","Bollette e green washing","post",1632841781,[59,60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/bollette/","http://radioblackout.org/tag/cingolani/","http://radioblackout.org/tag/co2/","http://radioblackout.org/tag/enel/","http://radioblackout.org/tag/energia-elettrica/","http://radioblackout.org/tag/greenwashing/","http://radioblackout.org/tag/inceneritori/",[67,68,69,70,29,71,72],"bollette","cingolani","co2","enel","greenwashing","inceneritori",{"post_content":74,"tags":80},{"matched_tokens":75,"snippet":78,"value":79},[76,77],"energia","elettrica","CO2 dovute alla produzione di \u003Cmark>energia\u003C/mark> \u003Cmark>elettrica\u003C/mark>. Le quote di emissione possono","Il ministro della transizione ecologica Cingolani ha annunciato un aumento del prezzo dell'energia \u003Cmark>elettrica\u003C/mark> del 40% in bolletta. Dietro gli aumenti c'è anche il dilatarsi del costo delle materie prime. Il petrolio, il cui prezzo era crollato durante la crisi pandemica, è tornato ai livelli precedenti toccando i 70 dollari a barile. Il gas ha raddoppiato i prezzi, ma dovrebbe tornare a livelli più bassi quando sarà attivo il gasdotto North Stream2, che dovrebbe consentire una crescita dell’offerta.\r\nQuesti fattori, pur rilevanti, non spiegano tuttavia un aumento tanto forte.\r\nIl grosso dell'aumento è dovuto al meccanismo di riduzione dell'inquinamento da anidride carbonica deciso dall'Unione Europea. Quando il capitalismo decide di fingersi ecologista, il costo lo pagano sempre gli sfruttati.\r\nL’aumento è frutto di un’operazione di green washing: l’UE ha deciso di ridurre del 40% le emissioni di CO2 dovute alla produzione di \u003Cmark>energia\u003C/mark> \u003Cmark>elettrica\u003C/mark>. Le quote di emissione possono essere comprate e vendute. In Italia questa compravendita non funziona perché i produttori sono pochi e quindi i costi dell’operazione vengono scaricati sulle bollette, senza che tuttavia la qualità dell’aria migliori. Se a questo si aggiunge il fatto che l’energia ricavata dall’incenerimento di rifiuti non rientrano nelle quote CTS, non serve la palla di cristallo per prevedere un moltiplicarsi di termovalizzatori sparadiossina su tutto il territorio nazionale.\r\nCon buona pace di chi si illude che la “transizione ecologica” non sia altro che un business.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche, economista\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/09/2021-09-28-fricche-bollette.mp3\"][/audio]",[81,83,85,87,89,92,94],{"matched_tokens":82,"snippet":67},[],{"matched_tokens":84,"snippet":68},[],{"matched_tokens":86,"snippet":69},[],{"matched_tokens":88,"snippet":70},[],{"matched_tokens":90,"snippet":91},[76,77],"\u003Cmark>energia\u003C/mark> \u003Cmark>elettrica\u003C/mark>",{"matched_tokens":93,"snippet":71},[],{"matched_tokens":95,"snippet":72},[],[97,103],{"field":34,"indices":98,"matched_tokens":100,"snippets":102},[99],4,[101],[76,77],[91],{"field":104,"matched_tokens":105,"snippet":78,"value":79},"post_content",[76,77],1157451471441625000,{"best_field_score":108,"best_field_weight":109,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":110,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":112,"highlight":129,"highlights":139,"text_match":106,"text_match_info":145},{"cat_link":113,"category":114,"comment_count":46,"id":115,"is_sticky":46,"permalink":116,"post_author":17,"post_content":117,"post_date":118,"post_excerpt":51,"post_id":115,"post_modified":119,"post_thumbnail":51,"post_thumbnail_html":51,"post_title":120,"post_type":56,"sort_by_date":121,"tag_links":122,"tags":126},[43],[45],"88779","http://radioblackout.org/2024/04/aggiornamenti-sullesplosione-nella-centrale-idroelettrica-di-bargi/","Un aggiornamento con Lorenzo Tecleme, giornalista de Il Manifesto, sull’incidente avvenuto martedì nella centrale Enel Green Power del lago di Suviana, sull’Appennino bolognese. Un punto sulla situazione sul campo, con le ricerche che hanno portato al recupero degli ultimi corpi dei dispersi ed un bilancio delle vittime che sale a 7 (Alessandro D’Andrea, Vincenzo Garzillo, Adriano Scandellari, Paolo Casiraghi, Pavel Petronel Tanase, Mario Pisano, Vicenzo Franchina) con 5 feriti gravi, e un quadro generale intorno allo stato di manutenzione e di sicurezza di impianti idroelettrici, alla questione degli appalti - dei 12 lavoratori coinvolti, la maggior parte erano dipendenti di ditte esterne a cui Enel aveva appaltato i lavori di manutenzione -, all’utilizzo sui cantieri di lavoratori già pensionati richiamati per fornire “specifiche competenze” tecniche, per arrivare alle contestazioni della piazza bolognese chiamata dai sindacati in risposta all’incidente nei confronti di Bonaccini e Lepore, visti come responsabili delle politiche di precarizzazione e di deregolamentazione del lavoro degli ultimi anni.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/LorenzoTeclemeRBO.mp3\"][/audio]","13 Aprile 2024","2024-04-13 14:03:01","Aggiornamenti sull'esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi",1713016895,[63,123,124,125],"http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/morti-di-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/sindacati/",[29,127,128,25],"lavoro","morti di lavoro",{"tags":130},[131,133,135,137],{"matched_tokens":132,"snippet":91},[76,77],{"matched_tokens":134,"snippet":127},[],{"matched_tokens":136,"snippet":128},[],{"matched_tokens":138,"snippet":25},[],[140],{"field":34,"indices":141,"matched_tokens":142,"snippets":144},[46],[143],[76,77],[91],{"best_field_score":108,"best_field_weight":109,"fields_matched":146,"num_tokens_dropped":46,"score":147,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},1,"1157451471441625193",{"document":149,"highlight":167,"highlights":184,"text_match":195,"text_match_info":196},{"cat_link":150,"category":151,"comment_count":46,"id":152,"is_sticky":46,"permalink":153,"post_author":17,"post_content":154,"post_date":155,"post_excerpt":51,"post_id":152,"post_modified":156,"post_thumbnail":157,"post_thumbnail_html":158,"post_title":159,"post_type":56,"sort_by_date":160,"tag_links":161,"tags":165},[43],[45],"14206","http://radioblackout.org/2013/03/torino-lascia-iren-energia-affari-e-bollette-salate/","E' di ieri la notizia che il comune di Torino, che pur possiede il 23 % dell'Iren, ha deciso di comperare l'energia dalla ditta romana Gala Spa.\r\nUn colpo da 30 milioni l’anno, tanto è quel che Palazzo Civico immagina di spendere nel 2013 per illuminare le strade, i suoi edifici e per far funzionare i semafori.\r\nQuel che è successo a Torino è uno dei tanti effetti della spending review varata l’anno scorso dal governo Monti. Dal 2013 gli enti locali, per acquistare energia elettrica, gas, carburanti, sono costretti ad andare a gara pubblica. E possono farlo in proprio, oppure affidandosi a Consip (la centrale degli acquisti del ministero dell’Economia) o a una delle centrali di committenza regionale. Torino ha scelto questa seconda opzione, affidandosi a Scr, l’agenzia unica piemontese per gli appalti e gli acquisti di beni e servizi.\r\nAlla gara hanno partecipato quattro società: Energrid, Edison, AeG e Gala. Non Iren, poco convinta dalle condizioni del bando. L’offerta più vantaggiosa è arrivata da Gala, che si è offerta di garantire il servizio richiesto per quasi 35 milioni di euro.\r\n\r\nIn questi anni l'offerta di energia, complice l'ingiustificato allarme suscitato dai media dopo il blackout del 2006, è aumentata, mentre la richiesta è in calo. Tuttavia le nostre bollette, oberate da ogni sorta di balzello, anziché diminuire, sono aumentate.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Renato Strumia, un compagno che conosce bene la questione\r\n\r\niren","20 Marzo 2013","2013-03-24 14:23:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/03/download-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"259\" height=\"194\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/03/download.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Torino lascia Iren. 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La narrazione europea che impone una transizione energetica ed ecologica non sostenibile per i territori e per chi li abita diventa qui una realtà tangibile e devastante. Allo stesso tempo i comitati a difesa della terra fioriscono ed è importante il loro ruolo nel contrapporsi a progetti e opere scellerate, il loro obiettivo infatti è quello di partecipare alla gestione dei territori, oggi presi d'assalto da questi progetti, affinché si rispettino le esigenze dell'umano e della terra.\r\n\r\nAbbiamo approfondito la situazione della zona della Gallura dove esiste un Coordinamento di Comitati contro la Speculazione eolica e fotovoltaica. La zona infatti è particolarmente interessata da questi progetti, distese di torri eoliche ricoprono le terre e il mare, decine di ettari di pannelli fotovoltaici occupano il suolo. La critica dei comitati si rivolge alla transizione energetica in corso che impone ai territori opere che distruggono gli ecosistemi e che considera i cittadini come un ostacolo alla loro realizzazione e che propaganda una transizione che è evidente rispetti esclusivamente le esigenze del profitto.\r\n\r\nL'esempio del Thyrrenian Link, un cavo sottomarino che dovrebbe collegare la Sardegna con il continente per trasportare energia elettrica prodotta attraverso la devastazione dell'isola per poi rivenderla speculandoci, è centrale. Questo progetto è emblematico della doppia violenza che si impone al territorio: lo sfruttamento dei terreni agricoli per esportare energia, intervento che già viene fatto tramite altri due cavi già esistenti, vuole essere implementato per aumentare la produzione e garantire un'ulteriore servitù della Sardegna in favore del comparto industriale del Nord Italia.\r\n\r\nMaria Grazia del coordinamento Gallura sottolinea che non verrà barattata la ricchezza di un territorio come la Sardegna, la sua identità e il suo valore.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/Comitati-no-speculazione-energetica-Gallura-2024_06_20_2024.06.20-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","21 Giugno 2024","2024-06-21 10:37:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/proxy-image-2-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"157\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/proxy-image-2-300x157.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/proxy-image-2-300x157.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/proxy-image-2-1024x537.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/proxy-image-2-768x403.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/proxy-image-2.jpeg 1050w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La Sardegna si contrappone alla speculazione eolica e fotovoltaica.",1718966272,[215,216,217,218,219],"http://radioblackout.org/tag/devastazione-territori/","http://radioblackout.org/tag/sardegna/","http://radioblackout.org/tag/speculazione/","http://radioblackout.org/tag/transizione-ecologica/","http://radioblackout.org/tag/transizione-energetica/",[221,222,223,31,224],"devastazione territori","sardegna","speculazione","transizione energetica",{"post_content":226},{"matched_tokens":227,"snippet":228,"value":229},[76,77],"con il continente per trasportare \u003Cmark>energia\u003C/mark> \u003Cmark>elettrica\u003C/mark> prodotta attraverso la devastazione dell'isola","Il territorio sardo è ormai, purtroppo, conosciuto per i numerosi progetti e cantieri che lo costellano nell'ambito della produzione energetica, in particolare quella cosiddetta green, che proviene dal vento e dal sole. 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ENI agisce nel paese dal 2017, quando si è aggiudicata una commessa a lungo termine per fornire gas liquefatto allo stato pakistano fino al 2032. Questo accordo è stato accolto con entusiasmo in Pakistan, da sempre vessato da problemi energetici, ma dall'autunno del 2021 in poi ENI ha iniziato a saltare delle forniture, mancando ben otto forniture delle venti previste. Questa mancanza di gas si è trasformata nell'ennesima piaga per la popolazione pakistana, oltre alle temperature inverosimilmente alte e l'alluvione dell'autunno 2022, costretta quindi ad utilizzare generatori per sopperire alla mancanza di energia elettrica. Questa situazione precaria provoca frequenti blackout e ha bloccato varie industrie tessili, lasciando senza lavoro migliaia di persone.\r\n\r\n\r\n\r\n“In Pakistan la crisi energetica sta già impattando milioni di persone e potrebbe avere conseguenze ancora più profonde, ora che il governo locale sembra intenzionato a fare ritorno al carbone per supplire alla carenza di gas. 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Questa situazione precaria provoca frequenti","Un'inchiesta di ReCommon e SourceMaterial ha svelato il ruolo di ENI nella crisi in corso in Pakistan. ENI agisce nel paese dal 2017, quando si è aggiudicata una commessa a lungo termine per fornire gas liquefatto allo stato pakistano fino al 2032. Questo accordo è stato accolto con entusiasmo in Pakistan, da sempre vessato da problemi energetici, ma dall'autunno del 2021 in poi ENI ha iniziato a saltare delle forniture, mancando ben otto forniture delle venti previste. Questa mancanza di gas si è trasformata nell'ennesima piaga per la popolazione pakistana, oltre alle temperature inverosimilmente alte e l'alluvione dell'autunno 2022, costretta quindi ad utilizzare generatori per sopperire alla mancanza di \u003Cmark>energia\u003C/mark> \u003Cmark>elettrica\u003C/mark>. 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ENI afferma continuamente di voler contribuire alla sicurezza energetica, ma il vero obiettivo della multinazionale italiana è mettere al sicuro i propri profitti, anche se a discapito di intere popolazioni.”\r\n\r\nQueste le parole di Alessandro Runci di ReCommon, a cui abbiamo chiesto di descriverci l'inchiesta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/Eni.Pakistan.030523.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nL'inchiesta pubblicata su Bloomberg (in inglese):\r\nItalian Oil Giant Earned $550 Million Reneging on Pakistan LNG, Nonprofit Says\r\nLa descrizione dell'inchiesta pubblicata su ReCommon (in italiano):\r\nBlackout: il ruolo di ENI nella crisi del Pakistan",[264],{"field":104,"matched_tokens":265,"snippet":261,"value":262},[76,77],{"best_field_score":197,"best_field_weight":198,"fields_matched":146,"num_tokens_dropped":46,"score":234,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},{"document":268,"highlight":294,"highlights":299,"text_match":195,"text_match_info":302},{"cat_link":269,"category":270,"comment_count":46,"id":271,"is_sticky":46,"permalink":272,"post_author":17,"post_content":273,"post_date":274,"post_excerpt":51,"post_id":271,"post_modified":275,"post_thumbnail":276,"post_thumbnail_html":277,"post_title":278,"post_type":56,"sort_by_date":279,"tag_links":280,"tags":287},[43],[45],"81761","http://radioblackout.org/2023/04/il-triangolo-del-litio-in-america-del-sud-estrattivismo-e-devastazione-ambientale/","Argentina, Cile e Bolivia formano il ‘triangolo del litio’ che rappresenta il 60% delle risorse mondiali di questo minerale: l'estrazione del litio implica diverse conseguenze in primis per il territorio e per le comunità locali (è indicativo lo spreco di risorse idriche e il consumo del suolo che il procedimento estrattivo impone) e, inoltre, diventa cruciale nella fase attuale in cui tanto si parla di transizione ecologica ed energetica.\r\n\r\nLa domanda, infatti, dovrebbe passare da 323 mila ton di litio carbonato equivalente nel 2019 a 1,793 mil. ton nel 2030, in particolare per le esigenze del mercato cinese che ha impiantato numerose aziende per l'estrazione e per il mercato statunitense che attraverso questo ambito impone una relazione di dipendenza con gli Stati sudamericani. Ciò si spiega con la crescente domanda di tecnologie \"non inquinanti\" imposte dalla transizione energetica – come turbine eoliche e pannelli solari – che dipendono da batterie agli ioni di litio per garantire la fornitura di energia elettrica, oltre alla diffusione dell’uso di veicoli elettrici, come deciso dall'UE a partire dal 2035.\r\n\r\nA causa delle devastanti conseguenze ambientali e territoriali in gioco, nei differenti Paesi del Sud America in cui vi è una massiccia attività estrattiva, la popolazione locale si è attivata per difendere i loro territori e le risorse. Ad esempio, in Catamarca, la campagna “Agua para los pueblos!” si batte contro la piaga dell’estrattivismo che da decenni ormai colpisce tutta l’America Latina. L'attività estrattiva ha infatti una caratteristica principale, ossia non esiste valore aggiunto per il territorio in cui ciò avviene (attraverso un procedimento che prevede l'utilizzo di moltissimo terreno dove fare evaporare litri di acqua per poi poter ottenere il litio), ma il profitto rimane in quei segmenti della filiera che si occupa di utilizzare il litio per la produzione, in particolare per produrre batterie elettriche per il \"nord\" del mondo.\r\n\r\nAbbiamo discusso di questi aspetti con Gabriel Correo, ingegnere su litio al Centro Nazionale di Ricerca in Argentina e università di Catamarca.\r\n\r\nGabriel contribuisce al sito di informazione e critica accademica sul tema Foro Interuniversitario de especialistas en litio\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/Estrazione-litio-Argentina-2023_04_27_2023.04.27-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer concludere l'approfondimento sui territori dell'America del Sud in cui l'estrazione delle terre rare si combina a grandi progetti inutili e devastanti, mandiamo un contributo sulla Carovana El Sur Resiste.\r\n\r\nLa Carovana EL SUR RESISTE è partita il 25 aprile e attraverserà i territori del sud/sud est del Messico minacciati da due megaprogetti: il Tren Maya e il Corredor Transoceánico. Per dieci giorni in diverse tappe ci saranno incontri con le organizzazioni in lotta contro la devastazione del territorio. A conclusione si terranno due giorni di incontro internazionale al CIDECI, San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, il 6 e il 7 maggio.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/El-sur-resiste2023_04_27_2023.04.27-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","27 Aprile 2023","2023-04-27 15:43:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/Juj_Puna_piquete-contra_litio2-768x576-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/Juj_Puna_piquete-contra_litio2-768x576-1-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/Juj_Puna_piquete-contra_litio2-768x576-1-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/Juj_Puna_piquete-contra_litio2-768x576-1.jpg 768w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il triangolo del litio in America del Sud : estrattivismo e devastazione ambientale.",1682610188,[281,282,283,284,285,286],"http://radioblackout.org/tag/ambiente/","http://radioblackout.org/tag/crisi-climatica/","http://radioblackout.org/tag/crisi-idrica/","http://radioblackout.org/tag/el-sur-resiste/","http://radioblackout.org/tag/estrattivismo/","http://radioblackout.org/tag/sud-america/",[288,289,290,291,292,293],"Ambiente","crisi climatica","crisi idrica","el sur resiste","estrattivismo","sud america",{"post_content":295},{"matched_tokens":296,"snippet":297,"value":298},[76,77],"per garantire la fornitura di \u003Cmark>energia\u003C/mark> \u003Cmark>elettrica\u003C/mark>, oltre alla diffusione dell’uso di","Argentina, Cile e Bolivia formano il ‘triangolo del litio’ che rappresenta il 60% delle risorse mondiali di questo minerale: l'estrazione del litio implica diverse conseguenze in primis per il territorio e per le comunità locali (è indicativo lo spreco di risorse idriche e il consumo del suolo che il procedimento estrattivo impone) e, inoltre, diventa cruciale nella fase attuale in cui tanto si parla di transizione ecologica ed energetica.\r\n\r\nLa domanda, infatti, dovrebbe passare da 323 mila ton di litio carbonato equivalente nel 2019 a 1,793 mil. ton nel 2030, in particolare per le esigenze del mercato cinese che ha impiantato numerose aziende per l'estrazione e per il mercato statunitense che attraverso questo ambito impone una relazione di dipendenza con gli Stati sudamericani. 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da questo primo spunto si è sviluppata una disamina che ha coinvolto il Pakistan, con il quale l'Arabia Saudita ha stipulato un accordo di reciproco supporto in caso di aggressione, la centralità della spianata nei livelli di provocazione dell'entità ebraica, il dilettantismo trumpiano, finendo con rievocare la distruzione di vestigia e tradizioni culturali perpetrate dall'esercito americano nel recente passato, con lo stesso spregio coloniale e supponente dell'Idf, partendo dal presupposto di detenere il monopolio della cultura di riferimento.\r\nPer contiguità con la regione mediorientale abbiamo proseguito nella carrellata di conflitti che costellano il pianeta, attraversando Bab-al Mandab, ed è toccato a Matteo Palamidesse accompagnarci tra le divisioni armate dell'Africa orientale, dove l'attivazione della diga etiope Gerd sul Nilo Azzurro funge da pretesto per alimentare le divisioni etniche, le rivendicazioni di indipendenza e i campi contrapposti appoggiati da potenze straniere, coinvolgendo il territorio del Corno d'Africa ed estendendosi fino all'assedio di stampo medievale attuato dalle Rsf di Dagalo su Al Fashir nell'Est del Sudan, dove si consumano stragi quotidiane, l'ultima delle quali è avvenuta con un drone su una moschea che ha causato 75 morti poche ore dopo il racconto di Matteo ai nostri microfoni.\r\nL'elenco di conflitti, proteste e insurrezioni è poi proseguito in Sudest asiatico con Emanuele Giordana, che ci ha illustrato gli intrighi, collegati agli interessi delle scam city e del mondo dell'azzardo per quel che riguarda le scaramucce tra Thailandia e Cambogia e che hanno portato a un rivolgimento politico rischioso per la tradizionale suscettibilità dei militari thai, sempre pronti a sciogliere la conduzione democratica del paese, ora in mano a una nuova coalizione anodina condotta da Anutin Charnvirakul con l'appoggio esterno del Partito popolare (ex Move Forward), dopo la destituzione della famiglia Shinawatra; sempre con il reporter esperto delle questioni estremo orientali abbiamo poi raggiunto il Nepal dove si è assistito a un nuovo episodio delle rivolte della macroarea nell'ultimo anno (dopo Bangla Desh e Sri Lanka) che hanno portato alla destituzione del governo corrotto filocinese; senza tralasciare il pugno di ferro di Prabowo che riprende la tradizione repressiva dell'Indonesia.\r\nLa lunga puntata si è conclusa in Latinamerica con Andrea Cegna inseguendo altri venti di guerra, anche questi scatenati dall'Impero americano in declino: le War on Drugs di nixoniana memoria, ripristinate dall'amministrazione Trump come pretesto per colpire i nemici del cortile di casa; così si è parlato di quale sia il significato ancora del regime bolivariano in Venezuela, ma anche del contrasto in Caribe e quale ruolo svolga il Mexico di Scheinbaum, riservandoci di affrontare tra un mese le alterne fortune del neoliberismo nel mondo latinoamericano, in particolare quello incarnato da Milei che ha subito sì una sonora sconfitta a Buenos Aires, ma in ottobre per le elezioni del Parlamento può ambire a un numero maggiore di rappresentanti eletti tra le sue file.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nOil non olet\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/3iOadt0OjeBCBS2wCkHYV6?si=2mNA3bJ4QpaubkOL24hdvg\r\n\r\nSi sono sprecati tutti gli aggettivi più vieti possibili per esprimere indignazione per l’efferatezza delle operazioni militari di Idf agli ordini politici del governo fascista di Netanyahu, sempre rispettando il diritto di Israele a perpetuare un genocidio in quanto popolo eletto, ma di fronte alla sorpresa per il bombardamento della delegazione riunita a valutare proposte di “pace” nel territorio sovrano del Qatar, una nazione filoamericana che ospita la più grossa base statunitense nel Sudovest asiatico e ha regalato l’aereo presidenziale come omaggio al nuovo imperatore, sono venute meno le inani riprovazioni e i vicini sauditi si sono rivolti al Pakistan in cerca di ombrello nucleare e protezione. La credibilità dell’amministrazione Trump è scomparsa del tutto e il volto mascherato di sangue dello Stato ebraico è apparso improvvisamente con i suoi veri connotati al mondo arabo, che ha sempre abbandonato le genti di Palestina al loro destino sacrificale, in cambio di affari.\r\nIl raid israeliano a Doha ha superato il perimetro del conflitto con Hamas: ha squassato regole non scritte, infranto la logica del territorio mediatore, e messo in discussione l’intero schema di alleanze della diplomazia araba, quella stessa che ha permesso al Mossad le peggiori turpitudini e fornito appoggio per operazioni nell'area contro gli avversari di Israele, che con il suo istinto da scorpione ha punto persino il proprio cavallo di Troia nella regione. Il Qatar, lungi dall’essere un bersaglio secondario, entra nella storia come simbolo della frattura tra potenza militare israeliana e coesione regionale arabo-americana, dando spazio a una alleanza di nuovo stampo con una potenza nucleare che fa parte della Belt Road cinese e si approvvigiona da Pechino per i suoi ordigni, come la filosionista India si è accorta nell'ultimo conflitto di pochi mesi fa.\r\nForse ora tutti si accorgeranno che la volontà di cancellazione di ogni traccia di vita e cultura araba dal territorio della Israele biblica coinvolge anche le vestigia e le tradizioni mondiali, ma questo risultato è stato possibile perché tutto ciò che stanno perpetrando i sionisti è già stato sperimentato dai governi di Washington, per esempio in Iraq, dove sono state ridotte in briciole dallo spregio dell’esercito americano testimonianze artistiche e culturali millenarie. Questo è reso possibile dalla presunzione che l’unica vera cultura sia quella ebraico-cristiana e tutti gli altri sono semplici colonizzati senza cultura propria.\r\nQuesti sono i prodromi perché quando gli invasati come Smotrich e Ben Gvir picconeranno la moschea di Gerusalemme, come già hanno cominciato a fare, Al-Aqsa sarà la soglia oltre alla quale la hybris ebraica renderà conto dei suoi abusi, perché la rivolta a quel punto non coinvolgerà solo i milioni di palestinesi, ma i miliardi di musulmani. E gli accordi finanziari, gli interessi per i resort progettati su una Striscia di concentramento e sterminio nulla potranno di fronte alla rivendicazione culturale delle masse oltraggiate dall’impunità israeliana.\r\nGià la trasferta di Rubio a Doha si è risolta in un fallimento: nonostante il giorno prima la riunione dei paesi coinvolti avesse balbettato, come una qualunque Unione europea, L’emiro Tamim ha chiesto i risarcimenti per i danni causati nel bombardamento israeliano su Doha, le scuse ufficiali e l’impegno di Netanyahu a non ripetere più la sua prepotenza e soprattutto di bloccare le uccisioni di innocenti a Gaza.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Oil-non-olet-in-Qatar.mp3\"][/audio]\r\n\r\nAltri temi inerenti all'aggressione colonialista israeliana degli ultimi 80 anni si trovano qui\r\n\r\n\r\n\r\nIrresolubili contrasti che trovano nell'acqua del Nilo pretesti per perpetuarsi\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/dalla-diga-sul-nilo-all-assedio-di-al-fashir-conflitti-in-africa-orientale--67835929\r\n\r\nFinalmente a inizio settembre si è inaugurata Gerd, la grande diga sul Nilo Azzurro voluta da Ahmed e che non solo approvvigionerebbe Etiopia, Sudan, Kenya e Gibuti di energia elettrica, ma coprirebbe il 20% dei consumi dell’Africa orientale. In questo anno in cui il bacino idrico si è andato riempiendo i dati dimostrano che questo non è avvenuto a detrimento dei paesi a valle, eppure i motivi di attrito con l’Egitto non scemano e anzi si dispiegano truppe del Cairo in Somalia, evidenziando alleanze e divisioni legate ad altri dossier, quali lo sbocco al mare in Somaliland (proprio la regione che per essere riconosciuta da Usa e Israele è disposta a ospitare i gazawi deportati) per Addis Abeba, o gli scontri interetnici sia a Nord in Puntland, che nel Jubbaland a Sud. Matteo Palamidesse ci aiuta a districarci ancora una volta in mezzo a queste dispute, ma ci apre anche una finestra sull’orrore attorno ad Al Fashir, città nel Sudan occidentale con 300.000 abitanti assediati dalle milizie delle Forze di intervento rapido di Hemedti; le sue parole a questo proposito vengono registrate qualche ora prima che un attacco contro una moschea proprio nei dintorni della città del Darfur ai confini con il Ciad il 19 settembre producesse 75 morti.\r\nNon poteva mancare anche uno sguardo al Sud Sudan nel giorno in cui è stato reso noto il rapporto della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani in Sud Sudan, frutto di due anni di indagini e analisi indipendenti che hanno evidenziato il Saccheggio di una nazione, come riporta il titolo del dossier stesso.\r\n\r\n \r\n\r\nIl dossier africano che racchiude i podcast precedenti si trova qui\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Infiniti-squilibri-distopici-in-Africa-orientale.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nIl capillare cambio di paradigma sistemico in Sudest asiatico\r\n\r\nCon Emanuele Giordana parliamo dei venti di rivolta giovanile che stanno scuotendo alcuni paesi asiatici, un'onda lunga partita dalle rivolte in Sri Lanka nel 2022 e Bangladesh nel 2024 che hanno defenestrato le dinastie al potere reclamando un cambiamento sostanziale . Le cause delle crisi che stanno attraversando alcuni paesi asiatici hanno le loro radici in un sistema di potere autoritario che nega le legittime aspirazioni delle nuove generazioni a una partecipazione concreta alle scelte che condizionano il loro futuro. La crisi economica, le distorsioni nello sviluppo eredità del colonialismo, l'iniqua distribuzione delle risorse, la corruzione imperante, le smodate ricchezze esibite da élite predatorie, l'ingombrante presenza dei militari nella vita politica ed economica, la disoccupazione giovanile e la mancanza di prospettive sono tratti comuni in paesi come la Thailandia, l'Indonesia e con caratteristiche più peculiari il Nepal. Sono paesi dove i giovani sono la maggioranza ma le loro richieste di cambiamento sono state compresse e represse per molto tempo e dove hanno trovato uno sbocco elettorale come in Thailandia i poteri conservatori e legati alla monarchia hanno invalidato l'esito elettorale. La chiamano la generazione \"z\" ma a prescindere dalle definizioni queste rivolte sono il sintomo di una forte richiesta di cambiamento del modello di accumulazione che ha contraddistinto la tumultuosa crescita dei paesi asiatici. Questa spinta generazionale ancora non riesce a trasformarsi in un articolato progetto politico ma sta mettendo in discussione fortemente un modello di società che ormai non garantisce né crescita né uguaglianza, le rivolte si stanno espandendo e chissà che dall'Asia arrivi anche in Europa questo virus benefico.\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/i-giovani-scuotono-l-asia-dalla-crisi-politica-thai-alle-rivolte-in-nepal-ed-indonesia--67824026\r\n\r\nAltri temi inerenti alla geopolitica estremorientale si trovano qui\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BASTIONI-GIORDANA-18092025.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTrump ringhia contro il Venezuela agitando lo spettro della guerra alla droga.\r\n\r\nTrump si rivolge verso il \" patio trasero\" yankee con molta più frequenza ed aggressività delle precedenti amministrazioni anche repubblicane. L'impero declinante ha perso importanti posizioni in America Latina nel confronto con il competitor cinese e quindi ora Washington si atteggia a \" terminator\" nella strategia della lotta antidroga ,alibi per eccellenza fin dai tempi di Nixon per mascherare le ingerenze nordamericane. Il target è il Venezuela, irriducibilmente chavista nonostante Maduro, comunque eccezione pur con le sue contraddizioni a causa di un modello economico redistributivo verso il basso che non trova più seguaci nella regione . Rimasto prigioniero delle logiche di capitalismo estrattivo il Venezuela di Maduro resiste anche per l'inefficacia di un'opposizione poco credibile ed asservita agli interessi statunitensi, preda ambita per le sue riserve petrolifere.\r\nIl narcotraffico costituisce la copertura per l'interventismo nordamericano che ricorda la versione 2.0 della dottrina Monroe, ma il destino manifesto è duro da affermare in un continente sempre più autonomo dai legami con l'ingombrante vicino e legato ad interessi economici ed investimenti cinesi.\r\n\r\nNe parliamo con Andrea Cegna, giornalista e conoscitore dell'America Latina\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/trump-ringhia-contro-il-venezuela-agitando-lo-spettro-della-guerra-alla-droga--67855661\r\n\r\nPer ripercorrere i sentieri fin qui percorsi con i popoli latinos, si trovano qui\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BASTIONI-18092025-CEGNA.mp3\"][/audio]","20 Settembre 2025","2025-09-22 23:43:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 18/09/2025 - LA SVOLTA DELL'ATTACCO SIONISTA A DOHA; RIVOLTE E INTRIGHI NELLA CONTORTA ESTATE IN SUDEST ASIATICO; IL GERD ETIOPE, ALLEANZE IN CORNO D'AFRICA E L'ASSEDIO MEDIEVALE SUDANESE; WAR ON DRUGS CONTRO CARACAS, CARIBE E MEXICO","podcast",1758374559,[371,372],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/","http://radioblackout.org/tag/bastioniorione/",[374,375],"Bastioni di Orione","BastioniOrione",{"post_content":377},{"matched_tokens":378,"snippet":379,"value":380},[76,77],"Sudan, Kenya e Gibuti di \u003Cmark>energia\u003C/mark> \u003Cmark>elettrica\u003C/mark>, ma coprirebbe il 20% dei","Nel 43esimo anniversario di Sabra e Chatila iniziamo la trasmissione con Laura Silvia Battaglia per analizzare quali strade si aprono al mondo arabo e in particolare ai paesi del Golfo dopo il proditorio attacco del fascistissimo governo israeliano contro la delegazione di Hamas chiamata a Doha a valutare le proposte di tregua; da questo primo spunto si è sviluppata una disamina che ha coinvolto il Pakistan, con il quale l'Arabia Saudita ha stipulato un accordo di reciproco supporto in caso di aggressione, la centralità della spianata nei livelli di provocazione dell'entità ebraica, il dilettantismo trumpiano, finendo con rievocare la distruzione di vestigia e tradizioni culturali perpetrate dall'esercito americano nel recente passato, con lo stesso spregio coloniale e supponente dell'Idf, partendo dal presupposto di detenere il monopolio della cultura di riferimento.\r\nPer contiguità con la regione mediorientale abbiamo proseguito nella carrellata di conflitti che costellano il pianeta, attraversando Bab-al Mandab, ed è toccato a Matteo Palamidesse accompagnarci tra le divisioni armate dell'Africa orientale, dove l'attivazione della diga etiope Gerd sul Nilo Azzurro funge da pretesto per alimentare le divisioni etniche, le rivendicazioni di indipendenza e i campi contrapposti appoggiati da potenze straniere, coinvolgendo il territorio del Corno d'Africa ed estendendosi fino all'assedio di stampo medievale attuato dalle Rsf di Dagalo su Al Fashir nell'Est del Sudan, dove si consumano stragi quotidiane, l'ultima delle quali è avvenuta con un drone su una moschea che ha causato 75 morti poche ore dopo il racconto di Matteo ai nostri microfoni.\r\nL'elenco di conflitti, proteste e insurrezioni è poi proseguito in Sudest asiatico con Emanuele Giordana, che ci ha illustrato gli intrighi, collegati agli interessi delle scam city e del mondo dell'azzardo per quel che riguarda le scaramucce tra Thailandia e Cambogia e che hanno portato a un rivolgimento politico rischioso per la tradizionale suscettibilità dei militari thai, sempre pronti a sciogliere la conduzione democratica del paese, ora in mano a una nuova coalizione anodina condotta da Anutin Charnvirakul con l'appoggio esterno del Partito popolare (ex Move Forward), dopo la destituzione della famiglia Shinawatra; sempre con il reporter esperto delle questioni estremo orientali abbiamo poi raggiunto il Nepal dove si è assistito a un nuovo episodio delle rivolte della macroarea nell'ultimo anno (dopo Bangla Desh e Sri Lanka) che hanno portato alla destituzione del governo corrotto filocinese; senza tralasciare il pugno di ferro di Prabowo che riprende la tradizione repressiva dell'Indonesia.\r\nLa lunga puntata si è conclusa in Latinamerica con Andrea Cegna inseguendo altri venti di guerra, anche questi scatenati dall'Impero americano in declino: le War on Drugs di nixoniana memoria, ripristinate dall'amministrazione Trump come pretesto per colpire i nemici del cortile di casa; così si è parlato di quale sia il significato ancora del regime bolivariano in Venezuela, ma anche del contrasto in Caribe e quale ruolo svolga il Mexico di Scheinbaum, riservandoci di affrontare tra un mese le alterne fortune del neoliberismo nel mondo latinoamericano, in particolare quello incarnato da Milei che ha subito sì una sonora sconfitta a Buenos Aires, ma in ottobre per le elezioni del Parlamento può ambire a un numero maggiore di rappresentanti eletti tra le sue file.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nOil non olet\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/3iOadt0OjeBCBS2wCkHYV6?si=2mNA3bJ4QpaubkOL24hdvg\r\n\r\nSi sono sprecati tutti gli aggettivi più vieti possibili per esprimere indignazione per l’efferatezza delle operazioni militari di Idf agli ordini politici del governo fascista di Netanyahu, sempre rispettando il diritto di Israele a perpetuare un genocidio in quanto popolo eletto, ma di fronte alla sorpresa per il bombardamento della delegazione riunita a valutare proposte di “pace” nel territorio sovrano del Qatar, una nazione filoamericana che ospita la più grossa base statunitense nel Sudovest asiatico e ha regalato l’aereo presidenziale come omaggio al nuovo imperatore, sono venute meno le inani riprovazioni e i vicini sauditi si sono rivolti al Pakistan in cerca di ombrello nucleare e protezione. La credibilità dell’amministrazione Trump è scomparsa del tutto e il volto mascherato di sangue dello Stato ebraico è apparso improvvisamente con i suoi veri connotati al mondo arabo, che ha sempre abbandonato le genti di Palestina al loro destino sacrificale, in cambio di affari.\r\nIl raid israeliano a Doha ha superato il perimetro del conflitto con Hamas: ha squassato regole non scritte, infranto la logica del territorio mediatore, e messo in discussione l’intero schema di alleanze della diplomazia araba, quella stessa che ha permesso al Mossad le peggiori turpitudini e fornito appoggio per operazioni nell'area contro gli avversari di Israele, che con il suo istinto da scorpione ha punto persino il proprio cavallo di Troia nella regione. Il Qatar, lungi dall’essere un bersaglio secondario, entra nella storia come simbolo della frattura tra potenza militare israeliana e coesione regionale arabo-americana, dando spazio a una alleanza di nuovo stampo con una potenza nucleare che fa parte della Belt Road cinese e si approvvigiona da Pechino per i suoi ordigni, come la filosionista India si è accorta nell'ultimo conflitto di pochi mesi fa.\r\nForse ora tutti si accorgeranno che la volontà di cancellazione di ogni traccia di vita e cultura araba dal territorio della Israele biblica coinvolge anche le vestigia e le tradizioni mondiali, ma questo risultato è stato possibile perché tutto ciò che stanno perpetrando i sionisti è già stato sperimentato dai governi di Washington, per esempio in Iraq, dove sono state ridotte in briciole dallo spregio dell’esercito americano testimonianze artistiche e culturali millenarie. Questo è reso possibile dalla presunzione che l’unica vera cultura sia quella ebraico-cristiana e tutti gli altri sono semplici colonizzati senza cultura propria.\r\nQuesti sono i prodromi perché quando gli invasati come Smotrich e Ben Gvir picconeranno la moschea di Gerusalemme, come già hanno cominciato a fare, Al-Aqsa sarà la soglia oltre alla quale la hybris ebraica renderà conto dei suoi abusi, perché la rivolta a quel punto non coinvolgerà solo i milioni di palestinesi, ma i miliardi di musulmani. E gli accordi finanziari, gli interessi per i resort progettati su una Striscia di concentramento e sterminio nulla potranno di fronte alla rivendicazione culturale delle masse oltraggiate dall’impunità israeliana.\r\nGià la trasferta di Rubio a Doha si è risolta in un fallimento: nonostante il giorno prima la riunione dei paesi coinvolti avesse balbettato, come una qualunque Unione europea, L’emiro Tamim ha chiesto i risarcimenti per i danni causati nel bombardamento israeliano su Doha, le scuse ufficiali e l’impegno di Netanyahu a non ripetere più la sua prepotenza e soprattutto di bloccare le uccisioni di innocenti a Gaza.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Oil-non-olet-in-Qatar.mp3\"][/audio]\r\n\r\nAltri temi inerenti all'aggressione colonialista israeliana degli ultimi 80 anni si trovano qui\r\n\r\n\r\n\r\nIrresolubili contrasti che trovano nell'acqua del Nilo pretesti per perpetuarsi\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/dalla-diga-sul-nilo-all-assedio-di-al-fashir-conflitti-in-africa-orientale--67835929\r\n\r\nFinalmente a inizio settembre si è inaugurata Gerd, la grande diga sul Nilo Azzurro voluta da Ahmed e che non solo approvvigionerebbe Etiopia, Sudan, Kenya e Gibuti di \u003Cmark>energia\u003C/mark> \u003Cmark>elettrica\u003C/mark>, ma coprirebbe il 20% dei consumi dell’Africa orientale. In questo anno in cui il bacino idrico si è andato riempiendo i dati dimostrano che questo non è avvenuto a detrimento dei paesi a valle, eppure i motivi di attrito con l’Egitto non scemano e anzi si dispiegano truppe del Cairo in Somalia, evidenziando alleanze e divisioni legate ad altri dossier, quali lo sbocco al mare in Somaliland (proprio la regione che per essere riconosciuta da Usa e Israele è disposta a ospitare i gazawi deportati) per Addis Abeba, o gli scontri interetnici sia a Nord in Puntland, che nel Jubbaland a Sud. Matteo Palamidesse ci aiuta a districarci ancora una volta in mezzo a queste dispute, ma ci apre anche una finestra sull’orrore attorno ad Al Fashir, città nel Sudan occidentale con 300.000 abitanti assediati dalle milizie delle Forze di intervento rapido di Hemedti; le sue parole a questo proposito vengono registrate qualche ora prima che un attacco contro una moschea proprio nei dintorni della città del Darfur ai confini con il Ciad il 19 settembre producesse 75 morti.\r\nNon poteva mancare anche uno sguardo al Sud Sudan nel giorno in cui è stato reso noto il rapporto della Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani in Sud Sudan, frutto di due anni di indagini e analisi indipendenti che hanno evidenziato il Saccheggio di una nazione, come riporta il titolo del dossier stesso.\r\n\r\n \r\n\r\nIl dossier africano che racchiude i podcast precedenti si trova qui\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/Infiniti-squilibri-distopici-in-Africa-orientale.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nIl capillare cambio di paradigma sistemico in Sudest asiatico\r\n\r\nCon Emanuele Giordana parliamo dei venti di rivolta giovanile che stanno scuotendo alcuni paesi asiatici, un'onda lunga partita dalle rivolte in Sri Lanka nel 2022 e Bangladesh nel 2024 che hanno defenestrato le dinastie al potere reclamando un cambiamento sostanziale . Le cause delle crisi che stanno attraversando alcuni paesi asiatici hanno le loro radici in un sistema di potere autoritario che nega le legittime aspirazioni delle nuove generazioni a una partecipazione concreta alle scelte che condizionano il loro futuro. La crisi economica, le distorsioni nello sviluppo eredità del colonialismo, l'iniqua distribuzione delle risorse, la corruzione imperante, le smodate ricchezze esibite da élite predatorie, l'ingombrante presenza dei militari nella vita politica ed economica, la disoccupazione giovanile e la mancanza di prospettive sono tratti comuni in paesi come la Thailandia, l'Indonesia e con caratteristiche più peculiari il Nepal. Sono paesi dove i giovani sono la maggioranza ma le loro richieste di cambiamento sono state compresse e represse per molto tempo e dove hanno trovato uno sbocco elettorale come in Thailandia i poteri conservatori e legati alla monarchia hanno invalidato l'esito elettorale. La chiamano la generazione \"z\" ma a prescindere dalle definizioni queste rivolte sono il sintomo di una forte richiesta di cambiamento del modello di accumulazione che ha contraddistinto la tumultuosa crescita dei paesi asiatici. Questa spinta generazionale ancora non riesce a trasformarsi in un articolato progetto politico ma sta mettendo in discussione fortemente un modello di società che ormai non garantisce né crescita né uguaglianza, le rivolte si stanno espandendo e chissà che dall'Asia arrivi anche in Europa questo virus benefico.\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/i-giovani-scuotono-l-asia-dalla-crisi-politica-thai-alle-rivolte-in-nepal-ed-indonesia--67824026\r\n\r\nAltri temi inerenti alla geopolitica estremorientale si trovano qui\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BASTIONI-GIORDANA-18092025.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTrump ringhia contro il Venezuela agitando lo spettro della guerra alla droga.\r\n\r\nTrump si rivolge verso il \" patio trasero\" yankee con molta più frequenza ed aggressività delle precedenti amministrazioni anche repubblicane. L'impero declinante ha perso importanti posizioni in America Latina nel confronto con il competitor cinese e quindi ora Washington si atteggia a \" terminator\" nella strategia della lotta antidroga ,alibi per eccellenza fin dai tempi di Nixon per mascherare le ingerenze nordamericane. Il target è il Venezuela, irriducibilmente chavista nonostante Maduro, comunque eccezione pur con le sue contraddizioni a causa di un modello economico redistributivo verso il basso che non trova più seguaci nella regione . Rimasto prigioniero delle logiche di capitalismo estrattivo il Venezuela di Maduro resiste anche per l'inefficacia di un'opposizione poco credibile ed asservita agli interessi statunitensi, preda ambita per le sue riserve petrolifere.\r\nIl narcotraffico costituisce la copertura per l'interventismo nordamericano che ricorda la versione 2.0 della dottrina Monroe, ma il destino manifesto è duro da affermare in un continente sempre più autonomo dai legami con l'ingombrante vicino e legato ad interessi economici ed investimenti cinesi.\r\n\r\nNe parliamo con Andrea Cegna, giornalista e conoscitore dell'America Latina\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/trump-ringhia-contro-il-venezuela-agitando-lo-spettro-della-guerra-alla-droga--67855661\r\n\r\nPer ripercorrere i sentieri fin qui percorsi con i popoli latinos, si trovano qui\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BASTIONI-18092025-CEGNA.mp3\"][/audio]",[382],{"field":104,"matched_tokens":383,"snippet":379,"value":380},[76,77],{"best_field_score":197,"best_field_weight":198,"fields_matched":146,"num_tokens_dropped":46,"score":234,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},{"document":386,"highlight":603,"highlights":608,"text_match":195,"text_match_info":611},{"comment_count":46,"id":387,"is_sticky":46,"permalink":388,"podcastfilter":389,"post_author":391,"post_content":392,"post_date":393,"post_excerpt":51,"post_id":387,"post_modified":394,"post_thumbnail":395,"post_title":396,"post_type":368,"sort_by_date":397,"tag_links":398,"tags":506},"96654","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-24-al-30-marzo-2025/",[390],"stakka stakka","harraga","Lunedì 24 ore 13,00 – Diario di città - Il pericolo della cura 75 minuti [Nova radio città futura]:\r\n\r\nDIARIO DI CITTÀ, STORIE, VOCI e TEMI DALLA CITTÀ NASCOSTA\r\n\r\nIL PERICOLO DELLA CURA\r\n\r\ninterventi:\r\n\r\n1 Luca Negrogno, sociologo\r\n2 Sondra, madre di Mattia Giordani (Sondra)\r\n3 Sebastiano Ortu, insegnante di sostegno e membro del collettivo Artaud.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 25 ore 16,00 – Investimenti USA nelle tecnologie di guerra. 10 minuti [Radio Blackout, StakkaStakka]: Gli investimenti pubblici e privati americani verso le tecnologie a scopo militare sono in vertiginoso aumento, come riportato da una ricerca di Tech Inquiry. Tratto dalla puntata di Stakkastakka del 15 maggio 2024.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 26 ore 08,30 – Medicina penitenziaria: il 41 bis all’ospedale 26 minuti [Radio Cane]: Il carcere che entra in ospedale, invade reparti, condiziona chi ci lavora o chi va a cercare cure, tra guardie armate, militarizzazione e video sorveglianza.\r\n\r\nCon un compagno di Usi Sanità facciamo un giro dentro il San Paolo, nello specifico nel reparto di medicina penitenziaria, punto di riferimento per le quattro carceri milanesi, dove attualmente si trova ricoverato Alfredo, che ha superato i 123 giorni di sciopero della fame.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 27 ore 08,30 – Rebetiko_27 28 minuti [Radio cane]:\r\n\r\nCarcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 28 ore 08,30 – Anarchici di Bialystock 1903-1908 29 minuti [Porfido]:\r\n\r\nQualcuno potrà chiedersi: perché rimestare in un passato così lontano? cosa possono insegnare, a noi anarchici del XX° secolo queste vecchie storie? non siamo certi degli storici e proprio per questo crediamo che le vite delle compagne e dei compagni che ci hanno preceduto abbiano un valore solo se ci trasmettono forza, tenacia, coerenza, esperienza viva\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 28 ore 21,00 – R'n'R Terrorists - Stolen Blues 33 minuti [R'n'R Terrorists, Radio Blackout]: C’erano una volta i Rock and Roll terrorists, una band che impestò il mondo dal 2005 al 2017. Con un’appendice cadaverica nel 2018 (mini tour in Olanda).\r\n\r\nPartiti in quattro, scesi a tre e definitivamente epurati a due.\r\n\r\nPer I primi cinque anni suonavano orgogliosamente solo cover (dal delta blues all’hardcore-punk) in seguito cominciarono scrivere (si fa per dire) pezzi loro mantenendo il gusto di rubare in quà e là, testi titoli e riff rielaborando idee nel solco della vera musica popolare.\r\n\r\nUnico punto fermo l’attitudine: scarna, primitiva e viscerale.\r\n\r\nQuesti pezzi sono stati registrate alle prove (con un congegno autoprodotto da pezzi di recupero) e assemblati praticamente senza essere “lavorati” al computer.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 09,00 – Brodo di cagne strategico 5 marzo 2024 52 minuti [radio neanderthal]:\r\n\r\nRitorna la trasmissione, in onda su radio neanderthal, dei consigli per gli ascolti, dal free form giapponese degli anni settanta al noise beat spastico berlinese, dalla tradizione armena al riduzionismo astratto norvegese, nessuno sconto\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 22,00 – Hellfest 2024 special - Day two 88 minuti [Radio Blackout, Too Loud For The Crowd]: Un indimenticabile venerdì da orchi al luna park di Sauron, con live reports di: The Devil’s Trade, Imperial Crystalline Entombment, The Acacia Strain, Savage Lands, Polyphia, Satyricon, Emperor e Body Count ft Ice-T! Più in breve Black Rainbows, Fear Factory e Steel Panther.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 23,30 – Yashin - Obscure Rave 95 minuti [Yashin, Radio Blackout]:\r\n\r\nYashin has passed the 21 year line with his radio show at RADIOBLACKOUT - historical Turin radio station, self-managing and self-financing for 21 years.\u2028With his radio programme, RESETCLUB, Yashin develops a powerful, warm and refined sound, that has made him popular in Turin's underground scene.\u2028Along the years, the best Turin's DJs from the clubbing and underground scenario have played their music in the show, a real electronic box that has also provided a showcase space for those who struggle to be noticed in the lively Turin's electronic scene.\u2028Many out-of-club initiatives have been promoted and organized by Yashin, always eager to involve and connect situations that may look different but whose common denominator is the will and the pleasure to dance and have a good time thanks to electronic music.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 09,00 – Le porte di Tannhäuser - Philip K. Dick 1 87 minuti [Radio Wombat]: Puntata del programma Le porte di Tannhäuser dedicata alla biografia e alle opere del grande maestro della fantascienza Philip K. Dick, andata in onda su Radio Wombat il 9 giugno 2024\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 13,00 – Internet e Africa 37 minuti [Radio cane]:\r\n\r\nSe siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di energia elettrica).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è escluso il continente africano – e in particolare i mari che lo circondano – recentemente interessato da un’intensa attività di posa di cavi sottomarini che aprono nuove vie alla circolazione dei dati e riconfigurano alleanze storiche.\r\n\r\nDopo averci fatto conoscere le ambizioni di 36 diversi eserciti nel Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 18,00 – Andrea Santalusia presenta Mintaka 46 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n \r\n\r\n ","23 Marzo 2025","2025-03-23 23:02:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 24 al 30 Marzo 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Dick","pittura","polyphia","Porfido","punk","radio bizarre","Radio Blackout","radio cane","radio neanderthal","radio wombat","raeggeton","rap","rebetiko","religione","ricerca musicale","Rnr terrorists","rock'n'roll","Sanità","satyricon","savage lands","Sebastiano Ortu","Sevilla","sociologia","Sondra","Spagna","stolen blues","storia","Tech Inquiry","techno","tecnologia","testimonianza","the acacia strain","the devil's trade","Too Loud For The Crowd","USA","usi sanità","worm hole","XX secolo","YASHIN",{"post_content":604},{"matched_tokens":605,"snippet":606,"value":607},[76,77],"altrettanto grandi flussi intercontinentali di \u003Cmark>energia\u003C/mark> \u003Cmark>elettrica\u003C/mark>).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del","Lunedì 24 ore 13,00 – Diario di città - Il pericolo della cura 75 minuti [Nova radio città futura]:\r\n\r\nDIARIO DI CITTÀ, STORIE, VOCI e TEMI DALLA CITTÀ NASCOSTA\r\n\r\nIL PERICOLO DELLA CURA\r\n\r\ninterventi:\r\n\r\n1 Luca Negrogno, sociologo\r\n2 Sondra, madre di Mattia Giordani (Sondra)\r\n3 Sebastiano Ortu, insegnante di sostegno e membro del collettivo Artaud.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 25 ore 16,00 – Investimenti USA nelle tecnologie di guerra. 10 minuti [Radio Blackout, StakkaStakka]: Gli investimenti pubblici e privati americani verso le tecnologie a scopo militare sono in vertiginoso aumento, come riportato da una ricerca di Tech Inquiry. Tratto dalla puntata di Stakkastakka del 15 maggio 2024.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 26 ore 08,30 – Medicina penitenziaria: il 41 bis all’ospedale 26 minuti [Radio Cane]: Il carcere che entra in ospedale, invade reparti, condiziona chi ci lavora o chi va a cercare cure, tra guardie armate, militarizzazione e video sorveglianza.\r\n\r\nCon un compagno di Usi Sanità facciamo un giro dentro il San Paolo, nello specifico nel reparto di medicina penitenziaria, punto di riferimento per le quattro carceri milanesi, dove attualmente si trova ricoverato Alfredo, che ha superato i 123 giorni di sciopero della fame.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 27 ore 08,30 – Rebetiko_27 28 minuti [Radio cane]:\r\n\r\nCarcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 28 ore 08,30 – Anarchici di Bialystock 1903-1908 29 minuti [Porfido]:\r\n\r\nQualcuno potrà chiedersi: perché rimestare in un passato così lontano? cosa possono insegnare, a noi anarchici del XX° secolo queste vecchie storie? non siamo certi degli storici e proprio per questo crediamo che le vite delle compagne e dei compagni che ci hanno preceduto abbiano un valore solo se ci trasmettono forza, tenacia, coerenza, esperienza viva\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 28 ore 21,00 – R'n'R Terrorists - Stolen Blues 33 minuti [R'n'R Terrorists, Radio Blackout]: C’erano una volta i Rock and Roll terrorists, una band che impestò il mondo dal 2005 al 2017. Con un’appendice cadaverica nel 2018 (mini tour in Olanda).\r\n\r\nPartiti in quattro, scesi a tre e definitivamente epurati a due.\r\n\r\nPer I primi cinque anni suonavano orgogliosamente solo cover (dal delta blues all’hardcore-punk) in seguito cominciarono scrivere (si fa per dire) pezzi loro mantenendo il gusto di rubare in quà e là, testi titoli e riff rielaborando idee nel solco della vera musica popolare.\r\n\r\nUnico punto fermo l’attitudine: scarna, primitiva e viscerale.\r\n\r\nQuesti pezzi sono stati registrate alle prove (con un congegno autoprodotto da pezzi di recupero) e assemblati praticamente senza essere “lavorati” al computer.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 09,00 – Brodo di cagne strategico 5 marzo 2024 52 minuti [radio neanderthal]:\r\n\r\nRitorna la trasmissione, in onda su radio neanderthal, dei consigli per gli ascolti, dal free form giapponese degli anni settanta al noise beat spastico berlinese, dalla tradizione armena al riduzionismo astratto norvegese, nessuno sconto\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 22,00 – Hellfest 2024 special - Day two 88 minuti [Radio Blackout, Too Loud For The Crowd]: Un indimenticabile venerdì da orchi al luna park di Sauron, con live reports di: The Devil’s Trade, Imperial Crystalline Entombment, The Acacia Strain, Savage Lands, Polyphia, Satyricon, Emperor e Body Count ft Ice-T! Più in breve Black Rainbows, Fear Factory e Steel Panther.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 23,30 – Yashin - Obscure Rave 95 minuti [Yashin, Radio Blackout]:\r\n\r\nYashin has passed the 21 year line with his radio show at RADIOBLACKOUT - historical Turin radio station, self-managing and self-financing for 21 years.\u2028With his radio programme, RESETCLUB, Yashin develops a powerful, warm and refined sound, that has made him popular in Turin's underground scene.\u2028Along the years, the best Turin's DJs from the clubbing and underground scenario have played their music in the show, a real electronic box that has also provided a showcase space for those who struggle to be noticed in the lively Turin's electronic scene.\u2028Many out-of-club initiatives have been promoted and organized by Yashin, always eager to involve and connect situations that may look different but whose common denominator is the will and the pleasure to dance and have a good time thanks to electronic music.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 09,00 – Le porte di Tannhäuser - Philip K. Dick 1 87 minuti [Radio Wombat]: Puntata del programma Le porte di Tannhäuser dedicata alla biografia e alle opere del grande maestro della fantascienza Philip K. Dick, andata in onda su Radio Wombat il 9 giugno 2024\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 13,00 – Internet e Africa 37 minuti [Radio cane]:\r\n\r\nSe siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di \u003Cmark>energia\u003C/mark> \u003Cmark>elettrica\u003C/mark>).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è escluso il continente africano – e in particolare i mari che lo circondano – recentemente interessato da un’intensa attività di posa di cavi sottomarini che aprono nuove vie alla circolazione dei dati e riconfigurano alleanze storiche.\r\n\r\nDopo averci fatto conoscere le ambizioni di 36 diversi eserciti nel Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 30 ore 18,00 – Andrea Santalusia presenta Mintaka 46 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n \r\n\r\n ",[609],{"field":104,"matched_tokens":610,"snippet":606,"value":607},[76,77],{"best_field_score":197,"best_field_weight":198,"fields_matched":146,"num_tokens_dropped":46,"score":234,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},{"document":613,"highlight":626,"highlights":630,"text_match":195,"text_match_info":633},{"comment_count":46,"id":614,"is_sticky":46,"permalink":615,"podcastfilter":616,"post_author":618,"post_content":619,"post_date":620,"post_excerpt":51,"post_id":614,"post_modified":621,"post_thumbnail":395,"post_title":622,"post_type":368,"sort_by_date":623,"tag_links":624,"tags":625},"91944","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-16-al-22-settembre-2024/",[617],"black holes","fritturamista"," \r\n\r\nLunedì 16 ore 8,30 - Internet e Africa 36 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nSe siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di energia elettrica).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è escluso il continente africano – e in particolare i mari che lo circondano – recentemente interessato da un’intensa attività di posa di cavi sottomarini che aprono nuove vie alla circolazione dei dati e riconfigurano alleanze storiche.\r\n\r\nDopo averci fatto conoscere le ambizioni di 36 diversi eserciti nel Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Internet-e-Africa_36.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 16 ore 13,30 - Rebetiko 27 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCarcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rebetiko_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 17 ore 12,30 - Investimenti USA nelle tecnologie di guerra 9 minuti [Radio Blackout, Stakka Stakka]:\r\n\r\nGli investimenti pubblici e privati americani verso le tecnologie a scopo militare sono in vertiginoso aumento, come riportato da una ricerca di Tech Inquiry. Tratto dalla puntata di Stakkastakka del 15 maggio 2024.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BH-stakkastakka-tecnologia_e_guerra_usa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 18 ore 8,30 - Perno originario #0 : Posizione del problema 12 minuti [Radio Blackout, La fine della fine della storia]:\r\n“Bisogna ancora una volta cambiare il segno, rovesciare il problema, ripartire dal principio. E al principio vi fu: guerra civile. Non una guerra civile immaginaria, mito delle origini come il caos primordiale nella commovente teogonia di Esiodo. In questa rubrica torneremo agli inizi della nostra epoca: alle guerre civili europee – le cosiddette guerre di religione del XVI e XVII secolo – al periodo che le prepara come a quello immediatamente successivo, e che vede i primi rivolgimenti antifeudali vittoriosi.”\r\n“Evocheremo qui i frammenti di un passato che non passa, che persiste silenziosamente e malgrado il mutamento, perché nel bene e nel male, in quello strano mondo in transizione, dove la religione sembra dominare su tutto ed anche i conflitti sociali e politici parlano ancora la sua lingua, vengono gettate le basi del mondo odierno. È l’emergere di un ordine nuovo all’interno del vecchio, ovvero i rapporti di produzione capitalistici e le classi ad esso legate che si formano negli interstizi di rapporti sociali e strutture di classe pre-capitalistici, entrando rapidamente in conflitto con essi. L’affermazione di questi nuovi rapporti sociali, che oggi dominano il pianeta, fu all’epoca ben più travagliata e dolorosa di quanto generalmente non si pensi.”\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Perno-originario-n.0_11.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\nGiovedì 19 ore 8,30 - Dante in Val Susa 21 minuti [Radio Cane]:\r\nSi formerà dal Seghino a Chianocco\r\nda Venaus, Bussoleno e Chiomonte\r\nper tutta la Val Susa un solo blocco;\r\n\r\nda fondovalle fino in cima al monte\r\nsarà modello d’ogni altra vallata,\r\ne d’ogni libertà presidio e fronte;\r\n\r\nchi vorrà far colà terra bruciata\r\nvedrà levar la testa, e quanto vale\r\nl’orgoglio d’una gente ricattata.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Dante-in-Val-Susa_21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 19 ore 15 - Brodo di cagne strategico 5marzo2024 51 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nRitorna la trasmissione, in onda su radio neanderthal, dei consigli per gli ascolti, dal free form giapponese degli anni settanta al noise beat spastico berlinese, dalla tradizione armena al riduzionismo astratto norvegese, nessuno sconto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Brodo-di-cagne-generico-5marzo2024_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 20 ore 8,30 - ll caso Caffaro 26 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nPoliclorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica del profitto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Nocività-chimiche_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 21 ore 9 - Il ruolo dell'urbano nell'epoca della crisi 40 minuti [Radio Blackout, Macerie su macerie]:\r\n\r\nIl ruolo dell’urbano nell’epoca delle crisi: cittadinanza differenziata, concentrazione economica ed esclusione sociale nelle politiche urbane degli ultimi trent’anni.\r\n\r\nApprofondimento a cura di Macerie su Macerie.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/macerie-1-maggio-DEFINITIVO.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 21 ore 10,30 - Andrea Santalusia presenta Alnilam 40 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Andrea-Santalusia-presenta-Alnilam_40.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 21 ore 20 - Le porte di Tannhäuser - Philip K. Dick 1 87 minuti [Radio Wombat]:\r\n\r\nPuntata del programma Le porte di Tannhäuser dedicata alla biografia e alle opere del grande maestro della fantascienza Philip K. Dick, andata in onda su Radio Wombat il 9 giugno 2024\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/bh-Philip_K_Dick-87.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 22 ore 9 - Symphonies of the Mummy Dust Trippers 56 minuti [Radio Blackout, Pschic Souns Research & Recordings]:\r\n\r\nPsychic Sounds è un progetto con sede a Belfast (Maine, US), fondato nel 2010 da Grant Corum. E’ insieme una label, un collettivo di artisti, musicisti e produttori la cui ricerca sonora si spinge sui territori più avventurosi della psichedelia.\r\nQuesto è un mix esclusivo benefit per Radio Blackout\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Symphonies-of-the-Mummy-Dust-Trippers_56.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","20 Settembre 2024","2024-09-22 16:16:20","Black Holes dal 16 al 22 settembre 2024",1726835818,[],[],{"post_content":627},{"matched_tokens":628,"snippet":606,"value":629},[76,77]," \r\n\r\nLunedì 16 ore 8,30 - Internet e Africa 36 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nSe siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di \u003Cmark>energia\u003C/mark> \u003Cmark>elettrica\u003C/mark>).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è escluso il continente africano – e in particolare i mari che lo circondano – recentemente interessato da un’intensa attività di posa di cavi sottomarini che aprono nuove vie alla circolazione dei dati e riconfigurano alleanze storiche.\r\n\r\nDopo averci fatto conoscere le ambizioni di 36 diversi eserciti nel Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Internet-e-Africa_36.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 16 ore 13,30 - Rebetiko 27 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCarcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rebetiko_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 17 ore 12,30 - Investimenti USA nelle tecnologie di guerra 9 minuti [Radio Blackout, Stakka Stakka]:\r\n\r\nGli investimenti pubblici e privati americani verso le tecnologie a scopo militare sono in vertiginoso aumento, come riportato da una ricerca di Tech Inquiry. Tratto dalla puntata di Stakkastakka del 15 maggio 2024.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BH-stakkastakka-tecnologia_e_guerra_usa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 18 ore 8,30 - Perno originario #0 : Posizione del problema 12 minuti [Radio Blackout, La fine della fine della storia]:\r\n“Bisogna ancora una volta cambiare il segno, rovesciare il problema, ripartire dal principio. E al principio vi fu: guerra civile. Non una guerra civile immaginaria, mito delle origini come il caos primordiale nella commovente teogonia di Esiodo. In questa rubrica torneremo agli inizi della nostra epoca: alle guerre civili europee – le cosiddette guerre di religione del XVI e XVII secolo – al periodo che le prepara come a quello immediatamente successivo, e che vede i primi rivolgimenti antifeudali vittoriosi.”\r\n“Evocheremo qui i frammenti di un passato che non passa, che persiste silenziosamente e malgrado il mutamento, perché nel bene e nel male, in quello strano mondo in transizione, dove la religione sembra dominare su tutto ed anche i conflitti sociali e politici parlano ancora la sua lingua, vengono gettate le basi del mondo odierno. È l’emergere di un ordine nuovo all’interno del vecchio, ovvero i rapporti di produzione capitalistici e le classi ad esso legate che si formano negli interstizi di rapporti sociali e strutture di classe pre-capitalistici, entrando rapidamente in conflitto con essi. L’affermazione di questi nuovi rapporti sociali, che oggi dominano il pianeta, fu all’epoca ben più travagliata e dolorosa di quanto generalmente non si pensi.”\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Perno-originario-n.0_11.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\nGiovedì 19 ore 8,30 - Dante in Val Susa 21 minuti [Radio Cane]:\r\nSi formerà dal Seghino a Chianocco\r\nda Venaus, Bussoleno e Chiomonte\r\nper tutta la Val Susa un solo blocco;\r\n\r\nda fondovalle fino in cima al monte\r\nsarà modello d’ogni altra vallata,\r\ne d’ogni libertà presidio e fronte;\r\n\r\nchi vorrà far colà terra bruciata\r\nvedrà levar la testa, e quanto vale\r\nl’orgoglio d’una gente ricattata.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Dante-in-Val-Susa_21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 19 ore 15 - Brodo di cagne strategico 5marzo2024 51 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nRitorna la trasmissione, in onda su radio neanderthal, dei consigli per gli ascolti, dal free form giapponese degli anni settanta al noise beat spastico berlinese, dalla tradizione armena al riduzionismo astratto norvegese, nessuno sconto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Brodo-di-cagne-generico-5marzo2024_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 20 ore 8,30 - ll caso Caffaro 26 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nPoliclorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica del profitto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Nocività-chimiche_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 21 ore 9 - Il ruolo dell'urbano nell'epoca della crisi 40 minuti [Radio Blackout, Macerie su macerie]:\r\n\r\nIl ruolo dell’urbano nell’epoca delle crisi: cittadinanza differenziata, concentrazione economica ed esclusione sociale nelle politiche urbane degli ultimi trent’anni.\r\n\r\nApprofondimento a cura di Macerie su Macerie.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/macerie-1-maggio-DEFINITIVO.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 21 ore 10,30 - Andrea Santalusia presenta Alnilam 40 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Andrea-Santalusia-presenta-Alnilam_40.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 21 ore 20 - Le porte di Tannhäuser - Philip K. Dick 1 87 minuti [Radio Wombat]:\r\n\r\nPuntata del programma Le porte di Tannhäuser dedicata alla biografia e alle opere del grande maestro della fantascienza Philip K. Dick, andata in onda su Radio Wombat il 9 giugno 2024\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/bh-Philip_K_Dick-87.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 22 ore 9 - Symphonies of the Mummy Dust Trippers 56 minuti [Radio Blackout, Pschic Souns Research & Recordings]:\r\n\r\nPsychic Sounds è un progetto con sede a Belfast (Maine, US), fondato nel 2010 da Grant Corum. E’ insieme una label, un collettivo di artisti, musicisti e produttori la cui ricerca sonora si spinge sui territori più avventurosi della psichedelia.\r\nQuesto è un mix esclusivo benefit per Radio Blackout\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Symphonies-of-the-Mummy-Dust-Trippers_56.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[631],{"field":104,"matched_tokens":632,"snippet":606,"value":629},[76,77],{"best_field_score":197,"best_field_weight":198,"fields_matched":146,"num_tokens_dropped":46,"score":234,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},{"document":635,"highlight":727,"highlights":731,"text_match":195,"text_match_info":734},{"comment_count":46,"id":636,"is_sticky":46,"permalink":637,"podcastfilter":638,"post_author":618,"post_content":640,"post_date":641,"post_excerpt":51,"post_id":636,"post_modified":642,"post_thumbnail":395,"post_title":643,"post_type":368,"sort_by_date":644,"tag_links":645,"tags":686},"89816","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-20-al-26-maggio-2024/",[639],"arsider","Martedì 21 ore 12,30 - Internet e Africa 36 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nSe siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di energia elettrica).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è escluso il continente africano – e in particolare i mari che lo circondano – recentemente interessato da un’intensa attività di posa di cavi sottomarini che aprono nuove vie alla circolazione dei dati e riconfigurano alleanze storiche.\r\n\r\nDopo averci fatto conoscere le ambizioni di 36 diversi eserciti nel Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Internet-e-Africa_36.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 22 ore 8,30 - Breve storia del discofunk 26 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUna rapida carrellata che passa in rassegna i nomi, i gruppi e le situazioni attorno ai quali è gravitato questo genere musicale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Breve-storia-del-discofunk_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 23 ore 8,30 - Il caso Caffaro, una pandemia silenziosa 26 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nPoliclorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica del profitto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Acqua-Daniele-Ratti_33.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 24 ore 8,30 - Racconti ovali 1 29 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nEsploriamo il forte legame tra working class, territorio gallese e gioco ovale.\r\nRipercorriamo la storia di tale incontro: tra squadre di provincia, miniere carbonifere e clubhouse di villaggio, fino ad arrivare alla formidabile affermazione della selezione nazionale negli anni ’70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali3_35.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 24 ore 13,30 - Speciale Marcello Bacci 26 minuti [Arsider, Radio Blackout]:\r\n\r\nMarcello Bacci (1922-2008) è stato un pioniere italiano nel campo degli EVP (Electronic Voice Phenomena). Ha dedicato una parte significativa della sua vita ad esplorare la comunicazione con il mondo oltre la morte attraverso le onde radio. Nel suo studio di Grosseto, Bacci sviluppò tecniche innovative per catturare voci paranormali su nastro, lasciando un’impronta duratura nel regno delle comunicazioni paranormali e accendendo dibattiti nel mondo della ricerca soprannaturale. Bacci comunicava con l’aldilà o semplicemente con l’idea dell’aldilà, mediata dall’incomprensibile rifrazione delle onde elettromagnetiche? Arsider indaga.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Speciale_Marcello-BacciArsider_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 25 ore 9,30 - Brodo di cagne strategico 51 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nRitorna la trasmissione, in onda su radio neanderthal, dei consigli per gli ascolti, dal free form giapponese degli anni settanta al noise beat spastico berlinese, dalla tradizione armena al riduzionismo astratto norvegese, nessuno sconto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Brodo-di-cagne-generico-5marzo2024_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 25 ore 9 - Lectio di Alessandro Barbero sul rapimento Moro 78 minuti [Penny-kella, Radio Blackout]:\r\n\r\nLectio di A. Barbero su rapimento Moro musicata.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Lectio-di-A.-Barbero-su-rapimento-Moro-musicata_68.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 26 ore 10 - Dante in Valsusa 21 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nAchì? Perchè Achille Lauro si chiama Achille Lauro? Da un piroscafo degli anni ’20 all’Intelligenza Artificiale\r\n\r\nSi formerà dal Seghino a Chianocco\r\n da Venaus, Bussoleno e Chiomonte\r\n per tutta la Val Susa un solo blocco;\r\n\r\nda fondovalle fino in cima al monte\r\n sarà modello d’ogni altra vallata,\r\n e d’ogni libertà presidio e fronte;\r\n\r\nchi vorrà far colà terra bruciata\r\n vedrà levar la testa, e quanto vale\r\n l’orgoglio d’una gente ricattata.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Dante-in-Val-Susa_21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 27 ore 9:30 - Cinema Underground: Alberto Grifi 1 14 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi1_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","19 Maggio 2024","2024-05-26 19:56:01","Black Holes dal 20 al 26 maggio 2024",1716141189,[646,401,647,648,649,281,406,412,650,651,652,653,654,655,656,657,658,659,660,661,430,662,663,439,440,664,442,665,444,446,666,667,668,669,670,456,457,671,672,459,460,673,674,675,676,677,678,472,473,679,480,680,681,491,682,493,683,684,685],"http://radioblackout.org/tag/funk/","http://radioblackout.org/tag/alberto-grifi/","http://radioblackout.org/tag/aldo-moro/","http://radioblackout.org/tag/alessandro-barbero/","http://radioblackout.org/tag/brescia/","http://radioblackout.org/tag/brigate-rosse/","http://radioblackout.org/tag/caffaro/","http://radioblackout.org/tag/cinema-sperimentale/","http://radioblackout.org/tag/cinema-underground/","http://radioblackout.org/tag/dante-alighieri/","http://radioblackout.org/tag/disco/","http://radioblackout.org/tag/discofunk/","http://radioblackout.org/tag/ecologia/","http://radioblackout.org/tag/effettistica/","http://radioblackout.org/tag/fantasy/","http://radioblackout.org/tag/fenomeni-paranormali/","http://radioblackout.org/tag/galles/","http://radioblackout.org/tag/hacking/","http://radioblackout.org/tag/inquinamento/","http://radioblackout.org/tag/italia/","http://radioblackout.org/tag/lotta-armata/","http://radioblackout.org/tag/luca-wallace-costello/","http://radioblackout.org/tag/marino-ruzzenenti/","http://radioblackout.org/tag/minatori/","http://radioblackout.org/tag/mistero/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/nocivita-chimiche/","http://radioblackout.org/tag/pcb/","http://radioblackout.org/tag/penny-kella/","http://radioblackout.org/tag/pittore/","http://radioblackout.org/tag/politica/","http://radioblackout.org/tag/racconti-ovali/","http://radioblackout.org/tag/radio/","http://radioblackout.org/tag/rapimento/","http://radioblackout.org/tag/rugby/","http://radioblackout.org/tag/serie-podcast/","http://radioblackout.org/tag/sport/","http://radioblackout.org/tag/storia-della-musica/","http://radioblackout.org/tag/val-susa/","http://radioblackout.org/tag/video-cinema/",[687,509,688,689,690,288,514,335,691,692,693,694,695,696,697,698,699,700,701,702,350,703,704,344,544,705,318,706,342,548,707,708,709,710,711,558,346,712,713,340,337,714,715,716,717,718,719,571,572,720,352,721,722,348,723,590,724,725,726],"#funk","Alberto Grifi","aldo moro","Alessandro Barbero","brescia","Brigate Rosse","caffaro","cinema sperimentale","cinema underground","Dante Alighieri","disco","discofunk","ecologia","effettistica","fantasy","fenomeni paranormali","Galles","hacking","inquinamento","italia","lotta armata","Luca Wallace Costello","Marino Ruzzenenti","minatori","mistero","no tav","nocività chimiche","PCB","Penny Kella","pittore","Politica","racconti ovali","radio","rapimento","rugby","serie podcast","sport","storia della musica","val susa","video-cinema",{"post_content":728},{"matched_tokens":729,"snippet":606,"value":730},[76,77],"Martedì 21 ore 12,30 - Internet e Africa 36 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nSe siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di \u003Cmark>energia\u003C/mark> \u003Cmark>elettrica\u003C/mark>).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è escluso il continente africano – e in particolare i mari che lo circondano – recentemente interessato da un’intensa attività di posa di cavi sottomarini che aprono nuove vie alla circolazione dei dati e riconfigurano alleanze storiche.\r\n\r\nDopo averci fatto conoscere le ambizioni di 36 diversi eserciti nel Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Internet-e-Africa_36.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 22 ore 8,30 - Breve storia del discofunk 26 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUna rapida carrellata che passa in rassegna i nomi, i gruppi e le situazioni attorno ai quali è gravitato questo genere musicale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Breve-storia-del-discofunk_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 23 ore 8,30 - Il caso Caffaro, una pandemia silenziosa 26 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nPoliclorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica del profitto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Acqua-Daniele-Ratti_33.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 24 ore 8,30 - Racconti ovali 1 29 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nEsploriamo il forte legame tra working class, territorio gallese e gioco ovale.\r\nRipercorriamo la storia di tale incontro: tra squadre di provincia, miniere carbonifere e clubhouse di villaggio, fino ad arrivare alla formidabile affermazione della selezione nazionale negli anni ’70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali3_35.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 24 ore 13,30 - Speciale Marcello Bacci 26 minuti [Arsider, Radio Blackout]:\r\n\r\nMarcello Bacci (1922-2008) è stato un pioniere italiano nel campo degli EVP (Electronic Voice Phenomena). Ha dedicato una parte significativa della sua vita ad esplorare la comunicazione con il mondo oltre la morte attraverso le onde radio. Nel suo studio di Grosseto, Bacci sviluppò tecniche innovative per catturare voci paranormali su nastro, lasciando un’impronta duratura nel regno delle comunicazioni paranormali e accendendo dibattiti nel mondo della ricerca soprannaturale. Bacci comunicava con l’aldilà o semplicemente con l’idea dell’aldilà, mediata dall’incomprensibile rifrazione delle onde elettromagnetiche? Arsider indaga.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Speciale_Marcello-BacciArsider_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 25 ore 9,30 - Brodo di cagne strategico 51 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nRitorna la trasmissione, in onda su radio neanderthal, dei consigli per gli ascolti, dal free form giapponese degli anni settanta al noise beat spastico berlinese, dalla tradizione armena al riduzionismo astratto norvegese, nessuno sconto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Brodo-di-cagne-generico-5marzo2024_50.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 25 ore 9 - Lectio di Alessandro Barbero sul rapimento Moro 78 minuti [Penny-kella, Radio Blackout]:\r\n\r\nLectio di A. Barbero su rapimento Moro musicata.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Lectio-di-A.-Barbero-su-rapimento-Moro-musicata_68.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 26 ore 10 - Dante in Valsusa 21 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nAchì? Perchè Achille Lauro si chiama Achille Lauro? Da un piroscafo degli anni ’20 all’Intelligenza Artificiale\r\n\r\nSi formerà dal Seghino a Chianocco\r\n da Venaus, Bussoleno e Chiomonte\r\n per tutta la Val Susa un solo blocco;\r\n\r\nda fondovalle fino in cima al monte\r\n sarà modello d’ogni altra vallata,\r\n e d’ogni libertà presidio e fronte;\r\n\r\nchi vorrà far colà terra bruciata\r\n vedrà levar la testa, e quanto vale\r\n l’orgoglio d’una gente ricattata.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Dante-in-Val-Susa_21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 27 ore 9:30 - Cinema Underground: Alberto Grifi 1 14 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi1_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[732],{"field":104,"matched_tokens":733,"snippet":606,"value":730},[76,77],{"best_field_score":197,"best_field_weight":198,"fields_matched":146,"num_tokens_dropped":46,"score":234,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},{"document":736,"highlight":756,"highlights":760,"text_match":195,"text_match_info":763},{"comment_count":46,"id":737,"is_sticky":46,"permalink":738,"podcastfilter":739,"post_author":748,"post_content":749,"post_date":750,"post_excerpt":51,"post_id":737,"post_modified":751,"post_thumbnail":395,"post_title":752,"post_type":368,"sort_by_date":753,"tag_links":754,"tags":755},"87127","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-12-al-18-febbraio-2024/",[740,741,742,743,320,744,328,544,318,127,326,322,745,558,324,571,590,746,315,313,747],"africa","anni 60","antimilitarismo","attacchi esplosivi","diapason","morti sul lavoro","storia movimenti","white noise","sowdust"," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 13 h 8,30 - Fred Buscaglione (28 minuti) [Radio Blackout]: Biografia del celebre cantautore torinese.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Fred-Buscaglione_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 13 h 11 - Cinema Underground: Alberto Grifi - parte 1 (14 minuti) [Radio Blackout]: 3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi1_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi1_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMartedì 13 h 11,30 - Cinema Underground: Alberto Grifi - parte 2 (16 minuti) [Radio Blackout]: 3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi2_16.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 13 h 12 - Cinema Underground: Alberto Grifi - parte 3 (13 minuti) [Radio Blackout]: 3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi3_13.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 14 h 8,30 - Il Perno Originario #0 (11 minuti) [Radio Blackout]: \r\n\r\n“Bisogna ancora una volta cambiare il segno, rovesciare il problema, ripartire dal principio. E al principio vi fu: guerra civile. Non una guerra civile immaginaria, mito delle origini come il caos primordiale nella commovente teogonia di Esiodo. In questa rubrica torneremo agli inizi della nostra epoca: alle guerre civili europee – le cosiddette guerre di religione del XVI e XVII secolo – al periodo che le prepara come a quello immediatamente successivo, e che vede i primi rivolgimenti antifeudali vittoriosi.”\r\n\r\n“Evocheremo qui i frammenti di un passato che non passa, che persiste silenziosamente e malgrado il mutamento, perché nel bene e nel male, in quello strano mondo in transizione, dove la religione sembra dominare su tutto ed anche i conflitti sociali e politici parlano ancora la sua lingua, vengono gettate le basi del mondo odierno. È l’emergere di un ordine nuovo all’interno del vecchio, ovvero i rapporti di produzione capitalistici e le classi ad esso legate che si formano negli interstizi di rapporti sociali e strutture di classe pre-capitalistici, entrando rapidamente in conflitto con essi. L’affermazione di questi nuovi rapporti sociali, che oggi dominano il pianeta, fu all’epoca ben più travagliata e dolorosa di quanto generalmente non si pensi.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/Perno-Originario-n.1-def.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 15 h 8,30 - Internet e Africa (36 minuti) [Radio Cane]: \r\n\r\nSe siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di energia elettrica).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è escluso il continente africano – e in particolare i mari che lo circondano – recentemente interessato da un’intensa attività di posa di cavi sottomarini che aprono nuove vie alla circolazione dei dati e riconfigurano alleanze storiche.\r\n\r\nDopo averci fatto conoscere le ambizioni di 36 diversi eserciti nel Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Internet-e-Africa_36.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVnerdì 16 h 8,30 - The Angry Brigade (39 minuti) [Radio Cane]: “L’Angry Brigade è l’uomo o la donna seduto accanto a voi. Hanno delle pistole in tasca e la collera nella mente”.\r\n\r\nA cavallo tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70, in Inghilterra, si registrano centinaia di ordigni e di attacchi esplosivi ai danni di diversi obiettivi delle classi dominanti e dello Stato. Molti hanno a che fare con gli interessi spagnoli. Alcuni sono firmati The Angry Brigade.\r\n\r\nIn questa conversazione con John Barker, ritroviamo il quadro di un’epoca e delle sue tensioni, attraverso un racconto in prima persona che si snoda dalle lotte antimilitariste al dissacrante disprezzo per i rituali di Cambridge e alle lotte nel quartiere londinese di Notting Hill. In questo contesto nasce l’Angry Brigade: edonisti, sì, ma persone serie.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/The-Angry-Brigade_39.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 h 16 - Diapason #1 : Morti sul lavoro (54 minuti) [White Noise]: L’ Italia è la nazione che detiene il primato delle vittime sul lavoro in Europa. Troppo spesso la vita si baratta per uno stipendio, talvolta misero e indecente. Le cause sono tante, e hanno un comune denominatore: il profitto.\r\nInfatti, molti imprenditori per accrescere il proprio profitto, tagliano sulla sicurezza. In Italia gli incidenti sul lavoro hanno causato più morti della guerra del golfo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Diapason-1-morti-sul-lavoro_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 h 10 - Racconti Ovali parte 7 (Titolo originale: La nascita del Rugby 7 e i Fijani volanti di Serevi ) (33 minuti) [Luca Wallace Costello]: Puntata 7 di Racconti Ovali in cui, tra le varie, si narra dell'epica meta del \"mago\" Waisale all'Hong Kong 7 del 2007 \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Racconti-ovali7_33.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 h 20 - Donne devianza e desiderio parte 2 (70 minuti) [Radio Blackout]: Continuiamo la nostra indagine su alcuni temi e il loro rapporto con donne e femminismi, esplorando l'approccio alla corporeità di diversi filoni di pensiero queer\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Donne-devianza-e-desiderio2_62.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","12 Febbraio 2024","2024-03-01 18:29:54","Black Holes dal 12 al 18 febbraio 2024",1707761574,[],[],{"post_content":757},{"matched_tokens":758,"snippet":606,"value":759},[76,77]," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 13 h 8,30 - Fred Buscaglione (28 minuti) [Radio Blackout]: Biografia del celebre cantautore torinese.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Fred-Buscaglione_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 13 h 11 - Cinema Underground: Alberto Grifi - parte 1 (14 minuti) [Radio Blackout]: 3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi1_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi1_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMartedì 13 h 11,30 - Cinema Underground: Alberto Grifi - parte 2 (16 minuti) [Radio Blackout]: 3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi2_16.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 13 h 12 - Cinema Underground: Alberto Grifi - parte 3 (13 minuti) [Radio Blackout]: 3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi3_13.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 14 h 8,30 - Il Perno Originario #0 (11 minuti) [Radio Blackout]: \r\n\r\n“Bisogna ancora una volta cambiare il segno, rovesciare il problema, ripartire dal principio. E al principio vi fu: guerra civile. Non una guerra civile immaginaria, mito delle origini come il caos primordiale nella commovente teogonia di Esiodo. In questa rubrica torneremo agli inizi della nostra epoca: alle guerre civili europee – le cosiddette guerre di religione del XVI e XVII secolo – al periodo che le prepara come a quello immediatamente successivo, e che vede i primi rivolgimenti antifeudali vittoriosi.”\r\n\r\n“Evocheremo qui i frammenti di un passato che non passa, che persiste silenziosamente e malgrado il mutamento, perché nel bene e nel male, in quello strano mondo in transizione, dove la religione sembra dominare su tutto ed anche i conflitti sociali e politici parlano ancora la sua lingua, vengono gettate le basi del mondo odierno. È l’emergere di un ordine nuovo all’interno del vecchio, ovvero i rapporti di produzione capitalistici e le classi ad esso legate che si formano negli interstizi di rapporti sociali e strutture di classe pre-capitalistici, entrando rapidamente in conflitto con essi. L’affermazione di questi nuovi rapporti sociali, che oggi dominano il pianeta, fu all’epoca ben più travagliata e dolorosa di quanto generalmente non si pensi.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/Perno-Originario-n.1-def.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 15 h 8,30 - Internet e Africa (36 minuti) [Radio Cane]: \r\n\r\nSe siamo abituati a sentir parlare degli oleodotti e dei gasdotti che trasportano i combustibili fossili – e per questo dettano l’agenda geopolitica internazionale – meno noti sono i cavi attraverso i quali transitano i dati che permettono l’esistenza di Internet: una rete fisica che si snoda per mari e terre connettendo macchine ed esseri umani nel Grande gioco dell’informazione (che presuppone la produzione di altrettanto grandi flussi intercontinentali di \u003Cmark>energia\u003C/mark> \u003Cmark>elettrica\u003C/mark>).\r\n\r\nDalla corsa alla digitalizzazione del Pianeta non è escluso il continente africano – e in particolare i mari che lo circondano – recentemente interessato da un’intensa attività di posa di cavi sottomarini che aprono nuove vie alla circolazione dei dati e riconfigurano alleanze storiche.\r\n\r\nDopo averci fatto conoscere le ambizioni di 36 diversi eserciti nel Sahel, Daniele Ratti torna sulla competizione globale che si gioca attorno all’Africa, introducendo nel quadro nuovi attori, come i giganti del web e della telefonia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Internet-e-Africa_36.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVnerdì 16 h 8,30 - The Angry Brigade (39 minuti) [Radio Cane]: “L’Angry Brigade è l’uomo o la donna seduto accanto a voi. Hanno delle pistole in tasca e la collera nella mente”.\r\n\r\nA cavallo tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70, in Inghilterra, si registrano centinaia di ordigni e di attacchi esplosivi ai danni di diversi obiettivi delle classi dominanti e dello Stato. Molti hanno a che fare con gli interessi spagnoli. Alcuni sono firmati The Angry Brigade.\r\n\r\nIn questa conversazione con John Barker, ritroviamo il quadro di un’epoca e delle sue tensioni, attraverso un racconto in prima persona che si snoda dalle lotte antimilitariste al dissacrante disprezzo per i rituali di Cambridge e alle lotte nel quartiere londinese di Notting Hill. In questo contesto nasce l’Angry Brigade: edonisti, sì, ma persone serie.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/The-Angry-Brigade_39.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 h 16 - Diapason #1 : Morti sul lavoro (54 minuti) [White Noise]: L’ Italia è la nazione che detiene il primato delle vittime sul lavoro in Europa. Troppo spesso la vita si baratta per uno stipendio, talvolta misero e indecente. Le cause sono tante, e hanno un comune denominatore: il profitto.\r\nInfatti, molti imprenditori per accrescere il proprio profitto, tagliano sulla sicurezza. In Italia gli incidenti sul lavoro hanno causato più morti della guerra del golfo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Diapason-1-morti-sul-lavoro_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 h 10 - Racconti Ovali parte 7 (Titolo originale: La nascita del Rugby 7 e i Fijani volanti di Serevi ) (33 minuti) [Luca Wallace Costello]: Puntata 7 di Racconti Ovali in cui, tra le varie, si narra dell'epica meta del \"mago\" Waisale all'Hong Kong 7 del 2007 \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Racconti-ovali7_33.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 h 20 - Donne devianza e desiderio parte 2 (70 minuti) [Radio Blackout]: Continuiamo la nostra indagine su alcuni temi e il loro rapporto con donne e femminismi, esplorando l'approccio alla corporeità di diversi filoni di pensiero queer\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Donne-devianza-e-desiderio2_62.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[761],{"field":104,"matched_tokens":762,"snippet":606,"value":759},[76,77],{"best_field_score":197,"best_field_weight":198,"fields_matched":146,"num_tokens_dropped":46,"score":234,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},{"document":765,"highlight":779,"highlights":784,"text_match":195,"text_match_info":787},{"comment_count":46,"id":766,"is_sticky":46,"permalink":767,"podcastfilter":768,"post_author":770,"post_content":771,"post_date":772,"post_excerpt":51,"post_id":766,"post_modified":773,"post_thumbnail":774,"post_title":775,"post_type":368,"sort_by_date":776,"tag_links":777,"tags":778},"63668","http://radioblackout.org/podcast/la-morte-di-megalopoli-la-perla-di-labuan-9-10-2020/",[769],"la perla di labuan","Riccardino","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/2020.10.09-15.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\"Anche sulla Novantaseiesima Strada il traffico era bloccato.\" Prima o poi tutto ciò che conosciamo finirà e molti autori di fantascienza hanno provato a immaginare \"il giorno dopo\". La causa può essere una pandemia, una guerra atomica, un asteroide. Roberto Vacca in \"La morte di megalopoli\" scritto nel 1974 e ambientato nel 1993 immagina invece che il sistema si inceppi perchè troppo complesso, la fine della civiltà arriva per disorganizzazione. La città di New York ha inglobato Washington e Boston formando la conurbazione Bos-Wash con 50 milioni di abitanti. Un giorno il traffico si blocca impedendo a un controllore di volo di arrivare all'aeroporto Kennedy. Un altro controllore di volo esausto commette un tragico errore e un aereo precipita su una centrale elettrica. Tutta la costa orientale degli Stati Uniti resta senza energia elettrica. Uffici, fabbriche, ospedali, treni e telefoni cessano di funzionare. Confusione, panico e violenza dilagano. \"La stima ufficiale del numero dei morti alla fine del secondo giorno di blackout era di 150.000 persone ma il numero vero, sconosciuto a tutti, superava il mezzo milione.\" Seguiamo la vicenda con gli occhi dell'ingegnere Ed Barnes, troppo fiducioso nelle possibilità della tecnologia. \"Il nuovo sistema unificato sarà dieci volte più sicuro dei vecchi sistemi. Abbiamo tenuto conto di tutto.\" A nulla serve la tardiva mobilitazione dell'esercito. \"Tutte le autorità pubbliche e private, militari e civili, rimasero senza informazioni, e non avrebbero saputo che ordini impartire né a chi.\" Nel 1971 Roberto Vacca aveva sviluppato gli stessi concetti nel saggio \"Il medioevo prossimo venturo\". Buon ascolto.\r\n\r\nRoberto Vacca \"Il medioevo prossimo venturo - La degradazione dei grandi sistemi\" Mondadori, Milano 1971;\r\n\r\nIsaac Asimov \"Catastrofi a scelta - Le apocalissi che incombono sul nostro pianeta\" Mondadori, Milano 1979;\r\n\r\nJared Diamond \"Collasso - Come le società scelgono di morire o vivere\" Einaudi, Torino 2005.","17 Ottobre 2020","2020-10-17 09:39:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/MEGALOPOLI-172x110.jpg","LA MORTE DI MEGALOPOLI - LA PERLA DI LABUAN 9/10/2020",1602927317,[],[],{"post_content":780},{"matched_tokens":781,"snippet":782,"value":783},[76,77],"degli Stati Uniti resta senza \u003Cmark>energia\u003C/mark> \u003Cmark>elettrica\u003C/mark>. 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