","Un mese di sciopero della fame: interrotta messa alla Gran Madre [aggiornato]","post",1668944930,[58,59,60,61],"http://radioblackout.org/tag/41-bis/","http://radioblackout.org/tag/alfredo-cospito/","http://radioblackout.org/tag/interrotta-messa/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-della-fame/",[17,25,27,29],{"post_content":64,"post_title":69,"tags":73},{"matched_tokens":65,"snippet":67,"value":68},[66],"messa","di solidali ha interrotto la \u003Cmark>messa\u003C/mark> nella centrale chiesa della Gran","Torino - Domenica 20 novembre 2022, al 31° giorno di sciopero della fame del prigioniero anarchico Alfredo Cospito, al quale si sono uniti Juan Sorroche, Ivan Alocco e Anna Beniamino, un gruppo di solidali ha interrotto la \u003Cmark>messa\u003C/mark> nella centrale chiesa della Gran Madre.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nRilanciamo una prima diretta dalle frequenze di Radio Blackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/Diretta-GranMadre_20nov22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAggiornamento ore 11.30 - Un corteo si sta muovendo per le vie del centro scandendo slogan e rompendo il silenzio rispetto alla letalità del carcere, alla tortura del 41bis e dell'ergastolo ostativo.\r\n\r\nAggiornamento ore 11.45 - Il corteo raggiunge piazza Castello\r\n\r\nAGGIORNAMENTO:\r\n\r\nA corteo concluso raggiungiamo dai microfoni di Radio Blackout un compagno per proporre una sintesi di questa giornata di lotta e di solidarietà:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/sintesi-gran-madre_201122.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":70,"snippet":72,"value":72},[71,66],"interrotta","Un mese di sciopero della fame: \u003Cmark>interrotta\u003C/mark> \u003Cmark>messa\u003C/mark> alla Gran Madre [aggiornato]",[74,76,78,81],{"matched_tokens":75,"snippet":17},[],{"matched_tokens":77,"snippet":25},[],{"matched_tokens":79,"snippet":80},[71,66],"\u003Cmark>interrotta\u003C/mark> \u003Cmark>messa\u003C/mark>",{"matched_tokens":82,"snippet":29},[],[84,89,92],{"field":32,"indices":85,"matched_tokens":86,"snippets":88},[36],[87],[71,66],[80],{"field":90,"matched_tokens":91,"snippet":72,"value":72},"post_title",[71,66],{"field":93,"matched_tokens":94,"snippet":67,"value":68},"post_content",[66],1157451471441625000,{"best_field_score":97,"best_field_weight":98,"fields_matched":99,"num_tokens_dropped":44,"score":100,"tokens_matched":36,"typo_prefix_score":44},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",{"document":102,"highlight":121,"highlights":126,"text_match":129,"text_match_info":130},{"cat_link":103,"category":104,"comment_count":44,"id":105,"is_sticky":44,"permalink":106,"post_author":47,"post_content":107,"post_date":108,"post_excerpt":50,"post_id":105,"post_modified":109,"post_thumbnail":110,"post_thumbnail_html":111,"post_title":112,"post_type":55,"sort_by_date":113,"tag_links":114,"tags":120},[41],[43],"57529","http://radioblackout.org/2020/02/livraga-il-deviatoio-assassino-per-responsabilita-sistemiche/","Dopo una settimana in cui si è cercato di scaricare sull'errore umano di lavoratori che in genere da quell'errore umano perdono la vita, perché agiscono senza rete o per inesperienza dettata da criteri legati al profitto, dopo questa settimana in cui sono stati messi sotto accusa i lavoratori di turno, si pensa di risolvere con un deviatore difettoso, ma se il deviatore è difettoso va riscontrato, diagnosticato da una programmazione rigorosa e non consentire che i messaggi in cabina siano confortanti e non prevedano alcun disastro imminente.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alessandro, ferroviere della cub rail di Milano, ancora scorato e colpito dalla ennesima tragedia, che ha colpito i suoi colleghi innanzitutto e per l'ennesia volta il mondo del lavoro,privo di tutele e sicurezza – quella vera.\r\n\r\nNon è possibile rassegnarsi alle ricostruzioni dell'azienda\r\n\r\n \r\nCome ha anticipato nell'audio Alessandro sulla pubblicazione \"Cub Rail\" si può leggere la storia di due macchinisti morti il 16 febbraio 1920 allo stesso modo in cui si muore un secolo dopo e così sintetizzata nel sito http://cubferrovie.altervista.org/:\r\nAlle 17,25 del 16 Febbraio 1920 il treno merci 6385 a doppia trazione (47127 e 74003, agganciata a Fornello dopo aver effettuato un rinforzo ad un treno viaggiatori), che trasportava zucchero, fusti di olio pesante, masserie, cotone, cavalli di frisia, partito da Ronta in direzione Borgo San Lorenzo, precipitò dal \"Ponte di Caino\" nella scarpata sottostante a causa di un cedimento delle rotaie. Due frenatori, un macchinista e un fuochista si buttarono dal ponte riportando ferite non gravi. Il macchinista Alfredo Tamburini (33 anni) e il fuochista Vincenzo Monciatti (19 anni), del Deposito Locomotive di Firenze, rimasero al loro posto.\r\nVincenzo morì subito. Alfredo rimase incastrato tra le lamiere, ancora vivo. Per le atroci sofferenze, urlava supplicando che che gli venisse data una pistola per farla finita. Nessuno ebbe il coraggio di portargliela e Alfredo morì dissanguato appena dopo essere stato estratto dai soccorritori e trasportato all’Ospedale di Luco di Mugello.\r\nAlfredo e Vincenzo erano uniti da tante cose: socialisti entrambi, partecipanti a tutte le manifestazioni proletarie, reduci dal vittorioso sciopero dei ferrovieri italiani conclusosi il 29 gennaio, buoni e umili. Vincenzo era l'unico sostegno economico per la madre e i quattro fratellini. VENTICINQUEMILA persone parteciparono ai funerali a Firenze. A salutare per l'ultima volta Alfredo e Vincenzo, accompagnandoli coi vessilli rossi. Simboli della lotta per binari più sicuri e per un mondo migliore che non si è mai interrotta.\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/2020_02_13_Alessandro-cub_rail-MI.mp3\"][/audio]\r\n\r\ninfatti i ferrovieri dei sindacati di base il giorno dopo al deragliamento omicida son riusciti a organizzare uno sciopero partecipato nonostante il boicottaggio di ogni fonte di informazione\r\n\r\nComunicato Unitario per Livraga finale def\r\n\r\n \r\n\r\n ","14 Febbraio 2020","2020-02-16 09:25:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/Lodi_frecciarossa_deragliato-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"104\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/Lodi_frecciarossa_deragliato-300x104.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/Lodi_frecciarossa_deragliato-300x104.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/Lodi_frecciarossa_deragliato.jpg 660w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Livraga, il deviatoio assassino per responsabilità sistemiche",1581640213,[115,116,117,118,119],"http://radioblackout.org/tag/alta-velocita/","http://radioblackout.org/tag/deviatoio/","http://radioblackout.org/tag/disastro-ferroviario/","http://radioblackout.org/tag/livraga/","http://radioblackout.org/tag/lodi/",[23,21,31,19,15],{"post_content":122},{"matched_tokens":123,"snippet":124,"value":125},[66],"e non consentire che i \u003Cmark>messa\u003C/mark>ggi in cabina siano confortanti e","Dopo una settimana in cui si è cercato di scaricare sull'errore umano di lavoratori che in genere da quell'errore umano perdono la vita, perché agiscono senza rete o per inesperienza dettata da criteri legati al profitto, dopo questa settimana in cui sono stati messi sotto accusa i lavoratori di turno, si pensa di risolvere con un deviatore difettoso, ma se il deviatore è difettoso va riscontrato, diagnosticato da una programmazione rigorosa e non consentire che i \u003Cmark>messa\u003C/mark>ggi in cabina siano confortanti e non prevedano alcun disastro imminente.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alessandro, ferroviere della cub rail di Milano, ancora scorato e colpito dalla ennesima tragedia, che ha colpito i suoi colleghi innanzitutto e per l'ennesia volta il mondo del lavoro,privo di tutele e sicurezza – quella vera.\r\n\r\nNon è possibile rassegnarsi alle ricostruzioni dell'azienda\r\n\r\n \r\nCome ha anticipato nell'audio Alessandro sulla pubblicazione \"Cub Rail\" si può leggere la storia di due macchinisti morti il 16 febbraio 1920 allo stesso modo in cui si muore un secolo dopo e così sintetizzata nel sito http://cubferrovie.altervista.org/:\r\nAlle 17,25 del 16 Febbraio 1920 il treno merci 6385 a doppia trazione (47127 e 74003, agganciata a Fornello dopo aver effettuato un rinforzo ad un treno viaggiatori), che trasportava zucchero, fusti di olio pesante, masserie, cotone, cavalli di frisia, partito da Ronta in direzione Borgo San Lorenzo, precipitò dal \"Ponte di Caino\" nella scarpata sottostante a causa di un cedimento delle rotaie. Due frenatori, un macchinista e un fuochista si buttarono dal ponte riportando ferite non gravi. Il macchinista Alfredo Tamburini (33 anni) e il fuochista Vincenzo Monciatti (19 anni), del Deposito Locomotive di Firenze, rimasero al loro posto.\r\nVincenzo morì subito. Alfredo rimase incastrato tra le lamiere, ancora vivo. Per le atroci sofferenze, urlava supplicando che che gli venisse data una pistola per farla finita. Nessuno ebbe il coraggio di portargliela e Alfredo morì dissanguato appena dopo essere stato estratto dai soccorritori e trasportato all’Ospedale di Luco di Mugello.\r\nAlfredo e Vincenzo erano uniti da tante cose: socialisti entrambi, partecipanti a tutte le manifestazioni proletarie, reduci dal vittorioso sciopero dei ferrovieri italiani conclusosi il 29 gennaio, buoni e umili. Vincenzo era l'unico sostegno economico per la madre e i quattro fratellini. VENTICINQUEMILA persone parteciparono ai funerali a Firenze. A salutare per l'ultima volta Alfredo e Vincenzo, accompagnandoli coi vessilli rossi. Simboli della lotta per binari più sicuri e per un mondo migliore che non si è mai \u003Cmark>interrotta\u003C/mark>.\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/2020_02_13_Alessandro-cub_rail-MI.mp3\"][/audio]\r\n\r\ninfatti i ferrovieri dei sindacati di base il giorno dopo al deragliamento omicida son riusciti a organizzare uno sciopero partecipato nonostante il boicottaggio di ogni fonte di informazione\r\n\r\nComunicato Unitario per Livraga finale def\r\n\r\n \r\n\r\n ",[127],{"field":93,"matched_tokens":128,"snippet":124,"value":125},[66],1155199637401895000,{"best_field_score":131,"best_field_weight":132,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":44,"score":133,"tokens_matched":36,"typo_prefix_score":14},"1112369528832",14,"1155199637401895025",6646,{"collection_name":55,"first_q":27,"per_page":136,"q":27},6,{"facet_counts":138,"found":99,"hits":156,"out_of":236,"page":14,"request_params":237,"search_cutoff":33,"search_time_ms":238},[139,147],{"counts":140,"field_name":145,"sampled":33,"stats":146},[141,143],{"count":14,"highlighted":142,"value":142},"anarres",{"count":14,"highlighted":144,"value":144},"I Bastioni di Orione","podcastfilter",{"total_values":36},{"counts":148,"field_name":32,"sampled":33,"stats":155},[149,151,153],{"count":14,"highlighted":150,"value":150},"fest",{"count":14,"highlighted":152,"value":152},"guerra",{"count":14,"highlighted":154,"value":154},"Bastioni di Orione",{"total_values":99},[157,186,213],{"document":158,"highlight":169,"highlights":176,"text_match":181,"text_match_info":182},{"comment_count":44,"id":159,"is_sticky":44,"permalink":160,"podcastfilter":161,"post_author":47,"post_content":162,"post_date":49,"post_excerpt":50,"post_id":159,"post_modified":163,"post_thumbnail":52,"post_title":164,"post_type":165,"sort_by_date":166,"tag_links":167,"tags":168},"78365","http://radioblackout.org/podcast/un-mese-di-sciopero-della-fame-messa-interrotta-alla-gran-madre/",[],"Torino - Domenica 20 novembre 2022, al 31° giorno di sciopero della fame del prigioniero anarchico Alfredo Cospito, al quale si sono uniti Juan Sorroche, Ivan Alocco e Anna Beniamino, un gruppo di solidali ha interrotto la messa nella centrale chiesa della Gran Madre.\r\n\r\nRilanciamo una prima diretta dalle frequenze di Radio Blackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/Diretta-GranMadre_20nov22NEW.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAggiornamento ore 11.30 - Un corteo si sta muovendo per le vie del centro scandendo slogan e rompendo il silenzio rispetto alla letalità del carcere, alla tortura del 41bis e dell'ergastolo ostativo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/Diretta-viaPo-20nov22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAggiornamento ore 12 - Il corteo si è concluso in Piazza Castello\r\n\r\n \r\n\r\nA breve pubblicheremo una diretta di riepilogo di questa mattinata di solidarietà\r\n\r\n ","2022-11-20 12:36:07","Un mese di sciopero della fame: messa interrotta alla Gran Madre","podcast",1668947767,[],[],{"post_content":170,"post_title":173},{"matched_tokens":171,"snippet":67,"value":172},[66],"Torino - Domenica 20 novembre 2022, al 31° giorno di sciopero della fame del prigioniero anarchico Alfredo Cospito, al quale si sono uniti Juan Sorroche, Ivan Alocco e Anna Beniamino, un gruppo di solidali ha interrotto la \u003Cmark>messa\u003C/mark> nella centrale chiesa della Gran Madre.\r\n\r\nRilanciamo una prima diretta dalle frequenze di Radio Blackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/Diretta-GranMadre_20nov22NEW.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAggiornamento ore 11.30 - Un corteo si sta muovendo per le vie del centro scandendo slogan e rompendo il silenzio rispetto alla letalità del carcere, alla tortura del 41bis e dell'ergastolo ostativo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/Diretta-viaPo-20nov22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAggiornamento ore 12 - Il corteo si è concluso in Piazza Castello\r\n\r\n \r\n\r\nA breve pubblicheremo una diretta di riepilogo di questa mattinata di solidarietà\r\n\r\n ",{"matched_tokens":174,"snippet":175,"value":175},[66,71],"Un mese di sciopero della fame: \u003Cmark>messa\u003C/mark> \u003Cmark>interrotta\u003C/mark> alla Gran Madre",[177,179],{"field":90,"matched_tokens":178,"snippet":175,"value":175},[66,71],{"field":93,"matched_tokens":180,"snippet":67,"value":172},[66],1157451471441100800,{"best_field_score":183,"best_field_weight":184,"fields_matched":36,"num_tokens_dropped":44,"score":185,"tokens_matched":36,"typo_prefix_score":44},"2211897868288",15,"1157451471441100922",{"document":187,"highlight":201,"highlights":206,"text_match":209,"text_match_info":210},{"comment_count":44,"id":188,"is_sticky":44,"permalink":189,"podcastfilter":190,"post_author":47,"post_content":191,"post_date":192,"post_excerpt":50,"post_id":188,"post_modified":193,"post_thumbnail":194,"post_title":195,"post_type":165,"sort_by_date":196,"tag_links":197,"tags":200},"98428","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-05-06-2025-lusb-ucraino-ci-ha-intercettati-mentre-parlavamo-delloperazione-ragnatela-e-bombardato-il-segnale-le-macerie-hanno-soffocato-anche-il-neopresidente-coreano/",[144],"Strano destino quello della puntata radiofonica di oggi, che è stata bombardata da un intrigo internazionale che sospettiamo veda un piano di disturbo della frequenza da parte dell’Usb ucraino. La sua diffusione si è interrotta improvvisamente e quindi il mezzo del podcast aggiunge una sulfurea luce di clandestinità alla diffusione della puntuta e acuta analisi di Francesco Dall’Aglio proprio ispirata dallo studio della messa in atto e delle conseguenze dell’Operazione Ragnatela che ha visto l’abbattimento al suolo di velivoli appartenenti alla Triade nucleare russa, un brillante episodio della guerra asimmetrica ucraina, in corso parallelamente a quella classica di occupazione russa che avanza nel Sudovest del paese.\r\n\r\nL’altro approfondimento preparato e non ancora trasmesso riguarda l’epilogo – per ora – del tentato golpe del 3 dicembre in Corea, che ha visto la vittoria elettorale di Lee Jae-myung, candidato democratico che si contrapponeva a Kim Moon-soo, il candidato del partito conservatore, il cui esponente aveva ordito il golpe sventato da un’insurrezione popolare anodina nella penisola. Le caratteristiche del nuovo presidente sono fatte di luce (speranze di composizione dei conflitti nell’area e di miglioramento del welfare all’interno) e ombre (lo stato coreano è caratterizzato da misoginia e discriminazione, e Lee Jae-myung non ha espresso particolari contrapposizioni. Ma ne abbiamo parlato con Rosella Ideo, decana dei coreanisti italiani, la massima studiosa di questioni coreane con un particolare approccio progressista alla materia.\r\n\r\n\r\n\r\nL’impresa coronata da uno spettacolare successo dei Servizi ucraini nell’attacco preparato per un anno e mezzo – dunque con la complicità dell’amministrazione Biden? – va analizzata sia nelle sue pieghe più tecniche fino alla valutazione degli strumenti bellici in campo (perché indicano la vera entità del danno e dell’umiliazione della retorica russa), sia nelle conseguenze scatenate a livello di diplomazie, con il sicuro lavoro frenetico di telefonate tra Rubio e Lavrov per verificare conoscenze, responsabilità e se si sia elevato il livello della guerra verso coinvolgimenti occidentali e mezzi più sofisticati di assistenza.\r\nFrancesco Dall’Aglio si applica con la consueta efficacia a riconoscere dettagli, concetti di terrorismo (non dimenticando l’attacco al treno civile e al ponte sulla Crimea) e interpretazioni dei dati rilevabili, avendo competenze sui mezzi in campo e acume nel disvelare strategie: il risultato è molto diverso dalle veline della propaganda militare, ma anche dal volo cieco degli articoli della stampa occidentale e dal balbettio italiano.\r\nCi sono due guerre in corso: una sul campo con l’avanzata russa, l’altra di propaganda asimmetrica, entrambe in preparazione dell’ancora lontano momento della trattativa.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/5KVmX0DOEAJuSu9XMUdno6?si=8bzpNjvgSGuhjA0ZneNnGw\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/IntrigoSatellitare_SciameUAS.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQui si trovano i precedenti episodi che analizzano lo stato di guerra e l'escalation in corso.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nProblemi economici e rintontonimento evangelico; misoginia fatta sistema e discriminazione di classe e razzista nei confronti di immigrazione interna e straniera (per esempio gli afgani); società meritocratica, verticistica e fondata sulla competizione, affossata nel peggior inverno demografico del mondo… questi alcuni dei mali che dipingono la società sudcoreana fatta a pezzi da Yoon Suk-yeol, il presidente meno amato della storia coreana e che aveva tentato il tutto per tutto con il tentato golpe presidenziale del 3 dicembre, rimosso a fatica dall’insurrezione popolare e dalla difesa del parlamento che era già stato accerchiato dalle truppe fedeli al presidente, posto sotto impeachment. E ora a processo per insurrezione, dopo una politica di feroce persecuzione nei confronti del Partito democratico.\r\nDi contro Lee Jae-myung, già nelle sue funzioni il giorno dopo le elezioni del 3 giugno, propone i “4 giorni e mezzo” di lavoro settimanale, un welfare più esteso, buoni spesa per le piccole imprese, sussidi per infanzia, giovani e anziani, ampliare i servizi pubblici di assistenza alle famiglie e alle persone con disabilità, e a potenziare il sostegno per l’alloggio; spiega che intende tollerare le differenze, per superare il vuoto di potere e il disastro economico, perché è vero che ha vinto con il 49% dei voti, ma se la destra non fosse stata divisa tra il partito di Kim Moon-soo, il candidato del Partito conservatore, e quello di estrema destra (il più votato dai giovanissimi) anche questa volta avrebbe prevalso il pensiero di estrema destra: infatti è la destra che ha fatto harakiri altrimenti i moderati democratici non avrebbero certo conquistato il potere in una società ancora così profondamente conservatrice, elitaria e repressiva.\r\nUno dei primi impegni del nuovo presidente è quella di arrivare a una distensione graduale con la Corea di Kim Jong-un (attualmente molto legata ai russi, dopo l’impegno bellico in Ucraina e gli scambi in armi), forse l’unica comunanza con Trump, col quale dovrà rapidamente negoziare i dazi (la Corea è uno dei massimi esportatori di acciaio, per esempio).\r\nIl Partito Democratico è progressista per gli standard della Corea del Sud, che ha una società piuttosto conservatrice e patriarcale. Lee fa parte dell’ala più progressista del partito, ma ha comunque posizioni da conservatore in materia di diritti delle persone LGBT+ e di diritti delle donne. Rispetto a un altro mandato del Partito del Potere Popolare, che è assai filostatunitense (e filotrumpiano in un pezzo del suo elettorat0), da Lee ci si attende un approccio meno accomodante nei confronti del governo degli Stati Uniti, che comunque riconosce come il principale alleato del suo paese. Altra promessa è quelal di rinsaldare un asse indopacifico comprendente la Cina e persino il Giappone, anche se l’atteggiamento nei confronti di Tokyo è sempre stato molto gelido, per le atrocità e lo schiavismo anche e soprattutto sessuale perpetrato durante a Seconda guerra mondiale dall’impero nipponico e dalle sue truppe nella penisola.\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/forti-passioni-coreane-impongono-una-svolta-a-seul--66424392\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/TransizioneLampo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nGli altri episodi di approfondimenti sulla regione indopacifica si trovano qui.","6 Giugno 2025","2025-06-18 16:30:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 05/06/2025 - L’USB UCRAINO CI HA INTERCETTATI MENTRE PARLAVAMO DELL'OPERAZIONE RAGNATELA E BOMBARDATO IL SEGNALE, LE MACERIE HANNO SOFFOCATO ANCHE IL NEOPRESIDENTE COREANO LEE JAE-MYUNG",1749251744,[198,199],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/","http://radioblackout.org/tag/fest/",[154,150],{"post_content":202},{"matched_tokens":203,"snippet":204,"value":205},[71],"La sua diffusione si è \u003Cmark>interrotta\u003C/mark> improvvisamente e quindi il mezzo","Strano destino quello della puntata radiofonica di oggi, che è stata bombardata da un intrigo internazionale che sospettiamo veda un piano di disturbo della frequenza da parte dell’Usb ucraino. La sua diffusione si è \u003Cmark>interrotta\u003C/mark> improvvisamente e quindi il mezzo del podcast aggiunge una sulfurea luce di clandestinità alla diffusione della puntuta e acuta analisi di Francesco Dall’Aglio proprio ispirata dallo studio della \u003Cmark>messa\u003C/mark> in atto e delle conseguenze dell’Operazione Ragnatela che ha visto l’abbattimento al suolo di velivoli appartenenti alla Triade nucleare russa, un brillante episodio della guerra asimmetrica ucraina, in corso parallelamente a quella classica di occupazione russa che avanza nel Sudovest del paese.\r\n\r\nL’altro approfondimento preparato e non ancora trasmesso riguarda l’epilogo – per ora – del tentato golpe del 3 dicembre in Corea, che ha visto la vittoria elettorale di Lee Jae-myung, candidato democratico che si contrapponeva a Kim Moon-soo, il candidato del partito conservatore, il cui esponente aveva ordito il golpe sventato da un’insurrezione popolare anodina nella penisola. Le caratteristiche del nuovo presidente sono fatte di luce (speranze di composizione dei conflitti nell’area e di miglioramento del welfare all’interno) e ombre (lo stato coreano è caratterizzato da misoginia e discriminazione, e Lee Jae-myung non ha espresso particolari contrapposizioni. Ma ne abbiamo parlato con Rosella Ideo, decana dei coreanisti italiani, la massima studiosa di questioni coreane con un particolare approccio progressista alla materia.\r\n\r\n\r\n\r\nL’impresa coronata da uno spettacolare successo dei Servizi ucraini nell’attacco preparato per un anno e mezzo – dunque con la complicità dell’amministrazione Biden? – va analizzata sia nelle sue pieghe più tecniche fino alla valutazione degli strumenti bellici in campo (perché indicano la vera entità del danno e dell’umiliazione della retorica russa), sia nelle conseguenze scatenate a livello di diplomazie, con il sicuro lavoro frenetico di telefonate tra Rubio e Lavrov per verificare conoscenze, responsabilità e se si sia elevato il livello della guerra verso coinvolgimenti occidentali e mezzi più sofisticati di assistenza.\r\nFrancesco Dall’Aglio si applica con la consueta efficacia a riconoscere dettagli, concetti di terrorismo (non dimenticando l’attacco al treno civile e al ponte sulla Crimea) e interpretazioni dei dati rilevabili, avendo competenze sui mezzi in campo e acume nel disvelare strategie: il risultato è molto diverso dalle veline della propaganda militare, ma anche dal volo cieco degli articoli della stampa occidentale e dal balbettio italiano.\r\nCi sono due guerre in corso: una sul campo con l’avanzata russa, l’altra di propaganda asimmetrica, entrambe in preparazione dell’ancora lontano momento della trattativa.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/5KVmX0DOEAJuSu9XMUdno6?si=8bzpNjvgSGuhjA0ZneNnGw\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/IntrigoSatellitare_SciameUAS.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQui si trovano i precedenti episodi che analizzano lo stato di guerra e l'escalation in corso.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nProblemi economici e rintontonimento evangelico; misoginia fatta sistema e discriminazione di classe e razzista nei confronti di immigrazione interna e straniera (per esempio gli afgani); società meritocratica, verticistica e fondata sulla competizione, affossata nel peggior inverno demografico del mondo… questi alcuni dei mali che dipingono la società sudcoreana fatta a pezzi da Yoon Suk-yeol, il presidente meno amato della storia coreana e che aveva tentato il tutto per tutto con il tentato golpe presidenziale del 3 dicembre, rimosso a fatica dall’insurrezione popolare e dalla difesa del parlamento che era già stato accerchiato dalle truppe fedeli al presidente, posto sotto impeachment. E ora a processo per insurrezione, dopo una politica di feroce persecuzione nei confronti del Partito democratico.\r\nDi contro Lee Jae-myung, già nelle sue funzioni il giorno dopo le elezioni del 3 giugno, propone i “4 giorni e mezzo” di lavoro settimanale, un welfare più esteso, buoni spesa per le piccole imprese, sussidi per infanzia, giovani e anziani, ampliare i servizi pubblici di assistenza alle famiglie e alle persone con disabilità, e a potenziare il sostegno per l’alloggio; spiega che intende tollerare le differenze, per superare il vuoto di potere e il disastro economico, perché è vero che ha vinto con il 49% dei voti, ma se la destra non fosse stata divisa tra il partito di Kim Moon-soo, il candidato del Partito conservatore, e quello di estrema destra (il più votato dai giovanissimi) anche questa volta avrebbe prevalso il pensiero di estrema destra: infatti è la destra che ha fatto harakiri altrimenti i moderati democratici non avrebbero certo conquistato il potere in una società ancora così profondamente conservatrice, elitaria e repressiva.\r\nUno dei primi impegni del nuovo presidente è quella di arrivare a una distensione graduale con la Corea di Kim Jong-un (attualmente molto legata ai russi, dopo l’impegno bellico in Ucraina e gli scambi in armi), forse l’unica comunanza con Trump, col quale dovrà rapidamente negoziare i dazi (la Corea è uno dei massimi esportatori di acciaio, per esempio).\r\nIl Partito Democratico è progressista per gli standard della Corea del Sud, che ha una società piuttosto conservatrice e patriarcale. Lee fa parte dell’ala più progressista del partito, ma ha comunque posizioni da conservatore in materia di diritti delle persone LGBT+ e di diritti delle donne. Rispetto a un altro mandato del Partito del Potere Popolare, che è assai filostatunitense (e filotrumpiano in un pezzo del suo elettorat0), da Lee ci si attende un approccio meno accomodante nei confronti del governo degli Stati Uniti, che comunque riconosce come il principale alleato del suo paese. Altra promessa è quelal di rinsaldare un asse indopacifico comprendente la Cina e persino il Giappone, anche se l’atteggiamento nei confronti di Tokyo è sempre stato molto gelido, per le atrocità e lo schiavismo anche e soprattutto sessuale perpetrato durante a Seconda guerra mondiale dall’impero nipponico e dalle sue truppe nella penisola.\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/forti-passioni-coreane-impongono-una-svolta-a-seul--66424392\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/TransizioneLampo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nGli altri episodi di approfondimenti sulla regione indopacifica si trovano qui.",[207],{"field":93,"matched_tokens":208,"snippet":204,"value":205},[71],1155199671761633300,{"best_field_score":211,"best_field_weight":132,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":44,"score":212,"tokens_matched":36,"typo_prefix_score":44},"1112386306048","1155199671761633393",{"document":214,"highlight":227,"highlights":232,"text_match":129,"text_match_info":235},{"comment_count":44,"id":215,"is_sticky":44,"permalink":216,"podcastfilter":217,"post_author":142,"post_content":218,"post_date":219,"post_excerpt":50,"post_id":215,"post_modified":220,"post_thumbnail":221,"post_title":222,"post_type":165,"sort_by_date":223,"tag_links":224,"tags":226},"90499","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-7-giugno-votare-ma-no-sommossa-al-cpr-di-gradisca-il-tempo-sospeso-e-la-violenza-istituzionale-per-i-senza-carte-smilitarizzare-la-citta-i-nuovi-bombardieri-di-leonardoc/",[142],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/2024-06-07-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nVotare? Ma no!\r\nIl voto è uno dei rituali cardine della democrazia rappresentativa, uno strumento di ricambio delle élite, con il quale non si misura tanto il consenso a questo o quel partito, quanto alla delega in bianco su cui si regge l’intero sistema.\r\nAl di là di programmi, slogan e dichiarazioni di intenti, chi viene eletto non ha alcun mandato imperativo, ma un semplice impegno verbale, che può essere costantemente disatteso, senza portare alla decadenza del delegato.\r\nLa democrazia serve ad alimentare l’illusione che esista una sovranità popolare, cui ciascuno partecipa recandosi alle urne.\r\nNei fatti le regole che la sottendono, difese da un nutrito corpo di armati, impediscono e non consentono la partecipazione alle decisioni sulla vita di noi tutti. É un gioco a carte truccate.\r\nNe abbiamo parlato con Tiziano Antonelli\r\n\r\nGradisca. Sommossa al CPR\r\nA fine maggio nel Centro di detenzione amministrativa di Gradisca di Isonzo, è scoppiata una sommossa, sedata con la forza da polizia, carabinieri e militari. Un’intera area del CPR è stata distrutta.\r\nDa quando il governo ha deciso il prolungamento a 18 mesi del periodo massimo di reclusione per i migranti senza documenti, i Centri italiani sono in crescente ebollizione. Chi finisce in un centro viene condannato ad una pena detentiva di un anno e mezzo di reclusione. Alcuni vengono deportati prima, ma per quelli che provengono da paesi con i quali non ci sono accordi di rimpatrio è prigione.\r\nCe ne ha parlato Raffaele di Trieste\r\n\r\nAttesa presso l’Ufficio Immigrazione. Racconto di una mattina a Torino\r\nOgni città ha un Ufficio Immigrazione della questura. Qui le persone giungono per richiedere documenti, rinnovarli. Spesso riconosciamo questi luoghi per le code di uomini e donne fuori dall’ingresso; a volte la normalità è interrotta da proteste. A Torino l’Ufficio Immigrazione è situato in corso Verona, a pochi passi dalla Dora. Vicino si trovano il blocco oscuro del centro direzionale Lavazza e il cantiere che trasformerà il vecchio mercato all’ingrosso dei fiori in un’area sportiva con palestra e piscina. L’edificio della questura è ampio e spazioso, ma le persone devono attendere ore in coda, ogni mattina, sull’asfalto del piazzale antistante. La polizia amministra l’ordine pubblico, dispone barriere e redarguisce; accanto un furgoncino vende brioche, bibite e caffè, fototessere e servizi di fotocopia. Un’amica, che desidera rispondere al nome di Selma Arnaldo, trascorre mattine qui perché è in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno. Selma ha scritto il racconto di una giornata d’attesa. (da Monitor Italia)\r\n\r\nTorino. In strada per smilitarizzare la città\r\nCome sempre il 2 giugno la Repubblica ha celebrato sé stessa con esibizioni militari, parate e commemorazioni. Una “festa” nazionalista e militarista.\r\nUna “festa” che anche quest’anno è stata contestata attivamente in due giornate di informazione e lotta.\r\n\r\nLeonardo. Squadriglie di bombardieri tra IA e massacri del futuro\r\nIL 14 dicembre dello scorso anno i governi italiano, giapponese e britannico hanno sottoscritto l’accordo sul Global Combat Air Programme, che prevede la progettazione e realizzazione, da parte di Leonardo, Mitsubishi e BAE Systems, di un nuovo cacciabombardiere, destinato a sostituire Eurofighter ed F35.\r\nIn questo modo viene garantito un futuro anche allo stabilimento Alenia di Caselle Torinese, che terminate le commesse per gli Eurofighter, si rinnoverà per i nuovi, ancor più mortali velivoli da guerra. \r\nGrazie ad un’intervista uscita sull’edizione torinese del Corsera oggi ne sappiamo di più.\r\nl PC2lab di Leonardo a Torino è un vero e proprio centro di sviluppo e prototipazione di modelli e scenari virtuali al servizio della concezione dei velivoli del futuro, droni e caccia di quinta generazione.\r\nÉ in questo Laboratorio che è in gestazione il Global Combat Air Programme. Non si tratta (solo) di un nuovo cacciabombardiere, ma di un intero sistema di attacco aereo. Il pilota è previsto solo per l’areo a capo della squadriglia: gli altri arei saranno senza pilota governati di un’IA che si coordina con l’umano sull’aereo di testa.\r\nI combattimenti aerei con protagonisti piloti umani sono ormai archeologia. Le guerre nei cieli verranno combattute con asettica precisione da un sistema addestrato ad ogni possibile scenario, privo di emozioni e paure.\r\nA morire, oggi come in passato saranno sempre uomini, donne e bambini.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","13 Giugno 2024","2024-06-13 16:12:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/05-200x110.jpeg","Anarres del 7 giugno. Votare? Ma no! Sommossa al CPR di Gradisca. Il tempo sospeso e la violenza istituzionale per i senza carte. Smilitarizzare la città. I nuovi bombardieri di Leonardo&C...",1718295159,[225],"http://radioblackout.org/tag/guerra/",[152],{"post_content":228},{"matched_tokens":229,"snippet":230,"value":231},[71],"a volte la normalità è \u003Cmark>interrotta\u003C/mark> da proteste. A Torino l’Ufficio","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/2024-06-07-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nVotare? Ma no!\r\nIl voto è uno dei rituali cardine della democrazia rappresentativa, uno strumento di ricambio delle élite, con il quale non si misura tanto il consenso a questo o quel partito, quanto alla delega in bianco su cui si regge l’intero sistema.\r\nAl di là di programmi, slogan e dichiarazioni di intenti, chi viene eletto non ha alcun mandato imperativo, ma un semplice impegno verbale, che può essere costantemente disatteso, senza portare alla decadenza del delegato.\r\nLa democrazia serve ad alimentare l’illusione che esista una sovranità popolare, cui ciascuno partecipa recandosi alle urne.\r\nNei fatti le regole che la sottendono, difese da un nutrito corpo di armati, impediscono e non consentono la partecipazione alle decisioni sulla vita di noi tutti. É un gioco a carte truccate.\r\nNe abbiamo parlato con Tiziano Antonelli\r\n\r\nGradisca. Sommossa al CPR\r\nA fine maggio nel Centro di detenzione amministrativa di Gradisca di Isonzo, è scoppiata una sommossa, sedata con la forza da polizia, carabinieri e militari. Un’intera area del CPR è stata distrutta.\r\nDa quando il governo ha deciso il prolungamento a 18 mesi del periodo massimo di reclusione per i migranti senza documenti, i Centri italiani sono in crescente ebollizione. Chi finisce in un centro viene condannato ad una pena detentiva di un anno e mezzo di reclusione. Alcuni vengono deportati prima, ma per quelli che provengono da paesi con i quali non ci sono accordi di rimpatrio è prigione.\r\nCe ne ha parlato Raffaele di Trieste\r\n\r\nAttesa presso l’Ufficio Immigrazione. Racconto di una mattina a Torino\r\nOgni città ha un Ufficio Immigrazione della questura. Qui le persone giungono per richiedere documenti, rinnovarli. Spesso riconosciamo questi luoghi per le code di uomini e donne fuori dall’ingresso; a volte la normalità è \u003Cmark>interrotta\u003C/mark> da proteste. A Torino l’Ufficio Immigrazione è situato in corso Verona, a pochi passi dalla Dora. Vicino si trovano il blocco oscuro del centro direzionale Lavazza e il cantiere che trasformerà il vecchio mercato all’ingrosso dei fiori in un’area sportiva con palestra e piscina. L’edificio della questura è ampio e spazioso, ma le persone devono attendere ore in coda, ogni mattina, sull’asfalto del piazzale antistante. La polizia amministra l’ordine pubblico, dispone barriere e redarguisce; accanto un furgoncino vende brioche, bibite e caffè, fototessere e servizi di fotocopia. Un’amica, che desidera rispondere al nome di Selma Arnaldo, trascorre mattine qui perché è in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno. Selma ha scritto il racconto di una giornata d’attesa. (da Monitor Italia)\r\n\r\nTorino. In strada per smilitarizzare la città\r\nCome sempre il 2 giugno la Repubblica ha celebrato sé stessa con esibizioni militari, parate e commemorazioni. Una “festa” nazionalista e militarista.\r\nUna “festa” che anche quest’anno è stata contestata attivamente in due giornate di informazione e lotta.\r\n\r\nLeonardo. Squadriglie di bombardieri tra IA e massacri del futuro\r\nIL 14 dicembre dello scorso anno i governi italiano, giapponese e britannico hanno sottoscritto l’accordo sul Global Combat Air Programme, che prevede la progettazione e realizzazione, da parte di Leonardo, Mitsubishi e BAE Systems, di un nuovo cacciabombardiere, destinato a sostituire Eurofighter ed F35.\r\nIn questo modo viene garantito un futuro anche allo stabilimento Alenia di Caselle Torinese, che terminate le commesse per gli Eurofighter, si rinnoverà per i nuovi, ancor più mortali velivoli da guerra. \r\nGrazie ad un’intervista uscita sull’edizione torinese del Corsera oggi ne sappiamo di più.\r\nl PC2lab di Leonardo a Torino è un vero e proprio centro di sviluppo e prototipazione di modelli e scenari virtuali al servizio della concezione dei velivoli del futuro, droni e caccia di quinta generazione.\r\nÉ in questo Laboratorio che è in gestazione il Global Combat Air Programme. Non si tratta (solo) di un nuovo cacciabombardiere, ma di un intero sistema di attacco aereo. Il pilota è previsto solo per l’areo a capo della squadriglia: gli altri arei saranno senza pilota governati di un’IA che si coordina con l’umano sull’aereo di testa.\r\nI combattimenti aerei con protagonisti piloti umani sono ormai archeologia. Le guerre nei cieli verranno combattute con asettica precisione da un sistema addestrato ad ogni possibile scenario, privo di emozioni e paure.\r\nA morire, oggi come in passato saranno sempre uomini, donne e bambini.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un \u003Cmark>messa\u003C/mark>ggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[233],{"field":93,"matched_tokens":234,"snippet":230,"value":231},[71],{"best_field_score":131,"best_field_weight":132,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":44,"score":133,"tokens_matched":36,"typo_prefix_score":14},6637,{"collection_name":165,"first_q":27,"per_page":136,"q":27},5,["Reactive",240],{},["Set"],["ShallowReactive",243],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fKy5IeMpEMoM9A2VsAQ_tclBuoVWepRDY6IVbfsQglQM":-1},true,"/search?query=interrotta+messa"]