","I TRENI SI FERMANO MA NON E' COLPA DEI CHIODI E' IL MERCATO BELLEZZA !","post",1728319716,[64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/appalti/","http://radioblackout.org/tag/ferrovie/","http://radioblackout.org/tag/incidenti-sul-lavoro/",[68,30,69],"appalti","INCIDENTI SUL LAVORO",{"post_content":71,"tags":75},{"matched_tokens":72,"snippet":73,"value":74},[30],"italiani e dei lavoratori delle \u003Cmark>ferrovie\u003C/mark>, mentre un sistema aberrante di","ll blocco dei treni alla stazione di Termini e i conseguenti ritardi su quasi tutte le linee dell’alta velocità dello scorso 2 ottobre è stato causato da una serie di errori e guasti che hanno coinvolto la rete elettrica delle stazioni. Mercoledì il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha dato la colpa a un operaio di un’azienda di manutenzione che ha piantato un chiodo in una canalina in cui passavano cavi elettrici, la colpa però non è solo di un chiodo piazzato nel punto sbagliato: oltre a quell’errore ci sono stati altri guasti alla rete elettrica, soprattutto al sistema di sicurezza che dovrebbe garantire l’elettricità quando c’è un calo di tensione o un blocco della linea principale.\r\nL'unico chiodo pericoloso che si vede è quello per le grandi opere con il quale Salvini sta martellando l'opinione pubblica italiana, sulle quali è pronto a investire risorse che evidentemente dovrebbero essere indirizzate verso i reali bisogni dei viaggiatori italiani e dei lavoratori delle \u003Cmark>ferrovie\u003C/mark>, mentre un sistema aberrante di sub appalti nega la sicurezza ai lavoratori che si occupano della manuntezioni ,come dimostrato a Brandizzo ma anche tre giorni fa con la morte di un operaio sulla linea Bologna Venezia .\r\nLa logica privatistica al massimo ribasso degli appalti, dei subappalti e dei sub-subappalti, adottata da RFI, ha inciso pesantemente sulle condizioni di lavoro nel settore, con orari notturni insopportabili e tempi di riposo costantemente erosi dalle pretese produttive delle imprese appaltatrici.\r\nNe parliamo con un rappresentante dell'Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione Rfi\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-071024-RFI.mp3\"][/audio]",[76,78,81],{"matched_tokens":77,"snippet":68},[],{"matched_tokens":79,"snippet":80},[30],"\u003Cmark>ferrovie\u003C/mark>",{"matched_tokens":82,"snippet":69},[],[84,90],{"field":38,"indices":85,"matched_tokens":87,"snippets":89},[86],1,[88],[30],[80],{"field":91,"matched_tokens":92,"snippet":73,"value":74},"post_content",[30],578730123365712000,{"best_field_score":95,"best_field_weight":96,"fields_matched":97,"num_tokens_dropped":50,"score":98,"tokens_matched":86,"typo_prefix_score":50},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",{"document":100,"highlight":128,"highlights":149,"text_match":93,"text_match_info":157},{"cat_link":101,"category":102,"comment_count":50,"id":103,"is_sticky":50,"permalink":104,"post_author":105,"post_content":106,"post_date":107,"post_excerpt":108,"post_id":103,"post_modified":109,"post_thumbnail":110,"post_thumbnail_html":111,"post_title":112,"post_type":61,"sort_by_date":113,"tag_links":114,"tags":121},[47],[49],"54994","http://radioblackout.org/2019/07/alitalia-verso-un-trust-dei-trasporti/","info2","E’ Atlantia il partner scelto da Ferrovie dello Stato per affiancare Delta e Tesoro nell'operazione per la nuova Alitalia.\r\nAtlantia potrebbe non essere il partner ideale per gli 11mila lavoratori di Alitalia.\r\nIl quarto e indispensabile socio per la cordata ferro-stradale guidata da Fs con ministero dell’Economia e Delta Air Lines alza la posta e allunga i tempi dell’operazione. Per avere i 350 milioni previsti, Benetton e soci – per il tramite di Giovanni Castellucci scampato per ora alle inchieste sul ponte Morandi – vogliono modificare profondamente il piano industriale già preparato dall’ad di Fs Battisti con il gigante americano Delta.\r\nIl piano era fatto su misura per i soci: taglio dei voli interni sostituiti dai treni, taglio del lungo raggio nelle zone già coperte da Delta.\r\nLa nuova compagnia, secondo la bozza, da qui al 2023, punterà a far sì che l’hub di Roma Fiumicino diventi la la base dei voli internazionali, mentre Milano Linate dovrebbe essere lo scalo dedicato al business e agli affari europei grazie anche all’introduzione nei vettori di una vera classe Business.\r\nE se a Malpensa non si punta più di tanto, dovrebbero invece essere messi a disposizione 60 milioni di euro per riprendere gli slot a Londra Heathrow.\r\nAtlantia che detiene Aeroporti di Roma sa fare i conti. E ha capito che così ci guadagnerebbero solo loro mentre Alitalia perderebbe come sotto Etihad. Ecco allora l’idea: chiedere di rinforzare il lungo raggio – il più redditizio – soprattutto verso l’Asia – a cominciare dalla Cina dove Alitalia non è presente – e il Nord America).\r\nAtlantia vorrebbe che la nuova Alitalia aprisse rotte di lungo raggio verso San Francisco e Shanghai, per esempio, ma chiudendo Santiago del Cile, Johannesburg e Delhi. Questa operazione consentirebbe di dare impulso ulteriore ai ricavi non solo della compagnia.\r\nIn prospettiva la nuova Alitalia si occuperebbe meno delle rotte nazionali e più delle percorrenze su scala europea e sui collegamenti con il Nord America.\r\n\r\nQuesto obiettivo richiederebbe una riorganizzazione dei servizi di terra. 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Provvedimento che comporterà una perdita di tratte, di posti di lavoro e un incremento dei costi, un processo che porta in sostanza al crollo dei servizi.\r\n\r\nLo sciopero è deciso anche per l’unità e la fermezza dei sindacati che contrariamente alla situazione italiana, fanno fronte compatto contro il provvedimento.\r\n\r\nIn Italia la liberalizzazione delle ferrovie è stata invece avvallata dai sindacata confederali, mentre i sindacati di base sono sempre stati divisi e minoritari durante queste processo. Inoltre se in Francia una volta proclamato lo sciopero sono respinti perfino i servizi minimi, in Italia la legge antisciopero impone regole rigidissime agli scioperanti. \r\n\r\nLa liberalizzazione delle ferrovie su tutto il territorio europeo pone al centro degli obbiettivi delle aziende di trasporto pubblico il profitto, provocando la chiusura di tratte che magari attraversano zone demograficamente minoritarie, un aumento delle tariffe, il peggioramento delle condizioni lavorative. In sostanza un sistema concentrato sui guadagni e non sul servizio offerto né sulla sicurezza di lavoratori ed utenti.\r\n\r\nLa diretta con il compagno della Cub Rail:\r\n\r\ncubrailPRONTO","30 Marzo 2018","2018-04-07 02:17:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/03/sciopero-francia-treni-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"122\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/03/sciopero-francia-treni-300x122.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/03/sciopero-francia-treni-300x122.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/03/sciopero-francia-treni.jpg 675w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sullo sciopero dei ferrovieri francesi",1522433002,[172,65,173,174],"http://radioblackout.org/tag/cub-rail/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-trasporti/",[176,30,20,177],"cub rail","sciopero trasporti",{"post_content":179,"post_title":183,"tags":186},{"matched_tokens":180,"snippet":181,"value":182},[30],"il provvedimento di riforma delle \u003Cmark>ferrovie\u003C/mark> promosso dallo stato francese, che"," \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nI lavoratori e i sindacati francesi hanno indetto un imponente pacchetto di scioperi che sarà distribuito su 36 giorni. \r\n\r\nA scatenarlo è stato il provvedimento di riforma delle \u003Cmark>ferrovie\u003C/mark> promosso dallo stato francese, che prevede il passaggio di potere e gestione dallo stato alle regioni di alcune linee di secondaria importanza. 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Nonostante la sospensione di dieci giorni, Antonini ha continuato a sostenere i familiari delle vittime e dei numerosissimi feriti nella loro lotta per la verità sulla morte dei loro cari, periti in seguito ad un incidente del tutto annunciato. Dopo una contestazione dell'AD di Trenitalia Moretti ad un convegno del PD a Genova è scattato il licenziamento.\r\nIl provvedimento adottato dalle Ferrovie dello Stato colpisce uno dei protagonisti del processo sul disastro ferroviario del 29 giugno 2009. 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In particolare, una diminuzione degli orari di lavoro e un adeguamento dello stipendio all’inflazione. Ne abbiamo parlato con Luca, dell’assemblea PdM/PdP, un percorso nazionale auto-organizzato e democratico dei Macchinisti e Capitreno che va avanti da un anno. Da questo scambio con Luca emerge un senso di profonda mancanza di rappresentanza dei sindacati confederali ma anche la necessità di scuotere questi sindacati dall’esterno per riuscire a far portar loro ai tavoli di negoziazione le richieste di chi lavora. Al centro di queste richieste vi è un miglioramento degli orari di lavoro, visti i turni attuali giornalieri di anche 10-11 ore, al fine di garantire più sicurezza per tutti/e, viaggiatori compresi. 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\r\n\r\nL'inaugurazione del Polo Mercitalia, maxi-progetto delle Ferrovie dello Stato Italiane per rilanciare il business del trasporto merci, rappresenta un tassello importante nella riorganizzazione del trasporto ferroviario e della logistica italiana.\r\n\r\nLa \"cura del ferro\" del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Delrio mira a rilanciare la competitività e l\"appetibilità\" dello stagnante sistema economico italiano, nella competizione per l'egemonia sui grandi corridoi commerciali e con uno sguardo rivolto ad Oriente.\r\n\r\nAncora una volta il punto di vista \"logistico\" per osservare ed analizzare le nuove geografie del potere e i futuri scenari di conflitto.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la puntata di Cattivi Pensieri del 21/2/17\r\n\r\n \r\n\r\nPrima parte:\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/02/fs1ok.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSeconda parte\r\n\r\n[audio 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Ce ne ha parlato Claudio Venza, docente di storia all’università di Trieste\r\n\r\nPedagogia libertaria: una pratica sovversiva. Ne abbiamo parlato con Francesco Codello, pedagogista, tra i fondatori della Rete della Pedagogia Libertaria\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 21 febbraio\r\nIl decoro illustrato\r\nspettacolo di e con Filomena Sottile\r\nore 21 in corso Palermo 46\r\nIl futuro, la cui ombra pesante ha segnato tanta parte del Secolo Breve, oggi si è stinto nell’eterno presente delle merci. La politica istituzionale, incapace di offrire qualche briciola dalla tavola imbandita dei ricchi e dei potenti di cosa si occupa?\r\nDi paura. E di decoro.\r\nSi occupa di fioriere, aiuole recintate, di panchine antibivacco, di scritte sui muri, di videosorveglianza, di controllo e soprattutto di selezionare chi può stare in città e chi non se lo merita. Sotto la maschera compita e sorridente della buona educazione, del buonsenso, dell’ordine c’è il cipiglio severo di chi si è autonominato “persona per bene” e lo sguardo paranoico di chi, dall’alto del suo privilegio, continua a condurre la lotta di classe contro i poveri.\r\nFilomena “Filo” Sottile questa volta sviscera il libro La buona educazione degli oppressi di Wolf Bukowski e si presenta nei duplici panni della punkastorie e della guida turistica alla città decorosa.\r\n\r\nSabato 29 febbraio\r\nOgni scherzo vale!\r\nCarnevale S-catenato per le vie della città\r\nore 13 al Balon – via Borgodora ex Arsenale\r\npartenza della sfilata alle 14,30\r\n\r\nNé dio, né stato né patriarcato. Una settimana di informazione e lotta transfemminista\r\n\r\nLunedì 2 marzo\r\nore 16,30\r\nSul mio corpo decido io, non lo Stato non il vostro dio\r\npresidio in piazza Vittorio Veneto 10 di fronte alla farmacia Algostino & Demicheli che rifiuta di vendere contraccettivi. \r\nMercoledì 4 marzo\r\nore 16,30\r\npresidio in via Roma vicino alla sede di Repubblica\r\nTi amo da (farti) morire\r\nUccise due volte. La narrazione che nega e cancella le vite delle donne\r\n\r\nSabato 7 marzo\r\nore15,30\r\nin via Montebello – area pedonale – sotto la Mole\r\npresidio “Ruoli in gioco. Rappresentazione De-Genere”\r\n\r\nDomenica 8 marzo\r\ngiornata di lotta in giro per la città\r\n\r\nVenerdì 13 marzo\r\nLa truffa della Green Economy\r\nore 21 in corso Palermo 46\r\nInterverrà l’economista Francesco Fricche\r\n\r\nVenerdì 20 marzo\r\nQuestioni di specie\r\nore 21 in corso Palermo 46\r\nInterverrà Massimo Filippi, l’autore del libro\r\nIn risposta all'animalismo da talk show, questo libro sostiene una tesi molto chiara: lo sfruttamento e la messa a morte dei corpi animali sono parte integrante dell'ideologia e delle prassi di potere. La società in cui viviamo utilizza la carne dei non umani (e di chi a questi è equiparato) come materiale da costruzione per le sue architetture gerarchiche, al fine di riprodurre la struttura sacrificale su cui si erge. La risposta a questo orrore non può che tradursi in un antispecismo politico; un antispecismo che dovrebbe ibridarsi con le acquisizioni teoriche e pratiche degli altri movimenti di liberazione e, al contempo, guadagnare credibilità per smascherare l'antropocentrismo che in quelle acquisizioni si annida. Il movimento antispecista non è più chiamato a dimostrare l'inconfutabile sofferenza degli animali, ma a interrogarsi su come realizzare la liberazione dei corpi sensuali. È da qui che potrebbe prendere forma un movimento politico capace di non farsi assorbire nel ventre del sistema.\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici. \r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","13 Febbraio 2020","2020-02-13 14:19:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/decoro-colori-e1581599857884.jpg","Anarres del 7 febbraio. Ferrovie: i tagli che uccidono. La scuola va in guerra. Foibe: il buio sui crimini fascisti. Pedagogia libertaria e trasformazione sociale...",1581603112,[521],"http://radioblackout.org/tag/anarres-foibe-pedagogia-sovversiva/",[523],"anarres foibe pedagogia sovversiva",{"post_content":525,"post_title":529},{"matched_tokens":526,"snippet":527,"value":528},[30],"Ne parliamo con Pippo Gurrieri, \u003Cmark>ferrovie\u003C/mark>re e anarchico.\r\n\r\nSicilia. Lavoro gratuito,","Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Lo sguardo distante non riesce a cogliere tutti i piani che continuano ad alimentare la protesta dopo più di due anni: si tratta del più grosso incidente ferroviario in Grecia, ma esso per la popolazione rappresenta più di un evento, è il sunto tragico della guerra spudorata che da oltre quindici anni viene giocata sulla pelle delle persone.\r\n\r\nOggi la Grecia viene raccontata nei giornali finanziari come un modello di uscita dalla crisi economica, come il completamento dei cicli di \"austerity\" che hanno dato nuova linfa a un corpo non più funzionante. \"Da pecora nera a studente modello\", scrive infatti qualche screanzato prezzelato, riportando i dati dello spread tra i più bassi dell'Eurozona. Quando nel 2009 emerse che i conti amministrativi dello Stato erano stati falsificati, con un rapporto deficit/PIL che superava di gran lunga quello dichiarato, nonostante questo fosse ben noto da sempre e funzionale all'ingresso nell'Euro, la Commissione Europea in combutta con il Fondo Monetario Internazionale e la BCE imposero un programma di salvataggio. In cambio di lauti prestiti per non far fallire lo Stato, il piano prevedeva una riduzione massiccia della spesa pubblica, un eufemismo che nascondeva un ricatto. L'obbligo a severe misure di austerità economica hanno reso in Europa il popolo greco il più ricattabile dal punto di vista lavorativo, il peggio rettribuito, senza più l'ombra di alcun servizio sociale. Ora che il ciclo si è compiuto, \"con successo\", si può confermare quello che le rivolte greche del decennio scorso hanno sempre suggerito, che si trattava di un atto di guerra vero e proprio teso all'accapparamento, a un nuovo ciclo di colonizzazione economica, simile a quello che è accaduto in Argentina nel 2002 - non dissimile da quello che accadrà nei prossimi anni con la ricostruzione in Ucraina, aggiungiamo noi. E così è svelato il significato di questo modello positivo che viene oggigiorno narrato: i capitali stranieri hanno acquisito a poco costo le società fallimentari del paese, sfruttato la manodopera senza più limiti normativi, trasformato le coste in pied-à-terre per occidentali più danarosi.\r\n\r\nL'incidente ferroviario di Tempe si inserisce in questo lungo e complesso solco di eventi, soprattutto perché la società ellenica dei treni è stata acquisita al 100% da Ferrovie dello Stato italiane nel 2017.\r\n\r\nA Macerie su Macerie ne parliamo con un compagno che vive ad Atene:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/emilianodef.mp3\"][/audio]","11 Marzo 2025","2025-03-18 12:01:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/fuocogreco-200x110.jpg","Macerie su Macerie - PODCAST 10/03/25 - Corrispondenze ateniesi: la Grecia come modello",1741690649,[],[],{"post_content":554},{"matched_tokens":555,"snippet":556,"value":557},[131],"stata acquisita al 100% da \u003Cmark>Ferrovie\u003C/mark> dello Stato italiane nel 2017.\r","Si incendiano nuovamente le piazze delle città elleniche, in special modo quelle della capitale.\r\n\r\nLa miccia di questa nuova vampata, la più grossa degli ultimi anni, è stata accesa per il disastro di Tempe, avvenuto il 28 febbraio 2023 sulla linea Atene-Salonicco. 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Ora che il ciclo si è compiuto, \"con successo\", si può confermare quello che le rivolte greche del decennio scorso hanno sempre suggerito, che si trattava di un atto di guerra vero e proprio teso all'accapparamento, a un nuovo ciclo di colonizzazione economica, simile a quello che è accaduto in Argentina nel 2002 - non dissimile da quello che accadrà nei prossimi anni con la ricostruzione in Ucraina, aggiungiamo noi. E così è svelato il significato di questo modello positivo che viene oggigiorno narrato: i capitali stranieri hanno acquisito a poco costo le società fallimentari del paese, sfruttato la manodopera senza più limiti normativi, trasformato le coste in pied-à-terre per occidentali più danarosi.\r\n\r\nL'incidente ferroviario di Tempe si inserisce in questo lungo e complesso solco di eventi, soprattutto perché la società ellenica dei treni è stata acquisita al 100% da \u003Cmark>Ferrovie\u003C/mark> dello Stato italiane nel 2017.\r\n\r\nA Macerie su Macerie ne parliamo con un compagno che vive ad Atene:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/emilianodef.mp3\"][/audio]",[559],{"field":91,"matched_tokens":560,"snippet":556,"value":557},[131],{"best_field_score":297,"best_field_weight":562,"fields_matched":86,"num_tokens_dropped":50,"score":563,"tokens_matched":86,"typo_prefix_score":50},14,"578730123365187697",{"document":565,"highlight":579,"highlights":584,"text_match":295,"text_match_info":587},{"comment_count":50,"id":566,"is_sticky":50,"permalink":567,"podcastfilter":568,"post_author":569,"post_content":570,"post_date":571,"post_excerpt":108,"post_id":566,"post_modified":572,"post_thumbnail":573,"post_title":574,"post_type":396,"sort_by_date":575,"tag_links":576,"tags":578},"93133","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-29-10-2024/",[346],"fritturamista"," \r\n\r\nIl primo argomento della serata è stato quello delle lotte dei lavoratori della Cooperativa Arcobaleno, ne abbiamo parlato con due di loro, Marco e Giancarlo. I nostri intervistati ci hanno descritto un quadro complessivo pessimo per chi come loro effettua il servizio di raccolta rifiuti differenziati porta a porta, partendo dall' inquadramento con il contratto delle cooperative sociali che prevede paghe da fame, fino alla gestione dei carichi di lavoro eccessivi, che portano chi appena entrato in cooperativa, all'auto sfruttamento attraverso ore extra lavorate gratuitamente o addirittura arrivando a caricare rifiuti sul proprio mezzo superiori di tre volte nel peso, rispetto al carico consentito dal mezzo stesso (mettendo a rischio se stessi e chiunque circoli per le strade di Torino). Come se non bastasse la cooperativa si macchia di atteggiamenti beceri e anti sindacali, nei confronti di chi sta finalmente iniziando a ribellarsi a questo stato delle cose. Lunedì 28 Ottobre si è svolto uno dei primi scioperi per questa realtà lavorativa, con un presidio chiamato sotto il palazzo del municipio di Torino (la stazione appaltante del servizio), ci siamo fatti raccontare ai nostri microfoni come si è svolta questa mobilitazione e come si intende procedere per smontare questa gestione che viene definita dai lavoratori stessi \"dittatoriale\".\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/F_m_29_10_Marco-e-Giancarlo-cooperativa-Arcobaleno-su-stato-dagitazione.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Francesco, lavoratore delle poste dei COBAS , sullo sciopero nazionale delle prestazioni straordinarie dal 26/10/24 al 24/11/24.\r\nLo sciopero, proclamato da COBAS poste, è parte di un processo di lotta politico sindacale che il sindacato ha messo in campo da tempo. Il dunque non è condannare e lottare per la sola privatizzazione di un ente pubblico, in questo caso Poste, ma mettere in campo le azioni e le sinergie per poter contrastare un processo che sin dagli anni '90 si è innescato nel nostro paese.\r\nIn un comunicato del COORDINAMENTO DI BASE LAVORATRICI E LAVORATORI CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE E PER IL SERVIZIO PUBBLICO, cui fanno parte COBAS LAVORO\r\nPRIVATO |CUB |ADL COBAS |SGB, si legge che:\r\n\"l’Italia è stato il paese maggiormente sacrificato al nuovo modello economico avendo vissuto una delle più grandi ondate di privatizzazioni al mondo. Infatti, aziende cruciali come Enel, Eni, Telecom, Autostrade, Alitalia, Ferrovie e Poste sono passate da enti pubblici a società per azioni quotate in borsa. L'obiettivo dichiarato era renderle più efficienti, ma i risultati, che hanno tenuto fede ai reali obiettivi, sono stati ben diversi. Tuttavia, oltre a sgonfiare le casse dello stato nel giro di pochi anni, siamo passati dall'avere le bollette più basse d'Europa, come nel caso dell’energia, a essere nella top 5 di quelle più care. Per le autostrade ci sono stati scarsi investimenti e tariffe alle stelle. I trasporti garantiscono efficienza e alti costi per le tratte maggiormente frequentate\r\ne una inefficienza drammatica per i pendolari. La sanità pubblica viene demolita per favorire i privati anche attraverso la destinazione di fondi statali. L’istruzione privata riceve ingenti quantità di danaro pubblico, per far concorrenza alla scuola di tutti, pur chiedendo rette eccessive e livelli di istruzione finalizzate al conseguimento di titoli. In generale, la qualità dei servizi è peggiorata mentre i costi per noi cittadini sono aumentati. Le aziende privatizzate hanno smesso di perseguire l'interesse pubblico per concentrarsi solo sul profitto. Hanno tagliato posti di lavoro, venduto\r\nrami d'azienda, ridotto gli investimenti a lungo termine, tagliato i costi della sicurezza, aumentato il precariato, ridotto l’accesso ai servizi, ridotto la qualità di questi. I manager e gli azionisti guadagnano milioni mentre i lavoratori vengono spremuti e gli utenti pagano sempre di PIÙ. Non lasciamoci ingannare: le privatizzazioni non sono inevitabili né portano benefici alla collettività. Sono scelte politiche che vanno nella direzione opposta a quella della giustizia sociale nonché dei diritti umani sul modo di vivere libero e dignitoso quale condizione fondamentale di ogni singolo individuo in relazione al contesto generale dell'intera società.\r\nDifendere i beni pubblici significa difendere i nostri diritti, il nostro benessere, il nostro futuro. Significa preservare servizi essenziali accessibili a tutti, non solo a chi può permetterseli.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/F_m_29_10_Francesco-COBAS-Poste-sciopero-prestazioni-straordinarie.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo argomento della puntata lo abbiamo affrontato in compagnia di Alessandro, del Movimento ESP (Educazione Senza Prezzo) sulle motivazioni che hanno portato l'intero comparto del pubblico impiego a scioperare, con focus sul mondo della scuola. Quest'ultimo vedrà ulteriori importanti tagli di finanze e conseguentemente di posti di lavoro, tra personale docente e amministrativo si prevedono infatti circa 8000 unità in meno grazie a quest'ultima finanziaria che andrà a martoriare una scuola che già si regge in piedi con estrema difficoltà.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/F_m_29_10_Alessandro-Movimento-ESP-su-sciopero-scuola.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","1 Novembre 2024","2024-11-01 10:11:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/464199587_122140946516359096_7972801039138123483_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 29/10/2024",1730455600,[577],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[368],{"post_content":580},{"matched_tokens":581,"snippet":582,"value":583},[131],"Enel, Eni, Telecom, Autostrade, Alitalia, \u003Cmark>Ferrovie\u003C/mark> e Poste sono passate da"," \r\n\r\nIl primo argomento della serata è stato quello delle lotte dei lavoratori della Cooperativa Arcobaleno, ne abbiamo parlato con due di loro, Marco e Giancarlo. 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Lunedì 28 Ottobre si è svolto uno dei primi scioperi per questa realtà lavorativa, con un presidio chiamato sotto il palazzo del municipio di Torino (la stazione appaltante del servizio), ci siamo fatti raccontare ai nostri microfoni come si è svolta questa mobilitazione e come si intende procedere per smontare questa gestione che viene definita dai lavoratori stessi \"dittatoriale\".\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/F_m_29_10_Marco-e-Giancarlo-cooperativa-Arcobaleno-su-stato-dagitazione.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Francesco, lavoratore delle poste dei COBAS , sullo sciopero nazionale delle prestazioni straordinarie dal 26/10/24 al 24/11/24.\r\nLo sciopero, proclamato da COBAS poste, è parte di un processo di lotta politico sindacale che il sindacato ha messo in campo da tempo. Il dunque non è condannare e lottare per la sola privatizzazione di un ente pubblico, in questo caso Poste, ma mettere in campo le azioni e le sinergie per poter contrastare un processo che sin dagli anni '90 si è innescato nel nostro paese.\r\nIn un comunicato del COORDINAMENTO DI BASE LAVORATRICI E LAVORATORI CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE E PER IL SERVIZIO PUBBLICO, cui fanno parte COBAS LAVORO\r\nPRIVATO |CUB |ADL COBAS |SGB, si legge che:\r\n\"l’Italia è stato il paese maggiormente sacrificato al nuovo modello economico avendo vissuto una delle più grandi ondate di privatizzazioni al mondo. Infatti, aziende cruciali come Enel, Eni, Telecom, Autostrade, Alitalia, \u003Cmark>Ferrovie\u003C/mark> e Poste sono passate da enti pubblici a società per azioni quotate in borsa. L'obiettivo dichiarato era renderle più efficienti, ma i risultati, che hanno tenuto fede ai reali obiettivi, sono stati ben diversi. 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L’assemblea PdM/PdB è un’assemblea autonoma di lavoratori delle ferrovie, eredita le iniziative e la direzione politica dell’assemblea CMC (Coordinamento Macchinisti Cargo) che grazie alle azioni di sciopero organizzate dal basso con adesioni molto alte è riuscita a sedersi al tavolo del Ministero del Lavoro.\r\nCon Roberto abbiamo fatto un bilancio del 6° sciopero di 24 ore dal 12/10/24 al 13/0/24 del personale di bordo e dei macchinisti e capitreno:\r\n\r\n\"I lavoratori hanno affrontato a testa alta le Istituzioni e il Gruppo FSI. L’ “indicazione” della Commissione di Garanzia, scritta su richiesta dell’azienda, è fallita di fronte alle giuste rivendicazioni di noi capitreno e macchinisti.\r\nOgni tentativo di fiaccare l’adesione dei scioperanti è andato a vuoto.\r\nNei notiziari nazionali si parla di oltre 70% di partecipazione e, a giudicare dai dati in nostro possesso, attestiamo un’adesione di circa l’80%, con punte del 90% in alcune regioni.\r\nUn’adesione grandiosa che manda un segnale chiaro: noi ci siamo.\r\nGli attacchi pretestuosi al diritto di sciopero – già compromesso da una delle\r\nleggi più restrittive d’Europa – si combattono praticando lo sciopero.\r\nAbbiamo tenuto la schiena dritta, dimostrando ancora una volta lucidità e coraggio.\r\nE ora avanti per ottenere un rinnovo del contratto che metta al centro SALUTE per macchinisti e capitreno, SICUREZZA del trasporto\r\nferroviario e il giusto adeguamento salariale.\r\nMentre l'incontro al ministero ha incontrato la chiusura dei vertici aziendali che non riconoscono l'assemblea nazionale PdM/PdB come interlocutore: \"“Le rivendicazioni non sono state accolte dalle parti al tavolo, come dimostrato dall'ampia partecipazione agli scioperi. Chiediamo che la piattaforma dell'Assemblea Nazionale PdM/PdB sia oggetto di immediata attuazione aziendale. Preso atto della posizione datoriale, siamo costretti a continuare la vertenza e imputiamo i prossimi eventuali disagi alla reiterata chiusura da parte di Agens”.\r\nSI ALLEGA QUI IL VERBALE DELL'INCONTRO\r\n\r\nAssemblea-Nazionale-PDM-PDB_Agens-Tentativo-di-conciliazione-di-cui-all’art.-1_-comma-4_-legge-n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/F_m_22_10_Roberto-assmblea-pdm-pdb-su-ultimo-sciopero.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento della puntata è stato quello della manifestazione nazionale tenutasi il 19 ottobre a Roma, lanciata dalla Rete liberi di lottare, contro l'approvazione del DDL 1660.\r\n\r\nCon i nostri microfoni abbiamo potuto registrare in presa diretta alcuni interventi durante il corteo in questione, un momento molto partecipato sia in termini di numeri che di determinazione e rabbia da moltissimi lavoratori, per lo più della logistica, e da altre realtà che hanno aderito alla rete. La manifestazione si è svolta il giorno dopo dello sciopero generale indetto dal SICobas a cui poi hanno aderito un gran numero di lavoratori anche da altri sindacati e svariati comparti, lanciato proprio in protesta a questo pacchetto di legge da Stato di polizia.\r\n\r\nSi è ovviamente parlato di repressione nei confronti di quelle pratiche, che proprio in tanti ambiti sono state decisive per strappare qualche risultato per lavoratrici e lavoratori in Italia negli ultimi anni. D'altro canto il ministro Piantedosi ha parlato chiaro in parlamento, la libertà d'impresa è messa a rischio da sindacati di base come il SiCobas che ha indetto da inizio anno, circa 180 sui 200 scioperi. A frotte di morti sul lavorat* si risponde ad ulteriore restringimento dello spazio di difesa di chi ancor vivo cerca di non farsi erodere la scarsa retribuzione con cui si mantiene e la propria salute, dalla classe padronale. Poi essendo stata il 5 ottobre, alla manifestazione a Roma in solidarietà alla Palestina, la prima uscita pubblica della Rete liberi di lottare, anche durante questa giornata si è ricordata l'intensità e le caratteristiche del massacro in atto in Palestina e non solo, ma soprattutto l'assordante silenzio alla richiesta di un cessate il fuoco.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/PiazzaNoDDL166019ottbre.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","28 Ottobre 2024","2024-10-28 23:25:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/photo_2024-10-28_23-19-19-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 22/10/2024",1730157839,[577],[368],{"post_content":602},{"matched_tokens":603,"snippet":604,"value":605},[131],"di Macchina/Personale di Bordo nelle \u003Cmark>Ferrovie\u003C/mark>) sull'incontro de* lavoratrici e lavoratori"," \r\n\r\nIl primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Roberto dell’assemblea nazionale PdM/PdB (Personale di Macchina/Personale di Bordo nelle \u003Cmark>Ferrovie\u003C/mark>) sull'incontro de* lavoratrici e lavoratori dell'Assemblea Nazionale PdM/PdB a Roma il 18/10/2024 presso il Ministero del Lavoro per il tentativo di conciliazione seguito al rinnovo delle procedure di raffreddamento. 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