","Enrica Lexie: una tragedia annunciata","post",1329913229,[40],"http://radioblackout.org/tag/lexie-maro-india/",[15],{"post_content":43,"post_title":49,"tags":52},{"matched_tokens":44,"snippet":47,"value":48},[45,46],"Lexie","india","Marco imbarcati sulla petroliera Enrica \u003Cmark>Lexie\u003C/mark>, in navigazione al largo delle coste \u003Cmark>india\u003C/mark>ne, hanno mitragliato un peschereccio (si","Uno dei risvolti meno noti del Decreto legge n. 107 del 12 luglio voluto dal governo – ma votato anche da larga parte della cosiddetta opposizione - sul rifinanziamento delle missioni militari all'estero riguardava l'imbarco di militari e contractor sulle navi italiane per fronteggiare il crescente rischio pirateria (nei primi tre mesi del 2011 è stato toccato il record di 142 attacchi in tutto il mondo).\r\nSecondo quanto previsto dall'articolo 5 - intitolato “Ulteriori misure di contrasto alla pirateria” - il Ministero della Difesa è autorizzato a ''stipulare con l'armatoria privata italiana convenzioni per la protezione delle navi battenti bandiera italiana''. Il distaccamento dei militari, o in alternativa di servizi di vigilanza privata, è ''a richiesta e con oneri a carico degli armatori''.\r\nIn questo modo, sulle navi commerciali italiane è divenuta possibile la presenza di Nuclei militari di protezione (Nmp) della Marina, comprendenti anche personale di altre forze armate. Quest’ultima misura a tutela della “sicurezza” in mare, risponde soprattutto alle interessate sollecitazioni del padronato navale (Confederazione Italiana Armatori) costretto a pagare quote sempre più alte alle compagnie assicurative o onerosi riscatti ai pirati e ai loro intermediari (anche europei); sollecitazioni mascherate da preoccupazioni per la difesa dell’interesse nazionale o della vita dei marittimi italiani (esclusi, beninteso, i lavoratori in servizio su navi straniere).\r\nA riguardo persino gli esperti militari hanno più volte esternato la loro contrarietà alla militarizzazione del naviglio civile, come ai tempi dei “bastimenti armati” durante la Seconda guerra mondiale, che al contrario metterebbe ancora più a repentaglio la sicurezza degli equipaggi (basti pensare alle conseguenze, su una petroliera, di una sparatoria tra pirati e il corpo armato di bordo).\r\nContrario all’impiego di guardie armate sui mercantili si era pronunciato pure l’ammiraglio Paolo La Rosa perché porterebbe ad una «escalation di violenza senza controllo» (Il Secolo XIX, 30.4.2009), oltre ad essere in contrasto con il diritto internazionale come affermato dall’ammiraglio Cristiano Bettini per il quale “l’unica vera terapia è quella di andare alla radice del problema, cioè alla povertà dei paesi costieri da cui partono gli attacchi” (La Nazione, 22.2.2010), tanto che lo stesso Ministro della Difesa La Russa aveva espresso la preferenza per l’arruolamento di guardie dipendenti dalle agenzie private.\r\nPeraltro la marina militare risulta già da anni impegnata in una serie di misure “antipirateria” (sovente equiparate a quelle “antiterrorismo”) a protezione della marina mercantile, attraverso la scorta delle rotte più esposte, ma soprattutto con strumenti di controllo e prevenzione quali il Virtual Regional Maritime Traffic Centre (V-RMTC) con sede nella vicinanze di Roma, ossia un sistema di sorveglianza satellitare dei mari collegato con una ventina di marine di altri Stati.\r\nGli armatori preferiscono ingaggiare delle guardie private sia italiane - come la Security Consulting Group - che soprattutto straniere in virtù del loro minor costo che per la maggiore dipendenza (inversamente proporzionale all’affidabilità professionale) alle direttive di chi paga. Ed è interessante notare che proprio nelle aree più battute dalla pirateria (a partire dalle acque della Somalia dove si registra il 92% dei sequestri a livello mondiale) stanno proliferando le società di sicurezza private con personale composto da ex militari.\r\n\r\nGli esiti infausti di provvedimenti del genere erano purtroppo prevedibili: infatti, il 15 febbraio è arrivato l’incidente: fucilieri del battaglione S. Marco imbarcati sulla petroliera Enrica \u003Cmark>Lexie\u003C/mark>, in navigazione al largo delle coste \u003Cmark>india\u003C/mark>ne, hanno mitragliato un peschereccio (si parla di 50/60 colpi), scambiato per un’imbarcazione dei pirati, uccidendo due inermi pescatori \u003Cmark>india\u003C/mark>ni.\r\nAbbiamo raggiunto al telefono Marco Rossi, il primo ad occuparsi di questo caso dalle colonne del settimanale anarchico Umanità Nova.\r\n\r\n[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/02/marco_rossi_india.mp3\"]\r\n\r\nscarica il file",{"matched_tokens":50,"snippet":51,"value":51},[45],"Enrica \u003Cmark>Lexie\u003C/mark>: una tragedia annunciata",[53],{"matched_tokens":54,"snippet":57},[55,56,46],"lexie","marò","\u003Cmark>lexie\u003C/mark> \u003Cmark>marò\u003C/mark> \u003Cmark>india\u003C/mark>",[59,64,67],{"field":16,"indices":60,"matched_tokens":61,"snippets":63},[26],[62],[55,56,46],[57],{"field":65,"matched_tokens":66,"snippet":47,"value":48},"post_content",[45,46],{"field":68,"matched_tokens":69,"snippet":51,"value":51},"post_title",[45],1736172819517538300,{"best_field_score":72,"best_field_weight":73,"fields_matched":74,"num_tokens_dropped":26,"score":75,"tokens_matched":74,"typo_prefix_score":26},"3315704398080",13,3,"1736172819517538411",6646,{"collection_name":37,"first_q":15,"per_page":78,"q":15},6,2,{"facet_counts":81,"found":14,"hits":95,"out_of":149,"page":14,"request_params":150,"search_cutoff":17,"search_time_ms":14},[82,88],{"counts":83,"field_name":86,"sampled":17,"stats":87},[84],{"count":14,"highlighted":85,"value":85},"anarres","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":89,"field_name":16,"sampled":17,"stats":94},[90,91,92],{"count":14,"highlighted":56,"value":56},{"count":14,"highlighted":46,"value":46},{"count":14,"highlighted":93,"value":93},"militarismo",{"total_values":74},[96],{"document":97,"highlight":114,"highlights":132,"text_match":144,"text_match_info":145},{"comment_count":26,"id":98,"is_sticky":26,"permalink":99,"podcastfilter":100,"post_author":85,"post_content":101,"post_date":102,"post_excerpt":103,"post_id":98,"post_modified":104,"post_thumbnail":105,"post_title":106,"post_type":107,"sort_by_date":108,"tag_links":109,"tags":113},"14101","http://radioblackout.org/podcast/maro-evasione-di-stato/",[85],"Dopo mesi di tira e molla il governo ha deciso per lo strappo. Per i due militari italiani accusati dell'omicidio di due pescatori indiani il ministro - e ammiraglio - Di Paola ha organizzato un'evasione di Stato.\r\nIl governo era ormai in scadenza e con ogni probabilità difficilmente si sarebbe ripresentata un'occasione altrettanto favorevole. Un mese di licenza per le elezioni si è trasformato in una fuga concertata ai piani alti del ministero della Difesa.\r\nUn esito scontato sin da quando i due marò vennero in Italia per Natale accolti con tutti gli onori dalle massime autorità politiche e militari. Per la licenza natalizia di due uomini accusati di omicidio ci si sarebbe potuti attendere un atteggiamento più sobrio.\r\nIl punto è che i due uomini hanno sparato e ucciso indossando una divisa dell'esercito italiano, mentre svolgevano servizio antipirateria a bordo della petroliera italiana \"Enrica Lexie\". Una \"missione\" voluta dall'allora ministro della difesa La Russa, un (post)fascista che ha dato un'interpretazione decisamente muscolare al proprio ruolo, moltiplicando il numero degli uomini e dei mezzi per i vari teatri di guerra nei quali è impegnata l'Italia.\r\nSparare e uccidere, indossando una divisa, è sempre lecito. Il primo impegno di ogni governo è garantire l'impunità agli assassini in divisa. Salvo \"indignarsi\" quando da carnefici si diventa vittime. Il grado di \"indignazione\" dipende dalla potenza e dal volume di affari in corso tra i paesi coinvolti.\r\nL'India, pur usando parole di fuoco all'indirizzo del governo italiano, ha di fatto consentito all'operazione, garantendo un soggiorno di lusso in albergo ai due assassini e concedendo licenze premio in cambio di una sostanziosa cauzione.\r\nL'esito della vicenda era scontato sin da dicembre. Solo l'imminenza delle elezioni e la grande pubblicità sul \"ritorno a casa\" dei due marò ha posticipato una decisione sin troppo scontata.\r\nQuando avieri statunitensi di servizio alla base di Aviano, volando ad una quota vietata dagli accordi, tranciarono il cavo della funivia del Cermis, uccidendo decine di persone, il governo itali9ano si indignò a parole ma, a parte la solita manciata di soldi di risarcimento, non ottenne nulla. 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