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Essa, piuttosto, è il tragico sbocco di un grande meccanismo impersonale: una “legge” di tendenza verso la centralizzazione imperialista del capitale”\r\n\r\nIn questa puntata torniamo ancora una volta a riflettere sul nodo della guerra, sugli scenari globali aperti o esplicitati dal conflitto ucraino, cercando di risalirne alle cause sistemiche. Lo facciamo presentando il volume La guerra capitalista – Competizione, centralizzazione, nuovo conflitto imperialista (Mimesis, 2022) insieme a uno degli autori, il professor Stefano Lucarelli.\r\nIl libro ha il merito di riattualizzare e provare a verificare empiricamente una delle “leggi” del movimento del capitale individuate da Marx, quella della tendenza alla “centralizzazione del capitale”. Una legge che “trae origine dalla feroce competizione tra capitali, che ogni giorno sui mercati determina vincitori e vinti, con i primi che “uccidono e mangiano\" i secondi. Una tendenza che non riguarda solo la sfera economica, ma la cui forza dirompente agisce a tutti i livelli e contribuisce a delineare i tratti distintivi di questo tempo carico di minacce: dal declino delle democrazie liberali alle recrudescenze imperialiste, fino ai nuovi venti di guerra globale”.\r\n\r\nCome si inserisce la recente visita del presidente brasiliano Lulla a Pechino in questa tendenza alla formazione di un blocco dei cosiddetti Paesi non allineati sotto il cappello cinese? E nel campo delle alleanze Nato, cosa ci dicono le recenti tensioni attorno alle importazioni di grano ucraino in Polonia e Ungheria?\r\n\r\nNella seconda parte affrontiamo il tema degli armamenti e dell’industria bellica, a partire da un recente articolo di Rossana De Simone. Insieme all’autrice ricostruiamo i mutamenti che hanno attraversato il comparto industriale-militare statunitense negli ultimi decenni, fra spinte all’accorpamento e alla centralizzazione , dislocamento a livello internazionale di parti della catena produttiva (con relativo rischio di interruzioni negli approvvigionamenti), difficoltà ad aumentare i tassi di produzione in un contesto di conflitto “caldo” come quello in corso in Ucraina. Come si sta muovendo l’amministrazione Biden di fronte a tali criticità? Quali foschi segnali suggerisce la generale corsa agli armamenti a livello globale, ininterrotta ormai dal 2015? Come si muovono i vari attori europei in questo scenario?\r\n\r\nAscolta il podcast\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/fine-della-storia-18-04.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMateriali\r\n\r\nRaffaele Sciortino - La guerra capitalista. Alcune note di lettura\r\n\r\nCrisi, catastrofe, rivoluzione - Una conversazione con Emiliano Brancaccio\r\n\r\nLula a Pechino: \"Cambiare la governance globale\"\r\n\r\nPolonia e Ungheria annunciano la stretta sul grano ucraino\r\n\r\nRossella De Simone - Industria bellica S.p.A.: come fabbricare la guerra infinita","19 Aprile 2023","2023-04-19 13:20:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/1681902639736-200x110.png","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA #16 - GUERRA CAPITALISTA","podcast",1681910418,[],[],{"post_content":118},{"matched_tokens":119,"snippet":121,"value":122},[120],"distintivi","contribuisce a delineare i tratti \u003Cmark>distintivi\u003C/mark> di questo tempo carico di","“La guerra moderna non può mai scaturire dalle smanie individuali di qualche pazzo al potere. 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Il libro \"La brigata - Una storia di guerra, di vendetta e di redenzione\" di Howard Blum del 2001 racconta la storia di Israel Carmi, Johanan Peltz e Arie Pinchuk. Il 20 settembre 1944 Winston Churchill autorizza la costituzione di una brigata interamente formata da ebrei soprattutto della Palestina, all'epoca sotto mandato britannico. Per Carmi, Peltz, Pinchuk e molti altri è l'occasione per combattere i nazisti che stanno sterminando gli ebrei. Dopo un periodo d'addestramento presso Alessandria d'Egitto, la brigata sbarca a Taranto e partecipa alla campagna d'Italia. \"Da dove venite, ragazzi?\" - \"Siamo soldati ebrei.\" - Le ragazze risero \"Non ci sono più ebrei in Europa. Lo sanno tutti.\" Gli uomini della brigata capiscono che tutto non può finire con il suicidio di Hitler e la resa incondizionata della Wehrmacht. Hanno accesso agli archivi, hanno le armi e organizzano l'operazione Kanem (vendetta) clandestina e spietata. \"Senza una parola estrassero le pistole e le puntarono contro il colonnello attonito 'Siamo ebrei' poi spararono mirando in mezzo agli occhi.\" La scena si ripete molte volte. Di notte le huliyot (squadre di vendetta) in abiti civili o con divise inglesi colpiscono i loro obiettivi in tutta Europa. Quando necessario si infiltrano tra i Kameraden, con gli uomini d'aspetto \"ariano\" che parlano tedesco e hanno studiato a memoria distintivi e mostrine tedesche e persino i canti nazisti. Peltz e Carmi hanno anche occasione di visitare quello che resta del lager di Mauthausen. \"Il locale delle docce era pulito come la sala operatoria di un ospedale, con il suo grappolo di bulbi d'acciaio bucherellati che avevano sparso gas Zyklon invece di acqua.\" Molti anni dopo Carmi, Peltz e Pinchuk raccontano la loro storia al giornalista Howard Blum che consulta anche centinaia di documenti negli archivi americani, britannici e israeliani. Buon ascolto.\r\n\r\nHoward Blum \"La brigata - Una storia di guerra, di vendetta e di redenzione\" Net 2001;\r\n\r\nTom Segev \"Il settimo milione - Come l'olocausto ha segnato la storia di Israele\" Mondadori, Milano 2001.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/2019.05.10-15.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","5 Giugno 2019","2019-08-04 19:16:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/05/BRIGATA2-200x110.jpg","MISSIONI DI VENDETTA - LA PERLA DI LABUAN 10/5/2019",1559754529,[],[],{"post_content":147},{"matched_tokens":148,"snippet":149,"value":150},[120],"e hanno studiato a memoria \u003Cmark>distintivi\u003C/mark> e mostrine tedesche e persino","\"In nome del popolo ebraico ti condanniamo a morte\" sono le ultime parole che si sentono dire molti criminali nazisti quando, finita la guerra, si ritenevano al sicuro con nome falso e protezioni altolocate. 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