambientati in oscure foreste che si ribellano verso gli umani che le vogliono distruggere o controllare","15 Aprile 2025","2025-04-23 11:13:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 14 al 20 Aprile 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I testi “preparatori”, scritti, si presume, di getto e con rabbia iconoclasta, non divennero mai un testo definitivo e compiuto. L’apparente delirio cui si abbandona Artaud non è solo frutto di una volontà rivoltosa contro tutte le tradizioni e le condizioni che viveva nel suo presente, ma anche il prodotto di una lucida ambizione di rovesciare, in termini sbeffeggianti, alcuni elementi storico-semantici. È noto che “cristo” dal greco Χριστός, significa “unto”. Secondo la tradizione gli eletti venivano definiti “unti”. Artaud rovescia questa interpretazione pseudostoriografica e semantica. La beffa giunge al massimo quando Artaud parla della più “untuosa storia di culattone”: il senso di “unto” viene stravolto, rovesciato. Ma non si pensi a un qualche atteggiamento moralistico di Artaud verso la sodomia o la coprofilia. Non è certo nel suo stile né nel suo pensiero. Il gusto sommo è quello di ribaltare la morale cristiana corrente, colpire la mistificazione mitologico-ecclesiastica più che non la divinità in quanto tale, cui Artaud ha sempre dato una dimensione differente, legata all’eccesso umano e a una sorta di mistica pagana o panteistica.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 16 ore 08,30 – Dai monti del Kurdistan pt.1 29 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nChiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 17 ore 08,30 – Ghigliottina - Estrattivismo subacqueo 25 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nGHIGLIOTTINA: Pesci lanterna, ruspe e trivelle ventimila leghe sotto i mari\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 18 ore 08,30 – Racconti ovali 3 36 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nPartendo dalla periferia veneta raccontiamo la storia della nascita ed affermazione della Ruggers Tarvisium, squadra dallo spiccato spirito egualitario in cui si fondono socialità, concretezza e talento. 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Pur prendendo influenza dalle classiche melodie rave, dalle frange più amichevoli della musica noise e dalla costruzione ritmica del footwork, la sua musica è un viaggio nell’ignoto digitale, caratterizzato da ritmi in costante mutamento, cambiamenti cognitivamente dissonanti, e molti strani rumori di uccelli EDM.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 20 ore 13,00 – Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici 5/3/2024 49 minuti [Radio Neanderthal]: Puntata del 5 marzo 2024 del programma \"Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici\" con approfondimenti sul teatro di Enzo Moscato e sul chitarrista funk Peppino Brio\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 20 ore 18,30 – Ancient lights: racconto horror di A. 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7 ore 13,30 - Racconti ovali 3 35 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nOggi partendo dalla periferia veneta raccontiamo la storia della nascita ed affermazione della Ruggers Tarvisium, squadra dallo spiccato spirito egualitario in cui si fondono socialità, concretezza e talento. 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Un filosofo e un ergastolano si scrivono. Ne nasce un racconto di vite: di quella prigioniera dell’Assassino dei Sogni che non dà scampo, e di quella che pensiamo libera ma che pure può diventare prigione di qua dalle mura del carcere. Ricca del fascino discreto della scrittura epistolare, una riflessione sulla carcerazione che diventa discorso amoroso e “dissequestrando parole” pronuncia sentieri di libertà. Pagine che, quando tutto sembra perso e il buio sta per avere il sopravvento, diventano lezioni e iniezioni di vita, per l’ergastolano, per il filosofo, ma forse anche per tutti noi.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Lassassino-dei-sogni_29-1.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 11 ore 8,30 - Dai monti del Kurdistan pt.1 28 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nChiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Dai-monti-del-Kurdistan_1.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 12 ore 9,30 - Speciale Autobahn 51 minuti [Radio Blackout, Arsider]:\r\n\r\nWir fahren, fahren, fahren auf der Autobahn.\r\nDie Sonne scheint mit Glitzerstrahl. Non avremo un’identità ma almeno corriamo veloci su autostrade bellissime: arsider ripercorre al rallenti l’età dell’oro e dell’asfalto.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Speciale_AutobahnArsider_51.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 12 ore 20 - Psychotronic Radio vol.8 41 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/PSYCHOTRONIC-RADIO-VOL-8.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 12 ore 20,30 - The Minneapolis Uranium Club live @Arci Taun 28 minuti [The Minneapolis Uranium Club, Radio Blackout]:\r\n\r\nDa Minneapolis gli impiegati marxisti della Sunbelt Chemical Corporation in un trattato di nervosismo post punk registrato dal vivo\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/The-minneapolis-uranium-club-live-at-Arci-Taun_41.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 12 ore 23,30 - Kfc murder chicks - Radio Blackout set 28 minuti [Kfc Murder chicks, Radio Blackout]:\r\n\r\nKFC Murder Chicks sounds like a dangerous mixture of Death Grips, Boards of Canada, pure white trash flooded out of televisions, crooked beats from worn out tapes and a pinch of digital folklore.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Kfc-murder-chicks-Radio-blackout-set_28.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 13 ore 10 - Andrea Santalusia presenta Mintaka 45 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Andrea-Santalusia-presenta-Mintaka_45.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n ","6 Ottobre 2024","2024-10-13 21:47:23","Black Holes dal 7 al 13 ottobre 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\u003Cmark>puntate\u003C/mark> di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta","Lunedì 7 ore 13,30 - Racconti ovali 3 35 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nOggi partendo dalla periferia veneta raccontiamo la storia della nascita ed affermazione della Ruggers Tarvisium, squadra dallo spiccato spirito egualitario in cui si fondono socialità, concretezza e talento. Dal vivaio della quale emerge Ivan Francescato, uno dei più grandi giocatori italiani di sempre.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali3_35.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 9 ore 8,30 - Perno Originario #1 20 minuti [Porfido]:\r\n“Come annunciato nell’episodio introduttivo, il nostro viaggio nel tempo e nello spazio comincia dall’area germanica. La particolarità di questo sotto-insieme è stata formulata e dibattuta con la nozione di Sonderweg – cioè “via originale”. Il termine, entrato in uso con un’accezione positiva nel periodo bismarckiano della fine del XIX secolo, è stato in seguito ripreso con intenti denigratori per indicare l’accesso tardivo e travagliato della Germania alla democrazia parlamentare, oppure con intenti più neutri per designare il percorso specifico del capitalismo tedesco. Se dunque non è mai esistito un consenso unanime nella definizione di cosa sia esattamente il Sonderweg tedesco, l’esistenza stessa del termine e del dibattito che lo attornia rimanda in una maniera o nell’altra ai \u003Cmark>due\u003C/mark> aspetti della questione tedesca per come l’abbiamo definita nell’episodio introduttivo: la vitalità del capitalismo tedesco e il carattere sempre problematico della sua espressione politica”\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.1_29.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 9 ore 16 - Ghigliottina - Estrattivismo subacqueo 24 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nPuntata del 1 ottobre 2024 di Ghigliottina: Pesci lanterna, ruspe e trivelle ventimila leghe sotto i mari\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Ghigliottina-Estrattivismo-subacqueo_24.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 10 ore 8,30 - L'assassino dei sogni 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLettura da un libro di Carmelo Musumeci e Giuseppe Ferraro. Un filosofo e un ergastolano si scrivono. Ne nasce un racconto di vite: di quella prigioniera dell’Assassino dei Sogni che non dà scampo, e di quella che pensiamo libera ma che pure può diventare prigione di qua dalle mura del carcere. Ricca del fascino discreto della scrittura epistolare, una riflessione sulla carcerazione che diventa discorso amoroso e “dissequestrando parole” pronuncia sentieri di libertà. Pagine che, quando tutto sembra perso e il buio sta per avere il sopravvento, diventano lezioni e iniezioni di vita, per l’ergastolano, per il filosofo, ma forse anche per tutti noi.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Lassassino-dei-sogni_29-1.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 11 ore 8,30 - Dai monti del Kurdistan pt.1 28 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nChiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Dai-monti-del-Kurdistan_1.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 12 ore 9,30 - Speciale Autobahn 51 minuti [Radio Blackout, Arsider]:\r\n\r\nWir fahren, fahren, fahren auf der Autobahn.\r\nDie Sonne scheint mit Glitzerstrahl. Non avremo un’identità ma almeno corriamo veloci su autostrade bellissime: arsider ripercorre al rallenti l’età dell’oro e dell’asfalto.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Speciale_AutobahnArsider_51.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 12 ore 20 - Psychotronic Radio vol.8 41 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/PSYCHOTRONIC-RADIO-VOL-8.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 12 ore 20,30 - The Minneapolis Uranium Club live @Arci Taun 28 minuti [The Minneapolis Uranium Club, Radio Blackout]:\r\n\r\nDa Minneapolis gli impiegati marxisti della Sunbelt Chemical Corporation in un trattato di nervosismo post punk registrato dal 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\r\n\r\nMartedì 12 ore 8,30 - Dai monti del Kurdistan parte 1 28 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nChiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Dai-monti-del-Kurdistan_1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 12 ore 11 - Voci degli agricoltori in protesta parte 1 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl 5 febbraio è iniziato a Torino Sud un presidio di agricoltori arrivati da tutto il Piemonte, in particolare dal torinese e dal cuneese, che durerà cinque giorni. Già dal primo giorno sono più di quattrocento i trattori su un campo agricolo di proprietà privata adiacente alla tangenziale. La partecipazione al presidio – organizzato in maniera autonoma dai produttori – è occasione di protesta ma anche di confronto e solidarietà. Ascoltiamo alcune delle loro voci per provare a capire meglio le loro esperienze di vita, il loro lavoro, malcontento e posizioni complesse.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Voci-dagli-agricoltori-in-protesta-pt.1_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 12 ore 12 - Voci degli agricoltori in protesta parte 2 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl 5 febbraio è iniziato a Torino Sud un presidio di agricoltori arrivati da tutto il Piemonte, in particolare dal torinese e dal cuneese, che durerà cinque giorni. Già dal primo giorno sono più di quattrocento i trattori su un campo agricolo di proprietà privata adiacente alla tangenziale. La partecipazione al presidio – organizzato in maniera autonoma dai produttori – è occasione di protesta ma anche di confronto e solidarietà. Ascoltiamo alcune delle loro voci per provare a capire meglio le loro esperienze di vita, il loro lavoro, malcontento e posizioni complesse.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Voci-dagli-agricoltori-in-protesta-pt.2_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 14 ore 8,30 - Il perno originario parte 4: Intermezzo: rivoluzione \"industriosa\", fiscale e militare 14 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n«È polèmos (la guerra) padre di tutte le cose e di tutte il re; e gli uni rende dèi, gli altri uomini, gli uni fa schiavi, gli altri liberi». Così si legge in un frammento di Eraclito, filosofo presocratico vissuto a cavallo fra il VI e il V secolo a. C. Antica è la consapevolezza del ruolo centrale che lo scontro aperto fra raggruppamenti ostili e concorrenti gioca negli umani destini, non solo e non tanto nei suoi esiti bellici più effimeri e momentanei, ma nello sprigionare forze e passioni che in circostanze determinate facilitano il parto di una società nuova che si sviluppa nei pori di quella vecchia.\r\n\r\n[…] Nei due precedenti episodi abbiamo visto come, attraverso la Guerra dei Trent’anni, si è forgiato il moderno Stato europeo. Questo Stato in realtà non esiste e non è mai esistito al singolare, ma solo e soltanto al plurale, cioè come un sistema di Stati. La pace di Vestfalia, che mette fine a quella guerra, rappresenta il suo formale atto di nascita. Con esso, sorgono egualmente i concetti fondamentali del pensiero politico moderno, e il primo luogo quello di sovranità, che con alterne fortune persisterà nei secoli fino ai giorni nostri.\r\n\r\n[…] In questo quadro, le guerre del XVI e XVII secolo fungono da vettore e acceleratore. Lo Stato fiscale è in effetti indissociabile dallo Stato militare, e lo Stato militare è esso stesso indissociabile dalla rivoluzione militare che si dispiega in quel frangente storico. Sullo sfondo o il filigrana si può cogliere poi la rivoluzione industriosa o proto-industriale, che precede e prepara la rivoluzione industriale avviatasi alla fine del XVIII secolo.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.4_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 14 ore 8,30 - La casa del nulla 30 minuti [Porfido]:\r\n\r\nAlcune lettrici di Porfido hanno letto alcuni estratti dal libro La casa del nulla di Giuliano Naria e Rosella Simone.\r\n\r\nPubblicato per la prima volta a metà degli anni ottanta da Tullio Pironti, e riproposto in una versione ridotta nel 1997 con il titolo “I duri”, il testo ha avuto, come i suoi autori, diverse vicissitudini, ma rimane un testo fondamentale per capire gli anni settanta-ottanta e conserva ancora oggi una freschezza narrativa inossidabile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/La-casa-del-nulla_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 15 ore 8,30 - Frank Zappa parte 3 28 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTerza di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Frank-Zappa_3.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 ore 9,30 - Te lo spiega Arsider: La memetica 42 minuti [Arsider]:\r\n\r\nI media obbediscono a una logica fondamentalmente diversa rispetto alla rappresentazione, cioè a quella della simulazione.La crescente prevalenza della schiavitù macchinica rispetto ai meccanismi di sudditanza sociale deve essere in gran parte attribuita alle tecnologie dell’informazione e del calcolo. Detto in modo drammatico, dal punto di vista dell’ingegneria cibernetica, il significato di un messaggio sembra apparentemente irrilevante, o almeno escluso dall’equazione. D’ora in poi ogni evento storico sarà perseguitato dalla propria doppia memetica. Ridere è una tattica di difesa contro il non riconoscere nulla. Dobbiamo sublimare l’orrore con l’umorismo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Te-lo-spiega-arsider_La-memeticaArsider_42.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 ore 20 - Radio Carosello 46 minuti [Produzioni Nessun Rimborso]:\r\n\r\nRadio Carosello è un palinsesto radiofonico condensato in 45 minuti. Dall’informazione mattutina, ai programmi ecosostenibili del pomeriggio, fino ai quiz e alle telenovele serali. Condito da pubblicità e jingle autoprodotti. Creato dalle Produzioni Nessun Rimborso, registrato negli studios di Radio Blackout con la collaborazione di 30 voci naturalmente non retribuite.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Radio-Carosello_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 17 ore 9,30 - Lettura musicata Fascismo eterno di U.Eco 55 minuti minuti [Penny-Kella]:\r\n\r\nLettura musicata di \"Fascismo eterno\" di Umberto Eco\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BLACKHOLE-FASCISTI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 17 ore 18 - Podcast Franti parte 2 35 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-2_35.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","11 Marzo 2024","2024-03-18 10:18:38","Black Holes dall'11 al 17 marzo 2024",1710169407,[1065,1066,1067,1068,1069,1070,728,1071,1072,1073,385,1074,1075,386,1076,393,1077,1078,1079,1080,1081,404,405,1082,409,1083,747,1084,410,411,412,1085,1086,1087,1088,1089,420,1090,1091,754,1092,1093,1094,432,205,764,1095,1096,1097,436,1098,1099,769,1100,168,443,1101,1102],"http://radioblackout.org/tag/archivio-moroni/","http://radioblackout.org/tag/asinara/","http://radioblackout.org/tag/audiocapitoli-di-porfido/","http://radioblackout.org/tag/biografia/","http://radioblackout.org/tag/black-holes/","http://radioblackout.org/tag/br/","http://radioblackout.org/tag/carosello/","http://radioblackout.org/tag/cayenne/","http://radioblackout.org/tag/chitarra/","http://radioblackout.org/tag/comicita/","http://radioblackout.org/tag/cox-18/","http://radioblackout.org/tag/docenti/","http://radioblackout.org/tag/fascismo-eterno/","http://radioblackout.org/tag/fascsismo/","http://radioblackout.org/tag/frank-zappa/","http://radioblackout.org/tag/franti/","http://radioblackout.org/tag/giuliano-naria/","http://radioblackout.org/tag/istruzione/","http://radioblackout.org/tag/la-casa-del-nulla/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/linguaggio/","http://radioblackout.org/tag/meme/","http://radioblackout.org/tag/memetica/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/monografia/","http://radioblackout.org/tag/pace-di-vestfalia/","http://radioblackout.org/tag/panny-kella/","http://radioblackout.org/tag/presentazione-2/","http://radioblackout.org/tag/produzioni-nessun-rimborso/","http://radioblackout.org/tag/pubblicita/","http://radioblackout.org/tag/rock/","http://radioblackout.org/tag/rossella-simone/","http://radioblackout.org/tag/scuola/","http://radioblackout.org/tag/sonorizzazione/","http://radioblackout.org/tag/stato/","http://radioblackout.org/tag/studenti/","http://radioblackout.org/tag/varieta/","http://radioblackout.org/tag/web/",[1104,1105,1106,1107,299,1108,795,1109,1110,1111,465,1112,1113,466,1114,292,1115,1116,1117,1118,1119,481,334,1120,485,1121,814,1122,339,344,486,1123,1124,1125,342,1126,329,1127,1128,821,1129,1130,1131,505,209,831,1132,1133,1134,346,1135,1136,332,1137,12,515,1138,1139],"archivio Moroni","asinara","audiocapitoli di Porfido","biografia","BR","carosello","cayenne","chitarra","comicità","cox 18","docenti","fascismo eterno","fascsismo","Frank Zappa","franti","Giuliano Naria","istruzione","la casa del nulla","lavoro","linguaggio","meme","memetica","monografia","pace di Vestfalia","panny kella","presentazione","produzioni nessun rimborso","pubblicità","rock","Rossella Simone","scuola","sonorizzazione","stato","Studenti","varietà","web",{"post_content":1141,"tags":1145},{"matched_tokens":1142,"snippet":1143,"value":1144},[72],"pori di quella vecchia.\r\n\r\n[…] Nei \u003Cmark>due\u003C/mark> precedenti episodi abbiamo visto come,"," \r\n\r\nMartedì 12 ore 8,30 - Dai monti del Kurdistan parte 1 28 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nChiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Dai-monti-del-Kurdistan_1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 12 ore 11 - Voci degli agricoltori in protesta parte 1 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl 5 febbraio è iniziato a Torino Sud un presidio di agricoltori arrivati da tutto il Piemonte, in particolare dal torinese e dal cuneese, che durerà cinque giorni. Già dal primo giorno sono più di quattrocento i trattori su un campo agricolo di proprietà privata adiacente alla tangenziale. La partecipazione al presidio – organizzato in maniera autonoma dai produttori – è occasione di protesta ma anche di confronto e solidarietà. Ascoltiamo alcune delle loro voci per provare a capire meglio le loro esperienze di vita, il loro lavoro, malcontento e posizioni complesse.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Voci-dagli-agricoltori-in-protesta-pt.1_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 12 ore 12 - Voci degli agricoltori in protesta parte 2 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nIl 5 febbraio è iniziato a Torino Sud un presidio di agricoltori arrivati da tutto il Piemonte, in particolare dal torinese e dal cuneese, che durerà cinque giorni. Già dal primo giorno sono più di quattrocento i trattori su un campo agricolo di proprietà privata adiacente alla tangenziale. 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Antica è la consapevolezza del ruolo centrale che lo scontro aperto fra raggruppamenti ostili e concorrenti gioca negli umani destini, non solo e non tanto nei suoi esiti bellici più effimeri e momentanei, ma nello sprigionare forze e passioni che in circostanze determinate facilitano il parto di una società nuova che si sviluppa nei pori di quella vecchia.\r\n\r\n[…] Nei \u003Cmark>due\u003C/mark> precedenti episodi abbiamo visto come, attraverso la Guerra dei Trent’anni, si è forgiato il moderno Stato europeo. Questo Stato in realtà non esiste e non è mai esistito al singolare, ma solo e soltanto al plurale, cioè come un sistema di Stati. La pace di Vestfalia, che mette fine a quella guerra, rappresenta il suo formale atto di nascita. Con esso, sorgono egualmente i concetti fondamentali del pensiero politico moderno, e il primo luogo quello di sovranità, che con alterne fortune persisterà nei secoli fino ai giorni nostri.\r\n\r\n[…] In questo quadro, le guerre del XVI e XVII secolo fungono da vettore e acceleratore. Lo Stato fiscale è in effetti indissociabile dallo Stato militare, e lo Stato militare è esso stesso indissociabile dalla rivoluzione militare che si dispiega in quel frangente storico. Sullo sfondo o il filigrana si può cogliere poi la rivoluzione industriosa o proto-industriale, che precede e prepara la rivoluzione industriale avviatasi alla fine del XVIII secolo.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.4_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 14 ore 8,30 - La casa del nulla 30 minuti [Porfido]:\r\n\r\nAlcune lettrici di Porfido hanno letto alcuni estratti dal libro La casa del nulla di Giuliano Naria e Rosella Simone.\r\n\r\nPubblicato per la prima volta a metà degli anni ottanta da Tullio Pironti, e riproposto in una versione ridotta nel 1997 con il titolo “I duri”, il testo ha avuto, come i suoi autori, diverse vicissitudini, ma rimane un testo fondamentale per capire gli anni settanta-ottanta e conserva ancora oggi una freschezza narrativa inossidabile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/La-casa-del-nulla_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 15 ore 8,30 - Frank Zappa parte 3 28 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTerza di cinque \u003Cmark>puntate\u003C/mark> monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Frank-Zappa_3.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 ore 9,30 - Te lo spiega Arsider: La memetica 42 minuti [Arsider]:\r\n\r\nI media obbediscono a una logica fondamentalmente diversa rispetto alla rappresentazione, cioè a quella della simulazione.La crescente prevalenza della schiavitù macchinica rispetto ai meccanismi di sudditanza sociale deve essere in gran parte attribuita alle tecnologie dell’informazione e del calcolo. Detto in modo drammatico, dal punto di vista dell’ingegneria cibernetica, il significato di un messaggio sembra apparentemente irrilevante, o almeno escluso dall’equazione. D’ora in poi ogni evento storico sarà perseguitato dalla propria doppia memetica. Ridere è una tattica di difesa contro il non riconoscere nulla. Dobbiamo sublimare l’orrore con l’umorismo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Te-lo-spiega-arsider_La-memeticaArsider_42.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 16 ore 20 - Radio Carosello 46 minuti [Produzioni Nessun Rimborso]:\r\n\r\nRadio Carosello è un palinsesto radiofonico condensato in 45 minuti. Dall’informazione mattutina, ai programmi ecosostenibili del pomeriggio, fino ai quiz e alle telenovele serali. Condito da pubblicità e jingle autoprodotti. Creato dalle Produzioni Nessun Rimborso, registrato negli studios di Radio Blackout con la collaborazione di 30 voci naturalmente non retribuite.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Radio-Carosello_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 17 ore 9,30 - Lettura musicata Fascismo eterno di U.Eco 55 minuti minuti [Penny-Kella]:\r\n\r\nLettura musicata di \"Fascismo eterno\" di Umberto Eco\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BLACKHOLE-FASCISTI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 17 ore 18 - Podcast Franti parte 2 35 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe \u003Cmark>puntate\u003C/mark> sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n[audio 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PUNTATE (22dic2014 - 12genn2015) INTERAMENTE DEDICATE AL TEMA CHE VI PROPONIAMO IN UN UNICO SPECIALE APPROFONDIMENTO.\r\nVisto il grande interesse suscitato, continuamo a parlare di maternità a partire dai recenti casi di madri accusate di aver ucciso il proprio figlio. Funzione riproduttiva e \"istinto materno\", costruzione dei ruoli e dei generi, maternità e infanticidio, costruzione mediatica del mostro, il ruolo del mostro come autoassoluzione sociale...questi alcuni dei temi che abbiamo trattato.\r\nNaturalmente, la storia di Ragusa come le altre che offre la cronaca, non ci interessa per trattarla in sè, come caso ( giudiziario, psichiatrico, giornalistico), ma per l'analisi dei discorsi che essa solleva, come fatti culturali.\r\nQuale idea della maternità (e del femminile) sta alla base dei discorsi di media, magistrati, psicologi e psichiatri, del discorso della medicina e del discorso penale e del senso comune? Quale idea di donna e di madre è costruita culturalmente e socialmente? Come, quando, perchè e a cosa servono i \"mostri\"?\r\nL'idea di maternità e più in generale il genere è da sempre culturalmente e socialmente costruito in modo funzionale al sistema produttivo vigente. Ogni società da sempre costruisce i suoi uomini e le sue donne. La filosofa Elizabeth Badinter, (\"L'amour en plus\", 1981) storicizza ciò che viene chiamato istinto di maternità e mostra quanto questo sia una costruzione sociale che è cambiata nel tempo così come il ruolo e la funzione delle donne.\r\nFin dall'antica Grecia...\r\nla donna patisce, in Occidente, una subalternità fortissima: è l'esclusa insieme al barbaro e allo schiavo (la storia di Medea è paradigmatica), confinata nella propria funzione riproduttiva. Funzione che - in quasi tutte le società (anche quelle non statuali e non capitaliste o precapitaliste) è motivo di esclusione ed emarginazione. Anche la costruzione di identità di genere non solo differenti ma impari e squilibrate dal punto di vista del potere, si nota ampiamente nel discorso che i Greci, attraverso il mito e la tragedia, facevano intorno alle madri/ padri infanticidi. La costruzione del discorso sulle madri infanticide si incrive entro un contesto di forte subalternità della donna che la filosofia e la scienza dell'epoca supportano e giustificano, sistematizzano.\r\nNei miti greci...\r\nle donne che uccidono i propri figli, sono punite per l'inottemperanza al culto, al volere divino, in particolare si sottraggono al culto dionisiaco che era destinato ad orientare culturalmente il disordine. Rappresentano dunque, col loro rifiuto, la scelta del disordine, del caos sociale, il rifiuto dell'ordine sociale. I padri infanticidi invece sacrificano sempre i figli per un bene superiore, per la fine di una guerra, obbedendo al contrario, al volere di un DIO. Ancora oggi le motivazioni addotte nei discorsi penali, mediatici, comuni sui casi di cronaca, sono diverse per gli uomini e per le donne.\r\nLa psichiatria e la psicoanalisi...\r\nsono fin da sempre discorsi che rifllettono la struttura patriarcale della società, tendenti a patologizzare gli individui devianti, in particolar modo le donne. Il vero pericolo della psicoanalisi va al di là della sua sfera come tecnica, è nei suoi effetti sociali, nel discorso diffuso, psicologizzato/ psicologizzante, medicalizzato intorno ad essa. Tutti parlano ormai in questi termini, dall'anchor man alla Bruno Vespa, all'ultimo giornalista, al prete, al magistrato, al poliziotto. Il potere psiconalitico ha rappresentato una nuova tecnologia di sorveglianza, neoumanistica e neofilantropica, per il controllo delle anime. L'Edipo moderno, che la psicoanalisi ha contribuito a generalizzare nei discorsi quotidiani, non è che questo: privatizzare, tagliar via il familiare dal sociale, psicologizzare il politico. La castrazione non è che il ripiegamento del sociale, dello storico, del politico sul familiare e sul privato.\r\nContro il determinismo biologico...\r\n(dell'istinto di maternità a/de-storicizzato, che prescrive certi comportamenti come naturali), si vedano le ricerche antropologiche di Margareth Mead, in particolare \"Sesso e temperamento\", 1929, che analizza il modello sociale di 3 diverse tribù della Nuova Guinea. La differenza dei sessi è ovviamente uno dei temi del \"dramma sociale\", ma ciascuna lo sviluppa a modo suo (e differenza dei sessi implica anche differenti organizzazioni della sfera familiare e del rapporto padre/madre/figli). Già nel 29 dimostra come esistano elementi senza rapporto con la realtà biologica del sesso, che sono appunto \"costruzioni sociali\". Per Mead in Occidente sociologia, medicina, gergo, poesia accettano le definizioni sociali delle differenze tra i sessi come fondate sul temperamento ed ogni deviazione dalla parte assegnata è un'anomalia \"dalla nascita\" invece ad esempio tra gli Arapesh e i Mundugumor uomini e donne non sono ritenuti diversi per temperamento ma attribuiscono loro funzioni sociali diverse.\r\nA cosa servono i mostri?\r\nNell'800 si consuma l'abbraccio mortale tra psichiatria e potere penale. A fine '800 Cesare Lombroso tenta il primo esperimento ansiolitico di rassicurazione dei cittadini moderni e civili, elaborando il primo testo multimediale della storia. Fa fare dagherrotipi dai volti dei criminali descritti e la domanda implicita è – hai la fronte di due pollici? Hai tu il sopracciglio unito così?- la risposta del cittadino spaventato è sempre no, è sempre di dissociazione ( la separazione del grottesco, mai l'empatia del tragico). Tutt'oggi la spiegazione più diffusa per certi crimini è l'alibi del raptus, che rappresenta una grande auto-assoluzione sociale di massa, e che, come ogni determinismo biologico o psichiatrico assolve tutti perchè promette di trovare un'unica causa interna, individuale, privata (il capro espiatorio).\r\nSegnaliamo a questo proposito l'importazna del testo \"Moi, Pierre Riviere, ayant egorgé ma mère, ....) scoperto e pubblicato da Foucault e la sua equipe nel '73, e che si riferisce al caso di P.R, del 1836. Pierre Rivière è uno dei primi mostri, anche per i giornali, sul quale si pronunciano a distanza tutti i maggiori psichiatri dell'epoca. Mostro non solo per ciò che ha compiuto ma per il preciso memoriale ex post, scritto nel carcere.\r\n[...] Il fatto è che l'orribile è quotidiano. Nelle campagne era da sempre il destino di tutti, uno ne ride di un riso che si crederenbbe di un idiota, un altro lo dice tranquillamente; ed è lo stesso. Il destino di tutti. Ma questa famiglia è esemplare, per il fatto che visse in modo da gridare con rabbia che tutto fa male, sempre, e che a questo come a tutto ci si abitua. Come una cappa di piombo, il peso dell'impossibile....\r\nArriva nel 1838 una nuova legge, con il concorso attivo dei grandi nomi della psichiatria dell'epoca, che riescono ad imporre una nuova sintesi che segna una modificazione decisiva del rapporto tra mondo medico e mondo penale. Istituzionalizzando accuratamente le modalità dell'internamento - \"d'ufficio\" e \"volontario\"- in \"istituti speciali\" (ospedali psichiatrici),. L'internamento d'ufficio assicura la possibilità di una procedura rapida, altrettanto efficace ed imperativa quanto il sequestro penale. Ma ha il \"vantaggio\" supplementare di poter agire prima che un atto delittuoso sia commesso, prima ancora che una sentenza di interdizione sia emessa come in linea di massima era richiesto nel caso della follia prima della legge del '38. Un certificato medico, interinato dall'autorità prefettizia e controllato da una possibile ispezione giudiziaria, potrà rivelare degli stati potenzialmente pericolosi. Vince dunque, storicamente, la forma di controllo più molecolare, biopolitica e micro-diffusa, capace di essere introiettata più di altre forme di controllo.\r\nLa costruzione del mostro...\r\nDonna Haraway, Manifesto Cyborg, \"Nell'immaginario occidentale i mostri hanno sempre tracciato i confini della com,unità. I centauri e le amazzoni dell'antica Grecia, immagini della disgregazione del matrimonio e della contaminazione del guerriero con l'animalità e la donna, hanno stabilito i limiti dell'accentrata polis del maschio umano greco\".\r\nOgni epoca ha prodotto il suo mostro funzionale al rafforzamento identitario e alla generazione di esclusione sociale...\r\nNella stagione della modernità il potere necessitava dello strumento della \"misura\" per normare lo spazio sociale e lo smisurato che eccedeva quella misura doveva rifugiarsi in una dimensione crepuscolare per non turbare lo scorrere della vita. Il capitale oggi ha vinto frantumandosi e ricostruendosi frattalmente a partire da molecole di sociale. Il processo di valorizzazione non ha più bisogno di luoghi specifici per svolgersi ma dilaga in tutte le società. L'ordine sociale non ha più bisogno di una misura imposta dall'esterno, di un'articolazione specifica dell'immaginario legata all'esclusione, ma è una pratica introiettata e automaticamente applicata dalla popolazione. Il mostro oggi è invisibile, non perchè debba nascondersi (come il Frankenstein di Mary Shelley), ma perchè l'occhio che lo guarda è totalmente assuefatto: nessuno vede il Cie di Via Corelli o di Corso Brunelleschi.\r\nI Freaks di Tod Browning, i mostri moderni, dolenti, mutanti, pseudoumani, permettevano all'uomo \"normale\" di specchiarsi per ritirarsene inorridito, confermandosi nella propria normalità e segnalando l'esistenza terribile dell'Altro. In \"M, il mostro di Dusseldorf\", film tedesco del 1931 diretto da Fritz Lang, considerato uno dei capolavori dell'espressionismo tedesco, l'uso del fuoricampo risponde proprio alla scelta di enfatizzare la mostruosità del personaggio, la sua alterità che non può trovare spazio in uno spazio normale – il campo – ma deve essere situata altrove – il fuoricampo. Oggi, che si sono superate persino le profezie di Debord sulla società dello spettacolo, a furia di divorare immagini siamo diventati talmente ciechi che forse i fuoricampo non ce li possiamo più permettere. Sicuramente, non tanto il cinema, che c'è ancora chi lo fa bene ed è in grado di farlo, ma le immagini televisive il fuoricampo non sanno nemmeno che cosa sia. Non hanno l'etica del fuoricampo, del rappresentabile e dell'irrappresentabile...secondo la celebre formula di Godard che individuava nell'uso del carrello “una questione morale” (e quindi delle distanze da salvaguardare, del visibile e del mostrabile, della vicinanza pornografica e della lontananza rispettosa). Se sono giuste le distanze è giusto il film, secondo un'etica che rifiuta la spettacolarizzazione, diceva Serge Daney, indimenticabile critico e cinefilo dallo sguardo ostinato. Ancora sempre Daney, che scriveva di quanto fosse necessario passare dall'atto di mostrare con il dito all'arte di fissare con lo sguardo, prendendo a esempio due movimenti di macchina da presa, che più distanti non si può, rivolti entrambi verso la morte e la guerra, il primo, “modello di abiezione” realizzato da Pontecorvo in Kapò e l'altro da Mizoguchi in Ugetsu Monogatari, il quale sceglie uno sguardo che fa finta di non vedere nulla, che preferirebbe non aver visto nulla e per questo scivola lentamente con una panoramica di fianco alla morte, rischiando di lasciarla addirittura fuori campo. Di contro l'abiezione del carrello in avanti di Kapò, che procede e avanza senza timore e senza tremore verso la morte, spettacolarizzandola.\r\nPer riascoltare la puntata del 22 dicembre 2014:\r\nil colpo della strega_22dic2014_primaparte\r\nil colpo della strega_22dic2014_secondaparte\r\nil colpo della strega_22dic2014_terzaparte\r\n\r\nil colpo della strega_22dic2014_quartaparte\r\n\r\nPer riascoltare la puntata del 12 gennaio 2015:\r\n\r\nil colpo della strega_12genn2015_primaparte\r\n\r\nil colpo della strega_12genn2015_secondaparte","13 Gennaio 2015","2018-10-24 17:35:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/adesivo-il-colpo-della-strega-new-copy-e1413229678451-200x110.jpg","Madri e mostri: due puntate de Il colpo della strega dedicate al tema",1421155669,[1286,730,1287,1288,1289,1290,1291,1292,1293,1294,1295,1296,1297,1298,1299,1300,1301,1302,1303,1304,1305,1306,1307,1308],"http://radioblackout.org/tag/cesare-lombroso/","http://radioblackout.org/tag/culturanatura/","http://radioblackout.org/tag/determinismo-biologico/","http://radioblackout.org/tag/donna-haraway/","http://radioblackout.org/tag/elisabeth-badinter/","http://radioblackout.org/tag/esclusione-sociale/","http://radioblackout.org/tag/femminile/","http://radioblackout.org/tag/funzione-riproduttiva/","http://radioblackout.org/tag/gender/","http://radioblackout.org/tag/genere/","http://radioblackout.org/tag/immaginario/","http://radioblackout.org/tag/istinto-materno/","http://radioblackout.org/tag/margareth-mead/","http://radioblackout.org/tag/maternita/","http://radioblackout.org/tag/michel-foucault/","http://radioblackout.org/tag/mitologia/","http://radioblackout.org/tag/mostro/","http://radioblackout.org/tag/mostruosita/","http://radioblackout.org/tag/potere-penale/","http://radioblackout.org/tag/psichiatria/","http://radioblackout.org/tag/psicoanalisi/","http://radioblackout.org/tag/riproduzione/","http://radioblackout.org/tag/storie-di-donne/",[1310,797,1311,1312,1313,1314,1315,1316,1317,1318,1319,1320,1321,1322,1323,1324,1325,1326,1327,1328,1329,1330,1331,1332],"cesare lombroso","cultura/natura","determinismo biologico","donna haraway","elisabeth badinter","esclusione sociale","femminile","funzione riproduttiva","gender","genere","immaginario","istinto materno","margareth mead","maternità","michel foucault","mitologia","mostro","mostruosità","potere penale","psichiatria","psicoanalisi","riproduzione","storie di donne",{"post_content":1334,"post_title":1340},{"matched_tokens":1335,"snippet":1338,"value":1339},[1336,1337],"DUE","PUNTATE","\u003Cmark>DUE\u003C/mark> \u003Cmark>PUNTATE\u003C/mark> (22dic2014 - 12genn2015) INTERAMENTE DEDICATE AL TEMA CHE","\u003Cmark>DUE\u003C/mark> \u003Cmark>PUNTATE\u003C/mark> (22dic2014 - 12genn2015) INTERAMENTE DEDICATE AL TEMA CHE VI PROPONIAMO IN UN UNICO SPECIALE APPROFONDIMENTO.\r\nVisto il grande interesse suscitato, continuamo a parlare di maternità a partire dai recenti casi di madri accusate di aver ucciso il proprio figlio. Funzione riproduttiva e \"istinto materno\", costruzione dei ruoli e dei generi, maternità e infanticidio, costruzione mediatica del mostro, il ruolo del mostro come autoassoluzione sociale...questi alcuni dei temi che abbiamo trattato.\r\nNaturalmente, la storia di Ragusa come le altre che offre la cronaca, non ci interessa per trattarla in sè, come caso ( giudiziario, psichiatrico, giornalistico), ma per l'analisi dei discorsi che essa solleva, come fatti culturali.\r\nQuale idea della maternità (e del femminile) sta alla base dei discorsi di media, magistrati, psicologi e psichiatri, del discorso della medicina e del discorso penale e del senso comune? Quale idea di donna e di madre è costruita culturalmente e socialmente? Come, quando, perchè e a cosa servono i \"mostri\"?\r\nL'idea di maternità e più in generale il genere è da sempre culturalmente e socialmente costruito in modo funzionale al sistema produttivo vigente. Ogni società da sempre costruisce i suoi uomini e le sue donne. La filosofa Elizabeth Badinter, (\"L'amour en plus\", 1981) storicizza ciò che viene chiamato istinto di maternità e mostra quanto questo sia una costruzione sociale che è cambiata nel tempo così come il ruolo e la funzione delle donne.\r\nFin dall'antica Grecia...\r\nla donna patisce, in Occidente, una subalternità fortissima: è l'esclusa insieme al barbaro e allo schiavo (la storia di Medea è paradigmatica), confinata nella propria funzione riproduttiva. Funzione che - in quasi tutte le società (anche quelle non statuali e non capitaliste o precapitaliste) è motivo di esclusione ed emarginazione. Anche la costruzione di identità di genere non solo differenti ma impari e squilibrate dal punto di vista del potere, si nota ampiamente nel discorso che i Greci, attraverso il mito e la tragedia, facevano intorno alle madri/ padri infanticidi. La costruzione del discorso sulle madri infanticide si incrive entro un contesto di forte subalternità della donna che la filosofia e la scienza dell'epoca supportano e giustificano, sistematizzano.\r\nNei miti greci...\r\nle donne che uccidono i propri figli, sono punite per l'inottemperanza al culto, al volere divino, in particolare si sottraggono al culto dionisiaco che era destinato ad orientare culturalmente il disordine. Rappresentano dunque, col loro rifiuto, la scelta del disordine, del caos sociale, il rifiuto dell'ordine sociale. I padri infanticidi invece sacrificano sempre i figli per un bene superiore, per la fine di una guerra, obbedendo al contrario, al volere di un DIO. Ancora oggi le motivazioni addotte nei discorsi penali, mediatici, comuni sui casi di cronaca, sono diverse per gli uomini e per le donne.\r\nLa psichiatria e la psicoanalisi...\r\nsono fin da sempre discorsi che rifllettono la struttura patriarcale della società, tendenti a patologizzare gli individui devianti, in particolar modo le donne. Il vero pericolo della psicoanalisi va al di là della sua sfera come tecnica, è nei suoi effetti sociali, nel discorso diffuso, psicologizzato/ psicologizzante, medicalizzato intorno ad essa. Tutti parlano ormai in questi termini, dall'anchor man alla Bruno Vespa, all'ultimo giornalista, al prete, al magistrato, al poliziotto. Il potere psiconalitico ha rappresentato una nuova tecnologia di sorveglianza, neoumanistica e neofilantropica, per il controllo delle anime. L'Edipo moderno, che la psicoanalisi ha contribuito a generalizzare nei discorsi quotidiani, non è che questo: privatizzare, tagliar via il familiare dal sociale, psicologizzare il politico. La castrazione non è che il ripiegamento del sociale, dello storico, del politico sul familiare e sul privato.\r\nContro il determinismo biologico...\r\n(dell'istinto di maternità a/de-storicizzato, che prescrive certi comportamenti come naturali), si vedano le ricerche antropologiche di Margareth Mead, in particolare \"Sesso e temperamento\", 1929, che analizza il modello sociale di 3 diverse tribù della Nuova Guinea. La differenza dei sessi è ovviamente uno dei temi del \"dramma sociale\", ma ciascuna lo sviluppa a modo suo (e differenza dei sessi implica anche differenti organizzazioni della sfera familiare e del rapporto padre/madre/figli). Già nel 29 dimostra come esistano elementi senza rapporto con la realtà biologica del sesso, che sono appunto \"costruzioni sociali\". Per Mead in Occidente sociologia, medicina, gergo, poesia accettano le definizioni sociali delle differenze tra i sessi come fondate sul temperamento ed ogni deviazione dalla parte assegnata è un'anomalia \"dalla nascita\" invece ad esempio tra gli Arapesh e i Mundugumor uomini e donne non sono ritenuti diversi per temperamento ma attribuiscono loro funzioni sociali diverse.\r\nA cosa servono i mostri?\r\nNell'800 si consuma l'abbraccio mortale tra psichiatria e potere penale. A fine '800 Cesare Lombroso tenta il primo esperimento ansiolitico di rassicurazione dei cittadini moderni e civili, elaborando il primo testo multimediale della storia. Fa fare dagherrotipi dai volti dei criminali descritti e la domanda implicita è – hai la fronte di \u003Cmark>due\u003C/mark> pollici? Hai tu il sopracciglio unito così?- la risposta del cittadino spaventato è sempre no, è sempre di dissociazione ( la separazione del grottesco, mai l'empatia del tragico). Tutt'oggi la spiegazione più diffusa per certi crimini è l'alibi del raptus, che rappresenta una grande auto-assoluzione sociale di massa, e che, come ogni determinismo biologico o psichiatrico assolve tutti perchè promette di trovare un'unica causa interna, individuale, privata (il capro espiatorio).\r\nSegnaliamo a questo proposito l'importazna del testo \"Moi, Pierre Riviere, ayant egorgé ma mère, ....) scoperto e pubblicato da Foucault e la sua equipe nel '73, e che si riferisce al caso di P.R, del 1836. Pierre Rivière è uno dei primi mostri, anche per i giornali, sul quale si pronunciano a distanza tutti i maggiori psichiatri dell'epoca. Mostro non solo per ciò che ha compiuto ma per il preciso memoriale ex post, scritto nel carcere.\r\n[...] Il fatto è che l'orribile è quotidiano. Nelle campagne era da sempre il destino di tutti, uno ne ride di un riso che si crederenbbe di un idiota, un altro lo dice tranquillamente; ed è lo stesso. Il destino di tutti. Ma questa famiglia è esemplare, per il fatto che visse in modo da gridare con rabbia che tutto fa male, sempre, e che a questo come a tutto ci si abitua. Come una cappa di piombo, il peso dell'impossibile....\r\nArriva nel 1838 una nuova legge, con il concorso attivo dei grandi nomi della psichiatria dell'epoca, che riescono ad imporre una nuova sintesi che segna una modificazione decisiva del rapporto tra mondo medico e mondo penale. Istituzionalizzando accuratamente le modalità dell'internamento - \"d'ufficio\" e \"volontario\"- in \"istituti speciali\" (ospedali psichiatrici),. L'internamento d'ufficio assicura la possibilità di una procedura rapida, altrettanto efficace ed imperativa quanto il sequestro penale. Ma ha il \"vantaggio\" supplementare di poter agire prima che un atto delittuoso sia commesso, prima ancora che una sentenza di interdizione sia emessa come in linea di massima era richiesto nel caso della follia prima della legge del '38. Un certificato medico, interinato dall'autorità prefettizia e controllato da una possibile ispezione giudiziaria, potrà rivelare degli stati potenzialmente pericolosi. Vince dunque, storicamente, la forma di controllo più molecolare, biopolitica e micro-diffusa, capace di essere introiettata più di altre forme di controllo.\r\nLa costruzione del mostro...\r\nDonna Haraway, Manifesto Cyborg, \"Nell'immaginario occidentale i mostri hanno sempre tracciato i confini della com,unità. 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L'ordine sociale non ha più bisogno di una misura imposta dall'esterno, di un'articolazione specifica dell'immaginario legata all'esclusione, ma è una pratica introiettata e automaticamente applicata dalla popolazione. Il mostro oggi è invisibile, non perchè debba nascondersi (come il Frankenstein di Mary Shelley), ma perchè l'occhio che lo guarda è totalmente assuefatto: nessuno vede il Cie di Via Corelli o di Corso Brunelleschi.\r\nI Freaks di Tod Browning, i mostri moderni, dolenti, mutanti, pseudoumani, permettevano all'uomo \"normale\" di specchiarsi per ritirarsene inorridito, confermandosi nella propria normalità e segnalando l'esistenza terribile dell'Altro. In \"M, il mostro di Dusseldorf\", film tedesco del 1931 diretto da Fritz Lang, considerato uno dei capolavori dell'espressionismo tedesco, l'uso del fuoricampo risponde proprio alla scelta di enfatizzare la mostruosità del personaggio, la sua alterità che non può trovare spazio in uno spazio normale – il campo – ma deve essere situata altrove – il fuoricampo. Oggi, che si sono superate persino le profezie di Debord sulla società dello spettacolo, a furia di divorare immagini siamo diventati talmente ciechi che forse i fuoricampo non ce li possiamo più permettere. Sicuramente, non tanto il cinema, che c'è ancora chi lo fa bene ed è in grado di farlo, ma le immagini televisive il fuoricampo non sanno nemmeno che cosa sia. Non hanno l'etica del fuoricampo, del rappresentabile e dell'irrappresentabile...secondo la celebre formula di Godard che individuava nell'uso del carrello “una questione morale” (e quindi delle distanze da salvaguardare, del visibile e del mostrabile, della vicinanza pornografica e della lontananza rispettosa). Se sono giuste le distanze è giusto il film, secondo un'etica che rifiuta la spettacolarizzazione, diceva Serge Daney, indimenticabile critico e cinefilo dallo sguardo ostinato. Ancora sempre Daney, che scriveva di quanto fosse necessario passare dall'atto di mostrare con il dito all'arte di fissare con lo sguardo, prendendo a esempio \u003Cmark>due\u003C/mark> movimenti di macchina da presa, che più distanti non si può, rivolti entrambi verso la morte e la guerra, il primo, “modello di abiezione” realizzato da Pontecorvo in Kapò e l'altro da Mizoguchi in Ugetsu Monogatari, il quale sceglie uno sguardo che fa finta di non vedere nulla, che preferirebbe non aver visto nulla e per questo scivola lentamente con una panoramica di fianco alla morte, rischiando di lasciarla addirittura fuori campo. 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