","L'ACCORDO TRA USA E UCRAINA SUI MINERALI STRATEGICI OPZIONA A FAVORE DEGLI STATI UNITI LA RICOSTRUZIONE POSTBELLICA.",1746460586,[117,118,119,120],"http://radioblackout.org/tag/accordo/","http://radioblackout.org/tag/guerra-russo-ucraina/","http://radioblackout.org/tag/minerali-strategici/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/",[122,123,124,33],"accordo","GUERRA RUSSO UCRAINA","minerali strategici",{"post_content":126},{"matched_tokens":127,"snippet":128,"value":129},[67],"Stati Uniti finanzieranno progetti di \u003Cmark>estrazione\u003C/mark> di minerali, petrolio e gas","Usa e Ucraina hanno firmato a Washington un accordo che consente agli americani di accedere alle riserve minerarie ucraine e che istituisce un fondo di investimento per la ricostruzione del Paese devastato da ormai oltre tre anni di guerra. L’accordo dettaglia un elenco di 57 risorse minerarie, tra cui materiali strategici come uranio, litio, elementi delle terre rare, oro, platino, petrolio e gas naturale. Qualsiasi futura espansione della lista richiederà il consenso reciproco. Tutte le risorse naturali presenti nel sottosuolo ucraino formalmente restano sotto il controllo di Kiev, che continuerà a detenere la facoltà di decidere dove, cosa e quanto estrarre. In base all’intesa siglata, gli Stati Uniti finanzieranno progetti di \u003Cmark>estrazione\u003C/mark> di minerali, petrolio e gas .Questo fondo sarà finalizzato al finanzaimento della ricostruzione post bellica ,ma anche allo sfruttamento dei minerali che saranno in futuro oggetto di \u003Cmark>estrazione\u003C/mark> . I proventi minerari finanzieranno l’acquisto di armamenti statunitensi da parte ucraina ribaltando completamente la prospettiva delle relazioni bilaterali: da fruitore degli aiuti militari USA, UE e NATO, l’Ucraina diventa così acquirente di prodotti militari statunitensi finanziati attraverso le garanzie offerte dalle risorse minerarie. L’obiettivo della Casa Bianca è recuperare i crediti ed eventualmente acquisire un nuovo cliente per la sua industria della difesa in un’Europa a cui Washington suggerisce con sempre maggiore fermezza di spendere il 5 per cento del PIL per la Difesa. Un fondo d'investimento che maschera una compravendita di armi che sarà pagata probabilmente dagli europei considerando che l'Ucraina è uno stato tecnicamente fallito dal punto di vista finanziario , garantendo così anche lo sganciamento nordamericano dal conflitto.\r\n\r\nNe parliamo con Francesco Dall'Aglio esperto di Europa orientale e questioni strategiche.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/INFO-05052025-DALLAGLIO.mp3\"][/audio]",[131],{"field":95,"matched_tokens":132,"snippet":128,"value":129},[67],578730123365187700,{"best_field_score":135,"best_field_weight":136,"fields_matched":90,"num_tokens_dropped":48,"score":137,"tokens_matched":90,"typo_prefix_score":48},"1108091338752",14,"578730123365187697",{"document":139,"highlight":153,"highlights":158,"text_match":133,"text_match_info":161},{"cat_link":140,"category":142,"comment_count":48,"id":144,"is_sticky":48,"permalink":145,"post_author":51,"post_content":146,"post_date":147,"post_excerpt":54,"post_id":144,"post_modified":148,"post_thumbnail":54,"post_thumbnail_html":54,"post_title":149,"post_type":57,"sort_by_date":150,"tag_links":151,"tags":152},[141],"http://radioblackout.org/category/notizie/",[143],"Blackout Inside","99395","http://radioblackout.org/2025/03/betpoint-casino-ottieni-euro-35-50-daily-spin-casino-italia/","ContentBonus di benvenuto BetpointI nuovi iscritti ricevono un bonus senza deposito Betpoint?Pro e contro di BetpointSala BingOne\r\n\r\nCi sono anche tornei meno conosciuti, coppe e partite di qualificazione FIBA da seguire. Inoltre, Betpoint offre anche scommesse live, con aggiornamenti in tempo reale e statistiche dettagliate, rendendo l’esperienza ancora più coinvolgente mentre guardi i match. Betpoint offre una combinazione di marchi famosi e meno conosciuti per le sue live sessions. Puoi trovare Ezugi, che è conosciuta ma non popolare come Evolution o Playtech, insieme ad altri fornitori italiani e internazionali.\r\nBonus di benvenuto Betpoint\r\nPresenti inoltre live ticker, animazione grafica dei match e statistiche base, come del resto anche su SportPesa scommesse live. Le opzioni di scommessa sul basket in tempo reale sono una trentina, mentre il tennis in-play oscilla tra 10 e 15. Il payout di Betpoint scommesse live è 90.98%, calcolato su tanti sport tra cui volley e badminton.\r\nI nuovi iscritti ricevono un bonus senza deposito Betpoint?\r\nSe hai domande tecniche o semplicemente hai una domanda da porre, puoi contattare facilmente il servizio clienti. Il servizio di chat è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e gli agenti dell’assistenza clienti rispondono in modo efficiente e utile. Inoltre Betpoint ha anche un blog dove puoi trovare tantissime informazioni su come utilizzare il casinò online. Inoltre, se desideri risolvere tu stesso il problema, troverai un elenco molto completo di domande e risposte nella sezione Domande frequenti. Se preferisci testare le tue abilità ai tavoli da gioco, Betpoint offre un’ampia selezione di opzioni.\r\nLa scelta di giochi da tavolo su Betpoint non è ampia come quella delle slot, ma ci sono comunque i classici. Puoi trovare poker, blackjack, roulette, baccarat e craps, per un totale di circa 30 giochi. Alcuni dei nomi più noti sulla piattaforma includono Pragmatic Play, Capecod, WorldMatch e Play’n GO, famosi per la loro grafica accattivante, varietà di temi e funzionalità bonus.\r\n\r\nBetPoint non mette in palio nemmeno particolari promozioni per i suoi utenti, se non quella di benvenuto da riscattare nella sezione Sport. Parteciparvi è molto semplice e non richiede alcuna azione aggiuntiva da parte dell’utente, se non quella di giocare ai giochi del casinò. Così facendo si accumulano RP (Ranking Point) che possono essere trasformati in Diamanti in seguito, che serviranno per acquistare prodotti dal negozio online.\r\nPro e contro di Betpoint\r\nNel palinsesto di Betpoint scommesse live i mercati calcio sono almeno 65 per match, includono combo e tante opzioni sui singoli tempi di gioco e le squadre. Giornalmente, collegandovi alla live suite del portale troverete circa otto, nove sport, una disponibilità appena inferiore a quella di concorrenti come LeoVegas scommesse. La funzione è attiva su tutti gli sport live e pre match, sulle scommesse singole e sulle multiple (sistemi esclusi) purché almeno un esito si sia già avverato. In base ai punti accumulati nel mese solare viene assegnato un livello (Silver, Gold o Premium) valido per il mese seguente. Nel caso di una scommessa dal vivo, ma può ancora alimentare in modo significativo il conto in banca degli Amsterdammers.\r\n\r\nBetpoint Casino opera legalmente in Italia con licenza ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli). Questo garantisce piena Betpoint casino trasparenza, sicurezza e rispetto delle leggi italiane sul gioco online. Time2play.com fornisce offerte personalizzate di casinò e scommesse sportive attraverso link di affiliazione, ricevendo da essi una commissione senza costi aggiuntivi per l’utente. Per quanto riguarda le carte di credito, prelievo e ricarica su Betpoint possono effettuarsi tramite MasterCard e Visa; Betpoint casinò online accetta anche le prepagate (Postepay e Postepay Impresa) nonché BancoPosta On Line (BPOL).\r\nIl rimborso verrà effettuato in qualità di fun bonus Betpoint, spendibile su una determinata selezione di slot machine e giochi da casinò. Uno dei motivi che spinge molti appassionati di betting ad affidarsi a questo operatore è l’ampiezza del catalogo di proposte Betpoint scommesse, sia in ambito sportivo sia nel settore casinò. Per essere un operatore di seconda fascia, Betpoint offre un bonus di benvenuto degno dei migliori casinò online attivi a livello mondiale. La mancanza di altre promozioni nel settore delle scommesse online è abbondantemente compensata da un Betpoint bonus corrispondente al 100% della prima ricarica, fino a un massimo di 1.000 €. Betpoint offre un bonus di benvenuto sul primo deposito, oltre a promozioni periodiche su slot, casinò live e giochi speciali.\r\nSono collegate a un metodo di rete centralizzato, il come permette di vestire jackpot progressivi di nuovo un’esperienza di inganno piuttosto svolgimento. Le slot da mescita sono le classiche slot machine che un occasione si trovavano nei caffè, nelle arguzia giochi anche nei casinò terrestri. Tuttavia, fatta eccezione per i pagamenti in contanti, Betpoint scommesse sportive online non pone limiti al numero di operazioni settimanali. Per approfondire questi e altri aspetti dell’offerta del bookie, eccovi una recensione Betpoint scommesse sportive online dettagliata come solo Time2play sa fare.\r\nSì, tutti i nuovi utenti registrati possono accedere al bonus di benvenuto, seguendo i termini e le condizioni pubblicati nella sezione “Promozioni”. La sezione Luna Park di Betpoint Casino è dedicata ai giochi rapidi, semplici e con vincita immediata. Si tratta di una selezione dinamica di titoli a bassa complessità pensati per gli utenti che cercano un intrattenimento veloce, senza meccaniche complesse. I giochi Luna Park includono numeri vincenti, lotterie istantanee, ruote fortunate e titoli con estrazione automatica. Il portale è vivace sul fronte delle offerte per utenti già iscritti, spesso attive sul breve o medio periodo, infatti, troviamo promozioni Betpoint come bonus casinò cashback e race slot machine. Il sistema di registrazione e login su BetPoint è protetto da tecnologie avanzate di crittografia, garantendo che i dati sensibili degli utenti siano al sicuro.","27 Marzo 2025","2025-03-27 22:12:04","Betpoint Casino Ottieni euro 35 + 50 daily spin Casino Italia",1743113524,[],[],{"post_content":154},{"matched_tokens":155,"snippet":156,"value":157},[67],"ruote fortunate e titoli con \u003Cmark>estrazione\u003C/mark> automatica. 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Il payout di Betpoint scommesse live è 90.98%, calcolato su tanti sport tra cui volley e badminton.\r\nI nuovi iscritti ricevono un bonus senza deposito Betpoint?\r\nSe hai domande tecniche o semplicemente hai una domanda da porre, puoi contattare facilmente il servizio clienti. Il servizio di chat è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e gli agenti dell’assistenza clienti rispondono in modo efficiente e utile. Inoltre Betpoint ha anche un blog dove puoi trovare tantissime informazioni su come utilizzare il casinò online. Inoltre, se desideri risolvere tu stesso il problema, troverai un elenco molto completo di domande e risposte nella sezione Domande frequenti. Se preferisci testare le tue abilità ai tavoli da gioco, Betpoint offre un’ampia selezione di opzioni.\r\nLa scelta di giochi da tavolo su Betpoint non è ampia come quella delle slot, ma ci sono comunque i classici. Puoi trovare poker, blackjack, roulette, baccarat e craps, per un totale di circa 30 giochi. 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Ad armare e dirigere l'M23 è risaputamente il Rwanda, il cui governo (o forse sarebbe meglio dire regime, dato che riassume tutti i tratti tipici di un'autocrazia) guidato sin dalla fine del genocidio del 1994 dal presidente Paul Kagame è da sempre intenzionato ad accaparrarsi i territori vicini del Congo. La stampa italiana ne parla, in larga maggioranza, con le lenti tipicamente essenzialiste riservati ai conflitti in Africa centrale: guerre interminabili tra tribù ed etnie che poggiano su un antico, incomprensibile e primitivo odio irriducibile e che hanno a che fare con la predazione di risorse naturali.\r\n\r\nAd un'analisi più attenta, il conflitto tra Congo, M23 e Rwanda si presenta invece con i caratteri molto ben leggibili di un'operazione di rapina e di estrazione di una risorsa minerale in particolare, il coltan, essenziale nella produzione di batterie per telefoni, radio e apparecchi elettronici. Il Rwanda è un paese a capitalismo ed industrializzazione avanzati, anche grazie ai massicci investimenti per la ricostruzione che hanno permesso al paese di risorgere dopo il genocidio del 1994 - genocidio nella cui costruzione diversi paesi europei, Belgio e Francia in testa, hanno una larga fetta di responsabilità mai indagata e analizzata a sufficienza. Un paese in grado di raffinare ed esportare il coltan sui circuiti commerciali globali (principalmente europei e cinesi), ma privo di giacimenti naturali sufficienti: proprio in questo senso va letta la scelta di Kagame di armare ed equipaggiare il movimento M23 per potersi garantire l'accesso all'estrazione del coltan dalle miniere del Kivu congolese. Se finalmente si rinuncia alle narrazioni stereotipate sulla violenza tribale, la realtà è che a premere i grilletti in Africa centrale sono - come ovunque - le catene del valore globali.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Andrea Spinelli, fondatore di Slow News\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/ANDREASPINELLIinfo.mp3\"][/audio]","31 Gennaio 2025","2025-01-31 15:14:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/w980-p16x9-2025-01-28T141632Z_1102107792_RC21JCADGW61_RTRMADP_3_CONGO-SECURITY-MINERALS-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/w980-p16x9-2025-01-28T141632Z_1102107792_RC21JCADGW61_RTRMADP_3_CONGO-SECURITY-MINERALS-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/w980-p16x9-2025-01-28T141632Z_1102107792_RC21JCADGW61_RTRMADP_3_CONGO-SECURITY-MINERALS-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/w980-p16x9-2025-01-28T141632Z_1102107792_RC21JCADGW61_RTRMADP_3_CONGO-SECURITY-MINERALS-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/w980-p16x9-2025-01-28T141632Z_1102107792_RC21JCADGW61_RTRMADP_3_CONGO-SECURITY-MINERALS.jpg 980w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Repubblica Democratica del Congo: l'esportazione di Coltan alla base del conflitto in Kivu",1738336491,[176,177,178],"http://radioblackout.org/tag/coltan/","http://radioblackout.org/tag/congo/","http://radioblackout.org/tag/rwanda/",[180,181,182],"coltan","congo","Rwanda",{"post_content":184},{"matched_tokens":185,"snippet":186,"value":187},[67],"un'operazione di rapina e di \u003Cmark>estrazione\u003C/mark> di una risorsa minerale in","Nei giorni scorsi il movimento armato M23 ha conquistato la provincia del Kivu e la sua capitale Goma dalle forze governative congolesi, che si sono ritirate disordinatamente davanti all'avanzata di un gruppo ribelle che, sebbene combatta da 30 anni, si è presentato questa volta con armamenti moderni e massicciamente equipaggiato di tecnologia di ultima generazione. 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A partire dall'estate, infatti, Sogno Georgiano ha introdotto una serie di misure volte, secondo le dichiarazioni governative, a \"limitare l'influenza occidentale ed europea sulla Georgia\". Oltre a numerose leggi che attaccano i diritti LGBTQ, una norma particolarmente contestata dai georgiani ha imposto la registrazione di qualsiasi organizzazione finanziata da fondi non-georgiani sotto la categoria di \"agente di influenza straniera\" - mirando in particolare a quelle finanziate da fondi provenienti da paesi UE o dagli Stati Uniti. Pochi giorni fa, infine, il presidente Kobakhidze ha sospeso unilateralmente il processo di adesione della Georgia all'Unione Europea, nell'evidente tentativo di spostare la Georgia verso l'orbita di influenza russa. La decisione di Kobakhidze è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso scatenando un'ondata di proteste a cui partecipano da ormai due settimane decine di migliaia di cittadini di diversa età, estrazione sociale e di differenti opinioni politiche. Le manifestazioni represse con estrema violenza dal governo, non sembrano per ora cedere di fronte agli arresti ed ai pestaggi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Sabato Angieri, corrispondente del manifesto a Tbilisi:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/SabatoAngieri.mp3\"][/audio]","13 Dicembre 2024","2024-12-13 17:49:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Georgia-protests-bill-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Georgia-protests-bill-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Georgia-protests-bill-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Georgia-protests-bill-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Georgia-protests-bill-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Georgia-protests-bill.jpg 1199w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","GEORGIA: RIVOLTE CONTRO IL GOVERNO, GLI OLIGARCHI E L'INFLUENZA RUSSA",1734112147,[206,207,208,209],"http://radioblackout.org/tag/georgia/","http://radioblackout.org/tag/proteste/","http://radioblackout.org/tag/russia/","http://radioblackout.org/tag/unione-europea/",[211,212,213,214],"#georgia","proteste","russia","Unione Europea",{"post_content":216},{"matched_tokens":217,"snippet":218,"value":219},[67],"di cittadini di diversa età, \u003Cmark>estrazione\u003C/mark> sociale e di differenti opinioni","Da ormai due settimane la Georgia e in particolare la capitale Tbilisi sono teatro di durissimi scontri di piazza tra la polizia e le enormi manifestazioni contro il governo di Irakli Kobakhidze e del partito Sogno Georgiano, conservatore e guidato dall'oligarchia del paese (basti pensare che il presidente del partito è l'uomo più ricco della Georgia). 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Le nostre interlocutrici mettono in evidenza i nessi tra speculazione edilizia, estrazione di valore, noncuranza per il territorio e tatticismo delle istituzioni che costituiscono le premesse politiche per il disastro in corso.\r\n\r\n \r\n\r\nLinda, giornalista presente negli scorsi giorni a Faenza, uno dei territori più colpiti dall'alluvione\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/lindajournalist.mp3\"][/audio]\r\n\r\nCecilia, attivista di Santa Bellezza, associaizone ambientale che fa parte della Consulta Verde del Comune di Bologna\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Sofiajournalist.mp3\"][/audio]\r\n\r\nTiriamo le fila con Giuditta Pellegrini del Manifesto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Giudittapellegrinimanifesto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","20 Settembre 2024","2024-09-20 16:27:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/alluvione-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"299\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/alluvione.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Tirare i fili. 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Guerre tra potenti che si contendono risorse, potere, indifferenti alla distruzione di città, alla contaminazione dell'ambiente, al futuro negato di tanta parte di chi vive sul pianeta.\r\nLe macerie sono solo buoni affari per un capitalismo vorace e distruttivo che ha una sola logica, quella del profitto ad ogni costo. Uomini, donne, bambine e bambini sono solo pedine sacrificabili in un gioco terribile, che non ha altro limite se non quello imposto dalla forza di oppress e sfruttat, che si ribellano ad un ordine del mondo intollerabile.\r\nLa guerra è a due passi dalle nostre case: fermiamola!\r\n\r\nIl manifesto strappato\r\nL’attacco di Giorgia Meloni al Manifesto di Ventotene nel corso del dibattito alla Camera sul tema del piano di riarmo europeo ha avuto il merito di riportare l’attenzione dell’opinione pubblica su un documento politico che, probabilmente, non sono in molti a conoscere.\r\n«Per un’Europa libera e unita. Progetto d’un manifesto» – questo il titolo originale – è, in realtà, un testo profondamente incompreso. Tanto incompreso quanto strumentalmente utilizzato, nel corso dei decenni, per finalità che poco o nulla hanno a che fare con la visione ideale e politica dei suoi estensori: Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni. Tre antifascisti di diversa estrazione ma tutti e tre accomunati da una postura radicalmente eterodossa e originale rispetto alle grandi narrazioni ideologiche del loro tempo e alle rispettive famiglie politiche di riferimento. È per questo che il loro Manifesto viene spesso definito come un documento visionario: concepire ed elaborare nelle sofferenze del confino, in piena guerra e in un momento in cui le sorti del conflitto sembravano arridere al nazismo e al fascismo, l’idea di un’Europa unita e federale che superasse e archiviasse per sempre la centralità degli stati-nazione, fu un atto estremamente coraggioso e lungimirante. Si voleva scardinare, infatti, tutto quello che fino a quel momento aveva creato i presupposti per l’affermazione dei totalitarismi e della carneficina bellica: il nazionalismo, il militarismo, l’autoritarismo fondato sulla volontà di sopraffazione.\r\nNe abbiamo parlato con Alberto La Via\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 12 aprile\r\nSabotare la guerra\r\nDisarmare l’Europa\r\ngiornata antimilitarista\r\nore 10,30 presidio al Balon\r\nSolo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di libere ed uguali che può porre fine alle guerre. \r\nOggi ci vorrebbero tutti arruolati. Noi disertiamo.\r\nNoi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato imperialista. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche. In ogni dove. Non ci sono nazionalismi buoni.\r\nNoi siamo al fianco di chi, in ogni angolo della terra, diserta la guerra.\r\nNoi pratichiamo il disfattismo rivoluzionario contro le guerre promosse dai “nostri” governi e sosteniamo chi, in ogni dove, diserta, sabota, inceppa gli ingranaggi della guerra\r\nVogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra.\r\n\r\nVenerdì 25 aprile\r\nore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\ndove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, il Cor’occhio nel canzoniere anarchico e antifascista.\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","5 Aprile 2025","2025-05-27 07:30:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/02-200x110.jpg","Anarres del 4 aprile. 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Un maestro della ricerca sull’immagine.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundPaoloGioli_11.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMercoledì 11 ore 16 - IconOut Records - disco funk mix 59 minuti[IconOut Records]:\r\n\r\nDisco funk mixtape realizzato dalla IconOut Records.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/IconOut-Records-disco-funk-mix.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 13 ore 8 - Terza guerra mondiale e resistenze dei popoli 10 minuti [Radio blackout, Frittura mista alias Radio fabbrica]:\r\n\r\nIl collettivo Cuba va con il comitato internazionalista Alexis Castillo hanno organizzato un tour internazionalista con 7 date in 7 città diverse: TERZA GUERRA MONDIALE e RESISTENZE DEI POPOLI.\r\nIl tour mira a parlare del multipolarismo e dei conflitti in atto, della de-dollarizzazione e delle lotte sociali, cercando di capire se lo scontro militare, ma anche economico e geopolitico in corso, stia trasformandosi -in virtù di un salto qualitativo- in una guerra mondiale sui generis, e di come i popoli resistenti possano e debbano costruire un’alternativa.\r\nL’intervento è stato registrato durante una diretta radio realizzata dalla redazione di Frittura mista alias Radio Fabbrica il 2 giugno 2024 con Max dell’associazione Cuba va (che ha fatto anche da interprete) e i due ospiti protagonisti del tour:\r\nIÑAKI GIL DE SAN VICENTE – A 17 anni si unisce alla lotta clandestina contro la dittatura franchista, che infestava lo Stato spagnolo e la sua terra, Euskal Herria. Arrestato per ben cinque volte, subisce il carcere e l’esilio. Nonostante la forte repressione, è attivo nei diversi ambiti politico-culturali della Izquierda Abertzal, così come nel movimento sindacale di classe e nel lavoro internazionale di Herri Batasuna fino alla sua illegalizzazione nel 2003, e nelle sigle che esso ha assunto successivamente fino al 2011, allorché Iñaki se ne distanzia per via della deriva socialdemocratica in corso nella suddetta forza politica.\r\nCONCEPCIÓN CRUZ ROJO, Dottoressa di Medicina Preventiva, Epidemiologa e militante antimperialista andalusa impegnata nella lotta operaia fin da quando era studentessa presso la Facoltà di Medicina di Cadice. È stata epidemiologa e coordinatrice di programmi sanitari, avviando e promuovendo l’attuazione di programmi come la vaccinazione infantile e scolastica, la\r\ndiagnosi precoce del cancro al seno o il controllo della tubercolosi nella Baia di Cadice e nella zona di La Janda. 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La situazione sanitaria/scolastica/lavorativa/abitativa/salariale di ogni stato può essere cartina di tornasole per il benessere dei popoli a partire da questo come i popoli si possono organizzare e reagire\r\nall’attacco della minoranza ricca per ribaltare i rapporti di forza nella lotta di classe.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Terza-guerra-mondiale-e-resistenze-dei-popoli_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 14 ore 9,30 - Audiodocumentario su Maria Occhipinti 40 minuti [Enrica Firrincieli]:\r\n\r\nEnrica Firrincieli, audiodocumentario, Maria Occhipinti, femminismo, anarchia, storia, pacifismo, Sicilia, antimilitarismo, non si parte, poetessa, scrittrice, biografia\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Audiodocumentario-su-Maria-OcchipintiEnrica-Firrincielli_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 14 ore 20 - Serco e la privatizzazione dell'apparato detentivo in Italia 31 minuti [Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nLa privatizzazione dell’apparato detentivo è un processo di “neoliberismo reale” innescatosi negli anni ‘80 e diffusosi dagli Stati Uniti al resto del mondo. Se le grandi multinazionali del settore, come GeoGroup o CoreCivic, hanno iniziato dalle carceri per estendere il loro business ai centri di detenzione per migranti, in Italia possiamo osservare un processo inverso: nonostante si registrino alcuni tentativi fallimentari e programmi in divenire, da anni sono proprio i CPR (Centri di permanenza per il Rimpatrio) il principale campo di estrazione di profitto da parte di aziende private.Insieme ad Alessandro Leone, coautore insieme a Marika Ikonomu e Simone Manda di una serie di inchieste sul tema, cerchiamo di approfondire le dinamiche di ingresso nel contesto italiano e le modalità operative di Serco, un colosso britannico dell’industria detentiva.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/BH_CPR-spa_Long-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 15 ore 8 - 41 bis medicina penitenziaria 25 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nIl carcere che entra in ospedale, invade reparti, condiziona chi ci lavora o chi va a cercare cure, tra guardie armate, militarizzazione e video sorveglianza.\r\n\r\nCon un compagno di Usi Sanità facciamo un giro dentro il San Paolo, nello specifico nel reparto di medicina penitenziaria, punto di riferimento per le quattro carceri milanesi, dove attualmente si trova ricoverato Alfredo, che ha superato i 123 giorni di sciopero della fame.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/41-bis-medicina-penitenziaria_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 15 ore 8,30 - Little Plastic Radio Ep.130 1 ora e 57 minuti minuti [Little Plastic Tapes]:\r\n\r\nOur One Hundred And Thirtieth journey through the various strands of Cult and Underground Music brings us on a journey from Political Grrrl Punk to Avant-garde Noise. Along the way we hear Electronic Post-Punk, Political Electronic , 60's Underground Heroes, Proto Heavy Metal, Psychedelia, French and German Free Jazz from the 1970's, a deep -dive into the new 'A Litany Of failures' compilation, featuring irish Underground Performers, a block of Obscure, Vintage Northern Irish Punk and a lot more.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Little-Plastic-Radio.-Episode-One-Hundred-And-Thirty.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","9 Settembre 2024","2024-09-15 18:48:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 9 al 15 settembre 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La situazione sanitaria/scolastica/lavorativa/abitativa/salariale di ogni stato può essere cartina di tornasole per il benessere dei popoli a partire da questo come i popoli si possono organizzare e reagire\r\nall’attacco della minoranza ricca per ribaltare i rapporti di forza nella lotta di classe.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Terza-guerra-mondiale-e-resistenze-dei-popoli_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 14 ore 9,30 - Audiodocumentario su Maria Occhipinti 40 minuti [Enrica Firrincieli]:\r\n\r\nEnrica Firrincieli, audiodocumentario, Maria Occhipinti, femminismo, anarchia, storia, pacifismo, Sicilia, antimilitarismo, non si parte, poetessa, scrittrice, biografia\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Audiodocumentario-su-Maria-OcchipintiEnrica-Firrincielli_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 14 ore 20 - Serco e la privatizzazione dell'apparato detentivo in Italia 31 minuti [Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nLa privatizzazione dell’apparato detentivo è un processo di “neoliberismo reale” innescatosi negli anni ‘80 e diffusosi dagli Stati Uniti al resto del mondo. Se le grandi multinazionali del settore, come GeoGroup o CoreCivic, hanno iniziato dalle carceri per estendere il loro business ai centri di detenzione per migranti, in Italia possiamo osservare un processo inverso: nonostante si registrino alcuni tentativi fallimentari e programmi in divenire, da anni sono proprio i CPR (Centri di permanenza per il Rimpatrio) il principale campo di \u003Cmark>estrazione\u003C/mark> di profitto da parte di aziende private.Insieme ad Alessandro Leone, coautore insieme a Marika Ikonomu e Simone Manda di una serie di inchieste sul tema, cerchiamo di approfondire le dinamiche di ingresso nel contesto italiano e le modalità operative di Serco, un colosso britannico dell’industria detentiva.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/BH_CPR-spa_Long-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 15 ore 8 - 41 bis medicina penitenziaria 25 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nIl carcere che entra in ospedale, invade reparti, condiziona chi ci lavora o chi va a cercare cure, tra guardie armate, militarizzazione e video sorveglianza.\r\n\r\nCon un compagno di Usi Sanità facciamo un giro dentro il San Paolo, nello specifico nel reparto di medicina penitenziaria, punto di riferimento per le quattro carceri milanesi, dove attualmente si trova ricoverato Alfredo, che ha superato i 123 giorni di sciopero della fame.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/41-bis-medicina-penitenziaria_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 15 ore 8,30 - Little Plastic Radio Ep.130 1 ora e 57 minuti minuti [Little Plastic Tapes]:\r\n\r\nOur One Hundred And Thirtieth journey through the various strands of Cult and Underground Music brings us on a journey from Political Grrrl Punk to Avant-garde Noise. Along the way we hear Electronic Post-Punk, Political Electronic , 60's Underground Heroes, Proto Heavy Metal, Psychedelia, French and German Free Jazz from the 1970's, a deep -dive into the new 'A Litany Of failures' compilation, featuring irish Underground Performers, a block of Obscure, Vintage Northern Irish Punk and a lot more.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Little-Plastic-Radio.-Episode-One-Hundred-And-Thirty.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[563],{"field":95,"matched_tokens":564,"snippet":560,"value":561},[67],{"best_field_score":135,"best_field_weight":136,"fields_matched":90,"num_tokens_dropped":48,"score":137,"tokens_matched":90,"typo_prefix_score":48},{"document":567,"highlight":774,"highlights":778,"text_match":133,"text_match_info":781},{"comment_count":48,"id":568,"is_sticky":48,"permalink":569,"podcastfilter":570,"post_author":571,"post_content":572,"post_date":573,"post_excerpt":54,"post_id":568,"post_modified":574,"post_thumbnail":372,"post_title":575,"post_type":314,"sort_by_date":576,"tag_links":577,"tags":677},"91022","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-15-al-21-luglio-2024/",[268],"fritturamista","Lunedì 15 ore 13:30 - Paura e delirio in America 28 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLetture da Paura e delirio a Las Vegas di Hunter Stockton Thompson.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Paura-e-delirio-in-America_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 15 ore 21 - Psychotronic radio vol. 3 36 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Psychotronic-Radio-vol.4_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 16 ore 12 - Tutta colpa dei padroni? 5 8 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]:\r\n\r\nPaghiamo imposte e contributi perché lo Stato garantisca servizi pubblici e previdenza sociale, giusto? In teoria sì, ma nella realtà più della metà delle nostre tasse finisce in tasca a padroni e banchieri.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.5_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 17 ore 08:30 - Serco e la privatizzazione dell'apparato detentivo in Italia 31 minuti [Radio Blackout, Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nLa privatizzazione dell’apparato detentivo è un processo di “neoliberismo reale” innescatosi negli anni ‘80 e diffusosi dagli Stati Uniti al resto del mondo. Se le grandi multinazionali del settore, come GeoGroup o CoreCivic, hanno iniziato dalle carceri per estendere il loro business ai centri di detenzione per migranti, in Italia possiamo osservare un processo inverso: nonostante si registrino alcuni tentativi fallimentari e programmi in divenire, da anni sono proprio i CPR (Centri di permanenza per il Rimpatrio) il principale campo di estrazione di profitto da parte di aziende private.Insieme ad Alessandro Leone, coautore insieme a Marika Ikonomu e Simone Manda di una serie di inchieste sul tema, cerchiamo di approfondire le dinamiche di ingresso nel contesto italiano e le modalità operative di Serco, un colosso britannico dell’industria detentiva.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/BH_CPR-spa_Long-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 17 ore 17:30 - Podcast Franti pt.3 28 minuti [Franti]:\r\n\r\nOsservatorio contro la militarizzazione delle scuole. Terza puntata del Podcast sulla scuola a cura di Franti ed Affranti\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-3_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 18 ore 08:30 - Intervista Sakine Cansiz + due racconti di Dino Frisullo 29 minuti [Radio alpi libere]:\r\n\r\nDal Kurdistan, intervista realizzata nel novembre 2011 a Sakine Cansiz, fondatrice del PKK, uccisa insieme alle sue compagne da Erdogan nel gennaio 2013 a Parigi. A seguire, due racconti tratti dal libro Sherildan!, la lunga intifada kurda in Turchia di Dino Frisullo, edizioni La città del Sole.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Intervista-a-Sakine-Cansiz-due-racconti-di-Dino-Frisullo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 18 ore 19 - L'alba di tutto pt.1 66 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLetture e analisi dal libro di David Graeber e David Wengrow \"L’alba di tutto\" un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere per se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? Ci renderemmo conto che la storia dell’umanità è stata un carosello di infinite possibilità di organizzazione sociale, moltissime delle quali avevano modalità pratiche per contenere il potere e garantire la libertà a tutt.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Lalba-di-tutto-pt.2_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 19 ore 08:30 - Woodstown: racconto horror di A. Daudet 13 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto horror del diciannovesimo secolo, ambientato in oscure foreste che si ribellano verso gli umani che le vogliono distruggere o controllare\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Woodstown-racconto-horro-di-A.-Daudet_13.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 19 ore 19 - Terza guerra mondiale e resistenze dei popoli 41 minuti [Radio Blackout, Frittura mista alias Radio fabbrica]:\r\n\r\nIl collettivo Cuba va con il comitato internazionalista Alexis Castillo hanno organizzato un tour internazionalista con 7 date in 7 città diverse: TERZA GUERRA MONDIALE e RESISTENZE DEI POPOLI.\r\nIl tour mira a parlare del multipolarismo e dei conflitti in atto, della de-dollarizzazione e delle lotte sociali, cercando di capire se lo scontro militare, ma anche economico e geopolitico in corso, stia trasformandosi -in virtù di un salto qualitativo- in una guerra mondiale sui generis, e di come i popoli resistenti possano e debbano costruire un’alternativa.\r\nL’intervento è stato registrato durante una diretta radio realizzata dalla redazione di Frittura mista alias Radio Fabbrica il 2 giugno 2024 con Max dell’associazione Cuba va (che ha fatto anche da interprete) e i due ospiti protagonisti del tour:\r\nIÑAKI GIL DE SAN VICENTE – A 17 anni si unisce alla lotta clandestina contro la dittatura franchista, che infestava lo Stato spagnolo e la sua terra, Euskal Herria. Arrestato per ben cinque volte, subisce il carcere e l’esilio. Nonostante la forte repressione, è attivo nei diversi ambiti politico-culturali della Izquierda Abertzal, così come nel movimento sindacale di classe e nel lavoro internazionale di Herri Batasuna fino alla sua illegalizzazione nel 2003, e nelle sigle che esso ha assunto successivamente fino al 2011, allorché Iñaki se ne distanzia per via della deriva socialdemocratica in corso nella suddetta forza politica.\r\nCONCEPCIÓN CRUZ ROJO, Dottoressa di Medicina Preventiva, Epidemiologa e militante antimperialista andalusa impegnata nella lotta operaia fin da quando era studentessa presso la Facoltà di Medicina di Cadice. È stata epidemiologa e coordinatrice di programmi sanitari, avviando e promuovendo l’attuazione di programmi come la vaccinazione infantile e scolastica, la\r\ndiagnosi precoce del cancro al seno o il controllo della tubercolosi nella Baia di Cadice e nella zona di La Janda. Ex Professoressa di Epidemiologia e Sanità Pubblica, la sua attività di ricerca si è concentrata sui problemi di salute nelle popolazioni e sui loro determinanti con un approccio materialista e dialettico.\r\nHai nostri ospiti abbiamo chiesto:\r\nLa situazione internazionale e le sorti dei popoli. A partire dalla caduta del muro come si può configurare la situazione della salute del capitalismo nell’attuale crisi mondiale. La situazione sanitaria/scolastica/lavorativa/abitativa/salariale di ogni stato può essere cartina di tornasole per il benessere dei popoli a partire da questo come i popoli si possono organizzare e reagire\r\nall’attacco della minoranza ricca per ribaltare i rapporti di forza nella lotta di classe.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Terza-guerra-mondiale-e-resistenze-dei-popoli_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 20 ore 09:30 - Do you remember revolution? pt.1 33 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRivisitazione Radiofonica del documentario di Loredana Bianconi del 1997\r\n“Do You Remember Revolution”\r\n\r\nBarbara Balzerani, Adriana Faranda, Nadia Mantovani, Susanna Ronconi, avevano vent’anni quando decisero di unirsi alla lotta armata e di lasciare alle spalle la vita sociale e la famiglia per fare della rivoluzione il centro e lo scopo della loro esistenza.\r\nPrendono qui parola, dopo lunghi anni di carcerazione, per raccontare e raccontarsi, partendo da dove tutto ha avuto inizio, interrogando e indagando responsabilità, torti e ragioni dell’ultimo grande conflitto sociale nella storia di questo Paese.\r\n\r\nDedicato alla Memoria di Barbara Balzerani (1949-2024)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Do-you-remember-revolution-pt.1_34.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato ore 20 - 1975 I Caduti dell'aprile rosso 1 e 2 26 e 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLetture dal libro “Senza tregua” di Emilio Mentasti riguardanti storie dall’ambito dei comitati comunisti per il potere proletario negli anni ’70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_1_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_2_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 21 ore 09:30 - Audiodocumentario Saharawi pt.2 24 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_2Tullio-Togni_24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 21 ore 19 - Contro la scuola in guerra 72 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nContributi dal ciclo di incontri Morsi: contro la scuola in guerra.\r\n\r\nIn questi tempi di guerra, tutt’ora segnati da un processo di doppia conversione – quella militare delle forze di polizia per la gestione dell’ordine pubblico e quella poliziesca delle forze militari nelle missioni di “polizia internazionale” – e da un continuum tra guerre permanenti su scala mondiale e guerra securitaria all’interno dello Stato, ad essere militarizzata è la società tutta, interamente mobilitata alla guerra. La scuola, istituzione totale per eccellenza, è uno degli strumenti cardine di cui lo Stato dispone per questo scopo.\r\n\r\nSe la relazione circolare tra ricerca civile e apparato militare ultimamente ha assunto un certo risalto, la penetrazione della guerra nei gradi inferiori di istruzione sembra passare sotto traccia. Per il ciclo MORSI*, il 14 dicembre la Blackout House ha ospitato una prima discussione aperta sul rapporto tra il contesto generale di guerra, crescente esclusione ed impoverimento sociale e ciò che accade dentro alle scuole-aziende, tra sfruttamento bellico, cultura militarista e repressione.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Contro-la-scuola-in-guerra_76.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","15 Luglio 2024","2024-07-21 17:27:08","Black Holes dal 15 al 21 luglio 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In teoria sì, ma nella realtà più della metà delle nostre tasse finisce in tasca a padroni e banchieri.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.5_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 17 ore 08:30 - Serco e la privatizzazione dell'apparato detentivo in Italia 31 minuti [Radio Blackout, Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nLa privatizzazione dell’apparato detentivo è un processo di “neoliberismo reale” innescatosi negli anni ‘80 e diffusosi dagli Stati Uniti al resto del mondo. Se le grandi multinazionali del settore, come GeoGroup o CoreCivic, hanno iniziato dalle carceri per estendere il loro business ai centri di detenzione per migranti, in Italia possiamo osservare un processo inverso: nonostante si registrino alcuni tentativi fallimentari e programmi in divenire, da anni sono proprio i CPR (Centri di permanenza per il Rimpatrio) il principale campo di \u003Cmark>estrazione\u003C/mark> di profitto da parte di aziende private.Insieme ad Alessandro Leone, coautore insieme a Marika Ikonomu e Simone Manda di una serie di inchieste sul tema, cerchiamo di approfondire le dinamiche di ingresso nel contesto italiano e le modalità operative di Serco, un colosso britannico dell’industria detentiva.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/BH_CPR-spa_Long-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 17 ore 17:30 - Podcast Franti pt.3 28 minuti [Franti]:\r\n\r\nOsservatorio contro la militarizzazione delle scuole. Terza puntata del Podcast sulla scuola a cura di Franti ed Affranti\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Podcast-Franti-pt.-3_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 18 ore 08:30 - Intervista Sakine Cansiz + due racconti di Dino Frisullo 29 minuti [Radio alpi libere]:\r\n\r\nDal Kurdistan, intervista realizzata nel novembre 2011 a Sakine Cansiz, fondatrice del PKK, uccisa insieme alle sue compagne da Erdogan nel gennaio 2013 a Parigi. A seguire, due racconti tratti dal libro Sherildan!, la lunga intifada kurda in Turchia di Dino Frisullo, edizioni La città del Sole.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Intervista-a-Sakine-Cansiz-due-racconti-di-Dino-Frisullo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 18 ore 19 - L'alba di tutto pt.1 66 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLetture e analisi dal libro di David Graeber e David Wengrow \"L’alba di tutto\" un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere per se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? Ci renderemmo conto che la storia dell’umanità è stata un carosello di infinite possibilità di organizzazione sociale, moltissime delle quali avevano modalità pratiche per contenere il potere e garantire la libertà a tutt.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Lalba-di-tutto-pt.2_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 19 ore 08:30 - Woodstown: racconto horror di A. Daudet 13 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto horror del diciannovesimo secolo, ambientato in oscure foreste che si ribellano verso gli umani che le vogliono distruggere o controllare\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Woodstown-racconto-horro-di-A.-Daudet_13.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 19 ore 19 - Terza guerra mondiale e resistenze dei popoli 41 minuti [Radio Blackout, Frittura mista alias Radio fabbrica]:\r\n\r\nIl collettivo Cuba va con il comitato internazionalista Alexis Castillo hanno organizzato un tour internazionalista con 7 date in 7 città diverse: TERZA GUERRA MONDIALE e RESISTENZE DEI POPOLI.\r\nIl tour mira a parlare del multipolarismo e dei conflitti in atto, della de-dollarizzazione e delle lotte sociali, cercando di capire se lo scontro militare, ma anche economico e geopolitico in corso, stia trasformandosi -in virtù di un salto qualitativo- in una guerra mondiale sui generis, e di come i popoli resistenti possano e debbano costruire un’alternativa.\r\nL’intervento è stato registrato durante una diretta radio realizzata dalla redazione di Frittura mista alias Radio Fabbrica il 2 giugno 2024 con Max dell’associazione Cuba va (che ha fatto anche da interprete) e i due ospiti protagonisti del tour:\r\nIÑAKI GIL DE SAN VICENTE – A 17 anni si unisce alla lotta clandestina contro la dittatura franchista, che infestava lo Stato spagnolo e la sua terra, Euskal Herria. Arrestato per ben cinque volte, subisce il carcere e l’esilio. Nonostante la forte repressione, è attivo nei diversi ambiti politico-culturali della Izquierda Abertzal, così come nel movimento sindacale di classe e nel lavoro internazionale di Herri Batasuna fino alla sua illegalizzazione nel 2003, e nelle sigle che esso ha assunto successivamente fino al 2011, allorché Iñaki se ne distanzia per via della deriva socialdemocratica in corso nella suddetta forza politica.\r\nCONCEPCIÓN CRUZ ROJO, Dottoressa di Medicina Preventiva, Epidemiologa e militante antimperialista andalusa impegnata nella lotta operaia fin da quando era studentessa presso la Facoltà di Medicina di Cadice. È stata epidemiologa e coordinatrice di programmi sanitari, avviando e promuovendo l’attuazione di programmi come la vaccinazione infantile e scolastica, la\r\ndiagnosi precoce del cancro al seno o il controllo della tubercolosi nella Baia di Cadice e nella zona di La Janda. 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La situazione sanitaria/scolastica/lavorativa/abitativa/salariale di ogni stato può essere cartina di tornasole per il benessere dei popoli a partire da questo come i popoli si possono organizzare e reagire\r\nall’attacco della minoranza ricca per ribaltare i rapporti di forza nella lotta di classe.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Terza-guerra-mondiale-e-resistenze-dei-popoli_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 20 ore 09:30 - Do you remember revolution? pt.1 33 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRivisitazione Radiofonica del documentario di Loredana Bianconi del 1997\r\n“Do You Remember Revolution”\r\n\r\nBarbara Balzerani, Adriana Faranda, Nadia Mantovani, Susanna Ronconi, avevano vent’anni quando decisero di unirsi alla lotta armata e di lasciare alle spalle la vita sociale e la famiglia per fare della rivoluzione il centro e lo scopo della loro esistenza.\r\nPrendono qui parola, dopo lunghi anni di carcerazione, per raccontare e raccontarsi, partendo da dove tutto ha avuto inizio, interrogando e indagando responsabilità, torti e ragioni dell’ultimo grande conflitto sociale nella storia di questo Paese.\r\n\r\nDedicato alla Memoria di Barbara Balzerani (1949-2024)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/Do-you-remember-revolution-pt.1_34.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato ore 20 - 1975 I Caduti dell'aprile rosso 1 e 2 26 e 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLetture dal libro “Senza tregua” di Emilio Mentasti riguardanti storie dall’ambito dei comitati comunisti per il potere proletario negli anni ’70.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_1_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/1975-I-caduti-dellAprile-rosso_2_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 21 ore 09:30 - Audiodocumentario Saharawi pt.2 24 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_2Tullio-Togni_24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 21 ore 19 - Contro la scuola in guerra 72 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nContributi dal ciclo di incontri Morsi: contro la scuola in guerra.\r\n\r\nIn questi tempi di guerra, tutt’ora segnati da un processo di doppia conversione – quella militare delle forze di polizia per la gestione dell’ordine pubblico e quella poliziesca delle forze militari nelle missioni di “polizia internazionale” – e da un continuum tra guerre permanenti su scala mondiale e guerra securitaria all’interno dello Stato, ad essere militarizzata è la società tutta, interamente mobilitata alla guerra. La scuola, istituzione totale per eccellenza, è uno degli strumenti cardine di cui lo Stato dispone per questo scopo.\r\n\r\nSe la relazione circolare tra ricerca civile e apparato militare ultimamente ha assunto un certo risalto, la penetrazione della guerra nei gradi inferiori di istruzione sembra passare sotto traccia. 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L’obiettivo è la protezione delle piattaforme offshore e degli impianti di estrazione.\r\nL’ENI rappresenta oggi la punta di diamante del colonialismo italiano in Africa.\r\nLa bandiera con il cane a sei zampe dell'ENI sventola a fianco di quella tricolore in luoghi in cui la desertificazione e la predazione delle risorse macinano le vite di tanta parte di chi ci vive.\r\nAlla guerra neocoloniale per il controllo delle risorse energetiche si accompagna l’offensiva contro le persone in viaggio, per ricacciare i migranti nelle galere libiche, dove torture, stupri e omicidi sono fatti normali. Le migrazioni verso i paesi ricchi sono frutto della ferocia predatoria delle politiche neocoloniali.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\nUna Barriera antifascista\r\nCome ogni anno ci siamo ritrovati alla lapide che ricorda Ilio Baroni, partigiano anarchico.\r\nOggi più che mai ritrovarci in quell’angolo di periferia, dove cadde combattendo Baroni, non è mero esercizio di memoria, ma occasione per intrecciare i fili delle lotte, perché il testimone lasciato da chi non c’è più è ora nelle nostre mani.\r\nIn un clima di guerra e revisionismo quello di quest’anno è stato un 25 aprile molto importante, un momento di raccolta della vasta comunità resistente di Barriera di Milano.\r\n\r\nAffondo del governo e della chiesa alla libertà delle donne\r\nCon un emendamento al decreto sui fondi del Pnrr, su cui ha posto e ottenuto la fiducia tre giorni fa, il governo ha previsto che nei consultori pubblici possano entrare associazioni nel terzo settore “che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”. 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In Italia potrebbero non esserci i presupposti per l'effettiva estrazione su larga scala di questi materiali: tuttavia, i rifiuti minerari della passata stagione mineraria potrebbero essere un'alternativa percorribile.\r\n\r\nSebbene sia importante non sottovalutare le iniziative italiane rispetto alle terre rare, indici di un più generale progetto di preservazione dello status quo attraverso il ritorno all'estrazione delle materie prime, fuori dal piccolo paese un mondo intero si sta mobilitando intorno a questi materiali. Il primato cinese sta venendo problematizzato dal blocco occidentale, ma anche nutrito di nuove alleanze fuori dalla sfera atlantica. L'inaggirabile monopolio delle competenze per la raffinazione delle terre rare, detenuto dal colosso cinese, sta plasmando il tessuto di alleanze e rivalità sul mercato delle materie prime, a partire dalla cosiddetta crisi delle terre rare del 2010-2012, che dimostrò il potere cinese di determinare disponibilità e prezzi degli elementi chiave del futuro capitalista.\r\n\r\nIntanto, l'estrazione delle terre rare sta producendo in tutto il mondo il suo portato di devastazione ambientale e sociale. Dal Madagascar al Myanmar, dalla Svezia alla Malesia alla Cina, sono già numerosi i punti sulla mappa in cui imperversano i conflitti generati dall'estrazione di questi materiali. Li elenchiamo con l'aiuto di una recente pubblicazione di EjAtlas.\r\n\r\nQui si può ascoltare l'intero approfondimento:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Terrerare.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[scarica]","23 Aprile 2024","2024-04-23 15:52:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Rare-earth_mineral._Monazite._Madagascar._Musée_des_Confluences-e1713880357174-200x110.jpg","Tutti pazzi per le terre rare",1713887381,[],[],{"post_content":819},{"matched_tokens":820,"snippet":821,"value":822},[67],"esserci i presupposti per l'effettiva \u003Cmark>estrazione\u003C/mark> su larga scala di questi","Il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha annunciato l'imminente legge sulle materie prime critiche in italia, che aprirà la strada all'estrazione di metalli da transizione e terre rare nei confini nazionali, allineandosi alle nuove linee guida europee (Critical Raw Materials Act).\r\n\r\nI toni propagandistici e pioneristici delle dichiarazioni governative sono però fuorvianti rispetto al reale scenario geopolitico che influenza la produzione e la distribuzione di queste risorse, cruciali per attuare la transizione energetica. In Italia potrebbero non esserci i presupposti per l'effettiva \u003Cmark>estrazione\u003C/mark> su larga scala di questi materiali: tuttavia, i rifiuti minerari della passata stagione mineraria potrebbero essere un'alternativa percorribile.\r\n\r\nSebbene sia importante non sottovalutare le iniziative italiane rispetto alle terre rare, indici di un più generale progetto di preservazione dello status quo attraverso il ritorno all'estrazione delle materie prime, fuori dal piccolo paese un mondo intero si sta mobilitando intorno a questi materiali. Il primato cinese sta venendo problematizzato dal blocco occidentale, ma anche nutrito di nuove alleanze fuori dalla sfera atlantica. L'inaggirabile monopolio delle competenze per la raffinazione delle terre rare, detenuto dal colosso cinese, sta plasmando il tessuto di alleanze e rivalità sul mercato delle materie prime, a partire dalla cosiddetta crisi delle terre rare del 2010-2012, che dimostrò il potere cinese di determinare disponibilità e prezzi degli elementi chiave del futuro capitalista.\r\n\r\nIntanto, l'estrazione delle terre rare sta producendo in tutto il mondo il suo portato di devastazione ambientale e sociale. Dal Madagascar al Myanmar, dalla Svezia alla Malesia alla Cina, sono già numerosi i punti sulla mappa in cui imperversano i conflitti generati dall'estrazione di questi materiali. Li elenchiamo con l'aiuto di una recente pubblicazione di EjAtlas.\r\n\r\nQui si può ascoltare l'intero approfondimento:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Terrerare.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[scarica]",[824],{"field":95,"matched_tokens":825,"snippet":821,"value":822},[67],{"best_field_score":135,"best_field_weight":136,"fields_matched":90,"num_tokens_dropped":48,"score":137,"tokens_matched":90,"typo_prefix_score":48},6637,{"collection_name":314,"first_q":67,"per_page":256,"q":67},8,["Reactive",831],{},["Set"],["ShallowReactive",834],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fIbdti5kzQG3p-sWWveFi_EKr1sr9ee_tkjfaXaEtzmU":-1},true,"/search?query=estrazione"]