","Nicoletta Dosio. Condannata per evasione","post",1637677057,[63,64,65,66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/2015/","http://radioblackout.org/tag/condanne/","http://radioblackout.org/tag/evasioni/","http://radioblackout.org/tag/gravella/","http://radioblackout.org/tag/jersey/","http://radioblackout.org/tag/nicoletta-dosio/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[72,73,30,74,75,36,15,23],"2015","condanne","gravella","jersey",{"post_content":77,"tags":81},{"matched_tokens":78,"snippet":79,"value":80},[75],"di tirare giù i due \u003Cmark>jersey\u003C/mark> di cemento e acciaio che","Si è concluso ieri al tribunale di Torino il processo contro Nicoletta Dosio, accusata di evasione, per aver pubblicamente disobbedito alle misure cautelari che le vennero imposte nel 2016. Nel luglio 2011 una grande manifestazione No Tav raggiunse il ponte sulla Dora in località Gravella, sul limite della zona occupata militarmente nel 2011 per il cantiere/fortino di Chiomonte: i più anziani decisero di tirare giù i due \u003Cmark>jersey\u003C/mark> di cemento e acciaio che bloccavano il passaggio. La polizia reagì con cariche e lacrimogeni sin quasi in paese. L’anno successivo la Procura presentò il conto a 15 No Tav: due vennero rinchiusi in carcere, per altri vennero disposte misure più lievi di limitazione della libertà. A Nicoletta Dosio venne imposto l’obbligo di firma: lei decise di dare un segnale di esplicita insubordinazione e comunicò che avrebbe violato le misure impostele. La Procura peggiorò le disposizioni ma lei andò avanti a testa alta.\r\nNicoletta continuò a viso aperto la propria vita e, soprattutto, la propria attività politica e sociale nel movimento No Tav. E non solo.\r\nIeri il tribunale le ha presentato il conto: un anno e un mese di reclusione.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Nicoletta.\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-23-dosio-evasione.mp3\"][/audio]",[82,84,86,88,90,93,95,97],{"matched_tokens":83,"snippet":72},[],{"matched_tokens":85,"snippet":73},[],{"matched_tokens":87,"snippet":30},[],{"matched_tokens":89,"snippet":74},[],{"matched_tokens":91,"snippet":92},[75],"\u003Cmark>jersey\u003C/mark>",{"matched_tokens":94,"snippet":36},[],{"matched_tokens":96,"snippet":15},[],{"matched_tokens":98,"snippet":23},[],[100,105],{"field":37,"indices":101,"matched_tokens":102,"snippets":104},[17],[103],[75],[92],{"field":106,"matched_tokens":107,"snippet":79,"value":80},"post_content",[75],578730123365712000,{"best_field_score":110,"best_field_weight":111,"fields_matched":25,"num_tokens_dropped":49,"score":112,"tokens_matched":113,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,"578730123365711978",1,{"document":115,"highlight":137,"highlights":142,"text_match":145,"text_match_info":146},{"cat_link":116,"category":117,"comment_count":49,"id":118,"is_sticky":49,"permalink":119,"post_author":52,"post_content":120,"post_date":121,"post_excerpt":55,"post_id":118,"post_modified":122,"post_thumbnail":123,"post_thumbnail_html":124,"post_title":125,"post_type":60,"sort_by_date":126,"tag_links":127,"tags":132},[46],[48],"96335","http://radioblackout.org/2025/03/contro-il-porto-crocieristico-di-fiumicino/","Royal Caribbean, colosso statunitense delle crociere, vuole costruire a Fiumicino il primo grande porto a gestione privata in Italia. Ci sono lacune nella documentazione, timori per l’ambiente, e la comunità locale si oppone al progetto attraverso il collettivo Noporto, associazioni e il Coordinamento I Tavoli del Porto. Lo scopo è quello di far emergere in tutta la sua complessità i temi della portualità, gestione e sviluppo del territorio.\r\n\r\nL’iter autorizzativo sta intanto andando avanti. Nella notte tra lunedì 3 e martedì 4 marzo, sono stati installati dei jersey in cemento lungo la spiaggia. Sopra di essi sono state montate delle grate, rendendo impossibile l’accesso al mare. Abbiamo chiesto a Claudio, di Scienza radicata, di parlarci dell'opposizione a questo progetto. Ascolta e scarica l'approfondimento.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/fiumicino.mp3\"][/audio]\r\n\r\nContro i","10 Marzo 2025","2025-03-10 23:55:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/480518416_614039764667468_9056369216931509124_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"132\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/480518416_614039764667468_9056369216931509124_n-300x132.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/480518416_614039764667468_9056369216931509124_n-300x132.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/480518416_614039764667468_9056369216931509124_n-1024x450.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/480518416_614039764667468_9056369216931509124_n-768x337.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/480518416_614039764667468_9056369216931509124_n-1536x675.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/480518416_614039764667468_9056369216931509124_n.jpg 1600w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/480518416_614039764667468_9056369216931509124_n-1170x512.jpg 1170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/480518416_614039764667468_9056369216931509124_n-690x302.jpg 690w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/480518416_614039764667468_9056369216931509124_n-100x44.jpg 100w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Contro il porto crocieristico di Fiumicino",1741625134,[128,129,130,131],"http://radioblackout.org/tag/crociere/","http://radioblackout.org/tag/fiumicino/","http://radioblackout.org/tag/porto/","http://radioblackout.org/tag/roma/",[133,134,135,136],"crociere","fiumicino","porto","Roma",{"post_content":138},{"matched_tokens":139,"snippet":140,"value":141},[75],"marzo, sono stati installati dei \u003Cmark>jersey\u003C/mark> in cemento lungo la spiaggia.","Royal Caribbean, colosso statunitense delle crociere, vuole costruire a Fiumicino il primo grande porto a gestione privata in Italia. 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iniziati i lavori per la costruzione della rotonda antistante al cantiere, sin da subito i No Tav hanno presidiato il piazzale del presidio, luogo in cui l'allargamento della rotonda potrebbe proseguire.\r\n\r\nSono già stati posizionati nuovi jersey lungo la statale 25, creando non poche difficoltà per il traffico della valle, e si intuisce che il lavoro potrà inglobare parte del piazzale antistante il presidio che, ricordiamo essere stato sequestrato a seguito di un'operazione portata avanti dalla Questura di Torino lo scorso anno.\r\n\r\nDopo la nottata passata a monitorare questa mattina alle prime luci dell'alba è arrivata l'asfaltatrice che è andata via per la sola presenza sul posto di un gruppo di no tav.\r\n\r\nAi nostri microfoni l'aggiornamento di Alice del Movimento No Tav\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Allargamento-san-didero-2025_02_13_2025.02.13-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","13 Febbraio 2025","2025-02-13 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firmata dall'allora Sindaca Chiara Appendino, che, dopo 9 mesi di resistenza da parte dellx venditorx sotto sgombero, si è poi tramutata in una muscolare prova di forza da parte del Comune che è stata messa in atto inviando camionette di celere a presidiare il mercato per mesi, multando lx venditorx con sanzioni da 5000 euro e il sequestro della merce esposta, e creando un muro di jersey di cemento per impedire fisicamente lo svolgimento del mercato nella zona di San Pietro in Vincoli e di Canale Molassi.\r\n\r\nLa delibera citata, però, altro non era che l'ultimo capitolo di una serie di misure che hanno messo in atto tutte le giunte cittadine per dividere il mercato del Balon in due parti: quella indesiderabile, definita \"Suk\" dagli innumerevoli articoli apparsi sulla stampa cittadina che ne denunciavano il degrado, costituita da venditori che appoggiavano la merce più varia a prezzi bassi sui loro teli stesi in terra lungo Canale Molassi, Via Cottolengo e la zona del Cimitero di San Pietro in Vincoli; e quella più vintage, con banchi più decorosi e appetibili per i nuovi visitatori che si volevano attirare nel quartiere, principalmente studentx e turistx.\r\n\r\nInfatti, parallelamente all'aumento vertiginoso degli sfratti nell'area di Porta Palazzo, all'apertura nel giro di pochi anni e di poche centinaia di metri di due scuole con una retta piuttosto alta, come la Holden e lo IAAD, della filiale torinese del Mercato Centrale, della nuova sede centrale della Lavazza, dell'Ostello di lusso Combo (dove una notte in un letto in camerata costa più di 50 euro), solo per citare alcuni degli investimenti di privati dell'area, in cui atterrerà tra qualche anno The Student Hotel, e poco prima dello sgombero delle occupazioni della zona (quelle di Via Borgodora, Canale Molassi e in ultimo l'Asilo Occupato), si ha la nascita dell'associazione ViviBalon, creata dal Progetto The Gate. The Gate è l'organo no-profit a partecipazione mista di istituzioni pubbliche e enti privati che ha l'incarico di gestire e realizzare la riqualificazione di Porta Palazzo. The Gate crea l'associazione ViviBalon, e le affida la gestione del cosiddetto Suk. Nel 2014 la giunta Fassino trasforma il mercato, lasciando la gestione del Balon del sabato a un ente privato, il bando di gestione è vinto dalla associazione dei commercianti del Balon, che già gestisce - dopo averlo inventato, il Gran Balon, cioè il mercato degli antiquari della domenica. Ora ci sono due mercati, gestiti da due associazioni. Dal 2017 il direttivo della Associazione dei commercianti chiede l'allontanamento dei venditori del Suk, “una piaga che abbassa il valore e la qualità” del mercato.\r\n\r\nPoi, la delibera, la resistenza, e infine lo sgombero.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nNel febbraio del 2019 viene fatta un’interpellanza relativa a presunte irregolarità gestionali da parte dell’Associazione dei Commercianti del Balon, legata all'aumento del costo degli stalli.\r\n\r\nNel 2021 scade il bando per la gestione del Balon del sabato. Ora alla guida della città c'è la giunta Lorusso. Il Comune delibera una proroga per la gestione del Balon da parte dell'Associazione commercianti fino al 31 marzo 2022. Il 18 febbraio 2022 la Città indice un nuovo bando per la gestione del Balon. La nuova gestione parte dal maggio 2022, così si garantisce una nuova proroga alla associazione commercianti. Al bando si presenta solo l'associazione commercianti, e il nuovo bando concede la gestione del Balon del sabato alla associazione commercianti fino al maggio 2024. 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The Gate è l'organo no-profit a partecipazione mista di istituzioni pubbliche e enti privati che ha l'incarico di gestire e realizzare la riqualificazione di Porta Palazzo. The Gate crea l'associazione ViviBalon, e le affida la gestione del cosiddetto Suk. Nel 2014 la giunta Fassino trasforma il mercato, lasciando la gestione del Balon del sabato a un ente privato, il bando di gestione è vinto dalla associazione dei commercianti del Balon, che già gestisce - dopo averlo inventato, il Gran Balon, cioè il mercato degli antiquari della domenica. Ora ci sono due mercati, gestiti da due associazioni. Dal 2017 il direttivo della Associazione dei commercianti chiede l'allontanamento dei venditori del Suk, “una piaga che abbassa il valore e la qualità” del mercato.\r\n\r\nPoi, la delibera, la resistenza, e infine lo sgombero.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nNel febbraio del 2019 viene fatta un’interpellanza relativa a presunte irregolarità gestionali da parte dell’Associazione dei Commercianti del Balon, legata all'aumento del costo degli stalli.\r\n\r\nNel 2021 scade il bando per la gestione del Balon del sabato. Ora alla guida della città c'è la giunta Lorusso. Il Comune delibera una proroga per la gestione del Balon da parte dell'Associazione commercianti fino al 31 marzo 2022. Il 18 febbraio 2022 la Città indice un nuovo bando per la gestione del Balon. La nuova gestione parte dal maggio 2022, così si garantisce una nuova proroga alla associazione commercianti. 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A maggio 2024 viene concesso tramite determinazione dirigenziale (quindi senza bando) il prolungamento fino al maggio 2027.\r\n\r\nAscolta e scarica l'approfondimento:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/balon.mp3\"][/audio]",[204],{"field":106,"matched_tokens":205,"snippet":201,"value":202},[75],{"best_field_score":147,"best_field_weight":148,"fields_matched":113,"num_tokens_dropped":49,"score":149,"tokens_matched":113,"typo_prefix_score":49},{"document":208,"highlight":227,"highlights":232,"text_match":145,"text_match_info":235},{"cat_link":209,"category":210,"comment_count":49,"id":211,"is_sticky":49,"permalink":212,"post_author":52,"post_content":213,"post_date":214,"post_excerpt":55,"post_id":211,"post_modified":215,"post_thumbnail":216,"post_thumbnail_html":217,"post_title":218,"post_type":60,"sort_by_date":219,"tag_links":220,"tags":224},[46],[48],"91670","http://radioblackout.org/2024/09/salviamo-il-meisino/","Proseguono i lavori per la Cittadella dello Sport al Parco del Meisino ma prosegue anche l’attività di chi, raggiunte le 9 mila e duecento firme della petizione online, non si dà per vintx e continua con la vigilanza e l’opposizione all’opera.\r\nQuesta mattina, 9 settembre, il presidio convocato alle 6.30 del mattino davanti alla prima area cantierizzata in via Nietzsche ha trovato prima ancora degli operai un folto schieramento di poliziotti.\r\nGli amici e amiche del parco hanno improvvisato una colazione, e tra un tè caldo e delle brioche hanno pazientemente atteso l’arrivo degli operai e dei mezzi di lavoro.\r\nQuando la colonna di camion e ruspe ha imboccato via Nietzsche non ha trovato la strada esattamente sgombra, così come era già successo mercoledì e venerdì scorso, e ha faticato parecchio per riuscire a raggiungere la recinzione di jersey di cemento e lamiera posizionate su di un prato antistante all’area del Galoppatoio. Le persone presenti al presidio hanno così rallentato di almeno quattro ore (mezza giornata lavorativa) l’avvio dei lavori salvo poi essere allontanate dalla strada a suon di strattoni e spintoni dalla polizia, come testimoniato da numerosi video ospitati da varie testate giornalistiche.\r\nDopo aver fatto un giro di controllo anche all’interno dell’area del Galoppatoio, in cui a breve cominceranno i lavori, il presidio si è sciolto dandosi appuntamento a DOMATTINA, sempre dalle 6.30 per continuare a osservare e rallentare questa opera inutile e dannosa!\r\n\r\nNel corso della settimana ci saranno altri eventi ed iniziative. Per ora in calendario:\r\n\r\n- tutte le mattine dalle ore 6.30 attività di monitoraggio dei lavori al parco\r\n\r\n- aperitivo di autofinanziamento al Meisino, giovedì 12 settembre dalle ore 18.\r\n\r\n- un aperitivo al ponte di San Mauro (lato Smat) alle 18.30 venerdì 13 settembre.\r\n\r\n- passeggiata nei luoghi del parco che verranno devastati. 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Sono in un vasto piazzale d’erba, ghiaia e cemento, qui han vissuto per anni uomini e donne senza casa e sono stati sgomberati prima che il festival di Eurovision avesse inizio. Vicino sorge l’impianto che a maggio ha ospitato lo spettacolo internazionale. È una tarda primavera e osservo il vuoto seduto su un jersey in cemento e pietrisco. È ruvido, screziato di bianco e la sua forma mi suggerisce la storia recente di Torino, rimossa. Al confine settentrionale della città una lunga linea di jersey circonda l’area di Lungo Stura Lazio: dopo la distruzione del campo di baraccati le istituzioni hanno abbandonato le macerie accumulate dalle ruspe e hanno chiuso la zona per impedire il ritorno dei reietti. A San Pietro in Vincoli, lungo la Dora, gli straccivendoli sono stati allontanati con i manganelli e le multe, in seguito il piazzale è stato abbracciato dai blocchi di cemento. I jersey in piazza d’Armi, invece, chiudono l’accesso al parcheggio dopo l’esodo di roulotte, camper e la rimozione delle tende.”\r\nQuesto l’incipit dell’ultimo articolo di Francesco Migliaccio su Monitor, dove traccia le linee di congiunzione della violenza istituzionale verniciata di ipocrisia che segna sgomberi ed allontanamenti nella Torino dei grandi eventi tra una giunta e l’altra.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/2022-06-14-migliaccio-sgomberi.mp3\"][/audio]","14 Giugno 2022","2022-06-14 17:31:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/7-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/7-300x225.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/7-300x225.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/7-768x576.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/7.png 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Torino. 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Una violenza incapace di guardarsi in faccia nonostante i milioni di morti che si porta addosso.\r\nC'è bisogno di tutta la nostra forza, intelligenza e affetto possibile per contrastarla.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/congiunzioni-17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n.","11 Dicembre 2020","2020-12-11 13:45:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/131050131_213120447061807_1343059595396452238_o-200x110.jpg","Congiunzioni #17 - La Val Susa non si tocca - [11 Dicembre]",1607694345,[],[],{"post_content":403},{"matched_tokens":404,"snippet":405,"value":406},[75],"colare ancora cemento, alzare nuovi \u003Cmark>jersey\u003C/mark>, fingere di stare al passo","Veniamo da mesi di pandemia e di disastri sul territorio che ci hanno mostrato come il connubio tra stravolgimento ambientale e asservimento politico alle imprese private produce, e continuerà a farlo con intensità progressiva, devastazione e morte.\r\nStanotte TELT ha deciso di abbattere ancora qualche centinaio di alberi per far colare ancora cemento, alzare nuovi \u003Cmark>jersey\u003C/mark>, fingere di stare al passo con un progetto in ritardo di secoli, pluri-bocciato dalle autorità competenti, ostacolato in ogni modo possibile dalle persone che abitano la Valle.\r\nLa violenza che si sta esercitando sulla Val Susa è la stessa che chiude gli ospedali per offrirci il prezzo delle cliniche private, che ci lascia in balia delle alluvioni e dei fiumi che ci strappano le case, che non vuole lasciarci un centimetro di bosco mentre fuggiamo da città diventate invivibili. 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Appuntamento dal 2 al 5 luglio, salvo impreviste evoluzioni\r\n\r\nRestate aggiornati!\r\n\r\nnotav.info\r\n\r\nradionotav.info\r\n\r\n#notav","21 Giugno 2020","2020-06-21 21:48:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/bailone-clarea-200x110.jpeg","Urgente! Nuovi presidi e resistenze al Tav.",1592773742,[],[],{"post_content":425},{"matched_tokens":426,"snippet":427,"value":428},[75],"camion, mezzi per spostare i \u003Cmark>jersey\u003C/mark>). sonoarrivate le truppe di Celere","Alta Combattività in Valsusa: sono ripartiti i lavori, riparte anche l'opposizione\r\n1- Mulini Clarea, lato Giaglione: l'allargamento del cantiere fino al tunnel autostradale è imminente. Attrezzatura e macchinari sono arrivati (gru, scavatori, camion, mezzi per spostare i \u003Cmark>jersey\u003C/mark>). sonoarrivate le truppe di Celere (in albergo ad Avigliana). Manca solo l'ordinanza. 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La domenica sera in cui i marziani invasero il New Jersey.\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nUnknown","3 Novembre 2016","2018-10-24 18:48:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/Perla-di-Labuan-200x110.jpg","la perla di Labuan-7 SETTEMBRE 2016- Herbert George Wells",1478201189,[446,447,448,449,450,451],"http://radioblackout.org/tag/dottor-moreau/","http://radioblackout.org/tag/macchina-del-tempo/","http://radioblackout.org/tag/marziiani/","http://radioblackout.org/tag/orson-welles/","http://radioblackout.org/tag/paese-dei-ciechi/","http://radioblackout.org/tag/uomo-invisibile/",[453,454,455,456,457,458],"dottor Moreau","macchina del tempo","marziiani","Orson Welles","paese dei ciechi.","uomo invisibile",{"post_content":460},{"matched_tokens":461,"snippet":463,"value":463},[462],"Jersey","Dalla penna di Herbert George Wells uscirono alcuni futuri temi ricorrenti della fantascienza. 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Sono in carcere da oltre un anno, rinchiusi in regime di alta sicurezza, spesso isolati, lontani dai propri compagni ed affetti, la corrispondenza sottoposta a censura.\r\nHanno provato a piegarli. Non ci sono riusciti, hanno provato a mettere in ginocchio un intero movimento. Hanno fallito ancora.\r\n\r\nFacciamo un piccolo passo indietro.\r\nNella memoria della gente che si batte contro il Tav il dicembre del 2005 è una pietra miliare. Tra novembre e dicembre si consumò un’epopea di lotta entrata nei cuori di tanti. Un movimento popolare decise di resistere all’imposizione violenta di un’opera inutile e devastante e, nonostante avesse quasi tutti contro, riuscì ad assediare le truppe di occupazione, costruendo la Libera Repubblica di Venaus. Dopo lo sgombero violento il movimento per qualche giorno assunse un chiaro carattere insurrezionale: l’intera Val Susa si fece barricata contro l’invasore. L’otto dicembre era festa. La manifestazione, dopo una breve scaramuccia al bivio dove la polizia attendeva i manifestanti, si trasformò in una marcia che dopo aver salito la montagna, scese verso la zona occupata mentre lieve cadeva la neve. I sentieri in discesa erano fradici di acqua e fango ma nessuno si fermò. Le reti caddero e le truppe vennero richiamate.\r\nNel 2011 – dopo la dura parentesi dell’inverno delle trivelle – sono tornati, molto più agguerriti che nel 2005.\r\nLo Stato non può permettersi di perdere due volte nello stesso posto.\r\nL’apparato repressivo fatto di gas, recinzioni da lager, manganelli e torture si è dispiegato in tutta la sua forza. La magistratura è entrata in campo a gamba tesa. Non si contano i processi che coinvolgono migliaia di attivisti No Tav.\r\nGoverno e magistratura non hanno fatto i conti con la resistenza dei No Tav. Non hanno fatto i conti con un movimento che si è stretto nella solidarietà a tutti, primi tra tutti quelli che rischiano di più, i quattro attivisti accusati di attentato con finalità di terrorismo per un sabotaggio in Clarea.\r\nPer loro i PM Padalino e Rinaudo hanno chiesto nove anni e mezzo di reclusione.\r\nMercoledì 26 novembre un’assemblea popolare ha deciso un nuovo dicembre di lotta. Dopo la buona riuscita della manifestazione del 22 novembre a Torino, il movimento ha dato vita a due giorni di lotta popolare.\r\nIl 7 dicembre migliaia di No Tav hanno partecipato alla fiaccolata che si è dipanata per le vie di Susa, assediando a lungo l’hotel Napoleon, che da anni ospita le truppe di occupazione. La via dell’albergo è stata trasformata in “Via gli sbirri” con nuove targhe apposte dai manifestanti.\r\nQui il video del Fatto Quotidiano\r\n\r\nIl giorno successivo, dopo le celebrazioni del giuramento partigiano della Garda dell’8 dicembre 1943, l’appuntamento era a Giaglione e Chiomonte per una giornata alle reti del cantiere.\r\nIn Clarea il passaggio era bloccato al ponte, ma questo non ha impedito a circa un centinaio di No Tav di raggiungere, guadando alto il torrente, l’area di proprietà del movimento, dove altri erano arrivati sin dalla prima mattina.\r\nLa Questura, non paga delle recinzioni e dei cancelli che serrano via dell’Avanà a Chiomonte, ha deciso di chiudere anche il ponte con jersey e truppe con idrante. Dopo la costruzione di un albero di natale no tav fatto dai bambini, a centinaia i No Tav sono risaliti in paese, bloccando a più riprese la statale e interrompendo per una mezz’ora anche il traffico ferroviario. A fine giornata, sul ponte, la polizia ha azionato l’idrante e sparato lacrimogeni. Dai boschi petardi e fuochi d’artificio hanno illuminato la sera.\r\nIl 9 dicembre la Procura ha consegnato in carcere una nuova ordinanza di custodia cautelare a Francesco, Graziano e Lucio, i tre No Tav in carcere da luglio il sabotaggio del 14 maggio 2013, lo stesso per il quale domani sarà emessa la sentenza per gli altri quattro No Tav.\r\nSu questa nuova iniziativa della Procura Anarres ha intervistato, uno dei loro avvocati, Eugenio Losco, del foro di Milano. Con lui abbiamo parlato anche dell’attesa per la sentenza di domani\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n2014 12 12 losco terrotav più tre\r\n\r\nDomani, dopo il tribunale, che probabilmente si pronuncerà nel primo pomeriggio, l’appuntamento è alle 17,30 in piazza del mercato a Bussoleno.\r\n\r\nSe le notizie dal tribunale saranno buone sarà un giorno di festa. In caso contrario la risposta del movimento No Tav sarà forte e chiara.\r\n\r\nForte è stata l’indignazione per la sentenza che ha cancellato la dignità di migliaia di lavoratori e cittadini di Casale Monferrato, torturati a morte e uccisi dai padroni della Eternit. La giustizia dei tribunali, ancora una volta ha mostrato il suo volto di classe, assolvendo chi si è fatto ricco sulla vita dei più.\r\nQui nessuno è disposto a morire senza resistere, nessuno spera nella giustizia dei tribunali. I No Tav lo hanno imparato negli anni: la libertà non si mendica, bisogna conquistarla.","16 Dicembre 2014","2018-10-17 22:59:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/12/No-Tav_fiaccolata-7-dicembre-2014_02-200x110.jpg","17 dicembre. 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