","San Cristobal, la fenice messicana che risorge dalle ceneri delle barricate","post",1469204660,[61,62,63,64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/barricate/","http://radioblackout.org/tag/chiapas/","http://radioblackout.org/tag/desalojo/","http://radioblackout.org/tag/destitucion-de-alcalde/","http://radioblackout.org/tag/destituzione-del-sindaco/","http://radioblackout.org/tag/maestri/","http://radioblackout.org/tag/sgombero/",[15,69,70,71,72,18,73],"Chiapas","desalojo","destitucion de alcalde","destituzione del sindaco","sgombero",{"post_content":75,"tags":79},{"matched_tokens":76,"snippet":77,"value":78},[18],"costruita con la mobilitazione dei \u003Cmark>maestri\u003C/mark> della Cnte contro la riforma","In Chiapas il mantenimento della barricata costruita con la mobilitazione dei \u003Cmark>maestri\u003C/mark> della Cnte contro la riforma educativa è servita ancora di più nel momento in cui è stata spazzata via dalla reazione, che ha voluto dare la spallata e cancellare l'ultima fiammata di contestazione e insurrezione contro il governo, nuovamente sbagliando a valutare che sarebbe stata la vittoria definitiva; invece la devastazione delle derrate offerte dall'Ezln, lo smantellamento della barricata con la forza da parte di gruppi paramilitari avvenuta il 20 luglio in combutta con i poliziotti – rievocando passate stragi – questa volta non ha fatto che riaccendere in tutto il paese – in Guerrero, in Oaxaca, nel DF – la solidarietà e le barricate. Il Coordinamento dissidente si è dato tempo una settimana, per poi nel caso, sedersi nuovamente al tavolo di discussione. Certamente a questo punto non viene meno la mobilitazione nazionale.\r\n\r\nMa in questi due giorni ci sono stati scontri con la polizia statale del Chiapas, riprendendo il controllo della barricata dell'autostrada, occupando il municipio, ricacciando il controllo militare e paramilitare (con i repressori che spudoratamente scortati dalla polizia entrano sparando)... e ora la situazione è di attesa con barricate molto determinate e presidate e la richiesta sono le dimissioni del sindaco di San Cristobal e non si rimuovono le barricate finché non vengono condannati i responsabili del desalojo (lo sgombero) violento del blocco del Cnte verso Tuxla e dell'omicidio di un maestro avvenuto a marzo.\r\n\r\nLa solidarietà dell'Ezln è stata ribadita poche ore fa e nel comunicato si ripete il completo appoggio al Magisterio, con l'impegno di portare viveri e appoggio alla barricata in lotta. Alle 17, ora locale, è convocata una \"megamarcha\" che parte dal centro di San Cristobàl e andrà a raggiungere le barricate sull'autostrada.\r\n\r\n \r\n\r\nEcco la puntuale corrispondenza di Giovanni, che stoicamente è rimasto in piedi fino a tarda notte dopo la giornata pesante di lotta per raccontarci dinamiche e situazioni:\r\n\r\n \r\n\r\nSancristobal",[80,82,84,86,88,90,93],{"matched_tokens":81,"snippet":15},[],{"matched_tokens":83,"snippet":69},[],{"matched_tokens":85,"snippet":70},[],{"matched_tokens":87,"snippet":71},[],{"matched_tokens":89,"snippet":72},[],{"matched_tokens":91,"snippet":92},[18],"\u003Cmark>maestri\u003C/mark>",{"matched_tokens":94,"snippet":73},[],[96,102],{"field":35,"indices":97,"matched_tokens":99,"snippets":101},[98],5,[100],[18],[92],{"field":103,"matched_tokens":104,"snippet":77,"value":78},"post_content",[18],578730123365712000,{"best_field_score":107,"best_field_weight":108,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":109,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":111,"highlight":135,"highlights":140,"text_match":143,"text_match_info":144},{"cat_link":112,"category":113,"comment_count":47,"id":114,"is_sticky":47,"permalink":115,"post_author":50,"post_content":116,"post_date":117,"post_excerpt":53,"post_id":114,"post_modified":118,"post_thumbnail":119,"post_thumbnail_html":120,"post_title":121,"post_type":58,"sort_by_date":122,"tag_links":123,"tags":129},[44],[46],"54756","http://radioblackout.org/2019/06/dopo-25-anni-uno-spiraglio-di-luce-sul-bosforo/"," \r\n\r\n«Chi governa a Istanbul governa il paese», son parole del Sultano, che ora ha perduto, dunque... un cauto ottimismo proviene dalla prima vera e sonora sconfitta di Erdoğan dopo 25 anni di successi fondati sul boom economico drogato da bolle finanziarie e infrastrutture a debito che sostenevano il consenso attraverso le clientele, che ora con il cambio di amministrazione nella più importante città turca non potranno più sostenere le politiche populiste dell'Akp, il partito-famiglia del leader islamico. L'economia è uno dei motivi di ascesa e caduta, ma la cultura economica di costante crescita non è l'unica componente, per quanto ora interi settori sono in crisi, in fallimento (l'esempio che fa Murat è significativo per quanto riguarda la carta: il comparto dipende dalla Russia); importante è anche la finta solidarietà verso i rifugiati siriani, in estrema povertà, scarsa scolarità dei bambini, prostituzione...\r\n\r\nPeraltro non saranno pochi i colpi di coda del regime liberticida e infatti un primo processo si è concluso una decina di giorni fa con svariati ergastoli comminati ai presunti militari golpisti che avevano tentato di eliminare Erdoğan nel luglio del 2016 e adesso alla sbarra sono gli intellettuali individuati come cattivi maestri del movimento di Gezi Park, inquisiti con accuse ridicole.\r\n\r\nAbbiamo parlato di queste luci e ombre in terra anatolica con Murat Cinar, giornalista freelance, scrittore e blogger, che ci fa un quadro dei cambiamenti che si cominciano già a intravedere dai primi passi di Imamoğlu, dal linguaggio che utilizza e come si pone nei confronti della cittadinanza:\r\n\r\nottimismo a Istanbul nonostante i processi farsa","28 Giugno 2019","2019-06-28 13:57:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/imamoglu-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/imamoglu-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/imamoglu-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/imamoglu.jpg 400w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Dopo 25 anni uno spiraglio di luce sul Bosforo",1561729924,[124,125,126,127,128],"http://radioblackout.org/tag/erdogan/","http://radioblackout.org/tag/gezi-park/","http://radioblackout.org/tag/golpisti-turchi/","http://radioblackout.org/tag/imamoglu/","http://radioblackout.org/tag/istanbul/",[130,131,132,133,134],"Erdogan","gezi park","golpisti turchi","Imamoglu","Istanbul",{"post_content":136},{"matched_tokens":137,"snippet":138,"value":139},[18],"gli intellettuali individuati come cattivi \u003Cmark>maestri\u003C/mark> del movimento di Gezi Park,"," \r\n\r\n«Chi governa a Istanbul governa il paese», son parole del Sultano, che ora ha perduto, dunque... un cauto ottimismo proviene dalla prima vera e sonora sconfitta di Erdoğan dopo 25 anni di successi fondati sul boom economico drogato da bolle finanziarie e infrastrutture a debito che sostenevano il consenso attraverso le clientele, che ora con il cambio di amministrazione nella più importante città turca non potranno più sostenere le politiche populiste dell'Akp, il partito-famiglia del leader islamico. 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Una sentenza che pone i molti maestri presi in mezzo a questa trappola (solo in Piemonte si parla di un migliaio di lavoratori che a giugno perderanno il posto) a organizzarsi e cercare solidarietà presso tutti i colleghi in una situazione nella quale non è possibile immaginare che un titolo abilitante all'insegnamento possa venire “ritirato” con un tratto di penna.\r\n\r\nA questo proposito è stato immediatamente indetto uno sciopero dei sindacati di base con manifestazione nazionale a Roma l'8 dicembre, mentre sono previsti presidi locali: il primo a Torino di fronte all'Ufficio Scolastico Regionale mercoledì 27 dicembre alle 10, inoltre si sta valutando un ricorso alla Corte di Giustizia Europea.\r\n\r\nIntanto i sindacati concertativi del pubblico impiego nella notte hanno invece siglato l'accordo con la controparte per un aumento di 85 euro, felici di salvaguardare gli 80 euro renziani, senza cominciare a porsi al servizio degli insegnanti che con un'iniziativa dal basso, riunendosi in assemblea fuori dell'orario (non avendo rappresentanze sindacali alternative che li possano davvero rappresentare), alla fine di un percorso di documentazione serio sulle effettive forme di trattamento europee della funzione insegnante, hanno stilato un documento con il quale diffidavano quei sindacati dal proseguire le trattative su quel piano inclinato perdente e riduttivo. Dalla scuola \"Padre Gemelli\" di corso Lombardia a Torino parte un messaggio chiaro che le insegnanti intendono trasmettere ai colleghi perché sottoscrivano (sono già state raccolte 50 firme soltanto in quel comprensorio) e diano luogo a un movimento che dia un segnale e richieda ai sindacati di rappresentare le autentiche istanze della categoria senza permettersi di imporre il solito accordo capestro concertato con il governo.\r\n\r\n \r\n\r\nAbbiamo sentito Cosimo Scarinzi della Cub a proposito dello scippo del posto di lavoro appena conquistato:\r\n\r\nmaestre disabilitate\r\n\r\ne poi la testimonianza di Teresina, insegnante della Padre Gemelli, scuola elementare di corso Lombardia a Torino, tra le maestre che non possono più accettare le vertenze dei sindacati concertativi:\r\n\r\nsindacati diffidati\r\n\r\nquesto è il testo della diffida, stilata direttamente da chi davvero non ne può più.\r\n\r\nGemelli\r\n\r\n \r\n\r\n ","23 Dicembre 2017","2018-01-08 13:12:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/2017-12-22_scuola-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"176\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/2017-12-22_scuola-300x176.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/2017-12-22_scuola-300x176.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/12/2017-12-22_scuola.jpg 647w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Pessima scuola: maestre disabilitate e sindacati diffidati",1514021890,[162,163,164,165,166],"http://radioblackout.org/tag/9-anni-di-vacanza-contrattuale/","http://radioblackout.org/tag/contratto-indegno/","http://radioblackout.org/tag/diplomi-magistrali/","http://radioblackout.org/tag/laurea-magistrale/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-8-genanio-2018/",[34,26,30,24,32],{"post_content":169},{"matched_tokens":170,"snippet":171,"value":172},[18],"sentenza che pone i molti \u003Cmark>maestri\u003C/mark> presi in mezzo a questa","Contro gli insegnanti diplomati magistrali: una sentenza inaccettabile, una sentenza che non si può accettare\r\n\r\nCon un pronunciamento che rovescia quanto stabilito da tutti quelli precedenti (che avevano accettato e sancito che il 2001 sarebbe stato considerato l'anno spartiacque per considerare validi e sufficienti i diplomi magistrali) e, soprattutto, che non tiene conto dei diritti e della stessa vita di decine di migliaia di insegnanti che hanno un titolo abilitante all'insegnamento, che sovente per molti anni hanno lavorato come precarie garantendo il funzionamento della scuola pubblica, il Consiglio di Stato ha stabilito che le maestre diplomate magistrali non hanno diritto all'inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento (Gae) e alla stessa assunzione a tempo indeterminato che molte si sono finalmente viste riconoscere a partire dal 2015.\r\n\r\nUna sentenza inaccettabile che pone il governo di fronte alla necessità di trovare una soluzione che garantisca i diritti di quelle insegnanti immesse in ruolo lo scorso anno (con scopi elettorali) dopo anni e decenni di precariato ben più formante di una laurea. 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L'attacco alla categoria degli insegnanti è significativo, perché il sindacato dei maestri è tradizionalmente quello meglio organizzato; in particolare a Oaxaca fin dall'inizio è stato occupato lo Zocalo (la piazza principale)... Anna ci ha raccontato nei particolari quanto è avvenuto poi fino al massacro di questi giorni: dalle barricate in Oaxaca alle proteste di Monterrey, alle intimidazioni anche contro i giornalisti da parte di uno stato conclamatamente torturatore, militarizzato.\r\n\r\nLa rivolta è stata dura come la sua repressione negli stati a maggior presenza di realtà indigene, ma non è l'unico motivo di tensione nella federazione messicana, scontri, ribellioni e insurrezioni si registrano dal Chihuahua al Chiapas e l'uso del narcotraffico come pretesto per scatenare repressione è evidente in ogni azione del governo, molto scollato dal tessuto sociale e dalla popolazione.\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Anna, appena tornata dal Messico ed esperta dell'area mesoamericana\r\n\r\nOaxaca - lotta insegnanti","25 Giugno 2016","2016-06-28 14:29:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/2016-06-24_andale-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/2016-06-24_andale-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/2016-06-24_andale-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/06/2016-06-24_andale.jpg 352w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Strage di Oaxaca: riconversione neoliberista, capitolo scuola.",1466854417,[61,191,192,193,194],"http://radioblackout.org/tag/insegnanti/","http://radioblackout.org/tag/massacro/","http://radioblackout.org/tag/narcostato-militarizzato/","http://radioblackout.org/tag/oaxaca/",[15,196,197,198,199],"insegnanti","massacro","narcostato militarizzato","Oaxaca",{"post_content":201},{"matched_tokens":202,"snippet":203,"value":204},[18],"significativo, perché il sindacato dei \u003Cmark>maestri\u003C/mark> è tradizionalmente quello meglio organizzato;","La riforma del settore educativo risale all'inizio della presidenza Peña Nieto, esponente del Pri (il partito della rivoluzione istituzionale al potere quasi ininterrottamente da... sempre), una riforma che non ha nulla di pedagogico e serve solo a estromettere insegnanti politicamente o etnicamente sgraditi. 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Nel momento in cui è avvenuto il massacro, gli studenti stavano raccogliendo fondi per organizzare una manifestazione in ricordo del 2 ottobre 1968, giorno in cui il Messico ha visto la sua prima grande strage di studenti.\r\n\r\nAbbiamo sentito Anna, che vive nello stato di Oaxaca e che ci ha dato un quadro dall'interno di quanto sta accadendo.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\nanna_messico","28 Ottobre 2014","2014-10-31 11:52:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/messico-studenti-scomparsi-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/messico-studenti-scomparsi-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/messico-studenti-scomparsi-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/messico-studenti-scomparsi.jpg 594w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Cosa sta accadendo in Messico? 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Nel momento in cui è avvenuto il massacro, gli studenti stavano raccogliendo fondi per organizzare una manifestazione in ricordo del 2 ottobre 1968, giorno in cui il Messico ha visto la sua prima grande strage di studenti.\r\n\r\nAbbiamo sentito Anna, che vive nello stato di Oaxaca e che ci ha dato un quadro dall'interno di quanto sta accadendo.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\nanna_messico",[235],{"field":103,"matched_tokens":236,"snippet":232,"value":233},[18],{"best_field_score":145,"best_field_weight":146,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":147,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},{"document":239,"highlight":252,"highlights":257,"text_match":143,"text_match_info":260},{"cat_link":240,"category":241,"comment_count":47,"id":242,"is_sticky":47,"permalink":243,"post_author":244,"post_content":245,"post_date":246,"post_excerpt":53,"post_id":242,"post_modified":247,"post_thumbnail":53,"post_thumbnail_html":53,"post_title":248,"post_type":58,"sort_by_date":249,"tag_links":250,"tags":251},[44],[46],"367","http://radioblackout.org/2008/10/le-frequenze-della-protesta/","dj","In occasione delle mobilitazioni contro la riforma Gelmini, Radio Black Out (105.250 fm) e l' AssembleaNo-Gelmini daranno voce alla protesta attraverso una serie di finestre quotidiane dedicate alle lotte portate avanti dal mondo della scuola.\nDal 22 ottobre studenti, genitori, maestri, docenti medi ed universitari si alterneranno dallo studio mobile di radio Black Out situato a Palazzo Nuovo (via Sant'Ottavio 20) per circa due ore al giorno.\nLe trasmissioni avranno i seguenti orari: 14/16 durante la settimana, sabato 10/12.\n\nQui di seguito alcune interviste fatte durante le settimane di mobilitazione e interventi in continuo aggiornamento.(Anche su piemonte.indymedia.org)\n:: AUDIO ::\n 9 ottobre: Dopo l' occupazione della facolta' di agraria e veterinaria Intervista a Fulvio del collettivo \"il faggio\".\n\n10 ottobre: Interviste fatte al termine del corteo studentesco di Torino del 10 ottobre 2008.\n\n\tStudente del MFN della facolta' di scienze\n\tMembro del collettivo di scienze\n\tStudentessa di scienze politiche\n\tStudente di un liceo di Lanzo\n\tRappresentante degli studenti del liceo Gioberti\n\tRicercatore di archeologia\n\tRicercatore di archeologia con considerazioni generali sulla riforma gelmini\n\n15 ottobre: Intervista ai due professori che hanno tenuto lezione all'aperto come segno di protesta.\n\n\tLuciano Allegra (storia moderna)\n\tFranceso Remotti (antropologia culturale)\n\n22 ottobre: Dopo le dichiarazioni di Berlusconi di mandare le forze dell'ordine negli atenei occupati per sgomberarli con la forza, abbiamo chiesto delle considerazioni a riguardo:\n\n\tDottorando di archeologia\n\tDottorando in filosofia\n\tStudentessa lettere e filosofia\n\tLeo dell' assemblea no-gelmini\n\nAltre interviste:\n\n\tDana dell'assemblea no-gelmini, primo giorno di occupazione\n\tAndrea bibliotecario dell' universita' assunto da cooperativa (come tutti)\n\t\n\n23 ottobre: Interviste effettuate dopo l'assemblea allargata tenutasi nell'atrio di palazzo nuovo\n\n\tPaolo Barisone rdb del politecnico\n\tGenitore che si esprime sul maestro unico\n\tMargherita maestra elementare\n\tProf. Spagnolo istituto tecnico Steiner\n\tGuido Montanari professore del Politecnico\n\n28 ottobre: Due interviste dopo la manifestazione che prevedeva la Gelmini a Torino\n\n\tProf.ssa Algostino di scienze politiche\n\tUn genitore del coordinamento genitori\n\n-In mattinata studenti medi hanno fatto un corte conclusosi con un passaggio per i corridoi dell'universita', questa l'intervista ad uno dei ragazzi.\n\n\tFlavio studente geometra\n\n-In mattinata il collettivo del dams ha organizzato una lezione/spiegazione sulla legge 133. Ai microfoni Andrea giurista che ha parlato della legge.\n\n\tprima parte\n\tseconda parte\n\n29 ottobre: In mattinata il liceo Giobetri ha tenuto delle lezioni all'aperto. Sentiamo prima una professoressa del liceo poi l'intervento di Luca Mercalli chiamato ad intervenire al liceo con una lezione.\n\n\tInsegnante del gioberti\n\tLuca Mercalli\n\n-Intervento telefonico di un ragazzo romano che porta la testimonianza delle aggressioni fasciste al corteo studentesco di Roma a Piazza Navona.\n\n\tTestimonianza diretta\n\n31 ottobre: Intervista ad un professore del dams ( Gigi Livio ) al suo ultimo giorno di docenza prima della pensione, a lui abbiamo chiesto alcune considerazioni sull' attuale situazione che vede il mondo della scuola in agitazione. 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Queste nuove Indicazioni Nazionali sono in decisa rottura con la versione precedente dal 2012, proponendo un forte eurocentrismo della programmazione in una realtà scolastica che è sempre più multiculturale. Inoltre sono poco menzionate altre tematiche importanti, come quelle di genere. Sono invece incoraggiati lo studio a memoria delle poesie, l’insegnamento dell’inno di Mameli e dei canti e delle poesie del Risorgimento alle elementari, nonché una particolare attenzione allo studio della Bibbia intesa come fonte storico-letteraria. Qui un assaggio dell'introduzione di questa nuova bozza:\r\n\r\n\"Solo l’Occidente conosce la Storia. Ha scritto Marc Bloch: «I greci e i latini, nostri primi maestri, erano popoli scrittori di storia. Il cristianesimo è una religione di storici. [...] è nella durata, dunque nella storia, che si svolge il gran dramma del Peccato e della Redenzione». Altre culture, altre civiltà hanno conosciuto qualcosa che alla storia vagamente assomiglia, come compilazioni annalistiche di dinastie o di fatti eminenti succedutisi nel tempo; allo stesso modo, per un certo periodo della loro vicenda secolare anche altre civiltà, altre culture, hanno assistito a un inizio di scrittura che possedeva le caratteristiche della scrittura storica. Ma quell’inizio è ben presto rimasto tale, ripiegando su se stesso e non dando vita ad alcuno sviluppo; quindi non segnando in alcun modo la propria cultura così come invece la dimensione della Storia ha segnato la nostra. La Storia, come da oltre due millenni l’Occidente l’intende, non consiste nella raccolta dei fatti e nel metterli in ordine cronologico. 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Fino ad ora si sono occupate di valutazione, delle nuove linee guida di educazione civica, di inserire proposte didattiche nel nostro insegnamento sui temi del transfemminismo e di prospettive non eurocentriche e che decostruiscano la colonialità del sapere. \r\n\r\nAscolta qui la puntata\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/blackin_-collettivo-insegnanti-torino.mp3\"][/audio]","10 Aprile 2025","2025-04-10 14:45:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/valditara-3-200x110.png","Nuove Indicazioni Nazionali per la Scuola","podcast",1744296113,[320,321,322],"http://radioblackout.org/tag/decoloniale/","http://radioblackout.org/tag/eurocentrismo/","http://radioblackout.org/tag/scuola/",[299,301,324],"scuola",{"post_content":326},{"matched_tokens":327,"snippet":328,"value":329},[18],"e i latini, nostri primi \u003Cmark>maestri\u003C/mark>, erano popoli scrittori di storia.","Abbiamo orchestrato questa puntata di Black In insieme al Collettivo Insegnanti Torino, assemblea di insegnanti che propone un'analisi molto critica della bozza della nuove Indicazioni Nazionali per il primo ciclo. 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Dalla tradizione dei maestri di percussioni alla techno fuji e le sue intersezioni con l'hip hop passiamo alla juju di King sunny Adè ,la contaminazione con l'afro beat di Shina Williams, fino alla musica elettronica sudanese e tanto altro......\r\n\r\n ","7 Settembre 2023","2023-09-07 16:12:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/JUJU-MUSIC-TRX-04092023-200x110.jpg","RADIO KALAKUTA 04/09/2023",1694103170,[347],"http://radioblackout.org/tag/radiokalakuta/",[283],{"post_content":350},{"matched_tokens":351,"snippet":352,"value":353},[18],"popolo Yoruba . 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Ma anche l'ignoranza sarà riscattata da questi due maestri con l'aura dell'immortalità. Una imnmersione profonda per una meditazione che da uno scampolo delle mie giornate occidentali può diventare eternità impalpabile. Potrebbe portarvi via.\r\n\r\nBappi Lahiri - Karate [197*] - Forse la mia colonna sonora preferita. Spari, catene, inseguimenti e un martellamento pressochè continuo di percussioni. Se ci riuscite immaginate quei momenti nel western in cui il coro si impossessava della melodia. Ora dimenticateli e immergetevi in un classico assoluto della bollywood più oscura. Il film, ovviamente è sulle arti marziali ma è un pallido pretesto per far sfogare Lahiri. E il maestro non delude. Effetti speciali degni di un action movie uscito ieri, arrangiamenti non richiesti, exotismo mai scontato. CULT!\r\n\r\nCharanjit Singh - Instrumental Film Tunes [Odeon 1974]\r\nImperdibile. Dopo aver sintetizzato \"10 ragas to a disco beat\" il mitico Singh si cimenta con arrangiamenti scritti per film non ancora girati. Library Music intossicata da troppe spezie si muove con la genialità sinuosa del Singh, l'unico capace di accostare suoni apparentemente inconciliablili e farli amare appassionatamente. Vedi i vari solo di clavinet \"truccato\" sparsi qua e la. A proposito: qualcuno sa cosa sia il Transicord?\r\n\r\nSurinder & Parkash Kaur - A Treasure Trove of Masterpiece\r\nDue usignole si incontrano a civettare su un albero del pepe. Sotto di loro una nevrosi da centinaia di milioni di persone brulica come in un formicaio. Salite sull'albero, dimenticate la confusione e fatelo. Contro la triste retorica del nazionalismo e dei confini tra i popoli io metto questo simpatico oggetto. Oro fuso in miscela punjabi, per il quale consiglio l'abbinamento con il commovente documentario Punjab Di Koyal \"l'usignolo del Punjab\". E il mio cuore si scioglie come un gelato al sole.","2 Aprile 2014","2018-10-17 22:10:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/04/Iruvar-Ullam-and-Pale-Pandiya-200x110.jpg","Longing for the past. Intossicazioni Indiane",1396440866,[],[],{"post_content":395},{"matched_tokens":396,"snippet":397,"value":398},[18],"sarà riscattata da questi due \u003Cmark>maestri\u003C/mark> con l'aura dell'immortalità. Una imnmersione","Outsider Music,con la benedizione del divino Ustad Allauddin Khan presenta una immersione nelle acque putride del grande fiume, per portarvi il suono genuino delle strade polverose di un continente ancora parzialmente inesplorato.\r\nSe per voi l'india è solo il Bangla sotto casa che prepara tristi tikki-masala, questa trasmissione vi riscatterà (per non parlare del fatto che questo non è il primo speciale).\r\nDa Bollywood al cinema Tamil di Chennai, dalle vette innevate del Kashmir fin dentro alla Hindustani Records di Calcutta. 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Come sempre apre la puntata una selezione di musica italiana dell'anno 1976.\r\n\r\n6 dicembre parte 1\r\n\r\n6 dicembre parte2\r\n\r\n6 dicembre parte 3\r\n\r\n \r\n\r\nTrasmissione del 13 dicembre 2013\r\n\r\n\r\n\r\nPuntata ancora di respiro internazionale: il 1976 in argentina, il golpe di Videla, l'inizio dell'orrore della desaparicion. Inquadramento storico e letture dal libro \"Le irregolari\" Buenos Aires Horror Tour di Massimo Carlotto.\r\n\r\n13 dic parte 1\r\n\r\n13 dic parte 2\r\n\r\n13 dic parte 3\r\n\r\n \r\n\r\nTrasmissione del 20 dicembre 2013\r\n\r\n\r\n\r\n20 dicembre parte 1\r\n\r\nDopo una prima parte della trasmissione dedicata alla musica italiana del 1976 ci addentriamo ancora nel viaggio iniziato la settimana scorso attraverso letture dal libro \"Le reaparecide\" Sequestrate, torturate, sopravvissute al terrorismo di stato in Argentina.\r\n\r\n20 dicembre parte 2\r\n\r\n20 dicembre parte 3\r\n\r\nTrasmissione del 27 dicembre 2013\r\n\r\n\r\n\r\nUna puntata dedicata alle biografie di Fritz Lang e Howard Hughes, entrambi morti nel 1976. Il primo, regista e sceneggiatore austriaco, tra i maestri della storia del cinema. Il secondo, Howard Hughes, imprenditore, regista, aviatore e produttore cinematografico statunitense.\r\n\r\n27 dic parte 1\r\n\r\n27 dicembre parte 2\r\n\r\n27 dicembre parte3","24 Marzo 2014","2018-10-17 22:10:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/03/nunca-200x110.jpeg","I podcast di 1959: le trasmissioni di dicembre 2013",1395686290,[415,416],"http://radioblackout.org/tag/1959/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/",[285,418],"Radio Blackout",{"post_content":420},{"matched_tokens":421,"snippet":422,"value":423},[18],"e sceneggiatore austriaco, tra i \u003Cmark>maestri\u003C/mark> della storia del cinema. Il","Trasmissione del 6 dicembre 2013\r\n\r\n\r\n\r\nPuntata dedicata alla Grecia: un po' di storia della Grecia dalla seconda guerra mondiale agli anni '70 per introdurre la storia dell'Organizzazione Rivoluzionaria 17 Novembre nella Grecia del dopo dittatura, in particolare nel 1976, con l'ausilio del testo \"I semplici combattenti del popolo\". 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Persa la guerra e non ancora diradatisi le nebbie nucleari scaricate da enola gay, il paese cercava di rialzare la testa. Anzitutto culturalmente, a causa di un improbabile tentativo di far pace col passato. Dopo la guerra, praticamente tutta la musica giapponese era figlia del jazz e del rock che provenivano dagli states, allungando il conto di un debito che ormai sarebbe stato impossibile da pagare.\r\nDopo secoli di radicale autonomia nello sviluppo dei modelli culturali \"locali\", blindati dai misteriosi segni dell'alfabeto kenji, finalmente verso la metà dei 50 le cose inziarono a cambiare. Come funghetti sacri nascevano i primi, rabbiosi strappi verso la stratosfera.\r\nPiù di chiunque altro accese la miccia il Group Ongaku, potente macchina free-form che prendeva tanto dai californiani del Flusso (!), quanto dall'accademia di Darmstad (Cage e Stockausen), collettivo già apprezzato alla fine degli anni 50 tanto da Ennio Morricone (che all'epoca oltre a Se telefonando con Mina era impegnato anche lui in torbidi progetti underground) quanto da Cornelius Cardew e Keith Rowe. Il Gruppo mescolava la tradizione giapponese del balletto e del teatro Gedo con potenti iniezioni di avanguardia pura, rifiuto del serialismo, scatarrate e sputazzi sonori che dopo 50 (cinquanta) anni possono far impallidire l'ascoltatore non preparato.\r\nL'influenza del Gruppo fu enorme e si diffuse rapidamente nel giro di qualche anno, tanto che tra chi li citava potevi trovare una band di scoppiati come i Red Crayola, quanto l'austero collettivo italiano denominato GINC (o gruppo di improvvisazione nuova consonanza, esperienza seminale tra le più importanti e sconosciute dell'intera storia del rock di rottura). A ciò è necessario aggiungere che non esistevano allora nè le riviste attente a questo tipo di fenomeni, nè tantomeno altro modo di carpire informazioni su questo sotto-mondo. Dopo il Group Ongaku, nulla sarà più lo stesso. La psichedelia, il folklore e la musica free form saranno per sempre nel dna delle esperienze radicali fatti nella terra dei ciliegi.\r\nDopo lo svergognamento del 69, che mise a nudo il re, portando fuori tutte le contraddizioni e le repressioni di una società impazzita, dall'LSD al sesso libero al rock rumoroso e fuori di testa, le cose sarebbero cambiate ancora.\r\nNel Dicembre del 1971 un movimento di protesta nato per appoggiare alcuni agricoltori di Tokyo contro l’espansione di un aeroporto, si trasformò nella prima sarabanda autenticamente di rottura con la tradizione musicale che i giovani nipponici avessero mai conosciuto; non a caso, per questo concerto misterioso, di cui esistono varie versioni clandestine dai bootleg in cd ai super8, furono chiamate tutte le derive della now-music, nessuno escluso: il resoconto sonoro è una brillante miscellanea di momenti free-jazz (Masayuki 'Jojo' Takayanagi, Mototeru Takagi, Shun Ochiai); rock più basico (Dew; bravi i Blues Creation); folk tradizionale (Fujin Kotodai) e contestatario (Zuno Keisatsu) e, in cauda venenum, noise da camera delle torture con i Lost Aaraaff di Keiji Haino, con una programmatica Hell of screams. Quel giovane lungocrinito che si muoveva come un indiavolato, esoterica mutazione genetica tra Robert Johnson, Hendrix e un monaco zen, sarà non a caso considerato uno dei maestri segreti della musica del dopoguerra.\r\nLa strada ormai era aperta: nacquero i Taj Majal Travellers e Les Rallizes Denudes, band che coniarono lingue segrete capaci di sradicare le convenzioni borghesi in musica, producendo forse la vetta, mai eguagliata di uno sperimentalismo, oserei dire \"politico\", senza precedenti. Queste musiche estreme e impossibili ridicolizzavano l'intorpidimento di una società inginocchiata al dio del benessere che sacrificava le passioni sull'altare della trimurti lavoro-casa-famiglia, anestetizzando i suoi impulsi più animaleschi, psichici e fisici. Secondo il vangelo di questi rivoluzionari armati di grossi impianti di amplificazione, la contemporaneità era sempre meno capace di elaborare (e capire) i segnali di frattura che venivano da certi settori della società. Lsd, critica dell'establishment e rumore misto all'improvvisazione radicale come icona dell'assassinio delle convenzioni, entrarono prepotentemente nel lessico dei giovani nipponici.\r\nA tacer d'altro, in musica questi passaggi rimangono ancora insuperati. Taj Mahal Travellers furono, gli inventori del drone, una musica che oggi ha perso tutta la sua provocatoria instancabile bellezza, rinsecchita come si trova tra futili esperimenti riproduttivi (direi seriali ma non lo dico) e mere questioni estetiche.\r\nLes Rallized Denudes, grazie a Mizutani e ai suoi amici svitati, furono rinnegati ancor prima dalla stessa società che mettevano a nudo con lamate di rumore bianco che dai loro ascoltatori. Mescolarono violenza musicale e lotta politica finchè alcuni di loro furono arrestati- libretto rosso in tasca - mentre dirottavano in Korea il famoso volo di linea Yodogo. Il governo non la prese bene e sappiamo come è andata a finire: i dischi spariti, Mizutani che finisce a fare l'eremita nei bassifondi di Tokio protetto da alcuni amici e costantemente braccato dai servizi segreti giapponesi, così che tutta la storia finisce in archivio. Fino ad oggi.\r\nSe certi eccessi non scandalizzano più e gli ascoltatori hanno imparato, seppur senza capire a fondo, a distillare senso dalle grammatiche giapponesi, è altrettanto vero che la situazione è ancora fluida. Sentiamo una riscoperta del prog più marcio, coon la contestuale esumazioni di tecniche che certamente nei tardi 60 gente come Magical Power Mako, Gedo e J.A. Caesar, Takeishi Mizutani o Masaiko Sato, hanno saputo approfondire su dischi rimasti senza ascoltatori. fino ad oggi, appunto.\r\nCome a confermare ancora una volta che \"sasso che rotola non conosce la sua traiettoria\", queste musiche impossibili sanno trascinarci verso troppe conclusioni retoriche affrettate. Perchè non c'è dubbio che questi siano acolti indispensabili ancor prima che per capire, per godere.\r\n\r\nSegue una discografia selezionata ben bene da Outsider Music per farsi largo nell'oceano scuro\r\n\r\nGiappone prima del diluvio - apres moi le deluge/pietre d'angolo - la mistura del miso\r\nGroup Ongaku - Music of Group Ongaku, selected works from 50 and 60s (reissue)\r\nTaj Majal Travellers - Live in Stockolm 1971\r\nAa. VV - Genya Concert (bootleg! 1971)\r\nLes Rallized Denudes - Great White Wonder (1974 4xcd)\r\nToshiyuki Tsuchitori/Ryuichi Sakamoto - Hateruma/Disappointment (1976)\r\nKaoru Abe - Last Recordings (disk union japan 1978 reissue)\r\n\r\nThe New Herd - Nuovi germogli di soia (radioattiva)\r\nAa. Vv - Improvised Music from Japan (10xcd - japan improv 2001)\r\nOtomo Yoshihide - Ensemble Cathode (japan improv 2002)\r\nKukan Gendai - 2 (headz japan 2012)\r\nHose - III (headz/Unknown Mix Japan 2013)\r\nGoat - New Games (headz/unknown mix 2013)\r\nSystem 7 & Rovo - Hinotori (2013)\r\nTetuzi Akiyama Tom Carter Christian Kiefer - The Darkened Mirror (2013)\r\n\r\nATTENZIONE: USARE CON CAUTELA.","16 Gennaio 2014","2018-10-17 22:10:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/01/gns1001_dvd-200x110.jpg","Musiche impossibili dell'oriente estremo. Una storia segreta",1389876651,[],[],{"post_content":442},{"matched_tokens":443,"snippet":444,"value":445},[18],"a caso considerato uno dei \u003Cmark>maestri\u003C/mark> segreti della musica del dopoguerra.\r","Il Giappone della fine degli anni 50 era un enigma indecifrabile come una partita di Go. Persa la guerra e non ancora diradatisi le nebbie nucleari scaricate da enola gay, il paese cercava di rialzare la testa. 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Il Gruppo mescolava la tradizione giapponese del balletto e del teatro Gedo con potenti iniezioni di avanguardia pura, rifiuto del serialismo, scatarrate e sputazzi sonori che dopo 50 (cinquanta) anni possono far impallidire l'ascoltatore non preparato.\r\nL'influenza del Gruppo fu enorme e si diffuse rapidamente nel giro di qualche anno, tanto che tra chi li citava potevi trovare una band di scoppiati come i Red Crayola, quanto l'austero collettivo italiano denominato GINC (o gruppo di improvvisazione nuova consonanza, esperienza seminale tra le più importanti e sconosciute dell'intera storia del rock di rottura). A ciò è necessario aggiungere che non esistevano allora nè le riviste attente a questo tipo di fenomeni, nè tantomeno altro modo di carpire informazioni su questo sotto-mondo. Dopo il Group Ongaku, nulla sarà più lo stesso. La psichedelia, il folklore e la musica free form saranno per sempre nel dna delle esperienze radicali fatti nella terra dei ciliegi.\r\nDopo lo svergognamento del 69, che mise a nudo il re, portando fuori tutte le contraddizioni e le repressioni di una società impazzita, dall'LSD al sesso libero al rock rumoroso e fuori di testa, le cose sarebbero cambiate ancora.\r\nNel Dicembre del 1971 un movimento di protesta nato per appoggiare alcuni agricoltori di Tokyo contro l’espansione di un aeroporto, si trasformò nella prima sarabanda autenticamente di rottura con la tradizione musicale che i giovani nipponici avessero mai conosciuto; non a caso, per questo concerto misterioso, di cui esistono varie versioni clandestine dai bootleg in cd ai super8, furono chiamate tutte le derive della now-music, nessuno escluso: il resoconto sonoro è una brillante miscellanea di momenti free-jazz (Masayuki 'Jojo' Takayanagi, Mototeru Takagi, Shun Ochiai); rock più basico (Dew; bravi i Blues Creation); folk tradizionale (Fujin Kotodai) e contestatario (Zuno Keisatsu) e, in cauda venenum, noise da camera delle torture con i Lost Aaraaff di Keiji Haino, con una programmatica Hell of screams. Quel giovane lungocrinito che si muoveva come un indiavolato, esoterica mutazione genetica tra Robert Johnson, Hendrix e un monaco zen, sarà non a caso considerato uno dei \u003Cmark>maestri\u003C/mark> segreti della musica del dopoguerra.\r\nLa strada ormai era aperta: nacquero i Taj Majal Travellers e Les Rallizes Denudes, band che coniarono lingue segrete capaci di sradicare le convenzioni borghesi in musica, producendo forse la vetta, mai eguagliata di uno sperimentalismo, oserei dire \"politico\", senza precedenti. Queste musiche estreme e impossibili ridicolizzavano l'intorpidimento di una società inginocchiata al dio del benessere che sacrificava le passioni sull'altare della trimurti lavoro-casa-famiglia, anestetizzando i suoi impulsi più animaleschi, psichici e fisici. Secondo il vangelo di questi rivoluzionari armati di grossi impianti di amplificazione, la contemporaneità era sempre meno capace di elaborare (e capire) i segnali di frattura che venivano da certi settori della società. Lsd, critica dell'establishment e rumore misto all'improvvisazione radicale come icona dell'assassinio delle convenzioni, entrarono prepotentemente nel lessico dei giovani nipponici.\r\nA tacer d'altro, in musica questi passaggi rimangono ancora insuperati. Taj Mahal Travellers furono, gli inventori del drone, una musica che oggi ha perso tutta la sua provocatoria instancabile bellezza, rinsecchita come si trova tra futili esperimenti riproduttivi (direi seriali ma non lo dico) e mere questioni estetiche.\r\nLes Rallized Denudes, grazie a Mizutani e ai suoi amici svitati, furono rinnegati ancor prima dalla stessa società che mettevano a nudo con lamate di rumore bianco che dai loro ascoltatori. Mescolarono violenza musicale e lotta politica finchè alcuni di loro furono arrestati- libretto rosso in tasca - mentre dirottavano in Korea il famoso volo di linea Yodogo. Il governo non la prese bene e sappiamo come è andata a finire: i dischi spariti, Mizutani che finisce a fare l'eremita nei bassifondi di Tokio protetto da alcuni amici e costantemente braccato dai servizi segreti giapponesi, così che tutta la storia finisce in archivio. Fino ad oggi.\r\nSe certi eccessi non scandalizzano più e gli ascoltatori hanno imparato, seppur senza capire a fondo, a distillare senso dalle grammatiche giapponesi, è altrettanto vero che la situazione è ancora fluida. Sentiamo una riscoperta del prog più marcio, coon la contestuale esumazioni di tecniche che certamente nei tardi 60 gente come Magical Power Mako, Gedo e J.A. Caesar, Takeishi Mizutani o Masaiko Sato, hanno saputo approfondire su dischi rimasti senza ascoltatori. fino ad oggi, appunto.\r\nCome a confermare ancora una volta che \"sasso che rotola non conosce la sua traiettoria\", queste musiche impossibili sanno trascinarci verso troppe conclusioni retoriche affrettate. Perchè non c'è dubbio che questi siano acolti indispensabili ancor prima che per capire, per godere.\r\n\r\nSegue una discografia selezionata ben bene da Outsider Music per farsi largo nell'oceano scuro\r\n\r\nGiappone prima del diluvio - apres moi le deluge/pietre d'angolo - la mistura del miso\r\nGroup Ongaku - Music of Group Ongaku, selected works from 50 and 60s (reissue)\r\nTaj Majal Travellers - Live in Stockolm 1971\r\nAa. VV - Genya Concert (bootleg! 1971)\r\nLes Rallized Denudes - Great White Wonder (1974 4xcd)\r\nToshiyuki Tsuchitori/Ryuichi Sakamoto - Hateruma/Disappointment (1976)\r\nKaoru Abe - Last Recordings (disk union japan 1978 reissue)\r\n\r\nThe New Herd - Nuovi germogli di soia (radioattiva)\r\nAa. Vv - Improvised Music from Japan (10xcd - japan improv 2001)\r\nOtomo Yoshihide - Ensemble Cathode (japan improv 2002)\r\nKukan Gendai - 2 (headz japan 2012)\r\nHose - III (headz/Unknown Mix Japan 2013)\r\nGoat - New Games (headz/unknown mix 2013)\r\nSystem 7 & Rovo - Hinotori (2013)\r\nTetuzi Akiyama Tom Carter Christian Kiefer - The Darkened Mirror (2013)\r\n\r\nATTENZIONE: USARE CON CAUTELA.",[447],{"field":103,"matched_tokens":448,"snippet":444,"value":445},[18],{"best_field_score":145,"best_field_weight":146,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":147,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},6637,{"collection_name":317,"first_q":18,"per_page":39,"q":18},3,["Reactive",454],{},["Set"],["ShallowReactive",457],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fjmebtLNujnu0S6fSN8Oln8fKhKtcXYafr4GTZ8xphj0":-1},true,"/search?query=maestri"]