","Brasile: la censura delle reti sociali","post",1594235109,[61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/brasile/","http://radioblackout.org/tag/censura/","http://radioblackout.org/tag/controllo-sociale/","http://radioblackout.org/tag/fake-news/","http://radioblackout.org/tag/reti-sociali/",[67,68,69,70,71],"brasile","censura","controllo sociale","fake news","reti sociali",{"post_content":73,"tags":79},{"matched_tokens":74,"snippet":77,"value":78},[75,76],"Fake","News","di bloccare l'enorme flusso di \u003Cmark>Fake\u003C/mark> \u003Cmark>News\u003C/mark> che ha reso celebre Bolsonaro","In Brasile si sta facendo largo una proposta di legge per controllare le reti sociali legate al web.\r\n\r\nL'idea nasce nel tentativo di bloccare l'enorme flusso di \u003Cmark>Fake\u003C/mark> \u003Cmark>News\u003C/mark> che ha reso celebre Bolsonaro (e ancora più suo figlio responsabile della comunicazione) dalla campagna elettorale ad oggi, abbiamo parlato con un compagno brasiliano delle possibili conseguenze dell'approvazione della legge nell'ottica della censura, del controllo e della privacy degli \"utenti\".\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/Brasile_fakeNews.mp3\"][/audio]",[80,82,84,86,91],{"matched_tokens":81,"snippet":67},[],{"matched_tokens":83,"snippet":68},[],{"matched_tokens":85,"snippet":69},[],{"matched_tokens":87,"snippet":90},[88,89],"fake","news","\u003Cmark>fake\u003C/mark> \u003Cmark>news\u003C/mark>",{"matched_tokens":92,"snippet":71},[],[94,100],{"field":35,"indices":95,"matched_tokens":97,"snippets":99},[96],3,[98],[88,89],[90],{"field":101,"matched_tokens":102,"snippet":77,"value":78},"post_content",[75,76],1157451471441625000,{"best_field_score":105,"best_field_weight":106,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":107,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":109,"highlight":131,"highlights":136,"text_match":139,"text_match_info":140},{"cat_link":110,"category":111,"comment_count":47,"id":112,"is_sticky":47,"permalink":113,"post_author":50,"post_content":114,"post_date":115,"post_excerpt":53,"post_id":112,"post_modified":116,"post_thumbnail":117,"post_thumbnail_html":118,"post_title":119,"post_type":58,"sort_by_date":120,"tag_links":121,"tags":126},[44],[46],"81282","http://radioblackout.org/2023/04/chatgpt-tra-apolcalittici-ed-integrati/","Il Garante della privacy ha chiesto e ottenuto lo stop al servizio ChatGpt, un software d’intelligenza artificiale. 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Che differenza c’è tra l’algoritmo di OpenAI e quello di Google rispetto alla raccolta dati?\r\nChatGPT è una chat che riesce a dare risposte dirette (e parlate) su ogni tema possibile e lo fa sulla base di sofisticate tecnologie di Intelligenza Artificiale: algoritmi di apprendimento automatico che generano risposte simili a quelle umane all’interno di un discorso. Un algoritmo di apprendimento automatico (machine learning) è in grado di imparare dai dati e costruire un modello per ogni specifico problema che gli si presenta.\r\nIn altre parole, i vari algoritmi “addestrano” un modello che rappresenta l’essenza della capacità di risolvere quel problema. Nel giro di soli due mesi la Chat ha raccolto più di cento milioni di utenti divenendo l’app di più rapido successo nella storia di Internet.\r\nDetto questo i dati forniti devono essere considerati verosimili, non veri, sebbene stabilire quale sia lo statuto di verità di una qualsiasi proposizione è questione filosofica molto complessa.\r\nUn fatto è certo: un massiccio invio di informazioni orientate da parte di gruppi bene organizzati, può produrre effetti paradossali come sostenere che la terra è piatta o, peggio, avallare teorie o pratiche razziste. Nei caso più macroscopici le imprese incaricano un’azienda specializzata di “ripulire” la chat. Ma, va da se una chat basata su un algoritmo che, nella felice definizione di Noam Chomsky non è altro che un motore statistico, i margini per l’introduzione di un pulviscolo di fake news o di propaganda è molto ampio.\r\nIn questo come in altri casi non è il caso di immaginare scenari apocalittici, ma neppure essere immediatamente disponibili ad un’adesione acritica.\r\nAbbiamo provato a capire cosa ci sia a monte della decisione del garante dei dati personali e della presa di posizione di Musk e quali possibili scenari che si aprano con questa tecnologia.\r\nNe abbiamo parlato Lorenzo, che da anni si occupa di questi temi.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/2023-04-04-lollo-stopGpt.mp3\"][/audio]","4 Aprile 2023","2023-04-04 16:48:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/ChatGp-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/ChatGp-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/ChatGp-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/ChatGp-1024x576.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/ChatGp-768x432.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/ChatGp.jpeg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","ChatGPT. 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Macron ha provato a mettere il bavaglio alle voci critiche, e ha attuato una politica sociale basata su un ampio sistema di ammortizzazione sociale non disgiunta dalla durissima repressione di ogni minima protesta o mera evasione dai confini imposti dal lockdown.\r\nL’attenzione dei media e del governo verso l’Italia, l’ampia diffusione delle notizie che arrivavano dalle regioni del nord investite dalla pandemia, gli scioperi dei lavoratori, le rivolte delle carceri hanno avuto una forte influenza sulle scelte operate da un Macron, già in forte calo di popolarità.\r\nIn gennaio il ministero della sanità minimizzava i rischi.\r\nLa sanità francese non aveva gli strumenti per far fronte alla pandemia: mancavano i DPI, i respiratori, il personale specializzato, i tamponi. Le centinaia di migliaia di mascherine raccolte per far fronte alla precedente epidemia sono state distrutte per acquistarne di nuove. Le nuove non sono mai arrivate e solo da poco le mascherine sottratte alla distruzione sono arrivare negli ospedali.\r\nLa sanità francese ha un modello molto diverso da quella italiana. In Francia l’assistenza è indiretta: si pagano le cure e poi la Securité sociale rimborsa la spesa. Anche oltralpe i tagli hanno investito pesantemente la salute dei più poveri. In Francia il sistema è rimasto fortemente decentralizzato, rispetto alla gestione regionale del Belpaese.\r\nIl governo ha rimandato le misure di interruzione delle attività produttive, finché il virus non è dilagato.\r\nNon avevano le idee chiare sulla malattia e la sua cura e hanno scelto il metodo del confinamento, lasciando sia i malati che i sani a casa.\r\nI comitati tecnici sono stati usati dal potere politico, come un rubinetto che si poteva aprire o chiudere a piacere, in base alla convenienza del momento.\r\n\r\nIn piena pandemia Macron ha deciso di effettuare ugualmente il primo turno delle elezioni: il contagio, dopo quella data, si è esteso fortemente al punto che il secondo turno è stato annullato, ma dovrebbe essere effettuato entro tre mesi. La decisione sarà politica e non sanitaria. In ballo restano Parigi, Lione e tutti i grossi centri dove non ci sono stati eletti al primo turno. Il governo teme una legnata peggiore di quella che ha già ricevuto.\r\nIl ministero della sanità sosteneva a gennaio che la pandemia non ci sarebbe stata: la ministra della sanità che ha lasciato il governo per candidarsi a sindaco della capitale non ha certo vinto il premio di popolarità.\r\nIl governo ha provato a contenere i danni lanciando una campagna contro le fake news, che oltre ai soliti complottisti, ha investito ogni voce fuori dal coro. Macron è arrivato al punto di redigere una lista dei media buoni, da contrapporre ai cattivi. Per fortuna questa operazione da “ministero della verità” ha suscitato ampia indignazione e anche tra i media nella lista dei “buoni” c’è stato un ampio rigetto di arruolamento forzato tra le file dei sostenitori delle verità governative.\r\nTra le trovate mediatiche non troppo brillanti di Macron la proposta, dall’agre sapore maoista, di inviare gli insegnanti “disoccupati” a lavorare nei campi. In realtà chi lavora nella scuola ha dovuto fare i conti con la didattica a distanza, con i figli a casa, con la difficoltà del vivere reclusi che ha colpito tutti.\r\nIn numerosi quartieri popolari, dove si abita in sei o sette in due stanzette, gli adolescenti che scendevano nei cortili sono stati sottoposti a controlli ossessivi, che in qualche caso sono sfociati in vere e proprie aggressioni. É finita con diverse serate di animati scontri tra giovani poveri e polizia.\r\nMacron, messo di fronte alle rivolte nelle carceri italiane, ha deciso un significativo alleggerimento del numero dei reclusi, che per la prima volta è sceso sotto quello dei posti disponibili. Non solo. Gli scioperi dei lavoratori italiani per imporre le chiusure, e la crisi sociale che ne è scaturita lo hanno indotto a correre ai ripari. Consapevole di aver sottovalutato e poi duramente represso l’insorgenza sociale dei Gilet Jaunes, ha deciso ampie forme di ammortizzazione sociale stabilendo la cassa integrazione – chomage partial - per 12 milioni di lavoratori.\r\nNonostante l’inconsueto utilizzo della carota, non ha certo messo in quarantena il bastone. Anzi. Le dotazioni poliziesche di dispositivi di attacco in piazza sono state rinforzate. Ogni leggero tentativo di critica politica è stato duramente represso: chi ha attaccato ai balconi striscioni di protesta si è ritrovato la polizia in casa e denunce penali.\r\nIl primo maggio i pochi tentativi di manifestazione, pur con distanziamenti e mascherine, sono stati duramente repressi. A Montreuil la polizia ha attaccato persino chi faceva distribuzione di viveri.\r\nNelle fabbriche, grazie alla complicità dei sindacati, gli scioperi sono stati pochi e scarsamente incisivi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianni Carrozza, redattore di radio Paris Plurielle, dove conduce “vive la sociale!”\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/2020-05-19-carrozza-covid-francia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","19 Maggio 2020","2020-05-19 15:07:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/francia-coronavirus.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Pandemia in Francia tra il bastone e la carota",1589900784,[158,159,160,161,162,163,164,165],"http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/cassa-integrazione/","http://radioblackout.org/tag/francia-e-covid/","http://radioblackout.org/tag/macron/","http://radioblackout.org/tag/mascherine/","http://radioblackout.org/tag/media/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/sanita/",[167,168,169,170,171,172,173,174],"carcere","cassa integrazione","francia e covid","macron","mascherine","media","repressione","Sanità",{"post_content":176},{"matched_tokens":177,"snippet":178,"value":179},[88,89],"lanciando una campagna contro le \u003Cmark>fake\u003C/mark> \u003Cmark>news\u003C/mark>, che oltre ai soliti complottisti,","La gestione della pandemia in Francia è stata segnata dall’onda lunga dei tagli alla sanità, all’origine della difficoltà sia nella prevenzione del contagio che nella cura dei malati. 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Tutto viene condizionato e stravolto dal virus che nasce dalle abitudini culinarie millenarie della vecchia Cina e imbrigliano la nuova, forse offrendo l'occasione di svoltare definitivamente all'interno della Cina verso la revisione, la gentrificazione, il superamento della tradizione popolare; e globalmente all'esterno si creano le condizioni per rivedere in parte i criteri produttivi di merci e la diffusione del controllo cinese sulle infrastrutture e sulla distribuzione delle merci, che sembrava permeare il trend del periodo. Ora invece il dragone cinese appare in difesa e in difficoltà a causa del coronavirus e dell'isolamento che comporta, ma anche in prospettiva potrebbe innescarsi un rilancio di stimoli alla pervasività cinese dei mercati e anche un completamento dei processi di trasformazione per chiudere vecchie produzioni che verrebbero delocalizzate.\r\n\r\nGabriele Battaglia ha analizzato per noi questi ed altri aspetti dell'epidemia letale, consentendoci di capire anche la capacità di resilienza della società cinese e la sua compattezza e disciplina postapocalittica verso il governo centrale nel momento in cui ha preso in mano la situazione, seppure la rabbia per l'incapacità e la corruzione sia diffusa; il contesto epocale con le proteste di Hong Kong, le guerre commerciali... e di contro il problema che la recessione cinese coinvolgerebbe l'economia globale:\r\n\r\nBattaglia coronavirus","8 Febbraio 2020","2020-02-08 13:15:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/coronavirus01-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/coronavirus01-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/coronavirus01-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/coronavirus01.jpg 512w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La libertà personale intaccata dal virus e la pandemia economica",1581167755,[198,199],"http://radioblackout.org/tag/coronavirus/","http://radioblackout.org/tag/wuhan/",[201,202],"coronavirus","Wuhan",{"post_content":204},{"matched_tokens":205,"snippet":206,"value":207},[88,89],"diffusione della sindrome e delle \u003Cmark>fake\u003C/mark> \u003Cmark>news\u003C/mark>; la quantità di ambiti che","L'intervento dello stato centrale con imposizioni draconiane che stravolgono l'esistenza, l'uso mediatico di un fenomeno sanitario globale, la narrazione geopolitica di una pandemia terrificante e mortale senza trasparenza dell'autorità locale, le conseguenze economiche e commerciali che si cominciano a intravedere dietro alla diffusione repentina del coronavirus, nonostante le quarantene, la sospensione della mobilità personale e collettiva, la diffusione della sindrome e delle \u003Cmark>fake\u003C/mark> \u003Cmark>news\u003C/mark>; la quantità di ambiti che vengono stravolti dalla notizia – ancor prima della sua effettiva trasmissione e ferale nocività – e lo sconvolgimento delle aree d'influenza che si andavano estendendo con la Belt and Road Initiative... 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In particolare per i siriani si tratta di una storia di sfruttamento e di iperesposizione mediatica. Ma anche di pogrom e aggressioni e devastazione di negozi; uno dei fulcri della propaganda e del dibattito politico dall'inizio della guerra siriana, che ha prodotto 400mila sfollati solo a Istanbul, in certe zone del Sudest la popolazione siriana può raggiungere il 25% degli abitanti. Ovvio lo sfruttamento e la concorrenza, i ricatti per cittadinanza e lavoro: la precarietà e la produzione di fake news sui migranti siriani, che il governo ha utilizzato come strumento politico durante l'invasione del Rojava, salvo poi scaricare su di loro il motivo della sconfitta elettorale e perciò si capovolge la narrazione. Malcontento e manipolazione, fin dagli accordi con l'Europa in cambio di denaro, sospesi unilateralmente dalla Turchia come ripicca, in relazione alla trivellazione in acque cipriote, sanzionate dall'Europa.\r\n\r\nMa non solo i giacimenti di petrolio sono oggetto di scandalo: l'Oca dalle uova d'oro è una montagna , il Kazdaglan devastata per la ricerca dell'oro e svenduta alla azienda canadese Alamos Gold, che ha sradicato quasi 200mila alberi, vantandosi di aver fatto un ottimo affare a seguito della svalutazione della lira che ha fatto aumentare a dismisura i profitti della ditta mineraria americana, chiamata ad avvalersi solo di maestranze turche pagate in moneta svalutata, un affare colossale solo per i canadesi: cioè si prosegue con la politica di saccheggio del territorio e con la sua svendita per fare cassa. Di nuovo con l'ausilio di organi di informazione all'80% prezzolati si diffondono notizie false, che diventano realtà. Esattamente come in Italia.\r\n\r\nIl problema è l'economia ormai alla canna del gas, gli enormi debiti, la svalutazione della lira, l'evidenza della corruzione che l'inizio della gestione delle nuove amministrazioni fa sì che emerga il sistema di potere fondato su corruzione e grandi opere prive di copertura, clientele e irregolarità amministrative, come dimostra l'ospedale di Bursa appena inaugurato, costato 400 milioni di dollari e che alle prime piogge ha cominciato a fare acqua da tutte le parti. Sono stati scoperchiati bandi taroccati, ma soprattutto quelli nuovi finisconon con lo spuntare prezzi dieci volte inferiori rispetto a quelli imposti dal sistema Erdogan.\r\n\r\nL'analisi di Murat Cinar, nostro interlocutore abituale su temi anatolici sono illuminanti:\r\n\r\nPogrom di migranti siriani - miniera d'oro - amministrazioni indebitate","1 Agosto 2019","2019-08-28 17:36:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/08/kaz-daglan-aurea-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"173\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/08/kaz-daglan-aurea-300x173.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/08/kaz-daglan-aurea-300x173.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/08/kaz-daglan-aurea-768x442.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/08/kaz-daglan-aurea-1024x590.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/08/kaz-daglan-aurea.png 1184w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Anche in Turchia i migranti alimentano propaganda razzista",1564618050,[226,227,228,229,230],"http://radioblackout.org/tag/kazdaglan/","http://radioblackout.org/tag/migranti-siriani/","http://radioblackout.org/tag/petrolio-cipriota/","http://radioblackout.org/tag/sindaci/","http://radioblackout.org/tag/turchia/",[22,30,32,20,232],"Turchia",{"post_content":234},{"matched_tokens":235,"snippet":236,"value":237},[88,89],"precarietà e la produzione di \u003Cmark>fake\u003C/mark> \u003Cmark>news\u003C/mark> sui migranti siriani, che il","La prefettura di Istanbul annuncia più di 12mila deportazioni di immigrati in province dotate di centri di identificazione ed espulsione. 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Degli attuali 690 posti letto tra Regina Margherita e Sant’Anna ne resteranno appena 190 nel nuovo Parco. Inoltre non è garantita la presenza di Pronto Soccorsi dedicati, ma solo non meglio precisati “percorsi”. E il fresco ricordo delle tragiche sorti dell'ospedale valdese e dell'oftalmico non fa certo ben sperare.\r\n\r\nIl parco della salute, conclusione lavori prevista tra 30 anni, vorrebbe infatti puntare all'inserimento delle specialità pediatriche nelle strutture per adulti, rinunciando a quella filosofia che aveva contraddistinto i suddetti ospedali, rinominate eccellenze all'interno della sanità pubblica e già da tempo penalizzati dall'accorpamento con le Molinette e il CTO di Torino.\r\n\r\nIl presidente della regione Chiamparino definisce fake news le voci riguardanti la chiusura dell'ospedale, ma al contempo ci proietta verso un roseo futuro in cui avremo di fronte un fantomatico \" cambiamento della sanità che richiede meno posti letto e più tecnologia innovativa”.\r\nProbabilmente parla di quei cambiamenti che vedono la disposizione del ricovero, sempre più rara, i pazienti trattenuti meno tempo possibile all’interno degli ospedali, e privilegiati gli interventi in day-hospital, cambiamenti che negli anni si sono affiancati all'ascesa della figura manager delle aziende sanitarie e rafforzato il connubbio sanità-profitto.\r\n\r\nIn collegamento telefonico una lavoratrice del Regina Margherita per tutti gli aggiornamenti sulla vicenda, sugli umori interni e i possibili scenari in via di definizione.\r\n\r\ncittàsalute","19 Gennaio 2019","2019-01-19 12:51:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/parco_salute_2-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/parco_salute_2-300x168.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/parco_salute_2-300x168.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/parco_salute_2-768x431.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/parco_salute_2-1024x575.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/parco_salute_2.jpeg 1400w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Le Macerie attorno al Parco della Salute Dopo Valdese e Oftalmico smantellati Regina Margherita e Sant Anna",1547901033,[],[],{"post_content":258},{"matched_tokens":259,"snippet":260,"value":261},[88,89],"presidente della regione Chiamparino definisce \u003Cmark>fake\u003C/mark> \u003Cmark>news\u003C/mark> le voci riguardanti la chiusura","Pare costare sempre più cara la trasformazione della città della salute a parco sanitario.\r\n\r\nSi rimbalzano in questi giorni le dichiarazioni dei vari politici di turno rispetto al destino di due ospedali, il Regina Margherita e il Sant'Anna, a partire da quelle dell'assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta, “L’ospedale Regina Margherita non chiuderà, all’interno del nuovo Parco della Salute avrà un ruolo di estrema importanza un polo materno-infantile che conserverà tutte le eccellenze di cui attualmente dispongono la Città della Salute e la sanità piemontese nel suo complesso\".\r\n\r\nMa il futuro sembra ben diverso. 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Il suo odio verso la società si forma sin da bambino con le immagini della guerra, per poi conoscere la violenza dello Stato come soldato in Algeria, infine assaggiandola sulla sua pelle, in quando emarginato, galeotto, reietto. Il carcere non è correttivo, è un marchio indelebile sulla pelle del detenuto, impossibilitato a reinserirsi, a cercare di vivere una vita normale.\r\nMesrine ha trasformato l’odio in una sfida, riuscendo ad evadere dai carceri più sicuri del mondo, fino ad arrivare ad assaltare, armi in pugno, il carcere di alta sicurezza del Quebec.\r\nPer fermarlo la polizia francese ha architettato una vera e propria esecuzione a cielo aperto, assassinandolo con 21 colpi in mezzo alla strada.\r\nIl podcast vuole ripercorrere il ruolo di Mesrine nella lotta al carcere\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 09,00 – Free and easy 08/09/2024 78 minuti [Ouest Track Radio, Patryck Albert]:\r\n\r\n\"Free& Easy\" épisode 172 Dimanche 08/09/24 Patryck Albert present : intro....Who , Sir Bald & los Hairies , Mings , Beatles , Keefmen , Isaaac Rother & the Phantoms , Primitives , Pat Todd & the Rankoutsiders , Doors , J .Prozac , Grip Weeds , Flamin' Groovies , Hipbone Slim & the Kneejerks , Dirtbombs, Barrence Whitfield & his Savages , Modern Lovers , Troggs , Cynics , Miracle Workers , Alice Cooper , Dee Rangers , Flamin' Sideburns , Boeing Duvven Beautiful Soup , Paul Messis , Roson Hang up ..... Dig it or pass your way ....Dudes & Chickies !\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 20,00 – Macchina del tempo Ep.1 58 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 21,30 – Ghigliottina - Le teorie del complotto pt.1 - Nella tana del bianconiglio 63 minuti [Radio Neanderthal, Ghigliottina]: Rubrica interna alla trasmissione Ghigliottina dedicata alle teorie del complotto\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 23,00 – Pasta Fissan - White Bantu benefit RBO 58 minuti [Pasta Fissan, Radio Blackout]: Pasta Fissan è una combinazione di menti avariate che portano la verità al livello della brutale percussione.\r\n\r\nReleased October 9, 3048\r\n\r\nF. Care – effect chain, vox & samples\r\nDa. Trop – delays, flute, smorphing & leaf\r\nL.A. Faenza – drums, clarinet & metal\r\nT. Dtst – fake bass, synth & beats\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 10,00 – La Piramide Di Sangue - Tebe 58 minuti [La Piramide Di Sangue, Radio Blackout]: La Piramide di Sangue is a mosaic of meditative and restless sounds with no sonic boundaries which embrace spores of psychedelic rock of all ages, mediterranean cultures and wah-wah explosions.\r\nThe record has been recorded live at Blue Record Studio in Turin in one take.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 13,00 – Audiodocumentario su Maria Occhipinti 41 minuti [Enrica Firrincieli]:\r\n\r\nQuesta è la storia di Maria Occhipinti raccontata attraverso le voci di chi l’ha conosciuta, studiata e amata. Autrice del libro autobiografico Una donna di Ragusa, pubblicato nel 1957 con la casa editrice Landi e successivamente con altre edizioni.\r\nLa sua autobiografia scritta durante il soggiorno in Svizzera ha tutt’oggi un grande valore storico, oltre che ad essere un diario di una donna nata nel 1921 con uno sguardo poetico e sincero, pronta a tutto per fare giustizia e dare voce a chi era ai margini della società.\r\nMaria è stata una scrittrice, una poetessa, protagonista del movimento antimilitarista i moti del “Non si parte” di Ragusa e della sommossa avvenuta tra il dicembre 1944 e il 6 gennaio 1945. Maria con i suoi compagni e compagne si unisce alla lotta contro la guerra e con lo scopo di bloccare un camion militare carico di giovani soldati, con grande coraggio si stende incinta davanti al camion e lo costringe a fermarsi. A seguito delle proteste, Maria viene arrestata con i suoi compagni e confinata prima a Ustica e successivamente nel carcere delle Benedettine di Palermo.\r\nDopo il carcere Maria torna a Ragusa ma, delusa da conoscenti e parenti, inizia a viaggiare alla ricerca di un lavoro e di un porto sicuro, dall’Italia all’estero, portando con sé la figlia, Maria Lenina Licitra.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 18,00 – Ottobre Peso Mixtape - Blackout Garage Fest 38 minuti [Radio Blackout]: Mixtape confenzionato ad hoc per presentare la tre giorni carica di concerti e live set che si svolgeranno tra il 17 e il 19 Ottobre 2024 nelle mura di Radio Blackout e lo storico palco di El Paso: Ottobre peso. In questa puntata: Blackout Garage Fest, con Timmy's Organism, Movie Star Junkies, Sloks, Violino Banfi\r\n\r\n ","7 Maggio 2025","2025-05-12 17:08:41","Black Holes dal 5 all' 11 Maggio 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Dtst – \u003Cmark>fake\u003C/mark> bass, synth & beats\r\n\r\n \r","Mercoledì 07 ore 08,30 – Dai monti del Kurdistan pt.2 29 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nChiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 08 ore 08,30 – Markadè un punk a New York 26 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n1972-1982. Intervista a Marco Philopat su un libro di Markadè\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 09 ore 08,30 – Racconti ovali 5 33 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nIntraprendiamo un viaggio intorno al globo e nel profondo della simbologia che contraddistingue il mondo ovale: tra fauna selvatica e flora rigogliosa, tra trasferte internazionali leggendarie e genealogie narrative. Partendo dall’America latina fino a discendere la penisola italica.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 09 ore 21,00 – L'evasione è un dovere 29 minuti [Radio Blackout, C'hai le storie, Liberation Front]: Tratto dal libro “istinto di morte”(Nautilus,El Paso) pubblicato nel 1977 alla vigilia di un processo, il bandito Jacques Mesrine racconta la sua incredibile vita. Autore di furti e rapine, è poi diventato una leggenda criminale per la sua capacità di evadere e di sfidare la legge. Il suo odio verso la società si forma sin da bambino con le immagini della guerra, per poi conoscere la violenza dello Stato come soldato in Algeria, infine assaggiandola sulla sua pelle, in quando emarginato, galeotto, reietto. Il carcere non è correttivo, è un marchio indelebile sulla pelle del detenuto, impossibilitato a reinserirsi, a cercare di vivere una vita normale.\r\nMesrine ha trasformato l’odio in una sfida, riuscendo ad evadere dai carceri più sicuri del mondo, fino ad arrivare ad assaltare, armi in pugno, il carcere di alta sicurezza del Quebec.\r\nPer fermarlo la polizia francese ha architettato una vera e propria esecuzione a cielo aperto, assassinandolo con 21 colpi in mezzo alla strada.\r\nIl podcast vuole ripercorrere il ruolo di Mesrine nella lotta al carcere\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 09,00 – Free and easy 08/09/2024 78 minuti [Ouest Track Radio, Patryck Albert]:\r\n\r\n\"Free& Easy\" épisode 172 Dimanche 08/09/24 Patryck Albert present : intro....Who , Sir Bald & los Hairies , Mings , Beatles , Keefmen , Isaaac Rother & the Phantoms , Primitives , Pat Todd & the Rankoutsiders , Doors , J .Prozac , Grip Weeds , Flamin' Groovies , Hipbone Slim & the Kneejerks , Dirtbombs, Barrence Whitfield & his Savages , Modern Lovers , Troggs , Cynics , Miracle Workers , Alice Cooper , Dee Rangers , Flamin' Sideburns , Boeing Duvven Beautiful Soup , Paul Messis , Roson Hang up ..... Dig it or pass your way ....Dudes & Chickies !\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 20,00 – Macchina del tempo Ep.1 58 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 21,30 – Ghigliottina - Le teorie del complotto pt.1 - Nella tana del bianconiglio 63 minuti [Radio Neanderthal, Ghigliottina]: Rubrica interna alla trasmissione Ghigliottina dedicata alle teorie del complotto\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 23,00 – Pasta Fissan - White Bantu benefit RBO 58 minuti [Pasta Fissan, Radio Blackout]: Pasta Fissan è una combinazione di menti avariate che portano la verità al livello della brutale percussione.\r\n\r\nReleased October 9, 3048\r\n\r\nF. Care – effect chain, vox & samples\r\nDa. Trop – delays, flute, smorphing & leaf\r\nL.A. Faenza – drums, clarinet & metal\r\nT. 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Autrice del libro autobiografico Una donna di Ragusa, pubblicato nel 1957 con la casa editrice Landi e successivamente con altre edizioni.\r\nLa sua autobiografia scritta durante il soggiorno in Svizzera ha tutt’oggi un grande valore storico, oltre che ad essere un diario di una donna nata nel 1921 con uno sguardo poetico e sincero, pronta a tutto per fare giustizia e dare voce a chi era ai margini della società.\r\nMaria è stata una scrittrice, una poetessa, protagonista del movimento antimilitarista i moti del “Non si parte” di Ragusa e della sommossa avvenuta tra il dicembre 1944 e il 6 gennaio 1945. Maria con i suoi compagni e compagne si unisce alla lotta contro la guerra e con lo scopo di bloccare un camion militare carico di giovani soldati, con grande coraggio si stende incinta davanti al camion e lo costringe a fermarsi. A seguito delle proteste, Maria viene arrestata con i suoi compagni e confinata prima a Ustica e successivamente nel carcere delle Benedettine di Palermo.\r\nDopo il carcere Maria torna a Ragusa ma, delusa da conoscenti e parenti, inizia a viaggiare alla ricerca di un lavoro e di un porto sicuro, dall’Italia all’estero, portando con sé la figlia, Maria Lenina Licitra.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 18,00 – Ottobre Peso Mixtape - Blackout Garage Fest 38 minuti [Radio Blackout]: Mixtape confenzionato ad hoc per presentare la tre giorni carica di concerti e live set che si svolgeranno tra il 17 e il 19 Ottobre 2024 nelle mura di Radio Blackout e lo storico palco di El Paso: Ottobre peso. 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21 ore 08,30 – Sanità in Lombardia 29 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nC’è un ambito in cui la “razionalità specifica” neoliberista è riuscita ad applicare la sua potente quanto mortifera “logica delle pratiche”: la Sanità. Specialmente in Lombardia nell’ultimo ventennio, è stata svuotata di senso la relazione tra pubblico e salute per sostituirla con una performatività economica basata su concorrenza e messa a valore del corpo malato.\r\n\r\nGià forma di comando giuridico-amministrativo “keynesiano” – nelle cui pieghe si erano insinuate pratiche significative di lotta dei lavoratori e di riuso sociale della strutture pubbliche -, la Sanità è stata trasformata ex lege in un’arena concorrenziale tra consorterie che marchia il quotidiano dei suoi luoghi di degenza, opprime i lavoratori che vi sono impiegati e impedisce vere relazioni di solidarietà e protezione sociale , dichiarandole obsolete.\r\n\r\nDi questo e di altro abbiamo parlato insieme con quattro lavoratori della Sanità in Lombardia\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 22 ore 08,30 – Il percorso di Ocalan 27 minuti [Radio BlackoutRadio Alpi Libere]:\r\n\r\nTratto dal video/documentario “Ocalan’s journey to peace”.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 23 ore 08,30 – Fine del Marinese 31 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLettura dal racconto di Primo Levi. Il breve periodo trascorso in montagna con Giustizia e Libertà è rimasto dunque sostanzialmente fuori dai suoi scritti. Esiste tuttavia un’eccezione: un breve racconto del 1949 che si ispira alla sua deludente esperienza di partigiano. Fine del marinese colpisce soprattutto per il punto di vista “impossibile” dal quale sono narrati gli eventi. Levi adotta, infatti, una prima persona plurale: a parlare sono i compagni di un partigiano catturato dai tedeschi, eppure questo noi è informato su tutti i movimenti dell’animo del prigioniero: la paralisi e lo sconforto, la rassegnazione e il desiderio di reagire, fino alla decisione di…\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 23 ore 20,30 – Worlds to come - Chapter 0 32 minuti [Sei Iturriaga, Giulia Deval, Alessio Alonne]: Sulla superficie di questo pianeta infetto e agonico suoni di altri mondi sono già udibili, le loro onde diffondono un messaggio, parlandoci di qualcosa che forse non riusciamo ancora comprendere, ma di cui possiamo metterci in ascolto.\r\n\r\nWorlds to Come è una conversazione basata su ciò che David Burrows e Simon O'Sullivan hanno proposto nella loro opera Fictioning: The Myth-Functions of Contemporary Art and Philosophy e le idee che pensatrici come Donna Haraway e Rosi Braidotti hanno sviluppato nel tentativo di definire questo tempo di trasformazioni imminenti.\r\n\r\nMa è anche una mappatura di pratiche sonore che si muovono tra finzione e realtà, virtuale e concreto, un passato che non c'è mai stato e un'audience ancora a venire. Pratiche che con diversi mezzi evocano demoni, parlano con i gatti, compongono nuove temporalità, il tutto in nome della costruzione di un futuro così alieno che nessuno di noi potrebbe nemmeno immaginarlo.\r\n\r\nWorlds to come are just begun!\r\n\r\nTracklist:\r\n\r\nSun Ra - Thats How I Feel\r\nAgnes Hvizdalek (voice) & Jakob Schneidewind (bass, electronics) – DEMI BROXA\r\nTanya Tagaq - Retribution\r\nSaul Williams - The Noise Came From Here / FCK THE BELIEFS\r\nArca - Nonbinary\r\nJ. Zunz - Four women and a darkness\r\nJohanna Hedva - Beauty (feat. Simone Weil)\r\nBenedict Drew - Cacophony\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 20,00 – Macchina del tempo Ep.3 64 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 21,30 – Ghigliottina - Le teorie del complotto pt.1 - Riservare per sé la facoltà di cospirare 65 minuti [Ghigliottina, Radio Neanderthal]:\r\n\r\nGhigliottina - Le teorie del complotto pt.1 - Riservare per sé la facoltà di cospirare\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 23,00 – Simona Zamboli - Grave Show X Radio Blackout 61 minuti [Simona Zamboli, Radio Blackout]: Simona Zamboli, producer and sound engineer di stanza a Milano e già ospite, tra le altre, di Noods Radio (Bristol) e Fango Radio, presenta questo mix andato in onda su Quel che resta della notte a sostegno delle libere frequenze di RBO.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 25 ore 09,00 – Ponte Radio - Balkanika 20.09.2024 98 minuti [Ponte Radio, Radio Wombat]: In questo ponte radio in quota Radio Wombat abbiamo parlato di Europa ma da punti di vista esterni e asimettrici.\r\n\r\nGli investimenti dell’Eu sulla rete ferroviaria, che si concentrano sull’alta velocità. Il dilagare dello sfruttamento lavorativo nei Balcani occidentali che si approfitta del passaggio di migranti e di lavoratori autoctoni impoveriti dal capitalismo. Breve analisi del nuovo commissario all’immigrazione dell’EU. Uno sguardo a come vivono i migranti della rotta balcanica in Bosnia, la quale si appresta a prendere più responsabilità nell’accoglienza per ingraziarsi l’Europa. L’operazione Open Balkan fallita che mostra l’inutilità di calare soluzioni dall’alto come fa L’EU ma anche che i grandi leader Balcanici lavorano solo per la propria politica interna. Aggiornamento sulla Serbia e la contestata miniera di Litio dove il presidente della repubblica ha mostrato il suo doppio volto. Leva obbligatoria, probabile ritorno in Serbia, come funziona. Infine la mossa della Romania nell’acquisto del porto fluviale Moldavo di Giurgiulesti tra Banche europee e ricerca di maggior potere nella regione.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 25 ore 13,30 – Lama Tematica - Abominio 2004, Promo 2002 20 minuti [Lama Tematica, Radio Blackout]: Dalle ceneri dei Pankarre’, nasce Lamatematica band che aveva gia’ dimostrato di volersi dedicare con passione alla musica manifestando chiari atteggiamenti demenziali in piena contrapposizione con la “serieta’” e le inutili lotte che una fantomatica “scena” si convince di dover affrontare. I Lama Tematica portano all’estremo questo pensiero (gia’ espresso con vigore da alcune tra le band HC piu’ interessanti di Torino – e quindi d’Italia – degli anni 90), concentrando i temi esterni alla musica (liriche, grafiche, concerti) verso una dimensione ancora meno equivocabile. L’abbinamento di temi “cattivi” ad atteggiamenti assolutamente stupidi (nel senso piu’ inutile del termine) sono la maschera che il gruppo pretende gli ascoltatori superino senza fasrsi domande.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 25 ore 18,30 – Proiezioni di Sizigia pt.2 8 minuti [Proiezioni di Sizigia]:\r\n\r\nParole estratte da \"Lo straniero\" di Albert Camus.","27 Maggio 2025","2025-05-27 14:19:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 19 al 25 Maggio 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primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Stefano Bonazzi segretario generale Fiom Genova in merito all’infortunio mortale che si è verificato mercoledì 5 febbraio presso l’Ente Bacini delle Riparazioni Navali del Porto di Genova. L’operaio metalmeccanico era dipendente di una ditta d’appalto. La reazione immediata dei lavoratori metalmeccanici delle Riparazioni Navali del Porto di Genova è stata quella di fare sciopero subito sino a fine giornata e poi di replicare, il giorno dopo, con 8 ore di sciopero e un presidio davanti al Varco delle Grazie in piazza Cavour a partire dalle ore 8. Stefano ha sottolineato che \"la lotta si rende necessaria ed anzi va ampliata per coinvolgere le istituzioni, la politica e la città tutta ad interessarsi ed agire concretamente su un tema, quello su salute e sicurezza sul lavoro che, come dimostra l’odierna tragedia, è ben lontano dall’essere risolto Il drammatico infortunio sul lavoro. Vi è la necessità di intervenire per rinforzare gli organici degli ispettori ed aumentare la frequenza dei controlli nei cantieri per prevenire gli infortuni e garantire la regolare applicazione delle norme sulla sicurezza. Dobbiamo però sottolineare come il drammatico infortunio riguardi un lavoratore di una azienda in appalto edile, l’ennesimo caso, che richiama a quanto la liberalizzazione del sistema degli appalti e dei subappalti voluta dall’attuale governo in particolare nel settore edile, sia costante fonte di irregolarità, precarietà, infiltrazioni malavitose e violazione delle norme sulla sicurezza. Dobbiamo fermare la catena di infortuni con concretezza, il tempo dei discorsi è finito, perseguiremo il bisogno di verità su quanto successo anche con la mobilitazione.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_11_02_Stefano-Bonazzi-segretario-FIOM-Genova-su-decesso-riparatore-al-porto-di-genova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato quello dell' inasprimento del clima repressivo e fascista del nostro Paese. Abbiamo avuto ospiti al telefono Pietro e Adam del collettivo Ferrara per la Palestina per farci raccontare la vicenda che li ha visti coinvolti come realtà promotrice di un progetto scolastico indirizzato ad una classe di un istituto di scuola secondaria di primo grado e delle reazioni scaturitene. Si trattava di un momento di sensibilizzazione al tema dei diritti umani, alla scoperta del popolo palestinese e un approfondimento sullo stato di crisi umanitaria da loro vissuta, che comprendeva anche la proiezione di un documentario. A seguito di questa attività svolta, la dirigente scolastica dell'istituto, è stata subissata da chiamate e pressioni da parte dell'ufficio scolastico provinciale che richiedevano spiegazioni e pretendevano \"l'imparzialità\" nel trattare questi avvenimenti, grazie alla presenza di un \"corso riparatore\" da far tenere a rappresentanti di Israele. Queste pressioni hanno raggiunto il loro apice con le minacce di ritorsioni nei confronti della dirigente e con le telefonate dall'ufficio scolastico provinciale fatte con la presenza telefonica del Ministro dell'Istruzione e del Merito Valditara. Il corso riparatorio non si poteva fermare, ed è stato fatto da Unione Associazioni Italia-Israele che alla stessa classe di cui sopra ha eposto teorie quali l'inesistenza di un popolo palestinese vero e proprio, piuttosto che non è vero che Israele ha bombardato la striscia di Gaza e che i coloni prima del 7 ottobre 2024 accompagnavano amorevolmente i feriti palestinesi negli ospedali israeliani. I nostri ospiti oltre ad illustrarci nel dettaglio i contenuti usciti da questo secondo incontro, ci hanno restituito le implicazioni su ciò che è stato detto e soprattutto, l'opinione finale degli studenti dopo questo infarcimento di fake news perpetrate da un abuso di ufficio.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_11_02_Pietro-e-Adam-Ferrara-per-la-Palestina-su-corso-riparatore-imposto-da-Valditara.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia telefonica di Marcello Pini Coordinatore SiCobas Modena, per commentare insieme il grosso incidente esplosivo avvenuto a Reggio Emilia nella notte tra il 10 e l'11 Febbraio in uno stabilimento dell'Inalca, industria specializzata nella macellazione e nella lavorazione delle carni ad uso alimentare. Seppure sulle dinamiche dell'incidente paiono esserci fumi spessi come quelli stessi che ha sollevato bruciando dopo l'esplosione la sede, abbiamo colto l'occasione per parlare con chi da anni si occupa a livello vertenziale e non di quel settore e che quindi ha potuto delinearci un quadro sulle strutture di potere di questo mondo, oltre alle ingiustizie subite da chi ci lavora. Interessante a tal riguardo l'inedita solidarietà che si è riuscita a creare in quei territori, tra sindacato di base e movimenti animalisti e antispecisti, aspetto tra i diversi trattati in questa intervista.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/F_m_11_02_Marcello-Pini-Coord-SiCobas-Modena-su-esplosione-stabilimento-Inalca-a-Reggio-Emilia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","12 Febbraio 2025","2025-02-12 23:27:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/valdi-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 11/02/2025",1739402849,[1160],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[1162],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":1164},{"matched_tokens":1165,"snippet":1166,"value":1167},[88,89],"studenti dopo questo infarcimento di \u003Cmark>fake\u003C/mark> \u003Cmark>news\u003C/mark> perpetrate da un abuso di","Il primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Stefano Bonazzi segretario generale Fiom Genova in merito all’infortunio mortale che si è verificato mercoledì 5 febbraio presso l’Ente Bacini delle Riparazioni Navali del Porto di Genova. 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In settimana si era diffusa la notizia che fosse mancato in carcere, ma questa triste notizia si è rivelata uno scherzo di pessimo gusto, per cui vi comunico che Gino è vivo e attivo.\r\n\r\nIn scaletta in ordine di ascolto: Russ Millions, Wyclef, DJ Gruff, e dopo la sigla Buju, Bounty e Cham sul bug riddim, un dublate di Benidub, Micah Shemaiah, Screechie Dan, Aza Lineage, Samity (con Orcun Sunear), The Dangeroots, Queen Ifrica, Egbe Aiworo, Samory I, Mikey General, Idren Natural, Kazam Davis, Ras Teo e Dezarie.\r\n\r\nBreathe in strenght\r\n\r\n \r\n\r\n ","17 Luglio 2024","2024-08-30 10:57:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/IMG_2507-200x110.jpg","Overjoy 198",1721227721,[1185,1186,1187],"http://radioblackout.org/tag/dub/","http://radioblackout.org/tag/reggae/","http://radioblackout.org/tag/roots/",[1189,1190,1191],"dub","reggae","roots",{"post_content":1193},{"matched_tokens":1194,"snippet":1195,"value":1196},[88,89],"novità musicale e una big \u003Cmark>fake\u003C/mark> \u003Cmark>news\u003C/mark>... fortunatamente Gino è vivo! 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In settimana si era diffusa la notizia che fosse mancato in carcere, ma questa triste notizia si è rivelata uno scherzo di pessimo gusto, per cui vi comunico che Gino è vivo e attivo.\r\n\r\nIn scaletta in ordine di ascolto: Russ Millions, Wyclef, DJ Gruff, e dopo la sigla Buju, Bounty e Cham sul bug riddim, un dublate di Benidub, Micah Shemaiah, Screechie Dan, Aza Lineage, Samity (con Orcun Sunear), The Dangeroots, Queen Ifrica, Egbe Aiworo, Samory I, Mikey General, Idren Natural, Kazam Davis, Ras Teo e Dezarie.\r\n\r\nBreathe in strenght\r\n\r\n \r\n\r\n ",[1198],{"field":101,"matched_tokens":1199,"snippet":1195,"value":1196},[88,89],{"best_field_score":141,"best_field_weight":142,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":143,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},{"document":1202,"highlight":1217,"highlights":1222,"text_match":139,"text_match_info":1225},{"comment_count":47,"id":1203,"is_sticky":47,"permalink":1204,"podcastfilter":1205,"post_author":1206,"post_content":1207,"post_date":1208,"post_excerpt":53,"post_id":1203,"post_modified":1209,"post_thumbnail":1210,"post_title":1211,"post_type":331,"sort_by_date":1212,"tag_links":1213,"tags":1215},"88418","http://radioblackout.org/podcast/presidio-contro-la-base-nato-di-solbiate/",[286],"liberationfront","insieme ad Elio del Centro di Documentazione Abbasso la Guerra abbiamo presentato il presidio che si terrà davanti alla base nato di Solbiate (Varese) il 4 aprile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/presidionato.mp3\"][/audio]\r\n\r\nscarica la diretta\r\n4 aprile 1949 – 4 aprile 2024: 75 anni di NATO, 75 anni di guerre\r\nLa NATO è stata creata il 4 aprile del 1949, 6 anni prima della costituzione del Patto di Varsavia.\r\nDopo la caduta del Muro di Berlino (1989) i leader dei maggiori paesi della NATO avevano promesso a Mosca che l’Alleanza atlantica non sarebbe avanzata verso Est «neppure di un centimetro».\r\nL’espansione della NATO ad Est inizia nel 1999, nonostante che il Patto di Varsavia e addirittura l’URSS si fossero sciolti nel 1991.\r\nPrima di questa 2^ fase della guerra in Ucraina, nel 2022, i paesi NATO erano 30, dunque erano quasi raddoppiati dal 1999.\r\nOggi i Membri della NATO sono 31, tra poco 32 con l’ingresso della Svezia.\r\nNella prospettiva di trasformazione della NATO in “Alleanza militare del Nuovo Occidente”, si vorrebbe inserire un articolo 5 “economico” da attuarsi in difesa dei Paesi della nuova Alleanza che fossero oggetto di “ricatti energetici ed economici”: una sorta di protezione esplicita del neocolonialismo occidentale.\r\nLa NATO guida il riarmo globale\r\nIl 17 e il 18 gennaio di quest’anno i vertici delle forze armate dell’Alleanza si sono dati appuntamento a Bruxelles per il Military Committee NATO: all’ordine del giorno come accelerare il processo di trasformazione delle strategie e delle “capacità di combattimento” e come garantire l’implementazione immediata dei nuovi “piani di difesa” approvati al summit di Vilnius della scorsa estate. È in atto una spasmodica corsa verso il riarmo globale e la NATO si candida a divenire il motore della ricerca e dello sviluppo delle tecnologie di morte, possibilmente in partnership con le grandi holding del complesso militare-industriale e con un ampio numero di attori della società “civile” (università, centri di ricerca, start up, agenzie spaziali nazionali e internazionali, ecc.).\r\nSecondo dati SIPRI, nel 2022 la spesa bellica USA era più di 10 volte superiore a quella russa; quella della NATO più di 14 volte di quella russa; quella della UE più di 4 volte quella russa; gli Stati Uniti spendevano 3 volte più della Cina; la NATO più di 4 volte della Cina.\r\nLe spese militari nella NATO e nella UE avevano iniziato a crescere ben prima del 2022.\r\nLa guerra in Ucraina ha dato modo di giustificare un ulteriore balzo in avanti.\r\nConsiderando anche i Partner della NATO, la spesa militare di questa coalizione nel 2022 era il 74% della spesa militare Mondiale, mentre quella della Russia è il 4% e quella della Cina il 13%.\r\nI Paesi NATO, nel 2022 erano responsabili del 73% del mercato mondiale delle armi, seguiti dalla Russia al 16% e dalla Cina al 5%.\r\nNel 2022 la spesa per le armi nucleari era complessivamente di quasi 80 miliardi di euro, ma gli USA spendono 4,5 volte più di quanto spende la Russia.\r\nI Concetti strategici NATO fin dal 1950 prevedono l’uso di armi nucleari in caso di necessità.\r\nL’ultimo, del 2022, descrive la situazione attuale come di “Nuova competizione strategica” e definisce la Russia un nemico e la Cina un avversario incombente.\r\nBasi di Ghedi ed Aviano a novembre 2023 sono state coinvolte nelle esercitazioni NATO di guerra nucleare. Piloti italiani, su cacciabombardieri italiani, si addestrano a portare bombe nucleari su territori e popolazioni considerate nemiche, rendendosi responsabili di una probabile apocalisse nucleare.\r\nL’esito dello studio degli avvocati di IALANA Italia (marzo 2022) dimostra l’illegalità della presenza sul territorio italiano delle armi nucleari.\r\nLa NATO, che dichiara di esistere per la difesa del sistema di valori diritti e libertà basato sul rispetto delle regole del diritto, è stata la prima a violarlo, ad esempio con i 78 giorni di bombardamenti su Serbia e Montenegro nel 1999, e, con il Nuovo Concetto Strategico dello stesso anno che prevede il superamento dell’art. 5 del suo Trattato istitutivo a favore anche di interventi “fuori area”, di fatto si è autoproclamata poliziotto del mondo, in sostituzione dell’ONU.\r\nLa NATO dal 1991 ha manipolato le risoluzioni ONU, ad esempio quella sulla “Responsabilità di Proteggere” del 2011, attaccando la Libia e assumendo il comando nel 2003 della missione ISAF in Afghanistan.\r\nLa NATO, ai tradizionali tre domini operativi (aria, terra, mare), ha aggiunto quello cibernetico, quello spaziale e quello quello sommerso, per i fondali marini e oceanici ove transitano cavi che permettono il 90% delle transazioni transatlantiche, i tubi per gli approvvigionamenti energetici necessari al sostentamento delle economie delle società europee, e dove si va sviluppando la ricerca scientifica volta al futuro sfruttamento delle risorse minerarie dei fondali oceanici. Punta sul controllo delle nuove Tecnologie Emergenti e Dirompenti (EDTs – Emerging & Disrupting Technologies), dall’Intelligenza Artificiale, alle tecnologie quantistiche e biotecnologie cognitive.\r\nCon la scusa di combattere le fake news (notizie false), la NATO cerca di rafforzare le operazioni di PSYOPS, Psychological Operations, per il controllo dell’informazione.\r\nL’Italia contribuisce significativamente al bilancio dell’Alleanza e alle operazioni della NATO, assumendo ruoli di comando nella conduzione delle operazioni nei Balcani e Medio Oriente; contribuisce e promuove i processi d’innovazione tecnologica dell’Alleanza quale il Defence Innovation Accelerator (DIANA); ospita basi USA e rilevanti Comandi NATO tra cui il Comando delle forze di pronto intervento NATO (NRDC-ITA) di Solbiate Olona.\r\nIl Comando delle forze di pronto intervento NATO di Solbiate Olona\r\nIl 18 gennaio 2024, a conclusione dei lavori del Military Committee, il comandante supremo delle forze alleate in Europa, il generale statunitense Christopher Cavoli, ha dichiarato: “La Forza di Reazione Rapida è capace di effettuare uno spettro completo di missioni e serve da riserva strategica per il dispiegamento in tempi strettissimi. Nell’autunno dello scorso anno, la NRDC-Italy è stata selezionata come quartier generale. Attualmente le sue unità si stanno addestrando in preparazione del nuovo ruolo assegnato”. NRDC-ITA è l’acronimo di NATO Rapid Deployment Corps, il Comando multinazionale delle forze di intervento rapido che ha sede a Solbiate Olona (VA) e di cui fanno parte più di 400 militari provenienti da 18 paesi dell’Alleanza.\r\nll Comando NATO di Solbiate Olona è una delle infrastrutture militari strategiche che più e prima di altre si è “aperta” al territorio, alle aziende produttive e alle scuole di ogni ordine e grado. Le prime “visite” di studenti alla base NRDC-ITA risalgono a quasi vent’anni fa, come documentato dall’ufficio stampa del Rapid Deployable Corps NATO. Da allora le presenze delle istituzioni scolastiche a NRDC-ITA si sono fatte sempre più frequenti. Il Comando si è mostrato attento alla formazione professionale degli studenti delle scuole del territorio. Citiamo solo alcune attività svolte dalle scuole del territorio negli ultimi due anni. A fine luglio 2022, durante l’International Day che «consolida» i legami interculturali tra le nazioni partecipanti al Corpo di Reazione Rapida Nato, l’Istituto «Giovanni Falcone» di Gallarate ha collaborato alla gestione degli stand allestiti in caserma e al servizio catering, mettendo a disposizione una cinquantina di studenti in PCTO. Gli allievi dell’indirizzo enogastronomico dell’Istituto di Gallarate hanno operato presso il Comando NRDC-ITA pure in occasione del Natale dei bambini, l’happening organizzato per i figli del personale delle Forze Armate Nato di Solbiate. Il 27 maggio 2023 in occasione di NRDC ITA No Limits, giornata di sport paralimpico organizzata dal Comando per «sensibilizzare l’opinione pubblica circa le tematiche del mondo della disabilità e, contestualmente, avvicinarla al mondo militare», gli studenti del «Falcone» hanno realizzato la locandina dell’evento e hanno partecipato – con tanto di cappellino “We are Nato” – alle attività gastronomiche ed accoglienza del pubblico e alla realizzazione del servizio fotografico. Il 15 giugno 2023, il generale Giuseppe Scuderi (a capo di NRDC-ITA) ha voluto ringraziare personalmente i ragazzi «distinti nelle attività di beneficenza, solidarietà ed inclusione promosse dal reparto NATO del Ministero della Difesa» nel corso di una cerimonia svoltasi nell’Aula magna dell’Istituto di Gallarate, presenti il Provveditore agli studi e numerosi dirigenti scolastici della provincia di Varese.\r\nSCIOGLIERE LA NATO\r\nCHIUDERE LE BASI USA-NATO\r\nNO ALL’INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA E A ISRAELE\r\nNO ALL’OPERAZIONE ASPIDES NEL MAR ROSSO\r\nNO ALLA PROPAGANDA DI GUERRA\r\nNO ALLA CAMPAGNA DI RIARMO, ALL’INDUSTRIA BELLICA E ALL’ECONOMIA DI GUERRA\r\nFERMARE LA MILITARIZZAZIONE DELLE SCUOLE E DELL’UNIVERSITÀ\r\nCONTRO IL DISCIPLINAMENTO SOCIALE FUNZIONALE ALLA GUERRA\r\nCONTRO LA REPRESSIONE DEL DISSENSO, DELLE MANIFESTAZIONI E DELL’AUTORGANIZZAZIONE POPOLARE\r\nCentro di documentazione Abbasso la guerra di Venegono Superiore\r\nAssemblea Popolare di Busto Arsizio\r\nOsservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università di Varese\r\n\r\n\r\n ","2 Aprile 2024","2024-04-02 14:35:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Solbiate2-pdf-200x110.jpg","presidio contro la base Nato di Solbiate",1712068552,[1214],"http://radioblackout.org/tag/guerra/",[1216],"guerra",{"post_content":1218},{"matched_tokens":1219,"snippet":1220,"value":1221},[88,89],"la scusa di combattere le \u003Cmark>fake\u003C/mark> \u003Cmark>news\u003C/mark> (notizie false), la NATO cerca","insieme ad Elio del Centro di Documentazione Abbasso la Guerra abbiamo presentato il presidio che si terrà davanti alla base nato di Solbiate (Varese) il 4 aprile.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/presidionato.mp3\"][/audio]\r\n\r\nscarica la diretta\r\n4 aprile 1949 – 4 aprile 2024: 75 anni di NATO, 75 anni di guerre\r\nLa NATO è stata creata il 4 aprile del 1949, 6 anni prima della costituzione del Patto di Varsavia.\r\nDopo la caduta del Muro di Berlino (1989) i leader dei maggiori paesi della NATO avevano promesso a Mosca che l’Alleanza atlantica non sarebbe avanzata verso Est «neppure di un centimetro».\r\nL’espansione della NATO ad Est inizia nel 1999, nonostante che il Patto di Varsavia e addirittura l’URSS si fossero sciolti nel 1991.\r\nPrima di questa 2^ fase della guerra in Ucraina, nel 2022, i paesi NATO erano 30, dunque erano quasi raddoppiati dal 1999.\r\nOggi i Membri della NATO sono 31, tra poco 32 con l’ingresso della Svezia.\r\nNella prospettiva di trasformazione della NATO in “Alleanza militare del Nuovo Occidente”, si vorrebbe inserire un articolo 5 “economico” da attuarsi in difesa dei Paesi della nuova Alleanza che fossero oggetto di “ricatti energetici ed economici”: una sorta di protezione esplicita del neocolonialismo occidentale.\r\nLa NATO guida il riarmo globale\r\nIl 17 e il 18 gennaio di quest’anno i vertici delle forze armate dell’Alleanza si sono dati appuntamento a Bruxelles per il Military Committee NATO: all’ordine del giorno come accelerare il processo di trasformazione delle strategie e delle “capacità di combattimento” e come garantire l’implementazione immediata dei nuovi “piani di difesa” approvati al summit di Vilnius della scorsa estate. 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Il salto tecnico della nuova versione rispetto a quelle precedenti apre a possibilità nuove e sopratutto a modalità di interfaccia con il mondo digitale inedite.\r\nLa possibile perdita di posti di lavoro, sopratutto nei settori a medio-basso contenuto creativo, la produzione a “realtà aumentata” di fake news e lo strapotere delle aziende che gestiscono questo segmento di mercato tecnologico sono solo alcune delle questioni che agitano il dibattito ma non fotografano le profondità che la questione Intelligenza Artificiale pone.\r\nCon Mattia Galeotti, ricercatore in Matematica all’Università di Bologna e tra i curatori del corso “Epistemologie” svolto alla libreria Punto Input (Bologna) nel 2022, abbiamo provato a scandagliare al di là della cortina di fumo creata dalla narrazione mainstream le implicazione epistemiche e politiche che il processo di categorizzazione e classificazione che sta alla base dell’intelligenza algoritmica impone. Passando per una storia ragionata del paradigma del calcolo, del come si è imposto ed è diventato “verità” incontrovertibile, abbiamo provato a delineare quella che sembra essere la vera posta in gioco: una ristrutturazione complessiva dell’apparato produttivo e governamentale che abbia tra i suoi principali assi proprio l’intelligenza artificiale e la transizione energetica.\r\n\r\nLa frontiera dell’Intelligenza Artificiale gioca un suo ruolo anche nella guerra in corso sulla striscia di Gaza (con prodromi nella \"11 days war\" del 2021 e nel controllo della popolazione civile della Cisgiordania) , per il semplice fatto che ogni nuova scoperta/innovazione tecnica, dall’iniziale suo testing avanguardistico in settori di punta (militare) giù fino al suo uso massificato si impone come strumento/mezzo che diventa infrastruttura di un sociale potenziato, al punto che qualsiasi formazione collettiva di una qualche consistenza non può tornare indietro all'epoca antecedente il suo impiego.\r\nUn primo impiego massiccio e conteso tra le due parti è ovviamente quello della AI content generating e dei bot. L’utilizzo dell'AI come generazione di contenuti automatici e bot, per quanto nuova frontiera di scontro, si colloca su un piano non troppo dissimile dal fotoritocco e la produzione di fake news in termini tecnologicamente potenziati (ponendo certo questioni non banali sui \"regimi di Verità\"). Qui la contesa e la sua efficacia sconta un evidente rapporto in parallelo con le divisioni geopolitiche e sociali che la questione israelo-palestinese suscita tra differenti parti di mondo e spaccando (al netto di un torpore generalizzato) le opinioni pubbliche delle stesse società occidentali. 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Per non divenire macchine\r\n\r\n**\r\n\r\nWired - Generative AI Is Playing a Surprising Role in Israel-Hamas Disinformation\r\n\r\nCalcalist - \"This is probably the first AI war\"\r\n\r\nNewArab - Israeli AI is turning Palestine into a dystopian reality\r\n\r\nAmnesty International - Israele: il riconoscimento facciale rafforza l’apartheid contro i palestinesi\r\n\r\nAgenda Digitale - Guerra Israele-Hamas, che brutta figura per il digitale\r\n\r\nJerusalem Post - IDF uses AI to strike over 11,000 terror target in Gaza since October 7","17 Novembre 2023","2023-11-24 11:05:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/1700213927504-200x110.png","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA S.2 #8 - INTELLIGENZA ARTIFICIALE TRA GUERRA E POLITICA",1700244190,[],[],{"post_content":1241},{"matched_tokens":1242,"snippet":1243,"value":1244},[88,89],"produzione a “realtà aumentata” di \u003Cmark>fake\u003C/mark> \u003Cmark>news\u003C/mark> e lo strapotere delle aziende","Dopo la realizzazione dell’ultima versione di ChatGPT da parte di OpenAI il dibattito pubblico sull’intelligenza artificiale ha preso nuovo vigore. Il salto tecnico della nuova versione rispetto a quelle precedenti apre a possibilità nuove e sopratutto a modalità di interfaccia con il mondo digitale inedite.\r\nLa possibile perdita di posti di lavoro, sopratutto nei settori a medio-basso contenuto creativo, la produzione a “realtà aumentata” di \u003Cmark>fake\u003C/mark> \u003Cmark>news\u003C/mark> e lo strapotere delle aziende che gestiscono questo segmento di mercato tecnologico sono solo alcune delle questioni che agitano il dibattito ma non fotografano le profondità che la questione Intelligenza Artificiale pone.\r\nCon Mattia Galeotti, ricercatore in Matematica all’Università di Bologna e tra i curatori del corso “Epistemologie” svolto alla libreria Punto Input (Bologna) nel 2022, abbiamo provato a scandagliare al di là della cortina di fumo creata dalla narrazione mainstream le implicazione epistemiche e politiche che il processo di categorizzazione e classificazione che sta alla base dell’intelligenza algoritmica impone. Passando per una storia ragionata del paradigma del calcolo, del come si è imposto ed è diventato “verità” incontrovertibile, abbiamo provato a delineare quella che sembra essere la vera posta in gioco: una ristrutturazione complessiva dell’apparato produttivo e governamentale che abbia tra i suoi principali assi proprio l’intelligenza artificiale e la transizione energetica.\r\n\r\nLa frontiera dell’Intelligenza Artificiale gioca un suo ruolo anche nella guerra in corso sulla striscia di Gaza (con prodromi nella \"11 days war\" del 2021 e nel controllo della popolazione civile della Cisgiordania) , per il semplice fatto che ogni nuova scoperta/innovazione tecnica, dall’iniziale suo testing avanguardistico in settori di punta (militare) giù fino al suo uso massificato si impone come strumento/mezzo che diventa infrastruttura di un sociale potenziato, al punto che qualsiasi formazione collettiva di una qualche consistenza non può tornare indietro all'epoca antecedente il suo impiego.\r\nUn primo impiego massiccio e conteso tra le due parti è ovviamente quello della AI content generating e dei bot. L’utilizzo dell'AI come generazione di contenuti automatici e bot, per quanto nuova frontiera di scontro, si colloca su un piano non troppo dissimile dal fotoritocco e la produzione di \u003Cmark>fake\u003C/mark> \u003Cmark>news\u003C/mark> in termini tecnologicamente potenziati (ponendo certo questioni non banali sui \"regimi di Verità\"). Qui la contesa e la sua efficacia sconta un evidente rapporto in parallelo con le divisioni geopolitiche e sociali che la questione israelo-palestinese suscita tra differenti parti di mondo e spaccando (al netto di un torpore generalizzato) le opinioni pubbliche delle stesse società occidentali. Altri due terreni specifici in cui l'impiego dell'AI trova una sua peculiare pregnanza da parte di Israele sono quelli propri del militare, nelle due branche differenti ma spesso speculari del monitoraggio/controllo e del targeting.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta il Podcast\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/LaFine_ST_2__p_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nMATERIALI\r\nKate Crwford - Né intelligente né artificiale. Il lato oscuro dell'IA Il Mulino, 2021\r\n\r\nMattia Galeotti e Alessio Resenterra (Machina) - Introduzione a Epistemologie\r\n\r\n Giuseppe Longo (Machina) - Matematica e senso. Per non divenire macchine\r\n\r\n**\r\n\r\nWired - Generative AI Is Playing a Surprising Role in Israel-Hamas Disinformation\r\n\r\nCalcalist - \"This is probably the first AI war\"\r\n\r\nNewArab - Israeli AI is turning Palestine into a dystopian reality\r\n\r\nAmnesty International - Israele: il riconoscimento facciale rafforza l’apartheid contro i palestinesi\r\n\r\nAgenda Digitale - Guerra Israele-Hamas, che brutta figura per il digitale\r\n\r\nJerusalem Post - IDF uses AI to strike over 11,000 terror target in Gaza since October 7",[1246],{"field":101,"matched_tokens":1247,"snippet":1243,"value":1244},[88,89],{"best_field_score":141,"best_field_weight":142,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":143,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},6636,{"collection_name":331,"first_q":70,"per_page":268,"q":70},["Reactive",1252],{},["Set"],["ShallowReactive",1255],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fqbwKG0K-TuKYnbP0T734frWZG8b1hpddsFNsQA96x8I":-1},true,"/search?query=fake+news"]