","I giganti della finanza abbandonano la transizione \"verde\"","post",1709129024,[64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/climate-change/","http://radioblackout.org/tag/fondi-finanziari/","http://radioblackout.org/tag/green/","http://radioblackout.org/tag/transizione/",[69,70,71,72],"climate change","fondi finanziari","green","transizione",{"post_content":74,"tags":78},{"matched_tokens":75,"snippet":76,"value":77},[71],"l'alleanza a sostegno della transizione \"\u003Cmark>green\u003C/mark>\" Climate Action 100+. Si tratta","Lo scorso 15 febbraio 2024 JP Morgan e State Street hanno entrambi abbandonato l'alleanza a sostegno della transizione \"\u003Cmark>green\u003C/mark>\" Climate Action 100+. Si tratta di due tra i più famsi fondi finanziari, a cui si aggiunge BlackRock, la quale sta limitando la sua partecipazione, limitandola all'adesione alla sua branca internazionale. La scelta di lasciare la coalizione non è casuale: la spinta arriva dagli stessi investitori, evidentemente non più interessati ad ammantarsi di \u003Cmark>green\u003C/mark>washing negli affari.\r\n\r\nL'alleanza Climate Action 100+ è nata nel 2017, sull'onda delle proteste ambientaliste e delle politiche filoecologiste attuate dai governi occidentali. Il suo scopo è spingere le aziende a ridurre le emissioni, rafforzando gli investimenti che mirano alla transizione verde. Recentemente è stata promossa la seconda fase dell'alleanza, nella quale i membri dovrebbero attuare nella pratica i principi a cui hanno aderito attraverso il Climate Action 100+. In questa fase si inserisce l'abbandono da parte di JP Morgan e State Street della coalizione, evidentemente non intenzionate a passare dalle parole ai fatti. Negli Stati Uniti il Climate Action è stato anche bersaglio di una campagna repubblicana contro gli investimenti ESG, \"Environmental, Social, Governance\", ovvero «tutte quelle attività legate all’investimento responsabile (IR) che perseguono gli obiettivi tipici della gestione finanziaria tenendo in considerazione aspetti di natura ambientale, sociale e di governance »\r\n\r\nSembra improbabile che JP Morgan e Street State saranno gli unici due fondi d'investimento ad abbandonare la trasizione verde; sono più probabilmente i primi segnali della sconfitta, a livello politico ed economico, del modello della transizione.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Michele Manfrin, sociologo e collaboratore de L'indipendente:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Manfrin.28022024.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nL'articolo di Michele Manfrin per L'indipendente:\r\nI fondi finanziari stanno abbandonando la “transizione \u003Cmark>green”\u003C/mark>\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ",[79,81,83,86],{"matched_tokens":80,"snippet":69},[],{"matched_tokens":82,"snippet":70},[],{"matched_tokens":84,"snippet":85},[71],"\u003Cmark>green\u003C/mark>",{"matched_tokens":87,"snippet":72},[],[89,92],{"field":90,"matched_tokens":91,"snippet":76,"value":77},"post_content",[71],{"field":38,"indices":93,"matched_tokens":95,"snippets":97},[94],2,[96],[71],[85],578730123365712000,{"best_field_score":100,"best_field_weight":101,"fields_matched":94,"num_tokens_dropped":50,"score":102,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":50},"1108091339008",13,"578730123365711978",1,{"document":105,"highlight":128,"highlights":149,"text_match":160,"text_match_info":161},{"cat_link":106,"category":107,"comment_count":50,"id":108,"is_sticky":50,"permalink":109,"post_author":53,"post_content":110,"post_date":111,"post_excerpt":56,"post_id":108,"post_modified":112,"post_thumbnail":113,"post_thumbnail_html":114,"post_title":115,"post_type":61,"sort_by_date":116,"tag_links":117,"tags":123},[47],[49],"92238","http://radioblackout.org/2024/10/milano-fake-week-contro-la-green-week-del-comune/","Dal 26 al 28 settembre si è tenuta nel capoluogo lombardo la Fake Week organizzata da Rete dei Comitati, C.I.O. – Comitato Insostenibili Olimpiadi, Movimento per il trasporto pubblico, AspettaMi in contestazione della Green Week promossa dal Comune e dalla giunta Sala, tra le principali protagoniste della svendita della città pubblica e delle aree verdi urbane per una cementificazione selvaggia e senza limiti.\r\nLa tre giorni si è conclusa con una biciclettata nelle strade dei quartieri del sud-est milanese contro il saccheggio olimpico, per il diritto allo studio e all'abitare.\r\nDi seguito alcuni stralci dal comunicato di indizione: “In particolare, le Olimpiadi 2026 stanno devastando non solo l'arco alpino per opere inutili e nate già abbandonate (come a Cortina o in Valtellina), ma anche in città una grande area ex industriale come lo scalo di Porta Romana viene occupato dal Villaggio Olimpico, poi destinato a divenire l'ennesimo studentato privato per ceti ricchi e benestanti, mentre i redditi bassi sono espulsi o gli è negato la possibilità di vivere a Milano per studiare. \r\nVogliamo una città per tutt* contro la metropoli olimpica per pochi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Abo del C.I.O.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/2024-10-01-abo-fake-week.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","1 Ottobre 2024","2024-10-01 16:00:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/fake-week-IMG_9194-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/fake-week-IMG_9194-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/fake-week-IMG_9194-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/fake-week-IMG_9194-1024x683.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/fake-week-IMG_9194-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/fake-week-IMG_9194.jpg 1125w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Milano. Fake week contro la Green week del comune",1727798400,[118,119,120,121,122],"http://radioblackout.org/tag/fake-week/","http://radioblackout.org/tag/green-week/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/olimpiadi-2026/","http://radioblackout.org/tag/scempio-olimpico/",[124,125,25,126,127],"fake week","green week","olimpiadi 2026","scempio olimpico",{"post_content":129,"post_title":134,"tags":137},{"matched_tokens":130,"snippet":132,"value":133},[131],"Green","pubblico, AspettaMi in contestazione della \u003Cmark>Green\u003C/mark> Week promossa dal Comune e","Dal 26 al 28 settembre si è tenuta nel capoluogo lombardo la Fake Week organizzata da Rete dei Comitati, C.I.O. – Comitato Insostenibili Olimpiadi, Movimento per il trasporto pubblico, AspettaMi in contestazione della \u003Cmark>Green\u003C/mark> Week promossa dal Comune e dalla giunta Sala, tra le principali protagoniste della svendita della città pubblica e delle aree verdi urbane per una cementificazione selvaggia e senza limiti.\r\nLa tre giorni si è conclusa con una biciclettata nelle strade dei quartieri del sud-est milanese contro il saccheggio olimpico, per il diritto allo studio e all'abitare.\r\nDi seguito alcuni stralci dal comunicato di indizione: “In particolare, le Olimpiadi 2026 stanno devastando non solo l'arco alpino per opere inutili e nate già abbandonate (come a Cortina o in Valtellina), ma anche in città una grande area ex industriale come lo scalo di Porta Romana viene occupato dal Villaggio Olimpico, poi destinato a divenire l'ennesimo studentato privato per ceti ricchi e benestanti, mentre i redditi bassi sono espulsi o gli è negato la possibilità di vivere a Milano per studiare. \r\nVogliamo una città per tutt* contro la metropoli olimpica per pochi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Abo del C.I.O.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/2024-10-01-abo-fake-week.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":135,"snippet":136,"value":136},[131],"Milano. Fake week contro la \u003Cmark>Green\u003C/mark> week del comune",[138,140,143,145,147],{"matched_tokens":139,"snippet":124},[],{"matched_tokens":141,"snippet":142},[71],"\u003Cmark>green\u003C/mark> week",{"matched_tokens":144,"snippet":25},[],{"matched_tokens":146,"snippet":126},[],{"matched_tokens":148,"snippet":127},[],[150,153,155],{"field":151,"matched_tokens":152,"snippet":136,"value":136},"post_title",[131],{"field":90,"matched_tokens":154,"snippet":132,"value":133},[131],{"field":38,"indices":156,"matched_tokens":157,"snippets":159},[103],[158],[71],[142],578730123365187700,{"best_field_score":162,"best_field_weight":163,"fields_matched":164,"num_tokens_dropped":50,"score":165,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":50},"1108091338752",15,3,"578730123365187707",{"document":167,"highlight":186,"highlights":202,"text_match":160,"text_match_info":212},{"cat_link":168,"category":169,"comment_count":50,"id":170,"is_sticky":50,"permalink":171,"post_author":53,"post_content":172,"post_date":173,"post_excerpt":56,"post_id":170,"post_modified":174,"post_thumbnail":175,"post_thumbnail_html":176,"post_title":177,"post_type":61,"sort_by_date":178,"tag_links":179,"tags":183},[47],[49],"75291","http://radioblackout.org/2022/05/1-maggio-no-green-pass-a-trieste/","Il 1 Maggio il Coordinamento No Green Pass di Trieste ha partecipato al corteo cittadino con un numeroso spezzone di lavoratrici e lavoratori sospesi, cercando di portare la voci di chi ha subito sulla propria pelle in ambito lavorativo la discriminazione e il ricatto del Green Pass. Peccato che sia stato prima osteggiato e respinto dai sindacati confederali, in particolare tramite il servizio d'ordine della CGIL, che poi hanno chiamato la Polizia, portando a diversi momenti di tensione, cariche e contatti fisici.\r\n\r\nCerchiamo di fare il punto non solo su quanto successo in piazza, evidenziando le responsabilità dei sindacati confederali e dell'ipocrisia chi ha esplicitamente sostenuto il Green Pass come strumento di discriminazione nel mondo di lavoro, ma anche sul percorso che il Coordinamento No Green Pass di Trieste ha compiuto, partendo dalle famose giornate di Ottobre 2021 al porto sino ad oggi, attraversando una fase di parziale risacca più generica delle lotte No Green Pass e alle future possibilità di lotta anche legate ai venti di guerra.\r\n\r\nIn diretta dai nostri microfoni:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/trieste.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","4 Maggio 2022","2022-05-04 13:52:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/1651433283-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"163\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/1651433283-300x163.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/1651433283-300x163.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/1651433283-1024x556.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/1651433283-768x417.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/1651433283-200x110.jpg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/1651433283.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","1 Maggio No Green Pass a Trieste",1651672327,[180,181,182],"http://radioblackout.org/tag/1-maggio/","http://radioblackout.org/tag/no-green-pass/","http://radioblackout.org/tag/trieste/",[184,18,185],"1 maggio","trieste",{"post_content":187,"post_title":191,"tags":194},{"matched_tokens":188,"snippet":189,"value":190},[131],"1 Maggio il Coordinamento No \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass di Trieste ha partecipato","Il 1 Maggio il Coordinamento No \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass di Trieste ha partecipato al corteo cittadino con un numeroso spezzone di lavoratrici e lavoratori sospesi, cercando di portare la voci di chi ha subito sulla propria pelle in ambito lavorativo la discriminazione e il ricatto del \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass. Peccato che sia stato prima osteggiato e respinto dai sindacati confederali, in particolare tramite il servizio d'ordine della CGIL, che poi hanno chiamato la Polizia, portando a diversi momenti di tensione, cariche e contatti fisici.\r\n\r\nCerchiamo di fare il punto non solo su quanto successo in piazza, evidenziando le responsabilità dei sindacati confederali e dell'ipocrisia chi ha esplicitamente sostenuto il \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass come strumento di discriminazione nel mondo di lavoro, ma anche sul percorso che il Coordinamento No \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass di Trieste ha compiuto, partendo dalle famose giornate di Ottobre 2021 al porto sino ad oggi, attraversando una fase di parziale risacca più generica delle lotte No \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass e alle future possibilità di lotta anche legate ai venti di guerra.\r\n\r\nIn diretta dai nostri microfoni:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/trieste.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",{"matched_tokens":192,"snippet":193,"value":193},[131],"1 Maggio No \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass a Trieste",[195,197,200],{"matched_tokens":196,"snippet":184},[],{"matched_tokens":198,"snippet":199},[71],"no \u003Cmark>green\u003C/mark> pass",{"matched_tokens":201,"snippet":185},[],[203,205,207],{"field":151,"matched_tokens":204,"snippet":193,"value":193},[131],{"field":90,"matched_tokens":206,"snippet":189,"value":190},[131],{"field":38,"indices":208,"matched_tokens":209,"snippets":211},[103],[210],[71],[199],{"best_field_score":162,"best_field_weight":163,"fields_matched":164,"num_tokens_dropped":50,"score":165,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":50},{"document":214,"highlight":229,"highlights":242,"text_match":160,"text_match_info":252},{"cat_link":215,"category":216,"comment_count":50,"id":217,"is_sticky":50,"permalink":218,"post_author":53,"post_content":219,"post_date":220,"post_excerpt":56,"post_id":217,"post_modified":221,"post_thumbnail":222,"post_thumbnail_html":223,"post_title":224,"post_type":61,"sort_by_date":225,"tag_links":226,"tags":228},[47],[49],"74113","http://radioblackout.org/2022/03/cassa-di-resistenza-contro-il-green-pass/","E come campano tutte quelle persone sospese perchè senza Green Pass (o perchè non vogliono esibirlo)? Se lo sono chiesto gli stessi lavoratori e le stesse lavoratrici sospese i mesi scorsi, e una delle risposte che si sono date è stata la creazione di una cassa di solidarietà. Molti/e di loro sono lavoratori/rici del pubblico, del settore della logistica, occasionali, operai/e che si sono uniti, formando un'assemblea composta anche dai loro colleghi e colleghe non sospese. Nella chiacchierata, abbiamo parlato di come ultimamente nelle assemblee settimanali, abbiano deciso di allontanarsi dalle piazze centrali della città per iniziare a portare banchetti nei mercati rionali e discutere con le persone dei problemi che affliggono chi è sospeso dal lavoro, chi un lavoro non ce l'ha, chi ce l'ha ma lo stipendio è troppo basso e chi, per un motivo o per l'altro, deve fare i conti con l'affitto, la spesa e le bollette, e questi conti non sempre tornano.\r\n\r\nAscoltate e scaricate la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/cassanogp.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPer chi volesse mettersi in contatto con la cassa, ecco la mail: lavoratorinogreenpass.to(chiocciola)gmail.com","14 Marzo 2022","2022-03-14 20:51:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/nogreenpass_cartello_roma_fg-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/nogreenpass_cartello_roma_fg-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/nogreenpass_cartello_roma_fg-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/nogreenpass_cartello_roma_fg-1024x682.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/nogreenpass_cartello_roma_fg-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/nogreenpass_cartello_roma_fg-1536x1024.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/nogreenpass_cartello_roma_fg.jpg 2000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Cassa di resistenza contro il Green Pass",1647290249,[181,227],"http://radioblackout.org/tag/torino/",[18,23],{"post_content":230,"post_title":234,"tags":237},{"matched_tokens":231,"snippet":232,"value":233},[131],"quelle persone sospese perchè senza \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass (o perchè non vogliono","E come campano tutte quelle persone sospese perchè senza \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass (o perchè non vogliono esibirlo)? Se lo sono chiesto gli stessi lavoratori e le stesse lavoratrici sospese i mesi scorsi, e una delle risposte che si sono date è stata la creazione di una cassa di solidarietà. Molti/e di loro sono lavoratori/rici del pubblico, del settore della logistica, occasionali, operai/e che si sono uniti, formando un'assemblea composta anche dai loro colleghi e colleghe non sospese. Nella chiacchierata, abbiamo parlato di come ultimamente nelle assemblee settimanali, abbiano deciso di allontanarsi dalle piazze centrali della città per iniziare a portare banchetti nei mercati rionali e discutere con le persone dei problemi che affliggono chi è sospeso dal lavoro, chi un lavoro non ce l'ha, chi ce l'ha ma lo stipendio è troppo basso e chi, per un motivo o per l'altro, deve fare i conti con l'affitto, la spesa e le bollette, e questi conti non sempre tornano.\r\n\r\nAscoltate e scaricate la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/cassanogp.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPer chi volesse mettersi in contatto con la cassa, ecco la mail: lavoratorinogreenpass.to(chiocciola)gmail.com",{"matched_tokens":235,"snippet":236,"value":236},[131],"Cassa di resistenza contro il \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass",[238,240],{"matched_tokens":239,"snippet":199},[71],{"matched_tokens":241,"snippet":23},[],[243,245,247],{"field":151,"matched_tokens":244,"snippet":236,"value":236},[131],{"field":90,"matched_tokens":246,"snippet":232,"value":233},[131],{"field":38,"indices":248,"matched_tokens":249,"snippets":251},[50],[250],[71],[199],{"best_field_score":162,"best_field_weight":163,"fields_matched":164,"num_tokens_dropped":50,"score":165,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":50},{"document":254,"highlight":275,"highlights":294,"text_match":160,"text_match_info":304},{"cat_link":255,"category":256,"comment_count":50,"id":257,"is_sticky":50,"permalink":258,"post_author":53,"post_content":259,"post_date":260,"post_excerpt":56,"post_id":257,"post_modified":261,"post_thumbnail":262,"post_thumbnail_html":263,"post_title":264,"post_type":61,"sort_by_date":265,"tag_links":266,"tags":271},[47],[49],"73579","http://radioblackout.org/2022/02/assemblea-contro-il-green-pass-di-busto-arsizio/","Approfondimento con un partecipante dell'assemblea contro il Green Pass di Busto Arsizio sul corteo che sfilerà per le strade della cittadina lombarda sabato prossimo, contro Green Pass, sfratti, carovita e licenziamenti.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/busto.mp3\"][/audio]","21 Febbraio 2022","2022-02-21 12:29:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/busto-724x1024-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/busto-724x1024-1-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/busto-724x1024-1-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/busto-724x1024-1.jpg 724w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","Assemblea contro il Green Pass di Busto Arsizio",1645446470,[267,268,269,270,181],"http://radioblackout.org/tag/controllo-sociale/","http://radioblackout.org/tag/corteo/","http://radioblackout.org/tag/digitalizzazione/","http://radioblackout.org/tag/licenziamenti/",[272,30,273,274,18],"controllo sociale","digitalizzazione","licenziamenti",{"post_content":276,"post_title":280,"tags":283},{"matched_tokens":277,"snippet":278,"value":279},[131],"un partecipante dell'assemblea contro il \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass di Busto Arsizio sul","Approfondimento con un partecipante dell'assemblea contro il \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass di Busto Arsizio sul corteo che sfilerà per le strade della cittadina lombarda sabato prossimo, contro \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass, sfratti, carovita e licenziamenti.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/busto.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":281,"snippet":282,"value":282},[131],"Assemblea contro il \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass di Busto Arsizio",[284,286,288,290,292],{"matched_tokens":285,"snippet":272},[],{"matched_tokens":287,"snippet":30},[],{"matched_tokens":289,"snippet":273},[],{"matched_tokens":291,"snippet":274},[],{"matched_tokens":293,"snippet":199},[71],[295,297,299],{"field":151,"matched_tokens":296,"snippet":282,"value":282},[131],{"field":90,"matched_tokens":298,"snippet":278,"value":279},[131],{"field":38,"indices":300,"matched_tokens":301,"snippets":303},[34],[302],[71],[199],{"best_field_score":162,"best_field_weight":163,"fields_matched":164,"num_tokens_dropped":50,"score":165,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":50},{"document":306,"highlight":324,"highlights":339,"text_match":160,"text_match_info":349},{"cat_link":307,"category":308,"comment_count":50,"id":309,"is_sticky":50,"permalink":310,"post_author":53,"post_content":311,"post_date":312,"post_excerpt":56,"post_id":309,"post_modified":313,"post_thumbnail":314,"post_thumbnail_html":315,"post_title":316,"post_type":61,"sort_by_date":317,"tag_links":318,"tags":321},[47],[49],"72161","http://radioblackout.org/2021/11/presidi-itineranti-contro-il-green-pass/","Continuano i presidi del Coordinamento lavoratori no green pass davanti ai luoghi di lavoro, per fare pressione alle istituzioni e alle aziende per ritirare il Green pass. Ne abbiamo parlato con Mauro, operaio della Pirelli:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/pirelli.mp3\"][/audio]","30 Novembre 2021","2021-11-30 00:10:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-30-00.04.51-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-30-00.04.51-300x225.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-30-00.04.51-300x225.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-30-00.04.51-1024x768.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-30-00.04.51-768x576.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-30-00.04.51.jpeg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Presidi itineranti contro il Green pass",1638231041,[319,181,320],"http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/operai/",[322,18,323],"lavoro","operai",{"post_content":325,"post_title":329,"tags":332},{"matched_tokens":326,"snippet":327,"value":328},[71],"presidi del Coordinamento lavoratori no \u003Cmark>green\u003C/mark> pass davanti ai luoghi di","Continuano i presidi del Coordinamento lavoratori no \u003Cmark>green\u003C/mark> pass davanti ai luoghi di lavoro, per fare pressione alle istituzioni e alle aziende per ritirare il \u003Cmark>Green\u003C/mark> pass. Ne abbiamo parlato con Mauro, operaio della Pirelli:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/pirelli.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":330,"snippet":331,"value":331},[131],"Presidi itineranti contro il \u003Cmark>Green\u003C/mark> pass",[333,335,337],{"matched_tokens":334,"snippet":322},[],{"matched_tokens":336,"snippet":199},[71],{"matched_tokens":338,"snippet":323},[],[340,342,344],{"field":151,"matched_tokens":341,"snippet":331,"value":331},[131],{"field":90,"matched_tokens":343,"snippet":327,"value":328},[71],{"field":38,"indices":345,"matched_tokens":346,"snippets":348},[103],[347],[71],[199],{"best_field_score":162,"best_field_weight":163,"fields_matched":164,"num_tokens_dropped":50,"score":165,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":50},6646,{"collection_name":61,"first_q":71,"per_page":22,"q":71},{"facet_counts":353,"found":408,"hits":409,"out_of":619,"page":103,"request_params":620,"search_cutoff":39,"search_time_ms":14},[354,385],{"counts":355,"field_name":382,"sampled":39,"stats":383},[356,359,362,365,368,371,373,376,378,380],{"count":357,"highlighted":358,"value":358},38,"liberation front",{"count":360,"highlighted":361,"value":361},30,"anarres",{"count":363,"highlighted":364,"value":364},14,"frittura mista",{"count":366,"highlighted":367,"value":367},12,"OverJoy",{"count":369,"highlighted":370,"value":370},9,"backwards",{"count":369,"highlighted":372,"value":372},"sfasciapassare",{"count":374,"highlighted":375,"value":375},8,"Macerie su macerie",{"count":17,"highlighted":377,"value":377},"Bello come una prigione che brucia",{"count":29,"highlighted":379,"value":379},"black holes",{"count":29,"highlighted":381,"value":381},"I Bastioni di Orione","podcastfilter",{"total_values":384},33,{"counts":386,"field_name":38,"sampled":39,"stats":406},[387,389,391,393,394,396,398,400,402,404],{"count":101,"highlighted":388,"value":388},"dub",{"count":366,"highlighted":390,"value":390},"roots",{"count":366,"highlighted":392,"value":392},"reggae",{"count":369,"highlighted":27,"value":27},{"count":369,"highlighted":395,"value":395},"Ambiente",{"count":369,"highlighted":397,"value":397},"radio cane",{"count":17,"highlighted":399,"value":399},"Africa",{"count":22,"highlighted":401,"value":401},"weird",{"count":22,"highlighted":403,"value":403},"z-movies",{"count":22,"highlighted":405,"value":405},"greenwashing",{"total_values":407},712,185,[410,479,510,537,565,592],{"document":411,"highlight":441,"highlights":467,"text_match":160,"text_match_info":478},{"comment_count":50,"id":412,"is_sticky":50,"permalink":413,"podcastfilter":414,"post_author":415,"post_content":416,"post_date":417,"post_excerpt":56,"post_id":412,"post_modified":418,"post_thumbnail":419,"post_title":420,"post_type":421,"sort_by_date":422,"tag_links":423,"tags":432},"30631","http://radioblackout.org/podcast/processo-green-hill-e-considerazioni-liberati-da-expo-e-dai-suoi-spettacolari-sensi-puntata-del-23-06-15/",[358],"liberationfront","Un martedì dedicato a due dirette.\r\n\r\nLa prima con Luana, imputata con altre dodici persone nel processo Green Hill a seguito delle liberazioni di beagles avvenute ad aprile 2012, in merito all'udienza che si è tenuta il 16 giugno a Brescia. Alcune considerazioni sulla stessa, sulla censura mediatica, su quella giornata di aprile e sulla lotta di liberazione allargata a tutto il vivente. Qui la dichiarazione da lei resa in aula che abbiamo condiviso leggendola e che riportiamo:\r\n\r\nLo sfruttamento animale, dell'uomo e della terra è ciò su cui si basa il sistema tecno-industriale della nostra società.\r\nUn sistema economico che tende alla massificazione dei profitti trasformando ogni essere vivente in oggetto, merce. Così viene istituzionalizzato il massacro di milioni di vite animali ogni anno.\r\nE proprio dietro allo sfruttamento animale troviamo multinazionali miliardarie che creano morte e devastazione.\r\nLa Marshall, azienda multinazionale specializzata nell'allevamento e vendita di animali per i laboratori di vivisezione porta avanti la logica secondo la quale gli animali sono oggetti da riprodurre in serie e vendere per ricavarne profitto.\r\nIl 28 aprile 2012 alcune individualità in modo indipendente hanno deciso di oltrepassare il filo spinato di quel lager per portare soccorso agli animali imprigionati. La legge parla di violazione di proprietà privata, danneggiamento e furto, io parlo di un azione finalizzata alla liberazione di più individui possibile. Un'azione, per me, con scopi precisi e non certo dettata dall'emotività della situazione.\r\nUn'azione che leggo solo nei termini della solidarietà ed analizzo secondo criteri di efficacia.\r\nOggi in questo tribunale il criterio usato è quello della legalità. Una legalità di fatto funzionale agli interessi dei potenti, degli sfruttatori e degli aguzzini. Oggi vengono processati coloro che hanno agito coerentemente con una diversa visione del mondo in cui dominio, sopraffazione,violenza e differenza tra forme di vita non vogliono più essere categorie che regolano i rapporti di convivenza su questo pianeta. Chi è intervenuto ha semplicemente diminuito l'enorme il livello di violenza perpetrato in questo caso da Green Hill e dalla società in generale.\r\nLo stesso tribunale è figlio di un sistema di sfruttamento e dominio e non può che leggere l'azione nei termini di reati e violenze verso l'ordine sociale costituito. Ma la violenza, la più terribile e oppressiva sta proprio all'interno delle leggi, delle consuetudini, dell'economia, della ricerca tecnologia, di un modello di sviluppo che sta velocemente devastando la vita di tutti. Altro non ho fatto che oppormi a tale violenza, sottrarre chi ho potuto alla sofferenza e alla morte che queste multinazionali senza scrupoli mascherano in sviluppo e maggior benessere per l'umanità.\r\nPromesse che affascinano solo chi crede che la realtà sia quella che ci mettono di fronte come naturale, necessaria, unica, inevitabile.\r\nMa nessuna legge potrà convincermi che distruggere una foresta, uccidere milioni di animali, sfruttare popoli sia giusto. Non sarò mai complice di queste visioni ma in conflitto permanente attaccando gli interessi che giustificano queste aberrazioni.\r\nLa sentenza che questo stesso tribunale ha inflitto a Green Hill e alla quale gran parte di chi lotta per la liberazione animale ha applaudito altro non è che un'emanazione dello stesso sistema di sfruttamento che ne garantisce la sua legittimità in osservanza delle norme vigenti.\r\nGreen hill non è stato chiuso perché non è giusto imprigionare,torturare, sfruttare e uccidere ma semplicemente perchè le uccisioni erano ingiustificate e perché non sono state rispettate le norme che consentono l'utilizzo degli animali.\r\nChi pensa che attraverso questa sentenza sia cambiato qualcosa si sbaglia. L'azione di conflitto verso l'intero sistema culturale, politico, tecno-scientifico va portata avanti da chi questo sistema lo vuole combattere in toto.\r\nNon riconosco il tribunale e le leggi in quanto prodotti dello stesso sistema che opprime, domina e reprime.\r\nNon provo alcun ripensamento per la mia azione né alcun timore per le conseguenze e in questo non collaborerò in nessun modo, non mi sottoporrò ad interrogatorio, né accetterò alcuna forma di patteggiamento o messa alla prova che altro non sono che l'ennesimo dispositivo di controllo per riaffermare la legittimità di questo sistema. Resto ostile a chiunque si renda complice di tanta sofferenza. Né ricorrerò ad alcuna attenuante che tenda a definire i miei atti come giustificati dai maltrattamenti perpetrati in quel Lager. La mia azione scaturisce da una convinzione: ogni individuo deve essere libero, ed è quindi parte di una precisa strategia di liberazione. L'azione di liberazione per me è motivata dal fatto che quegli animali erano imprigionati e condannati a sofferenza e morte. Così sarebbe stato per gli allevamenti di visoni, gli allevamenti intensivi, nei macelli, negli istituti di vivisezione e in tutti quei casi in cui un individuo sia costretto nella sua libertà o sacrificato a interessi di un sistema violento e di dominio.\r\nPenso che sia urgente l'azione diretta di ognuno che senza deleghe possa contribuire a inceppare gli ingranaggi di ciò che sta distruggendo la vita.\r\nNon credo nella delega e mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni.\r\nLa mia convinzione è che non ci si può riferire solo all'individuo sperando in un cambiamento culturale-etico sia per limiti di tempo nel veloce progresso tecnologico che sta distruggendo le basi della vita di tutto il pianeta, ma anche per capacità di comunicazione limitata rispetto a quelle potenti e pervasive del sistema che costruisce stili di vita e verità sociali in grado di legittimarlo. Per questo ritengo essenziale l'azione di individui sensibili e determinati contro un sistema che fa apparire sfruttamento e distruzione come naturali e necessari. Azioni in grado di contrastare gli interessi di profitto su cui essi si muovono.\r\nRilancio l'azione diretta come metodo di contrasto e di liberazione del vivente in ogni sua forma.\r\nLuana Martucci\r\n\r\nluana_greenhill\r\n\r\n \r\n\r\nLa seconda diretta con Paolo della rete Liberati da Expo che con qualche sorriso piuttosto amaro, ci ha parlato della nuova performance satirica \"Gli spettacolari sensi di Expo\", di come sia nata e sia in continua evoluzione. Di come ciò che rasenta l'assurdo sia invece così maledettamente reale, non solo in Expo fino ad ottobre, ma ovunque, ogni giorno. Di come di fantascientifico non ci sia più nulla in una realtà sempre più pervasa dalla tecnologia. Di come la sfacciataggine, l'ipocrisia e la menzogna di stati, multinazionali e potenze varie, siano veicolatate e rappresentate con una normalità sempre più raccapricciante.\r\n\r\nspettacolari sensi di expo\r\n\r\n ","26 Giugno 2015","2019-01-31 12:53:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/07/310114_300DPI-200x110.jpeg","Processo Green Hill e considerazioni - Liberati da Expo e dai suoi \"spettacolari sensi\": puntata del 23.06.15","podcast",1435307106,[424,425,426,427,428,429,430,431],"http://radioblackout.org/tag/green-hill/","http://radioblackout.org/tag/lager/","http://radioblackout.org/tag/multinazionali/","http://radioblackout.org/tag/noexpo/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/sfruttamento/","http://radioblackout.org/tag/tecnologie/","http://radioblackout.org/tag/vivisezione/",[433,434,435,436,437,438,439,440],"Green Hill","lager","multinazionali","noexpo","repressione","sfruttamento","tecnologie","vivisezione",{"post_content":442,"post_title":446,"tags":449},{"matched_tokens":443,"snippet":444,"value":445},[131],"altre dodici persone nel processo \u003Cmark>Green\u003C/mark> Hill a seguito delle liberazioni","Un martedì dedicato a due dirette.\r\n\r\nLa prima con Luana, imputata con altre dodici persone nel processo \u003Cmark>Green\u003C/mark> Hill a seguito delle liberazioni di beagles avvenute ad aprile 2012, in merito all'udienza che si è tenuta il 16 giugno a Brescia. Alcune considerazioni sulla stessa, sulla censura mediatica, su quella giornata di aprile e sulla lotta di liberazione allargata a tutto il vivente. Qui la dichiarazione da lei resa in aula che abbiamo condiviso leggendola e che riportiamo:\r\n\r\nLo sfruttamento animale, dell'uomo e della terra è ciò su cui si basa il sistema tecno-industriale della nostra società.\r\nUn sistema economico che tende alla massificazione dei profitti trasformando ogni essere vivente in oggetto, merce. Così viene istituzionalizzato il massacro di milioni di vite animali ogni anno.\r\nE proprio dietro allo sfruttamento animale troviamo multinazionali miliardarie che creano morte e devastazione.\r\nLa Marshall, azienda multinazionale specializzata nell'allevamento e vendita di animali per i laboratori di vivisezione porta avanti la logica secondo la quale gli animali sono oggetti da riprodurre in serie e vendere per ricavarne profitto.\r\nIl 28 aprile 2012 alcune individualità in modo indipendente hanno deciso di oltrepassare il filo spinato di quel lager per portare soccorso agli animali imprigionati. La legge parla di violazione di proprietà privata, danneggiamento e furto, io parlo di un azione finalizzata alla liberazione di più individui possibile. Un'azione, per me, con scopi precisi e non certo dettata dall'emotività della situazione.\r\nUn'azione che leggo solo nei termini della solidarietà ed analizzo secondo criteri di efficacia.\r\nOggi in questo tribunale il criterio usato è quello della legalità. Una legalità di fatto funzionale agli interessi dei potenti, degli sfruttatori e degli aguzzini. Oggi vengono processati coloro che hanno agito coerentemente con una diversa visione del mondo in cui dominio, sopraffazione,violenza e differenza tra forme di vita non vogliono più essere categorie che regolano i rapporti di convivenza su questo pianeta. Chi è intervenuto ha semplicemente diminuito l'enorme il livello di violenza perpetrato in questo caso da \u003Cmark>Green\u003C/mark> Hill e dalla società in generale.\r\nLo stesso tribunale è figlio di un sistema di sfruttamento e dominio e non può che leggere l'azione nei termini di reati e violenze verso l'ordine sociale costituito. Ma la violenza, la più terribile e oppressiva sta proprio all'interno delle leggi, delle consuetudini, dell'economia, della ricerca tecnologia, di un modello di sviluppo che sta velocemente devastando la vita di tutti. Altro non ho fatto che oppormi a tale violenza, sottrarre chi ho potuto alla sofferenza e alla morte che queste multinazionali senza scrupoli mascherano in sviluppo e maggior benessere per l'umanità.\r\nPromesse che affascinano solo chi crede che la realtà sia quella che ci mettono di fronte come naturale, necessaria, unica, inevitabile.\r\nMa nessuna legge potrà convincermi che distruggere una foresta, uccidere milioni di animali, sfruttare popoli sia giusto. Non sarò mai complice di queste visioni ma in conflitto permanente attaccando gli interessi che giustificano queste aberrazioni.\r\nLa sentenza che questo stesso tribunale ha inflitto a \u003Cmark>Green\u003C/mark> Hill e alla quale gran parte di chi lotta per la liberazione animale ha applaudito altro non è che un'emanazione dello stesso sistema di sfruttamento che ne garantisce la sua legittimità in osservanza delle norme vigenti.\r\n\u003Cmark>Green\u003C/mark> hill non è stato chiuso perché non è giusto imprigionare,torturare, sfruttare e uccidere ma semplicemente perchè le uccisioni erano ingiustificate e perché non sono state rispettate le norme che consentono l'utilizzo degli animali.\r\nChi pensa che attraverso questa sentenza sia cambiato qualcosa si sbaglia. L'azione di conflitto verso l'intero sistema culturale, politico, tecno-scientifico va portata avanti da chi questo sistema lo vuole combattere in toto.\r\nNon riconosco il tribunale e le leggi in quanto prodotti dello stesso sistema che opprime, domina e reprime.\r\nNon provo alcun ripensamento per la mia azione né alcun timore per le conseguenze e in questo non collaborerò in nessun modo, non mi sottoporrò ad interrogatorio, né accetterò alcuna forma di patteggiamento o messa alla prova che altro non sono che l'ennesimo dispositivo di controllo per riaffermare la legittimità di questo sistema. Resto ostile a chiunque si renda complice di tanta sofferenza. Né ricorrerò ad alcuna attenuante che tenda a definire i miei atti come giustificati dai maltrattamenti perpetrati in quel Lager. La mia azione scaturisce da una convinzione: ogni individuo deve essere libero, ed è quindi parte di una precisa strategia di liberazione. L'azione di liberazione per me è motivata dal fatto che quegli animali erano imprigionati e condannati a sofferenza e morte. Così sarebbe stato per gli allevamenti di visoni, gli allevamenti intensivi, nei macelli, negli istituti di vivisezione e in tutti quei casi in cui un individuo sia costretto nella sua libertà o sacrificato a interessi di un sistema violento e di dominio.\r\nPenso che sia urgente l'azione diretta di ognuno che senza deleghe possa contribuire a inceppare gli ingranaggi di ciò che sta distruggendo la vita.\r\nNon credo nella delega e mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni.\r\nLa mia convinzione è che non ci si può riferire solo all'individuo sperando in un cambiamento culturale-etico sia per limiti di tempo nel veloce progresso tecnologico che sta distruggendo le basi della vita di tutto il pianeta, ma anche per capacità di comunicazione limitata rispetto a quelle potenti e pervasive del sistema che costruisce stili di vita e verità sociali in grado di legittimarlo. Per questo ritengo essenziale l'azione di individui sensibili e determinati contro un sistema che fa apparire sfruttamento e distruzione come naturali e necessari. Azioni in grado di contrastare gli interessi di profitto su cui essi si muovono.\r\nRilancio l'azione diretta come metodo di contrasto e di liberazione del vivente in ogni sua forma.\r\nLuana Martucci\r\n\r\nluana_greenhill\r\n\r\n \r\n\r\nLa seconda diretta con Paolo della rete Liberati da Expo che con qualche sorriso piuttosto amaro, ci ha parlato della nuova performance satirica \"Gli spettacolari sensi di Expo\", di come sia nata e sia in continua evoluzione. Di come ciò che rasenta l'assurdo sia invece così maledettamente reale, non solo in Expo fino ad ottobre, ma ovunque, ogni giorno. Di come di fantascientifico non ci sia più nulla in una realtà sempre più pervasa dalla tecnologia. Di come la sfacciataggine, l'ipocrisia e la menzogna di stati, multinazionali e potenze varie, siano veicolatate e rappresentate con una normalità sempre più raccapricciante.\r\n\r\nspettacolari sensi di expo\r\n\r\n ",{"matched_tokens":447,"snippet":448,"value":448},[131],"Processo \u003Cmark>Green\u003C/mark> Hill e considerazioni - Liberati da Expo e dai suoi \"spettacolari sensi\": puntata del 23.06.15",[450,453,455,457,459,461,463,465],{"matched_tokens":451,"snippet":452,"value":452},[131],"\u003Cmark>Green\u003C/mark> Hill",{"matched_tokens":454,"snippet":434,"value":434},[],{"matched_tokens":456,"snippet":435,"value":435},[],{"matched_tokens":458,"snippet":436,"value":436},[],{"matched_tokens":460,"snippet":437,"value":437},[],{"matched_tokens":462,"snippet":438,"value":438},[],{"matched_tokens":464,"snippet":439,"value":439},[],{"matched_tokens":466,"snippet":440,"value":440},[],[468,470,472],{"field":151,"matched_tokens":469,"snippet":448,"value":448},[131],{"field":90,"matched_tokens":471,"snippet":444,"value":445},[131],{"field":38,"indices":473,"matched_tokens":474,"snippets":476,"values":477},[50],[475],[131],[452],[452],{"best_field_score":162,"best_field_weight":163,"fields_matched":164,"num_tokens_dropped":50,"score":165,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":50},{"document":480,"highlight":494,"highlights":503,"text_match":160,"text_match_info":508},{"comment_count":50,"id":481,"is_sticky":50,"permalink":482,"podcastfilter":483,"post_author":485,"post_content":486,"post_date":487,"post_excerpt":56,"post_id":481,"post_modified":488,"post_thumbnail":489,"post_title":490,"post_type":421,"sort_by_date":491,"tag_links":492,"tags":493},"86629","http://radioblackout.org/podcast/la-fine-della-fine-della-storia-s-2-15-prove-di-green-deal-proteste-degli-agricoltori-in-mezza-europa/",[484],"La fine della Fine della storia","cattivipensieri","La protesta degli agricoltori, dopo aver scosso per settimane una Germania in recessione arrivando fino alla capitale, fino ai seggi del Bundestag, approda in Francia e si allarga in Europa. In Francia sono giornate di blocchi autostradali e flash mob di trattori davanti alle Prefetture e sulle tangenziali delle grandi città. La destra francese, come già in Germania, soffia sulla protesta, cavalcando la morte di un’attivista e della sua figlia dodicenne, investite martedì mentre presidiavano un posto di blocco.\r\n\r\nLa rabbia degli agricoltori è esplosa anche in Polonia e in Romania, che già avevano dato segni di malcontento per via della concorrenza sleale dei prodotti ucraini.\r\n\r\nIn Polonia governo di Donald Tusk vuole firmare un accordo con l'Ucraina sul transito dei prodotti agricoli. Gli agricoltori hanno protestato in più di 150 luoghi in tutta la Polonia, opponendosi sia all'afflusso incontrollato di merci dall'Ucraina sia all'introduzione del Green Deal europeo, che costringe gli agricoltori di tutta Europa a ridurre la produzione.\r\n\r\nDal canto loro gli agricoltori e i trasportatori romeni hanno detto che le misure annunciate dal governo di Bucarest sono insoddisfacenti e che i colloqui finora portati avanti non hanno portato a una soluzione accettabile. Gli agricoltori hanno assicurato che continueranno a protestare finché non saranno soddisfatte le loro richieste.\r\n\r\nIl malcontento ha finito col trovare voce anche tra gli agricoltori italiani che stanno scendendo in strada a bordo dei loro trattori, protestando contro le mancate risposte del governo sull’aumento dei costi di produzione – tra cui quello del gasolio – e le politiche europee su cibi sintetici e farine di insetti. In particolare, i dimostranti lamentano una scarsa protezione dei prodotti italiani, che ritengono essere stati penalizzati rispetto a quelli provenienti da altri Paesi e il peso crescente della burocrazia che strangola il settore.\r\n\r\nLa sensazione, soprattutto in Germania e Francia è che gli agricoltori, al di là degli interessi specifici di cui sono senz’altro portatori, incarnino un malessere più diffuso che esplode oggi in un settore che vive di sussidi e invecchia inesorabilmente, perdendo addetti e precarizzando i salari, dove le piccole e medie imprese scompaiono a vantaggio dei grandi gruppi agroindustriali, dove i centri decisionali sono sempre più lontani e fuori da ogni controllo democratico. Un malessere che è compreso e condiviso a vari livelli della società.\r\n\r\nSul presidio di solidarietà con gli agricoltori tenutosi nei giorni scorsi a Torino, abbiamo raggiunto un compagno per una corrispondenza ed un analisi della piazza.\r\n\r\nCome notava il commentatore tedesco che abbiamo intervistato nella scorsa puntata esiste poi una nicchia di agricoltori che non guardano ai sussidi e si sottraggono alle logiche dei grandi distributori, praticando un’agricoltura ecologica e improntata alla qualità. Per chiedergli cosa pensano delle proteste abbiamo sentito Fabrizio Garbarino presidente dell’ARI.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/la-fine-25-01.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nCosimo Caridi e Michela A.G. Iaccarino - Green & Kiev, la rivolta da Berlino a Sofia\r\n\r\nAnna Maria Merlo - Paura di una rivolta stile gilet. Governo Attal in allarme\r\n\r\nRADURA Podcast - Rivoltare la terra - Le mobilitazioni degli agricoltori","26 Gennaio 2024","2024-01-26 18:59:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/1706260204925-200x110.png","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA S.2 #15 - PROVE DI GREEN DEAL: PROTESTE DEGLI AGRICOLTORI IN MEZZA EUROPA",1706295592,[],[],{"post_content":495,"post_title":499},{"matched_tokens":496,"snippet":497,"value":498},[131],"merci dall'Ucraina sia all'introduzione del \u003Cmark>Green\u003C/mark> Deal europeo, che costringe gli","La protesta degli agricoltori, dopo aver scosso per settimane una Germania in recessione arrivando fino alla capitale, fino ai seggi del Bundestag, approda in Francia e si allarga in Europa. In Francia sono giornate di blocchi autostradali e flash mob di trattori davanti alle Prefetture e sulle tangenziali delle grandi città. La destra francese, come già in Germania, soffia sulla protesta, cavalcando la morte di un’attivista e della sua figlia dodicenne, investite martedì mentre presidiavano un posto di blocco.\r\n\r\nLa rabbia degli agricoltori è esplosa anche in Polonia e in Romania, che già avevano dato segni di malcontento per via della concorrenza sleale dei prodotti ucraini.\r\n\r\nIn Polonia governo di Donald Tusk vuole firmare un accordo con l'Ucraina sul transito dei prodotti agricoli. Gli agricoltori hanno protestato in più di 150 luoghi in tutta la Polonia, opponendosi sia all'afflusso incontrollato di merci dall'Ucraina sia all'introduzione del \u003Cmark>Green\u003C/mark> Deal europeo, che costringe gli agricoltori di tutta Europa a ridurre la produzione.\r\n\r\nDal canto loro gli agricoltori e i trasportatori romeni hanno detto che le misure annunciate dal governo di Bucarest sono insoddisfacenti e che i colloqui finora portati avanti non hanno portato a una soluzione accettabile. Gli agricoltori hanno assicurato che continueranno a protestare finché non saranno soddisfatte le loro richieste.\r\n\r\nIl malcontento ha finito col trovare voce anche tra gli agricoltori italiani che stanno scendendo in strada a bordo dei loro trattori, protestando contro le mancate risposte del governo sull’aumento dei costi di produzione – tra cui quello del gasolio – e le politiche europee su cibi sintetici e farine di insetti. In particolare, i dimostranti lamentano una scarsa protezione dei prodotti italiani, che ritengono essere stati penalizzati rispetto a quelli provenienti da altri Paesi e il peso crescente della burocrazia che strangola il settore.\r\n\r\nLa sensazione, soprattutto in Germania e Francia è che gli agricoltori, al di là degli interessi specifici di cui sono senz’altro portatori, incarnino un malessere più diffuso che esplode oggi in un settore che vive di sussidi e invecchia inesorabilmente, perdendo addetti e precarizzando i salari, dove le piccole e medie imprese scompaiono a vantaggio dei grandi gruppi agroindustriali, dove i centri decisionali sono sempre più lontani e fuori da ogni controllo democratico. Un malessere che è compreso e condiviso a vari livelli della società.\r\n\r\nSul presidio di solidarietà con gli agricoltori tenutosi nei giorni scorsi a Torino, abbiamo raggiunto un compagno per una corrispondenza ed un analisi della piazza.\r\n\r\nCome notava il commentatore tedesco che abbiamo intervistato nella scorsa puntata esiste poi una nicchia di agricoltori che non guardano ai sussidi e si sottraggono alle logiche dei grandi distributori, praticando un’agricoltura ecologica e improntata alla qualità. Per chiedergli cosa pensano delle proteste abbiamo sentito Fabrizio Garbarino presidente dell’ARI.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/la-fine-25-01.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nCosimo Caridi e Michela A.G. Iaccarino - \u003Cmark>Green\u003C/mark> & Kiev, la rivolta da Berlino a Sofia\r\n\r\nAnna Maria Merlo - Paura di una rivolta stile gilet. Governo Attal in allarme\r\n\r\nRADURA Podcast - Rivoltare la terra - Le mobilitazioni degli agricoltori",{"matched_tokens":500,"snippet":502,"value":502},[501],"GREEN","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA S.2 #15 - PROVE DI \u003Cmark>GREEN\u003C/mark> DEAL: PROTESTE DEGLI AGRICOLTORI IN MEZZA EUROPA",[504,506],{"field":151,"matched_tokens":505,"snippet":502,"value":502},[501],{"field":90,"matched_tokens":507,"snippet":497,"value":498},[131],{"best_field_score":162,"best_field_weight":163,"fields_matched":94,"num_tokens_dropped":50,"score":509,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":50},"578730123365187706",{"document":511,"highlight":523,"highlights":531,"text_match":160,"text_match_info":536},{"comment_count":50,"id":512,"is_sticky":50,"permalink":513,"podcastfilter":514,"post_author":361,"post_content":515,"post_date":516,"post_excerpt":56,"post_id":512,"post_modified":517,"post_thumbnail":518,"post_title":519,"post_type":421,"sort_by_date":520,"tag_links":521,"tags":522},"75500","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-29-aprile-filantropia-e-controllo-del-territorio-il-balon-green-pea-e-il-primo-maggio-i-semi-sotto-la-neve-lecologia-della-liberta/",[361],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/2022-04-29-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nDi fioriere ostili e filantropi. Riflessioni su violenza poliziesca e riqualificazioni escludenti su un Lungo Dora di Torino. L’ostilità di fioriere e rastrelliere, gli sgomberi e le cariche della polizia, gli investimenti immobiliari paiono complementari alle attività di enti filantropici, complementari alle buone intenzioni di élite che colorano di benevolenza e accoglienza ogni dichiarazione pubblica. I fatti però raccontano un’altra storia\r\nCe ne ha parlato Francesco Miliaccio che a questi temi ha dedicato un articolo uscito su Napoli Monitor\r\n\r\nIl Balon, Green Pea e il Primo Maggio\r\nLa sacra alleanza tra Farinetti, il patron di Eataly, supermercato del gusto che a Torino ha ampliato i propri orizzonti commerciali con Green Pea, megastore di abiti, cosmetici, auto, cellulari all’insegna del green costoso e sofisticato e i gestori del Balon è un segno dei tempi. Il Primo Maggio il Balon ha incontrato Green Pea in un’iniziativa che li vede insieme al Lingotto. La data scelta è altamente simbolica e riflette i tempi che corrono. Tempi in cui le fortune degli imprenditori si disegnano sul disciplinamento violento di chi, per campare, è costretto a lavorare.\r\nGreen Pea è una gigantesca operazione di commercializzazione di prodotti ed immaginario, un green washing in cui si esibiscono e si mettono in vendita le principali aziende italiane in veste verde.\r\nScende in campo l’alleanza tra vintage e tecnologia avanzata.\r\nLo Storytelling è affidato a Federico Cavallero - Presidente Associazione Piemontestoria e Simone Gelato - Presidente Associazione Commercianti Balon. Cavallero, vicino ai negazionisti di Aliud, è il capo dei sorveglianti del Balon e complice con il suo sodale Gelato, nella repressione delle lotte contro lo sgombero del mercato degli stracci a san Pietro in Vincoli. \r\n\r\nI semi sotto la neve. Una nuova pubblicazione libertaria muove i suoi primi passi\r\nIl titolo scelto “per questa nuova rivista sintetizza il suo programma editoriale. Infatti, con l’espressione «Semi sotto la neve» (coniata da Ignazio Silone e ripresa concettualmente da Colin Ward) intendiamo proporre ai nostri lettori una rinnovata interpretazione del pensiero anarchico, delle esperienze libertarie e delle pratiche mutualistiche. Si tratta, a nostro parere, di valorizzare una dimensione costruttiva, positiva e sperimentale di una tradizione sociale, politica e culturale che riconosciamo come antiautoritaria e solidale.”\r\nNe abbiamo parlato con uno dei redattori, Francesco Codello\r\n\r\n40 anni fa usciva “L’ecologia della libertà”, un testo di grande attualità nonostante il già vetusto impianto hegelo-marxiano su cui incardina il proprio pensiero il suo autore, il libertario statunitense Murray Bookchin.\r\nL’aspetto più attuale del suo approccio, non è tanto quello politico, la cui trama appare debole, quanto la capacità di porre al centro la necessità di un approccio intersezionale alla questione ecologica, come parte importante della questione sociale. \r\nNe abbiamo parlato con Selva Varengo, che a Bookchin ha dedicato uno studio, uscito per i tipi di Zero in Condotta\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 maggio\r\nSmash the vision!\r\nMostr* in marcia contro la città vetrina\r\nAppuntamento alle 15 al parco Ruffini, viale Bistolfi\r\n\r\nGiovedì 19 maggio\r\nOre 18 alla tettoria dei contadini a Porta Palazzo\r\nNazisti buoni e nazisti cattivi. I paradossi nella narrazione della guerra in Ucraina tra nazionalismo, militarismo e la messa in scena di uno scontro di civiltà tra est e ovest\r\nProveremo a decostruire la narrazione di una guerra che, nei fatti, si colloca nello snodo cruciale di un conflitto interimperialistico multipolare.\r\nFaremo il punto sulle lotte contro la guerra, la Cittadella dell’aerospazio e la NATO a Torino e per lanciare lo sciopero generale del 20 maggio\r\nInterventi di Stefano Capello e di un’esponente dell’assemblea antimilitarista\r\n\r\nVenerdì 20 maggio\r\nsciopero generale contro la guerra\r\nOre 10 presidio alla fabbrica d’armi Collins aerospace di piazza Graf a Torino\r\nNel pomeriggio corteo per le strade del centro\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nriunioni aperiodiche @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","12 Maggio 2022","2022-05-12 12:23:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/greenwashing-200x110.jpg","Anarres del 29 aprile. Filantropia e controllo del territorio. Il Balon Green Pea e il primo maggio. I semi sotto la neve. L’ecologia della libertà...",1652358193,[],[],{"post_content":524,"post_title":528},{"matched_tokens":525,"snippet":526,"value":527},[131],"su Napoli Monitor\r\n\r\nIl Balon, \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pea e il Primo Maggio\r","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/2022-04-29-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nDi fioriere ostili e filantropi. Riflessioni su violenza poliziesca e riqualificazioni escludenti su un Lungo Dora di Torino. L’ostilità di fioriere e rastrelliere, gli sgomberi e le cariche della polizia, gli investimenti immobiliari paiono complementari alle attività di enti filantropici, complementari alle buone intenzioni di élite che colorano di benevolenza e accoglienza ogni dichiarazione pubblica. I fatti però raccontano un’altra storia\r\nCe ne ha parlato Francesco Miliaccio che a questi temi ha dedicato un articolo uscito su Napoli Monitor\r\n\r\nIl Balon, \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pea e il Primo Maggio\r\nLa sacra alleanza tra Farinetti, il patron di Eataly, supermercato del gusto che a Torino ha ampliato i propri orizzonti commerciali con \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pea, megastore di abiti, cosmetici, auto, cellulari all’insegna del \u003Cmark>green\u003C/mark> costoso e sofisticato e i gestori del Balon è un segno dei tempi. Il Primo Maggio il Balon ha incontrato \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pea in un’iniziativa che li vede insieme al Lingotto. La data scelta è altamente simbolica e riflette i tempi che corrono. Tempi in cui le fortune degli imprenditori si disegnano sul disciplinamento violento di chi, per campare, è costretto a lavorare.\r\n\u003Cmark>Green\u003C/mark> Pea è una gigantesca operazione di commercializzazione di prodotti ed immaginario, un \u003Cmark>green\u003C/mark> washing in cui si esibiscono e si mettono in vendita le principali aziende italiane in veste verde.\r\nScende in campo l’alleanza tra vintage e tecnologia avanzata.\r\nLo Storytelling è affidato a Federico Cavallero - Presidente Associazione Piemontestoria e Simone Gelato - Presidente Associazione Commercianti Balon. Cavallero, vicino ai negazionisti di Aliud, è il capo dei sorveglianti del Balon e complice con il suo sodale Gelato, nella repressione delle lotte contro lo sgombero del mercato degli stracci a san Pietro in Vincoli. \r\n\r\nI semi sotto la neve. Una nuova pubblicazione libertaria muove i suoi primi passi\r\nIl titolo scelto “per questa nuova rivista sintetizza il suo programma editoriale. Infatti, con l’espressione «Semi sotto la neve» (coniata da Ignazio Silone e ripresa concettualmente da Colin Ward) intendiamo proporre ai nostri lettori una rinnovata interpretazione del pensiero anarchico, delle esperienze libertarie e delle pratiche mutualistiche. Si tratta, a nostro parere, di valorizzare una dimensione costruttiva, positiva e sperimentale di una tradizione sociale, politica e culturale che riconosciamo come antiautoritaria e solidale.”\r\nNe abbiamo parlato con uno dei redattori, Francesco Codello\r\n\r\n40 anni fa usciva “L’ecologia della libertà”, un testo di grande attualità nonostante il già vetusto impianto hegelo-marxiano su cui incardina il proprio pensiero il suo autore, il libertario statunitense Murray Bookchin.\r\nL’aspetto più attuale del suo approccio, non è tanto quello politico, la cui trama appare debole, quanto la capacità di porre al centro la necessità di un approccio intersezionale alla questione ecologica, come parte importante della questione sociale. \r\nNe abbiamo parlato con Selva Varengo, che a Bookchin ha dedicato uno studio, uscito per i tipi di Zero in Condotta\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 maggio\r\nSmash the vision!\r\nMostr* in marcia contro la città vetrina\r\nAppuntamento alle 15 al parco Ruffini, viale Bistolfi\r\n\r\nGiovedì 19 maggio\r\nOre 18 alla tettoria dei contadini a Porta Palazzo\r\nNazisti buoni e nazisti cattivi. I paradossi nella narrazione della guerra in Ucraina tra nazionalismo, militarismo e la messa in scena di uno scontro di civiltà tra est e ovest\r\nProveremo a decostruire la narrazione di una guerra che, nei fatti, si colloca nello snodo cruciale di un conflitto interimperialistico multipolare.\r\nFaremo il punto sulle lotte contro la guerra, la Cittadella dell’aerospazio e la NATO a Torino e per lanciare lo sciopero generale del 20 maggio\r\nInterventi di Stefano Capello e di un’esponente dell’assemblea antimilitarista\r\n\r\nVenerdì 20 maggio\r\nsciopero generale contro la guerra\r\nOre 10 presidio alla fabbrica d’armi Collins aerospace di piazza Graf a Torino\r\nNel pomeriggio corteo per le strade del centro\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nriunioni aperiodiche @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":529,"snippet":530,"value":530},[131],"Anarres del 29 aprile. Filantropia e controllo del territorio. Il Balon \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pea e il primo maggio. I semi sotto la neve. L’ecologia della libertà...",[532,534],{"field":151,"matched_tokens":533,"snippet":530,"value":530},[131],{"field":90,"matched_tokens":535,"snippet":526,"value":527},[131],{"best_field_score":162,"best_field_weight":163,"fields_matched":94,"num_tokens_dropped":50,"score":509,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":50},{"document":538,"highlight":551,"highlights":559,"text_match":160,"text_match_info":564},{"comment_count":50,"id":539,"is_sticky":50,"permalink":540,"podcastfilter":541,"post_author":542,"post_content":543,"post_date":544,"post_excerpt":56,"post_id":539,"post_modified":545,"post_thumbnail":546,"post_title":547,"post_type":421,"sort_by_date":548,"tag_links":549,"tags":550},"73223","http://radioblackout.org/podcast/macerie-su-macerie-31-01-22-agitarsi-nel-dubbio-discorsi-e-proteste-contro-il-green-pass/",[375],"macerie su macerie","A Macerie su Macerie si torna ancora una volta sul tema del lasciapassare verde.\r\n\r\nLo facciamo con Gennaro Imbriano, ricercatore di Filosofia contro il greenpass, a partire dai paradossi insiti nell'onnipresente e omogenea narrazione della gestione pandemica. In molte parti d’occidente e soprattutto in Italia questa si presenta come il prodotto distillato di razionalismo e scienza, un prodotto da cui però viene espulsa la possibilità di dubbio che, almeno nella carta della tradizione moderna, dovrebbe esserne il movente.\r\n\r\nLungi dall'addentrarci in maniera semplicistica nelle complesse sfaccettature con cui l'eredità illuministica è arrivata a noi, in questa chiacchierata cercheremo piuttosto di seguire il filo delle contraddizioni più esplicite dei discorsi dominanti, partendo da quelli proferiti attraverso tutti i media da chi governa, passando per quelli emersi nella quotidianità, per poi arrivare ai tanti silenzi del mondo di chi è pagato per pensare, che in questo periodo sono particolarmente eloquenti.\r\n\r\nOltre la coltre delle menzogne e delle omertà che hanno guidato l'ultimo anno di discriminazioni ed espulsioni dai vari livelli della cittadinanza, è fondamentale fare emergere come la difesa del green pass sia inserita in un regime di discorso politico e che medicina, sanità e scienza sono tra le infrastrutture attraverso cui oggi più che mai si dà il potere di vita e di morte sulle persone.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/gennaroimbriano.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInoltre un aggiornamento sul mondo dell'universtità, sulla mestizia del suo processo produttivo e di come la settimana scorsa l'occupazione del Rettorato da parte di alcuni studenti e lavoratori contro il Gp abbia aperto una piccola ma significativa breccia.\r\n\r\nAi microfoni Alessio:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/alessio-rettorato.mp3\"][/audio]","1 Febbraio 2022","2022-02-01 11:32:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/lebb-200x110.jpg","Macerie su Macerie - 31.01.22. \"Agitarsi nel dubbio\", discorsi e proteste contro il green pass",1643715122,[],[],{"post_content":552,"post_title":556},{"matched_tokens":553,"snippet":554,"value":555},[71],"ricercatore di Filosofia contro il \u003Cmark>green\u003C/mark>pass, a partire dai paradossi insiti","A Macerie su Macerie si torna ancora una volta sul tema del lasciapassare verde.\r\n\r\nLo facciamo con Gennaro Imbriano, ricercatore di Filosofia contro il \u003Cmark>green\u003C/mark>pass, a partire dai paradossi insiti nell'onnipresente e omogenea narrazione della gestione pandemica. In molte parti d’occidente e soprattutto in Italia questa si presenta come il prodotto distillato di razionalismo e scienza, un prodotto da cui però viene espulsa la possibilità di dubbio che, almeno nella carta della tradizione moderna, dovrebbe esserne il movente.\r\n\r\nLungi dall'addentrarci in maniera semplicistica nelle complesse sfaccettature con cui l'eredità illuministica è arrivata a noi, in questa chiacchierata cercheremo piuttosto di seguire il filo delle contraddizioni più esplicite dei discorsi dominanti, partendo da quelli proferiti attraverso tutti i media da chi governa, passando per quelli emersi nella quotidianità, per poi arrivare ai tanti silenzi del mondo di chi è pagato per pensare, che in questo periodo sono particolarmente eloquenti.\r\n\r\nOltre la coltre delle menzogne e delle omertà che hanno guidato l'ultimo anno di discriminazioni ed espulsioni dai vari livelli della cittadinanza, è fondamentale fare emergere come la difesa del \u003Cmark>green\u003C/mark> pass sia inserita in un regime di discorso politico e che medicina, sanità e scienza sono tra le infrastrutture attraverso cui oggi più che mai si dà il potere di vita e di morte sulle persone.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/gennaroimbriano.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInoltre un aggiornamento sul mondo dell'universtità, sulla mestizia del suo processo produttivo e di come la settimana scorsa l'occupazione del Rettorato da parte di alcuni studenti e lavoratori contro il Gp abbia aperto una piccola ma significativa breccia.\r\n\r\nAi microfoni Alessio:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/alessio-rettorato.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":557,"snippet":558,"value":558},[71],"Macerie su Macerie - 31.01.22. \"Agitarsi nel dubbio\", discorsi e proteste contro il \u003Cmark>green\u003C/mark> pass",[560,562],{"field":90,"matched_tokens":561,"snippet":554,"value":555},[71],{"field":151,"matched_tokens":563,"snippet":558,"value":558},[71],{"best_field_score":162,"best_field_weight":163,"fields_matched":94,"num_tokens_dropped":50,"score":509,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":50},{"document":566,"highlight":578,"highlights":586,"text_match":160,"text_match_info":591},{"comment_count":50,"id":567,"is_sticky":50,"permalink":568,"podcastfilter":569,"post_author":361,"post_content":570,"post_date":571,"post_excerpt":56,"post_id":567,"post_modified":572,"post_thumbnail":573,"post_title":574,"post_type":421,"sort_by_date":575,"tag_links":576,"tags":577},"72927","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-14-gennaio-caserme-green-percorsi-antimilitaristi-gli-anarchici-la-scienza-lo-scientismo/",[361],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/2022-01-14-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: \r\n\r\nCaserme Green? L’esercito ha deciso di dare una mano di verde alle proprie caserme, per meglio giustificare un’ulteriore investimento nel settore militare a discapito delle spese sociali in costante diminuzione.\r\nIl progetto coinvolge per ora 26 strutture in tutta Italia. A Torino diventerà “verde” la caserma “Riberi”. In Friuli Venezia Giulia sono quattro gli edifici militari. Iniziativa Libertaria di Pordenone si sta muovendo per fare informazione e lotta su questa operazione di army washing, che, leggendo con attenzione l’opuscolo illustrativo, uscito come supplemento della rivista delle forze armate, ha lo scopo precipuo di rendere più funzionali alle attività di addestramento i luoghi destinati ad accogliere i militari e le loro famiglie. L’operazione di army washing ha il suo fulcro nella giostra ecologica, che ormai segna ogni passo delle attività istituzionali. Ma non solo. Rendere dual use, ossia accessibili in parte anche ai civili per attività sportive e ricreative, è elemento cardine della propaganda militarista.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Raspa di Iniziativa Libertaria di Pordenone\r\n\r\nDomenica 16 gennaio si terrà la seconda assemblea antimilitarista a Milano. Un’occasione di approfondimento sulle nuove prospettive del militarismo, di bilancio e confronto sulle lotte passate e di proposta ed organizzazione di quelle future. La buona riuscita delle iniziative contro l’Aerospace and defense meetings di novembre, la ripresa delle lotte in Sardegna e Friuli, il perdurante impegno contro il Muos e la base di Sigonella in Sicilia sono segnali importanti. Importante è anche il “fronte interno” di contrasto alla militarizzazione dei territori e delle frontiere. \r\nCe ne ha parlato Dario del Coordinamento livornese contro le missioni militari all’estero\r\n\r\nGli anarchici, la scienza, lo scientismo\r\nDa quasi due anni il dibattito sulla scienza e il suo statuto di “verità”, usuale appannaggio di un dibattito prevalentemente, accademico si è diffuso in tutta la società, spesso senza alcuna distinzione tra il piano della ricerca e quello della tecnica. Scienza e tecnica sono connesse ma non immediatamente sovrapponibili, anche se le dinamiche capitaliste pretendono un totale asservimento della prima alla seconda.\r\nL’affermarsi di dinamiche antiscientifiche, nella convinzione che la scienza sia mero instrumentum regni, ha il proprio contraltare nel riemergere triste di atteggiamenti scientisti di acritica adesione a verità, che, se realmente scientifiche, non potrebbero che essere considerate costitutivamente provvisorie.\r\nIn ambito anarchico fioriscono sui social citatazioni estrapolate dagli scritti di questo o quell’anarchico autorevole, per sostenere tesi non di rado contrapposte. In un turbinio di polemiche, che trovano spiegazione solo nella difficoltà ad affrontare un evento nuovo e imprevisto come l’epidemia da Covid 19. Un’epidemia la cui gestione biopolitica ci investe con tutta la sua intollerabile violenza.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Codello \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 12 febbraio ore 15\r\nVia i militari da Barriera!\r\ngiornata di informazione e lotta ai giardinetti di corso Palermo angolo via Sesia\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","19 Gennaio 2022","2022-01-19 11:56:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/pordenone-840x480-1-e1642589299406-200x110.jpg","Anarres del 14 gennaio. Gli anarchici, la scienza, lo scientismo. Caserme green? Percorsi Antimilitaristi...",1642592833,[],[],{"post_content":579,"post_title":583},{"matched_tokens":580,"snippet":581,"value":582},[131],"approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: \r\n\r\nCaserme \u003Cmark>Green\u003C/mark>? L’esercito ha deciso di dare","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/01/2022-01-14-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: \r\n\r\nCaserme \u003Cmark>Green\u003C/mark>? L’esercito ha deciso di dare una mano di verde alle proprie caserme, per meglio giustificare un’ulteriore investimento nel settore militare a discapito delle spese sociali in costante diminuzione.\r\nIl progetto coinvolge per ora 26 strutture in tutta Italia. A Torino diventerà “verde” la caserma “Riberi”. In Friuli Venezia Giulia sono quattro gli edifici militari. Iniziativa Libertaria di Pordenone si sta muovendo per fare informazione e lotta su questa operazione di army washing, che, leggendo con attenzione l’opuscolo illustrativo, uscito come supplemento della rivista delle forze armate, ha lo scopo precipuo di rendere più funzionali alle attività di addestramento i luoghi destinati ad accogliere i militari e le loro famiglie. L’operazione di army washing ha il suo fulcro nella giostra ecologica, che ormai segna ogni passo delle attività istituzionali. Ma non solo. Rendere dual use, ossia accessibili in parte anche ai civili per attività sportive e ricreative, è elemento cardine della propaganda militarista.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Raspa di Iniziativa Libertaria di Pordenone\r\n\r\nDomenica 16 gennaio si terrà la seconda assemblea antimilitarista a Milano. Un’occasione di approfondimento sulle nuove prospettive del militarismo, di bilancio e confronto sulle lotte passate e di proposta ed organizzazione di quelle future. La buona riuscita delle iniziative contro l’Aerospace and defense meetings di novembre, la ripresa delle lotte in Sardegna e Friuli, il perdurante impegno contro il Muos e la base di Sigonella in Sicilia sono segnali importanti. Importante è anche il “fronte interno” di contrasto alla militarizzazione dei territori e delle frontiere. \r\nCe ne ha parlato Dario del Coordinamento livornese contro le missioni militari all’estero\r\n\r\nGli anarchici, la scienza, lo scientismo\r\nDa quasi due anni il dibattito sulla scienza e il suo statuto di “verità”, usuale appannaggio di un dibattito prevalentemente, accademico si è diffuso in tutta la società, spesso senza alcuna distinzione tra il piano della ricerca e quello della tecnica. Scienza e tecnica sono connesse ma non immediatamente sovrapponibili, anche se le dinamiche capitaliste pretendono un totale asservimento della prima alla seconda.\r\nL’affermarsi di dinamiche antiscientifiche, nella convinzione che la scienza sia mero instrumentum regni, ha il proprio contraltare nel riemergere triste di atteggiamenti scientisti di acritica adesione a verità, che, se realmente scientifiche, non potrebbero che essere considerate costitutivamente provvisorie.\r\nIn ambito anarchico fioriscono sui social citatazioni estrapolate dagli scritti di questo o quell’anarchico autorevole, per sostenere tesi non di rado contrapposte. In un turbinio di polemiche, che trovano spiegazione solo nella difficoltà ad affrontare un evento nuovo e imprevisto come l’epidemia da Covid 19. Un’epidemia la cui gestione biopolitica ci investe con tutta la sua intollerabile violenza.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Codello \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 12 febbraio ore 15\r\nVia i militari da Barriera!\r\ngiornata di informazione e lotta ai giardinetti di corso Palermo angolo via Sesia\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":584,"snippet":585,"value":585},[71],"Anarres del 14 gennaio. Gli anarchici, la scienza, lo scientismo. Caserme \u003Cmark>green\u003C/mark>? Percorsi Antimilitaristi...",[587,589],{"field":151,"matched_tokens":588,"snippet":585,"value":585},[71],{"field":90,"matched_tokens":590,"snippet":581,"value":582},[131],{"best_field_score":162,"best_field_weight":163,"fields_matched":94,"num_tokens_dropped":50,"score":509,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":50},{"document":593,"highlight":605,"highlights":613,"text_match":160,"text_match_info":618},{"comment_count":50,"id":594,"is_sticky":50,"permalink":595,"podcastfilter":596,"post_author":415,"post_content":597,"post_date":598,"post_excerpt":56,"post_id":594,"post_modified":599,"post_thumbnail":600,"post_title":601,"post_type":421,"sort_by_date":602,"tag_links":603,"tags":604},"71750","http://radioblackout.org/podcast/speciale-no-green-pass-da-trieste-alla-valsusa/",[358],"Le forme di protesta contro il lasciapassare verde si moltiplicano e si estendono su tutto il territorio nazionale. In questa puntata abbiamo voluto raccontare, attraverso le voci di chi vi ha preso parte, le esperienze del Comitato No Green Pass Trieste e della Rete No Green Pass Valsusa.\r\n\r\nLa prima intervista ci racconta la genesi e la crescita del movimento triestino che è stato posto più volte sotto i riflettori dei giornali nazionali per la forte partecipazione di massa ai cortei (migliaia di persone per molti weekend consecutivi) e per il blocco del porto dello scorso mese. Ma il percorso del comitato è stato molto di più di quanto raccontano le narrazioni dei media mainstream: in una città solitamente non molto attiva nelle lotte sociali come Trieste, molte persone hanno sperimentato, anche grazie al lavoro di questo comitato, una spinta forte nello scendere in piazza, nell’organizzarsi in maniera orizzontale e ad impegnarsi per degli obiettivi comuni, nonostante i divieti e le recenti violenze di polizia. Ci siamo fatti raccontare questa esperienza e le prossime iniziative in cantiere nell’audio qui sotto:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/ts.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAnche in Valsusa è recentemente nato un gruppo di persone che si ritrovano e si organizzano per contrapporsi alla discriminazione e all’ingiustizia rappresentata dal Green Pass. In seguito alle partecipate iniziative precedenti (tra cui discussioni e assemblee pubbliche), si rilancia la presenza della protesta in valle attraverso un appuntamento di due giorni, previsto per sabato 13 e domenica 14 novembre a Sant’Ambrogio. Abbiamo parlato del percorso di questa rete e dei dettagli di questa iniziativa con Daniele nell’audio qui sotto:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/valle.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer aggiornamenti sull'iniziativa di Sant'Ambrogio, ricordiamo che è consigliato controllare la pagina facebook al link https://www.facebook.com/No-Green-Pass-Val-Susa-129223515972994/?fref=tag\r\n\r\n ","11 Novembre 2021","2021-11-11 11:18:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/nogreenpass_cartello_roma_fg-200x110.jpg","Speciale No Green Pass, da Trieste alla Valsusa",1636629342,[],[],{"post_content":606,"post_title":610},{"matched_tokens":607,"snippet":608,"value":609},[131],"le esperienze del Comitato No \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass Trieste e della Rete","Le forme di protesta contro il lasciapassare verde si moltiplicano e si estendono su tutto il territorio nazionale. In questa puntata abbiamo voluto raccontare, attraverso le voci di chi vi ha preso parte, le esperienze del Comitato No \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass Trieste e della Rete No \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass Valsusa.\r\n\r\nLa prima intervista ci racconta la genesi e la crescita del movimento triestino che è stato posto più volte sotto i riflettori dei giornali nazionali per la forte partecipazione di massa ai cortei (migliaia di persone per molti weekend consecutivi) e per il blocco del porto dello scorso mese. Ma il percorso del comitato è stato molto di più di quanto raccontano le narrazioni dei media mainstream: in una città solitamente non molto attiva nelle lotte sociali come Trieste, molte persone hanno sperimentato, anche grazie al lavoro di questo comitato, una spinta forte nello scendere in piazza, nell’organizzarsi in maniera orizzontale e ad impegnarsi per degli obiettivi comuni, nonostante i divieti e le recenti violenze di polizia. Ci siamo fatti raccontare questa esperienza e le prossime iniziative in cantiere nell’audio qui sotto:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/ts.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAnche in Valsusa è recentemente nato un gruppo di persone che si ritrovano e si organizzano per contrapporsi alla discriminazione e all’ingiustizia rappresentata dal \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass. In seguito alle partecipate iniziative precedenti (tra cui discussioni e assemblee pubbliche), si rilancia la presenza della protesta in valle attraverso un appuntamento di due giorni, previsto per sabato 13 e domenica 14 novembre a Sant’Ambrogio. Abbiamo parlato del percorso di questa rete e dei dettagli di questa iniziativa con Daniele nell’audio qui sotto:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/valle.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer aggiornamenti sull'iniziativa di Sant'Ambrogio, ricordiamo che è consigliato controllare la pagina facebook al link https://www.facebook.com/No-Green-Pass-Val-Susa-129223515972994/?fref=tag\r\n\r\n ",{"matched_tokens":611,"snippet":612,"value":612},[131],"Speciale No \u003Cmark>Green\u003C/mark> Pass, da Trieste alla Valsusa",[614,616],{"field":151,"matched_tokens":615,"snippet":612,"value":612},[131],{"field":90,"matched_tokens":617,"snippet":608,"value":609},[131],{"best_field_score":162,"best_field_weight":163,"fields_matched":94,"num_tokens_dropped":50,"score":509,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":50},6637,{"collection_name":421,"first_q":71,"per_page":22,"q":71},["Reactive",622],{},["Set"],["ShallowReactive",625],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fpFK-h-zeINqd9ZQHbjXlkfVNOMd5wokJxqX8yY__Hs4":-1},true,"/search?query=green"]