","Helleniko, un teatro greco di mobilitazione","post",1384431763,[52,53,54,55],"http://radioblackout.org/tag/donne-nella-crisi/","http://radioblackout.org/tag/grecia/","http://radioblackout.org/tag/helleniko/","http://radioblackout.org/tag/mutuo-soccorso/",[26,15,17,24],{"post_content":58,"post_title":63,"tags":66},{"matched_tokens":59,"snippet":61,"value":62},[60],"Helleniko","Finalmente arriva il camper di \u003Cmark>Helleniko\u003C/mark> a Torino, oggi 14 novembre","Un coro greco non di pianto rassegnato, ma di lotta e resistenza.\r\n\r\nFinalmente arriva il camper di \u003Cmark>Helleniko\u003C/mark> a Torino, oggi 14 novembre in piazza Madama Cristina ci sarà l'incontro con le donne greche in tournée con il camper che testimonia di un'iniziativa di mutuo soccorso proveniente dalla vituperata Ellade, in particolare ci sarà una medico, Ioanna Lymperopouloy a illustrare le modalità con cui opera questa rete.\r\n\r\nUn teatro di mobilitazione quello greco che invece dalla crisi trae energie e linfa per resistere e opporsi alla troika proprio innescando reti di relazioni non solo sanitarie, ma di mense popolari o di resistenza contro il debito e l'austerità in Calcidica, per evitare le conseguenze di una crisi prodotta dal sistema capitalistico e che quello stesso sistema impone di pagare alle sue vittime, che non ci stanno e si ribellano. Nelle parole di Chiara cogliamo l'intero percorso di questa rete fortemente connotata sulla questione di genere, perché i tagli al welfare e alla sanità comportano necessariamente un peggioramenteo delle condizioni di vita soprattutto delle donne, ridotte a \"cura\" familiare all0'interno del focolare.\r\n\r\nE proprio dalla situazione sanitaria prende spunto \u003Cmark>Helleniko\u003C/mark>, posto occupato ateniese, sempre sotto rischio di sgombero, che sta in una ex caserma Nato e che cerca di accompagnare una lotta mirata non a sostituire i servizi che devono mantenersi efficaci e alla portata di tutti, ma è un'organizzazione di personale sanitario che presta assistenza gratuita a chi non può più usufruirne. 8000 sono le persone che sono state curate da aprile ad oggi; la gestione assembleare e l'autogestione sono i cardini di questa realtà, non si tratta di un'iniziativa caritatevole, ma anzi è connotata con forti tratti resistenziali antisistemici, contro quel sistema che mira a stroncare qualsiasi opposizione allo smantellamento del welfare.\r\n\r\nLe necessità emergenziali, che sono obiettivo della rete Donne nella crisi in questo tour riguardano nello specifico medicinali antitumorali e la raccolta fondi permetterà alle medico romane di convertire questi fondi raccolti fino a Natale (presso il circolo Maurice, la Credenza di Bussoleno, la Cub di corso Marconi in medicinali da fornire direttamente a \u003Cmark>Helleniko\u003C/mark>).\r\n\r\nImportante la correlazioni che si sono volute individuare tra le due nazioni, dove si può imparare qualcosa dal conflitto innescato da \u003Cmark>Helleniko\u003C/mark>\r\n\r\n2013.11.14-elleniko",{"matched_tokens":64,"snippet":65,"value":65},[60],"\u003Cmark>Helleniko\u003C/mark>, un teatro greco di mobilitazione",[67,69,71,74],{"matched_tokens":68,"snippet":26},[],{"matched_tokens":70,"snippet":15},[],{"matched_tokens":72,"snippet":73},[17],"\u003Cmark>helleniko\u003C/mark>",{"matched_tokens":75,"snippet":24},[],[77,82,85],{"field":27,"indices":78,"matched_tokens":79,"snippets":81},[14],[80],[17],[73],{"field":83,"matched_tokens":84,"snippet":65,"value":65},"post_title",[60],{"field":86,"matched_tokens":87,"snippet":61,"value":62},"post_content",[60],578730123365712000,{"best_field_score":90,"best_field_weight":91,"fields_matched":92,"num_tokens_dropped":38,"score":93,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":38},"1108091339008",13,3,"578730123365711979",{"document":95,"highlight":109,"highlights":127,"text_match":88,"text_match_info":137},{"cat_link":96,"category":97,"comment_count":38,"id":98,"is_sticky":38,"permalink":99,"post_author":41,"post_content":100,"post_date":101,"post_excerpt":44,"post_id":98,"post_modified":102,"post_thumbnail":44,"post_thumbnail_html":44,"post_title":103,"post_type":49,"sort_by_date":104,"tag_links":105,"tags":108},[35],[37],"19158","http://radioblackout.org/2013/10/in-camper-per-helleniko/","La rete “Donne nella crisi” tra la fine di ottobre e la prima metà di novembre attraverserà l’Italia con un Camper portando nelle diverse città una mostra sugli effetti delle politiche di austerità sui sistemi sanitari europei. Raccoglierà contemporaneamente medicinali e soldi per un’organizzazione di personale sanitario volontario (HELLENIKO) che ad Atene presta assistenza gratuita alle persone che non possono più usufruirne.\r\nLa tappa torinese è stata organizzata, oltre che dalla rete “Donne nella crisi”, dal Collettivo femminista MeDeA e e dal Collettivo IndignateRosse. L’obiettivo, come ci dice Cristiana di Medea, è al contempo di produrre solidarietà attiva e collegare lo stato dell’assistenza sanitaria in Grecia, danno collaterale e punto finale allo stesso tempo della crisi e dei suoi presunti rimedi, con quanto sta accadendo e accadrà in Italia, alla luce della prevista e ulteriore riduzione della spesa sanitaria, dal 7,1% al 6% entro il 2017. \r\nCRIStiana_helleniko\r\nDue gli appuntamenti previsti a Torino:\r\nVenerdì 8 novembre alle ore 20.30 presso la Sala dell’Antico Macello, via Matteo Pescatore 7, Torino: assemblea sulla sanità e sulla situazione greca\r\nGiovedì 14 novembre: arrivo del camper e della medica di Helleniko alle ore 17 in Piazza Madama Cristina\r\nPer tutte le info, materiali, documenti, si può fare riferimento ai nostri blog e al sito www.donnenellacrisi.net\r\n PUNTI DI RACCOLTA FONDI PER HELLENIKO A TORINO E VALSUSA:\r\n\r\n- durante l'assemblea dell'8 novembre e durante l'iniziativa del 14 novembre per l'arrivo del camper\r\n- La Credenza, Via Valter Fontan 16, Bussoleno (tutte le sere - il sabato e la domenica anche a pranzo)\r\n- Cub, Corso Marconi 34, Torino (lun-ven dalle 9 alle 18)\r\n- Circolo Maurice, Via Stampatori 10, Torino (martedì dalle ore 17 alle 19)\r\n- Sinistra Anticapitalista, Via Santa Giulia 64, Torino (merc-giov-ven dalle ore 17.30 alle ore 19.30)\r\nc'è anche a disposizione un IBAN x i versamenti: IT 08E 0760 1016 0000 1011 822 465","29 Ottobre 2013","2013-11-04 12:33:28","In camper per Helleniko",1383052655,[106,53,54,107],"http://radioblackout.org/tag/crisi/","http://radioblackout.org/tag/sanita/",[20,15,17,22],{"post_content":110,"post_title":115,"tags":118},{"matched_tokens":111,"snippet":113,"value":114},[112],"HELLENIKO","un’organizzazione di personale sanitario volontario (\u003Cmark>HELLENIKO\u003C/mark>) che ad Atene presta assistenza","La rete “Donne nella crisi” tra la fine di ottobre e la prima metà di novembre attraverserà l’Italia con un Camper portando nelle diverse città una mostra sugli effetti delle politiche di austerità sui sistemi sanitari europei. 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Come eravamo? Come saremo? La parola all'esperta mentre DJ Post Pony dorme in un mare di sale.\r\n\r\nTracklist:\r\n\r\nthe away team - evacuate planet earth (estratto)\r\njohn baker - fresh start\r\nmladen franko - zoolife\r\ngreen-house - six songs for invisible gardens (estratto)\r\nensemble ordinature - scherzo\r\ng.s. sultan - jeremy (estratto)\r\nloto retina - fiction (estratto)\r\nvanlij folk - black friday hele uka (estratto)\r\nlazza gio - pas vraiment pour toi (estratto)\r\n\r\nTHE MESSAGE - IL PIANO VA VELOCE // La Parola All'Esperta G.M.\r\n\r\nCities Aviv - Milion Of Smiles\r\nErika Badu - My Life\r\nDawuna - Prayer / Heaven\r\nSaint Abdullah Jason Nazay - Evicted In The Morning\r\nTara Clerkin Trio - Hellenica\r\nSTILL - Resistance Riddim (We Will Stay Here - Music For Palestine)\r\nMai Mai Mai feat. 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I fascisti, braccio armato del governo di Nea Democratia, hanno aperto la strada ad una durissima repressione, che, complice il lockdown, è passata in buona parte sotto silenzio.\r\nUna vasta solidarietà è stata attuata da gruppi di mutuo appoggio che hanno moltiplicato le mense autogestite, che raccolgono, cucinano e distribuiscono cibo. \r\nCe ne ha parlato Giulio anarchico e ricercatore precario da molti anni ad Atene\r\n\r\nL’autogestione come resistenza alla crisi. L’esperienza argentina\r\n\r\nAprono i negozi, i parrucchieri, i ristoranti. Resta quasi del tutto vietato manifestare, riunirsi, scioperare. Restano aperte le carceri ed i tribunali, ma udienze e processi sono da remoto. Così si gettano in carcere sette anarchici con accuse che comportano decenni di carcere, nonostante siano riferite ad azioni di banale sabotaggio o normale lotta sociale. Lo Stato di polizia avanza giorno dopo giorno.\r\n\r\nAnarchismo. Decolonizzare il nostro sguardo è un passaggio importante per rinforzare legami e prospettive libertarie che si sono sviluppate lontano dall’Europa e dai paesi che l’Europa ha occupato, per sfruttarne le risorse. Andrea Staid, anarchico e antropologo, ha preso spunto da un libro di cui ci siamo già occupati “Anarchici d’oltremare. Anarchismo, indigenismo, decolonizzazione” di Carlos Taibo, editato da Zero in Condotta – www.zeroincondotta.org\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nDal 29 maggio al 2 giugno: giornate di informazione e lotta antimilitarista\r\n\r\nVenerdì 29 maggio\r\nLa guerra in casa. 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Lesvos, Chios, Samos, Leros e Kos sono diventate isole prigioni per i migranti che vi approdano dalla Turchia, in una battaglia di confine si è scatenata a febbraio, quando la Turchia ha trasformati i profughi di guerra siriani in immigrati clandestini, spingendoli verso i confini con la Grecia. Nel paese \u003Cmark>ellenico\u003C/mark> l’estrema destra nazionalista ha attaccato i migranti, bruciato le sedi dei solidali, braccato i no border. I fascisti, braccio armato del governo di Nea Democratia, hanno aperto la strada ad una durissima repressione, che, complice il lockdown, è passata in buona parte sotto silenzio.\r\nUna vasta solidarietà è stata attuata da gruppi di mutuo appoggio che hanno moltiplicato le mense autogestite, che raccolgono, cucinano e distribuiscono cibo. \r\nCe ne ha parlato Giulio anarchico e ricercatore precario da molti anni ad Atene\r\n\r\nL’autogestione come resistenza alla crisi. L’esperienza argentina\r\n\r\nAprono i negozi, i parrucchieri, i ristoranti. Resta quasi del tutto vietato manifestare, riunirsi, scioperare. Restano aperte le carceri ed i tribunali, ma udienze e processi sono da remoto. Così si gettano in carcere sette anarchici con accuse che comportano decenni di carcere, nonostante siano riferite ad azioni di banale sabotaggio o normale lotta sociale. Lo Stato di polizia avanza giorno dopo giorno.\r\n\r\nAnarchismo. Decolonizzare il nostro sguardo è un passaggio importante per rinforzare legami e prospettive libertarie che si sono sviluppate lontano dall’Europa e dai paesi che l’Europa ha occupato, per sfruttarne le risorse. Andrea Staid, anarchico e antropologo, ha preso spunto da un libro di cui ci siamo già occupati “Anarchici d’oltremare. Anarchismo, indigenismo, decolonizzazione” di Carlos Taibo, editato da Zero in Condotta – www.zeroincondotta.org\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nDal 29 maggio al 2 giugno: giornate di informazione e lotta antimilitarista\r\n\r\nVenerdì 29 maggio\r\nLa guerra in casa. Fabbriche d’armi, soldati per le strade, spese militari, tagli alla sanità\r\nne parliamo con\r\nAntonio Mazzeo, insegnante, antimilitarista, blogger\r\nPippo Gurrieri, ferroviere, anarchico, nella redazione di Sicilia Libertaria\r\nore 21 sulla piattaforma zoom\r\nhttps://us02web.zoom.us/j/82746662102\r\nMeeting ID: 827 4666 2102\r\n\r\nLunedì 1 giugno ore 10 punto informativo al mercato di Caselle Torinese\r\n\r\nMartedì 2 giugno\r\nore 16\r\npresidio dei senzapatria in piazza Castello a Torino\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",[250],{"field":86,"matched_tokens":251,"snippet":247,"value":248},[246],{"best_field_score":201,"best_field_weight":202,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":38,"score":203,"tokens_matched":19,"typo_prefix_score":204},{"document":254,"highlight":269,"highlights":274,"text_match":199,"text_match_info":277},{"comment_count":38,"id":255,"is_sticky":38,"permalink":256,"podcastfilter":257,"post_author":145,"post_content":258,"post_date":259,"post_excerpt":44,"post_id":255,"post_modified":260,"post_thumbnail":261,"post_title":262,"post_type":186,"sort_by_date":263,"tag_links":264,"tags":268},"13128","http://radioblackout.org/podcast/grecia-lo-stato-tortura-e-se-ne-vanta/",[145],"Quattro giovani anarchici vengono arrestati in seguito ad una rapina in una banca a Kozani, un piccolo centro del nord della Grecia. Trascorrono quattro ore nei locali della polizia dove vengono selvaggiamente picchiati. I loro volti tumefatti ripresi dalle telecamere al momento del trasferimento in tribunale fanno il giro del mondo. La notizia rimbalza anche sui nostri media, Amnesty International denuncia l’ennesimo caso di tortura nelle stazioni di polizia dello Stato ellenico.\r\nI quattro compagni rifiutano di sporgere denuncia, dichiarando che di non volersi considerare vittime, poiché “non si aspettavano niente di diverso dai nemici della libertà”. \r\nNel movimento greco è convinzione diffusa che i volti pesti dei quattro compagni siano stati mostrati deliberatamente, per lanciare un monito alla vasta opposizione politica e sociale che, nonostante la repressione crescente, lotta contro la macelleria sociale che ha ridotto alla povertà ampi strati della popolazione greca.\r\nQuest’episodio è solo l’ultimo segnale della scelta secca del governo di ridurre lo scontro sociale a scontro militare. Il moltiplicarsi degli sgomberi dei luoghi autogestiti, gli arresti, la violenza nelle questure sono il segnale dell’instaurarsi progressivo di una democratura.\r\nAlla violenza contro gli oppositori politici e sociali fa da contrappunto l’impunità contro i nazisti che in pieno giorno compiono violenze contro gli immigrati. Ormai non c’è giorno che non venga attaccato un negozio gestito da immigrati. I pestaggi e gli omicidi di stranieri sono diventati fatti di “ordinaria quotidianità”. Non per caso uno degli episodi più gravi di torture è avvenuto quest’autunno nei confronti di una ronda anarchica di motociclisti antifascisti.\r\nAnarres ne ha parlato con Georgios, un compagno del gruppo dei Comunisti libertari di Atene. \r\nNe è scaturita una chiacchierata a tutto campo sulla situazione in Grecia. Un paese dove, non per caso, la repressione colpisce le esperienze di autogestione capaci di contrastare attivamente il governo. 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L'Unione Europea non finanzierà il progetto, peraltro caldeggiato da Sarkozy, ma non si opporrà a quello che l'incaricata UE Cecilia Malmström, ha definito un \"affare interno\".\r\nLa pressione dell’estrema destra xenofoba, che i sondaggi danno in crescita, il tentativo di spezzare il fronte della lotta di classe giocando la carta della guerra tra poveri, sono all’origine della scelta di dare una ulteriore svolta disciplinare all’immigrazione nel paese ellenico.\r\nMolti immigrati sono afgani, spesso minorenni, cui è negato l’asilo politico o il riconoscimento dello status di profughi, perché provengono da una paese “democratico” e non hanno “motivo” di fuggire.\r\nTanti si ammassano in campi di fortuna alle spalle di Patrasso, nella speranza di guadagnare un passaggio clandestino verso l’Italia. Nel nostro paese se ne parla solo quando qualcuno muore schiacciato dalle ruote di un camion cui si era aggrappato.\r\nIl muro di Evros è solo uno dei tasselli – forse solo il più visibile – di una politica di repressione dell’immigrazione clandestina, che nei prossimi mesi porterà alla costruzione di 30 centri di detenzione da mille posti l’uno.\r\nNei quartieri periferici di Atene, la grande città dove si concentrano gran parte degli immigrati che provano, attraverso la Grecia, ad approdare nell’Europa più ricca, si moltiplicano le aggressioni fasciste.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Georgios del gruppo di comunisti libertari di Atene.\r\n\r\nAscolta l’intervista a radio Blackout: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/04/2012-04-08-georghios-fasci-immigrazione.mp3|titles=2012 04 08 georghios fasci immigrazione]\r\n\r\nScarica l'audio","14 Aprile 2012","La Grecia ha deciso: il muro lungo il confine con la Turchia si farà. Lo ha annunciato il ministro \"per la protezione dei cittadini\" Michalis Chrisochoidis. L'Unione Europea non finanzierà il progetto, peraltro caldeggiato da Sarkozy, ma non si opporrà a quello che l'incaricata UE Cecilia Malmström, ha definito un \"affare interno\".\r\nLa pressione dell’estrema destra xenofoba, che i sondaggi danno in crescita, il tentativo di spezzare il fronte della lotta di classe giocando la carta della guerra tra poveri, sono all’origine della scelta di dare una ulteriore svolta disciplinare all’immigrazione nel paese ellenico.\r\nMolti immigrati sono afgani, spesso minorenni, cui è negato l’asilo politico o il riconoscimento dello status di profughi, perché provengono da una paese “democratico” e non hanno “motivo” di fuggire.\r\nTanti si ammassano in campi di fortuna alle spalle di Patrasso, nella speranza di guadagnare un passaggio clandestino verso l’Italia. Nel nostro paese se ne parla solo quando qualcuno muore schiacciato dalle ruote di un camion cui si era aggrappato.\r\nIl muro di Evros è solo uno dei tasselli – forse solo il più visibile – di una politica di repressione dell’immigrazione clandestina, che nei prossimi mesi porterà alla costruzione di 30 centri di detenzione da mille posti l’uno.\r\nNei quartieri periferici di Atene, la grande città dove si concentrano gran parte degli immigrati che provano, attraverso la Grecia, ad approdare nell’Europa più ricca, si moltiplicano le aggressioni fasciste.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Georgios del gruppo di comunisti libertari di Atene. \r\n","2018-10-17 22:11:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/04/muro-200x110.jpg","Grecia. 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