","Denatalità, patriarcato e impronta ecologica","post",1698768039,[61,62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/denatalita/","http://radioblackout.org/tag/governo-meloni/","http://radioblackout.org/tag/impronta-ecologica/","http://radioblackout.org/tag/patriarcato/",[66,67,68,69],"denatalità","governo meloni","impronta ecologica","patriarcato",{"post_content":71,"post_title":76,"tags":79},{"matched_tokens":72,"snippet":74,"value":75},[73],"impro","stremo la riduzione della pesante \u003Cmark>impro\u003C/mark>nta ecologica di 8 miliardi di","Il governo Meloni, ma chi l’ha preceduto non è stato da meno, ha fatto della lotta alla denatalità uno dei cavalli di battaglia dell’azione dell’esecutivo.\r\nAd orientare il governo pensa la “fondazione della natalità”, nata da una costola del “forum delle associazioni familiari”. Gente che delira di sostituzione etnica e di morte imminente per il nostro paese.\r\nLa popolazione italiana negli ultimi 10 anni è effettivamente diminuita di un milione e mezzo di abitanti.\r\nUn fatto.\r\nPochi dicono che si tratta di un fatto che potrebbe avere effetti estremamente positivi. Ed ancora più positivo sarebbe se questo trend si estendesse a livello globale. In un pianeta allo stremo la riduzione della pesante \u003Cmark>impro\u003C/mark>nta ecologica di 8 miliardi di umani sarebbe un enorme vantaggio per tutti.\r\nOvviamente in un quadro in cui la logica distruttiva del capitalismo fosse definitivamente sconfitta.\r\nLa denatalità, per ora, è un fenomeno che investe soprattutto i paesi dove il livello di istruzione e di autonomia delle donne è cresciuto negli ultimi decenni: si tratta di donne che scelgono se e quando avere figli. Donne che il governo Meloni vorrebbe rinchiudere nella gabbia della maternità come obbligo morale, da compensare con qualche misera regalia.\r\nIn tante aree del pianeta l’asservimento femminile alla maternità è garantito da un patriarcato violento e pervasivo.\r\nNe abbiamo parlato con Andrea Turco di Economia Circolare, autore, tra gli altri di un dossier di Sicilia Libertaria dedicato alla denatalità\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/2023-10-31-turco-denatalità.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":77,"snippet":78,"value":78},[73],"Denatalità, patriarcato e \u003Cmark>impro\u003C/mark>nta ecologica",[80,82,84,87],{"matched_tokens":81,"snippet":66},[],{"matched_tokens":83,"snippet":67},[],{"matched_tokens":85,"snippet":86},[73],"\u003Cmark>impro\u003C/mark>nta ecologica",{"matched_tokens":88,"snippet":69},[],[90,93,96],{"field":91,"matched_tokens":92,"snippet":78,"value":78},"post_title",[73],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":74,"value":75},"post_content",[73],{"field":35,"indices":97,"matched_tokens":99,"snippets":101},[98],2,[100],[73],[86],578730089005449300,{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":29,"num_tokens_dropped":47,"score":106,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":107},"1108074561536",15,"578730089005449339",1,{"document":109,"highlight":130,"highlights":134,"text_match":102,"text_match_info":137},{"cat_link":110,"category":111,"comment_count":47,"id":112,"is_sticky":47,"permalink":113,"post_author":50,"post_content":114,"post_date":115,"post_excerpt":53,"post_id":112,"post_modified":116,"post_thumbnail":117,"post_thumbnail_html":118,"post_title":119,"post_type":58,"sort_by_date":120,"tag_links":121,"tags":126},[44],[46],"44457","http://radioblackout.org/2017/11/uno-sciopero-improvvisato/","Lunedì scorso una prematura quanto cospicua nevicata ha imbiancato Bologna e come spesso accade durante eventi atmosferici di quest'entità ci sono stati disagi in città. Nonostante le condizioni metereologiche evidentemente avverse e le strade impraticabili i maggiori marchi di food delivering della città, Just Eat, Deliveroo e Sgnam, non hanno sospeso il servizio costringendo i propri rider in strada sotto la neve ignorando i rischi a cui andavano incontro. Non avevano fatto i conti però con un'inaspettata unità tra i fattorini che hanno disertato in modo spontaneo il lavoro costringendo di fatto le piattaforme a bloccare il servizio per l'intera giornata.\r\n\r\nLe condizioni di lavoro di chi consegna cibo a domicilio variano un poco da marchio e marchio ma ciò che accomuna tutti i fattorini non è certamente irrilevante: iperflessibilità e precarietà, nessuna copertura per gli incidenti, nessun rimborso per la manutenzione dei mezzi, deresponsabilizzazione totale della piattaforma nei confronti della propria flotta, paga misera e spesso guadagnata a cottimo o con un fisso orario molto basso, solo per dirne alcuni.\r\n\r\nNegli ultimi anni in alcune città come Torino ci sono stati momenti di lotta portati avanti dai rider per migliorare le proprie condizioni di lavoro. Ci si è dovuti confrontare con un contesto lavorativo fluido e impalpabile, con colleghi in movimento e capi lontani. Quelle lotte, come lo sciopero spontaneo bolognese ci insegnano che è possibile organizzarsi per non farsi sfruttare anche all'interno del mondo del lavoro in ristrutturazione e che, viste le tinte sempre più fosche che assume il domani, è ancora più urgente farlo.\r\n\r\nAbbiamo contattato Tommaso, un rider bolognese.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\n \r\n\r\nRiderBologna\r\n\r\n ","20 Novembre 2017","2017-11-21 14:39:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/riders-bologna-sciopero-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"217\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/riders-bologna-sciopero-300x217.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/riders-bologna-sciopero-300x217.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/riders-bologna-sciopero.jpg 612w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Uno sciopero improvvisato",1511179584,[122,123,124,125],"http://radioblackout.org/tag/bologna/","http://radioblackout.org/tag/deliveroo/","http://radioblackout.org/tag/rider/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/",[127,128,129,34],"Bologna","deliveroo","rider",{"post_title":131},{"matched_tokens":132,"snippet":133,"value":133},[73],"Uno sciopero \u003Cmark>impro\u003C/mark>vvisato",[135],{"field":91,"matched_tokens":136,"snippet":133,"value":133},[73],{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":107,"num_tokens_dropped":47,"score":138,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":107},"578730089005449337",{"document":140,"highlight":164,"highlights":168,"text_match":102,"text_match_info":171},{"cat_link":141,"category":142,"comment_count":47,"id":143,"is_sticky":47,"permalink":144,"post_author":50,"post_content":145,"post_date":146,"post_excerpt":53,"post_id":143,"post_modified":147,"post_thumbnail":148,"post_thumbnail_html":149,"post_title":150,"post_type":58,"sort_by_date":151,"tag_links":152,"tags":158},[44],[46],"44229","http://radioblackout.org/2017/11/abuso-improprio-di-produzione-artistica/","La consueta ubriacatura artificiale di una settimana di arte a Torino ha esasperato la portata di molte mosse sbagliate da tutti i protagonisti della sceneggiata: la sindaca miliardaria Appendino che ha voluto fare la Dama di san Vincenzo dell'arte e portare un po' di cultura \"alta\" ai buzzurri di periferia. Le era anche stato spiegato dove aveva sbagliato, a parole, poi la provocazione dei coni gelato illuminati a novembre a intristire le strutture suburbi con colori fuori contesto ha provocato gesti situazionisti degni di un trattato plaudente delle migliori penne che la nostra critica può sfoderare. E allora a intingere la sua acuta analisi nell'inchiostro del sardonico commento a queste espressioni di un sistema ormai completamente avulso dalla realtà con cui non vuole nemmeno confrontarsi, ma solo fare gesti che rispondono a logiche di mero calcolo propagandistico, abbiamo chiamato Franco Fanelli, incisore torinese, docente e redattore del \"Giornale dell'Arte\".\r\n\r\nIl pretesto per questa chiacchierata che abbiamo diviso in due parti – una legata a questioni più prettamente locali e l'altra che si estende a livello globale (per poi ricondursi all'ambito locale, con rimandi costanti ai due mondi surrettiziamente contrapposti, quando invece vedremo che rispondono a criteri assimilabili) – è offerto da questioni locali di neocolonialismo di periferie imbelli ma anche di conferimento di legittimazione di Stati e inserimento nel consesso di chi fa riferimento all'unica cultura prevista per ottenere l'adesione di massa a un concetto di cultura e quindi di sistema: è quest'ultimo il caso del Louvre di Abu Dhabi che in questi giorni è stato palesemente gonfiato da critici incensanti. Perciò abbiamo premesso la sintesi di tre articoli di quotidiani che introducono i vari aspetti che abbiamo trattato con Franco e che poi sono stati ampliati dal discorso a tutto campo.\r\n\r\nQui si dipanano i 22 minuti relativi alla parte locale: la reazione situazionista autoctona che ha voluto spiegare all'autorità torinese e ai suoi servi intellettuali (compreso l'inconsistente Luca Beatrice, buono per ogni stagione futurista e passatista) dove dovevano ficcarsi i coni gelato, spiegando chi per primo avesse operato un vulnus sulla reale espressione artistica del genius loci:\r\n\r\ncolonialismo artistico locale\r\n\r\nPoi la discussione si è allargata, portando il discorso a quello che è l'uso ormai assodato da almeno 3 secoli di opere riconosciute come artistiche dal potere e da chi detiene le leve economiche per poter usare l'evento artistico in funzione di espressione di potere e di manifestazione di estensione dello stesso: lo scambio simbolico che conferisce lo status e l'integrazione nel consesso di chi è parte dell'impero... anche in questo caso a prescindere dalla forza derivante dal tempo e dal luogo in cui si va a inserire la ferita dell'imposizione di un'interpretazione unidirezionale del mondo centrata sulla supremazia occidentale, pur incensando il detentore delle fonti energetiche, che mette in cantiere investimenti faraonici (e artificiali), come peraltro fin dagli antichi romani siamo abituati ad assistere.\r\n\r\ncolnialismo artistico globale","11 Novembre 2017","2017-11-14 14:01:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/Louvre-Abu-Dhabi-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/Louvre-Abu-Dhabi-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/Louvre-Abu-Dhabi-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/Louvre-Abu-Dhabi.jpg 560w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Abuso improprio di produzione artistica: dai coni alle Vallette al Louvre nel deserto",1510363771,[153,154,155,156,157],"http://radioblackout.org/tag/abu-dhabi/","http://radioblackout.org/tag/arte-di-sistema/","http://radioblackout.org/tag/louvre/","http://radioblackout.org/tag/luci-dartista/","http://radioblackout.org/tag/situazionismo-e-vandalismo/",[159,160,161,162,163],"Abu Dhabi","Arte di sistema","Louvre","luci d'artista","situazionismo e vandalismo",{"post_title":165},{"matched_tokens":166,"snippet":167,"value":167},[73],"Abuso \u003Cmark>impro\u003C/mark>prio di produzione artistica: dai coni alle Vallette al Louvre nel deserto",[169],{"field":91,"matched_tokens":170,"snippet":167,"value":167},[73],{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":107,"num_tokens_dropped":47,"score":138,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":107},{"document":173,"highlight":193,"highlights":198,"text_match":102,"text_match_info":201},{"cat_link":174,"category":175,"comment_count":47,"id":176,"is_sticky":47,"permalink":177,"post_author":50,"post_content":178,"post_date":179,"post_excerpt":53,"post_id":176,"post_modified":180,"post_thumbnail":181,"post_thumbnail_html":182,"post_title":183,"post_type":58,"sort_by_date":184,"tag_links":185,"tags":189},[44],[46],"97646","http://radioblackout.org/2025/05/tarek-libero/","Tarek è stato accusato nell'ambito della manifestazione che si è svolta a Roma il 5 ottobre del 2024, è stato arrestato nei giorni seguenti sulla base di alcuni video, gli è stata comminata una misura cautelare carceraria per aver lanciato alcuni oggetti, con resistenza aggravata (che, negli anni, è stata portata a un massimo di 15 anni, con l'aggravante di essere in più persone).\r\n\r\nSolitamente si riesce a contenere la pena con gli attenuanti, se non l'assoluzione. In questo caso invece, Tarek è stato condannato a 4 anni e 8 mesi, partendo da 7 anni, con anche il rammarico del giudice di non avergli potuto dare la recidiva. La sanzione è molto grave, nonostante le condotte per cui è perseguito non siano in alcun modo commensurate. Gli attribuiscono infatti, lanci di bottiglie, che fra l'altro nel punto del video che l'accusa porta, non ci sono, è accusato poi di aver dato dei colpi con un ombrello a degli agenti (e anche questo, non si vede nei video), e l'altra condotta che gli attribuiscono è che lui si taglierebbe con una lametta, ma nemmeno questo può essere considerato resistenza.\r\n\r\nLa nostra società ha un impronta classista, di cui i processi giudiziari sono massima espressione : una condanna così alta per un'ipotesi di resistenza non si è mai vista. Se questo può accadere è perché la macchina della repressione agisce con ancora più durezza su chi è ai margini della società, chi vive sulla propria pelle il colonialismo e razzismo.\r\n\r\nIl 22 maggio ci sarà un presidio fuori dalle mura del regina Coeli, andiamo a portare il nostro saluto e sostegno solidale a tutt3 l3 detenut3\r\n\r\nTarek libero\r\n\r\ntutti liberi\r\n\r\ntutte libere!\r\n\r\nSiamo al telefono con Leonardo Pompili avvocato di Tarek:\r\n\r\n[audio wav=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/2-pezzo.wav\"][/audio]\r\n\r\n ","8 Maggio 2025","2025-05-08 11:25:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Screenshot-2025-05-08-112200-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"114\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Screenshot-2025-05-08-112200-300x114.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Screenshot-2025-05-08-112200-300x114.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Screenshot-2025-05-08-112200-768x292.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Screenshot-2025-05-08-112200.png 792w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Tarek libero: contro ogni repressione e il razzismo giudiziario",1746701033,[186,187,188],"http://radioblackout.org/tag/roma5ottobre/","http://radioblackout.org/tag/tarek/","http://radioblackout.org/tag/tuttiliberi/",[190,191,192],"#roma5ottobre","#tarek","#tuttiliberi",{"post_content":194},{"matched_tokens":195,"snippet":196,"value":197},[73],"La nostra società ha un \u003Cmark>impro\u003C/mark>nta classista, di cui i processi","Tarek è stato accusato nell'ambito della manifestazione che si è svolta a Roma il 5 ottobre del 2024, è stato arrestato nei giorni seguenti sulla base di alcuni video, gli è stata comminata una misura cautelare carceraria per aver lanciato alcuni oggetti, con resistenza aggravata (che, negli anni, è stata portata a un massimo di 15 anni, con l'aggravante di essere in più persone).\r\n\r\nSolitamente si riesce a contenere la pena con gli attenuanti, se non l'assoluzione. 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Le manifestazioni erano iniziate dopo il crollo di una tettoia nella stazione ferroviaria di Novi Sad, una città a circa 60 chilometri da Belgrado, lo scorso 1° novembre che aveva causato 15 morti. Le proteste guidate dagli studenti sono diventate sempre più numerose coinvolgendo altri strati della società serba contro la corruzione e il regime di Vucic . Sabato secondo fonti del ministero dell’Interno i manifestanti erano circa 107 mila, arrivati da tutta la Serbia: secondo altre fonti il numero dei presenti potrebbe essere stato anche tre volte superiore e si sono svolte in modo pacifico, nonostante le provocazioni delle autorità. Le proteste hanno portato alle dimissioni del governo e coinvolgono la Serbia profonda e rurale che finora aveva sostenuto il nazionalista Vucic che continua ad accusare i manifestanti di essere guidati da non ben definite forze esterne. Durante la manifestazione di sabato ,la più grande dalla caduta di Milosevic, le forze di sicurezza serbe hanno usato illegalmente un'arma sonica di tipo militare per spaventare e disperdere la folla , alcuni filmati pubblicati sui social media mostrano la gente in piedi durante i 15 minuti di silenzio in memoria delle vittime del disastro alla stazione ferroviaria Novi Sad quando improvvisamente, si vede la folla aprirsi in preda al panico e scappare. Secondo gli esperti militari, chi è esposto a questo tipo di arma prova un forte dolore all'orecchio, disorientamento e panico. Un'esposizione prolungata può causare la rottura dei timpani e danni irreversibili all'udito.\r\n\r\nNe parliamo con Tatiana Djordjevic giornalista serba .\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/INFO-17032025-TATIANA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","18 Marzo 2025","Il movimento degli studenti serbi scende in piazza a Belgrado contro Vucic ","2025-03-18 12:55:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/INFO-17032025-SERBIA-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/INFO-17032025-SERBIA-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/INFO-17032025-SERBIA-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/INFO-17032025-SERBIA-1024x683.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/INFO-17032025-SERBIA-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/INFO-17032025-SERBIA.jpg 1080w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","LA SERBIA IN PIAZZA CONTRO VUCIC",1742302536,[219,220,221,222],"http://radioblackout.org/tag/belgrado/","http://radioblackout.org/tag/manifestazione/","http://radioblackout.org/tag/movimento-studenti/","http://radioblackout.org/tag/vucic/",[224,225,226,227],"belgrado","manifestazione","movimento studenti","Vucic",{"post_content":229},{"matched_tokens":230,"snippet":231,"value":232},[73],"stazione ferroviaria Novi Sad quando \u003Cmark>impro\u003C/mark>vvisamente, si vede la folla aprirsi","Sabato a Belgrado, oltre centomila persone hanno partecipato alla più grande manifestazione contro il presidente Aleksandar Vučić dalle proteste iniziate oltre quattro mesi fa . 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Da diversi mesi la società civile del Rojava si organizza per andare in presidio ed abitare nella diga, che viene mantenuta in funzione sotto il fuoco turco - nella speranza di proteggerla dalla distruzione e per sostenere le YPG e le YPJ che combattono a pochi chilometri contro le truppe dell'ENS. Non si fermano infatti i tentativi guidati dalla Turchia di scardinare la resistenza nel cantone di Kobane dove si trova la diga, per cercare di circondare ed occupare la città curda e arrivare così a congiungere in un unico corridoio le zone già precedentemente occupate, Afrin a ovest e Tel Abyad e Ras-al-Ayn ad Est ed esercitare una sempre maggior pressione sull'esperienza democratica e confederale del Rojava.\r\n\r\nAi microfoni di Radio Blackout analizziamo il ruolo della Turchia in questa situazione ed i possibili cambiamenti che si potrebbero vivere in Rojava dopo le dichiarazioni di Öcalan, il cessate-il-fuoco del PKK e l'inizio di un eventuale processo di pace tra la guerriglia e lo Stato turco - oltre a fare una panoramica sullo stato attuale della Siria, dove sono in corso violenti scontri tra il governo sunnita di Hayat Tahrir al-Sham e la minoranza alawita sulla costa di Latakia, in una regione lacerata dove il Rojava esprime un fondamentale tentativo di convivenza e compartecipazione politica improntate sul confederalismo democratico. Allo stesso tempo, il compagno ci racconta dell'importanza della difesa della diga di Tishreen non solo da un punto di vista strategico ma anche come parte di una fondamentale battaglia ecologica condotta dalla popolazione della Siria del Nord Est per esercitare un controllo democratico e confederale sulle risorse idriche, alimentari ed energetiche locali, oltreché sulle infrastrutture di produzione e di raccolta dell'acqua, del grano e del petrolio.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/tishreen.mp3\"][/audio]","8 Marzo 2025","2025-03-08 15:39:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/20250301-20250301-image-870x-67c2e726160f0-jpg4c7041-image-jpga5afd2-image-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/20250301-20250301-image-870x-67c2e726160f0-jpg4c7041-image-jpga5afd2-image-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/20250301-20250301-image-870x-67c2e726160f0-jpg4c7041-image-jpga5afd2-image-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/20250301-20250301-image-870x-67c2e726160f0-jpg4c7041-image-jpga5afd2-image-768x431.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/20250301-20250301-image-870x-67c2e726160f0-jpg4c7041-image-jpga5afd2-image.jpg 990w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Siria del Nord-Est: corrispondenza dalla diga di Tishreen in Rojava",1741448366,[251,252,253],"http://radioblackout.org/tag/confederalismo-democratico/","http://radioblackout.org/tag/rojava/","http://radioblackout.org/tag/turchia/",[255,256,22],"confederalismo democratico","rojava",{"post_content":258},{"matched_tokens":259,"snippet":260,"value":261},[73],"di convivenza e compartecipazione politica \u003Cmark>impro\u003C/mark>ntate sul confederalismo democratico. 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In questa puntata si è incantato a guardare gli insetti e la polvere accumulata sulle cornici dei quadri. Ne è scaturita un’ora di noise e improvvisazioni ipnotiche, ronzanti e fruscianti.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 30 ore 08,30 – Spinoza Pi Trentotto 13 minuti [Radio Cane]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 31 ore 08,30 – Frank Zappa pt.4 26 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nQuarta di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 31 ore 20,30 – Backwards - Missione Nazista sull'Himalaya 19/3/2020 27 minuti [Radio Blackout]: Puntata del 19 marzo 2020 della trasmissione Backwards, condotta da Malcolm. 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Di seguito l’elenco degli argomenti trattati:\r\n\r\nIntervista radiofonica a Pier Milanese regista di Figli dell’officina, che ha ispirato e tratto il nostro progetto radiofonico\r\nPrima lettura su contesto urbanistico/sociale/industriale di Torino e cintura\r\nPrimo audio estratto da figli dell’officina sul contesto sociale\r\nSeconda lettura sul contesto storico e della fabbrica, nello specifico officine Savigliano\r\nSecondo audio estratto da figli dell’officina su Fabbrica ai tempi di guerra e scioperi\r\nTerza lettura sulle Squadre d’Azione Patriottica – SAP\r\nTerzo audio estratto da figli dell’officina sulle Squadre d’Azione Patriottica – SAP\r\nIntervista in diretta allo storico Corrado Borsa che introduce l’ultimo audio sui partigiani: Ilio Baroni, Sergio Bellone, Cornelia Benissone, Edi Franchetti\r\nQuarto audio estratto da figli dell’officina sulla liberazione\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 01 ore 23,30 – Un sabato italiano megamix 62 minuti [Radio blackout, radio 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In questa puntata si è incantato a guardare gli insetti e la polvere accumulata sulle cornici dei quadri. Ne è scaturita un’ora di noise e \u003Cmark>impro\u003C/mark>vvisazioni ipnotiche, ronzanti e fruscianti.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 30 ore 08,30 – Spinoza Pi Trentotto 13 minuti [Radio Cane]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 31 ore 08,30 – Frank Zappa pt.4 26 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nQuarta di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 31 ore 20,30 – Backwards - Missione Nazista sull'Himalaya 19/3/2020 27 minuti [Radio Blackout]: Puntata del 19 marzo 2020 della trasmissione Backwards, condotta da Malcolm. Accompagnati da musiche neofolk ripercorriamo alcuni aspetti della folle missione nazista sull'Himalaya del 1938 alla ricerca dell'origine della razza pura.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 01 ore 09,00 – Ponte radio 26Aprile2024 - La guerra in classe 81 minuti [Ponte radio, Radio Eustachio]: ”La direzione intrapresa sembra sia quella di un sistema educativo reazionario che mira al rafforzamento del binomio scuola-caserma; basi navali, arsenali e sottomarini sono dunque messi a disposizione di studenti-soldato.” Un focus sul territorio veneto di come si normalizzi e valorizzi la presenza delle forze armate all’interno della scuola.\r\nContributi telefonici di Antonio, docente antimilitarista e curatore del blog antoniomazzeoblog.blogspot.com; Giorgio e Patrizia, insegnati di Verona e provincia che ci parlano delle iniziative svolte nelle scuole.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 01 ore 20,00 – La resistenza nelle fabbriche di Lucento e Vallette 123 minuti [Radio Blackout, Frittura Mista]: Puntata di approfondimento sulla storia partigiana. Di seguito l’elenco degli argomenti trattati:\r\n\r\nIntervista radiofonica a Pier Milanese regista di Figli dell’officina, che ha ispirato e tratto il nostro progetto radiofonico\r\nPrima lettura su contesto urbanistico/sociale/industriale di Torino e cintura\r\nPrimo audio estratto da figli dell’officina sul contesto sociale\r\nSeconda lettura sul contesto storico e della fabbrica, nello specifico officine Savigliano\r\nSecondo audio estratto da figli dell’officina su Fabbrica ai tempi di guerra e scioperi\r\nTerza lettura sulle Squadre d’Azione Patriottica – SAP\r\nTerzo audio estratto da figli dell’officina sulle Squadre d’Azione Patriottica – SAP\r\nIntervista in diretta allo storico Corrado Borsa che introduce l’ultimo audio sui partigiani: Ilio Baroni, Sergio Bellone, Cornelia Benissone, Edi Franchetti\r\nQuarto audio estratto da figli dell’officina sulla liberazione\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 01 ore 23,30 – Un sabato italiano megamix 62 minuti [Radio blackout, radio kebab]:\r\n\r\nMixtape di musica italiana realizzato durante il periodo pandemico da radio kebab\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 02 ore 09,30 – Föllakzoid live del 2013 a El Paso 73 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRegistrato dal vivo al Paso Occupato presso gli studi di via Passo buole 47, durante una serata di celebrazioen della musica enteogena ad alto voltaggio psichedelico.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 02 ore 13,30 – Suoni e ritmi da New Orleans 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nApprofondimento sulla musica e la città di New Orleans.\r\n\r\n 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per la prima volta, il cervello nero di Blackout ha radunato la sua redazione musicale in una località segreta, dove sono stati squadernati vari dischi. Ogni lavoro commentato ha avuto il suo recensore, ogni titolo è un link ma soprattutto, ogni scarrafone è bello a mamma sua. Per insulti, prese di posizione in disaccordo, denunce per diffamazione fare riferimento al TDM. Sommersi e salvati, fallimenti, recuperi e altre improbabili leggende di questo 2014. Iniziamo dai migliori....cosa salvare?\r\nPER LA SECONDA PARTE, CLICCA QUI!\r\nPER JAZZ, FUNK E BLACKNESS, CLICCA QUI!\r\nPER SAPERE CHI SONO I PEGGIORI, CLICCA QUI!\r\n \r\nHans Hassler – Hassler (Intakt)\r\nJazz e musiche da camera compresse in una stuba alpina dove il folklore diventa canzone (anche grazie alla grappa). Questo è l’altro mondo di Mr. Hassler, raffinato e ubriacone, melanconico e sguaiato, dolcissimo e stonato. Dalla baita nei grigioni guardano l’Europa dall’alto: Hans Hassler allo schwarzerorgeli è una bevuta in compagnia, qualcuno che conosci da sempre. Insuperabile (9)\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=AZfbvdK5Mzw[/embed]\r\nCarla bozulich – Boy (Constellation Records)\r\nUn po’ meno punk, molto più soul. Anima nera come il catrame, la bozulich ha fondato una estetica del post, ragionando sulla condizione della donna, dimenandosi per uscire da facili stereotipi “rriot”. Inafferrabile disco notturno, si fregia dell’apparato ritmico a bassa velocità di Andrea Belfi. Cresce sottopelle, come un fungo sul cemento. Riesce ad incantare, inchiodandoti alle notti di dentro, che Carla sa raccontare così, con poesia. Bello, bello. (8)\r\nSteve Gunn & Mike Cooper – Cantos de Lisboa (RVNG ltd)\r\nSi incontrano a Lisbona Steve Gunn (il presente e il futuro) e Mike Cooper (una buona fetta di passato con l’impronta sul futuro). Sono artisti totali, capaci di fondere sensibilità anche extra-musicali in maniera non comune. Cantos de Lisboa è una pagina aperta sulla feroce contemporaneità di un mediterraneo diviso, tomba di uomini e donne, posto della crisi. Ne viene fuori un lavoro asciutto ma sufficientemente “libero”, dove slide e corde libere raccontano una carriera di 40 anni per Cooper con la levità di un giovane come Gunn. Essenziale (9)\r\nAa.Vv – Guruguru Brainwash (Guruguru Brainwash)\r\nIl nuovo suono del giappone moderno. Immagini da un presente complicato che la musica tende a seguire lungo i suoi tortuosi sentieri verso l’illuminazione, con una specificità “local” che trasuda dai dettagli. Per costruire futuro è necessario immagazzinare il passato, questo lavoro è motivo d’invidia nel ben più conosciuto mondo al di là del pacifico. (8)\r\nHarry Dean Stanton – Partly Fiction (Omnivore Recordings)\r\nStanton faccia da fuorilegge ci ha fatto piangere, ridere e bestemmiare in più di 200 film in una carriera ultra cinquantenne. Ma la sua anima è nella musica, nei localini di messicani lungo Mulholland East, nei ricordi di una vita passata a rincorrere il successo delle grandi platee rimanendo sempre dietro ai protagonisti. Qui viene ritratto in salotto, mentre ciancia tra un bicchiere e l’altro, cantando le più belle di una vita. Raccomandato da David Lynch e Angelo Badalamenti: se non vi commuove allora avete una pietra fredda al posto del cuore. (9)\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=tpm_uzXS8AI[/embed]\r\nIrmler & Liebezeit – Flut (Klangbad)\r\nL’uno (Irmler) suona l’organo, l’altro Liebzeit la batteria. Con una estetica less is more, che tra l’altro cade nel 50mo del minimalismo, riescono a riannodare tutti i fili e in molti episodi di questo disco indicano le prossime vie. Per chi non c’era, per chi non ha ascoltato ma anche per tutti quelli che sapevano e credevano che fosse finita lì. doctor faust meets Can. Mostri sacri. (8)\r\nNoura Mint Seymaly – Tzenni (Glitterbeat)\r\nMauritania, deserto. La voce di Noura, la chitarra di suo marito, la glitterbeat dietro questa operazione ci mette il giusto di pulizia sonora, soffiando via un po’ della polvere che il vento spinge sull’immenso tavoliere dell’hammada. Desertico, melodico, ritmico, sprizza vita. Sono usciti troppi dischi “etno” che non sapevano veramente di nulla. Qui si studia la vita, tra urla di gioia e momenti di pura psichedelia del deserto. (9)\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=jENMcnDs5yo[/embed]\r\nKhun Narin – Khun Narin’s Electric Phin Band (Innovative Leisure)\r\nIl Phin è una specie di chitarra elettrica della giungla thailandese che viene sparata attraverso un soundsystem pieno di riverbero. Gli amici della tribe si dedicano alla sezione ritmica di questo blues dell’estremo oriente, troppo diverso eppure troppo uguale. Caracolla, per carità, perchè qui non ci sono professionisti della musica. Solo gente che la veicola direttamente, acida come succo di mango e alcolica come whiskey di riso. File under Luk-thung in a funky way. Attendiamo seguiti, per ora (8)\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=IYGl-l0Toig[/embed]\r\nValerio Cosi – Plays Popol Vuh (Dreamsheep)\r\nUno dei “nostri” (ma che senso ha??) più promettenti musicisti di area vagamente jazz lascia un po’ da parte il sax per dedicarsi in una immersione totale nel suono VUH. Cosi rilegge, con l’attenzione devota del discepolo un canzoniere impossibile da raccontare diversamente dalla reinterpretazione totale. Sceglie gli ingredienti giusti, quelli che hanno segnato il tempo: drone, minimalismo, spirtitualità, corrente elettrica, rombi analogici.(8)\r\nAkira Sakata/Giovanni di Domenico – Iruman (Mbari) e in aggiunta... Sakata/Berthling/Nillsen-Love – Arashi (Trost Records)\r\nIl mio biologo marino preferito in uno dei suoi anni migliori, ritorna a parlare con la mente, dialogando su dettagli minimi in compagnia di questo giovane pianista italiano. Se Sakata è uno dei migliori “urlatori” del temibile manipoli free-jazz giapponese, è anche vero che il suo rovescio è sui clarinetti, nella voce (nel canto) e nella comunione ordinata degli opposti. Materia cullante ma mai assopita, viene scolpita da Sakata, un maestro assoluto, un uomo fatto di carne e spirito. (9)\r\nSe nel duo abbiamo scherzato, questo temibile trio ricorda molto da vicino la combo di Sakata dei tardi 70, una creatura free degli abissi marini che aveva il suo Berthling in Hideaki Mochizuki, e Nillsen-Love era Shota Koyama. Precisione chirurgica, razionalità del caos, il sax di Sakata che fa l’anguilla elettrica in un mare ritmicamente in tempesta, elevandosi come un mostro degli abissi profondi. Se pensate che ci sia qualcosa di sgraziato nelle urla, non avete mai avuto occasione di apprezzare da vicino i lavori di questo piccolo grande uomo (9)\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=X9KXeg5eP_c[/embed]\r\n\r\n ","9 Dicembre 2014","2018-10-17 22:09:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/R-5504109-1395076939-4244.jpeg-200x110.jpg","Il meglio di impro, avant, outsiderismi e crooners...parte 1",1418130998,[],[],{"post_title":753},{"matched_tokens":754,"snippet":755,"value":755},[73],"Il meglio di \u003Cmark>impro\u003C/mark>, avant, outsiderismi e crooners...parte 1",[757],{"field":91,"matched_tokens":758,"snippet":755,"value":755},[73],578730123365187700,{"best_field_score":761,"best_field_weight":105,"fields_matched":107,"num_tokens_dropped":47,"score":762,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":47},"1108091338752","578730123365187705",{"document":764,"highlight":782,"highlights":787,"text_match":759,"text_match_info":790},{"comment_count":47,"id":765,"is_sticky":47,"permalink":766,"podcastfilter":767,"post_author":328,"post_content":774,"post_date":775,"post_excerpt":53,"post_id":765,"post_modified":776,"post_thumbnail":777,"post_title":778,"post_type":333,"sort_by_date":779,"tag_links":780,"tags":781},"94831","http://radioblackout.org/podcast/17-01-25-ars_malware_warmhack-pronto-mi-senti/",[768,769,348,73,770,771,351,772,773],"abstract","free jazz","kultur kritik","muzak","plunderphonics. radio experiments","sampling","Arsider: Buffering Machines of Freedom\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Ars_prontomsenti_noncemalware_16125.mp3\"][/audio]\r\n\r\nBuffer\r\nTechnological \"errors\" can be seen as manifestations of the inherent contradictions within the capitalist system. In its continuous pursuit of efficiency and optimization, technology has been reduced to a tool of control, production, and surveillance.\r\n\r\nFor instance, the buffer is not merely a defect to be corrected but a product of the material conditions of the system. It is a slowdown imposed by resource overload, manifesting a paradox: it arises from the tension between the push for efficiency and the inability to maintain it in a world of finite resources, saturated devices, and failed interconnections.\r\n\r\nTo appreciate the signals of finiteness and dysfunction underlying the technological world we live in, it is necessary to familiarize ourselves with this \"buffer.\" The term takes on a meaning beyond its technical use: it is when the machine does not respond immediately that the fracture of the perpetual capitalist-technological operation, constantly in motion and always optimized, becomes apparent.\r\n\r\nHowever, the buffer is not merely a stalling area but a surface of resistance, a \"support plane\" between perfect flow and the unforeseen. It is the moment when the system charges with potential, and the delay becomes a sign of dysfunction that cannot be controlled. Thanks to the buffer, chaos erupts within the machine: it is the place where error becomes visible, not only as inefficiency but as a space of critique against the capitalist dominance of infinite productivity.\r\n\r\n\r\n\r\nNegative Feedback\r\nArsider is a system of \"recombined erratic response.\" Input: established technology, disciplinary tools, formalism. Output: noise, fracture, failure, tampering.\r\n\r\nThe process is carried out through intentional decomposition of individual functional units, a binary mechanism that does not foresee intermediation. Each device, information flow, or pre-combined calculation process undergoes a desynchronization treatment, an operational hack that polarizes its parameters. What was designed for maximum control is recalibrated to produce maximum indeterminacy.\r\n\r\nThe protocol through which the signal is \"reconfigured\" is radio transmissions: real-time, unstable connection, public flow. Arsider functions as a counter-production device. The techno-capitalist paradigms – efficiency, optimization, surveillance – are bypassed because the machines \"generically\" do not respond. Arsider pushes devices beyond their own failure, inciting them to shatter into their primordial code. The natural attempt to recompose order is subverted by the tactic of reassembling disintegration. The programming dissolves and adopts disorder as its native tongue.\r\n\r\n\r\n\r\nThe output is neither aesthetic nor functional: it is a corrupted datum that interrupts the regular flow of connections while being perfectly integrated into it. The parameter of sonic camouflage operates simultaneously with mechanisms of repulsion and attraction: it drives the listening of familiar and known sounds, as well as those unknown and aberrant because transfigured. ASMR, clipping, panning, use of spectral sounds, ostinato, autotune, digital noise, psychoacoustics are just some of the parasitic mimicry tactics practiced to transmit its propaganda message infiltrated into the communication flows in the era of advanced technological capitalism.\r\n\r\nThe Arsider system is anti-perfection. Each intervention destabilizes network nodes, reducing the margin of control. Every transmission is a simulation of freedom: non-linear, non-replicable, non-conformist, desirable. A process that triggers decomposition, amplifying, as the only plausible response to our times, the most absurd noise.\r\n\r\nImpro\r\nImprovisation is a primary protocol in the technological hacking practiced by Arsider. It is a mode of continuous sabotage that incorporates the effects of becoming, not as accidents to correct but as resources to exploit.\r\nArsider creates spaces for the unforeseen and for freedom at the friction point where predetermined flows are interrupted. Every instrument, every circuit is interrupted in its rational flow and treated as an element of the recomposition strategy. The technology used is susceptible to unplanned modifications to rebalance the absence of responses to commands and the production of non-linear responses.\r\n\r\nPure State\r\nWe live in societies of advanced control, where efficiency is religion, and prediction is law. Every breath, every click, every movement is recorded, analyzed, consumed, and summarized in standardization. Arsider, in its pure state, expresses the signals of a system that cannot be fully mapped or predicted.\r\n\r\n ","20 Gennaio 2025","2025-01-20 10:25:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/nosignal-200x110.jpg","17/01/25 | ARS_MALWARE_WARMHACK PRONTO MI SENTI?",1737368705,[],[],{"post_content":783},{"matched_tokens":784,"snippet":785,"value":786},[357,357],"times, the most absurd noise.\r\n\r\n\u003Cmark>Impro\u003C/mark>\r\n\u003Cmark>Impro\u003C/mark>visation is a primary protocol in","Arsider: Buffering Machines of Freedom\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Ars_prontomsenti_noncemalware_16125.mp3\"][/audio]\r\n\r\nBuffer\r\nTechnological \"errors\" can be seen as manifestations of the inherent contradictions within the capitalist system. 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Obsolete Devices become resistance tools against the logic of total system control.\r\n\r\nCrashdown as an Aesthetic Claim:Technological crashes are practices of rebellion against the machine of efficiency. The breakdown of the illusion of control opposes the promises of technical perfection.\r\n\r\nLow-Intensity Improvisation and RAM Limit: Using limited and obsolete technological devices becomes an act of discontinuity from the logic of continuous consumption. Non-optimal machines reject perfection and efficiency, with the aim of overturning the dominance of technological progress.\r\n\r\nDialogue and Technological Limits: The relationship between musicians and machines in sonic dialogue introduces technological vulnerability as a third interlocutor.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nTechnological downgrade is an act of insubordination against tools of oppression within technocratic capitalism. 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