","Sicilia. Il flop del vertice, il corteo dei No G7","post",1496159736,[61,62,63,64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/catania/","http://radioblackout.org/tag/controvertice-dei-popoli/","http://radioblackout.org/tag/corteo-no-g7/","http://radioblackout.org/tag/frontex/","http://radioblackout.org/tag/g7/","http://radioblackout.org/tag/giardini-naxos/","http://radioblackout.org/tag/militarizzazione/","http://radioblackout.org/tag/taormina/",[20,35,23,70,15,29,33,17],"frontex",{"post_content":72,"tags":78},{"matched_tokens":73,"snippet":76,"value":77},[74,75],"Giardini","Naxos","tutte le manifestazioni. Solo a \u003Cmark>Giardini\u003C/mark> \u003Cmark>Naxos\u003C/mark> è stato autorizzato un corteo.\r","Il G7 di Taormina è stato un sostanziale fallimento. Gli Stati Uniti non hanno voluto cercare una mediazione su temi cuciali come l'ambiente, le politiche protezionistiche, immigrazione. Trump mira a fare accordi bilaterali, evitando di impegnare gli Stati Uniti su tavoli più ampi e complessi.\r\n\r\n \r\n\r\nL'unico punto su cui tutti sono d'accordo è il contrasto al terrorismo. La chiave che apre le porte di ogni politica di guerra, chiusura delle frontiere, controllo capillare e stretta in materia di sicurezza. Pazienza se nel gioco delle alleanze ci finiscano anche Stati noti per finanziare i nemici pubblici come Al Quaeda e Isis.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nIl G7 in Sicilia conferma il ruolo fondamentale dell'isola per le guerre di oggi e di domani. Taormina è stata scelta, oltre che per la cornice che offriva ai grandi della terra, per ragioni squisitamente simboliche. Fu l'unica località siciliana a sfuggire alla conquista araba, perché, arroccata in alto sullo Jonio, potè godere di una posizione privilegiata.\r\n\r\n \r\n\r\nIl dibattito sul G7 in Sicilia ha coinvolto tutte le realtà politiche e sociali isolane sin dallo scorso autunno.\r\n\r\n \r\n\r\nAnalisi simili ma divergenti strategie hanno portato ad una divaricazione di percorsi, specie nelle tappe di avvicinamento all'appuntamento, che le realtà in prima fila nella lotta contro le installazioni militari, le basi di guerra e il militarismo avrebbero voluto a Niscemi.\r\n\r\n \r\n\r\nLa scelta di convergere a Taormina non era scontata.\r\n\r\n \r\n\r\nPer molti comunque il G7 era un fatto con cui fare i conti, utile a rinforzare la lotta conrtro la militarizzazione dell'isola, non certo una vetrina che facesse da specchio a quella più grande e lustra riservata ai potenti.\r\n\r\n \r\n\r\nIl G7, al di là della due giorni di iniziative territoriali, è stato occasione preziosa per allargare l'informazione, nell'auspicio che possa aprirsi una nuova stagione di conflitto.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nA Niscemi il 23 aprile c'era stata un'assemblea antimilitarista, il 25 maggio ci è passata la carovana migranti. Taormina è stata teatro di un'iniziativa in una piazza periferica e blindata il 13 maggio. Il 20 maggio altra iniziativa ad Augusta, cittadina sede dell’approdo della VI Flotta americana e sede di uno dei più importanti depositi militari NATO e USA.\r\n\r\n \r\n\r\nTre settimane prima del G7, non sono arrivati i soldi promessi dal governo ma 10.000 tra militari e varie forze di polizia. Aeroporti e coste sono stati militarizzati, moltiplicando divieti e limitazioni persino per gli abitanti, obbligati a limitazioni e badge, negozi chiusi e controlli ossessivi. Sono stati fatti numerosi fogli di via a manifestanti diretti in Sicilia.\r\n\r\n \r\n\r\nA Taormina sono state vietate tutte le manifestazioni. Solo a \u003Cmark>Giardini\u003C/mark> \u003Cmark>Naxos\u003C/mark> è stato autorizzato un corteo.\r\nIl 26 maggio a \u003Cmark>Giardini\u003C/mark> c'è stata un'assemblea, a Catania il “controverrtice dei popoli, con interventi di attivisti guatemaltechi, messicani, africani, oltre a relatà antirazziste, femministe, no muos. In serata presidio e corteo sino alla sede di Frontex.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 27 maggio \u003Cmark>Giardini\u003C/mark> \u003Cmark>Naxos\u003C/mark> ha un aspetto spettrale. In terra, in mare e nel cielo c'erano militari di guardia. I negozi e le scuole sono stati chiusi con ordinanza del sindaco, le vetrine sono state coperte con lamierini e truciolato, mentre tra slogan, cartelli e striscioni, sfilava il corteo dei No G7.\r\n\r\n \r\n\r\nGli abitanti, arroccati sui balconi e sul lungomare hanno osservato curiosi il passaggio di manifestanti, tra i due e i tremila. I mass media avevano descritto a tinte fosche il corteo per scoraggiare la partecipazione popolare.\r\n\r\n \r\n\r\nNonostante gli strettissimi controlli lungo le strade dell’isola e al casello autostradale di \u003Cmark>Giardini\u003C/mark>, alla fine una decina di pullman e centinaia di auto sono riusciti ad entrare nella cittadina ionica.\r\n\r\n \r\n\r\nIl corteo ha lasciato un segno positivo con il suo passaggio su un territorio che ha subito il peso di una macchina organizzativa opprimente, che ha svuotato alberghi e ristoranti e le attività che ruotano attorno al turismo, rendendo difficile la vita degli abitanti.\r\n\r\n \r\n\r\nA fine corteo c'è stato un breve contatto tra la testa del corteo e il blocco della celere, finito con qualche manganellata e il consueto aerosol di lacrimogeni.\r\n\r\n \r\n\r\nSpenti i riflettori già si profilano all'orizzonte nuovi appuntamenti.\r\nIl primo luglio a Niscemi con una nuova manifestazione nazionale contro le antenne assassine e l'occupazione militare.\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Pippo Gurrieri dei comitati No Muos.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 05 30 pippo g7",[79,81,83,85,87,89,94,96],{"matched_tokens":80,"snippet":20},[],{"matched_tokens":82,"snippet":35},[],{"matched_tokens":84,"snippet":23},[],{"matched_tokens":86,"snippet":70},[],{"matched_tokens":88,"snippet":15},[],{"matched_tokens":90,"snippet":93},[91,92],"giardini","naxos","\u003Cmark>giardini\u003C/mark> \u003Cmark>naxos\u003C/mark>",{"matched_tokens":95,"snippet":33},[],{"matched_tokens":97,"snippet":17},[],[99,105],{"field":36,"indices":100,"matched_tokens":102,"snippets":104},[101],5,[103],[91,92],[93],{"field":106,"matched_tokens":107,"snippet":76,"value":77},"post_content",[74,75],1157451471441625000,{"best_field_score":110,"best_field_weight":111,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":47,"score":112,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":47},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":114,"highlight":134,"highlights":155,"text_match":164,"text_match_info":165},{"cat_link":115,"category":116,"comment_count":47,"id":117,"is_sticky":47,"permalink":118,"post_author":50,"post_content":119,"post_date":120,"post_excerpt":53,"post_id":117,"post_modified":121,"post_thumbnail":122,"post_thumbnail_html":123,"post_title":124,"post_type":58,"sort_by_date":125,"tag_links":126,"tags":131},[44],[46],"42152","http://radioblackout.org/2017/05/g7-zona-rossa-militari-e-fogli-di-via-controvertice-e-manifestazione-dei-movimenti/","Zona rossa, militari e divieti a cerchi concentrici intorno a Taormina.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDal 22 maggio Taormina è una città “chiusa”, con divieti di accesso alla zona rossa creata per il G7 del 26 e 27 maggio prossimi che riunirà i capi di Stato e di Governo di Stati Uniti, Germania, Giappone, Francia, Italia, Gran Bretagna, Canada.\r\n\r\n \r\n\r\nPosti blocco sono stati istituiti nelle strade a valle. Militari anche nei vicoli più piccoli che saranno sorvegliati 24 ore su 24. A Taormina potranno recarsi soltanto i residenti che hanno appositi pass.\r\n\r\n \r\n\r\nUna maggiore limitazione agli accessi scatterà dalla mezzanotte del 24 maggio. Taormina resterà “chiusa” anche per i giornalisti che non avranno accesso libero alla città. Attivi anche divieti di navigazione davanti alla città.\r\n\r\n \r\n\r\nCirca settemila tra forze dell'ordine e militari presidieranno l'evento. Il punto finale è stato fatto al Viminale nel corso di una riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal ministro dell'Interno, Marco Minniti. Con lui i vertici di forze di polizia e servizi, oltre al capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano ed al prefetto di Messina.\r\nIl potenziamento delle attività di sicurezza, di prevenzione e controllo dei siti e degli obiettivi sensibili sarà assicurato attraverso un dispositivo che prevede l'impiego a Taormina di oltre 7.000 unità di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e forze armate (con un contingente aggiuntivo di 2.900 militari).\r\n\r\n \r\n\r\nI dispositivi di controllo sono in atto da tempo. Lo scorso 10 maggio è scattata la sospensione di Schengen con il ripristino dei controlli alla frontiera. Le navi che trasportano migranti non potrebbero approdare in Sicilia, per non distogliere le forze di polizia dal vertice.\r\nMa le quasi quattromila persone pescate nel Mediterraneo hanno fatto saltare la disposizione. Domani una nave con 740 persone a bordo arriverà al porto di Augusta (Siracusa).\r\n\r\n \r\n\r\nDa mesi i movimenti siciliani sono impegnati in iniziative capillari di informazione e lotta contro il G7.\r\n\r\n \r\n\r\nNell'agenda dei movimenti l'opposizione alla presenza di Basi e installazioni militari italiane e Nato, che hanno trasformato l'isola in una sorta di piattaforma logistica per le operazioni di guerra in Siria, Iraq, Libia.\r\n\r\n \r\n\r\nLe disposizioni contro le navi dei volontari che assistono naufraghi e migranti è l'ultimo tassello di una strategia volta ad impedire i salvataggi, allungando le fila di chi conclude il viaggio nel sudario azzurro del mare.\r\n\r\n \r\n\r\nUna serie di fermi preventivi e fogli di via è stata imposta a vari attivisti che non potranno partecipare alle iniziative.\r\n\r\n \r\n\r\nI comitati No Muos hanno in programma per il 26 maggio un controvertice e una manifestazione alla sede di Frontex a Catania.\r\nIl giorno successivo, il 27 maggio alle 15, è stato fissato un corteo unitario a a Giardini Naxos. Appuntamento al terminal dei bus in via Dioniso Giardini\r\n\r\n \r\n\r\nQui l'appello e gli appuntamenti\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Pippo Gurrieri dei Comitati No Muos.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 05 23 pippo g7 taor","25 Maggio 2017","2017-05-29 11:40:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/mili-taormina-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/mili-taormina-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/mili-taormina-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/mili-taormina-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/mili-taormina-1024x682.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/mili-taormina.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","G7. 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C'è un motivo per questa precocità, in quanto il movimento – che si è subito attivato per contrastare la pessima idea renziana di far svolgere il G7 in Sicilia, legando la provocazione dei potenti del mondo con il loro approccio al fenomeno della migrazione che proprio su quelle coste cerca un approdo e uno scampo – intende dibattere innanzitutto gli argomenti, costituendo contenuti che il territorio discute in piena autonomia gestendoli con i singoli movimenti coinvolti, narrazioni da porre in campo per confrontarsi, cercando di evitare di disperdere energie e tempo già ora su strategie di aggiramento dei dispositivi di contenimento e agibilità che verranno sicuramente messi in atto dalla repressione.\r\n\r\nLe iniziative hanno già visto alcuni momenti di coordinamento a partire dalle realtà isolane più vivaci a partire da Niscemi, uno spunto antimilitarista non peregrino; l'altro aspetto peculiare è quello offerto dalla attività frenetica del governo Gentiloni (che già da ministro degli esteri era andato in Corno d'Africa e Niger a comprare lager in loco dove bloccare all'origine lo spostamento di genti) e di Minniti che cerca di presentarsi come gendarme nel suo delirio securitario proprio in quel Mediterraneo prospicente la Sicilia, che ha un ruolo dominante per esternalizzare le frontiere e controllare i momenti bellici, da Sigonella al Muos.\r\n\r\nMa ce ne parla più diffusamente e con maggior competenza Gino, in collegamento da Messina (ed è sintomatico un bel lapsus tra Genova 2001 e Taormina 2017, da cui si origina un'interessante spiegazione che rivendica la propria ribellione declinabile localmente):\r\n\r\ng7","27 Gennaio 2017","2017-01-31 20:44:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/g7-taormina-simbolo-702x336-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"144\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/g7-taormina-simbolo-702x336-300x144.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/g7-taormina-simbolo-702x336-300x144.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/01/g7-taormina-simbolo-702x336.jpg 702w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","27 maggio, G7 a Taormina: meglio prepararsi per tempo",1485556204,[182,65,183,68],"http://radioblackout.org/tag/anitmilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/migranti/",[31,15,185,17],"migranti",{"post_content":187},{"matched_tokens":188,"snippet":189,"value":190},[74,75],"di marzo si conclude ai \u003Cmark>Giardini\u003C/mark> \u003Cmark>Naxos\u003C/mark> questa fase preliminare. 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C'è un motivo per questa precocità, in quanto il movimento – che si è subito attivato per contrastare la pessima idea renziana di far svolgere il G7 in Sicilia, legando la provocazione dei potenti del mondo con il loro approccio al fenomeno della migrazione che proprio su quelle coste cerca un approdo e uno scampo – intende dibattere innanzitutto gli argomenti, costituendo contenuti che il territorio discute in piena autonomia gestendoli con i singoli movimenti coinvolti, narrazioni da porre in campo per confrontarsi, cercando di evitare di disperdere energie e tempo già ora su strategie di aggiramento dei dispositivi di contenimento e agibilità che verranno sicuramente messi in atto dalla repressione.\r\n\r\nLe iniziative hanno già visto alcuni momenti di coordinamento a partire dalle realtà isolane più vivaci a partire da Niscemi, uno spunto antimilitarista non peregrino; l'altro aspetto peculiare è quello offerto dalla attività frenetica del governo Gentiloni (che già da ministro degli esteri era andato in Corno d'Africa e Niger a comprare lager in loco dove bloccare all'origine lo spostamento di genti) e di Minniti che cerca di presentarsi come gendarme nel suo delirio securitario proprio in quel Mediterraneo prospicente la Sicilia, che ha un ruolo dominante per esternalizzare le frontiere e controllare i momenti bellici, da Sigonella al Muos.\r\n\r\nMa ce ne parla più diffusamente e con maggior competenza Gino, in collegamento da Messina (ed è sintomatico un bel lapsus tra Genova 2001 e Taormina 2017, da cui si origina un'interessante spiegazione che rivendica la propria ribellione declinabile localmente):\r\n\r\ng7",[192],{"field":106,"matched_tokens":193,"snippet":189,"value":190},[74,75],{"best_field_score":166,"best_field_weight":39,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":47,"score":195,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":47},"1157451471441100913",6645,{"collection_name":58,"first_q":29,"per_page":198,"q":29},6,{"facet_counts":200,"found":249,"hits":250,"out_of":479,"page":22,"request_params":480,"search_cutoff":37,"search_time_ms":323},[201,225],{"counts":202,"field_name":222,"sampled":37,"stats":223},[203,206,208,210,212,214,216,218,220],{"count":204,"highlighted":205,"value":205},39,"anarres",{"count":19,"highlighted":207,"value":207},"metix flow",{"count":19,"highlighted":209,"value":209},"Macerie su macerie",{"count":22,"highlighted":211,"value":211},"matinée xxl",{"count":22,"highlighted":213,"value":213},"congiunzioni",{"count":22,"highlighted":215,"value":215},"frittura mista",{"count":22,"highlighted":217,"value":217},"la perla di labuan",{"count":22,"highlighted":219,"value":219},"Sono un ribelle mamma",{"count":22,"highlighted":221,"value":221},"Bello come una prigione che brucia","podcastfilter",{"total_values":224},9,{"counts":226,"field_name":36,"sampled":37,"stats":247},[227,229,231,233,235,237,239,241,243,245],{"count":160,"highlighted":228,"value":228},"Sciopero Generale",{"count":14,"highlighted":230,"value":230},"Ilio Baroni",{"count":14,"highlighted":232,"value":232},"antimilitarismo",{"count":19,"highlighted":234,"value":234},"gorizia",{"count":19,"highlighted":236,"value":236},"frontiere",{"count":19,"highlighted":238,"value":238},"senza confini",{"count":19,"highlighted":240,"value":240},"barriera di milano",{"count":22,"highlighted":242,"value":242},"finmeccanica",{"count":22,"highlighted":244,"value":244},"lockeed martin",{"count":22,"highlighted":246,"value":246},"giardini reali",{"total_values":248},58,49,[251,325,388,414,436,458],{"document":252,"highlight":280,"highlights":308,"text_match":320,"text_match_info":321},{"comment_count":47,"id":253,"is_sticky":47,"permalink":254,"podcastfilter":255,"post_author":205,"post_content":256,"post_date":257,"post_excerpt":53,"post_id":253,"post_modified":258,"post_thumbnail":259,"post_title":260,"post_type":261,"sort_by_date":262,"tag_links":263,"tags":273},"48973","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-21-settembre-decreto-immigrazione-i-giardini-alimonda-gli-anarchici-e-i-migranti-game-fair-la-rete-il-controllo-la-censura/",[205],"Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio sul pianeta delle utopie concrete\r\nSui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Occorre incepparne i meccanismi, partendo dalle nostre città, dal territorio in cui viviamo, dove ci sono caserme, basi militari, aeroporti, fabbriche d’armi, uomini armati che pattugliano le strade.\r\n\r\nContinua la campagna antimilitarista cominciata il 2 giugno con il corteo a Caselle. Per mettere sabbia nel motore del militarismo\r\n\r\nAnarres nella puntata del 19 settembre ha proposto alcuni approfondimenti sulla spesa di guerra, gli F35, le ambiguità di certo pacifismo, l'urgenza di un'azione antimilitarista per inceppare la macchina da guerra.\r\n\r\nAscolta l'intervista a Stefano Raspa del comitato contro Aviano 2000:\r\n\r\n2014 09 17 raspa antimili\r\n\r\n...e quella a Domenico Argirò del movimento No F35:\r\n\r\n2014 09 19 dom f35 antimili",{"matched_tokens":356,"snippet":357,"value":357},[91],"Senzapatria. 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Post Pony si aggira per il Piemonte a piedi, in una psicosi da \"Il Cacciatore\", sempre sul chi va là.. Ing. Sollazzi è disperso per le strade di Brooklyn, prova a svoltare rivendendo tabacco italiano e caffè. Ormai la cartolina sonora è chiara: 1 ora e 20 di paesaggi naturali e artificiali, pura dilatazione post-cerebrale, parole mute...\r\n\r\n \r\n\r\nNessun tracklist è stata allegata, ma probabilmente sono presenti brani di: Luc Ferrari, Eliane Radigue, Miki Yui, Senor Service, Visible Cloaks, Sugai Ken. 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Ilaria Salis, suo malgrado, ci ha mostrato che possono esserci pozzi ancora più profondi e neri di quelli che, anche da noi, inghiottono e piegano tante vite, luoghi dove, per legge, puoi essere incatenato, trascinato, umiliato.\r\nIl pozzo nero dell’Ungheria sedotta dal nazismo è lo specchio nel quale rischiamo di scorgere un futuro ancora più scuro per l’Europa intera. E, in primis per il nostro paese, dove i fascisti al governo rendono sempre più violenta e autoritaria la stretta intorno ai movimenti di opposizione sociale.\r\n\r\nAntimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\nL'assemblea antimilitarista fa proprio l'appello dei compagni e compagne di Torino per la costruzione di uno spezzone antimilitarista al corteo di domenica 28 aprile contro il G7 ambiente ed energia, che si terrà alla Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile.\r\nNegli anni si sono moltiplicate le missioni militari italiane all'estero, che, soprattutto in Africa, difendono gli interessi dell'ENI, testa di ponte del neocolonialismo italiano.\r\nLa bandiera con il cane a sei zampe dell'ENI sventola a fianco di quella tricolore in luoghi in cui la desertificazione e la predazione delle risorse macinano le vite di tanta parte di chi ci vive.\r\nENI, al di là del greenwashing di Plenitude, ha recentemente annunciato di voler ulteriormente incrementare la produzione di energia basata su fonti fossili, rendendosi responsabile di un ulteriore catastrofico aumento delle emissioni climaticide.\r\nNon solo. L'Italia mantiene una missione militare in Niger, sia per la repressione dei flussi migratori, sia per il controllo delle miniere di uranio. L'uranio è il combustibile delle centrali nucleari, per le quali è ripresa una martellante propaganda anche nel nostro paese. Inutile ricordare il potenziale distruttivo e devastante per l'ambiente di questa tecnologia, in cui il confine tra militare e civile è impalpabile.\r\nLa logica del profitto ad ogni costo sta trascinando l'umanità verso il baratro.\r\nContrastiamo il militarismo neocoloniale dell'Italia!\r\nFermarli è possibile, fermarli è urgente.\r\n\r\nUna lettera di Gaia Dan del Refuser Solidarity Network sulla repressione dell’opposizione alla guerra in Israele\r\n“La vera violenza e gli arresti subiti dagli attivisti sia israeliani che palestinesi hanno reso tutti timorosi di parlare apertamente e di unirsi alle proteste, ma lentamente le persone stanno cominciando ad acquisire la fiducia necessaria per parlare apertamente contro la guerra. La mia speranza è che alzeremo la nostra voce, una sola voce, contro la guerra.”\r\n\r\nA bordo della Life Support di Emercency\r\nGiacomo Sini, compagno e fotoreporter, ha trascorso alcuni giorni a bordo della Life Support una delle navi delle ONG, che soccorrono i naufraghi nel Mediterraneo centrale.\r\nQueste navi sono spesso l’unica possibilità di sopravvivenza per i migranti quando le frontiere chiuse e blindate della Fortezza Europa rischiano di inghiottirne le vite.\r\nIl Mediterraneo centrale è affollato come un supermercato il sabato pomeriggio, ma le imbarcazioni dei “clandestini” paiono diventare invisibili per le tante imbarcazioni che lo attraversano. Per i mezzi della Marina Militare, dotati dei più potenti strumenti di osservazione satellitare, le navi dei migranti sono avvolte nella nebbia. Sempre. Le imbarcazioni mercantili, dopo anni di ricatti, minacce, rischi di sequestri o improbabili deviazioni, spesso guardano e vanno via veloci.\r\nLa legge italiana, da oltre un anno, ha imposto alle navi delle ONG che operano in acque internazionali, una serie di paletti che hanno un unico scopo: rendere sempre più difficili i salvataggi. Non possono soccorrere più di un’imbarcazione a viaggio, sono obbligate a sbarcare i naufraghi, spesso raccolti in un mare in tempesta, in porti lontani giorni e giorni di navigazione. Se non rispettano i paletti vanno incontro a sequestri e multe.\r\nIn mare la Guardia costiera libica ostacola i salvataggi, arrivando ad usare le armi.\r\nSi vedono anche gli effetti degli accordi tra Italia e Tunisia.\r\nNel suo reportage Giacomo racconta di un gruppo di naufraghi aggrappati ad una piattaforma gasiera tunisina in mezzo al mare in tempesta. 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-12-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nL’anarchia in 100 canti\r\nSabato 20 aprile alla FAT “L’anarchia in 100 canti” presentazione del libro e concerto di Alessio Lega\r\nI canti anarchici si inseriscono nella tradizione del canto popolare, che è anche d’autore, ma più spesso emerge dalle lotte, riprende arie già note, si modifica nel tempo, adattandosi a nuovi luoghi, nuovi soggetti, nuove sfide.\r\nÉ un filo rosso e nero che non si interrompe, oltrepassa le generazioni ed è la memoria di un movimento orgoglioso dei suoi 150 anni di storia.\r\nMai diviene mero retaggio del passato, perché è pratica viva che arriva ai giorni nostri con nuovi testi, nuove musiche, nuova linfa.\r\nLe canzoni anarchiche si cantano più spesso nelle strade che nei teatri.\r\nAlessio Lega, cantautore e cantore dell’anarchia, ha contribuito negli anni sia a mantenere viva la memoria sia ad arricchire il canzoniere rosso e nero.\r\nAlessio, già targa Tenco, ha un’intesa attività sia come autore e musicista sia come curatore di antologie dedicate alla musica popolare, di lotta, d’autore.\r\nLo incontrate nei migliori teatri, ma, più spesso, nelle manifestazioni, nelle piazze, nei posti dove si incontrano i suoi compagni e le sue compagne. \r\nIn vista dell’incontro/concerto del 20 aprile ne abbiamo parlato con Alessio Lega\r\n\r\nIlaria Salis o dell’ambigua liason tra fascismo e democrazia\r\nAl peggio, a volte, non c’è fine. Ilaria Salis, suo malgrado, ci ha mostrato che possono esserci pozzi ancora più profondi e neri di quelli che, anche da noi, inghiottono e piegano tante vite, luoghi dove, per legge, puoi essere incatenato, trascinato, umiliato.\r\nIl pozzo nero dell’Ungheria sedotta dal nazismo è lo specchio nel quale rischiamo di scorgere un futuro ancora più scuro per l’Europa intera. 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L'Italia mantiene una missione militare in Niger, sia per la repressione dei flussi migratori, sia per il controllo delle miniere di uranio. L'uranio è il combustibile delle centrali nucleari, per le quali è ripresa una martellante propaganda anche nel nostro paese. Inutile ricordare il potenziale distruttivo e devastante per l'ambiente di questa tecnologia, in cui il confine tra militare e civile è impalpabile.\r\nLa logica del profitto ad ogni costo sta trascinando l'umanità verso il baratro.\r\nContrastiamo il militarismo neocoloniale dell'Italia!\r\nFermarli è possibile, fermarli è urgente.\r\n\r\nUna lettera di Gaia Dan del Refuser Solidarity Network sulla repressione dell’opposizione alla guerra in Israele\r\n“La vera violenza e gli arresti subiti dagli attivisti sia israeliani che palestinesi hanno reso tutti timorosi di parlare apertamente e di unirsi alle proteste, ma lentamente le persone stanno cominciando ad acquisire la fiducia necessaria per parlare apertamente contro la guerra. La mia speranza è che alzeremo la nostra voce, una sola voce, contro la guerra.”\r\n\r\nA bordo della Life Support di Emercency\r\nGiacomo Sini, compagno e fotoreporter, ha trascorso alcuni giorni a bordo della Life Support una delle navi delle ONG, che soccorrono i naufraghi nel Mediterraneo centrale.\r\nQueste navi sono spesso l’unica possibilità di sopravvivenza per i migranti quando le frontiere chiuse e blindate della Fortezza Europa rischiano di inghiottirne le vite.\r\nIl Mediterraneo centrale è affollato come un supermercato il sabato pomeriggio, ma le imbarcazioni dei “clandestini” paiono diventare invisibili per le tante imbarcazioni che lo attraversano. Per i mezzi della Marina Militare, dotati dei più potenti strumenti di osservazione satellitare, le navi dei migranti sono avvolte nella nebbia. Sempre. Le imbarcazioni mercantili, dopo anni di ricatti, minacce, rischi di sequestri o improbabili deviazioni, spesso guardano e vanno via veloci.\r\nLa legge italiana, da oltre un anno, ha imposto alle navi delle ONG che operano in acque internazionali, una serie di paletti che hanno un unico scopo: rendere sempre più difficili i salvataggi. Non possono soccorrere più di un’imbarcazione a viaggio, sono obbligate a sbarcare i naufraghi, spesso raccolti in un mare in tempesta, in porti lontani giorni e giorni di navigazione. Se non rispettano i paletti vanno incontro a sequestri e multe.\r\nIn mare la Guardia costiera libica ostacola i salvataggi, arrivando ad usare le armi.\r\nSi vedono anche gli effetti degli accordi tra Italia e Tunisia.\r\nNel suo reportage Giacomo racconta di un gruppo di naufraghi aggrappati ad una piattaforma gasiera tunisina in mezzo al mare in tempesta. Racconta dei gommoni della ONG che arrivano ad un passo, scorgono le persone, poi, dopo un’iniziale assenso, le autorità tunisine vietano il soccorso, se la ONG non accetta di consegnarli ad una nave tunisina.\r\nLa politica criminale dello stato italiano trova sempre nuovi complici.\r\nNe abbiamo parlato con Giacomo\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSabato 20 aprile\r\nore 17 in corso Palermo 46\r\nL’anarchia in 100 canti\r\ndi e con Alessio Lega\r\npresentazione del libro e concerto\r\na seguire pastasciutta, spritz e birrette\r\n\r\nGiovedì 25 aprile ore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni, in corso Giulio Cesare angolo corso Novara dove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, Alba&carenza503 e il Cor'occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n\r\nDomenica 28 aprile\r\nCorteo No G7 a Venaria\r\n\u003Cmark>Giardini\u003C/mark> Galileo Galilei\r\nore 10,30 assemblea\r\nore 14,30 manifestazione sino alla Reggia dove i ministri dei sette paesi più industrializzati discuteranno di Ambiente ed Energia. \r\nAntimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\n\r\nMercoledì 1 maggio\r\nSpezzone antimilitarista\r\nore 9 piazza Vittorio\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[455],{"field":106,"matched_tokens":456,"snippet":452,"value":453},[74],{"best_field_score":322,"best_field_weight":39,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":22,"score":413,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":47},{"document":459,"highlight":471,"highlights":475,"text_match":320,"text_match_info":478},{"comment_count":47,"id":460,"is_sticky":47,"permalink":461,"podcastfilter":462,"post_author":205,"post_content":463,"post_date":464,"post_excerpt":53,"post_id":460,"post_modified":465,"post_thumbnail":466,"post_title":467,"post_type":261,"sort_by_date":468,"tag_links":469,"tags":470},"88701","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-5-aprile-emma-goldman-anarchica-e-femminista-colonialismo-made-in-italy-guerra-a-gaza-il-ruolo-dei-paesi-arabi/",[205],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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L’Italia, invece, punta a mantenere un dialogo con Niamey e trovare un compromesso con la giunta militare al potere, l’autoproclamato Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria.\r\nI 70 milioni di euro stanziati dall’UE per equipaggiare le forze armate nigerine sono infatti gestiti per conto dell’Unione dall’Agenzia Industrie Difesa (AID), ente controllato dal ministero della Difesa italiano. Un bel gruzzolo per mantenere la propria presenza militare in Niger, dopo la cacciata dei francesi e, più recentemente, degli statunitensi, cui è stato intimato di abbandonare la base per droni di Agadez. Nel frattempo nel paese subsahariano, al di là dei toni da revanche anticoloniale adottati dai nuovi signori di Niamey, si sono affacciati ed insediati altri attori, la Cina e, soprattutto i mercenari russi degli Africa Corps (ex Wagner). L’ambizione dell’Italia è restare nel paese, per poter perseguire i propri interessi imperiali.\r\nIl contingente militare tricolore è un tassello fondamentale nell’esternalizzazione della la guerra ai migranti e, non secondariamente, per il controllo delle risorse di uranio del paese. L’uranio è alla base del combustibile per le centrali nucleari e per le bombe atomiche.\r\n\r\nConflitto Israele Hamas: il ruolo dei paesi arabi\r\nIn questi lunghi mesi di feroce guerra a Gaza raramente si sono accesi i riflettori sul ruolo e gli interessi dei paesi arabi, al di là degli schieramenti formali adottati.\r\nUn’opacità di analisi che vale la pena provare ad illuminare, perché ne emerge un quadro decisamente più variegato ed interessante, specie se ci si astiene da una logora logica campista.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nEmma Goldman. Anarchica e femminista\r\nIl prossimo venerdì 12 aprile presenteremo a Torino – ore 21 corso Palermo 46 - la nuova edizione dell’autobiografia che Emma Goldman scrisse nel 1934, in uno dei rari momenti di tregua di un’esistenza vissuta nel cuore delle lotte.\r\nGrazie ai “Quaderni di Paola” sono disponibili i primi due volumi di questo scritto denso, dove le narrazioni della vita quotidiana si impastano con la storia delle lotte sociali di cui fu protagonista quella che venne definita “la donna più pericolosa d’America”.\r\nUn racconto dove la strada e la cucina, il carcere ed il lavoro in fabbrica, le relazioni umane e quelle politiche, spesso intrecciate, restituiscono l’immagine viva di un’anarchica che sapeva, già in quegli anni, quello che le femministe avrebbero teorizzato molti decenni dopo: il personale è politico.\r\nAttiva nel movimento dei lavoratori, antimilitarista, in prima fila nelle lotte sul terreno della contraccezione e dell’aborto, nata in Russia ed emigrata giovanissima negli Stati Uniti, “Emma la Rossa” verrà deportata in Unione Sovietica nel 1919, dopo due anni di carcere per essersi opposta alla prima guerra mondiale. 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L’uranio è alla base del combustibile per le centrali nucleari e per le bombe atomiche.\r\n\r\nConflitto Israele Hamas: il ruolo dei paesi arabi\r\nIn questi lunghi mesi di feroce guerra a Gaza raramente si sono accesi i riflettori sul ruolo e gli interessi dei paesi arabi, al di là degli schieramenti formali adottati.\r\nUn’opacità di analisi che vale la pena provare ad illuminare, perché ne emerge un quadro decisamente più variegato ed interessante, specie se ci si astiene da una logora logica campista.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nEmma Goldman. Anarchica e femminista\r\nIl prossimo venerdì 12 aprile presenteremo a Torino – ore 21 corso Palermo 46 - la nuova edizione dell’autobiografia che Emma Goldman scrisse nel 1934, in uno dei rari momenti di tregua di un’esistenza vissuta nel cuore delle lotte.\r\nGrazie ai “Quaderni di Paola” sono disponibili i primi due volumi di questo scritto denso, dove le narrazioni della vita quotidiana si impastano con la storia delle lotte sociali di cui fu protagonista quella che venne definita “la donna più pericolosa d’America”.\r\nUn racconto dove la strada e la cucina, il carcere ed il lavoro in fabbrica, le relazioni umane e quelle politiche, spesso intrecciate, restituiscono l’immagine viva di un’anarchica che sapeva, già in quegli anni, quello che le femministe avrebbero teorizzato molti decenni dopo: il personale è politico.\r\nAttiva nel movimento dei lavoratori, antimilitarista, in prima fila nelle lotte sul terreno della contraccezione e dell’aborto, nata in Russia ed emigrata giovanissima negli Stati Uniti, “Emma la Rossa” verrà deportata in Unione Sovietica nel 1919, dopo due anni di carcere per essersi opposta alla prima guerra mondiale. Dalla Russia fuggirà dopo la durissima repressione della Comune di Kronstadt e diverrà tra le voci più lucide nel denunciare il totalitarismo sovietico.\r\nSenzapatria per convinzione e apolide per condizione, dopo aver cercato rifugio in diversi paesi europei, compresa la Spagna rivoluzionaria del 1936, trascorre gli ultimi anni in Canada.\r\nNegli Stati Uniti, dove il suo impegno nelle lotte, l’intensa attività editoriale, hanno lasciato una traccia duratura, non potrà più mettere piede. \r\nAbbiamo anticipato alcuni dei temi dell’incontro con Selva Varengo, curatrice di questa edizione dell’autobiografia \r\n\r\nAppuntamenti\r\n\r\nVenerdì 12 aprile\r\nEmma Goldman\r\nanarchica e femminista\r\nDalle lotte sociali a quelle per la libertà delle donne, dall’attività editoriale all’opposizione alla guerra tra emigrazione, lavoro in fabbrica, comizi, carcere ed esilio.\r\nore 21 corso Palermo 46\r\nIncontro con Selva Varengo e Luisa Dell'Acqua curatrice e traduttrice della nuova edizione di \"Vivendo la mia vita\", l'autobiografia di Emma Goldman.\r\n\r\nSabato 20 aprile\r\nore 17 in corso Palermo 46\r\nL’anarchia in 100 canti\r\ndi e con Alessio Lega\r\npresentazione del libro e concerto\r\na seguire pastasciutta, spritz e birrette\r\n\r\nGiovedì 25 aprile ore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni, in corso Giulio Cesare angolo corso Novara dove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, Alba&carenza503 e il Cor'occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n\r\nDomenica 28 aprile\r\nCorteo No G7 a Venaria\r\n\u003Cmark>Giardini\u003C/mark> Galileo Galilei\r\nore 10,30 assemblea\r\nore 14,30 manifestazione sino alla Reggia dove i ministri dei sette paesi più industrializzati discuteranno di Ambiente ed Energia. \r\nAntimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\n\r\nMercoledì 1 maggio\r\nSpezzone antimilitarista\r\nore 9 piazza Vittorio\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[476],{"field":106,"matched_tokens":477,"snippet":452,"value":474},[74],{"best_field_score":322,"best_field_weight":39,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":22,"score":413,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":47},6636,{"collection_name":261,"first_q":29,"per_page":198,"q":29},["Reactive",482],{},["Set"],["ShallowReactive",485],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fBDiEhzmTILpFg-15QWEF4NSdkQcCSFCWvelnkUmySm0":-1},true,"/search?query=giardini+naxos"]