","G7. Zona rossa, militari e fogli di via. Controvertice e manifestazione dei movimenti","post",1495735876,[53,54,55,56,57,58,59],"http://radioblackout.org/tag/catania/","http://radioblackout.org/tag/controvertice/","http://radioblackout.org/tag/corteo/","http://radioblackout.org/tag/g7/","http://radioblackout.org/tag/guardini-naxos/","http://radioblackout.org/tag/no-muos/","http://radioblackout.org/tag/taormina/",[21,25,17,15,27,19,23],{"post_content":62,"tags":67},{"matched_tokens":63,"snippet":65,"value":66},[64],"Naxos","corteo unitario a a Giardini \u003Cmark>Naxos\u003C/mark>. Appuntamento al terminal dei bus","Zona rossa, militari e divieti a cerchi concentrici intorno a Taormina.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDal 22 maggio Taormina è una città “chiusa”, con divieti di accesso alla zona rossa creata per il G7 del 26 e 27 maggio prossimi che riunirà i capi di Stato e di Governo di Stati Uniti, Germania, Giappone, Francia, Italia, Gran Bretagna, Canada.\r\n\r\n \r\n\r\nPosti blocco sono stati istituiti nelle strade a valle. Militari anche nei vicoli più piccoli che saranno sorvegliati 24 ore su 24. A Taormina potranno recarsi soltanto i residenti che hanno appositi pass.\r\n\r\n \r\n\r\nUna maggiore limitazione agli accessi scatterà dalla mezzanotte del 24 maggio. Taormina resterà “chiusa” anche per i giornalisti che non avranno accesso libero alla città. Attivi anche divieti di navigazione davanti alla città.\r\n\r\n \r\n\r\nCirca settemila tra forze dell'ordine e militari presidieranno l'evento. Il punto finale è stato fatto al Viminale nel corso di una riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal ministro dell'Interno, Marco Minniti. Con lui i vertici di forze di polizia e servizi, oltre al capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano ed al prefetto di Messina.\r\nIl potenziamento delle attività di sicurezza, di prevenzione e controllo dei siti e degli obiettivi sensibili sarà assicurato attraverso un dispositivo che prevede l'impiego a Taormina di oltre 7.000 unità di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e forze armate (con un contingente aggiuntivo di 2.900 militari).\r\n\r\n \r\n\r\nI dispositivi di controllo sono in atto da tempo. Lo scorso 10 maggio è scattata la sospensione di Schengen con il ripristino dei controlli alla frontiera. Le navi che trasportano migranti non potrebbero approdare in Sicilia, per non distogliere le forze di polizia dal vertice.\r\nMa le quasi quattromila persone pescate nel Mediterraneo hanno fatto saltare la disposizione. Domani una nave con 740 persone a bordo arriverà al porto di Augusta (Siracusa).\r\n\r\n \r\n\r\nDa mesi i movimenti siciliani sono impegnati in iniziative capillari di informazione e lotta contro il G7.\r\n\r\n \r\n\r\nNell'agenda dei movimenti l'opposizione alla presenza di Basi e installazioni militari italiane e Nato, che hanno trasformato l'isola in una sorta di piattaforma logistica per le operazioni di guerra in Siria, Iraq, Libia.\r\n\r\n \r\n\r\nLe disposizioni contro le navi dei volontari che assistono naufraghi e migranti è l'ultimo tassello di una strategia volta ad impedire i salvataggi, allungando le fila di chi conclude il viaggio nel sudario azzurro del mare.\r\n\r\n \r\n\r\nUna serie di fermi preventivi e fogli di via è stata imposta a vari attivisti che non potranno partecipare alle iniziative.\r\n\r\n \r\n\r\nI comitati No Muos hanno in programma per il 26 maggio un controvertice e una manifestazione alla sede di Frontex a Catania.\r\nIl giorno successivo, il 27 maggio alle 15, è stato fissato un corteo unitario a a Giardini \u003Cmark>Naxos\u003C/mark>. Appuntamento al terminal dei bus in via Dioniso Giardini\r\n\r\n \r\n\r\nQui l'appello e gli appuntamenti\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Pippo Gurrieri dei Comitati No Muos.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 05 23 pippo g7 taor",[68,70,72,74,76,81,83],{"matched_tokens":69,"snippet":21},[],{"matched_tokens":71,"snippet":25},[],{"matched_tokens":73,"snippet":17},[],{"matched_tokens":75,"snippet":15},[],{"matched_tokens":77,"snippet":80},[78,79],"guardini","naxos","\u003Cmark>guardini\u003C/mark> \u003Cmark>naxos\u003C/mark>",{"matched_tokens":82,"snippet":19},[],{"matched_tokens":84,"snippet":23},[],[86,92],{"field":28,"indices":87,"matched_tokens":89,"snippets":91},[88],4,[90],[78,79],[80],{"field":93,"matched_tokens":94,"snippet":65,"value":66},"post_content",[64],1157451471441625000,{"best_field_score":97,"best_field_weight":98,"fields_matched":99,"num_tokens_dropped":39,"score":100,"tokens_matched":99,"typo_prefix_score":39},"2211897868544",13,2,"1157451471441625194",6646,{"collection_name":50,"first_q":27,"per_page":103,"q":27},6,{"facet_counts":105,"found":156,"hits":157,"out_of":404,"page":14,"request_params":405,"search_cutoff":29,"search_time_ms":406},[106,131],{"counts":107,"field_name":129,"sampled":29,"stats":130},[108,111,113,115,117,119,121,123,125,127],{"count":109,"highlighted":110,"value":110},42,"anarres",{"count":99,"highlighted":112,"value":112},"metix flow",{"count":99,"highlighted":114,"value":114},"la perla di labuan",{"count":99,"highlighted":116,"value":116},"Macerie su macerie",{"count":14,"highlighted":118,"value":118},"congiunzioni",{"count":14,"highlighted":120,"value":120},"frittura mista",{"count":14,"highlighted":122,"value":122},"liberation front",{"count":14,"highlighted":124,"value":124},"I Bastioni di Orione",{"count":14,"highlighted":126,"value":126},"Sono un ribelle mamma",{"count":14,"highlighted":128,"value":128},"La fine della Fine della storia","podcastfilter",{"total_values":98},{"counts":132,"field_name":28,"sampled":29,"stats":154},[133,135,138,140,142,144,146,148,150,152],{"count":88,"highlighted":134,"value":134},"Sciopero Generale",{"count":136,"highlighted":137,"value":137},3,"frontiere",{"count":136,"highlighted":139,"value":139},"Ilio Baroni",{"count":136,"highlighted":141,"value":141},"antimilitarismo",{"count":99,"highlighted":143,"value":143},"gorizia",{"count":99,"highlighted":145,"value":145},"francia",{"count":99,"highlighted":147,"value":147},"senza confini",{"count":99,"highlighted":149,"value":149},"barriera di milano",{"count":14,"highlighted":151,"value":151},"lockeed martin",{"count":14,"highlighted":153,"value":153},"giardini reali",{"total_values":155},84,57,[158,234,298,331,359,382],{"document":159,"highlight":187,"highlights":216,"text_match":229,"text_match_info":230},{"comment_count":39,"id":160,"is_sticky":39,"permalink":161,"podcastfilter":162,"post_author":110,"post_content":163,"post_date":164,"post_excerpt":45,"post_id":160,"post_modified":165,"post_thumbnail":166,"post_title":167,"post_type":168,"sort_by_date":169,"tag_links":170,"tags":180},"48973","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-21-settembre-decreto-immigrazione-i-giardini-alimonda-gli-anarchici-e-i-migranti-game-fair-la-rete-il-controllo-la-censura/",[110],"Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio sul pianeta delle utopie concrete\r\nSui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Dalle 11 alle 13. Anche in streaming\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n2019 09 21 anarres\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nIl decreto immigrazione del governo. Ne parliamo con Eugenio Losco, avvocato da sempre in prima fila nella difesa di poveri e gente in viaggio\r\n\r\nBarriera di Milano. L’invenzione del nemico sui principali quotidiani torinesi: il caso dei giardini Alimonda\r\n\r\nIl pescatore che salva i migranti in difficoltà nel Mediterraneo rischia anni di galera\r\n\r\nL’esercito al Game Fair di Grosseto. In contemporanea al congresso di Casa Pound\r\n\r\nLa rete, il controllo, la censura. Ne abbiamo parlato con Pepsy\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nVenerdì 28 settembre\r\nEat the borders! Cena senza confini. Benefit lotta contro le frontiere\r\nLa cena è veg-vegan.\r\nore 20 in corso Palermo 46\r\nDa ognuno come può, più che può\r\n\r\nMercoledì 3 ottobre\r\nvolantinaggio per lo sciopero generale del 26 ottobre al mercato di piazza Foroni\r\n\r\nVenerdì 5 ottobre\r\nSenza Confini\r\nAndrea Staid e Francesca Cogni presenteranno il loro ultimo libro, una “etnograficnovel”sulle vite migranti e nomadi del secondo millennio.\r\nore 21 – alla FAT in corso Palermo 46\r\n\r\nSabato 13 ottobre. Punto info sullo sciopero generale\r\nore 10/12,30 al Balon\r\n\r\nSabato 13 ottobre. Corteo ad Alessandria in difesa del Perlanera\r\nore 15 piazza Marconi\r\n\r\nVenerdì 26 novembre – sciopero generale e corteo regionale a Torino\r\n\r\n26 ottobre/4 novembre - settimana contro tutte le patrie, le frontiere, gli eserciti\r\nSabato 27 ottobre. Punto info antimilitarista al Balon dalle 10 alle 13\r\n\r\nSabato 3 novembre\r\nmanifestazione antimilitarista a Gorizia\r\n1918 – 2018 Guerre di ieri, guerre di oggi: nessuna festa per un massacro.\r\nore 15 alla stazione\r\n\r\nVenerdì 9 novembre\r\nEducare per la libertà\r\nS-cateniamo i bambini e le bambine!\r\nIncontro su pedagogia libertaria e scuole autogestite\r\nCon Maurizio Giannangeli della Rete per l’Educazione Libertaria\r\nore 21 – alla FAT in corso Palermo 46\r\n\r\nVenerdì 23 novembre\r\nIncontro con Francesco Codello, autore de “La condizione umana nel pensiero libertario”\r\nore 21 alla Fat, in corso Palermo 46\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","27 Settembre 2018","2018-11-02 19:30:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/toninelli-salvini-scritte-degli-anarchici-1058290-200x110.png","Anarres del 21 settembre. Decreto immigrazione. I giardini Alimonda, gli anarchici e i migranti. Game Fair. La rete, il controllo, la censura...","podcast",1538064016,[171,172,173,174,175,176,177,178,179],"http://radioblackout.org/tag/barriera-di-milano/","http://radioblackout.org/tag/decreto-immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/decreto-immigrazione-sicurezza/","http://radioblackout.org/tag/esercito/","http://radioblackout.org/tag/game-fair/","http://radioblackout.org/tag/giardini-alimonda/","http://radioblackout.org/tag/guerra-nel-mediterraneo/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-generale/","http://radioblackout.org/tag/senza-confini/",[149,181,182,183,184,185,186,134,147],"decreto immigrazione","decreto immigrazione/sicurezza","esercito","game fair","giardini alimonda","guerra nel mediterraneo",{"post_content":188,"post_title":193,"tags":196},{"matched_tokens":189,"snippet":191,"value":192},[190],"giardini","quotidiani torinesi: il caso dei \u003Cmark>giardini\u003C/mark> Alimonda\r\n\r\nIl pescatore che salva","Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio sul pianeta delle utopie concrete\r\nSui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Dalle 11 alle 13. Anche in streaming\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n2019 09 21 anarres\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nIl decreto immigrazione del governo. Ne parliamo con Eugenio Losco, avvocato da sempre in prima fila nella difesa di poveri e gente in viaggio\r\n\r\nBarriera di Milano. L’invenzione del nemico sui principali quotidiani torinesi: il caso dei \u003Cmark>giardini\u003C/mark> Alimonda\r\n\r\nIl pescatore che salva i migranti in difficoltà nel Mediterraneo rischia anni di galera\r\n\r\nL’esercito al Game Fair di Grosseto. In contemporanea al congresso di Casa Pound\r\n\r\nLa rete, il controllo, la censura. Ne abbiamo parlato con Pepsy\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nVenerdì 28 settembre\r\nEat the borders! Cena senza confini. Benefit lotta contro le frontiere\r\nLa cena è veg-vegan.\r\nore 20 in corso Palermo 46\r\nDa ognuno come può, più che può\r\n\r\nMercoledì 3 ottobre\r\nvolantinaggio per lo sciopero generale del 26 ottobre al mercato di piazza Foroni\r\n\r\nVenerdì 5 ottobre\r\nSenza Confini\r\nAndrea Staid e Francesca Cogni presenteranno il loro ultimo libro, una “etnograficnovel”sulle vite migranti e nomadi del secondo millennio.\r\nore 21 – alla FAT in corso Palermo 46\r\n\r\nSabato 13 ottobre. Punto info sullo sciopero generale\r\nore 10/12,30 al Balon\r\n\r\nSabato 13 ottobre. Corteo ad Alessandria in difesa del Perlanera\r\nore 15 piazza Marconi\r\n\r\nVenerdì 26 novembre – sciopero generale e corteo regionale a Torino\r\n\r\n26 ottobre/4 novembre - settimana contro tutte le patrie, le frontiere, gli eserciti\r\nSabato 27 ottobre. Punto info antimilitarista al Balon dalle 10 alle 13\r\n\r\nSabato 3 novembre\r\nmanifestazione antimilitarista a Gorizia\r\n1918 – 2018 Guerre di ieri, guerre di oggi: nessuna festa per un massacro.\r\nore 15 alla stazione\r\n\r\nVenerdì 9 novembre\r\nEducare per la libertà\r\nS-cateniamo i bambini e le bambine!\r\nIncontro su pedagogia libertaria e scuole autogestite\r\nCon Maurizio Giannangeli della Rete per l’Educazione Libertaria\r\nore 21 – alla FAT in corso Palermo 46\r\n\r\nVenerdì 23 novembre\r\nIncontro con Francesco Codello, autore de “La condizione umana nel pensiero libertario”\r\nore 21 alla Fat, in corso Palermo 46\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",{"matched_tokens":194,"snippet":195,"value":195},[190],"Anarres del 21 settembre. Decreto immigrazione. I \u003Cmark>giardini\u003C/mark> Alimonda, gli anarchici e i migranti. Game Fair. La rete, il controllo, la censura...",[197,199,201,203,205,207,210,212,214],{"matched_tokens":198,"snippet":149,"value":149},[],{"matched_tokens":200,"snippet":181,"value":181},[],{"matched_tokens":202,"snippet":182,"value":182},[],{"matched_tokens":204,"snippet":183,"value":183},[],{"matched_tokens":206,"snippet":184,"value":184},[],{"matched_tokens":208,"snippet":209,"value":209},[190],"\u003Cmark>giardini\u003C/mark> alimonda",{"matched_tokens":211,"snippet":186,"value":186},[],{"matched_tokens":213,"snippet":134,"value":134},[],{"matched_tokens":215,"snippet":147,"value":147},[],[217,220,222],{"field":218,"matched_tokens":219,"snippet":195,"value":195},"post_title",[190],{"field":93,"matched_tokens":221,"snippet":191,"value":192},[190],{"field":28,"indices":223,"matched_tokens":225,"snippets":227,"values":228},[224],5,[226],[190],[209],[209],578730054645711000,{"best_field_score":231,"best_field_weight":232,"fields_matched":136,"num_tokens_dropped":14,"score":233,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":99},"1108057784320",15,"578730054645710971",{"document":235,"highlight":260,"highlights":286,"text_match":229,"text_match_info":297},{"comment_count":39,"id":236,"is_sticky":39,"permalink":237,"podcastfilter":238,"post_author":110,"post_content":239,"post_date":240,"post_excerpt":45,"post_id":236,"post_modified":241,"post_thumbnail":242,"post_title":243,"post_type":168,"sort_by_date":244,"tag_links":245,"tags":254},"25046","http://radioblackout.org/podcast/senzapatria-antimilitaristi-ai-giardini-irreali-il-20-settembre/",[110],"Sabato 20 settembre\r\n ore 15/24\r\n presidio con banchetti, bar, cibo, concerti, performance, interventi, ai giardini reali (corso san maurizio angolo via rossini).\r\n\r\nore 15 banchetti, musica e interventi\r\n\r\nore 17 assemblea antimilitarista\r\n Interventi su F35, business delle armi, occupazione militare del territorio dall’Afganistan alla Val Susa, passando per i CIE e i quartieri popolari di Torino, il paradigma bellico del nuovo millennio, scenari di guerra globale.\r\n\r\nBar e cena benefit lotte antimilitariste\r\n\r\nore 21 concerto con\r\n N.N. (agri-punk)\r\n Fasti (indy-sperimentale)\r\n\r\na seguire dj set\r\n\r\nSe piove si va a Parco Dora – corso Mortara – ex ferriere.\r\n\r\nL’Italia è in guerra da molti anni. Ne parlano solo quando un ben pagato professionista ci lascia la pelle: un po’ di retorica su interventi umanitari e democrazia, Napolitano che saluta la salma, una bella pensione a coniugi e figli.\r\n È una guerra su più fronti, che si coniuga nella neolingua del peacekeeping, dell’intervento umanitario, ma parla il lessico feroce dell’emergenza, dell’ordine pubblico, della repressione.\r\n Gli stessi militari delle guerre in Bosnia, Iraq, Afganistan, gli stessi delle torture e degli stupri in Somalia, sono nei CIE, nelle strade delle nostre città, sono in Val Susa.\r\n Guerra esterna e guerra interna sono due facce delle stessa medaglia. Lo rivela l’armamentario propagandistico che le sostiene. Le questioni sociali, coniugate sapientemente in termini di ordine pubblico, sono il perno dell’intera operazione.\r\n Hanno applicato nel nostro paese teorie e tattiche sperimentate dalla Somalia all’Afganistan.\r\n Se la guerra è filantropia planetaria, se condizione per il soccorso sono le bombe, l’occupazione militare, i rastrellamenti, se il militare si fa poliziotto ed insieme sono anche operatori umanitari il gioco è fatto.\r\n\r\nL’opposizione alla guerra, che in altri anni fa ha riempito le piazze di folle oceaniche, si è lentamente esaurita, come le bandiere arcobaleno, che il sole e la pioggia hanno stinto e lacerato sui balconi delle case.\r\n\r\nLa mera testimonianza, la rivolta morale non basta a fermare la guerra, se non sa farsi resistenza concreta.\r\n Negli ultimi anni l’opposizione alla guerra qualche volta è riuscita a saldarsi con l’opposizione al militarismo: il movimento No F35 a Novara, i No Tav che contrastano l’occupazione militare in Val Susa, i no Muos che si battono contro le antenne assassine a Niscemi. Anche nelle strade delle nostre città, dove controllo militare e repressione delle insorgenze sociali sono la ricetta universale c’é chi non accetta di vivere da schiavo.\r\n Le radici di tutte le guerre sono nelle industrie che sorgono a pochi passi dalle nostre case.\r\n Chi si oppone alla guerra, senza opporsi alle produzioni di morte, fa testimonianza ma non impedisce i massacri.\r\n L’Alenia è uno dei gioielli di Finmeccanica, il colosso armiero italiano.\r\n La “missione” dell’Alenia è fare aerei. I velivoli militari sono il fiore all’occhiello di questo colosso. Nello stabilimento di Caselle Torinese hanno costruito gli Eurofighter Thypoon, i cacciabombardieri made in Europe, e gli AMX. Le ali degli F35, della statunitense Loockeed Martin, sono costruite ed assemblati dall’Alenia.\r\n Un business milionario. Un business di morte.\r\n\r\nPer fermare la guerra non basta un no. Occorre incepparne i meccanismi, partendo dalle nostre città, dal territorio in cui viviamo, dove ci sono caserme, basi militari, aeroporti, fabbriche d’armi, uomini armati che pattugliano le strade.\r\n\r\nContinua la campagna antimilitarista cominciata il 2 giugno con il corteo a Caselle. Per mettere sabbia nel motore del militarismo\r\n\r\nAnarres nella puntata del 19 settembre ha proposto alcuni approfondimenti sulla spesa di guerra, gli F35, le ambiguità di certo pacifismo, l'urgenza di un'azione antimilitarista per inceppare la macchina da guerra.\r\n\r\nAscolta l'intervista a Stefano Raspa del comitato contro Aviano 2000:\r\n\r\n2014 09 17 raspa antimili\r\n\r\n...e quella a Domenico Argirò del movimento No F35:\r\n\r\n2014 09 19 dom f35 antimili","19 Settembre 2014","2018-10-17 22:59:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/09/2014-09-11-manif-fat-antimili-20-b-copy-200x110.jpg","Senzapatria. Antimilitaristi ai giardini (ir)reali il 20 settembre",1411143979,[246,247,248,249,250,251,252,253],"http://radioblackout.org/tag/20-settembre/","http://radioblackout.org/tag/alenia/","http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/f35/","http://radioblackout.org/tag/finmeccanica/","http://radioblackout.org/tag/giardini-reali/","http://radioblackout.org/tag/lockeed-martin/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[255,256,141,257,258,153,151,259],"20 settembre","alenia","F35","finmeccanica","torino",{"post_content":261,"post_title":265,"tags":268},{"matched_tokens":262,"snippet":263,"value":264},[190],"cibo, concerti, performance, interventi, ai \u003Cmark>giardini\u003C/mark> reali (corso san maurizio angolo","Sabato 20 settembre\r\n ore 15/24\r\n presidio con banchetti, bar, cibo, concerti, performance, interventi, ai \u003Cmark>giardini\u003C/mark> reali (corso san maurizio angolo via rossini).\r\n\r\nore 15 banchetti, musica e interventi\r\n\r\nore 17 assemblea antimilitarista\r\n Interventi su F35, business delle armi, occupazione militare del territorio dall’Afganistan alla Val Susa, passando per i CIE e i quartieri popolari di Torino, il paradigma bellico del nuovo millennio, scenari di guerra globale.\r\n\r\nBar e cena benefit lotte antimilitariste\r\n\r\nore 21 concerto con\r\n N.N. (agri-punk)\r\n Fasti (indy-sperimentale)\r\n\r\na seguire dj set\r\n\r\nSe piove si va a Parco Dora – corso Mortara – ex ferriere.\r\n\r\nL’Italia è in guerra da molti anni. Ne parlano solo quando un ben pagato professionista ci lascia la pelle: un po’ di retorica su interventi umanitari e democrazia, Napolitano che saluta la salma, una bella pensione a coniugi e figli.\r\n È una guerra su più fronti, che si coniuga nella neolingua del peacekeeping, dell’intervento umanitario, ma parla il lessico feroce dell’emergenza, dell’ordine pubblico, della repressione.\r\n Gli stessi militari delle guerre in Bosnia, Iraq, Afganistan, gli stessi delle torture e degli stupri in Somalia, sono nei CIE, nelle strade delle nostre città, sono in Val Susa.\r\n Guerra esterna e guerra interna sono due facce delle stessa medaglia. Lo rivela l’armamentario propagandistico che le sostiene. Le questioni sociali, coniugate sapientemente in termini di ordine pubblico, sono il perno dell’intera operazione.\r\n Hanno applicato nel nostro paese teorie e tattiche sperimentate dalla Somalia all’Afganistan.\r\n Se la guerra è filantropia planetaria, se condizione per il soccorso sono le bombe, l’occupazione militare, i rastrellamenti, se il militare si fa poliziotto ed insieme sono anche operatori umanitari il gioco è fatto.\r\n\r\nL’opposizione alla guerra, che in altri anni fa ha riempito le piazze di folle oceaniche, si è lentamente esaurita, come le bandiere arcobaleno, che il sole e la pioggia hanno stinto e lacerato sui balconi delle case.\r\n\r\nLa mera testimonianza, la rivolta morale non basta a fermare la guerra, se non sa farsi resistenza concreta.\r\n Negli ultimi anni l’opposizione alla guerra qualche volta è riuscita a saldarsi con l’opposizione al militarismo: il movimento No F35 a Novara, i No Tav che contrastano l’occupazione militare in Val Susa, i no Muos che si battono contro le antenne assassine a Niscemi. Anche nelle strade delle nostre città, dove controllo militare e repressione delle insorgenze sociali sono la ricetta universale c’é chi non accetta di vivere da schiavo.\r\n Le radici di tutte le guerre sono nelle industrie che sorgono a pochi passi dalle nostre case.\r\n Chi si oppone alla guerra, senza opporsi alle produzioni di morte, fa testimonianza ma non impedisce i massacri.\r\n L’Alenia è uno dei gioielli di Finmeccanica, il colosso armiero italiano.\r\n La “missione” dell’Alenia è fare aerei. I velivoli militari sono il fiore all’occhiello di questo colosso. Nello stabilimento di Caselle Torinese hanno costruito gli Eurofighter Thypoon, i cacciabombardieri made in Europe, e gli AMX. Le ali degli F35, della statunitense Loockeed Martin, sono costruite ed assemblati dall’Alenia.\r\n Un business milionario. Un business di morte.\r\n\r\nPer fermare la guerra non basta un no. Occorre incepparne i meccanismi, partendo dalle nostre città, dal territorio in cui viviamo, dove ci sono caserme, basi militari, aeroporti, fabbriche d’armi, uomini armati che pattugliano le strade.\r\n\r\nContinua la campagna antimilitarista cominciata il 2 giugno con il corteo a Caselle. Per mettere sabbia nel motore del militarismo\r\n\r\nAnarres nella puntata del 19 settembre ha proposto alcuni approfondimenti sulla spesa di guerra, gli F35, le ambiguità di certo pacifismo, l'urgenza di un'azione antimilitarista per inceppare la macchina da guerra.\r\n\r\nAscolta l'intervista a Stefano Raspa del comitato contro Aviano 2000:\r\n\r\n2014 09 17 raspa antimili\r\n\r\n...e quella a Domenico Argirò del movimento No F35:\r\n\r\n2014 09 19 dom f35 antimili",{"matched_tokens":266,"snippet":267,"value":267},[190],"Senzapatria. Antimilitaristi ai \u003Cmark>giardini\u003C/mark> (ir)reali il 20 settembre",[269,271,273,275,277,279,282,284],{"matched_tokens":270,"snippet":255,"value":255},[],{"matched_tokens":272,"snippet":256,"value":256},[],{"matched_tokens":274,"snippet":141,"value":141},[],{"matched_tokens":276,"snippet":257,"value":257},[],{"matched_tokens":278,"snippet":258,"value":258},[],{"matched_tokens":280,"snippet":281,"value":281},[190],"\u003Cmark>giardini\u003C/mark> reali",{"matched_tokens":283,"snippet":151,"value":151},[],{"matched_tokens":285,"snippet":259,"value":259},[],[287,289,291],{"field":218,"matched_tokens":288,"snippet":267,"value":267},[190],{"field":93,"matched_tokens":290,"snippet":263,"value":264},[190],{"field":28,"indices":292,"matched_tokens":293,"snippets":295,"values":296},[224],[294],[190],[281],[281],{"best_field_score":231,"best_field_weight":232,"fields_matched":136,"num_tokens_dropped":14,"score":233,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":99},{"document":299,"highlight":314,"highlights":324,"text_match":229,"text_match_info":329},{"comment_count":39,"id":300,"is_sticky":39,"permalink":301,"podcastfilter":302,"post_author":303,"post_content":304,"post_date":305,"post_excerpt":45,"post_id":300,"post_modified":306,"post_thumbnail":307,"post_title":308,"post_type":168,"sort_by_date":309,"tag_links":310,"tags":312},"93346","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-07-11-2024-iran-di-fronte-alla-guerra-diviso-fra-clero-guardiani-della-rivoluzione-e-popolo-insofferente/",[124],"radiokalakuta","Nella seconda parte della nostra lunga conversazione con Alberto Negri parliamo dell'Iran che il nostro interlocutore conosce bene. L'unico paese del Medio Oriente rimasto integro ,sfuggito al processo di disintegrazione degli stati arabi potenzialmente rivali di Israele, conseguenza delle guerre dei Bush per ridefinire gli equilibri medio orientali . I confini dell'Iran sono storicamente definiti e la sua identità dopo la rivoluzione del 1979 si è costruita durante la guerra degli 8 anni contro l'Irak di Saddan Hussein sostenuto dagli Stati Uniti ,guerra sanguinosissima in cui migliaia di giovani provenienti dalle classi popolari sono stati sacrificati in nome dell'integrità territoriali iraniana. La crisi del regime che passa anche per la divisione tra i Guardiani della rivoluzione ,che controllano un pezzo significativo dell'economia e il clero ,si è accentuata con le sanzioni e la protesta contro la repressione .Frutto della perdita del potere d'acquisto della classe media, un tempo sostenitrice del regime, figlia della crisi economica la ribellione civile contro il regime indebolisce la retorica nazionalista a sostegno dell'impegno bellico oltreconfine. Al di là della proiezione strategica dell'asse della resistenza gli iraniani che si sentono persiani ,non si entusiasmano all'idea di combattere a sostegno degli alleati arabi ,ritenendo più saggio investire per lo sviluppo del paese piuttosto che in armi per i proxies. All'interno del paese sussistono preoccupazioni per l'infiltrazione dei servizi israeliani ,come dimostrato dagli omicidi mirati compiuti anche in teritorio iraniano , nonchè una riluttanza ad affrontare una guerra aperta con Israele con eventuale coinvolgimento degli Stati Uniti , nella consapevolezza del passaggio critico che sta attraversando la repubblica islamica .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-07112024-ALBERTO-NEGRI-2-1.mp3\"][/audio]","9 Novembre 2024","2024-11-09 16:03:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 07/11/2024 -IRAN DI FRONTE ALLA GUERRA DIVISO FRA CLERO, GUARDIANI DELLA RIVOLUZIONE E POPOLO INSOFFERENTE.",1731168220,[311],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[313],"Bastioni di Orione",{"post_content":315,"post_title":320},{"matched_tokens":316,"snippet":318,"value":319},[317],"Guardiani","per la divisione tra i \u003Cmark>Guardiani\u003C/mark> della rivoluzione ,che controllano un","Nella seconda parte della nostra lunga conversazione con Alberto Negri parliamo dell'Iran che il nostro interlocutore conosce bene. L'unico paese del Medio Oriente rimasto integro ,sfuggito al processo di disintegrazione degli stati arabi potenzialmente rivali di Israele, conseguenza delle guerre dei Bush per ridefinire gli equilibri medio orientali . I confini dell'Iran sono storicamente definiti e la sua identità dopo la rivoluzione del 1979 si è costruita durante la guerra degli 8 anni contro l'Irak di Saddan Hussein sostenuto dagli Stati Uniti ,guerra sanguinosissima in cui migliaia di giovani provenienti dalle classi popolari sono stati sacrificati in nome dell'integrità territoriali iraniana. La crisi del regime che passa anche per la divisione tra i \u003Cmark>Guardiani\u003C/mark> della rivoluzione ,che controllano un pezzo significativo dell'economia e il clero ,si è accentuata con le sanzioni e la protesta contro la repressione .Frutto della perdita del potere d'acquisto della classe media, un tempo sostenitrice del regime, figlia della crisi economica la ribellione civile contro il regime indebolisce la retorica nazionalista a sostegno dell'impegno bellico oltreconfine. Al di là della proiezione strategica dell'asse della resistenza gli iraniani che si sentono persiani ,non si entusiasmano all'idea di combattere a sostegno degli alleati arabi ,ritenendo più saggio investire per lo sviluppo del paese piuttosto che in armi per i proxies. All'interno del paese sussistono preoccupazioni per l'infiltrazione dei servizi israeliani ,come dimostrato dagli omicidi mirati compiuti anche in teritorio iraniano , nonchè una riluttanza ad affrontare una guerra aperta con Israele con eventuale coinvolgimento degli Stati Uniti , nella consapevolezza del passaggio critico che sta attraversando la repubblica islamica .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-07112024-ALBERTO-NEGRI-2-1.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":321,"snippet":323,"value":323},[322],"GUARDIANI","BASTIONI DI ORIONE 07/11/2024 -IRAN DI FRONTE ALLA GUERRA DIVISO FRA CLERO, \u003Cmark>GUARDIANI\u003C/mark> DELLA RIVOLUZIONE E POPOLO INSOFFERENTE.",[325,327],{"field":218,"matched_tokens":326,"snippet":323,"value":323},[322],{"field":93,"matched_tokens":328,"snippet":318,"value":319},[317],{"best_field_score":231,"best_field_weight":232,"fields_matched":99,"num_tokens_dropped":14,"score":330,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":99},"578730054645710970",{"document":332,"highlight":348,"highlights":353,"text_match":229,"text_match_info":356},{"comment_count":39,"id":333,"is_sticky":39,"permalink":334,"podcastfilter":335,"post_author":337,"post_content":338,"post_date":339,"post_excerpt":45,"post_id":333,"post_modified":340,"post_thumbnail":341,"post_title":342,"post_type":168,"sort_by_date":343,"tag_links":344,"tags":346},"89684","http://radioblackout.org/podcast/matinee-xxl-34-13-05-2024/",[336],"matinée xxl","Adriano","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/matinee-xxl-32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nFrequenze subliminali e giardini sintetici.. a metà maggio la redazione è ormai ridotta male e si sente.. Post Pony si aggira per il Piemonte a piedi, in una psicosi da \"Il Cacciatore\", sempre sul chi va là.. Ing. Sollazzi è disperso per le strade di Brooklyn, prova a svoltare rivendendo tabacco italiano e caffè. Ormai la cartolina sonora è chiara: 1 ora e 20 di paesaggi naturali e artificiali, pura dilatazione post-cerebrale, parole mute...\r\n\r\n \r\n\r\nNessun tracklist è stata allegata, ma probabilmente sono presenti brani di: Luc Ferrari, Eliane Radigue, Miki Yui, Senor Service, Visible Cloaks, Sugai Ken. Adieu","15 Maggio 2024","2024-05-15 22:29:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/photo_2024-05-05_16-49-39-200x110.jpg","Matinée XXL #34 - 13/05/2024",1715811873,[345],"http://radioblackout.org/tag/malessere/",[347],"malessere",{"post_content":349},{"matched_tokens":350,"snippet":351,"value":352},[190],"mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/matinee-xxl-32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nFrequenze subliminali e \u003Cmark>giardini\u003C/mark> sintetici.. a metà maggio la","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/matinee-xxl-32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nFrequenze subliminali e \u003Cmark>giardini\u003C/mark> sintetici.. a metà maggio la redazione è ormai ridotta male e si sente.. Post Pony si aggira per il Piemonte a piedi, in una psicosi da \"Il Cacciatore\", sempre sul chi va là.. Ing. Sollazzi è disperso per le strade di Brooklyn, prova a svoltare rivendendo tabacco italiano e caffè. Ormai la cartolina sonora è chiara: 1 ora e 20 di paesaggi naturali e artificiali, pura dilatazione post-cerebrale, parole mute...\r\n\r\n \r\n\r\nNessun tracklist è stata allegata, ma probabilmente sono presenti brani di: Luc Ferrari, Eliane Radigue, Miki Yui, Senor Service, Visible Cloaks, Sugai Ken. Adieu",[354],{"field":93,"matched_tokens":355,"snippet":351,"value":352},[190],{"best_field_score":231,"best_field_weight":357,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":358,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":99},14,"578730054645710961",{"document":360,"highlight":372,"highlights":378,"text_match":229,"text_match_info":381},{"comment_count":39,"id":361,"is_sticky":39,"permalink":362,"podcastfilter":363,"post_author":110,"post_content":364,"post_date":365,"post_excerpt":45,"post_id":361,"post_modified":366,"post_thumbnail":367,"post_title":368,"post_type":168,"sort_by_date":369,"tag_links":370,"tags":371},"89057","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-19-aprile-25-aprile-in-barriera-stati-uniti-polizia-e-strage-di-neri-da-haifa-lotte-contro-la-guerra-religioni-e-millenarismi-contro-il-g7-energia-ed-ambiente-eni-sangue-petrolio/",[110],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-19-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\n25 aprile in Barriera di Milano\r\nOggi come ieri. Via fascisti e militari dai quartieri!\r\nCome ogni anno ci ritroviamo alla lapide che ricorda Ilio Baroni, partigiano anarchico.\r\nOggi più che mai ritrovarci in quell’angolo di periferia, dove cadde combattendo Baroni, non è mero esercizio di memoria, ma occasione per intrecciare i fili delle lotte, perché il testimone lasciato da chi non c’è più è ora nelle nostre mani.\r\nTra sfruttamento, lavori precari e pericolosi, morti in mare, leggi razziste, militari per le strade, guerra, la democrazia somiglia sempre più al fascismo. Gli eredi della dittatura oggi sono al governo e, giorno dopo giorno, moltiplicano la stretta repressiva nei confronti di pover* e oppositor* politic* e social*.\r\nLa gente di Barriera ha volti e storie diverse ma la stessa condizione di sfruttamento e oppressione di chi combatté il fascismo perché voleva una società senza stato né padroni.\r\n\r\nStati Uniti. Polizia e strage di neri\r\nL’ultimo assassinio di un afrodiscendente statunitense per mano della polizia è rimbalzato agli onori delle cronache grazie al video che mostra un uomo inerme freddato da 96 colpi sparati in meno di un minuto. La polizia di Chicago è dotata di armi da guerra, uno dei tanti segnali del rinforzamento delle polizie negli States.\r\nNon solo. L’enorme sommovimento generato dal “Balck lives matter” ha prodotto una potente ondata reattiva: il numero di afroamericani freddati durante controlli e posti di blocco è sensibilmente aumentato.\r\nAbbiamo provato a a capirne di più con Robertino Barbieri che segue gli States su Umanità Nova\r\n\r\nSono Gaia Dan. Ho 23 anni, sono di Haifa e sono un attivista contro l'occupazione e contro la guerra. Vorrei condividere con voi un messaggio sul movimento di resistenza qui in Israele/Palestina.\r\n\r\nReligioni e millenarismi. La grande sniffata dei popoli\r\nIl ritorno delle religioni, dopo un lungo periodo di laicizzazione diffusa a livello planetario, parte da lontano ed approda fragorosamente ai giorni nostri.\r\nLa nostra analisi si dipanerà dalla seconda metà degli anni Settanta con il revival cristiano negli Stati Uniti, il rafforzarsi dell'islamismo nei paesi arabi e la controrivoluzione islamista in Iran, per approdare all'affermarsi del cristianesimo evangelico nei paesi centro africani e in Sud America.\r\nAffronteremo l'emergere del millenarismo come tentativo di dare una risposta a una crisi sentita ma non capita nelle sue dinamiche materiali e simboliche. Tanti i tasselli che contribuiscono a costruire il mosaico complesso che emerge a diverse latitudini ed in differenti culture religiose. Il contesto è quello in cui la chiesa cattolica decreta la fine della teologia della liberazione sino alla restaurazione teologico/populista di Ratzinger/Bergoglio e si delinea in modo sempre più forte la sottomissione degli stati post coloniali all'ordine neo-coloniale, ma anche la ristrutturazione in chiave neoliberista delle società occidentali. Poi sulla scena mondiale appaiono in sequenza Al Quaeda e poi l’Isis.\r\nI millenarismi hanno un ruolo importante nelle narrazioni che accompagnano il conflitto in Israele e Palestina.\r\nAbbiamo provato a capire meglio quali siano le tendenze millenariste che attraversano pericolosamente sia l’ebraismo che l’islam.\r\nCe ne ha parlato Lollo\r\n\r\nContro il G7 energia ed ambiente. Eni. Sangue, petrolio, guerra\r\nQuest’anno il G7, la rete che unisce i sette paesi più industrializzati, è presieduta dal governo italiano. Il summit finale, cui parteciperanno i capi di Stato, si terrà a Bari in giugno.\r\nDal 28 al 30 aprile si svolgerà nella reggia di Venaria il vertice dedicato ad energia ed ambiente.\r\nLa scelta di mettere insieme queste due tematiche, facendo convergere a Venaria i ministri e i loro sherpa, è in se indicativa della volontà di considerare la tutela ambientale una variabile dipendente dagli orientamenti in materia di energia, con un ben chiaro rapporto gerarchico.\r\nLa diplomazia in armi del governo per garantire i profitti della multinazionale petrolifera va dalla Libia al Sahel al Golfo di Guinea. Queste aree hanno un’importanza strategica per gli interessi dell’ENI, perché vi si trovano i maggiori produttori africani di gas e petrolio. L’obiettivo è la protezione delle piattaforme offshore e degli impianti di estrazione.\r\nL’ENI rappresenta oggi la punta di diamante del colonialismo italiano in Africa.\r\nLa bandiera con il cane a sei zampe dell'ENI sventola a fianco di quella tricolore in luoghi in cui la desertificazione e la predazione delle risorse macinano le vite di tanta parte di chi ci vive.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nGiovedì 25 aprile ore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni, in corso Giulio Cesare angolo corso Novara dove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, Alba&carenza503 e il Cor'occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n\r\nDomenica 28 aprile\r\nCorteo No G7 a Venaria\r\nGiardini Galileo Galilei\r\nore 10 banchetti informativi\r\nore 14 manifestazione sino alla Reggia dove i ministri dei sette paesi più industrializzati discuteranno di Ambiente ed Energia. \r\nAntimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\n\r\nMercoledì 1 maggio\r\nSpezzone antimilitarista\r\nore 9 piazza Vittorio\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","23 Aprile 2024","2024-04-23 14:55:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/g7-immagine-200x110.jpeg","Anarres del 19 aprile. 25 aprile in Barriera. Stati Uniti. Polizia e strage di neri. Da Haifa: lotte contro la guerra. Religioni e millenarismi. Contro il G7 energia ed ambiente. Eni. Sangue, petrolio, guerra...",1713884147,[],[],{"post_content":373},{"matched_tokens":374,"snippet":376,"value":377},[375],"Giardini","Corteo No G7 a Venaria\r\n\u003Cmark>Giardini\u003C/mark> Galileo Galilei\r\nore 10 banchetti","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-19-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\n25 aprile in Barriera di Milano\r\nOggi come ieri. Via fascisti e militari dai quartieri!\r\nCome ogni anno ci ritroviamo alla lapide che ricorda Ilio Baroni, partigiano anarchico.\r\nOggi più che mai ritrovarci in quell’angolo di periferia, dove cadde combattendo Baroni, non è mero esercizio di memoria, ma occasione per intrecciare i fili delle lotte, perché il testimone lasciato da chi non c’è più è ora nelle nostre mani.\r\nTra sfruttamento, lavori precari e pericolosi, morti in mare, leggi razziste, militari per le strade, guerra, la democrazia somiglia sempre più al fascismo. Gli eredi della dittatura oggi sono al governo e, giorno dopo giorno, moltiplicano la stretta repressiva nei confronti di pover* e oppositor* politic* e social*.\r\nLa gente di Barriera ha volti e storie diverse ma la stessa condizione di sfruttamento e oppressione di chi combatté il fascismo perché voleva una società senza stato né padroni.\r\n\r\nStati Uniti. Polizia e strage di neri\r\nL’ultimo assassinio di un afrodiscendente statunitense per mano della polizia è rimbalzato agli onori delle cronache grazie al video che mostra un uomo inerme freddato da 96 colpi sparati in meno di un minuto. La polizia di Chicago è dotata di armi da guerra, uno dei tanti segnali del rinforzamento delle polizie negli States.\r\nNon solo. L’enorme sommovimento generato dal “Balck lives matter” ha prodotto una potente ondata reattiva: il numero di afroamericani freddati durante controlli e posti di blocco è sensibilmente aumentato.\r\nAbbiamo provato a a capirne di più con Robertino Barbieri che segue gli States su Umanità Nova\r\n\r\nSono Gaia Dan. Ho 23 anni, sono di Haifa e sono un attivista contro l'occupazione e contro la guerra. Vorrei condividere con voi un messaggio sul movimento di resistenza qui in Israele/Palestina.\r\n\r\nReligioni e millenarismi. La grande sniffata dei popoli\r\nIl ritorno delle religioni, dopo un lungo periodo di laicizzazione diffusa a livello planetario, parte da lontano ed approda fragorosamente ai giorni nostri.\r\nLa nostra analisi si dipanerà dalla seconda metà degli anni Settanta con il revival cristiano negli Stati Uniti, il rafforzarsi dell'islamismo nei paesi arabi e la controrivoluzione islamista in Iran, per approdare all'affermarsi del cristianesimo evangelico nei paesi centro africani e in Sud America.\r\nAffronteremo l'emergere del millenarismo come tentativo di dare una risposta a una crisi sentita ma non capita nelle sue dinamiche materiali e simboliche. Tanti i tasselli che contribuiscono a costruire il mosaico complesso che emerge a diverse latitudini ed in differenti culture religiose. Il contesto è quello in cui la chiesa cattolica decreta la fine della teologia della liberazione sino alla restaurazione teologico/populista di Ratzinger/Bergoglio e si delinea in modo sempre più forte la sottomissione degli stati post coloniali all'ordine neo-coloniale, ma anche la ristrutturazione in chiave neoliberista delle società occidentali. Poi sulla scena mondiale appaiono in sequenza Al Quaeda e poi l’Isis.\r\nI millenarismi hanno un ruolo importante nelle narrazioni che accompagnano il conflitto in Israele e Palestina.\r\nAbbiamo provato a capire meglio quali siano le tendenze millenariste che attraversano pericolosamente sia l’ebraismo che l’islam.\r\nCe ne ha parlato Lollo\r\n\r\nContro il G7 energia ed ambiente. Eni. Sangue, petrolio, guerra\r\nQuest’anno il G7, la rete che unisce i sette paesi più industrializzati, è presieduta dal governo italiano. Il summit finale, cui parteciperanno i capi di Stato, si terrà a Bari in giugno.\r\nDal 28 al 30 aprile si svolgerà nella reggia di Venaria il vertice dedicato ad energia ed ambiente.\r\nLa scelta di mettere insieme queste due tematiche, facendo convergere a Venaria i ministri e i loro sherpa, è in se indicativa della volontà di considerare la tutela ambientale una variabile dipendente dagli orientamenti in materia di energia, con un ben chiaro rapporto gerarchico.\r\nLa diplomazia in armi del governo per garantire i profitti della multinazionale petrolifera va dalla Libia al Sahel al Golfo di Guinea. Queste aree hanno un’importanza strategica per gli interessi dell’ENI, perché vi si trovano i maggiori produttori africani di gas e petrolio. L’obiettivo è la protezione delle piattaforme offshore e degli impianti di estrazione.\r\nL’ENI rappresenta oggi la punta di diamante del colonialismo italiano in Africa.\r\nLa bandiera con il cane a sei zampe dell'ENI sventola a fianco di quella tricolore in luoghi in cui la desertificazione e la predazione delle risorse macinano le vite di tanta parte di chi ci vive.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nGiovedì 25 aprile ore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni, in corso Giulio Cesare angolo corso Novara dove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, Alba&carenza503 e il Cor'occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n\r\nDomenica 28 aprile\r\nCorteo No G7 a Venaria\r\n\u003Cmark>Giardini\u003C/mark> Galileo Galilei\r\nore 10 banchetti informativi\r\nore 14 manifestazione sino alla Reggia dove i ministri dei sette paesi più industrializzati discuteranno di Ambiente ed Energia. \r\nAntimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\n\r\nMercoledì 1 maggio\r\nSpezzone antimilitarista\r\nore 9 piazza Vittorio\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[379],{"field":93,"matched_tokens":380,"snippet":376,"value":377},[375],{"best_field_score":231,"best_field_weight":357,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":358,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":99},{"document":383,"highlight":395,"highlights":400,"text_match":229,"text_match_info":403},{"comment_count":39,"id":384,"is_sticky":39,"permalink":385,"podcastfilter":386,"post_author":110,"post_content":387,"post_date":388,"post_excerpt":45,"post_id":384,"post_modified":389,"post_thumbnail":390,"post_title":391,"post_type":168,"sort_by_date":392,"tag_links":393,"tags":394},"88841","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-12-aprile-lanarchia-in-100-canti-ilaria-salis-g7-energia-e-ambiente-gaia-dan-sulla-repressione-in-israele-a-bordo-della-life-support-di-emercency/",[110],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-12-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nL’anarchia in 100 canti\r\nSabato 20 aprile alla FAT “L’anarchia in 100 canti” presentazione del libro e concerto di Alessio Lega\r\nI canti anarchici si inseriscono nella tradizione del canto popolare, che è anche d’autore, ma più spesso emerge dalle lotte, riprende arie già note, si modifica nel tempo, adattandosi a nuovi luoghi, nuovi soggetti, nuove sfide.\r\nÉ un filo rosso e nero che non si interrompe, oltrepassa le generazioni ed è la memoria di un movimento orgoglioso dei suoi 150 anni di storia.\r\nMai diviene mero retaggio del passato, perché è pratica viva che arriva ai giorni nostri con nuovi testi, nuove musiche, nuova linfa.\r\nLe canzoni anarchiche si cantano più spesso nelle strade che nei teatri.\r\nAlessio Lega, cantautore e cantore dell’anarchia, ha contribuito negli anni sia a mantenere viva la memoria sia ad arricchire il canzoniere rosso e nero.\r\nAlessio, già targa Tenco, ha un’intesa attività sia come autore e musicista sia come curatore di antologie dedicate alla musica popolare, di lotta, d’autore.\r\nLo incontrate nei migliori teatri, ma, più spesso, nelle manifestazioni, nelle piazze, nei posti dove si incontrano i suoi compagni e le sue compagne. \r\nIn vista dell’incontro/concerto del 20 aprile ne abbiamo parlato con Alessio Lega\r\n\r\nIlaria Salis o dell’ambigua liason tra fascismo e democrazia\r\nAl peggio, a volte, non c’è fine. Ilaria Salis, suo malgrado, ci ha mostrato che possono esserci pozzi ancora più profondi e neri di quelli che, anche da noi, inghiottono e piegano tante vite, luoghi dove, per legge, puoi essere incatenato, trascinato, umiliato.\r\nIl pozzo nero dell’Ungheria sedotta dal nazismo è lo specchio nel quale rischiamo di scorgere un futuro ancora più scuro per l’Europa intera. E, in primis per il nostro paese, dove i fascisti al governo rendono sempre più violenta e autoritaria la stretta intorno ai movimenti di opposizione sociale.\r\n\r\nAntimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\nL'assemblea antimilitarista fa proprio l'appello dei compagni e compagne di Torino per la costruzione di uno spezzone antimilitarista al corteo di domenica 28 aprile contro il G7 ambiente ed energia, che si terrà alla Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile.\r\nNegli anni si sono moltiplicate le missioni militari italiane all'estero, che, soprattutto in Africa, difendono gli interessi dell'ENI, testa di ponte del neocolonialismo italiano.\r\nLa bandiera con il cane a sei zampe dell'ENI sventola a fianco di quella tricolore in luoghi in cui la desertificazione e la predazione delle risorse macinano le vite di tanta parte di chi ci vive.\r\nENI, al di là del greenwashing di Plenitude, ha recentemente annunciato di voler ulteriormente incrementare la produzione di energia basata su fonti fossili, rendendosi responsabile di un ulteriore catastrofico aumento delle emissioni climaticide.\r\nNon solo. L'Italia mantiene una missione militare in Niger, sia per la repressione dei flussi migratori, sia per il controllo delle miniere di uranio. L'uranio è il combustibile delle centrali nucleari, per le quali è ripresa una martellante propaganda anche nel nostro paese. Inutile ricordare il potenziale distruttivo e devastante per l'ambiente di questa tecnologia, in cui il confine tra militare e civile è impalpabile.\r\nLa logica del profitto ad ogni costo sta trascinando l'umanità verso il baratro.\r\nContrastiamo il militarismo neocoloniale dell'Italia!\r\nFermarli è possibile, fermarli è urgente.\r\n\r\nUna lettera di Gaia Dan del Refuser Solidarity Network sulla repressione dell’opposizione alla guerra in Israele\r\n“La vera violenza e gli arresti subiti dagli attivisti sia israeliani che palestinesi hanno reso tutti timorosi di parlare apertamente e di unirsi alle proteste, ma lentamente le persone stanno cominciando ad acquisire la fiducia necessaria per parlare apertamente contro la guerra. La mia speranza è che alzeremo la nostra voce, una sola voce, contro la guerra.”\r\n\r\nA bordo della Life Support di Emercency\r\nGiacomo Sini, compagno e fotoreporter, ha trascorso alcuni giorni a bordo della Life Support una delle navi delle ONG, che soccorrono i naufraghi nel Mediterraneo centrale.\r\nQueste navi sono spesso l’unica possibilità di sopravvivenza per i migranti quando le frontiere chiuse e blindate della Fortezza Europa rischiano di inghiottirne le vite.\r\nIl Mediterraneo centrale è affollato come un supermercato il sabato pomeriggio, ma le imbarcazioni dei “clandestini” paiono diventare invisibili per le tante imbarcazioni che lo attraversano. Per i mezzi della Marina Militare, dotati dei più potenti strumenti di osservazione satellitare, le navi dei migranti sono avvolte nella nebbia. Sempre. Le imbarcazioni mercantili, dopo anni di ricatti, minacce, rischi di sequestri o improbabili deviazioni, spesso guardano e vanno via veloci.\r\nLa legge italiana, da oltre un anno, ha imposto alle navi delle ONG che operano in acque internazionali, una serie di paletti che hanno un unico scopo: rendere sempre più difficili i salvataggi. Non possono soccorrere più di un’imbarcazione a viaggio, sono obbligate a sbarcare i naufraghi, spesso raccolti in un mare in tempesta, in porti lontani giorni e giorni di navigazione. Se non rispettano i paletti vanno incontro a sequestri e multe.\r\nIn mare la Guardia costiera libica ostacola i salvataggi, arrivando ad usare le armi.\r\nSi vedono anche gli effetti degli accordi tra Italia e Tunisia.\r\nNel suo reportage Giacomo racconta di un gruppo di naufraghi aggrappati ad una piattaforma gasiera tunisina in mezzo al mare in tempesta. Racconta dei gommoni della ONG che arrivano ad un passo, scorgono le persone, poi, dopo un’iniziale assenso, le autorità tunisine vietano il soccorso, se la ONG non accetta di consegnarli ad una nave tunisina.\r\nLa politica criminale dello stato italiano trova sempre nuovi complici.\r\nNe abbiamo parlato con Giacomo\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSabato 20 aprile\r\nore 17 in corso Palermo 46\r\nL’anarchia in 100 canti\r\ndi e con Alessio Lega\r\npresentazione del libro e concerto\r\na seguire pastasciutta, spritz e birrette\r\n\r\nGiovedì 25 aprile ore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni, in corso Giulio Cesare angolo corso Novara dove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, Alba&carenza503 e il Cor'occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n\r\nDomenica 28 aprile\r\nCorteo No G7 a Venaria\r\nGiardini Galileo Galilei\r\nore 10,30 assemblea\r\nore 14,30 manifestazione sino alla Reggia dove i ministri dei sette paesi più industrializzati discuteranno di Ambiente ed Energia. \r\nAntimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\n\r\nMercoledì 1 maggio\r\nSpezzone antimilitarista\r\nore 9 piazza Vittorio\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","16 Aprile 2024","2024-04-16 09:03:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-12-manif-100-cant-color-200x110.jpg","Anarres del 12 aprile. L’anarchia in 100 canti. Ilaria Salis. G7 energia e ambiente. Gaia Dan sulla repressione in Israele. A bordo della Life Support di Emercency...",1713258200,[],[],{"post_content":396},{"matched_tokens":397,"snippet":398,"value":399},[375],"Corteo No G7 a Venaria\r\n\u003Cmark>Giardini\u003C/mark> Galileo Galilei\r\nore 10,30 assemblea\r","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-12-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nL’anarchia in 100 canti\r\nSabato 20 aprile alla FAT “L’anarchia in 100 canti” presentazione del libro e concerto di Alessio Lega\r\nI canti anarchici si inseriscono nella tradizione del canto popolare, che è anche d’autore, ma più spesso emerge dalle lotte, riprende arie già note, si modifica nel tempo, adattandosi a nuovi luoghi, nuovi soggetti, nuove sfide.\r\nÉ un filo rosso e nero che non si interrompe, oltrepassa le generazioni ed è la memoria di un movimento orgoglioso dei suoi 150 anni di storia.\r\nMai diviene mero retaggio del passato, perché è pratica viva che arriva ai giorni nostri con nuovi testi, nuove musiche, nuova linfa.\r\nLe canzoni anarchiche si cantano più spesso nelle strade che nei teatri.\r\nAlessio Lega, cantautore e cantore dell’anarchia, ha contribuito negli anni sia a mantenere viva la memoria sia ad arricchire il canzoniere rosso e nero.\r\nAlessio, già targa Tenco, ha un’intesa attività sia come autore e musicista sia come curatore di antologie dedicate alla musica popolare, di lotta, d’autore.\r\nLo incontrate nei migliori teatri, ma, più spesso, nelle manifestazioni, nelle piazze, nei posti dove si incontrano i suoi compagni e le sue compagne. \r\nIn vista dell’incontro/concerto del 20 aprile ne abbiamo parlato con Alessio Lega\r\n\r\nIlaria Salis o dell’ambigua liason tra fascismo e democrazia\r\nAl peggio, a volte, non c’è fine. Ilaria Salis, suo malgrado, ci ha mostrato che possono esserci pozzi ancora più profondi e neri di quelli che, anche da noi, inghiottono e piegano tante vite, luoghi dove, per legge, puoi essere incatenato, trascinato, umiliato.\r\nIl pozzo nero dell’Ungheria sedotta dal nazismo è lo specchio nel quale rischiamo di scorgere un futuro ancora più scuro per l’Europa intera. E, in primis per il nostro paese, dove i fascisti al governo rendono sempre più violenta e autoritaria la stretta intorno ai movimenti di opposizione sociale.\r\n\r\nAntimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\nL'assemblea antimilitarista fa proprio l'appello dei compagni e compagne di Torino per la costruzione di uno spezzone antimilitarista al corteo di domenica 28 aprile contro il G7 ambiente ed energia, che si terrà alla Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile.\r\nNegli anni si sono moltiplicate le missioni militari italiane all'estero, che, soprattutto in Africa, difendono gli interessi dell'ENI, testa di ponte del neocolonialismo italiano.\r\nLa bandiera con il cane a sei zampe dell'ENI sventola a fianco di quella tricolore in luoghi in cui la desertificazione e la predazione delle risorse macinano le vite di tanta parte di chi ci vive.\r\nENI, al di là del greenwashing di Plenitude, ha recentemente annunciato di voler ulteriormente incrementare la produzione di energia basata su fonti fossili, rendendosi responsabile di un ulteriore catastrofico aumento delle emissioni climaticide.\r\nNon solo. L'Italia mantiene una missione militare in Niger, sia per la repressione dei flussi migratori, sia per il controllo delle miniere di uranio. L'uranio è il combustibile delle centrali nucleari, per le quali è ripresa una martellante propaganda anche nel nostro paese. Inutile ricordare il potenziale distruttivo e devastante per l'ambiente di questa tecnologia, in cui il confine tra militare e civile è impalpabile.\r\nLa logica del profitto ad ogni costo sta trascinando l'umanità verso il baratro.\r\nContrastiamo il militarismo neocoloniale dell'Italia!\r\nFermarli è possibile, fermarli è urgente.\r\n\r\nUna lettera di Gaia Dan del Refuser Solidarity Network sulla repressione dell’opposizione alla guerra in Israele\r\n“La vera violenza e gli arresti subiti dagli attivisti sia israeliani che palestinesi hanno reso tutti timorosi di parlare apertamente e di unirsi alle proteste, ma lentamente le persone stanno cominciando ad acquisire la fiducia necessaria per parlare apertamente contro la guerra. La mia speranza è che alzeremo la nostra voce, una sola voce, contro la guerra.”\r\n\r\nA bordo della Life Support di Emercency\r\nGiacomo Sini, compagno e fotoreporter, ha trascorso alcuni giorni a bordo della Life Support una delle navi delle ONG, che soccorrono i naufraghi nel Mediterraneo centrale.\r\nQueste navi sono spesso l’unica possibilità di sopravvivenza per i migranti quando le frontiere chiuse e blindate della Fortezza Europa rischiano di inghiottirne le vite.\r\nIl Mediterraneo centrale è affollato come un supermercato il sabato pomeriggio, ma le imbarcazioni dei “clandestini” paiono diventare invisibili per le tante imbarcazioni che lo attraversano. Per i mezzi della Marina Militare, dotati dei più potenti strumenti di osservazione satellitare, le navi dei migranti sono avvolte nella nebbia. Sempre. Le imbarcazioni mercantili, dopo anni di ricatti, minacce, rischi di sequestri o improbabili deviazioni, spesso guardano e vanno via veloci.\r\nLa legge italiana, da oltre un anno, ha imposto alle navi delle ONG che operano in acque internazionali, una serie di paletti che hanno un unico scopo: rendere sempre più difficili i salvataggi. Non possono soccorrere più di un’imbarcazione a viaggio, sono obbligate a sbarcare i naufraghi, spesso raccolti in un mare in tempesta, in porti lontani giorni e giorni di navigazione. Se non rispettano i paletti vanno incontro a sequestri e multe.\r\nIn mare la Guardia costiera libica ostacola i salvataggi, arrivando ad usare le armi.\r\nSi vedono anche gli effetti degli accordi tra Italia e Tunisia.\r\nNel suo reportage Giacomo racconta di un gruppo di naufraghi aggrappati ad una piattaforma gasiera tunisina in mezzo al mare in tempesta. Racconta dei gommoni della ONG che arrivano ad un passo, scorgono le persone, poi, dopo un’iniziale assenso, le autorità tunisine vietano il soccorso, se la ONG non accetta di consegnarli ad una nave tunisina.\r\nLa politica criminale dello stato italiano trova sempre nuovi complici.\r\nNe abbiamo parlato con Giacomo\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSabato 20 aprile\r\nore 17 in corso Palermo 46\r\nL’anarchia in 100 canti\r\ndi e con Alessio Lega\r\npresentazione del libro e concerto\r\na seguire pastasciutta, spritz e birrette\r\n\r\nGiovedì 25 aprile ore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni, in corso Giulio Cesare angolo corso Novara dove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, Alba&carenza503 e il Cor'occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n\r\nDomenica 28 aprile\r\nCorteo No G7 a Venaria\r\n\u003Cmark>Giardini\u003C/mark> Galileo Galilei\r\nore 10,30 assemblea\r\nore 14,30 manifestazione sino alla Reggia dove i ministri dei sette paesi più industrializzati discuteranno di Ambiente ed Energia. \r\nAntimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\n\r\nMercoledì 1 maggio\r\nSpezzone antimilitarista\r\nore 9 piazza Vittorio\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[401],{"field":93,"matched_tokens":402,"snippet":398,"value":399},[375],{"best_field_score":231,"best_field_weight":357,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":358,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":99},6637,{"collection_name":168,"first_q":27,"per_page":103,"q":27},18,["Reactive",408],{},["Set"],["ShallowReactive",411],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$f3XagGYQRone5gnpl2OoS8JwzkVp5dmNB4kK4EgLPcLo":-1},true,"/search?query=guardini+naxos"]