","Francia: governo e polizia ampliano i poteri di intercettazione con la nuova legge \"anti-narcotraffico\"","post",1741451851,[61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/cyberpolizia/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/intercettazioni/",[65,26,19],"cyberpolizia",{"post_content":67,"tags":71},{"matched_tokens":68,"snippet":69,"value":70},[19],"avanzamenti repressivi in termini di \u003Cmark>intercettazioni\u003C/mark>, tracciamenti e del sempre maggiore","Nel mezzo del clamore mediatico sul traffico di droga, il Parlamento francese sta per approvare una legge contro il “traffico di stupefacenti” . Figlia del clima mediatico esploso negli ultimi tempi nel paese, che vede la destra e l'estrema destra avvitarsi in un delirio securitario e paragonare la situazione del traffico di droga in Francia a quella del Messico e degli Stati Uniti (tutto questo in un Paese in cui da anni sembra impossibile qualsiasi tipo di dibattito politico sulla legalizzazione e sugli effetti delle sostanze stupefacenti, da quelli legati al loro consumo alle conseguenze dell'illegalità in termini repressivi), questa legge non si applica solo alla vendita di stupefacenti, ma anche e soprattutto alle capacità di sorveglianza dei servizi di intelligence e del dipartimento di investigazione criminale. \r\n\r\nSecondo la Quadrature du Net - gruppo di compagni/e che si occupa di monitorare gli avanzamenti repressivi in termini di \u003Cmark>intercettazioni\u003C/mark>, tracciamenti e del sempre maggiore potere della polizia di poter frugare nelle vite delle persone accedendo alle loro comunicazioni personali - \"si tratta di uno dei provvedimenti legislativi più repressivi e pericolosi degli ultimi anni\". In particolare, la polizia francese ha spinto fortemente per inserire all'interno del testo la possibilità di poter accedere ai contenuti di qualsiasi app di messaggistica cifrata (Signal, Telegram, Whatsapp...) e la possibilità di poter \"imporre il segreto d'ufficio\" sugli strumenti tecnologici utilizzati durante un'inchiesta, un grave attacco alla possibilità degli accusati di conoscere le prove a loro carico e potersi difendere. A tutti gli effetti, questa legge sembra studiata non solo per colpire il traffico di stupefacenti (un fenomeno già mediaticamente esagerato), ma anche per aumentare la repressione contro l'agire militante e dei collettivi. La legge sarà ora discussa dall'Assemblea nazionale, ma a giudicare da alcuni segnali sembrano esserci buone possibilità di una mobilitazione efficace che si contrapponga alla sua entrata in vigore.\r\nNe abbiamo parlato con Noemie, de La Quadrature du Net:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/noemiequadrature.mp3\"][/audio]",[72,74,76],{"matched_tokens":73,"snippet":65},[],{"matched_tokens":75,"snippet":26},[],{"matched_tokens":77,"snippet":78},[19],"\u003Cmark>intercettazioni\u003C/mark>",[80,85],{"field":35,"indices":81,"matched_tokens":82,"snippets":84},[21],[83],[19],[78],{"field":86,"matched_tokens":87,"snippet":69,"value":70},"post_content",[19],578730123365712000,{"best_field_score":90,"best_field_weight":91,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":47,"score":92,"tokens_matched":93,"typo_prefix_score":47},"1108091339008",13,"578730123365711978",1,{"document":95,"highlight":131,"highlights":161,"text_match":88,"text_match_info":169},{"cat_link":96,"category":97,"comment_count":47,"id":98,"is_sticky":47,"permalink":99,"post_author":50,"post_content":100,"post_date":101,"post_excerpt":53,"post_id":98,"post_modified":102,"post_thumbnail":103,"post_thumbnail_html":104,"post_title":105,"post_type":58,"sort_by_date":106,"tag_links":107,"tags":119},[44],[46],"29748","http://radioblackout.org/2015/05/macedonia-un-caso-complicato/","In Macedonia la situazione è di forte tensione e per il 17 maggio è prevista una grande mobilitazione a Skopje con l'obiettivo di far cadere l'attuale governo che ha represso duramente i lavoratori e gli scioperi nel corso dell'ultimo anno.\r\n\r\nLe proteste, che ultimamente sono state riportate da media europei, sarebbero portate avanti da un gruppo auto-organizzato che segue gli scandali sulle intercettazioni telefoniche. Al momento non è ancora chiara la composizione di questo gruppo. A Kumanovo, nel nord del paese, ci sono stati finora 22 morti: 8 poliziotti e 14 dimostranti, probabilmente armati. Le intercettazioni telefoniche, che in Macedonia sono una violazione della privacy, sono state messe on line su un canale You Tube in maniera che chiunque potesse ascoltarle e riguardano sia il partito attualmente al potere che quelli dell'opposizione.\r\n\r\nNel settembre 2014 c'erano già state ampie mobilitazioni di operai, lavoratori del settore pubblico, studenti e precari contro le riforme strutturali imposte dall'Unione Europea, in previsione della futura entrata del paese nell'UE nel 2023. Misure accettate ed implementate dall'attuale governo di destra, che non ha mai realizzato un referendum relativo all'ingresso della Macedonia nell'UE.\r\n\r\nLo scorso 1 maggio i sindacati ed il movimento dei lavoratori hanno organizzato una giornata di lotta che ha visto sfilare per le strade di Skopje migliaia di persone. Le misure decise dall'UE hanno fatto aumentare molto il livello di povertà, mentre i diritti dei lavoratori vengono smantellati quotidianamente. Il governo, complice di questa situazione che anzi contribuisce ad aggravare, viene ormai considerato solo più un'élite che manipola e deruba la popolazione.\r\n\r\nAbbiamo parlato della situazione e degli scontri degli ultimi giorni con Milena, ascolta il contributo:\r\n\r\nmilena_macedonia\r\n\r\n ","12 Maggio 2015","2015-05-12 17:09:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/macedonia-150506055403-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/macedonia-150506055403-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/macedonia-150506055403-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/macedonia-150506055403.jpg 512w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Macedonia - un caso complicato",1431415940,[108,63,109,110,111,112,113,114,115,116,117,118],"http://radioblackout.org/tag/1-maggio/","http://radioblackout.org/tag/kumanovo/","http://radioblackout.org/tag/lotte-lavoratori/","http://radioblackout.org/tag/lotte-studenti/","http://radioblackout.org/tag/mecedonia/","http://radioblackout.org/tag/misure-economiche-ue/","http://radioblackout.org/tag/precari/","http://radioblackout.org/tag/scioperi/","http://radioblackout.org/tag/scontri/","http://radioblackout.org/tag/skopje/","http://radioblackout.org/tag/unione-europea/",[120,19,121,122,123,124,125,126,127,128,129,130],"1 maggio","Kumanovo","lotte lavoratori","lotte studenti","Mecedonia","misure economiche UE","precari","scioperi","scontri","Skopje","Unione Europea",{"post_content":132,"tags":136},{"matched_tokens":133,"snippet":134,"value":135},[19],"che segue gli scandali sulle \u003Cmark>intercettazioni\u003C/mark> telefoniche. 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Un primo sguardo alle operazioni in espansione dello spyware di Paragon” del Citizen Lab dell’Università di Toronto, che ha rivelato come lo spyware Graphite, prodotto dalla società israeliana Paragon Solutions, sia stato utilizzato per sorvegliare attivistx, giornalistx e membri della società civile italiana. Inoltre, le prove raccolte accertano la presenza di questo software in diversi paesi. Nel rapporto si parla apertamente di “un modello preoccupante che prende di mira gruppi per i diritti umani, critici del governo e giornalisti”, e la rilevazione allarmante è che le vittime di queste operazioni irregolari potrebbero essere molte di più rispetto alle 90 (di cui 7 italiane) accertate fino a oggi. Secondo The Citizen Lab, infatti, i casi emersi sarebbero solo quelli notificati da Whatsapp, ma non si esclude che lo spyware abbia utilizzato anche altri vettori per entrare nei telefoni di altri soggetti che potrebbero non essere a conoscenza dell'infezione dei loro terminali.\r\n\r\nNel frattempo il Copasir, il comitato per le informazioni sulla sicurezza della Repubblica, ha ascoltato due rappresentanti di Meta, i direttori alla guida delle genzie Aise, Aisi e Dis, dei Servizi segreti, nonché il direttore dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale ed il procuratore generale presso la corte di appello di Roma.\r\n\r\nAbbiamo chiesto a Riccardo, di Privacy network, associazione che si occupa della garanzia dei diritti fondamentali in ambito digitale, si raccontarci la vicenda dall'inizio, e aggiornarci sulle novità. Ascolta e scarica la diretta.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/paragon.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","24 Marzo 2025","2025-03-24 21:45:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2471750-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2471750-300x300.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2471750-300x300.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2471750-150x150.png 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2471750-170x170.png 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2471750.png 512w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Il caso Paragon si allarga",1742852597,[184,185,63,186],"http://radioblackout.org/tag/cyber-sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/diritti-digitali/","http://radioblackout.org/tag/servizi-segreti/",[188,189,19,190],"cyber sorveglianza","diritti digitali","servizi segreti",{"tags":192},[193,195,197,199],{"matched_tokens":194,"snippet":188},[],{"matched_tokens":196,"snippet":189},[],{"matched_tokens":198,"snippet":78},[19],{"matched_tokens":200,"snippet":190},[],[202],{"field":35,"indices":203,"matched_tokens":204,"snippets":206},[21],[205],[19],[78],{"best_field_score":90,"best_field_weight":91,"fields_matched":93,"num_tokens_dropped":47,"score":208,"tokens_matched":93,"typo_prefix_score":47},"578730123365711977",{"document":210,"highlight":229,"highlights":234,"text_match":237,"text_match_info":238},{"cat_link":211,"category":212,"comment_count":47,"id":213,"is_sticky":47,"permalink":214,"post_author":50,"post_content":215,"post_date":216,"post_excerpt":53,"post_id":213,"post_modified":217,"post_thumbnail":218,"post_thumbnail_html":219,"post_title":220,"post_type":58,"sort_by_date":221,"tag_links":222,"tags":228},[44],[46],"96764","http://radioblackout.org/2025/03/di-fronte-allaccusa-di-associazione-a-delinquere-siamo-tutti-e-associazione-a-resistere-lunedi-31-marzo-presidio-al-tribunale/","Lunedì 31 marzo sarà emessa la sentenza di primo grado nel processo contro 26 compagni e compagne del centro sociale Askatasuna, dello spazio popolare Neruda e del movimento NO TAV, con condanne richieste per un totale di 88 anni. 16 tra loro sono accusati di \"associazione e delinquere\", dopo una lunga e costosa inchiesta della procura di Torino per la quale la DIGOS aveva solertemente tagliato e cucito insieme scampoli di anni e anni di intercettazioni, con l'obiettivo di mettere su un teorema accusatorio che de-politicizzasse le lotte sociali, togliesse qualsiasi legittimità alle pratiche conflittuali che fanno parte da oltre 30 anni del patrimonio di movimento di questa città e della Val Susa e paragonasse collettivi, occupazioni e comitati popolari ad un'organizzazione criminale dedita a compiere reati con l'unico scopo di arricchirsi. Questo spudorato tentativo di chiudere i conti con la storia della conflittualità sociale torinese e valsusina rappresenta un pericoloso precedente per chiunque provi ad organizzarsi politicamente non solo in città, ma in tutta Italia: sotto accusa non c'è solo una storia decennale fatta di manifestazioni, occupazioni, scioperi e passeggiate in Val Susa, ma la possibilità stessa di organizzarsi insieme per trovare risposte concrete ai bisogni sociali, che si tratti di difendere insieme le famiglie dagli sfratti di cui Torino è capitale italiana, una Valle dalla cementificazione di un progetto infrastrutturale dannoso per l'ambiente e le tasche di tutti/e, le nostre strade dalla presenza dell'estrema destra.\r\n\r\nDi fronte ad un teorema giudiziario come quello che ci troviamo di fronte è necessario riaffermare che le lotte sociali, lo stare insieme, l'associarsi per resistere e praticare insieme un'alternativa collettiva alla realtà di miseria, di guerra, di discriminazione e di razzismo che rappresenta la quotidianità che Procura e questura di Torino vogliono a tutti i costi difendere. Per questo, lunedì 31 marzo dalle h. 10 è stato lanciato un PRESIDIO DI SOLIDARIETÀ davanti al Tribunale di Torino per sostenere chi è imputato/a e dimostrare collettivamente che le lotte sociali si difendono e si rilanciano insieme di fronte alla criminalizzazione.\r\nNe abbiamo parlato con una compagna dello spazio popolare Neruda:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/neruda.mp3\"][/audio]","29 Marzo 2025","2025-03-29 13:48:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"240\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1-240x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1-240x300.jpg 240w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1-819x1024.jpg 819w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1-768x960.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/signal-2025-03-24-10-13-59-042-1.jpg 1080w\" sizes=\"auto, (max-width: 240px) 100vw, 240px\" />","Di fronte all'accusa di associazione a delinquere siamo tutti/e \"Associazione a Resistere\"! 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Questo spudorato tentativo di chiudere i conti con la storia della conflittualità sociale torinese e valsusina rappresenta un pericoloso precedente per chiunque provi ad organizzarsi politicamente non solo in città, ma in tutta Italia: sotto accusa non c'è solo una storia decennale fatta di manifestazioni, occupazioni, scioperi e passeggiate in Val Susa, ma la possibilità stessa di organizzarsi insieme per trovare risposte concrete ai bisogni sociali, che si tratti di difendere insieme le famiglie dagli sfratti di cui Torino è capitale italiana, una Valle dalla cementificazione di un progetto infrastrutturale dannoso per l'ambiente e le tasche di tutti/e, le nostre strade dalla presenza dell'estrema destra.\r\n\r\nDi fronte ad un teorema giudiziario come quello che ci troviamo di fronte è necessario riaffermare che le lotte sociali, lo stare insieme, l'associarsi per resistere e praticare insieme un'alternativa collettiva alla realtà di miseria, di guerra, di discriminazione e di razzismo che rappresenta la quotidianità che Procura e questura di Torino vogliono a tutti i costi difendere. 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\r\n\r\nDa questa domanda, lanciata provocatoriamente dalla Signora Bulian durante il servizio a intento diffamatorio di Quarta Repubblica, parte la controrisposta che lo Spazio Popolare Neruda ha presentato nella conferenza stampa indetta direttamente sotto la Rai.\r\n\r\nLa sede per la conferenza stampa è stata scelta in segno di protesta ad un meccanismo giornalistico che dopo aver diffamato lo spazio, riprendendo accuse false e già smentite nel 2020, stralci di intercettazioni decontestualizzate condite con tentativi di giornalisti di raccimolare testimonianze \"aspettato fuori dal nostro portone in attesa di chissà quale scoop\", ha poi silenziato la riposta e la presa di parola dello spazio stesso.\r\n\r\nInfatti nella sede di due trasmissioni televisive, la prima a \"Quarta Repubblica\" e la seconda allo \"Stato delle Cose\" è stata messa in moto una ben conosciuta macchina del fango mediatica, che più e più volte si è accanita contro gli spazi sociali.\r\n\r\nDurante la coferenza stampa sono state smentite, dagli inquilini del Neruda, le accuse di Blessing, la donna che ha accusato lo spazio di aver causato il suo aborto, ma che in realtà viene testimoniato non essere incinta, sottolineando come l'allontanamento del suo compagno era legato a problemi derivanti dallo spaccio dello stesso.\r\n\r\nE' stata evidenziata l'importanza fondamentale dello spazio come risposta all'incuria sistemica delle istituzioni e all'assenza di un welfare garantito per tutti, smarcando lo spazio dalle accuse di sfruttamento delle persone che quello spazio lo vive, riportando sotto gli occhi di tutti la realtà: le varie persone che animano lo spazio hanno raccontato della ricchezza che rappresenta dal Doposcuola per bambini, Rassegne di teatro e Circo, Corsi gratuiti di Italiano e di Arabo, la Palestra Popolare Autogestita, fino allo spazio artistico \"Artiste estinte\".\r\n\r\nAl vostro ascolto un montato, curato dalla nostra redazione, della conferenza stampa che ha raccontato la varietà delle attività e della vita che anima il Neruda:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/ConferenzaNeruda.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAl presidio è stata anche ricordata la data del 31 Marzo in cui è stato lanciato un presidio fuori dal tribunale, data in cui dovrà essere emessa la sentenza del processo nella cui sede sono state tirate fuori \"tutte le bugie sulla vita dello spazio Neruda\".","22 Febbraio 2025","2025-02-22 14:46:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/WhatsApp-Image-2025-02-22-at-14.13.58-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"223\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/WhatsApp-Image-2025-02-22-at-14.13.58-300x223.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/WhatsApp-Image-2025-02-22-at-14.13.58-300x223.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/WhatsApp-Image-2025-02-22-at-14.13.58-1024x760.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/WhatsApp-Image-2025-02-22-at-14.13.58-768x570.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/WhatsApp-Image-2025-02-22-at-14.13.58-1536x1139.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/WhatsApp-Image-2025-02-22-at-14.13.58.jpeg 1599w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La parola al Neruda: Conferenza Stampa sotto la Rai",1740234977,[225,258,259,227],"http://radioblackout.org/tag/conferenza-stampa/","http://radioblackout.org/tag/repressione-delle-lotte-sociali/",[32,261,262,28],"Conferenza stampa","repressione delle lotte sociali",{"post_content":264},{"matched_tokens":265,"snippet":266,"value":267},[19],"smentite nel 2020, stralci di \u003Cmark>intercettazioni\u003C/mark> decontestualizzate condite con tentativi di","Ma non siete stanchi di sentire solo la versione dell'accusa? 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Tra le tante imputazioni formulate dalla Procura (sono 72 i reati contestati), spicca quella per il reato associativo – originariamente qualificato come associazione sovversiva e poi derubricato nel delitto di associazione per delinquere aggravata rivolto a 16 militanti del centro sociale Askatasuna. Il processo è ormai alle ultime battute, si sono quasi del tutto esaurite le discussioni delle diverse parti processuali, ma si sono verificati in questi giorni alcuni fatti che meritano di essere segnalati. Sono stati trasmessi in data 20 e 27 gennaio, sul canale televisivo di Retequattro, dei servizi giornalistici, nell’ambito della trasmissione Quarta Repubblica, fortemente ostili nei confronti di Askatasuna e del suo ruolo nell’ambito del conflitto sociale torinese e valsusino, con evidenti richiami al processo in corso. Si tratta di servizi che accostano disinvoltamente le vicende che riguardano il centro sociale con filmati che poco o nulla c’entrano con lo stesso, che utilizzano e mostrano, in contrasto con una specifica previsione legislativa, del materiale\r\nprodotto dalla Digos nel corso delle indagini.\r\nIn secondo luogo, a Torino, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del 25 gennaio scorso, Enrico Aimi, che interveniva in qualità di membro laico e rappresentante del CSM, si è pubblicamente complimentato con l’Avvocatura distrettuale dello Stato per la richiesta di risarcimento dei danni (avanzata nei confronti degli imputati nell’interesse della presidenza del consiglio e dei ministeri\r\ndell’interno e della difesa), per oltre 6 milioni di euro, a fronte, sono le sue parole, “delle devastazioni causate da alcuni centri sociali nei cantieri TAV in Val di Susa”. Subito dopo, nella stessa occasione, la Procuratrice Generale presso la Corte d’Appello ha rincarato la dose, richiamando esplicitamente nel suo intervento le indagini svolte nel processo penale in corso, che dimostrerebbero che i militanti del centro sociale “hanno strutturato una progettualità volta ad innalzare il livello di conflittualità contro le Istituzioni intercettando le tensioni sociali al fine di permearle dentro un’apparente solidarietà, hanno assunto la regia della mobilitazione violenta in Val di Susa, hanno realizzato una struttura organizzativa complessa che consentisse loro di confidare anche sul consenso di una parte dell’opinione pubblica”.\r\nSi tratta di un resoconto abbondantemente ripreso dai giornali locali e nazionali, con intere pagine dedicate alla questione e titoli come “Affondo di Musti su Askatasuna. E’ loro la regia della violenza, Torino capitale dell’eversione”. Tutto ciò ci inquieta profondamente come avvocati e come cittadini.\r\nTale esposizione mediatica rischia di compromettere profondamente la necessaria tranquillità e riservatezza, nonostante il suo carattere pubblico, che deve circondare un processo penale. Per dirla con Hanna Arendt, la giustizia “richiede isolamento, vuole più dolore che collera, prescrive che ci si astenga il più possibile dal mettersi in vista”.\r\n\r\nAl di là dei servizi televisivi, della cui correttezza risponderanno al più gli autori nelle opportune sedi giudiziarie, che il rappresentante di un organo di rilievo costituzionale approvi, senza nemmeno conoscerla (perché se avesse avuto modo di leggerla forse avrebbe intuito le innumerevoli lacune e incongruenze che, a nostro parere, la costellano), una richiesta vertiginosa di danno nei confronti di alcuni cittadini è cosa che lascia stupiti.\r\n\r\nMa ancor di più stupiscono le parole di un’autorevole magistrata della Procura Generale che, davanti ad una platea composta di giudici dello stesso distretto in cui si svolge il processo, commenti lo stesso con accenti di particolare perentorietà, in contrasto con il valore del dubbio e la prudenza del giudizio, entrando nel merito di una concreta vicenda giudiziaria e anticipandone quasi l’esito. Tutto ciò in contrasto con un principio assiologico del nostro ordinamento, costituito dalla presunzione di non colpevolezza degli imputati, con le regole di galateo istituzionale e anche di specifiche norme di legge, che dovrebbero sconsigliare gli interventi pubblici su un processo in via di definizione.\r\n\r\nTorino, 28 gennaio 2025.\r\n\r\nValentina Colletta\r\nSara Gamba\r\nDanilo Ghia\r\nValentina Groppo\r\nRoberto Lamacchia\r\nClaudio Novaro\r\nGianluca Vitale\r\n\r\n \r\n\r\nper maggiori informazioni: https://associazionearesistere.org","29 Gennaio 2025","2025-01-29 16:39:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/askatasuna-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/askatasuna-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/askatasuna-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/askatasuna-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/askatasuna.jpg 992w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Processo Askatasuna/NoTav: il collegio di difesa prende parola",1738168609,[223,286,287,288],"http://radioblackout.org/tag/notav/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[17,290,291,15],"notav","repressione",{"post_content":293},{"matched_tokens":294,"snippet":295,"value":296},[19],"il solito montaggio tendenzioso di \u003Cmark>intercettazioni\u003C/mark> audio (peraltro non consentito dall'ultimo","Mentre il processo contro 28 compagn* del centro sociale Askatasuna e militanti No Tav della Val Susa per \"associazione a delinquere\" sta giungendo al termine del 1° grado - con la richiesta di complessivi 88 anni di carcere e una penale di 7 milioni di euro - assistiamo ad alcune sbilanciate mosse propagandistiche a mezzo televisivo (alcuni servizi andati in onda la scorsa settimana in prima serata su Rete4) per forzare in qualche modo la percezione di quello che si sta giudicando nelle aule di tribunale, con la sovraesposizione del punto di vista della Questura di Torino e il solito montaggio tendenzioso di \u003Cmark>intercettazioni\u003C/mark> audio (peraltro non consentito dall'ultimo codice di procedura penale).\r\n\r\nCome se non bastasse, in alcune recenti occasioni istituzionali, alcune figure non di secondo piano della Magistratura prendono parola per esprimere giudizi ricalcati pedissequamente sulle tesi dell'accusa (di un processo non ancora concluso) quasi a dare per scontate (orientare?) le condanne richieste.\r\n\r\nContro questa ingerenza indebita si sono espressi in forma chiara e puntuale gli avvocati del collegio di difesa del processo, con un comunicato che sotto riportiamo.\r\n\r\nAbbiamo raggiunto al telefono l'avvocato Claudio Novaro per ragionare sui nodi sollevati dal comunicato degli avvocati della difesa\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/novaro_processso_aska_2025.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nComunicato difensori No Tav su ingerenze illegittime nel Processo Sovrano\r\nSiamo i difensori di alcuni attivisti del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav, imputati in un processo attualmente in corso avanti alla prima sezione del Tribunale di Torino. 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Partendo dal dl antiterrorismo (ormai stralciato e rimandato al dl intercettazioni) parliamo della situazione attuale in europa riguardo le intercettazioni.\r\n\r\nPassiamo poi a parlare di censura e quindi dell'AGCOM.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/03/ror-150328_1224-malwaresarzana.Nuovo_.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDurata della prima parte: 42minuti\r\n\r\nNella seconda parte facciamo alcuni esempi reali di tecnologie molto invasive: malware e nuove forme di intercettazioni telefoniche. 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Inizio a fare un discorso che non c’entra un cazzo con il problema delle CA e parlo di redirezione del traffico, poi mi riprendo e torno sul tema. Parlando della Diginotar localizzo, non so perche’ il problema, sull’Iran, in realta’ una volta presi i certificati sono buoni da usare dappertutto. Non so perche’ mi ero fissato sull’Iran. La prima parte finisce con un accenno agli smartphone che poi non riprendiamo in questo senso. Dicendo facile avevo in mente sostanzialmente una roba tipo karmetasploit. Parlando dell’otr mi incasino un po’ nello spiegare la deniability, facevo riferimento a questo, potete prendere il testo integrale da http://www.cypherpunks.ca/otr\r\n\r\nInoltre parlo a lungo sulla questione delle domande reciproche, in realta’ avrei dovuto parlare del problema dei milionari socialisti, che e’ la soluzione di Otr al problema dell’autenticazione. Le domande sono solo uno stratagemma per avere qualcosa da confrontare. Pero’ iniziavo a essere un po’ cotto. Per capire perche’ hanno scelto le due domande e’ interessante questo studio sempre pubblicato su cypherpunk.ca. Ad un certo punto dico seven al posto di seventeen in relazione al bug di Microsoft trascinato avanti per 17 anni. 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recente Riforma delle Intercettazioni: l’architettura della raccolta e conservazione dati, il ruolo dei privati, i captatori informatici e la penetrazione dei computer, la superficie sorvegliante dell’IoT (Internet delle Cose).\r\nUn altro aspetto che sembra emergere da questa riforma, riguarda un rafforzamento dell’asimmetria di potere tra accusa e difesa, come descritto dalle parole dell’avv. 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Ne parliamo con Sandra Berardi dell’associazione Yairaiha.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/bcupcb-yairaiha-smcvsgim.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSullo sfondo della mancata assegnazione della appalto per il sistema JEDI, la nomina nel consiglio di amministrazione di Amazon del Generale Keith Alexander (ex direttore della NSA e responsabile del programma di sorveglianza di massa PRISM) rappresenta efficacemente l’attenzione che le BigTech nutrono per il settore militare, ma al contempo quanto queste grandi corporations stiano assomigliando sempre più ai nuovi “Stati-privati”, con i propri ministri della difesa, dell’istruzione, della salute.\r\nIn conclusione qualche riflessione sulle isterectomie coatte nei confronti di diverse recluse nei centri di detenzione dall’ICE (agenzia federale statunitense per il rastrellamento dei migranti) e la sua partnership con Palantir (colosso privato nell’elaborazione dati a fini di intelligence).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/bcupcb-gen-amazon-ice-palantir.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[estratti dalla puntata del 28 settembre 2020]\r\n\r\n \r\n\r\nNonostante l’ipocrita smarcatura riguardo alla fornitura di tecnologie di riconoscimento facciale alle forze dell’ordine statunitensi, Microsoft e i suoi servizi su Azure Cloud rappresentano la principale infrastruttura digitale dell’apparato repressivo americano: un’incubatrice di servizi che spaziano dalla sorveglianza del territorio alla polizia predittiva, fino ai veicoli MAPP.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/bcupcb-azure-cloud.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n[estratti dalla puntata del 14 settembre 2020]\r\n\r\n ","9 Ottobre 2020","2020-10-09 13:03:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/bcupcb-ocp-microsoft-200x110.jpg","Riforma intercettazioni, pestaggi in carcere, il Generale Amazon e la Polizia Microsoft",1602248619,[529,530],"http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/",[322,324],{"post_content":533,"post_title":537},{"matched_tokens":534,"snippet":535,"value":536},[382],"riflettere sulla recente Riforma delle \u003Cmark>Intercettazioni\u003C/mark>: l’architettura della raccolta e conservazione","[Estratti dalla puntata di Bello Come una Prigione Che Brucia del 5 ottobre 2020]\r\n\r\nInsieme a Riccardo Coluccini cerchiamo di riflettere sulla recente Riforma delle \u003Cmark>Intercettazioni\u003C/mark>: l’architettura della raccolta e conservazione dati, il ruolo dei privati, i captatori informatici e la penetrazione dei computer, la superficie sorvegliante dell’IoT (Internet delle Cose).\r\nUn altro aspetto che sembra emergere da questa riforma, riguarda un rafforzamento dell’asimmetria di potere tra accusa e difesa, come descritto dalle parole dell’avv. Fabio Anselmo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/bcupcb-ricc-intercet.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nNegli ultimi giorni, l’attenzione mediatica e parlamentare rispetto ai pestaggi avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere sembra voler caratterizzare l’eccezionalità e irripetibilità di una pratica decisamente diffusa, omettendo di “unire i puntini” rappresentati dai recenti casi di San Gimignano, Foggia, Torino, Viterbo e tanti altri. 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