","Milano. Fake week contro la Green week del comune","post",1727798400,[58,59,60,61,62],"http://radioblackout.org/tag/fake-week/","http://radioblackout.org/tag/green-week/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/olimpiadi-2026/","http://radioblackout.org/tag/scempio-olimpico/",[64,65,66,67,68],"fake week","green week","milano","olimpiadi 2026","scempio olimpico",{"post_content":70,"post_title":75,"tags":78},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72],"Fake","tenuta nel capoluogo lombardo la \u003Cmark>Fake\u003C/mark> Week organizzata da Rete dei Comitati,","Dal 26 al 28 settembre si è tenuta nel capoluogo lombardo la \u003Cmark>Fake\u003C/mark> Week organizzata da Rete dei Comitati, C.I.O. – Comitato Insostenibili Olimpiadi, Movimento per il trasporto pubblico, AspettaMi in contestazione della Green Week promossa dal Comune e dalla giunta Sala, tra le principali protagoniste della svendita della città pubblica e delle aree verdi urbane per una cementificazione selvaggia e senza limiti.\r\nLa tre giorni si è conclusa con una biciclettata nelle strade dei quartieri del sud-est milanese contro il saccheggio olimpico, per il diritto allo studio e all'abitare.\r\nDi seguito alcuni stralci dal comunicato di indizione: “In particolare, le Olimpiadi 2026 stanno devastando non solo l'arco alpino per opere inutili e nate già abbandonate (come a Cortina o in Valtellina), ma anche in città una grande area ex industriale come lo scalo di Porta Romana viene occupato dal Villaggio Olimpico, poi destinato a divenire l'ennesimo studentato privato per ceti ricchi e benestanti, mentre i redditi bassi sono espulsi o gli è negato la possibilità di vivere a Milano per studiare. \r\nVogliamo una città per tutt* contro la metropoli olimpica per pochi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Abo del C.I.O.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/2024-10-01-abo-fake-week.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":76,"snippet":77,"value":77},[72],"Milano. \u003Cmark>Fake\u003C/mark> week contro la Green week del comune",[79,83,85,87,89],{"matched_tokens":80,"snippet":82},[81],"fake","\u003Cmark>fake\u003C/mark> week",{"matched_tokens":84,"snippet":65},[],{"matched_tokens":86,"snippet":66},[],{"matched_tokens":88,"snippet":67},[],{"matched_tokens":90,"snippet":68},[],[92,95,98],{"field":93,"matched_tokens":94,"snippet":77,"value":77},"post_title",[72],{"field":96,"matched_tokens":97,"snippet":73,"value":74},"post_content",[72],{"field":32,"indices":99,"matched_tokens":100,"snippets":102},[44],[101],[81],[82],578730123365187700,{"best_field_score":105,"best_field_weight":106,"fields_matched":107,"num_tokens_dropped":44,"score":108,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":44},"1108091338752",15,3,"578730123365187707",{"document":110,"highlight":130,"highlights":134,"text_match":103,"text_match_info":137},{"cat_link":111,"category":112,"comment_count":44,"id":113,"is_sticky":44,"permalink":114,"post_author":47,"post_content":115,"post_date":116,"post_excerpt":50,"post_id":113,"post_modified":117,"post_thumbnail":118,"post_thumbnail_html":119,"post_title":120,"post_type":55,"sort_by_date":121,"tag_links":122,"tags":128},[41],[43],"37418","http://radioblackout.org/2016/09/dal-fertility-fake-verso-una-grande-manifestazione-delle-donne/","\"Beatrice Lorenzin ci riprova e lancia una nuova campagna per il #fertilityday. (...) Stavolta il ministero della Salute pubblica un'immagine con un sapore \"vagamente\" razzista: in alto due belle coppie felici, bionde, bianche, eterosessuali e vestite con colori pastello, sotto un gruppo di ragazzi, in maggioranza neri, che si drogano. (...) Dice l’Ansa che è stato ritirato l’opuscolo (ora visibile solo su archive.org) sulle cattive abitudini attribuite a neri e gente dei centri sociali, sarebbe stata aperta un’inchiesta e revocato l’incarico al direttore per la comunicazione del ministero. (...) Ma quel che a me viene in mente è il fatto che per ben due volte si è scansata la critica all’intero Piano Nazionale della Fertilità, con annesse ridicole iniziative e offensive locandine e immagini, e per ben due volte la Ministra resta attaccata alla poltrona senza dare il minimo segno di assunzione di responsabilità che viene attribuita sempre e solo ai sottoposti.\" (da abbattoimuri.wordpress.com)\r\n\r\nPrendendo spunto dalle manifestazioni #FertilityFake che ieri si sono tenute in diverse piazze italiane, Torino compresa, per dire sì di essere in attesa, ma \"di diritti, welfare, diritto allo studio, ambiente sano e adozioni per le coppie omosessuali\" e per chiedere le dimissioni del ministro della Salute Lorenzin, abbiamo approfondito il percorso che sta portando verso una grande manifestazione delle donne a Roma il 26 novembre, al grido di \"Ni una menos! 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Questa mattina ne abbiamo parlato con Isabella della Rete IoDecido romana e dello sportello antiviolenza \"Una stanza tutta per sè\":\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nL'Assemblea Antisessista di Torino, nell'aderire alla manifestazione nazionale, ha chiamato una prima assemblea di avvicinamento alle giornate romane invitando tutti e tutte questo sabato 24 settembre alle ore 15 nella sede di Radio Blackout, via Cecchi 21/a","23 Settembre 2016","2016-09-26 12:11:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/iodecido-768x431-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/iodecido-768x431-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/iodecido-768x431-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/iodecido-768x431.jpg 768w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Dal Fertility Fake verso una grande manifestazione delle donne",1474633015,[123,124,125,126,127],"http://radioblackout.org/tag/26-novembre/","http://radioblackout.org/tag/assemblea-antisessista/","http://radioblackout.org/tag/fertilityfake/","http://radioblackout.org/tag/iodecido/","http://radioblackout.org/tag/violenza-sulle-donne/",[23,31,27,17,129],"violenza sulle donne",{"post_title":131},{"matched_tokens":132,"snippet":133,"value":133},[72],"Dal Fertility \u003Cmark>Fake\u003C/mark> verso una grande manifestazione delle 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Il Garante ha aperto un procedimento nei confronti di OpenAI, la startup che ha elaborato il chatbot conversazionale ChatGpt, e disposto un blocco temporaneo al trattamento dei dati dei cittadini italiani, contestandone la raccolta illecita. La società, che ha immediatamente disposto la sospensione del servizio, rischia una multa pesante.\r\nNon solo. Negli stessi giorni è stato diffuso un appello che Elon Musk e altri mille esperti (imprenditori; accademici; blogger) hanno rivolto a tutti gli addetti ai lavori chiedendo almeno una moratoria di sei mesi allo sviluppo di 'AI autogenerative proprio come ChatGPT'; in particolare si chiede lo stop di GPT-4 il modello più sofisticato della Chat lanciato da Open AI (l’azienda no profit che produce la Chatbot). L’appello è molto significativo in sé, lo è ancora di più se si pensa che Elon Musk è stato uno degli iniziali finanziatori della stessa Open AI.\r\nMa cos’è ChatGPT? Che differenza c’è tra l’algoritmo di OpenAI e quello di Google rispetto alla raccolta dati?\r\nChatGPT è una chat che riesce a dare risposte dirette (e parlate) su ogni tema possibile e lo fa sulla base di sofisticate tecnologie di Intelligenza Artificiale: algoritmi di apprendimento automatico che generano risposte simili a quelle umane all’interno di un discorso. Un algoritmo di apprendimento automatico (machine learning) è in grado di imparare dai dati e costruire un modello per ogni specifico problema che gli si presenta.\r\nIn altre parole, i vari algoritmi “addestrano” un modello che rappresenta l’essenza della capacità di risolvere quel problema. Nel giro di soli due mesi la Chat ha raccolto più di cento milioni di utenti divenendo l’app di più rapido successo nella storia di Internet.\r\nDetto questo i dati forniti devono essere considerati verosimili, non veri, sebbene stabilire quale sia lo statuto di verità di una qualsiasi proposizione è questione filosofica molto complessa.\r\nUn fatto è certo: un massiccio invio di informazioni orientate da parte di gruppi bene organizzati, può produrre effetti paradossali come sostenere che la terra è piatta o, peggio, avallare teorie o pratiche razziste. Nei caso più macroscopici le imprese incaricano un’azienda specializzata di “ripulire” la chat. Ma, va da se una chat basata su un algoritmo che, nella felice definizione di Noam Chomsky non è altro che un motore statistico, i margini per l’introduzione di un pulviscolo di fake news o di propaganda è molto ampio.\r\nIn questo come in altri casi non è il caso di immaginare scenari apocalittici, ma neppure essere immediatamente disponibili ad un’adesione acritica.\r\nAbbiamo provato a capire cosa ci sia a monte della decisione del garante dei dati personali e della presa di posizione di Musk e quali possibili scenari che si aprano con questa tecnologia.\r\nNe abbiamo parlato Lorenzo, che da anni si occupa di questi temi.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/2023-04-04-lollo-stopGpt.mp3\"][/audio]","4 Aprile 2023","2023-04-04 16:48:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/ChatGp-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/ChatGp-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/ChatGp-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/ChatGp-1024x576.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/ChatGp-768x432.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/ChatGp.jpeg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","ChatGPT. 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Macron ha provato a mettere il bavaglio alle voci critiche, e ha attuato una politica sociale basata su un ampio sistema di ammortizzazione sociale non disgiunta dalla durissima repressione di ogni minima protesta o mera evasione dai confini imposti dal lockdown.\r\nL’attenzione dei media e del governo verso l’Italia, l’ampia diffusione delle notizie che arrivavano dalle regioni del nord investite dalla pandemia, gli scioperi dei lavoratori, le rivolte delle carceri hanno avuto una forte influenza sulle scelte operate da un Macron, già in forte calo di popolarità.\r\nIn gennaio il ministero della sanità minimizzava i rischi.\r\nLa sanità francese non aveva gli strumenti per far fronte alla pandemia: mancavano i DPI, i respiratori, il personale specializzato, i tamponi. Le centinaia di migliaia di mascherine raccolte per far fronte alla precedente epidemia sono state distrutte per acquistarne di nuove. Le nuove non sono mai arrivate e solo da poco le mascherine sottratte alla distruzione sono arrivare negli ospedali.\r\nLa sanità francese ha un modello molto diverso da quella italiana. In Francia l’assistenza è indiretta: si pagano le cure e poi la Securité sociale rimborsa la spesa. Anche oltralpe i tagli hanno investito pesantemente la salute dei più poveri. In Francia il sistema è rimasto fortemente decentralizzato, rispetto alla gestione regionale del Belpaese.\r\nIl governo ha rimandato le misure di interruzione delle attività produttive, finché il virus non è dilagato.\r\nNon avevano le idee chiare sulla malattia e la sua cura e hanno scelto il metodo del confinamento, lasciando sia i malati che i sani a casa.\r\nI comitati tecnici sono stati usati dal potere politico, come un rubinetto che si poteva aprire o chiudere a piacere, in base alla convenienza del momento.\r\n\r\nIn piena pandemia Macron ha deciso di effettuare ugualmente il primo turno delle elezioni: il contagio, dopo quella data, si è esteso fortemente al punto che il secondo turno è stato annullato, ma dovrebbe essere effettuato entro tre mesi. La decisione sarà politica e non sanitaria. In ballo restano Parigi, Lione e tutti i grossi centri dove non ci sono stati eletti al primo turno. Il governo teme una legnata peggiore di quella che ha già ricevuto.\r\nIl ministero della sanità sosteneva a gennaio che la pandemia non ci sarebbe stata: la ministra della sanità che ha lasciato il governo per candidarsi a sindaco della capitale non ha certo vinto il premio di popolarità.\r\nIl governo ha provato a contenere i danni lanciando una campagna contro le fake news, che oltre ai soliti complottisti, ha investito ogni voce fuori dal coro. Macron è arrivato al punto di redigere una lista dei media buoni, da contrapporre ai cattivi. Per fortuna questa operazione da “ministero della verità” ha suscitato ampia indignazione e anche tra i media nella lista dei “buoni” c’è stato un ampio rigetto di arruolamento forzato tra le file dei sostenitori delle verità governative.\r\nTra le trovate mediatiche non troppo brillanti di Macron la proposta, dall’agre sapore maoista, di inviare gli insegnanti “disoccupati” a lavorare nei campi. In realtà chi lavora nella scuola ha dovuto fare i conti con la didattica a distanza, con i figli a casa, con la difficoltà del vivere reclusi che ha colpito tutti.\r\nIn numerosi quartieri popolari, dove si abita in sei o sette in due stanzette, gli adolescenti che scendevano nei cortili sono stati sottoposti a controlli ossessivi, che in qualche caso sono sfociati in vere e proprie aggressioni. É finita con diverse serate di animati scontri tra giovani poveri e polizia.\r\nMacron, messo di fronte alle rivolte nelle carceri italiane, ha deciso un significativo alleggerimento del numero dei reclusi, che per la prima volta è sceso sotto quello dei posti disponibili. Non solo. Gli scioperi dei lavoratori italiani per imporre le chiusure, e la crisi sociale che ne è scaturita lo hanno indotto a correre ai ripari. Consapevole di aver sottovalutato e poi duramente represso l’insorgenza sociale dei Gilet Jaunes, ha deciso ampie forme di ammortizzazione sociale stabilendo la cassa integrazione – chomage partial - per 12 milioni di lavoratori.\r\nNonostante l’inconsueto utilizzo della carota, non ha certo messo in quarantena il bastone. Anzi. Le dotazioni poliziesche di dispositivi di attacco in piazza sono state rinforzate. Ogni leggero tentativo di critica politica è stato duramente represso: chi ha attaccato ai balconi striscioni di protesta si è ritrovato la polizia in casa e denunce penali.\r\nIl primo maggio i pochi tentativi di manifestazione, pur con distanziamenti e mascherine, sono stati duramente repressi. A Montreuil la polizia ha attaccato persino chi faceva distribuzione di viveri.\r\nNelle fabbriche, grazie alla complicità dei sindacati, gli scioperi sono stati pochi e scarsamente incisivi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianni Carrozza, redattore di radio Paris Plurielle, dove conduce “vive la sociale!”\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/2020-05-19-carrozza-covid-francia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","19 Maggio 2020","2020-05-19 15:07:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Pandemia in Francia tra il bastone e la carota",1589900784,[239,240,241,242,243,244,245,246],"http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/cassa-integrazione/","http://radioblackout.org/tag/francia-e-covid/","http://radioblackout.org/tag/macron/","http://radioblackout.org/tag/mascherine/","http://radioblackout.org/tag/media/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/sanita/",[248,249,250,251,252,253,254,255],"carcere","cassa integrazione","francia e covid","macron","mascherine","media","repressione","Sanità",{"post_content":257},{"matched_tokens":258,"snippet":259,"value":260},[81],"lanciando una campagna contro le \u003Cmark>fake\u003C/mark> news, che oltre ai soliti","La gestione della pandemia in Francia è stata segnata dall’onda lunga dei tagli alla sanità, all’origine della difficoltà sia nella prevenzione del contagio che nella cura dei malati. Macron ha provato a mettere il bavaglio alle voci critiche, e ha attuato una politica sociale basata su un ampio sistema di ammortizzazione sociale non disgiunta dalla durissima repressione di ogni minima protesta o mera evasione dai confini imposti dal lockdown.\r\nL’attenzione dei media e del governo verso l’Italia, l’ampia diffusione delle notizie che arrivavano dalle regioni del nord investite dalla pandemia, gli scioperi dei lavoratori, le rivolte delle carceri hanno avuto una forte influenza sulle scelte operate da un Macron, già in forte calo di popolarità.\r\nIn gennaio il ministero della sanità minimizzava i rischi.\r\nLa sanità francese non aveva gli strumenti per far fronte alla pandemia: mancavano i DPI, i respiratori, il personale specializzato, i tamponi. Le centinaia di migliaia di mascherine raccolte per far fronte alla precedente epidemia sono state distrutte per acquistarne di nuove. Le nuove non sono mai arrivate e solo da poco le mascherine sottratte alla distruzione sono arrivare negli ospedali.\r\nLa sanità francese ha un modello molto diverso da quella italiana. In Francia l’assistenza è indiretta: si pagano le cure e poi la Securité sociale rimborsa la spesa. Anche oltralpe i tagli hanno investito pesantemente la salute dei più poveri. In Francia il sistema è rimasto fortemente decentralizzato, rispetto alla gestione regionale del Belpaese.\r\nIl governo ha rimandato le misure di interruzione delle attività produttive, finché il virus non è dilagato.\r\nNon avevano le idee chiare sulla malattia e la sua cura e hanno scelto il metodo del confinamento, lasciando sia i malati che i sani a casa.\r\nI comitati tecnici sono stati usati dal potere politico, come un rubinetto che si poteva aprire o chiudere a piacere, in base alla convenienza del momento.\r\n\r\nIn piena pandemia Macron ha deciso di effettuare ugualmente il primo turno delle elezioni: il contagio, dopo quella data, si è esteso fortemente al punto che il secondo turno è stato annullato, ma dovrebbe essere effettuato entro tre mesi. La decisione sarà politica e non sanitaria. In ballo restano Parigi, Lione e tutti i grossi centri dove non ci sono stati eletti al primo turno. Il governo teme una legnata peggiore di quella che ha già ricevuto.\r\nIl ministero della sanità sosteneva a gennaio che la pandemia non ci sarebbe stata: la ministra della sanità che ha lasciato il governo per candidarsi a sindaco della capitale non ha certo vinto il premio di popolarità.\r\nIl governo ha provato a contenere i danni lanciando una campagna contro le \u003Cmark>fake\u003C/mark> news, che oltre ai soliti complottisti, ha investito ogni voce fuori dal coro. Macron è arrivato al punto di redigere una lista dei media buoni, da contrapporre ai cattivi. Per fortuna questa operazione da “ministero della verità” ha suscitato ampia indignazione e anche tra i media nella lista dei “buoni” c’è stato un ampio rigetto di arruolamento forzato tra le file dei sostenitori delle verità governative.\r\nTra le trovate mediatiche non troppo brillanti di Macron la proposta, dall’agre sapore maoista, di inviare gli insegnanti “disoccupati” a lavorare nei campi. In realtà chi lavora nella scuola ha dovuto fare i conti con la didattica a distanza, con i figli a casa, con la difficoltà del vivere reclusi che ha colpito tutti.\r\nIn numerosi quartieri popolari, dove si abita in sei o sette in due stanzette, gli adolescenti che scendevano nei cortili sono stati sottoposti a controlli ossessivi, che in qualche caso sono sfociati in vere e proprie aggressioni. É finita con diverse serate di animati scontri tra giovani poveri e polizia.\r\nMacron, messo di fronte alle rivolte nelle carceri italiane, ha deciso un significativo alleggerimento del numero dei reclusi, che per la prima volta è sceso sotto quello dei posti disponibili. Non solo. Gli scioperi dei lavoratori italiani per imporre le chiusure, e la crisi sociale che ne è scaturita lo hanno indotto a correre ai ripari. 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Ora invece il dragone cinese appare in difesa e in difficoltà a causa del coronavirus e dell'isolamento che comporta, ma anche in prospettiva potrebbe innescarsi un rilancio di stimoli alla pervasività cinese dei mercati e anche un completamento dei processi di trasformazione per chiudere vecchie produzioni che verrebbero delocalizzate.\r\n\r\nGabriele Battaglia ha analizzato per noi questi ed altri aspetti dell'epidemia letale, consentendoci di capire anche la capacità di resilienza della società cinese e la sua compattezza e disciplina postapocalittica verso il governo centrale nel momento in cui ha preso in mano la situazione, seppure la rabbia per l'incapacità e la corruzione sia diffusa; il contesto epocale con le proteste di Hong Kong, le guerre commerciali... e di contro il problema che la recessione cinese coinvolgerebbe l'economia globale:\r\n\r\nBattaglia coronavirus","8 Febbraio 2020","2020-02-08 13:15:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/coronavirus01-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/coronavirus01-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/coronavirus01-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/coronavirus01.jpg 512w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La libertà personale intaccata dal virus e la pandemia economica",1581167755,[279,280],"http://radioblackout.org/tag/coronavirus/","http://radioblackout.org/tag/wuhan/",[282,283],"coronavirus","Wuhan",{"post_content":285},{"matched_tokens":286,"snippet":287,"value":288},[81],"diffusione della sindrome e delle \u003Cmark>fake\u003C/mark> news; la quantità di ambiti","L'intervento dello stato centrale con imposizioni draconiane che stravolgono l'esistenza, l'uso mediatico di un fenomeno sanitario globale, la narrazione geopolitica di una pandemia terrificante e mortale senza trasparenza dell'autorità locale, le conseguenze economiche e commerciali che si cominciano a intravedere dietro alla diffusione repentina del coronavirus, nonostante le quarantene, la sospensione della mobilità personale e collettiva, la diffusione della sindrome e delle \u003Cmark>fake\u003C/mark> news; la quantità di ambiti che vengono stravolti dalla notizia – ancor prima della sua effettiva trasmissione e ferale nocività – e lo sconvolgimento delle aree d'influenza che si andavano estendendo con la Belt and Road Initiative... 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Il carcere non è correttivo, è un marchio indelebile sulla pelle del detenuto, impossibilitato a reinserirsi, a cercare di vivere una vita normale.\r\nMesrine ha trasformato l’odio in una sfida, riuscendo ad evadere dai carceri più sicuri del mondo, fino ad arrivare ad assaltare, armi in pugno, il carcere di alta sicurezza del Quebec.\r\nPer fermarlo la polizia francese ha architettato una vera e propria esecuzione a cielo aperto, assassinandolo con 21 colpi in mezzo alla strada.\r\nIl podcast vuole ripercorrere il ruolo di Mesrine nella lotta al carcere\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 09,00 – Free and easy 08/09/2024 78 minuti [Ouest Track Radio, Patryck Albert]:\r\n\r\n\"Free& Easy\" épisode 172 Dimanche 08/09/24 Patryck Albert present : intro....Who , Sir Bald & los Hairies , Mings , Beatles , Keefmen , Isaaac Rother & the Phantoms , Primitives , Pat Todd & the Rankoutsiders , Doors , J .Prozac , Grip Weeds , Flamin' Groovies , Hipbone Slim & the Kneejerks , Dirtbombs, Barrence Whitfield & his Savages , Modern Lovers , Troggs , Cynics , Miracle Workers , Alice Cooper , Dee Rangers , Flamin' Sideburns , Boeing Duvven Beautiful Soup , Paul Messis , Roson Hang up ..... 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A seguito delle proteste, Maria viene arrestata con i suoi compagni e confinata prima a Ustica e successivamente nel carcere delle Benedettine di Palermo.\r\nDopo il carcere Maria torna a Ragusa ma, delusa da conoscenti e parenti, inizia a viaggiare alla ricerca di un lavoro e di un porto sicuro, dall’Italia all’estero, portando con sé la figlia, Maria Lenina Licitra.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 18,00 – Ottobre Peso Mixtape - Blackout Garage Fest 38 minuti [Radio Blackout]: Mixtape confenzionato ad hoc per presentare la tre giorni carica di concerti e live set che si svolgeranno tra il 17 e il 19 Ottobre 2024 nelle mura di Radio Blackout e lo storico palco di El Paso: Ottobre peso. In questa puntata: Blackout Garage Fest, con Timmy's Organism, Movie Star Junkies, Sloks, Violino Banfi\r\n\r\n ","7 Maggio 2025","2025-05-12 17:08:41","Black Holes dal 5 all' 11 Maggio 2025",1746631049,[426,427,428,429,430,431,432,433,434,435,436,437,438,439,440,239,441,442,443,366,444,445,446,156,447,448,449,450,451,452,453,454,455,456,457,458,459,460,461,462,463,464,465,466,467,468,469,470,471,472,473,474,475,476,477,478,479,480,481,482,483,484,485,486,487,488,489,490,491,492,493,494,495,496,497,498,499,500,501,502,503,504,505,506,507,508,509,510,511,512,513,514,515,516,517,518,519,520,521,522,523,524,525,526,527,528,529,530,531,532,533,534,535,536],"http://radioblackout.org/tag/2012/","http://radioblackout.org/tag/alice-cooper/","http://radioblackout.org/tag/all-blacks/","http://radioblackout.org/tag/analisi/","http://radioblackout.org/tag/anarchia/","http://radioblackout.org/tag/animali/","http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/audiodocumentario/","http://radioblackout.org/tag/barrence-whitfield-his-savages/","http://radioblackout.org/tag/beatles/","http://radioblackout.org/tag/benefit-radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/biografia/","http://radioblackout.org/tag/blackout-garage-fest/","http://radioblackout.org/tag/boeing-duvven-beautiful-soup/","http://radioblackout.org/tag/bruce-chatwin/","http://radioblackout.org/tag/cynics/","http://radioblackout.org/tag/dee-rangers/","http://radioblackout.org/tag/dirtbombs/","http://radioblackout.org/tag/doors/","http://radioblackout.org/tag/enrica-firrincieli/","http://radioblackout.org/tag/evasioni/","http://radioblackout.org/tag/femminismo/","http://radioblackout.org/tag/fiji/","http://radioblackout.org/tag/flamin-groovies/","http://radioblackout.org/tag/flamin-sideburns/","http://radioblackout.org/tag/francese/","http://radioblackout.org/tag/free-and-easy/","http://radioblackout.org/tag/ghigliottina/","http://radioblackout.org/tag/grip-weeds/","http://radioblackout.org/tag/heavy-psych/","http://radioblackout.org/tag/hipbone-slim-the-kneejerks/","http://radioblackout.org/tag/inchiesta/","http://radioblackout.org/tag/intervista/","http://radioblackout.org/tag/isaac/","http://radioblackout.org/tag/istinto-di-morte/","http://radioblackout.org/tag/j-prozac/","http://radioblackout.org/tag/jacques-mesrine/","http://radioblackout.org/tag/keefmen/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/la-piramide-di-sangue/","http://radioblackout.org/tag/le-teorie-del-complotto/","http://radioblackout.org/tag/leggende/","http://radioblackout.org/tag/liberation-front/","http://radioblackout.org/tag/lotta-anticarceraria/","http://radioblackout.org/tag/luca-wallace-costello/","http://radioblackout.org/tag/macchina-del-tempo/","http://radioblackout.org/tag/maria-occhipinti/","http://radioblackout.org/tag/markade/","http://radioblackout.org/tag/mass-media/","http://radioblackout.org/tag/materiale-darchivio/","http://radioblackout.org/tag/mings/","http://radioblackout.org/tag/miracle-workers/","http://radioblackout.org/tag/modern-lovers/","http://radioblackout.org/tag/movie-star-junkies/","http://radioblackout.org/tag/musica-2/","http://radioblackout.org/tag/nautilus/","http://radioblackout.org/tag/nella-tana-del-bianconiglio/","http://radioblackout.org/tag/new-york/","http://radioblackout.org/tag/noise/","http://radioblackout.org/tag/non-si-parte/","http://radioblackout.org/tag/origini-radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/ottobre-peso/","http://radioblackout.org/tag/ottobre-peso-mixtape/","http://radioblackout.org/tag/ouest-track-radio/","http://radioblackout.org/tag/pacifismo/","http://radioblackout.org/tag/pasta-fissan/","http://radioblackout.org/tag/pat-todd-the-rankoutsiders/","http://radioblackout.org/tag/patryck-albert/","http://radioblackout.org/tag/paul-messis/","http://radioblackout.org/tag/poetessa/","http://radioblackout.org/tag/primitives/","http://radioblackout.org/tag/psichedelia/","http://radioblackout.org/tag/psychedelia/","http://radioblackout.org/tag/pt-1/","http://radioblackout.org/tag/pumas/","http://radioblackout.org/tag/punk/","http://radioblackout.org/tag/q-anon/","http://radioblackout.org/tag/racconti-ovali/","http://radioblackout.org/tag/radio-alpi-libere/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/radio-neanderthal/","http://radioblackout.org/tag/radiospettacolo/","http://radioblackout.org/tag/rapine/","http://radioblackout.org/tag/retro/","http://radioblackout.org/tag/rock/","http://radioblackout.org/tag/rocknroll/","http://radioblackout.org/tag/roson-hang-up/","http://radioblackout.org/tag/rother-the-phantoms/","http://radioblackout.org/tag/rugby/","http://radioblackout.org/tag/scrittrice/","http://radioblackout.org/tag/serie-podcast/","http://radioblackout.org/tag/sicilia/","http://radioblackout.org/tag/simboli/","http://radioblackout.org/tag/sir-bald-los-hairie/","http://radioblackout.org/tag/sloks/","http://radioblackout.org/tag/social-network/","http://radioblackout.org/tag/storia/","http://radioblackout.org/tag/sud-africa/","http://radioblackout.org/tag/timmys-organism/","http://radioblackout.org/tag/torino/","http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Partendo dall’America latina fino a discendere la penisola italica.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 09 ore 21,00 – L'evasione è un dovere 29 minuti [Radio Blackout, C'hai le storie, Liberation Front]: Tratto dal libro “istinto di morte”(Nautilus,El Paso) pubblicato nel 1977 alla vigilia di un processo, il bandito Jacques Mesrine racconta la sua incredibile vita. Autore di furti e rapine, è poi diventato una leggenda criminale per la sua capacità di evadere e di sfidare la legge. Il suo odio verso la società si forma sin da bambino con le immagini della guerra, per poi conoscere la violenza dello Stato come soldato in Algeria, infine assaggiandola sulla sua pelle, in quando emarginato, galeotto, reietto. Il carcere non è correttivo, è un marchio indelebile sulla pelle del detenuto, impossibilitato a reinserirsi, a cercare di vivere una vita normale.\r\nMesrine ha trasformato l’odio in una sfida, riuscendo ad evadere dai carceri più sicuri del mondo, fino ad arrivare ad assaltare, armi in pugno, il carcere di alta sicurezza del Quebec.\r\nPer fermarlo la polizia francese ha architettato una vera e propria esecuzione a cielo aperto, assassinandolo con 21 colpi in mezzo alla strada.\r\nIl podcast vuole ripercorrere il ruolo di Mesrine nella lotta al carcere\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 09,00 – Free and easy 08/09/2024 78 minuti [Ouest Track Radio, Patryck Albert]:\r\n\r\n\"Free& Easy\" épisode 172 Dimanche 08/09/24 Patryck Albert present : intro....Who , Sir Bald & los Hairies , Mings , Beatles , Keefmen , Isaaac Rother & the Phantoms , Primitives , Pat Todd & the Rankoutsiders , Doors , J .Prozac , Grip Weeds , Flamin' Groovies , Hipbone Slim & the Kneejerks , Dirtbombs, Barrence Whitfield & his Savages , Modern Lovers , Troggs , Cynics , Miracle Workers , Alice Cooper , Dee Rangers , Flamin' Sideburns , Boeing Duvven Beautiful Soup , Paul Messis , Roson Hang up ..... Dig it or pass your way ....Dudes & Chickies !\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 20,00 – Macchina del tempo Ep.1 58 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 21,30 – Ghigliottina - Le teorie del complotto pt.1 - Nella tana del bianconiglio 63 minuti [Radio Neanderthal, Ghigliottina]: Rubrica interna alla trasmissione Ghigliottina dedicata alle teorie del complotto\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 23,00 – Pasta Fissan - White Bantu benefit RBO 58 minuti [Pasta Fissan, Radio Blackout]: Pasta Fissan è una combinazione di menti avariate che portano la verità al livello della brutale percussione.\r\n\r\nReleased October 9, 3048\r\n\r\nF. Care – effect chain, vox & samples\r\nDa. Trop – delays, flute, smorphing & leaf\r\nL.A. Faenza – drums, clarinet & metal\r\nT. 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A seguito delle proteste, Maria viene arrestata con i suoi compagni e confinata prima a Ustica e successivamente nel carcere delle Benedettine di Palermo.\r\nDopo il carcere Maria torna a Ragusa ma, delusa da conoscenti e parenti, inizia a viaggiare alla ricerca di un lavoro e di un porto sicuro, dall’Italia all’estero, portando con sé la figlia, Maria Lenina Licitra.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 18,00 – Ottobre Peso Mixtape - Blackout Garage Fest 38 minuti [Radio Blackout]: Mixtape confenzionato ad hoc per presentare la tre giorni carica di concerti e live set che si svolgeranno tra il 17 e il 19 Ottobre 2024 nelle mura di Radio Blackout e lo storico palco di El Paso: Ottobre peso. 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settimana di maggio vede ai Bastioni di Orione un concentrato di gusti latinos. Si comincia con las empanadas servite da Darín a Milei su un piatto d'argento ci vengono descritte direttamente da Buenos Aires dove si trova Alfredo Somoza, che ne trae un quadro socio-economico della trasformazione argentina in corso; gli abbiamo chiesto anche un punto di vista più ravvicinato sulle elezioni venezuelane e sulle presenze paramilitari nel Mexico in cui i collaboratori della sindaca del DF vengono assassinati.\r\nUn’altra regione di tensioni lontane dai riflettori distratti del circo mediatico è la Serbia attraversata da uno schietto movimento nato nelle università, dove i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro di risveglio anche della società civile, mobilitata contro il sistema di potere di Vučić... ma la marcia verso l’UE per ottenere appoggio è sfumata di fronte al disinteresse interessato dei palazzi europei e all'interno si avanza il rischio di infiltrazioni naziste in stile Maidan: finora la vigilanza ha mantenuto il movimento sui binari di rifiuto di ogni egemonia. Speriamo duri, abbiamo espresso questo augurio con Tatjana Djordjević.\r\nSuccoso il finale di puntata con un intervento particolarmente illuminante di Andrea Fumagalli, che ha descritto con acume lo schema strategico di Trump; una trama che sulla carta potrebbe funzionare, se tutti i tasselli della scommessa economica attivata per salvare l’egemonia dell'imperialismo americano che sta frantumandosi sui due debiti.\r\n\r\n\r\n\r\nA partire da un dibattito tutto tipicamente argentino sul costo delle empanadas all’epoca dell’anarcocapitalismo Alfredo Somoza ci dà una descrizione della situazione socio-economica dell’Argentina di Milei direttamente da una Buenos Aires sgravata dal mercato nero della divisa americana dalla svalutazione del dollaro, che come potere d’acquisto ha dato respiro ai salari, che nella stretta connessione con gli Usa ne traggono vantaggio. Il carovita comunque esiste, nonostante la distrazione delle empanadas che fa gioco alla potenza di fuoco dei social a favore di Milei, dimostrata dall’influenza che ha avuto sulle elezioni l’uso smodato della AI, appalesando la difficoltà a comprendere il singolo video, il singolo messaggio se siano reali o costruiti… news o fake.\r\nLa scorciatoia del riflesso pavolviano delle destre che individuano il contrasto al fenomeno migratorio come soluzione per le crisi economiche è difficilmente applicabile in un paese fatto di migranti, figli di flussi secolari di immigrati, prima da Oltreoceano e ora dai paesi limitrofi, genti soprattutto alla ricerca di sanità assicurata, ius soli e istruzione gratuita. Oltre alla situazione politica all’interno dei paesi di provenienza (ora la maggioranza dei recenti arrivi proviene dal Venezuela). 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Un’inflazione che colpisce soprattutto l’economia del peso e non quella dei ricchi che vivono in un’economia di dollari e non si è intervenuti sul «gigantesco problema di infrastrutture vecchie e l’efficienza della scuola pubblica» su cui questo governo populista non ha alcun piano, pensando che combattendo la corruzione si risolverà tutto per magia.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/0Onoxm8U2Uk23lPipo0YSn?si=LrcipfzKQZ6BIX3H1nS3tQ\r\n\r\nL‘opposizione si è intestata la vittoria perché ufficialmente il 43% dei venezuelani è andato al voto (secondo Machado solo il 14), ma Maduro è comunque uscito rafforzato – come Milei – dal voto amministrativo, che ha compreso pure il distretto della Guyana Essequiba, un territorio contestato per un effetto di eredità coloniale, una regione ricca di materie prime e di petrolio, una disputa che Alfredo Somoza assimila a quello su Las Malvinas al tempo di Videla, perché nessuno in Sudamerica riconosce che si possano mettere in dubbio confini e non comunque in questo modo. Paradossale è il racconto che ci viene fatto sulla Guinea Equatoriale – il paese africano sotto un regime quarantennale – che era parte del Vicereame di cui Buenos Aires a cui un arcipelago si appella per affrancarsi dalla Guinea equatoriale. Una situazione surreale come quella di Essequiba. Per bilanciare la stigmatizzazione del nostro interlocutore, segnaliamo anche il racconto all’opposto di Geraldina Colotti che su “Pagine Esteri” racconta da un punto di vista opposto sia le pretese di Caracas sul nuovo stato, sia il voto del 25 maggio: https://pagineesteri.it/2025/05/29/america-latina/maduro-trionfa-nelle-elezioni-del-25-maggio-la-destra-ha-vinto-lastensione/\r\nAlfredo considera questa tornata elettorale il secondo tempo delle elezioni che avrebbero confermato Maduro presidente, ma di cui nessuno ha ancora potuto vedere i verbali; il 25 maggio non c’erano osservatori e le operazioni di voto sono ormai un risibile teatrino. Ma il vero dramma è la emigrazione massiva: un esodo che fino a poco tempo fa era attribuibile alla opposizione retriva e pasticciona, ora – con l’involuzione del chavismo – le colpe sono di tutta la classe politica.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/2MaoXE6e6viGZfj77OwEr6?si=_xuznyf4RuKOWQeL7G7ZhQ\r\n\r\nAnche in Mexico sono stati il 14 per cento gli elettori che per la prima volta al mondo sono stati chiamati a eleggere i magistrati che dovranno gestire il potere giudiziario, ma di questo non abbiamo parlato con Alfredo Somoza, piuttosto si è discusso dei due collaboratori della sindaca del DF uccisi dalla necropolitica e dei paramilitari, diffusi sul territorio, ma in particolare in Chiapas.\r\nL’omicidio di Ximena Guzmán e José Muñoz è un attacco diretto al partito della presidenta Claudia Scheinbaum e della sindaca, non rivendicato dai Narcos. Peraltro ulteriore mistero nasce dal fatto che il DF non è un territorio conteso come potrebbe essere Oaxaca o Sinaloa, eppure i killer hanno dimostrato una professionalità assimilabile ai cartelli… o ai paramilitari al servizio dei possidenti del Sud: sul Chiapas si concentra un’assenza di controllo sia dal punto di vista della migrazione, sia del fentanil, sia dei paramilitari assoldati dai terratenientes. 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E mentre Vučić intrattiene rapporti con gli europei, non disdegna alleanze con Putin – recente è il viaggio a Mosca e la posizione sulla guerra in Ucraina del leader populista gli permette di barcamenarsi – e con Xi; ma il movimento nato dalle università non demorde.\r\nPerò rischia infiltrazioni: infatti se da un lato continua a mantenere la sua distanza da chiunque cerchi di egemonizzare e a fare blocchi e scendere in piazza, dall’altro si comincia a vociferare di presenze anche di destra quando all’inizio l’influenza era progressista e antinazionalista, che potrebbero preparare uno scenario assimilabile alla nefasta Maidan di Kyiv. Perciò abbiamo interpellato Tatjana Djordjević per comprendere quali sviluppi possiamo attenderci da questa ribellione dal basso che ha intercettato mugugni e indignazioni della società civile, dandogli voce: sono andati a stanare il malcontento nella Serbia profonda, isolata, hanno attraversato a piedi il paese per incontrare la mentalità dei paesi. 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Ci sono resistenze da parte di apparati (come lo stop della Corte che ha tentato di invalidare l’operazione sui dazi del Liberation day) e istituzioni che tentano di impedire lo sviluppo del velleitario piano trumpiano, che è sicuramente temerario e la scommessa è sul filo del rasoio: potrebbe finire come quello di Zsa-Zsa Korda nell’ultimo film di Wes Anderson, ma per ora mantiene le sue ipotesi di avere i mezzi per ribaltare attraverso il protezionismo la tendenza al declino dell’imperialismo americano.\r\nNegli ultimi anni tutto era regolato dal Washington Consensus e gli apparati che gestivano fino alla crisi del 2008, poi l’ordine mondiale è venuto meno, inceppando il meccanismo della globalizzazione, lasciando sviluppare altri imperialismi; Trump è il frutto di questa perdita di egemonia ed è reazione alla rete intessuta da Pechino. 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Si comincia con las empanadas servite da Darín a Milei su un piatto d'argento ci vengono descritte direttamente da Buenos Aires dove si trova Alfredo Somoza, che ne trae un quadro socio-economico della trasformazione argentina in corso; gli abbiamo chiesto anche un punto di vista più ravvicinato sulle elezioni venezuelane e sulle presenze paramilitari nel Mexico in cui i collaboratori della sindaca del DF vengono assassinati.\r\nUn’altra regione di tensioni lontane dai riflettori distratti del circo mediatico è la Serbia attraversata da uno schietto movimento nato nelle università, dove i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro di risveglio anche della società civile, mobilitata contro il sistema di potere di Vučić... ma la marcia verso l’UE per ottenere appoggio è sfumata di fronte al disinteresse interessato dei palazzi europei e all'interno si avanza il rischio di infiltrazioni naziste in stile Maidan: finora la vigilanza ha mantenuto il movimento sui binari di rifiuto di ogni egemonia. Speriamo duri, abbiamo espresso questo augurio con Tatjana Djordjević.\r\nSuccoso il finale di puntata con un intervento particolarmente illuminante di Andrea Fumagalli, che ha descritto con acume lo schema strategico di Trump; una trama che sulla carta potrebbe funzionare, se tutti i tasselli della scommessa economica attivata per salvare l’egemonia dell'imperialismo americano che sta frantumandosi sui due debiti.\r\n\r\n\r\n\r\nA partire da un dibattito tutto tipicamente argentino sul costo delle empanadas all’epoca dell’anarcocapitalismo Alfredo Somoza ci dà una descrizione della situazione socio-economica dell’Argentina di Milei direttamente da una Buenos Aires sgravata dal mercato nero della divisa americana dalla svalutazione del dollaro, che come potere d’acquisto ha dato respiro ai salari, che nella stretta connessione con gli Usa ne traggono vantaggio. Il carovita comunque esiste, nonostante la distrazione delle empanadas che fa gioco alla potenza di fuoco dei social a favore di Milei, dimostrata dall’influenza che ha avuto sulle elezioni l’uso smodato della AI, appalesando la difficoltà a comprendere il singolo video, il singolo messaggio se siano reali o costruiti… news o \u003Cmark>fake\u003C/mark>.\r\nLa scorciatoia del riflesso pavolviano delle destre che individuano il contrasto al fenomeno migratorio come soluzione per le crisi economiche è difficilmente applicabile in un paese fatto di migranti, figli di flussi secolari di immigrati, prima da Oltreoceano e ora dai paesi limitrofi, genti soprattutto alla ricerca di sanità assicurata, ius soli e istruzione gratuita. Oltre alla situazione politica all’interno dei paesi di provenienza (ora la maggioranza dei recenti arrivi proviene dal Venezuela). Su questo si innesta l’ideologia della remigracion che degenera nel razzismo dei rimpatri mai successi nella accogliente terra argentina, ma Milei doveva mostrare al suo elettorato che prendeva di petto il problema.\r\nE infatti il presidente si è rafforzato ed è riuscito a prosciugare il bacino elettorale dei conservatori classici, o meglio il lavoro politico di sua sorella Carina, sottosegretaria alla presidenza, ha sortito il suo effetto. Anche grazie al sospiro di sollievo di una nazione in cui il tasso di inflazione è passato dal 240 al 24% annuo; pagato dalle pensioni e dal welfare azzerato. Un’inflazione che colpisce soprattutto l’economia del peso e non quella dei ricchi che vivono in un’economia di dollari e non si è intervenuti sul «gigantesco problema di infrastrutture vecchie e l’efficienza della scuola pubblica» su cui questo governo populista non ha alcun piano, pensando che combattendo la corruzione si risolverà tutto per magia.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/0Onoxm8U2Uk23lPipo0YSn?si=LrcipfzKQZ6BIX3H1nS3tQ\r\n\r\nL‘opposizione si è intestata la vittoria perché ufficialmente il 43% dei venezuelani è andato al voto (secondo Machado solo il 14), ma Maduro è comunque uscito rafforzato – come Milei – dal voto amministrativo, che ha compreso pure il distretto della Guyana Essequiba, un territorio contestato per un effetto di eredità coloniale, una regione ricca di materie prime e di petrolio, una disputa che Alfredo Somoza assimila a quello su Las Malvinas al tempo di Videla, perché nessuno in Sudamerica riconosce che si possano mettere in dubbio confini e non comunque in questo modo. Paradossale è il racconto che ci viene fatto sulla Guinea Equatoriale – il paese africano sotto un regime quarantennale – che era parte del Vicereame di cui Buenos Aires a cui un arcipelago si appella per affrancarsi dalla Guinea equatoriale. Una situazione surreale come quella di Essequiba. Per bilanciare la stigmatizzazione del nostro interlocutore, segnaliamo anche il racconto all’opposto di Geraldina Colotti che su “Pagine Esteri” racconta da un punto di vista opposto sia le pretese di Caracas sul nuovo stato, sia il voto del 25 maggio: https://pagineesteri.it/2025/05/29/america-latina/maduro-trionfa-nelle-elezioni-del-25-maggio-la-destra-ha-vinto-lastensione/\r\nAlfredo considera questa tornata elettorale il secondo tempo delle elezioni che avrebbero confermato Maduro presidente, ma di cui nessuno ha ancora potuto vedere i verbali; il 25 maggio non c’erano osservatori e le operazioni di voto sono ormai un risibile teatrino. Ma il vero dramma è la emigrazione massiva: un esodo che fino a poco tempo fa era attribuibile alla opposizione retriva e pasticciona, ora – con l’involuzione del chavismo – le colpe sono di tutta la classe politica.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/2MaoXE6e6viGZfj77OwEr6?si=_xuznyf4RuKOWQeL7G7ZhQ\r\n\r\nAnche in Mexico sono stati il 14 per cento gli elettori che per la prima volta al mondo sono stati chiamati a eleggere i magistrati che dovranno gestire il potere giudiziario, ma di questo non abbiamo parlato con Alfredo Somoza, piuttosto si è discusso dei due collaboratori della sindaca del DF uccisi dalla necropolitica e dei paramilitari, diffusi sul territorio, ma in particolare in Chiapas.\r\nL’omicidio di Ximena Guzmán e José Muñoz è un attacco diretto al partito della presidenta Claudia Scheinbaum e della sindaca, non rivendicato dai Narcos. Peraltro ulteriore mistero nasce dal fatto che il DF non è un territorio conteso come potrebbe essere Oaxaca o Sinaloa, eppure i killer hanno dimostrato una professionalità assimilabile ai cartelli… o ai paramilitari al servizio dei possidenti del Sud: sul Chiapas si concentra un’assenza di controllo sia dal punto di vista della migrazione, sia del fentanil, sia dei paramilitari assoldati dai terratenientes. A trent’anni dalla comparsa dell’Ezln.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/6VfLix6SWeTRYG2XRVYNBU?si=t1M9cQf3SyOLIlq1E83APw\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/DaBuenosAires.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer ascoltare i podcast latinoamericani precedenti pigia qui.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nContinuano le manifestazioni in Serbia, anzi sono state esportate in “Europa” con biciclettate di centinaia di chilometri e presidi, senza ottenere l’attenzione dovuta, perché le relazioni comunitarie con Vučić nascondono interessi tali da impedire qualsiasi timida protesta verso la democratura nazionalista di Belgrado. E mentre Vučić intrattiene rapporti con gli europei, non disdegna alleanze con Putin – recente è il viaggio a Mosca e la posizione sulla guerra in Ucraina del leader populista gli permette di barcamenarsi – e con Xi; ma il movimento nato dalle università non demorde.\r\nPerò rischia infiltrazioni: infatti se da un lato continua a mantenere la sua distanza da chiunque cerchi di egemonizzare e a fare blocchi e scendere in piazza, dall’altro si comincia a vociferare di presenze anche di destra quando all’inizio l’influenza era progressista e antinazionalista, che potrebbero preparare uno scenario assimilabile alla nefasta Maidan di Kyiv. Perciò abbiamo interpellato Tatjana Djordjević per comprendere quali sviluppi possiamo attenderci da questa ribellione dal basso che ha intercettato mugugni e indignazioni della società civile, dandogli voce: sono andati a stanare il malcontento nella Serbia profonda, isolata, hanno attraversato a piedi il paese per incontrare la mentalità dei paesi. La richiesta sostanzialmente è un cambio di regime, ma cominciano a essere stremati dopo mesi di blocco delle attività universitarie.\r\nPurtroppo i nazionalismi sono persino più rafforzati dopo la Guerra nei Balcani, e la Storia si ripete..\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/a-che-punto-e-la-notte-in-serbia--66372615\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/QuantaStradaHanFattaSerbi.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNella collezione di podcast di \"Bastioni di Orione\" relativi ai nazionalismi esteuropei qui potete trovare i conflitti che attraversano anche i balcani\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nCaos e instabilità portano scompiglio, ma sembrano funzionali a uno schema preciso dell’amministrazione trumpiana che sulla carta va producendo una trama che potrebbe funzionare, nonostante lo scetticismo derisorio e le reazioni dei mercati, rivoluzionando il sistema economico-finanziario globale, ribaltando la tensione verso la globalizzazione su cui le strategie americane avevano puntato dagli ani Novanta per mantenere l’egemonia economica e tecnologica.\r\nAndrea Fumagalli segue questo schema, ricostruendolo ai nostri microfoni l’ideologia libertarian dell’anarcocapitalismo mescolata alla clava dello statalismo daziario. Ci sono resistenze da parte di apparati (come lo stop della Corte che ha tentato di invalidare l’operazione sui dazi del Liberation day) e istituzioni che tentano di impedire lo sviluppo del velleitario piano trumpiano, che è sicuramente temerario e la scommessa è sul filo del rasoio: potrebbe finire come quello di Zsa-Zsa Korda nell’ultimo film di Wes Anderson, ma per ora mantiene le sue ipotesi di avere i mezzi per ribaltare attraverso il protezionismo la tendenza al declino dell’imperialismo americano.\r\nNegli ultimi anni tutto era regolato dal Washington Consensus e gli apparati che gestivano fino alla crisi del 2008, poi l’ordine mondiale è venuto meno, inceppando il meccanismo della globalizzazione, lasciando sviluppare altri imperialismi; Trump è il frutto di questa perdita di egemonia ed è reazione alla rete intessuta da Pechino. Su tutto questo si innesca il problema dei due elementi di debito americano (interno ed esterno) che rischiano di far implodere tutto il sistema americano: solo se il dollaro rimane valuta appetibile gli Usa possono evitare il tracollo.\r\nDi qui il tentativo di ridurre il debito estero attraverso i dazi che fanno pagare il debito al resto del mondo con quei tassi (importando però inflazione e stagflazione che riducono il potere d’acquisto, con effetto recessivo interno), ma anche eliminando fortemente la tassazione interna sui ricchi, incrementando le tasse dei poveri con l’eliminazione dei crediti di imposta.\r\nLa logica commerciale è fatta di accordi personali che stravolgono ulteriormente il quadro e possono comportare una vera Rivoluzione del sistema economico-finanziario come lo conosciamo.\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/the-trumpian-scheme--66348340\r\n\r\nSi possono ascoltare i podcast relativi alla rivoluzione anarcocapitalista trumpiana qui\r\n\r\n ",[908],{"field":96,"matched_tokens":909,"snippet":905,"value":906},[81],{"best_field_score":105,"best_field_weight":190,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":44,"score":224,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":44},{"document":912,"highlight":928,"highlights":933,"text_match":103,"text_match_info":936},{"comment_count":44,"id":913,"is_sticky":44,"permalink":914,"podcastfilter":915,"post_author":917,"post_content":918,"post_date":919,"post_excerpt":50,"post_id":913,"post_modified":920,"post_thumbnail":921,"post_title":922,"post_type":360,"sort_by_date":923,"tag_links":924,"tags":926},"95610","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-11-02-2025/",[916],"frittura mista","fritturamista","Il primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Stefano Bonazzi segretario generale Fiom Genova in merito all’infortunio mortale che si è verificato mercoledì 5 febbraio presso l’Ente Bacini delle Riparazioni Navali del Porto di Genova. L’operaio metalmeccanico era dipendente di una ditta d’appalto. La reazione immediata dei lavoratori metalmeccanici delle Riparazioni Navali del Porto di Genova è stata quella di fare sciopero subito sino a fine giornata e poi di replicare, il giorno dopo, con 8 ore di sciopero e un presidio davanti al Varco delle Grazie in piazza Cavour a partire dalle ore 8. Stefano ha sottolineato che \"la lotta si rende necessaria ed anzi va ampliata per coinvolgere le istituzioni, la politica e la città tutta ad interessarsi ed agire concretamente su un tema, quello su salute e sicurezza sul lavoro che, come dimostra l’odierna tragedia, è ben lontano dall’essere risolto Il drammatico infortunio sul lavoro. Vi è la necessità di intervenire per rinforzare gli organici degli ispettori ed aumentare la frequenza dei controlli nei cantieri per prevenire gli infortuni e garantire la regolare applicazione delle norme sulla sicurezza. Dobbiamo però sottolineare come il drammatico infortunio riguardi un lavoratore di una azienda in appalto edile, l’ennesimo caso, che richiama a quanto la liberalizzazione del sistema degli appalti e dei subappalti voluta dall’attuale governo in particolare nel settore edile, sia costante fonte di irregolarità, precarietà, infiltrazioni malavitose e violazione delle norme sulla sicurezza. Dobbiamo fermare la catena di infortuni con concretezza, il tempo dei discorsi è finito, perseguiremo il bisogno di verità su quanto successo anche con la mobilitazione.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_11_02_Stefano-Bonazzi-segretario-FIOM-Genova-su-decesso-riparatore-al-porto-di-genova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato quello dell' inasprimento del clima repressivo e fascista del nostro Paese. Abbiamo avuto ospiti al telefono Pietro e Adam del collettivo Ferrara per la Palestina per farci raccontare la vicenda che li ha visti coinvolti come realtà promotrice di un progetto scolastico indirizzato ad una classe di un istituto di scuola secondaria di primo grado e delle reazioni scaturitene. Si trattava di un momento di sensibilizzazione al tema dei diritti umani, alla scoperta del popolo palestinese e un approfondimento sullo stato di crisi umanitaria da loro vissuta, che comprendeva anche la proiezione di un documentario. A seguito di questa attività svolta, la dirigente scolastica dell'istituto, è stata subissata da chiamate e pressioni da parte dell'ufficio scolastico provinciale che richiedevano spiegazioni e pretendevano \"l'imparzialità\" nel trattare questi avvenimenti, grazie alla presenza di un \"corso riparatore\" da far tenere a rappresentanti di Israele. Queste pressioni hanno raggiunto il loro apice con le minacce di ritorsioni nei confronti della dirigente e con le telefonate dall'ufficio scolastico provinciale fatte con la presenza telefonica del Ministro dell'Istruzione e del Merito Valditara. Il corso riparatorio non si poteva fermare, ed è stato fatto da Unione Associazioni Italia-Israele che alla stessa classe di cui sopra ha eposto teorie quali l'inesistenza di un popolo palestinese vero e proprio, piuttosto che non è vero che Israele ha bombardato la striscia di Gaza e che i coloni prima del 7 ottobre 2024 accompagnavano amorevolmente i feriti palestinesi negli ospedali israeliani. I nostri ospiti oltre ad illustrarci nel dettaglio i contenuti usciti da questo secondo incontro, ci hanno restituito le implicazioni su ciò che è stato detto e soprattutto, l'opinione finale degli studenti dopo questo infarcimento di fake news perpetrate da un abuso di ufficio.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_11_02_Pietro-e-Adam-Ferrara-per-la-Palestina-su-corso-riparatore-imposto-da-Valditara.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia telefonica di Marcello Pini Coordinatore SiCobas Modena, per commentare insieme il grosso incidente esplosivo avvenuto a Reggio Emilia nella notte tra il 10 e l'11 Febbraio in uno stabilimento dell'Inalca, industria specializzata nella macellazione e nella lavorazione delle carni ad uso alimentare. Seppure sulle dinamiche dell'incidente paiono esserci fumi spessi come quelli stessi che ha sollevato bruciando dopo l'esplosione la sede, abbiamo colto l'occasione per parlare con chi da anni si occupa a livello vertenziale e non di quel settore e che quindi ha potuto delinearci un quadro sulle strutture di potere di questo mondo, oltre alle ingiustizie subite da chi ci lavora. Interessante a tal riguardo l'inedita solidarietà che si è riuscita a creare in quei territori, tra sindacato di base e movimenti animalisti e antispecisti, aspetto tra i diversi trattati in questa intervista.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_11_02_Marcello-Pini-Coord-SiCobas-Modena-su-esplosione-stabilimento-Inalca-a-Reggio-Emilia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","12 Febbraio 2025","2025-02-12 23:27:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/valdi-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 11/02/2025",1739402849,[925],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[927],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":929},{"matched_tokens":930,"snippet":931,"value":932},[81],"studenti dopo questo infarcimento di \u003Cmark>fake\u003C/mark> news perpetrate da un abuso","Il primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Stefano Bonazzi segretario generale Fiom Genova in merito all’infortunio mortale che si è verificato mercoledì 5 febbraio presso l’Ente Bacini delle Riparazioni Navali del Porto di Genova. L’operaio metalmeccanico era dipendente di una ditta d’appalto. La reazione immediata dei lavoratori metalmeccanici delle Riparazioni Navali del Porto di Genova è stata quella di fare sciopero subito sino a fine giornata e poi di replicare, il giorno dopo, con 8 ore di sciopero e un presidio davanti al Varco delle Grazie in piazza Cavour a partire dalle ore 8. Stefano ha sottolineato che \"la lotta si rende necessaria ed anzi va ampliata per coinvolgere le istituzioni, la politica e la città tutta ad interessarsi ed agire concretamente su un tema, quello su salute e sicurezza sul lavoro che, come dimostra l’odierna tragedia, è ben lontano dall’essere risolto Il drammatico infortunio sul lavoro. Vi è la necessità di intervenire per rinforzare gli organici degli ispettori ed aumentare la frequenza dei controlli nei cantieri per prevenire gli infortuni e garantire la regolare applicazione delle norme sulla sicurezza. 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Prurient) – Nathan Fake\r\n \ttelomere – Delay Grounds x Yushh\r\n \tTake Me Away – A For Alpha\r\n \tDon't Touch Me (While I'm Dancing) (Original Mix) – Lubelski\r\n \tNexxxt Up – DJ JM\r\n \tVent – Kincaid\r\n \tMiner – Szare\r\n \tAre Those Hands Painted On – Hedchef\r\n \tDay 1 – Cimm\r\n \tIn the Aquarius – Violet\r\n \tArtis (Original Mix) – Breach\r\n \tTen – Dayzero\r\n \tIllusive Love (Original Mix) – Erol Arda\r\n\r\n ","25 Ottobre 2024","2024-10-25 15:16:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Podcast-Sito-normale-1-1-200x110.png","Imballata - djset - ep. 07",1729869343,[950,951,952,953],"http://radioblackout.org/tag/basse-frequenze/","http://radioblackout.org/tag/ghetto/","http://radioblackout.org/tag/imballata/","http://radioblackout.org/tag/techno/",[955,956,957,958],"basse frequenze","ghetto","Imballata","techno",{"post_content":960},{"matched_tokens":961,"snippet":962,"value":963},[72],"Uwuhdenar\r\n \tDegreelessness (feat. 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