","Trento. Corteo No Tav il 10 gennaio","post",1608653235,[64,65,66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/circonvallazione-ferroviaria-di-trento/","http://radioblackout.org/tag/facchin/","http://radioblackout.org/tag/mattarello/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-trentino/","http://radioblackout.org/tag/trento/","http://radioblackout.org/tag/trivella-del-castellar/",[72,73,74,75,76,77,78],"circonvallazione ferroviaria di trento","facchin","mattarello","no tav","no tav trentino","trento","trivella del castellar",{"post_content":80,"tags":85},{"matched_tokens":81,"snippet":83,"value":84},[82],"Facchin","e alla mobilità sostenibile Ezio \u003Cmark>Facchin\u003C/mark>, ex amministratore delegato della Società","Si moltiplicano i segnali di ripresa dei lavori per la circonvallazione ferroviaria a Trento. 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Un mito falso, perché, per ottenere una riduzione della pressione sul tunnel autostradale del Brennero, basterebbe una diversa politica dei pedaggi autostradali. Al di là della propaganda continuano a incentivare il trasporto su gomma e, contemporaneamente, a puntare sull’alta velocità ferroviaria, un comodo sistema di drenaggio di risorse pubbliche per favorire i privatissimi interessi degli amici della lobby del cemento e del tondino .\r\n\r\nNotevole il fatto che il contesto in cui si inserisce questa accelerazione, in tutto simile a quella valsusina, è quello di una pandemia devastante, di cui è arduo prevedere un’attenuazione.\r\nNonostante sia evidente che il saccheggio della natura provochi disastri, la corsa verso cemento e velocità nello scambio delle merci non ha sosta. Anzi!\r\nScrivono i No Tav trentini:\r\n“Mentre la Sanità è al collasso a causa di trent’anni di tagli e di privatizzazioni, e migliaia di persone faticano ad arrivare a fine mese, si investono miliardi di euro in opere inutili e devastanti come il TAV.\r\nMentre ci hanno raccontato per mesi che l’emergenza da Covid avrebbe dovuto cambiare il nostro approccio agli altri, alla società, all’ambiente, Confindustria e politica istituzionale procedono sulla stessa strada disastrosa, ma a velocità raddoppiata.\r\nMentre ci viene imposto il coprifuoco in nome della salute, Provincia e Comune di Trento mandano di nascosto trivelle e un ingente schieramento di forze di polizia al Casteller per eseguire sondaggi funzionali al TAV. (…)\r\nDi fronte a tanta sfacciata arroganza, è importante vincere la paura e dimostrare che i No Tav ci sono, e che hanno ancora più ragioni che in passato.”\r\n\r\nDomenica 10 di gennaio alle 10 è stata lanciata una manifestazione da Mattarello a Trento\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Errico, No Tav trentino.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/2929-12-22-no-tav-trent-errico.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2020 12 22 no tav trent errico",[86,88,91,93,95,97,99],{"matched_tokens":87,"snippet":72},[],{"matched_tokens":89,"snippet":90},[73],"\u003Cmark>facchin\u003C/mark>",{"matched_tokens":92,"snippet":74},[],{"matched_tokens":94,"snippet":75},[],{"matched_tokens":96,"snippet":76},[],{"matched_tokens":98,"snippet":77},[],{"matched_tokens":100,"snippet":78},[],[102,108],{"field":39,"indices":103,"matched_tokens":105,"snippets":107},[104],1,[106],[73],[90],{"field":109,"matched_tokens":110,"snippet":83,"value":84},"post_content",[82],578730123365712000,{"best_field_score":113,"best_field_weight":114,"fields_matched":115,"num_tokens_dropped":51,"score":116,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":51},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",{"document":118,"highlight":140,"highlights":144,"text_match":147,"text_match_info":148},{"cat_link":119,"category":120,"comment_count":51,"id":121,"is_sticky":51,"permalink":122,"post_author":31,"post_content":123,"post_date":124,"post_excerpt":56,"post_id":121,"post_modified":125,"post_thumbnail":126,"post_thumbnail_html":127,"post_title":128,"post_type":61,"sort_by_date":129,"tag_links":130,"tags":135},[48],[50],"66046","http://radioblackout.org/2021/01/trento-marcia-no-tav/","Dopo cinque anni di inattività sono ripresi nel mese di novembre i sondaggi preliminari per la nuova linea ad Alta Velocità/Alta Capacità in Trentino.\r\nLa circonvallazione ferroviaria di Trento, con i suoi 12 chilometri di galleria, fa parte di uno dei lotti funzionali per la realizzazione della linea ad alta velocità del Brennero.\r\n\r\nDomenica 17 gennaio si è svolta una camminata No Tav tra neve e boschi. Dieci km di percorso tra la piazza di Mattarello e la zona nord di Trento, l’intera area interessata dai futuri lavori, che inciderebbero pesantemente sull’assetto idrogeologico di un territorio fragile come quello del versante occidentale della Marzola, montagna che nasconde una storia geologica piuttosto turbolenta.\r\n\r\nA fine novembre i No Tav hanno scoperto e contrastato una trivella nell’area cintata e militarizzata del Casteller.\r\nNe abbiamo parlato qui: https://radioblackout.org/2020/11/trento-riparte-la-lotta-no-tav/\r\n\r\nA Trento, il sindaco Ianeselli si abbandona alla retorica della “politica verde” e della “transizione ecologica” ma nomina nuovo assessore ai trasporti e alla mobilità sostenibile Ezio Facchin, ex amministratore delegato della Società Tunnel di Base del Brennero, ex Commissario governativo per il Corridoio del Brennero, insomma l’uomo del TAV per eccellenza.\r\nFacchin si dimise dalle sue cariche nel 2018, in segno di esplicita protesta contro la stagnazione del progetto Tav.\r\nLa sua nomina viene oggi spacciata come meramente “tecnica”, per evitare ogni dibattito pubblico, ma ha un sapore esplicitamente politico.\r\nLe argomentazioni della “sinistra” Si Tav fanno perno sul mito del trasferimento modale dalla gomma al ferro. 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L’obiettivo è quello di confrontarsi sulle reciproche esperienze di lotta, nell’ottica di trovare possibili terreni comuni. L'assemblea verterà in particolare sulla produzione di irregolarità giuridica nel suo legame con lo sfruttamento della manodopera migrante (e non), questione su cui la rete Campagne in Lotta ha proposto la costruzione di una Piattaforma Immigrazione.\r\n\r\n\r\nL’assemblea, aperta a tutt*, inizierà alle 11.00 e terminerà alle 18.00, prevedendo anche la proiezione di filmati degli scioperi nelle campagne italiane e ai mercati generali di Torino. L'iniziativa torinese è la prima di una serie di promossa dalla rete Campagne in Lotta e dalle realtà ospitanti in diverse città (Genova 20 giugno, Napoli 24 giugno, Bari 27 giugno).\r\n\r\nQuesta mattina ne abbiamo parlato con Irene:\r\n\r\nBracciantiEfacchini","17 Giugno 2016","2016-06-19 16:23:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/2015_09_03_manifestazione_braccianti-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"175\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/2015_09_03_manifestazione_braccianti-300x175.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/2015_09_03_manifestazione_braccianti-300x175.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/2015_09_03_manifestazione_braccianti.jpg 600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Braccianti e facchini in lotta: prima assemblea a Torino",1466163946,[166,167,168,169],"http://radioblackout.org/tag/braccianti/","http://radioblackout.org/tag/campagne-in-lotta/","http://radioblackout.org/tag/facchini/","http://radioblackout.org/tag/sicobas/",[171,172,21,173],"braccianti","campagne in lotta","sicobas",{"post_content":175,"post_title":179,"tags":182},{"matched_tokens":176,"snippet":177,"value":178},[73],"Campagne in Lotta e dai \u003Cmark>facchin\u003C/mark>i del Sicobas dell’agroalimentare (Caat). 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Una giornata per nulla insolita in quell'Emilia-Romagna capofila sin dalle lotte ad Ikea e Granarolo delle mobilitazioni nel mondo del lavoro degli ultimi anni.\r\nBlocchi si protraggono a singhiozzo dagli ultimi giorni dello scorso dicembre fino a ieri, con nel mezzo cariche,fermi, denunce, inseguimenti in tangenziale, manifestazioni dei dipendenti diretti di Bormioli appoggiati da tutte o quasi le forze politiche cittadine, i confederali e il sindaco in testa, ma anche contromanifestazioni come quella lanciata dallo stesso SI Cobas capaci di portare un migliaio di facchini da varie città a Parma in solidarietà ai malgrado loro protagonisti di questa vicenda.\r\nPer parlare della giornata di ieri abbiamo raggiunto al telefono Gavino del laboratorio Crash di Bologna\r\nGavino","18 Febbraio 2016","2016-02-22 18:41:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/101852685-ae3cad7c-d89c-49be-b37f-dca6a34558bf-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/101852685-ae3cad7c-d89c-49be-b37f-dca6a34558bf-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/101852685-ae3cad7c-d89c-49be-b37f-dca6a34558bf-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/02/101852685-ae3cad7c-d89c-49be-b37f-dca6a34558bf.jpg 560w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Fidenza. 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Con una PEC inviata senza preavviso, 67 lavoratori sono stati licenziati dall'oggi al domani. Nonostante i risultati finanziari di Conad siano in crescita – nel 2024, il fatturato complessivo dell'impresa cooperativa ha raggiunto i 21,1 miliardi di euro, con una crescita del 4,5% rispetto all’anno precedente – l'azienda ha scelto di ridurre ulteriormente i costi a discapito delle persone. E ancora, nonostante la retorica della \"tradizione cooperativa\" emiliano-romagnola e l'ormai famoso slogan di marketing \"persone oltre le cose\", Conad ha deciso di scaricare le conseguenze della sua ristrutturazione di filiera su 67 lavoratori e sulle loro famiglie. Una decisione che dimostra come, anche nella grande distribuzione, le persone siano considerate solo uno strumento per fare profitto. La situazione è ancora più grave considerando che la maggior parte dei licenziati sono lavoratori di origine migrante, che dopo aver attraversato il Mediterraneo per arrivare in Italia ed essersi spaccati la schiena in 13 anni di lavoro, si trovano ora senza un impiego con mutui da pagare e famiglie a carico, e con il costante ricatto di un lavoro regolare come prerogativa per poter accedere ai documenti.\r\nIn risposta al licenziamento, il SI COBAS ha avviato una mobilitazione per rivendicare il reintegro dei lavoratori e il rispetto dei loro diritti, nonostante Conad abbia minacciato di trattare solo con i sindacati confederali privi di qualsiasi rappresentanza tra i facchini. La protesta si inserisce in una battaglia più ampia contro la precarietà e l'assenza di diritti nel settore della logistica e della grande distribuzione. 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Il caso più eclatante resta per ora quello relativo al subentro di una cooperativa ad un'altra (che chiudeva per fallimento) presso lo stand del grossita Almonte: alcuni lavoratori particolarmente esposti non si son visti confermare la nuova assunzione. Ne è seguito però un presidio interno con astensione dal lavoro che ha ricondotto i nuovi padroni a più miti consigli. Iniziative simili si sono già susseguite nelle scorse settimane, accompagnate da volantinaggi e assemblee esterne. Il rifiuto di confrontarsi con lavoratori e sindacato non avrà vita lunga, è solo questione di tempo!\r\n\r\nAscolta l'intervista con Franco Latorraca dei SiCobas-Torino\r\n\r\nfranco_Caat_post160","6 Novembre 2014","2018-10-17 22:09:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/11/small_141016-084818_ProtesteCAAT06-770x512-200x110.jpg","Al Caat di Torino tra repressione anti-sindacale e nuovi scioperi","podcast",1415300156,[287,168,289,169,421],"http://radioblackout.org/tag/torino/",[36,21,15,173,24],{"post_content":424,"tags":428},{"matched_tokens":425,"snippet":426,"value":427},[73],"lavoro per i quasi 800 \u003Cmark>facchin\u003C/mark>i che prestano il loro servizio","Dopo la nottata di mobilitazione del 16 ottobre scorso, le condizioni di lavoro per i quasi 800 \u003Cmark>facchin\u003C/mark>i che prestano il loro servizio al Caat (Centro Agro Alimentare di Torino) non sembrano migliorare, anzi la direzione del più grosso centro orto-frutticolo della regione, i grossisti, finanche le cooperative che gestiscono la forza-lavoro utilizzano la tragedia accorsa la notta del 16 ottobre (la morte accidentale di un padroncino per infarto) per mantenere basse le paghe e impedire l'acquisizione dei diritti sindacali di base.\r\n\r\nIn fondo, le richieste dei \u003Cmark>facchin\u003C/mark>i, organizzati nel sindacato Sì-Cobas, non sono niente di fantascientifico: l'applicazione del contratto nazionale di categoria per tutti i lavoratori di tutte le cooperative operanti nel centro di smistamento, con il rispetto della paga oraria minima di 8 euro l'ora.\r\n\r\nNonostante la moderazione della rivendicazione, i \u003Cmark>facchin\u003C/mark>i stanno trovando nella controparte un muro di gomma, ben sintetizzato dal comunicato della presidenza del Caat e dalla decisione di grossisti e cooperative di non riconoscere e non voler aprire nessuna trattativa con i SìCobas, l'unico sindacato operante nei capannoni del Caat.\r\n\r\nAlcuni lavoratori confermano pressioni individuali e generiche promesse di aumenti salariali singoli per chi disdice l'iscrizione al sindacato. 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La potete rileggere sul nostro blog.\r\n\r\nA seguire finalmente un buona notizia, l'annullamento dell'ergastolo per Pinar Selek, militante, sociologa, femminista, dal 2009 rifugiata in Francia. Qui e qui tutte le informazioni sulla notizia.\r\n\r\nCi siamo poi occupate delle lotte delle facchine a Bologna, leggendo il comunicato della Coordinamenta di Roma che crediamo centri alcuni nodi importanti della vicenda e facendo una diretta con Eleonora del Laboratorio Crash di Bologna, che fin dall'inizio ha seguito con passione le lotte della logistica. Una storia, quella della facchine, di cui potete trovare sul sito Infoaut.org tutte le informazioni e la cronaca. Una lotta esplosa dopo che le facchine per anni hanno subito molestie e ricatti sessuali del capo reparto a cui si sono aggiunte gravissime irregolarità nella busta paga e lo spregio di qualsiasi diritto . Dopo l'ennesimo abuso, il licenziamento a voce di due operaie, le facchine della Yoox, organizzate dal S.I.Cobas, hanno scioperato per 48 ore picchettando il loro magazzino. Puntuale è arrivata la ritorsione dell'azienda che ha mandato la celere a reprimere brutalmente la mobilitazione. Un caso emblematico, questo delle facchine, donne, quasi tutte migranti e iper sfruttate, che esplicita quanto le oppressioni di genere, razza e classe siano assolutamente inscindibili. Ci ha scaldato il cuore sentir risuonare da quelle parti le melodie valsusine...al grido di \"la facchina paura non ne ha\", queste agguerritissime donne hanno resistito alla polizia e ottenuto che venissero ascoltate le loro richieste.\r\n\r\nAncora un storia di ribellione, resistenza e autodeterminazione arriva da Firenze, con le tredici donne che hanno deciso di occupare uno stabile dopo essere state sgomberate dalla prima occupazione che avevano messo in piedi. Ne abbiamo parlato con Francesca, del Movimento di lotta per la casa di Firenze e con Faith e Kadija, due delle occupanti. Dopo mesi passati per strada, o nelle strutture comunali, la cui “accoglienza” significava controlli e orari rigidi di entrata e uscita, un gruppo di donne ha occupato una palazzina per farne la propria casa, nonché punto di partenza per il proprio riscatto. Alcuni passi molto significativi del loro comunicato:\" Nella società di oggi se non hai soldi per pagare anche l’aria che respiri vieni trattata dalle varie istituzioni come se stessi soffrendo di uno strano morbo, per il quale devi essere controllata a vista, curata, internata in case di accoglienza che sembrano carceri. Proprio come se la povertà fosse una malattia e il controllo sociale una cura. Noi non siamo malate e non ci piace il ruolo della vittima. 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Nella prossima puntata continueremo con la seconda parte.\r\n\r\nPer riascoltare la puntata...\r\n\r\nil colpo della strega_16giugno2014_primaparte\r\n\r\nil colpo della strega_16giugno2014_secondaparte","17 Giugno 2014","2018-10-24 17:36:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/03/medea-strega-200x110.jpg","I podcast de Il colpo della strega (16giugno2014)",1403017909,[463,464,465,466,467,468,469,470,289,471,472,473,474,67,475,476,291,477,478,479,480],"http://radioblackout.org/tag/antirazzismo/","http://radioblackout.org/tag/autodeterminazione/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/classe/","http://radioblackout.org/tag/donne-in-arte/","http://radioblackout.org/tag/ergastolo/","http://radioblackout.org/tag/genere/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/lotta-facchine/","http://radioblackout.org/tag/lotta-per-la-casa/","http://radioblackout.org/tag/movimento-di-lotta-per-la-casa/","http://radioblackout.org/tag/nina-simone/","http://radioblackout.org/tag/occupazioni/","http://radioblackout.org/tag/pinar-selek/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/resistenza/","http://radioblackout.org/tag/sfruttamento/","http://radioblackout.org/tag/solidarieta/",[482,483,484,390,485,486,487,26,15,397,488,401,489,75,490,395,295,491,492,493,494],"antirazzismo","autodeterminazione","carcere","donne in arte","ergastolo","genere","lotta per la casa","nina simone","occupazioni","repressione","resistenza","sfruttamento","solidarietà",{"post_content":496,"tags":500},{"matched_tokens":497,"snippet":498,"value":499},[73],"poi occupate delle lotte delle \u003Cmark>facchin\u003C/mark>e a Bologna, leggendo il comunicato","Abbiamo aperto con la lettura della lettera della mamma di Chiara, compagna in carcere dal 9 dicembre scorso per le lotte contro l'alta velocità in Valsusa. La potete rileggere sul nostro blog.\r\n\r\nA seguire finalmente un buona notizia, l'annullamento dell'ergastolo per Pinar Selek, militante, sociologa, femminista, dal 2009 rifugiata in Francia. Qui e qui tutte le informazioni sulla notizia.\r\n\r\nCi siamo poi occupate delle lotte delle \u003Cmark>facchin\u003C/mark>e a Bologna, leggendo il comunicato della Coordinamenta di Roma che crediamo centri alcuni nodi importanti della vicenda e facendo una diretta con Eleonora del Laboratorio Crash di Bologna, che fin dall'inizio ha seguito con passione le lotte della logistica. Una storia, quella della \u003Cmark>facchin\u003C/mark>e, di cui potete trovare sul sito Infoaut.org tutte le informazioni e la cronaca. Una lotta esplosa dopo che le \u003Cmark>facchin\u003C/mark>e per anni hanno subito molestie e ricatti sessuali del capo reparto a cui si sono aggiunte gravissime irregolarità nella busta paga e lo spregio di qualsiasi diritto . Dopo l'ennesimo abuso, il licenziamento a voce di due operaie, le \u003Cmark>facchin\u003C/mark>e della Yoox, organizzate dal S.I.Cobas, hanno scioperato per 48 ore picchettando il loro magazzino. Puntuale è arrivata la ritorsione dell'azienda che ha mandato la celere a reprimere brutalmente la mobilitazione. Un caso emblematico, questo delle \u003Cmark>facchin\u003C/mark>e, donne, quasi tutte migranti e iper sfruttate, che esplicita quanto le oppressioni di genere, razza e classe siano assolutamente inscindibili. Ci ha scaldato il cuore sentir risuonare da quelle parti le melodie valsusine...al grido di \"la \u003Cmark>facchin\u003C/mark>a paura non ne ha\", queste agguerritissime donne hanno resistito alla polizia e ottenuto che venissero ascoltate le loro richieste.\r\n\r\nAncora un storia di ribellione, resistenza e autodeterminazione arriva da Firenze, con le tredici donne che hanno deciso di occupare uno stabile dopo essere state sgomberate dalla prima occupazione che avevano messo in piedi. Ne abbiamo parlato con Francesca, del Movimento di lotta per la casa di Firenze e con Faith e Kadija, due delle occupanti. Dopo mesi passati per strada, o nelle strutture comunali, la cui “accoglienza” significava controlli e orari rigidi di entrata e uscita, un gruppo di donne ha occupato una palazzina per farne la propria casa, nonché punto di partenza per il proprio riscatto. Alcuni passi molto significativi del loro comunicato:\" Nella società di oggi se non hai soldi per pagare anche l’aria che respiri vieni trattata dalle varie istituzioni come se stessi soffrendo di uno strano morbo, per il quale devi essere controllata a vista, curata, internata in case di accoglienza che sembrano carceri. Proprio come se la povertà fosse una malattia e il controllo sociale una cura. Noi non siamo malate e non ci piace il ruolo della vittima. Anche se siamo sole con i nostri figli, abbiamo deciso di reagire e condividere le nostre esperienze, perché ci saremmo ammalate davvero, se non avessimo trovato il coraggio di riprenderci insieme la nostra libertà. Noi vogliamo un luogo di pace e armonia, dove sentirci autonome e felici.\"\r\n\r\nPer concludere un tributo speciale a Nina Simone, sacerdotessa del soul e icona del movimento di liberazione afroamericano, la storia della sua vita accompagnata dall'ascolto di alcune delle sue canzoni più significative. 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La ricerca di strumenti finanziari per mobilitare le risorse per il riarmo è un altro tassello di questo percorso verso la guerra e il coinvolgimento inconsapevole dei risparmiatori diventa un espediente per reperire ulteriori risorse come ci racconta Alessandro Volpi , mentre il complesso militare industriale s'ingrassa con l'esportazione di armi verso paesi in guerra come Israele che sta perseguendo l'eliminazione del popolo palestinese con la complicità del sistema finanziario; ci racconta questo aspetto Duccio Facchini, mentre Carlo Tombola espone le triangolazioni usate dai mercanti d'armi per nascondere le vere destinazioni finali del commercio di armamenti.\r\n\r\n\r\n\r\nAntonio Mazzeo insegnante impegnato nel movimento antimilitarista ci parla del processo di militarizzazione all'interno degli istituti scolastici con la presenza sempre più pervasiva dei militari che scelgono la scuola come luogo di promozione della carriera militare e di reclutamento. Si esercita la retorica patriottarda per irretire le coscienze e cercare potenziale carne da cannone da gettare nel tritacarne della prossima guerra, fortunatamente tra i giovani studenti ci sono degli anticorpi che si oppongono a questa narrativa edulcorata che descrive l'esercito come una soluzione per il futuro lavorativo.\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/militarizzazione-della-scuola--65859014\r\n\r\n \r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/BASTIONI-01052025-MAZZEO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Alessandro Volpi ,docente di storia contemporanea all'Università di Pisa e autore di varie pubblicazioni ci concentriamo sugli aspetti finanziari della corsa al riarmo e del tentativo dell'Unione Europea di dirottare i risparmi privati per finanziare l'apparato militare industriale. Di questo trasferimento di risorse dalla spesa sociale all'industria degli armamenti beneficeranno i grandi fondi d'investimento nordamericani Blackrock, Vanguard e State street che controllano i grandi gruppi industriali che producono armamenti. Questo piano di riarmo comporterà anche un aumento dell'indebitamento pubblico con conseguente taglio delle risorse per il welfare già colpito dalle rigide regole dell'austerità e dell'equilibrio di bilancio che però non valgono per le armi. Con il nostro interlocutore affrontiamo anche la questione dei dazi legata all'enorme indebitamento statunitense con la conseguente perdita progressiva della centralità del dollaro e la frattura fra l'amministrazione Trump e il sistema finanziario dei grandi fondi che non gradiscono l'instabilità finanziaria innescata dalle politiche economiche della Casa Bianca.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/44BEIjQ7l2iM5NHxtM4fmd?si=gG5NZYTeSHStQnCPboTYmw\r\n\r\n \r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/BASTIONI-01052025-VOLPI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDuccio Facchini, direttore di “Altraeconomia”, parla delle importazioni di armi israeliane da parte italiana, la prima provincia per importazioni è Parma mentre leader per esportazioni – sia pur di armi destinate ai civili – è la provincia di Lecco. Queste armi arrivano in mano anche ai coloni che colpiscono i residenti palestinesi in Cisgiordania, anche le munizioni prodotte dalla Fiocchi. A proposito della guerra israeliana ci si domanda chi siano i gestori di fondi d'investimento e banche che hanno nei loro portafogli i titoli debito israeliani emessi proprio allo scopo di sostenere lo sforzo bellico sionista. Uno di questi istituti di credito è la BPER che in un primo momento ha negato per poi ammettere, dopo la pubblicazione di alcuni dati, di avere in pancia titoli pubblici israeliani.\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/armi-italiane-ai-coloni-israeliani--65861778\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Bastioni-01052025-_Duccio-Facchini.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Carlo Tombola di \"the weapons watch\", l'osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei, parliamo della necessità della costruzione di una informazione oggettiva sul complesso militare industriale che non comunica i dati reali del volume di affari, la legge 185 ha dei limiti per i quali non consente il reale controllo sul movimenti delle armi che vengono vendute anche a paesi sotto embargo o in guerra. Con il trucco delle triangolazioni vengono aggirate le limitazioni legali ed anche i codici che caratterizzano le merci sono falsati per occultare la vera natura del commercio di armi. Le servitù militari che in base a trattati segreti hanno concesso pezzi di territorio italiano agli Stati Uniti contribuiscono all'opacità del sistema, sono stoccate nelle basi americani che godono di extraterritorialità armi di enorme potenza distruttiva che non sono controllate dalle autorità italiane.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/5fs0jgcJAyKEM6vUeH4ml0?si=f3tfovaAS4uxm_CGzI9MYQ\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/BASTIONI-01052025-TOMBOLA-COMALA.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer ascoltare gli episodi precedenti dell'Escalation bellica in corso si trovano qui:\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","2 Maggio 2025","2025-05-05 09:20:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-3-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 01/05/2025-IL CAPITALE CHE SI PREPARA ALLA GUERRA CERCA STRUMENTI FINANZIARI E CARNE DA CANNONE .",1746226163,[567],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[569],"Bastioni di Orione",{"post_content":571},{"matched_tokens":572,"snippet":573,"value":574},[82],"ci racconta questo aspetto Duccio \u003Cmark>Facchin\u003C/mark>i, mentre Carlo Tombola espone le triangolazioni","Continua la ricerca di Bastioni di Orione dei meccanismi che si mettono in atto per la preparazione della guerra prossima ventura, guerra che inizia dal nostro territorio, nel processo costante di militarizzazione della società che trova il suo campo d'elezione nella formazione scolastica, intossicata dalla presenza dei militari come ci racconta Antonio Mazzeo nel suo intervento. 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Esausti facchini e corrieri hanno iniziato ad alzare la testa, iniziando ad organizzarsi tra loro e convincendosi a rivolgersi prima a vari sindacati di base, al momento principalmente al Sicobas, con i quali hanno iniziato scioperi ed un picchetto tutt'ora attivo ai cancelli dei magazzini.\r\n\r\nQuesto ha portato al licenziamento di 60 lavoratori, tra cui Mohamed, una risposta veloce e violenta come una frustata, con chi aveva lavorato anni per queste aziende della logistica campana; accettando paghe da fame, e proprio come è successo al nostro intervistato, infortuni sul lavoro non pagati con conseguenti mesi di degenza a proprio carico.\r\n\r\nNonostante le accuse pubbliche uscite agli imprenditori della logistica campani e i loro sistemi societari di scatole cinesi, che gli permettavano di operare queste forme di schiavismo alla luce del sole, loro rilanciano all'ultimo tavolo (il terzo oramai) condizioni ulteriormente peggiorative rispetto alle prospettive iniziali. Promettendo non il reintegro, ma la ricollocazione per soli 9 lavoratori su 58, e due mensilità pagate ai lavoratori a contratto temporaneo e otto a quelli con l'indeterminato, per risolvere il tutto.\r\n\r\nUna risposta irricevibile per i lavoratori in appalto per GLS che hanno deciso di continuare lo stato d'agitazione, con il picchetto ad oltranza ai cancelli dello stabilimento di Gianturco - Poggioreale, come ci dice Mohamed al telefono, ormai non c'è niente da perdere.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/F_m_31_12_Mohamed-GLS-Napoli-su-mobilitazioni.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato ancora quello delle ritorsioni antisindacali attuate dalle aziende e anche in questo caso abbiamo parlato con chi le ha subite in prima persona: Delio Fantasia, segretario del sindacato di base FLM-CUB nonchè storico militante. L'azienda di cui stiamo parlando non è una a caso, bensì Stellantis, la sua quale \"nonna\" FIAT ha dato lezioni la mondo di meccanismi di spionaggio interno e creazioni di reparto confino già in tempi non sospetti. Pure al giorno d'oggi siamo di fronte all'ennesimo momento di crisi, fatto di \"ridimensionamenti aziendali\" che si traducono in molti lavoratori in più a casa e sempre più utilizzati solo durante picchi produttivi e conseguenti tensioni; così oggi come allora, per prepararsi una strada pacificata dal conflitto, in azienda, come nello Stato (vedasi il ddl 1660), si decide di epurare le teste calde.\r\n\r\nPeccato però, che la proposta di trasferimento sia totalmente contraria allo Statuto dei lavoratori, che giudica illecito da parte delle aziende trasferire di sede rappresentanti sindacali, proprio come pratica che palesa di arginare il diritto di esercizio sindacale stesso. Ad aggiungere elementi inquietanti in questa vicenda c'è il fatto che il tribunale di Cassino non ha accolto il rifiuto di Delio al trasferimento nonostante lui abbia un genitore invalido a carico, non riconoscendogli dei diritti fondamentali. Ma ci vorrà di più per allontanare lo storico sindacalista dalle lotte, infatti nonostante al momento non sia più materialmente in fabbrica la sua pratica continua, e sicuramente seguiranno ulteriori mobilitazioni in risposta a questo tentativo di epurazione.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/F_m_31_12_Delio-Fantasia-su-licenziamento-e-atteggiamenti-antisindacali-Stellantis.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","3 Gennaio 2025","2025-01-03 15:13:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/photo_2025-01-03_14-56-41-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 31/12/2024",1735917190,[593],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[595],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":597},{"matched_tokens":598,"snippet":599,"value":600},[73],"in compagnia di Najil Mohamed, \u003Cmark>facchin\u003C/mark>o nello stabilimento GLS di Poggioreale"," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto con un'intervista registrata in differita in compagnia di Najil Mohamed, \u003Cmark>facchin\u003C/mark>o nello stabilimento GLS di Poggioreale nel napoletano.\r\n\r\nGrazie alla sua testimonianza ci siamo addentrati negli ambienti di lavoro gestiti in subappalto da Nextlog (una delle tante facce dell'impero di Francesco Tavassi), magazzini in cui si entra e non si sa a che ora si finisce di lavorare, si lavora un numero di ore ma nella busta paga è segnato tutt'altro, con contributi che in realtà non vengono mai percepiti. Esausti \u003Cmark>facchin\u003C/mark>i e corrieri hanno iniziato ad alzare la testa, iniziando ad organizzarsi tra loro e convincendosi a rivolgersi prima a vari sindacati di base, al momento principalmente al Sicobas, con i quali hanno iniziato scioperi ed un picchetto tutt'ora attivo ai cancelli dei magazzini.\r\n\r\nQuesto ha portato al licenziamento di 60 lavoratori, tra cui Mohamed, una risposta veloce e violenta come una frustata, con chi aveva lavorato anni per queste aziende della logistica campana; accettando paghe da fame, e proprio come è successo al nostro intervistato, infortuni sul lavoro non pagati con conseguenti mesi di degenza a proprio carico.\r\n\r\nNonostante le accuse pubbliche uscite agli imprenditori della logistica campani e i loro sistemi societari di scatole cinesi, che gli permettavano di operare queste forme di schiavismo alla luce del sole, loro rilanciano all'ultimo tavolo (il terzo oramai) condizioni ulteriormente peggiorative rispetto alle prospettive iniziali. Promettendo non il reintegro, ma la ricollocazione per soli 9 lavoratori su 58, e due mensilità pagate ai lavoratori a contratto temporaneo e otto a quelli con l'indeterminato, per risolvere il tutto.\r\n\r\nUna risposta irricevibile per i lavoratori in appalto per GLS che hanno deciso di continuare lo stato d'agitazione, con il picchetto ad oltranza ai cancelli dello stabilimento di Gianturco - Poggioreale, come ci dice Mohamed al telefono, ormai non c'è niente da perdere.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/F_m_31_12_Mohamed-GLS-Napoli-su-mobilitazioni.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato ancora quello delle ritorsioni antisindacali attuate dalle aziende e anche in questo caso abbiamo parlato con chi le ha subite in prima persona: Delio Fantasia, segretario del sindacato di base FLM-CUB nonchè storico militante. L'azienda di cui stiamo parlando non è una a caso, bensì Stellantis, la sua quale \"nonna\" FIAT ha dato lezioni la mondo di meccanismi di spionaggio interno e creazioni di reparto confino già in tempi non sospetti. Pure al giorno d'oggi siamo di fronte all'ennesimo momento di crisi, fatto di \"ridimensionamenti aziendali\" che si traducono in molti lavoratori in più a casa e sempre più utilizzati solo durante picchi produttivi e conseguenti tensioni; così oggi come allora, per prepararsi una strada pacificata dal conflitto, in azienda, come nello Stato (vedasi il ddl 1660), si decide di epurare le teste calde.\r\n\r\nPeccato però, che la proposta di trasferimento sia totalmente contraria allo Statuto dei lavoratori, che giudica illecito da parte delle aziende trasferire di sede rappresentanti sindacali, proprio come pratica che palesa di arginare il diritto di esercizio sindacale stesso. Ad aggiungere elementi inquietanti in questa vicenda c'è il fatto che il tribunale di Cassino non ha accolto il rifiuto di Delio al trasferimento nonostante lui abbia un genitore invalido a carico, non riconoscendogli dei diritti fondamentali. Ma ci vorrà di più per allontanare lo storico sindacalista dalle lotte, infatti nonostante al momento non sia più materialmente in fabbrica la sua pratica continua, e sicuramente seguiranno ulteriori mobilitazioni in risposta a questo tentativo di epurazione.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/F_m_31_12_Delio-Fantasia-su-licenziamento-e-atteggiamenti-antisindacali-Stellantis.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[602],{"field":109,"matched_tokens":603,"snippet":599,"value":600},[73],{"best_field_score":205,"best_field_weight":150,"fields_matched":104,"num_tokens_dropped":51,"score":579,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":104},{"document":606,"highlight":618,"highlights":623,"text_match":203,"text_match_info":626},{"comment_count":51,"id":607,"is_sticky":51,"permalink":608,"podcastfilter":609,"post_author":585,"post_content":610,"post_date":611,"post_excerpt":56,"post_id":607,"post_modified":612,"post_thumbnail":613,"post_title":614,"post_type":418,"sort_by_date":615,"tag_links":616,"tags":617},"83625","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-del-25-07-2023/",[372]," \r\n\r\nIl primo argomento della puntata è stato quello delle lotte in corso agli stabilimenti di Mondo Convenienza di Settimo Torinese, tema che abbiamo trattato in puntate passate anche a livello nazionale. Ne abbiamo parlato con Oscar, un lavoratore e rappresentante del SiCobas Torino, snocciolando le condizioni a cui lui e i suoi colleghi sono quotidianamente sottoposti e che hanno portato attraverso le assemblee e i presidi davanti ai cancelli dei magazzini, alla sintetizzazione di alcuni punti chiave di rivendicazione. Inoltre Oscar ci ha aperto le porte verso un mondo totalmente sfacciato e diretto nelle pratiche più meschine atte ad ostacolare la nascita di agitazioni e scioperi, in piena linea con la meccanica dei regolamenti interni che non trovano riscontro però nel rispetto delle leggi in materia di sfruttamento del lavoro. Tutte queste modalità hanno decisamente stancato i facchini/autisti di furgoni/montatori di mobili, che arrivano proprio da giorni di blocco e presidio davanti ai cancelli degli stabilimenti, sostenuti anche da un gruppo misto di realtà organizzate ed individualità solidali alla loro lotta. Naturale conseguenza è stata quindi ricordarvi l'appuntamento per il presidio lanciato in Piazza Castello a Torino davanti alla Prefettura per le ore 12, momento durante il quale questi lavoratori saranno seduti ad un tavolo di trattative con l'azienda.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/F_m_25_07-Oscar-Mondo-Convenienza-su-aggiornamento-lotte-Settimo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Luca, del coordinamento CMC (Coordinamento Macchinisti Cargo), sul 10° sciopero organizzato e proclamato in 18 mesi cioè da quando i macchinisti si sono autoconvocati e organizzati.\r\nLo sciopero si è svolto per 24h dalle ore 21.00 del 20/07/23 alle ore 21 del 21/07/23.\r\nCon Luca abbiamo snocciolato e ricordato le ragioni dello sciopero:\r\n-Lavorare meno ore + lavorare più riposati + lavorare in sicurezza\r\n-Presenza di 2 macchinisti invece che uno\r\n-Abolire la vigilanza invasiva\r\n-sicurezza sugli scambi merci\r\n-etc\r\n\r\n\r\n\r\nCi siamo resi subito conto che lo sciopero del CMC non è solo per gli interessi dei ferrovieri ma anche della collettività. Abbiamo anche chiesto a Luca come sta proseguendo l'obbiettivo di\r\nallargare lo sciopero a tutto il personale FS e come il questionario di proposta dal basso andrà a contribuire al rinnovo del CCNL in scadenza il 31/12/23.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/F_m_25_07-Luca-CMC-10°-sciopero-e-questionario.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n ","6 Settembre 2023","2023-09-06 20:31:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/350990151_582840440619571_82354413312690008_n-200x110.jpg","Frittura mista|Radio Fabbrica 25/07/2023",1694031670,[],[],{"post_content":619},{"matched_tokens":620,"snippet":621,"value":622},[73],"modalità hanno decisamente stancato i \u003Cmark>facchin\u003C/mark>i/autisti di furgoni/montatori di mobili, che"," \r\n\r\nIl primo argomento della puntata è stato quello delle lotte in corso agli stabilimenti di Mondo Convenienza di Settimo Torinese, tema che abbiamo trattato in puntate passate anche a livello nazionale. 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Questi ultimi stanno scioperando e sono in presidio permanente davanti allo stabilimento di Campi Bisenzio (al momento della diretta) da 36 giorni, hanno subito nel frattempo almeno una dozzina di violente cariche della polizia che vuole sgomberarli e tutto questo perchè chiedono di non essere trattati come schiavi. Giornate che iniziano alle 6 del mattino, in due facchini nei magazzini a caricare cucine, armadi, componenti di arredo sul furgone per poi andarli a consegnare e montare finchè non si è terminato il giro, che può finire anche intorno alle 7 di sera. Il tutto condito da contratti non adeguati alle mansioni e conseguente paga da fame. Francesca ci ha aggiornati sulle (non)novità uscite dal tavolo di trattativa del 28 giugno con Mondo Convenienza in Prefettura ma ci ha fatto anche riflettere sull'enorme sforzo economico che questi lavoratori hanno deciso di sobbarcarsi con l'arma dello sciopero e proprio per questo oltre alla campagna di crowfunding lanciata per sostenerli, è nata l'ultima iniziativa \"8x5 tocca uno tocca tutti\". Valentina ci ha infatti parlato della vocazione al sostegno alle lotte in connubio con la comunicazione e con l'arte alla base del loro progetto collettivo, che ha portato all'idea di organizzare questa mostra a Prato dal 23 Settembre. Per aggiornamenti sulle lotte e sulle iniziative a sostegno dei lavoratori in lotta di Mondo Convenienza a Campi Bisenzio seguite le pagine social Si Cobas Prato e Firenze e ToccaUnoToccaTutti.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/F_m_04_07_Francesca-Sicobas-Prato-e-Valentina-su-lotte-e-mostra-benefit-presidio-Mondo-Convenienza.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Lorenzo di Sportello il-legale (con sede in via Millio 42 a Torino a presso il CSOA Gabrio) sulla proiezione del documentario “Resistere per esistere” (curato dalla filmaker Sara Porfido) ed il dialogo con Eleonora Celoria, avvocata associata ASGI ed Antonio Stopani, docente unito di geografia critica delle migrazioni presso Aula break - Campus Luigi Einaudi il 6 luglio ’23 h. 18.00\r\n\r\nIl documentario racconta la storia dell'ex Liceo Socrate di Bari.\r\n\r\nPer 13 anni l'ex Liceo Socrate di Bari è stata la casa di una comunità, di più di 60 persone,con un progetto chiaro: quello di rivalutare una scuola abbandonata da decenni e trasformarla in una casa. Nel 2014 è stato sottoscritto un Protocollo di intesa fra Regione Puglia, Comune di Bari, Politecnico, Ingegneria Senza Frontiere, Associazione Socrate, Arpa e Formedil per un progetto di autorecupero della struttura che consentisse la ristrutturazione dell’immobile da parte degli stessi residenti, assicurando la loro permanenza nell'edificio durante i lavori. Nel 2017 l'Associazione Socrate ha consegnato il progetto preliminare per l'autorecupero.Tutto ciò non ha avuto seguito per inottemperanza delle istituzioni targate PD. Il 22 dicembre del 2020, in piena pandemia e usando a pretesto un minuscolo incendio subito domato, le Forze dell'Ordine hanno provato a cacciare tutti i residenti e a sgomberare la struttura.Tutto ciò avveniva a poche settimane dalle dichiarazioni dell'assessore Galasso che esprimeva la volontà di abbattere la struttura e specularci sopra per una cifra di 3,5 milioni di euro. Da allora la comunità rimane in stato di occupazione e sotto la minaccia di un imminente sgombero, eventualità in questo momento più che mai cogente.\r\n\r\nL’iniziativa è anche un benefit spese legali.\r\n\r\nOltre il danno la beffa. Dopo un anno, per colpire quella massa di solidali che impedì lo sgombero dell'Ex Socrate, la magistratura ha notificato a trenta persone decreti penali per i reati di “manifestazione non autorizzata” e “resistenza a pubblico ufficiale”, con multe dai 4000 a più di 7000 euro. Un vero e proprio maxi processo volto a criminalizzare qualsiasi azione di solidarietà attiva e di resistenza contro disposizioni di leggi e azioni amministrative repressive e razziste.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/F_m_04_07_Lorenzo-Sportello-Il-legale-su-iniziativa-documentario-socrates-e-decreto-cutro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSi consiglia di sentire sul tema ex Socrate anche:\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/podcast/frittura-mista-radio-fabbrica-05-01-2021/\r\n\r\n \r\n\r\nhttps://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-15-11-2022/\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nPer la terza parte continuiamo ad ospitare la serie podcast \"Tutta colpa dei Padroni?\", oggi trasmettiamo la seconda puntata \"Scaduti e rinnovati\". Cosa significa che un contratto è scaduto? Cosa succede quando viene rinnovato? Un breve assaggio delle trappole nascoste nella contrattazione collettiva.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio wav=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/2.-Scaduti-e-rinnovati.wav\"][/audio]\r\n\r\n[download]","7 Luglio 2023","2023-07-08 12:02:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/8x5prov@@-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 04/07/2023",1688773559,[],[],{"post_content":641},{"matched_tokens":642,"snippet":643,"value":644},[73],"6 del mattino, in due \u003Cmark>facchin\u003C/mark>i nei magazzini a caricare cucine,"," \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Francesca del Sicobas di Prato e Valentina del collettivo Tocca uno tocca tutti, sul sostegno alle lotte dei lavoratori di Mondo Convenienza. 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Francesca ci ha aggiornati sulle (non)novità uscite dal tavolo di trattativa del 28 giugno con Mondo Convenienza in Prefettura ma ci ha fatto anche riflettere sull'enorme sforzo economico che questi lavoratori hanno deciso di sobbarcarsi con l'arma dello sciopero e proprio per questo oltre alla campagna di crowfunding lanciata per sostenerli, è nata l'ultima iniziativa \"8x5 tocca uno tocca tutti\". Valentina ci ha infatti parlato della vocazione al sostegno alle lotte in connubio con la comunicazione e con l'arte alla base del loro progetto collettivo, che ha portato all'idea di organizzare questa mostra a Prato dal 23 Settembre. 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Da allora la comunità rimane in stato di occupazione e sotto la minaccia di un imminente sgombero, eventualità in questo momento più che mai cogente.\r\n\r\nL’iniziativa è anche un benefit spese legali.\r\n\r\nOltre il danno la beffa. Dopo un anno, per colpire quella massa di solidali che impedì lo sgombero dell'Ex Socrate, la magistratura ha notificato a trenta persone decreti penali per i reati di “manifestazione non autorizzata” e “resistenza a pubblico ufficiale”, con multe dai 4000 a più di 7000 euro. 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