","Brasile. Un fascista alla presidenza","post",1540926758,[61,62,63,64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/bolsonaro/","http://radioblackout.org/tag/brasile/","http://radioblackout.org/tag/elezioni-in-brasile/","http://radioblackout.org/tag/evangelici/","http://radioblackout.org/tag/misoginia/","http://radioblackout.org/tag/omofobia/","http://radioblackout.org/tag/razzismo/","http://radioblackout.org/tag/sem-terra/",[70,15,71,26,22,72,73,20],"bolsonaro","elezioni in brasile","omofobia","razzismo",{"post_content":75,"tags":79},{"matched_tokens":76,"snippet":77,"value":78},[26],"ha incassato l’appoggio dei cristiani \u003Cmark>evangelici\u003C/mark> (circa un quarto dell’elettorato), che","Le elezioni presidenziali sono state vinte dal candidato di estrema destra Jair Bolsonaro, che ha ottenuto il 55,2 per cento dei voti al secondo turno, contro il 44,8 per cento di Fernando Haddad, candidato del Partito dei Lavoratori e appoggiato dall’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva.\r\nPopulista ed estremista, Bolsonaro è un ex militare, che in più occasioni ha dichiarato di rimpiangere i tempi della dittatura e ha promesso che darà grandi poteri alla polizia pur di combattere la corruzione e la criminalità. E' misogino, omofobo e razzista.\r\nBolsonaro ha più volte minacciato gli avversari e c'è il serio pericolo che limiti le libertà personali. Ha dichiarato che il movimento dei lavoratori Sem Terra è un'organizzazione terrorista e come tale verrà trattata. Ha dichiarato di rimpiangere la dittatura e di rimproverare ai militari golpisti di aver praticato la tortura senza uccidere gli oppositori politici.\r\n\r\nHaddad ha vinto nel nord-est del Brasile, dove tradizionalmente il partito dei Lavoratori raccoglie molti consensi, mentre Bolsonaro ha vinto praticamente in tutte le altre zone in molti casi con un vantaggio di svariati punti percentuali.\r\n\r\nEx militare di estrema destra, Bolsonaro fa parte del Partito Social-liberale, tradizionalmente di orientamento nazionalista e conservatore. Al primo turno delle elezioni aveva ottenuto il 46 per cento, contro il 29,3 per cento di Haddad, la cui pur importante rimonta non è bastata a ribaltare il risultato del primo turno.\r\n\r\nBolsonaro ha incassato l’appoggio dei cristiani \u003Cmark>evangelici\u003C/mark> (circa un quarto dell’elettorato), che con lui condividono le proposte per eliminare l’educazione sessuale dalle scuole, negare i diritti civili alle persone omosessuali e di depenalizzare, anche parzialmente, l’aborto. Nei confronti delle donne, degli omosessuali del movimento dei Sem Terra, Bolsonaro ha fatto più volte dichiarazioni violente e sprezzanti. Una volta disse a una collega deputata che non meritava nemmeno di essere stuprata da lui. Bolsonaro sostiene che le donne guadagnino meno degli uomini perché sono più costose da assumere e devono essere pagate anche quando sono in congedo di maternità.\r\nNel mirino di Bolsonaro c'è anche l'Amazzonia. Il nuovo presidente intende creare un asse di penetrazione stradale nella foresta vergine, cancellare la legislazione vigente e smantellare il Ministero dell'Ambiente, consegnando il polmone verde del pianeta al mercato libero dei taglialegna.\r\n\r\nBolsonaro è stato sostenuto anche dai molti ex elettori del Partito dei Lavoratori, accusato di non aver eliminato la corruzione e travolto da numerose inchieste giudiziarie. Bolsonaro ha centrato la campagna elettorale sulla lotta alla criminalità, divenendo il collettore della paura dilagante . Ha promesso di aumentare gli investimenti nella polizia, di ridurre l’età dell’imputabilità penale facendola passare da 18 a 16 anni e di nominare diversi militari in posizioni di governo. Ha inoltre promesso di riformare l’Estatuto do desarmamento, una legge federale approvata nel 2003 che rende più selettivo e regolamentato l’acquisto e il trasporto di armi.\r\n\r\nContro la corruzione, Bolsonaro punta alla privatizzazione di alcune grandi aziende statali, per ridurre sensibilmente il rischio di tangenti e malversazioni. Bolsonaro ha inoltre promesso di riformare il sistema dell’istruzione, che in Brasile presenta un forte divario tra chi può permettersi buone scuole private e chi invece non può far altro che frequentare le scuole pubbliche, mal finanziate e organizzate. Nei suoi comizi ha sostenuto che i bambini devono essere istruiti “senza indottrinamenti o sessualizzazioni precoci”, facendo riferimento ad Haddad che alcuni anni fa, quando era ministro dell’Istruzione, avviò un progetto contro l’omofobia.\r\n\r\nBolsonaro ha infine promesso una riforma fiscale, e la modifica del sistema pensionistico oltre ad un reddito minimo per le famiglie. Non è però chiaro con quali risorse possa finanziare i suoi piani molto ambiziosi e che hanno convinto molti elettori indecisi a votare per lui.\r\n\r\nDella situazione politica e sociale in Brasile abbiamo parlato con Simone, un compagno che ha vissuto nel paese e lo conosce bene.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/10/2018-10-23-bolsonaro-simone.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[80,82,84,86,89,91,93,95],{"matched_tokens":81,"snippet":70},[],{"matched_tokens":83,"snippet":15},[],{"matched_tokens":85,"snippet":71},[],{"matched_tokens":87,"snippet":88},[26],"\u003Cmark>evangelici\u003C/mark>",{"matched_tokens":90,"snippet":22},[],{"matched_tokens":92,"snippet":72},[],{"matched_tokens":94,"snippet":73},[],{"matched_tokens":96,"snippet":20},[],[98,103],{"field":35,"indices":99,"matched_tokens":100,"snippets":102},[39],[101],[26],[88],{"field":104,"matched_tokens":105,"snippet":77,"value":78},"post_content",[26],578730123365712000,{"best_field_score":108,"best_field_weight":109,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":110,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":112,"highlight":132,"highlights":137,"text_match":140,"text_match_info":141},{"cat_link":113,"category":114,"comment_count":47,"id":115,"is_sticky":47,"permalink":116,"post_author":50,"post_content":117,"post_date":118,"post_excerpt":53,"post_id":115,"post_modified":119,"post_thumbnail":120,"post_thumbnail_html":121,"post_title":122,"post_type":58,"sort_by_date":123,"tag_links":124,"tags":128},[44],[46],"87452","http://radioblackout.org/2024/02/brasile-attacco-frontale-alle-popolazioni-native/","La bancada ruralista, il blocco dei latifondisti brasiliani al Congresso, è riuscita ad imporre una legge che mette in discussione la stessa sopravvivenza delle popolazioni native. Questa legge promulgata a dicembre introduce il “Marco Temporal”, ossia una norma che stabilisce che il diritto degli indigeni alla terra stabilito dalla Costituzione del 1988, vale solo per le aree che erano loro riconosciute. Delle 1400 aree richieste solo 400 sono state riconosciute ed anche queste sono a rischio di esproprio, perché la legge stabilisce che questi territori possano essere attraversati da strade e vi si possano aprire miniere.\r\nDurante il governo Bolsonaro sono stati uccisi da squadracce paramilitari, che agiscono al servizio dei fazenderos con l’appoggio della polizia, tra i 600 e gli 800 leader indigeni.\r\nMa l’offensiva non si è fermata neppure con l’elezione di Lula, che pure ha riaperto il dialogo con gli indigeni e posto senza successo il veto al “Marco Temporal”.\r\nResta il fatto che, sebbene Jair Bolsonaro sia inquisito per l'attacco al congresso, la cultura che lo ha portato a governare è diffusa e condivisa in ampi strati della popolazione e ben rappresentata in parlamento. Il fronte di estrema destra va dai gruppi evangelici al blocco sociale di latifondisti e imprese.\r\nNel paese il divario sociale è in ulteriore rapida crescita. Il Brasile è oggi l’ottavo paese per Pil al mondo, ma sono oltre 30 milioni i brasiliani che non hanno nulla da mangiare.\r\nSul piano formale verrà fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro il Marco Temporale.\r\nLa legge sulla demarcazione delle terre indigene, passata in barba ai veti del presidente Lula, sta già dando i propri frutti avvelenati.\r\nÉ cominciata la sospensione dei procedimenti di riconoscimento dei territori alle popolazioni originarie, mentre si intensificano gli attacchi, le uccisioni e l'aggressività dei fazenderos.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Simone Ruini\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-20-brasile-ruini.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","22 Febbraio 2024","2024-02-22 10:01:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Marco-temporal-comunita-indigene-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"191\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Marco-temporal-comunita-indigene-300x191.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Marco-temporal-comunita-indigene-300x191.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Marco-temporal-comunita-indigene-1024x650.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Marco-temporal-comunita-indigene-768x488.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Marco-temporal-comunita-indigene.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Brasile. Attacco frontale alle popolazioni native",1708596103,[62,125,126,127],"http://radioblackout.org/tag/indigeni/","http://radioblackout.org/tag/marco-temporal/","http://radioblackout.org/tag/terre-indigene/",[15,129,130,131],"indigeni","marco temporal","terre indigene",{"post_content":133},{"matched_tokens":134,"snippet":135,"value":136},[26],"estrema destra va dai gruppi \u003Cmark>evangelici\u003C/mark> al blocco sociale di latifondisti","La bancada ruralista, il blocco dei latifondisti brasiliani al Congresso, è riuscita ad imporre una legge che mette in discussione la stessa sopravvivenza delle popolazioni native. Questa legge promulgata a dicembre introduce il “Marco Temporal”, ossia una norma che stabilisce che il diritto degli indigeni alla terra stabilito dalla Costituzione del 1988, vale solo per le aree che erano loro riconosciute. 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Ora sembrano un po' tutte in sofferenza perché molte promesse non sono state mantenute e i cittadini ne chiedono conto, le risorse non consentono più proventi sufficienti per mantenere uno stato sociale decente e le pressioni del capitale straniero (oltre alla corruzione interna, come dimostrato dagli scandali brasiliani) mutano i rapporti con i cittadini che cominciano a protestare. Emblematico è il caso dell'Ecuador, dove il presidente Correa tenta di cambiare la Costituzione per potersi ricandidare a un terzo mandato, perpetuando il proprio potere e da alcuni anni ha inasprito la repressione dei moti di piazza contro il suo governo. Ultimamente la polizia ha trasceso caricando pesantemente il 13 agosto scorso un'imponente manifestazoine, facendo molti feriti e arrestando centinaia di persone. Ora cominciano a raccogliersi le testimonianze.\r\nNon tanto diverso è il caso del Guatemala, dove non c'è un leader bolivariano o di centrosinistra al potere, ma i metodi sono simili a quelli che connotano le sparizioni e gli assassini di attivisti che sostengono le ribellioni delle popolazioni indigene vessate, sfruttate, cacciate dalle loro terre, anche in Brasile, patria dell'ex presidente leader dei Sem Terra Lula: proprio nella federazoine carioca si registra il maggior numero di omicidi di militanti (29 l'anno scorso quelli documentati da Global Witness) della giustizia ambientale. Infatti proprio nell'ambito della difesa ecologica si registrano i soprusi maggiori: \"si comincia a criminalizzare le proteste, limitare le libertà, modificare (o ignorare) le normative sulla protezione ambientale ignorando i diritti di chi dovrà sfollare per fare posto a una diga, o miniera, o piantagione industriale – o di chi si trova acqua e terra contaminate\", così scrive Marina Forti nel suo articolo che prende spunto dala morte dell'attivista ambientale guatemalteco Rigoberto Lima Choc, maestro di scuola, che aveva denunciato l'inquinamento del fiume La Pasiòn da parte di Repsa (produttore di olio di palma), affamando un intero villaggio di pescatori .\r\n\r\nTutti questi episodi non fanno che corroborare il tentativo papale di riconquistare il subcontinente latino (uno dei motivi del viaggio statunitense di questi giorni: trovare un alleato interessato a ricontrollare il cortile di casa), dove è alle prese con l'emorragia di fedeli attirati da santeria e soprattutto evangelici e sette di vario tipo: di qui abbiamo preso le mosse con Marina Forti, giornalista e blogger (www.terraterraonline.org/), per analizzare i modi e i motivi della svolta autoritaria dei governi izquierdisti al potere da una dozzina di anni in America latina:\r\n\r\nUnknown","24 Settembre 2015","2015-09-30 16:05:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/2015_09_24-yasuni_ecuador-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/2015_09_24-yasuni_ecuador-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/2015_09_24-yasuni_ecuador-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/2015_09_24-yasuni_ecuador.jpg 730w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sur: svolta autoritaria dei leader izquierdisti in America latina?",1443102814,[159,160,161,162,163,164,165,166],"http://radioblackout.org/tag/ecuador/","http://radioblackout.org/tag/guatemala/","http://radioblackout.org/tag/ley-de-aguas/","http://radioblackout.org/tag/ley-de-tierras/","http://radioblackout.org/tag/magna-carta/","http://radioblackout.org/tag/rafael-correa/","http://radioblackout.org/tag/sudamerica/","http://radioblackout.org/tag/yasuni/",[168,169,30,34,28,32,24,18],"Ecuador","guatemala",{"post_content":171},{"matched_tokens":172,"snippet":173,"value":174},[26],"attirati da santeria e soprattutto \u003Cmark>evangelici\u003C/mark> e sette di vario tipo:","L'America latina si è affrancata da protezioni pericolose degli yanqui e dalle intrusioni dei servizi segreti statunitensi degli anni delle operazoini Condor e dele dittature militari con la contemporanea conquista del potere in molte nazioni da parte delle forze progressite, sulla scorta di promesse di emancipazione e riforme strutturali, di redistribuzione di terre e ricchezze, di sfruttamento alternativo delle risorse, di stato sociale e rispetto delle popolazioni indigene. 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Il sostegno della Moral Majority ai candidati che avrebbero rappresentato quegli interessi come funzionari eletti ha scatenato una potente risorsa nel Partito Repubblicano. La Moral Majority si è sciolta nel 1989, ma a quel punto erano comparse molte ramificazioni: la Christian Coalition, Focus on the Family e il Family Research Council. Gli elettori evangelici e cristiani avevano in gran parte fatto del Partito Repubblicano la loro casa.\r\nDonald Trump ha attinto e sfruttato questa importante bacino di elettori scontenti. In lui, una corrente di estrema destra ha trovato la sua voce.\r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nLa santa alleanza tra liberali e fascisti\r\n“Si sta riproponendo il fenomeno politico che più di tutti ha segnato il Novecento in Occidente in modo significativo: la tendenza, sempre negata da entrambe le parti in commedia, all'alleanza tra liberali e fascisti.\r\nÈ una tendenza che vediamo in atto in forme diverse rispetto a quelle prese nel ventennio tra le due guerre perché significativamente differente è la situazione complessiva. Il Novecento vedeva un movimento operaio e un lotta di classe dispiegata che venne abbattuta e silenziata solo grazie alla mobilitazione violenta e omicida delle classi medie con la copertura dei corpi dello stato. Oggi le classi subalterne in occidente sono un corpo senza unità e progettualità e stanno subendo la lotta di classe da quasi mezzo secolo più che produrla.”\r\nQuesto l’incipit del primo di due articoli di Stefano Capello usciti su Umanità Nova\r\nNe abbiamo parlato con Stefano\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nDomenica 20 ottobre\r\nAssemblea Antimilitarista\r\ndalle 10 alle 17\r\nA Massenzatico (Reggio Emilia)\r\nPresso le \"Cucine del popolo\", via Beethoven 78\r\nPer info: assembleantimilitarista@gmail.com\r\n\r\nSabato 26 ottobre\r\nore 10,30 13,30\r\nPresidio antimilitarista al Balon\r\n\r\nVenerdì 1 novembre\r\ncorteo contro la riapertura del CPR di Torino\r\nore 16 piazza Robilant\r\n\r\nGiornate dei disertori\r\n\r\nSabato 2 e lunedì 4 novembre\r\ncontro la guerra e il militarismo\r\n\r\nContro la guerra, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon disertori e obiettori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 2 novembre\r\nNo alla città dell’aerospazio! No alla città delle armi \r\nManifestazione antimilitarista\r\nIn via Roma di fronte all’ingresso di Galleria San Federico, dove ha sede il DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese\r\n\r\nLunedì 4 novembre\r\nIniziative antimilitariste in giro per Torino\r\nSmilitarizziamo la città! \r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti! \r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 \r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","19 Ottobre 2024","2024-10-19 12:09:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/09-200x110.jpg","Anarres dell’11 ottobre. 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Colpi sempre più duri a chi lotta nei CPR e nelle carceri, a chi si batte contro gli sfratti, a chi occupa, a chi fa scritte su caserme e commissariati, a chi fa un blocco stradale, a chi sostiene e diffonde idee sovversive.\r\nQuesti dispositivi si configurano come diritto penale del nemico, pur mantenendosi in una cornice universalista. \r\nIl diritto penale del nemico è informato ad una logica di guerra. In guerra i nemici vanno annientati, ridotti a nulla, privati di vita, libertà e dignità. 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Il sostegno della Moral Majority ai candidati che avrebbero rappresentato quegli interessi come funzionari eletti ha scatenato una potente risorsa nel Partito Repubblicano. La Moral Majority si è sciolta nel 1989, ma a quel punto erano comparse molte ramificazioni: la Christian Coalition, Focus on the Family e il Family Research Council. Gli elettori \u003Cmark>evangelici\u003C/mark> e cristiani avevano in gran parte fatto del Partito Repubblicano la loro casa.\r\nDonald Trump ha attinto e sfruttato questa importante bacino di elettori scontenti. In lui, una corrente di estrema destra ha trovato la sua voce.\r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nLa santa alleanza tra liberali e fascisti\r\n“Si sta riproponendo il fenomeno politico che più di tutti ha segnato il Novecento in Occidente in modo significativo: la tendenza, sempre negata da entrambe le parti in commedia, all'alleanza tra liberali e fascisti.\r\nÈ una tendenza che vediamo in atto in forme diverse rispetto a quelle prese nel ventennio tra le due guerre perché significativamente differente è la situazione complessiva. Il Novecento vedeva un movimento operaio e un lotta di classe dispiegata che venne abbattuta e silenziata solo grazie alla mobilitazione violenta e omicida delle classi medie con la copertura dei corpi dello stato. Oggi le classi subalterne in occidente sono un corpo senza unità e progettualità e stanno subendo la lotta di classe da quasi mezzo secolo più che produrla.”\r\nQuesto l’incipit del primo di due articoli di Stefano Capello usciti su Umanità Nova\r\nNe abbiamo parlato con Stefano\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nDomenica 20 ottobre\r\nAssemblea Antimilitarista\r\ndalle 10 alle 17\r\nA Massenzatico (Reggio Emilia)\r\nPresso le \"Cucine del popolo\", via Beethoven 78\r\nPer info: assembleantimilitarista@gmail.com\r\n\r\nSabato 26 ottobre\r\nore 10,30 13,30\r\nPresidio antimilitarista al Balon\r\n\r\nVenerdì 1 novembre\r\ncorteo contro la riapertura del CPR di Torino\r\nore 16 piazza Robilant\r\n\r\nGiornate dei disertori\r\n\r\nSabato 2 e lunedì 4 novembre\r\ncontro la guerra e il militarismo\r\n\r\nContro la guerra, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon disertori e obiettori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 2 novembre\r\nNo alla città dell’aerospazio! 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Il comunicato invita a lottare uniti contro i rispettivi governi repressivi e omicidi\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/messaggio-afganistan-iran.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","9 Ottobre 2022","2022-10-09 19:42:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 06/10/2022-CORNO D'AFRICA: LA GUERRA ELISIR DI LUNGA VITA PER AFEWERKI ,I SOGNI DEL NOVELLO MENELIK ETIOPE DEL XXI SECOLO ,LA SOMALIA CAMPO DI BATTAGLIA DELL'AFRICOM YANKEE- BRASILE COLPO DI CODA DEL BOLSONARISMO ,BALLOTTAGGIO TRA UN PALLIDO LULA E IL MACHO MAN PUPILLO DEI LATIFONDISTI-AFGANISTAN E IRAN STESSA MISOGINIA DI STATO STESSA LOTTA.",1665333341,[235],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[196],{"post_content":238},{"matched_tokens":239,"snippet":240,"value":241},[26],"campagna mediatica ,il sostegno degli \u003Cmark>evangelici\u003C/mark> ,la visione manichea dei sostenitori","Bastioni di Orione ritorna a parlare del Corno d'Africa con Matteo Palamidesse giornalista e conoscitore dell'area ,affrontiamo le convulsioni della guerra fra Etiopia e Tigray ,le implicazioni che coinvolgono il ruolo dell'Eritrea e la politica del dittatore Isaias Afewerki,la crisi all'interno della compagine etiope ,il ruolo della Cina protagonista sempre piu' ingombrante nel corno d'Africa,i nuovi soggetti come la Turchia che riveste un ruolo militare e commerciale estremamente rilevante,parliamo anche della Somalia e dell'offensiva militare contro gli Shebaab ,sostenuta dai militari americani che rientrano in Somalia con l'Africom.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BASTIONI-etiopia-matteo-061022.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Luigi Spera , ricercatore e giornalista affrontiamo le implicazioni dell'esito delle elezioni in Brasile , un risultato che smentisce i sondaggi e che dimostra come il bolsonarismo sia ancora vivo e vegeto .Lula mantiene il vantaggio ma la campagna mediatica ,il sostegno degli \u003Cmark>evangelici\u003C/mark> ,la visione manichea dei sostenitori di Bolsonaro hanno rosicchiato il vantaggio iniziale .Ci soffermiamo anche sui problemi del P.T. relativi alla mancanza di ricambio ,una leadership appanata e una gestione precedente che non è stata in grado di connettere le istanze dei movimenti contadini con la presidenza lulista .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BASTIONI-BRASILE-061022.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nRiceviamo da una compagna iraniana una dichiarazione collettiva di attivisti politici e civili iraniani a sostegno delle proteste delle donne afgane che esprime vicinanza alle famiglie in lutto in seguito all'attentato del 3 ottobre scorso all'interno di un centro educativo a Kabul ,in un quartiere a maggioranza hazara ,in cui sono morte almeno 46 ragazze. 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