","Stato di emergenza bellico","post",1646770192,[61,62,63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/emergenza-permanente/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/guerra-in-ucraina/","http://radioblackout.org/tag/profughi-di-guerra/","http://radioblackout.org/tag/rafforzamento-dellesecutivo/","http://radioblackout.org/tag/stato-di-emergenza/",[68,69,70,71,72,73],"emergenza permanente","guerra","guerra in ucraina","profughi di guerra","rafforzamento dell'esecutivo","stato di emergenza",{"post_content":75,"post_title":80,"tags":83},{"matched_tokens":76,"snippet":78,"value":79},[77],"emergenza","ha proclamato lo stato di \u003Cmark>emergenza\u003C/mark> per \"motivi umanitari\". Questa decisione","Il 28 febbraio il governo ha proclamato lo stato di \u003Cmark>emergenza\u003C/mark> per \"motivi umanitari\". Questa decisione conferisce poteri straordinari al governo, che ha mano libera nella gestione dell’impegno dell’Italia nel conflitto in Ucraina. Già sono scattate misure straordinarie relative all'aumento della spesa militare e l’invio di armi in Ucraina. In particolare è già stato emanato un decreto-legge che contiene “una norma abilitante che, dopo una preventiva risoluzione delle Camere, consente al Ministro della difesa di adottare un decreto interministeriale per la cessione alle autorità governative dell’Ucraina di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari, anche in deroga specifica ad alcune disposizioni vigenti”. Le leggi che vieterebbero l’invio di armi a paesi in guerra – in primis la legge 185 del 1990 - da sempre aggirate dall’industria armiera italiana con abili giochi di triangolazione, vengono saltate con sol balzo dal governo, che la sospende per “\u003Cmark>emergenza”\u003C/mark>.\r\nIl decreto-legge si occupa anche “del livello di rischio imprevisto per il normale funzionamento del sistema nazionale di gas naturale. Per questo si autorizza l’anticipo, anche a scopo preventivo, dell’adozione delle misure di aumento dell’offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di \u003Cmark>emergenza.”\u003C/mark> In altre parole il governo affida a TERNA, l’Ente gestore della rete, la facoltà di chiudere i rubinetti o aumentare ancora la spesa per il gas.\r\n“Il provvedimento prevede il rafforzamento della rete di accoglienza degli stranieri. Inoltre, si dispone che i cittadini ucraini vengano ospitati nei CAS anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale.” I rifugiati ucraini godranno di un trattamento sistematicamente negato a chi arriva da altri fronti di guerra.\r\nLo Stato di \u003Cmark>emergenza\u003C/mark> è previsto dalla legge numero 225 del 24 febbraio del 1992. Questa legge è stata pensata per dare maggiori poteri alla protezione civile in caso di calamità, come terremoti, alluvioni, incendi di vasta portata, epidemie. Il suo utilizzo per la guerra in Ucraina è, anche dal punto di vista strettamente giuridico, del tutto abnorme.\r\nQuesto esecutivo la sta utilizzando per esautorare parte delle funzioni attribuite al parlamento e rafforzare i poteri dell'esecutivo, senza neppure l’esile filtro del voto delle camere.\r\nPotrebbero parere questioni di scarso interesse dal punto di vista della critica radicale allo Stato e alle dinamiche delle democrazie liberali, ma nei fatti potrebbe essere l’ombrello che consentirà all’esecutivo di limitare la possibilità di contestazione attiva delle scelte guerrafondaie del governo Draghi. Durante lo stato di \u003Cmark>emergenza\u003C/mark> pandemico, che, forse, terminerà il 31 marzo è stata fortemente limitata la libertà di manifestare. Una miriade di divieti è ancora utilizzata per impedire i cortei o per limitarne i percorsi, nonostante tutte le altre attività produttive, ricreative, commerciali e culturali siano state riaperte.\r\nDi fronte ad una guerra, in cui l’informazione è già pienamente schiacciata sulle posizioni governative, la proclamazione dello stato di \u003Cmark>emergenza\u003C/mark>, potrebbe preludere a nuove, inedite strette disciplinari.\r\nNe abbiamo parlato con l’avvocato Eugenio Losco.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/2022-03-08-losco-stato-di-energenza.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":81,"snippet":82,"value":82},[77],"Stato di \u003Cmark>emergenza\u003C/mark> bellico",[84,88,90,92,94,96],{"matched_tokens":85,"snippet":87},[77,86],"permanente","\u003Cmark>emergenza\u003C/mark> \u003Cmark>permanente\u003C/mark>",{"matched_tokens":89,"snippet":69},[],{"matched_tokens":91,"snippet":70},[],{"matched_tokens":93,"snippet":71},[],{"matched_tokens":95,"snippet":72},[],{"matched_tokens":97,"snippet":98},[77],"stato di \u003Cmark>emergenza\u003C/mark>",[100,107,110],{"field":35,"indices":101,"matched_tokens":103,"snippets":106},[47,102],5,[104,105],[77,86],[77],[87,98],{"field":108,"matched_tokens":109,"snippet":82,"value":82},"post_title",[77],{"field":111,"matched_tokens":112,"snippet":78,"value":79},"post_content",[77],1157451471441625000,{"best_field_score":115,"best_field_weight":116,"fields_matched":117,"num_tokens_dropped":47,"score":118,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",{"document":120,"highlight":146,"highlights":154,"text_match":159,"text_match_info":160},{"cat_link":121,"category":122,"comment_count":47,"id":123,"is_sticky":47,"permalink":124,"post_author":50,"post_content":125,"post_date":126,"post_excerpt":53,"post_id":123,"post_modified":127,"post_thumbnail":128,"post_thumbnail_html":129,"post_title":130,"post_type":58,"sort_by_date":131,"tag_links":132,"tags":141},[44],[46],"33131","http://radioblackout.org/2015/12/elezioni-in-francia-stato-di-emergenza-permanente/","Nel 2002 l'appello all'unione sacra degli antifascisti contro l'uomo forte del Front National, fece lievitare la partecipazione alle elezioni, e diede una vittoria strepitosa ed inaspettata ad un opaco Jacques Chirac, che venne eletto presidente della Repubblica. \r\nQualcuno, per questo secondo turno delle regionali in Francia ha evocato il clima di quei giorni.\r\nIl numero degli elettori al secondo turno delle elezioni regionali è salito sensibilmente, passando dal 43 al 60% in una sola settimana. \r\nL’appello per impedire al Front National di capitalizzare i crescenti consensi ottenuti al primo turno ha funzionato.\r\nAlle prossime elezioni presidenziali molti ipotizzano una situazione simile, con tuttavia un maggiore margine di incertezza. \r\n\r\nIl Front National è stato travolto ovunque: spazzate vie Marine Le Pen al nord e Marion Marechal Le Pen al sud, messo al tappeto anche lo stratega del partito Florian Philippot, che in Alsazia non ce l'ha fatta nonostante l'ammutinamento del socialista Jean-Pierre Masseret, che non ha ritirato la lista.\r\nI Republicain di Nicolas Sarkozy, che cinque anni dopo la sconfitta continua a non convincere e non coinvolgere, conquistano sette regioni contro le 5 dei socialisti (la Corsica è andata ai nazionalisti) ma appaiono spaccati e alla vigilia di una resa dei conti decisiva.\r\n\r\nResta il fatto che Marine e Marion Le Pen hanno perso le elezioni regionali con percentuali di voto personali tra il 41 e il 45%. Il Front National è stato votato da oltre sei milioni di persone.\r\nSei milioni di persone che, secondo tanti analisti, hanno puntato sul Front National non solo per le posizioni sull'islam, l'immigrazione o l'accoglienza dei profughi, ma per ben più concreti spauracchi.\r\nCentrale è stata la propaganda che prometteva lavoro, pensioni, tutele, temi cari alla destra sociale, che, dopo anni di macelleria, dopo le leggi Macron, l'elisione di diritti, l'elevazione dell'età pensionabile, riesce a suonare una canzone diversa nel coro europeista e liberale dei socialisti e dei repubblicani.\r\n\r\nQuesta volta il fronte repubblicano se l'è cavata, giocando, ancora una volta, la carta della difesa dei valori dell'esagono, della barriera contro il fascismo.\r\n\r\nLa formazione di Marine Le Pen non è tuttavia il partito petenista di suo padre Jean Marie, si è data una ripulita e riesce ad attrarre quella parte dell'elettorato moderato, sedotto dalla retorica populista e sovranista, spaventato da un futuro senza reti di salvataggio. A cavallo tra la Lega di Matteo Salvini e le Cinque Stelle di Casaleggio e Grillo il Front National potrebbe ancora sfondare l'esile retorica antifascista di chi ha dichiarato lo stato di emergenza, sogna Guantanamo e militarizza la società. \r\n\r\nLa calma quasi piatta che caratterizza il panorama sociale francese rende credibile un'ulteriore ascesa del Front. Al di là del salvataggio emozionale che ha impedito a Le Pen di fare man bassa alle regionali, resta l'immagine grigia e feroce di un partito unico, che rischia di logorare la sola carta che sinora ha funzionato. Inseguire l'estrema destra sul suo terreno, imitandola, e insieme, far leva sull'antifascismo per incepparne l'ascesa.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianni Carrozza, già redattore di Collegamenti e di Lutte Sociale.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2015-12-15-carrozza-elezionifr","15 Dicembre 2015","2015-12-16 20:07:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/sarkozy-hollande_620x410-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"198\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/sarkozy-hollande_620x410-300x198.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/sarkozy-hollande_620x410-300x198.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/sarkozy-hollande_620x410.jpg 620w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Elezioni in Francia. 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Approfondiamo il tema con Enrico Gargiulo, professore di Sociologia all'Università di Torino.\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/gargiulo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","2 Ottobre 2024","2024-10-04 10:50:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/DDL-1660-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"225\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/DDL-1660.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Ddl Sicurezza 1660: una riflessione generale tra emergenza permanente e criminalizzazione del conflitto",1727887348,[177,178,179,180],"http://radioblackout.org/tag/ddl-1660/","http://radioblackout.org/tag/decreti-sicurezza/","http://radioblackout.org/tag/repressione-conflitti-sociali/","http://radioblackout.org/tag/rivolte-carcerarie/",[182,183,184,185],"ddl 1660","decreti sicurezza","repressione conflitti sociali","rivolte carcerarie",{"post_title":187},{"matched_tokens":188,"snippet":189,"value":189},[77,86],"Ddl Sicurezza 1660: una riflessione generale tra \u003Cmark>emergenza\u003C/mark> \u003Cmark>permanente\u003C/mark> e criminalizzazione del conflitto",[191],{"field":108,"matched_tokens":192,"snippet":189,"value":189},[77,86],{"best_field_score":161,"best_field_weight":39,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":47,"score":194,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"1157451471441100921",{"document":196,"highlight":219,"highlights":224,"text_match":159,"text_match_info":227},{"cat_link":197,"category":198,"comment_count":47,"id":199,"is_sticky":47,"permalink":200,"post_author":50,"post_content":201,"post_date":202,"post_excerpt":203,"post_id":199,"post_modified":204,"post_thumbnail":205,"post_thumbnail_html":206,"post_title":207,"post_type":58,"sort_by_date":208,"tag_links":209,"tags":214},[44],[46],"97171","http://radioblackout.org/2025/04/ecuador-elezioni-vince-noboa-luisa-gonzalez-denuncia-brogli/","Contro quasi tutti i sondaggi, compresi gli exit-poll, che prevedevano una vittoria della Revolucion ciudadana di Luisa Gonzalez, il Consiglio Elettorale Nazionale, controllato dal governo, ha annunciato la vittoria del milionario Daniel Noboa con più di 10 punti di scarto : 56% rispetto al 44% per Gonzalez. La candidata di sinistra, che in precedenza aveva denunciato numerose irregolarità da parte delle autorità e del CNE stesso, come il divieto di ingresso di osservatori internazionali nel paese, il divieto di votare per gli ecuadoriani che vivono in Venezuela, il decreto dello stato di emergenza in sette province, la sospensione dei diritti civili di base o lo spostamento all’ultimo minuto di 18 seggi elettorali (precisamente quelli in cui il governo ha ottenuto cattivi risultati nel primo turno), ha rifiutato di riconoscere i risultati elettorali e ha richiesto un nuovo conteggio. Sorprende la vittoria del pupillo della dinastia dei Noboa ,la famiglia più ricca dell'Ecuador, per il distacco dalla candidata del correismo considerato il pareggio tecnico del primo turno e anche il fallimento di Noboa che in un anno e mezzo ha accumulato una battuta d'arresto dopo l'altra, dalla militarizzazione e uno \"stato di emergenza permanente\" che non è riuscito a ripristinare nemmeno un singolo indice di sicurezza, all'aggravarsi della crisi economica e a un disastro energetico senza precedenti che nel 2024 ha causato mesi di razionamento e blackout diffusi che sono durati fino a 14 ore . Sembra non sia servita l'alleanza che la candidata di Revolucion Ciudadana aveva stipulato con il movimento indigeno di Leonidas Iza che ora dovrà affrontare i malumori della sua base per questo patto elettorale con la candidata dell'ala moderata del correismo . L'Ecuador con Noboa si allinea con personaggi come Bukele e Milei nel sostegno alle politiche repressive contro i migranti di Trump mentre rimangono aperte le questioni poste dall'esito delle elezioni al correismo incapace di una vera svolta radicale necessaria per affrontare i problemi strutturali del paese.\r\n\r\n\r\n\r\nNe parliamo con Andrea Cegna giornalista e collaboratore di varie testate .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/INFO-14042025-CEGNA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","14 Aprile 2025","Ecuador vince Noboa ,Gonzalez chiede il riconteggio.","2025-04-14 20:38:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/ECUADOR-ELEZIONI-INFO-14042025-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/ECUADOR-ELEZIONI-INFO-14042025-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/ECUADOR-ELEZIONI-INFO-14042025-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/ECUADOR-ELEZIONI-INFO-14042025.jpg 400w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","ECUADOR ELEZIONI : VINCE NOBOA ,LUISA GONZALEZ DENUNCIA BROGLI .",1744663113,[210,211,133,212,213],"http://radioblackout.org/tag/correismo/","http://radioblackout.org/tag/ecuador/","http://radioblackout.org/tag/gonzalez/","http://radioblackout.org/tag/noboa/",[215,216,21,217,218],"correismo","Ecuador","Gonzalez","noboa",{"post_content":220},{"matched_tokens":221,"snippet":222,"value":223},[77,86],"militarizzazione e uno \"stato di \u003Cmark>emergenza\u003C/mark> \u003Cmark>permanente\u003C/mark>\" che non è riuscito a","Contro quasi tutti i sondaggi, compresi gli exit-poll, che prevedevano una vittoria della Revolucion ciudadana di Luisa Gonzalez, il Consiglio Elettorale Nazionale, controllato dal governo, ha annunciato la vittoria del milionario Daniel Noboa con più di 10 punti di scarto : 56% rispetto al 44% per Gonzalez. 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Spesso a farne le spese sono i rom.\r\nSiamo alle Vallette. Un quartiere popolare, di quelli dove campare la vita non è mai stato facile. Da un lato il carcere, la discarica sociale dove tanti nati qui finiscono con trascorrere pezzi di vita; dall’altra parte c’è il nuovo stadio della Juve, dove le tensioni sociali si stemperano tra tifo e ginnastica ultrà.\r\nIn questo quartiere si è consumato un pogrom.\r\nUna ragazzina racconta un bugia, uno stupro mai avvenuto, punta il dito su due rom, i rom che vivono in baracche fatiscenti tra le rovine della cascina della Continassa.\r\nIn questa bugia è il nocciolo di un male profondo. Una famiglia ossessionata dalla verginità della figlia sedicenne, al punto di sottoporla a continue visite ginecologiche, incarna un retaggio patriarcale che stritola la vita di una ragazza. Lei, per timore dei suoi, indica nel rom, brutto, sporco, puzzolente, con una cicatrice sul viso l’inevitabile colpevole.\r\nIn pochi giorni nel quartiere cominciano a girare i soliti volantini anonimi dei “cittadini indignati”. Da anni in città i comitati più o meno spontanei animati da fascisti, postfascisti e leghisti, soffiano sul fuoco, promovendo marce per la legalità, contro lo spaccio, contro gli zingari. Tutte manifestazioni dalla cui trama sottile emerge la xenofobia, la voglia di forca .\r\nLa segretaria dei Democratici torinesi, Brangantini, ha preso le distanze dal corteo indetto per “ripulire” la Continassa, ma quella sera sfilava in prima fila. Con lei c’era tanta “brava gente” accecata dall’odio razzista.\r\nAll’arrivo dei vigili del fuoco la folla inferocita li ha fermati a lungo. Ci hanno impiegato tutta la notte a spegnere le fiamme che hanno distrutto il campo.\r\n\r\nQuando si punta il dito su un intero popolo, quando tutti sono colpevoli perché due sono sospettati di aver stuprato una ragazza, il passo successivo sono le deportazioni, i lager, le camere a gas. La pulizia etnica. Se sei diverso e povero la tua vita diventa sempre più difficile.\r\nL’estendersi del razzismo e della xenofobia allarga una frattura sociale sulla quale si incardina il consenso verso leggi che annullano anche nella forma l’assunto liberale dell’eguaglianza.\r\nI media fanno la loro parte nel creare un clima di emergenza permanente, accendendo i riflettori sugli immigrati, cui cuciono addosso lo stereotipo del criminale.\r\nI fascisti sguazzano in questo pantano, consolidando la propria presenza attiva, specie in certe zone del paese, ma sarebbe miope non vedere che il male, nella sua terrificante banalità, è ben più profondo. Investe a fondo il sentire comune di interi quartieri, anche tra la gente di \"sinistra\", come i Bravi Ragazzi della Continassa.\r\nDa anni i pogrom incendiano l’Italia. Bruciano le baracche e corrodono la coscienza civile. Qualcuno agisce, troppi plaudono silenti e rancorosi, certi che saranno più sicuri. Al riparo dalla povertà degli ultimi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Paolo Finzi della redazione di A, curatore del DVD e libretto “A forza di essere vento” dedicato allo sterminio nazista di rom e sinti.\r\n\r\nAscolta l’intervista: Zingari\r\n\r\nScarica il file","3 Luglio 2012","Nei giorni scorsi la polizia ha arrestato due ultras juventini accusandoli per il pogrom che lo scorso dicembre mandò in fumo le miserabili baracche dove vivevano i rom nel quartiere Le Vallette di Torino.\r\nI due arrestati sono del gruppo \"Bravi Ragazzi\", una delle poche formazioni ultas juventine di sinistra.\r\n\r\nRicordiamo i fatti.\r\nL’attacco incendiario che il 17 dicembre ha mandato in fumo il campo rom della Continassa a Torino è l’emblema del disprezzo diffuso verso stranieri e immigrati poveri che si allarga ogni giorno di più. Spesso a farne le spese sono i rom.\r\nSiamo alle Vallette. Un quartiere popolare, di quelli dove campare la vita non è mai stato facile. 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In Italia ci sono 3,2 posti letto ogni mille abitanti, contro i 4,7 della media europea. In Italia i posti letto sono calati del 30 per cento tra il 2000 e il 2017.\r\nIl governo si è gingillato tra banchi a rotelle e ponte sullo stretto ma solo le briciole sono state stanziate per assumere medici, infermieri, assistenti sanitari, per aprire nuovi reparti, per la prevenzione e la cura nel territorio, per le USCA, le unità di assistenza domiciliare.\r\nI sanitari che rendono pubbliche le condizioni in cui sono obbligati a lavorare sono sottoposti a provvedimenti disciplinari e rischiano il posto.\r\nI soldi del recovery found non verranno utilizzati per tutelare la nostra salute, ma per sostenere le imprese, la lobby del cemento e del tondino, l’industria bellica e l’apparato militare.\r\nOggi la sanità è al collasso: i posti letto scarseggiano, non ci sono strutture e personale per curare adeguatamente tutti.\r\nPer chi se le può permettere ci sono le cliniche private, la prevenzione, le cure. Per gli altri la vita è oggi più che mai un terno al lotto. Ma a decidere non è mai il destino. Decidono i governi.\r\nI responsabili siedono sui banchi del parlamento, nei consigli regionali e nelle segreterie di tutti i partiti. Tutti hanno governato, trasformando la salute in business.\r\n\r\nNel 2020 sono stati stanziati circa 26,3 miliardi in spese militari, un miliardo e mezzo in più rispetto al 2019. Calcolate quanti posti letto, quanti ospedali, quanti tamponi, quanta ricerca si potrebbe finanziare con questi 26 miliardi e rotti di euro. Avrete la misura della criminalità di questo e di tutti i governi di questi anni.\r\n\r\nIn questi lunghi mesi è diventato “normale” scegliere chi vive e chi muore in caso “le risorse non siano sufficienti”. Chi è povero, malato, anziano non merita di vivere. La sua vita è un costo insostenibile per chi sceglie di spendere per rinforzare l’apparato bellico che sostiene l’imperialismo tricolore e gli interessi di multinazionali come ENI e Leonardo.\r\nLa bozza di piano pandemico stabilisce che i responsabili di “fughe di notizie” vengano censurati: la verità sulla gestione della pandemia non deve essere resa pubblica.\r\n\r\nI militari, promossi a poliziotti durante la pandemia, sono nelle nostre strade per affiancare le altre forze dell’ordine nella repressione di ogni insorgenza sociale.\r\nSono per le strade dei quartieri dove arrivare a fine mese è sempre più difficile, dove si allungano le file di poveri, senza casa, senza reddito, precari. \r\nLa crisi pandemica che ha colpito la maggior parte dei paesi europei ha prodotto una crisi sociale senza precedenti, che sta innescando momenti di rivolta sociale.\r\nSe non ci sono i soldi per il fitto e le bollette, la tutela della salute diventa un lusso che pochi possono permettersi. Per mettere insieme il pranzo con la cena, molti si sono dovuti adattare ad una miriade di lavori precari sottopagati, senza reali tutele dal rischio di contagio.\r\nLa chiamano pandemia ma è una sindemia, perché il virus colpisce e uccide soprattutto i più poveri, quelli che più degli altri sono colpiti da malattie croniche, che dipendono dallo stile di vita, dall’esposizione all’inquinamento, dal cibo spazzatura, dal mancato accesso a prevenzione e cura.\r\nIl coprifuoco serale, inutile per contenere il virus, è mera ginnastica d’obbedienza, uno dei tanti dispositivi disciplinari sperimentati in vista di possibili insorgenze sociali. La produzione non si deve mai fermare, costi quel che costi, mentre le nostre vite sono sempre più compresse.\r\nIl governo teme le rivolte e elargisce elemosine a scadenza agli imprenditori colpiti dalle chiusure. Ma per i tanti che lavoravano in nero o con contratti di poche settimane non c’è né cassa integrazione, né “ristori”.\r\nIl governo si è preso pieni poteri, ha reso permanente lo stato di emergenza, per avere mano libera nella repressione delle lotte. I tanti pacchetti sicurezza usati per dare scacco agli indesiderabili, ai corpi in eccesso, ai sovversivi non bastano ad un governo che vuole mettere sotto controllo militare l’intera popolazione.\r\n\r\nPresto finiranno blocco degli sfratti e cassa integrazione, presto non ci saranno più salvagente, presto gli ultimi saranno chiamati a pagare un prezzo ancora più alto per la crisi pandemica.\r\nPer il governo le nostre vite non valgono fuori dalla gabbia del produci, consuma, crepa.\r\nLe restrizioni imposte dal governo non basteranno a fermare il virus. Un virus che continuerà a correre finché la logica del profitto e della guerra sarà più importante delle nostre vite.\r\n\r\nFermarli dipende da ciascuno di noi. Salute e giustizia sociale vanno di pari passo.\r\n\r\nLe fabbriche d’armi, le caserme, i poligoni di tiro, le basi militari sono a due passi dalle nostre case.\r\nGettare sabbia negli ingranaggi del militarismo è possibile ed urgente.\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\nAssemblea antimilitarista – Torino\r\nLaboratorio Anarchico Perlanera – Alessandria\r\nLa Miccia – Asti”","9 Febbraio 2021","2021-02-09 17:29:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/antiwar_poster-black-intero-blu-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"282\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/antiwar_poster-black-intero-blu-300x282.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/antiwar_poster-black-intero-blu-300x282.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/antiwar_poster-black-intero-blu-1024x963.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/antiwar_poster-black-intero-blu-768x722.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/antiwar_poster-black-intero-blu-1536x1444.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/antiwar_poster-black-intero-blu.jpg 1606w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Guerra al covid o guerra ai poveri? #antimilitarista13F",1612891757,[277,278,279,280,281,249],"http://radioblackout.org/tag/antimilitarista13f/","http://radioblackout.org/tag/giornata-antimilitarista/","http://radioblackout.org/tag/guerra-ai-poveri/","http://radioblackout.org/tag/militarizzazione-delle-citta/","http://radioblackout.org/tag/spesa-di-guerra/",[283,284,285,286,287,15],"#antimilitarista13F","giornata antimilitarista","guerra ai poveri","militarizzazione delle città","spesa di guerra",{"post_content":289},{"matched_tokens":290,"snippet":291,"value":292},[86,77],"preso pieni poteri, ha reso \u003Cmark>permanente\u003C/mark> lo stato di \u003Cmark>emergenza\u003C/mark>, per avere mano libera nella","Sabato 13 febbraio è stata lanciata una giornata di informazione e lotta antimilitarista in piazza Castello a Torino dalle 15,30.\r\nInterventi, mostre azioni performanti e… Alessio Lega e Guido Baldoni che intervengono su De Andrè e il canzoniere antimilitarista.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Werther della Miccia\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021-02-09-antimili-werther.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2021 02 09 antimili werther\r\n\r\nDi seguito il testo di presentazione dell’iniziativa:\r\n\r\n“Il governo aumenta la spesa di guerra, finanzia la diplomazia in armi dell’Eni in Africa, accelera sul Tav e le altre grandi opere.\r\nA dieci mesi dall’inizio della pandemia nulla è stato fatto per porre rimedio alle scelte criminali dei governi.\r\nNegli ultimi 10 anni sono stati tagliati 43.000 posti di lavoro nella sanità. 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Per mettere insieme il pranzo con la cena, molti si sono dovuti adattare ad una miriade di lavori precari sottopagati, senza reali tutele dal rischio di contagio.\r\nLa chiamano pandemia ma è una sindemia, perché il virus colpisce e uccide soprattutto i più poveri, quelli che più degli altri sono colpiti da malattie croniche, che dipendono dallo stile di vita, dall’esposizione all’inquinamento, dal cibo spazzatura, dal mancato accesso a prevenzione e cura.\r\nIl coprifuoco serale, inutile per contenere il virus, è mera ginnastica d’obbedienza, uno dei tanti dispositivi disciplinari sperimentati in vista di possibili insorgenze sociali. La produzione non si deve mai fermare, costi quel che costi, mentre le nostre vite sono sempre più compresse.\r\nIl governo teme le rivolte e elargisce elemosine a scadenza agli imprenditori colpiti dalle chiusure. Ma per i tanti che lavoravano in nero o con contratti di poche settimane non c’è né cassa integrazione, né “ristori”.\r\nIl governo si è preso pieni poteri, ha reso \u003Cmark>permanente\u003C/mark> lo stato di \u003Cmark>emergenza\u003C/mark>, per avere mano libera nella repressione delle lotte. I tanti pacchetti sicurezza usati per dare scacco agli indesiderabili, ai corpi in eccesso, ai sovversivi non bastano ad un governo che vuole mettere sotto controllo militare l’intera popolazione.\r\n\r\nPresto finiranno blocco degli sfratti e cassa integrazione, presto non ci saranno più salvagente, presto gli ultimi saranno chiamati a pagare un prezzo ancora più alto per la crisi pandemica.\r\nPer il governo le nostre vite non valgono fuori dalla gabbia del produci, consuma, crepa.\r\nLe restrizioni imposte dal governo non basteranno a fermare il virus. 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La sua vita è un costo insostenibile per chi punta a rinforzare l’apparato bellico che sostiene l’imperialismo tricolore e gli interessi di multinazionali come ENI e Leonardo.\r\n* Il governo si è preso pieni poteri, ha reso permanente lo stato di emergenza, per reprimere ogni insorgenza sociale e tenere sotto controllo l’intera popolazione.\r\n* Per i tanti che lavora(va)no in nero o con contratti di poche settimane non c’è né cassa integrazione, né “ristori”.\r\n* I posti di lavoro, le scuole, i trasporti non sono luoghi sicuri ma la crisi sociale obbliga tanti a scegliere tra la fame e la salute.\r\n* Le restrizioni imposte dal governo non basteranno a fermare il virus. Un virus che continuerà a correre finché la logica del profitto e della guerra sarà più importante delle nostre vite.\r\n* Fermarli dipende da ciascuno di noi. 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Vicinissima al centro storico di Lubiana, è al centro di processi di gentrification, che oggi l’amministrazione di “sinistra”, guidata dal sindaco Jancovic travestono in vari modi, per spezzare l’ampio fronte di solidarietà intorno a Rog.\r\nL’amministrazione ha profittato della difficoltà imposte dal lockdown imposto in Slovenia per il Covid, per lanciare un’operazione di sgombero, che altrimenti non sarebbe stata facile da effettuare.\r\nNonostante ciò il corteo del 22 gennaio ha avuto grande successo, nonostante la repressione e le denunce.\r\nOggi i media tentano una criminalizzazione del Rog, puntando su questioni strutturali (amianto e residui di lavorazione nocivi) ben note e alle quali, durante i lunghi anni di abbandono, l’amministrazione cittadina, proprietaria dei locali, non ha mai voluto porre rimedio. Non solo accusano di furto e di spaccio gli occupanti, per le biciclette recuperate e per le siringhe nuove, che venivano distribuite ai tossici, nell’ambito di un progetto di riduzione del danno.\r\nCe ne ha parlato Matej, un compagno della Federazione Anarchica Slovena.\r\n\r\nUccisa due volte. La narrazione distorta dell’ennesimo femminicidio\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nGiovedì 11 febbraio\r\nore 16 in via Po 16\r\npunto info antimilitarista\r\n#antimilitarista13F\r\n\r\nSabato 13 febbraio (se piovesse si sposta al primo sabato di bel tempo)\r\ngiornata di informazione e lotta antimilitarista\r\nore 15,30 in piazza Castello\r\nintervento di Alessio Lega e Guido Baldoni su De André e canzoniere antimilitarista\r\n#antimilitarista13F\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nriunioni ad orario variabile in queste settimane\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30. \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/ \r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","6 Febbraio 2021","2021-02-08 11:05:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021-02-03-manif-antimili-13F-modif-200x110.png","Anarres del 29 gennaio. Guerra ai poveri o guerra al covid? Rog. Sgombero e gentrification. Femminicidi negati...",1612608581,[],[],{"post_content":383},{"matched_tokens":384,"snippet":385,"value":386},[86,77],"preso pieni poteri, ha reso \u003Cmark>permanente\u003C/mark> lo stato di \u003Cmark>emergenza\u003C/mark>, per reprimere ogni insorgenza sociale","Il nostro nostro viaggio su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021-01-29-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nGuerra ai poveri o guerra al Covid?\r\nIl 13 febbraio (se piove il primo sabato di sole) si terrà a Torino una giornata di informazione e lotta antimilitarista.\r\n* Il governo aumenta la spesa di guerra, finanzia la diplomazia in armi dell’Eni in Africa, accelera sul Tav e le altre grandi opere.\r\n* La sanità è al collasso: ogni giorno muoiono centinaia di persone, ma 26,3 miliardi sono stati bruciati in spese militari.\r\n* Per il governo chi è povero, malato, anziano non merita di vivere. La sua vita è un costo insostenibile per chi punta a rinforzare l’apparato bellico che sostiene l’imperialismo tricolore e gli interessi di multinazionali come ENI e Leonardo.\r\n* Il governo si è preso pieni poteri, ha reso \u003Cmark>permanente\u003C/mark> lo stato di \u003Cmark>emergenza\u003C/mark>, per reprimere ogni insorgenza sociale e tenere sotto controllo l’intera popolazione.\r\n* Per i tanti che lavora(va)no in nero o con contratti di poche settimane non c’è né cassa integrazione, né “ristori”.\r\n* I posti di lavoro, le scuole, i trasporti non sono luoghi sicuri ma la crisi sociale obbliga tanti a scegliere tra la fame e la salute.\r\n* Le restrizioni imposte dal governo non basteranno a fermare il virus. Un virus che continuerà a correre finché la logica del profitto e della guerra sarà più importante delle nostre vite.\r\n* Fermarli dipende da ciascuno di noi. Salute e giustizia sociale vanno di pari passo.\r\n* Gettiamo sabbia negli ingranaggi del militarismo!\r\nNe abbiamo parlato con Stefano dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nQui puoi ascoltare la diretta con Stefano:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021-01-29-stefano-antimili-rbo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n 2021 01 29 stefano antimili rbo\r\n\r\nRog. Sgombero e gentrification\r\nIl Rog, ex fabbrica di biciclette occupata dal 2006, era da tempo ne mirino degli speculatori. Vicinissima al centro storico di Lubiana, è al centro di processi di gentrification, che oggi l’amministrazione di “sinistra”, guidata dal sindaco Jancovic travestono in vari modi, per spezzare l’ampio fronte di solidarietà intorno a Rog.\r\nL’amministrazione ha profittato della difficoltà imposte dal lockdown imposto in Slovenia per il Covid, per lanciare un’operazione di sgombero, che altrimenti non sarebbe stata facile da effettuare.\r\nNonostante ciò il corteo del 22 gennaio ha avuto grande successo, nonostante la repressione e le denunce.\r\nOggi i media tentano una criminalizzazione del Rog, puntando su questioni strutturali (amianto e residui di lavorazione nocivi) ben note e alle quali, durante i lunghi anni di abbandono, l’amministrazione cittadina, proprietaria dei locali, non ha mai voluto porre rimedio. Non solo accusano di furto e di spaccio gli occupanti, per le biciclette recuperate e per le siringhe nuove, che venivano distribuite ai tossici, nell’ambito di un progetto di riduzione del danno.\r\nCe ne ha parlato Matej, un compagno della Federazione Anarchica Slovena.\r\n\r\nUccisa due volte. La narrazione distorta dell’ennesimo femminicidio\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nGiovedì 11 febbraio\r\nore 16 in via Po 16\r\npunto info antimilitarista\r\n#antimilitarista13F\r\n\r\nSabato 13 febbraio (se piovesse si sposta al primo sabato di bel tempo)\r\ngiornata di informazione e lotta antimilitarista\r\nore 15,30 in piazza Castello\r\nintervento di Alessio Lega e Guido Baldoni su De André e canzoniere antimilitarista\r\n#antimilitarista13F\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nriunioni ad orario variabile in queste settimane\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30. \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/ \r\n\r\nWild C.A.T. 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La crisi economica aggravata dall'introduzione del bitcoin come valuta legale e l'incapacità di affrontare le reali cause della violenza dimostrano il fallimento di Bukele che mantiene ancora un certo seguito favorito dalle divisioni dell'opposizione ,nonostante cresca nella società un movimento di contestazione slegato dal vecchio movimento ex guerrigliero del FMLN.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/BASTIONI-14042022-SALVADOR.mp3\"][/audio]","20 Aprile 2022","2022-04-21 10:28:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 14/4/2022 - MALI LA STRAGE DI MOURA -PAKISTAN CRISI DI GOVERNO E COLLASSO ECONOMICO -EL SALVADOR BUKELE LO STATO DI EMERGENZA E LE PANDILLAS",1650454680,[404],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[318],{"post_content":407,"post_title":412},{"matched_tokens":408,"snippet":410,"value":411},[409],"permanente ","inserisce nel pendolo dello scontro \u003Cmark>permanente \u003C/mark> tra il potere militare e","Bastioni di Orione parliamo con Edoardo Baldaro della situazione in Mali dopo la strage di Moura dove le forze armate della giunta maliana e i mercenari di Wagner hanno massacrato quasi 400 persone secondo le testimonianze raccolte sul posto , la transizione a Bamako sembra stagnante ,la strategia del governo militare punta ad una soluzione di forza ,l'isorgenza jihadista s'innesta alle contraddizioni di natuta etnica fra Peuls e Dogon .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/BASTIONI-MALI-14042022.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Beniamino Natale profondo conoscitore dell'area parliamo degli sviluppi della crisi politica in Pakistan dopo la destituzione di Imre Khan da primo ministro che si inserisce nel pendolo dello scontro \u003Cmark>permanente \u003C/mark> tra il potere militare e quello civile ,i tentativi di addurre motivazioni legate ad un complotto internazionale non sono credibili in quanto si tratta di una questione interna agli equilibri di potere ,il nuovo primo ministro appartiene alla famiglia Sharif una delle più potenti del paese ,continua a dispiegarsi la teoria della profondità strategica del Pakistan verso le vicende afgane e i massicci investimenti cinesi che contribuiscono alla crisi del debito e al collasso economico .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/BASTIONI-14042022-PAKISTAN.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Maria Teresa Messidoro parliamo della situazione in El Salvador dove il presidente Bukele ha proclamato lo stato di \u003Cmark>emergenza\u003C/mark> giustificando la torsione autoritaria del suo mandato presidenziale con l'aumento delle uccisione causate dalle pandillas ,bande che colluse con ambienti governativi controllano le attività illegali . 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