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Ci facciamo aiutare da Laura Silvia Battaglia, giornalista e documentarista esperta della penisola araba che ha seguito a lungo anche le vicende yemenite.\r\n\r\nL'Arabia Saudita di Bin Salman si presenta forte della potenza finanziaria del suo fondo sovrano e della società che gestisce le ricchezze petrolifere del paese Aramco,che ormai estende i suoi interessi anche verso l'Asia meridionale .Il faraonico progetto della Vision 2030 che ha come obiettivo anche quello di diversificare le fonti dell'economia saudita e di modernizzare il paese ,per quanto ridimensionato, costituisce il volano con il quale Bin Salman vuole proiettare un' immagine diversa del paese come elemento di stabilità che tenga insieme gli USA ,Russia e Cina dialogando al contempo con lo storico rivale persiano. L'Arabia Saudita guarda anche con interesse al Libano dopo l'elezione di Aoun come presidente e l'indebolimento di Hezbollah e alla Siria mirando a diventare un nodo decisionale che non si puo' ignorare . Forte dei rapporti che lo legano a Trump Bin Salman sta giocando una partita globale, non a caso gli incontri tra le delegazioni russe e americane si sono tenuti a Riyad ,ma non solo sul piano diplomatico anche su quello economico come dimostra la quasi adesione ai BRICS, l'emissioni di obbligazioni in euro per sostenere il progetto \"Vision 2030\" , il mancato rinnovo dell'accordo relativo al pagamento del petrolio in dollari Usa, promosso cinquanta anni fa tra gli Stati Uniti d’America e l’Arabia Saudita . 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Al di fuori delle città si vedono le conseguenze delle devastazioni provocate dalla guerra ,impianti produttivi danneggiati e chiusi ,con migliaia di persone che hanno perso il lavoro ,molti vagano traumatizzati dalle violenze del conflitto per le strade ,i giovani tentano di andarsene verso la penisola arabica o verso l'Europa intraprendendo viaggi pericolsi che spesso si concludono tragicamente. Si prova a riaprire le scuole ma la gestione dei giovani alunni traumatizzati perchè orfani o perchè ex combattenti è estremamente complessa mentre emergono i dati raccapriccianti delle vittime degli stupri ,usati dalle milizie combattenti come arma contro la popolazione civile .Nonostante questo quadro drammatico la popolazione cerca di ricostruire senza aspettare aiuti che tardano ad arrivare , si ricostituisce un tessuto di solidarietà e sostegno reciproco per sanare le ferite della guerra .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/bastioni-27022025-palamidesse.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Vita Lo Russo attivista e giornalista che vive a Berlino , parliamo delle elezioni tedesche in particolare dell'influenza sull'esito del voto delle mobilitazioni di massa contro AFD ,la composizione del voto per la Linke che inaspettatamente ha raddoppiato i consensi ,l'ambiguità di fondo delle posizioni di certa sinistra tedesca rispetto alla condanna dei crimini sionisti a Gaza e nei territori occupati. A 36 anni dalla caduta del muro l'esito di queste elezioni con il successo della destra di AFD nei laender orientali ,rimanda al fallimento sostanziale del processo di unificazione vissuto ad est come un' annessione forzata a suon di trasferimento di risorse economiche ed umane che però non hanno contribuito alla crescita delle regioni orientali. Con Vita parliamo anche dell'impatto della riunificazione sulla vita delle persone che vivevano nella DDR.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/BASTIONI-DI-ORIONE-27022025-GERMANIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Laura Schrader ,giornalista e studiosa della questione kurda ,parliamo degli Yazidi in occasione di una mostra che si terrà da sabato 1 marzo al polo del '900 sulla comunità yezidae lo spazio sacro. Il popolo degli yazidi è stato vittima di varie persecuzioni a causa della sua religione eterodossa e l'ultimo tentativo di genocidio è stato perpretato dall'Isis nell'agosto del 2014 nella regione irachena nord occidentale di Sinjar, nel giro di poche settimane più di 5000 persone furono uccise mentre donne e bambini furono ridotti in schiavitù. Un decennio dopo il massacro risultano ancora disperse 2600 persone e molte fosse comuni non sono ancora stae scavate , il massacro ha provocato circa 350000 profughi costretti a fuggire. Con Laura parliamo anche della situazione nel Rojava e dell'attacco delle milizie filo turche contro la diga di Tishrin difesa dalla popolazione del luogo e dai combattenti curdi. Il nuovo governo siriano ,nonostante il maquillage democratico ,è espressione degli integralisti islamici e controllato dalla Turchia che ha come obiettivo quello di cancellare la presenza curda nel nord est e cancellare l'esperienza dell'Amministrazione autonoma democratica della Siria settentrionale e orientale che vuole costruire una Siria laica e multietnica.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Bastioni-27022025-schrader.mp3\"][/audio]","1 Marzo 2025","2025-03-01 12:14:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 27/02/2025- ARABIA SAUDITA: MBS E LE ASPIRAZIONI DI POTENZA GLOBALE -TIGRAY: LE FERITE DELLA GUERRA - GERMANIA DOPO LE ELEZIONI -YAZIDI UN POPOLO PERSEGUITATO.",1740831265,[333],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[118],{"post_content":336,"post_title":340},{"matched_tokens":337,"snippet":338,"value":339},[121],"vive a Berlino , parliamo delle \u003Cmark>elezioni\u003C/mark> tedesche in particolare dell'influenza sull'esito","In questa puntata Bastioni di Orioni approfondisce il ruolo che l'Arabia Saudita sta giocando sullo scacchiere internazionale ,aspirando ad essere riconosciuta come potenza globale imprescindibile nella definizione dei nuovi equilibri non solo regionali. 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Il 4 ottobre scorso la Corte Europea di giustizia ha sancito che non sono validi gli accordi intercorsi con il Marocco per lo sfruttamento delle risorse del popolo saharawi e riconosce il Sahara occidentale come occupato ma non parte del Marocco e che le risorse vanno ai saharawi, quindi contro interessi di Francia e Spagna, alla base della sentenza c'è la constatazione che la popolazione del Sahara occidentale non aveva dato il proprio consenso e che i trattati erano stati conclusi in violazione dei principi di autodeterminazione dei popoli.\r\n\r\nUn altra sentenza del tribunale civile di Roma ha riconosciuto lo status di rifugiato a Mohamed Dihani, attivista saharawi per i diritti umani perseguitato dal regime marocchino. In questa sentenza depositata il 16 settembre scorso si riconosce che il Marocco non è un paese sicuro per Mohamed e ritiene credibili le sue denunce fatte in questi anni circa la persecuzione e la repressione subita durante il suo soggiorno in Marocco.\r\n\r\nCon in nostri interlocutori parliamo anche del ruolo della missione MINURSO ,sostanzialmente inefficace ,dell'ormai fantomatico referendum per l'indipendenza ,del ruolo che rivestono gli accordi di Abramo e il riconoscimento delle pretese marocchine da parte della Francia ,la politica di Rabat che incoraggia i coloni a trasferirsi nel territorio occupato del Sahara occidentale.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BASTIONI-24102024-SAHARAWI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Francesco Dall'Aglio ,esperto di Est Europa e questioni strategico - militari ,parliamo della riunione dei Brics che si è tenuta in questi giorni a Kazan e delle sue conseguenze sugli scenari economici e commerciali in una prospettiva di superamento del sistema finanziario \"dollaro centrico\" ereditato dagli equilibri post bellici. Il vertice di Kazan è stato un momento di definizione di una strategia multipolare che critica apertamente la politica sanzionatoria dell'Occidente globale e che mira alla costituzione di un circuito finanziario alternativo allo SWIFT e alla costituzione di una istituzione finanziaria svincolata dal condizionamento delle politiche statunitensi. La presenza del segretario delle Nazioni Unite al vertice dei BRICS è stata criticata da Zelensky e questa annotazione ci consente di fare un aggiornamento sulla situazione sul terreno della guerra russo ucraina per poi passare ad analizzare i risultati delle elezioni moldave.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BASTIONI-24102024-DALL-AGLIO.mp3\"][/audio]","27 Ottobre 2024","2024-10-27 20:47:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 24/10/2024-LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL'UNIONE EUROPEA RICONOSCE I DIRITTI DEL POPOLO SAHARAWI-VERTICE DEI BRICS, ELEZIONI IN MOLDAVIA E UCRAINA UNIAMO I PUNTINI.",1730062066,[333],[118],{"post_content":365,"post_title":369},{"matched_tokens":366,"snippet":367,"value":368},[121],"ad analizzare i risultati delle \u003Cmark>elezioni\u003C/mark> moldave.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r","Bastioni di Orione ritorna sulla questione della lotta per l'autodeterminazione del popolo saharawi con Andrea Mezzetti e Kynzi Grizzi due partecipanti alla Delegazione italiana delle 30 associazioni che gestiscono i progetti sul saharawi che è stata all'audizione della IV commissione speciale sul Saharawi dell’assemblea generale dell’Onu . Il 4 ottobre scorso la Corte Europea di giustizia ha sancito che non sono validi gli accordi intercorsi con il Marocco per lo sfruttamento delle risorse del popolo saharawi e riconosce il Sahara occidentale come occupato ma non parte del Marocco e che le risorse vanno ai saharawi, quindi contro interessi di Francia e Spagna, alla base della sentenza c'è la constatazione che la popolazione del Sahara occidentale non aveva dato il proprio consenso e che i trattati erano stati conclusi in violazione dei principi di autodeterminazione dei popoli.\r\n\r\nUn altra sentenza del tribunale civile di Roma ha riconosciuto lo status di rifugiato a Mohamed Dihani, attivista saharawi per i diritti umani perseguitato dal regime marocchino. In questa sentenza depositata il 16 settembre scorso si riconosce che il Marocco non è un paese sicuro per Mohamed e ritiene credibili le sue denunce fatte in questi anni circa la persecuzione e la repressione subita durante il suo soggiorno in Marocco.\r\n\r\nCon in nostri interlocutori parliamo anche del ruolo della missione MINURSO ,sostanzialmente inefficace ,dell'ormai fantomatico referendum per l'indipendenza ,del ruolo che rivestono gli accordi di Abramo e il riconoscimento delle pretese marocchine da parte della Francia ,la politica di Rabat che incoraggia i coloni a trasferirsi nel territorio occupato del Sahara occidentale.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BASTIONI-24102024-SAHARAWI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Francesco Dall'Aglio ,esperto di Est Europa e questioni strategico - militari ,parliamo della riunione dei Brics che si è tenuta in questi giorni a Kazan e delle sue conseguenze sugli scenari economici e commerciali in una prospettiva di superamento del sistema finanziario \"dollaro centrico\" ereditato dagli equilibri post bellici. Il vertice di Kazan è stato un momento di definizione di una strategia multipolare che critica apertamente la politica sanzionatoria dell'Occidente globale e che mira alla costituzione di un circuito finanziario alternativo allo SWIFT e alla costituzione di una istituzione finanziaria svincolata dal condizionamento delle politiche statunitensi. La presenza del segretario delle Nazioni Unite al vertice dei BRICS è stata criticata da Zelensky e questa annotazione ci consente di fare un aggiornamento sulla situazione sul terreno della guerra russo ucraina per poi passare ad analizzare i risultati delle \u003Cmark>elezioni\u003C/mark> moldave.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BASTIONI-24102024-DALL-AGLIO.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":370,"snippet":371,"value":371},[342],"BASTIONI DI ORIONE 24/10/2024-LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL'UNIONE EUROPEA RICONOSCE I DIRITTI DEL POPOLO SAHARAWI-VERTICE DEI BRICS, \u003Cmark>ELEZIONI\u003C/mark> IN MOLDAVIA E UCRAINA UNIAMO I PUNTINI.",[373,375],{"field":208,"matched_tokens":374,"snippet":371,"value":371},[342],{"field":211,"matched_tokens":376,"snippet":367,"value":368},[121],{"best_field_score":215,"best_field_weight":216,"fields_matched":101,"num_tokens_dropped":35,"score":350,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":101},{"document":379,"highlight":391,"highlights":399,"text_match":213,"text_match_info":404},{"comment_count":35,"id":380,"is_sticky":35,"permalink":381,"podcastfilter":382,"post_author":325,"post_content":383,"post_date":384,"post_excerpt":41,"post_id":380,"post_modified":385,"post_thumbnail":359,"post_title":386,"post_type":152,"sort_by_date":387,"tag_links":388,"tags":390},"92574","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-10-10-2024-elezioni-in-mozambico-leterno-frelimo-cerca-di-rinnovarsi-estrattivismo-a-cabo-delgado-i-crimini-della-totalenergies/",[88],"Inquesta puntata parliamo delle elezioni in Mozambico con Federico Monica ,architetto ed urbanista che si è occupato dello sviluppo degli insediamenti informali in Africa , al rientro da un reportage a Cabo Delgado .\r\n\r\nIl partito stato del Frelimo che governa dal 1975 ,anno dell'indipendenza,cerca di rinnovarsi di fronte alle accuse di corruzione ed inefficienza nella gestione della cosa pubblica candidando Daniel Chapo,volto nuovo e il primo potenziale presidente del paese che non ha partecipato ,per ragioni anagrafiche,alla lotta di liberazione dal colonialismo portoghese ,mito fondativo delle élite al potere.\r\n\r\nIl contendente dell'opposizione è Ossufo Momade rappresentante della Renamo ,partito creato dai servizi segreti rodesiani ai tempi di Ian Smith in funzione anticomunista e sostenuto poi dai sudafricani diventato partito politico ; terzo incomodo Venancio Mondlane fuoriuscito dalla Renamo ,candidato indipendente appoggiato dalla coalizione Podemos ( Partido Otimista para o Desenvolvimento de Moçambique) composta da ex Frelimo .Molto popolare fra i giovani si è proclamato già vincitore senza attendere i risultati ufficiali potenzialmente se non ci saranno brogli ,potrebbe essere la sorpresa di queste elezioni e rompere il monopolio del Frelimo.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BASTIONI-DI-ORIONE-10102024-MOZAMBICO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Simone Ogno di Re common parliamo dell'incubo estrattivista di Cabo Delgado (regione nel nord del Mozambico ) che è diventato uno dei temi forti della campagna eletterale nelle elezioni mozambicane . Una regione ricca di risorse energetiche in cui si intrecciano intorno allo sfruttamento dei giacimenti di gas naturale gli interessi delle multinazionali occidentali, un sottosviluppo atavico che ha innescato una ribellione poi egemonizzata dai gruppi islamisti,un governo incapace di prendere in mano la situazione , un esercito che giorno dopo giorno si dimostra non in grado di difendere le popolazioni ma al soldo delle compagnie straniere, la presenza di truppe straniere e mercenari .\r\n\r\nIn questo contesto è emersa un inchieste realizzata e pubblicata da \"Politico\" che per la prima volta rivela i responsabili di un massacro compiuto nel 2021 dai soldati mozambicani. Secondo le testimonianze acquisite e la ricostruzione effettuata nella lunga inchiesta del sito, pare che i responsabili abbiano operato all’interno dell’impianto del colosso francese Total energies , situato a Cabo Delgado.\r\n\r\nDurante l’estate del 2021, una squadra di commandos dell'esercito mozambicano che aveva la missione di proteggere “il progetto Total” è accusata di aver stipato in dei container ,torturato e infine ucciso dei civili sospettati di aver preso parte a un’insurrezione nella remota penisola di Afungi.I civili erano fuggiti in cerca di protezione. I soldati regolari, però, li hanno accusati di essere ribelli e hanno separato gli uomini dalle donne e dai bambini. I prigionieri sono poi stati stipati in dei container posizionati all’ingresso di un impianto di gas naturale di proprietà del colosso petrolifero. I prigionieri sono stati torturati ,le donne violentate ,hanno ucciso almeno 97 persone il tutto in un sito della Total che aveva stipulato degli accordi e finanziato i reparti dell'esercito che si sono macchiati di questi crimini.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BASTIONI-DI-ORIONE-10102024-SIMONE-OGNO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","12 Ottobre 2024","2024-10-12 12:18:19","BASTIONI DI ORIONE 10/10/2024- ELEZIONI IN MOZAMBICO L'ETERNO FRELIMO CERCA DI RINNOVARSI -ESTRATTIVISMO A CABO DELGADO: I CRIMINI DELLA TOTALENERGIES.",1728735358,[389],"http://radioblackout.org/tag/bastioniorione/",[123],{"post_content":392,"post_title":396},{"matched_tokens":393,"snippet":394,"value":395},[121],"Inquesta puntata parliamo delle \u003Cmark>elezioni\u003C/mark> in Mozambico con Federico Monica","Inquesta puntata parliamo delle \u003Cmark>elezioni\u003C/mark> in Mozambico con Federico Monica ,architetto ed urbanista che si è occupato dello sviluppo degli insediamenti informali in Africa , al rientro da un reportage a Cabo Delgado .\r\n\r\nIl partito stato del Frelimo che governa dal 1975 ,anno dell'indipendenza,cerca di rinnovarsi di fronte alle accuse di corruzione ed inefficienza nella gestione della cosa pubblica candidando Daniel Chapo,volto nuovo e il primo potenziale presidente del paese che non ha partecipato ,per ragioni anagrafiche,alla lotta di liberazione dal colonialismo portoghese ,mito fondativo delle élite al potere.\r\n\r\nIl contendente dell'opposizione è Ossufo Momade rappresentante della Renamo ,partito creato dai servizi segreti rodesiani ai tempi di Ian Smith in funzione anticomunista e sostenuto poi dai sudafricani diventato partito politico ; terzo incomodo Venancio Mondlane fuoriuscito dalla Renamo ,candidato indipendente appoggiato dalla coalizione Podemos ( Partido Otimista para o Desenvolvimento de Moçambique) composta da ex Frelimo .Molto popolare fra i giovani si è proclamato già vincitore senza attendere i risultati ufficiali potenzialmente se non ci saranno brogli ,potrebbe essere la sorpresa di queste \u003Cmark>elezioni\u003C/mark> e rompere il monopolio del Frelimo.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BASTIONI-DI-ORIONE-10102024-MOZAMBICO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Simone Ogno di Re common parliamo dell'incubo estrattivista di Cabo Delgado (regione nel nord del Mozambico ) che è diventato uno dei temi forti della campagna eletterale nelle \u003Cmark>elezioni\u003C/mark> mozambicane . 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