","Amerika Trump again","post",1730909146,[60,61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/elezioni/","http://radioblackout.org/tag/harris/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/","http://radioblackout.org/tag/trump/",[65,66,67,68],"elezioni","harris","Stati Uniti","Trump",{"post_content":70},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72],"kermesse","dall'alto, senza passare per la \u003Cmark>kermesse\u003C/mark> delle primarie. Sicuramente hanno pesato","Fin dalle prime ore dall'inizio dello spoglio, la vittoria elettorale di Trump si stagliava netta, ben oltre le previsioni di chi scommetteva sulla sua rielezione, macinando stato in bilico dopo stato in bilico, mentre Fox News si sbilanciava a dichiarare la vittoria in anticipo su tutte le testate nazionali del mainstream media a stelle e strisce. Sicuramente è ancora presto per decifrare le ragioni che lo hanno portato a una seconda vittoria dopo l'intermezzo Biden (vissuto dalla maggioranza della base del Tycoon come frode elettorale) ma è evidente il peso della scelta tardiva della sfidante Harris da parte dell'establishment democratico, che ha espresso un candidato con nomina dall'alto, senza passare per la \u003Cmark>kermesse\u003C/mark> delle primarie. Sicuramente hanno pesato molto più le questioni \"interne\" (economia, migrazioni dal confine sud) in una generale percezione di peggioramento dell'American Way of Life per molti strati sociali in basso nella gerarchia del paese. Sicuramente, per il grosso degli elettori americani, le vicende belliche che si consumano ai confini dell'Europa sono accadimenti lontani che ronzano come fastidi più che impensierire realmente. Probabilmente avrà contato qualcosina (ma quanto?) la componente arabo mediorientale stanziale nel paese (e con diritto di voto) nell'esprimere un numero più alto di astenuti/e, maggiore delle tornate precedenti. Certamente, a differenza del 2016, Trump ha vinto anche sul piano del voto\"popolare\", oltreché su quello dei Grandi Elettori, e ha guadagnato il Senato, vera istituzione di potere nel complesso politico-istituzionale statunitense, oltre a tenere già saldamente sotto controllo Corte Costituzionale e Presidenza. Per ulteriori approfondimenti toccherà attendere l'analisi del voto scorporato. Quel che è certo è che il risultato produrrà ulteriore polarizzazione nel paese, attriti di cui sentiremo parlare e su cui occorrerà tornare a ragionare.\r\n\r\nAbbiamo raggiunto Felice Mometti, già nostro collaboratore dalla East Coast, per un primo commento\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/elezioni_USA_Mometti_6_11_24.mp3\"][/audio]",[76],{"field":77,"matched_tokens":78,"snippet":73,"value":74},"post_content",[72],578730123365187700,{"best_field_score":81,"best_field_weight":82,"fields_matched":83,"num_tokens_dropped":46,"score":84,"tokens_matched":83,"typo_prefix_score":46},"1108091338752",14,1,"578730123365187697",{"document":86,"highlight":107,"highlights":112,"text_match":79,"text_match_info":115},{"cat_link":87,"category":88,"comment_count":46,"id":89,"is_sticky":46,"permalink":90,"post_author":49,"post_content":91,"post_date":92,"post_excerpt":52,"post_id":89,"post_modified":93,"post_thumbnail":94,"post_thumbnail_html":95,"post_title":96,"post_type":57,"sort_by_date":97,"tag_links":98,"tags":103},[43],[45],"87271","http://radioblackout.org/2024/02/olimpiadi-invernali-il-corteo-del-10-febbraio/","Il 10 febbraio si è tenuto un corteo contro le olimpiadi invernali a due anni dall’inizio della kermesse. Nonostante la pioggia battente vi hanno partecipato migliaia di persone.\r\nNel sito del CIO – Comitato Insostenibili Olimpiadi 2026 l’iniziativa è stata presentata\r\n“Il 6 febbraio 2026 inizieranno le Olimpiadi Milano-Cortina, i Giochi invernali più insostenibili di sempre: a due anni dall’inaugurazione del mega-evento, diversi territori dell’Alta Italia si mobilitano in una settimana di iniziative per incepparne la macchina già in crisi per malagestione e denunciare danni ed effetti negativi cui sin da ora stiamo assistendo sui 400 km interessati di arco alpino e pianura. Abbiamo un’altra idea di città e montagna, liberiamo lo spazio urbano e le terre alte da privatizzazione ed estrattivismo.”\r\nI manifestanti sono scesi in piazza per chiedere:\r\n* Lo stop di opere e interventi infrastrutturali imposti e inutili, dal Villaggio Olimpico di Milano alla pista da bob Cortina (simbolo del finanziamento tossico e dell’insostenibilità da realizzarsi senza se e senza ma), i cui costi sono in continuo rialzo al pari del loro impatto ambientale.\r\n* La destinazione dei quasi 4 miliardi pubblici stanziati per le Olimpiadi a politiche abitative pubbliche, servizi e strutture sportive accessibili a tutt* nei quartieri, mobilità dolce e rafforzamento del trasporto pubblico locale, sanità territoriale, in città come nelle aree interne e della provincia impoverita e cementificata.\r\n* La messa in sicurezza dei territori in condizioni di dissesto idrogeologico.\r\n* La fine della turistificazione tossica, inevitabilmente accelerata dal grande evento, che porta solo prezzi al rialzo e affitti brevi in città, sfruttamento e insostenibilità per le terre alte.\r\n* La tutela del lavoro: dal “buco nero” dell’edilizia con il suo record di morti bianche alla giusta paga per lavorator* dello sport, passando per lo sfruttamento intensivo del volontariato non pagato per i grandi eventi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alberto – Abo Di Monte del CIO2026\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-corteo-olimp-abo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nper approfondimenti:\r\nwww.cio2026.org","14 Febbraio 2024","2024-02-14 14:01:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/01-No-olimpiadi-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/01-No-olimpiadi-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/01-No-olimpiadi-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/01-No-olimpiadi-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/01-No-olimpiadi-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/01-No-olimpiadi-1536x864.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/01-No-olimpiadi.jpg 1920w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Olimpiadi invernali. 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Nonostante la pioggia battente vi hanno partecipato migliaia di persone.\r\nNel sito del CIO – Comitato Insostenibili Olimpiadi 2026 l’iniziativa è stata presentata\r\n“Il 6 febbraio 2026 inizieranno le Olimpiadi Milano-Cortina, i Giochi invernali più insostenibili di sempre: a due anni dall’inaugurazione del mega-evento, diversi territori dell’Alta Italia si mobilitano in una settimana di iniziative per incepparne la macchina già in crisi per malagestione e denunciare danni ed effetti negativi cui sin da ora stiamo assistendo sui 400 km interessati di arco alpino e pianura. 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C’è un aspetto centrale del regime di Doha che è rimasto però sullo sfondo e invece dovrebbe essere di interesse generale. Un interesse di sole tre lettere, GNL, un acronimo che indica il Gas Naturale Liquefatto, vale a dire il gas che, una volta estratto, viene sottoposto a un processo di liquefazione a una temperatura di circa -162°C in modo da ridurre il volume del gas di circa 600 volte e poterlo trasportare tramite enormi navi metaniere in giro per il mondo, vendendolo al miglior offerente.\r\nL’Italia, che ha anche intrapreso una duratura collaborazione militare con l’emirato, è stata tra le prime a puntare sul GNL qatarino. Dopo la vetrina mondiale sono stati siglati contratti di lunga durata, con l’impegno all’utilizzo senza rivendita a terzi da Cina e Germania.\r\nIl Qatar, una dittatura feroce, che perseguita le persone lgbtq+ non meno della Russia, che utilizza manodopera immigrata in condizioni di schiavitù, al punto che oltre seimila sarebbero i lavoratori morti durante la costruzione di stadi ed infrastrutture destinate alla kermesse mondiale, si appresta a sostituire il Cremlino come fornitore privilegiato di gas.\r\nNe abbiamo parlato con Andrea Turco, giornalista ed ecologista.\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/2022-12-06-turco-qatar-gas.mp3\"][/audio]","6 Dicembre 2022","2023-04-19 15:00:16","Qatar. 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Alla vigilia del terremoto politico che ha investito il governo Draghi & C., il Consiglio dei ministri ha varato il decreto missioni internazionali per l’anno in corso. Principale novità, la partecipazione delle forze armate italiane al dispositivo predisposto dalle autorità qatariote per proteggere militarmente la Fifa World Cup. (…)\r\nMa le vere ragioni dell’oneroso impegno italiano per la Fifa World Cup 2022 sono state espresse dallo Stato maggiore della difesa e dal ministro Lorenzo Guerini. “La richiesta di supporto alle attività di difesa del Qatar in occasione dei Mondiali si configura come il naturale corollario e il coronamento di una collaborazione tecnico-operativa e industriale avviata da anni e con grosse potenzialità di sviluppo/opportunità”, scrive la Difesa. “L’Italia è orgogliosa di poter contribuire al regolare svolgimento di una rassegna globale: la cooperazione militare bilaterale tra Italia e Qatar è forte e intensa e abbraccia numerose attività di spiccato valore strategico”, ha dichiarato Guerini. “L’Italia crede nella partnership dei nostri due Paesi, che vede già in atto numerosi programmi di cooperazione industriale, e guarda con fiducia ad altre attività e collaborazioni, in piena coerenza anche con i nostri interessi comuni in materia di sicurezza e difesa”. (4)\r\n\r\nIl petro-emirato del Qatar è oggi il maggiore cliente del complesso militare-industriale-finanziario italiano - Leonardo e Fincantieri in testa - e le lucrose commesse di armi sono state ottenute anche grazie al pressing a tutto campo di presidenti del consiglio, ministri, amministratori delegati, generali e ammiragli. Lo scorso febbraio il gruppo industriale Leonardo S.p.A. ha consegnato all’Aeronautica militare del Qatar sei caccia addestratori avanzati M-346 “Master” realizzati negli stabilimenti di Varese-Venegono. I velivoli possono raggiungere una velocità massima di 1.093 km/h, a una quota operativa di 13.715 metri sul livello del mare e possono essere impiegati anche per azioni di combattimento e attacco con missili aria-aria o per i bombardamenti contro obiettivi terrestri con munizioni di caduta da 500 libbre.\r\n\r\nLa consegna dei caccia rientra nell’ambito dell’accordo di cooperazione sottoscritto dalle forze aeree di Italia e Qatar nel novembre 2020 e che prevede anche la formazione dei piloti qatarioti nelle maggiori basi aeree italiane e presso il nuovo polo integrato di addestramento al volo costituito dall’International Training Flight School di Galatina (Lecce), dallo scalo di Decimomannu (Cagliari) e dal poligono di Salto di Quirra, ancora in Sardegna. I primi sei “allievi” della Qatar Emiri Air Force hanno concluso il corso avanzato propedeutico al volo sui caccia di prima linea lo scorso 12 luglio. (5)\r\n\r\nAncora a Leonardo la Marina militare del Qatar ha richiesto la fornitura di un Centro Operativo Navale per il monitoraggio e il pieno controllo delle acque territoriali, della Zona Economica Esclusiva e degli spazi di mare adiacenti. In base all’accordo, il nuovo Centro Operativo sovrintenderà al comando, controllo e coordinamento delle operazioni marittime, supportando le forze armate dell’emirato nei processi decisionali e nella gestione degli interventi “rapidi”. (6) Sempre nel marzo 2022 Leonardo ha consegnato alle forze armate di Doha due elicotteri multiruolo versione NFH (Nato Frigate Helicopter), prodotti nello stabilimento di Venezia Tessera e destinati alle operazioni navali. I velivoli sono parte della maxi-commessa del valore di oltre 3 miliardi di euro firmata nel 2018 dal consorzio europeo NHIndustries costituito da Airbus Helicopters (62,5%), GKN Fokker (5,5%) e Leonardo (32%). Il Qatar ha ordinato 16 elicotteri in versione TTH per compiti terrestri e 12 in versione NFH. Leonardo opera in qualità di prime contractor con la responsabilità per la gestione del programma, l’assemblaggio finale e la consegna dei 12 elicotteri per la Marina, più la fornitura di servizi di supporto e addestramento per gli equipaggi e i tecnici addetti alla loro manutenzione. All’holding italiana è stata attribuita anche la realizzazione di radar, sensori elettro-ottici, sistemi video ed identificazione e quelli per la gestione dei sistemi d’arma degli elicotteri (missili aria-superficie e siluri per il contrasto a minacce navali e sottomarine). (7)\r\n\r\nAnche nel caso degli elicotteri del consorzio NHIndustries/Leonardo, sono le forze armate italiane a collaborare alla formazione dei piloti militari dell’emirato. E’ presso l’aeroporto di Viterbo, sede del 1° Reggimento “Antares” dell’Aviazione dell’esercito italiano (AVES) che si svolge l’addestramento del personale della Qatari Emiri Air Force, con la supervisione dei tecnici di Leonardo. “La formazione del personale qatariota è una delle attività addestrative di punta di AVES ed evidenzia il ruolo ormai consolidato di scuola internazionale di volo per la componente militare elicotteri”, spiega lo Stato maggiore dell’Esercito. “L’impegno complessivo, nei tre anni dall’avvio del programma Qatar, ha consentito il conseguimento di 2.000 ore di volo su elicottero NH-90 nella versione terrestre, cui si aggiungono ulteriori 2.500 ore sul simulatore di volo”. (8) Il 10 luglio 2022 lo scalo militare di Viterbo ha ospitato il vicepremier e ministro della difesa del Qatar, Khalid Mohamed Al Attyiah, in visita in Italia. Nel dare il benvenuto all’ospite, il comandante dell’Aviazione dell’esercito, generale Andrea Di Stasio, ha evidenziato che ad oggi sono stati addestrati più di una decina di equipaggi delle forze armate dell’emirato. “L’incontro è proseguito con la dimostrazione di un atto tattico condotto da un elicottero NH-90 (con equipaggio misto italiano e qatariota), che ha rilasciato personale utilizzando la tecnica del fast rope, e da un CH47F che ha recuperato i militari utilizzando la tecnica del grappolo, episodi operativi che richiedono un’alta specializzazione”, ha enfatizzato l’ufficio stampa dell’Esercito. (9)\r\n\r\nPrima di recarsi a Viterbo, il vice premier Al Attyiah, in compagnia del ministro della difesa Lorenzo Guerini, aveva partecipato presso lo stabilimento Fincantieri di Muggiano (La Spezia) alla consegna del pattugliatore offshore OPV “Sheraouh”, seconda unità della classe commissionata al cantiere italiano dal ministero della Difesa del Qatar nell’ambito di un programma di acquisizione navale che ha un valore complessivo di quasi 4 miliardi di euro e prevede, oltre ai due pattugliatori offshore, quattro corvette e una unità anfibia LPD (Landing Platform Dock). Alla cerimonia a Muggiano erano presenti pure i Capi di Stato maggiore della Marina militare di Italia e Qatar (l’ammiraglio Enrico Credendino e il generale Abdulla Bin Hassan Al Sulaiti) e il neopresidente di Fincantieri SpA, il generale Claudio Graziano, già Capo di Stato maggiore della Difesa e fino al 15 maggio 2022 presidente del Comitato militare dell’Unione europea.\r\n\r\n“Il pattugliatore Sheraouh, al pari del gemello Musherib, consegnato nel gennaio 2022, è un’unità altamente flessibile con capacità di assolvere a molteplici compiti che vanno dal pattugliamento, al ruolo di nave combattente”, riferisce Fincantieri. (10) Le due unità hanno una lunghezza di circa 63 metri, una larghezza di 9,2 metri, una velocità massima di 30 nodi, e possono ospitare a bordo 38 persone di equipaggio.\r\n\r\nLo scorso maggio ha avuto invece luogo nello stabilimento Fincantieri di Palermo l’impostazione della nave anfibia LPD commissionata dal Qatar. Questa unità avrà una lunghezza di circa 143 metri, una larghezza di 21,5 e potrà ospitare fino a 550 persone. Sarà dotata di due rampe carrabili e di un bacino interno allagabile in grado di accogliere un mezzo da sbarco veloce; il ponte di volo sarà dimensionato per ospitare gli elicotteri multiruolo NFH di Leonardo. (11) Due delle quattro corvette ordinate sono state consegnate nei mesi scorsi alla Marina militare del Qatar. Realizzate a Muggiano, le unità sono lunghe circa 107 metri, larghe 14,70 metri e raggiungono la velocità massima di 28 nodi. Le corvette possono ospitare 112 militari, diversi battelli veloci gonfiabili e un elicottero NFH.\r\n\r\nOvviamente non solo con gli aerei, gli elicotteri e le navi da guerra può spiegarsi la passione dei leader politici, militari e industriali italiani per il ricco e potente emirato del Golfo. Con la frenetica corsa alla diversificazione delle fonti energetiche dopo l’invasione russa dell’Ucraina, il Qatar si è candidato a divenire in pochi anni il leader mondiale della produzione di gas naturale liquefatto (GNL). Il 19 giugno a Doha, il ministro per gli Affari energetici dell’emirato, nonché presidente e amministratore delegato di QatarEnergy, Saad Sherida Al-Kaabi, ha sottoscritto con l’Ad di Eni, Claudio Descalzi, un accordo per la creazione di una joint venture. “QatarEnergy deterrà una quota del 75% e Eni il restante 25%”, spiega il portavoce dell’holding italiana. “La joint venture a sua volta deterrà il 12,5% dell’intero progetto NFE - North Field East, di cui fanno parte 4 mega treni GNL con una capacità combinata di liquefazione pari a 32 milioni di tonnellate/anno (MTPA)”. Grazie al progetto NFE il Qatar aumenterà le capacità di esportazione di GNL dagli attuali 77 MTPA a 110 MTPA. Sono previsti investimenti per quasi 29 miliardi di dollari.\r\n\r\n“NFE dovrebbe entrare in produzione entro la fine del 2025 e impiegherà tecnologie e processi all’avanguardia per minimizzare l’impronta carbonica complessiva, tra cui la cattura e lo stoccaggio della CO2”, enfatizza Claudio Descalzi. “Siamo onorati e lieti di essere stati scelti come partner nel progetto di espansione. Questo accordo è una significativa pietra miliare per Eni e si inserisce nel nostro obiettivo di diversificazione verso fonti energetiche più pulite e affidabili, in linea con la nostra strategia di decarbonizzazione”. (12)\r\n\r\nDecantare la sostenibilità socio-ambientale del progetto NFE è come affermare che più armi di distruzione di massa produci e più assicuri la pace e il disarmo dei popoli. “Eni svilupperà in Qatar il progetto considerato da tanti come la peggiore bomba climatica al mondo”, scrive Andrea Barolini su Valori, la testata giornalistica di proprietà di Fondazione Finanza Etica. “Il North Field East è un giacimento di gas naturale immenso che si stima possa contenere il 10% delle riserve mondiali. Un autentico disastro in termini di contributo al riscaldamento globale, nonostante le rassicurazioni dei vertici dell’azienda, che insiste sull’utilizzo di tecnologie che sarebbero in grado di limitare i danni al clima”. Un’inchiesta pubblicata a maggio dal quotidiano The Guardian inserisce l’NFE tra i progetti di sfruttamento di petrolio e gas più dannosi in assoluto. “Bombe climatiche, appunto, suscettibili di provocare emissioni per più di un miliardo di tonnellate di CO2 sull’insieme del loro ciclo di vita”, conclude Barolini.\r\n\r\nNiente bomber azzurri in campo a Doha 2022, ma tante, anzi tantissime bombe belliche e ambientali per il Qatar made in Italy.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, antimilitarista, insegnante, blogger\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/2022-09-13-mazzeo-missioni-qatar.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","13 Settembre 2022","2022-09-13 19:43:59","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/203047785-18a896f5-f1e3-4535-8321-717182a8ae3f-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"170\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/203047785-18a896f5-f1e3-4535-8321-717182a8ae3f-300x170.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/203047785-18a896f5-f1e3-4535-8321-717182a8ae3f-300x170.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/203047785-18a896f5-f1e3-4535-8321-717182a8ae3f.jpg 735w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Mondiali, militari e gas: la nuova missione militare italiana in Qatar",1663097743,[163,164,165,166,167,132],"http://radioblackout.org/tag/descalzi/","http://radioblackout.org/tag/eni/","http://radioblackout.org/tag/guerini/","http://radioblackout.org/tag/missioni-militari-italiane-allestero/","http://radioblackout.org/tag/mondiali-in-qatar/",[169,170,171,172,173,27],"descalzi","ENI","guerini","missioni militari italiane all'estero","mondiali in qatar",{"post_content":175},{"matched_tokens":176,"snippet":177,"value":178},[72],"contribuire alla sicurezza armata della \u003Cmark>kermesse\u003C/mark> sportiva in programma dal 21","Azzurri fuori dal mondiale di calcio ma 560 militari italiani si schiereranno a bordo campo in Qatar per contribuire alla sicurezza armata della \u003Cmark>kermesse\u003C/mark> sportiva in programma dal 21 novembre al 18 dicembre 2022. Alla vigilia del terremoto politico che ha investito il governo Draghi & C., il Consiglio dei ministri ha varato il decreto missioni internazionali per l’anno in corso. Principale novità, la partecipazione delle forze armate italiane al dispositivo predisposto dalle autorità qatariote per proteggere militarmente la Fifa World Cup. (…)\r\nMa le vere ragioni dell’oneroso impegno italiano per la Fifa World Cup 2022 sono state espresse dallo Stato maggiore della difesa e dal ministro Lorenzo Guerini. “La richiesta di supporto alle attività di difesa del Qatar in occasione dei Mondiali si configura come il naturale corollario e il coronamento di una collaborazione tecnico-operativa e industriale avviata da anni e con grosse potenzialità di sviluppo/opportunità”, scrive la Difesa. “L’Italia è orgogliosa di poter contribuire al regolare svolgimento di una rassegna globale: la cooperazione militare bilaterale tra Italia e Qatar è forte e intensa e abbraccia numerose attività di spiccato valore strategico”, ha dichiarato Guerini. “L’Italia crede nella partnership dei nostri due Paesi, che vede già in atto numerosi programmi di cooperazione industriale, e guarda con fiducia ad altre attività e collaborazioni, in piena coerenza anche con i nostri interessi comuni in materia di sicurezza e difesa”. (4)\r\n\r\nIl petro-emirato del Qatar è oggi il maggiore cliente del complesso militare-industriale-finanziario italiano - Leonardo e Fincantieri in testa - e le lucrose commesse di armi sono state ottenute anche grazie al pressing a tutto campo di presidenti del consiglio, ministri, amministratori delegati, generali e ammiragli. Lo scorso febbraio il gruppo industriale Leonardo S.p.A. ha consegnato all’Aeronautica militare del Qatar sei caccia addestratori avanzati M-346 “Master” realizzati negli stabilimenti di Varese-Venegono. I velivoli possono raggiungere una velocità massima di 1.093 km/h, a una quota operativa di 13.715 metri sul livello del mare e possono essere impiegati anche per azioni di combattimento e attacco con missili aria-aria o per i bombardamenti contro obiettivi terrestri con munizioni di caduta da 500 libbre.\r\n\r\nLa consegna dei caccia rientra nell’ambito dell’accordo di cooperazione sottoscritto dalle forze aeree di Italia e Qatar nel novembre 2020 e che prevede anche la formazione dei piloti qatarioti nelle maggiori basi aeree italiane e presso il nuovo polo integrato di addestramento al volo costituito dall’International Training Flight School di Galatina (Lecce), dallo scalo di Decimomannu (Cagliari) e dal poligono di Salto di Quirra, ancora in Sardegna. I primi sei “allievi” della Qatar Emiri Air Force hanno concluso il corso avanzato propedeutico al volo sui caccia di prima linea lo scorso 12 luglio. (5)\r\n\r\nAncora a Leonardo la Marina militare del Qatar ha richiesto la fornitura di un Centro Operativo Navale per il monitoraggio e il pieno controllo delle acque territoriali, della Zona Economica Esclusiva e degli spazi di mare adiacenti. In base all’accordo, il nuovo Centro Operativo sovrintenderà al comando, controllo e coordinamento delle operazioni marittime, supportando le forze armate dell’emirato nei processi decisionali e nella gestione degli interventi “rapidi”. (6) Sempre nel marzo 2022 Leonardo ha consegnato alle forze armate di Doha due elicotteri multiruolo versione NFH (Nato Frigate Helicopter), prodotti nello stabilimento di Venezia Tessera e destinati alle operazioni navali. I velivoli sono parte della maxi-commessa del valore di oltre 3 miliardi di euro firmata nel 2018 dal consorzio europeo NHIndustries costituito da Airbus Helicopters (62,5%), GKN Fokker (5,5%) e Leonardo (32%). Il Qatar ha ordinato 16 elicotteri in versione TTH per compiti terrestri e 12 in versione NFH. Leonardo opera in qualità di prime contractor con la responsabilità per la gestione del programma, l’assemblaggio finale e la consegna dei 12 elicotteri per la Marina, più la fornitura di servizi di supporto e addestramento per gli equipaggi e i tecnici addetti alla loro manutenzione. All’holding italiana è stata attribuita anche la realizzazione di radar, sensori elettro-ottici, sistemi video ed identificazione e quelli per la gestione dei sistemi d’arma degli elicotteri (missili aria-superficie e siluri per il contrasto a minacce navali e sottomarine). (7)\r\n\r\nAnche nel caso degli elicotteri del consorzio NHIndustries/Leonardo, sono le forze armate italiane a collaborare alla formazione dei piloti militari dell’emirato. E’ presso l’aeroporto di Viterbo, sede del 1° Reggimento “Antares” dell’Aviazione dell’esercito italiano (AVES) che si svolge l’addestramento del personale della Qatari Emiri Air Force, con la supervisione dei tecnici di Leonardo. “La formazione del personale qatariota è una delle attività addestrative di punta di AVES ed evidenzia il ruolo ormai consolidato di scuola internazionale di volo per la componente militare elicotteri”, spiega lo Stato maggiore dell’Esercito. “L’impegno complessivo, nei tre anni dall’avvio del programma Qatar, ha consentito il conseguimento di 2.000 ore di volo su elicottero NH-90 nella versione terrestre, cui si aggiungono ulteriori 2.500 ore sul simulatore di volo”. (8) Il 10 luglio 2022 lo scalo militare di Viterbo ha ospitato il vicepremier e ministro della difesa del Qatar, Khalid Mohamed Al Attyiah, in visita in Italia. Nel dare il benvenuto all’ospite, il comandante dell’Aviazione dell’esercito, generale Andrea Di Stasio, ha evidenziato che ad oggi sono stati addestrati più di una decina di equipaggi delle forze armate dell’emirato. “L’incontro è proseguito con la dimostrazione di un atto tattico condotto da un elicottero NH-90 (con equipaggio misto italiano e qatariota), che ha rilasciato personale utilizzando la tecnica del fast rope, e da un CH47F che ha recuperato i militari utilizzando la tecnica del grappolo, episodi operativi che richiedono un’alta specializzazione”, ha enfatizzato l’ufficio stampa dell’Esercito. (9)\r\n\r\nPrima di recarsi a Viterbo, il vice premier Al Attyiah, in compagnia del ministro della difesa Lorenzo Guerini, aveva partecipato presso lo stabilimento Fincantieri di Muggiano (La Spezia) alla consegna del pattugliatore offshore OPV “Sheraouh”, seconda unità della classe commissionata al cantiere italiano dal ministero della Difesa del Qatar nell’ambito di un programma di acquisizione navale che ha un valore complessivo di quasi 4 miliardi di euro e prevede, oltre ai due pattugliatori offshore, quattro corvette e una unità anfibia LPD (Landing Platform Dock). Alla cerimonia a Muggiano erano presenti pure i Capi di Stato maggiore della Marina militare di Italia e Qatar (l’ammiraglio Enrico Credendino e il generale Abdulla Bin Hassan Al Sulaiti) e il neopresidente di Fincantieri SpA, il generale Claudio Graziano, già Capo di Stato maggiore della Difesa e fino al 15 maggio 2022 presidente del Comitato militare dell’Unione europea.\r\n\r\n“Il pattugliatore Sheraouh, al pari del gemello Musherib, consegnato nel gennaio 2022, è un’unità altamente flessibile con capacità di assolvere a molteplici compiti che vanno dal pattugliamento, al ruolo di nave combattente”, riferisce Fincantieri. (10) Le due unità hanno una lunghezza di circa 63 metri, una larghezza di 9,2 metri, una velocità massima di 30 nodi, e possono ospitare a bordo 38 persone di equipaggio.\r\n\r\nLo scorso maggio ha avuto invece luogo nello stabilimento Fincantieri di Palermo l’impostazione della nave anfibia LPD commissionata dal Qatar. Questa unità avrà una lunghezza di circa 143 metri, una larghezza di 21,5 e potrà ospitare fino a 550 persone. Sarà dotata di due rampe carrabili e di un bacino interno allagabile in grado di accogliere un mezzo da sbarco veloce; il ponte di volo sarà dimensionato per ospitare gli elicotteri multiruolo NFH di Leonardo. (11) Due delle quattro corvette ordinate sono state consegnate nei mesi scorsi alla Marina militare del Qatar. Realizzate a Muggiano, le unità sono lunghe circa 107 metri, larghe 14,70 metri e raggiungono la velocità massima di 28 nodi. Le corvette possono ospitare 112 militari, diversi battelli veloci gonfiabili e un elicottero NFH.\r\n\r\nOvviamente non solo con gli aerei, gli elicotteri e le navi da guerra può spiegarsi la passione dei leader politici, militari e industriali italiani per il ricco e potente emirato del Golfo. Con la frenetica corsa alla diversificazione delle fonti energetiche dopo l’invasione russa dell’Ucraina, il Qatar si è candidato a divenire in pochi anni il leader mondiale della produzione di gas naturale liquefatto (GNL). Il 19 giugno a Doha, il ministro per gli Affari energetici dell’emirato, nonché presidente e amministratore delegato di QatarEnergy, Saad Sherida Al-Kaabi, ha sottoscritto con l’Ad di Eni, Claudio Descalzi, un accordo per la creazione di una joint venture. “QatarEnergy deterrà una quota del 75% e Eni il restante 25%”, spiega il portavoce dell’holding italiana. “La joint venture a sua volta deterrà il 12,5% dell’intero progetto NFE - North Field East, di cui fanno parte 4 mega treni GNL con una capacità combinata di liquefazione pari a 32 milioni di tonnellate/anno (MTPA)”. Grazie al progetto NFE il Qatar aumenterà le capacità di esportazione di GNL dagli attuali 77 MTPA a 110 MTPA. Sono previsti investimenti per quasi 29 miliardi di dollari.\r\n\r\n“NFE dovrebbe entrare in produzione entro la fine del 2025 e impiegherà tecnologie e processi all’avanguardia per minimizzare l’impronta carbonica complessiva, tra cui la cattura e lo stoccaggio della CO2”, enfatizza Claudio Descalzi. “Siamo onorati e lieti di essere stati scelti come partner nel progetto di espansione. Questo accordo è una significativa pietra miliare per Eni e si inserisce nel nostro obiettivo di diversificazione verso fonti energetiche più pulite e affidabili, in linea con la nostra strategia di decarbonizzazione”. (12)\r\n\r\nDecantare la sostenibilità socio-ambientale del progetto NFE è come affermare che più armi di distruzione di massa produci e più assicuri la pace e il disarmo dei popoli. “Eni svilupperà in Qatar il progetto considerato da tanti come la peggiore bomba climatica al mondo”, scrive Andrea Barolini su Valori, la testata giornalistica di proprietà di Fondazione Finanza Etica. “Il North Field East è un giacimento di gas naturale immenso che si stima possa contenere il 10% delle riserve mondiali. Un autentico disastro in termini di contributo al riscaldamento globale, nonostante le rassicurazioni dei vertici dell’azienda, che insiste sull’utilizzo di tecnologie che sarebbero in grado di limitare i danni al clima”. Un’inchiesta pubblicata a maggio dal quotidiano The Guardian inserisce l’NFE tra i progetti di sfruttamento di petrolio e gas più dannosi in assoluto. “Bombe climatiche, appunto, suscettibili di provocare emissioni per più di un miliardo di tonnellate di CO2 sull’insieme del loro ciclo di vita”, conclude Barolini.\r\n\r\nNiente bomber azzurri in campo a Doha 2022, ma tante, anzi tantissime bombe belliche e ambientali per il Qatar made in Italy.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, antimilitarista, insegnante, blogger\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/2022-09-13-mazzeo-missioni-qatar.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[180],{"field":77,"matched_tokens":181,"snippet":177,"value":178},[72],{"best_field_score":81,"best_field_weight":82,"fields_matched":83,"num_tokens_dropped":46,"score":84,"tokens_matched":83,"typo_prefix_score":46},{"document":184,"highlight":213,"highlights":218,"text_match":79,"text_match_info":221},{"cat_link":185,"category":186,"comment_count":46,"id":187,"is_sticky":46,"permalink":188,"post_author":49,"post_content":189,"post_date":190,"post_excerpt":52,"post_id":187,"post_modified":191,"post_thumbnail":192,"post_thumbnail_html":193,"post_title":194,"post_type":57,"sort_by_date":195,"tag_links":196,"tags":205},[43],[45],"75607","http://radioblackout.org/2022/05/smash-the-vision-vogliamo-il-pane-ma-anche-le-paillettes/","Il giorno della finale del song eurocontest, con il suo esito di guerra già scritto in troppo facili pronostici, una street di mostr* contro la città vetrina si è mossa per la città, per ribadire che le corpe dissidenti, non disponibili alla omo-normalizzazione proposta da anni attraverso la kermesse canora portavano in piazza la voglia di squeertare su eurovision, rivendicando la propria incompatibilità a qualsiasi tentativo di rendere docili, brandizzabili, le vite ribelli, de-generi, non adattabili alla legge del padre, della patria, del padrone.\r\nApertamente schierate con i poveri sgomberati da piazza d’armi, con chi lotta contro la guerra e chi la arma, contro la città dell’aerospazio e la Nato a Torino, con senza documenti, clandestin*, indecors*, con chi subirà sulla propria pelle altri tagli di scuola e sanità per pagare la vetrina sporca di Lo Russo.\r\nIl sindaco dichiara di aver “dedicato alla tutela dell’ambiente tutta la sua vita professionale”, ma ha consegnato il Valentino, parco urbano nel cuore di Torino alla folla dell’Eurovillage, chiudendolo alla normale fruizione di tutt* e trasformandolo in terra brulla cosparsa di lattine di birra. L’immondizia dopo la festa costata dieci milioni di euro. \r\nTra riqualificazioni escludenti, militarizzazione del territorio, grandi eventi e polo bellico si dispiega lo scenario della città post Fiat, che diventa sempre più povera.\r\nSullo striscione di testa era scritto “Ma quale grande evento? È solo sfruttamento!”, perché la condizione dei volontar* che hanno lavorato gratis per 12 ore senza neppure poter condividere il pasto degli artisti, subendo le molestie di chi crede di potere tutto sono lo specchio della città ferocemente decorosa in cui siamo forzati a vivere. Il tutto all’insegna della pace e della queerness.\r\nLa lunga street di ieri si è riempita dei racconti di chi denuncia il pinkwashing, il peacewashing, la violenza delle istituzioni contro i corpi reclusi e negati dei senza carte rinchiusi nel CPR di corso Brunelleschi, dove il corteo si è fermato ed i partecipanti si sono riversati nel prato, scandendo slogan e cori solidali.\r\nAltra sosta, con tanti interventi in piazza Marmolada, per poi approdare nella rotonda giardino di piazza Robilant, dove la musica dei Dj set autogestiti che ha accompagnato l’intero percorso è esplosa in festa. 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L'evento è un Sanremo arcobaleno che manda in visibilio la comunità LGBT, grazie all'impegno dell'organizzazione per ingraziarsi il bacino d'utenza gaio.\r\n\r\nNoi, però, questa \"vision\" la vogliamo smascherare: la “vision” dietro l'Eurovision è un brodo di queerwashing, speculazione, gentrificazione, retoriche del decoro, sfruttamento di chi lavora, pacifismo selettivo, svendita dello spazio pubblico, turistificazione. Il festival è l'esposizione eccellente del demone dell'inclusività, dà visibilità ad artistə LGBTQIA+ a patto che la loro identità non dia mai davvero fastidio, che la queerness sia spendibile via schermo e che si renda innocua, collaborativa, collaborazionista. Questa vision è tutto ciò che vogliamo demolire, è un mostro a cui resistono lə mostrə, le nostre corpe dissidenti, che mai saranno assimibilabili nel grande spettacolo del capitalismo queer.\r\n\r\nContro il progetto di una Torino falsamente pride, falsamente attenta allǝ ultimǝ del mondo, una Torino che si mette in mostra per l’ennesimo grande evento, noi mostrǝ frocie difformi galassie sconfinate vogliamo scendere in strada con una street parade antiautoritaria, antipatriarcale, rumorosa, riot-tosa ma soprattutto ricca di contenuti e di danze!\r\n\r\nNon vogliamo scegliere tra la turistificazione e lo sfruttamento mascherati da intrattenimento gaio e la cis-etero-norma che pervade anche la lotta di classe.\r\nContro tutti i padri, le patrie e i padroni, vogliamo il pane ma anche le paillettes!","10 Maggio 2022","2022-05-10 15:17:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/smash-the-vision-fb-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/smash-the-vision-fb-300x169.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/smash-the-vision-fb-300x169.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/smash-the-vision-fb-1024x576.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/smash-the-vision-fb-768x432.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/smash-the-vision-fb-1536x864.png 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/smash-the-vision-fb.png 1920w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Smash the vision! 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L'evento è un Sanremo arcobaleno che manda in visibilio la comunità LGBT, grazie all'impegno dell'organizzazione per ingraziarsi il bacino d'utenza gaio.\r\n\r\nNoi, però, questa \"vision\" la vogliamo smascherare: la “vision” dietro l'Eurovision è un brodo di queerwashing, speculazione, gentrificazione, retoriche del decoro, sfruttamento di chi lavora, pacifismo selettivo, svendita dello spazio pubblico, turistificazione. Il festival è l'esposizione eccellente del demone dell'inclusività, dà visibilità ad artistə LGBTQIA+ a patto che la loro identità non dia mai davvero fastidio, che la queerness sia spendibile via schermo e che si renda innocua, collaborativa, collaborazionista. Questa vision è tutto ciò che vogliamo demolire, è un mostro a cui resistono lə mostrə, le nostre corpe dissidenti, che mai saranno assimibilabili nel grande spettacolo del capitalismo queer.\r\n\r\nContro il progetto di una Torino falsamente pride, falsamente attenta allǝ ultimǝ del mondo, una Torino che si mette in mostra per l’ennesimo grande evento, noi mostrǝ frocie difformi galassie sconfinate vogliamo scendere in strada con una street parade antiautoritaria, antipatriarcale, rumorosa, riot-tosa ma soprattutto ricca di contenuti e di danze!\r\n\r\nNon vogliamo scegliere tra la turistificazione e lo sfruttamento mascherati da intrattenimento gaio e la cis-etero-norma che pervade anche la lotta di classe.\r\nContro tutti i padri, le patrie e i padroni, vogliamo il pane ma anche le paillettes!",[253],{"field":77,"matched_tokens":254,"snippet":250,"value":251},[72],{"best_field_score":81,"best_field_weight":82,"fields_matched":83,"num_tokens_dropped":46,"score":84,"tokens_matched":83,"typo_prefix_score":46},6690,{"collection_name":57,"first_q":72,"per_page":258,"q":72},6,12,{"facet_counts":261,"found":298,"hits":299,"out_of":525,"page":83,"request_params":526,"search_cutoff":35,"search_time_ms":258},[262,274],{"counts":263,"field_name":272,"sampled":35,"stats":273},[264,266,268,270],{"count":16,"highlighted":265,"value":265},"anarres",{"count":83,"highlighted":267,"value":267},"malormone",{"count":83,"highlighted":269,"value":269},"il colpo del strega",{"count":83,"highlighted":271,"value":271},"Bello come una prigione che brucia","podcastfilter",{"total_values":16},{"counts":275,"field_name":34,"sampled":35,"stats":296},[276,278,280,282,284,286,288,290,292,294],{"count":24,"highlighted":277,"value":277},"brasile",{"count":83,"highlighted":279,"value":279},"Mondiali",{"count":83,"highlighted":281,"value":281},"nadin gordimer",{"count":83,"highlighted":283,"value":283},"turismo sessuale",{"count":83,"highlighted":285,"value":285},"nao vai ter copa",{"count":83,"highlighted":287,"value":287},"traffico sessuale",{"count":83,"highlighted":289,"value":289},"primo maggio 2014",{"count":83,"highlighted":291,"value":291},"Vittorio Arrigoni",{"count":83,"highlighted":293,"value":293},"spezzone rosso nero",{"count":83,"highlighted":295,"value":295},"prostituzione minorile",{"total_values":297},46,7,[300,350,372,411,453,498],{"document":301,"highlight":321,"highlights":336,"text_match":345,"text_match_info":346},{"comment_count":46,"id":302,"is_sticky":46,"permalink":303,"podcastfilter":304,"post_author":267,"post_content":305,"post_date":306,"post_excerpt":52,"post_id":302,"post_modified":307,"post_thumbnail":308,"post_title":309,"post_type":310,"sort_by_date":311,"tag_links":312,"tags":317},"95751","http://radioblackout.org/podcast/malormone-del-17-febbraio/",[267],"Kermesse Kermit e Ketamina\r\n\r\nMalormone vi accompagna nel febbrile febbraio delle frocie. 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Un universale plurale che aggiri le mille trappole identitarie nelle quali troppo spesso cadono i movimenti.\r\nIl linguaggio e l’approccio metodologico sono molto diversi e, quindi, lungi dall’essere ridondanti i due testi sono a nostro avviso complementari. É nostro auspicio che possa scaturirne un dibattito costruttivo. 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Baciano la mano all’abile gesuita di Buenos Aires, si genuflettono di fronte ai peggiori reazionari islamici, nella speranza, vana, di agganciare le “masse”, di recuperare un ruolo storico affogato nella melma delle purghe staliniane.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti.\r\n\r\n24 maggio. Antimilitaristi allo Space Festival\r\nLo space Festival è un grande \u003Cmark>kermesse\u003C/mark> pubblicitaria messa in campo per gettare fumo su quanto avviene nella nostra città, sulla riconversione al settore bellico dopo il tramonto dell’automotive. 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Anarchico e transfemminista.\r\nNe abbiamo parlato con Sara del Germinal di Trieste.\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì sino all’11 giugno… poi si riapre a settembre\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[369],{"field":77,"matched_tokens":370,"snippet":366,"value":367},[72],{"best_field_score":81,"best_field_weight":82,"fields_matched":83,"num_tokens_dropped":46,"score":84,"tokens_matched":83,"typo_prefix_score":46},{"document":373,"highlight":402,"highlights":407,"text_match":79,"text_match_info":410},{"comment_count":46,"id":374,"is_sticky":46,"permalink":375,"podcastfilter":376,"post_author":377,"post_content":378,"post_date":379,"post_excerpt":52,"post_id":374,"post_modified":380,"post_thumbnail":381,"post_title":382,"post_type":310,"sort_by_date":383,"tag_links":384,"tags":393},"92048","http://radioblackout.org/podcast/torture-elettrificate-a-cuneo-analisi-ddl-1660-con-avv-g-vitale-e-f-rossi-albertini-anti-wired/",[271],"bellocome","Estratti dalla puntata del 23 settembre 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nTORTURE ELETTRIFICATE A CUNEO\r\n\r\nDalla testimonianze di alcune persone detenute nel carcere di Cuneo emergono episodi di tortura che includono l’utilizzo strumenti a impulsi elettrici.\r\n\r\nI dipendenti di quella struttura, oltre a pestare – fuori servizio – i reclusi, si sentono legittimati a introdurre dispositivi acquistati privatamente per infliggere dolore e terrore.\r\n\r\nCome si inserisce questo fenomeno nella retorica sul “taser alla polizia penitenziaria” e nella cornice del DDL 1660?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_cuneo-taser.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nANALISI E RIFLESSIONI SUL DDL 1660\r\n\r\nAlcune analisi dell’avvocato Gianluca Vitale sul alcune norme, ma soprattutto alcune caratteristiche identitarie e culturali che emergono dal DDL 1660.\r\n\r\nCosa produce il divieto di vendere sim card a persone senza permesso di soggiorno?\r\n\r\nCome progressivamente evapora il concetto di porporzionalità?\r\n\r\nCosa comportano le norme sulle armi per i membri delle forze dell’ordine fuori servizio e le tutele straordinarie per questa categoria?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_ddl1660-vitale.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nL’introduzione di nuovi poteri e tutele per agenti e militari solleva una riflessione, che affrontiamo in compagnia dell’avvocato Flavio Rossi Albertini, sul concetto di “diritto penale dell’amico” e sulla produzione di una casta armata fidelizzata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_ddl1660-flavio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n“ANDATE A FARVI CABLARE”\r\n\r\nQuesto il titolo della due giorni che si terrà a Rovereto sabato 28 e domenica 29 settembre in concomitanza e in opposizione al Wired Next Fest.\r\n\r\nInsieme a Massimo del Collettivo Terra e Libertà cerchiamo di analizzare la strutturazione della macchina della propaganda tecno-ottimista e bellicista incarnata da questa kermesse della rivista Wired (co-sponsorizzata da Leonardo), per estendere le riflessioni sul ruolo delle tecnologie convergenti e di quello che viene definito il nuovo Progetto Manhattan.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_wired-massimo.mp3\"][/audio]","24 Settembre 2024","2024-09-24 12:26:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/bcupcb-ddl1660-varie-200x110.jpg","Torture elettrificate a Cuneo - Analisi DDL 1660 con avv. 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Dalle 10,45 alle 12,45. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n2018 08 03 anarres 01\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nLivorno. “Effetto Pd e Lega-5Stelle: 11 aggressioni in 50 giorni. Il vostro razzismo è emergenza. Il vero cambiamento: casa, lavoro e reddito per tutt*. Lega fuorilegge” Questo striscione, affisso lungo i canali del quartiere Venezia, durante il contro-evento “effetto Refugio”, fatto durante la kermesse istituzionale “Effetto Venezia” non era gradito alle autorità. Per rimuoverlo, la polizia di Stato ha caricato violentemente compagni e passanti nel cuore della notte.\r\nNe abbiamo parlato con Dario Antonelli della Federazione Anarchica Livornese\r\n\r\nNiscemi. Al campeggio di lotta antimilitarista No Muos un attentato incendiario ha colpito il presidio di contrada Ulmo. Corteo nazionale a Niscemi, presidio No Muos a Novara.\r\nDel presidio a Novara abbiamo parlato con Domenico Argirò del Movimento No F35\r\nDella situazione a Niscemi ci ha raccontato Pippo Gurrieri del coordinamento comitati No Muos.\r\n\r\nSantiago Maldonado. Un anno dopo l’omicidio durante l’attacco alla comunità resistente mapuche di Pu Lof a Cushamen. In tutta l’Argentina, e non solo, iniziative di informazione e lotta.\r\n\r\nMorti e respingimenti collettivi in mare, caccia allo straniero per le strade. L’estate di sangue di Salvini e Toninelli\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","5 Settembre 2018","2018-10-17 22:58:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/livorno-200x110.jpg","Anarres del 3 agosto. Emergenza razzismo. No muos. Maldonado un anno dopo. 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A 5 anni di distanza gli scenari si ripropongono in tutta la loro crudeltà e drammaticità. Dal libro \"Gaza. Restiamo umani\", alcune letture a sostegno della lotta del popolo palestinese.\r\n\r\nATTUALITA' * Parliamo di mondiali ? E perché no? A noi il calcio piace e ci piace perché è un gioco di squadra dove conta e viene esaltata l'abilità dell'individuo se inserito in un collettivo che agisce in modo coordinato e collaborativo, ovvero esprime l'importanza della collaborazione sociale affinché ognuno si possa esprimere e valorizzare ed anche l'importanza della individualità perché l'azione del collettivo sia efficiente,efficace, produttiva e bella.\r\n\r\nUno sguardo di genere che cosa vede al di là della sfavillante kermesse multimiliardaria appena conclusasi? Vede un paese,il Brasile, che da sempre è stato una delle mete preferite del turismo sessuale, ove ogni anno migliaia di turisti europei e americani affollano le sue spiagge, ma soprattutto le sue pousadas (pensioni) alla ricerca di sesso a basso costo. E' provato che l'organizzazione di grandi eventi, cioè di manifestazioni a cui affluiscono migliaia di persone, prevalentemente di sesso maschile, sia sportive,che politiche o commerciali, inducono il fiorire di un prospero mercato più o meno sommerso, di corpi femminili (molti) e maschili o transgender (alcuni),tragicamente anche di minore età, adolescenti se non talora bambini, nell'espletamento di una sessualità tipicamente maschile, anche in quei pochi,ma non isolati casi in cui l'acquirente è donna, perché è maschile (e non solo del capitalistica) è l'ideologia che informa il mercimonio,la compra-vendita di corpi e di piacere sessuale.\r\n- durante i mondiali nella civilissima e ricca Germania sono arrivate ad arricchire l'offerta circa 40.000 ragazze, prevalentemente dai paesi dell'Est;\r\n- durante i mondiali in Sud Africa è stato dimostrato un giro di prostituzione forzata, con un movimento di ragazze provenienti per lo più da più povero Mozambico;\r\n- per EXPO' 2015 a Milano sono previste ex novo circa 30.000 ragazze, ma questo 'fenomeno' avviene ogni anno in occasione delle fiere, ad es. quella del mobile, con numero ridotto ( l'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino parla di 7000 sex workers che diventano 15.000 in occasione delle fiere)\r\n- per non parlare delle esigenze numericamente insoddisfatte durante le periodiche assemblee generali della FAO a Roma, con prostitute di 'cultura',universitarie o anche laureate.\r\n- in Brasile in prospettiva dei Mondiali 2014 e delle Olimpiadi 2015 è stato sufficiente semplicemente potenziare la rete la già presente che coinvolge guide turistiche, agenzie di viaggio, tassisti ed anche proprietari di alberghi.\r\n\r\nE ancora il nostro sguardo vede la prostituzione minorile,una cupa e crudele realtà che non può più essere negata, anzi è confermata dalla campagna lanciata contro di essa. Lo sfruttamento e l'abuso sessuale dei minori praticato tramite il turismo sessuale muove ogni anno nel mondo un giro d'affari di 80-100 milioni di dollari e vede il Brasile al secondo posto nel mondo per le baby prostitute/i; si stima vi siano circa 2.200.000 minori sfruttati, con un coinvolgimento annuale di 500mila nello sfruttamento sessuale.\r\n\r\n*** Un commento all'articolo di Concita De Gregorio uscito su La Repubblica del 9 luglio intitolato \"Il corso che insegna a sedurre i calciatori così si preparano le groupie mondiali\".\r\n\r\nUna settimana di training su trucco, abiti, e discorsi da evitare. Un'esperta di estetica che consiglia gli interventi dal chirurgo e un pacchetto di due inviti per feste esclusive.\r\n\r\nSTORIE DI DONNE * La storia di una squadra di calciatrici inglesi, salita agli onori delle cronache in occasione della Prima Guerra Mondiale.\r\n\r\nQuesta è una storia che va raccontata, se non altro perché è stata tacitata per quasi cento anni. È una storia di donne, pallottole e palloni, di una gloria calcistica interrotta e poi rimossa, di un gruppo di ragazze inglesi che sapevano e volevano giocare a calcio e dell’editto che letteralmente strappò loro le zolle da sotto i piedi. Se possiamo raccontarla oggi è solo perché, come spesso accade nella storia delle donne, la scrittura privata, i diari, i taccuini documentarono tutto. Due signore del Lancashire, Gail Newsham e Barbara Jacobs, l’hanno raccolta, ricostruita e riportata al posto che merita: la Hall of Fame della storia del Football.\r\n\r\n*** A sostegno dei compagni e delle compagne colpiti/e dalla repressione, un omaggio a Nadin Gordimer, morta oggi, 14 luglio 2014, da \"Storia di mio figlio\".\r\n\r\nE' un dramma profondamente intimo di conflitti personali e di lotte negli eventi rivoluzionari che a caro prezzo per persone come queste hanno determinato cambiamenti in SudAfrica.\r\n\r\nPer riascoltare la trasmissione:\r\n\r\nil colpo della strega_primaparte_14luglio2014\r\n\r\nil colpo della strega_secondaparte_14luglio2014\r\n\r\n ","15 Luglio 2014","2018-10-24 17:35:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/03/medea-strega-200x110.jpg","I podcast de Il colpo della strega: 14luglio2014",1405464763,[466,467,468,469,470,471,472,473,474,475,476,477,478,479,480],"http://radioblackout.org/tag/brasile/","http://radioblackout.org/tag/calcio/","http://radioblackout.org/tag/calcio-femminile/","http://radioblackout.org/tag/expo-2015/","http://radioblackout.org/tag/gaza/","http://radioblackout.org/tag/lavoro-minorile/","http://radioblackout.org/tag/mondiali/","http://radioblackout.org/tag/nadin-gordimer/","http://radioblackout.org/tag/nao-vai-ter-copa/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/prostituzione/","http://radioblackout.org/tag/prostituzione-minorile/","http://radioblackout.org/tag/traffico-sessuale/","http://radioblackout.org/tag/turismo-sessuale/","http://radioblackout.org/tag/vittorio-arrigoni-2/",[277,482,483,484,485,486,279,281,285,487,488,295,287,283,291],"calcio","calcio femminile","expo 2015","Gaza","lavoro minorile","palestina","prostituzione",{"post_content":490},{"matched_tokens":491,"snippet":492,"value":493},[72],"al di là della sfavillante \u003Cmark>kermesse\u003C/mark> multimiliardaria appena conclusasi? 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Lo sfruttamento e l'abuso sessuale dei minori praticato tramite il turismo sessuale muove ogni anno nel mondo un giro d'affari di 80-100 milioni di dollari e vede il Brasile al secondo posto nel mondo per le baby prostitute/i; si stima vi siano circa 2.200.000 minori sfruttati, con un coinvolgimento annuale di 500mila nello sfruttamento sessuale.\r\n\r\n*** Un commento all'articolo di Concita De Gregorio uscito su La Repubblica del 9 luglio intitolato \"Il corso che insegna a sedurre i calciatori così si preparano le groupie mondiali\".\r\n\r\nUna settimana di training su trucco, abiti, e discorsi da evitare. Un'esperta di estetica che consiglia gli interventi dal chirurgo e un pacchetto di due inviti per feste esclusive.\r\n\r\nSTORIE DI DONNE * La storia di una squadra di calciatrici inglesi, salita agli onori delle cronache in occasione della Prima Guerra Mondiale.\r\n\r\nQuesta è una storia che va raccontata, se non altro perché è stata tacitata per quasi cento anni. È una storia di donne, pallottole e palloni, di una gloria calcistica interrotta e poi rimossa, di un gruppo di ragazze inglesi che sapevano e volevano giocare a calcio e dell’editto che letteralmente strappò loro le zolle da sotto i piedi. Se possiamo raccontarla oggi è solo perché, come spesso accade nella storia delle donne, la scrittura privata, i diari, i taccuini documentarono tutto. Due signore del Lancashire, Gail Newsham e Barbara Jacobs, l’hanno raccolta, ricostruita e riportata al posto che merita: la Hall of Fame della storia del Football.\r\n\r\n*** A sostegno dei compagni e delle compagne colpiti/e dalla repressione, un omaggio a Nadin Gordimer, morta oggi, 14 luglio 2014, da \"Storia di mio figlio\".\r\n\r\nE' un dramma profondamente intimo di conflitti personali e di lotte negli eventi rivoluzionari che a caro prezzo per persone come queste hanno determinato cambiamenti in SudAfrica.\r\n\r\nPer riascoltare la trasmissione:\r\n\r\nil colpo della strega_primaparte_14luglio2014\r\n\r\nil colpo della strega_secondaparte_14luglio2014\r\n\r\n ",[495],{"field":77,"matched_tokens":496,"snippet":492,"value":493},[72],{"best_field_score":81,"best_field_weight":82,"fields_matched":83,"num_tokens_dropped":46,"score":84,"tokens_matched":83,"typo_prefix_score":46},{"document":499,"highlight":516,"highlights":521,"text_match":79,"text_match_info":524},{"comment_count":46,"id":500,"is_sticky":46,"permalink":501,"podcastfilter":502,"post_author":265,"post_content":503,"post_date":504,"post_excerpt":52,"post_id":500,"post_modified":505,"post_thumbnail":506,"post_title":507,"post_type":310,"sort_by_date":508,"tag_links":509,"tags":514},"22849","http://radioblackout.org/podcast/torino-un-primo-maggio-di-lotta/",[265],"Il Primo Maggio imbalsamato, chiuso nelle cerimonie istituzionali, consacrato ai riti stanchi di una sinistra cittadina che governa Torino da decenni, non c’è più.\r\nIl Partito Democratico ha costruito le proprie fortune nel segno delle grandi opere, della kermesse olimpica e del Tav. Delle Olimpiadi restano le inutili cattedrali di cemento e tanti debiti. Resta il grattacielo di Intesa/San Paolo, costruito su terreni pubblici ceduti per un tozzo di pane dall’amministrazione Chiamparino alla banca, che l’aveva salvato dalla bancarotta pochi giorni prima della sua trionfale rielezione a sindaco. Alla fine di qual mandato Chiamparino divenne presidente della Compagnia di San Paolo, oggi è il candidato del PD per la Regione Piemonte.\r\nA far le spese delle politiche del PD di governo, a Torino come nel resto del paese, i lavoratori, che i provvedimenti del primo ministro Renzi condannano alla precarietà a vita e salari da fame senza tutele, senza futuro.\r\nIn questi anni di cemento le scuole della città sono andate a pezzi: i soldi destinati all’edilizia scolastica sono stati usati per il Tav, i piccoli, preziosi ospedali sono stati chiusi, continui sono stati i tagli al trasporto locale.\r\nTorino è diventata la capitale degli sfratti, perché tra disoccupazione e precarietà tanti, troppi, non ce la fanno più a pagare il fitto o il mutuo.\r\nTanti, sempre più, non sono più disposti a subire, alzano la testa, scelgono di lottare per riprendersi gli spazi, per contrastare le politiche dei padroni di una città che ha cambiato pelle, ma dove lo sfruttamento è sempre più duro, la precarietà è la norma.\r\n\r\nLe ragioni di chi non intende subire la schiavitù salariata come destino, le ragioni di chi lotta contro il razzismo, la violenza poliziesca, il Tav, di chi non accetta che si spendano milioni per costruire e comperare cacciabombardieri, di chi occupa le case vuote, di chi non china la testa hanno dilagato nella piazza del Primo Maggio torinese.\r\nL’altra Torino, quella degli anarchici, degli antagonisti, del No Tav, dei lavoratori ribelli, ha riempito piazza Vittorio, soverchiando con la forza dei numeri e delle proprie ragioni, la piazza istituzionale.\r\n\r\nQui una piccola galleria di foto dello spezzone rosso e nero\r\n\r\nAscolta il riassunto della giornata curato da Anarres:\r\n\r\n2014 05 02 primomaggio mar torino\r\n\r\nSin dal giorno precedente i due quotidiani torinesi, La Stampa e Repubblica, avevano annunciato un dispiegamento straordinario di polizia. 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Niente domeniche, niente festività, niente 25 aprile, niente Primo Maggio\r\n\r\nLa gente che passava ascoltava con attenzione, si fermava, chiedeva notizie, voleva sapere. Numerosi gli interventi, tra cui vogliamo segnalare quelli di Pino Larobina, operaio dell’Iveco licenziato per la propria attività sindacale nell’USB, e quello di Marco, un giovane compagno torinese, che per fuggire la disoccupazione da cinque anni è emigrato in Polonia.\r\nAbbiamo intrecciato i fili delle lotte, nella comune consapevolezza, che viviamo tempi duri ma sempre più gente si sta disintossicando dalle illusioni istituzionali e sceglie la lotta.\r\n\r\nSolidarietà a Marco, “Boba” arrestato nella Piazza del Primo Maggio. Una piazza di lotta.\r\nLo vogliamo libero, vogliamo liberi tutti e tutte!\r\n\r\nVogliamo liberi Chiara, Claudio, Mattia e Nicolò.\r\nSabato 10 maggio marcia popolare No Tav a Torino\r\n\r\nAppuntamento alle 14 in piazza Adriano.\r\n\r\nAggiornamento. Torino. 3 maggio\r\nNel tardo pomeriggio duecento solidali si sono raccolti nel pratone limitrofo al blocco C del carcere delle Vallette.\r\nMusica, interventi, slogan e qualche fumogeno, per farsi vedere e sentire oltre le sbarre.\r\nIl presidio era stato indetto in solidarietà a Marco, \"Boba\", anarchico e redattore di radio Blackout, arrestato il Primo Maggio mentre provava a liberare una ragazza strattonata e trascinata da numerosi agenti della Digos.\r\nCon con il collare prescrittole al pronto soccorso dopo la brutale stretta di un poliziotto, è intervenuta anche lei, per ringraziare Marco della solidarietà attiva dimostratale.\r\nMentre il presidio si avviava alla conclusione è arrivata la notizia che il GIP aveva convalidato l'arresto, inviando ai domiciliari senza restrizioni Marco.\r\nLa notizia dell'attenuazione delle misure di custodia cautelare è stata accolta con gioia da tutt*.\r\n\r\n ","4 Maggio 2014","2018-10-17 22:59:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/05/2014-05-01-primo-maggio-a-torino-8-200x110.jpg","Torino. 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