","La scuola nel monitor","post",1586270021,[61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/lezioni-a-distanza/","http://radioblackout.org/tag/maturita-2020/","http://radioblackout.org/tag/scuola-e-covid-19/",[32,26,30],{"post_content":66,"tags":73},{"matched_tokens":67,"snippet":71,"value":72},[68,69,70],"Lezioni","a","distanza","\u003Cmark>Lezioni\u003C/mark> \u003Cmark>a\u003C/mark> \u003Cmark>distanza\u003C/mark>, esami al monitor, maturità ridefinita.","\u003Cmark>Lezioni\u003C/mark> \u003Cmark>a\u003C/mark> \u003Cmark>distanza\u003C/mark>, esami al monitor, maturità ridefinita. Il decreto approvato ieri dal Consiglio dei ministri, e illustrato dal ministro dell’istruzione Azzolina, ripropone uno schema che sancisce non solo la separazione dei corpi, ma introduce, inevitabilmente, il digital divide anche tra i banchi della scuola virtuale.\r\nIn pratica cosa accadrà? Chi non ha computer, programmi, competenze e soldi riuscirà \u003Cmark>a\u003C/mark> passare indenne la boa degli esami? 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Parallelamente portano avanti richieste legate al Campus:\r\n- fine della repressione verso gli studenti palestinesi, ovvero fine dei processi disciplinari, di targeting, e di espulsione dalle residenze che l'amministrazione universitaria ha portato avanti dall'inizio dell'occupazione\r\n- un controllo comunitario sul processo di land grabbing - o gentrificazione - operato dalla Columbia nella zona di Harlem, fermando l'espansione dell'Università nel quartiere e lasciando spazio ai residenti.\r\n\r\nVenerdì 19 aprile l'accampamento viene sgomberato da un ingente gruppo di forze dell'ordine e vengono arrestatx più di 100 attivistx.\r\n\r\nNonostante il primo sgombero, gli arresti e le sospensioni, il South Lawn viene rioccupato, ottenendo il favore di molti membri delle facoltà e personale docente.\r\nIl clima di tensione interno al Campus - soprattutto date le pressioni politiche degli investitori esterni sulla rettrice Shafik - ha portato alla reintegrazione della didattica a distanza. Nel frattempo la protesta si è estesa a varie università americane (NYU, Harvard, Yale, Mit etc).\r\n\r\nQUI VI PRESENTIAMO UN PODCAST REGISTRATO E PRODOTTO DA UN REDATTORE DELL'INFO E PERITO SONORO - ING. SOLLAZZI - INSIEME AD ANNA GIOVANNA.\r\n\r\nEntrambi si trovano al momento sul luogo delle proteste e ci informano che l'accampamento della Columbia è accessibile solo per chi ha la tessera della Columbia o addetti Press. Per questo le registrazioni del podcast sono state fatte all'esterno, seguendo i vari rally e sit-in che si svolgono ogni giorno di fronte ai cancelli dell'Università e le dirette della radio del campus WKCR che segue la situazione in diretta.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/CU-x-infovene-rbo-04.2024.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nTrascrizione e traduzione delle interviste\r\n\r\nNell'ordine:\r\n- notizia in diretta di sgombero del primo encampent su WKCR\r\n- ragazzo al rally di fronte ai cancelli - statements + intervista\r\n- lettura della mail mandata dalla rettrice Shafik agli studenti/studentesse della Columbia per motivare l'invio dell'NYPD all'interno del Campus e gli arresti\r\n\r\nSpeaker 1 00:00:00.900\r\n«Just to let listeners know if they're just tuning in now. There is currently NYPD presence on Columbia's campus. It's currently 1:18 p.m. the presence began around 1:13 p.m. so about five minutes. And we have, upwards of 100 NYPD officers, both on campus and also, entering the encampment. It seems that the occupants are currently in a circle seated around, um, the sort of central area of the lawn. There seems to be some interaction with NYPD so far, but it doesn't seem like there is much, communication verbally. but they are, um, approaching the encampment in, uh, the encampment members who are in a circle there.»\r\n\r\nPer chi si è appena sintonizzato - la polizia di New York è entrata nel campus della Columbia circa cinque minuti fa: ci sono +100 agenti, gli occupanti siedono in cerchio intorno all'accampamento, ci sono scarse interazioni verbali con la polizia.\r\n\r\nSpeaker 2 00:01:04.290\r\n«Okay. We therefore declare this institution illegitimate, and we have created a liberated autonomous zone on the southwest lawn in solidarity with our Palestinian brothers and sisters, and in solidarity with all the free people of planet Earth. This university will divest from all military industry. This university will grant amnesty to all the students involved in this and in other pro-Palestinian demonstrations. And this university will, in all future incidents, keep the NYPD off of our campus. These things will come to pass through our hard work, through Our determination, through our solidarity and our love. All human beings on planet Earth, and so we therefore invite you Be a part of this historic success in the liberation of the Palestinian people. The liberation of all free human beings planet Earth. We love you so much. Thank you for being out here. This is welcome not only to the people that are entering the building, but are welcome to the people of Earth to come in and see what's happening and to understand that this is a multi vectored movement. That includes each independent struggle. So we've had excellent programming throughout the entire Event, throughout the entire occupation. It's been truly wonderful. Like we've had teachings, from professors. We've had teachings from Occupy Wall Street members. We've had just a fantastic education, far better than the imperial education handed to us by the forces that be within the university. Yes. The professors, I believe, have voted to wildcat strike. In support of the students and I believe, and I would call upon Serene Jones and Reverend Doctor Cornel West of Union Theological Seminary to please join us students here on the lawn to make sure that students have amnesty, that Columbia divests from all military industry and that the NYPD are kept forever off of our campus.»\r\n\r\nDichiariamo illegittima questa istituzione, abbiamo creato una zona autonoma liberata sul prato a sud-ovest in solidarietà con i nostri fratelli e sorelle palestinesi. Questa università si distaccherà da tutte le industrie militari; concederà l'amnistia a tutti gli studenti coinvolti in questa e in altre manifestazioni pro-palestinesi; e in tutti gli incidenti futuri, terrà la polizia fuori dal nostro campus. Queste cose si realizzeranno grazie al nostro duro lavoro, alla nostra determinazione, alla nostra solidarietà e al nostro amore e per questo vi invitiamo a partecipare questo storico successo x liberazione del popolo palestinese. (...)\r\n\r\nQuesto è un benvenuto non solo per chi sta entrando, ma x per chi viene a vedere cosa sta accadendo e a comprendere che questo è un movimento multi-vettoriale che include ogni lotta indipendente.\r\nAbbiamo avuto un'eccellente programmazione per tutta l'occupazione, abbiamo avuto lezioni da parte di professori e membri di Occupy Wall Street. Abbiamo avuto un'educazione fantastica, molto migliore dell'educazione imperialista che ci è stata impartita dall'università. E questi professori hanno supportato lo sciopero selvaggio a sostegno degli studenti e li invito a unirsi a noi sul prato per assicurarsi che gli studenti abbiano l'amnistia, che la Columbia si ritiri da tutte le industrie militari e che la polizia di New York sia tenuta per sempre fuori dal nostro campus.\r\n\r\nSpeaker 1 00:03:59.960\r\n«Um. All right. Thank you for that. We are also hearing news that they are actively recording the encampment, uh, individuals in there. Um, I this is this is breaking news. We've just received a message from my peers that they have received a message from Nemat Shafik addressing the Columbia community. This was sent literally minutes ago at 1:17 p.m. on Thursday, April 18th, 2024. It's currently 1:23 pm. This is the email. It is addressed to the Columbia community. again, this was sent at 1:17. I want to make note that police presence began on Columbia's campus at 1:13 p.m. This is again a message from Columbia President Shafiq. I'm reading this morning. I had to make a decision that I hoped would never be necessary. I have always said that the safety of our community was my top priority, and that we needed to preserve an environment where everyone could learn in a supportive context out of an abundance of concern for the safety of [...]»\r\n\r\nSappiamo che la polizia sta registrando il campo e chi è dentro. Ora abbiamo una breaking news, abbiamo appena ricevuto il messaggio da alcuni colleghi che hanno ricevuto una mail da Nemat Shafik rivolta alla community della Columbia. Pochi minuti fa, il 18 apprile, pochi minuti dopo l'ingresso della polizia nel campus. questo è il messaggio: \"Questa mattina ho dovuto prendere una decisione che speravo non fosse necessaria. Ho sempre detto che la sicurezza della nostra comunità è la mia priorità e che dobbiamo preservare un ambiente dove ognuno può imparare in un contesto supportive. Per questo ho autorizzato il dipartimento di Polizia di New York a sgomberare l'accampento nel South Lawen che era stato allestito mercoledì mattina dagli studenti. Ho preso questa scelta straordinaria perché le circostanze sono straordinarie. Gli individui che hanno realizzato l'accampamento violano una lunga lista di regole, per le quali sono stati avvisati direttamente con varie notifiche, incluso un avviso scritto che li informava della sospensione nel caso in cui fossero rimasti nell'accampamento. Abbiamo anche proposto di continuare a discutere e farci carico delle loro preoccupazioni se avessero acconsentito a disperdersi.\r\nSono rammaricata che ogni tentativo di risoluzione è stato respinto dagli studenti coinvolti. Come risultato, la polizia è ora nel campo per sgomberare l'accampamento.\r\nLe proteste sono un componente essenziale nella storia della Columbia e della libertà di parola in America e nei nostri campus. Lavoriamo duro per mantenere un equilibrio tra il diritto degli studenti di esprimere le loro idee politiche e la necessità di proteggere gli altri studenti dalla retorica che diventa aggressione e discriminazione. Abbiamo aggiornato i regolamenti sulle proteste per permettere manifestazioni all'ultimo minuto permettendo comunque agli studenti di seguire i corsi e ai laboratori e biblioteche di rimanere attive. L'attuale accampamento viola tutte questi nuovi regolamenti, disturba seriamente la vita del campus e crea un ambiente aggressivo e intimidatorio per molti dei nostri studenti.\r\nLa Columbia si impegna nella libertà accademica e di espressione politica, ma all'interno di regole stabilite e con il rispetto della sicurezza di tutti. Le regole che abbiamo per le manifestazioni servono per rispettare sia il diritto d'espressione che la sicurezza il funzionamento dell'università. Abbiamo capito che la polizia stava entrando nel Campus e ci siamo seduti per terra, cantando inni e canzoni di rivoluzione - continuando fino al commissariato. Saremo qui finché non verrà garantita l'amnistia per tutti gli studenti, nessuna negoziazione, non abbandoneremo i nostri compagni finché l'ultimo non sarà rilasciato.\r\n\r\n \r\n\r\nPagine utili per seguire gli sviluppi, o saperne più di storia, sono qui e qui.","29 Aprile 2024","2024-04-29 16:37:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Columbia-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Columbia-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Columbia-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Columbia-1024x512.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Columbia-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Columbia-1536x768.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Columbia.jpg 2000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","GAZA SOLIDARITY ENCAMPMENT / Voci dall'area liberata",1714402492,[111,112,113,114,115,116],"http://radioblackout.org/tag/america/","http://radioblackout.org/tag/boicottaggio/","http://radioblackout.org/tag/occupazione/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/universita/",[20,118,119,120,15,121],"boicottaggio","occupazione","palestina","università",{"post_content":123},{"matched_tokens":124,"snippet":125,"value":126},[69,70],"portato alla reintegrazione della didattica \u003Cmark>a\u003C/mark> \u003Cmark>distanza\u003C/mark>. 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Aperta nei locali di un’ex scuola dell’infanzia comunale, garantiva alle donne iscritte al CPIA la possibilità di frequentare i corsi supportandole concretamente nel lavoro di cura potendo lasciare i propri figli a personale qualificato.\r\n\r\nPer nessuna persona è facile riuscire a conciliare le difficoltà di essere madre con l’accesso ai propri diritti, da quello al lavoro a quello alla salute passando per quello allo studio. E gli ostacoli diventano spesso ancor più feroci quando – come nel caso della maggior parte delle studentesse dei CPIA – si è una donna migrante o di origine straniera.\r\n\r\nAll’interno dei locali che ospitano lo Spazio Non-Solo Mamme lo scorso settembre è avvenuto un atto vandalico di lieve entità (qualche vetro rotto, escrementi in giro, oggetti sottosopra). È bastato così poco perché si bloccasse la possibilità delle studentesse madri di fruire di questo servizio essenziale e poter così frequentare le lezioni nonostante le incombenze della maternità; è stato sufficiente per impedire ai loro figli di frequentare uno spazio bimbi 0-6 attrezzato e funzionante. A distanza di mesi il risultato è che le studentesse si trovano ancora oggi costrette a rinunciare al proprio diritto alla studio non avendo più la possibilità di portare i piccoli in via Poma durante le lezioni. Il fatto sembra ancora più paradossale se si considera che i CPIA della Città Metropolitana soffrono storicamente della mancanza di spazi, mancanza che ha impedito sistematicamente a molte donne e a molti uomini di frequentare percorsi di Istruzione. In via Poma 14 c’è una scuola intera a rimanere chiusa, aule che potrebbero ospitare donne e bambini lungo tutto il corso della giornata! In via Poma è stata sperimentata con successo l’unica esperienza in Torino che, parallelamente a lezioni con insegnanti della scuola di Stato per le mamme, prevede un servizio educativo per i bambini con personale qualificato.\r\n\r\nIl fatto che un diritto fondamentale sia negato a seguito di un’inezia costituita da qualche vetro rotto rende ancor più odiosa l’ingiustizia subita da queste donne. Compito delle istituzioni dovrebbe essere quello di rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono l’esercizio dei diritti per tutte e tutti. Ma evidentemente così non è per chi – dal Sindaco Lo Russo all’assessore Rosatelli, all’assessora Salerno – presiede le istituzioni competenti della nostra città. Se non abbiamo mai accettato che l’istruzione fosse negata per vincoli di bilancio, tagli dei fondi ministeriali, riforme scolastiche e altre sciagure non possiamo che esprimere tutta la nostra rabbia quando viene negata per una bagattella come l’intrusione in una scuola e qualche atto di teppismo.\r\n\r\nIl dramma è che evidentemente per il Comune, per l’assessora alla scuola e all’edilizia scolastica Salerno e per l’assessore alle politiche sociali Rosatelli non si vede il motivo per “correre”. Evidentemente non è una loro priorità dare una risposta a queste studentesse e ai loro figli. Evidentemente il fatto che la quasi totalità delle madri coinvolte – non essendo cittadine italiane – non abbiano diritto al voto (prossime regionali incluse, ci viene malignamente da pensare) rende l’ingiustizia da loro subita meno bruciante agli occhi del sindaco e delle forze politiche che amministrano la città.\r\n\r\nSe intorno all’istruzione per gli adulti si sommano drammaticamente le contraddizioni subite dal diritto all’istruzione nella scuola italiana e delle politiche sull’immigrazione degli ultimi anni sembra che, coerentemente, si addensino nell’operato (e in questo caso, nell’assenza di operato) della giunta torinese anche le ambiguità che i rappresentanti di PD & simili hanno sempre mostrato su tali temi.\r\n\r\nNe parliamo con Giulia Pizzolato dello spazio \"non solo mamme\".\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/spazio-non-solo-mamme.mp3\"][/audio]","27 Febbraio 2024","2024-02-29 00:30:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/NON-SOLO-MAMME-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/NON-SOLO-MAMME-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/NON-SOLO-MAMME-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/NON-SOLO-MAMME.jpg 510w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","TORINO, LO SPAZIO NON-SOLO MAMME ASPETTA DI RIAPRIRE",1709067993,[149,150,151],"http://radioblackout.org/tag/cpia/","http://radioblackout.org/tag/donne/","http://radioblackout.org/tag/spazio-non-solo-mamme/",[153,154,34],"Cpia","donne",{"post_content":156},{"matched_tokens":157,"snippet":159,"value":160},[158,70],"A","bimbi 0-6 attrezzato e funzionante. \u003Cmark>A\u003C/mark> \u003Cmark>distanza\u003C/mark> di mesi il risultato è","L’esperienza dello Spazio Non-Solo Mamme di via Carlo Poma \u003Cmark>a\u003C/mark> Torino, nel contesto del Centro per l’istruzione per gli adulti che insiste nella zona sud della nostra città, per diversi anni ha garantito il diritto allo studio delle donne impegnate \u003Cmark>a\u003C/mark> tempo pieno nel lavoro di cura dei figli in erà prescolare. 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La richiesta è di riprendere le lezioni in presenza, potenziando l'istruzione pubblica con più spazi, più docenti non precari e fine delle classi pollaio:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/scuola.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCi siamo poi spostati in quel di Milano, per ascoltare dalla voce di una compagna le pratiche di lotta contro gli sgomberi messe in campo in alcuni quartieri dove si trovano case popolari occupate, tra cui il Corvetto:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/corvetto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nUn'ascoltatrice rileva in diverse risse in strada o nelle liti tra persone in coda che si moltiplicano a Torino e non solo in questa Fase 2, i germi della guerra civile, intesa come manifestazione di movimenti intestini e di conflitto anomici:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/guerracivile.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAbbiamo poi dato spazio ad un lungo intervento da Napoli, dove sabato c'è stata una manifestazione di centinaia di disoccupatx, licenziatx e precarx che al grido \"la crisi è vostra, noi non la pagheremo\" si sono presi le strade resistendo alle cariche della polizia in anti-sommossa:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/napoli.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nA proposito di repressione, per continuare a lottare al fianco di tutti i/le detenutx e i/le ribellx, questo fine settimana sono stati indetti presidi sotto le mura delle carceri dove si trovano i compagni arrestati per l'operazione \"Ritrovo\", tramite cui la procura sta portando avanti la criminalizzazione dell'opposizione politica e della solidarietà, mentre il 30 maggio è previsto un corteo comunicativo a Bologna:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/bologna.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine, i dispositivi di distanziamento, farlocchi o impositivi, dai mezzi pubblici, al plexiglass, alle mascherine in fabbrica, fino ai nuovi dispositivi per le città, sono centrali per la ripresa della normalità capitalistica.\r\nQuali sono i dispositivi concretamente utilizzati per irregimentare la ripresa dei flussi, sui mezzi di trasporti, nei luoghi di lavoro, nelle strade?\r\n\r\nGli interventi hanno spaziato dai dispositivi presenti nei luoghi di sfruttamento padronale all'ultima trovata degli \"assistenti civici\" da reclutare tra le file della manodopera di riserva, tanto per reprimere la violazione del distanziamento, quanto per sedare sul nascere qualunque forma di conflittualità possa nascere dalle reti di mutuo soccorso e solidarietà dal basso nate nelle settimane di lockdown:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/distanziamento.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","25 Maggio 2020","2020-05-26 15:12:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/produci-consuma-crepa-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"236\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/produci-consuma-crepa-300x236.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/produci-consuma-crepa-300x236.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/produci-consuma-crepa.jpg 522w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Non torneremo alla normalità perché la normalità era il problema - Microfoni aperti 25/05",1590421232,[179],"http://radioblackout.org/tag/microfoni-aperti/",[28],{"post_content":182},{"matched_tokens":183,"snippet":184,"value":185},[69,70],"bambinx, al grido \"la scuola \u003Cmark>a\u003C/mark> \u003Cmark>distanza\u003C/mark> è la scuola d'emergenza\". 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All'alba del 30 ottobre gli sbirri hanno sfondato le porte delle abitazioni di 5 compagne-i, perquisendoli e notificando loro il divieto di dimora nella città.\r\n\r\nQuesta mattina abbiamo parlato tanto di questa ennesima operazione di polizia volta a colpire una realtà di lotta, tanto delle risposte che si stanno organizzando.\r\n\r\nAscolta la diretta con Maurizio, del Comitato Autonomo Abitanti della Barona.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/barona.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito il comunicato che ricostruisce gli eventi.\r\n\r\nIl giorno 30 ottobre 2019 la digos della questura di milano ha eseguito 5 notifiche con annesse 5 ordinanze cautelari di allontanamento dal comune di milano, per 5 abitanti appartenenti al comitato autonomo abitanti barona, che da 5 anni lotta in quartiere e con realtà simili sul tema del problema abitativo e della speculazione che avviene sistematicamente nelle nostre città.\r\n\r\nLa digos di Milano ha ordito un attacco giuridico-politico, sulla base di un fatto avvenuto, a distanza di un anno, alla Baronata, dove per violenza di genere è stata allontanata una persona dalla comunità resistente e quindi dalle assemblee, oltre che invitata a non partecipare più alle iniziative dello spazio.\r\nQuesta persona, il giorno dopo l’assemblea che decise il suo allontanamento, tornò per pretendere di rimanere, e due compagni che in quel momento erano alla Baronata per tenere le lezioni della scuola d’italiano, si trovarono costrette ad invitarlo a ritornare in un momento assembleare data l’attività in corso.\r\nMentre uno dei due compagni parlava, ricevette un pugno dritto alla gola da questa persona, che gli tolse il fiato per alcuni secondi; approfittando dello spaesamento la suddetta persona afferrò una cazzuola che sferrò su un altro compagno, lasciandogli una cicatrice sul volto, ancora oggi ben visibile; alla fine, a fatica si riuscì ad allontanarla.\r\nLa persona allontanata si recò in ospedale, nonostante fosse lui l’aggressore oltre che l’illeso; lì venne raggiunta dalla polizia, che, come abbiamo visto, avrebbe preso con molto interesse la denuncia della persona, invitandola anche a recarsi in un secondo momento in questura, per integrare la denuncia precedentemente fatta che oggi ci è stata consegnata per i seguenti capi d’imputazione:\r\n\r\n“ 110. 629 1° e 2° e, in relazione all’articolo 628 c.3 n.1, c.p.\r\n61 n 2, 110. 582, 585 c.p.”\r\n\r\nche in verbo corrispondono a: concorso, violenza e minacce, estorsione, rapina, danneggiamento con profitto e violenza con aggravanti.\r\nLe modalità di perquisizione, sequestro e consegna delle notifiche sono avvenute con modalità che ricordano operazioni contro le peggiori organizzazioni criminali; infatti già dalle 7.00 del mattino digos e polizia hanno cercato di sfondare le porte dei 5 appartenenti riuscendoci solo con una, entrando da sceriffi con le pistole in mostra, sequestrando immediatamente i cellulari che i compagni stavano utilizzando per avvertire amici e compagni di quanto stava succedendo.\r\nA questo punto sono iniziate invasive perquisizioni di tutti gli appartamenti, terminate con il sequestro di cellulari, computer, chiavette usb, materiale politico informativo, agende personali e appunti delle assemblee. Al termine gli agenti hanno consegnato dei divieti di dimora con obbligo di firma a tutti i 5 compagne/i, immediatamente esecutivi.\r\nLa questura di Milano, ricostruendo struttura e ruoli fantomatici del comitato della Barona, mette sotto indagine i compagni/e con misure cautelari che li costringono ad allontanarsi dal comune di Milano.\r\nL’azione repressiva avvenuta quest’oggi esprime una chiara volontà di fermare chi tutti i giorni lotta per un’ alternativa dignitosa al di là della mercificazione che questa città impone come modello unico di vita, senza lasciare spazi alla solidarietà e all’organizzazione dal basso.\r\nEpisodi come questo sono purtroppo noti e sempre più frequenti:\r\na Padova, Piacenza, Milano, Cosenza e su tutto il territorio nazionale, avvengono tentativi di fermare le lotte colpendo le persone e dipingendole come organizzatrici di crimini.\r\n\r\nCome Comitato Autonomo Abitanti Barona, rifiutiamo ogni singola accusa e la rispediamo al mittente: occupare case per soldi è una pratica mafiosa, che specula sui problemi delle persone, e la combattiamo ogni giorno. Lasciare case vuote e gente in strada è una strategia attuata per il lucro di palazzinari e istituzioni. La repressione non può intimidirci: a ogni attacco corrisponderà un rafforzamento!\r\nCi vediamo questa sera, mercoledì 30 ottobre alle 21:00, presso la Baronata, viale Faenza 12/7, per l’assemblea di coordinamento dei comitati: verranno dati ulteriori aggiornamenti. Inoltre invitiamo tutt* alla presentazione del nuovo sito antirepressivo, Amargi.blog, che avverrà domani pomeriggio, 31 ottobre, alle 17:30 allo spazio GTA, via Lelio Basso 7. Chiediamo poi una solidarietà concreta per i compagni colpiti: invitiamo chiunque possa ospitarli in un comune esterno alla provincia di milano a contattarci o a venire ad uno degli appuntamenti sopra riportati.\r\nSE CHI LOTTA E’ UN DELINQUENTE, SIAMO TUTT* CRIMINALI!","1 Novembre 2019","2019-11-01 12:01:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/14027309-0035-u3150336075294hsc-526x310corriere-print-milano1-kted-u31503363329273x-656x492corriere-web-milano_MASTER-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/14027309-0035-u3150336075294hsc-526x310corriere-print-milano1-kted-u31503363329273x-656x492corriere-web-milano_MASTER-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/14027309-0035-u3150336075294hsc-526x310corriere-print-milano1-kted-u31503363329273x-656x492corriere-web-milano_MASTER-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/14027309-0035-u3150336075294hsc-526x310corriere-print-milano1-kted-u31503363329273x-656x492corriere-web-milano_MASTER.jpg 656w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Milano: repressione contro il Comitato Autonomo Abitanti del quartiere Barona",1572609674,[204,205,206,115,207,208,209],"http://radioblackout.org/tag/barona/","http://radioblackout.org/tag/machismo/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/sessismo/","http://radioblackout.org/tag/sfratti/","http://radioblackout.org/tag/sgomberi/",[18,24,211,15,22,212,213],"milano","sfratti","Sgomberi",{"post_content":215},{"matched_tokens":216,"snippet":217,"value":218},[69,70],"base di un fatto avvenuto, \u003Cmark>a\u003C/mark> \u003Cmark>distanza\u003C/mark> di un anno, alla Baronata,","Un'operazione repressiva ha recentemente colpito il CAAB (Comitato Autonomo Abitanti del quartiere Barona), collettivo che da anni lotta per il diritto alla casa nella periferia sud di Milano. All'alba del 30 ottobre gli sbirri hanno sfondato le porte delle abitazioni di 5 compagne-i, perquisendoli e notificando loro il divieto di dimora nella città.\r\n\r\nQuesta mattina abbiamo parlato tanto di questa ennesima operazione di polizia volta \u003Cmark>a\u003C/mark> colpire una realtà di lotta, tanto delle risposte che si stanno organizzando.\r\n\r\nAscolta la diretta con Maurizio, del Comitato Autonomo Abitanti della Barona.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/barona.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito il comunicato che ricostruisce gli eventi.\r\n\r\nIl giorno 30 ottobre 2019 la digos della questura di milano ha eseguito 5 notifiche con annesse 5 ordinanze cautelari di allontanamento dal comune di milano, per 5 abitanti appartenenti al comitato autonomo abitanti barona, che da 5 anni lotta in quartiere e con realtà simili sul tema del problema abitativo e della speculazione che avviene sistematicamente nelle nostre città.\r\n\r\nLa digos di Milano ha ordito un attacco giuridico-politico, sulla base di un fatto avvenuto, \u003Cmark>a\u003C/mark> \u003Cmark>distanza\u003C/mark> di un anno, alla Baronata, dove per violenza di genere è stata allontanata una persona dalla comunità resistente e quindi dalle assemblee, oltre che invitata \u003Cmark>a\u003C/mark> non partecipare più alle iniziative dello spazio.\r\nQuesta persona, il giorno dopo l’assemblea che decise il suo allontanamento, tornò per pretendere di rimanere, e due compagni che in quel momento erano alla Baronata per tenere le \u003Cmark>lezioni\u003C/mark> della scuola d’italiano, si trovarono costrette ad invitarlo \u003Cmark>a\u003C/mark> ritornare in un momento assembleare data l’attività in corso.\r\nMentre uno dei due compagni parlava, ricevette un pugno dritto alla gola da questa persona, che gli tolse il fiato per alcuni secondi; approfittando dello spaesamento la suddetta persona afferrò una cazzuola che sferrò su un altro compagno, lasciandogli una cicatrice sul volto, ancora oggi ben visibile; alla fine, \u003Cmark>a\u003C/mark> fatica si riuscì ad allontanarla.\r\nLa persona allontanata si recò in ospedale, nonostante fosse lui l’aggressore oltre che l’illeso; lì venne raggiunta dalla polizia, che, come abbiamo visto, avrebbe preso con molto interesse la denuncia della persona, invitandola anche \u003Cmark>a\u003C/mark> recarsi in un secondo momento in questura, per integrare la denuncia precedentemente fatta che oggi ci è stata consegnata per i seguenti capi d’imputazione:\r\n\r\n“ 110. 629 1° e 2° e, in relazione all’articolo 628 c.3 n.1, c.p.\r\n61 n 2, 110. 582, 585 c.p.”\r\n\r\nche in verbo corrispondono \u003Cmark>a\u003C/mark>: concorso, violenza e minacce, estorsione, rapina, danneggiamento con profitto e violenza con aggravanti.\r\nLe modalità di perquisizione, sequestro e consegna delle notifiche sono avvenute con modalità che ricordano operazioni contro le peggiori organizzazioni criminali; infatti già dalle 7.00 del mattino digos e polizia hanno cercato di sfondare le porte dei 5 appartenenti riuscendoci solo con una, entrando da sceriffi con le pistole in mostra, sequestrando immediatamente i cellulari che i compagni stavano utilizzando per avvertire amici e compagni di quanto stava succedendo.\r\n\u003Cmark>A\u003C/mark> questo punto sono iniziate invasive perquisizioni di tutti gli appartamenti, terminate con il sequestro di cellulari, computer, chiavette usb, materiale politico informativo, agende personali e appunti delle assemblee. Al termine gli agenti hanno consegnato dei divieti di dimora con obbligo di firma \u003Cmark>a\u003C/mark> tutti i 5 compagne/i, immediatamente esecutivi.\r\nLa questura di Milano, ricostruendo struttura e ruoli fantomatici del comitato della Barona, mette sotto indagine i compagni/e con misure cautelari che li costringono ad allontanarsi dal comune di Milano.\r\nL’azione repressiva avvenuta quest’oggi esprime una chiara volontà di fermare chi tutti i giorni lotta per un’ alternativa dignitosa al di là della mercificazione che questa città impone come modello unico di vita, senza lasciare spazi alla solidarietà e all’organizzazione dal basso.\r\nEpisodi come questo sono purtroppo noti e sempre più frequenti:\r\n\u003Cmark>a\u003C/mark> Padova, Piacenza, Milano, Cosenza e su tutto il territorio nazionale, avvengono tentativi di fermare le lotte colpendo le persone e dipingendole come organizzatrici di crimini.\r\n\r\nCome Comitato Autonomo Abitanti Barona, rifiutiamo ogni singola accusa e la rispediamo al mittente: occupare case per soldi è una pratica mafiosa, che specula sui problemi delle persone, e la combattiamo ogni giorno. 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Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’escopost:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/2020-05-01-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nscarica l'audio\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte:\r\n\r\nPrimo Maggio. Alle radici di una giornata di lotta. Da Haymarket ai giorni nostri.\r\nCe ne ha parlato Massimo Varengo dell’Ateneo Libertario di Milano\r\n\r\nCongiunti. Il governo Conte ci darà il permesso, dopo il 4 maggio, di visitarli. Una concezione familista che permette contatti solo con chi ha un legame sancito dallo stato. Un’ulteriore occasione per rinforzare le politiche patrarcali su cui si fondano i governi degli ultimi anni.\r\n\r\nLe nuove frontiere dello sfruttamento. Telelavoro, smart working: la terribile materialità del lavoro agile. Lavoratori incatenati a ritmi di lavoro forsennati, senza limiti di orario, sotto costante controllo.\r\nNelle scuole le lezioni a distanza stanno comportando un aumento dei carichi di lavoro. Ed è possibile che la formazione a distanza, già presente in maniera minimale in alcuni istituti prima del Covid, a settembre potrebbe essere una modalità di insegnamento normale. Non solo. Chi è in telelavoro può essere costantemente controllato tramite computer. \r\nNe abbiamo cominciato a parlarne con Lorenzo, lavoratore informatico. \r\n\r\nLavora, consuma, crepa. Le nostre vite, oggi più che mai, sono ridotte a mero ingranaggio, di una macchina che deve andare avanti costi quel che costi. L’epidemia riporta l’ordine del mondo nei binari in cui è sempre stato, mettendone a nudo i meccanismi. Le nostre vite non contano, sono intercambiabili, sostituibili, sacrificabili. Il governo ammantando tutto sotto un sudario tricolore, di unità, di popolo, di nazione, senza cesure di classe, ci vorrebbe docili, pronti al destino che ci è stato assegnato.\r\nIl 4 maggio hanno aperto le fabbriche, ma a fine turno tutti devono tornare nelle loro prigioni casalinghe, isolati e silenti. \r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 8 maggio\r\nProduci, consuma, crepa. Nulla sarà come prima...\r\nLa rottura dei legami sociali al tempo dei domiciliari di massa\r\n\r\nore 18 sulla piattaforma Zoom\r\nInterverrà Salvo Vaccaro\r\nDi seguito il link all'incontro:\r\nhttps://us02web.zoom.us/j/77701946418\r\nMeeting ID: 777 0194 6418\r\n\r\nPerché si dice distanziamento sociale? cosa si cela dietro questo aggettivo apparentemente neutrale? 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",[261],{"field":89,"matched_tokens":262,"snippet":258,"value":259},[76,69,70],1736172819517014000,{"best_field_score":265,"best_field_weight":133,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":266,"tokens_matched":96,"typo_prefix_score":47},"3315704397824","1736172819517014129",{"document":268,"highlight":281,"highlights":286,"text_match":130,"text_match_info":289},{"comment_count":47,"id":269,"is_sticky":47,"permalink":270,"podcastfilter":271,"post_author":272,"post_content":273,"post_date":274,"post_excerpt":53,"post_id":269,"post_modified":275,"post_thumbnail":276,"post_title":277,"post_type":251,"sort_by_date":278,"tag_links":279,"tags":280},"67724","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-16-06-2021/",[234],"fritturamista","Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Sebastiano di rinascimento studentesco, organizzazione di studenti del Piemonte, sul tema scuola e didattica a distanza dove il collettivo non manca di condire di iniziative per spronare sulle lezioni in presenza come ad esempio quelle tenutesi tutta la settimana scorsa in davanti alla regione.\r\nBuon ascolto.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/F_m_16_03_Rinascimento-scolastico-contro-la-dad.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Claudio Mendicino Medico del Lavoro Pubblico e Delegato USB ATS Milano sui disastri della sanità lombarda fanalino di coda del sistema sanitario nazionale. Gli abbiamo chiesto:\r\n\r\n\r\n \til vaccino è stato somministrato anche attraverso un link disponibile per pochi: la regione Leghista ha dato accesso a chi voleva ma ha perso il controllo;\r\n \tl'ausilio delle strutture private nella gestione sanitaria e somministrazione vaccinale non è un fenomeno solo lombardo ma una tendenza nazionale;\r\n \tla regione Lombardia individua le priorità vaccinali in base al reddito: vale di più chi produce più ricchezza.\r\n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/F_m_16_03_USB-su-scandali-sanità-lombardia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nil terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Haitham Hemdan lavoratore TNT e delegato dei SICOBAS Piacenza sul caso delle perquisizioni e arresti dei militanti sindacali di mercoledì scorso: il 15 marzo il tribunale di Piacenza è stato assediato dai lavoratori mentre Arafat e Carlo, ancora ai domiciliari, erano sotto interrogatorio e alle provocazioni della polizia c'è stata una straordinaria risposta operaia.\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/F_m_16_03_SiCobas-su-arresti-Piacenza-TNT.mp3\"][/audio]","18 Marzo 2021","2021-03-18 15:00:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/sicobas-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 16/06/2021",1616079625,[],[],{"post_content":282},{"matched_tokens":283,"snippet":284,"value":285},[69,70],"sul tema scuola e didattica \u003Cmark>a\u003C/mark> \u003Cmark>distanza\u003C/mark> dove il collettivo non manca","Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Sebastiano di rinascimento studentesco, organizzazione di studenti del Piemonte, sul tema scuola e didattica \u003Cmark>a\u003C/mark> \u003Cmark>distanza\u003C/mark> dove il collettivo non manca di condire di iniziative per spronare sulle \u003Cmark>lezioni\u003C/mark> in presenza come ad esempio quelle tenutesi tutta la settimana scorsa in davanti alla regione.\r\nBuon ascolto.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/F_m_16_03_Rinascimento-scolastico-contro-la-dad.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Claudio Mendicino Medico del Lavoro Pubblico e Delegato USB ATS Milano sui disastri della sanità lombarda fanalino di coda del sistema sanitario nazionale. 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