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Israele usa queste politiche discriminatorie di pianificazione e suddivisione in zone per creare condizioni di vita insopportabili per costringere le e i palestinesi a lasciare le loro case per permettere l’espansione degli insediamenti ebraici.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo\r\n\r\nNaturalizzare lo stato\r\nLe frontiere sono linee di nulla su una mappa, che diventano vere solo grazie alla presenza di uomini in armi.\r\nO, meglio, appena c’è una mappa con delle linee di separazione, ci sono le condizioni per un controllo militare del territorio.\r\nLa naturalizzazione di queste linee, che trasformano montagne, fiumi, laghi e mari in limiti, limes, confini mira a costruire lo spazio politico, quindi squisitamente culturale, dove ila frontiera definisce un ambito di potere esclusivo, il luogo della sovranità.\r\nL’approccio dei geografi anarchici e della geografia critica decostruiscono i processi di naturalizzazione dei confini, dove affondano la retorica delle nazioni, del suolo e del sangue, dell’esclusione e della guerra.\r\nCe ne ha parlato Federico Ferretti, geografo, docente all’università di Bologna\r\n\r\nUna Barriera contro militari e padroni\r\nNei quartieri poveri il controllo militare imposto durante il lockdown è diventato normale. 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Sempre in Guinea pare fallito un ennesimo colpo di Stato il primo febbraio.\r\nNe abbiamo parlato con Dario Antonelli del coordinamento contro le missioni militari in Africa\r\n\r\nManovre di guerra nel canale di Sicilia\r\nIl 31 gennaio 6 navi da guerra russe hanno attraversato il Canale di Sicilia, dirette verso il Mar Nero e la Crimea. All’altezza del Canale di Suez erano attese da altre navi militari e mezzi da guerra russi. E’ massima allerta sul Mediterraneo; le navi della NATO seguono a distanza il convoglio russo, sorvegliato anche dai pattugliatori di Sigonella.\r\n\r\nQuesta vicenda ci ricorda la centralità delle strategie di guerra nelle politiche delle grandi potenze e dei paesi della NATO come l’Italia, che continua ad aumentare le spese militari, alimenta un fiorente mercato bellico con commerci di morte che riguardano tutti i teatri di guerra, e incrementa le sue missioni militari neocoloniali, a guida ENI, per fornire supporto ai suoi progetti di estrazione di petrolio e gas.\r\nCe ne ha parlato Pippo Gurrieri del movimento No Muos\r\n\r\nIl 3 febbraio del 1998 caccia militare statunitense tranciò i cavi della funivia del Cermis uccidendo 20 persone. I piloti stavano giocando e facendo video del paesaggio. I militari statunitensi di stanza in Italia godono da sempre di una sostanziale impunità. Il processo venne avocato negli USA e i piloti vennero assolti. \r\n\r\nLa NATO a Torino?\r\nIl Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, il 20 gennaio ha ricevuto a Torino David van Weel, Assistant Secretary General for Emerging Security Challenges della NATO. 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Nelle more del completamento della Città dello Spazio, saranno comunque disponibili per l’immediato degli uffici presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino.\r\n\r\nSan Remo. La pop e noi: hey transfrocia! L’Ariston brucia\r\n\r\nLe nuove frontiere del controllo\r\nSmart working e sorveglianza digitale: un approccio al panopticon accelerato dalla gestione della pandemia\r\nIl diffondersi del telelavoro ha il suo corollario nel moltiplicarsi degli strumenti di controllo da remoto, che consentono di tenere sotto sorveglianza continua i lavoratori e le lavoratrici che svolgono i loro incarichi da casa. Si tratta di strumentazioni tanto raffinate, quanto costose, ma si stanno diffondendo soprattutto nei grandi poli industriali e di servizio.\r\nNe abbiamo parlato con Lorcon\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nMartedì 22 febbraio ore 16,30\r\nVia i militari da Barriera!\r\ngiornata di informazione e lotta ai giardinetti di corso Palermo angolo via Sesia\r\n\r\nSabato 5 marzo\r\nGender Strike\r\nGiornata transfemminista queer\r\nai giardini (ir)reali corso San Maurizio angolo via Rossini\r\nAppuntamento alle ore 15\r\nPromuove la rete Free(k) Pride\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","16 Febbraio 2022","2022-02-16 09:29:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/controllo-lavoratore-200x110.jpg","Anarres del 4 febbraio. Le guerre dell’Italia dal Sahel alla Sicilia. Strage del Cermis. La NATO a Torino? San Remo e queerness. Smart working e controllo…",1645003132,[],[],{"post_content":289},{"matched_tokens":290,"snippet":291,"value":292},[75,76],"via Sesia\r\n\r\nSabato 5 marzo\r\n\u003Cmark>Gender\u003C/mark> \u003Cmark>Strike\u003C/mark>\r\nGiornata transfemminista queer\r\nai giardini","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Sounds from the revolution and from the hearts of the streets are flowing through minds, devices, and continents, getting merged with new released revolutionary multilingual songs showing the strength and diversity of creative, powerful voices in resistance against the oppression. Sounds from the revolution and from the bottom of the streets are marking these days, through listening to them we are saving these in our bodies, as part of our collective memory, our memory of resistance.\r\n\r\n \r\n\r\n[Italiano]\r\n\r\nLe proteste in Iran in varie città del paese, accompagnate da scioperi dei lavoratori dell’industria del petrolio, di scolari e studenti, insegnanti e altri lavoratori, sta delineando una rivoluzione femminista che va avanti dall’omicidio di Zhina, un mese e 15 giorni [nella data in cui è stato trasmesso il mixtape su RBO].\r\n\r\nI semi della rivoluzione sono stati piantati nella vecchia lotta contro l’oppressione sistematica di una dittatura di lunga data, che si serve del suo apparato brutale e violento di polizia, militari e para-militari, polizia morale e servizi segreti per colpire i civili, specialmente donna, bambini, minorità di genere e minorità etniche come Curdi e Beluci.\r\n\r\nLe persone in strada in tutto il paese cantano: “Jin Jîyan Azadî”, “Zan Zendegi Azadi”, libertà per la vita delle donne in curdo e farsi, così come “Khamenei qatel-e, hokoumatesh batel-e”, Khamenei è un assassino e il suo regime è giunto al termine, , \"Iran shode bazdashtgah, Evin shode koshtargah”, l’Iran è diventato una prigione, e la prigione di Evin in un macello, riferendosi alla notte in cui la prigione di Evin venne parzialmente incendiata e si sparò contro i prigionieri, “serhildan berxwedan, serhildan jiyan e, berxwedan jiyan e”, la ribellione è resistenza, la ribellione è vita, la resistenza è vita.\r\n\r\nI suoni raccolti nel mix mostrano diventi momenti di grande potenza di questo periodo, come le studentesse in Sanandaj che cantano una canzone Curda, persone che cantano e suonano percussioni nell estrade di Saqqe< (la città natale di Zhina Amini), innumerevoli avvenimenti quotidiani di resistenza come gli spray sui muri, I lavoratori che vanno in sciopero, espresioni di solidarietà da diversi paesi nel mondo, così come le donne in Afghanistan nelle strade o sui social media, discorsi e registrazioni sul campo dalla manifestazione a Berlino del 22.10.22 che ha visto la partecipazione di più di 120mila persone.\r\n\r\nI suoni che provengono dalla rivoluzione e dal cuore delle strade scorrono attraverso le menti, i dispositivi e i continenti, vengono mescolati con canzoni multi-lingue e rivoluzionarie di recente pubblicazione che mostrano la forza e la diversità di voci creative e potenti nella resistenza contro l’oppressione. 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