","Catania. 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I governi di questi paesi fingono di dialogare ma sono invece in aperta competizione militare per l’accaparramento delle risorse naturali, divisi su tutto tranne che nella condivisione dei processi di militarizzazione \u003Cmark>e\u003C/mark> sicurizzazione dei territori \u003Cmark>e\u003C/mark> della società \u003Cmark>e\u003C/mark> nella repressione dei movimenti che lottano per la ridistribuzione equa delle ricchezze.\r\nLa cornice siciliana stride pesantemente con questo summit. La Sicilia (\u003Cmark>e\u003C/mark> il sud), pur essendo all’interno di una delle principali economie mondiali, rappresentano “la più grande area depressa del continente”, come dichiara lo stesso Ufficio Valutazione Impatto del Senato. Nell’isola la disoccupazione si aggira attorno al 20%, di cui quella femminile al 23%; gli occupati arrivano appena al 40%; quasi mezzo milione di persone non lavorano né studiano: in pratica il 40% della popolazione siciliana in età da \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> \u003Cmark>è\u003C/mark> fuori da ogni circuito produttivo. In quanto all’istruzione, un quarto degli studenti non completa la formazione \u003Cmark>e\u003C/mark> non arriva alla maturità. Anche in questo caso siamo di fronte ad una “sacca di depressione” all’interno di un quadro generale nazionale di devastazione dell’istruzione pubblica, con tagli costanti alle scuole, all’università \u003Cmark>e\u003C/mark> alla ricerca. La retorica sul Recovery fund può nascondere il fatto che ancora una volta il Sud venga penalizzato \u003Cmark>e\u003C/mark> subalternizzato agli interessi del capitale del Nord, accentuandone il ruolo di area del consumo \u003Cmark>e\u003C/mark> della manodopera a basso costo, carne da macello per nuovi \u003Cmark>e\u003C/mark> interminabili esodi.\r\nL’operazione “Sicilia-cartolina” viene, anche questa volta, usata come cortina di fumo attorno alle condizioni di vita \u003Cmark>e\u003C/mark> di \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> delle siciliane \u003Cmark>e\u003C/mark> dei siciliani \u003Cmark>e\u003C/mark> di quanti vivono nell’Isola, come i migranti sfruttati nei campi o repressi nei centri governativi. Vogliono così nascondere le devastazioni ambientali prodotte dall’industrializzazione selvaggia \u003Cmark>e\u003C/mark> predatrice \u003Cmark>e\u003C/mark> dalle mafie del cemento, il dissesto crescente delle coste \u003Cmark>e\u003C/mark> dei territori, le speculazioni sui suoli in costante crescita. Intendono mettere in ombra il vero ruolo cui la Sicilia \u003Cmark>è\u003C/mark> destinata: essere la piattaforma militare americana al centro del Mediterraneo con funzioni aggressive (MUOS, Sigonella, porto di Augusta, ecc.), \u003Cmark>e\u003C/mark> da bastione di politiche antimigratorie, gestite da Frontex per contro dell’UE.\r\nSquarciare questo fumo, fare emergere le vere condizioni in cui versano questa terra \u003Cmark>e\u003C/mark> chi ci vive, \u003Cmark>e\u003C/mark> soprattutto delineare le connessioni tra i tanti problemi specifici su cui ci si batte da anni \u003Cmark>e\u003C/mark> il tema generale dello sfruttamento globale, delle guerre, dell’assalto senza fine alle condizioni di sopravvivenza della vita sul pianeta, \u003Cmark>è\u003C/mark> l’obiettivo delle iniziative messe in campo contro il \u003Cmark>G20\u003C/mark> \u003Cmark>e\u003C/mark> i potenti della terra.\r\n\r\nOggi pomeriggio alle 16 \u003Cmark>è\u003C/mark> stato lanciato un corteo nel centro etneo, da piazza della Repubblica.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con un compagno, Pippo Gurrieri\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/2021-06-22-g20-catania-gurrieri.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":68,"snippet":71,"value":71},[62,15,69,61,70],"lavoro","istruzione","\u003Cmark>Catania\u003C/mark>. 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I licenziamenti arrivano a seguito delle procedure disciplinari aperte ai danni dei lavoratori “rei” di aver esercitato il diritto di sciopero, per i primi due giorni per contestare i sistematici errori nelle buste paga e i metodi vessatori dei responsabili in magazzino e successivamente per il reintegro sul posto di lavoro, visto l’allontanamento per sospensione cautelare di 52 lavoratori, circostanza utilizzata unicamente come attacco antisindacale e discriminatorio nei confronti dei lavoratori organizzati e sindacalizzati.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/F_m_02_11_Si-Cobas-su-proteste-Unes-a-Trucazzano.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Edoardo sulla partecipazione dello spezzone GKN al corteo contro il G20. I lavoratori hanno chiamato alla partecipazione di classe infatti nello striscione si leggeva \"CONTRO G20, GOVERNO E PADRONI: CLASSE OPERAIA, ALZA LA TESTA\". I lavoratori GKN hanno già con un corteo di decine di migliaia di persone attraversato le vie di Firenze il 18 settembre. Poi il Tribunale del lavoro ha bloccato i licenziamenti collettivi che l’azienda aveva comunicato via email ai 422 lavoratori di Campi Bisenzio (FI). 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Il rapporto racconta che nel nostro paese, facente parte del G20, i salari sono diminuiti dal 2008 a oggi dell’8,7%, con un divario di genere del 9,7%, tra i più elevati in tutta l’UE. Federico fa notare che la narrazione del governo annuncia nei media con titoli sensazionalistici che i salari sono aumentati ed è stato superato il divario con l'inflazione che è molto in contraddizione con il rapporto citato. In esso vi è sottolineato che i divari sono legati anche all'etnia: gli autoctoni a parità di mansione guadagnano il 23,3% in più dei cittadini stranieri.\r\nE mentre è lampante come nelle economie avanzate c'è una reale erosione/diminuzione del salario nelle economie emergenti assitiamo ad un crescita costante di esso.\r\nSe non si torna al conflitto di classe non si risale la china...\r\nBuon ascolto\r\n\r\nRapporto mondiale sui salari 2024–25 lo trovate qui:\r\nhttps://www.ilo.org/it/publications/rapporto-mondiale-sui-salari-2024-25-le-tendenze-dei-salari-e-delle\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_15_04_Federico-Giusti-su-ultimi-studi-su-potere-dacquisto-e-contrattazione-sindacale.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo argomento è stato nuovamente quello delle lotte nel mondo del lavoro sociale. Al telefono con Roberto del Movimento Educatori e OSS di Torino e Provincia, siamo andati infatti a ripercorrere lo sviluppo di questa lotta per la sopravvivenza di almeno un migliaio di posti di lavoro, oltre che di un servizio stesso di assistenza alla cittadinanza. Convincono poco le parole dei rappresentati istituzionali che hanno dato udienza a lavoratori e lavoratrici fino ad ora, perciò sabato 12 Aprile questo gruppo autorganizzato, assieme ai cosidetti \"utenti\" e le loro famiglie, si è dato appuntamento in centro a Torino per un nuovo presidio che denuncia il pietoso stato delle cose di questo settore. Intanto il gruppo di Educatori e OSS di Torino e Provincia cerca l'allargamento della sua base e nuove potenziali alleanze con altri lavoratori e lavoratrici che potrebbero venire colpiti dalla mancanza di rinnovo delle tariffe, argomento su cui regna una confusione totale, con il comune che definisce il termine ultimo per l'aggiornamento a giugno e la regione a dicembre.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_15_04_Roberto-su-ultimo-presidio-e-continuazione-lotte-educatori-e-oss-Torino-e-Provincia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Arturo del SUDD Cobas, ed è proprio di questo \"giovane\" sindacato nato nella'estate del 2024 che abbiamo ripercorso le fasi che hanno portato alla sua nascita oltre, alle idee le pratiche e l'approccio che lo contraddistinguono nel presente. Il nostro ospite oltre a descriverci in generale delle varie lotte che hanno affrontato in questi mesi di attività, è passato a raccontarci dell'iniziativa \"Primavera 8x5\", con la quale si chiede semplicemente ai datori, di applicare ai lavoratori e lavoratrici contratti di 8 ore al giorno per 5 giorni alla settimana. Rivendicazioni che suonano come antiche ma che sono drammaticamente attuali, infine abbiamo passato in rassegna i prossimi appuntamenti che vedranno coinvolto il SUDD Cobas il 19 Aprile a questo evento e il 1 Maggio a quest'altro.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_15_04_Arturo-SUDD-Cobas-su-nascita-sindacato-e-aggiornamento-mobilitazioni.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","23 Aprile 2025","2025-04-23 09:45:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/487502581_1181269533790120_3656893876909475792_n-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 15/04/2025",1745401545,[182],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[138],{"post_content":185},{"matched_tokens":186,"snippet":188,"value":189},[187,69],"è","nbsp;\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo argomento \u003Cmark>è\u003C/mark> stato nuovamente quello delle lotte nel mondo del \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> sociale. 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Rivendicazioni che suonano come antiche ma che sono drammaticamente attuali, infine abbiamo passato in rassegna i prossimi appuntamenti che vedranno coinvolto il SUDD Cobas il 19 Aprile a questo evento \u003Cmark>e\u003C/mark> il 1 Maggio a quest'altro.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_15_04_Arturo-SUDD-Cobas-su-nascita-sindacato-e-aggiornamento-mobilitazioni.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[191],{"field":104,"matched_tokens":192,"snippet":188,"value":189},[187,69],1733921018763804700,{"best_field_score":195,"best_field_weight":168,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":94,"score":196,"tokens_matched":93,"typo_prefix_score":37},"2216192311296","1733921018763804785",{"document":198,"highlight":210,"highlights":218,"text_match":223,"text_match_info":224},{"comment_count":37,"id":199,"is_sticky":37,"permalink":200,"podcastfilter":201,"post_author":124,"post_content":202,"post_date":203,"post_excerpt":43,"post_id":199,"post_modified":204,"post_thumbnail":205,"post_title":206,"post_type":152,"sort_by_date":207,"tag_links":208,"tags":209},"69469","http://radioblackout.org/podcast/congiunzioni-33-global-health-summit-e-noi-20-maggio/",[124],"Il 21 maggio si è tenuto a Roma il Global Health Summit, organizzato dalla Presidenza italiana del G20 in collaborazione con la Commissione Europea. L’argomento del vertice ? La sanità globale alla luce della pandemia. Con la partecipazione dei governi appartenenti al G20 e le principali organizzazioni internazionali e regionali, oltre ai rappresentanti degli organismi sanitari attorno a un tavolo per decidere su vaccini, accesso alla salute e finanziamenti alla sanità.\r\n\r\nIl Global Health Summit costituisce un momento cruciale di ridefinizione su scala transnazionale della mercificazione della salute in tutte le sue forme, approfittando dell’accelerazione dovuta alla crisi pandemica.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con due compagn* roman* che ci raccontano della manifestazione contro il summit e della situazione dei lavoratori e delle lavoratrici del comparto sanitario oggi.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/2021_05_20_2021.congiunzioni-34.mp3\"][/audio]","26 Maggio 2021","2021-05-26 20:23:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/globalla7zerocalcare_656_ori_crop_MASTER__0x0-200x110.jpg","CONGIUNZIONI #33 - GLOBAL HEALTH SUMMIT, E NOI? - [20 MAGGIO]",1622060628,[],[],{"post_content":211,"post_title":215},{"matched_tokens":212,"snippet":213,"value":214},[15,61,61],"partecipazione dei governi appartenenti al \u003Cmark>G20\u003C/mark> \u003Cmark>e\u003C/mark> le principali organizzazioni internazionali \u003Cmark>e\u003C/mark>","Il 21 maggio si \u003Cmark>è\u003C/mark> tenuto a Roma il Global Health Summit, organizzato dalla Presidenza italiana del \u003Cmark>G20\u003C/mark> in collaborazione con la Commissione Europea. 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Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/2021-06-18-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nG20. Quest’anno, per la prima volta, il summit che culminerà con l’incontro dei capi di governo a Roma il 30 e 31 ottobre, si svolge in Italia. Il G20 non è una struttura con funzionari e relazioni costanti, ma un meeting annuale in più tappe, in cui gli stati si confrontano e scontrano sulle dinamiche della governance transnazionale.\r\nNe parliamo con Massimo Varengo dell’Ateneo Libertario di Milano\r\n\r\nPrimo Maggio. Piovono multe. La Questura le aveva promesse. 200 multe per chi aveva osato manifestare lo scorso Primo Maggio a Torino.\r\nIn questi giorni i postini le stanno recapitando a chi aveva preso parte al corteo. Una vendetta di Stato per chi non si è piegato alle disposizioni liberticide imposte con il pretesto dell’emergenza Covid. Per il governo i responsabili, gli untori sono quelli che manifestano all’aria aperta con le protezioni e distanziati. Come abbiamo fatto noi il primo maggio. \r\n\r\nUniversale e particolare. La scorsa settimana, partendo dalla riflessione e dagli studi dei geografi anarchici, abbiamo ragionato del passaggio da un approccio universale ad uno fondato sulla nozione di pluriverso, che consentisse di superare le astrazioni di un universale umano fondato sull’esclusione di buona parte dell’umanità. Oggi proveremo a ragionare di universale e relativo, nella consapevolezza che il relativismo è un ottimo punto di partenza ma un pessimo luogo d’approdo.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Codello, pedagogista e autore, tra gli altri, de “La condizione umana nel pensiero libertario. \r\n\r\nLa città degli esclusi. La scorsa settimana nel cuore di Porta Palazzo si sono annodati i fili delle grandi trasformazioni urbane di Barriera, per capirne di più, per organizzarci meglio nel costruire percorsi di lotta. Dietro alle riqualificazioni escludenti non c’è un unica regia, ma una serie di interessi che si incontrano e creano sinergie.\r\nLa scommessa è moltiplicare le sinergie tra gli esclusi per strappare e risignificare spazi di libertà e condivisione. \r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nSabato 10 luglio\r\nFree(k) Pride per le strade di Torino!\r\nAppuntamento alle 15 in piazza Castello\r\n\r\nGiornata contro la repressione\r\nGiovedì 15 luglio ore 18\r\nGiardini (ir)reali, corso San Maurizio angolo via Rossini\r\naperibenefit, info, distro, seririot, interventi\r\nDJ set a cura della Malormone Crew\r\n\r\nSabato 17 luglio\r\nore 10,30\r\nPunto info antimilitarista al Balon\r\nContro le missioni militari italiane in Africa\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30.\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","8 Luglio 2021","2021-07-08 12:18:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/07/freek-pride-05-200x110.jpg","Anarres del 18 giugno. G20. Primo Maggio: piovono multe. Universale e relativo. Gentrification e lotte nel cuore di Porta Palazzo...",1625746704,[],[],{"post_content":241,"post_title":245},{"matched_tokens":242,"snippet":243,"value":244},[15,187,61],"si svolge in Italia. Il \u003Cmark>G20\u003C/mark> non \u003Cmark>è\u003C/mark> una struttura con funzionari \u003Cmark>e\u003C/mark>","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Tutte queste infrastrutture dipendono dallo spazio geografico e quindi in ultima istanza da quello geopolitico. Il controllo dei cavi in fibra ottica ed dei loro percorsi fisici è uno snodo cruciale nelle dinamiche di dominio globale.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\nEmma Goldman. Nel maggio del 1940 moriva in Canada Emma la Rossa. Era nata nella Lituania russa nel 1869: ha 16 anni quando emigra con la famiglia negli Stati Uniti. I fatti di Heymarket rappresenteranno uno spartiacque per la giovane Emma, che diventa anarchica e protagonista delle lotte di quegli anni. Le autorità statunitensi la definirono la donna più pericolosa d’America. Nel 1919, uscita dalla prigione dove era stata rinchiusa per le proprie posizioni antimilitariste durante il primo conflitto mondiale, venne privata della cittadinanza statunitense e deportata in Unione Sovietica, da dove fuggirà da apolide nel 1921, quando l’attacco alla comune di Kronstadt, le renderà impossibile rimanere.\r\nCe ne ha parlato Francesco Codello\r\n\r\nSpesa di guerra. Le spese militari nel 2021 hanno un’ulteriore impennata, che si aggiunge a quella, già significativa, del 2020. Una prima analisi dei dati disponibili.\r\nLa crisi pandemica ha accentuato il warfare. E non solo.\r\n\r\nGlobal Health Summit. Il 21 maggio si è tenuto a Roma il vertice sulla salute, uno dei tasselli dell’anno “italiano” del G20, che culminerà con l’incontro dei capi di governo il 30 e 31 ottobre.\r\nIn piena sindemia, mentre l’accesso a cure, vaccini e prevenzione è negata alla maggior parte degli abitanti di questo pianeta, i grandi del mondo danno una tinteggiata di bianco ai lucrosi affari di Big Pharma.\r\nLa cancellazione della proprietà intellettuale sui vaccini non è in agenda si limiterà perché all’orizzonte c’è solo il “patent pool”, lascia ampio margine di manovra alle aziende farmaceutiche di decidere, su base volontaria, se concedere o meno la licenza delle proprie tecnologie ai paesi poveri. Il gioco delle tre carte: tutti credono di avere una chance, ma a vincere è sempre chi tiene banco.\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\n2 giugno. 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","2 Giugno 2021","2021-06-02 12:32:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/fibra-ottica-200x110.jpg","Anarres del 21 maggio. Rete e geopolitica. Emma Goldman. Spesa di guerra. Global Health Summit...",1622637170,[],[],{"post_content":271,"post_title":275},{"matched_tokens":272,"snippet":273,"value":274},[61],"Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta \u003Cmark>e\u003C/mark> diffondi il podcast:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/2021-05-21-anarres.mp3\"][/audio]\r","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta \u003Cmark>e\u003C/mark> diffondi il podcast:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/2021-05-21-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nRete \u003Cmark>e\u003C/mark> geopolitica. Il reticolo dei cavi sottomarini, denominato anche “undernet”, \u003Cmark>è\u003C/mark> l’ultima frontiera della geoeconomia \u003Cmark>e\u003C/mark> della geopolitica. Contrariamente all’opinione comune Internet non \u003Cmark>è\u003C/mark> una rete immateriale ma la sua esistenza ed operatività dipende da infrastrutture materiali. Il dipartimento della difesa statunitense definisce lo “spazio cibernetico” come il “dominio globale all’interno dell’ambiente informatico consistente nella rete interdipendente di infrastrutture di tecnologie informatiche \u003Cmark>e\u003C/mark> dei dati in essa residenti”, incluso internet, i network di telecomunicazioni, i sistemi computerizzati ed i processori in esso incorporati. Tutte queste infrastrutture dipendono dallo spazio geografico \u003Cmark>e\u003C/mark> quindi in ultima istanza da quello geopolitico. Il controllo dei cavi in fibra ottica ed dei loro percorsi fisici \u003Cmark>è\u003C/mark> uno snodo cruciale nelle dinamiche di dominio globale.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\nEmma Goldman. Nel maggio del 1940 moriva in Canada Emma la Rossa. Era nata nella Lituania russa nel 1869: ha 16 anni quando emigra con la famiglia negli Stati Uniti. I fatti di Heymarket rappresenteranno uno spartiacque per la giovane Emma, che diventa anarchica \u003Cmark>e\u003C/mark> protagonista delle lotte di quegli anni. Le autorità statunitensi la definirono la donna più pericolosa d’America. Nel 1919, uscita dalla prigione dove era stata rinchiusa per le proprie posizioni antimilitariste durante il primo conflitto mondiale, venne privata della cittadinanza statunitense \u003Cmark>e\u003C/mark> deportata in Unione Sovietica, da dove fuggirà da apolide nel 1921, quando l’attacco alla comune di Kronstadt, le renderà impossibile rimanere.\r\nCe ne ha parlato Francesco Codello\r\n\r\nSpesa di guerra. Le spese militari nel 2021 hanno un’ulteriore impennata, che si aggiunge a quella, già significativa, del 2020. Una prima analisi dei dati disponibili.\r\nLa crisi pandemica ha accentuato il warfare. \u003Cmark>E\u003C/mark> non solo.\r\n\r\nGlobal Health Summit. Il 21 maggio si \u003Cmark>è\u003C/mark> tenuto a Roma il vertice sulla salute, uno dei tasselli dell’anno “italiano” del \u003Cmark>G20\u003C/mark>, che culminerà con l’incontro dei capi di governo il 30 \u003Cmark>e\u003C/mark> 31 ottobre.\r\nIn piena sindemia, mentre l’accesso a cure, vaccini \u003Cmark>e\u003C/mark> prevenzione \u003Cmark>è\u003C/mark> negata alla maggior parte degli abitanti di questo pianeta, i grandi del mondo danno una tinteggiata di bianco ai lucrosi affari di Big Pharma.\r\nLa cancellazione della proprietà intellettuale sui vaccini non \u003Cmark>è\u003C/mark> in agenda si limiterà perché all’orizzonte c’è solo il “patent pool”, lascia ampio margine di manovra alle aziende farmaceutiche di decidere, su base volontaria, se concedere o meno la licenza delle proprie tecnologie ai paesi poveri. Il gioco delle tre carte: tutti credono di avere una chance, ma a vincere \u003Cmark>è\u003C/mark> sempre chi tiene banco.\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\n2 giugno. Giornata dei Senzapatria\r\nMercoledì 2 giugno\r\n“Facciamo la festa alla Repubblica!”\r\ncontro le cerimonie militariste del 2 giugno\r\nAppuntamento in piazza Castello\r\ndalle ore 16\r\nDistro, performance, interventi, azioni comunicative…\r\n\u003Cmark>e\u003C/mark> le sonorità di “Note di rivolta”\r\n\r\nVenerdì 4 giugno\r\nalle 16,30 ai giardini (ir)reali, corso San Maurizio angolo via Rossini\r\nla rete free(k) pride ha lanciato una\r\n“passeggiata delle puttane”\r\ncontro la violenza omofoba \u003Cmark>e\u003C/mark> il pinkwashing istituzionale, in solidarietà a Stefanessa, aggredita per essere una frocia non conforme, una che non abbassa la testa, che non rinuncia ad essere se stessa, si mostra come vuole sempre \u003Cmark>e\u003C/mark> ovunque. \r\nSeguirà l’assemblea di preparazione del free(k) pride del 10 luglio \r\n\r\nGiovedì 10 giugno\r\nLa città degli esclusi\r\nore 18 sotto la tettoia dei contadini a Porta Palazzo\r\nArgo, ToNite, sgomberi \u003Cmark>e\u003C/mark> riqualificazioni escludenti in Aurora\r\nNe parliamo con Francesco Miliaccio, attivista \u003Cmark>e\u003C/mark> studioso, autore, tra gli altri, de “La venere degli stracci - Miseria, rivolta \u003Cmark>e\u003C/mark> potere nella città post-industriale”\r\n\r\nSabato 12 giugno\r\nore 14\r\nmarcia popolare No Tav da Bussoleno a San Didero\r\n\r\nSabato 10 luglio\r\nFree(k) Pride per le strade di Torino!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30.\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo",{"matched_tokens":276,"snippet":277,"value":277},[61],"Anarres del 21 maggio. Rete \u003Cmark>e\u003C/mark> geopolitica. Emma Goldman. Spesa di guerra. 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In pochi giorni il quadro è mutato radicalmente. L'attacco alla Siria è stato rimandato. Forse non si farà mai.\r\nBarack Obama, dopo aver scoperto che solo la Francia era disponibile a seguirlo nell'impresa, che il Congresso statunitense non era affatto entusiasta di una nuova guerra dalle prospettive incerte, che la Russia non sarebbe ingoiato di buon grado un'invasione di campo, ha accettato al volo l'assist offerto da Vladimir Putin in occasione del G20 svoltosi a Mosca lo scorso fine settimana. In cambio dell'impegno assunto da Bashar Assad di porre sotto controllo internazionale il proprio arsenale chimico, l'ammnistrazione statunitense ha accettato di riaprire i canali diplomatici.\r\nL'immagine di Obama, e, conseguentemente, degli Stati Uniti ne esce decisamente appannata.\r\nOvviamente i giochi sono ben lungi dall'essere conclusi e la battaglia per il controllo della Siria continua con altri mezzi. Tutti micidiali per la popolazione civile.\r\nLe difficoltà di Obama in Siria derivano direttamente dagli errori commessi dalle ammanistrazioni statunitensi negli ultimi 15 anni. In questi tre lustri gli Stati Uniti hanno perso tre guerre su quattro. Solo in Kosovo, grazie alla solida alleanza con la mafia albanese, gli USA sono riusciti a non perdere la pace dopo aver vinto facilmente la guerra.\r\nL'Iraq è governato da una maggioranza islamica shiita vicina all'Iran. In Libia, esattamente un anno fa, Obama ha subito lo scacco dell'assalto salafita alla propria legazione di Bengasi e dell'uccisione dell'ambasciatore Stevens. Il prossimo primo gennaio le truppe a stelle e strisce lasceranno l'Afganistan esattamente come capitò a suo tempo ai sovietici. Un paese spezzato, in cui i vari signori della guerra controllano il territorio e il presidente/fantoccio Karzai non governa nemmeno Kabul.\r\nTre nette sconfitte, figlie dell'incapacità statunitense di costruire una base di consenso nei paesi occupati sul modello del piano Marshall per l'Europa del dopoguerra.\r\nGli equilibri planetari si stanno modificando, ri-proponendo un ruolo in prima fila per la Russia e marcando le fratture del fronte occidentale, i cui interessi, è il caso dell'Italia, sono spesso divaricati rispetto all'ingombrante alleato statunitense.\r\nNe abbiamo discusso con Stefano.\r\n\r\nAscolta il suo intervento della scorsa settimana:\r\n2013 09 06 siria stefanone\r\n\r\nAscolta l'intervista fatta oggi:\r\n2013 09 13 stefano siria afganistan\r\n\r\nAggiornamento al 15 settembre. Gli Stati Uniti e la Siria hanno sottoscritto ieri a Ginevra un accordo sulle armi chimiche in dotazione all'esercito siriano. In base a tale accordo, siglato dal segretario di Stato startunitense Kerry e dal ministro degli esteri russo Lavrov, la Siria dovrebbe consegnare un elenco delle proprie dotazioni entro la prossima settimana. Kerry ha sostenuto e poi smentito che Russia e Stati Uniti avessero concordato l'appoggio ad una risoluzione ONU che comportasse il ricorso al Capitolo 7, che prevede l'uso della forza in caso di inadempienza agli accordi. Gli Stati Uniti hanno perso anche quest'ultima schermaglia diplomatica.","13 Settembre 2013","2018-10-17 22:59:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/09/statua-libertà-300x183-200x110.jpg","Dall'Afganistan alla Siria. 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