","I shot the Sharif","post",1368461147,[47,48,49,50],"http://radioblackout.org/tag/afghanistan/","http://radioblackout.org/tag/elezioni/","http://radioblackout.org/tag/etnia-hazara/","http://radioblackout.org/tag/pakistan/",[19,17,21,15],{"post_content":53,"tags":58},{"matched_tokens":54,"snippet":56,"value":57},[55],"hazara","ospite in studio, Houssain (giovane \u003Cmark>hazara\u003C/mark> nato a Kabul e cresciuto","Le elezioni in Pakistan del 12 maggio hanno dato un duplice responso: innanzitutto l'affluenza alle urne che ha sfidato le minacce talebane arivando al 60% e poi si registra una sorta di ritorno al passato di un regime, quello di Sharif, succube del Fmi sorretto dalle forze islamiche, che ha al suo centro una famiglia tra le più ricche del paese (proprietaria della Ittefaq Group, una grande azienda produttrice di materie prime come acciaio, zucchero, carta e tessili, con diversi stabilimenti nel Punjab e un fatturato annuo di circa 400 milioni di dollari) e che sicuramente riproporrà le sue ricette neoliberiste di privatizzazioni e attacco al welfare.\r\n\r\nNella sua campagna elettorale ha detto che i militari dovrebbero stare fuori dalla politica e questo sarebbe un evento nel paese potenza nucleare e centrale del terrorismo internazionale: ma gli addentellati con le forze talebane sono talmente tanti che quanto auspicato dal nostro ospite in studio, Houssain (giovane \u003Cmark>hazara\u003C/mark> nato a Kabul e cresciuto nella enclave afghana di Quetta, da qualche anno in Italia), a proposito della fine delle persecuzioni e degli attentati nei quartieri sciiti dela comunità afghana possano terminare, è probabilmente destinata ad andare delusa. Inoltre la situazione economica non permetterà a Sharif di rispettare la promessa di smettere di appoggiare la politica di occupazione dell'area da parte americana, perché ha enorme bisogno degli aiuti internazionali.\r\n\r\nPer una volta proviamo ad adottare il punto di vista di Hussain che ci parla delle condizioni di vita a Quetta, dei candidati del partito democratico su cui sono stati fatti confluire i voti degli \u003Cmark>hazara\u003C/mark>, del candidato ex giocatore di hockey con l'appeal del rinnovamento laico e filoccidentale, del panorama internazionale che coinvolge l'Iran... dell'ordigno esploso in un mercato di Miranshah, che ha fatto 4 morti e 15 feriti. La bomba era stata nascosta su una motocicletta parcheggiata nei pressi del bazar, poco distante dagli uffici di alcuni candidati locali alle legislative di domani, che erano proprio i candidati \u003Cmark>hazara\u003C/mark>.\r\n\r\nhoussain ok\r\n\r\n \r\n\r\n ",[59,61,63,67],{"matched_tokens":60,"snippet":19},[],{"matched_tokens":62,"snippet":17},[],{"matched_tokens":64,"snippet":66},[65,55],"etnia","\u003Cmark>etnia\u003C/mark> \u003Cmark>hazara\u003C/mark>",{"matched_tokens":68,"snippet":15},[],[70,76],{"field":22,"indices":71,"matched_tokens":73,"snippets":75},[72],2,[74],[65,55],[66],{"field":77,"matched_tokens":78,"snippet":56,"value":57},"post_content",[55],1157451471441625000,{"best_field_score":81,"best_field_weight":82,"fields_matched":72,"num_tokens_dropped":33,"score":83,"tokens_matched":72,"typo_prefix_score":33},"2211897868544",13,"1157451471441625194",6646,{"collection_name":44,"first_q":21,"per_page":86,"q":21},6,{"facet_counts":88,"found":127,"hits":128,"out_of":277,"page":14,"request_params":278,"search_cutoff":23,"search_time_ms":156},[89,105],{"counts":90,"field_name":103,"sampled":23,"stats":104},[91,93,95,97,99,101],{"count":72,"highlighted":92,"value":92},"I Bastioni di Orione",{"count":14,"highlighted":94,"value":94},"arsider",{"count":14,"highlighted":96,"value":96},"anarres",{"count":14,"highlighted":98,"value":98},"OverJoy",{"count":14,"highlighted":100,"value":100},"RADIO KALAKUTA",{"count":14,"highlighted":102,"value":102},"Macerie su macerie","podcastfilter",{"total_values":86},{"counts":106,"field_name":22,"sampled":23,"stats":125},[107,109,111,113,115,117,119,121,123],{"count":14,"highlighted":108,"value":108},"dub",{"count":14,"highlighted":110,"value":110},"cina",{"count":14,"highlighted":112,"value":112},"roots",{"count":14,"highlighted":114,"value":114},"reggae",{"count":14,"highlighted":116,"value":116},"coronavirus",{"count":14,"highlighted":118,"value":118},"RADIOKALAKUTA",{"count":14,"highlighted":120,"value":120},"BastioniOrione",{"count":14,"highlighted":122,"value":122},"merda elettronica",{"count":14,"highlighted":124,"value":124},"Bastioni di Orione",{"total_values":126},9,8,[129,158,180,203,225,251],{"document":130,"highlight":145,"highlights":150,"text_match":153,"text_match_info":154},{"comment_count":33,"id":131,"is_sticky":33,"permalink":132,"podcastfilter":133,"post_author":134,"post_content":135,"post_date":136,"post_excerpt":39,"post_id":131,"post_modified":137,"post_thumbnail":138,"post_title":139,"post_type":140,"sort_by_date":141,"tag_links":142,"tags":144},"85805","http://radioblackout.org/podcast/radio-kalakuta-11-12-2023/",[100],"radiokalakuta"," \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/radio-kalakuta-11122023.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nRadio Kalakuta in questa puntata esplora il genere del \"palm wine music\",stile musicale legato al consumo del vino di palma che si sviluppa dal Ghana e radicatosi in Sierra Leone e Liberia,portato dai marinai di etnia kru imbarcati sui grandi velieri europei che approdano ad Accra.\r\n\r\nL'esplosione si registrerà negli anni '20 ma è stato nel 1947 che E.T. Mensah e i suoi Tempos divennero famosi reiventando questo stile, seguiti poi da Ebenezer Calendar con la sua maringa e il monumentale S.E. Rogie. Ascoltiamo anche le declinazioni moderne del palm wine con The Cavemen e il produttore londinese Juls.\r\n\r\nE dal Ghana riprendiamo il filo del racconto dell'Hiplife ,genere musicale che mescola l'highlife e l'hip hop che inizia ad essere suonato negli anni '90 ma ha le sue origini nell'irruzione dell'hip hop sulla scena musicale ghanese .\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n ","13 Dicembre 2023","2023-12-13 21:44:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/hiplife-200x110.jpg","RADIO KALAKUTA 11/12/2023","podcast",1702503891,[143],"http://radioblackout.org/tag/radiokalakuta/",[118],{"post_content":146},{"matched_tokens":147,"snippet":148,"value":149},[65],"e Liberia,portato dai marinai di \u003Cmark>etnia\u003C/mark> kru imbarcati sui grandi velieri"," \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/radio-kalakuta-11122023.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nRadio Kalakuta in questa puntata esplora il genere del \"palm wine music\",stile musicale legato al consumo del vino di palma che si sviluppa dal Ghana e radicatosi in Sierra Leone e Liberia,portato dai marinai di \u003Cmark>etnia\u003C/mark> kru imbarcati sui grandi velieri europei che approdano ad Accra.\r\n\r\nL'esplosione si registrerà negli anni '20 ma è stato nel 1947 che E.T. 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Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/2023-12-01-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nTorino. Bloccati i mercanti d’armi!\r\nIl 28 novembre era la giornata di apertura dell’Aerospace and defence meetings, mostra-mercato dell’industria bellica aerospaziale.\r\nUn evento a porte chiuse, riservato ai maggiori produttori a livello mondiale, ai rappresentanti di governi, forze armate e compagnie di contractor.\r\nL’appuntamento per gli antimilitaristi era di fronte all’ingresso dell’Oval, dove, protetti da un ingente schieramento di polizia, dovevano entrare i partecipanti a questa convention, fiore all’occhiello della lobby armiera subalpina.\r\nGli antimilitaristi armati di striscioni e cartelli sin dalle 12 hanno occupato la strada davanti al cancello del centro congressi.\r\nDopo pochi minuti le auto dirette all’Oval hanno fatto retro marcia. I partecipanti sono stati obbligati ad entrare all’Oval a piedi, alla spicciolata, da un passaggio interno al Lingotto.\r\nPer la prima volta dopo 18 anni gli antimilitarist* hanno bloccato l’ingresso ai mercanti d’armi.\r\nIl blocco è stato tenuto per oltre due ore, in modo che nessuno passasse dalla porta principale.\r\n\r\nSudan. Il silenzio sulla strage\r\nLa guerra civile in Sudan è scomparsa dai media, nonostante continuino i massacri specie nel Darfur.\r\nSe a Khartoum e nelle zone limitrofe la situazione è molto grave, nel Darfur è catastrofica. Forte è il rischio di un genocidio simile a quello compiuto nella prima decade del Duemila dagli ex janjaweed (termine che più o meno significa “diavoli a cavallo”), che sono stati ribattezzati Rapid Support Forces. Hemetti ne era il leader: assaltavano i villaggi africani, bruciavano le capanne, ammazzavano senza pietà gli uomini, stupravano le donne e rapivano i bambini costringendoli a arruolarsi.\r\nPersone in fuga verso il Ciad hanno riferito di una nuova ondata di omicidi a sfondo etnico nel Darfur occidentale, dopo che le RSF hanno preso il controllo della principale base dell’esercito a El Geneina, capoluogo della regione. Anche in questo caso testimoni oculari hanno riferito ai reporter di Reuters di aver visto le milizie arabe in azione mentre perseguitavano i masalit a Ardamata, vicino a El Geneina, dove si trova anche un campo per sfollati.\r\nIn quell’area l’obbiettivo sono proprio le persone di etnia masalit, popolazione musulmana, ma non araba, che vive a cavallo tra Sudan e Ciad.\r\nDa Africa ExPress\r\n\r\nAffari di morte tra Italia ed Egitto\r\nIl 22 novembre il gruppo a capitale statale Fincantieri Spa ha firmato con la Armament Authority del Ministero della Difesa della Repubblica araba d’Egitto un contratto della durata decennale per la fornitura di servizi di manutenzione e studi logistici a favore delle due fregate multi-missione Fremm “ENS Al-Galala” ed “ENS Bernees” della Marina Militare egiziana.\r\n\r\nIl contratto del valore di 260 milioni di euro comprende la quota che sarà destinata a Orizzonte Sistemi Navali (la joint venture partecipata da Fincantieri e dalla holding del complesso militare-industriale italiano Leonardo Spa con quote, rispettivamente, del 51% e del 49%) in qualità di sub-fornitore.\r\n\r\nIl governo israeliano vuole chiudere Haaretz\r\nHaaretz in ebraico significa “terra”. 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Dà voce a minoranze e maggioranze.\r\nCon la guerra di Gaza ha lasciato un discreto spazio alle critiche al governo e all’esercito per la mancata difesa dei Kibbutz attaccati violentemente da Hamas per ore nel drammatico 7 ottobre scorso, ha intervistato quotidianamente i parenti dei duecento e passa rapiti da Hamas che hanno esercitato una pressione politica per ottenere il rilascio degli ostaggi.\r\nLa scorsa settimana ha pubblicato un approfondimento sull’elicottero da combattimento che avrebbe sparato sui partecipanti al rave party israeliani facendo un certo numero di vittime. È molto critico su Netanyahu e la sua fuga dalle inchieste che lo accusano di corruzione.\r\nTutto questo certo ha dato fastidio (e dà fastidio) a quello che in Israele ora chiamano il triumvirato/gabinetto di guerra, formato dal premier Bibi Netanyahu, il ministro della difesa Yov Gallant e il ministro senza portafoglio Benny Ganz.\r\nFonte Senza Bavaglio\r\n\r\nAnalisi e prospettive del conflitto in medio oriente\r\nIl governo di Netanyahu è in profonda difficoltà da un anno. Per ottenere una coalizione governativa stabile in un paese che storicamente è caratterizzato da una certa instabilità parlamentare, il Likud si è dovuto alleare con gli elementi più oltranzisti del panorama politico, nello specifico con il variegato mondo del sionismo religioso e con raggruppamenti politici ultra-ortodossi. Nella storia politica israeliana tali gruppi non hanno mai goduto di peso politico come ora. Il sionismo, sia nella sua componente socialista che in quella revisionista, ovvero liberale, nasce come progetto politico laico nelle sue parti maggioritarie, e, sopratutto, trainanti, e tale rimane per decenni anche dopo la nascita dello stato di Israele. Le componenti religiose di estrema destra cominciano a guadagnare trazione a partire dalla seconda metà degli anni ’70. Elettoralmente avevano un peso relativo ma riescono a influenzare pesantemente lo scacchiere politico fornendo una base di voti per il Likud. Da quegli ambienti arriverà l’assassino di Rabin nel 1995. Facciamo un salto avanti di una decina di anni. A metà anni 2000 il governo – per ironia della sorte del Likud – nell’ambito del processo di pace decide il ritiro dalla striscia di Gaza e la demolizione degli insediamenti dei coloni sul territorio che viene restituito alle autorità palestinesi. Bisogna qua chiarire alcuni passaggi: quegli insediamenti erano roccaforti dell’estrema destra religiosa e nulla avevano a che fare con i Kibbuzim e Moshav dei pionieri e quel momento segna una frattura tra quei settori, dalla sinistra fino al centro-destra, della società israeliana che volevano un processo di pace con l’ANP e il movimento dei coloni che teorizza la necessità di stabilire l’autorità di uno stato con un’identità religiosa e politica – e non solo culturale – ebraica sull’intera area del così detto Grande Israele. Il processo di pace di quegli anni naufragò ma la frattura, logicamente, non venne mai sanata.\r\nNe abbiamo parlato con Gino\r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nVenerdì 8 dicembre\r\nmarcia No Tav da Susa a Venaus\r\nore 12 dal piazzale dell’ex Assa\r\n\r\nVenerdì 15 dicembre\r\nCena antinatalizia \r\nbenefit lotte sociali\r\nore 20 alla FAT, in corso Palermo 46\r\nMenù eretico \r\nEsposizione spettacolare del Prese(m)pio autogestito: porta la tua statuetta per arricchirlo!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 17,30 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","5 Dicembre 2023","2023-12-05 23:47:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/blu-200x110.jpg","Anarres del primo dicembre. 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Il sionismo, sia nella sua componente socialista che in quella revisionista, ovvero liberale, nasce come progetto politico laico nelle sue parti maggioritarie, e, sopratutto, trainanti, e tale rimane per decenni anche dopo la nascita dello stato di Israele. Le componenti religiose di estrema destra cominciano a guadagnare trazione a partire dalla seconda metà degli anni ’70. Elettoralmente avevano un peso relativo ma riescono a influenzare pesantemente lo scacchiere politico fornendo una base di voti per il Likud. Da quegli ambienti arriverà l’assassino di Rabin nel 1995. Facciamo un salto avanti di una decina di anni. A metà anni 2000 il governo – per ironia della sorte del Likud – nell’ambito del processo di pace decide il ritiro dalla striscia di Gaza e la demolizione degli insediamenti dei coloni sul territorio che viene restituito alle autorità palestinesi. Bisogna qua chiarire alcuni passaggi: quegli insediamenti erano roccaforti dell’estrema destra religiosa e nulla avevano a che fare con i Kibbuzim e Moshav dei pionieri e quel momento segna una frattura tra quei settori, dalla sinistra fino al centro-destra, della società israeliana che volevano un processo di pace con l’ANP e il movimento dei coloni che teorizza la necessità di stabilire l’autorità di uno stato con un’identità religiosa e politica – e non solo culturale – ebraica sull’intera area del così detto Grande Israele. Il processo di pace di quegli anni naufragò ma la frattura, logicamente, non venne mai sanata.\r\nNe abbiamo parlato con Gino\r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nVenerdì 8 dicembre\r\nmarcia No Tav da Susa a Venaus\r\nore 12 dal piazzale dell’ex Assa\r\n\r\nVenerdì 15 dicembre\r\nCena antinatalizia \r\nbenefit lotte sociali\r\nore 20 alla FAT, in corso Palermo 46\r\nMenù eretico \r\nEsposizione spettacolare del Prese(m)pio autogestito: porta la tua statuetta per arricchirlo!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 17,30 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[177],{"field":77,"matched_tokens":178,"snippet":174,"value":175},[65],{"best_field_score":155,"best_field_weight":156,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":157,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":33},{"document":181,"highlight":194,"highlights":199,"text_match":153,"text_match_info":202},{"comment_count":33,"id":182,"is_sticky":33,"permalink":183,"podcastfilter":184,"post_author":134,"post_content":185,"post_date":186,"post_excerpt":39,"post_id":182,"post_modified":187,"post_thumbnail":188,"post_title":189,"post_type":140,"sort_by_date":190,"tag_links":191,"tags":193},"82083","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-11-05-2023-america-latina-esito-del-voto-in-cile-rigurgito-pinochettista-e-desgaste-della-sinistra-alle-elezioni-per-la-costituenteparaguay-si-conferma-leterno-partido-colo/",[92],"Bastioni di Orione in questa puntata racconta dell'esito delle elezioni in Cile e Paraguay con Diego Battistessa giornalista freelance che si occupa del continente da anni che ci racconta della vittoria dei nostalgici del pinochettismo a 50 anni dal golpe del 1973 ,alle elezioni per la composizione del Consiglio costituzionale che dovrà redigere la nuova costituzione cilena in sostituzione di quella voluta da Pinochet.\r\n\r\nLa vittoria della destra consentirà paradossalmente a coloro che non volevano cambiare la costituzione di riscriverla e di esercitare anche un diritto di veto ,mentre le politiche accomodanti del presidente Boric verso i poteri costituiti hanno deluso i movimenti che esplosi nel 2019 lo avevano portato alla presidenza.Il numero delle schede annullate ,circa il 20 % in una elezione dove il voto era obbligatorio ,dimostrano una crescente sfiducia nel processo istituzionale verso la nuova costituzione ,anche alla luce del \"rechazo\" popolare del referendum scorso.\r\n\r\nLe condizioni di vita della popolazione peggiorano con una crescita dell'inflazione e una difficoltà crescente nella vita quotidiana ,la legge \"Nain Retamal\" che consente il grilletto facile e concede l'impunità de facto alle forze dell'ordine è stata vissuta come un tradimento dalle forze sociali che avevano sostenuto il cambiamento , le scelte del governo di Boric sembrano orientate sempre di piu' al mantenimento dello status quo neo liberale post Pinochet.\r\n\r\nIn Paraguay ha vinto ancora il Partido colorado che governa dal 1947 , a parte la breve esperienza di Lugo, un paese dove la corruzione regna sovrana ,si attende ancora una riforma agraria ,il sistema di repressione e controllo del partito al potere pervade la società e perpetua il modello autoritario dell'ex dittatore Stroessner.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BASTIONI-DI-ORIONE-110523-BATTISTESSA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nParliamo con Francesco Valacchi studioso esperto dell'area asiatica della situazione in Manipur, stato indiano al confine con la Birmania, scosso da scontri interetnici tra Meitei che sono la maggioranza induista che vive nella valle dell'Imphal e i Naga e i Kuki che vivono nelle colline .Le tensioni sono scaturite dalla decisione della Corte suprema indiana di riconoscere ai Meitei il beneficio di \"scheduled tribe\" istituto che consente di accedere a dei sostegni destinati ai gruppi etnici ritenuti svantaggiati ,relativi all'educazione ,la salute e l'occupazione nel settore pubblico. Questa decisione ha scatenato le proteste dei Naga e dei Kuki che temono di perdere il controllo delle loro terre e si ritengono svantaggiati da questa decisione ,mentre l'equilibrio etnico nello stato è compromesso dall'arrivo di molti profughi dalla vicina Birmania di etnia Chin ,affine ai Kuki.\r\n\r\nDietro queste motivazioni ci sono anche le politiche accentratrici del governo di Delhi e del BJP il partito nazionalista indu' di Modi che utilizza in modo discriminatorio la norma della \"scheduled tribe\",la posizione strategica del Manipur in quanto porta verso i mercati indocinesi,l'onda d'urto della crisi birmana ,la contesa per le risorse agricole sempre piu' scarse.\r\n\r\nIn Pakistan dopo l'arresto dell'ex presidente Imran Khan continuano gli scontri e le proteste dei suoi sostenitori che attaccano anche le caserme dell'esercito ,potente soggetto politico ed economico in Pakistan che ha un ruolo determinante nelle vicende del paese.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BASTIONI-DI-ORIONE-110523-VALACCHI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","13 Maggio 2023","2023-05-13 16:49:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-2-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 11/05/2023- AMERICA LATINA ESITO DEL VOTO IN CILE RIGURGITO PINOCHETTISTA E \"DESGASTE\" DELLA SINISTRA ALLE ELEZIONI PER LA COSTITUENTE,PARAGUAY SI CONFERMA L'ETERNO PARTIDO COLORADO EREDE DI STROESSNER.- MANIPUR LE FRATTURE ETNICHE SCUOTONO LA PORTA DI ACCESSO INDIANA ALLA PENISOLA INDOCINESE ,PAKISTAN LA CRISI ECONOMICA E QUELLA ISTITUZIONALE DOPO L'ARRESTO DELLEX PRESIDENTE IMRAN KHAN RISCHIANO DI TRAVOLGERE ANCHE L'ESERCITO .",1683996565,[192],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[124],{"post_content":195},{"matched_tokens":196,"snippet":197,"value":198},[65],"profughi dalla vicina Birmania di \u003Cmark>etnia\u003C/mark> Chin ,affine ai Kuki.\r\n\r\nDietro","Bastioni di Orione in questa puntata racconta dell'esito delle elezioni in Cile e Paraguay con Diego Battistessa giornalista freelance che si occupa del continente da anni che ci racconta della vittoria dei nostalgici del pinochettismo a 50 anni dal golpe del 1973 ,alle elezioni per la composizione del Consiglio costituzionale che dovrà redigere la nuova costituzione cilena in sostituzione di quella voluta da Pinochet.\r\n\r\nLa vittoria della destra consentirà paradossalmente a coloro che non volevano cambiare la costituzione di riscriverla e di esercitare anche un diritto di veto ,mentre le politiche accomodanti del presidente Boric verso i poteri costituiti hanno deluso i movimenti che esplosi nel 2019 lo avevano portato alla presidenza.Il numero delle schede annullate ,circa il 20 % in una elezione dove il voto era obbligatorio ,dimostrano una crescente sfiducia nel processo istituzionale verso la nuova costituzione ,anche alla luce del \"rechazo\" popolare del referendum scorso.\r\n\r\nLe condizioni di vita della popolazione peggiorano con una crescita dell'inflazione e una difficoltà crescente nella vita quotidiana ,la legge \"Nain Retamal\" che consente il grilletto facile e concede l'impunità de facto alle forze dell'ordine è stata vissuta come un tradimento dalle forze sociali che avevano sostenuto il cambiamento , le scelte del governo di Boric sembrano orientate sempre di piu' al mantenimento dello status quo neo liberale post Pinochet.\r\n\r\nIn Paraguay ha vinto ancora il Partido colorado che governa dal 1947 , a parte la breve esperienza di Lugo, un paese dove la corruzione regna sovrana ,si attende ancora una riforma agraria ,il sistema di repressione e controllo del partito al potere pervade la società e perpetua il modello autoritario dell'ex dittatore Stroessner.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BASTIONI-DI-ORIONE-110523-BATTISTESSA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nParliamo con Francesco Valacchi studioso esperto dell'area asiatica della situazione in Manipur, stato indiano al confine con la Birmania, scosso da scontri interetnici tra Meitei che sono la maggioranza induista che vive nella valle dell'Imphal e i Naga e i Kuki che vivono nelle colline .Le tensioni sono scaturite dalla decisione della Corte suprema indiana di riconoscere ai Meitei il beneficio di \"scheduled tribe\" istituto che consente di accedere a dei sostegni destinati ai gruppi etnici ritenuti svantaggiati ,relativi all'educazione ,la salute e l'occupazione nel settore pubblico. 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Ha fatto daportavoce di un gruppo di emigrati dal Corno d'Africa a Toriino. Scegliendo deliberatamente questo approccio sapevamo che ne sarebbe scaturita una visione parziale e divisiva che è componente essenziale del dissidio secolare tra le tribù che popolano quell'area: amhara, oromo, tigrini, borana, mursi, karo, hamar...\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/2020-11-10_fatti_narrazione-etiope_01.mp3\"][/audio]\r\n\r\nll primo tassello da cui partire per descrivere la situazione è l'ancora forte percezione di sé della minoranza tigrina di fronte alla spinta all'integrazione nazionale impressa da Ahmed e dalla sua esigenza di rilanciare l'economia anche con le ingenti risorse del Nord del paese, sia dopo questi ultimi decenni, successivi al crollo del regime del Derg, le innumerevoli guerre con Eritrea e Somalia, sia con la costante centralità della regione del Tigré con la sua gestione del potere nell'ultimo ventennio da parte della minoranza tigrina (6 per cento della popolazione etiope), oppressione di cui si avverte l'eco nelle parole risentite del nostro interlocutore africano, che legittimava l'intervento di Addis Abeba contro i ricchi secessionisti tigrini (cristiani), vieppiù separatisti e fomentatori delle divisioni etniche dopo aver perso il controllo del potere centrale e dell'esercito.\r\n\r\nNe abbiamo quindi discusso con Angelo Ferrari:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/2020_11_10_Etiopia-Chi-sta-sabotando-la-convivenza-e-lintegrazione-etnica_02.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLa crisi del Tigray nasce dallo scontro politico con il Tpfl, che è stato a lungo il partito egemone in seno all'Ersdf. Il Fronte tigrino si è sentito più volte preso di mira dalle riforme del nuovo premier, che intanto ha creato una propria formazione politica, il Partito della prosperità.\r\n\r\nNel Tigray le autorità locali hanno deciso di tenere elezioni indipendenti, quelle che sono state rinviate ad agosto con la causale (forse pretestuosa?) della epidemia di SarsCov2 e il Tpfl è stato riconfermato al governo regionale.Ora lo scontro è diventato militare, con il rischio che la rivalità politica si trasformi in conflitto interetnico. Soprattutto per l'avvicendamento di una tribù diversa (gli oromo) alla guida del paese, che sancisce il venir meno del processo di integrazione tra le molte etnie che compongono l'Etiopia; proprio quel sabotaggio del superamento delle divisioni etniche che nella testimonianza del giovane etiope si attribuiva al trentennio tigrino.\r\n\r\nMulu Nega è stato nominato da Ahmed nuovo governatore ad interim per la regione settentrionale del Tigray. Poco prima il parlamento aveva preso la risoluzione di stabilire un'amministrazione provvisoria. Ahmed sta producendo lo sforzo di superare l'etno-nazionalismo per arrivare a una forma di nazionalismo etiope, che la Diga della Rinascita rappresenta così unitaria (ma è divisiva – ovviamente – con gli altri paesi dell'area). Ma non può che essere a tempi lunghi, visto che persino la sua stessa etnia oromo si contrappone (molteplici sono stati gli scontri e i moti di piazza nei mesi scorsi). L'apertura liberista al capitale privato crea attriti nell’intera società, nel Tigray ancora di più; la penetrazione di militari nazionali nella regione settentrionale è quindi vista come intrusione, che ha fatto esplodere gli attacchi di Makallè. Si rischia l'esatto opposto del tentativo di unificare: la frammentazione perché ciascuno non si sente rappresentato a sufficienza. Intanto sono già 15.000 gli sfollati e innumerevoli i morti (si parla di 500 solo nel massacro del 10 novembre a Mai-Kadra, in Tigray).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/2020_11_10_Nazionalismo-e-svolta-liberista-di-Ahmed_03.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNel 2019 il Conte1 aveva stipulato con la ministra Trenta accordi militari con il presidente-nobel_per_la_pace_Ahmed: «difesa e sicurezza, formazione e addestramento, assistenza tecnica, operazioni di supporto alla pace... trasferimento di struttura d'arma e apparecchiatura bellica... è auspicata la promozione di iniziative finalizzate a razionalizzare il controllo sui prodotti a uso militare»; come i precedenti governi, soprattutto di centrosinistra, avevano appoggiato la parte eritrea, ora già coinvolta con esplosioni all'Asmara, perché gli ahmara si sono schierati subito con Addis Abeba. L'Italia sta cercando di tornare a essere protagonista nel Corno d'Africa... e quindi soffierà sul fuoco della guerra in un’area popolata dagli apparati militari di tutte le potenze mondiali, che si stanno accaparrando fette di un territorio che controlla traffici, merci, risorse. Una vera operazione neocoloniale nascosta sotto la cooperazione allo sviluppo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/Etiopia-meta-del-complesso-militar-industriale-italiano_04.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLe nazioni sono al soldo di potenze straniere per ridisegnare la geopolitica internazionale come avvenne nel periodo coloniale classico: tutte le potenze sono intente a controllare il passaggio del Mar Rosso da Aden a Suez (infatti a Gibuti, snodo essenziale del Belt Road Initiative, sono presenti tutti i contingenti militari) e ogni mossa è un riposizionamento strategico.\r\n\r\n \r\n\r\nCon Angelo si è anche parlato di Costa d’Avorio e altre nazioni africane, come l'emblematico Congo (una volta Zaire) per la sua particolare interpretazione del concetto occidentale di democrazia, e alcune hanno affrontato elezioni che sono normalmente truffe, perché l’accaparramento delel risorse e la loro svendita è sicuramente colonialismo e spartizione, ma anche esportazione di uno schema che già non funziona in Occidente e con l’Africa non c’entra nulla e impone sistemi economici di sfruttamento e ora anche di contesa con la penetrazione cinese, senza passare attraverso l’humus attraverso il quale si sono formate le comunità africane.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/2020_11_10_concetto-di-democrazia-importato-in-Africa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nE poi una chiosa africana sulla pirateria e il pattugliamento italiano del Golfo di Guinea (per ordine di Descalzi? mah!)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/pirateria-e-pattugliamento-italiano.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNell’ultimo quarto d’ora si è parlato di tagliagole processati all’Aja da presidenti (Ngbagbo, come Thaci dell’Uck kosovaro); poi a tamburo battente breakin’ news del 10 novembre... ma probabilmente sono notizie in evoluzione con dossier che finiremo con il riprendere in mano.\r\n\r\nScioperi in emergenza Covid madrilena – lo sciopero pandemico, poi lo sgombero di Guernica, Argenitna; uragano Eta nei Caraibi, infatti non c’entra con l’Euskadi. Poi la Bolivia di Arce e Morales in piena esaltazione retorica di ritorno al potere: diversamente dal Perù, dove continuano a dimettersi presidenti nela normalizzazione susseguente alla fine di Sendero luminoso; in Brasilesi sospende la sperimentaione del vaccino. Un po’ di nostalgia per il Farabundo Martì salvadoregno e scivolare alla fine verso il sogno distopico del Myanmar di Aung san Suu Kiy e le elezioni dell’8 novembre, cercando il pelo nel Rakhine e gli odi intrecciati che hanno aiutato l avittoria di The Lady coi risvolti economici di nuovo della Belt Road Initiative.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/ultimo-quarto-dora.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","15 Novembre 2020","2023-04-19 15:08:16","I Bastioni di Macallè: dietro la resa dei conti tra tribù etiopi un cambio di sistema",1605484755,[214],"http://radioblackout.org/tag/bastioniorione/",[120],{"post_content":217},{"matched_tokens":218,"snippet":219,"value":220},[65],"che persino la sua stessa \u003Cmark>etnia\u003C/mark> oromo si contrappone (molteplici sono","I Bastioni si sono riscaldati prima di adentrarsi nel Corno d’Africa facendo qualche valutazione su elezioni varie, in particolare quelle negli Usa, ma anche in Tanzania, Costa d’Avorio, Guinea:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/2020_11_10_primi-venti-minuti.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLa rivolta tigrina, mentre trasmettevamo la terza puntata dei Bastioni di Orione, cominciava a inasprirsi e Ahmed iniziava la risposta violenta alla reazione all’”invasione” governativa del territorio tigrino, ricco, nell’ultimo quarto di secolo al potere e convinto ad opporsi allo smantellamento dell’etno-nazinalismo, avviato dal neoliberismo di Ahmed, che con il nobel della pace in una mano e la Diga della Rinascita soffia sul nazionalismo con i fondi cinesi a sostenerlo, perché l’area rappresenta il corridoio della Belt Road Initiative, quel Mar Rosso appetibile da tutte le potenze, ch einfatti sono stanziali a Gibuti.\r\n\r\nAbbiamo affrontato l’argomento dapprima con un vocale registrato da un giovane etiope – non tigrino e dunque molto critico con gli insorti. 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Intanto sono già 15.000 gli sfollati e innumerevoli i morti (si parla di 500 solo nel massacro del 10 novembre a Mai-Kadra, in Tigray).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/2020_11_10_Nazionalismo-e-svolta-liberista-di-Ahmed_03.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNel 2019 il Conte1 aveva stipulato con la ministra Trenta accordi militari con il presidente-nobel_per_la_pace_Ahmed: «difesa e sicurezza, formazione e addestramento, assistenza tecnica, operazioni di supporto alla pace... trasferimento di struttura d'arma e apparecchiatura bellica... è auspicata la promozione di iniziative finalizzate a razionalizzare il controllo sui prodotti a uso militare»; come i precedenti governi, soprattutto di centrosinistra, avevano appoggiato la parte eritrea, ora già coinvolta con esplosioni all'Asmara, perché gli ahmara si sono schierati subito con Addis Abeba. L'Italia sta cercando di tornare a essere protagonista nel Corno d'Africa... e quindi soffierà sul fuoco della guerra in un’area popolata dagli apparati militari di tutte le potenze mondiali, che si stanno accaparrando fette di un territorio che controlla traffici, merci, risorse. Una vera operazione neocoloniale nascosta sotto la cooperazione allo sviluppo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/Etiopia-meta-del-complesso-militar-industriale-italiano_04.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLe nazioni sono al soldo di potenze straniere per ridisegnare la geopolitica internazionale come avvenne nel periodo coloniale classico: tutte le potenze sono intente a controllare il passaggio del Mar Rosso da Aden a Suez (infatti a Gibuti, snodo essenziale del Belt Road Initiative, sono presenti tutti i contingenti militari) e ogni mossa è un riposizionamento strategico.\r\n\r\n \r\n\r\nCon Angelo si è anche parlato di Costa d’Avorio e altre nazioni africane, come l'emblematico Congo (una volta Zaire) per la sua particolare interpretazione del concetto occidentale di democrazia, e alcune hanno affrontato elezioni che sono normalmente truffe, perché l’accaparramento delel risorse e la loro svendita è sicuramente colonialismo e spartizione, ma anche esportazione di uno schema che già non funziona in Occidente e con l’Africa non c’entra nulla e impone sistemi economici di sfruttamento e ora anche di contesa con la penetrazione cinese, senza passare attraverso l’humus attraverso il quale si sono formate le comunità africane.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/2020_11_10_concetto-di-democrazia-importato-in-Africa.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nE poi una chiosa africana sulla pirateria e il pattugliamento italiano del Golfo di Guinea (per ordine di Descalzi? mah!)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/pirateria-e-pattugliamento-italiano.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNell’ultimo quarto d’ora si è parlato di tagliagole processati all’Aja da presidenti (Ngbagbo, come Thaci dell’Uck kosovaro); poi a tamburo battente breakin’ news del 10 novembre... ma probabilmente sono notizie in evoluzione con dossier che finiremo con il riprendere in mano.\r\n\r\nScioperi in emergenza Covid madrilena – lo sciopero pandemico, poi lo sgombero di Guernica, Argenitna; uragano Eta nei Caraibi, infatti non c’entra con l’Euskadi. Poi la Bolivia di Arce e Morales in piena esaltazione retorica di ritorno al potere: diversamente dal Perù, dove continuano a dimettersi presidenti nela normalizzazione susseguente alla fine di Sendero luminoso; in Brasilesi sospende la sperimentaione del vaccino. Un po’ di nostalgia per il Farabundo Martì salvadoregno e scivolare alla fine verso il sogno distopico del Myanmar di Aung san Suu Kiy e le elezioni dell’8 novembre, cercando il pelo nel Rakhine e gli odi intrecciati che hanno aiutato l avittoria di The Lady coi risvolti economici di nuovo della Belt Road Initiative.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/11/ultimo-quarto-dora.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ",[222],{"field":77,"matched_tokens":223,"snippet":219,"value":220},[65],{"best_field_score":155,"best_field_weight":156,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":157,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":33},{"document":226,"highlight":242,"highlights":247,"text_match":153,"text_match_info":250},{"comment_count":33,"id":227,"is_sticky":33,"permalink":228,"podcastfilter":229,"post_author":230,"post_content":231,"post_date":232,"post_excerpt":39,"post_id":227,"post_modified":233,"post_thumbnail":234,"post_title":235,"post_type":140,"sort_by_date":236,"tag_links":237,"tags":241},"62757","http://radioblackout.org/podcast/overjoy-18-s2e7/",[98],"azizpablo","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/08/2020.08.11-15.30.00-OJ18.mp3\"][/audio]\r\nLa puntata di OverJoy di Martedì 11 Agosto 2020 incomincia alle 15:30 con i Rage Against The Machine per introdurre un tributo musicale al prematuramente scomparso Matteo Givone, con cinque brani da Indianizer e Maniaxxx, band di cui era attivista-chitarrista.\r\nLe selezioni di reggae roots & dub music incominciano con un brano dal nuovo disco di Stand High Patrol, e con novità dalla Giamaica con Sevannah, Tuff Like Iron e Daxta Daps che ci ha mandato dei brani da ascoltare in anteprima. The show is coming dei Dub Syndicate e poi sigla!, durante la quale annuncio dei disordini in Etiopia e in particolare e a Shashamane, leggendo una testimonianza che riassumo in calce.\r\nScarichetta Tenament Yard di Jacob Miller & Inner Circle con Chronixx, Assassin, Jesse Royal, Tanya Stephens e si va a concludere la scarica con una bellissima versione con violino. La session roots continua con Gregory Isaacs, Monyaka, Pablo Gad e Bim Sherman. Special dedication da Ibson che ricanta Kingly character di Garnett Silk, Rebel di Tarrus Riley con version di Dean Freaser, e poi prima produzione col nome Conscious Tribe in arrivo dal sound system sardo Shakalaka, con una melodica tune da Ras Man Man. Altra novità assoluta dalla Be Wild Production, etichetta francese con sede nell'isola Reunion, con la voce di Crosby che presenta la colonna sonora del 2020, un riddim chiamato Perilous Times in arrivo in autunno. Altra hit da Eric Donaldson e altro dubplate da King General: Revolution. Si conclude con uno stepper di Barry Isaacs e There is no end degli Israel Vibration.\r\n\r\nQui il sunto della testimonianza da Shahamane, datata 31 luglio 2020, tratta dal giornale online dell'Appennino reggiano:\r\n\r\n\"Carissimi,\r\n\r\nda una settimana è tornato finalmente internet, dopo un blackout di quasi un mese, così ora posso condividere qualcosa di ciò che è successo qui a Shashamane il 30 giugno.\r\n\r\nNon vi è mai capitato che, proprio quando vi lamentate che la vita è un po’ troppo monotona, non avete ancora finito di parlare che… badabunbede!, succede il finimondo?!\r\n\r\nEra martedì mattina, presto, prima delle 6, quando riceviamo due telefonate che ci avvisano di non uscire (è da 3 mesi che quasi non usciamo per il covid) perché sta succedendo qualcosa, stanno scoppiando incendi qua e là… Infatti da casa nostra vedevamo un fumo nero salire vicino alla chiesa ortodossa in centro città. Contemporaneamente abbiamo iniziato a sentire grida e urla in lontananza.\r\n\r\nLa sera prima, ad Addis, era stato ucciso un famoso cantante e musicista di etnia Oromo, Achalu Hudessa, un’icona della lotta degli Oromo per la libertà, e ora i giovani oromo, detti “Kerro”, si vendicavano, prendendo di mira le proprietà e le persone di origine Amara: l’intera città è stata in mano loro per oltre 5 ore, senza che nessuno sia intervenuto a fermarli.\r\n\r\nDal profeta Michea: “Guai a coloro che meditano l’iniquità e tramano il male sui loro giacigli; alla luce dell’alba lo compiono, perché in mano loro è il potere. Sono avidi di campi e li usurpano, di case e se le prendono. Così opprimono l’uomo e la sua casa, il proprietario e la sua eredità.” (Mi 2,1)\r\n\r\nQuesti giovani giravano in gruppo, con taniche di benzina e armati di grossi bastoni di legno o di ferro, o con machete e andavano in giro a distruggere e incendiare, con obiettivi ben precisi e mirati: hanno distrutto gli hotels più eleganti della città, i negozi più belli, dando fuoco a interi palazzi, banche, scuole, mulini, automobili, case. Anche nella zona del mercato hanno fatto un macello, non solo distruggendo, ma anche saccheggiando e rubando tutto quello che potevano portare via!\r\n\r\nIn poco tempo il cielo, che era già nuvoloso e grigio quel giorno, si è fatto sempre più cupo e denso e l’aria si è riempita di caligine e odor di bruciato. Ma ancora più inquietante, oltre alle grida e ai roghi che si alzavano sempre più numerosi da vari punti della città, sentivamo un terrificante rumore di colpi, tanti, continui, di lamiere battute, di vetri e bottiglie rotte, di cose distrutte, un rumore che è andato avanti e in modo sempre più violento, fino alle h. 13 circa.\r\n\r\nDa metà mattina fino al tardo pomeriggio, si sentiva anche rumore di spari: era la polizia? L’esercito? Erano spari in aria? Non sapevamo… ma la paura e l’apprensione crescevano.\r\n\r\nOsservando al di sopra della nostra fence, potevamo vedere queste bande di giovani, insieme con qualche donna, tutti con mazze e bastoni di legno o ferro lunghi e grossi, passare esagitati e dirigersi verso il centro città.\r\n\r\nVerso le 11,30 ci è sembrato che la situazione si stesse calmando, stavamo per tirare un sospiro di sollievo quando in pochi minuti davanti alla nostra porta e a quelle dei vicini, si sono radunati dei giovani, battendo e colpendo la porta, gridando di aprire. C’era un gran baccano, hanno tirato anche una bottiglia di vetro nel nostro cortile. Loro di fuori gridavano di aprire e noi urlavamo che questa era la casa dove si aiutano le loro donne e i loro bambini. Ci hanno riferito in seguito che qualcuno di loro ha confermato che noi aiutiamo e sfamiamo i loro bambini denutriti e malati, fatto sta che, dopo un momento, 15’… 20’… mezz’ora… non saprei dire, perché in quei frangenti si perde la nozione del tempo, si sono ritirati e si sono riversati contro la nostra vicina: da lei sono riusciti a entrare e hanno distrutto tutto quello che hanno potuto. Dopo qualche istante, improvvisamente è tornato il silenzio. Guardando da un buco della fence ho capito il perché: dal fondo della nostra strada (notare che non è la strada principale) stavano arrivando un centinaio di soldati dell’esercito, che a piedi si dirigevano verso il centro città, facendo scappare gli aggressori. \r\n\r\nQuella notte, tutta la città al buio e un silenzio impressionante… quel silenzio che subentra dopo la tempesta.\r\n\r\nTre giorni dopo, quando abbiamo finalmente avuto il coraggio di mettere il naso fuori dalla porta e andare in centro, uno spettacolo desolante e spettrale è apparso ai nostri occhi: distruzione completa, palazzi, negozi e mini-centri commerciali, costruiti negli ultimi 10 anni, carbonizzati, roba incendiata e carbonizzata ammucchiata qua e là ai bordi della strada: sedie, frigoriferi, televisori, tavoli, computers, auto, camion, di tutto… ovunque cenere e distruzione.\r\n\r\nSembra non ci siano stati tanti morti qui a Shashamane, ma ad Addis e nelle altre città dove sono scoppiate simili rivolte, il totale delle vittime accertate è salito a più di 260. Ciò che rattrista di più è sapere che l’uccisione di Achalu è stato solo un pretesto per accendere la miccia, ma è chiaro che si tratta di giochi politici malvagi e di persone senza scrupoli che usano queste masse di giovani disorientati e indottrinati per seminare morte e distruzione e gettare il paese nel caos.\r\n\r\nQui a Shashamane, ad Addis e in tutte le città più colpite ci sono stati più di 3000 arresti: anche il capo dei Kerro, Jawar Mohamed, è stato arrestato, con altri suoi collaboratori, e sono già iniziate le udienze in tribunale.\r\n\r\nCorrono anche voci qui in città che sia venuto Abyi Ahmed, il PM, in incognito, come è solito fare ogni tanto, vestito da soldato dell’esercito, con occhiali scuri e mascherina, per rendersi conto coi suoi occhi di ciò che era successo: dopo la sua visita, l’intera amministrazione della città è finita in carcere!\r\n\r\nPurtroppo tanti hanno perso il lavoro, o la casa, o ciò per cui avevano investito tutta una vita. C’è gente che vive qui a Shashamane da sempre, di etnia Amara, Guraghe, Kambata, Wolaita, qui hanno la casa, il lavoro, i parenti, dove scappano?\r\n\r\nSto imparando a non dare proprio nulla per scontato, neanche ciò che dovrebbe essere un diritto fondamentale di ogni essere umano: una casa sicura dove vivere, una tranquillità e stabilità sociale che ti permetta di lavorare e sperare in un futuro migliore. Ogni nuovo giorno ringrazio che la notte è trascorsa tranquilla e ogni sera ringrazio della pace del giorno trascorso! \r\n\r\nCon unità, Sara e Pia\"","11 Agosto 2020","2021-06-17 11:06:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/08/SHASHAMANE-31072020-1-200x110.jpg","OverJoy 18 [S2E7]",1597173410,[238,239,240],"http://radioblackout.org/tag/dub/","http://radioblackout.org/tag/reggae/","http://radioblackout.org/tag/roots/",[108,114,112],{"post_content":243},{"matched_tokens":244,"snippet":245,"value":246},[65],"famoso cantante e musicista di \u003Cmark>etnia\u003C/mark> Oromo, Achalu Hudessa, un’icona della","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/08/2020.08.11-15.30.00-OJ18.mp3\"][/audio]\r\nLa puntata di OverJoy di Martedì 11 Agosto 2020 incomincia alle 15:30 con i Rage Against The Machine per introdurre un tributo musicale al prematuramente scomparso Matteo Givone, con cinque brani da Indianizer e Maniaxxx, band di cui era attivista-chitarrista.\r\nLe selezioni di reggae roots & dub music incominciano con un brano dal nuovo disco di Stand High Patrol, e con novità dalla Giamaica con Sevannah, Tuff Like Iron e Daxta Daps che ci ha mandato dei brani da ascoltare in anteprima. The show is coming dei Dub Syndicate e poi sigla!, durante la quale annuncio dei disordini in Etiopia e in particolare e a Shashamane, leggendo una testimonianza che riassumo in calce.\r\nScarichetta Tenament Yard di Jacob Miller & Inner Circle con Chronixx, Assassin, Jesse Royal, Tanya Stephens e si va a concludere la scarica con una bellissima versione con violino. La session roots continua con Gregory Isaacs, Monyaka, Pablo Gad e Bim Sherman. Special dedication da Ibson che ricanta Kingly character di Garnett Silk, Rebel di Tarrus Riley con version di Dean Freaser, e poi prima produzione col nome Conscious Tribe in arrivo dal sound system sardo Shakalaka, con una melodica tune da Ras Man Man. Altra novità assoluta dalla Be Wild Production, etichetta francese con sede nell'isola Reunion, con la voce di Crosby che presenta la colonna sonora del 2020, un riddim chiamato Perilous Times in arrivo in autunno. Altra hit da Eric Donaldson e altro dubplate da King General: Revolution. Si conclude con uno stepper di Barry Isaacs e There is no end degli Israel Vibration.\r\n\r\nQui il sunto della testimonianza da Shahamane, datata 31 luglio 2020, tratta dal giornale online dell'Appennino reggiano:\r\n\r\n\"Carissimi,\r\n\r\nda una settimana è tornato finalmente internet, dopo un blackout di quasi un mese, così ora posso condividere qualcosa di ciò che è successo qui a Shashamane il 30 giugno.\r\n\r\nNon vi è mai capitato che, proprio quando vi lamentate che la vita è un po’ troppo monotona, non avete ancora finito di parlare che… badabunbede!, succede il finimondo?!\r\n\r\nEra martedì mattina, presto, prima delle 6, quando riceviamo due telefonate che ci avvisano di non uscire (è da 3 mesi che quasi non usciamo per il covid) perché sta succedendo qualcosa, stanno scoppiando incendi qua e là… Infatti da casa nostra vedevamo un fumo nero salire vicino alla chiesa ortodossa in centro città. Contemporaneamente abbiamo iniziato a sentire grida e urla in lontananza.\r\n\r\nLa sera prima, ad Addis, era stato ucciso un famoso cantante e musicista di \u003Cmark>etnia\u003C/mark> Oromo, Achalu Hudessa, un’icona della lotta degli Oromo per la libertà, e ora i giovani oromo, detti “Kerro”, si vendicavano, prendendo di mira le proprietà e le persone di origine Amara: l’intera città è stata in mano loro per oltre 5 ore, senza che nessuno sia intervenuto a fermarli.\r\n\r\nDal profeta Michea: “Guai a coloro che meditano l’iniquità e tramano il male sui loro giacigli; alla luce dell’alba lo compiono, perché in mano loro è il potere. Sono avidi di campi e li usurpano, di case e se le prendono. Così opprimono l’uomo e la sua casa, il proprietario e la sua eredità.” (Mi 2,1)\r\n\r\nQuesti giovani giravano in gruppo, con taniche di benzina e armati di grossi bastoni di legno o di ferro, o con machete e andavano in giro a distruggere e incendiare, con obiettivi ben precisi e mirati: hanno distrutto gli hotels più eleganti della città, i negozi più belli, dando fuoco a interi palazzi, banche, scuole, mulini, automobili, case. Anche nella zona del mercato hanno fatto un macello, non solo distruggendo, ma anche saccheggiando e rubando tutto quello che potevano portare via!\r\n\r\nIn poco tempo il cielo, che era già nuvoloso e grigio quel giorno, si è fatto sempre più cupo e denso e l’aria si è riempita di caligine e odor di bruciato. Ma ancora più inquietante, oltre alle grida e ai roghi che si alzavano sempre più numerosi da vari punti della città, sentivamo un terrificante rumore di colpi, tanti, continui, di lamiere battute, di vetri e bottiglie rotte, di cose distrutte, un rumore che è andato avanti e in modo sempre più violento, fino alle h. 13 circa.\r\n\r\nDa metà mattina fino al tardo pomeriggio, si sentiva anche rumore di spari: era la polizia? L’esercito? Erano spari in aria? Non sapevamo… ma la paura e l’apprensione crescevano.\r\n\r\nOsservando al di sopra della nostra fence, potevamo vedere queste bande di giovani, insieme con qualche donna, tutti con mazze e bastoni di legno o ferro lunghi e grossi, passare esagitati e dirigersi verso il centro città.\r\n\r\nVerso le 11,30 ci è sembrato che la situazione si stesse calmando, stavamo per tirare un sospiro di sollievo quando in pochi minuti davanti alla nostra porta e a quelle dei vicini, si sono radunati dei giovani, battendo e colpendo la porta, gridando di aprire. C’era un gran baccano, hanno tirato anche una bottiglia di vetro nel nostro cortile. Loro di fuori gridavano di aprire e noi urlavamo che questa era la casa dove si aiutano le loro donne e i loro bambini. Ci hanno riferito in seguito che qualcuno di loro ha confermato che noi aiutiamo e sfamiamo i loro bambini denutriti e malati, fatto sta che, dopo un momento, 15’… 20’… mezz’ora… non saprei dire, perché in quei frangenti si perde la nozione del tempo, si sono ritirati e si sono riversati contro la nostra vicina: da lei sono riusciti a entrare e hanno distrutto tutto quello che hanno potuto. Dopo qualche istante, improvvisamente è tornato il silenzio. Guardando da un buco della fence ho capito il perché: dal fondo della nostra strada (notare che non è la strada principale) stavano arrivando un centinaio di soldati dell’esercito, che a piedi si dirigevano verso il centro città, facendo scappare gli aggressori. \r\n\r\nQuella notte, tutta la città al buio e un silenzio impressionante… quel silenzio che subentra dopo la tempesta.\r\n\r\nTre giorni dopo, quando abbiamo finalmente avuto il coraggio di mettere il naso fuori dalla porta e andare in centro, uno spettacolo desolante e spettrale è apparso ai nostri occhi: distruzione completa, palazzi, negozi e mini-centri commerciali, costruiti negli ultimi 10 anni, carbonizzati, roba incendiata e carbonizzata ammucchiata qua e là ai bordi della strada: sedie, frigoriferi, televisori, tavoli, computers, auto, camion, di tutto… ovunque cenere e distruzione.\r\n\r\nSembra non ci siano stati tanti morti qui a Shashamane, ma ad Addis e nelle altre città dove sono scoppiate simili rivolte, il totale delle vittime accertate è salito a più di 260. Ciò che rattrista di più è sapere che l’uccisione di Achalu è stato solo un pretesto per accendere la miccia, ma è chiaro che si tratta di giochi politici malvagi e di persone senza scrupoli che usano queste masse di giovani disorientati e indottrinati per seminare morte e distruzione e gettare il paese nel caos.\r\n\r\nQui a Shashamane, ad Addis e in tutte le città più colpite ci sono stati più di 3000 arresti: anche il capo dei Kerro, Jawar Mohamed, è stato arrestato, con altri suoi collaboratori, e sono già iniziate le udienze in tribunale.\r\n\r\nCorrono anche voci qui in città che sia venuto Abyi Ahmed, il PM, in incognito, come è solito fare ogni tanto, vestito da soldato dell’esercito, con occhiali scuri e mascherina, per rendersi conto coi suoi occhi di ciò che era successo: dopo la sua visita, l’intera amministrazione della città è finita in carcere!\r\n\r\nPurtroppo tanti hanno perso il lavoro, o la casa, o ciò per cui avevano investito tutta una vita. 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È del tutto falso: ad oggi non è stato registrato nessun caso nel nostro Paese. Il rischio che arrivi qualcuno dalla Cina che ha contratto il virus è “moderato” ma, viste le misure precauzionali che sono state disposte negli aeroporti, il rischio che l’infezione si trasmetta in Italia (e in generale nella Ue) è ritenuto “molto basso”.\r\n\r\n2 – Non bisogna più viaggiare verso la Cina e l’Asia\r\nNo, non bisogna smettere di viaggiare, nemmeno verso la Cina. Infatti, sulla base delle informazioni attualmente disponibili, riporta Epicentro, l’Oms non raccomanda alcuna restrizione a viaggi o a rotte commerciali.\r\n\r\n \t\r\n \tVOID-004 - 암호 | VILL4IN\r\n \t動亂星 Stars of Turmoil | GG Lobster\r\n \tDeep Space ヒーロー | KITE0080\r\n \tSacred | VILL4IN\r\n \tOUT OF FASHION BOYS VOL.1 | OUT OF FASHION BOYS\r\n \tLose Your Mind | Neoncity Records\r\n \t▶︎ [S!LK002] 3ASiC - FOUND.000 找回文件 | S!LK\r\n \t▶︎ Late Night | [圆形科技局][EGGSTUDIO]\r\n \t▶︎ Mettā Muzik, Vol 2 LP | Mettāsonic\r\n \t▶︎ 地府 | PURE LIFE\r\n \t▶︎ Mica Remixes | Scintii\r\n \t▶︎ Skyline Death | Tzekin\r\n \t▶︎ Matra EP | Le Makeup\r\n \t失而复得 | G.B.J.D. Records\r\n \t▶︎ Do Hits Presents Year of the Monkey | Do Hits\r\n \t▶︎ ONE HUNDRED AND TWENTY SEVEN | playreclabel\r\n \tNine-dimensional space | playreclabel\r\n \t▶︎ SHAME | Laughing Ears\r\n \t金巴利道路真理生命聯合 | Qiii Snacks Records\r\n \t▶︎ It's Been One of Those Lives | LOVECRYPT\r\n \t▶︎ Nuptial's Rupture | LOVECRYPT\r\n \t▶︎ System Ready | LOVECRYPT\r\n \t▶︎ childhood's end | LOVECRYPT\r\n \t▶︎ XOXO | LOVECRYPT\r\n \t▶︎ EP | LOVECRYPT\r\n \t▶︎ XENO | LOVECRYPT\r\n \tplasmaaa | nojiji record\r\n \tNon Serviam | playreclabel\r\n \t▶︎ Doppler Shift (LP) | SHAO\r\n \t▶︎ FOREIGN ANIMAL | Roe Zeau\r\n \t▶︎ Synthetic China Vol 1 合成中国 | D Force Records\r\n \t▶︎ CLVB ZVKVNFT 未来俱乐部 | D Force Records\r\n \tMusic for Advertisements 7\" | Genjing Records\r\n \t▶︎ Li Shurui | Li Daiguo\r\n \t▶︎ Fishing on AM radio | Yannick Dauby / Kalerne Editions\r\n \tUnderU Presents Pantry | UnderU\r\n \t▶︎ 經歷了夢的遙遠是否現實將更加豐沛 Will the Reality Become More Fertile Through Distant Dreams? | KillerBlood\r\n \t▶︎ Koujie Koujie | Fangyi Liu\r\n \t冢虎 Zhonghu | Future Proof : 面向異日\r\n\r\nevitare il contatto stretto con soggetti affetti da infezioni respiratorie acute; lavare frequentemente le mani, in particolare dopo contatto con persone malate o con il loro ambiente; evitare contatti non protetti con animali di fattoria o selvatici; persone con sintomi di infezione acuta delle vie aeree dovrebbero mantenersi a distanza, coprire colpi di tosse o starnuti con fazzoletti usa e getta o con i vestiti e lavarsi le mani; rafforzare, in particolare nei pronto soccorso e nei dipartimenti di medicina d’urgenza, le misure standard di prevenzione e controllo delle infezioni.\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=kX0rPNrBxfs\r\n\r\n3 – È pericoloso mangiare cibo cinese in Italia\r\nLa preoccupazione è infondata. Il rischio di contagio non riguarda il cibo.\r\n\r\n \r\n\r\n[caption id=\"\" align=\"alignleft\" width=\"282\"] \"Le persone con la febbre che nascondono i loro sintomi sono nemici di classe nascosti tra il popolo\" - il Partito Comunista cinese (2020)[/caption]\r\n\r\n4 – Il virus è letale\r\nNon particolarmente. La stragrande maggioranza dei contagiati sopravvive al virus. Non c’è motivo di incoraggiare il panico con un linguaggio esagerato».\r\n\r\n5 – È un complotto per vendere i vaccini\r\nNo, non esiste ancora un vaccino per il coronavirus 2019-nCoV. Secondo alcuni utenti di Twitter di origine americana il coronavirus cinese sarebbe stato brevettato nel 2015 dal Pirbright Institute. Il brevetto sarebbe poi stato approvato dal governo degli Stati Uniti.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDal nostro inviato a Wuhan\r\nShan Ren Shen Fu\"All’improvviso, a Wuhan è cresciuto non solo il prezzo delle mascherine, ma anche il prezzo delle verdure nei supermercati. Tanti criticano questo perché non si deve approfittare della catastrofe per arricchirsi, ma dal punto di vista dell’umanità, dinanzi agli scaffali che si svuotano in un batter d’occhio e la possibilità del facile guadagno, è difficile che i commercianti non cedano alla tentazione. Sta proprio qui il problema! Il virus polmonare di Wuhan è ormai divenuto un evento pubblico nazionale. E poiché la città di Wuhan è in stato di isolamento, la chiave per la stabilità è come rifornirsi di cibo a prezzi equi.Il cuore di ognuno è colpito dalla gravità dell’epidemia, ma anche dal coraggio del personale medico che soccorre per alleviare il dolore.\r\n\r\nHangzhou, capital of China’s eastern Zhejiang province, has long been one of the country’s most prosperous cities, sitting at the sea-side terminus of a complex trading network uniting much of the ancient world during the Tang and Song dynasties. It’s also one of the most famously beautiful and refined cities in China, renowned for its literary history and for the idyllic views offered by its West Lake, a UNESCO World Heritage site.\r\nDespite this historical pedigree, however, Hangzhou also has a more progressive, grittier fringe. The China Academy of Art in Hangzhou has been turning out some of the country’s most provocative visual and multimedia artists for the last decade, specifically from its New Media department helmed by video artist Zhang Peili and sound artist Yao Dajuin. The influences these two avant-garde pioneers have brought to the water table has influenced a wide variety of experimental sounds being made in Hangzhou today, which are supplemented by the internet-damaged alternative club music of new label FunctionLab, as well as a healthy dose of post-punk, shoegaze, vaporwave, bedroom trap and more from other corners of the city’s music scene.\r\nHere’s a healthy sampling to tune your ears to the sound of Hangzhou today:\r\nTRACKLIST\r\n\r\n1. Mice – “身姿祭献” [00:00]2. GUAN – “Air Sac 气囊(feat.GUMME)” [01:58]3. 养鸡 (yang ji) – “和全世界trap (trap with the whole world)” [06:41]4. wooeton – “Vietnam Coast” (excerpt) [09:18]5. self party – “Regina Sue” [11:17]6. Dolphy Kick Bebop – “Equus” [15:03]7. The Wisdom Teeth – ” 夜间视力” [20:39]8. 切 (Qie) – “操场“ [26:30]9. GG Lobster – “No One Like Us” [28:27]10. YUNG MIN – “Brutal Death bb” [32:16]11. ayrtbh (Wang Changcun) – “damn.gif” (excerpt) [35:33]12. RMBit -“Enter the ether_p2” [39:00]13. Dropdown – “CF stream” [40:25]14. Li Jianhong – “1969” (excerpt) [52:39]15. Lao Dan – “分身 無形 (Doppelganger & Immateriality)” [1:01:13]16. Little Wizard (小巫师) – “Future” [1:04:58]\r\nPROPAGANDA VS MUSIC\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=RD_qxrRzuAM\r\n\r\n ","29 Gennaio 2020","2020-01-29 14:36:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/81737031_221780925505170_1694218013714711141_n-200x110.jpg","ARSIDER _ 冠状病毒 _ Sinofobia elettrodigitale",1580308602,[264,265,266],"http://radioblackout.org/tag/cina/","http://radioblackout.org/tag/coronavirus/","http://radioblackout.org/tag/merda-elettronica/",[110,116,122],{"post_content":269},{"matched_tokens":270,"snippet":271,"value":272},[65],"avversione verso le persone di \u003Cmark>etnia\u003C/mark> cinese e in casi più","La sinofobia, talvolta detta sentimento anticinese, è la paura e/o avversione verso le persone di \u003Cmark>etnia\u003C/mark> cinese e in casi più generalizzati all'intero popolo, cultura e storia della Cina.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/01/arsidercoronavirus.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nIN CINA SI MANGIA SOLO RISO?\r\nI CINESI LAVORANO SENZA CONTRATTO?\r\nI CINESI SONO TUTTI UGUALI?\r\nI CINESI MANGIANO I CANI?\r\nI CINESI NON MUOIONO MAI?\r\nLA CINA E' MOLTO INQUINATA?\r\nPERCHÈ I CINESI COPIANO TUTTO?\r\n\r\n«Non è possibile trasformare il mondo se non col fucile»\r\n1 – Il virus è già arrivato in Italia\r\nCircolano alcune notizie – false – sul fatto che il nuovo coronavirus cinese sarebbe arrivato in Italia. È del tutto falso: ad oggi non è stato registrato nessun caso nel nostro Paese. Il rischio che arrivi qualcuno dalla Cina che ha contratto il virus è “moderato” ma, viste le misure precauzionali che sono state disposte negli aeroporti, il rischio che l’infezione si trasmetta in Italia (e in generale nella Ue) è ritenuto “molto basso”.\r\n\r\n2 – Non bisogna più viaggiare verso la Cina e l’Asia\r\nNo, non bisogna smettere di viaggiare, nemmeno verso la Cina. Infatti, sulla base delle informazioni attualmente disponibili, riporta Epicentro, l’Oms non raccomanda alcuna restrizione a viaggi o a rotte commerciali.\r\n\r\n \t\r\n \tVOID-004 - 암호 | VILL4IN\r\n \t動亂星 Stars of Turmoil | GG Lobster\r\n \tDeep Space ヒーロー | KITE0080\r\n \tSacred | VILL4IN\r\n \tOUT OF FASHION BOYS VOL.1 | OUT OF FASHION BOYS\r\n \tLose Your Mind | Neoncity Records\r\n \t▶︎ [S!LK002] 3ASiC - FOUND.000 找回文件 | S!LK\r\n \t▶︎ Late Night | [圆形科技局][EGGSTUDIO]\r\n \t▶︎ Mettā Muzik, Vol 2 LP | Mettāsonic\r\n \t▶︎ 地府 | PURE LIFE\r\n \t▶︎ Mica Remixes | Scintii\r\n \t▶︎ Skyline Death | Tzekin\r\n \t▶︎ Matra EP | Le Makeup\r\n \t失而复得 | G.B.J.D. Records\r\n \t▶︎ Do Hits Presents Year of the Monkey | Do Hits\r\n \t▶︎ ONE HUNDRED AND TWENTY SEVEN | playreclabel\r\n \tNine-dimensional space | playreclabel\r\n \t▶︎ SHAME | Laughing Ears\r\n \t金巴利道路真理生命聯合 | Qiii Snacks Records\r\n \t▶︎ It's Been One of Those Lives | LOVECRYPT\r\n \t▶︎ Nuptial's Rupture | LOVECRYPT\r\n \t▶︎ System Ready | LOVECRYPT\r\n \t▶︎ childhood's end | LOVECRYPT\r\n \t▶︎ XOXO | LOVECRYPT\r\n \t▶︎ EP | LOVECRYPT\r\n \t▶︎ XENO | LOVECRYPT\r\n \tplasmaaa | nojiji record\r\n \tNon Serviam | playreclabel\r\n \t▶︎ Doppler Shift (LP) | SHAO\r\n \t▶︎ FOREIGN ANIMAL | Roe Zeau\r\n \t▶︎ Synthetic China Vol 1 合成中国 | D Force Records\r\n \t▶︎ CLVB ZVKVNFT 未来俱乐部 | D Force Records\r\n \tMusic for Advertisements 7\" | Genjing Records\r\n \t▶︎ Li Shurui | Li Daiguo\r\n \t▶︎ Fishing on AM radio | Yannick Dauby / Kalerne Editions\r\n \tUnderU Presents Pantry | UnderU\r\n \t▶︎ 經歷了夢的遙遠是否現實將更加豐沛 Will the Reality Become More Fertile Through Distant Dreams? | KillerBlood\r\n \t▶︎ Koujie Koujie | Fangyi Liu\r\n \t冢虎 Zhonghu | Future Proof : 面向異日\r\n\r\nevitare il contatto stretto con soggetti affetti da infezioni respiratorie acute; lavare frequentemente le mani, in particolare dopo contatto con persone malate o con il loro ambiente; evitare contatti non protetti con animali di fattoria o selvatici; persone con sintomi di infezione acuta delle vie aeree dovrebbero mantenersi a distanza, coprire colpi di tosse o starnuti con fazzoletti usa e getta o con i vestiti e lavarsi le mani; rafforzare, in particolare nei pronto soccorso e nei dipartimenti di medicina d’urgenza, le misure standard di prevenzione e controllo delle infezioni.\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=kX0rPNrBxfs\r\n\r\n3 – È pericoloso mangiare cibo cinese in Italia\r\nLa preoccupazione è infondata. Il rischio di contagio non riguarda il cibo.\r\n\r\n \r\n\r\n[caption id=\"\" align=\"alignleft\" width=\"282\"] \"Le persone con la febbre che nascondono i loro sintomi sono nemici di classe nascosti tra il popolo\" - il Partito Comunista cinese (2020)[/caption]\r\n\r\n4 – Il virus è letale\r\nNon particolarmente. La stragrande maggioranza dei contagiati sopravvive al virus. Non c’è motivo di incoraggiare il panico con un linguaggio esagerato».\r\n\r\n5 – È un complotto per vendere i vaccini\r\nNo, non esiste ancora un vaccino per il coronavirus 2019-nCoV. Secondo alcuni utenti di Twitter di origine americana il coronavirus cinese sarebbe stato brevettato nel 2015 dal Pirbright Institute. Il brevetto sarebbe poi stato approvato dal governo degli Stati Uniti.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDal nostro inviato a Wuhan\r\nShan Ren Shen Fu\"All’improvviso, a Wuhan è cresciuto non solo il prezzo delle mascherine, ma anche il prezzo delle verdure nei supermercati. Tanti criticano questo perché non si deve approfittare della catastrofe per arricchirsi, ma dal punto di vista dell’umanità, dinanzi agli scaffali che si svuotano in un batter d’occhio e la possibilità del facile guadagno, è difficile che i commercianti non cedano alla tentazione. Sta proprio qui il problema! Il virus polmonare di Wuhan è ormai divenuto un evento pubblico nazionale. E poiché la città di Wuhan è in stato di isolamento, la chiave per la stabilità è come rifornirsi di cibo a prezzi equi.Il cuore di ognuno è colpito dalla gravità dell’epidemia, ma anche dal coraggio del personale medico che soccorre per alleviare il dolore.\r\n\r\nHangzhou, capital of China’s eastern Zhejiang province, has long been one of the country’s most prosperous cities, sitting at the sea-side terminus of a complex trading network uniting much of the ancient world during the Tang and Song dynasties. It’s also one of the most famously beautiful and refined cities in China, renowned for its literary history and for the idyllic views offered by its West Lake, a UNESCO World Heritage site.\r\nDespite this historical pedigree, however, Hangzhou also has a more progressive, grittier fringe. The China Academy of Art in Hangzhou has been turning out some of the country’s most provocative visual and multimedia artists for the last decade, specifically from its New Media department helmed by video artist Zhang Peili and sound artist Yao Dajuin. The influences these two avant-garde pioneers have brought to the water table has influenced a wide variety of experimental sounds being made in Hangzhou today, which are supplemented by the internet-damaged alternative club music of new label FunctionLab, as well as a healthy dose of post-punk, shoegaze, vaporwave, bedroom trap and more from other corners of the city’s music scene.\r\nHere’s a healthy sampling to tune your ears to the sound of Hangzhou today:\r\nTRACKLIST\r\n\r\n1. Mice – “身姿祭献” [00:00]2. GUAN – “Air Sac 气囊(feat.GUMME)” [01:58]3. 养鸡 (yang ji) – “和全世界trap (trap with the whole world)” [06:41]4. wooeton – “Vietnam Coast” (excerpt) [09:18]5. self party – “Regina Sue” [11:17]6. Dolphy Kick Bebop – “Equus” [15:03]7. The Wisdom Teeth – ” 夜间视力” [20:39]8. 切 (Qie) – “操场“ [26:30]9. GG Lobster – “No One Like Us” [28:27]10. YUNG MIN – “Brutal Death bb” [32:16]11. ayrtbh (Wang Changcun) – “damn.gif” (excerpt) [35:33]12. RMBit -“Enter the ether_p2” [39:00]13. 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