","Todxs a la calle contra el odio! Una prospettiva transfemminista dall'Argentina","post",1738784016,[69,70,71,72,73,74],"http://radioblackout.org/tag/javiermilei/","http://radioblackout.org/tag/argentina/","http://radioblackout.org/tag/omofobia/","http://radioblackout.org/tag/razzismo/","http://radioblackout.org/tag/tagli/","http://radioblackout.org/tag/transfemminismo/",[76,77,78,79,80,81],"#JavierMilei","argentina","omofobia","razzismo","tagli","transfemminismo",{"post_content":83},{"matched_tokens":84,"snippet":87,"value":88},[85,86],"festa","politica","è stata soltanto un'occasione di \u003Cmark>festa\u003C/mark>, bensì la dimostrazione che contro la \u003Cmark>politica\u003C/mark> del presidente argentino Milei si","1 milione di persone ha sfilato per le strade di Buenos Aires il primo febbraio. La MARCHA FEDERAL DEL ORGULLO ANTIFASCISTA ANTIRRACISTA LGTBIQNB+ non è stata soltanto un'occasione di \u003Cmark>festa\u003C/mark>, bensì la dimostrazione che contro la \u003Cmark>politica\u003C/mark> del presidente argentino Milei si inaugura una stagione di lotta.\r\n\r\nNonostante sia al governo da solo un anno, gli attacchi del governo alle donne, alle soggettività LGBTQIA+ e a qualunque soggetto non conforme alla norma eterocispatriarcale, hanno già comportato effetti molto gravi. Il ministero delle donne, di genere e delle differenze sessuali è stato chiuso. Stessa sorte è toccata all'INADI, ente nazionale contro discriminazioni, xenofobia e razzismo. Le misure di contrasto alla violenza di genere sono state decimate, tra esse anche il centralino telefonico per accompagnare le donne che denunciano.\r\n\r\nIl governo ha inoltre operato drastici tagli nei settori della riproduzione sociale, in primis nella salute e nell'educazione. Ha reso improrogabili una miriade di contratti precari. Oggi in Argentina metà della popolazione è nella fascia di povertà e a farne le spese sono soprattutto le donne, le persone della comunità, minori e soggetti vulnerabili.\r\n\r\nA tutto questo, si accompagna una propaganda di odio e menzogna reiterata, nella quale Milei afferma che omosessualità e pedofilia siano la stessa cosa, che non esistono femminicidi (a fronte di un femminicidio ogni 20h), che il patriarcato è solo una menzogna per negare che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge (ma, guardacaso, la maggior parte sono sempre più poveri).\r\n\r\nTutto questo ce lo racconta ai microfoni Pato, compagna di Luján:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Pato-Argentina.mp3\"][/audio]",[90],{"field":91,"matched_tokens":92,"snippet":87,"value":88},"post_content",[85,86],1157451470635794400,{"best_field_score":95,"best_field_weight":96,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":55,"score":97,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":55},"2211897475072",14,"1157451470635794545",{"document":99,"highlight":121,"highlights":126,"text_match":129,"text_match_info":130},{"cat_link":100,"category":101,"comment_count":55,"id":102,"is_sticky":55,"permalink":103,"post_author":58,"post_content":104,"post_date":105,"post_excerpt":61,"post_id":102,"post_modified":106,"post_thumbnail":107,"post_thumbnail_html":108,"post_title":109,"post_type":66,"sort_by_date":110,"tag_links":111,"tags":117},[52],[54],"81037","http://radioblackout.org/2023/03/newroz-dal-racconto-mitologico-allattuale-repressione-del-popolo-curdo/","Tra il 20 e il 21 marzo in Turchia e in Kurdistan è stato festeggiato il Newroz, il nuovo anno curdo, al grido «Her der Newroz, her dem azadî», ovvero \"Newroz ovunque, libertà in ogni momento\".\r\n\r\nMa a Istanbul la polizia ha tentato di reprimere le enormi manifestazioni che hanno accompagnato la celebrazione, attaccando i partecipanti e arrivando ad arrestare circa 200 persone, tra cui un bambino disabile e diversi avvocati.\r\n\r\n\r\nQuest'anno i festeggiamenti del Newroz sono stati organizzati dal DTK (Congresso della società democratica), HDK (Congresso democratico dei popoli), TJA (Movimento delle donne libere), DBP (Partito delle regioni democratiche), HDP (Partito democratico dei popoli) e dal Partito della sinistra verde.\r\nIl tema delle elezioni che si terranno a maggio in Turchia è stato molto presente, insieme al nome e al viso di Öcalan, diffuso su maschere e bandiere e gridato in ogni momento.\r\nIl tentativo di repressione attuato dal governo turco rientra nella quotidianità della situazione curda, infatti fino agli anni '90 era vietato in Turchia celebrare il Newroz. Ma per il popolo curdo la festa ha sempre avuto una forte valenza culturale e politica, avendo un origine assai anteriore ai giorni nostri: è nella stessa mitologia curda che si trova la legittimazione alla resistenza.\r\n\r\nCe lo ha raccontato Federico, di Defend Kurdistan Torino:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/Federico.22032023.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSu Osservatorio Repressione la notizia degli arresti: https://www.osservatoriorepressione.info/istanbul-la-polizia-arresta-200-persone-la-celebrazione-del-newroz/","23 Marzo 2023","2023-03-23 13:33:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/newroz-anf-1005276234-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"152\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/newroz-anf-1005276234-300x152.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/newroz-anf-1005276234-300x152.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/newroz-anf-1005276234-768x388.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/newroz-anf-1005276234.jpg 990w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Newroz: dal racconto mitologico all'attuale repressione del popolo curdo",1679578439,[112,113,114,115,116],"http://radioblackout.org/tag/curdi/","http://radioblackout.org/tag/istanbul/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/newroz/","http://radioblackout.org/tag/turchia/",[118,27,119,120,25],"curdi","Kurdistan","newroz",{"post_content":122},{"matched_tokens":123,"snippet":124,"value":125},[85,86],"per il popolo curdo la \u003Cmark>festa\u003C/mark> ha sempre avuto una forte valenza culturale e \u003Cmark>politica\u003C/mark>, avendo un origine assai anteriore","Tra il 20 e il 21 marzo in Turchia e in Kurdistan è stato festeggiato il Newroz, il nuovo anno curdo, al grido «Her der Newroz, her dem azadî», ovvero \"Newroz ovunque, libertà in ogni momento\".\r\n\r\nMa a Istanbul la polizia ha tentato di reprimere le enormi manifestazioni che hanno accompagnato la celebrazione, attaccando i partecipanti e arrivando ad arrestare circa 200 persone, tra cui un bambino disabile e diversi avvocati.\r\n\r\n\r\nQuest'anno i festeggiamenti del Newroz sono stati organizzati dal DTK (Congresso della società democratica), HDK (Congresso democratico dei popoli), TJA (Movimento delle donne libere), DBP (Partito delle regioni democratiche), HDP (Partito democratico dei popoli) e dal Partito della sinistra verde.\r\nIl tema delle elezioni che si terranno a maggio in Turchia è stato molto presente, insieme al nome e al viso di Öcalan, diffuso su maschere e bandiere e gridato in ogni momento.\r\nIl tentativo di repressione attuato dal governo turco rientra nella quotidianità della situazione curda, infatti fino agli anni '90 era vietato in Turchia celebrare il Newroz. 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Nessuno dei due contendenti intende rinunciare all’obiettivo di sterminare il proprio avversario. Ma. La disparità di forze spinge a credere che il prezzo maggiore lo pagherà, è già lo sta pagando, la popolazione civile palestinese, chiusa in una trappola mortale, dalla quale neppure i padroni di Gaza accettano che esca. Il governo israeliano, espressione dell’estrema destra, preso alla sprovvista dall’azione militare che ha colpito duramente la popolazione civile, è deciso, nonostante le pressioni degli Stati Uniti e della Cina e le minacce dell’Iran, a continuare il massacro a Gaza.\r\nNel nostro paese assistiamo alla ormai triste consuetudine della polarizzazione tra filo Hamas e filo Netanyahu. Come se la complessità sociale e politica di quella regione potesse ridursi a al solito bianco e nero.\r\nLe voci di dissenso che pure ci sono sia in Israele che in Palestina restano un rumore di fondo cui pochi provano a dare sostegno.\r\nMe abbiamo parlato con Massimo Varengo che conosce bene la situazione in quell’area. Massimo ha ricostruito la fase cruciale del passaggio dal dominio Ottomano al colonialismo francese ed inglese in medio oriente, la nascita del nazionalismo ebraico e fine Ottocento sino ai giorni nostri.\r\nHa anche ricostruito gli eventi cruciali che negli ultimi tre anni hanno cancellato ogni prospettiva di una vita decorosa per i palestinesi sino a precipitare nell’attuale nerissima crisi.\r\nCi ha raccontato dell’opposizione politica e sociale in Cisgiordania, in Israele ed a Gaza.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/2023-10-17-palestina-varengo.mp3\"][/audio]","17 Ottobre 2023","2023-10-17 14:10:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/nazionalismo-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"143\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/nazionalismo-300x143.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/nazionalismo-300x143.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/nazionalismo-1024x488.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/nazionalismo-768x366.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/nazionalismo.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Palestina. 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Sono tanti, troppi, i campi abbandonati della città: quasi venti, secondo una nostra mappatura fatta nel 2017. Le ragioni dietro a questo processo sono tante e complesse. Ad esempio, la crisi economica che ha ridimensionato l'economia nazionale e cittadina a partire dal 2008 ha avuto un effetto anche sul sistema sportivo locale. I tagli ai fondi pubblici operati sia a livello regionale che comunale hanno reso più difficile il mantenimento degli impianti. L'invecchiamento della popolazione diminuisce il numero degli sportivi \"attivi\" e, di conseguenza, il numero di società sportive cittadine.\r\n\r\nC'è però una motivazione che non ha che fare con cause economiche o demografiche: è la scelta politica di privatizzare gli impianti sportivi mettendoli a bando con fidejussioni che la maggior parte delle associazioni sportive non si potranno mai permettere. Noi siamo una di queste associazioni, e inoltre abbiamo scelto di promuovere un'attività sportiva praticamente gratuita (20 euro all'anno) per tutti e tutte, senza discriminazioni di genere e nazionalità di provenienza. \r\n\r\nIl campo Oxilia è uno degli ultimi impianti sportivi di Torino in cui è possibile ottenere l'assegnazione dello spazio a titolo gratuito e gestire l'impianto collettivamente, tramite un comitato di gestione: tagliamo il prato ogni anno, teniamo puliti gli spogliatoi, portiamo avanti le nostre attività in momenti determinati della settimana. Ora, questa esperienza di cogestione e le nostre attività sportive rischiano di scomparire, perché la Circoscrizione 6 ha deciso privatizzare il campo, mettendolo a bando per i privati a partire dal 2023/2024. \r\n\r\nInoltre, l'ufficio sport della stessa Circoscrizione ci ha vietato di organizzare ad Oxilia la nostra consueta festa di fine anno inventandosi una \"festa abusiva\" e \"una grigliata a spese dei contribuenti\" per un evento in cui avevamo pagato l'assicurazione per oltre duecento persone e che fa parte dei nostri diritti di assegnatari del campo Oxilia. Siamo stati attaccati politicamente attraverso articoli che hanno gettato fango su di noi. La Circoscrizione ha vietato una festa dello sport in un quartiere periferico con sette attività diverse completamente gratuite e associazioni e gruppi informali di sport di base come ospiti. Crediamo che una delle principali ragioni che si nasconde dietro a questa storia è che la nostra festa avrebbe dato visibilità alla privatizzazione di un campo comunale.\r\n\r\nNoi vogliamo difendere i pochi spazi rimasti per lo sport di base: non lo facciamo solo per noi, ma per tutta la cittadinanza. Non difendiamo solo il campo Oxilia, ma anche alcuni principi. \r\n\r\nPrimo, è necessario avere spazi gratuiti o semigratuiti per praticare sport in maniera semi dilettantistica e con costi di ingresso molto bassi. Questi spazi dovrebbero essere un diritto per i cittadini che si riuniscono per praticare sport insieme.\r\n\r\nSecondo, le privatizzazioni non possono essere l'unica soluzione alla gestione di questi spazi. Non solo affidare al mercato un bene che prima era pubblico e che poteva essere collettivo presenta alcuni aspetti non ideali, ma le condizioni economiche contemporanee portano a decine di bandi deserti e spazi abbandonati. A nostro parere, la gestione collettiva di questi tramite comitati di gestione composti da associazioni di base è una soluzione possibile e che ha un valore sociale importante. Occorre però la volontà politica se non di facilitarle, almeno di non attaccarle. \r\n\r\nTerzo, non è possibile accettare questa decisione tramite un incontro della politica locale con il nostro comitato di gestione che si è limitato a comunicare una decisione già avvenuta. La Circoscrizione ha preso questa scelta senza consultarsi con noi in nessun modo, senza proporci una alternativa, senza presentare un prospetto dei costi di gestione. Come cittadini, non è giusto ed è pericoloso accettare un decisione presa in questo modo. \r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con una compagna della Dynamo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/DynamoDora.090623.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLa pagina facebook dell'associazione per seguire gli aggiornamenti:\r\nDynamo Dora Rugby\r\n \r\n\r\nUno degli \"articoli\"infamanti uscito per torinotoday il giorno stesso in cui veniva comunicato il divieto di svolgere la festa:\r\nTorino, vietata festa del rugby. 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Non certo per caso alla piazza convocata dal coordinamento Torino Pride c’erano anche il neosindaco Lorusso e gli assessori Rosatelli e Foglietta, venuti a rassicurare la piazza che il sostegno ricevuto prima dell’ultima tornata elettorale sarebbe stato adeguatamente ripagato.\r\n“Cagnә in frocessione contro padre, patria e padrone.”, “le strade sicure le fanno le frociə che le attraversano.”, “identità erranti contro stato, frontiere e polizia” “le libertà non si chiedono, si prendono!” sono alcuni degli striscioni aperti o appesi dalle componenti antiistituzionali.\r\nLa piazza Queer è poi dilagata oltre piazza Carignano, dando vita ad un corteo che ha attraversato il centro città per approdare in periferia.\r\nNe abbiamo parlato con Wanna Craxi della rete Free(k) Pride.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-02-wanna-craxi-corteo-quuer.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDi seguito il comunicato del Free(k) Pride:\r\n\r\n“Siamo incazzatə ma non siamo stupitə.\r\n\r\nQuello che è successo in senato il 27 ottobre durante l'affossamento del ddl zan è l'ennesima ostentazione ed esercizio violento di potere di una classe politica che ha - letteralmente - brindato sull'umiliazione dei nostri corpi dall'alto del loro privilegio cisgender, eterosessuale, abile e patriarcale.\r\n\r\nNon ci sentiamo coinvoltə nell'ondata di sdegno che ha seguito il triste video del senato in festa sui nostri cadaveri, piuttosto nella rabbia, quella rabbia che ci appartiene in quanto corpi queer fastidiosi, scomodi, antipaticamente liberi.\r\n\r\nCome realtà transfemminista queer, pur riconoscendo che alcune persone si sentano rassicurate da una tutela da parte dello stato, abbiamo guardato al ddl zan con uno sguardo profondamente critico, e le ragioni sono molteplici.\r\n\r\nCome mostrə f(e)rocie sappiamo che non sarà una legge punitiva legiferata da uno stato machista e omolesbobitranstuttofobico ad arginare l'escalation di violenza sui nostri corpi a cui stiamo assistendo.\r\n\r\nRifiutiamo il ruolo di vittime disegnato dal ddl zan, non siamo né indifese né fragili; lo ripetiamo: le strade sicure le fanno le frocie che le attraversano.\r\n\r\nNon ci basta che vengano riconosciute le identità e gli orientamenti più socialmente accettabili e decorosi.\r\n\r\nL'invisibilizzazione delle persone asessuali, aromantiche, non monogame e di tutta quella moltitudine di soggettività e orientamenti non conformi, il binarismo con il quale vengono descritte le persone bi+sessuali e trans+ non ci rappresenta, non ci appartiene e ci disgusta, ci rende piene di rabbia.\r\n\r\nVogliamo dare fuoco alla norma, non crearne un'altra.\r\n\r\nNon ci interessa scendere a compromessi, non ci vogliamo normatə, normali o decorose, ci vogliamo così come siamo, mostrə, fierə, troiə, cagnə, dissidenti e indecorosə.\r\n\r\nLa vostra celebrazione della violenza patriarcale è un rivoltante insulto a Orlando e a tuttu lu nostr sorellu ammazzat e suicidat dal vostro odio, che validate e perpetrate ogni giorno salvo poi lavarvi la coscienza di rosa prima delle elezioni, dei pride o il 17 maggio\r\n\r\nD'ora in avanti dovrete essere voi a tremare.\r\n\r\nConosciamo bene i giochini di potere di politicanti rampanti che strizzano l'occhio alle checche in campagna elettorale: l'ultimo pride istituzionale torinese/kermesse elettorale ne è stato esempio lampante.\r\n\r\nConosciamo bene anche i lobbisti delle associazioni che sono oggi in piazza per lamentarsi della mancata restituzione della generosa campagna elettorale offerta dal Torino pride.\r\n\r\nSappiamo come le sponde istituzionali mirino a contenerci: se saremo bravə e non daremo fastidio alla norma dominante forse domani qualche eterosessuale ci lancerà una manciata di caramelle dall'alto.\r\n\r\nMa sappiamo anche che il tempo dell'attivismo LGBT (GGGG) istituzionale e della sua strategia fallimentare del dialogo e del compromesso a ribasso con lo stato è finito.\r\n\r\nNon ci basta 'punire' chi ci aggredisce per strada.\r\n\r\nChe dire allora dell'omolesbobitranstuttofobia dello stato? 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Una generazione incazzata per le ruberie e il saccheggio neocoloniale, che giustamente attribuisce alla rapacità francese la condizione del paese, in particolare dopo la scoperta di ingenti (500 milioni di barili) giacimenti petroliferi – e di gas – a Sangomar, al largo di Dakar (e già si hanno casi di corruzione). 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Simbolico di come il panafricanismo può trovare una nuova partenza da questa esasperazione, di giovani a cui non è stata lasciata alcuna alternativa all'emigrazione clandestina e pericolosa verso le Canarie.\r\nLa giornata dell'8 marzo ha visto manifestazioni di festa per la liberazione di Sonko, poi di nuovo si è piombati nelle provocazioni sbirresche che hanno caricato il tentativo di comizi volanti, ma ogni notte ragazzi impegnano le guardie non lasciandole dormire. Non sono tutti militanti di Pastef, ma sono tutti determinati... i giovani uccisi sono sotto i 22 anni e sono state intimidite le famiglie, perché trattengano questa furia giovanile. Sonko dovrà presentarsi davanti al giudice ogni 15 giorni e verrà accompagnato da masse, un'occasione per monitorare il sostegno del Movimento e si potrà vedere quali anime emergeranno maggiormente: se avranno la meglio i più radicali decisi a cacciare Macky Sall, o se prevarranno i moderati, pronti a dialogare e tollerare il presidente fino alla fine del mandato. La piazza è sicuramente più radicale degli oppositori (anche condizionati dai marabutti). In serata Macky Sall ha preferito accusare l'opposizione di aver orchestrato i saccheggi e saccheggi avvenuti nei giorni scorsi, mettendo volontariamente davanti donne / bambini.\r\n Invece di ammettere che c'è un problema con la sua governance / politica economica #FreeSenegal\r\n\r\nIntanto le manifestazioni proseguiranno secondo modalità ancora da definire...\r\n\r\nAscolta \"Le Sénégal dit à la France: Dégage!\" su Spreaker.","9 Marzo 2021","2021-03-09 10:37:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Dakar-riot-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"170\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Dakar-riot-300x170.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Dakar-riot-300x170.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Dakar-riot.jpeg 735w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L’insurrezione di Dakar ha nel mirino Parigi",1615284221,[248,249,250,251,252,253,254,255],"http://radioblackout.org/tag/auchan/","http://radioblackout.org/tag/dakar/","http://radioblackout.org/tag/macky-sall/","http://radioblackout.org/tag/orange/","http://radioblackout.org/tag/petrolio/","http://radioblackout.org/tag/senegal/","http://radioblackout.org/tag/sonko/","http://radioblackout.org/tag/total/",[257,258,259,260,261,262,263,264],"auchan","dakar","Macky Sall","Orange","petrolio","Senegal","Sonko","Total",{"post_content":266},{"matched_tokens":267,"snippet":268,"value":269},[85],"marzo ha visto manifestazioni di \u003Cmark>festa\u003C/mark> per la liberazione di Sonko,","Crollo dell'economia, trappola Cfa non più tollerabile, blocco pandemico che ha cancellato ogni possibilità di sopravvivenza per la maggioranza di giovani istruiti che svolgono lavori giornalieri in un'economia informale. 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tu la mia felicitàLa mia notte magica\r\nVoglio farti felice, voglio amarti per come seiQuesto ritmo che cresce è il mio tempo, tu sei il DJCome un fuoco che brucia nel mio cuore, è la vita miaAlza a tutto volume, scaccia questa malinconia\r\nNo, ora non ti aspetto piùSe vuoi ballare salta su\r\nFestival, io sento questa musicaChe ci prende l'animaFestival, sei tu la mia felicitàLa mia notte magica\r\nFestival, io sento questa musicaChe ci prende l'anima\r\nFestival, sei tu la mia felicitàLa mia notte magica\r\n\r\n\r\nFestival, io sento questa musicaChe ci prende l'animaFestival, sei tu la mia felicitàLa mia notte magica","18 Luglio 2025","2025-07-18 11:48:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Screenshot-2025-05-12-141856-200x110.png","10/07/2025 FESTIVAL | LA SENTI QUESTA 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In mare una missione militare italiana è schierata a difesa degli impianti ENI, in buona parte off shore\r\n\r\nReti telematiche, dipendenza collettiva, gli algoritmi che orientano la politica\r\nNote a margine di una competizione elettorale disertata dai più\r\nVi proponiamo una chiacchierata con Salvo Vaccaro, docente di filosofia politica all’università di Palermo e autore, tra gli altri, de “Gli algoritmi della politica”\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nGiovedì 4 novembre\r\nfesta degli assassini\r\npresidio antimilitarista contro le celebrazioni della giornata delle forze armate\r\nin piazza Castello dalle 16\r\n\r\nMartedì 9 novembre\r\nGuerre tricolori. 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La scuola, istituzione totale per eccellenza, è uno degli strumenti cardine di cui lo Stato dispone per questo scopo.\r\n\r\nSe la relazione circolare tra ricerca civile e apparato militare ultimamente ha assunto un certo risalto, la penetrazione della guerra nei gradi inferiori di istruzione sembra passare sotto traccia. Per il ciclo MORSI*, il 14 dicembre la Blackout House ha ospitato una prima discussione aperta sul rapporto tra il contesto generale di guerra, crescente esclusione ed impoverimento sociale e ciò che accade dentro alle scuole-aziende, tra sfruttamento bellico, cultura militarista e repressione.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 17,00 – Free and easy 17/11/2024 64 minuti [Patryck Albert]:\r\n\r\nBeware ..... Ouest Track Radio ( O.T.R. ) Dab+ Le Havre FR. \" Free & Easy \" Live Radio rock show Sunday the 17th -November 2024- Playlist Patryck Albert : .....intro...Wiggin' Out , Fleshtones , Lombago Surfer , Mickey& the Drags , Hot Box , New York Dolls , Hard-Ons , Iggy & the Stooges , Hard-Ons , Rob Moss & the Skin-Tight Skin , Powerknobs , Cheap Cassettes , Velvet Underground , Laissez-Fairs , Pop Art, Rollin' Stones , Greg Prevost , Armoires , Cavemen , Beatles ...... eat this rock show Man-eaters & Woman-eaters ....!\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 18,30 – Ricordando Christina Moser e Robert Marlow 65 minuti [Radio Blackout, Musick to play in the dark]:\r\n\r\nPuntata speciale di Musick To Play In The dark, dedicata al ricordo di Christina Moser (Chrisma) e di Robert Marlow\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 23,30 – Stato Brado ItaloLibera VinylMix2020 52 minuti [Stato Brado]:\r\n\r\nA journey into freak music, groovy records, italo disco and everything in between run by Gabriele Guazzo.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 08,30 – Maggot brain 24 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nApprofondimento dedicato all’album dei Funkadelic uscito nel 1971.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 11,30 – American punk hc 80s - Nevada, Arizona, Idaho, Utah e Colorado 81 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 13,00 – Presentazione libro Jin Jiyan Azadi 49 minuti [Radio Blackout, Frittura Mista alias Radio Fabbrica]:\r\n\r\nCon l’aiuto della nostra ospite in studio Delfina Donnici; abbiamo presentato “Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan” – Istituto Andrea Wolf – Tamu, 2022. Delfina Donnici fa parte del comitato italiano di Jineolojî che ha curato la traduzione del libro. Da quando in anni recenti si sono accesi i riflettori sulla resistenza contro l’assedio dello Stato Islamico in Rojava, il movimento delle donne libere curde è diventato a livello globale uno degli esempi rivoluzionari più luminosi del 21° secolo. Jin, Jiyan, Azadî raccoglie le voci di venti rivoluzionarie curde e le compone in un’architettura maestosa: le combattenti ci offrono attraverso memorie private, lettere e pagine di diario una profonda riflessione su un percorso che non inizia con la riconquista di Kobane del 2015 ma ha radici ben più lontane. Ripercorrendo varie fasi della lotta di liberazione curda contro l’oppressione dello stato turco, questo volume offre una avvincente e monumentale ricostruzione della storia recente del Kurdistan, dalla costituzione del Pkk all’arresto di Öcalan, fino all’elaborazione dei nuovi paradigmi del confederalismo democratico e di Jineolojî, la scienza delle donne. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte di vita che le hanno portate alla guida di una guerra di liberazione, oltre che di un epocale progetto di trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. 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Abolizionismo, piccoli passi per è un progetto indipendente di Yairaiha Onlus scritto e realizzato da Zoe Ermini, Giuseppe Pulvirenti, Federica Ranocchia e Franco Cimei che ha curato anche il missaggio e le musiche.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 23,00 – Hans Schleckner - Abangoma Inyanga intossication: music for wasted keyboards 39 minuti [Hans Schleckner, Radio Blackout]: Professor Hans Schleckner plays homemade resonator, drone apple, cosmic jula and few korean made synthesizers. With the collaboration of ShhhRoom, the Carmen Hillier of analog synthesis, they travelled through Africa to raise the clear sky of non-logical improvisation. Drone sounds are made by Mama Hula.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 24 ore 08,30 – Dynamite, lotta di classe a Chicago nel 1886 31 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUno sguardo sulla lotta di classe nella Chicago di fine ‘800 tra conflitto, musica e parole.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 24 ore 11,30 – MovieStarJunkies_live@BlackoutFest2012 64 minuti [Movie Star Junkies, Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesto live dei Movie Star Junkies è stato registrato nel 2012, in occasione del ventesimo compleanno di questa radio.\r\nUna dozzina di anni di Movie Star Junkies attraverso migliaia di palchi, ballate, droga, blues stiracchiato ed eccessi d’amore.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 24 ore 19,30 – Ponte Radio - Guerra e approvvigionamento di gas 122 minuti [Ponte Radio, Radio Eustachio]:\r\n\r\nDal dossier sul rigassificatore di Ravenna \"Europa, guerra e nocività\"\r\na quello sullo stabilimento della Leonardo a Tessera (VE) \"O la guerra\r\no la vita\", parliamo dell'industria bellica nel nord-est. Un\r\naggiornamento sul presidio contro la Collins Aerospace a Luserna San\r\nGiovanni (TO) e un contributo sulla situazione dei lavoratori\r\nall'interno dell'aeroporto di Montichiari (BS).\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 25 ore 08,30 – Cinema Underground: Alberto Grifi 1 15 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici.","21 Luglio 2025","2025-07-23 22:47:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 21 al 27 Luglio 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e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 21 ore 16,30 – Intervista alla musicista francese LA CHICA 38 minuti [Radio Blackout, No trip for cats]:\r\n\r\nIntervista alla musicista francese LA CHICA realizzata dalla redazione di No trip for cats\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 21 ore 21,00 – Una tendenza eccessiva in tutto 63 minuti [Federico Pit]:\r\n\r\nIn memoria di Alberto Grifi e di tuttɜ lɜ giovanɜ del Parco Lambro\r\n\r\nDiscorso iniziale di Fabrizio Passarella - Digital collage realizzati con pagine di giornali e riviste di movimento del periodo\r\n\r\nDedicato a M.\r\n\r\nIl mixtape rende omaggio al movimento italiano degli anni '70 ricordando la storia del « meraviglioso disastro» dell'edizione del 1976 del « festival del proletariato giovanile di Parco Lambro ».\r\n\r\nAlla sua sesta edizione il festival, nato dal sogno di unire la parte psichedelica del movimento con la parte più politicizzata (legata alle esperienze dei gruppi quali Lotta continua, Avanguardia Operaia, ecc.) registra la sua più grande crisi.\r\n\r\nSi verifica infatti una grossa spaccatura tra l'organizzazione del festival e la base dellɜ partecipantɜ.\r\n\r\nQuella di Parco Lambro è un’aggregazione sociale e \u003Cmark>politica\u003C/mark>, che vuole creare una città temporanea dentro la città. Ad affluire al festival sono ragazzɜ dei circoli del proletariato giovanile, delle radio libere, i collettivi femministi e omosessuali, alternativɜ e freaks.\r\n\r\nIl« personale» è politico, il comunismo si vuole concreto, sfacciato e immediato, la \u003Cmark>festa\u003C/mark> deve essere di tuttɜ. La contestazione della dimensione commerciale del festival si trasforma subito in una domanda di autogestione. Il palco viene occupato. Contro il caro prezzi di cibi e bevande cominciano gli espropri e contro tutti gli schemi morali borghesi si organizza una gigantesca tarantella e si comincia a ballare nudi. Sul lungo '68 italiano tuttavia, e anche su Parco Lambro, comincia ad affacciarsi anche « l'angelo del male »dell'eroina.\r\n\r\nGli Area, il leggendario gruppo psichedelico di Demetrio Stratos cominciano il loro live suonando « Caos parte II »: il pianista srotola due cavi scoperti in mezzo al pubblico collegati ad un sintetizzatore che se toccati interagiscono col suono e alzano le frequenze dello strumento.Subito dopo, il gruppo attacca con la sua versione de L'Internazionale.\r\n\r\nMusiche da queste label incredibili: Turspios, Random Numbers, Worst Records e altre...\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 11,00 – Backwards - Ed Gein 25/02/2023 44 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nPuntata del 25 febbraio 2023 della trasmissione Backwards, condotta da Malcolm sulla storia del serial killer Ed Gein\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 14,00 – Contro la scuola in guerra 73 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nContributi dal ciclo di incontri Morsi: contro la scuola in guerra.\r\n\r\nIn questi tempi di guerra, tutt’ora segnati da un processo di doppia conversione – quella militare delle forze di polizia per la gestione dell’ordine pubblico e quella poliziesca delle forze militari nelle missioni di “polizia internazionale” – e da un continuum tra guerre permanenti su scala mondiale e guerra securitaria all’interno dello Stato, ad essere militarizzata è la società tutta, interamente mobilitata alla guerra. La scuola, istituzione totale per eccellenza, è uno degli strumenti cardine di cui lo Stato dispone per questo scopo.\r\n\r\nSe la relazione circolare tra ricerca civile e apparato militare ultimamente ha assunto un certo risalto, la penetrazione della guerra nei gradi inferiori di istruzione sembra passare sotto traccia. Per il ciclo MORSI*, il 14 dicembre la Blackout House ha ospitato una prima discussione aperta sul rapporto tra il contesto generale di guerra, crescente esclusione ed impoverimento sociale e ciò che accade dentro alle scuole-aziende, tra sfruttamento bellico, cultura militarista e repressione.\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 17,00 – Free and easy 17/11/2024 64 minuti [Patryck Albert]:\r\n\r\nBeware ..... Ouest Track Radio ( O.T.R. ) Dab+ Le Havre FR. \" Free & Easy \" Live Radio rock show Sunday the 17th -November 2024- Playlist Patryck Albert : .....intro...Wiggin' Out , Fleshtones , Lombago Surfer , Mickey& the Drags , Hot Box , New York Dolls , Hard-Ons , Iggy & the Stooges , Hard-Ons , Rob Moss & the Skin-Tight Skin , Powerknobs , Cheap Cassettes , Velvet Underground , Laissez-Fairs , Pop Art, Rollin' Stones , Greg Prevost , Armoires , Cavemen , Beatles ...... eat this rock show Man-eaters & Woman-eaters ....!\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 18,30 – Ricordando Christina Moser e Robert Marlow 65 minuti [Radio Blackout, Musick to play in the dark]:\r\n\r\nPuntata speciale di Musick To Play In The dark, dedicata al ricordo di Christina Moser (Chrisma) e di Robert Marlow\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 22 ore 23,30 – Stato Brado ItaloLibera VinylMix2020 52 minuti [Stato Brado]:\r\n\r\nA journey into freak music, groovy records, italo disco and everything in between run by Gabriele Guazzo.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 08,30 – Maggot brain 24 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nApprofondimento dedicato all’album dei Funkadelic uscito nel 1971.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 11,30 – American punk hc 80s - Nevada, Arizona, Idaho, Utah e Colorado 81 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]:\r\n\r\nSpeciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 13,00 – Presentazione libro Jin Jiyan Azadi 49 minuti [Radio Blackout, Frittura Mista alias Radio Fabbrica]:\r\n\r\nCon l’aiuto della nostra ospite in studio Delfina Donnici; abbiamo presentato “Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan” – Istituto Andrea Wolf – Tamu, 2022. Delfina Donnici fa parte del comitato italiano di Jineolojî che ha curato la traduzione del libro. Da quando in anni recenti si sono accesi i riflettori sulla resistenza contro l’assedio dello Stato Islamico in Rojava, il movimento delle donne libere curde è diventato a livello globale uno degli esempi rivoluzionari più luminosi del 21° secolo. Jin, Jiyan, Azadî raccoglie le voci di venti rivoluzionarie curde e le compone in un’architettura maestosa: le combattenti ci offrono attraverso memorie private, lettere e pagine di diario una profonda riflessione su un percorso che non inizia con la riconquista di Kobane del 2015 ma ha radici ben più lontane. Ripercorrendo varie fasi della lotta di liberazione curda contro l’oppressione dello stato turco, questo volume offre una avvincente e monumentale ricostruzione della storia recente del Kurdistan, dalla costituzione del Pkk all’arresto di Öcalan, fino all’elaborazione dei nuovi paradigmi del confederalismo democratico e di Jineolojî, la scienza delle donne. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte di vita che le hanno portate alla guida di una guerra di liberazione, oltre che di un epocale progetto di trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. Essendo il testo molto interessante e pregno di contenuti abbiamo voluto fare un’intervista divisa in 3 parti, divise tra loro da due brani (qui nel podcast riprodotte parzialmente), tratti dalla compilation “Music for Rojava” edito dall’etichetta Sonic Resistance.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 16,00 – Abolizionismo - Piccoli passi per.. - Superare il carcere: oltre la civiltà capitalista 41 minuti [Associazione Yairaiha]: In questa puntata ci concentreremo sul ruolo dello Stato, secondo le teorie elaborate da Abdullah Ocalan nei suoi anni di prigionia sull'isola prigione di Imrali. Per farlo abbiamo intervistato Elettra della Comune Lorenzo Orsetti di Torino e Jacopo Bindi dell’Accademia della Modernità Democratica. Abbiamo chiesto poi, a chi con tutto ciò ha dovuto e deve scontrarsi duramente e in prima persona, di raccontarci la propria storia. Alla fine della puntata abbiamo inserito anche uno spunto di lettura. Abolizionismo, piccoli passi per è un progetto indipendente di Yairaiha Onlus scritto e realizzato da Zoe Ermini, Giuseppe Pulvirenti, Federica Ranocchia e Franco Cimei che ha curato anche il missaggio e le musiche.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 23 ore 23,00 – Hans Schleckner - Abangoma Inyanga intossication: music for wasted keyboards 39 minuti [Hans Schleckner, Radio Blackout]: Professor Hans Schleckner plays homemade resonator, drone apple, cosmic jula and few korean made synthesizers. With the collaboration of ShhhRoom, the Carmen Hillier of analog synthesis, they travelled through Africa to raise the clear sky of non-logical improvisation. Drone sounds are made by Mama Hula.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 24 ore 08,30 – Dynamite, lotta di classe a Chicago nel 1886 31 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUno sguardo sulla lotta di classe nella Chicago di fine ‘800 tra conflitto, musica e parole.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 24 ore 11,30 – MovieStarJunkies_live@BlackoutFest2012 64 minuti [Movie Star Junkies, Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesto live dei Movie Star Junkies è stato registrato nel 2012, in occasione del ventesimo compleanno di questa radio.\r\nUna dozzina di anni di Movie Star Junkies attraverso migliaia di palchi, ballate, droga, blues stiracchiato ed eccessi d’amore.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 24 ore 19,30 – Ponte Radio - Guerra e approvvigionamento di gas 122 minuti [Ponte Radio, Radio Eustachio]:\r\n\r\nDal dossier sul rigassificatore di Ravenna \"Europa, guerra e nocività\"\r\na quello sullo stabilimento della Leonardo a Tessera (VE) \"O la guerra\r\no la vita\", parliamo dell'industria bellica nel nord-est. Un\r\naggiornamento sul presidio contro la Collins Aerospace a Luserna San\r\nGiovanni (TO) e un contributo sulla situazione dei lavoratori\r\nall'interno dell'aeroporto di Montichiari (BS).\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 25 ore 08,30 – Cinema Underground: Alberto Grifi 1 15 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n3 frammenti,3 schegge per conoscere Alberto Grifi,considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano,regista, pittore e inventore di dispositivi 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Noi lottiamo perché lo diventi, perché siano strappate le radici dell’oppressione patriarcale, modello di ogni visione gerarchica ed autoritaria delle relazioni sociali.\r\nLa vita e la libertà delle donne e di tutte le soggettività non conformi alla norma etero cis patriarcale sono sotto attacco in ogni angolo del pianeta.\r\nBotte, coltellate, prigioni di stoffa, umiliazioni, discriminazioni sul lavoro non sono il retaggio del passato ma la dura realtà per miliardi di donne in ogni dove.\r\nLe donne che fanno il militare, che diventano manager, che sono capi di governo o al vertice della Digos sono il segno della sconfitta del femminismo, non la sua vittoria. \r\nSe si capovolge la clessidra non si cambia di senso al tempo. \r\n\r\nIl ciclone Trump e la marea nera globale\r\nGuerra, repressione, identitarismi, nazionalismi sono la cifra di un ordine del mondo che per salvare se stesso, affonda noi tutt.\r\nIl ciclone Trump negli States è solo l’ultimo potente segno di un vento di destra globale in un orizzonte di guerra permanente. \r\nA popolazioni spaventate dagli effetti devastanti dell’affermarsi inarrestabile della logica capitalista, le destre di ogni latitudine offrono la speranza che qualcuno possa essere al sicuro. In ogni dove si affermano leadership che individuano nella libertà delle donne e delle identità non conformi un nemico. In ogni dove le proteste di piazza vengono represse, i servizi essenziali negati, la propaganda militarista e patriottica disegna un orizzonte di normalità bellica. \r\nL’affermarsi di dinamiche pesantemente autoritarie su scala mondiale segna un’epoca dove chi governa e chi sfrutta non intende più piegarsi ad alcuna mediazione sociale.\r\nSarebbe però banale ridurre tutto al fascismo, anche se da quel mondo e dalla sua storia la marea nera trae ampia ispirazione e gli attrezzi necessari alla propria narrazione.\r\nPrendendo le mosse da quanto sta avvenendo negli Stati Uniti e dalle dinamiche che si sono innescate sul piano internazionale proveremo a ragionare sulle enormi accelerazioni in atto e sulle prospettive dei movimenti di opposizione politica e sociale. Negli States ma non solo.\r\nVi abbiamo anticipato con Lorenzo alcune delle questioni di cui parleremo il prossimo venerdì 14 marzo alla FAT con Stefano Capello e lo stesso Lorenzo\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nTrump e la marea nera globale \r\nVenerdì 14 marzo\r\nore 21 \r\ncorso Palermo 46\r\nNe parliamo con Stefano Capello e Lorenzo Rabbit\r\nIl ciclone Trump negli States è solo l’ultimo potente segno di un vento di destra globale in un orizzonte di guerra permanente. \r\nSarebbe però banale ridurre tutto al fascismo, anche se da quel mondo e dalla sua storia la marea nera trae ampia ispirazione.\r\nPrendendo le mosse da quanto sta avvenendo negli Stati Uniti e dalle dinamiche che si sono innescate sul piano internazionale proveremo a ragionare sulle enormi accelerazioni in atto e sulle prospettive dei movimenti di opposizione politica e sociale. Negli States ma non solo. \r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","9 Marzo 2025","2025-03-09 19:30:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2025-03-05-manif-marea-nera-trump-color-lilla-200x110.jpg","Anarres del 7 marzo. ReArm Europe. Anarcofeminnist! Il ciclone Trump e la marea nera globale...",1741548642,[],[],{"post_content":1168},{"matched_tokens":1169,"snippet":1170,"value":1171},[85],"L’otto marzo non è una \u003Cmark>festa\u003C/mark>. Noi lottiamo perché lo diventi,","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2025-03-07-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nReArm Europe\r\nIl vertice europeo straordinario sulla guerra in Ucraina ha prodotto un nuovo mostro militarista. 800 miliardi di investimenti, una parte dei quali potrebbero essere attinti dal fondo di stabilità europeo, quello destinato all’ambiente e alle infrastrutture dei trasporti (TEN-T), di cui, paradossalmente fa parte la Torino Lione.\r\nUn programma di riarmo su ampia scala, che segna un’ulteriore potente escalation bellica. Ma non, in assoluto, una novità.\r\nL’estrema instabilità di un periodo caratterizzato dal tentativo statunitense di arginare la propria decadenza, rischia di innescare ulteriori guerre.\r\nAl contempo il prezzo del grande RiArmo lo pagheremo noi tutti.\r\nMentre i guerrafondai si danno appuntamento a Roma, è cruciale moltiplicare l’impegno internazionalista a fianco dei disertori di ogni dove.\r\nNe abbiamo parlato con Dario Antonelli del Coordinamento Antimilitarista livornese.\r\n\r\nSenza dio, senza Stato, senza famiglia. Liber*!\r\nL’otto marzo non è una \u003Cmark>festa\u003C/mark>. Noi lottiamo perché lo diventi, perché siano strappate le radici dell’oppressione patriarcale, modello di ogni visione gerarchica ed autoritaria delle relazioni sociali.\r\nLa vita e la libertà delle donne e di tutte le soggettività non conformi alla norma etero cis patriarcale sono sotto attacco in ogni angolo del pianeta.\r\nBotte, coltellate, prigioni di stoffa, umiliazioni, discriminazioni sul lavoro non sono il retaggio del passato ma la dura realtà per miliardi di donne in ogni dove.\r\nLe donne che fanno il militare, che diventano manager, che sono capi di governo o al vertice della Digos sono il segno della sconfitta del femminismo, non la sua vittoria. \r\nSe si capovolge la clessidra non si cambia di senso al tempo. \r\n\r\nIl ciclone Trump e la marea nera globale\r\nGuerra, repressione, identitarismi, nazionalismi sono la cifra di un ordine del mondo che per salvare se stesso, affonda noi tutt.\r\nIl ciclone Trump negli States è solo l’ultimo potente segno di un vento di destra globale in un orizzonte di guerra permanente. \r\nA popolazioni spaventate dagli effetti devastanti dell’affermarsi inarrestabile della logica capitalista, le destre di ogni latitudine offrono la speranza che qualcuno possa essere al sicuro. In ogni dove si affermano leadership che individuano nella libertà delle donne e delle identità non conformi un nemico. In ogni dove le proteste di piazza vengono represse, i servizi essenziali negati, la propaganda militarista e patriottica disegna un orizzonte di normalità bellica. \r\nL’affermarsi di dinamiche pesantemente autoritarie su scala mondiale segna un’epoca dove chi governa e chi sfrutta non intende più piegarsi ad alcuna mediazione sociale.\r\nSarebbe però banale ridurre tutto al fascismo, anche se da quel mondo e dalla sua storia la marea nera trae ampia ispirazione e gli attrezzi necessari alla propria narrazione.\r\nPrendendo le mosse da quanto sta avvenendo negli Stati Uniti e dalle dinamiche che si sono innescate sul piano internazionale proveremo a ragionare sulle enormi accelerazioni in atto e sulle prospettive dei movimenti di opposizione \u003Cmark>politica\u003C/mark> e sociale. Negli States ma non solo.\r\nVi abbiamo anticipato con Lorenzo alcune delle questioni di cui parleremo il prossimo venerdì 14 marzo alla FAT con Stefano Capello e lo stesso Lorenzo\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nTrump e la marea nera globale \r\nVenerdì 14 marzo\r\nore 21 \r\ncorso Palermo 46\r\nNe parliamo con Stefano Capello e Lorenzo Rabbit\r\nIl ciclone Trump negli States è solo l’ultimo potente segno di un vento di destra globale in un orizzonte di guerra permanente. \r\nSarebbe però banale ridurre tutto al fascismo, anche se da quel mondo e dalla sua storia la marea nera trae ampia ispirazione.\r\nPrendendo le mosse da quanto sta avvenendo negli Stati Uniti e dalle dinamiche che si sono innescate sul piano internazionale proveremo a ragionare sulle enormi accelerazioni in atto e sulle prospettive dei movimenti di opposizione \u003Cmark>politica\u003C/mark> e sociale. 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La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile…\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_2@-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 25 ore 08,30 - Il direttore del teatro pt.1 11 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUna scurissima parabola del totalitarismo a cura del maestro svizzero Friedrich Dürrenmatt, letta e interpretata dal maestro della Scarnanza Michele Mazzani.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Il-direttore-del-teatro-pt.1_11.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 26 ore 08,30 - La parte che manca pt.1 40 minuti [Pugno di sale]: La parte che manca è un podcast della redazione del giornale “Pugno di sale” a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo del ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca1PugnoDiSale_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 27 ore 08,30 - Emilio Salgari 32 minuti [Radio Blackout]: Breve biografia di Emilio Salgari, capitano di mare e sfruttato di terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 27 ore 13,30 - Orsi trentino 17 minuti [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]: Recenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta sul territorio Trentino.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 28 ore 08,30 - Tutta colpa dei padroni? 7 11 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]: Vuoi gli aumenti? Sciopera! Scopri falsi miti, regole e problematiche di questa formidabile arma dei lavoratori.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Tutta-colpa-dei-padroni-n.7_12.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 28 ore 9 - Psychotronic Radio vol.7 41 minuti [Radio Blackout]: Un gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/PSYCHOTRONIC-RADIO-VOL.-7_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 28 ore 19,30 - Natale a babbo morto 26 minuti [Nessun Rimborso]: Quest’anno nessuno riceverà il suo regalo sotto l’albero. Babbo natale è stato assassinato.\r\nIl rosso del Natale si tinge di un nero funereo a tinte gialle, quelle di questo radio-romanzo che indaga sul più sanguinoso omicidio della storia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Natale-a-Babbo-Mortonessun-rimborso_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 28 ore 20,30 - Fugazi live @ El Paso 1988 54 minuti [Nautilus Autoproduzioni, Radio Blackout]: Storica registrazione della punk band di Ian MacKaye, da Washington\r\na El Paso Occupato, Autunno 1988\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Fugazi-live-@-El-Paso-1988_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 28 ore 23,30 - Una tendenza eccessiva in tutto 62 minuti [Federico Pit]:\r\n\r\nIn memoria di Alberto Grifi e di tuttɜ lɜ giovanɜ del Parco Lambro\r\n\r\nDiscorso iniziale di Fabrizio Passarella - Digital collage realizzati con pagine di giornali e riviste di movimento del periodo\r\n\r\nDedicato a M.\r\n\r\nIl mixtape rende omaggio al movimento italiano degli anni '70 ricordando la storia del « meraviglioso disastro» dell'edizione del 1976 del « festival del proletariato giovanile di Parco Lambro ».\r\n\r\nAlla sua sesta edizione il festival, nato dal sogno di unire la parte psichedelica del movimento con la parte più politicizzata (legata alle esperienze dei gruppi quali Lotta continua, Avanguardia Operaia, ecc.) registra la sua più grande crisi.\r\n\r\nSi verifica infatti una grossa spaccatura tra l'organizzazione del festival e la base dellɜ partecipantɜ.\r\n\r\nQuella di Parco Lambro è un’aggregazione sociale e politica, che vuole creare una città temporanea dentro la città. Ad affluire al festival sono ragazzɜ dei circoli del proletariato giovanile, delle radio libere, i collettivi femministi e omosessuali, alternativɜ e freaks.\r\n\r\nIl« personale» è politico, il comunismo si vuole concreto, sfacciato e immediato, la festa deve essere di tuttɜ. La contestazione della dimensione commerciale del festival si trasforma subito in una domanda di autogestione. Il palco viene occupato. Contro il caro prezzi di cibi e bevande cominciano gli espropri e contro tutti gli schemi morali borghesi si organizza una gigantesca tarantella e si comincia a ballare nudi. Sul lungo '68 italiano tuttavia, e anche su Parco Lambro, comincia ad affacciarsi anche « l'angelo del male »dell'eroina.\r\n\r\nGli Area, il leggendario gruppo psichedelico di Demetrio Stratos cominciano il loro live suonando « Caos parte II »: il pianista srotola due cavi scoperti in mezzo al pubblico collegati ad un sintetizzatore che se toccati interagiscono col suono e alzano le frequenze dello strumento.Subito dopo, il gruppo attacca con la sua versione de L'Internazionale.\r\n\r\nMusiche da queste label incredibili: Turspios, Random Numbers, Worst Records e altre...\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Una-tendenza-eccessiva-in-tutto_62.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 29 ore 09,30 - L'alba di tutto pt.1 66 minuti [Radio Blackout]: L’alba di tutto è un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere per se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? Ci renderemmo conto che la storia dell’umanità è stata un carosello di infinite possibilità di organizzazione sociale, moltissime delle quali avevano modalità pratiche per contenere il potere e garantire la libertà a tutt.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Lalba-di-tutto-pt.1_66.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 29 ore 13,30 - La perla di Labuan - Billy the kid pt.3 38 minuti [La perla di Labuan, Radio Blackout]: Dagli archivi di blackout, estraiamo con sommo piacere questa mini serie a puntate che la trasmissione \"La perla di Labuan\", condotta dal compianto Riccardo Borgogno, aveva dedicato al leggendario Billy the kid.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/La-perla-di-Labuan-Billy-the-kid-pt.3_39.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","28 Dicembre 2024","2024-12-28 18:46:38","Black holes dal 23 al 29 Dicembre 2024",1735411598,[1188,430,431,1189,1190,1191,443,1192,1193,1194,1195,449,1196,1197,1198,1199,1200,1201,1202,1203,471,1204,1205,475,1206,1207,1208,487,1209,489,490,1210,1211,1212,1213,1214,1215,1216,1217,1218,1219,1220,1221,1222,521,523,1223,1224,1225,524,1226,1227,1228,537,1229,541,1230,1231,1232,1233,1234,1235,1236,1237,1238,557,1239,1240,1241,1242,1243,1244,562,1245,563,1246,566,567,1247,1248,575,1249,1250,578,1251,1252,582,583,1253,1254,1255,1256,589,1257,1258,1259,1260,596,1261],"http://radioblackout.org/tag/60/","http://radioblackout.org/tag/teatro/","http://radioblackout.org/tag/1988/","http://radioblackout.org/tag/analisi/","http://radioblackout.org/tag/antispecismo/","http://radioblackout.org/tag/archeologia/","http://radioblackout.org/tag/arundhati-roy/","http://radioblackout.org/tag/assemblea-antispecista/","http://radioblackout.org/tag/autoformazione/","http://radioblackout.org/tag/avventura/","http://radioblackout.org/tag/b-movies/","http://radioblackout.org/tag/billy-the-kid/","http://radioblackout.org/tag/biografia/","http://radioblackout.org/tag/cinema/","http://radioblackout.org/tag/collage/","http://radioblackout.org/tag/comico/","http://radioblackout.org/tag/david-graeber/","http://radioblackout.org/tag/david-wengrow/","http://radioblackout.org/tag/diritti-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/el-paso-occupato/","http://radioblackout.org/tag/emilio-salgari/","http://radioblackout.org/tag/federico-bosis/","http://radioblackout.org/tag/field-recordings/","http://radioblackout.org/tag/film/","http://radioblackout.org/tag/friedrich-durrenmatt/","http://radioblackout.org/tag/fugazi/","http://radioblackout.org/tag/genova/","http://radioblackout.org/tag/gerarchia/","http://radioblackout.org/tag/guerriglia/","http://radioblackout.org/tag/ian-mackaye/","http://radioblackout.org/tag/il-direttore-del-teatro/","http://radioblackout.org/tag/india/","http://radioblackout.org/tag/ingegneria/","http://radioblackout.org/tag/intrattenimento/","http://radioblackout.org/tag/lalba-di-tutto/","http://radioblackout.org/tag/lettura/","http://radioblackout.org/tag/letture/","http://radioblackout.org/tag/liberation-front/","http://radioblackout.org/tag/maoismo/","http://radioblackout.org/tag/marcello-pini/","http://radioblackout.org/tag/michele-mazzani/","http://radioblackout.org/tag/montaggio/","http://radioblackout.org/tag/narrativa/","http://radioblackout.org/tag/natale/","http://radioblackout.org/tag/natura/","http://radioblackout.org/tag/nautilus-autoproduzioni/","http://radioblackout.org/tag/naxaliti/","http://radioblackout.org/tag/organizzazione/","http://radioblackout.org/tag/orsi/","http://radioblackout.org/tag/pistoleri/","http://radioblackout.org/tag/ponte-morandi/","http://radioblackout.org/tag/potere/","http://radioblackout.org/tag/produzioni-nessun-rimborso/","http://radioblackout.org/tag/psychotronic/","http://radioblackout.org/tag/psychotronic-radio/","http://radioblackout.org/tag/pt-3/","http://radioblackout.org/tag/pugno-di-sale/","http://radioblackout.org/tag/radio-alpi-libere/","http://radioblackout.org/tag/radio-vol-7-radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/riccardo-borgogno/","http://radioblackout.org/tag/rivista-liberazioni/","http://radioblackout.org/tag/scrittore/","http://radioblackout.org/tag/sentieri-selvaggi/","http://radioblackout.org/tag/societa/","http://radioblackout.org/tag/societa-primitive/","http://radioblackout.org/tag/trailer/","http://radioblackout.org/tag/trentino/","http://radioblackout.org/tag/tutta-colpa-dei-padroni/","http://radioblackout.org/tag/tv/","http://radioblackout.org/tag/vintage/","http://radioblackout.org/tag/vol-7/","http://radioblackout.org/tag/weird/","http://radioblackout.org/tag/western/","http://radioblackout.org/tag/z-movies/",[1263,600,601,1264,1265,1266,612,1267,1268,1269,1270,618,1271,1272,1273,1274,1275,1276,1277,1278,640,1279,1280,644,1281,1282,1283,656,1284,658,659,1285,1286,1287,1288,1289,1290,1291,1292,1293,1294,1295,1296,1297,314,318,1298,1299,1300,691,1301,1302,1303,316,1304,312,1305,1306,1307,1308,1309,1310,1311,1312,1313,722,1314,1315,1316,1317,1318,1319,727,1320,320,1321,730,731,1322,1323,739,1324,1325,742,1326,1327,290,746,1328,1329,1330,1331,326,1332,1333,1334,1335,757,1336],"'60","#teatro","1988","analisi","antispecismo","archeologia","Arundhati 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La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile…\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_2@-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 25 ore 08,30 - Il direttore del teatro pt.1 11 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUna scurissima parabola del totalitarismo a cura del maestro svizzero Friedrich Dürrenmatt, letta e interpretata dal maestro della Scarnanza Michele Mazzani.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Il-direttore-del-teatro-pt.1_11.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 26 ore 08,30 - La parte che manca pt.1 40 minuti [Pugno di sale]: La parte che manca è un podcast della redazione del giornale “Pugno di sale” a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo del ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca1PugnoDiSale_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 27 ore 08,30 - Emilio Salgari 32 minuti [Radio Blackout]: Breve biografia di Emilio Salgari, capitano di mare e sfruttato di terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 27 ore 13,30 - Orsi trentino 17 minuti [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]: Recenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta sul territorio Trentino.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 28 ore 08,30 - Tutta colpa dei padroni? 7 11 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]: Vuoi gli aumenti? Sciopera! Scopri falsi miti, regole e problematiche di questa formidabile arma dei lavoratori.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Tutta-colpa-dei-padroni-n.7_12.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 28 ore 9 - Psychotronic Radio vol.7 41 minuti [Radio Blackout]: Un gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/PSYCHOTRONIC-RADIO-VOL.-7_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 28 ore 19,30 - Natale a babbo morto 26 minuti [Nessun Rimborso]: Quest’anno nessuno riceverà il suo regalo sotto l’albero. Babbo natale è stato assassinato.\r\nIl rosso del Natale si tinge di un nero funereo a tinte gialle, quelle di questo radio-romanzo che indaga sul più sanguinoso omicidio della storia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Natale-a-Babbo-Mortonessun-rimborso_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 28 ore 20,30 - Fugazi live @ El Paso 1988 54 minuti [Nautilus Autoproduzioni, Radio Blackout]: Storica registrazione della punk band di Ian MacKaye, da Washington\r\na El Paso Occupato, Autunno 1988\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Fugazi-live-@-El-Paso-1988_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 28 ore 23,30 - Una tendenza eccessiva in tutto 62 minuti [Federico Pit]:\r\n\r\nIn memoria di Alberto Grifi e di tuttɜ lɜ giovanɜ del Parco Lambro\r\n\r\nDiscorso iniziale di Fabrizio Passarella - Digital collage realizzati con pagine di giornali e riviste di movimento del periodo\r\n\r\nDedicato a M.\r\n\r\nIl mixtape rende omaggio al movimento italiano degli anni '70 ricordando la storia del « meraviglioso disastro» dell'edizione del 1976 del « festival del proletariato giovanile di Parco Lambro ».\r\n\r\nAlla sua sesta edizione il festival, nato dal sogno di unire la parte psichedelica del movimento con la parte più politicizzata (legata alle esperienze dei gruppi quali Lotta continua, Avanguardia Operaia, ecc.) registra la sua più grande crisi.\r\n\r\nSi verifica infatti una grossa spaccatura tra l'organizzazione del festival e la base dellɜ partecipantɜ.\r\n\r\nQuella di Parco Lambro è un’aggregazione sociale e \u003Cmark>politica\u003C/mark>, che vuole creare una città temporanea dentro la città. Ad affluire al festival sono ragazzɜ dei circoli del proletariato giovanile, delle radio libere, i collettivi femministi e omosessuali, alternativɜ e freaks.\r\n\r\nIl« personale» è politico, il comunismo si vuole concreto, sfacciato e immediato, la \u003Cmark>festa\u003C/mark> deve essere di tuttɜ. La contestazione della dimensione commerciale del festival si trasforma subito in una domanda di autogestione. Il palco viene occupato. Contro il caro prezzi di cibi e bevande cominciano gli espropri e contro tutti gli schemi morali borghesi si organizza una gigantesca tarantella e si comincia a ballare nudi. Sul lungo '68 italiano tuttavia, e anche su Parco Lambro, comincia ad affacciarsi anche « l'angelo del male »dell'eroina.\r\n\r\nGli Area, il leggendario gruppo psichedelico di Demetrio Stratos cominciano il loro live suonando « Caos parte II »: il pianista srotola due cavi scoperti in mezzo al pubblico collegati ad un sintetizzatore che se toccati interagiscono col suono e alzano le frequenze dello strumento.Subito dopo, il gruppo attacca con la sua versione de L'Internazionale.\r\n\r\nMusiche da queste label incredibili: Turspios, Random Numbers, Worst Records e altre...\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Una-tendenza-eccessiva-in-tutto_62.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 29 ore 09,30 - L'alba di tutto pt.1 66 minuti [Radio Blackout]: L’alba di tutto è un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere per se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? Ci renderemmo conto che la storia dell’umanità è stata un carosello di infinite possibilità di organizzazione sociale, moltissime delle quali avevano modalità pratiche per contenere il potere e garantire la libertà a tutt.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Lalba-di-tutto-pt.1_66.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 29 ore 13,30 - La perla di Labuan - Billy the kid pt.3 38 minuti [La perla di Labuan, Radio Blackout]: Dagli archivi di blackout, estraiamo con sommo piacere questa mini serie a puntate che la trasmissione \"La perla di Labuan\", condotta dal compianto Riccardo Borgogno, aveva dedicato al leggendario Billy the kid.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/La-perla-di-Labuan-Billy-the-kid-pt.3_39.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[1342],{"field":91,"matched_tokens":1343,"snippet":763,"value":1340},[86],{"best_field_score":166,"best_field_weight":96,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":55,"score":167,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":55},6648,{"collection_name":343,"first_q":276,"per_page":277,"q":276},16,["Reactive",1349],{},["Set"],["ShallowReactive",1352],{"$f5mM16KMlupfF9lG-vs2HVUIdytKn57MMiAke2g1LXWc":-1,"$flwPE_GVwmje4kMjkEvDJx0G2lCVZ36tlkrwqsJC532o":-1},true,"/search?query=festa+politica"]