","QAnon, #OccupyCapitolHill e presidenziali USA","post",1610567260,[59,60,61],"http://radioblackout.org/tag/qanon/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/","http://radioblackout.org/tag/trump/",[63,12,15],"QAnon",{"post_content":65},{"matched_tokens":66,"snippet":71,"value":72},[67,68,69,70],"le","teorie","del","complotto","il solo. Che ruolo hanno \u003Cmark>le\u003C/mark> \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark> nel sostegno a Trump, e","Il 6 gennaio 2021 una folla di sostenitori di Trump irrompono nel palazzo \u003Cmark>del\u003C/mark> Congresso a Washington DC per interrompere la formalizzazione \u003Cmark>del\u003C/mark> conteggio dei voti presidenziali. Il primo a fare irruzione indossa la maglia di QAnon e non è il solo. Che ruolo hanno \u003Cmark>le\u003C/mark> \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark> nel sostegno a Trump, e che ruolo ha il sostegno a Trump nelle \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark>? Dove e come è nato QAnon, catalizzatore di queste \u003Cmark>teorie\u003C/mark>, e chi sono i suoi \"adepti\"? Qual è il suo potere attrattivo? Di questo e molto altro abbiamo discusso con Leonardo Bianchi, giornalista ed esperto nello studio dei complottismi contemporanei.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/qanon.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",[74],{"field":75,"matched_tokens":76,"snippet":71,"value":72},"post_content",[67,68,69,70],2314894167592927000,{"best_field_score":79,"best_field_weight":80,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":45,"score":81,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":45},"4419510927360",14,"2314894167592927345",4,{"document":84,"highlight":106,"highlights":126,"text_match":137,"text_match_info":138},{"cat_link":85,"category":86,"comment_count":45,"id":87,"is_sticky":45,"permalink":88,"post_author":48,"post_content":89,"post_date":90,"post_excerpt":51,"post_id":87,"post_modified":91,"post_thumbnail":92,"post_thumbnail_html":93,"post_title":94,"post_type":56,"sort_by_date":95,"tag_links":96,"tags":102},[42],[44],"27266","http://radioblackout.org/2015/01/charlie-lunion-sacree-le-latitudini-della-liberta/","La strage nella redazione di Charlie Hebdo ha suscitato un ampio confronto che continua e si estende viralmente tra la rete, i giornali, i bar.\r\nQuesta mattina ne abbiamo parlato con Cosimo Scarinzi e Karim Metref, due torinesi che in questi giorni hanno partecipato al dibattito.\r\nNe è scaturita una discussione a tutto campo sulle varie teorie del complotto, la difficoltà obiettiva nel costruire una percorso che riesca a districarsi dalla prospettiva di una guerra civile permanente e planetaria.\r\n\r\nAscolta la diretta con Cosimo:\r\n\r\ncosimo_charlie\r\n\r\ne con Karim:\r\nkarim_charlie\r\n\r\nDi seguito uno scritto di Cosimo “Il nemico del nostro nemico è nostro amico?”e uno di Karim “Io non mi dissocio”\r\n\r\nIn un famoso romanzo di Graham Greene, Il nostro agente all'Avana, ambientato nella Cuba precastrista alla fine degli anni '50, in un colloquio fra il Capitano Segura, capo della polizia politica del dittatore Batista e Mr Wormold, il personaggio principale, lo stesso Segura afferma:\r\n\"Una delle ragioni per cui l'Occidente odia i grandi Stati comunisti sta nel fatto che essi non riconoscono le distinzioni di classe. A volte torturano persone che non dovrebbero essere torturate.\r\nAltrettanto fece Hitler, naturalmente, e scandalizzò il mondo. Nessuno si preoccupa di ciò che accade nelle nostre carceri, o nelle carceri di Lisbona o di Caracas, ma Hitler era troppo promiscuo. Era un poco come se, nel suo Paese, un autista avesse dormito con una nobildonna.»\r\n«Cose del genere non ci scandalizzano più»\r\n«Corrono tutti gravi pericoli quando mutano le cose che scandalizzano»\"\r\n\r\nA mio avviso la distinzione fra \"torturabili\" e \"non torturabili\" proposta da Segura può essere tranquillamente estesa a quella fra assassinabili e non assassinabili.\r\n\r\nMentre stendo queste note i media continuano a discutere, analizzare, enfatizzare i fatti di Parigi.\r\n\r\nCredo si debba fare uno sforzo per lasciare da parte la repulsione per una strage non perché non meriti repulsione ma perché l'assassinio di innocenti, realizzato in forme diverse, non è l'eccezione ma la regola nell'universo nel quale viviamo e non è accettabile che vi siano crimini che meritano la condanna e crimini che si possono tacere.\r\nAlle porte stesse dell'Occidente laico, democratico, civile ogni giorno muoiono migranti costretti, per entrare in Europa, ad affrontare situazioni di gravissimo rischio, ogni giorno le guerre che si svolgono nelle periferie del mondo, guerre alle quali le grandi democrazie occidentali non sono certe estranee, producono, direttamente ed indirettamente, la morte, ferite e mutilazioni, malattie, sofferenze per migliaia di persone.\r\n\r\nCon la strage di Parigi la guerra, quella guerra che, quando si svolge in Africa o nel Vicino Oriente, non impressiona più che tanto le popolazioni dell'occidente sviluppato, viene portata, con la strage dei giornalisti di Charlie Hebdo, sul territorio metropolitano, cosa peraltro già avvenuta negli USA, come l'attacco alle due torri, in Gran Bretagna, in Spagna ecc..,\r\n\r\nLeggo, a questo proposito, diverse raffinate analisi di carattere dietrologico sulla strage di Parigi.\r\nSembra che a molti, negli ambienti della sinistra vintage, paia impossibile accettare il fatto che è perfettamente plausibile che un gruppo di giovanotti possa aver fatto tutto da sé e che esista, alle loro spalle e come loro riferimento, una corrente politico/religiosa non \"occidentale\" che è seriamente intenzionata ad occupare uno spazio nell'attuale equilibrio dei poteri.\r\n\r\nSemplicemente c'è chi non vuole capire che siamo, ed è assolutamente normale che sia così, in un mondo multipolare dove, per dirla in parole semplici, operano diversi attori politici, economici e sociali in concorrenza fra di loro e che non tutto può essere spiegato con manovre del Grande Satana statunitense o, è una variante diffusa, con la congiura ebraica.\r\nPer di più, ai terzomondisti d'envergure ripugna l'attribuire la parte del vilain a qualcuno che non sia la CIA o il Mossad.\r\nSembra impossibile che molti, troppi, che si vogliono nemici dell'attuale ordine del mondo non ritengano evidente che una società superiore, una società di liberi e di eguali, non può affermarsi riducendo le libertà attuali e assumendo modelli oscenamente regressivi e che, anzi, abbia come suo obiettivo proprio l'estensione delle libertà e il conseguente passaggio dall'eguaglianza politico/formale a quella sociale/reale ma, con ogni evidenza, è così.\r\nSi tratta, a mio avviso e in primo luogo, di prendere atto che un ordine del mondo unipolare, quello che sembrava in procinto di affermarsi dopo il crollo del blocco sovietico, semplicemente non esiste e non può esistere.\r\nA petto dell'innegabile egemonia militare statunitense, si sono sviluppate importanti potenze regionali, Cina, Russia, Brasile, India ecc. alcune delle quali, in particolare la Cina, hanno sviluppato una concorrenza sul piano economico con l'imperialismo statunitense assolutamente efficace.\r\nLo stesso rapporto tra USA ed Europa, in particolare ma non solo, con la Germania è tutt'altro che armonico visto che scontri di interesse sono presenti e rilevanti.\r\nE' in questo scenario che la stessa idea di un'onnipotenza statunitense nel complicato scenario del vicino oriente non ha alcun serio fondamento.\r\nCertamente, infatti, gli USA hanno usato l'islamismo in funzione antisovietica in occasione della guerra in Afghanistan e non solo ma è bene ricordare che prima la caduta dello Scia in Iran, poi la vittoria di un partito islamico in Turchia e la conseguente fine di due importanti alleati in quell'area, dimostrano che quanto avviene non è riconducibile a schemi semplici e rassicuranti con gli USA, e magari la lobby ebraica, nella parte dei cattivi.\r\nEsistono soggetti politici importanti, veri, radicati che non sono riconducibili all'egemonia statunitense. Esistono, soprattutto, culture, modelli sociali, potenze economiche, in primo luogo l'Islam, diversi, radicalmente diversi, da quello egemone nelle metropoli capitalistiche occidentali.\r\nCiò pone problemi nuovi e importanti alla teoria politica, la religione che molti di noi avevano considerato come un fattore politico tendenzialmente residuale riprende un peso inimmaginabile sino a qualche decennio addietro.\r\nMorte le due principali religioni laiche della modernità, il nazionalismo/fascismo europeo classico e il comunismo, le grandi religioni tradizionali, in particolare islam, cattolicesimo, cristianesimo ortodosso e induismo ma anche, in funzione anticattolica e in questo caso sul serio con finanziamenti statunitensi, un protestantesimo ateologico che si diffonde massicciamente in particolare nell'America latina, riprendono un ruolo importante come fattori di tenuta della società contro l'impatto distruttivo del mercato e del nichilismo individualista dell'occidente.\r\nE’ fra l’altro interessante rilevare che proprio il fascismo, che sembrava destinato alle fogne della storia, riprende un ruolo nelle diverse forme che assume dall’islamofascismo al razzismo dei difensori della Fortezza Europa passando per tutte le varianti del caso, peraltro i fascismi, proprio per il loro carattere nazionale, razziale e religioso, sono per loro stessa natura plurali e spesso in conflitto fra dio loro. Senza andare al troppo citato Roman Bandera che, da coerente leader nazionafascista ucraino di batté, nel corso della seconda guerra mondiale, contemporaneamente contro sovietici, tedeschi e partigiani polacchi, basta guardare a ciò che avviene in Ucraina oggi dove gruppi di volontari fascisti si battono l’uno contro l’altro alcuni a sostegno degli ucraini e altri a sostegno dei filorussi.\r\nE', ad esempio, evidente che l'iniziativa politica e culturale della chiesa cattolica oggi è straordinariamente superiore a quella di qualche decennio addietro e che soprattutto si pone come alternativa al modello occidentale così come si è determinato.\r\nDa ciò derivano due conseguenze:\r\n- in primo luogo la necessità di tenere ritta la barra, di evitare di schierarsi in un ruolo subalterno nei due partiti che oggi si disegnano in Europa, quello maggioritario che chiama all'unità contro i barbari nelle sue versioni di destra, fascista/leghista, e di sinistra progressista e quello, minoritario, terzomondista, antiamericano fascistoide se non fascista.\r\n\r\n- nello stesso tempo ripensare la nostra teoria e la nostra pratica in una prospettiva meno eurocentrica, provinciale, occidentale misurandoci con le trasformazioni in atto e con le correnti politiche che si vanno affermando in questa fase.\r\n\r\n°°°°°\r\n\r\nIl pezzo di Karim è la risposta ad un articolo di Igiaba Scego uscito sull’Internazionale:\r\n\r\nCara Igiaba, \r\nin questi giorni saremo messi sotto torchio e le prossime campagne elettorali saranno fatte sulla nostra schiena. Gli xenofobi di tutta Europa vanno in brodo di giuggiole per la gioia e anche gli establishment europei che non hanno risposte da dare per la crisi saranno contenti di resuscitare il vecchio spauracchio per far rientrare le pecore spaventate nel recinto. \r\nDa ogni parte ci viene chiesto di dissociarci, di scrivere che noi stiamo con Charlie, di condannare, di provare che siamo bravi immigrati, ben integrati, degni di vivere su questa terra di pace e di libertà. \r\nEbbene, anche se ovviamente condanno questo atto come condanno ogni violenza, non mi dissocio da niente. Non sono integrato e non chiedo scusa a nessuno. Io non ho ucciso nessuno e non c’entro niente con questa gente. Altrettanto non possono dire quelli che domani dichiareranno guerra a qualcuno in nome di questo crimine. \r\nTu dici: “Oggi mi hanno dichiarato guerra. Decimando militarmente la redazione del giornale satirico Charlie Hebdo mi hanno dichiarato guerra. Hanno usato il nome di dio e del profeta per giustificare l’ingiustificabile. Da afroeuropea e da musulmana io non ci sto”. \r\nIo con questa gente sono in guerra da trent’anni. Li affrontavo con i pugni all’epoca dell’università e con le parole e con le azioni da allora e fino a oggi. Sono trent’anni che li combatto e sono trent’anni che il sistema della Nato e i suoi alleati li sostengono regolarmente ogni dieci anni per fomentare una guerra di qua o di là. \r\nAnche io sono afroeuropeo, sono originario di un paese a maggioranza musulmana ma non mi considero un musulmano: non sono praticante, non sono credente. Ma anche io non ci sto. Non ci sto con questi folli, non ci sto quando lo fanno a Parigi ma non ci sto nemmeno quando lo fanno a Tripoli, Malula o a Qaraqush. \r\nNon sto con loro e non sto con chi li arma un giorno e poi li bombarda il giorno dopo. Non ci sto in questa storia nel suo insieme e non solo quando colpisce il cuore di questa Europa costruita su “valori di convivenza e pace”. Perché dico che questa Europa deve essere costruita su valori di pace e convivenza anche altrove, non solo internamente (ammesso che internamente lo sia). \r\nTu dici che questo non è islam. Io dico che anche questo è islam. L’islam è di tutti. Buoni o cattivi che siano. E come succede con ogni religione ognuno ne fa un po’ quello che vuole. La adatta alle proprie convinzioni, paure, speranze e interessi. Nelle prossime ore, i comunicati di moschee e centri islamici arriveranno in massa, non ti preoccupare. Tutti (o quasi) giustamente si dissoceranno da questo atto criminale. Qualche altro Abu Omar sparirà dalla circolazione per non creare imbarazzo a nessuno. La Lega e altri avvoltoi si ciberanno di questa storia per mesi, forse per anni. E noi ci faremo di nuovo piccoli piccoli, in attesa della fine della tempesta. Come stiamo facendo dopo questi attentati (forse) commessi da quella stessa rete che la Nato aveva creato per combattere una sua sporca guerra. \r\nLoro creano mostri e poi, quando gli si rivoltano contro, noi dobbiamo chiedere scusa, dissociarci e farci piccoli. A me questo giochino non interessa più. Non chiedo scusa a nessuno e non mi dissocio da niente. Io devo pretendere delle scuse. Io devo chiedere a questi signori di dissociarsi, definitivamente, non ad alternanza, da questa gente: amici in Afghanistan e poi nemici, amici in Algeria e poi nemici, amici in Libia e poi… non ancora nemici lì ma nemici nel vicino Mali, amici in Siria poi ora metà amici e metà nemici… Io non ho più pazienza per questi macabri giochini. Mando allo stesso inferno sia questi mostri sia gli stregoni della Nato e dei paesi del Golfo che li hanno creati e li tengono in vita da decenni. Mando tutti all’inferno e vado a farmi una passeggiata in questa notte invernale che sa di primavera… Speriamo non araba.","14 Gennaio 2015","2015-01-16 11:57:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/charlie-200x110.png","\u003Cimg width=\"226\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/charlie-226x300.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/charlie-226x300.png 226w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/charlie.png 640w\" sizes=\"auto, (max-width: 226px) 100vw, 226px\" />","Charlie, l’union sacrée, le latitudini della libertà",1421266275,[97,98,99,100,101],"http://radioblackout.org/tag/banlieue/","http://radioblackout.org/tag/charlie-hebdo/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/scontro-di-civilta/","http://radioblackout.org/tag/teoria-del-complotto/",[103,104,105,30,32],"banlieue","Charlie Hebdo","francia",{"post_content":107,"post_title":111,"tags":114},{"matched_tokens":108,"snippet":109,"value":110},[68,69,70],"a tutto campo sulle varie \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark>, la difficoltà obiettiva nel costruire","La strage nella redazione di Charlie Hebdo ha suscitato un ampio confronto che continua e si estende viralmente tra la rete, i giornali, i bar.\r\nQuesta mattina ne abbiamo parlato con Cosimo Scarinzi e Karim Metref, due torinesi che in questi giorni hanno partecipato al dibattito.\r\nNe è scaturita una discussione a tutto campo sulle varie \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark>, la difficoltà obiettiva nel costruire una percorso che riesca a districarsi dalla prospettiva di una guerra civile permanente e planetaria.\r\n\r\nAscolta la diretta con Cosimo:\r\n\r\ncosimo_charlie\r\n\r\ne con Karim:\r\nkarim_charlie\r\n\r\nDi seguito uno scritto di Cosimo “Il nemico \u003Cmark>del\u003C/mark> nostro nemico è nostro amico?”e uno di Karim “Io non mi dissocio”\r\n\r\nIn un famoso romanzo di Graham Greene, Il nostro agente all'Avana, ambientato nella Cuba precastrista alla fine degli anni '50, in un colloquio fra il Capitano Segura, capo della polizia politica \u003Cmark>del\u003C/mark> dittatore Batista e Mr Wormold, il personaggio principale, lo stesso Segura afferma:\r\n\"Una delle ragioni per cui l'Occidente odia i grandi Stati comunisti sta nel fatto che essi non riconoscono \u003Cmark>le\u003C/mark> distinzioni di classe. A volte torturano persone che non dovrebbero essere torturate.\r\nAltrettanto fece Hitler, naturalmente, e scandalizzò il mondo. Nessuno si preoccupa di ciò che accade nelle nostre carceri, o nelle carceri di Lisbona o di Caracas, ma Hitler era troppo promiscuo. Era un poco come se, nel suo Paese, un autista avesse dormito con una nobildonna.»\r\n«Cose \u003Cmark>del\u003C/mark> genere non ci scandalizzano più»\r\n«Corrono tutti gravi pericoli quando mutano \u003Cmark>le\u003C/mark> cose che scandalizzano»\"\r\n\r\nA mio avviso la distinzione fra \"torturabili\" e \"non torturabili\" proposta da Segura può essere tranquillamente estesa a quella fra assassinabili e non assassinabili.\r\n\r\nMentre stendo queste note i media continuano a discutere, analizzare, enfatizzare i fatti di Parigi.\r\n\r\nCredo si debba fare uno sforzo per lasciare da parte la repulsione per una strage non perché non meriti repulsione ma perché l'assassinio di innocenti, realizzato in forme diverse, non è l'eccezione ma la regola nell'universo nel quale viviamo e non è accettabile che vi siano crimini che meritano la condanna e crimini che si possono tacere.\r\nAlle porte stesse dell'Occidente laico, democratico, civile ogni giorno muoiono migranti costretti, per entrare in Europa, ad affrontare situazioni di gravissimo rischio, ogni giorno \u003Cmark>le\u003C/mark> guerre che si svolgono nelle periferie \u003Cmark>del\u003C/mark> mondo, guerre alle quali \u003Cmark>le\u003C/mark> grandi democrazie occidentali non sono certe estranee, producono, direttamente ed indirettamente, la morte, ferite e mutilazioni, malattie, sofferenze per migliaia di persone.\r\n\r\nCon la strage di Parigi la guerra, quella guerra che, quando si svolge in Africa o nel Vicino Oriente, non impressiona più che tanto \u003Cmark>le\u003C/mark> popolazioni dell'occidente sviluppato, viene portata, con la strage dei giornalisti di Charlie Hebdo, sul territorio metropolitano, cosa peraltro già avvenuta negli USA, come l'attacco alle due torri, in Gran Bretagna, in Spagna ecc..,\r\n\r\nLeggo, a questo proposito, diverse raffinate analisi di carattere dietrologico sulla strage di Parigi.\r\nSembra che a molti, negli ambienti della sinistra vintage, paia impossibile accettare il fatto che è perfettamente plausibile che un gruppo di giovanotti possa aver fatto tutto da sé e che esista, alle loro spalle e come loro riferimento, una corrente politico/religiosa non \"occidentale\" che è seriamente intenzionata ad occupare uno spazio nell'attuale equilibrio dei poteri.\r\n\r\nSemplicemente c'è chi non vuole capire che siamo, ed è assolutamente normale che sia così, in un mondo multipolare dove, per dirla in parole semplici, operano diversi attori politici, economici e sociali in concorrenza fra di loro e che non tutto può essere spiegato con manovre \u003Cmark>del\u003C/mark> Grande Satana statunitense o, è una variante diffusa, con la congiura ebraica.\r\nPer di più, ai terzomondisti d'envergure ripugna l'attribuire la parte \u003Cmark>del\u003C/mark> vilain a qualcuno che non sia la CIA o il Mossad.\r\nSembra impossibile che molti, troppi, che si vogliono nemici dell'attuale ordine \u003Cmark>del\u003C/mark> mondo non ritengano evidente che una società superiore, una società di liberi e di eguali, non può affermarsi riducendo \u003Cmark>le\u003C/mark> libertà attuali e assumendo modelli oscenamente regressivi e che, anzi, abbia come suo obiettivo proprio l'estensione delle libertà e il conseguente passaggio dall'eguaglianza politico/formale a quella sociale/reale ma, con ogni evidenza, è così.\r\nSi tratta, a mio avviso e in primo luogo, di prendere atto che un ordine \u003Cmark>del\u003C/mark> mondo unipolare, quello che sembrava in procinto di affermarsi dopo il crollo \u003Cmark>del\u003C/mark> blocco sovietico, semplicemente non esiste e non può esistere.\r\nA petto dell'innegabile egemonia militare statunitense, si sono sviluppate importanti potenze regionali, Cina, Russia, Brasile, India ecc. alcune delle quali, in particolare la Cina, hanno sviluppato una concorrenza sul piano economico con l'imperialismo statunitense assolutamente efficace.\r\nLo stesso rapporto tra USA ed Europa, in particolare ma non solo, con la Germania è tutt'altro che armonico visto che scontri di interesse sono presenti e rilevanti.\r\nE' in questo scenario che la stessa idea di un'onnipotenza statunitense nel complicato scenario \u003Cmark>del\u003C/mark> vicino oriente non ha alcun serio fondamento.\r\nCertamente, infatti, gli USA hanno usato l'islamismo in funzione antisovietica in occasione della guerra in Afghanistan e non solo ma è bene ricordare che prima la caduta dello Scia in Iran, poi la vittoria di un partito islamico in Turchia e la conseguente fine di due importanti alleati in quell'area, dimostrano che quanto avviene non è riconducibile a schemi semplici e rassicuranti con gli USA, e magari la lobby ebraica, nella parte dei cattivi.\r\nEsistono soggetti politici importanti, veri, radicati che non sono riconducibili all'egemonia statunitense. Esistono, soprattutto, culture, modelli sociali, potenze economiche, in primo luogo l'Islam, diversi, radicalmente diversi, da quello egemone nelle metropoli capitalistiche occidentali.\r\nCiò pone problemi nuovi e importanti alla teoria politica, la religione che molti di noi avevano considerato come un fattore politico tendenzialmente residuale riprende un peso inimmaginabile sino a qualche decennio addietro.\r\nMorte \u003Cmark>le\u003C/mark> due principali religioni laiche della modernità, il nazionalismo/fascismo europeo classico e il comunismo, \u003Cmark>le\u003C/mark> grandi religioni tradizionali, in particolare islam, cattolicesimo, cristianesimo ortodosso e induismo ma anche, in funzione anticattolica e in questo caso sul serio con finanziamenti statunitensi, un protestantesimo ateologico che si diffonde massicciamente in particolare nell'America latina, riprendono un ruolo importante come fattori di tenuta della società contro l'impatto distruttivo \u003Cmark>del\u003C/mark> mercato e \u003Cmark>del\u003C/mark> nichilismo individualista dell'occidente.\r\nE’ fra l’altro interessante rilevare che proprio il fascismo, che sembrava destinato alle fogne della storia, riprende un ruolo nelle diverse forme che assume dall’islamofascismo al razzismo dei difensori della Fortezza Europa passando per tutte \u003Cmark>le\u003C/mark> varianti \u003Cmark>del\u003C/mark> caso, peraltro i fascismi, proprio per il loro carattere nazionale, razziale e religioso, sono per loro stessa natura plurali e spesso in conflitto fra dio loro. Senza andare al troppo citato Roman Bandera che, da coerente leader nazionafascista ucraino di batté, nel corso della seconda guerra mondiale, contemporaneamente contro sovietici, tedeschi e partigiani polacchi, basta guardare a ciò che avviene in Ucraina oggi dove gruppi di volontari fascisti si battono l’uno contro l’altro alcuni a sostegno degli ucraini e altri a sostegno dei filorussi.\r\nE', ad esempio, evidente che l'iniziativa politica e culturale della chiesa cattolica oggi è straordinariamente superiore a quella di qualche decennio addietro e che soprattutto si pone come alternativa al modello occidentale così come si è determinato.\r\nDa ciò derivano due conseguenze:\r\n- in primo luogo la necessità di tenere ritta la barra, di evitare di schierarsi in un ruolo subalterno nei due partiti che oggi si disegnano in Europa, quello maggioritario che chiama all'unità contro i barbari nelle sue versioni di destra, fascista/leghista, e di sinistra progressista e quello, minoritario, terzomondista, antiamericano fascistoide se non fascista.\r\n\r\n- nello stesso tempo ripensare la nostra teoria e la nostra pratica in una prospettiva meno eurocentrica, provinciale, occidentale misurandoci con \u003Cmark>le\u003C/mark> trasformazioni in atto e con \u003Cmark>le\u003C/mark> correnti politiche che si vanno affermando in questa fase.\r\n\r\n°°°°°\r\n\r\nIl pezzo di Karim è la risposta ad un articolo di Igiaba Scego uscito sull’Internazionale:\r\n\r\nCara Igiaba, \r\nin questi giorni saremo messi sotto torchio e \u003Cmark>le\u003C/mark> prossime campagne elettorali saranno fatte sulla nostra schiena. Gli xenofobi di tutta Europa vanno in brodo di giuggiole per la gioia e anche gli establishment europei che non hanno risposte da dare per la crisi saranno contenti di resuscitare il vecchio spauracchio per far rientrare \u003Cmark>le\u003C/mark> pecore spaventate nel recinto. \r\nDa ogni parte ci viene chiesto di dissociarci, di scrivere che noi stiamo con Charlie, di condannare, di provare che siamo bravi immigrati, ben integrati, degni di vivere su questa terra di pace e di libertà. \r\nEbbene, anche se ovviamente condanno questo atto come condanno ogni violenza, non mi dissocio da niente. Non sono integrato e non chiedo scusa a nessuno. Io non ho ucciso nessuno e non c’entro niente con questa gente. Altrettanto non possono dire quelli che domani dichiareranno guerra a qualcuno in nome di questo crimine. \r\nTu dici: “Oggi mi hanno dichiarato guerra. Decimando militarmente la redazione \u003Cmark>del\u003C/mark> giornale satirico Charlie Hebdo mi hanno dichiarato guerra. Hanno usato il nome di dio e \u003Cmark>del\u003C/mark> profeta per giustificare l’ingiustificabile. Da afroeuropea e da musulmana io non ci sto”. \r\nIo con questa gente sono in guerra da trent’anni. Li affrontavo con i pugni all’epoca dell’università e con \u003Cmark>le\u003C/mark> parole e con \u003Cmark>le\u003C/mark> azioni da allora e fino a oggi. Sono trent’anni che li combatto e sono trent’anni che il sistema della Nato e i suoi alleati li sostengono regolarmente ogni dieci anni per fomentare una guerra di qua o di là. \r\nAnche io sono afroeuropeo, sono originario di un paese a maggioranza musulmana ma non mi considero un musulmano: non sono praticante, non sono credente. Ma anche io non ci sto. Non ci sto con questi folli, non ci sto quando lo fanno a Parigi ma non ci sto nemmeno quando lo fanno a Tripoli, Malula o a Qaraqush. \r\nNon sto con loro e non sto con chi li arma un giorno e poi li bombarda il giorno dopo. Non ci sto in questa storia nel suo insieme e non solo quando colpisce il cuore di questa Europa costruita su “valori di convivenza e pace”. Perché dico che questa Europa deve essere costruita su valori di pace e convivenza anche altrove, non solo internamente (ammesso che internamente lo sia). \r\nTu dici che questo non è islam. Io dico che anche questo è islam. L’islam è di tutti. Buoni o cattivi che siano. E come succede con ogni religione ognuno ne fa un po’ quello che vuole. La adatta alle proprie convinzioni, paure, speranze e interessi. Nelle prossime ore, i comunicati di moschee e centri islamici arriveranno in massa, non ti preoccupare. Tutti (o quasi) giustamente si dissoceranno da questo atto criminale. Qualche altro Abu Omar sparirà dalla circolazione per non creare imbarazzo a nessuno. La Lega e altri avvoltoi si ciberanno di questa storia per mesi, forse per anni. E noi ci faremo di nuovo piccoli piccoli, in attesa della fine della tempesta. Come stiamo facendo dopo questi attentati (forse) commessi da quella stessa rete che la Nato aveva creato per combattere una sua sporca guerra. \r\nLoro creano mostri e poi, quando gli si rivoltano contro, noi dobbiamo chiedere scusa, dissociarci e farci piccoli. A me questo giochino non interessa più. Non chiedo scusa a nessuno e non mi dissocio da niente. Io devo pretendere delle scuse. Io devo chiedere a questi signori di dissociarsi, definitivamente, non ad alternanza, da questa gente: amici in Afghanistan e poi nemici, amici in Algeria e poi nemici, amici in Libia e poi… non ancora nemici lì ma nemici nel vicino Mali, amici in Siria poi ora metà amici e metà nemici… Io non ho più pazienza per questi macabri giochini. Mando allo stesso inferno sia questi mostri sia gli stregoni della Nato e dei paesi \u003Cmark>del\u003C/mark> Golfo che li hanno creati e li tengono in vita da decenni. Mando tutti all’inferno e vado a farmi una passeggiata in questa notte invernale che sa di primavera… Speriamo non araba.",{"matched_tokens":112,"snippet":113,"value":113},[67],"Charlie, l’union sacrée, \u003Cmark>le\u003C/mark> latitudini della libertà",[115,117,119,121,123],{"matched_tokens":116,"snippet":103},[],{"matched_tokens":118,"snippet":104},[],{"matched_tokens":120,"snippet":105},[],{"matched_tokens":122,"snippet":30},[],{"matched_tokens":124,"snippet":125},[69,70],"teoria \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark>",[127,129,134],{"field":75,"matched_tokens":128,"snippet":109,"value":110},[68,69,70],{"field":33,"indices":130,"matched_tokens":131,"snippets":133},[82],[132],[69,70],[125],{"field":135,"matched_tokens":136,"snippet":113,"value":113},"post_title",[67],2312642367913459700,{"best_field_score":139,"best_field_weight":80,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":45,"score":140,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":45},"3319999365120","2312642367913459827",{"document":142,"highlight":157,"highlights":166,"text_match":137,"text_match_info":171},{"cat_link":143,"category":144,"comment_count":45,"id":145,"is_sticky":45,"permalink":146,"post_author":48,"post_content":147,"post_date":148,"post_excerpt":51,"post_id":145,"post_modified":149,"post_thumbnail":150,"post_thumbnail_html":151,"post_title":152,"post_type":56,"sort_by_date":153,"tag_links":154,"tags":156},[42],[44],"57439","http://radioblackout.org/2020/02/antisemitismo-le-radici-dellodio/","In queste ultime settimane si sono moltiplicati i gesti intimidatori nei confronti di persone di origine ebraica nel nostro paese. L’antisemitismo, rimasto a lungo sottotraccia, riemerge sulla scena pubblica in modo esplicito. Ma in realtà da tempo è la trama sottesa del diffondersi a macchia d’olio di teorie del complotto. Importante, anche se taciuto e nascosto, nel diffondersi dell’antisemitismo, è stato anche il ruolo della chiesa cattolica.\r\n\r\nFino a pochi anni fa nelle messe erano presenti invocazioni alla scomparsa del popolo ebraico, accusato di deicidio. Nonostante gli ultimi papati abbiano per certi cambiato direzione sull'antisemitismo questo è sedimentato in secoli di persecuzioni di matrice cattolica.\r\n\r\nA questo antisemitismo tradizionale si è aggiunto l'antisemitismo di estrema destra che sosteneva che i movimenti rivoluzionari di essere sottoposti a occulti manovratori ebraici.\r\n\r\nI ricordi istituzionali, come quelli del 27 gennaio, mascherano la realtà: l'antisemitismo, insieme ad altre forme di razzismo, è ancora ben diffuso, spesso anche in ambienti che dovrebbero contrastarlo. L'ipotesi del grande complotto ebraico è sempre una buona scusa e un buon velo per nascondere le reali strutture del dominio. L'antisemitismo fa comodo in tempi di grande paura, permette di dare una falsa ma semplice spiegazione del perchè si sia sempre più polveri. La responsabilità non è più dei padroni e dei governanti ma di un qualche perfido complotto giudaico.\r\n\r\nAscolta la diretta con Paolo Finzi, della rivista A\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/2020.02.11-10.00.00-finzi.antisemitismo.mp3\"][/audio]","11 Febbraio 2020","2020-02-11 11:52:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/maus-art-spiegelman-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/maus-art-spiegelman-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/maus-art-spiegelman-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/maus-art-spiegelman-1024x512.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/maus-art-spiegelman-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/maus-art-spiegelman-1536x768.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/maus-art-spiegelman.jpg 1800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Antisemitismo. Le radici dell’odio",1581421923,[155],"http://radioblackout.org/tag/antisemitismo/",[17],{"post_content":158,"post_title":162},{"matched_tokens":159,"snippet":160,"value":161},[68,69,70],"diffondersi a macchia d’olio di \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark>. Importante, anche se taciuto e","In queste ultime settimane si sono moltiplicati i gesti intimidatori nei confronti di persone di origine ebraica nel nostro paese. L’antisemitismo, rimasto a lungo sottotraccia, riemerge sulla scena pubblica in modo esplicito. Ma in realtà da tempo è la trama sottesa \u003Cmark>del\u003C/mark> diffondersi a macchia d’olio di \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark>. Importante, anche se taciuto e nascosto, nel diffondersi dell’antisemitismo, è stato anche il ruolo della chiesa cattolica.\r\n\r\nFino a pochi anni fa nelle messe erano presenti invocazioni alla scomparsa \u003Cmark>del\u003C/mark> popolo ebraico, accusato di deicidio. Nonostante gli ultimi papati abbiano per certi cambiato direzione sull'antisemitismo questo è sedimentato in secoli di persecuzioni di matrice cattolica.\r\n\r\nA questo antisemitismo tradizionale si è aggiunto l'antisemitismo di estrema destra che sosteneva che i movimenti rivoluzionari di essere sottoposti a occulti manovratori ebraici.\r\n\r\nI ricordi istituzionali, come quelli \u003Cmark>del\u003C/mark> 27 gennaio, mascherano la realtà: l'antisemitismo, insieme ad altre forme di razzismo, è ancora ben diffuso, spesso anche in ambienti che dovrebbero contrastarlo. L'ipotesi \u003Cmark>del\u003C/mark> grande \u003Cmark>complotto\u003C/mark> ebraico è sempre una buona scusa e un buon velo per nascondere \u003Cmark>le\u003C/mark> reali strutture \u003Cmark>del\u003C/mark> dominio. L'antisemitismo fa comodo in tempi di grande paura, permette di dare una falsa ma semplice spiegazione \u003Cmark>del\u003C/mark> perchè si sia sempre più polveri. La responsabilità non è più dei padroni e dei governanti ma di un qualche perfido \u003Cmark>complotto\u003C/mark> giudaico.\r\n\r\nAscolta la diretta con Paolo Finzi, della rivista A\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/02/2020.02.11-10.00.00-finzi.antisemitismo.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":163,"snippet":165,"value":165},[164],"Le","Antisemitismo. \u003Cmark>Le\u003C/mark> radici dell’odio",[167,169],{"field":75,"matched_tokens":168,"snippet":160,"value":161},[68,69,70],{"field":135,"matched_tokens":170,"snippet":165,"value":165},[164],{"best_field_score":139,"best_field_weight":80,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":172,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":45},"2312642367913459826",{"document":174,"highlight":196,"highlights":201,"text_match":137,"text_match_info":204},{"cat_link":175,"category":176,"comment_count":45,"id":177,"is_sticky":45,"permalink":178,"post_author":48,"post_content":179,"post_date":180,"post_excerpt":51,"post_id":177,"post_modified":181,"post_thumbnail":51,"post_thumbnail_html":51,"post_title":182,"post_type":56,"sort_by_date":183,"tag_links":184,"tags":190},[42],[44],"78930","http://radioblackout.org/2022/12/antisemitismo-negli-states/","Il problema dell’antisemitismo negli Stati Uniti va oltre le recenti vicende della stella della NBA Kyrie Irving e del rapper Kanye West. Irving ha condiviso su Twitter il link a un film che diffonde teorie del complotto antisemite. Dopo che la Nike ha deciso di rescindere ogni rapporto commerciale con il cestista e dopo la sospensione decisa dai vertici dell’NBA, Irving si è scusato, rispettando le condizioni poste dalla sua squadra per il ritorno sul parquet una volta terminato il periodo di sospensione.\r\nLa spirale cospirazionista con protagonista Ye – il nome con cui il rapper Kanye West ha deciso di farsi chiamare – è molto più intricata e ha subito un’evoluzione ancora più netta nelle ultime settimane. I vari commenti antisemiti fatti dal rapper e stilista americano nello scorso mese, così come la decisione di apparire alla Paris Fashion Week con una maglia con la scritta “White Lives Matters”, avevano ottenuto il massimo dell’attenzione mediatica a livello internazionale.\r\nAnche qui aziende che avevano sponsorizzazioni con lui, nello specifico Adidas e Balenciaga, hanno deciso di rescindere ogni rapporto. Ma a differenza della vicenda di Irving, West ha continuato ad aggiungere benzina sul fuoco. Prima ha presenziato a una cena per il giorno del Ringraziamento nella villa di Trump a Mar-A-Lago insieme a suprematisti bianchi come Nick Fuentes - conduttore radiofonico con un canale YouTube di nome “America First, In seguito ha elogiato esplicitamente Hitler in un’intervista su Infowars, il sito di Alex Jones, noto complottista di estrema destra.\r\nVale la pena andare alle radici dell’antisemitismo negli Stati Uniti e del complesso rapporto con la comunità musulmana, partendo dalla prima immigrazione sino ai giorni nostri, per cogliere le radici di un razzismo che, inizialmente patrimonio della sola destra bianca e suprematista si è esteso a pezzi importanti delle comunità afrodiscendenti e latine.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/2022-12-13-rob-antisemitismo-states.mp3\"][/audio]","13 Dicembre 2022","2023-04-19 14:58:17","Antisemitismo negli States",1670954831,[155,185,186,187,188,60,189],"http://radioblackout.org/tag/arabia-saudita/","http://radioblackout.org/tag/mussulmani-neri-wahabismo/","http://radioblackout.org/tag/rastafariani/","http://radioblackout.org/tag/sionismo-cristiano/","http://radioblackout.org/tag/trumpismo/",[17,191,192,193,194,12,195],"arabia saudita","mussulmani neri wahabismo","rastafariani","sionismo cristiano","trumpismo",{"post_content":197},{"matched_tokens":198,"snippet":199,"value":200},[68,69,70],"a un film che diffonde \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark> antisemite. Dopo che la Nike","Il problema dell’antisemitismo negli Stati Uniti va oltre \u003Cmark>le\u003C/mark> recenti vicende della stella della NBA Kyrie Irving e \u003Cmark>del\u003C/mark> rapper Kanye West. Irving ha condiviso su Twitter il link a un film che diffonde \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark> antisemite. Dopo che la Nike ha deciso di rescindere ogni rapporto commerciale con il cestista e dopo la sospensione decisa dai vertici dell’NBA, Irving si è scusato, rispettando \u003Cmark>le\u003C/mark> condizioni poste dalla sua squadra per il ritorno sul parquet una volta terminato il periodo di sospensione.\r\nLa spirale cospirazionista con protagonista Ye – il nome con cui il rapper Kanye West ha deciso di farsi chiamare – è molto più intricata e ha subito un’evoluzione ancora più netta nelle ultime settimane. I vari commenti antisemiti fatti dal rapper e stilista americano nello scorso mese, così come la decisione di apparire alla Paris Fashion Week con una maglia con la scritta “White Lives Matters”, avevano ottenuto il massimo dell’attenzione mediatica a livello internazionale.\r\nAnche qui aziende che avevano sponsorizzazioni con lui, nello specifico Adidas e Balenciaga, hanno deciso di rescindere ogni rapporto. Ma a differenza della vicenda di Irving, West ha continuato ad aggiungere benzina sul fuoco. Prima ha presenziato a una cena per il giorno \u003Cmark>del\u003C/mark> Ringraziamento nella villa di Trump a Mar-A-Lago insieme a suprematisti bianchi come Nick Fuentes - conduttore radiofonico con un canale YouTube di nome “America First, In seguito ha elogiato esplicitamente Hitler in un’intervista su Infowars, il sito di Alex Jones, noto complottista di estrema destra.\r\nVale la pena andare alle radici dell’antisemitismo negli Stati Uniti e \u003Cmark>del\u003C/mark> complesso rapporto con la comunità musulmana, partendo dalla prima immigrazione sino ai giorni nostri, per cogliere \u003Cmark>le\u003C/mark> radici di un razzismo che, inizialmente patrimonio della sola destra bianca e suprematista si è esteso a pezzi importanti delle comunità afrodiscendenti e latine.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/2022-12-13-rob-antisemitismo-states.mp3\"][/audio]",[202],{"field":75,"matched_tokens":203,"snippet":199,"value":200},[68,69,70],{"best_field_score":139,"best_field_weight":80,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":45,"score":205,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":45},"2312642367913459825",{"document":207,"highlight":230,"highlights":235,"text_match":137,"text_match_info":238},{"cat_link":208,"category":209,"comment_count":45,"id":210,"is_sticky":45,"permalink":211,"post_author":48,"post_content":212,"post_date":213,"post_excerpt":51,"post_id":210,"post_modified":214,"post_thumbnail":215,"post_thumbnail_html":216,"post_title":217,"post_type":56,"sort_by_date":218,"tag_links":219,"tags":225},[42],[44],"55923","http://radioblackout.org/2019/10/ll-trofeo-di-trump-nel-grande-gioco-mediorientale/","Il grande gioco per il controllo dei territori e delle risorse tra Russia, Turchia e Stati Uniti a cavallo tra Siria e Iraq in queste settimane ha avuto un’accelerazione dopo l’attacco turco all’area del confederalismo democratico nel nord della Siria.\r\nLa morte di Baghdadi, celebrata con grande enfasi e plastica inventiva da “The Donald”, mette in mano al presidente statunitense una carta importante in vista delle elezioni negli States.\r\nSia il New York Times sia il Guardian hanno dato messo in dubbio la versione del Paperone della Casa Bianca.\r\nCome già Osama bin Laden, anche Al Baghdadi, non è stato catturato vivo. Baghdadi si è probabilmente fatto esplodere, ma certamente non era nei programmi delle truppe speciali statunitensi di farlo prigioniero. Baghdadi era già stato nelle mani delle forze armate statunitensi ed era stato liberato.\r\nIl rapporto costitutivamente ambiguo degli States con le tante anime della Jihad è il parte importante delle scelte politiche delle amministrazioni statunitensi degli ultimi decenni.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alberto Negri, che sul tema ha scritto sul Manifesto di lunedì e martedì.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/2019.10.29.alberto-negri-al-baghdadi.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi seguito il suo articolo:\r\n\r\n“Al Baghdadi: la sua pelle in cambio dei curdi\r\nE così anche The Donald, come Barack Obama con Osama bin Laden, esibisce, grazie a Putin, il suo scalpo jihadista, quello di Al Baghdadi e può dare nuovo impulso alla campagna per le presidenziali oscurata dal tradimento dei curdi e dalle trame del Russiagate.\r\n\r\nIl suo nascondiglio, secondo lo stesso presidente americano, sarebbe stato individuato, guarda caso, più o meno o in coincidenza con il ritiro Usa da Rojava.\r\n\r\n“E’ morto nel Nord della Siria – ha raccontato Trump – urlando e piangendo come un codardo inseguito in un tunnel dalle nostre forze speciali e dai nostri cani: si è fatto esplodere uccidendo i suo figli. E’ morto come un cane, come un codardo”.\r\n\r\nE ha ringraziato tutti: la Russia, la Turchia, l’Iraq, la Siria e i curdi siriani, specificando che gli americani, che provenivano dal Kurdistan iracheno, hanno usato le basi russe in Siria e la sorveglianza russa dei cieli siriani.\r\n\r\nInsomma lo zar è sempre pronto a dargli una mano pur di farlo rieleggere: e quando mai gli capita più un presidente Usa così, che gli consegna sul piatto mezzo Medio Oriente?\r\n\r\nLa fine di Al Baghdadi rafforza Trump, Erdogan, Putin e Assad. E’ il “nuovo ordine” regionale che ha portato alla fine il capo dell’Isis. Trump aveva bisogno di un successo per risollevare la sua immagine precipitata per il tradimento ai curdi ed Erdogan lo ha ricompensato con la pelle di Al Baghadi che si era rifugiato nell’area di Idlib, ai confini con la Turchia, dove agiscono i jihadisti e le milizie filo-turche.\r\n\r\nMa gli scambi di “favori” tra Washington e Ankara potrebbero non finire qui in vista della missione di Erdogan alla Casa Bianca del 13 novembre. Il leader turco ha chiesto agli Usa anche la testa del leader curdo Mazloum Kobane, il quale afferma di avere partecipato con gli americani all’azione di intelligence contro Al Baghadi.\r\n\r\nE senza dimenticare che Ankara vuole anche l’estradizione dagli Stati Uniti di Fethullah Gulen, ritenuto l’ispiratore del fallito colpo di stato in Turchia del 15 luglio 2016.\r\n\r\nFatto fuori Al Baghadi, è Erdogan, insieme a russi e siriani lealisti, che decide il destino immediato dei jihadisti, e non soltanto di quelli dell’IAl Baghdadi: la sua pelle in cambio dei curdi\r\n\r\nsis in fuga dalle carceri dei curdi siriani, perché dispone di una presenza militare diretta e indiretta nella provincia di Idlib, molto vicino al confine con la Turchia dove si sarebbe svolto il raid americano.\r\n\r\nI miliziani filo-turchi – con cui sta riempiendo anche la nuova “fascia di sicurezza” strappata al Rojava curdo – sono i migliori informatori su un terreno dove gli americani erano assenti e adesso hanno realizzato il clamoroso “strike” contro Baghdadi. Qui non avviene niente per caso e probabilmente le altre versioni servono soltanto a gettare fumo negli occhi.\r\n\r\nEliminato il capo dello Stato Islamico – che non significa la fine dell’Isis come la fine di Bin Laden non fu quella di Al Qaida – si può anche completare il “riciclaggio” dei jihadisti che verranno assorbiti, come in parte già avvenuto, nelle varie milizie arabe e turcomanne: si tratta di un’operazione essenziale, che coinvolge migliaia di combattenti e le loro famiglie, per svuotare l’area della guerriglia e del terrorismo voluta nel 2011 da Erdogan per abbattere Assad con il consenso degli Usa, degli europei e delle monarchie del Golfo.\r\n\r\nQui si era creato un’Afghanistan alle porte dell’Europa dove sono stati ispirati attentati devastanti nelle capitali europee e si è svolta una parte della guerra sporca di un conflitto per procura che doveva eliminare il regime siriano alleato di Teheran e di Mosca.\r\n\r\nDa questa operazione Trump-Erdogan guadagnano anche Putin e Assad che ora con la Turchia sorvegliano la fascia di sicurezza dove i curdi sono stati costretti ad andarsene.\r\n\r\nL’area di Idlib, dove è prevalente il gruppo qaidista Hayat Tahrir al Sham (ex Al Nusra), ostile e in concorrenza con l’Isis, è sotto assedio di Assad, di Putin e degli iraniani che secondo gli accordi di Astana hanno chiesto da tempo a Erdogan di liberarla dai jihadisti e riconsegnare il controllo della provincia a Damasco.\r\n\r\nL’aviazione siriana qualche settimana fa aveva compiuto raid contro l’esercito turco entrato a dare manforte ai jihadisti e alle milizie filo-turche assediate in alcune roccaforti. Assad, tra l’altro, ha appena fatto visita alle truppe governative sul fronte di Idlib: è la sua prima visita nella provincia siriana nord-occidentale dall’inizio del conflitto. Un segnale significativo.\r\n\r\nIdlib è strategica in quanto si trova sull’asse di collegamento siriano Nord-Sud (Idlib-Aleppo-Hama Homs-Damasco), la vera spina dorsale della Siria. Ecco perché dopo la fine di Al Baghadi probabilmente siriani e russi guadagneranno ancora terreno.\r\n\r\nIn realtà, a parte ovviamente la latitanza, non c’è mai stato un mistero Al Baghadi, anzi si potrebbe dire che il vero mistero lo hanno creato proprio gli Stati Uniti. Il capo del Califfato, nato a Samarra nel 1971 come Ibrahim Awad Ibrahim Alì al-Badri, era già nelle mani degli americani in quanto affiliato di gruppi estremisti, venne liberato per diventare in seguito uno dei capi di Al Qaida e poi, dal 2014, il leader dello Stato Islamico quando fu proclamato il Califfato a Mosul: il 5 luglio si mostra in pubblico per la prima volta e rivolge un’allocuzione dall’interno della Grande moschea Al Nuri di Mosul.\r\n\r\nUn percorso singolare per un personaggio che era un capo riconosciuto con il crisma dell’imam e dell’esperto di diritto islamico.\r\n\r\nAl Baghdadi fu arrestato nei pressi di Falluja il 2 febbraio 2004 dalle forze irachene e, secondo i dati del Pentagono, venne incarcerato presso il centro di detenzione statunitense di Camp Bucca e Camp Adder fino al dicembre 2004, con il nome di Ibrahim Awad Ibrahim al Badri e sotto l’etichetta di “internato civile”.\r\n\r\nMa fu rilasciato nel dicembre dello stesso anno in seguito all’indicazione di una commissione americana che ne raccomandò il “rilascio incondizionato”, qualificandolo come un “prigioniero di basso livello”.\r\n\r\nProprio per questo non possono esistere dubbi sulla sua identità: i suoi dati biometrici e il Dna vennero prelevati allora dagli americani a Camp Bucca, così come vennero presi anche a chi scrive e a tutti coloro che dovevano entrare nella Green Zone di Baghdad, racchiusi in un tesserino con un chip indispensabile per passare i ceck point.\r\n\r\nEssenziale poi per l’identificazione nel caso di ritrovamento anche di un corpo a brandelli come accadeva allora di frequente. Migliaia di questi dati sono custoditi nelle banche dati di Pentagono e dipartimento di Stato.\r\n\r\nLa scelta della liberazione di Al Baghadi ha sollevato negli anni molte ipotesi dando adito ad alcune teorie del complotto, oltre a suscitare lo stupore del colonnello Kenneth King, tra gli ufficiali di comando a Camp Bucca nel periodo di detenzione di Al Baghdadi. Secondo il colonnello King era uno dei capi dei carcerati più in vista e la sua liberazione gli apparve immotivata.\r\n\r\nAnche il luogo dove secondo le fonti americane è stato ucciso Al Baghdadi non ci può stupire: si tratta della zona della città siriana di Idlib, a Barisha, assai vicino ai confini con la Turchia. Mentre i gruppi jihadisti e l’Isis venivano sconfitti, gran parte di loro si sono trasferiti in questa zona dove sono molto attive le milizie filo-turche.\r\n\r\nNon stupisce neppure che possa essere coinvolto Erdogan: è stato lui ad aprire l’”autostrada del Jihad” dalla Turchia alla Siria che portò migliaia di jihadisti ad affluire nel Levante arabo con gli effetti devastanti che conosciamo.\r\n\r\nTutto questo lo hanno scritto i giornalisti turchi, lo hanno visto i cronisti che hanno seguito sul campo le battaglie siriane e lo racconta anche in un’intervista in carcere a “Homeland Security” l’”ambasciatore” del Califfato Abu Mansour al Maghrabi, un ingegnere marocchino che arrivò in Siria del 2013.\r\n\r\n“Il mio lavoro era ricevere i foreign fighters in Turchia e tenere d’occhio il confine turco-siriano. C’erano degli accordi tra l’intelligence della Turchia e l’Isis. Mi incontravo direttamente con il Mit, i servizi di sicurezza turchi e anche con rappresentanti delle forze armate. La maggior parte delle riunioni si svolgevano in posti di frontiera, altre volte a Gaziantep o ad Ankara. Ma i loro agenti stavano anche con noi, dentro al Califfato”.\r\n\r\nL’Isis, racconta Mansour, era nel Nord della Siria e Ankara puntava a controllare la frontiera con Siria e Iraq, da Kessab a Mosul: era funzionale ai piani anti-curdi di Erdogan e alla sua ambizione di inglobare Aleppo. Oggi, al posto dell’Isis, Erdogan ha le “sue” brigate jihadiste anti-curde ma allora era diverso.\r\nQuando il Califfato, dopo la caduta di Mosul, ha negoziato nel 2014 con Erdogan il rilascio dei diplomatici turchi di stanza nella città irachena ottenne in cambio la scarcerazione di 500 jihadisti per combattere nel Siraq.\r\n\r\n“La Turchia proteggeva la nostra retrovia per 300 chilometri: avevamo una strada sempre aperta per far curare i feriti e avere rifornimenti di ogni tipo, mentre noi vendevamo la maggior parte del nostro petrolio in Turchia e in misura minore anche ad Assad”. Mansour per il suo ruolo era asceso al titolo di emiro nelle gerarchie del Califfato e riceveva i finanziamenti dal Qatar.\r\n\r\nEcco perché Baghdadi, dopo essere servito per tanti anni a destabilizzare la Siria e l’Iraq, adesso è caduto nella rete americana: perché era già, più o meno indirettamente, nella rete di Erdogan che ora ha fatto un bel regalo elettorale a Trump, il presidente americano che gli ha tolto di mezzo i curdi siriani dal confine. Ora sì che i due possono tornare amici.”","29 Ottobre 2019","2019-10-29 12:53:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/trump-al-baghdadi-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/trump-al-baghdadi-1-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/trump-al-baghdadi-1-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/trump-al-baghdadi-1-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/trump-al-baghdadi-1-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/trump-al-baghdadi-1.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","ll trofeo di Trump nel Grande Gioco mediorientale",1572353591,[220,221,222,223,224,60,61],"http://radioblackout.org/tag/al-baghdadi/","http://radioblackout.org/tag/grande-gioco/","http://radioblackout.org/tag/iraq/","http://radioblackout.org/tag/russia/","http://radioblackout.org/tag/siria/",[22,226,227,228,229,12,15],"grande gioco","iraq","russia","Siria",{"post_content":231},{"matched_tokens":232,"snippet":233,"value":234},[68,69,70],"ipotesi dando adito ad alcune \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark>, oltre a suscitare lo stupore","Il grande gioco per il controllo dei territori e delle risorse tra Russia, Turchia e Stati Uniti a cavallo tra Siria e Iraq in queste settimane ha avuto un’accelerazione dopo l’attacco turco all’area \u003Cmark>del\u003C/mark> confederalismo democratico nel nord della Siria.\r\nLa morte di Baghdadi, celebrata con grande enfasi e plastica inventiva da “The Donald”, mette in mano al presidente statunitense una carta importante in vista delle elezioni negli States.\r\nSia il New York Times sia il Guardian hanno dato messo in dubbio la versione \u003Cmark>del\u003C/mark> Paperone della Casa Bianca.\r\nCome già Osama bin Laden, anche Al Baghdadi, non è stato catturato vivo. Baghdadi si è probabilmente fatto esplodere, ma certamente non era nei programmi delle truppe speciali statunitensi di farlo prigioniero. Baghdadi era già stato nelle mani delle forze armate statunitensi ed era stato liberato.\r\nIl rapporto costitutivamente ambiguo degli States con \u003Cmark>le\u003C/mark> tante anime della Jihad è il parte importante delle scelte politiche delle amministrazioni statunitensi degli ultimi decenni.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Alberto Negri, che sul tema ha scritto sul Manifesto di lunedì e martedì.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/2019.10.29.alberto-negri-al-baghdadi.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi seguito il suo articolo:\r\n\r\n“Al Baghdadi: la sua pelle in cambio dei curdi\r\nE così anche The Donald, come Barack Obama con Osama bin Laden, esibisce, grazie a Putin, il suo scalpo jihadista, quello di Al Baghdadi e può dare nuovo impulso alla campagna per \u003Cmark>le\u003C/mark> presidenziali oscurata dal tradimento dei curdi e dalle trame \u003Cmark>del\u003C/mark> Russiagate.\r\n\r\nIl suo nascondiglio, secondo lo stesso presidente americano, sarebbe stato individuato, guarda caso, più o meno o in coincidenza con il ritiro Usa da Rojava.\r\n\r\n“E’ morto nel Nord della Siria – ha raccontato Trump – urlando e piangendo come un codardo inseguito in un tunnel dalle nostre forze speciali e dai nostri cani: si è fatto esplodere uccidendo i suo figli. E’ morto come un cane, come un codardo”.\r\n\r\nE ha ringraziato tutti: la Russia, la Turchia, l’Iraq, la Siria e i curdi siriani, specificando che gli americani, che provenivano dal Kurdistan iracheno, hanno usato \u003Cmark>le\u003C/mark> basi russe in Siria e la sorveglianza russa dei cieli siriani.\r\n\r\nInsomma lo zar è sempre pronto a dargli una mano pur di farlo rieleggere: e quando mai gli capita più un presidente Usa così, che gli consegna sul piatto mezzo Medio Oriente?\r\n\r\nLa fine di Al Baghdadi rafforza Trump, Erdogan, Putin e Assad. E’ il “nuovo ordine” regionale che ha portato alla fine il capo dell’Isis. Trump aveva bisogno di un successo per risollevare la sua immagine precipitata per il tradimento ai curdi ed Erdogan lo ha ricompensato con la pelle di Al Baghadi che si era rifugiato nell’area di Idlib, ai confini con la Turchia, dove agiscono i jihadisti e \u003Cmark>le\u003C/mark> milizie filo-turche.\r\n\r\nMa gli scambi di “favori” tra Washington e Ankara potrebbero non finire qui in vista della missione di Erdogan alla Casa Bianca \u003Cmark>del\u003C/mark> 13 novembre. Il leader turco ha chiesto agli Usa anche la testa \u003Cmark>del\u003C/mark> leader curdo Mazloum Kobane, il quale afferma di avere partecipato con gli americani all’azione di intelligence contro Al Baghadi.\r\n\r\nE senza dimenticare che Ankara vuole anche l’estradizione dagli Stati Uniti di Fethullah Gulen, ritenuto l’ispiratore \u003Cmark>del\u003C/mark> fallito colpo di stato in Turchia \u003Cmark>del\u003C/mark> 15 luglio 2016.\r\n\r\nFatto fuori Al Baghadi, è Erdogan, insieme a russi e siriani lealisti, che decide il destino immediato dei jihadisti, e non soltanto di quelli dell’IAl Baghdadi: la sua pelle in cambio dei curdi\r\n\r\nsis in fuga dalle carceri dei curdi siriani, perché dispone di una presenza militare diretta e indiretta nella provincia di Idlib, molto vicino al confine con la Turchia dove si sarebbe svolto il raid americano.\r\n\r\nI miliziani filo-turchi – con cui sta riempiendo anche la nuova “fascia di sicurezza” strappata al Rojava curdo – sono i migliori informatori su un terreno dove gli americani erano assenti e adesso hanno realizzato il clamoroso “strike” contro Baghdadi. Qui non avviene niente per caso e probabilmente \u003Cmark>le\u003C/mark> altre versioni servono soltanto a gettare fumo negli occhi.\r\n\r\nEliminato il capo dello Stato Islamico – che non significa la fine dell’Isis come la fine di Bin Laden non fu quella di Al Qaida – si può anche completare il “riciclaggio” dei jihadisti che verranno assorbiti, come in parte già avvenuto, nelle varie milizie arabe e turcomanne: si tratta di un’operazione essenziale, che coinvolge migliaia di combattenti e \u003Cmark>le\u003C/mark> loro famiglie, per svuotare l’area della guerriglia e \u003Cmark>del\u003C/mark> terrorismo voluta nel 2011 da Erdogan per abbattere Assad con il consenso degli Usa, degli europei e delle monarchie \u003Cmark>del\u003C/mark> Golfo.\r\n\r\nQui si era creato un’Afghanistan alle porte dell’Europa dove sono stati ispirati attentati devastanti nelle capitali europee e si è svolta una parte della guerra sporca di un conflitto per procura che doveva eliminare il regime siriano alleato di Teheran e di Mosca.\r\n\r\nDa questa operazione Trump-Erdogan guadagnano anche Putin e Assad che ora con la Turchia sorvegliano la fascia di sicurezza dove i curdi sono stati costretti ad andarsene.\r\n\r\nL’area di Idlib, dove è prevalente il gruppo qaidista Hayat Tahrir al Sham (ex Al Nusra), ostile e in concorrenza con l’Isis, è sotto assedio di Assad, di Putin e degli iraniani che secondo gli accordi di Astana hanno chiesto da tempo a Erdogan di liberarla dai jihadisti e riconsegnare il controllo della provincia a Damasco.\r\n\r\nL’aviazione siriana qualche settimana fa aveva compiuto raid contro l’esercito turco entrato a dare manforte ai jihadisti e alle milizie filo-turche assediate in alcune roccaforti. Assad, tra l’altro, ha appena fatto visita alle truppe governative sul fronte di Idlib: è la sua prima visita nella provincia siriana nord-occidentale dall’inizio \u003Cmark>del\u003C/mark> conflitto. Un segnale significativo.\r\n\r\nIdlib è strategica in quanto si trova sull’asse di collegamento siriano Nord-Sud (Idlib-Aleppo-Hama Homs-Damasco), la vera spina dorsale della Siria. Ecco perché dopo la fine di Al Baghadi probabilmente siriani e russi guadagneranno ancora terreno.\r\n\r\nIn realtà, a parte ovviamente la latitanza, non c’è mai stato un mistero Al Baghadi, anzi si potrebbe dire che il vero mistero lo hanno creato proprio gli Stati Uniti. Il capo \u003Cmark>del\u003C/mark> Califfato, nato a Samarra nel 1971 come Ibrahim Awad Ibrahim Alì al-Badri, era già nelle mani degli americani in quanto affiliato di gruppi estremisti, venne liberato per diventare in seguito uno dei capi di Al Qaida e poi, dal 2014, il leader dello Stato Islamico quando fu proclamato il Califfato a Mosul: il 5 luglio si mostra in pubblico per la prima volta e rivolge un’allocuzione dall’interno della Grande moschea Al Nuri di Mosul.\r\n\r\nUn percorso singolare per un personaggio che era un capo riconosciuto con il crisma dell’imam e dell’esperto di diritto islamico.\r\n\r\nAl Baghdadi fu arrestato nei pressi di Falluja il 2 febbraio 2004 dalle forze irachene e, secondo i dati \u003Cmark>del\u003C/mark> Pentagono, venne incarcerato presso il centro di detenzione statunitense di Camp Bucca e Camp Adder fino al dicembre 2004, con il nome di Ibrahim Awad Ibrahim al Badri e sotto l’etichetta di “internato civile”.\r\n\r\nMa fu rilasciato nel dicembre dello stesso anno in seguito all’indicazione di una commissione americana che ne raccomandò il “rilascio incondizionato”, qualificandolo come un “prigioniero di basso livello”.\r\n\r\nProprio per questo non possono esistere dubbi sulla sua identità: i suoi dati biometrici e il Dna vennero prelevati allora dagli americani a Camp Bucca, così come vennero presi anche a chi scrive e a tutti coloro che dovevano entrare nella Green Zone di Baghdad, racchiusi in un tesserino con un chip indispensabile per passare i ceck point.\r\n\r\nEssenziale poi per l’identificazione nel caso di ritrovamento anche di un corpo a brandelli come accadeva allora di frequente. Migliaia di questi dati sono custoditi nelle banche dati di Pentagono e dipartimento di Stato.\r\n\r\nLa scelta della liberazione di Al Baghadi ha sollevato negli anni molte ipotesi dando adito ad alcune \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark>, oltre a suscitare lo stupore \u003Cmark>del\u003C/mark> colonnello Kenneth King, tra gli ufficiali di comando a Camp Bucca nel periodo di detenzione di Al Baghdadi. Secondo il colonnello King era uno dei capi dei carcerati più in vista e la sua liberazione gli apparve immotivata.\r\n\r\nAnche il luogo dove secondo \u003Cmark>le\u003C/mark> fonti americane è stato ucciso Al Baghdadi non ci può stupire: si tratta della zona della città siriana di Idlib, a Barisha, assai vicino ai confini con la Turchia. Mentre i gruppi jihadisti e l’Isis venivano sconfitti, gran parte di loro si sono trasferiti in questa zona dove sono molto attive \u003Cmark>le\u003C/mark> milizie filo-turche.\r\n\r\nNon stupisce neppure che possa essere coinvolto Erdogan: è stato lui ad aprire l’”autostrada \u003Cmark>del\u003C/mark> Jihad” dalla Turchia alla Siria che portò migliaia di jihadisti ad affluire nel Levante arabo con gli effetti devastanti che conosciamo.\r\n\r\nTutto questo lo hanno scritto i giornalisti turchi, lo hanno visto i cronisti che hanno seguito sul campo \u003Cmark>le\u003C/mark> battaglie siriane e lo racconta anche in un’intervista in carcere a “Homeland Security” l’”ambasciatore” \u003Cmark>del\u003C/mark> Califfato Abu Mansour al Maghrabi, un ingegnere marocchino che arrivò in Siria \u003Cmark>del\u003C/mark> 2013.\r\n\r\n“Il mio lavoro era ricevere i foreign fighters in Turchia e tenere d’occhio il confine turco-siriano. C’erano degli accordi tra l’intelligence della Turchia e l’Isis. Mi incontravo direttamente con il Mit, i servizi di sicurezza turchi e anche con rappresentanti delle forze armate. La maggior parte delle riunioni si svolgevano in posti di frontiera, altre volte a Gaziantep o ad Ankara. Ma i loro agenti stavano anche con noi, dentro al Califfato”.\r\n\r\nL’Isis, racconta Mansour, era nel Nord della Siria e Ankara puntava a controllare la frontiera con Siria e Iraq, da Kessab a Mosul: era funzionale ai piani anti-curdi di Erdogan e alla sua ambizione di inglobare Aleppo. Oggi, al posto dell’Isis, Erdogan ha \u003Cmark>le\u003C/mark> “sue” brigate jihadiste anti-curde ma allora era diverso.\r\nQuando il Califfato, dopo la caduta di Mosul, ha negoziato nel 2014 con Erdogan il rilascio dei diplomatici turchi di stanza nella città irachena ottenne in cambio la scarcerazione di 500 jihadisti per combattere nel Siraq.\r\n\r\n“La Turchia proteggeva la nostra retrovia per 300 chilometri: avevamo una strada sempre aperta per far curare i feriti e avere rifornimenti di ogni tipo, mentre noi vendevamo la maggior parte \u003Cmark>del\u003C/mark> nostro petrolio in Turchia e in misura minore anche ad Assad”. Mansour per il suo ruolo era asceso al titolo di emiro nelle gerarchie \u003Cmark>del\u003C/mark> Califfato e riceveva i finanziamenti dal Qatar.\r\n\r\nEcco perché Baghdadi, dopo essere servito per tanti anni a destabilizzare la Siria e l’Iraq, adesso è caduto nella rete americana: perché era già, più o meno indirettamente, nella rete di Erdogan che ora ha fatto un bel regalo elettorale a Trump, il presidente americano che gli ha tolto di mezzo i curdi siriani dal confine. Ora sì che i due possono tornare amici.”",[236],{"field":75,"matched_tokens":237,"snippet":233,"value":234},[68,69,70],{"best_field_score":139,"best_field_weight":80,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":45,"score":205,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":45},{"document":240,"highlight":262,"highlights":270,"text_match":275,"text_match_info":276},{"cat_link":241,"category":242,"comment_count":45,"id":243,"is_sticky":45,"permalink":244,"post_author":48,"post_content":245,"post_date":246,"post_excerpt":51,"post_id":243,"post_modified":247,"post_thumbnail":248,"post_thumbnail_html":249,"post_title":250,"post_type":56,"sort_by_date":251,"tag_links":252,"tags":259},[42],[44],"45633","http://radioblackout.org/2018/01/week-of-action-solidarieta-con-le-comunita-mapuche-in-lotta/","In diversi paesi del mondo si stanno tenendo - tra il 29 gennaio e il 4 febbraio - azioni e iniziative contro la repressione assassina dello Stato argentino e in solidarietà con il movimento anarchico di quel paese e con tutti/e coloro che lottano contro la violenza statale e padronale. L’Internazionale di Federazioni Anarchiche (IFA) ha lanciato un appello alla “week of action”, una settimana in cui concentrare iniziative di lotta e solidarietà contro le sedi di rappresentanza del governo argentino e la multinazionale dell’abbigliamento Benetton.\r\nIronicamente, lo slogan “United Colours of Benetton” presenta la multinazionale come multietnica e antirazzista nei suoi valori fondanti. In realtà Benetton ha acquistato enormi appezzamenti di terreno in Argentina, sottratti inizialmente alla popolazione indigena Mapuche di Cile e Argentina. \r\nGli/le attivisti/e Mapuche e altri/e che si oppongono a questi progetti sono stati/e additati/e come “terroristi/e” dallo Stato nel tentativo di indebolire il supporto nei loro confronti e giustificare ulteriori operazioni repressive. In particolare il “Rapporto RAM”, preparato dal Ministero della Sicurezza Nazionale argentino congiuntamente ai governi delle province patagoniche, prepara la strada ad una gravissima montatura repressiva sostenendo l’esistenza di un complotto terroristico che coinvolge organizzazioni Mapuche, organizzazioni politiche, sociali e sindacali, tra cui anche la Federazione Libertaria Argentina, che fa parte dell’Internazionale di Federazioni Anarchiche.\r\nIn agosto l’anarchico Santiago Maldonado è stato rapito e trovato ucciso. Un altro compagno, Rafael Nahuel, è stato anch’egli ucciso. I/le Mapuche e le compagne e i compagni che sostengono localmente la loro lotta chiedono il nostro supporto per difendere i/le propri/e compagni/e e le proprie comunità.\r\n\r\nAscolta la diretta con Simone, della commissione di relazioni internazionali della FAI:\r\n\r\n2018 01 30 simone week of action arg\r\n\r\nDi seguito un comunicato sottoscritto da numerose realtà di movimento in Argentina\r\nPer il compagno anarchico Santiago Maldonado e per Rafael Nauhel uccisi dallo Stato argentino\r\nIl 1 di agosto nella provincia di Chubut nella Patagonia argentina, persone appartenenti alla comunità indigena Mapuche, assieme a solidali, hanno bloccato una strada vicina alla sede locale della Benetton (tra le più importanti nel paese) per protestare contro l’acquisizione del territorio Mapuche da parte della grande multinazionale. La polizia ha attaccato la manifestazione sparando colpi di pistola mentre i manifestanti cercavano di difendersi come potevano.\r\nDurante l’operazione di polizia l’anarchico Santiago Maldonado è stato arrestato, caricato con violenza su un furgone bianco –come testimoniato da molte persone - e portato via; da allora è risultato disperso, desaparecido.\r\nIl suo corpo è stato trovato in un fiume in Patagonia due mesi dopo, un brutale ricordo delle 30.000 persone che risultarono desaparecidas durante il periodo della Junta (la dittatura militare guidata dai generali Videla, Massera e Agosti), un marchio indelebile nella storia Argentina, conservato nella memoria collettiva allo stesso modo dei crimini nazisti.\r\nIl rapimento e l’uccisione del compagno Santiago Maldonado ha innescato forti e numerose mobilitazioni in Argentina. Lo Stato e la polizia hanno negato ogni responsabilità, mentre i media hanno avviato una campagna mirata a criminalizzare le comunità resistenti Mapuche e gli anarchici. La propaganda insinuava teorie cospiratorie sulla scomparsa di Maldonado mentre indicava tutti coloro che si oppongono ai piani padronali, e specialmente gli anarchici, come i “nemici interni” e come una minaccia per lo stato da colpire.\r\n\r\nLe comunità indigene Mapuche – in Cile ed Argentina – stanno lottando per difendere il proprio territorio dalla depredazione e dalla distruzione condotta dalle grandi multinazionali a cui vengono accordate queste terre dallo Stato. Questi sono gli stessi territori che sono stati sottratti alle popolazioni indigene attraverso una serie di guerre e genocidi dai tempi dei “Conquistadores” del continente Americano. I Mapuche, nella loro lotta, hanno affrontato le persecuzioni, la prigionia e la violenza sia dei meccanismi repressivi statali sia delle bande parastatali che operano per conto dei padroni su entrambi i versanti delle Ande. A Chubut, una larga parte della comunità Mapuche, reclama i propri territori ora ufficialmente di proprietà della Benetton equivalenti ad appena 1/3 del totale di 900.000 ettari che la multinazionale ha comprato in tutto il paese.\r\n\r\nSantiago Maldonado è stato ucciso perché, come anarchico, ha scelto di opporsi e lottare al fianco del popolo indigeno, di schierarsi al fianco degli esclusi. Contro gli sfruttatori, contro i piani distruttivi ed antisociali dello Stato e delle élite economiche.\r\n\r\nRafael Nahuel era un giovane di origine Mapuche membro di un gruppo chiamato Coletivo Al Margen. Aveva preso parte alle proteste a sostegno delle rivendicazioni Mapuche. Il 25 novembre 2017, in occasione del funerale di Santiago Maldonado, le forze di polizia hanno organizzato uno sgombero nel territorio Mapuche. Le persone presenti sono state colpite da proiettili di gomma e di piombo, mentre venivano spruzzate di spray al peperoncino. Una donna e Rafael Nahuel sono stati colpiti. La donna è sopravvissuta, Rafael è stato ucciso.\r\n\r\nI compagni Santiago Maldonado e Rafael Nahuel saranno nel lotte in corso in ogni angolo della terra assieme a tutti i compagni e tutte le compagne che hanno dato la loro vita lottando per un mondo più libero e più giusto senza diseguaglianze, sfruttamento e repressione.\r\n\r\nSolidarietà internazionale\r\n– Con i/le nostri/e compagni/e in argentina che stanno resistendo alla repressione dello Stato argentino\r\n\r\n– Con le comunità Mapuche e con tutte le persone indigene che stanno difendendo la propria terra dai moderni conquistadores della Benetton\r\n\r\nIniziative in Italia:\r\n\r\nColleferro 26/01 serata benefit e informativa allo Spaccio Popolare in Via consolare latina 187 dalle 18\r\n\r\nRoma 27/01 serata benefit e informativa allo Spazio Anarchico 19 luglio in via Rocco Da Cesinale 19 dalle 19\r\n\r\nTorino 29/01 presidio di fronte alla Benetton in via Po h.17\r\n\r\nLivorno: 02/02 presidio di fronte alla Benetton (Via grande) h 15:30\r\n\r\nTrieste 03/02 presidio di fronte alla Benetton in via S.Lazzaro h.17\r\n\r\nReggio Emilia 03/02 presidio vicino alla Benetton","30 Gennaio 2018","2018-02-03 01:01:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/mapuche-giallo-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"185\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/mapuche-giallo-300x185.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/mapuche-giallo-300x185.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/mapuche-giallo-768x475.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/mapuche-giallo-1024x633.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/01/mapuche-giallo.jpg 1577w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Week of action. Solidarietà con le comunità mapuche in lotta",1517335497,[253,254,255,256,257,258],"http://radioblackout.org/tag/argentina/","http://radioblackout.org/tag/ifa/","http://radioblackout.org/tag/mapuche/","http://radioblackout.org/tag/rafael-nauhel/","http://radioblackout.org/tag/santiago-maldonado/","http://radioblackout.org/tag/week-of-action/",[260,20,261,24,28,26],"argentina","mapuche",{"post_content":263,"post_title":267},{"matched_tokens":264,"snippet":265,"value":266},[67,69],"di lotta e solidarietà contro \u003Cmark>le\u003C/mark> sedi di rappresentanza \u003Cmark>del\u003C/mark> governo argentino e la multinazionale","In diversi paesi \u003Cmark>del\u003C/mark> mondo si stanno tenendo - tra il 29 gennaio e il 4 febbraio - azioni e iniziative contro la repressione assassina dello Stato argentino e in solidarietà con il movimento anarchico di quel paese e con tutti/e coloro che lottano contro la violenza statale e padronale. L’Internazionale di Federazioni Anarchiche (IFA) ha lanciato un appello alla “week of action”, una settimana in cui concentrare iniziative di lotta e solidarietà contro \u003Cmark>le\u003C/mark> sedi di rappresentanza \u003Cmark>del\u003C/mark> governo argentino e la multinazionale dell’abbigliamento Benetton.\r\nIronicamente, lo slogan “United Colours of Benetton” presenta la multinazionale come multietnica e antirazzista nei suoi valori fondanti. In realtà Benetton ha acquistato enormi appezzamenti di terreno in Argentina, sottratti inizialmente alla popolazione indigena Mapuche di Cile e Argentina. \r\nGli/le attivisti/e Mapuche e altri/e che si oppongono a questi progetti sono stati/e additati/e come “terroristi/e” dallo Stato nel tentativo di indebolire il supporto nei loro confronti e giustificare ulteriori operazioni repressive. In particolare il “Rapporto RAM”, preparato dal Ministero della Sicurezza Nazionale argentino congiuntamente ai governi delle province patagoniche, prepara la strada ad una gravissima montatura repressiva sostenendo l’esistenza di un \u003Cmark>complotto\u003C/mark> terroristico che coinvolge organizzazioni Mapuche, organizzazioni politiche, sociali e sindacali, tra cui anche la Federazione Libertaria Argentina, che fa parte dell’Internazionale di Federazioni Anarchiche.\r\nIn agosto l’anarchico Santiago Maldonado è stato rapito e trovato ucciso. Un altro compagno, Rafael Nahuel, è stato anch’egli ucciso. I/le Mapuche e \u003Cmark>le\u003C/mark> compagne e i compagni che sostengono localmente la loro lotta chiedono il nostro supporto per difendere i/le propri/e compagni/e e \u003Cmark>le\u003C/mark> proprie comunità.\r\n\r\nAscolta la diretta con Simone, della commissione di relazioni internazionali della FAI:\r\n\r\n2018 01 30 simone week of action arg\r\n\r\nDi seguito un comunicato sottoscritto da numerose realtà di movimento in Argentina\r\nPer il compagno anarchico Santiago Maldonado e per Rafael Nauhel uccisi dallo Stato argentino\r\nIl 1 di agosto nella provincia di Chubut nella Patagonia argentina, persone appartenenti alla comunità indigena Mapuche, assieme a solidali, hanno bloccato una strada vicina alla sede locale della Benetton (tra \u003Cmark>le\u003C/mark> più importanti nel paese) per protestare contro l’acquisizione \u003Cmark>del\u003C/mark> territorio Mapuche da parte della grande multinazionale. La polizia ha attaccato la manifestazione sparando colpi di pistola mentre i manifestanti cercavano di difendersi come potevano.\r\nDurante l’operazione di polizia l’anarchico Santiago Maldonado è stato arrestato, caricato con violenza su un furgone bianco –come testimoniato da molte persone - e portato via; da allora è risultato disperso, desaparecido.\r\nIl suo corpo è stato trovato in un fiume in Patagonia due mesi dopo, un brutale ricordo delle 30.000 persone che risultarono desaparecidas durante il periodo della Junta (la dittatura militare guidata dai generali Videla, Massera e Agosti), un marchio indelebile nella storia Argentina, conservato nella memoria collettiva allo stesso modo dei crimini nazisti.\r\nIl rapimento e l’uccisione \u003Cmark>del\u003C/mark> compagno Santiago Maldonado ha innescato forti e numerose mobilitazioni in Argentina. Lo Stato e la polizia hanno negato ogni responsabilità, mentre i media hanno avviato una campagna mirata a criminalizzare \u003Cmark>le\u003C/mark> comunità resistenti Mapuche e gli anarchici. La propaganda insinuava \u003Cmark>teorie\u003C/mark> cospiratorie sulla scomparsa di Maldonado mentre indicava tutti coloro che si oppongono ai piani padronali, e specialmente gli anarchici, come i “nemici interni” e come una minaccia per lo stato da colpire.\r\n\r\n\u003Cmark>Le\u003C/mark> comunità indigene Mapuche – in Cile ed Argentina – stanno lottando per difendere il proprio territorio dalla depredazione e dalla distruzione condotta dalle grandi multinazionali a cui vengono accordate queste terre dallo Stato. Questi sono gli stessi territori che sono stati sottratti alle popolazioni indigene attraverso una serie di guerre e genocidi dai tempi dei “Conquistadores” \u003Cmark>del\u003C/mark> continente Americano. I Mapuche, nella loro lotta, hanno affrontato \u003Cmark>le\u003C/mark> persecuzioni, la prigionia e la violenza sia dei meccanismi repressivi statali sia delle bande parastatali che operano per conto dei padroni su entrambi i versanti delle Ande. A Chubut, una larga parte della comunità Mapuche, reclama i propri territori ora ufficialmente di proprietà della Benetton equivalenti ad appena 1/3 \u003Cmark>del\u003C/mark> totale di 900.000 ettari che la multinazionale ha comprato in tutto il paese.\r\n\r\nSantiago Maldonado è stato ucciso perché, come anarchico, ha scelto di opporsi e lottare al fianco \u003Cmark>del\u003C/mark> popolo indigeno, di schierarsi al fianco degli esclusi. Contro gli sfruttatori, contro i piani distruttivi ed antisociali dello Stato e delle élite economiche.\r\n\r\nRafael Nahuel era un giovane di origine Mapuche membro di un gruppo chiamato Coletivo Al Margen. Aveva preso parte alle proteste a sostegno delle rivendicazioni Mapuche. Il 25 novembre 2017, in occasione \u003Cmark>del\u003C/mark> funerale di Santiago Maldonado, \u003Cmark>le\u003C/mark> forze di polizia hanno organizzato uno sgombero nel territorio Mapuche. \u003Cmark>Le\u003C/mark> persone presenti sono state colpite da proiettili di gomma e di piombo, mentre venivano spruzzate di spray al peperoncino. Una donna e Rafael Nahuel sono stati colpiti. La donna è sopravvissuta, Rafael è stato ucciso.\r\n\r\nI compagni Santiago Maldonado e Rafael Nahuel saranno nel lotte in corso in ogni angolo della terra assieme a tutti i compagni e tutte \u003Cmark>le\u003C/mark> compagne che hanno dato la loro vita lottando per un mondo più libero e più giusto senza diseguaglianze, sfruttamento e repressione.\r\n\r\nSolidarietà internazionale\r\n– Con i/le nostri/e compagni/e in argentina che stanno resistendo alla repressione dello Stato argentino\r\n\r\n– Con \u003Cmark>le\u003C/mark> comunità Mapuche e con tutte \u003Cmark>le\u003C/mark> persone indigene che stanno difendendo la propria terra dai moderni conquistadores della Benetton\r\n\r\nIniziative in Italia:\r\n\r\nColleferro 26/01 serata benefit e informativa allo Spaccio Popolare in Via consolare latina 187 dalle 18\r\n\r\nRoma 27/01 serata benefit e informativa allo Spazio Anarchico 19 luglio in via Rocco Da Cesinale 19 dalle 19\r\n\r\nTorino 29/01 presidio di fronte alla Benetton in via Po h.17\r\n\r\nLivorno: 02/02 presidio di fronte alla Benetton (Via grande) h 15:30\r\n\r\nTrieste 03/02 presidio di fronte alla Benetton in via S.Lazzaro h.17\r\n\r\nReggio Emilia 03/02 presidio vicino alla Benetton",{"matched_tokens":268,"snippet":269,"value":269},[67],"Week of action. Solidarietà con \u003Cmark>le\u003C/mark> comunità mapuche in lotta",[271,273],{"field":75,"matched_tokens":272,"snippet":265,"value":266},[67,69],{"field":135,"matched_tokens":274,"snippet":269,"value":269},[67],2310390567831339000,{"best_field_score":277,"best_field_weight":80,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":278,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":45},"2220487606272","2310390567831339122",6671,{"collection_name":56,"first_q":281,"per_page":37,"q":281},"le teorie del complotto",{"facet_counts":283,"found":320,"hits":321,"out_of":1291,"page":19,"request_params":1292,"search_cutoff":34,"search_time_ms":37},[284,297],{"counts":285,"field_name":295,"sampled":34,"stats":296},[286,289,291,293],{"count":287,"highlighted":288,"value":288},5,"anarres",{"count":14,"highlighted":290,"value":290},"Bello come una prigione che brucia",{"count":19,"highlighted":292,"value":292},"ponte radio",{"count":19,"highlighted":294,"value":294},"c'hai le storie","podcastfilter",{"total_values":82},{"counts":298,"field_name":33,"sampled":34,"stats":318},[299,301,303,305,307,309,311,313,315,316],{"count":14,"highlighted":300,"value":300},"fake news",{"count":14,"highlighted":302,"value":302},"controllo",{"count":14,"highlighted":304,"value":304},"mass media",{"count":14,"highlighted":306,"value":306},"social network",{"count":14,"highlighted":308,"value":308},"disinformazione",{"count":14,"highlighted":310,"value":310},"radio neanderthal",{"count":14,"highlighted":312,"value":312},"macchina del tempo",{"count":14,"highlighted":314,"value":314},"materiale d'archivio",{"count":14,"highlighted":281,"value":281},{"count":14,"highlighted":317,"value":317},"trasmissioni di archivio",{"total_values":319},201,9,[322,733,1174,1202,1232,1261],{"document":323,"highlight":518,"highlights":716,"text_match":728,"text_match_info":729},{"comment_count":45,"id":324,"is_sticky":45,"permalink":325,"podcastfilter":326,"post_author":327,"post_content":328,"post_date":329,"post_excerpt":51,"post_id":324,"post_modified":330,"post_thumbnail":331,"post_title":332,"post_type":333,"sort_by_date":334,"tag_links":335,"tags":431},"98118","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-19-al-25-maggio-2025/",[292],"harraga","Mercoledì 21 ore 08,30 – Sanità in Lombardia 29 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nC’è un ambito in cui la “razionalità specifica” neoliberista è riuscita ad applicare la sua potente quanto mortifera “logica delle pratiche”: la Sanità. Specialmente in Lombardia nell’ultimo ventennio, è stata svuotata di senso la relazione tra pubblico e salute per sostituirla con una performatività economica basata su concorrenza e messa a valore del corpo malato.\r\n\r\nGià forma di comando giuridico-amministrativo “keynesiano” – nelle cui pieghe si erano insinuate pratiche significative di lotta dei lavoratori e di riuso sociale della strutture pubbliche -, la Sanità è stata trasformata ex lege in un’arena concorrenziale tra consorterie che marchia il quotidiano dei suoi luoghi di degenza, opprime i lavoratori che vi sono impiegati e impedisce vere relazioni di solidarietà e protezione sociale , dichiarandole obsolete.\r\n\r\nDi questo e di altro abbiamo parlato insieme con quattro lavoratori della Sanità in Lombardia\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 22 ore 08,30 – Il percorso di Ocalan 27 minuti [Radio BlackoutRadio Alpi Libere]:\r\n\r\nTratto dal video/documentario “Ocalan’s journey to peace”.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 23 ore 08,30 – Fine del Marinese 31 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLettura dal racconto di Primo Levi. Il breve periodo trascorso in montagna con Giustizia e Libertà è rimasto dunque sostanzialmente fuori dai suoi scritti. Esiste tuttavia un’eccezione: un breve racconto del 1949 che si ispira alla sua deludente esperienza di partigiano. Fine del marinese colpisce soprattutto per il punto di vista “impossibile” dal quale sono narrati gli eventi. Levi adotta, infatti, una prima persona plurale: a parlare sono i compagni di un partigiano catturato dai tedeschi, eppure questo noi è informato su tutti i movimenti dell’animo del prigioniero: la paralisi e lo sconforto, la rassegnazione e il desiderio di reagire, fino alla decisione di…\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 23 ore 20,30 – Worlds to come - Chapter 0 32 minuti [Sei Iturriaga, Giulia Deval, Alessio Alonne]: Sulla superficie di questo pianeta infetto e agonico suoni di altri mondi sono già udibili, le loro onde diffondono un messaggio, parlandoci di qualcosa che forse non riusciamo ancora comprendere, ma di cui possiamo metterci in ascolto.\r\n\r\nWorlds to Come è una conversazione basata su ciò che David Burrows e Simon O'Sullivan hanno proposto nella loro opera Fictioning: The Myth-Functions of Contemporary Art and Philosophy e le idee che pensatrici come Donna Haraway e Rosi Braidotti hanno sviluppato nel tentativo di definire questo tempo di trasformazioni imminenti.\r\n\r\nMa è anche una mappatura di pratiche sonore che si muovono tra finzione e realtà, virtuale e concreto, un passato che non c'è mai stato e un'audience ancora a venire. Pratiche che con diversi mezzi evocano demoni, parlano con i gatti, compongono nuove temporalità, il tutto in nome della costruzione di un futuro così alieno che nessuno di noi potrebbe nemmeno immaginarlo.\r\n\r\nWorlds to come are just begun!\r\n\r\nTracklist:\r\n\r\nSun Ra - Thats How I Feel\r\nAgnes Hvizdalek (voice) & Jakob Schneidewind (bass, electronics) – DEMI BROXA\r\nTanya Tagaq - Retribution\r\nSaul Williams - The Noise Came From Here / FCK THE BELIEFS\r\nArca - Nonbinary\r\nJ. Zunz - Four women and a darkness\r\nJohanna Hedva - Beauty (feat. Simone Weil)\r\nBenedict Drew - Cacophony\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 20,00 – Macchina del tempo Ep.3 64 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 21,30 – Ghigliottina - Le teorie del complotto pt.1 - Riservare per sé la facoltà di cospirare 65 minuti [Ghigliottina, Radio Neanderthal]:\r\n\r\nGhigliottina - Le teorie del complotto pt.1 - Riservare per sé la facoltà di cospirare\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 23,00 – Simona Zamboli - Grave Show X Radio Blackout 61 minuti [Simona Zamboli, Radio Blackout]: Simona Zamboli, producer and sound engineer di stanza a Milano e già ospite, tra le altre, di Noods Radio (Bristol) e Fango Radio, presenta questo mix andato in onda su Quel che resta della notte a sostegno delle libere frequenze di RBO.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 25 ore 09,00 – Ponte Radio - Balkanika 20.09.2024 98 minuti [Ponte Radio, Radio Wombat]: In questo ponte radio in quota Radio Wombat abbiamo parlato di Europa ma da punti di vista esterni e asimettrici.\r\n\r\nGli investimenti dell’Eu sulla rete ferroviaria, che si concentrano sull’alta velocità. Il dilagare dello sfruttamento lavorativo nei Balcani occidentali che si approfitta del passaggio di migranti e di lavoratori autoctoni impoveriti dal capitalismo. Breve analisi del nuovo commissario all’immigrazione dell’EU. Uno sguardo a come vivono i migranti della rotta balcanica in Bosnia, la quale si appresta a prendere più responsabilità nell’accoglienza per ingraziarsi l’Europa. L’operazione Open Balkan fallita che mostra l’inutilità di calare soluzioni dall’alto come fa L’EU ma anche che i grandi leader Balcanici lavorano solo per la propria politica interna. Aggiornamento sulla Serbia e la contestata miniera di Litio dove il presidente della repubblica ha mostrato il suo doppio volto. Leva obbligatoria, probabile ritorno in Serbia, come funziona. Infine la mossa della Romania nell’acquisto del porto fluviale Moldavo di Giurgiulesti tra Banche europee e ricerca di maggior potere nella regione.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 25 ore 13,30 – Lama Tematica - Abominio 2004, Promo 2002 20 minuti [Lama Tematica, Radio Blackout]: Dalle ceneri dei Pankarre’, nasce Lamatematica band che aveva gia’ dimostrato di volersi dedicare con passione alla musica manifestando chiari atteggiamenti demenziali in piena contrapposizione con la “serieta’” e le inutili lotte che una fantomatica “scena” si convince di dover affrontare. I Lama Tematica portano all’estremo questo pensiero (gia’ espresso con vigore da alcune tra le band HC piu’ interessanti di Torino – e quindi d’Italia – degli anni 90), concentrando i temi esterni alla musica (liriche, grafiche, concerti) verso una dimensione ancora meno equivocabile. L’abbinamento di temi “cattivi” ad atteggiamenti assolutamente stupidi (nel senso piu’ inutile del termine) sono la maschera che il gruppo pretende gli ascoltatori superino senza fasrsi domande.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 25 ore 18,30 – Proiezioni di Sizigia pt.2 8 minuti [Proiezioni di Sizigia]:\r\n\r\nParole estratte da \"Lo straniero\" di Albert Camus.","27 Maggio 2025","2025-05-27 14:19:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 19 al 25 Maggio 2025","podcast",1748355589,[336,337,338,339,340,341,342,343,344,345,346,347,348,349,350,351,352,353,354,355,356,357,358,359,360,361,362,363,364,365,366,367,368,369,370,371,372,373,374,375,376,377,378,379,380,381,382,383,384,385,386,387,388,389,390,391,392,393,394,395,396,397,398,399,400,401,402,403,404,405,406,407,408,409,410,411,412,413,414,415,416,417,418,419,420,421,422,423,424,425,426,427,428,429,430],"http://radioblackout.org/tag/abominio/","http://radioblackout.org/tag/albert-camus/","http://radioblackout.org/tag/alberto-cominetti/","http://radioblackout.org/tag/alessio-alonne/","http://radioblackout.org/tag/ambient/","http://radioblackout.org/tag/analisi/","http://radioblackout.org/tag/andrea-marziali/","http://radioblackout.org/tag/armi/","http://radioblackout.org/tag/azerbaigian/","http://radioblackout.org/tag/balcani/","http://radioblackout.org/tag/balkanika/","http://radioblackout.org/tag/bambini-di-satana/","http://radioblackout.org/tag/biografia/","http://radioblackout.org/tag/bosnia/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/causa-curda/","http://radioblackout.org/tag/chapter-zero/","http://radioblackout.org/tag/combattenti/","http://radioblackout.org/tag/crisi/","http://radioblackout.org/tag/dark/","http://radioblackout.org/tag/david-burrows/","http://radioblackout.org/tag/diritti/","http://radioblackout.org/tag/disinformazione/","http://radioblackout.org/tag/dj-mix/","http://radioblackout.org/tag/donna-haraway/","http://radioblackout.org/tag/drone/","http://radioblackout.org/tag/elettronica/","http://radioblackout.org/tag/estrattivismo/","http://radioblackout.org/tag/fake-news/","http://radioblackout.org/tag/filosofia/","http://radioblackout.org/tag/fortezza-europa/","http://radioblackout.org/tag/ghigliottina/","http://radioblackout.org/tag/giulia-deval/","http://radioblackout.org/tag/grave-show-x-radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/grind/","http://radioblackout.org/tag/hc/","http://radioblackout.org/tag/inchiesta/","http://radioblackout.org/tag/intervista/","http://radioblackout.org/tag/interviste/","http://radioblackout.org/tag/italia/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/lama-tematica/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/le-teorie-del-complotto/","http://radioblackout.org/tag/letteratura/","http://radioblackout.org/tag/lettura/","http://radioblackout.org/tag/litio/","http://radioblackout.org/tag/lo-straniero/","http://radioblackout.org/tag/lombardia/","http://radioblackout.org/tag/macchina-del-tempo/","http://radioblackout.org/tag/mass-media/","http://radioblackout.org/tag/materiale-darchivio/","http://radioblackout.org/tag/mattia-martinengo/","http://radioblackout.org/tag/meursault/","http://radioblackout.org/tag/musica-2/","http://radioblackout.org/tag/musica-balcanica/","http://radioblackout.org/tag/ocalan/","http://radioblackout.org/tag/open-balcan/","http://radioblackout.org/tag/pedosatanismo/","http://radioblackout.org/tag/pistole/","http://radioblackout.org/tag/politiche-europee-immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/politiche-europee-trasporti/","http://radioblackout.org/tag/post-umano/","http://radioblackout.org/tag/preistoria-radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/primo-levi/","http://radioblackout.org/tag/proiezioni-di-sizigia/","http://radioblackout.org/tag/promo/","http://radioblackout.org/tag/pt-3/","http://radioblackout.org/tag/punk-hc/","http://radioblackout.org/tag/radio-alpi-libere/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/radio-cane/","http://radioblackout.org/tag/radio-neanderthal/","http://radioblackout.org/tag/radio-wombat/","http://radioblackout.org/tag/riservare-per-se-la-facolta-di-cospirare/","http://radioblackout.org/tag/rojava/","http://radioblackout.org/tag/romania/","http://radioblackout.org/tag/rosi-braidotti/","http://radioblackout.org/tag/rotta-balcanica/","http://radioblackout.org/tag/sanita/","http://radioblackout.org/tag/sei-iturriaga/","http://radioblackout.org/tag/serbia/","http://radioblackout.org/tag/serie-podcast/","http://radioblackout.org/tag/simon-osullivan/","http://radioblackout.org/tag/simona-zamboli/","http://radioblackout.org/tag/social-network/","http://radioblackout.org/tag/storia/","http://radioblackout.org/tag/storia-radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/tetralogia-della-polvere-da-sparo/","http://radioblackout.org/tag/torino/","http://radioblackout.org/tag/trasmissioni-di-archivio/","http://radioblackout.org/tag/tratta/","http://radioblackout.org/tag/turchia/","http://radioblackout.org/tag/worlds-to-come/","http://radioblackout.org/tag/wormhole/",[432,433,434,435,436,437,438,439,440,441,442,443,444,445,446,447,448,449,450,451,452,453,308,454,455,456,457,458,300,459,460,461,462,463,464,465,466,467,468,469,470,471,472,281,473,474,475,476,477,312,304,314,478,479,480,481,482,483,484,485,486,487,488,489,490,491,492,493,494,495,496,497,310,498,499,500,501,502,503,504,505,506,507,508,509,306,510,511,512,513,317,514,515,516,517],"Abominio","Albert Camus","Alberto Cominetti","Alessio Alonne","ambient","analisi","Andrea Marziali","armi","azerbaigian","Balcani","balkanika","bambini di satana","biografia","Bosnia","carcere","causa curda","Chapter zero","combattenti","crisi","dark","David Burrows","diritti","dj mix","donna haraway","drone","elettronica","estrattivismo","filosofia","fortezza europa","ghigliottina","Giulia Deval","Grave Show X Radio Blackout","grind","hc","inchiesta","intervista","interviste","italia","Kurdistan","Lama Tematica","lavoro","letteratura","lettura","litio","lo straniero","Lombardia","Mattia Martinengo","Meursault","musica","musica balcanica","Ocalan","open balcan","pedosatanismo","pistole","politiche europee immigrazione","politiche europee trasporti","post umano","preistoria radio blackout","primo levi","proiezioni di Sizigia","Promo","pt.3","punk hc","radio alpi libere","Radio Blackout","radio cane","radio wombat","riservare per se la facoltà di cospirare","rojava","Romania","Rosi Braidotti","rotta balcanica","Sanità","Sei Iturriaga","serbia","serie podcast","Simon O'Sullivan","Simona Zamboli","storia","storia radio blackout","tetralogia della polvere da sparo","torino","tratta","Turchia","Worlds to come","wormhole",{"post_content":519,"tags":523},{"matched_tokens":520,"snippet":521,"value":522},[164,68,69,70],"Sabato 24 ore 21,30 – Ghigliottina - \u003Cmark>Le\u003C/mark> \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark> pt.1 - Riservare per sé la","Mercoledì 21 ore 08,30 – Sanità in Lombardia 29 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nC’è un ambito in cui la “razionalità specifica” neoliberista è riuscita ad applicare la sua potente quanto mortifera “logica delle pratiche”: la Sanità. Specialmente in Lombardia nell’ultimo ventennio, è stata svuotata di senso la relazione tra pubblico e salute per sostituirla con una performatività economica basata su concorrenza e messa a valore \u003Cmark>del\u003C/mark> corpo malato.\r\n\r\nGià forma di comando giuridico-amministrativo “keynesiano” – nelle cui pieghe si erano insinuate pratiche significative di lotta dei lavoratori e di riuso sociale della strutture pubbliche -, la Sanità è stata trasformata ex lege in un’arena concorrenziale tra consorterie che marchia il quotidiano dei suoi luoghi di degenza, opprime i lavoratori che vi sono impiegati e impedisce vere relazioni di solidarietà e protezione sociale , dichiarandole obsolete.\r\n\r\nDi questo e di altro abbiamo parlato insieme con quattro lavoratori della Sanità in Lombardia\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 22 ore 08,30 – Il percorso di Ocalan 27 minuti [Radio BlackoutRadio Alpi Libere]:\r\n\r\nTratto dal video/documentario “Ocalan’s journey to peace”.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 23 ore 08,30 – Fine \u003Cmark>del\u003C/mark> Marinese 31 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nLettura dal racconto di Primo Levi. Il breve periodo trascorso in montagna con Giustizia e Libertà è rimasto dunque sostanzialmente fuori dai suoi scritti. Esiste tuttavia un’eccezione: un breve racconto \u003Cmark>del\u003C/mark> 1949 che si ispira alla sua deludente esperienza di partigiano. Fine \u003Cmark>del\u003C/mark> marinese colpisce soprattutto per il punto di vista “impossibile” dal quale sono narrati gli eventi. Levi adotta, infatti, una prima persona plurale: a parlare sono i compagni di un partigiano catturato dai tedeschi, eppure questo noi è informato su tutti i movimenti dell’animo \u003Cmark>del\u003C/mark> prigioniero: la paralisi e lo sconforto, la rassegnazione e il desiderio di reagire, fino alla decisione di…\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 23 ore 20,30 – Worlds to come - Chapter 0 32 minuti [Sei Iturriaga, Giulia Deval, Alessio Alonne]: Sulla superficie di questo pianeta infetto e agonico suoni di altri mondi sono già udibili, \u003Cmark>le\u003C/mark> loro onde diffondono un messaggio, parlandoci di qualcosa che forse non riusciamo ancora comprendere, ma di cui possiamo metterci in ascolto.\r\n\r\nWorlds to Come è una conversazione basata su ciò che David Burrows e Simon O'Sullivan hanno proposto nella loro opera Fictioning: The Myth-Functions of Contemporary Art and Philosophy e \u003Cmark>le\u003C/mark> idee che pensatrici come Donna Haraway e Rosi Braidotti hanno sviluppato nel tentativo di definire questo tempo di trasformazioni imminenti.\r\n\r\nMa è anche una mappatura di pratiche sonore che si muovono tra finzione e realtà, virtuale e concreto, un passato che non c'è mai stato e un'audience ancora a venire. Pratiche che con diversi mezzi evocano demoni, parlano con i gatti, compongono nuove temporalità, il tutto in nome della costruzione di un futuro così alieno che nessuno di noi potrebbe nemmeno immaginarlo.\r\n\r\nWorlds to come are just begun!\r\n\r\nTracklist:\r\n\r\nSun Ra - Thats How I Feel\r\nAgnes Hvizdalek (voice) & Jakob Schneidewind (bass, electronics) – DEMI BROXA\r\nTanya Tagaq - Retribution\r\nSaul Williams - The Noise Came From Here / FCK THE BELIEFS\r\nArca - Nonbinary\r\nJ. Zunz - Four women and a darkness\r\nJohanna Hedva - Beauty (feat. Simone Weil)\r\nBenedict Drew - Cacophony\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 20,00 – Macchina \u003Cmark>del\u003C/mark> tempo Ep.3 64 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 21,30 – Ghigliottina - \u003Cmark>Le\u003C/mark> \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark> pt.1 - Riservare per sé la facoltà di cospirare 65 minuti [Ghigliottina, Radio Neanderthal]:\r\n\r\nGhigliottina - \u003Cmark>Le\u003C/mark> \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark> pt.1 - Riservare per sé la facoltà di cospirare\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 24 ore 23,00 – Simona Zamboli - Grave Show X Radio Blackout 61 minuti [Simona Zamboli, Radio Blackout]: Simona Zamboli, producer and sound engineer di stanza a Milano e già ospite, tra \u003Cmark>le\u003C/mark> altre, di Noods Radio (Bristol) e Fango Radio, presenta questo mix andato in onda su Quel che resta della notte a sostegno delle libere frequenze di RBO.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 25 ore 09,00 – Ponte Radio - Balkanika 20.09.2024 98 minuti [Ponte Radio, Radio Wombat]: In questo ponte radio in quota Radio Wombat abbiamo parlato di Europa ma da punti di vista esterni e asimettrici.\r\n\r\nGli investimenti dell’Eu sulla rete ferroviaria, che si concentrano sull’alta velocità. Il dilagare dello sfruttamento lavorativo nei Balcani occidentali che si approfitta \u003Cmark>del\u003C/mark> passaggio di migranti e di lavoratori autoctoni impoveriti dal capitalismo. Breve analisi \u003Cmark>del\u003C/mark> nuovo commissario all’immigrazione dell’EU. Uno sguardo a come vivono i migranti della rotta balcanica in Bosnia, la quale si appresta a prendere più responsabilità nell’accoglienza per ingraziarsi l’Europa. L’operazione Open Balkan fallita che mostra l’inutilità di calare soluzioni dall’alto come fa L’EU ma anche che i grandi leader Balcanici lavorano solo per la propria politica interna. Aggiornamento sulla Serbia e la contestata miniera di Litio dove il presidente della repubblica ha mostrato il suo doppio volto. Leva obbligatoria, probabile ritorno in Serbia, come funziona. Infine la mossa della Romania nell’acquisto \u003Cmark>del\u003C/mark> porto fluviale Moldavo di Giurgiulesti tra Banche europee e ricerca di maggior potere nella regione.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 25 ore 13,30 – Lama Tematica - Abominio 2004, Promo 2002 20 minuti [Lama Tematica, Radio Blackout]: Dalle ceneri dei Pankarre’, nasce Lamatematica band che aveva gia’ dimostrato di volersi dedicare con passione alla musica manifestando chiari atteggiamenti demenziali in piena contrapposizione con la “serieta’” e \u003Cmark>le\u003C/mark> inutili lotte che una fantomatica “scena” si convince di dover affrontare. I Lama Tematica portano all’estremo questo pensiero (gia’ espresso con vigore da alcune tra \u003Cmark>le\u003C/mark> band HC piu’ interessanti di Torino – e quindi d’Italia – degli anni 90), concentrando i temi esterni alla musica (liriche, grafiche, concerti) verso una dimensione ancora meno equivocabile. L’abbinamento di temi “cattivi” ad atteggiamenti assolutamente stupidi (nel senso piu’ inutile \u003Cmark>del\u003C/mark> termine) sono la maschera che il gruppo pretende gli ascoltatori superino senza fasrsi domande.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 25 ore 18,30 – Proiezioni di Sizigia pt.2 8 minuti [Proiezioni di Sizigia]:\r\n\r\nParole estratte da \"Lo straniero\" di Albert Camus.",[524,526,528,530,532,534,536,538,540,542,544,546,548,550,552,554,556,558,560,562,564,566,568,570,572,574,576,578,580,582,584,586,588,590,592,594,596,598,600,602,604,606,608,610,613,615,617,619,621,623,626,628,630,632,634,636,638,640,642,644,646,648,650,652,654,656,658,660,662,664,666,668,670,672,674,676,678,680,682,684,686,688,690,692,694,696,698,700,702,704,706,708,710,712,714],{"matched_tokens":525,"snippet":432,"value":432},[],{"matched_tokens":527,"snippet":433,"value":433},[],{"matched_tokens":529,"snippet":434,"value":434},[],{"matched_tokens":531,"snippet":435,"value":435},[],{"matched_tokens":533,"snippet":436,"value":436},[],{"matched_tokens":535,"snippet":437,"value":437},[],{"matched_tokens":537,"snippet":438,"value":438},[],{"matched_tokens":539,"snippet":439,"value":439},[],{"matched_tokens":541,"snippet":440,"value":440},[],{"matched_tokens":543,"snippet":441,"value":441},[],{"matched_tokens":545,"snippet":442,"value":442},[],{"matched_tokens":547,"snippet":443,"value":443},[],{"matched_tokens":549,"snippet":444,"value":444},[],{"matched_tokens":551,"snippet":445,"value":445},[],{"matched_tokens":553,"snippet":446,"value":446},[],{"matched_tokens":555,"snippet":447,"value":447},[],{"matched_tokens":557,"snippet":448,"value":448},[],{"matched_tokens":559,"snippet":449,"value":449},[],{"matched_tokens":561,"snippet":450,"value":450},[],{"matched_tokens":563,"snippet":451,"value":451},[],{"matched_tokens":565,"snippet":452,"value":452},[],{"matched_tokens":567,"snippet":453,"value":453},[],{"matched_tokens":569,"snippet":308,"value":308},[],{"matched_tokens":571,"snippet":454,"value":454},[],{"matched_tokens":573,"snippet":455,"value":455},[],{"matched_tokens":575,"snippet":456,"value":456},[],{"matched_tokens":577,"snippet":457,"value":457},[],{"matched_tokens":579,"snippet":458,"value":458},[],{"matched_tokens":581,"snippet":300,"value":300},[],{"matched_tokens":583,"snippet":459,"value":459},[],{"matched_tokens":585,"snippet":460,"value":460},[],{"matched_tokens":587,"snippet":461,"value":461},[],{"matched_tokens":589,"snippet":462,"value":462},[],{"matched_tokens":591,"snippet":463,"value":463},[],{"matched_tokens":593,"snippet":464,"value":464},[],{"matched_tokens":595,"snippet":465,"value":465},[],{"matched_tokens":597,"snippet":466,"value":466},[],{"matched_tokens":599,"snippet":467,"value":467},[],{"matched_tokens":601,"snippet":468,"value":468},[],{"matched_tokens":603,"snippet":469,"value":469},[],{"matched_tokens":605,"snippet":470,"value":470},[],{"matched_tokens":607,"snippet":471,"value":471},[],{"matched_tokens":609,"snippet":472,"value":472},[],{"matched_tokens":611,"snippet":612,"value":612},[67,68,69,70],"\u003Cmark>le\u003C/mark> \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark>",{"matched_tokens":614,"snippet":473,"value":473},[],{"matched_tokens":616,"snippet":474,"value":474},[],{"matched_tokens":618,"snippet":475,"value":475},[],{"matched_tokens":620,"snippet":476,"value":476},[],{"matched_tokens":622,"snippet":477,"value":477},[],{"matched_tokens":624,"snippet":625,"value":625},[69],"macchina \u003Cmark>del\u003C/mark> tempo",{"matched_tokens":627,"snippet":304,"value":304},[],{"matched_tokens":629,"snippet":314,"value":314},[],{"matched_tokens":631,"snippet":478,"value":478},[],{"matched_tokens":633,"snippet":479,"value":479},[],{"matched_tokens":635,"snippet":480,"value":480},[],{"matched_tokens":637,"snippet":481,"value":481},[],{"matched_tokens":639,"snippet":482,"value":482},[],{"matched_tokens":641,"snippet":483,"value":483},[],{"matched_tokens":643,"snippet":484,"value":484},[],{"matched_tokens":645,"snippet":485,"value":485},[],{"matched_tokens":647,"snippet":486,"value":486},[],{"matched_tokens":649,"snippet":487,"value":487},[],{"matched_tokens":651,"snippet":488,"value":488},[],{"matched_tokens":653,"snippet":489,"value":489},[],{"matched_tokens":655,"snippet":490,"value":490},[],{"matched_tokens":657,"snippet":491,"value":491},[],{"matched_tokens":659,"snippet":492,"value":492},[],{"matched_tokens":661,"snippet":493,"value":493},[],{"matched_tokens":663,"snippet":494,"value":494},[],{"matched_tokens":665,"snippet":495,"value":495},[],{"matched_tokens":667,"snippet":496,"value":496},[],{"matched_tokens":669,"snippet":497,"value":497},[],{"matched_tokens":671,"snippet":310,"value":310},[],{"matched_tokens":673,"snippet":498,"value":498},[],{"matched_tokens":675,"snippet":499,"value":499},[],{"matched_tokens":677,"snippet":500,"value":500},[],{"matched_tokens":679,"snippet":501,"value":501},[],{"matched_tokens":681,"snippet":502,"value":502},[],{"matched_tokens":683,"snippet":503,"value":503},[],{"matched_tokens":685,"snippet":504,"value":504},[],{"matched_tokens":687,"snippet":505,"value":505},[],{"matched_tokens":689,"snippet":506,"value":506},[],{"matched_tokens":691,"snippet":507,"value":507},[],{"matched_tokens":693,"snippet":508,"value":508},[],{"matched_tokens":695,"snippet":509,"value":509},[],{"matched_tokens":697,"snippet":306,"value":306},[],{"matched_tokens":699,"snippet":510,"value":510},[],{"matched_tokens":701,"snippet":511,"value":511},[],{"matched_tokens":703,"snippet":512,"value":512},[],{"matched_tokens":705,"snippet":513,"value":513},[],{"matched_tokens":707,"snippet":317,"value":317},[],{"matched_tokens":709,"snippet":514,"value":514},[],{"matched_tokens":711,"snippet":515,"value":515},[],{"matched_tokens":713,"snippet":516,"value":516},[],{"matched_tokens":715,"snippet":517,"value":517},[],[717,726],{"field":33,"indices":718,"matched_tokens":721,"snippets":724,"values":725},[719,720],43,49,[722,723],[67,68,69,70],[69],[612,625],[612,625],{"field":75,"matched_tokens":727,"snippet":521,"value":522},[164,68,69,70],2314894167593451500,{"best_field_score":730,"best_field_weight":731,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":732,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":45},"4419510927616",13,"2314894167593451626",{"document":734,"highlight":925,"highlights":1160,"text_match":728,"text_match_info":1173},{"comment_count":45,"id":735,"is_sticky":45,"permalink":736,"podcastfilter":737,"post_author":327,"post_content":738,"post_date":739,"post_excerpt":51,"post_id":735,"post_modified":740,"post_thumbnail":51,"post_title":741,"post_type":333,"sort_by_date":742,"tag_links":743,"tags":834},"97608","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-5-all-11-maggio-2025/",[294],"Mercoledì 07 ore 08,30 – Dai monti del Kurdistan pt.2 29 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nChiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 08 ore 08,30 – Markadè un punk a New York 26 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n1972-1982. Intervista a Marco Philopat su un libro di Markadè\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 09 ore 08,30 – Racconti ovali 5 33 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nIntraprendiamo un viaggio intorno al globo e nel profondo della simbologia che contraddistingue il mondo ovale: tra fauna selvatica e flora rigogliosa, tra trasferte internazionali leggendarie e genealogie narrative. Partendo dall’America latina fino a discendere la penisola italica.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 09 ore 21,00 – L'evasione è un dovere 29 minuti [Radio Blackout, C'hai le storie, Liberation Front]: Tratto dal libro “istinto di morte”(Nautilus,El Paso) pubblicato nel 1977 alla vigilia di un processo, il bandito Jacques Mesrine racconta la sua incredibile vita. Autore di furti e rapine, è poi diventato una leggenda criminale per la sua capacità di evadere e di sfidare la legge. Il suo odio verso la società si forma sin da bambino con le immagini della guerra, per poi conoscere la violenza dello Stato come soldato in Algeria, infine assaggiandola sulla sua pelle, in quando emarginato, galeotto, reietto. Il carcere non è correttivo, è un marchio indelebile sulla pelle del detenuto, impossibilitato a reinserirsi, a cercare di vivere una vita normale.\r\nMesrine ha trasformato l’odio in una sfida, riuscendo ad evadere dai carceri più sicuri del mondo, fino ad arrivare ad assaltare, armi in pugno, il carcere di alta sicurezza del Quebec.\r\nPer fermarlo la polizia francese ha architettato una vera e propria esecuzione a cielo aperto, assassinandolo con 21 colpi in mezzo alla strada.\r\nIl podcast vuole ripercorrere il ruolo di Mesrine nella lotta al carcere\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 09,00 – Free and easy 08/09/2024 78 minuti [Ouest Track Radio, Patryck Albert]:\r\n\r\n\"Free& Easy\" épisode 172 Dimanche 08/09/24 Patryck Albert present : intro....Who , Sir Bald & los Hairies , Mings , Beatles , Keefmen , Isaaac Rother & the Phantoms , Primitives , Pat Todd & the Rankoutsiders , Doors , J .Prozac , Grip Weeds , Flamin' Groovies , Hipbone Slim & the Kneejerks , Dirtbombs, Barrence Whitfield & his Savages , Modern Lovers , Troggs , Cynics , Miracle Workers , Alice Cooper , Dee Rangers , Flamin' Sideburns , Boeing Duvven Beautiful Soup , Paul Messis , Roson Hang up ..... Dig it or pass your way ....Dudes & Chickies !\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 20,00 – Macchina del tempo Ep.1 58 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 21,30 – Ghigliottina - Le teorie del complotto pt.1 - Nella tana del bianconiglio 63 minuti [Radio Neanderthal, Ghigliottina]: Rubrica interna alla trasmissione Ghigliottina dedicata alle teorie del complotto\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 23,00 – Pasta Fissan - White Bantu benefit RBO 58 minuti [Pasta Fissan, Radio Blackout]: Pasta Fissan è una combinazione di menti avariate che portano la verità al livello della brutale percussione.\r\n\r\nReleased October 9, 3048\r\n\r\nF. Care – effect chain, vox & samples\r\nDa. Trop – delays, flute, smorphing & leaf\r\nL.A. Faenza – drums, clarinet & metal\r\nT. Dtst – fake bass, synth & beats\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 10,00 – La Piramide Di Sangue - Tebe 58 minuti [La Piramide Di Sangue, Radio Blackout]: La Piramide di Sangue is a mosaic of meditative and restless sounds with no sonic boundaries which embrace spores of psychedelic rock of all ages, mediterranean cultures and wah-wah explosions.\r\nThe record has been recorded live at Blue Record Studio in Turin in one take.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 13,00 – Audiodocumentario su Maria Occhipinti 41 minuti [Enrica Firrincieli]:\r\n\r\nQuesta è la storia di Maria Occhipinti raccontata attraverso le voci di chi l’ha conosciuta, studiata e amata. Autrice del libro autobiografico Una donna di Ragusa, pubblicato nel 1957 con la casa editrice Landi e successivamente con altre edizioni.\r\nLa sua autobiografia scritta durante il soggiorno in Svizzera ha tutt’oggi un grande valore storico, oltre che ad essere un diario di una donna nata nel 1921 con uno sguardo poetico e sincero, pronta a tutto per fare giustizia e dare voce a chi era ai margini della società.\r\nMaria è stata una scrittrice, una poetessa, protagonista del movimento antimilitarista i moti del “Non si parte” di Ragusa e della sommossa avvenuta tra il dicembre 1944 e il 6 gennaio 1945. Maria con i suoi compagni e compagne si unisce alla lotta contro la guerra e con lo scopo di bloccare un camion militare carico di giovani soldati, con grande coraggio si stende incinta davanti al camion e lo costringe a fermarsi. A seguito delle proteste, Maria viene arrestata con i suoi compagni e confinata prima a Ustica e successivamente nel carcere delle Benedettine di Palermo.\r\nDopo il carcere Maria torna a Ragusa ma, delusa da conoscenti e parenti, inizia a viaggiare alla ricerca di un lavoro e di un porto sicuro, dall’Italia all’estero, portando con sé la figlia, Maria Lenina Licitra.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 18,00 – Ottobre Peso Mixtape - Blackout Garage Fest 38 minuti [Radio Blackout]: Mixtape confenzionato ad hoc per presentare la tre giorni carica di concerti e live set che si svolgeranno tra il 17 e il 19 Ottobre 2024 nelle mura di Radio Blackout e lo storico palco di El Paso: Ottobre peso. In questa puntata: Blackout Garage Fest, con Timmy's Organism, Movie Star Junkies, Sloks, Violino Banfi\r\n\r\n ","7 Maggio 2025","2025-05-12 17:08:41","Black Holes dal 5 all' 11 Maggio 2025",1746631049,[744,745,746,341,747,748,749,750,751,752,753,348,754,755,756,350,757,758,759,358,760,761,762,364,763,764,765,766,767,768,367,769,770,771,372,373,772,773,774,775,776,376,777,379,778,779,780,781,385,782,783,386,387,784,785,786,787,390,788,789,790,791,792,793,794,795,796,797,798,799,800,801,802,803,804,805,806,807,808,809,810,405,406,408,811,812,813,814,815,816,817,818,819,418,820,821,822,823,421,422,824,825,425,826,827,426,828,428,829,830,831,832,430,833],"http://radioblackout.org/tag/2012/","http://radioblackout.org/tag/alice-cooper/","http://radioblackout.org/tag/all-blacks/","http://radioblackout.org/tag/anarchia/","http://radioblackout.org/tag/animali/","http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/audiodocumentario/","http://radioblackout.org/tag/barrence-whitfield-his-savages/","http://radioblackout.org/tag/beatles/","http://radioblackout.org/tag/benefit-radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/blackout-garage-fest/","http://radioblackout.org/tag/boeing-duvven-beautiful-soup/","http://radioblackout.org/tag/bruce-chatwin/","http://radioblackout.org/tag/cynics/","http://radioblackout.org/tag/dee-rangers/","http://radioblackout.org/tag/dirtbombs/","http://radioblackout.org/tag/doors/","http://radioblackout.org/tag/enrica-firrincieli/","http://radioblackout.org/tag/evasioni/","http://radioblackout.org/tag/femminismo/","http://radioblackout.org/tag/fiji/","http://radioblackout.org/tag/flamin-groovies/","http://radioblackout.org/tag/flamin-sideburns/","http://radioblackout.org/tag/francese/","http://radioblackout.org/tag/free-and-easy/","http://radioblackout.org/tag/grip-weeds/","http://radioblackout.org/tag/heavy-psych/","http://radioblackout.org/tag/hipbone-slim-the-kneejerks/","http://radioblackout.org/tag/isaac/","http://radioblackout.org/tag/istinto-di-morte/","http://radioblackout.org/tag/j-prozac/","http://radioblackout.org/tag/jacques-mesrine/","http://radioblackout.org/tag/keefmen/","http://radioblackout.org/tag/la-piramide-di-sangue/","http://radioblackout.org/tag/leggende/","http://radioblackout.org/tag/liberation-front/","http://radioblackout.org/tag/lotta-anticarceraria/","http://radioblackout.org/tag/luca-wallace-costello/","http://radioblackout.org/tag/maria-occhipinti/","http://radioblackout.org/tag/markade/","http://radioblackout.org/tag/mings/","http://radioblackout.org/tag/miracle-workers/","http://radioblackout.org/tag/modern-lovers/","http://radioblackout.org/tag/movie-star-junkies/","http://radioblackout.org/tag/nautilus/","http://radioblackout.org/tag/nella-tana-del-bianconiglio/","http://radioblackout.org/tag/new-york/","http://radioblackout.org/tag/noise/","http://radioblackout.org/tag/non-si-parte/","http://radioblackout.org/tag/origini-radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/ottobre-peso/","http://radioblackout.org/tag/ottobre-peso-mixtape/","http://radioblackout.org/tag/ouest-track-radio/","http://radioblackout.org/tag/pacifismo/","http://radioblackout.org/tag/pasta-fissan/","http://radioblackout.org/tag/pat-todd-the-rankoutsiders/","http://radioblackout.org/tag/patryck-albert/","http://radioblackout.org/tag/paul-messis/","http://radioblackout.org/tag/poetessa/","http://radioblackout.org/tag/primitives/","http://radioblackout.org/tag/psichedelia/","http://radioblackout.org/tag/psychedelia/","http://radioblackout.org/tag/pt-1/","http://radioblackout.org/tag/pumas/","http://radioblackout.org/tag/punk/","http://radioblackout.org/tag/q-anon/","http://radioblackout.org/tag/racconti-ovali/","http://radioblackout.org/tag/radiospettacolo/","http://radioblackout.org/tag/rapine/","http://radioblackout.org/tag/retro/","http://radioblackout.org/tag/rock/","http://radioblackout.org/tag/rocknroll/","http://radioblackout.org/tag/roson-hang-up/","http://radioblackout.org/tag/rother-the-phantoms/","http://radioblackout.org/tag/rugby/","http://radioblackout.org/tag/scrittrice/","http://radioblackout.org/tag/sicilia/","http://radioblackout.org/tag/simboli/","http://radioblackout.org/tag/sir-bald-los-hairie/","http://radioblackout.org/tag/sloks/","http://radioblackout.org/tag/sud-africa/","http://radioblackout.org/tag/timmys-organism/","http://radioblackout.org/tag/totemica/","http://radioblackout.org/tag/trasmissione-musicale/","http://radioblackout.org/tag/troggs/","http://radioblackout.org/tag/violino-banfi/","http://radioblackout.org/tag/wallabies/","http://radioblackout.org/tag/white-bantu/","http://radioblackout.org/tag/who/","http://radioblackout.org/tag/zebre/",[835,836,837,437,838,839,840,841,842,843,844,444,845,846,847,446,848,849,850,308,851,852,853,300,854,855,856,857,858,859,461,860,861,862,466,467,863,864,865,866,867,470,868,281,869,870,871,872,312,873,874,304,314,875,876,877,878,480,879,880,881,882,883,884,885,886,887,888,889,890,891,892,893,894,895,896,897,898,899,900,901,495,496,310,902,903,904,905,906,907,908,909,910,507,911,912,913,914,306,510,915,916,513,917,918,317,919,515,920,921,922,923,517,924],"2012","Alice Cooper","all blacks","anarchia","animali","antimilitarismo","audiodocumentario","Barrence Whitfield & his Savages","Beatles","benefit radio blackout","Blackout Garage Fest","Boeing Duvven Beautiful Soup","bruce chatwin","Cynics","Dee Rangers","Dirtbombs","Doors","Enrica Firrincieli","evasioni","femminismo","fiji","Flamin' Groovies","Flamin' Sideburns","francese","Free and easy","Grip Weeds","heavy psych","Hipbone Slim & the Kneejerks","isaac","Istinto di morte","J .Prozac","Jacques Mesrine","Keefmen","La Piramide Di Sangue","leggende","liberation front","lotta anticarceraria","Luca Wallace Costello","Maria Occhipinti","Markadè","Mings","Miracle Workers","Modern Lovers","MOVIE STAR JUNKIES","nautilus","nella tana del bianconiglio","new york","noise","non si parte","origini radio blackout","Ottobre peso","Ottobre peso mixtape","Ouest Track Radio","pacifismo","Pasta Fissan","Pat Todd & the Rankoutsiders","Patryck Albert","Paul Messis","poetessa","Primitives","psichedelia","psychedelia","pt.1","pumas","punk","q anon","racconti ovali","radiospettacolo","rapine","retro","rock","rock'n'roll","Roson Hang up","Rother & the Phantoms","rugby","scrittrice","sicilia","simboli","Sir Bald & los Hairie","Sloks","Sud Africa","Timmy's organism","totemica","trasmissione musicale","Troggs","Violino Banfi","wallabies","White Bantu","Who","zebre",{"post_content":926,"tags":930},{"matched_tokens":927,"snippet":928,"value":929},[164,68,69,70,69],"Sabato 10 ore 21,30 – Ghigliottina - \u003Cmark>Le\u003C/mark> \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark> pt.1 - Nella tana \u003Cmark>del\u003C/mark> bianconiglio","Mercoledì 07 ore 08,30 – Dai monti \u003Cmark>del\u003C/mark> Kurdistan pt.2 29 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nChiacchierata a più voci in un villaggio in montagna \u003Cmark>del\u003C/mark> Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 08 ore 08,30 – Markadè un punk a New York 26 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\n1972-1982. Intervista a Marco Philopat su un libro di Markadè\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 09 ore 08,30 – Racconti ovali 5 33 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nIntraprendiamo un viaggio intorno al globo e nel profondo della simbologia che contraddistingue il mondo ovale: tra fauna selvatica e flora rigogliosa, tra trasferte internazionali leggendarie e genealogie narrative. Partendo dall’America latina fino a discendere la penisola italica.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 09 ore 21,00 – L'evasione è un dovere 29 minuti [Radio Blackout, C'hai \u003Cmark>le\u003C/mark> storie, Liberation Front]: Tratto dal libro “istinto di morte”(Nautilus,El Paso) pubblicato nel 1977 alla vigilia di un processo, il bandito Jacques Mesrine racconta la sua incredibile vita. Autore di furti e rapine, è poi diventato una leggenda criminale per la sua capacità di evadere e di sfidare la legge. Il suo odio verso la società si forma sin da bambino con \u003Cmark>le\u003C/mark> immagini della guerra, per poi conoscere la violenza dello Stato come soldato in Algeria, infine assaggiandola sulla sua pelle, in quando emarginato, galeotto, reietto. Il carcere non è correttivo, è un marchio indelebile sulla pelle \u003Cmark>del\u003C/mark> detenuto, impossibilitato a reinserirsi, a cercare di vivere una vita normale.\r\nMesrine ha trasformato l’odio in una sfida, riuscendo ad evadere dai carceri più sicuri \u003Cmark>del\u003C/mark> mondo, fino ad arrivare ad assaltare, armi in pugno, il carcere di alta sicurezza \u003Cmark>del\u003C/mark> Quebec.\r\nPer fermarlo la polizia francese ha architettato una vera e propria esecuzione a cielo aperto, assassinandolo con 21 colpi in mezzo alla strada.\r\nIl podcast vuole ripercorrere il ruolo di Mesrine nella lotta al carcere\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 09,00 – Free and easy 08/09/2024 78 minuti [Ouest Track Radio, Patryck Albert]:\r\n\r\n\"Free& Easy\" épisode 172 Dimanche 08/09/24 Patryck Albert present : intro....Who , Sir Bald & los Hairies , Mings , Beatles , Keefmen , Isaaac Rother & the Phantoms , Primitives , Pat Todd & the Rankoutsiders , Doors , J .Prozac , Grip Weeds , Flamin' Groovies , Hipbone Slim & the Kneejerks , Dirtbombs, Barrence Whitfield & his Savages , Modern Lovers , Troggs , Cynics , Miracle Workers , Alice Cooper , Dee Rangers , Flamin' Sideburns , Boeing Duvven Beautiful Soup , Paul Messis , Roson Hang up ..... Dig it or pass your way ....Dudes & Chickies !\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 20,00 – Macchina \u003Cmark>del\u003C/mark> tempo Ep.1 58 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 21,30 – Ghigliottina - \u003Cmark>Le\u003C/mark> \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark> pt.1 - Nella tana \u003Cmark>del\u003C/mark> bianconiglio 63 minuti [Radio Neanderthal, Ghigliottina]: Rubrica interna alla trasmissione Ghigliottina dedicata alle \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark>\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 10 ore 23,00 – Pasta Fissan - White Bantu benefit RBO 58 minuti [Pasta Fissan, Radio Blackout]: Pasta Fissan è una combinazione di menti avariate che portano la verità al livello della brutale percussione.\r\n\r\nReleased October 9, 3048\r\n\r\nF. Care – effect chain, vox & samples\r\nDa. Trop – delays, flute, smorphing & leaf\r\nL.A. Faenza – drums, clarinet & metal\r\nT. Dtst – fake bass, synth & beats\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 10,00 – La Piramide Di Sangue - Tebe 58 minuti [La Piramide Di Sangue, Radio Blackout]: La Piramide di Sangue is a mosaic of meditative and restless sounds with no sonic boundaries which embrace spores of psychedelic rock of all ages, mediterranean cultures and wah-wah explosions.\r\nThe record has been recorded live at Blue Record Studio in Turin in one take.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 13,00 – Audiodocumentario su Maria Occhipinti 41 minuti [Enrica Firrincieli]:\r\n\r\nQuesta è la storia di Maria Occhipinti raccontata attraverso \u003Cmark>le\u003C/mark> voci di chi l’ha conosciuta, studiata e amata. Autrice \u003Cmark>del\u003C/mark> libro autobiografico Una donna di Ragusa, pubblicato nel 1957 con la casa editrice Landi e successivamente con altre edizioni.\r\nLa sua autobiografia scritta durante il soggiorno in Svizzera ha tutt’oggi un grande valore storico, oltre che ad essere un diario di una donna nata nel 1921 con uno sguardo poetico e sincero, pronta a tutto per fare giustizia e dare voce a chi era ai margini della società.\r\nMaria è stata una scrittrice, una poetessa, protagonista \u003Cmark>del\u003C/mark> movimento antimilitarista i moti \u003Cmark>del\u003C/mark> “Non si parte” di Ragusa e della sommossa avvenuta tra il dicembre 1944 e il 6 gennaio 1945. Maria con i suoi compagni e compagne si unisce alla lotta contro la guerra e con lo scopo di bloccare un camion militare carico di giovani soldati, con grande coraggio si stende incinta davanti al camion e lo costringe a fermarsi. A seguito delle proteste, Maria viene arrestata con i suoi compagni e confinata prima a Ustica e successivamente nel carcere delle Benedettine di Palermo.\r\nDopo il carcere Maria torna a Ragusa ma, delusa da conoscenti e parenti, inizia a viaggiare alla ricerca di un lavoro e di un porto sicuro, dall’Italia all’estero, portando con sé la figlia, Maria Lenina Licitra.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 11 ore 18,00 – Ottobre Peso Mixtape - Blackout Garage Fest 38 minuti [Radio Blackout]: Mixtape confenzionato ad hoc per presentare la tre giorni carica di concerti e live set che si svolgeranno tra il 17 e il 19 Ottobre 2024 nelle mura di Radio Blackout e lo storico palco di El Paso: Ottobre peso. In questa puntata: Blackout Garage Fest, con Timmy's Organism, Movie Star Junkies, Sloks, Violino Banfi\r\n\r\n ",[931,933,935,937,939,941,943,945,947,949,951,953,955,957,959,961,963,965,967,969,971,973,975,977,979,981,983,985,987,989,991,993,995,997,999,1001,1003,1005,1007,1009,1011,1013,1015,1017,1019,1021,1023,1025,1027,1029,1031,1033,1035,1037,1039,1041,1043,1045,1047,1049,1052,1054,1056,1058,1060,1062,1064,1066,1068,1070,1072,1074,1076,1078,1080,1082,1084,1086,1088,1090,1092,1094,1096,1098,1100,1102,1104,1106,1108,1110,1112,1114,1116,1118,1120,1122,1124,1126,1128,1130,1132,1134,1136,1138,1140,1142,1144,1146,1148,1150,1152,1154,1156,1158],{"matched_tokens":932,"snippet":835,"value":835},[],{"matched_tokens":934,"snippet":836,"value":836},[],{"matched_tokens":936,"snippet":837,"value":837},[],{"matched_tokens":938,"snippet":437,"value":437},[],{"matched_tokens":940,"snippet":838,"value":838},[],{"matched_tokens":942,"snippet":839,"value":839},[],{"matched_tokens":944,"snippet":840,"value":840},[],{"matched_tokens":946,"snippet":841,"value":841},[],{"matched_tokens":948,"snippet":842,"value":842},[],{"matched_tokens":950,"snippet":843,"value":843},[],{"matched_tokens":952,"snippet":844,"value":844},[],{"matched_tokens":954,"snippet":444,"value":444},[],{"matched_tokens":956,"snippet":845,"value":845},[],{"matched_tokens":958,"snippet":846,"value":846},[],{"matched_tokens":960,"snippet":847,"value":847},[],{"matched_tokens":962,"snippet":446,"value":446},[],{"matched_tokens":964,"snippet":848,"value":848},[],{"matched_tokens":966,"snippet":849,"value":849},[],{"matched_tokens":968,"snippet":850,"value":850},[],{"matched_tokens":970,"snippet":308,"value":308},[],{"matched_tokens":972,"snippet":851,"value":851},[],{"matched_tokens":974,"snippet":852,"value":852},[],{"matched_tokens":976,"snippet":853,"value":853},[],{"matched_tokens":978,"snippet":300,"value":300},[],{"matched_tokens":980,"snippet":854,"value":854},[],{"matched_tokens":982,"snippet":855,"value":855},[],{"matched_tokens":984,"snippet":856,"value":856},[],{"matched_tokens":986,"snippet":857,"value":857},[],{"matched_tokens":988,"snippet":858,"value":858},[],{"matched_tokens":990,"snippet":859,"value":859},[],{"matched_tokens":992,"snippet":461,"value":461},[],{"matched_tokens":994,"snippet":860,"value":860},[],{"matched_tokens":996,"snippet":861,"value":861},[],{"matched_tokens":998,"snippet":862,"value":862},[],{"matched_tokens":1000,"snippet":466,"value":466},[],{"matched_tokens":1002,"snippet":467,"value":467},[],{"matched_tokens":1004,"snippet":863,"value":863},[],{"matched_tokens":1006,"snippet":864,"value":864},[],{"matched_tokens":1008,"snippet":865,"value":865},[],{"matched_tokens":1010,"snippet":866,"value":866},[],{"matched_tokens":1012,"snippet":867,"value":867},[],{"matched_tokens":1014,"snippet":470,"value":470},[],{"matched_tokens":1016,"snippet":868,"value":868},[],{"matched_tokens":1018,"snippet":612,"value":612},[67,68,69,70],{"matched_tokens":1020,"snippet":869,"value":869},[],{"matched_tokens":1022,"snippet":870,"value":870},[],{"matched_tokens":1024,"snippet":871,"value":871},[],{"matched_tokens":1026,"snippet":872,"value":872},[],{"matched_tokens":1028,"snippet":625,"value":625},[69],{"matched_tokens":1030,"snippet":873,"value":873},[],{"matched_tokens":1032,"snippet":874,"value":874},[],{"matched_tokens":1034,"snippet":304,"value":304},[],{"matched_tokens":1036,"snippet":314,"value":314},[],{"matched_tokens":1038,"snippet":875,"value":875},[],{"matched_tokens":1040,"snippet":876,"value":876},[],{"matched_tokens":1042,"snippet":877,"value":877},[],{"matched_tokens":1044,"snippet":878,"value":878},[],{"matched_tokens":1046,"snippet":480,"value":480},[],{"matched_tokens":1048,"snippet":879,"value":879},[],{"matched_tokens":1050,"snippet":1051,"value":1051},[69],"nella tana \u003Cmark>del\u003C/mark> bianconiglio",{"matched_tokens":1053,"snippet":881,"value":881},[],{"matched_tokens":1055,"snippet":882,"value":882},[],{"matched_tokens":1057,"snippet":883,"value":883},[],{"matched_tokens":1059,"snippet":884,"value":884},[],{"matched_tokens":1061,"snippet":885,"value":885},[],{"matched_tokens":1063,"snippet":886,"value":886},[],{"matched_tokens":1065,"snippet":887,"value":887},[],{"matched_tokens":1067,"snippet":888,"value":888},[],{"matched_tokens":1069,"snippet":889,"value":889},[],{"matched_tokens":1071,"snippet":890,"value":890},[],{"matched_tokens":1073,"snippet":891,"value":891},[],{"matched_tokens":1075,"snippet":892,"value":892},[],{"matched_tokens":1077,"snippet":893,"value":893},[],{"matched_tokens":1079,"snippet":894,"value":894},[],{"matched_tokens":1081,"snippet":895,"value":895},[],{"matched_tokens":1083,"snippet":896,"value":896},[],{"matched_tokens":1085,"snippet":897,"value":897},[],{"matched_tokens":1087,"snippet":898,"value":898},[],{"matched_tokens":1089,"snippet":899,"value":899},[],{"matched_tokens":1091,"snippet":900,"value":900},[],{"matched_tokens":1093,"snippet":901,"value":901},[],{"matched_tokens":1095,"snippet":495,"value":495},[],{"matched_tokens":1097,"snippet":496,"value":496},[],{"matched_tokens":1099,"snippet":310,"value":310},[],{"matched_tokens":1101,"snippet":902,"value":902},[],{"matched_tokens":1103,"snippet":903,"value":903},[],{"matched_tokens":1105,"snippet":904,"value":904},[],{"matched_tokens":1107,"snippet":905,"value":905},[],{"matched_tokens":1109,"snippet":906,"value":906},[],{"matched_tokens":1111,"snippet":907,"value":907},[],{"matched_tokens":1113,"snippet":908,"value":908},[],{"matched_tokens":1115,"snippet":909,"value":909},[],{"matched_tokens":1117,"snippet":910,"value":910},[],{"matched_tokens":1119,"snippet":507,"value":507},[],{"matched_tokens":1121,"snippet":911,"value":911},[],{"matched_tokens":1123,"snippet":912,"value":912},[],{"matched_tokens":1125,"snippet":913,"value":913},[],{"matched_tokens":1127,"snippet":914,"value":914},[],{"matched_tokens":1129,"snippet":306,"value":306},[],{"matched_tokens":1131,"snippet":510,"value":510},[],{"matched_tokens":1133,"snippet":915,"value":915},[],{"matched_tokens":1135,"snippet":916,"value":916},[],{"matched_tokens":1137,"snippet":513,"value":513},[],{"matched_tokens":1139,"snippet":917,"value":917},[],{"matched_tokens":1141,"snippet":918,"value":918},[],{"matched_tokens":1143,"snippet":317,"value":317},[],{"matched_tokens":1145,"snippet":919,"value":919},[],{"matched_tokens":1147,"snippet":515,"value":515},[],{"matched_tokens":1149,"snippet":920,"value":920},[],{"matched_tokens":1151,"snippet":921,"value":921},[],{"matched_tokens":1153,"snippet":922,"value":922},[],{"matched_tokens":1155,"snippet":923,"value":923},[],{"matched_tokens":1157,"snippet":517,"value":517},[],{"matched_tokens":1159,"snippet":924,"value":924},[],[1161,1171],{"field":33,"indices":1162,"matched_tokens":1165,"snippets":1169,"values":1170},[719,1163,1164],48,59,[1166,1167,1168],[67,68,69,70],[69],[69],[612,625,1051],[612,625,1051],{"field":75,"matched_tokens":1172,"snippet":928,"value":929},[164,68,69,70,69],{"best_field_score":730,"best_field_weight":731,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":732,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":45},{"document":1175,"highlight":1187,"highlights":1195,"text_match":77,"text_match_info":1200},{"comment_count":45,"id":1176,"is_sticky":45,"permalink":1177,"podcastfilter":1178,"post_author":288,"post_content":1179,"post_date":1180,"post_excerpt":51,"post_id":1176,"post_modified":1181,"post_thumbnail":1182,"post_title":1183,"post_type":333,"sort_by_date":1184,"tag_links":1185,"tags":1186},"61064","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-22-maggio-lindustria-bellica-non-e-andata-in-quarantena-per-un-2-giugno-dei-senzapatria-pandemia-e-complotti-crisi-del-petrolio-e-sussidi-ambientali-dannosi/",[288],"Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’escopost:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/2020-05-22-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nscarica l'audio\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLa guerra non è mai andata in quarantena. L’industria bellica ha viaggiato a pieno regime, raccogliendo nuove commesse, senza fermarsi mai. Le spese militari sono ancora cresciute nel 2020, mentre la spesa sanitaria è ancora calata.\r\nI militari sono stati promossi poliziotti, il controllo statale sulle nostre vite è divenuto più ossessivo.\r\n1917 miliardi di spesa militare, sanità 2 miliardi di dollari.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo\r\n\r\nIl 2 giugno dei senzapatria. Documento di alcuni gruppi anarchici piemontesi per un due giugno di informazione e lotta\r\n\r\nPandemia e complotti. L’esistenza di un complotto è una ricetta semplice per questioni complesse, che si pensa di non poter comprendere, né modificare. I complottisti sono impermeabili a qualunque argomentazione: nulla intacca la convinzione che qualcuno trami per far scomparire loro e il loro mondo. La cospirazione è la chiave che apre tutte le porte. La convinzione che ogni male che ci tocca vivere si inserisca in un progetto di pochi manipolatori, è al contempo spaventosa e rassicurante. Le teorie del complotto mettono ordine nel caos, danno senso alla paura, offrono un nemico da combattere e annientare.\r\nLe teorie del complotto si basano quasi sempre su elementi reali, ma irrealizzati in una narrazione che trae alimento da una virtuale cassetta degli attrezzi dove è depositato un universo simbolico da usare ed adattare al momento. \r\n\r\nCrisi del petrolio e sussidi ambientali dannosi, analisi di un documento del ministero dell’ambiente.\r\nCe ne ha parlato Daniele Ratti \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nDal 29 maggio al 2 giugno: giornate di informazione e lotta antimilitarista\r\nVenerdì 29 maggio\r\nLa guerra in casa. Fabbriche d’armi, soldati per le strade, spese militari, tagli alla sanità\r\nne parliamo con\r\nAntonio Mazzeo, insegnante, antimilitarista, blogger\r\nPippo Gurrieri, ferroviere, anarchico, nella redazione di Sicilia Libertaria\r\nore 21 sulla piattaforma zoom\r\nhttps://us02web.zoom.us/j/82746662102 \r\nMeeting ID: 827 4666 2102\r\n\r\nSabato 30 maggio ore 17\r\npresidio antimilitarista in via Martiri ad Alessandria\r\n\r\nLunedì 1 giugno ore 10\r\npunto informativo al mercato di Caselle Torinese\r\n\r\nLunedì 1 giugno ore 17\r\npresidio antimilitarista in piazza della Libertà angolo via Garibaldi ad Asti\r\n\r\nMartedì 2 giugno ore 16,30 \r\npresidio dei senzapatria in piazza Castello a Torino\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","31 Maggio 2020","2020-06-04 15:44:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/mascherone-2-viola-200x110.jpg","Anarres del 22 maggio. L’industria bellica non è andata in quarantena. Per un 2 giugno dei senzapatria. Pandemia e complotti. Crisi del petrolio e sussidi ambientali dannosi…",1590931850,[],[],{"post_content":1188,"post_title":1192},{"matched_tokens":1189,"snippet":1190,"value":1191},[164,68,69,70],"al contempo spaventosa e rassicurante. \u003Cmark>Le\u003C/mark> \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark> mettono ordine nel caos, danno","Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’escopost:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/2020-05-22-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nscarica l'audio\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLa guerra non è mai andata in quarantena. L’industria bellica ha viaggiato a pieno regime, raccogliendo nuove commesse, senza fermarsi mai. \u003Cmark>Le\u003C/mark> spese militari sono ancora cresciute nel 2020, mentre la spesa sanitaria è ancora calata.\r\nI militari sono stati promossi poliziotti, il controllo statale sulle nostre vite è divenuto più ossessivo.\r\n1917 miliardi di spesa militare, sanità 2 miliardi di dollari.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo\r\n\r\nIl 2 giugno dei senzapatria. Documento di alcuni gruppi anarchici piemontesi per un due giugno di informazione e lotta\r\n\r\nPandemia e complotti. L’esistenza di un \u003Cmark>complotto\u003C/mark> è una ricetta semplice per questioni complesse, che si pensa di non poter comprendere, né modificare. I complottisti sono impermeabili a qualunque argomentazione: nulla intacca la convinzione che qualcuno trami per far scomparire loro e il loro mondo. La cospirazione è la chiave che apre tutte \u003Cmark>le\u003C/mark> porte. La convinzione che ogni male che ci tocca vivere si inserisca in un progetto di pochi manipolatori, è al contempo spaventosa e rassicurante. \u003Cmark>Le\u003C/mark> \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark> mettono ordine nel caos, danno senso alla paura, offrono un nemico da combattere e annientare.\r\n\u003Cmark>Le\u003C/mark> \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark> si basano quasi sempre su elementi reali, ma irrealizzati in una narrazione che trae alimento da una virtuale cassetta degli attrezzi dove è depositato un universo simbolico da usare ed adattare al momento. \r\n\r\nCrisi \u003Cmark>del\u003C/mark> petrolio e sussidi ambientali dannosi, analisi di un documento \u003Cmark>del\u003C/mark> ministero dell’ambiente.\r\nCe ne ha parlato Daniele Ratti \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nDal 29 maggio al 2 giugno: giornate di informazione e lotta antimilitarista\r\nVenerdì 29 maggio\r\nLa guerra in casa. Fabbriche d’armi, soldati per \u003Cmark>le\u003C/mark> strade, spese militari, tagli alla sanità\r\nne parliamo con\r\nAntonio Mazzeo, insegnante, antimilitarista, blogger\r\nPippo Gurrieri, ferroviere, anarchico, nella redazione di Sicilia Libertaria\r\nore 21 sulla piattaforma zoom\r\nhttps://us02web.zoom.us/j/82746662102 \r\nMeeting ID: 827 4666 2102\r\n\r\nSabato 30 maggio ore 17\r\npresidio antimilitarista in via Martiri ad Alessandria\r\n\r\nLunedì 1 giugno ore 10\r\npunto informativo al mercato di Caselle Torinese\r\n\r\nLunedì 1 giugno ore 17\r\npresidio antimilitarista in piazza della Libertà angolo via Garibaldi ad Asti\r\n\r\nMartedì 2 giugno ore 16,30 \r\npresidio dei senzapatria in piazza Castello a Torino\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",{"matched_tokens":1193,"snippet":1194,"value":1194},[69,69],"Anarres \u003Cmark>del\u003C/mark> 22 maggio. L’industria bellica non è andata in quarantena. Per un 2 giugno dei senzapatria. Pandemia e complotti. Crisi \u003Cmark>del\u003C/mark> petrolio e sussidi ambientali dannosi…",[1196,1198],{"field":75,"matched_tokens":1197,"snippet":1190,"value":1191},[164,68,69,70],{"field":135,"matched_tokens":1199,"snippet":1194,"value":1194},[69,69],{"best_field_score":79,"best_field_weight":80,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":1201,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":45},"2314894167592927346",{"document":1203,"highlight":1217,"highlights":1226,"text_match":77,"text_match_info":1231},{"comment_count":45,"id":1204,"is_sticky":45,"permalink":1205,"podcastfilter":1206,"post_author":288,"post_content":1207,"post_date":1208,"post_excerpt":51,"post_id":1204,"post_modified":1209,"post_thumbnail":1210,"post_title":1211,"post_type":333,"sort_by_date":1212,"tag_links":1213,"tags":1215},"58875","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-27-marzo-epidemia-una-strage-di-stato-teorie-del-complotto-e-eclissi-della-ragione-lanarchia-ai-tempi-del-covid-19-lalottanonvainquarantena/",[288],"Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’escopost:\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020-03-27-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nscarica l'audio\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte:\r\n\r\nEpidemia? Strage di Stato! Una riflessione a più voci della Federazione Anarchica Torinese\r\n\r\nIl senso di impotenza di fronte all’epidemia alimenta il complottismo. Facile credere ad una grande cospirazione agita da forze oscure ed onnipotenti piuttosto che affrontare la realtà. Una realtà durissima. Nel cuore del primo mondo, nel centro dell’area più ricca del paese, la gente si ammala e muore senza cure adeguate, i militari scorrazzano per le strade, per multare chi prende dieci minuti d’aria.\r\nLe teorie del complotto rendono impotenti, alimentano la diffidenza irragionevole, la caccia all’untore.\r\nNon solo. Il complottismo trova alimento nella crescente consapevolezza che l’onnipotenza della scienza, la divinizzazione dell’esperto è un tassello del complesso puzzle con cui siamo stati collettivamente privati della possibilità di critica e controllo sulla ricerca, la sperimentazione, la scelta degli obiettivi. Non gli scienziati, che sono ben consapevoli della propria fallibilità, ma il loro inserimento in un meccanismo di potere e profitto ci rende impossibile capire e decidere sulle nostre vite. Accade ogni giorno in quella che siamo abituati a considerare la “normalità”. Una normalità violenta, gerarchica ed escludente, che di fronte alla crisi mostra il suo volto più feroce.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco\r\n\r\nL’anarchia al tempo del Covid19. I tempi che viviamo ci impongono una riflessione, che ha scarsi appigli nella storia dell’ultimo secolo. La china che stavamo discendendo negli ultimi decenni è divenuta all’improvviso precipitosa. Siamo rinchiusi ai domiciliari, sottoposti a controllo militare, spiati da droni ed app. Prigionieri, infantilizzati, mentre il rumore delle ambulanze lacera l’aria, siamo indotti a credere di essere i responsabili del diffondersi inarrestabile del morbo, per nascondere le responsabilità di chi ieri ed oggi sta al governo del paese e delle regioni.\r\nL’informazione ha sempre più i caratteri della corrispondenza di guerra, dove i nemici sono quelli che fanno una corsa o vanno ad un supermercato più lontano. Avete notato che chi viene considerato trasgressore, senza processo ma in base al ghiribizzo del militare di turno, viene sanzionato di più se usa l’auto? Occorre evitare che germini il seme del dubbio, che cresca e si rinforzi la pianta della critica. L’esercito non è in strada per controllare i trasgressori di norme che cambiano ogni tre giorni: per questo basterebbe la polizia. L’esercito è in strada con i blindati perché a qualcuno potrebbe venire il dubbio che le nostre case sono i lazzaretti dove, uno dopo l’altro ci ammaleremo tutti. In silenzio.\r\nQualcuno attende che finisca, immobile. Invece, per quanto siano esili i margini, qualcosa si può fare a partire dallo spezzare le catene dell’isolamento, con la solidarietà, il mutuo appoggio, la costruzione di reti che ci rendano più autonomi rispetto all’istituito.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Codello\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","2 Aprile 2020","2020-04-02 10:06:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/04-corteo2giugno-200x110.jpg","Anarres del 27 marzo. Epidemia? Una strage di Stato. Teorie del complotto e eclissi della ragione. L’anarchia ai tempi del Covid 19. #lalottanonvainquarantena...",1585821971,[1214],"http://radioblackout.org/tag/epidemia-strage-di-stato/",[1216],"Epidemia? Strage di Stato",{"post_content":1218,"post_title":1222},{"matched_tokens":1219,"snippet":1220,"value":1221},[164,68,69,70],"chi prende dieci minuti d’aria.\r\n\u003Cmark>Le\u003C/mark> \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark> rendono impotenti, alimentano la diffidenza","Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’escopost:\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020-03-27-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nscarica l'audio\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte:\r\n\r\nEpidemia? Strage di Stato! Una riflessione a più voci della Federazione Anarchica Torinese\r\n\r\nIl senso di impotenza di fronte all’epidemia alimenta il complottismo. Facile credere ad una grande cospirazione agita da forze oscure ed onnipotenti piuttosto che affrontare la realtà. Una realtà durissima. Nel cuore \u003Cmark>del\u003C/mark> primo mondo, nel centro dell’area più ricca \u003Cmark>del\u003C/mark> paese, la gente si ammala e muore senza cure adeguate, i militari scorrazzano per \u003Cmark>le\u003C/mark> strade, per multare chi prende dieci minuti d’aria.\r\n\u003Cmark>Le\u003C/mark> \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark> rendono impotenti, alimentano la diffidenza irragionevole, la caccia all’untore.\r\nNon solo. Il complottismo trova alimento nella crescente consapevolezza che l’onnipotenza della scienza, la divinizzazione dell’esperto è un tassello \u003Cmark>del\u003C/mark> complesso puzzle con cui siamo stati collettivamente privati della possibilità di critica e controllo sulla ricerca, la sperimentazione, la scelta degli obiettivi. Non gli scienziati, che sono ben consapevoli della propria fallibilità, ma il loro inserimento in un meccanismo di potere e profitto ci rende impossibile capire e decidere sulle nostre vite. Accade ogni giorno in quella che siamo abituati a considerare la “normalità”. Una normalità violenta, gerarchica ed escludente, che di fronte alla crisi mostra il suo volto più feroce.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco\r\n\r\nL’anarchia al tempo \u003Cmark>del\u003C/mark> Covid19. I tempi che viviamo ci impongono una riflessione, che ha scarsi appigli nella storia dell’ultimo secolo. La china che stavamo discendendo negli ultimi decenni è divenuta all’improvviso precipitosa. Siamo rinchiusi ai domiciliari, sottoposti a controllo militare, spiati da droni ed app. Prigionieri, infantilizzati, mentre il rumore delle ambulanze lacera l’aria, siamo indotti a credere di essere i responsabili \u003Cmark>del\u003C/mark> diffondersi inarrestabile \u003Cmark>del\u003C/mark> morbo, per nascondere \u003Cmark>le\u003C/mark> responsabilità di chi ieri ed oggi sta al governo \u003Cmark>del\u003C/mark> paese e delle regioni.\r\nL’informazione ha sempre più i caratteri della corrispondenza di guerra, dove i nemici sono quelli che fanno una corsa o vanno ad un supermercato più lontano. Avete notato che chi viene considerato trasgressore, senza processo ma in base al ghiribizzo \u003Cmark>del\u003C/mark> militare di turno, viene sanzionato di più se usa l’auto? Occorre evitare che germini il seme \u003Cmark>del\u003C/mark> dubbio, che cresca e si rinforzi la pianta della critica. L’esercito non è in strada per controllare i trasgressori di norme che cambiano ogni tre giorni: per questo basterebbe la polizia. L’esercito è in strada con i blindati perché a qualcuno potrebbe venire il dubbio che \u003Cmark>le\u003C/mark> nostre case sono i lazzaretti dove, uno dopo l’altro ci ammaleremo tutti. In silenzio.\r\nQualcuno attende che finisca, immobile. Invece, per quanto siano esili i margini, qualcosa si può fare a partire dallo spezzare \u003Cmark>le\u003C/mark> catene dell’isolamento, con la solidarietà, il mutuo appoggio, la costruzione di reti che ci rendano più autonomi rispetto all’istituito.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Codello\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",{"matched_tokens":1223,"snippet":1225,"value":1225},[69,1224,69,70,69],"Teorie","Anarres \u003Cmark>del\u003C/mark> 27 marzo. Epidemia? Una strage di Stato. \u003Cmark>Teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark> e eclissi della ragione. L’anarchia ai tempi \u003Cmark>del\u003C/mark> Covid 19. #lalottanonvainquarantena...",[1227,1229],{"field":75,"matched_tokens":1228,"snippet":1220,"value":1221},[164,68,69,70],{"field":135,"matched_tokens":1230,"snippet":1225,"value":1225},[69,1224,69,70,69],{"best_field_score":79,"best_field_weight":80,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":1201,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":45},{"document":1233,"highlight":1252,"highlights":1257,"text_match":77,"text_match_info":1260},{"comment_count":45,"id":1234,"is_sticky":45,"permalink":1235,"podcastfilter":1236,"post_author":288,"post_content":1237,"post_date":1238,"post_excerpt":51,"post_id":1234,"post_modified":1239,"post_thumbnail":1240,"post_title":1241,"post_type":333,"sort_by_date":1242,"tag_links":1243,"tags":1248},"17428","http://radioblackout.org/podcast/spie-senza-frontiere/",[288],"Il caso Snowden è stato un buon pretesto per una diretta sulle tante forme del controllo, che lo Stato, le varie agenzie pubbliche e private che esercitano quotidianamente sulle nostre vite con il pretesto della sicurezza.\r\nAnarres ne ha parlato con Peppe, collaboratore di Umanità Nova.\r\nAscolta la diretta\r\n2013 07 04 peppe snowden\r\n\r\nSullo stesso argomento vi proponiamo di seguito un articolo, uscito di recente sulle pagine del settimanale anarchico, \"La sindrome di onnipotenza\"\r\n\r\nGli animali, e gli esseri umani fra questi, sono naturalmente curiosi. Ma quando perdono il loro tempo ad occuparsi, senza una precisa ragione, di cose futili la curiosità si trasforma facilmente in sindrome di onnipotenza. Per esempio, a chi mai potrebbe interessare che da un computer che si collega ad Internet dalla Città del Vaticano qualcuno scarica e/o guarda film porno? A chi quali tipi di formaggi una persona acquista di solito o dove ha passato l'ultimo fine settimana?\r\nOggi, tutte le nostre azioni, anche le più banali, vengono registrate e archiviate su qualche computer che non necessariamente è collocato in Italia. A questa raccolta contribuiscono i telefonini che ci portiamo sempre dietro; più sono \"intelligenti\" e più informazioni collezionano sulla nostra vita, a partire dalla nostra posizione e dalle chiamate fatte e ricevute. Per non parlare delle informazioni raccolte quando usiamo Internet: se chi visita un sito avesse idea di quanti altri computer vengono informati sulla pagina web che ha aperto, forse potrebbe iniziare a capire la portata del problema.\r\nLa quantità ormai incalcolabile di informazioni e dati che vengono continuamente registrati, si possono dividere in due grandi categorie. La prima (spesso chiamata \"meta-dati\") riguarda le informazioni che collegano le persone fra di loro ed ognuna di esse ai propri comportamenti: a chi telefoniamo e quante volte, quanti SMS spediamo a quel determinato numero, quali sono i siti web che visitiamo, dove siamo stati ieri sera, dove andiamo a fare la spesa, e l'elenco potrebbe continuare per pagine. I secondi invece riguardano i contenuti: cosa ci siamo detti per telefono o scritto via e-mail, cosa abbiamo comprato in quel negozio, cosa abbiamo pubblicato su un forum o un blog, e via dicendo.\r\nTutte queste informazioni sono sparse un po' dappertutto, dai computer delle società di telecomunicazione, a quelli di banche, negozi e servizi Internet. Controllare tutto questo in tempo reale è chiaramente alquanto complicato e quindi i governi, tramite le loro agenzie di sicurezza, sono attrezzati per operare su due linee diverse: tenere sotto controllo costante e continuo \"i soliti sospetti\", che costituiscono una piccola parte della popolazione e garantirsi la possibilità di avere accesso - senza incontrare troppi problemi - anche ai dati che riguardano qualsiasi altra persona.\r\nPer ottenere questo secondo risultato vengono usati sia mezzi palesi che segreti.\r\nL'ultimo caso, in ordine di tempo, a proposito di sistemi di controllo segreti è scoppiato all'inizio di giugno, quando Edward Snowden ha rivelato l'esistenza di \"Prism\", un sistema che permette alla famigerata NSA di avere accesso ai dati che passano attraverso i maggiori fornitori di servizi Internet del mondo (Google, FaceBook, ecc...) e contemporaneamente al governo di mentire ai cittadini americani a proposito dell'ampiezza della sorveglianza in atto. Ha anche parlato degli attacchi informatici portati dagli USA contro la Cina ed altre nazioni, proprio mentre Washington continua a lamentarsi con Pechino del contrario. L'amministrazione Obama ha accusato il colpo, rispondendo che il sistema spia esclusivamente i cittadini non statunitensi che sono indagati o sospettati di reati legati al terrorismo o ai crimini informatici e i giganti della Rete hanno negato che qualcuno abbia libero accesso ai loro server e chiesto l'autorizzazione a rendere pubbliche le richieste di dati che gli vengono rivolte. Bisogna essere davvero ingenui per credere a qualcuna delle parti in causa, visto che il Congresso statunitense ha nominato una commissione per indagare sui risvolti interni delle attività spionistiche di \"Prism\" e, secondo alcune fonti, la stessa NSA ha dichiarato in una seduta segreta di non avere bisogno dell'autorizzazione di un giudice per ascoltare le telefonate, per leggere i messaggi di posta elettronica, gli SMS e tutto il resto.\r\nI commentatori più benevoli fanno risalire questo delirio di onnipotenza spionistico al \"trauma\" post 11 settembre, quando le tanto potenti agenzie di sicurezza fallirono miseramente nel prevenire gli attentati aerei. In realtà sia la CIA che il FBI avevano già nella loro \"lista nera\" alcuni degli attentatori ma, forse per problemi di coordinamento, non hanno saputo utilizzare proficuamente queste informazioni. Lo stesso sventato attentato del 2009 contro la metropolitana di New York, che spesso viene sbandierato come un successo dovuto al sistema di sorveglianza, è ancora avvolto nel più fitto mistero per quello che riguarda i dettagli, non di poco conto, rispetto a \"come\" i servizi di sicurezza siano venuti a conoscenza del piano se controllano solo i \"meta-dati\" e non i contenuti delle conversazioni. Non è poi da sottovalutare il fatto che una rete di sorveglianza così segreta, complicata, estesa e capillare rappresenta sicuramente anche una ottima occasione di affari per tutti coloro che in qualche modo vi sono coinvolti.\r\nNon è certo la prima volta che viene alla luce l'esistenza di un sistema segreto che spia la popolazione, qualcuno ricorderà il caso \"Echelon\", giusto per citarne uno, ma in tutti i casi dopo un primo momento di sana indignazione e proteste varie, la cosa viene presto dimenticata, fino alla prossima rivelazione.\r\nQuesto avviene sia perché la maggior parte delle persone ritiene ragionevole che ci sia qualcuno che controlli le comunicazioni, sia perché dopo un po' di tempo le notizie come quella relativa a \"Prism\" finiscono nel dimenticatoio o nel serbatoio che alimenta le teorie del complotto.\r\nIntanto, tornando alla cronaca, sabato 15 giugno un centinaio di persone hanno dato vita ad Hong Kong ad un corteo in favore di Snowden, che, ci fa sapere un sondaggio è considerato un \"eroe\" dal 40% mentre dovrebbe essere punito per quello che ha fatto secondo il 45% degli inglesi che hanno risposto ad un questionario on-line. Inevitabile poi l'annuncio che la storia potrebbe presto approdare sul grande schermo. Intanto, nello Utah, la NSA stanno terminando la ristrutturazione di una parte della base della Guardia Nazionale, costo stimato 1,7 miliardi di dollari, che entro il prossimo mese di settembre dovrebbe ospitare un ennesimo \"super computer\" dove archiviare i dati raccolti, che diventano sempre di più.\r\nLa sindrome di onnipotenza, per sua definizione, non conosce limiti.\r\nPepsy","13 Luglio 2013","2018-10-17 22:59:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/07/prism-200x110.jpg","Spie senza frontiere",1373727296,[1244,1245,1246,1247],"http://radioblackout.org/tag/controllo/","http://radioblackout.org/tag/nsa/","http://radioblackout.org/tag/prism/","http://radioblackout.org/tag/snowden/",[302,1249,1250,1251],"NSA","prism","snowden",{"post_content":1253},{"matched_tokens":1254,"snippet":1255,"value":1256},[67,68,69,70],"o nel serbatoio che alimenta \u003Cmark>le\u003C/mark> \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark>.\r\nIntanto, tornando alla cronaca, sabato","Il caso Snowden è stato un buon pretesto per una diretta sulle tante forme \u003Cmark>del\u003C/mark> controllo, che lo Stato, \u003Cmark>le\u003C/mark> varie agenzie pubbliche e private che esercitano quotidianamente sulle nostre vite con il pretesto della sicurezza.\r\nAnarres ne ha parlato con Peppe, collaboratore di Umanità Nova.\r\nAscolta la diretta\r\n2013 07 04 peppe snowden\r\n\r\nSullo stesso argomento vi proponiamo di seguito un articolo, uscito di recente sulle pagine \u003Cmark>del\u003C/mark> settimanale anarchico, \"La sindrome di onnipotenza\"\r\n\r\nGli animali, e gli esseri umani fra questi, sono naturalmente curiosi. Ma quando perdono il loro tempo ad occuparsi, senza una precisa ragione, di cose futili la curiosità si trasforma facilmente in sindrome di onnipotenza. Per esempio, a chi mai potrebbe interessare che da un computer che si collega ad Internet dalla Città \u003Cmark>del\u003C/mark> Vaticano qualcuno scarica e/o guarda film porno? A chi quali tipi di formaggi una persona acquista di solito o dove ha passato l'ultimo fine settimana?\r\nOggi, tutte \u003Cmark>le\u003C/mark> nostre azioni, anche \u003Cmark>le\u003C/mark> più banali, vengono registrate e archiviate su qualche computer che non necessariamente è collocato in Italia. A questa raccolta contribuiscono i telefonini che ci portiamo sempre dietro; più sono \"intelligenti\" e più informazioni collezionano sulla nostra vita, a partire dalla nostra posizione e dalle chiamate fatte e ricevute. Per non parlare delle informazioni raccolte quando usiamo Internet: se chi visita un sito avesse idea di quanti altri computer vengono informati sulla pagina web che ha aperto, forse potrebbe iniziare a capire la portata \u003Cmark>del\u003C/mark> problema.\r\nLa quantità ormai incalcolabile di informazioni e dati che vengono continuamente registrati, si possono dividere in due grandi categorie. La prima (spesso chiamata \"meta-dati\") riguarda \u003Cmark>le\u003C/mark> informazioni che collegano \u003Cmark>le\u003C/mark> persone fra di loro ed ognuna di esse ai propri comportamenti: a chi telefoniamo e quante volte, quanti SMS spediamo a quel determinato numero, quali sono i siti web che visitiamo, dove siamo stati ieri sera, dove andiamo a fare la spesa, e l'elenco potrebbe continuare per pagine. I secondi invece riguardano i contenuti: cosa ci siamo detti per telefono o scritto via e-mail, cosa abbiamo comprato in quel negozio, cosa abbiamo pubblicato su un forum o un blog, e via dicendo.\r\nTutte queste informazioni sono sparse un po' dappertutto, dai computer delle società di telecomunicazione, a quelli di banche, negozi e servizi Internet. Controllare tutto questo in tempo reale è chiaramente alquanto complicato e quindi i governi, tramite \u003Cmark>le\u003C/mark> loro agenzie di sicurezza, sono attrezzati per operare su due linee diverse: tenere sotto controllo costante e continuo \"i soliti sospetti\", che costituiscono una piccola parte della popolazione e garantirsi la possibilità di avere accesso - senza incontrare troppi problemi - anche ai dati che riguardano qualsiasi altra persona.\r\nPer ottenere questo secondo risultato vengono usati sia mezzi palesi che segreti.\r\nL'ultimo caso, in ordine di tempo, a proposito di sistemi di controllo segreti è scoppiato all'inizio di giugno, quando Edward Snowden ha rivelato l'esistenza di \"Prism\", un sistema che permette alla famigerata NSA di avere accesso ai dati che passano attraverso i maggiori fornitori di servizi Internet \u003Cmark>del\u003C/mark> mondo (Google, FaceBook, ecc...) e contemporaneamente al governo di mentire ai cittadini americani a proposito dell'ampiezza della sorveglianza in atto. Ha anche parlato degli attacchi informatici portati dagli USA contro la Cina ed altre nazioni, proprio mentre Washington continua a lamentarsi con Pechino \u003Cmark>del\u003C/mark> contrario. L'amministrazione Obama ha accusato il colpo, rispondendo che il sistema spia esclusivamente i cittadini non statunitensi che sono indagati o sospettati di reati legati al terrorismo o ai crimini informatici e i giganti della Rete hanno negato che qualcuno abbia libero accesso ai loro server e chiesto l'autorizzazione a rendere pubbliche \u003Cmark>le\u003C/mark> richieste di dati che gli vengono rivolte. Bisogna essere davvero ingenui per credere a qualcuna delle parti in causa, visto che il Congresso statunitense ha nominato una commissione per indagare sui risvolti interni delle attività spionistiche di \"Prism\" e, secondo alcune fonti, la stessa NSA ha dichiarato in una seduta segreta di non avere bisogno dell'autorizzazione di un giudice per ascoltare \u003Cmark>le\u003C/mark> telefonate, per leggere i messaggi di posta elettronica, gli SMS e tutto il resto.\r\nI commentatori più benevoli fanno risalire questo delirio di onnipotenza spionistico al \"trauma\" post 11 settembre, quando \u003Cmark>le\u003C/mark> tanto potenti agenzie di sicurezza fallirono miseramente nel prevenire gli attentati aerei. In realtà sia la CIA che il FBI avevano già nella loro \"lista nera\" alcuni degli attentatori ma, forse per problemi di coordinamento, non hanno saputo utilizzare proficuamente queste informazioni. Lo stesso sventato attentato \u003Cmark>del\u003C/mark> 2009 contro la metropolitana di New York, che spesso viene sbandierato come un successo dovuto al sistema di sorveglianza, è ancora avvolto nel più fitto mistero per quello che riguarda i dettagli, non di poco conto, rispetto a \"come\" i servizi di sicurezza siano venuti a conoscenza \u003Cmark>del\u003C/mark> piano se controllano solo i \"meta-dati\" e non i contenuti delle conversazioni. Non è poi da sottovalutare il fatto che una rete di sorveglianza così segreta, complicata, estesa e capillare rappresenta sicuramente anche una ottima occasione di affari per tutti coloro che in qualche modo vi sono coinvolti.\r\nNon è certo la prima volta che viene alla luce l'esistenza di un sistema segreto che spia la popolazione, qualcuno ricorderà il caso \"Echelon\", giusto per citarne uno, ma in tutti i casi dopo un primo momento di sana indignazione e proteste varie, la cosa viene presto dimenticata, fino alla prossima rivelazione.\r\nQuesto avviene sia perché la maggior parte delle persone ritiene ragionevole che ci sia qualcuno che controlli \u003Cmark>le\u003C/mark> comunicazioni, sia perché dopo un po' di tempo \u003Cmark>le\u003C/mark> notizie come quella relativa a \"Prism\" finiscono nel dimenticatoio o nel serbatoio che alimenta \u003Cmark>le\u003C/mark> \u003Cmark>teorie\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark>.\r\nIntanto, tornando alla cronaca, sabato 15 giugno un centinaio di persone hanno dato vita ad Hong Kong ad un corteo in favore di Snowden, che, ci fa sapere un sondaggio è considerato un \"eroe\" dal 40% mentre dovrebbe essere punito per quello che ha fatto secondo il 45% degli inglesi che hanno risposto ad un questionario on-line. Inevitabile poi l'annuncio che la storia potrebbe presto approdare sul grande schermo. Intanto, nello Utah, la NSA stanno terminando la ristrutturazione di una parte della base della Guardia Nazionale, costo stimato 1,7 miliardi di dollari, che entro il prossimo mese di settembre dovrebbe ospitare un ennesimo \"super computer\" dove archiviare i dati raccolti, che diventano sempre di più.\r\nLa sindrome di onnipotenza, per sua definizione, non conosce limiti.\r\nPepsy",[1258],{"field":75,"matched_tokens":1259,"snippet":1255,"value":1256},[67,68,69,70],{"best_field_score":79,"best_field_weight":80,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":45,"score":81,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":45},{"document":1262,"highlight":1274,"highlights":1282,"text_match":1287,"text_match_info":1288},{"comment_count":45,"id":1263,"is_sticky":45,"permalink":1264,"podcastfilter":1265,"post_author":288,"post_content":1266,"post_date":1267,"post_excerpt":51,"post_id":1263,"post_modified":1268,"post_thumbnail":1269,"post_title":1270,"post_type":333,"sort_by_date":1271,"tag_links":1272,"tags":1273},"77319","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-30-settembre-aborto-e-sciacalli-complotti-la-diserzione-dalle-urne/",[288],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/2022-09-30-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nAborto e sciacalli\r\nIl 28 settembre, giornata per la difesa della libertà di abortire, le piazze italiane si sono riempite come non accadeva da tempo per questo appuntamento internazionale che vede protagonist* tantissime donne in ogni dove, perché la libertà di scegliere se essere o meno madri è sotto attacco se non del tutto negata a tutte le latitudini.\r\nLa buona riuscita delle piazze del 28 settembre è certo un importante segnale di riscossa, che va valorizzato ma pone anche inquietanti interrogativi sui mesi a venire, in cui una sinistra istituzionale chiaramente sconfitta nelle urne, si infila nei movimenti sociali, le cui istanze sono state sostanzialmente ignorate quando era saldamente aggrappata alle poltrone del governo.\r\nA Torino a fianco di NUDM erano in piazza neoparlamentari del PD, delle 5stelle, dei Verdi, c’erano anche la CGIL e la UIL, le moderate della Casa delle Donne, tutta gente che poco o nulla ha fatto per contrastare il durissimo attacco all’aborto in atto da due anni nella nostra regione.\r\nAttacco che, proprio in questi giorni, vedrà la presentazione della delibera sulle regole di assegnazione alle associazioni antiabortiste dei 400.000 mila euro del fondo “vita nascente” già deliberati dalla giunta. Così si passa dal mero volontariato al finanziamento diretto dei gruppi catto-fascisti. \r\n\r\nDi complotti e complottisti\r\nAbbiamo assistito e continuiamo ad assistere al nascere di una pletora di gruppi, pseudo movimenti e altro, facenti capo ad una serie di teorie che spesso traggono la loro genesi da un assunto, ossia quello del complotto. Quasi tutte le teorie che animano queste aggregazioni (che arrivano a contare milioni di seguaci, più o meno silenti o più o meno attivi) cominciano con una asserzione sul fatto che per anni qualcuno ha imbrogliato la maggior parte della popolazione circa un determinato fenomeno. Ora poco importa se il fatto sia che la terra è piatta, che nei vaccini infilano di tutto, che i fenomeni meteorologici siano controllabili e quindi controllati o altre dozzine di complotti tipo le scie chimiche, il 5G, i rettiliani, gli UFO, il priorato di Sion, il gruppo Bilderberg ecc., ciò che importa è che si pone a fondamento di ognuna di queste idee una verità che è stata nascosta per anni e anni e che ora è stata finalmente svelata. Il tutto ovviamente si regge su alcune premesse di partenza, una delle principali è che chiunque tenti di dimostrare il contrario è ancora sotto il condizionamento del complotto quindi essenzialmente un nemico. Questa è la base necessaria per creare un dualismo noi/loro.\r\nNe abbiamo parlato con Giammarco, autore dell’editoriale uscito su Malanova\r\n\r\nL’esito delle elezioni del 25 settembre ha confermato i pronostici della vigilia, consegnando il governo del paese alla coalizione trainata da Fratelli d’Italia. Il partito di Meloni, complice un sistema elettorale maggioritario che premia la coalizione vincente, ha buone prospettive di durare per l’intera legislatura, se non interverranno fattori interni – logoramento della coalizione – o esterni – significative insorgenze sociali, che ne minino le fondamenta.\r\nL’astensionismo è salito di ben 10 punti percentuali, mostrando come la disaffezione dalla politica istituzionale sia in costante crescita, specie nelle aree più povere del paese. Va da se che l’astensione se non si traduce in opposizione sociale e diserzione attiva dalle dinamiche statali e capitaliste, resta una mero dato statistico.\r\nIn generale si può dire che chi ha votato ha scelto le formazioni che non erano salite sul carro di Draghi o ne erano scese in tempo, mentre ha punito chi ha rivendicato l’agenda Draghi, con l’eccezione della coppia Calenda-Renzi. \r\nNe abbiamo discusso con Massimo Varengo\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 8 ottobre\r\nPunto info antimilitarista al Balon\r\ndalle ore 10,30\r\n\r\nSabato 8 ottobre\r\nFree(k) Pride! Frocification\r\nappuntamento alle 15 in piazza Carlo Felice\r\n\r\nVenerdì 14 ottobre ore 21\r\nRossobruni\r\nLa storia e il pensiero politico del nazionalbolscevismo dalla prima democrazia tedesca (la Repubblica di Weimar) ai nazimaoisti degli anni Sessanta/ Settanta, dall’ecologismo razzista degli anni Ottanta al nazionalcomunismo teorizzato nel decennio successivo come alternativa al cosiddetto “villaggio globale”.\r\nA lungo patrimonio pressoché esclusivo di un pulviscolo ideologico a destra del fascismo, il rossobrunismo è ora uno dei tanti filoni che nutrono quel fenomeno nazionalpopulista che sta trasformando la vita di tutti noi.\r\nIntroduce l’incontro David Bernardini, autore di “Nazionalbolscevismo. Piccola storia del rossobrunismo in Europa”\r\nIn corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","1 Ottobre 2022","2022-10-01 11:59:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/WeCanDoIt_1500-200x110.jpg","Anarres del 30 settembre. Aborto e sciacalli. Complotti. La diserzione dalle urne..",1664625567,[],[],{"post_content":1275,"post_title":1279},{"matched_tokens":1276,"snippet":1277,"value":1278},[69,70,67,68],"da un assunto, ossia quello \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark>. Quasi tutte \u003Cmark>le\u003C/mark> \u003Cmark>teorie\u003C/mark> che animano queste aggregazioni (che","Il nostro nostro viaggio \u003Cmark>del\u003C/mark> venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/2022-09-30-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nAborto e sciacalli\r\nIl 28 settembre, giornata per la difesa della libertà di abortire, \u003Cmark>le\u003C/mark> piazze italiane si sono riempite come non accadeva da tempo per questo appuntamento internazionale che vede protagonist* tantissime donne in ogni dove, perché la libertà di scegliere se essere o meno madri è sotto attacco se non \u003Cmark>del\u003C/mark> tutto negata a tutte \u003Cmark>le\u003C/mark> latitudini.\r\nLa buona riuscita delle piazze \u003Cmark>del\u003C/mark> 28 settembre è certo un importante segnale di riscossa, che va valorizzato ma pone anche inquietanti interrogativi sui mesi a venire, in cui una sinistra istituzionale chiaramente sconfitta nelle urne, si infila nei movimenti sociali, \u003Cmark>le\u003C/mark> cui istanze sono state sostanzialmente ignorate quando era saldamente aggrappata alle poltrone \u003Cmark>del\u003C/mark> governo.\r\nA Torino a fianco di NUDM erano in piazza neoparlamentari \u003Cmark>del\u003C/mark> PD, delle 5stelle, dei Verdi, c’erano anche la CGIL e la UIL, \u003Cmark>le\u003C/mark> moderate della Casa delle Donne, tutta gente che poco o nulla ha fatto per contrastare il durissimo attacco all’aborto in atto da due anni nella nostra regione.\r\nAttacco che, proprio in questi giorni, vedrà la presentazione della delibera sulle regole di assegnazione alle associazioni antiabortiste dei 400.000 mila euro \u003Cmark>del\u003C/mark> fondo “vita nascente” già deliberati dalla giunta. Così si passa dal mero volontariato al finanziamento diretto dei gruppi catto-fascisti. \r\n\r\nDi complotti e complottisti\r\nAbbiamo assistito e continuiamo ad assistere al nascere di una pletora di gruppi, pseudo movimenti e altro, facenti capo ad una serie di \u003Cmark>teorie\u003C/mark> che spesso traggono la loro genesi da un assunto, ossia quello \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark>. Quasi tutte \u003Cmark>le\u003C/mark> \u003Cmark>teorie\u003C/mark> che animano queste aggregazioni (che arrivano a contare milioni di seguaci, più o meno silenti o più o meno attivi) cominciano con una asserzione sul fatto che per anni qualcuno ha imbrogliato la maggior parte della popolazione circa un determinato fenomeno. Ora poco importa se il fatto sia che la terra è piatta, che nei vaccini infilano di tutto, che i fenomeni meteorologici siano controllabili e quindi controllati o altre dozzine di complotti tipo \u003Cmark>le\u003C/mark> scie chimiche, il 5G, i rettiliani, gli UFO, il priorato di Sion, il gruppo Bilderberg ecc., ciò che importa è che si pone a fondamento di ognuna di queste idee una verità che è stata nascosta per anni e anni e che ora è stata finalmente svelata. Il tutto ovviamente si regge su alcune premesse di partenza, una delle principali è che chiunque tenti di dimostrare il contrario è ancora sotto il condizionamento \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>complotto\u003C/mark> quindi essenzialmente un nemico. Questa è la base necessaria per creare un dualismo noi/loro.\r\nNe abbiamo parlato con Giammarco, autore dell’editoriale uscito su Malanova\r\n\r\nL’esito delle elezioni \u003Cmark>del\u003C/mark> 25 settembre ha confermato i pronostici della vigilia, consegnando il governo \u003Cmark>del\u003C/mark> paese alla coalizione trainata da Fratelli d’Italia. Il partito di Meloni, complice un sistema elettorale maggioritario che premia la coalizione vincente, ha buone prospettive di durare per l’intera legislatura, se non interverranno fattori interni – logoramento della coalizione – o esterni – significative insorgenze sociali, che ne minino \u003Cmark>le\u003C/mark> fondamenta.\r\nL’astensionismo è salito di ben 10 punti percentuali, mostrando come la disaffezione dalla politica istituzionale sia in costante crescita, specie nelle aree più povere \u003Cmark>del\u003C/mark> paese. Va da se che l’astensione se non si traduce in opposizione sociale e diserzione attiva dalle dinamiche statali e capitaliste, resta una mero dato statistico.\r\nIn generale si può dire che chi ha votato ha scelto \u003Cmark>le\u003C/mark> formazioni che non erano salite sul carro di Draghi o ne erano scese in tempo, mentre ha punito chi ha rivendicato l’agenda Draghi, con l’eccezione della coppia Calenda-Renzi. \r\nNe abbiamo discusso con Massimo Varengo\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 8 ottobre\r\nPunto info antimilitarista al Balon\r\ndalle ore 10,30\r\n\r\nSabato 8 ottobre\r\nFree(k) Pride! Frocification\r\nappuntamento alle 15 in piazza Carlo Felice\r\n\r\nVenerdì 14 ottobre ore 21\r\nRossobruni\r\nLa storia e il pensiero politico \u003Cmark>del\u003C/mark> nazionalbolscevismo dalla prima democrazia tedesca (la Repubblica di Weimar) ai nazimaoisti degli anni Sessanta/ Settanta, dall’ecologismo razzista degli anni Ottanta al nazionalcomunismo teorizzato nel decennio successivo come alternativa al cosiddetto “villaggio globale”.\r\nA lungo patrimonio pressoché esclusivo di un pulviscolo ideologico a destra \u003Cmark>del\u003C/mark> fascismo, il rossobrunismo è ora uno dei tanti filoni che nutrono quel fenomeno nazionalpopulista che sta trasformando la vita di tutti noi.\r\nIntroduce l’incontro David Bernardini, autore di “Nazionalbolscevismo. Piccola storia \u003Cmark>del\u003C/mark> rossobrunismo in Europa”\r\nIn corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":1280,"snippet":1281,"value":1281},[69],"Anarres \u003Cmark>del\u003C/mark> 30 settembre. Aborto e sciacalli. Complotti. La diserzione dalle urne..",[1283,1285],{"field":75,"matched_tokens":1284,"snippet":1277,"value":1278},[69,70,67,68],{"field":135,"matched_tokens":1286,"snippet":1281,"value":1281},[69],2314894167324492000,{"best_field_score":1289,"best_field_weight":80,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":1290,"tokens_matched":82,"typo_prefix_score":45},"4419510796288","2314894167324491890",6663,{"collection_name":333,"first_q":281,"per_page":37,"q":281},{"title":1294,"slug":1295},"Bobina","bobina-intelligente",["Reactive",1297],{},["Set"],["ShallowReactive",1300],{"$f_gHogzgsXwyL7KBO1jhzKvSrPuXuDt76udnDdqtTLrs":-1,"$fdQAaGGZjdoMzajURTVm06Mxh6uFVCtswzyQhkZfDQts":-1},true,"/search?query=le+teorie+del+complotto"]