","Le bugie di Frontex e la guerra in Libia","post",1426082932,[64,65,66,67,68,69],"http://radioblackout.org/tag/frontex/","http://radioblackout.org/tag/immigrati/","http://radioblackout.org/tag/libia/","http://radioblackout.org/tag/profughi/","http://radioblackout.org/tag/richiedenti-asilo/","http://radioblackout.org/tag/triton/",[15,71,72,26,73,74],"immigrati","libia","richiedenti asilo","Triton",{"post_content":76,"post_title":81,"tags":85},{"matched_tokens":77,"snippet":79,"value":80},[78],"FRONTEX","neo direttore esecutivo dell’agenzia europea \u003Cmark>FRONTEX\u003C/mark>, Fabrice Leggeri, rilascia una intervista","6 marzo 2015: il neo direttore esecutivo dell’agenzia europea \u003Cmark>FRONTEX\u003C/mark>, Fabrice Leggeri, rilascia una intervista all’ANSA in cui dichiara che: “Nel 2015 dobbiamo essere preparati ad affrontare una situazione più difficile dello scorso anno… A seconda delle fonti – spiega – ci viene segnalato che ci sono tra i 500mila ed un milione di migranti pronti a partire dalla Libia”. La notizia rimbalza su tutti i media che le danno grande risalto. Addirittura il TG de La7 (Mentana è sempre molto attento a tutto quello che riguarda immigrazione e terrorismo islamico…) lo spara come prima notizia nell’edizione delle 20. L’allarme immigrati, come quello ISIS, fa audience… Peccato che sia tutto falso.\r\n\r\nLa bufala sparata dal capo di \u003Cmark>Frontex\u003C/mark> è talmente evidente che il 7 marzo sul sito del Corriere della Sera appare un articolo che invita il funzionario ad una maggiore prudenza. Il moderato Corriere usa toni tutt’altro che moderati, e una volta tanto condivisibili: “Profetizzare invasioni catastrofiche è una specialità di alcune forze politiche europee. Il Front National in Francia, per esempio, o la Lega Nord in Italia. Nel 2011 anche l’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni, dichiarò che l’Europa rischiava di essere sommersa a breve da 1 milione, un milione e mezzo di migranti. \u003Cmark>Frontex\u003C/mark>, però, non fa politica, non è un centro studi né un surrogato dei servizi segreti. E allora perché il suo direttore usa un linguaggio da agente in missione speciale? Che cosa significa dire «secondo nostre fonti»? Quali «fonti»? Il vertice di un’agenzia europea non dovrebbe diffondere indiscrezioni, ma dati verificati e quindi utili per le decisioni dei governi”.\r\n\r\nPer demolire le vergognose affermazioni di Leggeri, il Corriere suggerisce di far ricorso al semplice buon senso: un milione di persone in attesa di imbarcarsi vorrebbe dire che in Libia esistono centri di raccolta grandi come 600 campi di calcio gremiti di uomini, donne e bambini. Una stupidaggine.\r\n\r\nMa allora perché fare certe affermazioni?\r\n\r\nLa risposta ci viene data da una notizia molto recente ma passata quasi inosservata sui media. Un’inchiesta televisiva della tv tedesca ARD, andata in onda il 20 febbraio, ci svela una parte delle bugie propagandistiche di \u003Cmark>Frontex\u003C/mark>. Ai primi di gennaio l'agenzia aveva diffuso un comunicato sulle “navi fantasma, ossia imbarcazioni senza bandiera, abbandonate dagli scafisti in mezzo al mare, insieme a tutti i passeggeri, il nuovo metodo usato dagli scafisti per portare i migranti in Europa”. La notizia di navi senza bandiera era stata rilanciata da tutti i mass media, italiani e stranieri (solo per fare degli esempi: Corriere della Sera, Il fatto quotidiano, International Business Times, The guardian, The Indipendent). Ebbene i giornalisti di ARD dimostrano che l’informazione era semplicemente… falsa.\r\n\r\nVisto lo stato delle cose, perché \u003Cmark>Frontex\u003C/mark> avrebbe mentito ai cittadini e ai media europei? Secondo ARD, il motivo è solo uno: propaganda. La tv tedesca afferma infatti che l’Agenzia europea avrebbe diffuso la falsa notizia, in collaborazione con le guardie costiere europee, per convincere l’opinione pubblica del fatto che i responsabili delle morti in mare sarebbero solo scafisti senza scrupoli. Un modo, insomma, per allontanare le critiche mosse da più parti rispetto alle responsabilità delle istituzioni nazionali e comunitarie nei confronti dei viaggi e delle morti delle persone in fuga dalle guerre.\r\n\r\nI venti di guerra intorno alle frontiere libiche non smettono di soffiare, sebbene l'Italia stia cercando di difendere per procura i propri interessi, appoggiando il governo di Tobruk.\r\nSul fronte dell'immigrazione Renzi sta puntando sull'esternalizzazione della repressione dell'immigrazione clandestina e dell'accoglienza dei profughi. In questi giorni il governo ha lanciato all'UE la proposta di stringere accordi con la Tunisia, il Sudan e il Niger per la realizzazione di \"campi di accoglienza\" per i richiedenti asilo. Di lì, secondo il governo italiano, potranno fare richiesta di asilo nel paese che preferiscono. Improbabile che gli altri paesi dell'UE accettino una proposta che, di fatto, aggira Schengen, che invece prescrive che l'asilo venga richiesto nel primo paese di approdo.\r\nProbabilmente lo scopo reale della proposta è ottenere un ulteriore rafforzamento di Triton. Nel frattempo le navi militari italiane veleggiano al largo della Libia. Ufficialmente per bloccare i rifornimenti all'Isis, in realtà, dopo che l'Isis ha dovuto ritirarsi da Derna, l'unico porto libico caduto sotto il controllo dello stato islamico, si tratta di un chiaro pretesto.\r\nLa presenza in acque libiche di unità militari italiane potrebbe mettere in difficoltà le partenze dei barconi con profughi e migranti.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Maurizio, un compagno che da anni segue le questioni relative alla gestione dei flussi migratori.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2015 03 11 \u003Cmark>frontex\u003C/mark> libia",{"matched_tokens":82,"snippet":84,"value":84},[83],"Frontex","Le bugie di \u003Cmark>Frontex\u003C/mark> e la guerra in Libia",[86,89,91,93,95,97],{"matched_tokens":87,"snippet":88},[15],"\u003Cmark>frontex\u003C/mark>",{"matched_tokens":90,"snippet":71},[],{"matched_tokens":92,"snippet":72},[],{"matched_tokens":94,"snippet":26},[],{"matched_tokens":96,"snippet":73},[],{"matched_tokens":98,"snippet":74},[],[100,105,108],{"field":38,"indices":101,"matched_tokens":102,"snippets":104},[50],[103],[15],[88],{"field":106,"matched_tokens":107,"snippet":84,"value":84},"post_title",[83],{"field":109,"matched_tokens":110,"snippet":79,"value":80},"post_content",[78],578730123365712000,{"best_field_score":113,"best_field_weight":114,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":50,"score":115,"tokens_matched":116,"typo_prefix_score":50},"1108091339008",13,"578730123365711979",1,{"document":118,"highlight":139,"highlights":155,"text_match":111,"text_match_info":164},{"cat_link":119,"category":120,"comment_count":50,"id":121,"is_sticky":50,"permalink":122,"post_author":53,"post_content":123,"post_date":124,"post_excerpt":56,"post_id":121,"post_modified":125,"post_thumbnail":126,"post_thumbnail_html":127,"post_title":128,"post_type":61,"sort_by_date":129,"tag_links":130,"tags":135},[47],[49],"98775","http://radioblackout.org/2025/06/f-lotta-occupare-il-mediterraneo-mobilitazione-marina-contro-le-frontiere/","Nasce una mobilitazione, indetta per la metà di settembre 2025, verso l’occupazione del mediterraneo centrale. L’obbiettivo quello di denunciare il meccanismo della Fortezza Europa: il sistema di confini sporco del sangue di più di 30.000 migranti negli ultimi 10 anni. A braccetto con Frontex, il sistema di controllo e confini si fa complice delle politiche genocidarie Israeliane e si configura come uno dei principali attori guerrafondai attuali.\r\n\r\nContro tutto questo, contro il sistema razzista, coloniale e neoliberale che rappresenta, scende in mare F. Lotta con la sua coalizione di più di 100 tra realtà e singolarità unite nel intento di ripoliticizzare lo spazio marittimo al Sud di Lampedusa.\r\n\r\nNe parliamo con Eugenio, attivista di F.lotta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/F.mp3\"][/audio]","27 Giugno 2025","2025-06-27 12:46:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/Immagine-27-06-25-11.55-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"154\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/Immagine-27-06-25-11.55-300x154.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/Immagine-27-06-25-11.55-300x154.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/Immagine-27-06-25-11.55-1024x527.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/Immagine-27-06-25-11.55-768x395.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/Immagine-27-06-25-11.55-1536x791.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/Immagine-27-06-25-11.55-2048x1054.jpg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","F.lotta occupare il Mediterraneo: mobilitazione marina contro le frontiere",1751025513,[131,132,64,133,134],"http://radioblackout.org/tag/f-lotta/","http://radioblackout.org/tag/fortezza-euopa/","http://radioblackout.org/tag/mediterraneo/","http://radioblackout.org/tag/migranti/",[136,137,15,138,18],"f.lotta","fortezza euopa","Mediterraneo",{"post_content":140,"tags":144},{"matched_tokens":141,"snippet":142,"value":143},[83],"10 anni. 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Militari nelle scuole, finanziamenti a percorsi di formazione in strutture legate all'ambito della difesa, programmi universitari finanziati da aziende che operano nella produzione di armi, discorsi incentrati sul bisogno di una forza di difesa, e via dicendo.\r\n\r\nIn Europa e in occidente la sfera civile e quella militare sono dunque sempre più interconnesse. Questo processo coinvolge anche le università, che sempre più offrono servizi al cosiddetto mondo della “difesa\" e contestualmente, ne dipendono sempre di più in termini di finanziamenti e fondi alla ricerca. Il mondo del sapere insomma è sempre più finalizzato a produrre conoscenza e ricerca per utilità di controllo, di dominio e di sottomissione tecnica e talvolta anche militare di popolazioni che subiscono guerre in giro per il mondo, indesiderati da sorvegliare, migranti da respingere, e via dicendo. Uno degli esempi più eclatanti, è appunto i rapporti tra Frontex e Politecnico di Torino, nella produzione di mappe ed elaborati cartografici utilizzati dalla polizia di frontiera e nella messa in pratica di politiche di respingimento.\r\n\r\nQual è il problema del rapporto tra Università e Militarizzazione, e come possiamo investigarlo ed eventualmente combatterlo?\r\n\r\nNe parliamo con Michele Lancione, professore ordinario del Politecnico di Torino, autore del saggio Università e Militarizzazione, il duplice uso della libertà di ricerca (Eris Edizioni, 2023), ai nostri micrfoni. Ascolta la diretta su RadioBlackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/università_militarizzazione.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","22 Novembre 2023","2023-11-22 16:52:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/376532325_783387980461739_1149737750560230031_n-600x927-1-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"194\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/376532325_783387980461739_1149737750560230031_n-600x927-1-194x300.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/376532325_783387980461739_1149737750560230031_n-600x927-1-194x300.jpeg 194w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/376532325_783387980461739_1149737750560230031_n-600x927-1.jpeg 600w\" sizes=\"auto, (max-width: 194px) 100vw, 194px\" />","Università e Militarizzazione. 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Alla fine è emerso che il governo del Senegal ha rifiutato il dispiegamento di Frontex sul suo territorio, al contrario della Mauritania, la quale sta negoziando un accordo che darà all'agenzia europea piena operatività nel paese.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Andrea de Georgio, giornalista freelance che ha collaborato al progetto Nouvelles perspectives:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/DeGeorgio.24032023.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nL'articolo di Andrea de Georgio: \"Le frontiere dell'unione europea si spostano in Africa\"\r\n\r\n ","25 Marzo 2023","2023-03-27 19:25:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/frontex_2-429228184-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"178\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/frontex_2-429228184-300x178.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/frontex_2-429228184-300x178.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/frontex_2-429228184.jpg 755w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L'Unione Europea vuole esternalizzare le sue frontiere in Senegal",1679757532,[64,220,221,222],"http://radioblackout.org/tag/frontiere/","http://radioblackout.org/tag/senegal/","http://radioblackout.org/tag/unione-europea/",[15,224,225,37],"frontiere","Senegal",{"post_content":227,"tags":231},{"matched_tokens":228,"snippet":229,"value":230},[83],"proposta europea di dispiegamento di \u003Cmark>Frontex\u003C/mark>, l’agenzia europea della guardia di","“È la mia offerta e spero che il governo senegalese sia interessato a questa occasione unica”.\"\r\n\r\nCon queste parole la commissaria per gli affari interni dell'Unione Europea, Ylva Johansson, nel febbraio 2022 aveva formalizzato la proposta europea di dispiegamento di \u003Cmark>Frontex\u003C/mark>, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, sulle coste senegalesi.\r\n\r\nIl progetto Nouvelles perspectives, finanziato dall'UE, a cui hanno collaborato otto giornalisti senegalesi, due belgi e due italiani, per otto mesi a indagato sugli accordi per l'esternalizzazione delle frontiere europee in Senegal. 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Tale agenzia è accusata di essere direttamente esecutrice di violenti respingimenti delle persone migranti lungo i confini marittimi e terrestri, di violare sistematicamente anche quelle stesse leggi europee che dovrebbero regolamentare il diritto d’asilo, e di operare unicamente per sorvegliare i confini attraverso azioni di polizia guidati da principi espulsivi, razzializzanti e spesso mortali per coloro che migrano.\r\n\r\nL'ennesimo esempio, questo dell'accordo tra Politecnico e Frontex, di come i cosidetti luoghi \"della conoscenza\" quali Università, Centri di Ricerca e Atenei, siano sempre più complici, se non parte integrante, dei meccanismi di sfruttamento, messa a profitto, violenza e marginilazzazione del sistema capitalistico odierno, attraverso accordi politici, finanziari e/o di vendita di tecniche, saperi e dati con aziende private in molti casi, governi o agenzie di controllo in altri.\r\n\r\nUna notizia che riapre lo spinoso tema di quale debba essere il fine, e quindi le azioni e la struttura stessa, delle Università, in un sistema dove ogni dato è fonte possibile di profitto e controllo, e di quali spazi di dissenso vi possano essere all'interno delle stesse.\r\n\r\nIn questo scenario, Michele Lancione, Professore di Geografia Politico-Economica presso il DIST del Politecnico di Torino, venuto a conocenza a Luglio 2021 dell'accordo cerca, assieme ad altr* collegh*, di mettersi contro e chiedere un annullamento dello stesso in sede accademica. Di qualche giorno fa, una sua lettera pubblica in cui denuncia questa collaborazione ed esprime la sua personale dissociazione. 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puntata del 29 maggio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nWAR ON MIGRANTS\r\n\r\nAll’interno del capitolo sulla Guerra alle Persone Migranti affronteremo il ruolo che stanno assumendo due strutture: ICMPD e \u003Cmark>FRONTEX\u003C/mark>.\r\n\r\nGrazie al contributo di Lorenzo D’Agostino cercheremo di approfondire l’operato di un’organizzazione che sta assumendo sempre maggiore rilevanza nella costruzione della Fortezza Europa e dell’approccio militare repressivo verso i flussi migratori: ICMPD (International Centre for Migration Policy Development) un nome apparentemente neutro dietro il quale si nasconde una struttura internazionale che ibrida il ruolo di “think tank”, agenzia di formazione e fornitura di servizi, con un coinvolgimento diretto nella gestione del centro di detenzione bosniaco di Lipa e nell’addestramento di forze libiche e tunisine schierate nella War on Migrants.\r\n\r\n[audio 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dalla puntata del 3 febbraio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nDRONI A DECOLLO VERTICALE PER LA GUARDIA DI FINANZA\r\n\r\nRiccardo Coluccini e Paolo Riva hanno pubblicato un’interessante inchiesta su IrpiMedia riguardante l’acquisto di droni VTOL (a decollo e atterraggio verticali) da parte della Guardia di Finanza.\r\n\r\nGrazie al contributo di Riccardo, partendo da alcune riflessioni sul ruolo assunto dai droni nella War on Migrants, estendiamo il discorso agli attori coinvolti in questo fenomeno: vecchi capisaldi dell’industria bellica-sorvegliante come Leonardo e protagonisti della new-wave basata su sistemi d’arma autonomi come Shield AI.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_riccardoDroniGDF.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLINK: https://irpimedia.irpi.eu/sorveglianze-droni-migranti-mediterraneo-guardia-di-finanza/\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMICROSOFT E L’APPARATO TECNOMILITARE SIONISTA\r\n\r\nDopo aver parlato del Defense Tech di Tel Aviv e del coinvolgimento di Palantir nei programmi di AI dell’esercito israeliano, grazie a un’inchiesta pubblicata da +972 Magazine (insieme a Drop Site News e Local Call) ci concentriamo sul ruolo di Microsoft all’interno dell’apparato tecno-militare sionista, senza dimenticare il supporto fornito da questo colosso dell’informatica a programmi repressivi, di sorveglianza sul posto di lavoro (Sentinel e Purview) e di rastrellamento di migranti in giro per il mondo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_microsoft-972.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLINK:\r\n\r\nhttps://www.972mag.com/microsoft-azure-openai-israeli-army-cloud/\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nWAR ON MIGRANTS\r\n\r\nAnche se in Italia lo sguardo dei media di regime si posa sui CPR in Albania e sulla liberazione del torturatore libico Al Masri, senza mettere minimamente in discussione l’esternalizzazione delle frontiere e le sue conseguenze strutturali che riverberano sia sui paesi “gendarmificati” (potenziando i regimi arruolati) sia sulle nostre società (che progressivamente accettano e normalizzano livelli crescenti di violenza, autoritarismo e letalità), ci sembra importante segnalare alcune rilevanti informazioni che riguardano la War on Migrants.\r\n\r\n/ / /\r\n\r\nLa prima fa riferimento all’avvio del processo per la causa intentata contro Frontex da una famiglia siriana: nonostante la loro richiesta di asilo presentata in territorio greco, vennero prelevati e deportati in Turchia, separando addirittura i genitori dai bambini lungo il tragitto.\r\n\r\nQui maggiori info:\r\n\r\nhttps://www.prakkendoliveira.nl/en/news/2025/grand-chamber-hearing-at-the-eu-court-of-justice-on-frontexs-role-in-illegal-pushbacks\r\n\r\nQui per seguire aggiornamenti sulle udienze:\r\n\r\nhttps://bsky.app/profile/ourborderwatch.bsky.social\r\n\r\n/ / /\r\n\r\nLa seconda riguarda un articolo di Statewatch.org sul MOCADEM: organo del Consiglio Europeo che sovradetermina le 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Pratiche che negli anni sono state fatte proprie dagli Stati membri e che questo pacchetto cristallizza in un corpus normativo.\r\n\r\nAlla base del patto troviamo uno stravolgimento del concetto di solidarietà, intesa come solidarietà tra Stati e non verso chi migra, l'inquadramento delle persone che migrano non come individui, ma come fattore di rischio ed infine la discrezionalità per gli Stati membri di derogare, attraverso l'apertura dello stato di crisi migratoria, agli obblighi relativi alla libera circolazione delle persone sul territorio europeo.\r\n\r\nTra gli strumenti per favorire un maggiore controllo delle frontiere:\r\n- SCREANING all'ingresso dei confini europeri e raccolta di dati biometrici e sensibili (DNA, religione, orientamento politico, orientamento sessuale, ecc), attraverso i quali implementare la capacità e l'INTEROPERABILITÀ DELLE BANCHE DATI europee - come quelle di Frontex ed Eurpol ma anche, chiaramente le agenzie di databasing della polizia UE come eu-LISA - e dei singoli Stati, tanto quelli membri quanto quelli di provenienza. In questa direzione emerge una tendenza espansiva sia dei finanziamenti alle agenzie europee (budget Frontex da 6mln di euro nel 2005 a 118 mln nel 2011) sia della pervasività delle loro competenze, motivate attraverso l'utilizzo del metodo di analisi dei rischi e l'inquadramento delle persone migranti al pari di strumenti di pressione politica e/o elementi di destabilizzazione interna, e non come individui.\r\n\r\n- ESTERNALIZZAZIONE delle frontiere attraverso la fidelizzazione dei paesi terzi per mezzo di operazioni finalizzate al rafforzamento della dimensione estera della migrazione, quindi riaffermando ancora una volta la necessità di stabilizzare e finanziare aka \"rendere sicuri” paesi cosiddetti terzi, possibilmente autoritari, per consolidare le capacità di contenimento dei flussi nella costa sud del Mediterraneo.\r\n\r\n- FINZIONE GIURIDICA DEL NON INGRESSO. Nonostante la presenza fisica delle persone sul territorio di uno Stato membro dell'UE, la legge stabilirà che non sono ancora effettivamente entrate in quello Stato membro e quindi possono essere soggette a detenzione e screening alle frontiere, in vista di una rapida deportazione. Si struttura in tal modo un regime detentivo generalizzato di frontiera, senza esenzione per famiglie e bambini, finalizzato alla rapida esecuzione delle procedure di valutazione delle richieste d’asilo e normativizzando, su scala europea, quello che nell’ultimo anno si sta delineando come valutazione e respingimento di massa delle richieste d’asilo.\r\n\r\nDelineato questo Moloch normativo, che implementa e normalizza la violenza di frontiera, non abbiamo perso occasione di rilanciare la possibilità di attaccare ed intaccare la macchina delle deportazioni raccontando dei blocchi degli autobus diretti alla Bibby Stockholm intorno a Best Western a sud di Londra e accennando all'ANTIRAID NETWORK.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/harraga3.5.24YASHA.mp3\"][/audio]","11 Maggio 2024","2024-05-11 10:18:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Progetto-senza-titolo-ok-200x110.png","MIGRATION PACT: LA NORMATIVIZZAZIONE DEL RAZZISMO",1715422732,[64,220,559,560,561],"http://radioblackout.org/tag/migration-pact/","http://radioblackout.org/tag/podcast/","http://radioblackout.org/tag/solidarieta/",[15,224,563,398,564],"migration pact","solidarietà",{"post_content":566,"tags":570},{"matched_tokens":567,"snippet":568,"value":569},[83],"DATI europee - come quelle di \u003Cmark>Frontex\u003C/mark> ed Eurpol ma anche, chiaramente","In questo approfondimento andato in onda su Harraga, abbiamo tentato di analizzare tendenze e strategie del nuovo patto migranti dell'Unione Europea assieme ad un attivista d’inchiesta di Statewatch.\r\n\r\nTra le migliaia di pagine del migrant pact EU abbiamo individuato una serie di punti nevralgici che caratterizzano il passaggio da un sistema basato sulla coerenza a un sistema che codifica e legittima le pratiche di respingimento fondate su violenza in frontiera e abuso. 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decisionale e le responsabilità dell’apparato tecnologico mondiale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB-972second.mp3\"][/audio]","9 Maggio 2024","2024-05-09 12:27:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/bcupcb_access-200x110.jpg","AI ACT, WAR ON MIGRANTS, STERMINIO A GAZA [con Caterina Rodelli]",1715257659,[603,604,64,605,304,606,497,403,404],"http://radioblackout.org/tag/ai-act/","http://radioblackout.org/tag/europol/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/",[376,608,15,609,309,372,382,370,365],"europol","guerra",{"post_content":611,"tags":615},{"matched_tokens":612,"snippet":613,"value":614},[83],"industriali o di agenzie (Europol, \u003Cmark>Frontex\u003C/mark>, Eulisa) nel plasmare l’apparato militare-sorvegliante","Estratti dalla puntata del 6 maggio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nInsieme a Caterina Rodelli di Access Now, cerchiamo di approfondire diversi fenomeni che compongono l’attuale scenario di evoluzione e sovrapposizione tra apparato sorvegliante e industria bellica.\r\n\r\nPartendo dall’AI Act Europeo e dal suo schieramento nella War On Migrants, passando per il ruolo di attori politici, industriali o di agenzie (Europol, \u003Cmark>Frontex\u003C/mark>, Eulisa) nel plasmare l’apparato militare-sorvegliante europeo, arriviamo all’analisi del modello israeliano:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB_caterina.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIn conclusione la lettura commentata di alcuni estratti da un recente articolo pubblicato da +972 Magazine: un’integrazione della recente inchiesta sulle intelligenze artificiali (Lavender, Where is Daddy?) impiegate nello sterminio della popolazione di Gaza, dove si affronta il ruolo degli umani nel circuito decisionale e le responsabilità dell’apparato tecnologico mondiale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BCUPCB-972second.mp3\"][/audio]",[616,618,620,622,624,626,628,630,632],{"matched_tokens":617,"snippet":376,"value":376},[],{"matched_tokens":619,"snippet":608,"value":608},[],{"matched_tokens":621,"snippet":88,"value":88},[15],{"matched_tokens":623,"snippet":609,"value":609},[],{"matched_tokens":625,"snippet":309,"value":309},[],{"matched_tokens":627,"snippet":372,"value":372},[],{"matched_tokens":629,"snippet":382,"value":382},[],{"matched_tokens":631,"snippet":370,"value":370},[],{"matched_tokens":633,"snippet":365,"value":365},[],[635,641],{"field":38,"indices":636,"matched_tokens":637,"snippets":639,"values":640},[158],[638],[15],[88],[88],{"field":109,"matched_tokens":642,"snippet":613,"value":614},[83],{"best_field_score":113,"best_field_weight":114,"fields_matched":158,"num_tokens_dropped":50,"score":165,"tokens_matched":116,"typo_prefix_score":50},{"document":645,"highlight":659,"highlights":675,"text_match":111,"text_match_info":684},{"comment_count":50,"id":646,"is_sticky":50,"permalink":647,"podcastfilter":648,"post_author":392,"post_content":649,"post_date":650,"post_excerpt":56,"post_id":646,"post_modified":651,"post_thumbnail":652,"post_title":653,"post_type":398,"sort_by_date":654,"tag_links":655,"tags":657},"83972","http://radioblackout.org/podcast/war-on-migrants-crisi-artefatta-e-guerra-di-classe/",[350],"Estratti dalla puntata del 25 settembre 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nInsieme a Yasha Maccanico di Statewatch.org e al giornalista di inchiesta Lorenzo D’Agostino cerchiamo di approfondire gli elementi fondativi e le recenti traiettorie che stanno componendo lo scenario della Guerra alle Persone Migranti.\r\n\r\nIniziamo analizzando la cornice narrativa della “Crisi Migratoria” e di come questa stia consentendo una trasformazione radicale, sia in ambito legislativo intra-nazionale sia all’interno delle relazioni e del diritto internazionale, legittimando la dimensione bellica del contrasto alle migrazioni:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/BCUPCB_crisimigratoria-y-l01.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCi focalizziamo quindi su quell’insieme di fenomeni che afferiscono all’esternalizzazione delle frontiere, dal dirottamento di risorse verso gli apparati militari-repressivi di governi autoritari, alle varie ripercussioni della loro “gendarmificazione”, dalla dimensione esterna del controllo e della razzializzazione, al superamento dei “confini morali” dell’Europa.\r\n\r\nAl di là della dimensione concentrazionaria rappresentata dalle varie categorie dei centri detentivi interni al territorio europeo, la politica repressiva europea anti-migrazione sembra concentrarsi particolarmente sulle espulsioni e sul potenziamento di Frontex anche come attore nella logistica delle deportazioni.\r\n\r\nOltre al ruolo di agenzie consolidate come Frontex o emergenti come ICMPD, è importante osservare la dimensione economica e di classe della War on Migrants, confrontando ad esempio gli effetti dei “fondi per la cooperazione” dirottati verso gli apparati repressivi di governi autoritari con le rimesse inviate da chi emigra.\r\n\r\nEserciti, milizie, industria bellico-sorvegliante, centri detentivi, deportazioni, la pletora di dispositivi muscolari e legislativi per impedire gli spostamenti verso le zone privilegiate del pianeta ci ricorda come – al di là della fuffa del “Piano Mattei” e del “diritto a non migrare” – sia importante leggere la War on Migrants soprattutto come lotta di classe dall’alto verso il basso:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/BCUPCB_crisimigratoria-y-l02.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLINK a precedenti approfondimenti sulla War on Migrants","27 Settembre 2023","2023-09-27 11:34:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/bcupcb_crisi-migratoria-y-l-200x110.png","WAR ON MIGRANTS: CRISI ARTEFATTA E GUERRA DI CLASSE",1695814488,[656,64,220,454,404],"http://radioblackout.org/tag/esternalizzazione/",[658,15,224,456,365],"esternalizzazione",{"post_content":660,"tags":664},{"matched_tokens":661,"snippet":662,"value":663},[83],"espulsioni e sul potenziamento di \u003Cmark>Frontex\u003C/mark> anche come attore nella logistica","Estratti dalla puntata del 25 settembre 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nInsieme a Yasha 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