","Losanna: la polizia ha ucciso Mike","post",1520812372,[51,52,53,54],"http://radioblackout.org/tag/collettivo-jean-dutoit/","http://radioblackout.org/tag/losanna/","http://radioblackout.org/tag/mike/","http://radioblackout.org/tag/polizia-assassina/",[25,19,15,23],{"post_content":57,"post_title":62,"tags":65},{"matched_tokens":58,"snippet":60,"value":61},[59],"Losanna","\u003Cmark>Losanna\u003C/mark>, Svizzera, un uomo incappa in","\u003Cmark>Losanna\u003C/mark>, Svizzera, un uomo incappa in un controllo di polizia, viene picchiato e portato all'ospedale dove morirà poco dopo. Mike, questo è il suo nome, è morto così, perchè non aveva i documenti, perchè era nero, perchè spacciava, perchè, insomma, era indesiderato. L'operato della polizia svizzera ultimamente si è concentrato, un po' come ovunque in Europa, sul controllo della presenza di immigrati sul territorio dando avvio a un'escalation di fermi e arresti rivolti verso persone riconosciute come straniere e che spesso abitano nelle case occupate della città. Occupazioni miste composte da immigrati ed elvetici solidali nate per dare un tetto ai molti che secondo la legge dello Stato svizzero dovrebbero stare in galera perchè privi di documenti. Mike abitava in una di queste occupazioni e faceva parte del collettivo Jean Dutoit. A causa dell'aumento dei controlli e quindi dei pestaggi e degli arresti si sta diffondendo un clima di paura tra chi sa di dover temere la polizia. Ma c'è anche rabbia per quest'ennesimo omicidio e non tutti tra gli amici e i conoscenti di Mike vogliono stare a guardare e rassegnarsi a subire un destino che li vuole braccati e spaventati. Subito alla notizia dell'omicidio c'è stato un corteo che ha raggiunto l'ospedale dove Mike è morto, per sabato è prevista invece una manifestazione (ndr sabato 10).\r\n\r\nUna storia quella di Mike che segue di pochi mesi quella di Lamin o quella di Hervé di un anno fa, storie di ordinaria violenza statale che si palesa sempre di più come guerra aperta al povero, allo straniero, all'escluso. La stessa guerra la ritroviamo qui, tra le strade dei nostri quartieri, si mostra attraverso retate, sfratti, arresti, sgomberi, pattugliamenti e presidi fissi di polizia. E siccome, per il momento, è una guerra a senso unico quella che si sta combattendo è utile che chi subisce le medesime condizioni di sfruttamento e repressione si riconosca, si dia solidarietà e si unisca per lottare.\r\n\r\nAbbiamo contattato una compagna di \u003Cmark>Losanna\u003C/mark> per farci raccontare dell'omicidio di Mike e ne abbiamo discusso assieme a una compagna in studio.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nMike\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nche si inserisce in un contesto di indifferenza e razzismo diffuso che rende l'operato della polizia ancora più violento.",{"matched_tokens":63,"snippet":64,"value":64},[59],"\u003Cmark>Losanna\u003C/mark>: la polizia ha ucciso Mike",[66,68,71,73],{"matched_tokens":67,"snippet":25},[],{"matched_tokens":69,"snippet":70},[19],"\u003Cmark>losanna\u003C/mark>",{"matched_tokens":72,"snippet":15},[],{"matched_tokens":74,"snippet":23},[],[76,81,84],{"field":26,"indices":77,"matched_tokens":78,"snippets":80},[14],[79],[19],[70],{"field":82,"matched_tokens":83,"snippet":64,"value":64},"post_title",[59],{"field":85,"matched_tokens":86,"snippet":60,"value":61},"post_content",[59],578730123365712000,{"best_field_score":89,"best_field_weight":90,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":38,"score":91,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":38},"1108091339008",13,"578730123365711979",{"document":93,"highlight":109,"highlights":114,"text_match":117,"text_match_info":118},{"cat_link":94,"category":95,"comment_count":38,"id":96,"is_sticky":38,"permalink":97,"post_author":17,"post_content":98,"post_date":99,"post_excerpt":43,"post_id":96,"post_modified":100,"post_thumbnail":101,"post_thumbnail_html":102,"post_title":103,"post_type":48,"sort_by_date":104,"tag_links":105,"tags":108},[35],[37],"60803","http://radioblackout.org/2020/05/aggiornamenti-dalla-svizzera/","Parliamo con Dimitri, un compagno di Neuchatel sulla situazione in Svizzera in periodo di pandemia. 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Marcia che quest'anno è partita da Lussemburgo ed è diretta verso Metz. Dall'Alsazia si ripartirà verso Losanna in Svizzera, da li la marcia proseguirà verso Ginevra dove il 16 Febbraio è previsto un corteo europeo per denunciare l'offensiva turca in territorio Kurdo. In continuità vi è poi la chiamata sempre a livello europeo a Strasburgo prevista per il 17 Febbraio, nella stessa giornata per la medesima istanza si terrà anche una manifestazione a Roma.\r\n\r\nkurdi\r\n\r\nIntanto ricordiamo l'appuntamento torinese previsto per questa Domenica 11 Febbrai, a seguito il testo di lancio della manifestazione e il concentramento:\r\n\r\nDa ormai diversi giorni una città siriana, Afrin, si trova sotto i bombardamenti dell'aviazione turca assieme alle campagne circostanti, con esiti umanitari e sanitari disastrosi. Centinaia tra morti e feriti, case e distrutte, persino i campi profughi e le loro strutture sanitarie bombardati. Quel che è peggio è che l'offensiva portata avanti dalla Turchia utilizza milizie di jihadisti siriani simili a quelli dell'Isis (appartenenti ad Al-Qaeda o a gruppi analoghi), ed è rivolta contro un cantone che aderisce alla Federazione Democratica della Siria del Nord, l'unica esperienza di pace, femminismo e autogoverno uscita dall'orrore siriani di sette anni di guerra civile.\r\n\r\nNon solo: la popolazione di Afrin, assieme a quelle di Kobane e di altre zone del Rojava (il Kurdistan siriano) ha lottato duramente contro l'Isis in questi ultimi tre anni, decretandone la sconfitta totale in Siria. Di Afrin era la combattente delle Unità di protezione delle donne - Ypj che nel 2014 si sacrificò per uccidere i miliziani dell'Isis che occupavano la collina Mishtenur, a Kobane. Di Afrin sono migliaia di giovani e meno giovani, donne e uomini, curdi, arabi, ezidi e cristiani che hanno combattuto l'Isis a Gre Spi, Manbij, Tabqa, Raqqa e Deir El Zor, decretandone la sconfitta anche nell'interesse delle popolazioni europee più volte attaccate da quell'organizzazione nelle loro metropoli.\r\n\r\nLa Turchia agisce contro Afrin perché il suo governo è un governo islamista, e lo stato stesso è presieduto da un islamista, il sanguinario e brutale Tayyp Erdogan. Erdogan non può tollerare di avere un cantone femminista, socialista e democratico a ridosso dei suoi confini: pur essendo un fazzoletto di terra, grande un terzo della provincia di Torino, potrebbe ispirare idee di apertura e cambiamento anche in Turchia! Ciò che aggrava la situazione è che i carri armati e gli aerei turchi, così come i jihadisti che ne costituiscono la fantera, agiscono per conto dell'alleanza Nato di cui fa parte anche l'Italia e con armi molto spesso italiane.\r\n\r\nL'esperienza rivoluzionaria di Afrin è sotto attacco e assedio da parte di tutto e tutti, dagli islamisti jihadisti alla Turchia, dagli Stati Uniti che cinicamente stanno a guardare dopo aver approfittato del valore delle Unità di protezione popolare - Ypg e delle Forze Siriane Democratiche curdo-arabe, che ora difendono Afrin con grande dedizione e valore, per sconfiggere l'Isis, fino alla Russia dell'infido Putin che ha ritirato i suoi militari d'interposizione nella zona per far spazio ai bombardamenti di Erdogan.\r\n\r\nFermiamo il massacro di Afrin!\r\nScendiamo in piazza per la Siria del Nord e per la sua rivoluzione\r\nSosteniamo la resistenza delle Ypj-Ypg e delle Forze Siriane Democratiche\r\n\r\nConcentramento in piazza Carlo Felice h 14\r\nDomenica 11 febbraio 2018","9 Febbraio 2018","2018-02-10 21:46:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/kurdi-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/kurdi-300x225.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/kurdi-300x225.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/02/kurdi.png 640w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Marcia europea per la liberazione di Öcalan",1518185551,[],[],{"post_content":138},{"matched_tokens":139,"snippet":140,"value":141},[59],"Metz. 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Abbiamo parlato con una compagna per ripercorrere il percorso e le motivazioni che hanno ispirato l'opposizione alla devastazione e per dare notizia dell'imminente sgombero. La giustizia svizzera ha deciso infatti di dare ragione, come sempre, a chi i territori li sfrutta e di reprimere chi prova a proteggerli. \r\n\r\nHolcim è tra le multinazionali più inquinanti d'Europa. Il sito di Eclepens, dove si è situata la ZAD, è il sesto più inquinato della Svizzera. Eppure, a fronte degli evidenti danni alla flora e alla fauna del luogo, nonché alla sua ricchezza archeologica, Holcim porta avanti una retorica pseudo-green millantando tecniche sostenibili di lavorazione del cemento che però è inevitabilmente vincolata alla combustione ad altissime temperature di sostanze fossili altamente inquinanti, come la lignite. Inoltre, recentemente l'azienda sta tentando di espandere i propri siti di estrazione e lavorazione sull'intero complesso collinare, condannando un'intera zona al degrado ambientale e umano (è infatti noto che Holcim sfrutti la manodopera). Le subdole pratiche di greenwashing sono i fattori che permettono ad Holcim e ad altre multinazionali ugualmente devastanti di nascondere la distruzione che provocano sotto un velo finto-ottimista e ipocrita di attenzione per i territori.\r\n\r\nPer maggiori info: https://zaddelacolline.info/\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/losanna.mp3\"][/audio]","29 Marzo 2021","2021-03-29 18:20:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/ZAD-collina-200x110.jpeg","La ZAD de la Colline si oppone al cemento e rischia lo sgombero","podcast",1617042003,[],[],{"post_content":186},{"matched_tokens":187,"snippet":188,"value":189},[59],"colline svizzere a nord di \u003Cmark>Losanna\u003C/mark> per opporsi alla devastazione del","Nell'ottobre del 2020 è nata una ZAD sulle colline svizzere a nord di \u003Cmark>Losanna\u003C/mark> per opporsi alla devastazione del territorio ad opera della multinazionale del cemento Holcim. 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Difatti il 9 dicembre, dopo il colpo di stato dell’Hayat Tahrir al-Sham (HTS) e la caduta del regime di Bashiar al-Assad in Siria, la Germania apre le danze decidendo di sospendere l’esaminazione delle domande di protezione internazionale presentate da persone siriane. In meno di 48 ore, in una corsa ai respingimenti, 11 stati europei la seguono.\r\n\r\nLa postura e la decisione dell’UE l’indomani del colpo di stato in Siria è assolutamente coerente alla sua ossessione per l’immigrazione. Attraverso la mediazione e la garanzia del governo turco la vecchia fortezza già da tempo aveva elaborato una strategia di gestione delle vite delle persone siriane emigrate alle porte o in Europa. Una strategia molto precisa e adeguata al contesto sfaccettato e mimetico di quel territorio, in cui non solo la Turchia, ma anche la definizione del concetto di paese sicuro hanno un ruolo fondamentale (“Sul concetto di Paese Sicuro”). Sembra che ora la strategia volta ad appiattire il possibile sguardo sulla situazione e legittimare quindi l’espulsione forzata delle persone con documenti siriani dall’Europa, oscilli fra l’osannare l’HTS per aver liberato la Siria da un tiranno e il preparare il terreno, seppur in maniera tiepida, per gridare ai siriani terroristi jihadisti fronte ai quali le frontiere devono essere serrate e protette.\r\n\r\nAscolta qui il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/AsiloSiria27.12.24.mp3\"][/audio]","28 Dicembre 2024","2024-12-28 20:32:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/MIGRANTS-master675-515642051-200x110.jpg","Un terreno da tempo battuto: sull’espulsioni all’orizzonte delle persone siriane",1735417943,[207,208,209],"http://radioblackout.org/tag/deportazioni/","http://radioblackout.org/tag/razzismo/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[165,163,167],{"post_content":212},{"matched_tokens":213,"snippet":215,"value":216},[214],"l’osann","documenti siriani dall’Europa, oscilli fra \u003Cmark>l’osann\u003C/mark>are l’HTS per aver liberato la","Sulle libere frequenze di Radio Blackout, ai microfoni di Harraga, Yasha Maccanico di Statewatch ci ha aiutato a ragionare attorno alla sospensione, da parte di molti Stati dell’Unione Europea, delle procedure di asilo e di protezione internazionale riguardanti le persone con documenti siriani. Difatti il 9 dicembre, dopo il colpo di stato dell’Hayat Tahrir al-Sham (HTS) e la caduta del regime di Bashiar al-Assad in Siria, la Germania apre le danze decidendo di sospendere l’esaminazione delle domande di protezione internazionale presentate da persone siriane. In meno di 48 ore, in una corsa ai respingimenti, 11 stati europei la seguono.\r\n\r\nLa postura e la decisione dell’UE l’indomani del colpo di stato in Siria è assolutamente coerente alla sua ossessione per l’immigrazione. Attraverso la mediazione e la garanzia del governo turco la vecchia fortezza già da tempo aveva elaborato una strategia di gestione delle vite delle persone siriane emigrate alle porte o in Europa. Una strategia molto precisa e adeguata al contesto sfaccettato e mimetico di quel territorio, in cui non solo la Turchia, ma anche la definizione del concetto di paese sicuro hanno un ruolo fondamentale (“Sul concetto di Paese Sicuro”). Sembra che ora la strategia volta ad appiattire il possibile sguardo sulla situazione e legittimare quindi l’espulsione forzata delle persone con documenti siriani dall’Europa, oscilli fra \u003Cmark>l’osann\u003C/mark>are l’HTS per aver liberato la Siria da un tiranno e il preparare il terreno, seppur in maniera tiepida, per gridare ai siriani terroristi jihadisti fronte ai quali le frontiere devono essere serrate e protette.\r\n\r\nAscolta qui il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/AsiloSiria27.12.24.mp3\"][/audio]",[218],{"field":85,"matched_tokens":219,"snippet":215,"value":216},[214],578730089005449300,{"best_field_score":222,"best_field_weight":120,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":38,"score":223,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":14},"1108074561536","578730089005449329",6637,{"collection_name":181,"first_q":19,"per_page":29,"q":19},["Reactive",227],{},["Set"],["ShallowReactive",230],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fi5oP-HB5VShAjq1-RGXR1IlZtbJQ_urS05okpNiCRJs":-1},true,"/search?query=losanna"]