","Contro le Morti sul lavoro. Pratiche e prospettive di lotta nel food delievery","post",1646828002,[45,46,47],"http://radioblackout.org/tag/food-delievery/","http://radioblackout.org/tag/pedalata/","http://radioblackout.org/tag/rider/",[19,17,15],{"post_content":50,"post_title":56,"tags":59},{"matched_tokens":51,"snippet":54,"value":55},[52,53],"food","delievery","su come il settore del \u003Cmark>food\u003C/mark> \u003Cmark>delievery\u003C/mark> si stia evolvendo non solo","Il lavoro, in Italia uccide, al ritmo di tre persone al giorno: nel 2021, 1404 le persone morte.\r\n\r\nIl mondo del \u003Cmark>food\u003C/mark> delivery è parte di questo meccanismo di morte. Marco e Michele, due giovani rider genovesi, sono morti per ciò che da media e aziende viene definito come “incidente”. Le cause di queste morti sono sistemiche, e derivano dai rischi che le aziende calcolano in nome del loro profitto. Sicurezza zero, tempi più veloci, consegne più rapide. E poi punteggi, cottimo, bonus e controlli. Un meccanismo che porta le lavoratrici e i lavoratori rider a correre sempre di più, sotto livelli di stress molto alti.\r\n\r\n“Non si può morire per portare da mangiare e per non fare più la fame!”\r\nPer queste motivazioni, Sabato 12 alle ore 18.30 in Piazza Castello a Torino ci sarà una Pedalata in città contro le morti di lavoro.\r\n\r\nInoltre, Domenica 13 a partire dalle ore 11 al Csoa Gabrio in Via Millio 42 ci sarà una intera giornata di riflessioni e confronto su come il settore del \u003Cmark>food\u003C/mark> \u003Cmark>delievery\u003C/mark> si stia evolvendo non solo in Italia ma anche all'estero e quali nuove forme di organizzazione e lotta si aprono. Un confronto con compagn* e colleg* da Atene e da Berlino.\r\nDi tutto ciò ne parliamo con un rider di Torino:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/riderz.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",{"matched_tokens":57,"snippet":58,"value":58},[52,53],"Contro le Morti sul lavoro. 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Se da un lato si può dire che c'è stato un esito positivo di questo processo, perchè la giudice ha riconosciuto il rapporto di lavoro subordinato invece che quello di collaborazione paventato dal colosso del food delivery (la quale differenza contributiva l'azienda dovrà corrispondere ai fattorini) dall'altro le altre due rivendicazioni portate all'attenzione della giustizia dai riders non sono state riconosciute. Capiamo assieme cosa queste decisioni comportano e comporteranno per la vita di chi tutti i giorni percorre le strade per consegnare cibo a domicilio.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/F_m_17_01_Luna-su-sentenza-processo-contro-Glovo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Luca, coordinatore del CMC (Coordinamento Macchinisti Cargo), sul 7° sciopero organizzato e proclamato in 11 mesi cioè da quando i macchinisti si sono autoconvocati e organizzati (uno sciopero ogni 2 mesi).\r\n\r\n\"Prosegue la lotta per migliorare le nostre condizioni di lavoro.Dalle ore 21:00 del 16 gennaio alle ore 21:00 del 17 gennaio 2023 è stato proclamato dal CMC il 7° sciopero, di 24 ore, del Personale di Macchina di Mercitalia Rail s.r.l.\" Il percorso di lotta che ha portato agli scioperi mira alla riduzione dei lunghissimi orari di lavoro (oltre le 11 ore), dei ritmi insostenibili, dei turni notturni e per il diritto al riposo, al pasto (la pausa pranzo), per (ri)ottenere il secondo macchinista alla guida dei treni e per la sicurezza degli scali e degli impianti.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/F_m_17_01_Luca-CMC-su-sciopero.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nQuesto invece è il comunicato uscito il giorno dopo la nostra intervista:","20 Gennaio 2023","2023-01-20 13:12:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/cmc2-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 17/01/23","podcast",1674220373,[],[],{"post_content":122},{"matched_tokens":123,"snippet":125,"value":126},[52,124],"delivery","collaborazione paventato dal colosso del \u003Cmark>food\u003C/mark> \u003Cmark>delivery\u003C/mark> (la quale differenza contributiva l'azienda"," \r\n\r\nIl primo argomento che abbiamo trattato in questa puntata è stato quello della parte giuridica della lotta dei riders a Torino, lo abbiamo fatto grazie a l'intervista con Luna che ci ha aggiornati sull'esito dell'ultima sentenza del processo che vede coinvolti 8 ciclofattorini e Glovo. 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Marco, 18 e Michele 19 anni lavoravano per delle attività private della ristorazione nel genovese, e sono morti perchè parte finale di una catena, che si merita di dover mettersi in sicurezza da sè, con il modello usato anche dalle grandi piattaforme, di scaricare le responsabilità verso il basso. Morire in un incidente stradale così giovani per portare una pizza a domicilio non deve essere la normalità. Il 25 Febbraio si è deciso di indire un'assemblea per discutere queste tematiche tra colleghi del settore, Roberto ci ha anche descritto i racconti e le esperienze che ne sono venute fuori.\r\n\r\nDal comunicato di convocazione dell'assemblea di S.L.A.N.G. USB Genova:\r\n\r\n\"I pirati della strada probabilmente esisteranno sempre ma c’è sempre qualcosa che possiamo fare per migliorare le nostre condizioni di lavoro, sia in termini di sicurezza che in termini contrattuali, mezzi aziendali, condizioni meteorologiche impervie, infortunio sul lavoro, assicurazioni a carico dell’azienda e la completa applicazione del ccnl sono solo alcuni dei molti argomenti che sono necessari affrontare.\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/F_m_01_03_Roberto-SLANGUSB-su-riders-morti-a-Genoval.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in diretta telefonica con Mahmood del SiCobas Torino, che ci ha aiutato a capire le motivazioni di un picchetto, che poi abbiamo scoperto essere ad oltranza, tutti i giorni da una settimana davanti al negozio di Zara in Via Roma a Torino. Dei lavoratori nei magazzini di Grugliasco del colosso spagnolo, stavano davanti alla prestigiosa boutique in pieno centro per informare i passanti e i clienti su quale pessimo datore di lavoro si cela dietro al celebre marchio. Infatti persone che avevano questo impiego anche da 15 anni, sono state raggirate con un contratto fattogli firmare che prometteva una cosa e ne sanciva in realtà l'opposta, un contratto a tempo indeterminato che si è trasformato in un contratto a termine in somministrazione tramite l'agenzia Manpower. Il contratto è terminato ma l'agenzia promette di reinserirli in altre ditte, non per forza nella stessa regione, ma queste persone vogliono solo continuare a fare il lavoro che gli spettava ed è per questo che hanno lanciato un'assemblea per sabato 5 Marzo dalle 16 al loro picchetto ad oltranza in Via Roma 360, Torino.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/F_m_01_03_Protesta-lavoratori-Zara.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Mattia Cavani di Redacta (associazione dei freelance) sul suo articolo, scritto con Andrea Bottalico: \"Lavoro e conflitto lungo la filiera editoriale\" pubblicato sulla rivista n. 4 officina primo maggio: https://www.officinaprimomaggio.eu/lavoro-e-conflitto-lungo-la-filiera-editoriale/ La ricerca sullo stato dell'editoria italiana trovò nella pubblicazione di INDEX (Archivio critico dell’informazione), durante gli anno 70, un lavoro che indicò uno degli effetti più perversi del meccanismo oligopolistico nei confronti dell’editoria minore. Il potenziale produttivo e distributivo spinge i grandi gruppi a saturare la domanda riducendo anche fisicamente lo spazio di mercato degli editori di minore dimensione [che] a loro volta, tendono a sovradimensionare la propria produzione sia per contrastare gli effetti di saturazione prodotti dall’oligopolio sia per raggiungere soglie quantitative tali da forzare le strozzature del circuito distributivo. Questo lavoro sembra essere abbastanza attuale e viene ripreso dall'articolo che analizza l’importanza della distribuzione libraria, le lotte sulle mobilitazioni alla Citta del libro dal 2018 al 2021 e chiude con l'intervento di un delegato sindacale e lavoratore della Città del Libro di Stradella durante Carta/Lotta del 14 luglio 2021.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/F_m_01_03_Redacta-su-studio-Index-editoria.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","3 Marzo 2022","2022-03-03 00:50:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/edito-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 01/03/2022",1646266941,[],[],{"post_content":149},{"matched_tokens":150,"snippet":151,"value":152},[52,124],"due settimane nel settore del \u003Cmark>food\u003C/mark> \u003Cmark>delivery\u003C/mark>. 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Pensiamo sia un dovere di chi vuole approfondire certe tematiche legate al lavoro, quella di sentire il punto di vista di lavoratorici e lavoratori che si ritrovano per un provvedimento calato dall'alto a perdere il lavoro e a diventare il capro espiatorio della società alle prese con una pandemia sanitaria.\r\n\r\nLe testimonianze raccolte comprendono fisioterapiste, infermiere, educatrici e anche personale addetto alle pulizie, che ci restituiscono una sensazione di indignazione e dissenso rispetto al trattamento che gli sta venendo riservato da parte dello Stato; infatti al momento del bisogno, durante il picco pandemico, quest'ultimo ha contato sugli sforzi lavorativi di queste persone, che mantenendo una giusta condotta data dai protocolli sanitari, ha di fatto contribuito allo svolgersi di un fondamentale servizio pubblico. Ora che invece le condizioni di incidenza delle mortalità e delle ospedalizzazioni da Covid-19 sono minori, si lascia il personale sanitario a casa e senza stipendio per 6 mesi, un provvedimento così severo non è mai stato preso, neanche per chi veniva sospeso dal lavoro per motivi disciplinari, che almeno mantiene diritto al 50% dello stipendio. Ci sorge spontaneo chiederci se questa caccia alle streghe da parte delle istituzioni, nei confronti di chi sceglie di non vaccinarsi, non sia in realtà un modo per distrarre dall'enorme inefficienza di provvedimenti che cambiano di continuo, presi palesemente più per volontà economiche che per reale interesse della salute pubblica e per una gestione delle emergenze \"made in Italy\" che si è sempre distinta nell'essere pessima.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/Interviste-lavoratrici-sospese.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto con Dario, esponente del collettivo di fabbrica GKN per fare luce sul decreto anti delocalizzazioni varato dal governo Draghi, in virtù anche della controproposta di legge scritta dagli operai stessi, aiutati da un team legale e dal senatore Mantero di PaP. Ma aiutiamoci con le chiare parole diffuse dai profili social del collettivo:\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\"Ci è stata chiesta una opinione sul cosiddetto emendamento antidelocalizzazione. Abbiamo provato a esprimerlo con un video.\r\n\r\n\r\n1. Si tratta di un provvedimento che riguarderebbe solo lo 0,1% delle aziende italiane.\r\n\r\n\r\n2. Non impedisce le delocalizzazioni ma anzi crea una procedura per delocalizzare. La resistenza Gkn sarebbe stata addirittura più dura e l'articolo 28 non ci sarebbe forse nemmeno stato.\r\n\r\n\r\n3. L'azienda che se ne va deve solo presentare un piano di mitigazione sociale. E anche se non lo fa o non lo rispetta, incappa nella più irrisoria delle multe: il raddoppio del ticket di licenziamento.\r\n\r\n\r\n4. Si pone mano alle \"modalità\" con cui veniamo licenziati. Ma il problema non erano solo le modalità.\r\n\r\n\r\n5. E smettiamola di discutere delle multinazionali che scappano, discutiamo dello Stato che resta. E lo Stato qua si limita a elargire bonus, senza vincoli, e a riscuotere multe (peraltro irrisorie).\r\n\r\n\r\nRispetto a quanto chiedevamo, non è che ci è stato dato \"di meno\", ci è stata data proprio una cosa diversa. Per usare una metafora storica, noi chiedevamo di abolire la pena di morte e si è finiti a discutere sul galateo del boia. #insorgiamo \"\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/F_m_21_12_Dario-di-GKN-su-decreti-delocalizzazioni.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di un membro dell'assemblea riders torinese che ci ha ribadito quanto ci avevano già detto pochi giorni fa i lavoratori iscritti al sindacato SiCobas che avevano lanciato il primo sciopero di quest'azienda del food delivery a Torino: \"il fatto che Just eat contrattualizzi i riders come subordinati non risolve i problemi, ne crea altri\".\r\n\r\nParallelamente alle pratiche messe in atto dal sopra citato sindacato di base, i fattorini si sono auto organizzati e in occasione della decisione dell'azienda di definire come \"assenza ingiustificata\" la giornata in cui le strade a Torino erano coperte di neve e ghiaccio (l'8 Dicembre) e per cui svariati riders si erano rifiutati di affrontare le condizioni pericolose del turno di lavoro, hanno messo con le spalle al muro i responsabili dell'azienda. Infatti dopo essersi presentati sotto agli uffici gestionali torinesi di Just eat, un determinato gruppo di lavoratori si è di fatto opposto alle modalità e le tempistiche comunicative dei loro datori, costringendoli ad un dialogo che ha dato anche i suoi frutti.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/F_m_21_12_Peppe-su-azioni-assemblea-torino-riders.mp3\"][/audio]","24 Dicembre 2021","2021-12-24 18:51:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/268160753_4864895456864375_5256183523151223437_n-2-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 21/12/2021",1640371889,[],[],{"post_content":171},{"matched_tokens":172,"snippet":173,"value":174},[52,124],"primo sciopero di quest'azienda del \u003Cmark>food\u003C/mark> \u003Cmark>delivery\u003C/mark> a Torino: \"il fatto che","Il primo approfondimento lo abbiamo fatto grazie al contributo di una new entry nella nostra redazione, che ha raccolto per noi le voci di parte del personale sanitario sospeso dal servizio perchè non provvista di super green pass, organizzato con il sindacato CUB. Pensiamo sia un dovere di chi vuole approfondire certe tematiche legate al lavoro, quella di sentire il punto di vista di lavoratorici e lavoratori che si ritrovano per un provvedimento calato dall'alto a perdere il lavoro e a diventare il capro espiatorio della società alle prese con una pandemia sanitaria.\r\n\r\nLe testimonianze raccolte comprendono fisioterapiste, infermiere, educatrici e anche personale addetto alle pulizie, che ci restituiscono una sensazione di indignazione e dissenso rispetto al trattamento che gli sta venendo riservato da parte dello Stato; infatti al momento del bisogno, durante il picco pandemico, quest'ultimo ha contato sugli sforzi lavorativi di queste persone, che mantenendo una giusta condotta data dai protocolli sanitari, ha di fatto contribuito allo svolgersi di un fondamentale servizio pubblico. Ora che invece le condizioni di incidenza delle mortalità e delle ospedalizzazioni da Covid-19 sono minori, si lascia il personale sanitario a casa e senza stipendio per 6 mesi, un provvedimento così severo non è mai stato preso, neanche per chi veniva sospeso dal lavoro per motivi disciplinari, che almeno mantiene diritto al 50% dello stipendio. Ci sorge spontaneo chiederci se questa caccia alle streghe da parte delle istituzioni, nei confronti di chi sceglie di non vaccinarsi, non sia in realtà un modo per distrarre dall'enorme inefficienza di provvedimenti che cambiano di continuo, presi palesemente più per volontà economiche che per reale interesse della salute pubblica e per una gestione delle emergenze \"made in Italy\" che si è sempre distinta nell'essere pessima.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/Interviste-lavoratrici-sospese.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto con Dario, esponente del collettivo di fabbrica GKN per fare luce sul decreto anti delocalizzazioni varato dal governo Draghi, in virtù anche della controproposta di legge scritta dagli operai stessi, aiutati da un team legale e dal senatore Mantero di PaP. Ma aiutiamoci con le chiare parole diffuse dai profili social del collettivo:\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\"Ci è stata chiesta una opinione sul cosiddetto emendamento antidelocalizzazione. Abbiamo provato a esprimerlo con un video.\r\n\r\n\r\n1. Si tratta di un provvedimento che riguarderebbe solo lo 0,1% delle aziende italiane.\r\n\r\n\r\n2. Non impedisce le delocalizzazioni ma anzi crea una procedura per delocalizzare. La resistenza Gkn sarebbe stata addirittura più dura e l'articolo 28 non ci sarebbe forse nemmeno stato.\r\n\r\n\r\n3. L'azienda che se ne va deve solo presentare un piano di mitigazione sociale. E anche se non lo fa o non lo rispetta, incappa nella più irrisoria delle multe: il raddoppio del ticket di licenziamento.\r\n\r\n\r\n4. Si pone mano alle \"modalità\" con cui veniamo licenziati. Ma il problema non erano solo le modalità.\r\n\r\n\r\n5. E smettiamola di discutere delle multinazionali che scappano, discutiamo dello Stato che resta. E lo Stato qua si limita a elargire bonus, senza vincoli, e a riscuotere multe (peraltro irrisorie).\r\n\r\n\r\nRispetto a quanto chiedevamo, non è che ci è stato dato \"di meno\", ci è stata data proprio una cosa diversa. Per usare una metafora storica, noi chiedevamo di abolire la pena di morte e si è finiti a discutere sul galateo del boia. #insorgiamo \"\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/F_m_21_12_Dario-di-GKN-su-decreti-delocalizzazioni.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di un membro dell'assemblea riders torinese che ci ha ribadito quanto ci avevano già detto pochi giorni fa i lavoratori iscritti al sindacato SiCobas che avevano lanciato il primo sciopero di quest'azienda del \u003Cmark>food\u003C/mark> \u003Cmark>delivery\u003C/mark> a Torino: \"il fatto che Just eat contrattualizzi i riders come subordinati non risolve i problemi, ne crea altri\".\r\n\r\nParallelamente alle pratiche messe in atto dal sopra citato sindacato di base, i fattorini si sono auto organizzati e in occasione della decisione dell'azienda di definire come \"assenza ingiustificata\" la giornata in cui le strade a Torino erano coperte di neve e ghiaccio (l'8 Dicembre) e per cui svariati riders si erano rifiutati di affrontare le condizioni pericolose del turno di lavoro, hanno messo con le spalle al muro i responsabili dell'azienda. Infatti dopo essersi presentati sotto agli uffici gestionali torinesi di Just eat, un determinato gruppo di lavoratori si è di fatto opposto alle modalità e le tempistiche comunicative dei loro datori, costringendoli ad un dialogo che ha dato anche i suoi frutti.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/F_m_21_12_Peppe-su-azioni-assemblea-torino-riders.mp3\"][/audio]",[176],{"field":77,"matched_tokens":177,"snippet":173,"value":174},[52,124],{"best_field_score":132,"best_field_weight":133,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":31,"score":134,"tokens_matched":84,"typo_prefix_score":84},{"document":180,"highlight":191,"highlights":196,"text_match":130,"text_match_info":199},{"comment_count":31,"id":181,"is_sticky":31,"permalink":182,"podcastfilter":183,"post_author":111,"post_content":184,"post_date":163,"post_excerpt":37,"post_id":181,"post_modified":185,"post_thumbnail":186,"post_title":187,"post_type":117,"sort_by_date":188,"tag_links":189,"tags":190},"72596","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-07-12-2021/",[94],"Il primo approfondimento lo abbiamo fatto con Carlos, rider per Just eat e attivista SiCobas, lui e altri suoi colleghi hanno iniziato a riunirsi in assemblee fino ad arrivare alla formazione della prima proclamazione di sciopero dei soli lavoratori di questo brand del food delivery. Infatti nonostante quest'azienda si fregi di essere l'unica a fornire un contratto da dipendenti ai loro riders, continuano le solite problematiche legate alle manutenzioni del mezzo a carico del lavoratore, le consegne che dovrebbero essere in una specifica area cittadina selezionata ad inizio turno e poi non vengono rispettate, rischi per la sicurezza non calcolati come fattore proporzionato con le paghe ecc..\r\n\r\nUn'estratto dai profili social del SiCobas a riguardo:\r\n\r\n\"\r\n\r\nNella serata di ieri un centinaio di riders JustEat, organizzati con il SI Cobas, hanno scioperato a Torino, bloccando la totalità delle consegne in tutta la parte nord della città e mandando in tilt l'applicazione. Uno sciopero a cui si sono aggregati immediatamente anche i colleghi intercettati durante la mobilitazione e i picchetti davanti ai ristoranti e fast-food.\r\n\r\n\r\nDurante la serata, ci è giunta la terribile notizia di un collega gravemente investito mentre lavorava. A lui va tutta la nostra solidarietà, consci che fatti come questo sono all'ordine del giorno per noi riders, che mettiamo costantemente a rischio la nostra vita per un salario misero.\r\n\r\n\r\nAl termine dello sciopero, l'assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici ha deciso di proseguire la lotta. Fino all'ottenimento dell'incontro con l'azienda, continuerà lo stato di agitazione, pronti, come riders, a mettere in campo tutte le azioni di protesta e di sciopero necessarie per far capire a Takeaway.com che non siamo dei numeri in una app, ma lavoratori, proletari in carne ed ossa che rivendicano salario, sicurezza, diritti e dignità.\"\r\n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/F_m_07_12_Scopero-Just-eat-sicobas.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Enrico Riboni, nostro inviato/collaboratore dalla Francia, su:\r\n\r\n\r\n \til ministro Francese Sebastien Lecornu dei territori d'oltremare in visita nella Martinica l'1/12/2021: è blocco totale in tutti i territori;\r\n \ta fine novembre 2021 l'esercito francese spara durante una manifestazione sui civili in Burkina Faso uccidendo 4 manifestanti e ferendone altri 20: i manifestanti si opponevano al passaggio di un convoglio militare francese;\r\n \til 5/12/2021 Eric Zemmour, candidato di estrema destra, ha tenuto un primo comizio al Palazzo Esposizioni di Villepinte, a nord di Parigi, davanti a diverse migliaia di sostenitori. Oltre 2000 manifestanti antirazzisti hanno sfilato invece contro la sua candidatura, con scontri e tafferugli diffusi.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/F_m_07_12_Riboni-su-rivolte-colonie-fracesi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto con un'insegnante precaria, che ci ha fatto un escursus sulle differenti e palesi problematiche che interessano al momento la scuola pubblica: tra obbligo vaccinale per il personale sanitario, pena la sospensione di 6 mesi a stipenzio zero, finanziamenti studiati per insegnanti \"meritevoli\", la continuativa volontà politica a precarizzare sempre di più il lavoro, per citarne alcun . Abbiamo inoltre trattato assieme alcune delle rivendicazioni dello sciopero nazionale del personale scolastico proclamato il 10 Dicembre alle ore 10 da CGIL, Anief, UIL, COBAS, CUB.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/F_m_07_12_Insegnante-su-sciopero-generale-e-rivendicazioni.mp3\"][/audio]","2021-12-24 00:51:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/buuuurki-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 07/12/2021",1640307078,[],[],{"post_content":192},{"matched_tokens":193,"snippet":194,"value":195},[52,124],"lavoratori di questo brand del \u003Cmark>food\u003C/mark> \u003Cmark>delivery\u003C/mark>. 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A lui va tutta la nostra solidarietà, consci che fatti come questo sono all'ordine del giorno per noi riders, che mettiamo costantemente a rischio la nostra vita per un salario misero.\r\n\r\n\r\nAl termine dello sciopero, l'assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici ha deciso di proseguire la lotta. Fino all'ottenimento dell'incontro con l'azienda, continuerà lo stato di agitazione, pronti, come riders, a mettere in campo tutte le azioni di protesta e di sciopero necessarie per far capire a Takeaway.com che non siamo dei numeri in una app, ma lavoratori, proletari in carne ed ossa che rivendicano salario, sicurezza, diritti e dignità.\"\r\n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/F_m_07_12_Scopero-Just-eat-sicobas.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Enrico Riboni, nostro inviato/collaboratore dalla Francia, su:\r\n\r\n\r\n \til ministro Francese Sebastien Lecornu dei territori d'oltremare in visita nella Martinica l'1/12/2021: è blocco totale in tutti i territori;\r\n \ta fine novembre 2021 l'esercito francese spara durante una manifestazione sui civili in Burkina Faso uccidendo 4 manifestanti e ferendone altri 20: i manifestanti si opponevano al passaggio di un convoglio militare francese;\r\n \til 5/12/2021 Eric Zemmour, candidato di estrema destra, ha tenuto un primo comizio al Palazzo Esposizioni di Villepinte, a nord di Parigi, davanti a diverse migliaia di sostenitori. 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Cobas è disponibile a qualsiasi confronto per risolvere la situazione del magazzini Fedex di Piacenza, ma ribadendo per conto dei lavoratori la più netta indisponibilità ad accettare ricatti al ribasso.\r\nCon questo spirito proseguirà la lotta e la preparazione degli incontri previsti nell’ambito dell’unica trattativa realmente esistente al momento: quella fra padroni e S.I. Cobas.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F_m_05_10_Haitham-su-FedEx.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Marco, che ci ha aggiornato sulla lotta de* lavorator* Greci del food delivery:\r\n\r\nIl 15 settembre scorso Efood, una delle principali compagnie di food delivery in Grecia, ha mandato un messaggio ricattatorio ai lavoratori e le lavoratrici in cui veniva imposto il passaggio ad un contratto da collaboratore autonomo (freelancer), pena la perdita del lavoro... una musica già sentita in giro per il mondo ma che in Grecia suona per la prima volta...\r\n\r\nSe prima dell'estate il governo greco ha potuto varare in piena emergenza covid una legge che aumenta lo strapotere delle aziende ai danni dei lavoratori, adesso sono le aziende stesse a prendere coraggio per inseguire le loro gemelle europee sul terreno dell'erosione delle tutele e dei diritti.\r\n\r\nLa riposta di lavoratori e lavoratrici e della parte della società che non tollera le ingiustizie non si è fatta attendere: nei giorni successivi alla pubblicazione della notizia sul passaggio da lavoro subordinato ad autonomo un boicottaggio ha abbattuto i guadagni di efood e le recensioni su Google messo al tappeto anni e anni di advertising ossessivo da parte di Efood.\r\n\r\nNei giorni successivi invece i lavoratori e le lavoratrici del delivery, principalmente di efood ma anche di Wolt o dipendenti di singoli ristoranti, si sono presi le strade in un rumorosissimo e infinito serpentone di motorini (ma c'erano anche alcun* temerar* in bici!) che ha attraversato il centro di Atene per raggiungere gli uffici di Efood in periferia. Convocato da Sveod (Σ.Β.Ε.Ο.Δ.), sindacato autonomo di base con sede a Exarcheia decisamente maggioritario nel settore del delivery e da Setxa (sindacato dei lavoratori del turismo legato a PAME), il corteo ha portato la rabbia e la solidarietà nelle piazze e nei viali di Atene.\r\n\r\nDagli uffici blindati dai reparti antisommossa M.A.T. c'è stata una prima apertura al dialogo e qualche tentennamento: dapprima hanno mandato qualche responsabile minore senza alcun potere decisionale (anche questa musica già sentita) e poi hanno chiesto di trattare ma senza la folla di motorini ad assediare gli uffici.\r\n\r\nLa risposta di lavoratrici e lavoratori a fronte di queste ridicolaggini è stata di proclamare uno sciopero di 24 ore per venerdì 24 settembre, allargato a tutte le compagnie.\r\n\r\nLe aziende trovano il loro ardire al riparo delle leggi promosse dai governi e forti della protezione della polizia.\r\n\r\nChi lavora può contare sulle proprie forze, sul sostegno de* compagn* e sul favore popolare, che si è palesato negli applausi dai balconi e agli angoli di ogni quartiere...\r\n\r\nPer un'ampia parte della classe operaia greca è chiaro che l'attacco alle condizioni di lavoro e di vita ai lavoratori di efood è il preludio ad un attacco generalizzato a tutti e tutte coloro che lavorano.\r\n\r\nE sicuramente il sostegno alla lotta del delivery non mancherà.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F_m_05_10_Protesta-eFood-in-Grecia-porta-alla-vittoria.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n ","7 Ottobre 2021","2021-10-07 10:01:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/efood-protest-athens-pedion-tou-arews-panikos-twitter-2-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 05/10/2021",1633600875,[],[],{"post_content":214},{"matched_tokens":215,"snippet":216,"value":217},[52,124],"lotta de* lavorator* Greci del \u003Cmark>food\u003C/mark> \u003Cmark>delivery\u003C/mark>:\r\n\r\nIl 15 settembre scorso Efood,","Il primo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Fabio, attivista SiCobas a cui abbiamo chiesto un resoconto dell'assemblea cittadina tenutasi sotto la tettoia dell'orologio a porta palazzo venerdì 1 ottobre in preparazione allo sciopero generale dell'11 ottobre proclamato dal sindacalismo di base:\r\n\r\n\r\nL’11 ottobre deve diventare il punto di partenza per una vera controffensiva di classe; lo sciopero generale deve essere uno sciopero politico contro il governo Draghi e contro l’utilizzo capitalistico dell’emergenza pandemica:\r\n\r\n \tcontro il caro vita e l’aumento delle tariffe;\r\n\r\n\r\n \tper il rilancio della sanità e la piena tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici;\r\n\r\n\r\n \tcontro l’utilizzo strumentale e antiproletario della campagna vaccinale: no al greenpass, inutile a fronteggiare la pandemia ma utile da un lato a dividere e reprimere i lavoratori, dall’altro a garantire ai padroni la disapplicazione delle misure di prevenzione dal contagio e di tutela della salute sui luoghi di lavoro;\r\n\r\n\r\n \tper un lavoro di pubblica utilità oppure il salario medio garantito a tutti i disoccupati e le disoccupate; \r\n\r\n\r\n \tcontro il proliferare di contratti precari; \r\n\r\n\r\n \tper la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro, per lavorare tutti e lavorare meno;\r\n\r\n\r\n \tper la difesa dei contratti collettivi nazionali di lavoro e un aumento generalizzato dei salari più bassi;\r\n\r\n\r\n \tper il rilancio dell’edilizia popolare e il blocco a tempo indeterminato degli sfratti;\r\ncontro le politiche di rapina e devastazione dell’ambiente;\r\n\r\n\r\n \tper far sì che siano i padroni a pagare i costi della crisi con una drastica progressività delle imposte – 10% sul 10% più ricco;\r\n\r\n\r\n \tper garantire ai lavoratori immigrati pieno diritto di cittadinanza e cancellare il decreto Salvini;\r\n\r\n\r\n \tper la piena tutela delle donne lavoratrici, contro ogni forma di discriminazione salariale, di violenza maschile e di sessismo;\r\n\r\n\r\n \tcontro le guerre imperialistiche e per una drastica riduzione delle spese militari a favore della spesa sociale;\r\n\r\n\r\n \tper costruire una vera rete di collegamento delle lotte in chiave internazionale.\r\n\r\nCostruiamo ovunque comitati territoriali di sciopero verso l’11 ottobre\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F_m_05_10_Fabio-SiCobas-su-Sciopero-generale-11_10.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Haitham Hemdal sicobas Piacenza sul caso dei licenziamenti dei 280 lavoratori Fedex del magazzino di Piacenza chiuso da aprile 2021: i lavoratori non hanno accettato l'ennesima provocazione dei confederali che hanno organizzato un'assemblea con la presenza di pochi lavoratori:\r\n\r\nL’adesione di venti lavoratori alla ricerca di una buonuscita all’ipotesi di accordo non può imporre alla maggioranza dei lavoratori Fedex alcunché.\r\nPer questo, si stanno moltiplicando in queste ore le azioni di sciopero e boicottaggio ai danni di Fedex in tutte le città italiane.\r\nTali azioni continueranno se Fedex non si presenterà alla trattativa comunicataci dal Ministro Orlando con una soluzione soddisfacente per tutti i lavoratori impiegati nel sito piacentino.\r\nIl S.I. Cobas è disponibile a qualsiasi confronto per risolvere la situazione del magazzini Fedex di Piacenza, ma ribadendo per conto dei lavoratori la più netta indisponibilità ad accettare ricatti al ribasso.\r\nCon questo spirito proseguirà la lotta e la preparazione degli incontri previsti nell’ambito dell’unica trattativa realmente esistente al momento: quella fra padroni e S.I. Cobas.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F_m_05_10_Haitham-su-FedEx.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Marco, che ci ha aggiornato sulla lotta de* lavorator* Greci del \u003Cmark>food\u003C/mark> \u003Cmark>delivery\u003C/mark>:\r\n\r\nIl 15 settembre scorso Efood, una delle principali compagnie di \u003Cmark>food\u003C/mark> \u003Cmark>delivery\u003C/mark> in Grecia, ha mandato un messaggio ricattatorio ai lavoratori e le lavoratrici in cui veniva imposto il passaggio ad un contratto da collaboratore autonomo (freelancer), pena la perdita del lavoro... una musica già sentita in giro per il mondo ma che in Grecia suona per la prima volta...\r\n\r\nSe prima dell'estate il governo greco ha potuto varare in piena emergenza covid una legge che aumenta lo strapotere delle aziende ai danni dei lavoratori, adesso sono le aziende stesse a prendere coraggio per inseguire le loro gemelle europee sul terreno dell'erosione delle tutele e dei diritti.\r\n\r\nLa riposta di lavoratori e lavoratrici e della parte della società che non tollera le ingiustizie non si è fatta attendere: nei giorni successivi alla pubblicazione della notizia sul passaggio da lavoro subordinato ad autonomo un boicottaggio ha abbattuto i guadagni di efood e le recensioni su Google messo al tappeto anni e anni di advertising ossessivo da parte di Efood.\r\n\r\nNei giorni successivi invece i lavoratori e le lavoratrici del \u003Cmark>delivery\u003C/mark>, principalmente di efood ma anche di Wolt o dipendenti di singoli ristoranti, si sono presi le strade in un rumorosissimo e infinito serpentone di motorini (ma c'erano anche alcun* temerar* in bici!) che ha attraversato il centro di Atene per raggiungere gli uffici di Efood in periferia. Convocato da Sveod (Σ.Β.Ε.Ο.Δ.), sindacato autonomo di base con sede a Exarcheia decisamente maggioritario nel settore del \u003Cmark>delivery\u003C/mark> e da Setxa (sindacato dei lavoratori del turismo legato a PAME), il corteo ha portato la rabbia e la solidarietà nelle piazze e nei viali di Atene.\r\n\r\nDagli uffici blindati dai reparti antisommossa M.A.T. c'è stata una prima apertura al dialogo e qualche tentennamento: dapprima hanno mandato qualche responsabile minore senza alcun potere decisionale (anche questa musica già sentita) e poi hanno chiesto di trattare ma senza la folla di motorini ad assediare gli uffici.\r\n\r\nLa risposta di lavoratrici e lavoratori a fronte di queste ridicolaggini è stata di proclamare uno sciopero di 24 ore per venerdì 24 settembre, allargato a tutte le compagnie.\r\n\r\nLe aziende trovano il loro ardire al riparo delle leggi promosse dai governi e forti della protezione della polizia.\r\n\r\nChi lavora può contare sulle proprie forze, sul sostegno de* compagn* e sul favore popolare, che si è palesato negli applausi dai balconi e agli angoli di ogni quartiere...\r\n\r\nPer un'ampia parte della classe operaia greca è chiaro che l'attacco alle condizioni di lavoro e di vita ai lavoratori di efood è il preludio ad un attacco generalizzato a tutti e tutte coloro che lavorano.\r\n\r\nE sicuramente il sostegno alla lotta del \u003Cmark>delivery\u003C/mark> non mancherà.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/F_m_05_10_Protesta-eFood-in-Grecia-porta-alla-vittoria.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n ",[219],{"field":77,"matched_tokens":220,"snippet":216,"value":217},[52,124],{"best_field_score":132,"best_field_weight":133,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":31,"score":134,"tokens_matched":84,"typo_prefix_score":84},{"document":223,"highlight":235,"highlights":240,"text_match":130,"text_match_info":243},{"comment_count":31,"id":224,"is_sticky":31,"permalink":225,"podcastfilter":226,"post_author":111,"post_content":227,"post_date":228,"post_excerpt":37,"post_id":224,"post_modified":229,"post_thumbnail":230,"post_title":231,"post_type":117,"sort_by_date":232,"tag_links":233,"tags":234},"68110","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbica-30-03-2021/",[94],"Il primo approfondimento lo abbiamo fatto con Romolo della Cub piemonte sulla battaglia che le lavoratrici addette al confezionamento e stoccaggio stanno muovendo nei confronti dell'azienda Jakala. La forza e la determinazione di queste donne, seppure in un ambiente di lavoro ostile e asfissiante, hanno portato all'ottenimento di tavoli di trattativa prima con le cooperative appaltanti, poi con la casa madre stessa. Andiamo a sentire come si è concluso l'ultimo tra questi incontri.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/F_m_30_03_Romolo-CUB-su-aggiornamenti-Jakala.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo appuntamento lo abbiamo fatto con Hathim lavoratore Tnt di Piacenza che ci ha aggiornato sulle varie vicende di ordinaria repressione degli attivisti del sindacato SI Cobas, in particolare riguardo alle lotte portate avanti allo stabilimento FedEx/TNT di Piacenza. Due di loro, Arafat e Carlo sono stati liberati dopo lo sciopero della logistica avvenuto il 26 Marzo, ma un secchiata d'acqua fredda arriva sui lavoratori. Infatti l'azienda madre comunica di voler chiudere lo stabilimento di Piacenza, fregandosene di fatto di accordi presi in precedenza con in sindacato e le istituzioni. Andiamo a scoprire tutte le sfaccettature di questa importante lotta per tutto il settore logistico nazionale.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/F_m_30_03_Haitham-FedEx-Piacenza-su-misure-repressive.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto con Tiziano e Peppe dell'assemblea riders di Torino. Con il primo abbiamo ripercorso il racconto dello sciopero nazionale dei fattorini del food delivery avvenuto lo scorso 26 Marzo e con il secondo abbiamo approfondito le novità contrattuali previste da Just Eat, che ha voluto distinguersi in correttezza nei confronti dei lavoratori rispetto alle altre piattaforme. Ma come mai le proposte per questo contratto non sono arrivate dai lavoratori e come si farà a decidere chi tra i riders verrà contrattualizzato con queste nuove modalità?\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/F_m_30_03_Riders-su-sciopero-e-nuovi-contratti-just-eat.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","1 Aprile 2021","2021-04-01 14:35:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Jakala-2-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbica 30/03/2021",1617287717,[],[],{"post_content":236},{"matched_tokens":237,"snippet":238,"value":239},[52,124],"sciopero nazionale dei fattorini del \u003Cmark>food\u003C/mark> \u003Cmark>delivery\u003C/mark> avvenuto lo scorso 26 Marzo","Il primo approfondimento lo abbiamo fatto con Romolo della Cub piemonte sulla battaglia che le lavoratrici addette al confezionamento e stoccaggio stanno muovendo nei confronti dell'azienda Jakala. 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