","La lobby del gas. E dell’idrogeno","post",1612524623,[62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/eni/","http://radioblackout.org/tag/gas/","http://radioblackout.org/tag/idrogeno/","http://radioblackout.org/tag/snam/",[18,15,25,20],{"post_content":68,"tags":72},{"matched_tokens":69,"snippet":70,"value":71},[25],"arrivare i primi treni a \u003Cmark>idrogeno\u003C/mark> in Italia, saranno un orgoglio","La promessa di un futuro radioso è sempre dietro l'angolo. Al tempo della crisi ambientale si sfoga nella speranza che dal cappello del soluzionismo tecnologico esca il magico coniglio salvifico che possa traghettare la carcassa della rivoluzione industriale verso un orizzonte tutto green e digitale. Il sottofondo di questo sogno è l'allegro motivetto del business as usual, una coperta troppo corta che ormai si è ridotta ad un fazzoletto logoro.\r\n\r\nQuesta promessa l'abbiamo conosciuta bene con la sbornia dei TAV, MOSE, TAP e tutto il caravan serraglio di grandi opere che avrebbero dovuto riportare l'Italia e l'Europa ad accarezzare il proprio passato coloniale.\r\n\r\nEd ecco che troviamo titoli nuovi come \"Stanno per arrivare i primi treni a \u003Cmark>idrogeno\u003C/mark> in Italia, saranno un orgoglio piemontese!\" al fianco dei soliti sospetti: Eni e Snam. La prima portata a processo insieme all’attuale amministratore delegato, Claudio Descalzi, e l’ex numero uno del gruppo, Paolo Scaroni. Cuore del processo una presunta tangente da 1,092 miliardi di dollari che sarebbe stata versata da Eni e Shell per aggiudicarsi la concessione da parte del governo della Nigeria dei diritti di esplorazione sul giacimento petrolifero offshore Opl24. La seconda, snam, vera protagonista della millantata corsa all'idrogeno in Italia.\r\n\r\nPer trovare una bussola tra queste storie vecchie e promesse nuove abbiamo intervistato Elena Gerebizza di Recommon che ha collaborato alla traduzione in italiano del rapporto \"La montatura dell'idrogeno: favola dell'industria del gas o racconto dell'orrore sul clima?\"\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/elena-gerebizza-idrogeno.mp3\"][/audio]",[73,75,77,80],{"matched_tokens":74,"snippet":18},[],{"matched_tokens":76,"snippet":15},[],{"matched_tokens":78,"snippet":79},[25],"\u003Cmark>idrogeno\u003C/mark>",{"matched_tokens":81,"snippet":20},[],[83,88],{"field":36,"indices":84,"matched_tokens":85,"snippets":87},[17],[86],[25],[79],{"field":89,"matched_tokens":90,"snippet":70,"value":71},"post_content",[25],578730123365712000,{"best_field_score":93,"best_field_weight":94,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":48,"score":95,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":97,"highlight":117,"highlights":122,"text_match":125,"text_match_info":126},{"cat_link":98,"category":99,"comment_count":48,"id":100,"is_sticky":48,"permalink":101,"post_author":51,"post_content":102,"post_date":103,"post_excerpt":54,"post_id":100,"post_modified":104,"post_thumbnail":105,"post_thumbnail_html":106,"post_title":107,"post_type":59,"sort_by_date":108,"tag_links":109,"tags":114},[45],[47],"85583","http://radioblackout.org/2023/12/portogallo-litio-distruzione-ambientale-lotte-dal-basso/","Il litio, minerale raro indispensabile per le batterie delle auto elettriche, ha costi ambientali di estrazione molto alti.\r\nIl Portogallo ha la più grande riserva di litio in Europa e l'ottava a livello mondiale. Si tratta di \"riserve\" dedotte, cioè semplicemente individuate e non sfruttate.\r\n\"Qui abbiamo la tendenza a dire che siamo il quinto, il sesto, l'ottavo posto con più litio, ma non vuol dire niente – dice Carlos Leal Gomes, professore dell'università di Minho, esperto in materia -. Si conosce davvero un posto solo quando si inizia la produzione\".\r\nNel nord del Portogallo l'area intorno al villaggio di Covas do Barroso potrebbe diventare il sito della più grande miniera di litio dell'Europa occidentale. Il progetto, sviluppato dall'impresa britannica Savannah, prevede l'esplorazione di pegmatiti litinifere per la produzione di concentrato di spodumene.\r\nIl 31 maggio l'Agenzia portoghese per l'ambiente ha emesso una valutazione di impatto ambientale favorevole, con alcune condizioni che Savannah deve rispettare. Ma la gente del posto non è convinta. \"Non capiamo come per inquinare di meno dobbiamo distruggere le foreste, i corsi d'acqua e la vita dei residenti\", dice Nelson Gomes, presidente dell'associazione Uniti in difesa di Covas do Barroso.\r\nL’estrazione del litio richiede una lavorazione che distruggerebbe le colline intorno al paese e ridurrebbe drasticamente le riserve d’acqua, rendendo invivibile l’area. Per estrarre quantità minime di litio occorre scavare e trattare chimicamente enormi quantità di terreno: ogni batteria prodotta si lascia alle spalle un deserto. \r\nLo scorso 6 novembre il governo del socialista Costa è stato costretto a dimettersi proprio per un’inchiesta che ha colpito l’agenzia per l’ambiente e numerosi esponenti governativi per episodi di corruzione per snellire le procedure autorizzative per litio, idrogeno verde ed il centro dati Sines.\r\nIn estate a Covas do Barroso ci sono state numerose iniziative di lotta contro i sondaggi della Savannah e un campeggio cui hanno partecipato abitanti dei paesi vicini e attivisti dal resto del Portogallo.\r\n\r\nQuesta vicenda ci interroga sulla grande menzogna della “transizione ecologica”. Se è vero che le auto elettriche non emettono CO2, resta il fatto che le batterie che le fanno viaggiare hanno un impatto ambientale notevole.\r\nLa logica del profitto per il profitto che anima il capitalismo rende impossibile pensare una “transizione ecologica” all’interno dell’attuale sistema economico e sociale. \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Dario Antonelli, giornalista free lance, che ha condotto un’inchiesta a Covas do Barroso.\r\nAscolta la diretta:\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/2023-12-05-antonelli-litio-portog-1.mp3\"][/audio]","5 Dicembre 2023","2023-12-06 13:07:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Marcha3_contra_mina_isabel_mateos-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Marcha3_contra_mina_isabel_mateos-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Marcha3_contra_mina_isabel_mateos-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Marcha3_contra_mina_isabel_mateos-1024x683.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Marcha3_contra_mina_isabel_mateos-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Marcha3_contra_mina_isabel_mateos.jpg 1134w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Portogallo. 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Nel tentativo di dare seguito alla dichiarazione di intenti in merito alla diversificazione dei paesi di estrazione del gas si apre dunque un campo importante di interessi. Il tutto con l'obiettivo per l'Italia di diventare hub del gas in Europa andando a ricoprire il ruolo di maggior promotore dei monopoli energivori quali Eni e Snam. In particolare, SNAM si occupa del trasporto di gas e idrogeno verde che, proprio in questi giorni è stato annoverato come energia green seppur tra i criteri per renderlo tale vi sia la possibilità di utilizzare energia derivata dal nucleare.\r\n\r\nIn Italia inoltre, sono già molti i territori coinvolti in questa operazione per renderla terreno di stoccaggio e trasporto di queste materie prime, pensiamo al progetto non ancora in essere del rigassificatore di Piombino ma anche al Tap e agli impianti per il metano che devastano con le loro infrastrutture e cantieri le terre della Sicilia e della Sardegna.\r\n\r\nInfine, in questa fase di conflitto bellico che investe in maniera differenziale i paesi del mondo, occorre dare risalto al ruolo che gli accordi sul gas e sull'energia assumono in relazione all'industria bellica, facendone vera e propria merce di scambio per ottenere investitori esteri nella produzione di armamenti, rendendo di fatto l'Italia uno degli attori principali in questo scenario.\r\n\r\nCon Elena Gerebizza di ReCommon abbiamo approfondito questi e altri temi.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/Recommon-accordi-gas-it-algeria2023_02_16_2023.02.16-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","16 Febbraio 2023","2023-02-16 16:09:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/proxy-image-3-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"165\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/proxy-image-3-300x165.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/proxy-image-3-300x165.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/proxy-image-3-1024x562.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/proxy-image-3-768x421.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/proxy-image-3-200x110.jpeg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/proxy-image-3.jpeg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Italia come hub del gas in Europa.",1676563789,[62,63,143,144,65],"http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/italia-algeria/",[18,15,146,31,20],"guerra",{"post_content":148},{"matched_tokens":149,"snippet":150,"value":151},[25],"del trasporto di gas e \u003Cmark>idrogeno\u003C/mark> verde che, proprio in questi","A partire dall'articolo apparso su ReCommon \"Il ruolo di Snam nel matrimonio tra Italia-Algeria\", emergono alcune questioni chiave nell'analisi della fase odierna.\r\n\r\nInnanzitutto, il ruolo dell'attuale governo italiano nel lavoro di relazioni internazionali in completa continuità con il governo precedente, in particolare rispetto agli accordi bilaterali che riguardano l’approvvigionamento delle fonti energetiche. 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Una repressione crescente, fatta di intimidazioni, arresti arbitrari e pesanti condanne, che ha messo in ginocchio la rivoluzione democratica popolare iniziata nel 2019.\r\nNel mirino della polizia i sostenitori dell’Hirak, il movimento pacifista per un’Algeria libera e democratica, nato nel febbraio 2019 per opporsi alla candidatura al quinto mandato del presidente Abdelaziz Bouteflika ha continuato a battersi per radicali riforme politiche come la partecipazione della società civile alla vita politica del paese, la fine dello stato militare, l’indipendenza della magistratura, le libertà di espressione e manifestazione.\r\nL’effetto delle proteste è stato un inasprirsi progressivo della repressione da parte del sistema di potere algerino, che ha comportato l’aumento dei detenuti politici senza alcun limite di età, come nel recente caso del sedicenne Rahim Attaf, accusato di “istigazione ad assembramenti armati”. Forte anche la pressione nei confronti dei media.\r\nIl movimento ha avuto una battuta d’arresto nel periodo iniziale della pandemia, che è stata devastante al di là dei risicati numeri ufficiali.\r\nMigliaia si persone sono state arrestate dal lockdown in poi. Periodicamente alcuni gruppi vengono rilasciati, mentre avvengono nuovi arresti.\r\nLa situazione politica in Algeria è del tutto opaca per i media italiani. Il regime approfitta del ruolo strategico che ha oggi l’Algeria per i paesi europei, affamati di gas e idrogeno. Tutti i capi di governo italiani si sono recati in Algeria per trattare buoni affari.\r\nNe abbiamo parlato con Karim Metref, insegnante e blogger di origine cabila\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/2023-01-24-metref-algeria.mp3\"][/audio]","25 Gennaio 2023","2023-01-25 01:38:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/Algeria-HIRAK_WK-890x395_c-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"133\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/Algeria-HIRAK_WK-890x395_c-300x133.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/Algeria-HIRAK_WK-890x395_c-300x133.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/Algeria-HIRAK_WK-890x395_c-768x341.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/Algeria-HIRAK_WK-890x395_c-100x44.jpg 100w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/Algeria-HIRAK_WK-890x395_c.jpg 890w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Algeria. 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Il biometano per esempio, proveniente dai rifiuti, ha una serie di implicazioni da tenere in conto. Vi sono poi altri aspetti correlati, come l'esplosione di richieste di impianti, inceneritori, progetti per la produzione di questa fonte energetica. In Piemonte, le richieste in corso per questi progetti, se autorizzate nella totalità, esprimerebbero una disponibilità impiantistica che ricoprirebbe più del doppio della produzione prevista di rifiuti a livello regionale. Questa è uno degli elementi che fa capire che si tratti di un business, oltre alle questioni riguardanti l'agroindustria e gli allevamenti intensivi.\r\n\r\nQuando si parla di riduzione dei consumi si parla di costi scaricati verso il basso, di responsabilità individuale di una decrescita da considerare necessaria, mentre il consumo, il profitto e la speculazione delle aziende private non vengono messi in discussione. Anche nella nostra città ci sono degli esempi concreti di questa dinamica in cui il pubblico per mirare al risanare il proprio debito appalta servizi essenziali ad aziende private, multiutilities come Iren o Smat, all'interno delle quali, nonostante il 51% di partecipata pubblica non c'è un reale margine di ingerenza. Infatti, questi utili vanno a vantaggio del restante 49% di proprietà, ossia fondi privati, e altro. 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Il biometano per esempio, proveniente dai rifiuti, ha una serie di implicazioni da tenere in conto. Vi sono poi altri aspetti correlati, come l'esplosione di richieste di impianti, inceneritori, progetti per la produzione di questa fonte energetica. In Piemonte, le richieste in corso per questi progetti, se autorizzate nella totalità, esprimerebbero una disponibilità impiantistica che ricoprirebbe più del doppio della produzione prevista di rifiuti a livello regionale. Questa è uno degli elementi che fa capire che si tratti di un business, oltre alle questioni riguardanti l'agroindustria e gli allevamenti intensivi.\r\n\r\nQuando si parla di riduzione dei consumi si parla di costi scaricati verso il basso, di responsabilità individuale di una decrescita da considerare necessaria, mentre il consumo, il profitto e la speculazione delle aziende private non vengono messi in discussione. Anche nella nostra città ci sono degli esempi concreti di questa dinamica in cui il pubblico per mirare al risanare il proprio debito appalta servizi essenziali ad aziende private, multiutilities come Iren o Smat, all'interno delle quali, nonostante il 51% di partecipata pubblica non c'è un reale margine di ingerenza. Infatti, questi utili vanno a vantaggio del restante 49% di proprietà, ossia fondi privati, e altro. Ciò a cui bisognerebbe ambire è far sì che diminuiscano i margini di guadagno e impedire che il costo venga scaricato sul cliente, oltre a un ragionamento che comprenda una radicale \"decrescita\" di chi sta ai piani alti della società e detta un'agenda di profitto, produzione e consumo che non ha altro futuro se non quello della distruzione del pianeta e di chi lo abita.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/Pro-natura-2022_09_15_2022.09.15-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]",[206],{"field":89,"matched_tokens":207,"snippet":203,"value":204},[25],{"best_field_score":127,"best_field_weight":39,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":128,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},6646,{"collection_name":59,"first_q":25,"per_page":211,"q":25},6,7,{"facet_counts":214,"found":14,"hits":234,"out_of":309,"page":22,"request_params":310,"search_cutoff":37,"search_time_ms":311},[215,225],{"counts":216,"field_name":223,"sampled":37,"stats":224},[217,219,221],{"count":22,"highlighted":218,"value":218},"liberation front",{"count":22,"highlighted":220,"value":220},"jene nella notte",{"count":22,"highlighted":222,"value":222},"I Bastioni di Orione","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":226,"field_name":36,"sampled":37,"stats":233},[227,229,231],{"count":22,"highlighted":228,"value":228},"lost tapes",{"count":22,"highlighted":230,"value":230},"BastioniOrione",{"count":22,"highlighted":232,"value":232},"quel che resta della notte",{"total_values":14},[235,262,285],{"document":236,"highlight":252,"highlights":258,"text_match":125,"text_match_info":261},{"comment_count":48,"id":237,"is_sticky":48,"permalink":238,"podcastfilter":239,"post_author":240,"post_content":241,"post_date":242,"post_excerpt":54,"post_id":237,"post_modified":243,"post_thumbnail":244,"post_title":245,"post_type":246,"sort_by_date":247,"tag_links":248,"tags":251},"90180","http://radioblackout.org/podcast/quel-che-rest-della-notte-26-05-2024/",[220],"jenenellanotte","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/QCRDN_PODCAST_2024_05_26.mp3\"][/audio]\r\ndownload\r\nThe Necks - 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Il motivo è l'apertura di un'inchiesta che vede indagati lo stesso primo ministro, il ministro delle infrastrutture e quello dell'ambiente, il sindaco della città di Sines, e esponenti di diverse aziende titolari di progetti per l'esplorazione e l'estrazione del litio in Portogallo. L'indagine verte su presunti illeciti, corruzione di funzionari eletti e traffico di influenze relativi alle concessioni per le miniere di litio, per un impianto di idrogeno verde e per un centro dati nella città costiera meridionale di Sines. Ci troviamo, insomma, di fronte a uno dei primi casi europei di corruzione quasi interamente legati al contesto della transizione energetica.\r\n\r\nQuali sono le conseguenze della crisi di governo sull'andamento dell'estrazione del litio in Portogallo? Come ha reagito la popolazione, e come si stanno organizzando le realtà locali che si oppongono ai progetti minerari che minacciano o già deturpano i loro territori? Quali sono le prospettive di lotta nella situazione attuale? A queste domande prova a dare risposta un compagno che si trova nel nord del paese:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Litio_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[scarica]","7 Dicembre 2023","2023-12-08 10:03:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/lousas-2-1024x404-1-200x110.jpg","Portogallo: cade il governo, ma il litio resta",1701964131,[],[],{"post_content":277},{"matched_tokens":278,"snippet":279,"value":280},[25],"litio, per un impianto di \u003Cmark>idrogeno\u003C/mark> verde e per un centro","Lo scorso 7 novembre il primo ministro portoghese, Antonio Costa, ha dichiarato le proprie dimissioni provocando di fatto la caduta del governo. 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dai reattori ,oppure si produce dal litio ,altro elemento che si trova solo in alcune aree geografiche e che viene utilzzato anche per le batterie delle auto elettriche.\r\n\r\nEsistono anche problemi relativi alle dimensioni degli impianti ,la commistione con l'industria militare, la concorrenza fra Europa ,Usa e Cina ,la differente metodologia fra il confinamento magnetico usato in Europa e il confinamento inerziale del plasm a prodotto negli Stati uniti ,le implicazioni geopolitiche e la mole di investimenti pubblici e privati in questo progetto.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/BASTIONI-FUSIONE-NUCLEARE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Diego Batistessa giornalista che si occupa di Latinoamerica parliamo della situazione in Perù dopo la deposizione del presidente Castillo da parte del congresso ,gli scontri che si estendono nel paese fra polizia e sostenitori del presidente ,le ingenuità nella gestione della presidenza di 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