","Alpi apuane, morte sul lavoro e estrattivismo","post",1746471869,[65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/cave-di-marmo/","http://radioblackout.org/tag/massa-carrara/","http://radioblackout.org/tag/primomaggio/","http://radioblackout.org/tag/morti-sul-lavoro/",[70,71,72,73],"#cave di marmo","#Massa-Carrara","#primomaggio","morti sul lavoro",{"post_content":75,"post_title":79,"tags":82},{"matched_tokens":76,"snippet":77,"value":78},[12],"giornata per la sicurezza sul \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> muore un operaio nelle cave","Nella giornata per la sicurezza sul \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> muore un operaio nelle cave di marmo nei pressi di Carrara, schiacciato da un mezzo pesante. Lunedì scorso ha infatti perso la vita Paolo Lambruschi, 59 anni, dipendente esperto della cooperativa Casalgrande: era alla guida di un dumper (un mezzo pesante utilizzato nelle cave) che si è ribaltato per poi precipitare per duecento metri.\r\n\r\nGli incidenti mortali sono in aumento. Nel 2024 sono aumentate dello 0,75% le denunce di infortunio e 1.090 sono stati gli incidenti mortali con una crescita del 4,7% sull’anno precedente. Nei primi due mesi di quest’anno sono sta te 138 le denunce di infortunio mortale, con un aumento del 16% sullo stesso periodo del 2023. Si tratta di più di mille operai all’anno ammazzati: non sono incidenti sul \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, non si muore di certo nei consigli di amministrazione, sono operaicidi.\r\n\r\nIn questa intervista abbiamo parlato di incidenti sul \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, ampliando lo sguardo alla condizione specifica delle Alpi Apuane, territorio depredato e distrutto dall'estrattivismo sfrenato dell'imprenditoria, che usa le cave di marmo per arricchirsi, non solo a danno dell'ambiente montano e della fauna, ma anche dell'economia e della comunità locale. Ogni anno muore almeno un operaio nelle cave di marmo, e a questo si aggiunge un numero di feriti, di cui non si può avere stima precisa. I movimenti dal basso, come la Casa rossa occupata, centro sociale sgomberato pochi mesi fa, i collettivi ambientalisti (come Athamanta), insieme con alcuni sindacati di lavoratrici e lavoratori, portano avanti una critica al sistema estrattivista, anche riportando al centro della critica non chi lavora nelle cave, ma chi (gli imprenditori) sulle cave ci specula e guadagna cifre da record, a fronte di una spesa minima.\r\n\r\nAbbiamo intervistato Elia, militante della Casa rossa occupata, responsabile provinciale dell'USB, e lavoratore del settore lapideo:\r\n\r\n[audio wav=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Carrara.wav\"][/audio]",{"matched_tokens":80,"snippet":81,"value":81},[12],"Alpi apuane, morte sul \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> e estrattivismo",[83,85,87,89],{"matched_tokens":84,"snippet":70},[],{"matched_tokens":86,"snippet":71},[],{"matched_tokens":88,"snippet":72},[],{"matched_tokens":90,"snippet":91},[12],"morti sul \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>",[93,96,99],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":81,"value":81},"post_title",[12],{"field":97,"matched_tokens":98,"snippet":77,"value":78},"post_content",[12],{"field":40,"indices":100,"matched_tokens":102,"snippets":104},[101],3,[103],[12],[91],578730054645711000,{"best_field_score":107,"best_field_weight":108,"fields_matched":101,"num_tokens_dropped":52,"score":109,"tokens_matched":110,"typo_prefix_score":111},"1108057784320",15,"578730054645710971",1,2,{"document":113,"highlight":133,"highlights":148,"text_match":105,"text_match_info":158},{"cat_link":114,"category":116,"comment_count":52,"id":118,"is_sticky":52,"permalink":119,"post_author":21,"post_content":120,"post_date":121,"post_excerpt":57,"post_id":118,"post_modified":122,"post_thumbnail":123,"post_thumbnail_html":124,"post_title":125,"post_type":62,"sort_by_date":126,"tag_links":127,"tags":130},[115,49],"http://radioblackout.org/category/notizie/",[117,51],"Blackout Inside","96735","http://radioblackout.org/2025/03/tre-morti-sul-lavoro-in-poche-ore-strage-senza-fine-o-indifferenza-senza-vergogna/","La segretaria generale della CISL, a fronte delle ultime 3 persone morte lo stesso giorno sul proprio luogo di lavoro, ha sbrigativamente commentato: \"è una strage che non finisce mai\".\r\nCommento peculiare, visto che il compito di politica e sindacati sarebbe lavorare non solo affinché nessuna strage abbia più luogo, ma affinché non una sola persona perda la vita per colpa del proprio lavoro.\r\nD’altronde, quest’affermazione sbrigativa ha una sua evidenza scientifica che trova riscontro non solo nei dati dell’INAIL - che si basano esclusivamente sulle denunce d’infortunio - bensì, da altre fonti informative - come le inchieste infortunio dei Servizi PreSAL delle ASL - che ci dicono che solo in Piemonte ci sono dai 35 ai 40 morti sul lavoro, una media stabile da 10 anni. I comparti più a rischio risultano essere agricoltura e edilizia e la popolazione più a rischio è ovviamente quella straniera.\r\nC'è di più: dall'analisi di 800 infortuni mortali in 20 anni, è risultato che un terzo degli incidenti si sarebbe potuto evitare grazie all'intervento di un operatore di vigilanza e ispezione. In edilizia, almeno la metà.Dati interessanti si possono trovare qui .\r\n\r\n\r\nÈ d'altronde chiaro che l'attività di controllo sulla sicurezza non può essere fatta solo dai servizi delle ASL. Devono farlo anche gli RSPP e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, e avere un approccio più integrato sia tra loro che con coloro con i quali svolgono il lavoro di vigilanza e d'ispezione.\r\n\r\nMa i controlli da soli non bastano: servirebbe integrare fonti, saperi ed esperienze. Importantissima è la divulgazione dell'esperienza dei lavoratori e, per questo, abbiamo intervistato un epidemiologo del lavoro che da anni si occupa di raccogliere le storie dei singoli eventi su questo sito.\r\nL'idea è che, da una parte, leggere retrospettivamente quello che è successo possa aiutare a capire se si sarebbe potuto evitare, e, dall'altra, fare di ogni singolo caso un principio di diffusione della conoscenza tra lavoratori e lavoratrici che si trovano ad affrontare il rischio, spesso in maniera contingente ed estemporanea.\r\n\r\n\r\nAi nostri microfoni, Osvaldo Pasqualini. 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Adesso, in una situazione che vede l'inflazione alle stelle e i morsi di una crisi economica iniziata con la pandemia e proseguita con la guerra, i costi sociali della riproduzione sono sempre più scaricati verso le donne, da sempre impiegate nei lavori meno (o non) pagati e più precari. A questi si aggiunge la volontà del governo di lavorare per tornare a relegare le figure femminili al ruolo di \"angeli del focolare\", impegnate esclusivamente a garantire la riproduzione della famiglia naturale: così i sostegni governativi si rivolgono principalmente alle madri e comunque non sono accessibili a chi percepisce redditi medio-bassi.\r\n\r\n\r\nQuali rivendicazioni, temi e lotte portare all'interno dello sciopero femminista dell'8 marzo e come costruire un percorso di avvicinamento allo sciopero nei luoghi di lavoro, nelle case, in città? Quali alleanze possibili con altri soggetti politici e sindacali che cercando di combattere per i miglioramenti delle rivendicazioni lavorative?\r\n\r\nNe parliamo con una compagna di Non Una di Meno Torino:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/NUDM_merc.mp3\"][/audio]","22 Gennaio 2025","2025-01-22 15:42:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Unknown-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Unknown-300x300.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Unknown-300x300.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Unknown-150x150.png 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Unknown-690x690.png 690w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Unknown-170x170.png 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/Unknown.png 718w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Lavoro, violenza economica e sfruttamento: tavolo di NUDM verso l'8 marzo.",1737560534,[173,174,175],"http://radioblackout.org/tag/8-marzo/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/nudm/",[177,12,178],"8 marzo","nudm",{"post_content":180,"post_title":184,"tags":188},{"matched_tokens":181,"snippet":182,"value":183},[12],"sarà una riunione del tavolo \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> e reddito verso lo sciopero","Mercoledì 19 gennaio alle 19 allo Spazio popolare Neruda ci sarà una riunione del tavolo \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> e reddito verso lo sciopero dell'8 marzo.\r\n\r\nIl tavolo \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> e reddito di Non Una di Meno è uno spazio per discutere di tutte le forme di \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, anche quelle non riconosciute come il \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> domestico e di cura, confrontarsi sugli intrecci tra violenza patriarcale e sfruttamento, condividere storie ed esperienze di vita e di \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> e organizzarci per lottare insieme. 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La manifestazione questa mattina è partita da “palazzo Franchi” e si è conclusa alla sede di Confindustria.\r\nIn piazza assieme ai cavatori c’erano tantissime persone solidali.\r\nOggi la scommessa di chi lavora in cava è unire la lotta per la salvaguardia ambientale, alla ridefinizione del lavoro in cava, che riduca seccamente l’impatto sulla montagna, attivi una filiera corta che riporti in città le lavorazioni post scavo e al contempo renda meno pericolosa la condizione dei cavatori.\r\nGli incidenti gravi e spesso mortali degli ultimi anni sono frutto dei ritmi forsennati, dell’estrattivismo indiscriminato, della logica del profitto di chi come Franchi, si esibisce con arroganza di fronte alle telecamere.\r\nUna prima risposta è stata la manifestazione di questa mattina.\r\nLa prossima sarà con il corteo del Primo Maggio, da sempre grande manifestazione popolare che attraverserà il centro cittadino. Quest’anno sono 130 anni dai moti della Lunigiana in solidarietà con i fasci siciliani, che costarono agli insorti morte, centinaia di anni di galera e confino, l’esilio per chi era riuscito a sottrarsi alla mannaia dello Stato italiano.\r\nNe abbiamo parlato con Emanuele Zaccagna, presidente della Lega dei Cavatori,\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-24-emanuele-carrara.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","24 Aprile 2024","2024-04-24 15:25:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carrara-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"265\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carrara-300x265.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carrara-300x265.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carrara.jpg 762w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Carrara. 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