","Abitare a Torino tra Imu, sfratti e speculazioni","post",1332330925,[63,64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/bolla-edilizia/","http://radioblackout.org/tag/casa/","http://radioblackout.org/tag/imu/","http://radioblackout.org/tag/sfratti/","http://radioblackout.org/tag/speculazione/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[70,18,15,71,72,20],"bolla edilizia","sfratti","speculazione",{"post_content":74,"post_title":79,"tags":83},{"matched_tokens":75,"snippet":77,"value":78},[76],"IMU","Quanto peserà la nuova \u003Cmark>IMU\u003C/mark> sulle famiglie? Molto dipende dalle","Quanto peserà la nuova \u003Cmark>IMU\u003C/mark> sulle famiglie? Molto dipende dalle diverse città e dalla composizione del nucleo familiare, ma per alcuni capoluogo l'impatto dell'Imposta Municipale Unica sarà consistente: fra le città dove il peso sarà maggiore vi sono Roma, Milano, Bologna e Firenze. Secondo i Consumatori, fra ricadute dirette e indirette si può prevedere un aggravio di 590 euro annui a famiglia. Quella sulla casa è sempre più un'emergenza sociale. Tra nuove tasse, fitti alle stelle, mutui capestro sono sempre più quelli che perdono un tetto. Intanto a Torino, dopo le speculazioni di Spina Due e Spina tre potrebbe essere ai blocchi di partenza un nuovo blocco di cemento e affari tra lo scalo Vanchiglia e la Barriera di Milano. Da molti anni invece non si fanno case popolari, poco fruttuose per la potente lobby del cemento e del tondino. A Torino tuttavia sta crescendo la lotta per la casa, tra resistenza agli sfratti e occupazioni abitative.\r\n\r\nAscolta l'intervista a Renato Strumia, bancario, sindacalista ed esperto di questioni economiche: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/03/strumia_imucasetorino.mp3\"] Scarica l'audio dell'intervista\r\n\r\n ",{"matched_tokens":80,"snippet":82,"value":82},[81],"Imu","Abitare a Torino tra \u003Cmark>Imu\u003C/mark>, sfratti e speculazioni",[84,86,88,91,93,95],{"matched_tokens":85,"snippet":70},[],{"matched_tokens":87,"snippet":18},[],{"matched_tokens":89,"snippet":90},[15],"\u003Cmark>imu\u003C/mark>",{"matched_tokens":92,"snippet":71},[],{"matched_tokens":94,"snippet":72},[],{"matched_tokens":96,"snippet":20},[],[98,103,106],{"field":37,"indices":99,"matched_tokens":100,"snippets":102},[22],[101],[15],[90],{"field":104,"matched_tokens":105,"snippet":82,"value":82},"post_title",[81],{"field":107,"matched_tokens":108,"snippet":77,"value":78},"post_content",[76],578730123365712000,{"best_field_score":111,"best_field_weight":112,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":49,"score":113,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,"578730123365711979",{"document":115,"highlight":132,"highlights":143,"text_match":109,"text_match_info":151},{"cat_link":116,"category":117,"comment_count":49,"id":118,"is_sticky":49,"permalink":119,"post_author":52,"post_content":120,"post_date":121,"post_excerpt":122,"post_id":118,"post_modified":123,"post_thumbnail":122,"post_thumbnail_html":122,"post_title":124,"post_type":60,"sort_by_date":125,"tag_links":126,"tags":129},[46],[48],"19888","http://radioblackout.org/2013/12/i-conti-dellitalia-tra-le-bacchettate-di-rehn-e-la-mini-imu/","Reazioni irritate di Napolitano e Letta alle dichiarazioni del commissario agli affari economici dell'UE Olli Rehn, che ieri ha sostenuto che l'Italia non starebbe rispettando gli obiettivi di riduzione del debito fissati dall'UE. Napolitano nega ma nei fatti rilancia sostenendo che oggi occorre privilegiare la crescita e la ripresa dei consumi. Letta gli fa eco, sostenendo che il prossimo anno sarà decisivo per l'Europa, che rischia, se non prende il volo, di avvitarsi. Sullo sfondo il pasticcio dell'IMU, che riapparirà il prossimo anno travestita da IUC, mentre, nel gioco delle aliquote e dei rimborsi tra potere centrale ed ammnistrazioni locali, c'é la concreta possibilità che il prossimo 16 gennaio ci tocchi pagare la differenza tra l'aliquota base del 4% e quella effettivamente applicata da numerosi comuni. A Torino è del 5,75%.\r\n\r\nPer capirne di più abbiamo parlato con Francesco Carlizza.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\neconomia","4 Dicembre 2013","","2013-12-06 12:13:20","I conti dell'Italia tra le bacchettate di Rehn e la mini IMU",1386164053,[127,65,128],"http://radioblackout.org/tag/enrico-letta/","http://radioblackout.org/tag/olli-rehn/",[130,15,131],"Enrico Letta","Olli Rehn",{"post_title":133,"tags":136},{"matched_tokens":134,"snippet":135,"value":135},[76],"I conti dell'Italia tra le bacchettate di Rehn e la mini \u003Cmark>IMU\u003C/mark>",[137,139,141],{"matched_tokens":138,"snippet":130},[],{"matched_tokens":140,"snippet":90},[15],{"matched_tokens":142,"snippet":131},[],[144,149],{"field":37,"indices":145,"matched_tokens":146,"snippets":148},[25],[147],[15],[90],{"field":104,"matched_tokens":150,"snippet":135,"value":135},[76],{"best_field_score":111,"best_field_weight":112,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":49,"score":152,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},"578730123365711978",{"document":154,"highlight":168,"highlights":176,"text_match":109,"text_match_info":182},{"cat_link":155,"category":156,"comment_count":49,"id":157,"is_sticky":49,"permalink":158,"post_author":52,"post_content":159,"post_date":160,"post_excerpt":122,"post_id":157,"post_modified":161,"post_thumbnail":122,"post_thumbnail_html":122,"post_title":162,"post_type":60,"sort_by_date":163,"tag_links":164,"tags":166},[46],[48],"23255","http://radioblackout.org/2014/05/dallimu-alla-tasi-cambia-il-nome-aumenta-il-prezzo/","Lo slittamento della Tasi ci sarà solo per i comuni che non sceglieranno l’aliquota entro il 23 maggio. Lo ha deciso il ministero dell’Economia dopo l’incontro con l’Anci di ieri. Ad avanzare l’ipotesi del doppio regime, ossia far riscuotere l’imposta a giugno a quei Comuni, circa il 10%, che hanno già deliberato le aliquote, e rinviare la scadenza a settembre per quelli che non l’hanno ancora stabilita, erano stati proprio i comuni. La norma per il rinvio potrebbe essere inserita in un decreto, di prossima approvazione da parte del Consiglio dei ministri, o in un provvedimento ad hoc.\r\nLa Tasi è più alta dell’Imu. Il quadro che emerge è quello di un ginepraio di aliquote e detrazioni diverse, con il rischio di avere 8.092 applicazioni diverse della Tasi con oltre 75mila combinazioni differenti di applicazione dell’imposta. Non solo. Con la Tasi, la Tari e le addizionali comunali si rischia di neutralizzare il bonus Irpef, o peggio, come nel caso dei pensionati esclusi dal bonus fiscale, di peggiorare ulteriormente la situazione economica, aumentando il carico fiscale complessivo. Dalle prime proiezioni emerge che su 32 città capoluogo che hanno deliberato la Tasi, nel 40% di queste, l’imposta è più alta dell’Imu pagata nel 2012.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Carlizza, economista che ci ha aiutato a districarci tra sigle, aliquote, scadenze.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nfrancesco_tasi","21 Maggio 2014","2014-06-12 08:38:58","Dall'Imu alla Tasi. Cambia il nome, aumenta il prezzo",1400678191,[64,65,165],"http://radioblackout.org/tag/tasi/",[18,15,167],"tasi",{"tags":169},[170,172,174],{"matched_tokens":171,"snippet":18},[],{"matched_tokens":173,"snippet":90},[15],{"matched_tokens":175,"snippet":167},[],[177],{"field":37,"indices":178,"matched_tokens":179,"snippets":181},[25],[180],[15],[90],{"best_field_score":111,"best_field_weight":112,"fields_matched":25,"num_tokens_dropped":49,"score":183,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},"578730123365711977",{"document":185,"highlight":199,"highlights":205,"text_match":109,"text_match_info":211},{"cat_link":186,"category":187,"comment_count":49,"id":188,"is_sticky":49,"permalink":189,"post_author":52,"post_content":190,"post_date":191,"post_excerpt":122,"post_id":188,"post_modified":192,"post_thumbnail":122,"post_thumbnail_html":122,"post_title":193,"post_type":60,"sort_by_date":194,"tag_links":195,"tags":197},[46],[48],"17971","http://radioblackout.org/2013/09/lacrime-sangue-e-slot-machine/","Il governo Letta ha chiuso la lunga trattativa sull'IMU e l'IVA. Cancellata la prima rata della tassa sulla prima casa, sospesa - non abolita - la seconda, il governo si è inventato la \"service tax\", nome inglese per coprire l'effetto negativo del termine \"tassa\". Se la tassa sulla prima casa colpiva i proprietari, la service tax invece equanimemente tocca tutti, anche i semplici affittuari che una casa di proprietà non se la possono permettere.\r\nPer recuperare i soldi hanno annunciato tagli, compresi quelli alla sicurezza, illudendo che per la prima volta un governo tagliasse, dopo scuole, ospedali, ferrovie e trasporto locale, anche gli effettivi delle tante polizie del nostro paese, che ha il maggior numero di addetti in rapporto alla popolazione a livello mondiale. Pare che invece a farne la spese saranno solo i vigili del fuoco.\r\nLa nuova tassa e il recupero degli introiti mancati dall'IMU avrebbero potuto essere facilmente recuperati imponendo alle dieci società che gestiscono le slot machine di pagare i due miliardi e mezzo di tasse non pagate, anziché fare un bel regalo a società da sempre in odore di mafia, riducendo l'addebito a seicentomila euro.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco, economista che ci ha aiutato a districarci nella giungla di cifre che disegnano un provvedimento che è solo l'antipasto della manovra che il governo dovrà fare per raggiungere il pareggio di bilancio imposto dalla revisione costituzionale di due anni orsono.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nFrancesco service-tax","4 Settembre 2013","2013-09-09 13:33:07","Lacrime sangue e slot machine",1378303964,[65,196],"http://radioblackout.org/tag/service-tax/",[15,198],"service tax",{"tags":200},[201,203],{"matched_tokens":202,"snippet":90},[15],{"matched_tokens":204,"snippet":198},[],[206],{"field":37,"indices":207,"matched_tokens":208,"snippets":210},[49],[209],[15],[90],{"best_field_score":111,"best_field_weight":112,"fields_matched":25,"num_tokens_dropped":49,"score":183,"tokens_matched":25,"typo_prefix_score":49},{"document":213,"highlight":232,"highlights":246,"text_match":109,"text_match_info":252},{"cat_link":214,"category":215,"comment_count":49,"id":216,"is_sticky":49,"permalink":217,"post_author":52,"post_content":218,"post_date":219,"post_excerpt":122,"post_id":216,"post_modified":220,"post_thumbnail":122,"post_thumbnail_html":122,"post_title":221,"post_type":60,"sort_by_date":222,"tag_links":223,"tags":229},[46],[48],"17386","http://radioblackout.org/2013/07/le-pagelle-di-sp-e-il-gioco-delle-tre-carte/","Standard & Poor’s, la più importante agenzia di rating ha declassato l’Italia a BBB da BBB+, con una previsione negativa sui prossimi mesi.\r\nLe agenzie di rating esprimono giudizi sull’affidabilità di un’azienda o di un intero paese. Se il giudizio è negativo il primo rischio è che le previsioni dell’agenzia si verifichino proprio in virtù del verdetto emesso. Gli investimenti in buoni del tesoro italiani potrebbero ridursi, obbligando il governo ad alzare i tassi e quindi ad aumentare il debito.\r\nNegli ultimi anni la credibilità delle grandi agenzie statunitensi si è sensibilmente ridotta dopo i fallimenti di grandi istituti bancari premiati sino a poco prima con una tripla A. Il fatto, non noto a tutti, è che controllori e controllati sono spesso figli della stessa madre. I grandi gruppi che possiedono alcune grandi banche spesso hanno nel loro carnet quote significative delle agenzie.\r\nS&P ritiene che il credito alle imprese costi troppo e che la sospensione dell’IMU e il mancato incremento di un punto dell’IVA rappresentino un segnale di debolezza per la tenuta dei conti pubblici. 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Nei fatti si tratta dello strumento legislativo che serve ad attuare le decisioni governative di finanza pubblica. Il governo valuta quale sia la soglia di debito che si può raggiungere restando nei parametri imposti dall'Unione Europea, poi fa le leggi che suppone possano consentire di rimanere dentro i paletti dell'UE.\r\nI conti sono presto fatti: c'é una previsione di aumento del PIL dell'1% in termini reali cui si deve aggiungere la crescita dell'1,9% dovuta all'inflazione e si arriva ad una previsione di aumento del 2,9%. L'indebitamento è pronosticato del 2,5%. Ne consegue che la differenza tra Pil e debito si attesterebbe allo 0,4%, rientrando così nei parametri europei che richiedono una riduzione del rapporto debito pil dello 0,5% l'anno. Nei prossimi anni si dovrebbe avere un'ulteriore riduzione del debito dell'0,5%. Ne consegue che il governo deve ridurre la spesa pubblica per raggiungere l'obiettivo prefissato.\r\nQuest'anno il compito del governo è relativamente facile, perché i soldi spesi arrivano per lo più dal lato delle entrate, dalle spese in conto capitale, ossia dai soldi che si incassano costruendo qualcosa. Vi rientra persino l'aumento della spesa per la sorveglianza del cantiere/fortino di Chiomonte.\r\nIn questo momento non tutto è definito, perché la legge, sebbene già inviata a Bruxelles per rispettare la scedenza del 15 ottobre, deve passare ancora al vaglio del parlamento.\r\nAlcune spese sono tuttavia già state definite per il 2014.\r\nVediamo quali.\r\nLe entrate, o, per meglio dire, la minori uscite valgono quest'anno 8,6 miliardi, dei quali 3,5 miliardi provengono da tagli alla spesa dello Stato (-2,5) e delle Regioni (-1).\r\nNei giorni scorsi era stato agitato lo spauracchio che i tagli fossero soprattutto nel settore della sanità. Poi Letta ha trionfamente annunciato di essere riuscito a scongiurare un ulteriore colpo di mannaia sulla salute di noi tutti. Una farsa. Il miliardo di tagli dei contributi alla spesa regionale saranno, nei fatti, taglia alla sanità in differita, perché la scelta passerà dal Governo alle Regioni, che potranno scegliere se colpire gli ospedali o il trasporto pubblico. In Piemonte negli ultimi anni hanno fatto terra bruciata su entrambi i fronti.\r\nI tagli previsti dal governo colpiscono pensionati e dipendenti pubblici. Continua il blocco della contrattazione e - quindi, dei salari. Il tfr sarà dato in due rate, per posticipare il debito, così chi ci avesse fatto conto per qualche spesa importante dovrà aspettare. Non ci sarà adeguamento all'inflazione di buona parte delle pensioni: siccome invece i prezzi crescono ne consegue che le pensioni sono state ridotte.\r\nGli altri tagli alla spesa sono ancora indefiniti. Hanno nominato un nuovo commissario per la razionalizzazione della spesa: al posto di Bondi andrà Cottarelli, che ha l'incarico di fare tagli per qualche decina di miliardi nei prossimi anni. Il governo, sospettando sin da ora che Cottarelli imiterà il suo predecessore e non farà nulla, hanno già deciso che, nel caso i tagli non ci fossero avrebbero aumentato le accise, ossia le tasse su benzina, sigarette, etc, e ridotto drasticamente gli sgravi fiscali.\r\nAnche la tanto celebrata riduzione del cuneo fiscale, ossia la divaricazione tra stipendio lordo e stipendio netto, potrebbe essere una presa in giro. Il cuneo fiscale, ossia l'enorme divaricazione tra quanto versato dal datore di lavoro e quanto percepito dal lavoratore, è in parte dovuto alla forte pressione fiscale in parte alla gestione dell'INPS. L'INPS non paga solo le pensioni ma si occupa di molti altri finaziamenti, Tav compreso. Ne consegue che L'INPS è spesso in deficit e per far fronte all'ammanco hanno aumentato l'età lavorativa a 65 anni e ridotto le aliquote. L'Irpef viene diminuita di un miliardo e mezzo a fronte dei dieci miliardi che lo Stato prenderà se non ci sarà la riduzione della spesa. In altri termini lo Stato da uno e prende dieci: una vera presa per il cuneo.\r\nUn altro mezzo miliardo lo ricaveranno dalla vendita di immobili di proprietà dello Stato. Una buona parte degli introiti, almeno due miliardi, verranno dai trattamenti fiscali sulle banche e le assicurazioni: questa è una vera bomba a orolegeria che il governo sta preparando a far esplodere.\r\nBanca d'Italia non è più di proprietà pubblica ma le sue azioni in mano alle banche valgono poco, come poco è l'introito fiscale che ne ricava lo Stato. Se il governo sopravvaluterà le azioni di banca d'Italia sino a sette, otto miliadi, ne tirerà fuori bel po' di soldi, ma, dal prossimo anno dovrà pagare interessi enormi. E' come al gioco delle tre carte: chi regge il gioco ti fa guadagnare una buona cifra per farti credere che puoi vincere e indurti a continuare: alla fine perderai dieci volte quello che hai guadagnato.\r\nIn questo modo un'operazione che all'apparenza pare un prelievo straordinario a banche e assicurazioni, si trasformerà a breve in un bel pacco regalo a spese di noi tutti.\r\nLa service tax, quella che ha sostituito l'IMU, viene per la prima volta definita. Questa nuova tassa colpisce anche gli affittuari, che saranno obbligati a pagare al posto di chi l'affitto lo percepisce. Non solo. La vecchia IMU prevedeva varie detrazioni, 200 euro più altri 200 a figlio: la service tax le ha abolite. 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La cassa integrazione in deroga sarà invece rifinanziata per soli sei mesi: se allora non ci saranno i soldi migliaia di persone si ritroveranno senza alcun reddito.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Francesco Carlizza, che il prossimo 22 novembre sarà a Torino per una serata dedicata proprio al gioco dell'economia.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n2013 10 18 fricche legge stabilità","20 Ottobre 2013","2018-10-17 22:59:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/10/in-bilico-200x110.jpg","Legge di stabilità. Il gioco delle tre carte","podcast",1382306404,[337,65,338,339,340],"http://radioblackout.org/tag/cuneo-fiscale/","http://radioblackout.org/tag/legge-di-stabilita/","http://radioblackout.org/tag/spesa-militare/","http://radioblackout.org/tag/tirse/",[316,15,342,343,310],"legge di stabilità","spesa militare",{"post_content":345,"tags":349},{"matched_tokens":346,"snippet":347,"value":348},[76],"percepisce. Non solo. 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Nei prossimi anni si dovrebbe avere un'ulteriore riduzione del debito dell'0,5%. Ne consegue che il governo deve ridurre la spesa pubblica per raggiungere l'obiettivo prefissato.\r\nQuest'anno il compito del governo è relativamente facile, perché i soldi spesi arrivano per lo più dal lato delle entrate, dalle spese in conto capitale, ossia dai soldi che si incassano costruendo qualcosa. Vi rientra persino l'aumento della spesa per la sorveglianza del cantiere/fortino di Chiomonte.\r\nIn questo momento non tutto è definito, perché la legge, sebbene già inviata a Bruxelles per rispettare la scedenza del 15 ottobre, deve passare ancora al vaglio del parlamento.\r\nAlcune spese sono tuttavia già state definite per il 2014.\r\nVediamo quali.\r\nLe entrate, o, per meglio dire, la minori uscite valgono quest'anno 8,6 miliardi, dei quali 3,5 miliardi provengono da tagli alla spesa dello Stato (-2,5) e delle Regioni (-1).\r\nNei giorni scorsi era stato agitato lo spauracchio che i tagli fossero soprattutto nel settore della sanità. Poi Letta ha trionfamente annunciato di essere riuscito a scongiurare un ulteriore colpo di mannaia sulla salute di noi tutti. Una farsa. Il miliardo di tagli dei contributi alla spesa regionale saranno, nei fatti, taglia alla sanità in differita, perché la scelta passerà dal Governo alle Regioni, che potranno scegliere se colpire gli ospedali o il trasporto pubblico. In Piemonte negli ultimi anni hanno fatto terra bruciata su entrambi i fronti.\r\nI tagli previsti dal governo colpiscono pensionati e dipendenti pubblici. Continua il blocco della contrattazione e - quindi, dei salari. Il tfr sarà dato in due rate, per posticipare il debito, così chi ci avesse fatto conto per qualche spesa importante dovrà aspettare. Non ci sarà adeguamento all'inflazione di buona parte delle pensioni: siccome invece i prezzi crescono ne consegue che le pensioni sono state ridotte.\r\nGli altri tagli alla spesa sono ancora indefiniti. Hanno nominato un nuovo commissario per la razionalizzazione della spesa: al posto di Bondi andrà Cottarelli, che ha l'incarico di fare tagli per qualche decina di miliardi nei prossimi anni. Il governo, sospettando sin da ora che Cottarelli imiterà il suo predecessore e non farà nulla, hanno già deciso che, nel caso i tagli non ci fossero avrebbero aumentato le accise, ossia le tasse su benzina, sigarette, etc, e ridotto drasticamente gli sgravi fiscali.\r\nAnche la tanto celebrata riduzione del cuneo fiscale, ossia la divaricazione tra stipendio lordo e stipendio netto, potrebbe essere una presa in giro. Il cuneo fiscale, ossia l'enorme divaricazione tra quanto versato dal datore di lavoro e quanto percepito dal lavoratore, è in parte dovuto alla forte pressione fiscale in parte alla gestione dell'INPS. L'INPS non paga solo le pensioni ma si occupa di molti altri finaziamenti, Tav compreso. Ne consegue che L'INPS è spesso in deficit e per far fronte all'ammanco hanno aumentato l'età lavorativa a 65 anni e ridotto le aliquote. L'Irpef viene diminuita di un miliardo e mezzo a fronte dei dieci miliardi che lo Stato prenderà se non ci sarà la riduzione della spesa. In altri termini lo Stato da uno e prende dieci: una vera presa per il cuneo.\r\nUn altro mezzo miliardo lo ricaveranno dalla vendita di immobili di proprietà dello Stato. Una buona parte degli introiti, almeno due miliardi, verranno dai trattamenti fiscali sulle banche e le assicurazioni: questa è una vera bomba a orolegeria che il governo sta preparando a far esplodere.\r\nBanca d'Italia non è più di proprietà pubblica ma le sue azioni in mano alle banche valgono poco, come poco è l'introito fiscale che ne ricava lo Stato. Se il governo sopravvaluterà le azioni di banca d'Italia sino a sette, otto miliadi, ne tirerà fuori bel po' di soldi, ma, dal prossimo anno dovrà pagare interessi enormi. E' come al gioco delle tre carte: chi regge il gioco ti fa guadagnare una buona cifra per farti credere che puoi vincere e indurti a continuare: alla fine perderai dieci volte quello che hai guadagnato.\r\nIn questo modo un'operazione che all'apparenza pare un prelievo straordinario a banche e assicurazioni, si trasformerà a breve in un bel pacco regalo a spese di noi tutti.\r\nLa service tax, quella che ha sostituito l'IMU, viene per la prima volta definita. Questa nuova tassa colpisce anche gli affittuari, che saranno obbligati a pagare al posto di chi l'affitto lo percepisce. Non solo. La vecchia \u003Cmark>IMU\u003C/mark> prevedeva varie detrazioni, 200 euro più altri 200 a figlio: la service tax le ha abolite. 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Lo scontro nel PDL tra il partito del governo e quello del cavaliere, le iscrizioni gonfiate al PD per l'elezione dei responsabili di sezione in vista della scelta tra l'uomo mediatico e quello invisibile, tra Renzi e Cuperlo, il reiterato scontro sulle regole tra i pentastellati ci offrono una scena tragicomica, dove la farsa tiene banco con la serietà di una storia autentica. In un'epoca dove la realtà misura i propri successi mimando il reality, nulla ci dovrebbe stupire e infatti nulla più stupisce.\r\nSin qui è la fiera dell'ovvio. Meno ovvia la paralisi dell'indignazione, la stanchezza della reazione, che si misura più nella diserzione dalle urne che sul terreno dello scontro sociale, uno scontro che appare tanto inevitabile quanto remoto, in un'infelice ossimoro delle cose, che schiaccia le aspettative e rende monca l'analisi.\r\nGli attori della politica di palazzo giocano la loro partita, provando a far leva su argomenti tanto demagogici quanto importanti per chi, sempre più, fatica a mettere insieme i soldi per il mutuo e quelli per mangiare. IMU? No, forse, sì e ancora no. Cuneo fiscale? 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