","Riaprono i manicomi?",1339420035,[45,79,80],"http://radioblackout.org/tag/ddl-ciccioli/","http://radioblackout.org/tag/psichiatri/",[12,19,17],{"post_content":83},{"matched_tokens":84,"snippet":85,"value":86},[53,52],"di cura. Già la riforma \u003Cmark>Basaglia\u003C/mark> (\u003Cmark>legge\u003C/mark> 180) non è stata applicata","Con il Disegno di \u003Cmark>Legge\u003C/mark> presentato dall’on. Ciccioli per modificare la \u003Cmark>legge\u003C/mark> 180, e approvato in commissione sanità alla Camera, sono previsti trattamenti sanitari\r\n(psichiatrici) “necessari” TSN, prolungati e attuati contro la volontà del cittadino in apposite strutture. Se verrà tradotto in \u003Cmark>legge\u003C/mark> riapre la buia stagione dei manicomi. I manicomi sono stati aboliti, proprio in quanto destinati a riprodurre - per la loro natura - disagio, sofferenza e devianza. Sono stati aboliti perché sono una risposta sbagliata in termini di cura. Già la riforma \u003Cmark>Basaglia\u003C/mark> (\u003Cmark>legge\u003C/mark> 180) non è stata applicata pienamente: troppo spesso il diritto alla salute mentale non è garantito su tutto il territorio nazionale. In modo strisciante si sono riaperte strutture che assomigliano ai vecchi ospedali psichiatrici e troppo spesso l’unica risposta sono i farmaci.\r\nSmantellare la 180 e tornare al manicomio, è una comoda e incivile scorciatoia, che non riconosce dignità e diritti a chi soffre di disagio mentale, e che riduce gli spazi di libertà per tutti. 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Nella seconda parte invece ritorniamo a parlare di cinema con il film \"Cannibal Holocaust\" di Ruggero Deodato, un cult tra i film più censurati della storia per le scene di violenza.\r\n\r\n7 settembre 2018","3 Ottobre 2018","2018-10-17 23:09:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/10/basaglia-200x110.jpg","I podcast di 19e59: puntata del 7 settembre 2018","podcast",1538583517,[147,148,149,150,151,152],"http://radioblackout.org/tag/19-59/","http://radioblackout.org/tag/1980/","http://radioblackout.org/tag/cannibal-holocaust/","http://radioblackout.org/tag/deodato/","http://radioblackout.org/tag/franco-basaglia/","http://radioblackout.org/tag/legge-basaglia/",[154,116,122,118,120,93],"19-59",{"post_content":156,"tags":160},{"matched_tokens":157,"snippet":158,"value":159},[53],"dedicato alla biografia di Franco \u003Cmark>Basaglia\u003C/mark>, morto il 29 agosto del","dopo l'usuale selezione introduttiva di musica italiana l'approfondimento di questa puntata è dedicato alla biografia di Franco \u003Cmark>Basaglia\u003C/mark>, morto il 29 agosto del 1980, psichiatra e neurologo fautore della riforma della disciplina psichiatrica in Italia, alle sue idee si deve la \u003Cmark>legge\u003C/mark> che prende il suo nome suula chiusura dei manicomi. 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Oggi paiono pronti a seminare: sono i fautori del ritorno dei manicomi. La proposta del deputato Ciccioli di riforma della legge 180/78, la cosiddetta “legge Basaglia”, approvata in commissione Affari sociali e sanità reintroduce – nei fatti – pesanti elementi di custodia neo-manicomiale.\r\nUna legge che si configura anche come una sorta di sanatoria verso le innumeri violazioni di una norma che aveva eliminato la reclusione obbligatoria delle persone con disagio psichico. Una norma che viene spesso aggirata, specie al sud, dove i manicomi non sono mai spariti del tutto.\r\nIl testo unico approvato in commissione sostituisce il TSO, trattamento sanitario obbligatorio con il TSN, trattamento sanitario “necessario”, che può avere un’appendice nella reclusione obbligatoria in strutture esterne non ospedaliere per sei mesi prorogabili ad un anno.\r\nSe questa legge passasse si riaprirebbe un’enorme discarica sociale per tutti coloro che non stanno nella norma, che danno fastidio, che vanno tenuti lontani dalla scena sociale. Significativa in questo senso l’introduzione degli arresti domiciliari manicomiali, che permettono alle famiglie di rinchiudere in casa il parente “matto”.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Pierluigi del Collettivo Antipsichiatrico “Antonin Artaud” di Pisa.\r\n\r\nAscolta il suo intervento a radio Blackout: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/06/2012-06-10-manicomi-pierluigi-coll-artaud.mp3|titles=2012 06 10 manicomi pierluigi coll artaud]\r\n\r\nScarica il file\r\n\r\nLa legge 180, la cosiddetta legge “Basaglia”, dal nome dello psichiatra che aveva ispirato con la sua pratica la fine dell’orrore manicomiale, aveva recepito alcuni principi di libertà che una generazione di psichiatri, rigorosamente nemici dell'internamento e della soppressione dell'identità del sofferente psichiatrico, aveva iniziato a sperimentare un decennio prima.\r\nLa legge 180, ovviamente, non recepiva interamente quell'impianto dal momento che questo era basato sulla messa in discussione dei ruoli medici all'interno della psichiatria e su una pratica di accoglienza del sofferente psichiatrico, al quale non doveva essere tolta la libertà. La 180, però, aveva comunque un merito: dichiarava illegittimo l'internamento su semplice richiesta del medico curante, chiudeva quei lager innominabili chiamati manicomio e prevedeva la possibilità della cura attraverso presidi sanitari e ambulatori. Insomma il “matto” cessava di essere una strana bestia, degna al contempo di orrore e pietà, da rinchiudere in appositi luoghi per non turbare la serenità della società \"normale\", per diventare una persona sofferente e in quanto tale depositaria del diritto a essere assistita senza lederne la libertà.\r\nTutto questo non è mai stato applicato fino in fondo: nel centro e nel sud del paese i manicomi non sono mai stati chiusi, i fondi per la deistituzionalizzazione sono sempre stati pochi e risicati. Le ASL, soggetti ai quali competeva la costruzione di presidi e luoghi di cura, hanno sempre evitato di attivarsi in questo senso preferendo investire denaro in affari più lucrosi: non poche delle comunità sorte per sostituire i vecchi manicomi sono state fin troppo simili ai vecchi lager... Nonostante tutto questo, decine di migliaia di persone hanno finalmente trovato una dimensione più umana nella quale vivere, alcune migliaia di loro hanno iniziato un percorso che le ha portate a una maggiore o minore autonomia, altre migliaia hanno potuto evitare la carcerazione a vita in quei luoghi indecenti. Tutto questo non è andato bene a un sacco di gente: non è andato bene agli psichiatri che, tranne le eccezioni che dettero vita alla stagione antipsichiatrica, hanno continuato a maledire una legge che toglieva loro l'assoluto potere sulle vite dei ricoverati, non è andato bene ai custodi dell'ordine sociale che ritengono eretico pensare che una società debba accogliere al proprio interno chi soffre proprio a causa delle storture dell'ordine dominante, non è andato bene, infine, a tutte quelle figure che campano sulle rigide suddivisioni tra \"sani\" e \"malati\", cani da guardia dell'ordine sociale e mentale e ben decisi a perpetuarlo all'infinito. Queste figure e le lobby influenti alle quali hanno dato vita, hanno continuato dall'emissione della legge 180 (1978) fino a oggi a soffiare sul fuoco delle \"povere famiglie abbandonate\" che avrebbero dovuto gestirsi \"il matto in casa\", evitando ovviamente di dire loro che se questo accadeva non era certo colpa della 180 quanto del boicottaggio effettuato proprio contro di essa, lesinando i fondi, impedendo gli inserimenti lavorativi, privando i soggetti psichiatrizzati della possibilità di affittare casa, di avviare relazioni stabili e, in generale, di vivere una vita non diversa dai \"sani\".\r\nLa distruzione della 180 è stata così avviata con la complicità dei pennivendoli di regime, sempre pronti a denunciare i delitti commessi dai \"fuori di testa\" e a richiedere l'immediato ritorno dell'internamento coatto. 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Le ultime leggi regionali che hanno riordinato in tutta Italia il settore hanno, infine, privilegiato le riduzioni della spesa, la costruzione di strutture residenziali per la cura della sofferenza psichiatrica gestite dalle vecchie figure mediche e con presenza di personale educativo ridotta al minimo e la centralità del ruolo dello psichiatra nel determinare il percorso istituzionale dell'utente.\r\nDulcis in fundo è stata riordinata la figura dell'educatore il quale è stato privato di tutte le competenze propriamente educative per trasformarlo in una figura assistenziale non diversa dall'infermiere o dall'assistente domiciliare. In pratica un altro controllore sociale sottoposto agli ordini dello psichiatra di turno, senza possibilità progettuali e incaricato di impedire qualsiasi progresso o autonomia delle persone affidategli. Insomma il \"matto\" è già tornato quello di prima: una bestia da rinchiudere e sul cui fascicolo scrivere: \"fine pena mai\".\r\nUna follia. 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Dalle 10,45 alle 12,45. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n2018 04 20 anarres\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\n La calda primavera francese. Continuano gli scioperi, mentre cresce il numero di università occupate. A Notre Dames de Lande abitanti della Zad e solidali resistono da dodici giorni ai durissimi attacchi della polizia.\r\nCde ne ha parlato Gianni Carrozza, corrispondente da Parigi di Collegamenti redattore di radio Paris Plurielle, dove conduce “Vive la Sociale!”\r\n\r\nIl manicomio non è mai finito: si è diffuso sul territorio. Cambiano i nomi, cambia poco nel dispositivo che traveste in malattia da curare la repressione verso le persone che non si sanno adattare alle regole sociali, che non sopportano il male di vivere che accompagna la condizione umana, che non hanno reti sociali che le sostengano.\r\nVenerdì 27 aprile il collettivo antipsichiatrico Francesco Mastrogiovanni promuove una serata sui “Nuovi Manicomi”. Interverrà Nicola Valentino, autore di “Istituzioni post manicomiali”.\r\nRaffaella del Mastrogiovanni ci presenta l’iniziativa. \r\n\r\nLa lotta degli anarchici contro il fascismo comincia negli anni Venti e non finisce il 25 aprile 1945.\r\nLa scorsa settimana Franco Schirone ci ha parlato degli Arditi del popolo. Questa settimana ci ha raccontato della lotta anarchica durante la dittatura, l’occupazione nazista e la repubblica di Salò. Franco è uno storico, curatore de “La resistenza sconosciuta”: questa sera sarà a Torino per introdurre la serata sugli anarchici contro il fascismo.\r\n\r\n25 aprile. La memoria di ieri nelle lotte di oggi: un filo che si intreccia per le strade dei nostri quartieri, dove soffia il vento della guerra sociale\r\n\r\nLe frontiere invisibili. Mercoledì 18 aprile dentro e fuori dalla stazione di Porta Nuova c’è stata un’azione di lotta per rompere il silenzio, spezzare il muro dell’indifferenza.\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 20 aprile\r\n ore 21 \r\n alla Fat in corso Palermo 46\r\nAnarchici contro il fascismo. Dagli arditi del popolo alla resistenza e oltre.\r\nInterverrà Franco Schirone, storico, curatore de “La Resistenza sconosciuta” uscito nelle edizioni Zero in Condotta.\r\n\r\nMercoledì 25 aprile\r\n ore 15\r\n ricordo, fiori, info antifascista alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\n in corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\n\r\nA seguire…\r\nNell’ambito dell’iniziativa di Fenix ai giardini irreali (se piove a parco Dora)\r\nLe frontiere invisibili che segnano la città.\r\nMilitari e poliziotti selezionano chi può viaggiare e chi no, chi può scegliere di muoversi e chi deve restare impigliato nelle maglie di dispositivo repressivo tanto potente quanto impalpabile. La frontiera attraversa la città, si inerpica sui monti, incatena le vite di tanta gente.\r\nA cura dell’assemblea antimilitarista\r\n\r\nVenerdì 27 aprile\r\n ore 21 alla FAT\r\n in corso Palermo 46\r\n I nuovi manicomi\r\nA quarant’anni dalla loro chiusura, le gabbie dei matti ci sono ancora. Ovunque.\r\nIntroduce la serata Nicola Valentino, autore, tra gli altri, di “Istituzioni post manicomiali”\r\nOrganizza il collettivo antipsichiatrico “Francesco Mastrogiovanni”\r\n\r\nPrimo maggio anarchico\r\n Spezzone rosso e nero al corteo – ore 8,30 piazza Vittorio\r\n Pranzo del Primo Maggio in corso Palermo 46\r\n\r\nDomenica 6 maggio\r\n ore 17,30 \r\n in corso Palermo 46\r\nAnarchia e canzone d’autore da Brassens a Ferrè\r\nParole e musica di Alessio Lega\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, si fanno ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","20 Aprile 2018","2018-10-17 22:58:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/catene-col-200x110.jpg","Anarres del 20 aprile. Primavera francese. Il manicomio diffuso. Anarchici contro il fascismo: la dittatura, l’esilio, la lotta armata, la “libertà”. 25 aprile: la memoria di ieri nelle lotte di oggi. Porta Nuova: azione contro le frontiere invisibili...",1524237298,[242,243,244,245,152,203,246,247,248,249,250,251],"http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/frontiere/","http://radioblackout.org/tag/ilio-baroni/","http://radioblackout.org/tag/istituzioni-post-manicomiali/","http://radioblackout.org/tag/nuovi-manicomi/","http://radioblackout.org/tag/repressiojne/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-air-france/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-ferrovieri-sncf/","http://radioblackout.org/tag/universita-occupate/","http://radioblackout.org/tag/zad/",[253,254,255,256,93,112,257,258,124,128,126,114],"francia","frontiere","Ilio Baroni","istituzioni post - manicomiali","nuovi manicomi","repressiojne",{"tags":260},[261,263,265,267,269,271,273,275,277,279,281,283],{"matched_tokens":262,"snippet":253,"value":253},[],{"matched_tokens":264,"snippet":254,"value":254},[],{"matched_tokens":266,"snippet":255,"value":255},[],{"matched_tokens":268,"snippet":256,"value":256},[],{"matched_tokens":270,"snippet":175,"value":175},[52,171],{"matched_tokens":272,"snippet":112,"value":112},[],{"matched_tokens":274,"snippet":257,"value":257},[],{"matched_tokens":276,"snippet":258,"value":258},[],{"matched_tokens":278,"snippet":124,"value":124},[],{"matched_tokens":280,"snippet":128,"value":128},[],{"matched_tokens":282,"snippet":126,"value":126},[],{"matched_tokens":284,"snippet":114,"value":114},[],[286],{"field":22,"indices":287,"matched_tokens":288,"snippets":290,"values":291},[131],[289],[52,171],[175],[175],{"best_field_score":188,"best_field_weight":189,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":33,"score":293,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":33},"1157451471441625193",{"document":295,"highlight":315,"highlights":335,"text_match":60,"text_match_info":347},{"comment_count":33,"id":296,"is_sticky":33,"permalink":297,"podcastfilter":298,"post_author":299,"post_content":300,"post_date":301,"post_excerpt":39,"post_id":296,"post_modified":302,"post_thumbnail":303,"post_title":304,"post_type":144,"sort_by_date":305,"tag_links":306,"tags":311},"82158","http://radioblackout.org/podcast/45-anni-di-legge-basaglia-del-16-05-2023/",[104],"ricongiunzioni","A pochi giorni dai festeggiamenti del 45esimo anniversario della storica legge 180 per la chiusura dei manicomi, torniamo in onda con una puntata dedicata all'antipsichiatria.\r\n\r\nCominciamo con la lettura di un articolo di Napoli Monitor: L’odore del manicomio. 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