","Pessima scuola: maestre disabilitate e sindacati diffidati","post",1514021890,[49,50,51,52,53],"http://radioblackout.org/tag/9-anni-di-vacanza-contrattuale/","http://radioblackout.org/tag/contratto-indegno/","http://radioblackout.org/tag/diplomi-magistrali/","http://radioblackout.org/tag/laurea-magistrale/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-8-genanio-2018/",[23,17,19,15,21],{"post_content":56,"tags":61},{"matched_tokens":57,"snippet":59,"value":60},[58],"laurea","ben più formante di una \u003Cmark>laurea\u003C/mark>. Una sentenza che pone i","Contro gli insegnanti diplomati magistrali: una sentenza inaccettabile, una sentenza che non si può accettare\r\n\r\nCon un pronunciamento che rovescia quanto stabilito da tutti quelli precedenti (che avevano accettato e sancito che il 2001 sarebbe stato considerato l'anno spartiacque per considerare validi e sufficienti i diplomi magistrali) e, soprattutto, che non tiene conto dei diritti e della stessa vita di decine di migliaia di insegnanti che hanno un titolo abilitante all'insegnamento, che sovente per molti anni hanno lavorato come precarie garantendo il funzionamento della scuola pubblica, il Consiglio di Stato ha stabilito che le maestre diplomate magistrali non hanno diritto all'inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento (Gae) e alla stessa assunzione a tempo indeterminato che molte si sono finalmente viste riconoscere a partire dal 2015.\r\n\r\nUna sentenza inaccettabile che pone il governo di fronte alla necessità di trovare una soluzione che garantisca i diritti di quelle insegnanti immesse in ruolo lo scorso anno (con scopi elettorali) dopo anni e decenni di precariato ben più formante di una \u003Cmark>laurea\u003C/mark>. Una sentenza che pone i molti maestri presi in mezzo a questa trappola (solo in Piemonte si parla di un migliaio di lavoratori che a giugno perderanno il posto) a organizzarsi e cercare solidarietà presso tutti i colleghi in una situazione nella quale non è possibile immaginare che un titolo abilitante all'insegnamento possa venire “ritirato” con un tratto di penna.\r\n\r\nA questo proposito è stato immediatamente indetto uno sciopero dei sindacati di base con manifestazione nazionale a Roma l'8 dicembre, mentre sono previsti presidi locali: il primo a Torino di fronte all'Ufficio Scolastico Regionale mercoledì 27 dicembre alle 10, inoltre si sta valutando un ricorso alla Corte di Giustizia Europea.\r\n\r\nIntanto i sindacati concertativi del pubblico impiego nella notte hanno invece siglato l'accordo con la controparte per un aumento di 85 euro, felici di salvaguardare gli 80 euro renziani, senza cominciare a porsi al servizio degli insegnanti che con un'iniziativa dal basso, riunendosi in assemblea fuori dell'orario (non avendo rappresentanze sindacali alternative che li possano davvero rappresentare), alla fine di un percorso di documentazione serio sulle effettive forme di trattamento europee della funzione insegnante, hanno stilato un documento con il quale diffidavano quei sindacati dal proseguire le trattative su quel piano inclinato perdente e riduttivo. Dalla scuola \"Padre Gemelli\" di corso Lombardia a Torino parte un messaggio chiaro che le insegnanti intendono trasmettere ai colleghi perché sottoscrivano (sono già state raccolte 50 firme soltanto in quel comprensorio) e diano luogo a un movimento che dia un segnale e richieda ai sindacati di rappresentare le autentiche istanze della categoria senza permettersi di imporre il solito accordo capestro concertato con il governo.\r\n\r\n \r\n\r\nAbbiamo sentito Cosimo Scarinzi della Cub a proposito dello scippo del posto di lavoro appena conquistato:\r\n\r\nmaestre disabilitate\r\n\r\ne poi la testimonianza di Teresina, insegnante della Padre Gemelli, scuola elementare di corso Lombardia a Torino, tra le maestre che non possono più accettare le vertenze dei sindacati concertativi:\r\n\r\nsindacati diffidati\r\n\r\nquesto è il testo della diffida, stilata direttamente da chi davvero non ne può più.\r\n\r\nGemelli\r\n\r\n \r\n\r\n ",[62,64,66,68,72],{"matched_tokens":63,"snippet":23},[],{"matched_tokens":65,"snippet":17},[],{"matched_tokens":67,"snippet":19},[],{"matched_tokens":69,"snippet":71},[58,70],"magistrale","\u003Cmark>laurea\u003C/mark> \u003Cmark>magistrale\u003C/mark>",{"matched_tokens":73,"snippet":21},[],[75,81],{"field":24,"indices":76,"matched_tokens":78,"snippets":80},[77],3,[79],[58,70],[71],{"field":82,"matched_tokens":83,"snippet":59,"value":60},"post_content",[58],1157451471441625000,{"best_field_score":86,"best_field_weight":87,"fields_matched":88,"num_tokens_dropped":35,"score":89,"tokens_matched":88,"typo_prefix_score":35},"2211897868544",13,2,"1157451471441625194",6646,{"collection_name":46,"first_q":15,"per_page":92,"q":15},6,{"facet_counts":94,"found":14,"hits":114,"out_of":149,"page":14,"request_params":150,"search_cutoff":25,"search_time_ms":146},[95,101],{"counts":96,"field_name":99,"sampled":25,"stats":100},[97],{"count":14,"highlighted":98,"value":98},"anarres","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":102,"field_name":24,"sampled":25,"stats":113},[103,105,107,109,111],{"count":14,"highlighted":104,"value":104},"priebke",{"count":14,"highlighted":106,"value":106},"Lega Nord",{"count":14,"highlighted":108,"value":108},"Lampedusa",{"count":14,"highlighted":110,"value":110},"immigrazione",{"count":14,"highlighted":112,"value":112},"razzismo di stato",{"total_values":27},[115],{"document":116,"highlight":134,"highlights":140,"text_match":143,"text_match_info":144},{"comment_count":35,"id":117,"is_sticky":35,"permalink":118,"podcastfilter":119,"post_author":98,"post_content":120,"post_date":121,"post_excerpt":41,"post_id":117,"post_modified":122,"post_thumbnail":123,"post_title":124,"post_type":125,"sort_by_date":126,"tag_links":127,"tags":133},"18701","http://radioblackout.org/podcast/i-morti-di-lampedusa-il-vecchio-nazista-la-danza-macabra-della-lega-nord/",[98],"Corpi in eccesso\r\n359 bare allineate in un hangar per dare una parvenza di dignità alle ultime vittime della frontiera sud della Fortezza Europa. I sacchi neri, che a Lampedusa sono sempre pronti, non potevano reggere la prova della telecamera, il ginocchio piegato di Letta, il cordoglio di Barroso e Alfano, il lutto nazionale, l'indignazione degli assassini che hanno deciso di accendere i riflettori su uno dei tanti episodi della guerra ai poveri.\r\nSullo sfondo i pescatori che fuggono le telecamere perché sanno che chi tira fuori dall'acqua qualcuno rischia l'incriminazione per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e il sequestro della barca, del lavoro, del futuro. Le immagini dei giornalisti a caccia di \"eroi\" potrebbero essere usate da qualche solerte magistrato. Nei lunghi anni di questa guerra nascosta chi ha teso la mano nell'usuale solidarietà di chi solca il mare spesso è incappato nelle maglie della giustizia.\r\nAmara come fiele l'indignazione di Letta per l'incriminazione dei superstiti, come se i governanti non sapessero che l'ordinamento lo impone.\r\n\r\nAnarres ha chiesto un commento a caldo ad Alberto La Via, un antirazzista siciliano, che in questi anni ha visto il Mare di Mezzo farsi sudario per i corpi cui la ferocia delle frontiere avevano sottratto la vita.\r\nVentimila quelli che qualcuno ha visto partire da uno dei tanti sud e non tornare mai più. Certo di più quelli di cui non si è avuta alcuna notizia.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n2013 10 04 Alberto Lampedusa\r\n\r\nLa guerra ai poveri è fatta di respingimenti collettivi, è una guerra scritta nelle leggi che rendono impossibile entrare legalmente nel nostro paese per cercare un lavoro o un rifugio, perché la clandestinità non è una scelta ma un'imposizione dello Stato italiano.\r\nAl governo, ai padroni non è mai interessato fermare l'immigrazione, ma avere a disposizione tanti corpi clandestini, anonimi, ricattabili per metterli al lavoro, per piegarli alle esigenze dei padroni. Schiavi senza diritti. Schiavi la cui condizione ha fatto da modello per tritare buona parte del sistema di garanzie strappato in decenni di lotte durissime dai lavoratori italiani.\r\nNella sua forma più cruda è il modello nazista. Durante la seconda guerra mondiale nelle fabbriche della Germania hitleriana i prigionieri selezionati nei lager venivano sfruttati a morte e poi uccisi. Selezione, sfruttamento, sterminio dei corpi in eccesso, dei più deboli, degli anziani, dei bambini, dei malati. Il nazismo non fu una perversione ma la cruda realizzazione della logica del profitto, l'apoteosi del sistema capitalista, cui veniva fornita manodopera gratuita, sostituibile all'infinito.\r\nUn ideale difficile da eguagliare ma sempre vivo tra chi non ha altra morale che quella dei soldi.\r\n\r\nSulla Turco-Napolitano Bossi-Fini ascolta la diretta con Federico, un antirazzista triestino:\r\n2013 10 11 federico frontex Bossi Fini\r\n\r\nUna morale ragioniera\r\nQualche giorno dopo la strage di Lampedusa la commissione giustizia del Senato ha votato l'abolizione del reato di immigrazione clandestina. Tra i sì quello dei due senatori grillini. Il giorno dopo è scattata violentissima la reprimenda di Grillo e Casaleggio contro i due parlamentari che si erano discostati dal \"programma\", lo scarno vademecum del delegato a Cinque Stelle.\r\nCasaleggio usa argomenti da ragioniere populista, ricordando che nel nostro paese chi non attacca l'immigrazione perde voti. Un chiaro esempio di etica politica, quella che misura la saldezza dei propri principi sui punti che vale nella partita delle poltrone. Niente di nuovo sotto il sole.\r\nIl guru genovese, famoso per le sue dichiarazioni di stampo leghista sugli immigrati, considerati potenziali terroristi, non può che nuotare nel mare caldo della maggioranza rancorosa su cui si sono fondate le fortune della destra xenofoba.\r\nAltre crepe si aprono nella compagine pentastellata, dove il populismo giustizialista macina insieme le vicende giudiziarie di Berlusconi, gli affogati del Mediterraneo, gli affarucci della casta.\r\nDi fatto il reato di immigrazione clandestina è una scatola vuota, che costa ben poco buttare nel bidone della carta da riciclare. Il governo Berlusconi fu obbligato a cancellare la pena detentiva per adeguarsi alle normative che anche l'Italia aveva sottoscritto in sede europea. Oggi chi viola l'ordine di allontanarsi dal territorio nazionale rischia una multa da cinque a dieci mila euro. La sanzione non cancella il reato, anche se l'immigrato paga, resta sempre clandestino. Ne consegue che nessuno paga e nessuno se va spontaneamente dall'Italia.\r\nAbolire il reato di immigrazione clandestina sarebbe un gesto meramente simbolico. Certo anche i simboli contano, ma non vorremmo che qualcuno si salvasse la faccia con poco sforzo.\r\n\r\nNuovi democristiani\r\nDal canto suo Enrico Letta con raffinatezza democristiana dichiara al direttore di Repubblica Ezio Mauro, che da uomo e da politico, cancellerebbe la Bossi-Fini. Peccato che il governo delle grandi alleanze gli fornisca un buon alibi per fare bella figura senza fare nulla.\r\nI piroscafi stanno portando via le bare da Lampedusa: bisogna fare posto ai morti pescati di fresco. Altre centinaia nella contabilità di morte della Turco-Napolitano Bossi-Fini. La Libia del dopo Gheddafi non garantisce più il servizio delle proprie prigioni/lager. 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Come se una tomba al Verano fosse un eccesso di pietas, quella pietas che certo l'ufficiale delle SS non ebbe mai per le proprie vittime.\r\nCosì si assiste al paradosso che la strage di Stato di Lampedusa, i corpi in eccesso selezionati dal mare per conto del governo italiano hanno esequie di Stato, mentre il corpo del nazista ospitato per anni a Roma crea imbarazzo. Questione di identità. Gli italiani brava gente seppelliscono le vittime delle loro leggi, negano la sepoltura a chi, nel nome di una legge analoga, ha fatto fucilare 335 inermi. Per una singolare corrispondenza il numero delle vittime è quasi lo stesso.\r\n\r\nDanza macabra\r\nA Torino, senza pudore, i leghisti hanno compiuto la loro danza macabra nel centro cittadino. Qualche centinaio di metri di corteo, poche migliaia di persone hanno sfilato in un verde metallico che nulla ha della tenerezza dell'erba. Intorno a loro un dispositivo militare senza pari. Centinaia di poliziotti e carabinieri hanno paralizzato il centro, chiudendo in una morsa d'acciaio la manifestazione leghista.\r\nNonostante l'imponente dispositivo la manifestazione è stata contestata da più parti: non violenti in piazza CLN, No Tav in via Nizza, un migliaio di antirazzisti in corteo hanno assediato per ore i tristi padani. Gli antirazzisti hanno attraversato il centro cittadino, cercando di raggiungere la stazione. La polizia ha fatto leggere ma frequenti cariche per impedire al corteo di avvicinarsi ai leghisti.\r\nPer loro i morti di Lampedusa sono una festa. Come dimenticare i manifesti, che incitavano a fermare l’invasione? Come dimenticare la presidente leghista della Camera Irene Pivetti che nel 1997 esortava la Marina Militare a speronare le barche degli immigrati? Il 28 marzo la corvetta Sibilla mandò a picco la Kater i Rades piena di albanesi. Vennero recuperati solo 81 corpi. Gli altri restarono tra le braccia del Mediterraneo.\r\nIl figlio del Senatur qualche anno dopo è andato proprio in Albania ad acquisire una laurea.\r\nLa presidente ultracattolica della Camera passò dal modello Vandea a quello sado maso, restando così coerente con se stessa.\r\nI democratici, da vent'anni al governo della città, hanno scelto di stare al coperto. Un silenzio fragoroso.\r\nNelle stesse ore a Roma i sinceri democratici sfilavano per la Costituzione, come se l'astrattezza dei principi potesse fare argine alla concreta ferocia del nostro tempo.\r\nIl boia delle Ardeatine ha sempre negato le camere a gas, i forni che smaltivano quel che restava dei corpi in eccesso.\r\nI boia democratici rendono omaggio alle loro vittime.","13 Ottobre 2013","2018-10-17 22:59:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/10/mare-nostrum-200x110.jpg","I morti di Lampedusa, il vecchio nazista, la danza macabra della Lega Nord","podcast",1381689483,[128,129,130,131,132],"http://radioblackout.org/tag/immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/lampedusa/","http://radioblackout.org/tag/lega-nord/","http://radioblackout.org/tag/priebke/","http://radioblackout.org/tag/razzismo-di-stato/",[110,108,106,104,112],{"post_content":135},{"matched_tokens":136,"snippet":138,"value":139},[137],"magistrato","essere usate da qualche solerte \u003Cmark>magistrato\u003C/mark>. 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