","13 settembre - FREE ALL ANTIFAS!","post",1757382661,[60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/antifa/","http://radioblackout.org/tag/budapest/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/detenuti/","http://radioblackout.org/tag/free-maja/","http://radioblackout.org/tag/ungheria/",[15,21,17,19,25,23],{"post_content":68,"post_title":74,"tags":78},{"matched_tokens":69,"snippet":72,"value":73},[70,71],"Free","Maja","mobilitazione condivisa chiamata dal comitato \u003Cmark>Free\u003C/mark> \u003Cmark>Maja\u003C/mark>, lanciando anche a Milano nella","Giornata di solidarietà internazionale: riportare \u003Cmark>Maja\u003C/mark> a casa!!\r\n\r\nTraduciamo l’appello ad una mobilitazione condivisa chiamata dal comitato \u003Cmark>Free\u003C/mark> \u003Cmark>Maja\u003C/mark>, lanciando anche a Milano nella giornata di sabato 13 settembre:\r\n\r\n-16.30 presidio al consolato tedesco in via Solferino 40\r\n\r\n-17.30 dibattito coi comitati internazionali alla Dogana Occupata di via volta 22, a seguire live e djset”Vogliamo unirci alle numerose e straordinarie azioni di solidarietà per lo sciopero della fame di \u003Cmark>Maja\u003C/mark> e invochiamo una grande giornata di mobilitazione la prossima settimana!\r\n\r\n\u003Cmark>Maja\u003C/mark> è ancora ricoverata nell’ospedale del carcere e non è ancora chiaro quando potrà tornare in Germania o per quanto tempo sarà sottoposta alle disumane condizioni carcerarie. La prossima udienza in tribunale per \u003Cmark>Maja\u003C/mark> è il 22 settembre.Vogliamo dimostrare ancora una volta, in modo chiaro e forte, che non lasceremo \u003Cmark>Maja\u003C/mark> da sol*, nemmeno dopo lo sciopero della fame! \u003Cmark>Maja\u003C/mark> deve essere liberat* dall’isolamento e tornare a casa!La nostra solidarietà non va solo a \u003Cmark>Maja\u003C/mark>. Zaid è seriamente minacciato dall’estradizione in Ungheria, e l’estradizione non è esclusa nemmeno per gli altri imputati. Il verdetto nel procedimento penale contro Hanna è previsto per metà settembre presso la Corte d’Appello di Monaco. Altri due importanti processi politici sono previsti per questo autunno.Includiamoli nelle nostre azioni di solidarietà per \u003Cmark>Maja\u003C/mark>!Siate attiv*, creativ* e rumoros*!”\r\n\r\nAscolta la diretta con un compagno di Milano sulla situazione di \u003Cmark>Maja\u003C/mark> e dell* altr* imputate per il processo contro l* antifas per il \"Giorno dell'onore”, un raduno neonazista ungherese, informati sul canale telegram https://t.me/freeallantifas e sul blog https://freeallantifas.noblogs.org/\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/freeallantifas.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":75,"snippet":77,"value":77},[76],"FREE","13 settembre - \u003Cmark>FREE\u003C/mark> ALL ANTIFAS!",[79,81,83,85,87,92],{"matched_tokens":80,"snippet":15},[],{"matched_tokens":82,"snippet":21},[],{"matched_tokens":84,"snippet":17},[],{"matched_tokens":86,"snippet":19},[],{"matched_tokens":88,"snippet":91},[89,90],"free","maja","\u003Cmark>free\u003C/mark> \u003Cmark>maja\u003C/mark>",{"matched_tokens":93,"snippet":23},[],[95,98,104],{"field":96,"matched_tokens":97,"snippet":72,"value":73},"post_content",[70,71],{"field":34,"indices":99,"matched_tokens":101,"snippets":103},[100],4,[102],[89,90],[91],{"field":105,"matched_tokens":106,"snippet":77,"value":77},"post_title",[76],1157451471441625000,{"best_field_score":109,"best_field_weight":110,"fields_matched":111,"num_tokens_dropped":46,"score":112,"tokens_matched":38,"typo_prefix_score":46},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",{"document":114,"highlight":135,"highlights":156,"text_match":167,"text_match_info":168},{"cat_link":115,"category":116,"comment_count":46,"id":117,"is_sticky":46,"permalink":118,"post_author":119,"post_content":120,"post_date":121,"post_excerpt":52,"post_id":117,"post_modified":122,"post_thumbnail":123,"post_thumbnail_html":124,"post_title":125,"post_type":57,"sort_by_date":126,"tag_links":127,"tags":133},[43],[45],"95672","http://radioblackout.org/2025/02/free-gino-rinviata-ludienza-del-12-febbraio/","info","Dall’arresto in Francia dello scorso novembre, Gino è deteuto nella prigione francese di Fresnes alla periferia di Parigi, su mandato europeo dall'ungheria a seguito delle contestazioni antifascite alla giornata dell’onore a Budapest a cui lui ha preso parte nel 2023. \r\nAllo stato attuale sta quindi alla giustizia francese valutare l’assenso ad un’eventuale estradizione in Ungheria, paese dove dovrebbe affrontare un processo esclusivamente politico per il semplice fatto di essere militante antifascista. \r\n\r\nQuesto mercoledì avrebbe dovuto tenersi l'udienza in merito all'estradizione, che si è tramutata nell'diniego dei domiciliari a Gino da parte dei guidici Francesi, e in un rinvio al 12 Marzo. Infatti la corte aveva ricchiesto dei documenti all'Ungheria che attestassero la garanzia di condizioni di carcere che non andassero a violare i diritti fondamentali di base e a garanzia dell'incolumita fisica di Abazaj, considerata a rischio per via delle sue opinioni politiche. Queste documentazioni sono arrivate solo in una piccola parte e per di più il giorno prima dell'udienza.\r\nLa condizione di carcere inumano in Ungheria è già stata attestata in tutte le altre estradizioni in Ungheria deglia altri imputati come Ilaria Salis e Maja e restituuiscono un quadro di evidente malfunzionamento dell’unione europea del parlamento e del consiglio d’europa, sulla cui voce in capitolo rischiano di primeggiare gli interessi della Real Politik Ungherese.\r\n\r\nGià molte volte, infatti, l’ungheria è stata sanzionata per la violazione di elementi dello stato di diritto, come la presunzione d’innocenza. Molte di queste infrazioni sono state poi però ritirate per via delle contrattazioni di palazzo legati agli interessi della real politik europea, come nel caso dell’approvazione dello sblocco dei fondi per l’ucraina.\r\n\r\nRicordiamo il Corteo che si terrà a Milano il 1 marzo \"Free All Antifas\" in solidarietà a Gino, Maja e tutt* le antifa che subiscono persecuzione e carcerazione.\r\n\r\nNe parliao con l'avvocato di Ilaria Salis e Gabriele Marchesi, anch'essi imputati per il processo di Budapest, Eugenio Losco:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/GinoAbazajUdienza12Febbraio.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer mantenersi informati sul processo e lo stato di Gino: free_gino_libero ","14 Febbraio 2025","2025-02-15 17:01:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-14-02-25-20.44-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"126\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-14-02-25-20.44-300x126.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-14-02-25-20.44-300x126.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-14-02-25-20.44-1024x430.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-14-02-25-20.44-768x323.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Immagine-14-02-25-20.44.jpg 1237w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Free Gino: Rinviata l'udienza del 12 Febbraio",1739565924,[128,129,130,131,132],"http://radioblackout.org/tag/antifascismo/","http://radioblackout.org/tag/free-all-antifas/","http://radioblackout.org/tag/free-gino/","http://radioblackout.org/tag/giornata-dellonore/","http://radioblackout.org/tag/processo-agli-antifascisti/",[134,29,27,31,33],"antifascismo",{"post_content":136,"post_title":140,"tags":143},{"matched_tokens":137,"snippet":138,"value":139},[70,71],"a Milano il 1 marzo \"\u003Cmark>Free\u003C/mark> All Antifas\" in solidarietà a Gino, \u003Cmark>Maja\u003C/mark> e tutt* le antifa che","Dall’arresto in Francia dello scorso novembre, Gino è deteuto nella prigione francese di Fresnes alla periferia di Parigi, su mandato europeo dall'ungheria a seguito delle contestazioni antifascite alla giornata dell’onore a Budapest a cui lui ha preso parte nel 2023. \r\nAllo stato attuale sta quindi alla giustizia francese valutare l’assenso ad un’eventuale estradizione in Ungheria, paese dove dovrebbe affrontare un processo esclusivamente politico per il semplice fatto di essere militante antifascista. \r\n\r\nQuesto mercoledì avrebbe dovuto tenersi l'udienza in merito all'estradizione, che si è tramutata nell'diniego dei domiciliari a Gino da parte dei guidici Francesi, e in un rinvio al 12 Marzo. Infatti la corte aveva ricchiesto dei documenti all'Ungheria che attestassero la garanzia di condizioni di carcere che non andassero a violare i diritti fondamentali di base e a garanzia dell'incolumita fisica di Abazaj, considerata a rischio per via delle sue opinioni politiche. Queste documentazioni sono arrivate solo in una piccola parte e per di più il giorno prima dell'udienza.\r\nLa condizione di carcere inumano in Ungheria è già stata attestata in tutte le altre estradizioni in Ungheria deglia altri imputati come Ilaria Salis e \u003Cmark>Maja\u003C/mark> e restituuiscono un quadro di evidente malfunzionamento dell’unione europea del parlamento e del consiglio d’europa, sulla cui voce in capitolo rischiano di primeggiare gli interessi della Real Politik Ungherese.\r\n\r\nGià molte volte, infatti, l’ungheria è stata sanzionata per la violazione di elementi dello stato di diritto, come la presunzione d’innocenza. Molte di queste infrazioni sono state poi però ritirate per via delle contrattazioni di palazzo legati agli interessi della real politik europea, come nel caso dell’approvazione dello sblocco dei fondi per l’ucraina.\r\n\r\nRicordiamo il Corteo che si terrà a Milano il 1 marzo \"\u003Cmark>Free\u003C/mark> All Antifas\" in solidarietà a Gino, \u003Cmark>Maja\u003C/mark> e tutt* le antifa che subiscono persecuzione e carcerazione.\r\n\r\nNe parliao con l'avvocato di Ilaria Salis e Gabriele Marchesi, anch'essi imputati per il processo di Budapest, Eugenio Losco:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/GinoAbazajUdienza12Febbraio.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer mantenersi informati sul processo e lo stato di Gino: free_gino_libero ",{"matched_tokens":141,"snippet":142,"value":142},[70],"\u003Cmark>Free\u003C/mark> Gino: Rinviata l'udienza del 12 Febbraio",[144,146,149,152,154],{"matched_tokens":145,"snippet":134},[],{"matched_tokens":147,"snippet":148},[70],"\u003Cmark>Free\u003C/mark> All Antifas",{"matched_tokens":150,"snippet":151},[70],"\u003Cmark>Free\u003C/mark> Gino",{"matched_tokens":153,"snippet":31},[],{"matched_tokens":155,"snippet":33},[],[157,159,161],{"field":96,"matched_tokens":158,"snippet":138,"value":139},[70,71],{"field":105,"matched_tokens":160,"snippet":142,"value":142},[70],{"field":34,"indices":162,"matched_tokens":163,"snippets":166},[14,38],[164,165],[70],[70],[148,151],1157451470635794400,{"best_field_score":169,"best_field_weight":170,"fields_matched":111,"num_tokens_dropped":46,"score":171,"tokens_matched":38,"typo_prefix_score":46},"2211897475072",14,"1157451470635794547",6646,{"collection_name":57,"first_q":25,"per_page":174,"q":25},6,{"facet_counts":176,"found":14,"hits":184,"out_of":212,"page":14,"request_params":213,"search_cutoff":35,"search_time_ms":111},[177,181],{"counts":178,"field_name":179,"sampled":35,"stats":180},[],"podcastfilter",{"total_values":46},{"counts":182,"field_name":34,"sampled":35,"stats":183},[],{"total_values":46},[185],{"document":186,"highlight":200,"highlights":205,"text_match":208,"text_match_info":209},{"comment_count":46,"id":187,"is_sticky":46,"permalink":188,"podcastfilter":189,"post_author":190,"post_content":191,"post_date":192,"post_excerpt":52,"post_id":187,"post_modified":193,"post_thumbnail":194,"post_title":195,"post_type":196,"sort_by_date":197,"tag_links":198,"tags":199},"20512","http://radioblackout.org/podcast/musiche-impossibili-delloriente-estremo-una-storia-segreta/",[],"outsidermusic","Il Giappone della fine degli anni 50 era un enigma indecifrabile come una partita di Go. Persa la guerra e non ancora diradatisi le nebbie nucleari scaricate da enola gay, il paese cercava di rialzare la testa. Anzitutto culturalmente, a causa di un improbabile tentativo di far pace col passato. Dopo la guerra, praticamente tutta la musica giapponese era figlia del jazz e del rock che provenivano dagli states, allungando il conto di un debito che ormai sarebbe stato impossibile da pagare.\r\nDopo secoli di radicale autonomia nello sviluppo dei modelli culturali \"locali\", blindati dai misteriosi segni dell'alfabeto kenji, finalmente verso la metà dei 50 le cose inziarono a cambiare. Come funghetti sacri nascevano i primi, rabbiosi strappi verso la stratosfera.\r\nPiù di chiunque altro accese la miccia il Group Ongaku, potente macchina free-form che prendeva tanto dai californiani del Flusso (!), quanto dall'accademia di Darmstad (Cage e Stockausen), collettivo già apprezzato alla fine degli anni 50 tanto da Ennio Morricone (che all'epoca oltre a Se telefonando con Mina era impegnato anche lui in torbidi progetti underground) quanto da Cornelius Cardew e Keith Rowe. Il Gruppo mescolava la tradizione giapponese del balletto e del teatro Gedo con potenti iniezioni di avanguardia pura, rifiuto del serialismo, scatarrate e sputazzi sonori che dopo 50 (cinquanta) anni possono far impallidire l'ascoltatore non preparato.\r\nL'influenza del Gruppo fu enorme e si diffuse rapidamente nel giro di qualche anno, tanto che tra chi li citava potevi trovare una band di scoppiati come i Red Crayola, quanto l'austero collettivo italiano denominato GINC (o gruppo di improvvisazione nuova consonanza, esperienza seminale tra le più importanti e sconosciute dell'intera storia del rock di rottura). A ciò è necessario aggiungere che non esistevano allora nè le riviste attente a questo tipo di fenomeni, nè tantomeno altro modo di carpire informazioni su questo sotto-mondo. Dopo il Group Ongaku, nulla sarà più lo stesso. La psichedelia, il folklore e la musica free form saranno per sempre nel dna delle esperienze radicali fatti nella terra dei ciliegi.\r\nDopo lo svergognamento del 69, che mise a nudo il re, portando fuori tutte le contraddizioni e le repressioni di una società impazzita, dall'LSD al sesso libero al rock rumoroso e fuori di testa, le cose sarebbero cambiate ancora.\r\nNel Dicembre del 1971 un movimento di protesta nato per appoggiare alcuni agricoltori di Tokyo contro l’espansione di un aeroporto, si trasformò nella prima sarabanda autenticamente di rottura con la tradizione musicale che i giovani nipponici avessero mai conosciuto; non a caso, per questo concerto misterioso, di cui esistono varie versioni clandestine dai bootleg in cd ai super8, furono chiamate tutte le derive della now-music, nessuno escluso: il resoconto sonoro è una brillante miscellanea di momenti free-jazz (Masayuki 'Jojo' Takayanagi, Mototeru Takagi, Shun Ochiai); rock più basico (Dew; bravi i Blues Creation); folk tradizionale (Fujin Kotodai) e contestatario (Zuno Keisatsu) e, in cauda venenum, noise da camera delle torture con i Lost Aaraaff di Keiji Haino, con una programmatica Hell of screams. Quel giovane lungocrinito che si muoveva come un indiavolato, esoterica mutazione genetica tra Robert Johnson, Hendrix e un monaco zen, sarà non a caso considerato uno dei maestri segreti della musica del dopoguerra.\r\nLa strada ormai era aperta: nacquero i Taj Majal Travellers e Les Rallizes Denudes, band che coniarono lingue segrete capaci di sradicare le convenzioni borghesi in musica, producendo forse la vetta, mai eguagliata di uno sperimentalismo, oserei dire \"politico\", senza precedenti. Queste musiche estreme e impossibili ridicolizzavano l'intorpidimento di una società inginocchiata al dio del benessere che sacrificava le passioni sull'altare della trimurti lavoro-casa-famiglia, anestetizzando i suoi impulsi più animaleschi, psichici e fisici. Secondo il vangelo di questi rivoluzionari armati di grossi impianti di amplificazione, la contemporaneità era sempre meno capace di elaborare (e capire) i segnali di frattura che venivano da certi settori della società. Lsd, critica dell'establishment e rumore misto all'improvvisazione radicale come icona dell'assassinio delle convenzioni, entrarono prepotentemente nel lessico dei giovani nipponici.\r\nA tacer d'altro, in musica questi passaggi rimangono ancora insuperati. Taj Mahal Travellers furono, gli inventori del drone, una musica che oggi ha perso tutta la sua provocatoria instancabile bellezza, rinsecchita come si trova tra futili esperimenti riproduttivi (direi seriali ma non lo dico) e mere questioni estetiche.\r\nLes Rallized Denudes, grazie a Mizutani e ai suoi amici svitati, furono rinnegati ancor prima dalla stessa società che mettevano a nudo con lamate di rumore bianco che dai loro ascoltatori. Mescolarono violenza musicale e lotta politica finchè alcuni di loro furono arrestati- libretto rosso in tasca - mentre dirottavano in Korea il famoso volo di linea Yodogo. Il governo non la prese bene e sappiamo come è andata a finire: i dischi spariti, Mizutani che finisce a fare l'eremita nei bassifondi di Tokio protetto da alcuni amici e costantemente braccato dai servizi segreti giapponesi, così che tutta la storia finisce in archivio. Fino ad oggi.\r\nSe certi eccessi non scandalizzano più e gli ascoltatori hanno imparato, seppur senza capire a fondo, a distillare senso dalle grammatiche giapponesi, è altrettanto vero che la situazione è ancora fluida. Sentiamo una riscoperta del prog più marcio, coon la contestuale esumazioni di tecniche che certamente nei tardi 60 gente come Magical Power Mako, Gedo e J.A. Caesar, Takeishi Mizutani o Masaiko Sato, hanno saputo approfondire su dischi rimasti senza ascoltatori. fino ad oggi, appunto.\r\nCome a confermare ancora una volta che \"sasso che rotola non conosce la sua traiettoria\", queste musiche impossibili sanno trascinarci verso troppe conclusioni retoriche affrettate. Perchè non c'è dubbio che questi siano acolti indispensabili ancor prima che per capire, per godere.\r\n\r\nSegue una discografia selezionata ben bene da Outsider Music per farsi largo nell'oceano scuro\r\n\r\nGiappone prima del diluvio - apres moi le deluge/pietre d'angolo - la mistura del miso\r\nGroup Ongaku - Music of Group Ongaku, selected works from 50 and 60s (reissue)\r\nTaj Majal Travellers - Live in Stockolm 1971\r\nAa. VV - Genya Concert (bootleg! 1971)\r\nLes Rallized Denudes - Great White Wonder (1974 4xcd)\r\nToshiyuki Tsuchitori/Ryuichi Sakamoto - Hateruma/Disappointment (1976)\r\nKaoru Abe - Last Recordings (disk union japan 1978 reissue)\r\n\r\nThe New Herd - Nuovi germogli di soia (radioattiva)\r\nAa. Vv - Improvised Music from Japan (10xcd - japan improv 2001)\r\nOtomo Yoshihide - Ensemble Cathode (japan improv 2002)\r\nKukan Gendai - 2 (headz japan 2012)\r\nHose - III (headz/Unknown Mix Japan 2013)\r\nGoat - New Games (headz/unknown mix 2013)\r\nSystem 7 & Rovo - Hinotori (2013)\r\nTetuzi Akiyama Tom Carter Christian Kiefer - The Darkened Mirror (2013)\r\n\r\nATTENZIONE: USARE CON CAUTELA.","16 Gennaio 2014","2018-10-17 22:10:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/01/gns1001_dvd-200x110.jpg","Musiche impossibili dell'oriente estremo. Una storia segreta","podcast",1389876651,[],[],{"post_content":201},{"matched_tokens":202,"snippet":203,"value":204},[89],"il folklore e la musica \u003Cmark>free\u003C/mark> form saranno per sempre nel","Il Giappone della fine degli anni 50 era un enigma indecifrabile come una partita di Go. Persa la guerra e non ancora diradatisi le nebbie nucleari scaricate da enola gay, il paese cercava di rialzare la testa. Anzitutto culturalmente, a causa di un improbabile tentativo di far pace col passato. Dopo la guerra, praticamente tutta la musica giapponese era figlia del jazz e del rock che provenivano dagli states, allungando il conto di un debito che ormai sarebbe stato impossibile da pagare.\r\nDopo secoli di radicale autonomia nello sviluppo dei modelli culturali \"locali\", blindati dai misteriosi segni dell'alfabeto kenji, finalmente verso la metà dei 50 le cose inziarono a cambiare. Come funghetti sacri nascevano i primi, rabbiosi strappi verso la stratosfera.\r\nPiù di chiunque altro accese la miccia il Group Ongaku, potente macchina free-form che prendeva tanto dai californiani del Flusso (!), quanto dall'accademia di Darmstad (Cage e Stockausen), collettivo già apprezzato alla fine degli anni 50 tanto da Ennio Morricone (che all'epoca oltre a Se telefonando con Mina era impegnato anche lui in torbidi progetti underground) quanto da Cornelius Cardew e Keith Rowe. Il Gruppo mescolava la tradizione giapponese del balletto e del teatro Gedo con potenti iniezioni di avanguardia pura, rifiuto del serialismo, scatarrate e sputazzi sonori che dopo 50 (cinquanta) anni possono far impallidire l'ascoltatore non preparato.\r\nL'influenza del Gruppo fu enorme e si diffuse rapidamente nel giro di qualche anno, tanto che tra chi li citava potevi trovare una band di scoppiati come i Red Crayola, quanto l'austero collettivo italiano denominato GINC (o gruppo di improvvisazione nuova consonanza, esperienza seminale tra le più importanti e sconosciute dell'intera storia del rock di rottura). A ciò è necessario aggiungere che non esistevano allora nè le riviste attente a questo tipo di fenomeni, nè tantomeno altro modo di carpire informazioni su questo sotto-mondo. Dopo il Group Ongaku, nulla sarà più lo stesso. La psichedelia, il folklore e la musica \u003Cmark>free\u003C/mark> form saranno per sempre nel dna delle esperienze radicali fatti nella terra dei ciliegi.\r\nDopo lo svergognamento del 69, che mise a nudo il re, portando fuori tutte le contraddizioni e le repressioni di una società impazzita, dall'LSD al sesso libero al rock rumoroso e fuori di testa, le cose sarebbero cambiate ancora.\r\nNel Dicembre del 1971 un movimento di protesta nato per appoggiare alcuni agricoltori di Tokyo contro l’espansione di un aeroporto, si trasformò nella prima sarabanda autenticamente di rottura con la tradizione musicale che i giovani nipponici avessero mai conosciuto; non a caso, per questo concerto misterioso, di cui esistono varie versioni clandestine dai bootleg in cd ai super8, furono chiamate tutte le derive della now-music, nessuno escluso: il resoconto sonoro è una brillante miscellanea di momenti free-jazz (Masayuki 'Jojo' Takayanagi, Mototeru Takagi, Shun Ochiai); rock più basico (Dew; bravi i Blues Creation); folk tradizionale (Fujin Kotodai) e contestatario (Zuno Keisatsu) e, in cauda venenum, noise da camera delle torture con i Lost Aaraaff di Keiji Haino, con una programmatica Hell of screams. Quel giovane lungocrinito che si muoveva come un indiavolato, esoterica mutazione genetica tra Robert Johnson, Hendrix e un monaco zen, sarà non a caso considerato uno dei maestri segreti della musica del dopoguerra.\r\nLa strada ormai era aperta: nacquero i Taj \u003Cmark>Maja\u003C/mark>l Travellers e Les Rallizes Denudes, band che coniarono lingue segrete capaci di sradicare le convenzioni borghesi in musica, producendo forse la vetta, mai eguagliata di uno sperimentalismo, oserei dire \"politico\", senza precedenti. Queste musiche estreme e impossibili ridicolizzavano l'intorpidimento di una società inginocchiata al dio del benessere che sacrificava le passioni sull'altare della trimurti lavoro-casa-famiglia, anestetizzando i suoi impulsi più animaleschi, psichici e fisici. Secondo il vangelo di questi rivoluzionari armati di grossi impianti di amplificazione, la contemporaneità era sempre meno capace di elaborare (e capire) i segnali di frattura che venivano da certi settori della società. Lsd, critica dell'establishment e rumore misto all'improvvisazione radicale come icona dell'assassinio delle convenzioni, entrarono prepotentemente nel lessico dei giovani nipponici.\r\nA tacer d'altro, in musica questi passaggi rimangono ancora insuperati. Taj Mahal Travellers furono, gli inventori del drone, una musica che oggi ha perso tutta la sua provocatoria instancabile bellezza, rinsecchita come si trova tra futili esperimenti riproduttivi (direi seriali ma non lo dico) e mere questioni estetiche.\r\nLes Rallized Denudes, grazie a Mizutani e ai suoi amici svitati, furono rinnegati ancor prima dalla stessa società che mettevano a nudo con lamate di rumore bianco che dai loro ascoltatori. Mescolarono violenza musicale e lotta politica finchè alcuni di loro furono arrestati- libretto rosso in tasca - mentre dirottavano in Korea il famoso volo di linea Yodogo. Il governo non la prese bene e sappiamo come è andata a finire: i dischi spariti, Mizutani che finisce a fare l'eremita nei bassifondi di Tokio protetto da alcuni amici e costantemente braccato dai servizi segreti giapponesi, così che tutta la storia finisce in archivio. Fino ad oggi.\r\nSe certi eccessi non scandalizzano più e gli ascoltatori hanno imparato, seppur senza capire a fondo, a distillare senso dalle grammatiche giapponesi, è altrettanto vero che la situazione è ancora fluida. Sentiamo una riscoperta del prog più marcio, coon la contestuale esumazioni di tecniche che certamente nei tardi 60 gente come Magical Power Mako, Gedo e J.A. Caesar, Takeishi Mizutani o Masaiko Sato, hanno saputo approfondire su dischi rimasti senza ascoltatori. fino ad oggi, appunto.\r\nCome a confermare ancora una volta che \"sasso che rotola non conosce la sua traiettoria\", queste musiche impossibili sanno trascinarci verso troppe conclusioni retoriche affrettate. Perchè non c'è dubbio che questi siano acolti indispensabili ancor prima che per capire, per godere.\r\n\r\nSegue una discografia selezionata ben bene da Outsider Music per farsi largo nell'oceano scuro\r\n\r\nGiappone prima del diluvio - apres moi le deluge/pietre d'angolo - la mistura del miso\r\nGroup Ongaku - Music of Group Ongaku, selected works from 50 and 60s (reissue)\r\nTaj \u003Cmark>Maja\u003C/mark>l Travellers - Live in Stockolm 1971\r\nAa. VV - Genya Concert (bootleg! 1971)\r\nLes Rallized Denudes - Great White Wonder (1974 4xcd)\r\nToshiyuki Tsuchitori/Ryuichi Sakamoto - Hateruma/Disappointment (1976)\r\nKaoru Abe - Last Recordings (disk union japan 1978 reissue)\r\n\r\nThe New Herd - Nuovi germogli di soia (radioattiva)\r\nAa. Vv - Improvised Music from Japan (10xcd - japan improv 2001)\r\nOtomo Yoshihide - Ensemble Cathode (japan improv 2002)\r\nKukan Gendai - 2 (headz japan 2012)\r\nHose - III (headz/Unknown Mix Japan 2013)\r\nGoat - New Games (headz/unknown mix 2013)\r\nSystem 7 & Rovo - Hinotori (2013)\r\nTetuzi Akiyama Tom Carter Christian Kiefer - The Darkened Mirror (2013)\r\n\r\nATTENZIONE: USARE CON CAUTELA.",[206],{"field":96,"matched_tokens":207,"snippet":203,"value":204},[89],1155199637401895000,{"best_field_score":210,"best_field_weight":170,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":211,"tokens_matched":38,"typo_prefix_score":14},"1112369528832","1155199637401895025",6637,{"collection_name":196,"first_q":25,"per_page":174,"q":25},["Reactive",215],{},["Set"],["ShallowReactive",218],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fMYsnMzTdwsrLPZV0Vy6mK1QhUwB5-LsAwEhyUiEQfOw":-1},true,"/search?query=free+maja"]