","L’Italia in guerra: dal porto di Genova alla Fondazione Leonardo Med-Or","post",1637071341,[61,62,63,64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/amtimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/carichi-drmi/","http://radioblackout.org/tag/compagnia-saudita-bahri/","http://radioblackout.org/tag/complesso-militare-industriale/","http://radioblackout.org/tag/leonardo-med-or/","http://radioblackout.org/tag/marco-minniti/","http://radioblackout.org/tag/think-tank/",[28,26,30,32,17,15,24],{"post_content":70,"post_title":76,"tags":79},{"matched_tokens":71,"snippet":74,"value":75},[72,73],"Leonardo","Med-Or","ha dato vita alla Fondazione \u003Cmark>Leonardo\u003C/mark> \u003Cmark>Med-Or\u003C/mark>, un think tank che si","Un cargo della compagnia saudita Bahri è partito dal porto di Genova, pieno di carri armati statunitensi destinati alla guerra dell’Arabia saudita contro lo Yemen. L’area di attracco è stata pesantemente militarizzata per impedire contestazioni da parte dei lavoratori del porto, resisi protagonisti nel recente passato di scioperi e azioni dirette.\r\n\r\n\u003Cmark>Leonardo\u003C/mark>, il colosso armiero italiano, ha dato vita alla Fondazione \u003Cmark>Leonardo\u003C/mark> \u003Cmark>Med-Or\u003C/mark>, un think tank che si colloca tra centro studi e di ricerca, laboratorio di comunicazione e istituto d'investigazione nonché gabinetto strategico diretta emanazione dei produttori d’armi. Un incrocio di interessi volto a costruire una rete fitta che connetta la ricerca universitaria con l’informazione, la progettazione con la politica, rigorosamente in bilico tra destra e sinistra.\r\n“La Fondazione \u003Cmark>Med-Or\u003C/mark> nasce per iniziativa di \u003Cmark>Leonardo\u003C/mark> Spa nella primavera del 2021 con l’obiettivo di promuovere attività culturali, di ricerca e formazione scientifica, al fine di rafforzare i legami, gli scambi e i rapporti internazionali tra l’Italia e i Paesi dell’area del Mediterraneo allargato fino al Sahel, Corno d’Africa e Mar Rosso (“Med”) e del Medio ed Estremo Oriente (“Or”)” Questa la descrizione della nuova creatura tratta dal sito di \u003Cmark>Leonardo\u003C/mark>. La mappa tracciata corrisponde con gli interessi dell’Italia in Africa e medio oriente.\r\nA capo della Fondazione Marco Minniti, ex ministro dell’Interno che, lasciato dopo vent’anni il parlamento, mette a disposizione le sue vaste competenze nel settore. Ne sanno qualcosa i migranti affogati nel Mediterraneo.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, insegnante, antimilitarista, blogger\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-16-mazzeo-bahri-e-fond-leonardo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":77,"snippet":78,"value":78},[72,73],"L’Italia in guerra: dal porto di Genova alla Fondazione \u003Cmark>Leonardo\u003C/mark> \u003Cmark>Med-Or\u003C/mark>",[80,82,84,86,88,93,95],{"matched_tokens":81,"snippet":28},[],{"matched_tokens":83,"snippet":26},[],{"matched_tokens":85,"snippet":30},[],{"matched_tokens":87,"snippet":32},[],{"matched_tokens":89,"snippet":92},[90,91],"leonardo","med-or","\u003Cmark>leonardo\u003C/mark> \u003Cmark>med-or\u003C/mark>",{"matched_tokens":94,"snippet":15},[],{"matched_tokens":96,"snippet":24},[],[98,103,106],{"field":35,"indices":99,"matched_tokens":100,"snippets":102},[39],[101],[90,91],[92],{"field":104,"matched_tokens":105,"snippet":78,"value":78},"post_title",[72,73],{"field":107,"matched_tokens":108,"snippet":74,"value":75},"post_content",[72,73],1157451471441625000,{"best_field_score":111,"best_field_weight":112,"fields_matched":113,"num_tokens_dropped":47,"score":114,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",{"document":116,"highlight":131,"highlights":143,"text_match":109,"text_match_info":151},{"cat_link":117,"category":118,"comment_count":47,"id":119,"is_sticky":47,"permalink":120,"post_author":50,"post_content":121,"post_date":122,"post_excerpt":53,"post_id":119,"post_modified":123,"post_thumbnail":124,"post_thumbnail_html":125,"post_title":126,"post_type":58,"sort_by_date":127,"tag_links":128,"tags":130},[44],[46],"75124","http://radioblackout.org/2022/04/luniversita-italiana-va-alla-guerra/","L’agenda della politica estera e di difesa è sempre più condizionata dalle holding dell’energia e dei sistemi d’arma mentre si afferma il modello-sistema militare, industriale, finanziario, accademico e della ricerca. Militarizzazione della società e dell’economia e militarizzazione dell’università e della didattica, processi paralleli che si autoalimentano.\r\nNon c’è documento programmatico o di bilancio degli ultimi anni in cui non compaia almeno una volta il concetto Cultura della Difesa. Per comprenderne le origini e il significato bisogna andare al testo della legge n.124 del 2007 con cui sono stati “riformati” i servizi segreti. Tra gli obiettivi della nuova architettura d’intelligence viene specificato quello di “far crescere la consapevolezza per i temi dell’interesse nazionale, e della sua difesa, in tutte le declinazioni che esso assume di fronte alle sfide della globalizzazione e alle minacce transnazionali che arrivano dentro il sistema Paese mettendo a rischio la sua integrità patrimoniale e industriale, la sua competitività, la sicurezza delle sue infrastrutture e dei sistemi informativi”.\r\nIl 24 febbraio, mentre cominciava l’invasione dell’Ucraina, a Roma veniva firmato di un Protocollo di intesa tra i rappresentanti della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e la Fondazione Leonardo Med-Or, istituita dall’omonima holding del complesso militare-industriale al fine di “promuovere attività culturali, di ricerca e formazione scientifica, al fine di rafforzare i legami, gli scambi e i rapporti internazionali tra l’Italia e i Paesi dell’area del Mediterraneo allargato fino al Sahel, Corno d’Africa e Mar Rosso (Med) e del Medio ed Estremo Oriente (Or). A capo di Leonardo Med-Or i vertici del gruppo industriale a capitale statale hanno chiamato l’ex ministro dell’interno Marco Minniti, un nome, un programma.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, antimilitarista, insegnante, blogger\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/2022-04-26-mazzeo-uni-med-or.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","26 Aprile 2022","2022-04-26 14:58:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/med-or-crui-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"188\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/med-or-crui-300x188.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/med-or-crui-300x188.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/med-or-crui-1024x640.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/med-or-crui-768x480.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/med-or-crui-1536x960.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/04/med-or-crui.jpeg 1728w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L’università italiana va alla guerra",1650985127,[65,66,129],"http://radioblackout.org/tag/universita-e-industria-bellica/",[17,15,34],{"post_content":132,"tags":136},{"matched_tokens":133,"snippet":134,"value":135},[72,73],"Italiane (CRUI) e la Fondazione \u003Cmark>Leonardo\u003C/mark> \u003Cmark>Med-Or\u003C/mark>, istituita dall’omonima holding del complesso","L’agenda della politica estera e di difesa è sempre più condizionata dalle holding dell’energia e dei sistemi d’arma mentre si afferma il modello-sistema militare, industriale, finanziario, accademico e della ricerca. 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Se la relazione circolare tra ricerca civile e apparato militare ha finalmente ricevuto una certa attenzione, la penetrazione della guerra nei gradi inferiori di istruzione sembrava passare sotto traccia, finché hanno iniziato a moltiplicarsi momenti di protesta e conflitto in diverse città, in ultimo all'istituto Prever di Pinerolo. In effetti se lo Stato di Israele viene giustamente analizzato come paradigma rispetto al legame tra Università e Difesa, in cui ricerca civile e apparato militare si fondono in rapporti tali da rendere il termine “duale”, basato su una dicotomia tra ricerca buona e cattiva, fuorviante, meno si sa delle sue politiche rispetto ai gradi inferiori di istruzione. Sin dagli albori del sionismo l’educazione ha avuto un ruolo centrale ed oggi le scuole rappresentano un bacino di reclutamento e di indottrinamento fondamentale per sostenere la guerra dello stato coloniale. Non solo insegnamenti volti a cancellare l’idea dell’occupazione e dei palestinesi dall’ordine del pensiero, ma anche, ad esempio, lo scouting bellico nelle scuole, per integrare studenti e studentesse particolarmente “promettenti” in unità militari come la 8200, élite della cyber warfare.\r\n\r\nSpostandoci a queste latitudini, mercoledì 13 marzo la scuola superiore \"Baldessano-Roccati\" di Carmagnola (Torino) ospiterà una conferenza dal titolo \"I simboli della patria: la Bandiera e la Costituzione\". Si tratta una delle prime iniziative pubbliche del progetto PATRES, finanziato dalla Regione Piemonte con i fondi per l'invecchiamento attivo. L'obiettivo è quello di portare i veterani combattenti nelle aule ad insegnare l'amor patrio.\r\n\r\nIn proposito segnaliamo un volantino che sta circolando in questi giorni.\r\n\r\n\r\n\r\nNe abbiamo parlato con una studentessa di una scuola superiore di Torino:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/patres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nE' poi prevista prevista per questo venerdì 15 marzo alle 20 un'iniziativa contro la scuola in guerra organizzata dall'Assemblea antimilitarista di Pinerolo. Dal volantino di lancio si legge: \"Fuori dalla scuola il decreto Rave, il decreto Cavano e le manganellate sui manifestanti. Dentro, la scuola precipita in una spirale di autoritarismo e controllo totalitario. Attraverso programmi di repressione del dissenso, attraverso la continua presenza delle forze dell'ordine e dei corpi millitari (perfino in veste di modello educativo), lo Stato investe tutto sull'indottrinamento, sul pensiero unico, sul conformismo e la cieca obbedienza, sulla militarizzazione delle giovani generazioni.\"\r\n\r\nNe abbiamo parlato con una compagna dell'assemblea:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/pinerolo.mp3\"][/audio]","11 Marzo 2024","2024-03-11 14:58:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/kids-woodrow-wilson-hs-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"220\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/kids-woodrow-wilson-hs-300x220.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/kids-woodrow-wilson-hs-300x220.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/kids-woodrow-wilson-hs-1024x750.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/kids-woodrow-wilson-hs-768x563.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/kids-woodrow-wilson-hs.jpg 1500w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Contro PATRES e la scuola in guerra, da Carmagnola a Pinerolo",1710168005,[169,170,171],"http://radioblackout.org/tag/contro-la-scuola-in-guerra/","http://radioblackout.org/tag/militarizzazione/","http://radioblackout.org/tag/patres/",[173,174,175],"contro la scuola in guerra","militarizzazione","PATRES",{"post_content":177},{"matched_tokens":178,"snippet":179,"value":180},[73,72],"annunciato le dimissioni dalla Fondazione \u003Cmark>Med-Or\u003C/mark> di \u003Cmark>Leonardo\u003C/mark> Spa. 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Gran parte di queste saranno profili STEM ma in Italia facciamo fatica a trovarli e non possiamo prenderli da altri Paesi perché comunque ci occupiamo anche di sicurezza nazionale. E quindi alle Università dico che sullo STEM serve sforzo particolare perché il rischio è di rimanere a secco di neuroni\". Queste le parole di Cingolani, ex Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica ed attuale Amministratore delegato di Leonardo Spa, primo produttore di armi nell'Unione Europea.\r\n\r\nChe l'ambito dell'istruzione sia un terreno centrale su cui si sta giocando la partita della mobilitazione bellica generale, è qualcosa che abbiamo sottolineato a più riprese da questi microfoni. Solo nell'ultimo periodo si sono susseguite una serie di notizie quali la protesta degli studenti dell'Istituto Diaz di Genova contro l'ennesima giornata di orientamento professionale in cui si propone una carriera nelle forze dell'ordine, proprio nella scuola dove è avvenuto il massacro durante il G8 di Genova; il Ministro Valditara che annuncia verifiche sui libri scolastici di storia e geografia perchè a suo dire darebbero una versione distorta dei fatti su Russia e Ucraina; i bambini della scuola dell’infanzia “Abracadabra” di Brescia che il 19 marzo sono stati accompagnati dai loro papà alla scoperta del 6° Stormo dell’Aeronautica militare di Ghedi. Unica nota di colore, il segno della pistola fatto all'indirizzo della premier Meloni da parte di uno studente in visita al Senato. Quando la guerra viene interpretata come guerra contro i padroni...\r\n\r\nNel frattempo si moltiplicano i blocchi e le contestazioni da parte di studenti e studentesse che individuano nell'Università e nel sistema della ricerca italiano un tassello fondamentale delle guerre in corso e in particolare del genocidio perpetrato dallo Stato d'Israele a Gaza. La scorsa settimana alcuni studenti hanno interrotto il Senato Accademico ed hanno ottenuto che l'Università di Torino non partecipi al bando MAECI dell'accordo di cooperazione Italia-Israele, attirandosi le accuse di antisemitismo da parte della potente Comunità ebraica cittadina. Si tratta del primo importante precedente in Italia sul tema, dopo le dimissioni del rettore Bronzini dell'Università di Bari dalla commissione scientifica di Med-Or/Leonardo.\r\n\r\nMomenti di rottura rispetto alla ordinaria normalità delle relazioni tra Accademia e mondo militare. Recente è la nomina a rettore del Politecnico di Torino di Stefano Corgnati, ex presidente di Ithaca Srl, l'azienda che fa parte degli accordi tra Politecnico e Frontex.\r\n\r\nPer continuare a costruire il boicottaggio accademico è stata chiamata un'assemblea aperta per domani, 26 marzo, alle 17.00, al Campus Einaudi.\r\n\r\nNe parliamo con Olivia di Progetto Palestina:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/boicottaggiounito.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","25 Marzo 2024","2024-03-25 17:21:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/112738816-02ca4822-c00f-484f-962c-5eab8b8a70f3-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/112738816-02ca4822-c00f-484f-962c-5eab8b8a70f3-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/112738816-02ca4822-c00f-484f-962c-5eab8b8a70f3-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/112738816-02ca4822-c00f-484f-962c-5eab8b8a70f3-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/112738816-02ca4822-c00f-484f-962c-5eab8b8a70f3-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/112738816-02ca4822-c00f-484f-962c-5eab8b8a70f3-1536x864.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/112738816-02ca4822-c00f-484f-962c-5eab8b8a70f3.jpg 1920w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L'università è guerra. Sul boicottaggio a Unito",1711384715,[203,204,205,206,207,208],"http://radioblackout.org/tag/boicottaggio/","http://radioblackout.org/tag/genocidio/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/polito/","http://radioblackout.org/tag/unito/",[210,211,212,213,22,20],"boicottaggio","genocidio","guerra","Israele",{"post_content":215},{"matched_tokens":216,"snippet":217,"value":218},[72],"Nei prossimi cinque anni \u003Cmark>Leonardo\u003C/mark> assumerà 26 mila persone. Gran","\"Nei prossimi cinque anni \u003Cmark>Leonardo\u003C/mark> assumerà 26 mila persone. Gran parte di queste saranno profili STEM ma in Italia facciamo fatica a trovarli e non possiamo prenderli da altri Paesi perché comunque ci occupiamo anche di sicurezza nazionale. E quindi alle Università dico che sullo STEM serve sforzo particolare perché il rischio è di rimanere a secco di neuroni\". Queste le parole di Cingolani, ex Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica ed attuale Amministratore delegato di \u003Cmark>Leonardo\u003C/mark> Spa, primo produttore di armi nell'Unione Europea.\r\n\r\nChe l'ambito dell'istruzione sia un terreno centrale su cui si sta giocando la partita della mobilitazione bellica generale, è qualcosa che abbiamo sottolineato a più riprese da questi microfoni. Solo nell'ultimo periodo si sono susseguite una serie di notizie quali la protesta degli studenti dell'Istituto Diaz di Genova contro l'ennesima giornata di orientamento professionale in cui si propone una carriera nelle forze dell'ordine, proprio nella scuola dove è avvenuto il massacro durante il G8 di Genova; il Ministro Valditara che annuncia verifiche sui libri scolastici di storia e geografia perchè a suo dire darebbero una versione distorta dei fatti su Russia e Ucraina; i bambini della scuola dell’infanzia “Abracadabra” di Brescia che il 19 marzo sono stati accompagnati dai loro papà alla scoperta del 6° Stormo dell’Aeronautica militare di Ghedi. Unica nota di colore, il segno della pistola fatto all'indirizzo della premier Meloni da parte di uno studente in visita al Senato. Quando la guerra viene interpretata come guerra contro i padroni...\r\n\r\nNel frattempo si moltiplicano i blocchi e le contestazioni da parte di studenti e studentesse che individuano nell'Università e nel sistema della ricerca italiano un tassello fondamentale delle guerre in corso e in particolare del genocidio perpetrato dallo Stato d'Israele a Gaza. La scorsa settimana alcuni studenti hanno interrotto il Senato Accademico ed hanno ottenuto che l'Università di Torino non partecipi al bando MAECI dell'accordo di cooperazione Italia-Israele, attirandosi le accuse di antisemitismo da parte della potente Comunità ebraica cittadina. Si tratta del primo importante precedente in Italia sul tema, dopo le dimissioni del rettore Bronzini dell'Università di Bari dalla commissione scientifica di \u003Cmark>Med-Or\u003C/mark>/Leonardo.\r\n\r\nMomenti di rottura rispetto alla ordinaria normalità delle relazioni tra Accademia e mondo militare. Recente è la nomina a rettore del Politecnico di Torino di Stefano Corgnati, ex presidente di Ithaca Srl, l'azienda che fa parte degli accordi tra Politecnico e Frontex.\r\n\r\nPer continuare a costruire il boicottaggio accademico è stata chiamata un'assemblea aperta per domani, 26 marzo, alle 17.00, al Campus Einaudi.\r\n\r\nNe parliamo con Olivia di Progetto Palestina:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/boicottaggiounito.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[220],{"field":107,"matched_tokens":221,"snippet":217,"value":218},[72],1155199637401895000,{"best_field_score":224,"best_field_weight":187,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":47,"score":225,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":19},"1112369528832","1155199637401895025",6646,{"collection_name":58,"first_q":17,"per_page":228,"q":17},6,{"facet_counts":230,"found":113,"hits":262,"out_of":382,"page":19,"request_params":383,"search_cutoff":36,"search_time_ms":113},[231,241],{"counts":232,"field_name":239,"sampled":36,"stats":240},[233,235,237],{"count":19,"highlighted":234,"value":234},"anarres",{"count":19,"highlighted":236,"value":236},"frittura mista",{"count":19,"highlighted":238,"value":238},"Bello come una prigione che brucia","podcastfilter",{"total_values":113},{"counts":242,"field_name":35,"sampled":36,"stats":260},[243,245,246,247,249,250,252,254,256,258],{"count":19,"highlighted":244,"value":244},"droni",{"count":19,"highlighted":91,"value":91},{"count":19,"highlighted":212,"value":212},{"count":19,"highlighted":248,"value":248},"minniti",{"count":19,"highlighted":90,"value":90},{"count":19,"highlighted":251,"value":251},"Elon Musk",{"count":19,"highlighted":253,"value":253},"solidarietà",{"count":19,"highlighted":255,"value":255},"killer robots",{"count":19,"highlighted":257,"value":257},"intelligenza artificiale",{"count":19,"highlighted":259,"value":259},"frittura mista radio fabbrica",{"total_values":261},10,[263,335,358],{"document":264,"highlight":286,"highlights":317,"text_match":330,"text_match_info":331},{"comment_count":47,"id":265,"is_sticky":47,"permalink":266,"podcastfilter":267,"post_author":268,"post_content":269,"post_date":270,"post_excerpt":53,"post_id":265,"post_modified":271,"post_thumbnail":272,"post_title":273,"post_type":274,"sort_by_date":275,"tag_links":276,"tags":285},"85212","http://radioblackout.org/podcast/leonardo-med-or-onu-e-killer-robots/",[238],"bellocome","Estratti da Bello Come Una Prigione Che Brucia > > > novembre 2023\r\n\r\n \r\n\r\nIL DRONE CONTEST DI LEONARDO\r\n\r\nDa alcuni anni, a Torino si consuma il Drone Contest di Leonardo: un’occasione per la principale industria bellico-sorvegliante italiana di consolidare la propria simbiosi con l’apparato accademico nazionale (e progressivamente internazionale).\r\n\r\nAl di là della dimensione politica, questo evento rappresenta un contesto di selezione e incubazione di tecnologie funzionali allo sviluppo di sistemi d’arma autonomi da applicare negli scenari di guerra o alle frontiere:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/BCUPCB_drone-contest23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nFONDAZIONE MED-OR\r\n\r\nInsieme a Eni, Leonardo è parte integrante della politica estera italiana; 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Un'appassionata e appassionante introduzione alle idee e alla vita dell'anarchico Pëtr Kropotkin, in occasione del centesimo anniversario della morte.\r\nCe ne ha parlato Selva Varengo, curatrice del testo.\r\n\r\nVerso il corteo antimilitarista del 20 novembre a Torino\r\nLotte antimilitariste in Sicilia: dal Muos alla base di Sigonella.\r\nNe abbiamo parlato con Pippo Gurrieri del movimento No Muos\r\n\r\nTutti gli uomini della Fondazione \u003Cmark>Leonardo\u003C/mark> sistemi d’arma, intelligence e C.\r\nLa Fondazione \u003Cmark>Leonardo\u003C/mark> \u003Cmark>MED-OR\u003C/mark> è l’ultimo coniglio uscito dal cappello dei produttori di armi e della politica istituzionale, trasversalmente da sinistra a destra.\r\nA capo dell’ufficio immagine, una vecchia conoscenza, l’ex ministro dell’Interno Minniti. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 20 novembre\r\nCorteo antimilitarista\r\nore 14,30 Porta Palazzo – Corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nContro i mercanti d’armi, le fabbriche di morte e le basi militari\r\nContro l’Aerospace & defence meetings\r\nContro la spesa di guerra e le missioni militari all’estero\r\nContro il colonialismo tricolore, boicottiamo l’ENI\r\nContro la guerra ai migranti e ai poveri\r\nContro la violenza sessista di ogni esercito\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere\r\n\r\nSabato 27 novembre\r\nGiornata contro la violenza sessista degli eserciti\r\nPunto info al Balon dalle 10,30\r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeting – mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale. 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[354],{"field":107,"matched_tokens":355,"snippet":351,"value":352},[72,294],{"best_field_score":332,"best_field_weight":187,"fields_matched":19,"num_tokens_dropped":47,"score":357,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":47},"1157451471441100913",{"document":359,"highlight":373,"highlights":378,"text_match":184,"text_match_info":381},{"comment_count":47,"id":360,"is_sticky":47,"permalink":361,"podcastfilter":362,"post_author":363,"post_content":364,"post_date":365,"post_excerpt":53,"post_id":360,"post_modified":366,"post_thumbnail":367,"post_title":368,"post_type":274,"sort_by_date":369,"tag_links":370,"tags":372},"98376","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-03-06-2025/",[236],"fritturamista","Il primo argomento della puntata è stato quello della scuola, infatti con Lucia di Assemblea Scuola Torino, ospite con noi negli studi di Radio Blackout, abbiamo parlato dell'evento del 4 giugno dal titolo \"A difesa della scuola pubblica e democratica\". Questo momento è nato dalla volontà diffusa del personale scolastico organizzato in diversi collettivi locali e col sindacalismo di base, di non sottostare alle regole calate dal Ministro dell'istruzione e del merito sempre più stringenti, oltre che a non rassegnarsi all'andazzo generale creato da dirigenti scolastici sempre più autoritari. Infatti sulla spinta nata dal rifiuto ad un incontro chiesto all'Ufficio Scolastico Regionale, durante uno scorso sciopero lanciato da cub e cgils, da parte di insegnanti e genitori del Norberto Rosa di Susa, riguardo a seri problemi sollevati rispetto alla democraticità delle decisioni prese nell'istituto, si è scelto di indire un'ulteriore presidio sotto la sede dell'USR proprio per mercoledì 4 giugno alle h 14:30. Più tardi si creerà un momento di dibattito e convivialità in piazza Carlo Felice, sempre a Torino, proprio per far capire che i problemi di chi lavora a scuola sono a cascata i problemi di tutta una comunità, dagli alunni e alunne, ai genitori e non solo. In parallelo è stato lanciato un riguardo alle rivendicazioni sopra citate, che vi invitiamo a compilare direttamente QUI\r\n\r\nOppure se non volete compilare direttamente voi il form, potete mandare una mail con i vostri dati a: assemblea.scuola.to@gmail.com\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/F_m_03_06_Lucia-Assemblea-Scuola-Torino-su-manifestazione-4-giugno.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto sullo sciopero che si è svolto il 3 giugno a livello nazionale di tutti i lavoratori e lavoratrici di Poste Italiane, di seguito il loro appello:\r\n\r\n \r\n\r\n\"In questi giorni la CGIL e l UIL denunciano la pessima condizione che si vive in Poste Italiane, quella che per anni hanno contribuito a determinare. Gli stessi anni in cui il sindacalismo di base conflittuale di quest'azienda denunciava e lottava per quella manciata di rivendicazioni che solo ora, per esercizio di ricollocazione nel mercato sindacale, mettono in fila e ne fanno uno sciopero.\r\n\r\nLamentano l'esclusione, l'assenza di democrazia e pluralismo. Eppure, loro, con gli storici compagni di merende, hanno operato l'esclusione del sindacalismo non connivente, non dai tavoli di concertazione di cui questi poco sono interessati, ma ancora peggio, dalle agibilità politico sindacali sui luoghi di lavoro partendo dalla legge 146/90 (Denominata addirittura legge anticobas) di cui i sindacati concertativi si sono fatti sostenitori e a seguire con il T.U. sulla rappresentanza 2014 volti a limitare fortemente le possibilità d'azione di chi si è storicamente posto in contrarietà alla loro visione sempre più aderente a quelle aziendali e di cui la CISL, senza'altro, ne è iconica portabandiera.\r\n\r\nE' evidente a chiunque, e per loro stessa ammissione, che l'unico terreno di interesse delle proclamanti è proprio quello della concertazione dalla quale si trovano momentaneamente messi in disparte. Non siamo fiduciosi, abbiamo imparato a non esserlo, ma auspichiamoci che questa postura conflittuale venga mantenuta e che non sia solo di circostanza.\r\n\r\nArrivano tardi, almeno di 20 anni su quelle che sono state le nostre rivendicazioni, peraltro quelle meno radicali, sulle quali noi insistiamo da sempre e per le quali da sempre intraprendiamo azioni di lotta e scioperi.\r\n\r\nLE STESSE RAGIONI CHE CI PORTANO A SCIOPERARE ANCORA UNA VOLTA, CON LA FORZA DELLA COERENZA, IL 3 GIUGNO 2025:\r\n\r\n \tRipubblicizzazione di Poste Italiane e difesa del servizio uniersale\r\n \tAssunzione di tutti i CTD per colmare la cronica mancanza di risorse e che abbatta le richieste di flessibilità\r\n \tBasta precariato in Poste\r\n \tNo alle continue riorganizzazioni al solo scopo di tagliare il personale\r\n \tNo alle continue pressioni aziendali e al continuo ricorso ai provvedimenti disciplinari\r\n \tAumenti dei salari diretti e azzeramento dei sistemi di welfare aziendale\r\n \tRefistribuzione (a chi lavora) dei premi ad personam e bonus ed incentivi ai manager\r\n\r\nMa altre, più e per noi fondamentali si sommano nel contesto dello scenario internazionale e del meschino contributo che l'azienda per la quale lavoriamo sta dando al genocidio in atto in Palestina:\r\n\r\n \tFuori Poste dalla fondazione Med-Or di \"Leonardo\"\r\n \tSospensione immediata del trasporto di prodotti dual-use a scopo civile e bellico verso Israele\r\n\r\nFUORI POSTE DAL MASSACRO IN PALESTINA. NOI NON SIAMO COMPLICI\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/F_m_03_06_Nunzia-Cobas-Poste-su-sciopero-3-giugno.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nAnche il terzo argomento della puntata è stato quello della scuola, infatti abbiamo presentato una nuova serie podcast che come trasmissione e come radio abbiamo creato con l'ausilio di Serena Tusini del Sindacato Sociale di Base che riguarda proprio le trasformazioni avvenute ed in atto nel mondo dell'istruzione e della ricerca, dal titolo \"Dietro alla lavagna\". Ecco il primo episodio \"Le multinazionali all'assalto della scuola pubblica\".\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/Dietro-alla-lavagna-pt.1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","4 Giugno 2025","2025-06-04 15:32:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/insegnante-scuola-riconoscere-11-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 03/06/2025",1749051017,[371],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[259],{"post_content":374},{"matched_tokens":375,"snippet":376,"value":377},[73,72],"Palestina:\r\n\r\n \tFuori Poste dalla fondazione \u003Cmark>Med-Or\u003C/mark> di \"\u003Cmark>Leonardo\u003C/mark>\"\r\n \tSospensione immediata del trasporto di","Il primo argomento della puntata è stato quello della scuola, infatti con Lucia di Assemblea Scuola Torino, ospite con noi negli studi di Radio Blackout, abbiamo parlato dell'evento del 4 giugno dal titolo \"A difesa della scuola pubblica e democratica\". 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Più tardi si creerà un momento di dibattito e convivialità in piazza Carlo Felice, sempre a Torino, proprio per far capire che i problemi di chi lavora a scuola sono a cascata i problemi di tutta una comunità, dagli alunni e alunne, ai genitori e non solo. 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Eppure, loro, con gli storici compagni di merende, hanno operato l'esclusione del sindacalismo non connivente, non dai tavoli di concertazione di cui questi poco sono interessati, ma ancora peggio, dalle agibilità politico sindacali sui luoghi di lavoro partendo dalla legge 146/90 (Denominata addirittura legge anticobas) di cui i sindacati concertativi si sono fatti sostenitori e a seguire con il T.U. sulla rappresentanza 2014 volti a limitare fortemente le possibilità d'azione di chi si è storicamente posto in contrarietà alla loro visione sempre più aderente a quelle aziendali e di cui la CISL, senza'altro, ne è iconica portabandiera.\r\n\r\nE' evidente a chiunque, e per loro stessa ammissione, che l'unico terreno di interesse delle proclamanti è proprio quello della concertazione dalla quale si trovano momentaneamente messi in disparte. Non siamo fiduciosi, abbiamo imparato a non esserlo, ma auspichiamoci che questa postura conflittuale venga mantenuta e che non sia solo di circostanza.\r\n\r\nArrivano tardi, almeno di 20 anni su quelle che sono state le nostre rivendicazioni, peraltro quelle meno radicali, sulle quali noi insistiamo da sempre e per le quali da sempre intraprendiamo azioni di lotta e scioperi.\r\n\r\nLE STESSE RAGIONI CHE CI PORTANO A SCIOPERARE ANCORA UNA VOLTA, CON LA FORZA DELLA COERENZA, IL 3 GIUGNO 2025:\r\n\r\n \tRipubblicizzazione di Poste Italiane e difesa del servizio uniersale\r\n \tAssunzione di tutti i CTD per colmare la cronica mancanza di risorse e che abbatta le richieste di flessibilità\r\n \tBasta precariato in Poste\r\n \tNo alle continue riorganizzazioni al solo scopo di tagliare il personale\r\n \tNo alle continue pressioni aziendali e al continuo ricorso ai provvedimenti disciplinari\r\n \tAumenti dei salari diretti e azzeramento dei sistemi di welfare aziendale\r\n \tRefistribuzione (a chi lavora) dei premi ad personam e bonus ed incentivi ai manager\r\n\r\nMa altre, più e per noi fondamentali si sommano nel contesto dello scenario internazionale e del meschino contributo che l'azienda per la quale lavoriamo sta dando al genocidio in atto in Palestina:\r\n\r\n \tFuori Poste dalla fondazione \u003Cmark>Med-Or\u003C/mark> di \"\u003Cmark>Leonardo\u003C/mark>\"\r\n \tSospensione immediata del trasporto di prodotti dual-use a scopo civile e bellico verso Israele\r\n\r\nFUORI POSTE DAL MASSACRO IN PALESTINA. 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