","Attentato a Bogotà, tra ristrutturazione del mercato delle droghe e pacificazione con la guerriglia","post",1498219608,[60,61,62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/attentato/","http://radioblackout.org/tag/colombia/","http://radioblackout.org/tag/eln/","http://radioblackout.org/tag/farc/","http://radioblackout.org/tag/narcotraffico/",[66,19,15,17,67],"attentato","narcotraffico",{"post_content":69,"tags":74},{"matched_tokens":70,"snippet":72,"value":73},[71],"ELN","dei negoziati di pace tra \u003Cmark>ELN\u003C/mark> e governo colombiano. In realtà","Tre donne sono morte e 11 persone sono rimaste ferite sabato pomeriggio in un attentato dinamitardo a Bogotà. L’esplosione si è verificata attorno alle 17 locali nei bagni delle donne di un affollato centro commerciale. Nessuna rivendicazione è arrivata, mentre l’attenzione si è subito concentrata sull’ELN (Esercito di Liberazione Nazionale) che però ha immediatamente respinto le accuse e condannato l’attacco. Il 17 maggio è iniziato il secondo turno dei negoziati di pace tra \u003Cmark>ELN\u003C/mark> e governo colombiano. In realtà il piano pilota di sminamento umanitario, il cui accordo era stato raggiunto nel primo turno di colloqui, non è ancora stato messo in pratica. E' poi evidente l’assimetria dei rapporti del governo con le FARC-EP e di quelli con l’ELN. Lo scorso primo giugno Pablo Beltrán, capo della delegazione dell’ELN, aveva affermato che le elezioni generali del 2018 potrebbero rendere difficile la dinamica dei negoziati con il governo. Il Centro Democrático dell’ex presidente Álvaro Uribe (2002-2010) ha già chiesto al presidente Manuel Santos di sospendere i colloqui con l’ELN e nel caso in cui dovesse vincere le elezioni lo farà sicuramente, oltre a riformulare gli accordi raggiunti con le FARC-EP.\r\n\r\n \r\n\r\nInterna alle dinamiche di potere del paese è la ristrutturazione di un mercato estremamente lucroso all'interno del sistema economico, ovvero il traffico di droga, che vede la stretta connessione tra attività ed interessi di narcotrafficanti, imprenditori, politici, procuratori e forze armate. Si è esaurito il modello dei superpotenti monopoli del narcotraffico colombiano, strutturato in grandi organizzazioni molto gerarchizzate e localizzate in specifici punti geografici. Oggi la struttura del traffico di droga è reticolare e vede la presenza di nuovi gruppi, piu’ piccoli e specializzati. Nessuno controlla l'intera filiera del traffico di cocaina, mentre cresce il condizionamento dei cartelli messicani in tutto il paese. Gli accordi di pace e l'uscita della guerriglia dal business hanno segnato un'ulteriore trasformazione del mercato delle droghe. Una costante resta il legame tra organizzazioni di narcotrafficanti, forza pubblica e personaggi della politica.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta l'intervista con Cristina Vargas, antropologa colombiana da molti anni a Torino:\r\n\r\ncolombia",[75,77,79,82,84],{"matched_tokens":76,"snippet":66},[],{"matched_tokens":78,"snippet":19},[],{"matched_tokens":80,"snippet":81},[15],"\u003Cmark>eln\u003C/mark>",{"matched_tokens":83,"snippet":17},[],{"matched_tokens":85,"snippet":67},[],[87,93],{"field":35,"indices":88,"matched_tokens":90,"snippets":92},[89],2,[91],[15],[81],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":72,"value":73},"post_content",[71],578730123365712000,{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":89,"num_tokens_dropped":46,"score":100,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":46},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":102,"highlight":118,"highlights":126,"text_match":96,"text_match_info":132},{"cat_link":103,"category":105,"comment_count":46,"id":107,"is_sticky":46,"permalink":108,"post_author":49,"post_content":109,"post_date":110,"post_excerpt":52,"post_id":107,"post_modified":111,"post_thumbnail":112,"post_thumbnail_html":113,"post_title":114,"post_type":57,"sort_by_date":115,"tag_links":116,"tags":117},[104],"http://radioblackout.org/category/informazione/",[106],"L'informazione di Blackout","62033","http://radioblackout.org/2020/07/colombia-oligarchia-conservatrice-e-gruppi-extraistituzionali/","Seconda puntata dell'approfondimento sulla Colombia insieme a Maria, compagna colombiana. Diversi i temi trattati, a partire dalla violenza istituzionale e dall'alternanza di potere tra partiti conservatori e liberali che hanno escluso le istanze delle fasce marginalizzate della popolazione dalla vita politica del Paese. Al di fuori della politica istituzionale, si è aperto lo scontro tra i partiti rivoluzionari che hanno preso la via della lotta armata e i gruppi paramilitari pagati dalle elite colombiane. 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Il ministro degli esteri statunitense in questi giorni ha fatto un tour nelle nazioni latinamericane per accordarsi con tutte le destre al potere per boicottare il petrolio di Caracas e riaffermare una nuova Dottrina Monroe per il cortile di casa, al punto che sono state ventilate ipotesi di intervento militare (in questo caso si registrano resistenze dal Brasile, che ha interessi come potenza regionale). Ma capitano eventi particolari in molti paesi latinamericani.\r\n\r\n \r\n\r\nTruffe elettorali e colpi di mano costituzionali.\r\n\r\nAbbiamo cominciato la chiacchierata con Alfredo Luiz Somoza commentando l'indiscrezione secondo la quale sono stati forniti mezzi di intercettazione e controllo digitale degli oppositori del presidente honduregno durante e dopo le elezioni truffa di novembre a cui è seguita un'insurrezione popolare; in quel caso la magia è stata messa a disposizione di una destra illiberale che in due mesi di manifestazioni ha ucciso 36 persone che protestavano contro l'imbroglio elettorale di Hernandez. Dal ‘provvidenziale’ blackout dei computer che ha ribaltato i responsi delle urne in Honduras, sull'onda delle riforme autoritarie delle Costituzioni sudamericane (con la connivenza delle Corti Supreme di nomina presidenziale), ci siamo spostati nella Bolivia di Evo Morales, che è arrivato a sollecitare una sorta di protezione dei diritti umani, perché secondo lui ciascuno deve vedersi riconosciuto il diritto (umano e presidenziale) di presentarsi alle elezioni, venendo meno al dettato costituzionale promulgato da lui stesso che limita a due mandati. Un po' quello che avviene nel Venezuela di Maduro che ha anticipato le elezioni mentre c'è un'assemblea costituente che governa e legifera al posto del parlamento del tutto esautorato; o nel Brasile di Temer che ha operato un golpe nei confronti di Dilma e usa la magistratura come una clava contro Lula, in testa nei sondaggi per le elezioni di ottobre.\r\n\r\nTutto è apparentemente normale, ma guardando i risvolti si configura ciascuna di queste situazioni come un colpo di stato.\r\n\r\nE dai Caraibi alla punta estrema dell'Argentina l'altro elemento che unisce tutti i paesi latinamericani è lo scandalo Odebrecht (costruttori di infrastrutture carioca), che ha coinvolto tutte le leadership corrotte dal denaro delle aziende energetiche nazionali. Buon ultimo il presidente peruviano Kucszynski, un cognome indubbiamente quechua, che ha fatto carte false per evitare l'impeachment, arrivando a liberare Fujimori, il dittatore assassino i cui seguaci in parlamento hanno impedito in cambio la destituzione del presidente del Perù.\r\n\r\nHonduras e altri Territori del Condor\r\n\r\nDesaparecion di uomini e cose.\r\n\r\nUn'altra magia riguarda la scomparsa che in Sudamerica è una pratica diffusa. Può capitare che delle persone normali scompaiano in Colombia e riappaiano i loro cadaveri travestiti da comandanti dell'Eln, per far credere che si trattava di leader della guerriglia. Una guerriglia di cui non risulta attestata alcuna azione – a quanto affermano gli osservatori dell'Onu – in questo scorcio di mesi precedente le elezioni di maggio, nonostante le notizie fatte trapelare da Santos e dal suo governo di destra (per quanto più moderata di quella di Uribe) che ha tutto l'interesse di arrivare all'appuntamento elettorale dimostrandosi duro, dopo l'accordo raggiunto con le Farc, digerito a fatica dal paese. Anche perché la guerra della droga colombiana adesso si disputa tra i cartelli che vanno a sostituirsi alle Farc che facevano da tramite con i cocaleros, ai quali ora la protezione è offerta dai professionisti: i Narcos. Il risultato è una strage di sindacalisti e ambientalisti eliminati da chi si sta costruendo il nuovo giro di affari del post-Farc: latifondisti e trafficanti.\r\n\r\nIn questi giorni Tres Madres sono state insignite di una laurea honoris causa: Estela Carlotto (fondatrice de las Abuelas de Plaza de Mayo), Vera Vigevani (fondatrice de las Madres de Plaza de Mayo) e Yolanda Moràn (coordinatrice della messicana Fundem); in particolare quest'ultima ha avuto modo di raccontare episodi di scomparsi in Messico per colpa anche dei Narcos (anche se oggi è stato preso un capo de Los Zetas, la piovra non può che far spuntare molte teste), ma soprattutto da attribuire a poliziotti e militari, che lavorano per diversi cartelli, come si evince da libri pubblicati recentemente anche in Italia sulla Guerra alla droga, mentre lei ne ha una conoscenza diretta perché la sua organizzazione va alla ricerca di fosse comuni, dove s'imbattono in molti cadaveri di migranti centramericani, tra cui minori mutilati, perché oggetto di traffico di organi. E i numeri superano di molte volte quelli storici dei desaparecidos durante la dittatura della Giunta militare in Argentina. E da quest'ultima nazione proviene l'ultima notizia di cui abbiamo dato conto in questa lunga intervista con Alfredo Somoza: dai piani consegnati dalla Marina argentina – proprio il corpo militare la cui scuola ospitava le celle di tortura per quelli che poi sarebero stati desaparecidos 40 anni fa – risulta che il sommergibile ricercato così a lungo e affannosamente da mezzo mondo e scomparso nelle acque atlantiche della Patagonia aveva come missione l'intercettazione di navi britanniche nei pressi de las Malvinas (ancora britanniche con il nome di Falkland), un'altra sparizione magica, quasi fantascientifica... e anche un po' inquietante per i ricordi che evoca quell'arcipelago: realismo magico forse, ma di magia nera si tratta?\r\n\r\nDesaparecion di persone e sommergibili","10 Febbraio 2018","2018-02-14 17:07:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/realismo_magico-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"224\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/realismo_magico-300x224.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/realismo_magico-300x224.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/realismo_magico.jpg 620w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il ‘Realismo Magico’ nel continente latinamericano dell’epoca digitale",1518299061,[148,149,150,61,62,63,151,152,153,154,155,156,157,158],"http://radioblackout.org/tag/argentiina/","http://radioblackout.org/tag/bolivia/","http://radioblackout.org/tag/brasile/","http://radioblackout.org/tag/honduras/","http://radioblackout.org/tag/malvinas/","http://radioblackout.org/tag/malvinas-falkland/","http://radioblackout.org/tag/messico/","http://radioblackout.org/tag/narcos/","http://radioblackout.org/tag/peru/","http://radioblackout.org/tag/traffico-di-organi/","http://radioblackout.org/tag/venezuela/",[30,24,160,19,15,17,26,28,32,161,162,22,34,163],"brasile","messico","narcos","Venezuela",{"tags":165},[166,168,170,172,174,176,178,180,182,184,186,188,190,192],{"matched_tokens":167,"snippet":30},[],{"matched_tokens":169,"snippet":24},[],{"matched_tokens":171,"snippet":160},[],{"matched_tokens":173,"snippet":19},[],{"matched_tokens":175,"snippet":81},[15],{"matched_tokens":177,"snippet":17},[],{"matched_tokens":179,"snippet":26},[],{"matched_tokens":181,"snippet":28},[],{"matched_tokens":183,"snippet":32},[],{"matched_tokens":185,"snippet":161},[],{"matched_tokens":187,"snippet":162},[],{"matched_tokens":189,"snippet":22},[],{"matched_tokens":191,"snippet":34},[],{"matched_tokens":193,"snippet":163},[],[195],{"field":35,"indices":196,"matched_tokens":198,"snippets":200},[197],4,[199],[15],[81],{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":46,"score":133,"tokens_matched":21,"typo_prefix_score":46},6646,{"collection_name":57,"first_q":15,"per_page":204,"q":15},6,{"facet_counts":206,"found":89,"hits":224,"out_of":279,"page":21,"request_params":280,"search_cutoff":36,"search_time_ms":21},[207,213],{"counts":208,"field_name":211,"sampled":36,"stats":212},[209],{"count":89,"highlighted":210,"value":210},"OverJoy","podcastfilter",{"total_values":21},{"counts":214,"field_name":35,"sampled":36,"stats":223},[215,217,219,221],{"count":89,"highlighted":216,"value":216},"dub",{"count":89,"highlighted":218,"value":218},"roots",{"count":89,"highlighted":220,"value":220},"reggae",{"count":21,"highlighted":222,"value":222},"hip hop",{"total_values":197},[225,257],{"document":226,"highlight":244,"highlights":249,"text_match":252,"text_match_info":253},{"comment_count":46,"id":227,"is_sticky":46,"permalink":228,"podcastfilter":229,"post_author":230,"post_content":231,"post_date":232,"post_excerpt":52,"post_id":227,"post_modified":233,"post_thumbnail":234,"post_title":235,"post_type":236,"sort_by_date":237,"tag_links":238,"tags":243},"84233","http://radioblackout.org/podcast/overjoy-161/",[210],"azizpablo","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/2023.10.10-16.00.00-OJ161-escopost.mp3\"][/audio]\r\nDOWNLOAD\r\nMartedì 10 ottobre 2023, Overjoy 161 [S15E3]\r\n\r\nDopo qualche settimana di programmi particolari, torniamo oggi in full effect to hold the vibe nel pomeriggio di blackout non appena sentiamo passare un brano di Dubside -presente in studio- in bobina, apriamo con un segmento hip hop che include Pras con Wyclef, Mia e Old Dirty Bastard, Doja Cat, Fritz Da Cat con DJ Gruff, Turi e DJ Lugi, e le sorprendenti Zetas. 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Dopo la sigla ascoltiamo Reggae Regulars, Djotiana per Lee Fry Music, Gaudi e Mista Savona, un nuovo ritmo di Mighty Patch da Antananarivo in Madagascar, il nuovo di Quilo Sa Razza con Nadya prod. by Dubgun, e il nuovo album super pop di OBF intitolato Lava e il nuovo album di Ashkabad con la collaborazione, tra gli altri, di Forelock. 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