","Lotta per la casa: dal 29 marzo verso il 12 aprile","post",1396271558,[60,61,62,63,64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/corteo-regionale-29-marzo/","http://radioblackout.org/tag/lotta-allausterity/","http://radioblackout.org/tag/lotta-per-la-casa/","http://radioblackout.org/tag/occupazioni/","http://radioblackout.org/tag/piano-casa-governo/","http://radioblackout.org/tag/rifugiati-e-rifugiate/","http://radioblackout.org/tag/sfratti/","http://radioblackout.org/tag/sgomberi/",[33,29,25,23,27,31,19,21],{"post_content":70,"post_title":75,"tags":79},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72],"lotta","per ribadire le ragioni della \u003Cmark>lotta\u003C/mark> per un abitare dignitoso per","Sabato pomeriggio Torino è stata attraversata da un corteo determinato e comunicativo per ribadire le ragioni della \u003Cmark>lotta\u003C/mark> per un abitare dignitoso per tutti e tutte e per contrastare il piano casa del governo Renzi che cerca di sferrare un vergognoso attacco nei confronti delle occupazioni.\r\n\r\nAbbiamo parlato questa mattina con Luigi delle ragioni che sabato pomeriggio hanno portato in piazza molte persone, insieme alle tante occupazioni e lotte presenti in tutta la città e in Piemonte. Durante il percorso sono stati inoltre \"colpiti e segnalati\" molti luoghi - tra cui banche, imprese, palazzinari e istituzioni - responsabili della crisi strutturale che colpisce sempre più persone e famiglie, nega il diritto all'abitare, garantisce a quegli stessi attori, pubblici e/o privati, di continuare ad arricchirsi sulle spalle della gente.\r\n\r\nGrazie alle resistenze contro gli sfratti, contro gli sgomberi e alle numerose occupazioni che sono nate in questi ultimi anni e mesi, le lotte per un abitare dignitoso si sono moltiplicate e unite e, allo stesso tempo, abbiamo visto rafforzarsi anche le mobilitazioni che contrastano le politiche selvagge di austerity e i tagli indiscriminati che investono i servizi minimi e il walfare più in generale.\r\n\r\nProprio in quest'ottica di rifiuto e ribaltamento delle politiche europee completamente dipendenti e funzionali ai programmi della troika economica di Banca centrale europea, Fondo Monetario Internazionale e Commissione Europea, si rilancia anche la manifestazione del 12 aprile a Roma, dove ancora una volta il ruolo dei movimenti per il diritto all'abitare con tutte le sue composizioni e diversità sarà determinante insieme a tutti gli altri movimenti per la difesa e autodeterminazione dei territori, contro la criminalizzazione e repressione delle lotte.\r\n\r\nAscolta l'intervista con Luigi\r\n\r\nluigi corteo",{"matched_tokens":76,"snippet":78,"value":78},[77],"Lotta","\u003Cmark>Lotta\u003C/mark> per la casa: dal 29 marzo verso il 12 aprile",[80,82,86,89,91,93,95,97],{"matched_tokens":81,"snippet":33},[],{"matched_tokens":83,"snippet":85},[72,84],"all'austerity","\u003Cmark>lotta\u003C/mark> \u003Cmark>all'austerity\u003C/mark>",{"matched_tokens":87,"snippet":88},[72],"\u003Cmark>lotta\u003C/mark> per la casa",{"matched_tokens":90,"snippet":23},[],{"matched_tokens":92,"snippet":27},[],{"matched_tokens":94,"snippet":31},[],{"matched_tokens":96,"snippet":19},[],{"matched_tokens":98,"snippet":21},[],[100,106,109],{"field":34,"indices":101,"matched_tokens":102,"snippets":105},[14,38],[103,104],[72,84],[72],[85,88],{"field":107,"matched_tokens":108,"snippet":78,"value":78},"post_title",[77],{"field":110,"matched_tokens":111,"snippet":73,"value":74},"post_content",[72],1157451471441625000,{"best_field_score":114,"best_field_weight":115,"fields_matched":116,"num_tokens_dropped":46,"score":117,"tokens_matched":38,"typo_prefix_score":46},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",{"document":119,"highlight":135,"highlights":141,"text_match":144,"text_match_info":145},{"cat_link":120,"category":121,"comment_count":46,"id":122,"is_sticky":46,"permalink":123,"post_author":49,"post_content":124,"post_date":125,"post_excerpt":52,"post_id":122,"post_modified":126,"post_thumbnail":52,"post_thumbnail_html":52,"post_title":127,"post_type":57,"sort_by_date":128,"tag_links":129,"tags":133},[43],[45],"26797","http://radioblackout.org/2014/12/12-dicembre-le-principali-piazze-che-attraversano-lo-sciopero-generale/","La scelta del governo di procedere, sotto la retorica delle riforme, a un'estrema devastazione liberista dei rapporti sociali, ha trovato di fronte a sé inizialmente la solita, debole proposta concertativa del sindacato, che si è però visto sbattere la porta in faccia dal presidente del consiglio. Di qui la mobilitazione generale, intesa come obbligata dai vertici della CGIL e percepita invece come inevitabile e necessaria dal popolo arrabbiato delle fabbriche e di ampi settori della società e del lavoro dipendente. Una mobilitazione che, crediamo, andrebbe letta non come epilogo di uno scontro ora verboso, ora politicista che si è consumato tra le sedi sindacali e il palazzo, ma come tappa di un percorso di lungo periodo contro il blocco economico, mediatico e finanziario che sostiene gli emanatori dello \"sblocca Italia\", della \"buona scuola\" e del \"Jobs Act\".\r\n\r\nIn molte città si sono svolte manifestazioni che hanno attraversato lo sciopero con diverse connotazioni sul terreno della lotta all’austerity e alla precarietà. In piazza dunque studenti, precari, facchini del settore logistica (con lo sciopero di Adl Cobas e la mobilitazione con Sda per il Si. Cobas) senza lavoro, movimenti per il diritto all’abitare e quelli contro Expo, solo per fare qualche esempio, intenzionati a dare vita a spezzoni sociali autonomi rispetto alla ritualità confederale.A Torino migliaia di persone sono scese in piazza, moltissime hanno preso parte allo spezzone sociale partito da piazza vittorio. Imponente il dispiegamento di forze di polizia che ha tentato di rallentare la manifestazione. In questo momento sta ancora attraversando le strade del centro della città.\r\n\r\nAscolta la diretta con Francesca, redattrice di Radio BlackOuttorino12_12_2014\r\n\r\nA Milano attiviste e attivisti No Expo hanno occupato il cantiere di #Expo2015 contro debito, sfruttamento del lavoro, volontariato e accordi sindacali. Prima di lasciare l’area effettuato anche un corteo interno.\r\n\r\nAscolta la diretta con Abo del Collettivo OffTopic di Milano\r\n\r\nmilano_12_12_2014\r\n\r\nA Roma, dopo la mobilitazione di ieri, oggi erano diversi gli appuntamenti messi in piedi per riuscire a collegare diverse lotte (casa, logistica, studenti). Partiti da diversi punti della città, le varie manifestazioni stanno attraversando la città.\r\n\r\nAscolta la diretta con Michele di Degage\r\n\r\nroma12_12_2014\r\n\r\nA Bologna sciopero e picchetto all’interporto dei lavoratori della logistica. Molto alta l’adesione, presenti anche gli occupanti di case con Social Log. Rilanciate dal Si Cobas le lotte territoriali. Il picchetto si sta sciogliendo per raggiungere in parte la manifestazione degli studenti, in centro a Bologna; mentre una parte dei lavoratori raggiungerà i facchini della Mirror di Ferrara anche loro in picchetto.\r\n\r\nAscolta la diretta con Mato del Lab. Crash\r\n\r\nbologna12_12_2014","12 Dicembre 2014","2014-12-18 11:20:16","12 dicembre. Le principali piazze che attraversano lo sciopero generale",1418387775,[130,131,132],"http://radioblackout.org/tag/cgil/","http://radioblackout.org/tag/sciopero/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[15,134,17],"sciopero",{"post_content":136},{"matched_tokens":137,"snippet":139,"value":140},[72,138],"all’austerity","diverse connotazioni sul terreno della \u003Cmark>lotta\u003C/mark> \u003Cmark>all’austerity\u003C/mark> e alla precarietà. In piazza","La scelta del governo di procedere, sotto la retorica delle riforme, a un'estrema devastazione liberista dei rapporti sociali, ha trovato di fronte a sé inizialmente la solita, debole proposta concertativa del sindacato, che si è però visto sbattere la porta in faccia dal presidente del consiglio. 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Parteciperanno molti dei soggetti che nell'ultimo anno hanno costruito il percorso di mobilitazione che dal 19 ottobre al 12 aprile si sono battuti sulla questione della casa, muovendo i primi passi di una denuncia pubblica del famigerato Jobs Act.\r\nMa ci saranno anche sindacati confilittuali, movimenti territoriali, collettivi e istanze di base protagoniste di immunerevoli quanto disperse lotte sui luoghi di lavoro. Sarà un primo momento di discussione per costruire una mobilitazione nazionale contro il vertice dei capi di stato che si terrà l'11 luglio a Torino sull' \"occupazione giovanile\".\r\nCon Germana, compagna delle realtà autonome torinesi abbiamo affrontato alcuni dei temi che saranno discussi durante quest'assemblea\r\ngermana_31M\r\nQui di seguito il comunicato di convocazione dell'assemblea\r\n\r\nTorino, #11 luglio: blocchiamo Renzi, combattiamo l'Europa dell'austerity\r\nIl prossimo undici luglio i primi ministri dell'Unione Europea si incontreranno a Torino in un vertice in cui si parlerà di “occupazione giovanile”. Ma forse è di disoccupazione giovanile che sarebbe più lecito parlare. Se guardiamo ai dati europei la media dei senza lavoro sotto i 25 anni si aggirà intorno al 24 % ma nel Sud del continente si sfonda ampiamente il 40% e in Spagna e Grecia si va ben oltre il 50%. Questi dati rappresentano una brutta vetrina per un'Unione Europea che continua a chiedere sacrifici e austerità in nome di una ripresa che non arriva.\r\nLa scelta della città di Torino come sede dell'evento è da questo punto di vista sintomatica, presentata come fulgido esempio di sorpassamento del modello della città-fabbrica in un oltre di cui quel che si intravvede oggi è soprattutto l'indebitamento, la riduzione progressiva di servizi e welfare e l'impoverimento di ampie fasce di popolazione. Qui, dove non ha mai attecchito il modello berlusconiano, vige e domina da 20 anni il cosiddetto “Sistema-Torino”: un'intricatissima rete di rapporti economici, politici e personali tra grandi banche, fondazioni, ex-dirigenti di Pci-Ds-Pd e Fiat. Un modello che a quanto pare ha fatto scuola: la versione “di sinistra” del capitalismo neoliberista.\r\nSu questa ordinaria gestione del paese si innesta oggi un'accelerazione dettata dalla crisi e dalle misure europee imposte dalla Trojka col Fiscal Compact, il pareggio di bilancio fatto entrare di forza nelle costituzioni nazionali, la riduzione del rapporto fra debito pubblico e PIL. La cancellazione della spesa pubblica per stare dentro questi parametri è la sola risposta comune messa in campo da governi nazionali complici e subalterni. Privatizzazione dei servizi, finanziarizzazione del welfare ed espropriazione dei beni comuni ne sono i corollari necessari. Le reti familiari/comunitarie, dove ci sono, restano le ultime ancore di salvezza prima dell'inferno dell'indebitamento individuale. Per un'Europa costruita sul primato della finanza, le richieste non hanno mai fine. Per quanto denaro pubblico e risparmi vi si getti dentro, la voragine non è mai colma.\r\nPer i giovani il futuro si mostra sotto una prospettiva ancora più radicale, senza collocazione o prospettive che non siano quelle di un'infinita disponibilità ad assecondare le esigenze del capitale. Non importa quanto hai studiato e quali siano le tue aspettative, devi essere pronto e flessibile a ogni richiesta. Il punto non è “tirare la cinghia per stare nei parametri” ma farci tirare la cinghia per abituarci a dare di più e chiedere di meno. Produttività, flessibilità, competitività, merito sono le parole d'ordine di questo programma nemico di cui Renzi è il nome italiano. Le prime misure varate dal suo governo – Piano Casa e Jobs Act – sono espliciti momenti di una più generale guerra ai pobveri. Sono anche risposte politiche a quanto posto sul piatto dai movimenti, dalle vertenze sui luoghi di lavoro e nelle lotte territoriali.\r\nDobbiamo rovesciare questo programma, invertire l'ordine delle priorità. Ordinare un'altra agenda politica, sostanziata dalle lotte, legittimata nei territori, capace di gettare sabbia nei loro ingranaggi e porre sul medio-termine la questione strategica del come, cosa, quanto e per chi produrre. Lo sviluppo tecnologico (automazione, informatizzazione) permetterebbe oggi una riduzione netta e generalizzata del lavoro socialmente necessario, eppure ci troviamo ancora presi dentro le maglie di un ricatto che ci chiede di lavorare di più e più intensamente per mantenere in vita un sistema diseguale e mortifero. Il problema è quindi di del chi e a nome di chi decide.\r\nVoremmo che la giornata dell'11 luglio metta all'ordine del giorno queste questioni e che lo faccia all'altezza dei tempi che stiamo vicendo, individuando pratiche efficaci e massificabili, in grado di indicare un percorso anche per i tempi futuri. Per questo invitiamo i movimenti, le lotte territoriali , i sindacati conflittuali e quanti e quante in questi anni si sono battuto contro i piani del neoliberismo e della trojka, a partecipare ad un'assemblea nazionale dei movimenti per discutere insieme e costruire collettivamente la giornata di lotta dell'11 luglio. La data che indichiamo è quella di sabato 31 maggio, h 14 a Palazzo Nuovo (Università di Torino). \r\n#renzistaisereno #civediamolundici\r\n\r\n#11L #nojobsact #notroika #nopianocasa\r\n\r\n \r\n\r\nMovimenti sociali contro l'austerity e la precarietà - Torino","29 Maggio 2014","2018-10-17 22:10:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/05/10297809_647786368639288_8117626845030265297_n-200x110.jpg","Torino - 31 maggio: un'assemblea nazionale contro l'Europa dell'austerity","podcast",1401366889,[186,187,188,189,190,132],"http://radioblackout.org/tag/11l/","http://radioblackout.org/tag/austerity/","http://radioblackout.org/tag/europa/","http://radioblackout.org/tag/precarieta/","http://radioblackout.org/tag/renzi/",[161,168,166,170,163,17],{"post_content":193,"post_title":198},{"matched_tokens":194,"snippet":196,"value":197},[195],"l'austerity","movimenti contro la precarietà e \u003Cmark>l'austerity\u003C/mark>. 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