","Torino: la violenza contro \"i rom\" nell'immaginario fascio-leghista, fascio-ambientalista e fascio-animalista","post",1432578458,[60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/anti-rom/","http://radioblackout.org/tag/canile/","http://radioblackout.org/tag/fascio-leghisti/","http://radioblackout.org/tag/neo-nazionalismo/","http://radioblackout.org/tag/pogrom/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[24,22,15,30,20,18],{"post_content":68,"tags":72},{"matched_tokens":69,"snippet":70,"value":71},[15],"i rom\" dal tenore nazista: \u003Cmark>fascio-leghisti\u003C/mark> e fascio-animalisti (tutti \"democratici cittadini\"!)","Siamo di fronte ad una campagna anti-rom preparata nei dettagli, in grado di sfruttare ogni opportunità per fare propaganda populista di odio e violenza nei confronti di chi è costretto a vivere in campi-ghetto per \"nomadi\" (nonostante a viverci siano persone e gruppi in larghissima parte non nomadi e talvolta nemmeno rom). Secondo lo stesso schema neo-nazionalista dilagante in tutta Europa, da tempo a Torino vengono messe in atto iniziative volte a costruire il nemico \"etnico\" attorno alla figura del \"rom\"; termine che nei discorsi neo-fascisti viene strumentalizzato diventando un'etichetta sociale attraverso cui vengono categorizzati, su basi razziali, individui e gruppi altrimenti non riconducibili ad una omogenea “comunità”, ma che spesso, per sopravvivere in questo paese, sono costretti a condividere lo spazio di un campo-ghetto.\r\n\r\nDopo mesi di iniziative da parte di solerti (quanto fittizi) comitati di \"cittadini\", sponsorizzati in modo evidente da organizzazioni neo-fasciste e razziste, contro i \"campi rom\" (la cui esistenza viene imputata a chi è costretto a viverci e non alle istituzioni che li hanno creati e su cui speculano), la scorsa settimana si è verificato un grave attacco al canile di via Germagnano. L'episodio è stato particolarmente odioso ed ha coinvolto sia gli animali che si trovavano all'interno, che le strutture dell'Enpa, gli uffici e l'ambulatorio.\r\n\r\nNonostante le responsabilità di quanto avvenuto non siano ancora state chiarite - e si tratta in ogni caso di responsabilità individuali - il fatto è stato immediatamente attribuito \"ai rom\" confinati a vivere nei campi contigui al canile. In poche ore, attraverso giornali e social media, si è scatenata una violenza mediatica (per ora) contro \"i rom\" dal tenore nazista: \u003Cmark>fascio-leghisti\u003C/mark> e fascio-animalisti (tutti \"democratici cittadini\"!) non hanno esitato ad invocare nei confronti dei rom la tortura, l'utilizzo di camere a gas, forni crematori, fosse comuni.\r\n\r\nI gruppuscoli \u003Cmark>fascio-leghisti\u003C/mark> e fascio-ambientalisti, che in questi mesi hanno provato ad alzare la testa in diversi quartieri della città, intendono approfittare del pretesto del canile per continuare a propagare odio e violenza anti-rom attraverso una serie di manifestazioni che si susseguiranno nei prossimi giorni nel quartiere di Barriera di Milano, la prima delle quali si è tenuta sabato di fronte ai campi di via Germagnano ed è stata contrastata da un presidio antirazzista dell'Assemblea Gatto Nero Gatto Rosso.\r\n\r\nTira aria di pogrom. \r\nIn vista della fiaccolata di Fratelli d'Italia prevista per mercoledì 27 contro i campi di via Germagnano e della manifestazione fascio-ambientalista contro \"i fumi dei campi nomadi\" prevista per sabato 30 maggio, è stata convocata per martedì 26 alle ore 18.30 una assemblea antirazzista presso Radio Blackout (via Cecchi 21/a), a cui sono invitati a partecipare tutti e tutte.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Ionut, di Gatto Nero Gatto Rosso.\r\n\r\njonut_comunita rom_manifestazione antirazzista",[73,75,77,80,82,84],{"matched_tokens":74,"snippet":24},[],{"matched_tokens":76,"snippet":22},[],{"matched_tokens":78,"snippet":79},[15],"\u003Cmark>fascio-leghisti\u003C/mark>",{"matched_tokens":81,"snippet":30},[],{"matched_tokens":83,"snippet":20},[],{"matched_tokens":85,"snippet":18},[],[87,92],{"field":35,"indices":88,"matched_tokens":89,"snippets":91},[14],[90],[15],[79],{"field":93,"matched_tokens":94,"snippet":70,"value":71},"post_content",[15],578730123365712000,{"best_field_score":97,"best_field_weight":98,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":99,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":46},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":101,"highlight":119,"highlights":131,"text_match":95,"text_match_info":137},{"cat_link":102,"category":103,"comment_count":46,"id":104,"is_sticky":46,"permalink":105,"post_author":49,"post_content":106,"post_date":107,"post_excerpt":52,"post_id":104,"post_modified":108,"post_thumbnail":109,"post_thumbnail_html":110,"post_title":111,"post_type":57,"sort_by_date":112,"tag_links":113,"tags":118},[43],[45],"33736","http://radioblackout.org/2016/01/salvini-le-pen-sentirsi-camerati-a-milano/","I quotidiani italiani analizzano il giorno dopo il raduno fascista alla Fiera di Milano, facendosi suggestionare chi dagli applausi al saluto \"Camerati!\" del delegato fiammingo, chi dal processo di costituzione di una Europa a loro immagine: reazionaria, neonazionalista e razzista che prende forma dalla corrispondente disgregazione dell'Europa solidale. Il contesto in cui avviene la prima uscita delle destre più intollerabili riunite attorno agli otto partiti che formano la sigla Europe of nations and freedom è rappresentato da questo autodisfacimento dell'Europa di Schengen a cui si contrappongono gli editti di Costantino, abbracciato come civiltà costituita attorno alla religione cristiana: un modo per ribadire l'islamofobia di questo consesso di retrivi xenofobi.\r\n\r\nMa un'altra Milano ha cercato di riempire il vuoto lasciato dagli enti locali che hanno permesso a ridosso della giornata della memoria questo scempio nel silenzio dei depositari della memoria antifascista, rimasti un po' distratti a guaredare questo convegno al chiuso e blindato: dapprima nella mattinata del 28 gennaio è stato recapitato un pacco scatologico a simboleggiare di quale materiale escrementizio siano costituiti questi trucidi fascisti, po iin serata si è mosso un corteo che Abo, il nostro interlocutore ha spiegato come sia stato latore di significativi legami con l'antifascismo, riuscendo a aggiornarlo alle esigenze di resistenza attuali, così lo slogan degli anni Settanta si trasforma in \"Mio nonno ce l'ha insegnato, abbattere i confini non è reato\",meno truculento, ma più attuale quando a Calais il filo rosso allaccia lotte a cavallo delle Alpi per bonificare il mondo dalla presenza dei fascisti\r\n\r\n \r\n\r\nUnknown","29 Gennaio 2016","2016-02-01 14:00:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/2016-01-29_salvini-le_pen-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"299\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/2016-01-29_salvini-le_pen.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Salvini / Le Pen: sentirsi camerati a Milano",1454069981,[114,115,62,116,117],"http://radioblackout.org/tag/euro-razzisti/","http://radioblackout.org/tag/europe-of-nations-and-freedom/","http://radioblackout.org/tag/milano-antifascista/","http://radioblackout.org/tag/xenofobia/",[28,34,15,32,26],{"tags":120},[121,123,125,127,129],{"matched_tokens":122,"snippet":28},[],{"matched_tokens":124,"snippet":34},[],{"matched_tokens":126,"snippet":79},[15],{"matched_tokens":128,"snippet":32},[],{"matched_tokens":130,"snippet":26},[],[132],{"field":35,"indices":133,"matched_tokens":134,"snippets":136},[14],[135],[15],[79],{"best_field_score":97,"best_field_weight":98,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":46,"score":138,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":46},"578730123365711977",6646,{"collection_name":57,"first_q":15,"per_page":141,"q":15},6,{"facet_counts":143,"found":14,"hits":167,"out_of":224,"page":17,"request_params":225,"search_cutoff":36,"search_time_ms":226},[144,152],{"counts":145,"field_name":150,"sampled":36,"stats":151},[146,148],{"count":17,"highlighted":147,"value":147},"anarres",{"count":17,"highlighted":149,"value":149},"Bello come una prigione che brucia","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":153,"field_name":35,"sampled":36,"stats":166},[154,156,158,160,162,164],{"count":17,"highlighted":155,"value":155},"caria",{"count":17,"highlighted":157,"value":157},"aquila",{"count":17,"highlighted":159,"value":159},"41 bis",{"count":17,"highlighted":161,"value":161},"carcere",{"count":17,"highlighted":163,"value":163},"270 bis",{"count":17,"highlighted":165,"value":165},"bello come una prigione che brucia",{"total_values":141},[168,196],{"document":169,"highlight":182,"highlights":188,"text_match":191,"text_match_info":192},{"comment_count":46,"id":170,"is_sticky":46,"permalink":171,"podcastfilter":172,"post_author":147,"post_content":173,"post_date":174,"post_excerpt":52,"post_id":170,"post_modified":175,"post_thumbnail":176,"post_title":177,"post_type":178,"sort_by_date":179,"tag_links":180,"tags":181},"71276","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-primo-ottobre-shortage-afgane-una-barriera-antifascista-emilio-e-la-lotta-alle-frontiere-prefigurazione-rivoluzionaria-e-anarchismo-un-altro-bavaglio-alla-rete/",[147],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/2021-10-01-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti\r\n\r\n\r\nShortage è un termine col quale dovremo cominciare a familiarizzare, un nome più trendy per definire la penuria di alcuni prodotti e giustificare l’aumento dei prezzi. Lo shortage può toccare una singola filiera produttiva e risultare quasi impercettibile per chi non è investito dalle conseguenze dirette dell’aumento dei prezzi di uno specifico insieme di prodotti. Il discorso cambia quando lo shortage diventa sistemico, investendo l’intero sistema economico. Un assaggio di uno shortage sistemico lo stiamo vivendo in questi mesi, una convergenza da “tempesta perfetta” che somma gli effetti della pandemia con quelli del cambiamento climatico e che snuda la fragilità del sistema economico.\r\nNe abbiamo parlato con GianMarco Cantafio\r\n\r\nAfgane. Contestazione al Movimento per la vita a Torino\r\n\r\nUna Barriera contro i fascioleghisti\r\nSalvini è sbarcato nella striscia pedonale con panchine tra corso Palermo e via Sesia mercoledì pomeriggio. In questi mesi di campagna elettorale, quest’angolo di quartiere, già pesantemente militarizzato, ha visto scorrazzare ogni sorta di politico a caccia di voti. Salvini si è esibito nel suo consueto show razzista, dichiarando di voler “prendere a calci” i pusher.\r\nTutto questo di fronte ad una manciata di supporter, circondato da blindati della polizia e dei carabinieri e da transenne metalliche. Questo apparato non ha impedito a qualche centinaio di antirazzisti di contestare rumorosamente il comizio, con tamburi, pentole e amplificazione, facendo anche un breve giro nel quartiere. Dai balconi sono comparsi striscioni contro il comizio fascioleghista. \r\n\r\nEmilio e la lotta alle frontiere\r\nIl tribunale di Torino ha deciso di concedere l’estradizione chiesta dalla Francia contro Emilio Scalzo, attivista No Tav e No Border. Emilio era stato arrestato in seguito ad un mandato di cattura internazionale emanato dalle autorità francesi, con l’accusa di aver ferito un gendarme durante una manifestazione transfrontaliera svoltasi lo scorso maggio.\r\nEmilio, come tant* altr* negli ultimi tre anni si è speso per rendere meno difficile l’attraversamento del confine ai migranti senza documenti in viaggio verso la Francia e il nord Europa.\r\nUn confine quasi invisibile per turisti e viaggiatori con le “carte in regola” è diventato una barriera fatta di neve, gendarmi che inseguono, picchiano e respingono: una violenza intollerabile, contro la quale si battono quelli come Emilio. Negli ultimi anni cinque migranti sono morti nel tentativo di passare la montagna: sarebbero stati molti di più senza i solidali, che hanno occupato a più riprese case abbandonate per trasformarli in rifugi e si sono messi mezzo per inceppare la macchina dei respingimenti. La manifestazione per la quale è stato arrestato Emilio era una risposta allo sgombero del rifugio autogestito ChezOulx avvenuto nella scorsa primavera. \r\nDal giorno del suo arresto ci sono state numerose iniziative di sostegno: presidi e saluti dal pratone dietro le Vallette, una fiaccolata per le strade di Bussoleno. Il 29 in tribunale un folto gruppo di attivisti ha fatto un presidio e accolto Emilio.\r\nSabato 2 ottobre un nuovo rifugio è stato aperto a Claviere nella ex casa cantoniera. Dopo quattro giorni è stato nuovamente sgomberato. Centinaia di rinforzi hanno riempito gli alberghi per cacciare nuovamente in strada i migranti in viaggio in una valle dove la lotta al Tav e alle frontiere non si piega di fronte all’occupazione militare.\r\nIn attesa del responso del tribunale sull’appello presentato dai suoi avvocati contro l’estradizione, un presidio permanente si è costituito di fronte alla casa di Emilio. \r\n\r\nPrefigurazione rivoluzionaria e anarchismo.\r\nNegli ultimi anni, una vasta letteratura universitaria e militante (specialmente anglosassone) si rapporta agli attuali movimenti libertari con la categoria della “politica prefiguratrice”. Alle nostre latitudini si preferisce parlare di “utopie concrete”. Con questa categoria si sono definite le esperienze Occupy negli Stati Uniti o la ZAD in Francia, esperienze comunitarie cittadine o rurali. Ma cosa significa costruire nel qui ed ora esperienze prefiguratrici di future relazioni anarchiche? Come si delinea il rapporto tra mezzi e fini? Come ci si pone di fronte ai convergenti rischi di assorbimento nell’istituito o di fallimento? \r\nDi questi temi si occupa l’ultimo numero di Refractions <http://refractions.plusloin.org/>\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Codello\r\n\r\nUn altro bavaglio alla comunicazione in rete\r\nL’UE, con il pretesto del contrasto alla propaganda terrorista, impone agli stati aderenti un regolamento che obbliga gli internet provider alla ricerca e alla rimozione di contenuti utilizzando algoritmi che, ovviamente sono incapaci di cogliere le sfumature. Non solo. Su ordine delle autorità i gestori dei server sono tenuti a rimuovere entro un’ora le pagine, post, blog e siti ritenuti di propaganda terrorista. \r\nUn ulteriore attacco alla libertà di far circolare informazioni ed opinioni sulla rete. Il regolamento dovrebbe diventare operativo dal prossimo giugno. \r\nNe abbiamo parlato con Pepsy\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 16 ottobre\r\nENI e missioni militari: sangue petrolio e buoni affari\r\npunto info antimilitarista al Balon\r\ndalle 10,30\r\n\r\nGiovedì 4 novembre\r\nfesta degli assassini\r\npresidio antimilitarista in piazza Castello\r\ndalle 16 \r\n\r\nMartedì 9 novembre\r\nGuerre tricolori\r\nMissioni militari tra gasdotti, colonialismo e lager per migranti\r\nore 18\r\nalla Tettoia dei Contadini a Porta Palazzo\r\nCon Daniele Ratti dell’Ateneo Libertario di Milano\r\n\r\nSabato 20 novembre\r\nCorteo antimilitarista\r\nore 14,30 Porta Palazzo – Corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","15 Ottobre 2021","2021-10-15 02:40:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/utopia-donna-davanti-a-luna-enorme-200x110.jpg","Anarres del primo ottobre. Shortage. Afgane. Una Barriera antifascista. Emilio e la lotta alle frontiere. Prefigurazione rivoluzionaria e anarchismo. Un altro bavaglio alla rete...","podcast",1634265642,[],[],{"post_content":183},{"matched_tokens":184,"snippet":186,"value":187},[185],"fascioleghisti","Torino\r\n\r\nUna Barriera contro i \u003Cmark>fascioleghisti\u003C/mark>\r\nSalvini è sbarcato nella striscia","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Anche in questa puntata parliamo di alcune di queste storie, in cui le responsabilità e le colpe si spalmano strategicamente nel labirinto delle gerarchie burocratiche che assolvono i singoli gregari; la morte di una donna, Elisabetta Tesan, prigioniera nel carcere femminile della Giudecca (Venezia), ci consente anche di ricordare gli stupri avvenuti in quella struttura, proprio ad opera del medico carcerario, che ha risolto la vicenda patteggiando una condanna a 18 mesi.\r\n\r\nAll'alba del 15 settembre ha inizio un'operazione repressiva tesa a colpire un compagno sardo, Pierluigi Caria, recentemente tornato dal conflitto e dalla resistenza in Rojava. Si tratta della prima occasione in cui il 270bis, reato di associazione sovversiva con finalità di terrorismo, viene applicato contro chi, come decine di compagne e compagni anche in Italia, ha scelto di partire e combattere per rivoluzione del Confederalismo Democratico e in contrasto al fascio-jihadismo.\r\nUna modalità di intervento repressivo già messa in atto da altri stati occidentali, con evidenti connotazioni politiche e di monitoraggio delle realtà che solidalizzano con la resistenza e l'autodeterminazione del popolo Kurdo. Cercheremo di confrontare questo episodio con altre inchieste che hanno coinvolto cosiddetti \"foreign fighters\" italiani, dai mercenari-contractors ai fascio-leghisti partiti per il fronte del Donbass.\r\nNe parliamo con Luigi, redattore di radio Blackout ed autore del documentario Binhet-Sotto il confine.\r\n\r\nRiagganciandoci alla violenza strutturale dell'apparato carcerario ne discutiamo insieme a Sandra dell'Associazione Yairaiha Onlus, focalizzandoci sulla doppia narrazione delle aggressioni messe in atto dalle persone detenute e sull'utilizzo strumentale e politico operato dai sindacati dei secondini, funzionale a contrastare ogni minima sottrazione del controllo totale che operano all'interno delle strutture detentive.\r\n\r\nbello come 17 settembre","23 Settembre 2018","2018-11-02 19:31:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/41-bia-200x110.jpg","Bello come una prigione che brucia: il podcast del 17 settembre",1537714614,[208,209,210,211,212,213],"http://radioblackout.org/tag/270-bis/","http://radioblackout.org/tag/41-bis/","http://radioblackout.org/tag/aquila/","http://radioblackout.org/tag/bello-come-una-prigione-che-brucia/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/caria/",[163,159,157,165,161,155],{"post_content":216},{"matched_tokens":217,"snippet":218,"value":219},[15],"fighters\" italiani, dai mercenari-contractors ai \u003Cmark>fascio-leghisti\u003C/mark> partiti per il fronte del"," \r\n\r\nIl 28 settembre si terrà una nuova udienza per le proteste messe in atto dalla prigioniera delle Nuove Brigate Rosse, Nadia Lioce, in merito alle proteste attivate contro le condizioni afflittive del 41bis.\r\nInsieme a un compagno di OLGA torniamo a riflettere su questo processo e, più in generale, sulla tortura e il dispositivo disciplinante del 41bis: uno strumento \"eccezionale\" di cui possiamo osservare la progressiva contaminazione di altre componenti dell'apparato punitivo.\r\n\r\nL'abbandono sanitario della popolazione detenuta si traduce frequentemente in una fisiologica condanna a morte per decine di persone ogni anno: sofferenze e decessi che, in molti casi, sarebbero stati evitabili con un maggiore accesso a visite diagnostiche e terapie adeguate, senza contare la distanza forzata dai propri affetti che si protrae anche per chi è in fin di vita. Anche in questa puntata parliamo di alcune di queste storie, in cui le responsabilità e le colpe si spalmano strategicamente nel labirinto delle gerarchie burocratiche che assolvono i singoli gregari; la morte di una donna, Elisabetta Tesan, prigioniera nel carcere femminile della Giudecca (Venezia), ci consente anche di ricordare gli stupri avvenuti in quella struttura, proprio ad opera del medico carcerario, che ha risolto la vicenda patteggiando una condanna a 18 mesi.\r\n\r\nAll'alba del 15 settembre ha inizio un'operazione repressiva tesa a colpire un compagno sardo, Pierluigi Caria, recentemente tornato dal conflitto e dalla resistenza in Rojava. Si tratta della prima occasione in cui il 270bis, reato di associazione sovversiva con finalità di terrorismo, viene applicato contro chi, come decine di compagne e compagni anche in Italia, ha scelto di partire e combattere per rivoluzione del Confederalismo Democratico e in contrasto al fascio-jihadismo.\r\nUna modalità di intervento repressivo già messa in atto da altri stati occidentali, con evidenti connotazioni politiche e di monitoraggio delle realtà che solidalizzano con la resistenza e l'autodeterminazione del popolo Kurdo. Cercheremo di confrontare questo episodio con altre inchieste che hanno coinvolto cosiddetti \"foreign fighters\" italiani, dai mercenari-contractors ai \u003Cmark>fascio-leghisti\u003C/mark> partiti per il fronte del Donbass.\r\nNe parliamo con Luigi, redattore di radio Blackout ed autore del documentario Binhet-Sotto il confine.\r\n\r\nRiagganciandoci alla violenza strutturale dell'apparato carcerario ne discutiamo insieme a Sandra dell'Associazione Yairaiha Onlus, focalizzandoci sulla doppia narrazione delle aggressioni messe in atto dalle persone detenute e sull'utilizzo strumentale e politico operato dai sindacati dei secondini, funzionale a contrastare ogni minima sottrazione del controllo totale che operano all'interno delle strutture detentive.\r\n\r\nbello come 17 settembre",[221],{"field":93,"matched_tokens":222,"snippet":218,"value":219},[15],{"best_field_score":193,"best_field_weight":194,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":46,"score":195,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":46},6637,{"collection_name":178,"first_q":15,"per_page":141,"q":15},3,["Reactive",228],{},["Set"],["ShallowReactive",231],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$f0luPlZj2cL3OaH37cxWzE14nJfSAjQrBYCpNfkpbw3o":-1},true,"/search?query=fascio-leghisti"]