","Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona","post",1728575514,[63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/corteo-no-g7/","http://radioblackout.org/tag/g7/","http://radioblackout.org/tag/g7-salute/","http://radioblackout.org/tag/sanita/",[34,15,68,69],"G7 SALUTE","Sanità",{"post_content":71,"post_title":75,"tags":79},{"matched_tokens":72,"snippet":73,"value":74},[15],"nazionale andando a commentare il \u003Cmark>g7\u003C/mark> sanità che si tiene dal","Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.\r\nCon Chiara Rivetti (sindacato Anaao Assomed) parliamo dei procedimenti giudiziari in corso a Torino dove, nel quadro di un depotenziamento generalizzato dei servizi sanitari pubblici, 25 dirigenti della Città della Salute sono indagati per falso in atto pubblico e menzogne alla Corte dei Conti. Si parla dei bilanci dell’ultimo decennio e di truffa riguardante un mancato accantonamento di denaro relativo alle visite intramoenia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Rivetti-la-valle-citta-salute2024_10_10_2024.10.10-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\nCon Elisa Petragallo (sindacato CUB Torino) ci spostiamo sul piano nazionale andando a commentare il \u003Cmark>g7\u003C/mark> sanità che si tiene dal 9 al 11 ottobre ad Ancona. Diverse le mobilitazioni in corso per denunciare l’ipocrisia di questo incontro che mette al centro l’industria farmacologica e non si interessa alla relazione tra ambiente e salute. Tra queste, No \u003Cmark>g7\u003C/mark> Not On My Body riunisce vari sindacati e associazioni che si stanno organizzando in questi giorni ad Ancona e non solo - infatti il venerdì 11 è stato indetto dalla CUB sanità uno sciopero nazionale.\r\n\r\nA Torino, l’appuntamento è venerdì 11 ottobre alle 9:30 in piazza Statuto per una manifestazione congiunta in occasione dello Sciopero Glocale per il Clima di Fridays for Future.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/CUB-SAnita-g7-sanita-ancona2024_10_10_2024.10.10-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":76,"snippet":78,"value":78},[77],"G7","Sanità: dalle inchieste torinesi al \u003Cmark>G7\u003C/mark> Salute di Ancona",[80,83,86,89],{"matched_tokens":81,"snippet":82},[77],"corteo no \u003Cmark>G7\u003C/mark>",{"matched_tokens":84,"snippet":85},[15],"\u003Cmark>g7\u003C/mark>",{"matched_tokens":87,"snippet":88},[77],"\u003Cmark>G7\u003C/mark> SALUTE",{"matched_tokens":90,"snippet":69},[],[92,100,103],{"field":37,"indices":93,"matched_tokens":95,"snippets":99},[94,49,25],1,[96,97,98],[15],[77],[77],[85,82,88],{"field":101,"matched_tokens":102,"snippet":78,"value":78},"post_title",[77],{"field":104,"matched_tokens":105,"snippet":73,"value":74},"post_content",[15],578730123365712000,{"best_field_score":108,"best_field_weight":109,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":49,"score":110,"tokens_matched":94,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,"578730123365711979",{"document":112,"highlight":135,"highlights":156,"text_match":106,"text_match_info":166},{"cat_link":113,"category":114,"comment_count":49,"id":115,"is_sticky":49,"permalink":116,"post_author":52,"post_content":117,"post_date":118,"post_excerpt":55,"post_id":115,"post_modified":119,"post_thumbnail":120,"post_thumbnail_html":121,"post_title":122,"post_type":60,"sort_by_date":123,"tag_links":124,"tags":130},[46],[48],"90616","http://radioblackout.org/2024/06/g7-piu-guerra-e-meno-liberta/","Si è chiuso il meeting del G7 in Puglia presso il resort di lusso di Borgo Ignazia, alla presenza delle élite mondiali: al tavolo i leader di Italia (che l’ha presieduto), Francia, Germania, Stati Uniti, Giappone, Canada e Gran Bretagna. In pole position la presidente della Commissione Europea Von Der Leyen e il presidente del Consiglio Europeo Michel. A coronare l’insieme delle grandi potenze è arrivato con grande spolvero Jorge Bergoglio. Il capo di città del Vaticano, sbarcato in Puglia ufficialmente per invitare ad un uso non bellico dell’IA, in realtà è venuto ad incassare il fragoroso silenzio su aborto e libertà LGBTQ, che un governo amico a Roma gli ha garantito.\r\nIl vertice infatti ha messo la questione dei diritti, per concentrarsi sulla guerra, regalando all’Ucraina stato 50 miliardi di aiuti militari derivanti dagli asset russi congelati. Oltre a questo, l’impegno a lavorare per un accordo sul cessate il fuoco a Gaza si è tradotto in un mero appello alla “tregua olimpica” in vista dei Giochi di Parigi.\r\nMa, al di là degli esiti ufficiali del vertice, vale la pena cercare di comprendere il quadro più generale.\r\nIn primo luogo, anche se nessuno ne ha parlato, ha brillato per la sua assenza l’Arabia Saudita: Mohamed bin Salman con una scusa ha disertato l’appuntamento, cruciale per gli interessi statunitensi, vista la scadenza dell’accordo che garantiva la commercializzazione del petrolio in dollari. L’Arabia Saudita aveva già fatto filtrare la propria indisponibilità ad un rinnovo.\r\nSeconda questione: la decisione di usare gli interessi sui soldi russi congelati nelle banche occidentali rappresenta un duro colpo all’intangibile sacralità della proprietà privata.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/2024-06-18-g7-capello.mp3\"][/audio]","20 Giugno 2024","2024-06-20 16:13:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/meloni-bergoglio-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"244\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/meloni-bergoglio-300x244.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/meloni-bergoglio-300x244.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/meloni-bergoglio-768x625.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/meloni-bergoglio.jpeg 795w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","G7. 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Oltre al rullare dei manganelli sono stati usati idranti e lecrimogeni. Uno di questi ha colpito al volto un ragazzo, spaccandogli il naso.\r\nAbbiamo sentito la testimonianza di Nicola, uno dei partecipanti all’iniziativa.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-30-nicola-cariche-g7.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nSin dal pomeriggio di lunedì gli attivisti di Extinction Rebellion, già protagonisti nei giorni scorsi dei diverse azioni contro il G7 come l’occupazione del grattacielo di Intesa-San Paolo, sono riusciti, in barba alla sorveglianza strettissima, a guadagnare il tetto di un edificio di piazza Carlina, di fronte all’albergo dei G7, ed hanno resistito per diverse ore.\r\nLa polizia ha trascinato di peso alcuni attivisti che stavano filmando dalla piazza. I vigili del fuoco, saliti sul tetto, hanno strappato lo striscione. 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La località scelta per ospitare “i grandi” è la Valle d’Itria, e in particolare la struttura turistica di alta gamma di Borgo Egnazia, dal 13 al 15 giugno.\r\n\r\nG SIM ! è un coordinamento di collettivi pugliesi (e non) che si è costituito a seguito del primo congresso della giustizia climatica tenutosi a Milano a inizio ottobre. Le realtà che ne fanno parte sono tante: Fridays For Future Bari, Ex Caserma Liberata (Bari), Extinction Rebellion (Puglia), Zamp3 mostruos3 (collettiva transfemminista di Bari), Ultima generazione (Bari), Comunità di autogestione del Bread&Roses (Bari), Spazio di mutuo soccorso, Terra Bruciata, Locale Dischi, Convocatoria ecologista di Taranto, il movimento per la casa. 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Tre giorni e due notti nella Puglia che esce fuori dalla brochure e riempie spazi, momenti e incontri, per scrivere assieme i prossimi mesi di questa regione.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/GSIM.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer maggiori informazioni, necessità e ospitalità, consultate i link seguenti:\r\n\r\nhttps://t.me/gsimpuglia (canale telegram)\r\n\r\nhttps://linktr.ee/g7gsim\r\n\r\nhttps://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfMdin3m4kMx4cndwoGNntk4Eef2qhAAEXfkIuw-3kx0_sCzQ/viewform\r\n\r\n ",{"matched_tokens":251,"snippet":252,"value":252},[77,77],"VU \u003Cmark>G7\u003C/mark>, NU GSIM! 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Il rapporto finale è un compromesso tra la posizione più dura degli Stati Uniti e quella più sfumata degli europei.\r\nI Governi dei sette stati più potenti non potevano mancare di tirare le orecchie alla Cina per la durissima repressione contro gli uiguri, minoranza musulmana del Sinkiang, sotto posta ad una durissima repressione da anni.\r\nVa da se che la salvaguardia dei diritti umani richiesta con tanta forza alla Cina, assume contorni decisamente più sfumati quando in ballo ci sono gli interessi dei G7. Basti pensare a Guantanamo, alla guerra ai migranti in mare e sui monti,\r\nVa da se che gli uiguri o le accuse sul Covid 19 sono solo specchietti per le allodole.\r\nLa partita vera è sul piano economico e, in prospettiva, anche militare. Sebbene gli Stati Uniti siano ancora il paese che più spende in armamenti e missioni all’estero, da anni le imprese militari dall’Iraq all’Afganistan si sono rivelate dei disastri per Washington. 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Con Lorenzo Coniglione\r\n\r\n\r\nDal Venezuela al Brasile. Il sud america dei caudillos rossi sta esplodendo.\r\nCon Massimo Varengo di Zero in Condotta\r\n\r\n\r\nIl G7 a in Sicilia, grande piattaforma logistica di guerra nel Mediterraneo, tra Sigonella e Niscemi. Quali prospettive per l'internazionale degli oppressi e degli sfruttati?\r\nNe abbiamo parlato con Salvo Vaccaro, docente di filosofia politica all'Università di Palermo\r\n\r\n\r\nCorteo antimilitarista del 2 giugno. Appello\r\n\r\n\r\nSpesa militare. 64 milioni di euro al giorno\r\n\r\n\r\nProssimi appuntamenti\r\n\r\n\r\nMartedì 30 maggio\r\nore 19 al Fenix\r\npresentazione della manifestazione del 2 giugno e assemblea contro la spesa e la produzione bellica, contro i decreti sicurezza e immigrazione, contro la guerra ai migranti. \r\n\r\n\r\nVenerdì 2 giugno\r\nManifestazione antimilitarista – contro la guerra ai poveri, la militarizzazione del territorio e dei mari, la produzione bellica. \r\nOre 15,30 da piazza Statuto\r\n\r\n\r\nAppuntamenti fissi:\r\nLe riunioni della federazione anarchica torinese, aperte a tutti gli interessati, sono in corso Palermo 46 ogni giovedì alle 21\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","26 Maggio 2017","2018-10-17 22:58:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/2017-05-22-manif-antimili-2-giugno-page-002-200x110.jpg","Anarres del 26 maggio. 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Con Lorenzo Coniglione\r\n\r\n \r\n\r\nG7 lavoro. Per un mondo senza servi e senza padroni. Tutti a Torino per gettare sabbia nel motore dei potenti! Con Stefano Capello\r\n\r\n \r\n\r\nAnarchia VS democrazia con Francesco Codello\r\n\r\n \r\n\r\nDov'è Santiago Maldonado? Il 14 settembre ci siamo dati appuntamento di fronte al lussuoso negozio Benetton di via Roma... \r\n\r\n \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\n \r\n\r\nContro i padroni del mondo per un mondo senza padroni\r\n\r\n \r\n\r\nA fine settembre alla reggia di Venaria si incontreranno i ministri del lavoro, dell'industria e della ricerca di Stati Uniti, Gran Bretagna, Italia, Francia, Giappone, Germania e Canada.\r\n\r\n \r\n\r\nRoviniamo la vetrina dei padroni del mondo! 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Basti pensare alla riforma dei porti e alla privatizzazione che questo ministro e il suo governo stanno realizzando per arricchire gli armatori sulla pelle di chi lavora.\r\nNon potevano mancare gli antifascisti e antirazzisti, che hanno contestato attivamente l’iniziativa.\r\nNe abbiamo parlato con Dario di Azione Livorno Antifascista\r\n\r\nVenaria. Cronache e riflessioni sulle iniziative contro i G7\r\nContro le politiche climaticide, la guerra e la logica capitalista oltre trecento persone hanno partecipato al corteo lanciato il 28 aprile da un ampio fronte di associazioni ambientaliste e di opposizione al cambiamento climatico.\r\nL’Assemblea antimilitarista ha partecipato al corteo mettendo in rilievo la stretta interconnessione tra missioni militari all’estero e gli interessi dell’ENI. Le basi delle guerre sono a due passi dalle nostre case. L’opposizione alla guerra, nel segno di un mondo senza frontiere, senza stati, senza eserciti passa dal disfattismo che ciascuno opera contro il proprio governo, contro le aziende come ENI e Leonardo, contro le operazioni militari neocoloniali dell’Italia. La lotta antimilitarista si concretizza nella solidarietà attiva con chi, in ogni dove, diserta la guerra e lotta contro ogni nazionalismo.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nVenerdì 17 maggio\r\nCena dei senzastato\r\nore 20\r\ncorso Palermo 46\r\nBenefit lotte\r\nQuanto costa? Quanto puoi, più che puoi!\r\nPrenotazioni a antimilitarista.to@gmail.com \r\n\r\nSabato 1 e domenica 2 giugno\r\nGiornate di lotta alla guerra, all’occupazione militare delle periferie, alla produzione bellica, al nazionalismo.\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nIn appoggio ai disertori di tutte le guerre!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","5 Maggio 2024","2024-05-05 16:01:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/01-200x110.jpeg","Anarres del 3 maggio. 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Voci dalle piazze\r\nVi abbiamo raccontato alcune piazze di questo Primo Maggio di guerra in chiave anarchica, antimilitarista, internazionalista.\r\nAscoltate le voci di compagn* che hanno partecipato alle iniziative di piazza a Carrara, Empoli, Ragusa, Imola, Trieste, Monfalcone, e, ovviamente, Torino.\r\n\r\nLivorno. In piazza contro Salvini\r\nGiovedì 2 maggio il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini era a Livorno per presentare un suo libro, ospite del cinema-teatro 4 mori, una struttura gestita dalla Compagnia Lavoratori Portuali: un insulto alla storia della città e a quella dei suoi lavoratori, proprio all’indomani del Primo Maggio. Basti pensare alla riforma dei porti e alla privatizzazione che questo ministro e il suo governo stanno realizzando per arricchire gli armatori sulla pelle di chi lavora.\r\nNon potevano mancare gli antifascisti e antirazzisti, che hanno contestato attivamente l’iniziativa.\r\nNe abbiamo parlato con Dario di Azione Livorno Antifascista\r\n\r\nVenaria. Cronache e riflessioni sulle iniziative contro i \u003Cmark>G7\u003C/mark>\r\nContro le politiche climaticide, la guerra e la logica capitalista oltre trecento persone hanno partecipato al corteo lanciato il 28 aprile da un ampio fronte di associazioni ambientaliste e di opposizione al cambiamento climatico.\r\nL’Assemblea antimilitarista ha partecipato al corteo mettendo in rilievo la stretta interconnessione tra missioni militari all’estero e gli interessi dell’ENI. Le basi delle guerre sono a due passi dalle nostre case. L’opposizione alla guerra, nel segno di un mondo senza frontiere, senza stati, senza eserciti passa dal disfattismo che ciascuno opera contro il proprio governo, contro le aziende come ENI e Leonardo, contro le operazioni militari neocoloniali dell’Italia. La lotta antimilitarista si concretizza nella solidarietà attiva con chi, in ogni dove, diserta la guerra e lotta contro ogni nazionalismo.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nVenerdì 17 maggio\r\nCena dei senzastato\r\nore 20\r\ncorso Palermo 46\r\nBenefit lotte\r\nQuanto costa? 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-19-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\n25 aprile in Barriera di Milano\r\nOggi come ieri. Via fascisti e militari dai quartieri!\r\nCome ogni anno ci ritroviamo alla lapide che ricorda Ilio Baroni, partigiano anarchico.\r\nOggi più che mai ritrovarci in quell’angolo di periferia, dove cadde combattendo Baroni, non è mero esercizio di memoria, ma occasione per intrecciare i fili delle lotte, perché il testimone lasciato da chi non c’è più è ora nelle nostre mani.\r\nTra sfruttamento, lavori precari e pericolosi, morti in mare, leggi razziste, militari per le strade, guerra, la democrazia somiglia sempre più al fascismo. Gli eredi della dittatura oggi sono al governo e, giorno dopo giorno, moltiplicano la stretta repressiva nei confronti di pover* e oppositor* politic* e social*.\r\nLa gente di Barriera ha volti e storie diverse ma la stessa condizione di sfruttamento e oppressione di chi combatté il fascismo perché voleva una società senza stato né padroni.\r\n\r\nStati Uniti. Polizia e strage di neri\r\nL’ultimo assassinio di un afrodiscendente statunitense per mano della polizia è rimbalzato agli onori delle cronache grazie al video che mostra un uomo inerme freddato da 96 colpi sparati in meno di un minuto. La polizia di Chicago è dotata di armi da guerra, uno dei tanti segnali del rinforzamento delle polizie negli States.\r\nNon solo. L’enorme sommovimento generato dal “Balck lives matter” ha prodotto una potente ondata reattiva: il numero di afroamericani freddati durante controlli e posti di blocco è sensibilmente aumentato.\r\nAbbiamo provato a a capirne di più con Robertino Barbieri che segue gli States su Umanità Nova\r\n\r\nSono Gaia Dan. Ho 23 anni, sono di Haifa e sono un attivista contro l'occupazione e contro la guerra. Vorrei condividere con voi un messaggio sul movimento di resistenza qui in Israele/Palestina.\r\n\r\nReligioni e millenarismi. La grande sniffata dei popoli\r\nIl ritorno delle religioni, dopo un lungo periodo di laicizzazione diffusa a livello planetario, parte da lontano ed approda fragorosamente ai giorni nostri.\r\nLa nostra analisi si dipanerà dalla seconda metà degli anni Settanta con il revival cristiano negli Stati Uniti, il rafforzarsi dell'islamismo nei paesi arabi e la controrivoluzione islamista in Iran, per approdare all'affermarsi del cristianesimo evangelico nei paesi centro africani e in Sud America.\r\nAffronteremo l'emergere del millenarismo come tentativo di dare una risposta a una crisi sentita ma non capita nelle sue dinamiche materiali e simboliche. Tanti i tasselli che contribuiscono a costruire il mosaico complesso che emerge a diverse latitudini ed in differenti culture religiose. Il contesto è quello in cui la chiesa cattolica decreta la fine della teologia della liberazione sino alla restaurazione teologico/populista di Ratzinger/Bergoglio e si delinea in modo sempre più forte la sottomissione degli stati post coloniali all'ordine neo-coloniale, ma anche la ristrutturazione in chiave neoliberista delle società occidentali. Poi sulla scena mondiale appaiono in sequenza Al Quaeda e poi l’Isis.\r\nI millenarismi hanno un ruolo importante nelle narrazioni che accompagnano il conflitto in Israele e Palestina.\r\nAbbiamo provato a capire meglio quali siano le tendenze millenariste che attraversano pericolosamente sia l’ebraismo che l’islam.\r\nCe ne ha parlato Lollo\r\n\r\nContro il G7 energia ed ambiente. Eni. Sangue, petrolio, guerra\r\nQuest’anno il G7, la rete che unisce i sette paesi più industrializzati, è presieduta dal governo italiano. Il summit finale, cui parteciperanno i capi di Stato, si terrà a Bari in giugno.\r\nDal 28 al 30 aprile si svolgerà nella reggia di Venaria il vertice dedicato ad energia ed ambiente.\r\nLa scelta di mettere insieme queste due tematiche, facendo convergere a Venaria i ministri e i loro sherpa, è in se indicativa della volontà di considerare la tutela ambientale una variabile dipendente dagli orientamenti in materia di energia, con un ben chiaro rapporto gerarchico.\r\nLa diplomazia in armi del governo per garantire i profitti della multinazionale petrolifera va dalla Libia al Sahel al Golfo di Guinea. Queste aree hanno un’importanza strategica per gli interessi dell’ENI, perché vi si trovano i maggiori produttori africani di gas e petrolio. 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Ilaria Salis, suo malgrado, ci ha mostrato che possono esserci pozzi ancora più profondi e neri di quelli che, anche da noi, inghiottono e piegano tante vite, luoghi dove, per legge, puoi essere incatenato, trascinato, umiliato.\r\nIl pozzo nero dell’Ungheria sedotta dal nazismo è lo specchio nel quale rischiamo di scorgere un futuro ancora più scuro per l’Europa intera. E, in primis per il nostro paese, dove i fascisti al governo rendono sempre più violenta e autoritaria la stretta intorno ai movimenti di opposizione sociale.\r\n\r\nAntimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\nL'assemblea antimilitarista fa proprio l'appello dei compagni e compagne di Torino per la costruzione di uno spezzone antimilitarista al corteo di domenica 28 aprile contro il G7 ambiente ed energia, che si terrà alla Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile.\r\nNegli anni si sono moltiplicate le missioni militari italiane all'estero, che, soprattutto in Africa, difendono gli interessi dell'ENI, testa di ponte del neocolonialismo italiano.\r\nLa bandiera con il cane a sei zampe dell'ENI sventola a fianco di quella tricolore in luoghi in cui la desertificazione e la predazione delle risorse macinano le vite di tanta parte di chi ci vive.\r\nENI, al di là del greenwashing di Plenitude, ha recentemente annunciato di voler ulteriormente incrementare la produzione di energia basata su fonti fossili, rendendosi responsabile di un ulteriore catastrofico aumento delle emissioni climaticide.\r\nNon solo. L'Italia mantiene una missione militare in Niger, sia per la repressione dei flussi migratori, sia per il controllo delle miniere di uranio. L'uranio è il combustibile delle centrali nucleari, per le quali è ripresa una martellante propaganda anche nel nostro paese. Inutile ricordare il potenziale distruttivo e devastante per l'ambiente di questa tecnologia, in cui il confine tra militare e civile è impalpabile.\r\nLa logica del profitto ad ogni costo sta trascinando l'umanità verso il baratro.\r\nContrastiamo il militarismo neocoloniale dell'Italia!\r\nFermarli è possibile, fermarli è urgente.\r\n\r\nUna lettera di Gaia Dan del Refuser Solidarity Network sulla repressione dell’opposizione alla guerra in Israele\r\n“La vera violenza e gli arresti subiti dagli attivisti sia israeliani che palestinesi hanno reso tutti timorosi di parlare apertamente e di unirsi alle proteste, ma lentamente le persone stanno cominciando ad acquisire la fiducia necessaria per parlare apertamente contro la guerra. La mia speranza è che alzeremo la nostra voce, una sola voce, contro la guerra.”\r\n\r\nA bordo della Life Support di Emercency\r\nGiacomo Sini, compagno e fotoreporter, ha trascorso alcuni giorni a bordo della Life Support una delle navi delle ONG, che soccorrono i naufraghi nel Mediterraneo centrale.\r\nQueste navi sono spesso l’unica possibilità di sopravvivenza per i migranti quando le frontiere chiuse e blindate della Fortezza Europa rischiano di inghiottirne le vite.\r\nIl Mediterraneo centrale è affollato come un supermercato il sabato pomeriggio, ma le imbarcazioni dei “clandestini” paiono diventare invisibili per le tante imbarcazioni che lo attraversano. Per i mezzi della Marina Militare, dotati dei più potenti strumenti di osservazione satellitare, le navi dei migranti sono avvolte nella nebbia. Sempre. Le imbarcazioni mercantili, dopo anni di ricatti, minacce, rischi di sequestri o improbabili deviazioni, spesso guardano e vanno via veloci.\r\nLa legge italiana, da oltre un anno, ha imposto alle navi delle ONG che operano in acque internazionali, una serie di paletti che hanno un unico scopo: rendere sempre più difficili i salvataggi. Non possono soccorrere più di un’imbarcazione a viaggio, sono obbligate a sbarcare i naufraghi, spesso raccolti in un mare in tempesta, in porti lontani giorni e giorni di navigazione. Se non rispettano i paletti vanno incontro a sequestri e multe.\r\nIn mare la Guardia costiera libica ostacola i salvataggi, arrivando ad usare le armi.\r\nSi vedono anche gli effetti degli accordi tra Italia e Tunisia.\r\nNel suo reportage Giacomo racconta di un gruppo di naufraghi aggrappati ad una piattaforma gasiera tunisina in mezzo al mare in tempesta. Racconta dei gommoni della ONG che arrivano ad un passo, scorgono le persone, poi, dopo un’iniziale assenso, le autorità tunisine vietano il soccorso, se la ONG non accetta di consegnarli ad una nave tunisina.\r\nLa politica criminale dello stato italiano trova sempre nuovi complici.\r\nNe abbiamo parlato con Giacomo\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSabato 20 aprile\r\nore 17 in corso Palermo 46\r\nL’anarchia in 100 canti\r\ndi e con Alessio Lega\r\npresentazione del libro e concerto\r\na seguire pastasciutta, spritz e birrette\r\n\r\nGiovedì 25 aprile ore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni, in corso Giulio Cesare angolo corso Novara dove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, Alba&carenza503 e il Cor'occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n\r\nDomenica 28 aprile\r\nCorteo No G7 a Venaria\r\nGiardini Galileo Galilei\r\nore 10,30 assemblea\r\nore 14,30 manifestazione sino alla Reggia dove i ministri dei sette paesi più industrializzati discuteranno di Ambiente ed Energia. \r\nAntimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\n\r\nMercoledì 1 maggio\r\nSpezzone antimilitarista\r\nore 9 piazza Vittorio\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","16 Aprile 2024","2024-04-16 09:03:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-12-manif-100-cant-color-200x110.jpg","Anarres del 12 aprile. 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Ilaria Salis, suo malgrado, ci ha mostrato che possono esserci pozzi ancora più profondi e neri di quelli che, anche da noi, inghiottono e piegano tante vite, luoghi dove, per legge, puoi essere incatenato, trascinato, umiliato.\r\nIl pozzo nero dell’Ungheria sedotta dal nazismo è lo specchio nel quale rischiamo di scorgere un futuro ancora più scuro per l’Europa intera. E, in primis per il nostro paese, dove i fascisti al governo rendono sempre più violenta e autoritaria la stretta intorno ai movimenti di opposizione sociale.\r\n\r\nAntimilitarist* contro il \u003Cmark>G7\u003C/mark> energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\nL'assemblea antimilitarista fa proprio l'appello dei compagni e compagne di Torino per la costruzione di uno spezzone antimilitarista al corteo di domenica 28 aprile contro il \u003Cmark>G7\u003C/mark> ambiente ed energia, che si terrà alla Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile.\r\nNegli anni si sono moltiplicate le missioni militari italiane all'estero, che, soprattutto in Africa, difendono gli interessi dell'ENI, testa di ponte del neocolonialismo italiano.\r\nLa bandiera con il cane a sei zampe dell'ENI sventola a fianco di quella tricolore in luoghi in cui la desertificazione e la predazione delle risorse macinano le vite di tanta parte di chi ci vive.\r\nENI, al di là del greenwashing di Plenitude, ha recentemente annunciato di voler ulteriormente incrementare la produzione di energia basata su fonti fossili, rendendosi responsabile di un ulteriore catastrofico aumento delle emissioni climaticide.\r\nNon solo. L'Italia mantiene una missione militare in Niger, sia per la repressione dei flussi migratori, sia per il controllo delle miniere di uranio. L'uranio è il combustibile delle centrali nucleari, per le quali è ripresa una martellante propaganda anche nel nostro paese. Inutile ricordare il potenziale distruttivo e devastante per l'ambiente di questa tecnologia, in cui il confine tra militare e civile è impalpabile.\r\nLa logica del profitto ad ogni costo sta trascinando l'umanità verso il baratro.\r\nContrastiamo il militarismo neocoloniale dell'Italia!\r\nFermarli è possibile, fermarli è urgente.\r\n\r\nUna lettera di Gaia Dan del Refuser Solidarity Network sulla repressione dell’opposizione alla guerra in Israele\r\n“La vera violenza e gli arresti subiti dagli attivisti sia israeliani che palestinesi hanno reso tutti timorosi di parlare apertamente e di unirsi alle proteste, ma lentamente le persone stanno cominciando ad acquisire la fiducia necessaria per parlare apertamente contro la guerra. La mia speranza è che alzeremo la nostra voce, una sola voce, contro la guerra.”\r\n\r\nA bordo della Life Support di Emercency\r\nGiacomo Sini, compagno e fotoreporter, ha trascorso alcuni giorni a bordo della Life Support una delle navi delle ONG, che soccorrono i naufraghi nel Mediterraneo centrale.\r\nQueste navi sono spesso l’unica possibilità di sopravvivenza per i migranti quando le frontiere chiuse e blindate della Fortezza Europa rischiano di inghiottirne le vite.\r\nIl Mediterraneo centrale è affollato come un supermercato il sabato pomeriggio, ma le imbarcazioni dei “clandestini” paiono diventare invisibili per le tante imbarcazioni che lo attraversano. Per i mezzi della Marina Militare, dotati dei più potenti strumenti di osservazione satellitare, le navi dei migranti sono avvolte nella nebbia. Sempre. Le imbarcazioni mercantili, dopo anni di ricatti, minacce, rischi di sequestri o improbabili deviazioni, spesso guardano e vanno via veloci.\r\nLa legge italiana, da oltre un anno, ha imposto alle navi delle ONG che operano in acque internazionali, una serie di paletti che hanno un unico scopo: rendere sempre più difficili i salvataggi. Non possono soccorrere più di un’imbarcazione a viaggio, sono obbligate a sbarcare i naufraghi, spesso raccolti in un mare in tempesta, in porti lontani giorni e giorni di navigazione. Se non rispettano i paletti vanno incontro a sequestri e multe.\r\nIn mare la Guardia costiera libica ostacola i salvataggi, arrivando ad usare le armi.\r\nSi vedono anche gli effetti degli accordi tra Italia e Tunisia.\r\nNel suo reportage Giacomo racconta di un gruppo di naufraghi aggrappati ad una piattaforma gasiera tunisina in mezzo al mare in tempesta. Racconta dei gommoni della ONG che arrivano ad un passo, scorgono le persone, poi, dopo un’iniziale assenso, le autorità tunisine vietano il soccorso, se la ONG non accetta di consegnarli ad una nave tunisina.\r\nLa politica criminale dello stato italiano trova sempre nuovi complici.\r\nNe abbiamo parlato con Giacomo\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSabato 20 aprile\r\nore 17 in corso Palermo 46\r\nL’anarchia in 100 canti\r\ndi e con Alessio Lega\r\npresentazione del libro e concerto\r\na seguire pastasciutta, spritz e birrette\r\n\r\nGiovedì 25 aprile ore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni, in corso Giulio Cesare angolo corso Novara dove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, Alba&carenza503 e il Cor'occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n\r\nDomenica 28 aprile\r\nCorteo No \u003Cmark>G7\u003C/mark> a Venaria\r\nGiardini Galileo Galilei\r\nore 10,30 assemblea\r\nore 14,30 manifestazione sino alla Reggia dove i ministri dei sette paesi più industrializzati discuteranno di Ambiente ed Energia. \r\nAntimilitarist* contro il \u003Cmark>G7\u003C/mark> energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\n\r\nMercoledì 1 maggio\r\nSpezzone antimilitarista\r\nore 9 piazza Vittorio\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":708,"snippet":709,"value":709},[77],"Anarres del 12 aprile. 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