","Intrigo Rumeno: la crisi istituzionale tra populismi di destra e burocrazia europeista","post",1741093156,[62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/elezioni-romania/","http://radioblackout.org/tag/estrema-destra/","http://radioblackout.org/tag/romania/",[18,66,15],"estrema destra",{"post_content":68,"tags":73},{"matched_tokens":69,"snippet":71,"value":72},[70,15],"elezioni","A partire dalle ultime \u003Cmark>elezioni\u003C/mark> la \u003Cmark>Romania\u003C/mark> sembra essere entrata in una","A partire dalle ultime \u003Cmark>elezioni\u003C/mark> la \u003Cmark>Romania\u003C/mark> sembra essere entrata in una situazione caotica che non sembra risolversi nell'immediato. Con le rotte commerciali ucraine interrotte, la \u003Cmark>Romania\u003C/mark> è diventata anche un canale chiave per i mercati globali del grano e di altri beni ucraini. Il paese sta dedicando un'altissima percentuale del budget interno alle spese per la difesa, oltre ad avvicinarsi alla NATO, per affrontare quella che la classe politica attualmente al governo in \u003Cmark>Romania\u003C/mark> considera la più grande minaccia alla sua sicurezza: la Russia. Nel corso della competizione elettorale è esplosa la nuova figura di Calin Georgescu, controverso personaggio politico con posizioni populiste di destra e filorusse. Ufficialmente, Georgescu si presenta come imprenditore prestato alla politica, un uomo forte risoluto ad eliminare problemi endemici come la corruzione, ed ha incassato il sostegno esplicito del maggior patrocinatore internazionale del populismo di destra europeo, Elon Musk. Da quando a dicembre è stato sospeso dalle autorità rumene il secondo turno delle \u003Cmark>elezioni\u003C/mark> per il «rischio di ingerenze russe», la situazione è sembrata però avvitarsi in una crisi istituzionale e politica senza uscita. Negli scorsi giorni, a complicare il quadro, sono arrivati l'arresto di vari collaboratori di Georgescu, figure vicine all'estrema destra nel cui possesso sono state trovate armi e munizioni, e l'incriminazione del candidato presidente per vari reati, fatti che hanno provocato un sommovimento nella politica rumena.\r\n\r\nPer cercare di dipanare l'attuale intrigo politico, abbiamo interloquito con Gianluca Falco, corrispondente de il Manifesto e dell' ANSA dalla \u003Cmark>Romania\u003C/mark>.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/romania.mp3\"][/audio]",[74,78,80],{"matched_tokens":75,"snippet":77},[70,76],"romania","\u003Cmark>elezioni\u003C/mark> \u003Cmark>romania\u003C/mark>",{"matched_tokens":79,"snippet":66},[],{"matched_tokens":81,"snippet":82},[15],"\u003Cmark>Romania\u003C/mark>",[84,90],{"field":36,"indices":85,"matched_tokens":86,"snippets":89},[48,17],[87,88],[70,76],[15],[77,82],{"field":91,"matched_tokens":92,"snippet":71,"value":72},"post_content",[70,15],1157451471441625000,{"best_field_score":95,"best_field_weight":96,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":48,"score":97,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":48},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":99,"highlight":115,"highlights":128,"text_match":93,"text_match_info":137},{"cat_link":100,"category":101,"comment_count":48,"id":102,"is_sticky":48,"permalink":103,"post_author":51,"post_content":104,"post_date":105,"post_excerpt":54,"post_id":102,"post_modified":106,"post_thumbnail":107,"post_thumbnail_html":108,"post_title":109,"post_type":59,"sort_by_date":110,"tag_links":111,"tags":114},[45],[47],"26223","http://radioblackout.org/2014/11/torino-disordini-al-consolato-rumeno-per-il-voto/","Lunghe code davanti al Consolato Generale di Romania di via Ancona a Torino dove ieri sono stati allestiti i seggi per il ballottaggio delle Presidenziali. Molta rabbia tra la gente per le attese e i ritardi, che secondo la maggior parte delle persone sarebbero stati creati ad arte per favorire Victor Ponta sul candidato di centro-destra Klaus Iohannis, vincitore delle elezioni.\r\n\r\nLa rabbia degli aventi diritto è sfociata in proteste e scontri con la polizia, che non ha risparmiato neanche il lancio di lacrimogeni.\r\n\r\nNe abbiamo parlato stamattina con Cristina.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\ncristina_torino","17 Novembre 2014","2014-11-19 19:15:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/11/balottaggio-romania-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/11/balottaggio-romania-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/11/balottaggio-romania-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/11/balottaggio-romania.jpg 642w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Torino: disordini al Consolato rumeno per il voto",1416235994,[112,113,62],"http://radioblackout.org/tag/consolato-romania/","http://radioblackout.org/tag/disordini-al-consolato-rumeno/",[33,35,18],{"post_content":116,"tags":120},{"matched_tokens":117,"snippet":118,"value":119},[15],"davanti al Consolato Generale di \u003Cmark>Romania\u003C/mark> di via Ancona a Torino","Lunghe code davanti al Consolato Generale di \u003Cmark>Romania\u003C/mark> di via Ancona a Torino dove ieri sono stati allestiti i seggi per il ballottaggio delle Presidenziali. 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L'analisi è partita da una prima osservazione del voto dei migranti romeni a Torino e più in generale in Europa: fuori da molti consolati e ambasciate le persone sono rimaste in fila ore e non tutte sono riuscite a votare. Sono molti i temi che hanno spinto la popolazione romena residente all'estero a votare, così come in Romania. Il ballottaggio, previsto tra 15 giorni, sarà tra il candidato socialdemocratico Victor Ponta - che sostiene di avere un programma da centro destra - e Klaus Iohannis leader del partito liberale.\r\n\r\nAscolta l'interessante contributo di Cristina\r\n\r\ncristina\r\n\r\n ","3 Novembre 2014","2014-11-05 15:31:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/11/romania-elezioni-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"259\" height=\"194\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/11/romania-elezioni.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Le elezioni in Romania viste dall'estero",1415036756,[152,153,64],"http://radioblackout.org/tag/elezioni-2014/","http://radioblackout.org/tag/migranti-romeni/",[29,31,15],{"post_content":156,"post_title":160,"tags":163},{"matched_tokens":157,"snippet":158,"value":159},[70,15],"mattina del primo turno delle \u003Cmark>elezioni\u003C/mark> presidenziali in \u003Cmark>Romania\u003C/mark>. 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Ogni giorno una folla crescente, con i colori della bandiera nazionale, ha dato vita ad una protesta, che, per ampiezza, è stata paragonata con le lotte che provocarono la caduta del dittatore Nicolae Ceausescu.\r\n\r\n \r\n\r\nI manifestanti hanno chiesto, ed ottenuto il ritiro di un decreto, che sebbene ufficialmente varato per contrastare il sovraffollamento carcerario, è stato considerato un regalo ai politici ed imprenditori accusati di corruzione. Tra loro anche politici molto vicini all’attuale coalizione di governo.\r\n\r\n \r\n\r\nNonostante il governo del socialdemocratico Sorin Grindeanu abbia ceduto, le proteste non sono cessate. Ieri sera decine di migliaia di persone sono scese in piazza a Bucarest e in molte altre città per chiedere le dimissioni del governo e nuove elezioni anticipate. I manifestanti, appoggiati sin dalle prime ore dal presidente della repubblica, il conservatore di destra Klaus Iohannis, non si accontentano.\r\nIl decreto revocato per la protesta popolare depenalizzava l'abuso d'ufficio e altri reati di corruzione. Anche ieri c’è stata una manifestazione parallela di sostenitori del governo, radunatisi sotto il palazzo presidenziale.\r\nIn Romania il tema della corruzione è molto sentito: entra tra i temi di tutte le campagne elettorali.\r\n\r\n \r\n\r\nL’attuale compagine governativa, un’alleanza tra socialdemocratici e liberali, ha ottenuto una netta maggioranza alle elezioni politiche tenutesi lo scorso dicembre, tuttavia la gran parte dei rumeni non si sente rappresentata né dal governo nè dall’opposizione. Alle elezioni di dicembre ha partecipato soltanto il 40% degli aventi diritto. La maggioranza ha disertato le urne, segno di una diffusa disaffezione, alle dinamiche istituzionali.\r\n\r\n \r\n\r\nIn questo movimento sono confluite anche istanze ecologiche radicali, come il movimento che lotta contro le miniere d’oro a Rosa Montana. Queste istanze ambientaliste si mescolano a potenti tensioni di carattere nazionalista e protezionista.\r\n\r\n \r\n\r\nNegli ultimi anni, anche grazie ai massicci investimenti di numerosi imprenditori italiani, il paese ha avuto una forte crescita, che tuttavia non ha prodotto maggiore benessere, tanto che l’emigrazione è ancora molto forte.\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Ionut, un compagno rumeno.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta con Ionut:\r\n\r\n2017 02 07 ionut romania\r\n\r\n ","7 Febbraio 2017","2017-02-08 11:59:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/02/romania-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/02/romania-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/02/romania-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/02/romania.jpg 700w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Romania. 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Come sempre accade, quando oggetto del racconto è una contesa che contrappone sentimenti filo-occidentali versus interessi russi, l'ago della bilancia pende acriticamente verso una narrazione unilaterale che decanta le virtù liberali del campo europeista a discapito delle liberticide mire espansionistiche russe (salvo sorvolare sulle connotazioni profondamente sciovinistiche del campo pro-europeo). Se l'inettitudine del premier Yanukovich è fuori discussione, pavido verso le potenze vicine e russofilo più per interesse che per convinzione, la dimensione geopolitica implicata è superficialmente sottaciuta e non considerata dagli analisti di casa nostra.\r\nLa contesa che si gioca in Ucraina tra europeisti e russofili abita infatti una linea di faglia pericolosa (come tutte le linee di faglia) che contrappone la popolazione russofona delle regioni sud-orientali a quelle di cultura e lingua polacca delle regioni nord-occidentali (qui di fianco i risultati delle elezioni del 2010: in giallo il voto per Tymoshenko, in blu quello per Yanukovich).\r\nSotto sentimenti popolari e etnizzati cova però anche la contrapposizione tra sfere d'influenza politico-militare ereditate dalla Guerra Fredda: l'allargamento della Nato verso Est, supportata con leggerezza e spregiudicatezza dai paesi dell'ex Patto di Varsavia in contrapposizione alla necessità di difendere la propria area di influenza da parte della Russia putiniana.\r\nQueste tensioni rischiano però seriamente di pregiudicare un delicato equilibrio politico che rischia di spaccare in due la nazione ucraina, ripetendo gli errori che l'Europa già commise (ben consapevole) nell'innescare le dinamiche che portarono alla disgregazione della ex-Jugoslavia. Se è certo che la popolazione che abita i territori della Galizia (regione situata tra Polonia, Ungheria, Slovacchia e Romania) e il distretto della capitale Kiev è risolutamente orientata per l'ingresso nell'Ue, le regioni geograficamente più vicine alla Russia e alla Moldavia si sentono invece più protette dalla sfera d'influenza tradizionale.\r\nIn tutto questo si gioca il malinteso per cui gli ucraini e le ucraine filo-Ue credono di poter ottenere una maggiore libertà di movimento verso l'Europa quando, nella firma del trattato di Vilnius (la crisi è scoppiata in seguito al rifiuto di Yanukovich di sottoscrivere accordi eccessivamente svantaggiosi per il suo paese) in nessun caso è questo ad essere in questione ma solo più vantaggiosi contratti energetici per l'Unione Europea, che interessata e miope soffia sul fuoco, rischiando di trasfornare un fuocherello circoscritto in un ben più pericoloso incendio.\r\nAscolta il commento di Giulietto Chiesa\r\n\r\nGIULIETTO_CHIESA_UKRAINA","3 Dicembre 2013","2013-12-05 17:14:44","Ucraina: l'Europa spinge verso la guerra civile?",1386091941,[251,252,253,254],"http://radioblackout.org/tag/europa/","http://radioblackout.org/tag/timoshenko/","http://radioblackout.org/tag/ucraina/","http://radioblackout.org/tag/yanukovich/",[256,23,257,21],"europa","Ucraina",{"post_content":259},{"matched_tokens":260,"snippet":261,"value":262},[70],"di fianco i risultati delle \u003Cmark>elezioni\u003C/mark> del 2010: in giallo il","Il media mainstream ci bombarda in questi giorni con il racconto delle proteste anti-russe e filo-europee che stanno riempiendo le piazze della capitale ucraina Kiev. Come sempre accade, quando oggetto del racconto è una contesa che contrappone sentimenti filo-occidentali versus interessi russi, l'ago della bilancia pende acriticamente verso una narrazione unilaterale che decanta le virtù liberali del campo europeista a discapito delle liberticide mire espansionistiche russe (salvo sorvolare sulle connotazioni profondamente sciovinistiche del campo pro-europeo). Se l'inettitudine del premier Yanukovich è fuori discussione, pavido verso le potenze vicine e russofilo più per interesse che per convinzione, la dimensione geopolitica implicata è superficialmente sottaciuta e non considerata dagli analisti di casa nostra.\r\nLa contesa che si gioca in Ucraina tra europeisti e russofili abita infatti una linea di faglia pericolosa (come tutte le linee di faglia) che contrappone la popolazione russofona delle regioni sud-orientali a quelle di cultura e lingua polacca delle regioni nord-occidentali (qui di fianco i risultati delle \u003Cmark>elezioni\u003C/mark> del 2010: in giallo il voto per Tymoshenko, in blu quello per Yanukovich).\r\nSotto sentimenti popolari e etnizzati cova però anche la contrapposizione tra sfere d'influenza politico-militare ereditate dalla Guerra Fredda: l'allargamento della Nato verso Est, supportata con leggerezza e spregiudicatezza dai paesi dell'ex Patto di Varsavia in contrapposizione alla necessità di difendere la propria area di influenza da parte della Russia putiniana.\r\nQueste tensioni rischiano però seriamente di pregiudicare un delicato equilibrio politico che rischia di spaccare in due la nazione ucraina, ripetendo gli errori che l'Europa già commise (ben consapevole) nell'innescare le dinamiche che portarono alla disgregazione della ex-Jugoslavia. Se è certo che la popolazione che abita i territori della Galizia (regione situata tra Polonia, Ungheria, Slovacchia e \u003Cmark>Romania\u003C/mark>) e il distretto della capitale Kiev è risolutamente orientata per l'ingresso nell'Ue, le regioni geograficamente più vicine alla Russia e alla Moldavia si sentono invece più protette dalla sfera d'influenza tradizionale.\r\nIn tutto questo si gioca il malinteso per cui gli ucraini e le ucraine filo-Ue credono di poter ottenere una maggiore libertà di movimento verso l'Europa quando, nella firma del trattato di Vilnius (la crisi è scoppiata in seguito al rifiuto di Yanukovich di sottoscrivere accordi eccessivamente svantaggiosi per il suo paese) in nessun caso è questo ad essere in questione ma solo più vantaggiosi contratti energetici per l'Unione Europea, che interessata e miope soffia sul fuoco, rischiando di trasfornare un fuocherello circoscritto in un ben più pericoloso incendio.\r\nAscolta il commento di Giulietto Chiesa\r\n\r\nGIULIETTO_CHIESA_UKRAINA",[264],{"field":91,"matched_tokens":265,"snippet":261,"value":262},[70],{"best_field_score":237,"best_field_weight":39,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":48,"score":267,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":48},"1155199671761633393",6646,{"collection_name":59,"first_q":18,"per_page":270,"q":18},6,{"facet_counts":272,"found":20,"hits":289,"out_of":321,"page":20,"request_params":322,"search_cutoff":37,"search_time_ms":40},[273,277],{"counts":274,"field_name":275,"sampled":37,"stats":276},[],"podcastfilter",{"total_values":48},{"counts":278,"field_name":36,"sampled":37,"stats":287},[279,281,283,285],{"count":20,"highlighted":280,"value":280},"verona",{"count":20,"highlighted":282,"value":282},"fascisti",{"count":20,"highlighted":284,"value":284},"Lega Nord",{"count":20,"highlighted":286,"value":286},"indipendentisti veneti",{"total_values":288},4,[290],{"document":291,"highlight":309,"highlights":314,"text_match":317,"text_match_info":318},{"comment_count":48,"id":292,"is_sticky":48,"permalink":293,"podcastfilter":294,"post_author":295,"post_content":296,"post_date":297,"post_excerpt":54,"post_id":292,"post_modified":298,"post_thumbnail":299,"post_title":300,"post_type":301,"sort_by_date":302,"tag_links":303,"tags":308},"22432","http://radioblackout.org/podcast/veneto-profondo-nero/",[],"anarres","Il recente arresto di 24 indipendentisti veneti accusati di associazione sovversiva con finalità di terrorismo e di sovvertimento dell'ordine democratico ha riacceso i riflettori sul nord est. L'immediato schierarsi della Lega Nord a fianco degli arrestati ha una forte ambivalenza. Buona parte degli arrestati hanno attraversato, a volte da protagonisti, il sentiero leghista, ma non ne fanno (più) parte. Anzi! Spesso sono aspramente critici verso la Lega, accusata di tradimento della causa del Nord.\r\nL'attuale dirigenza leghista ne è certo consapevole, ma probabilmente spera di ridare una pennellata di colore ad un'immagine appannata dalle innumerevoli indagini per l'uso \"allegro\" delle finanze pubbliche. Le elezioni sono vicine e i pronostici poco accattivanti, al punto che dopo l'avanzata del Front National alle elezioni amministrative francesi, Marine Le Pen preferisce corteggiare un recalcitrante Grillo. Grillo a sua volta cerca di dare la spallata definitiva alla Lega, alludendo ad un Italia prerisorgimentale, divisa in grandi Stati.\r\nA Verona il sindaco Flavio Tosi era riuscito in parte a smarcarsi dalla debacle leghista, dopo gli scandali che hanno fatto a pezzi il cerchio magico bossiano. Uno smarcamento costruito nell'alleanza con il fior fiore della Verona fascista, cui ha assegnato posti di potere e ampia impunità alle squadracce che agiscono indisturbate in città.\r\nAnche Tosi deve tuttavia fare i conti con un'inchiesta sulla gestione allegra della cosa pubblica che rischia di travolgerlo.\r\nTosi è l'emblema di un Veneto nerissimo, la cui storia è ben più inquietante di quella dei secessionisti arrestati. Lo stesso Tosi è stato condannato per propaganda razzista.\r\nNella sua amministrazione sono entrati fascisti come Andrea Miglioranzi, uno dei fondatori di \"Veneto fronte skinhead\" e leader del gruppo nazi-punk \"Gesta Bellica\", i cui testi antisemiti e xenofobi esaltano Erich Priebke e Rudolf Hess. Tosi nel 2006 lo aveva nominato con la nazionalalleata Cametti a capo Miglioranzi dell'Istituto veronese per la Resistenza. La poltrona gli scottò presto le natiche e su obbligato ad abbandonarla dall'ondata di indignazione che si levò anche nella nerissima Verona.\r\nIl blocco di potere che si è raggrumato intorno a Tosi allunga un'ombra scura sul Veneto della piccola imprenditoria feroce del miracolo ormai abortito.\r\nTra sghei e saluti romani il tanko di provincia, pare meno importante. Resta il fatto che, nonostante i media e gli stessi protagonisti abbiano scelto l'abusato cliché del \"golpe\" da operetta, il fantasma feroce dei nazionalismi che hanno insanguinato l'Europa a cavallo tra i due secoli, ci ricorda che, nonostante il folclore, il sogno delle piccole patrie potrebbe trasformare anche da noi la farsa in tragedia.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Emanuele Del Medico, già autore de \"All'estrema destra del padre\".\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2014 04 03 verona con musica","8 Aprile 2014","2018-10-17 22:10:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/04/05_ponte_mosca-_legafascismo-200x110.jpg","Veneto. 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