","L’Italia in guerra. Dall’Ucraina al Mar Rosso","post",1705512730,[61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/italia-in-guerra/","http://radioblackout.org/tag/mar-rosso/","http://radioblackout.org/tag/nato/","http://radioblackout.org/tag/ucraina/","http://radioblackout.org/tag/yemen/",[67,68,69,70,18],"italia in guerra","mar rosso","nato","Ucraina",{"post_content":72,"post_title":78,"tags":81},{"matched_tokens":73,"snippet":76,"value":77},[74,75],"Mar","Rosso","in prima fila anche nel \u003Cmark>Mar\u003C/mark> \u003Cmark>Rosso\u003C/mark>, dove da qualche giorno è","I saluti di fine anno e le rituali visite del ministro della difesa a truppe di stanza all’estero hanno aperto un nuovo anno di guerra, in cui l’impegno dell’Italia è in costante crescita.\r\nIl governo ha già in più occasioni enfatizzato il ruolo delle forze armate e delle missioni militari, rivendicando la necessità di pubblicizzare e normalizzare l'interventismo militare italiano, con l'intento dichiarato dal Ministro della Difesa di \"cambiare la percezione dello strumento militare nazionale rispetto al passato\". Parole tra l'altro pronunciate in occasione dell'annuncio della\r\ncostituzione del “Comitato per lo sviluppo e la valorizzazione della\r\ncultura della Difesa”. Il partito di governo è fortemente caratterizzato in senso nazionalista e militarista, e Meloni e Crosetto vestono a pennello il ruolo dei guerrafondai, come le uniformi che indossano durante le visite ai contingenti all'estero. In questi due anni non è solo mutato il governo, è cambiato il contesto in cui intervengono i militari italiani.\r\nLa guerra in Ucraina e il conflitto nel Mediterraneo Orientale hanno dato un’accelerazione allo schieramento delle truppe italiane, per ora non coinvolte direttamente nei conflitti ma schierate a ridosso delle zone di combattimento.\r\nVale la pena avere un quadro completo dell’Italia in guerra, che è in prima fila anche nel \u003Cmark>Mar\u003C/mark> \u003Cmark>Rosso\u003C/mark>, dove da qualche giorno è partito un attacco angloamericano allo Yemen.\r\nNe abbiamo parlato con Dario Antonelli del Comitato livornese contro le missioni miitari all’estero\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/2024-01-16-italia-in-guerra.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":79,"snippet":80,"value":80},[74,75],"L’Italia in guerra. 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Lo ha detto il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, nel corso dell’audizione davanti alle commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato il 25 marzo scorso.\r\nLe aree di interesse sono “il Mediterraneo, i Balcani, il Fianco Est della Nato, il Medio Oriente, il quadrante Sahel/Golfo di Guinea e il Corno d’Africa”.\r\nUn ruolo cruciale, secondo Portolano, lo svolgono la missioni militare in Niger, il fianco est della NATO, le missioni nel Mar Rosso e nel Corno d’Africa, e, in Italia, l’operazione “strade sicure”.\r\nI termini di presentazione della relazione analitica sulle missioni in corso sono stati posticipati dal 31 dicembre al 31 gennaio dell’anno successivo. Un passaggio modifica radicamente l’intero percorso sia di rinnovo delle missioni in corso, sia quelle nuove da avviare.\r\nLa Legge 168 che modifica la legge 145 del 2016, approvata definitivamente dal Senato nell’ottobre scorso, interviene proprio su alcuni punti specifici della stessa Legge 145. Due in particolare le modifiche più significative.\r\nLa prima introduce un elemento di flessibilità che consente di “prevedere” in anticipo le possibili “interoperabilità” in termini di personale e assetti operativi tra missioni diverse ma nella stessa area geografica. In virtù delle evoluzioni dei singoli scenari dunque, il personale già operativo sul terreno (o comunque già autorizzato) può essere destinato a rafforzare un’altra missione in zone limitrofe.\r\nIl tutto, peraltro, con annesso impatto sui documenti stessi presentati al Parlamento; sotto forma di una riorganizzazione/raggruppamento delle schede esplicative. Il secondo elemento di novità è rappresentato dalla istituzione delle “Forze ad alta e altissima prontezza operativa”.\r\nPiù in particolare, con la Legge 168 viene infatti stabilito che nelle deliberazioni con le quali il Governo chiede al Parlamento l’autorizzazione alla partecipazione alle missioni internazionali, l’esecutivo stesso possa individuare dei contingenti di forze con le caratteristiche appena menzionate. Queste ultime diventano così a loro volta impiegabili senza preavviso, dove il governo decidesse.\r\nIn parole povere il parlamento ha dato carta bianca al governo per intraprendere nuove operazioni belliche senza neppure doverle ratificare a posteriori, come accaduto negli ultimi anni. Crosetto imperat.\r\nNe abbiamo parlato con Dario Antonelli del Coordinamento antimilitarista livornese.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/2025-05-27-missioni-militari-dario.mp3\"][/audio]","27 Maggio 2025","2025-05-27 16:13:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/esercito-italiano-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/esercito-italiano-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/esercito-italiano-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/esercito-italiano-1024x512.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/esercito-italiano-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/esercito-italiano-1536x768.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/esercito-italiano.jpg 1960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Missioni militari 2025. 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Cattaneo un’azienda nazionale leader nella progettazione, sviluppo e fornitura di mezzi subacquei per le forze speciali della marina militare con rapporti consolidati con la marina israeliana di cui ha contribuito anche alla costituzione. La complicità è lunga, storica e documentata: ricordiamo i siluri a lunga o a lenta corsa (i maiali) usati per la prima volta nel ‘48 dall’entità sionista per rompere l’accerchiamento egiziano nel porto di Gaza.\r\n\r\nIl fondatore Giustino Cattaneo progettò i Mas (Motobarca armata svan, poi Motoscafo anti sommergibile) che vennero commissionati dalla Regia Marina per far fronte alla flotta austro-ungarica. Inoltre, CABI ha dato la sua “entusiasta adesione al progetto” di un libro in più volumi dedicato agli “eroici assaltatori della Decima Flottiglia Mas della Regia Marina” che l’11 settembre, in seguito all’armistizio del ’43, si dichiararono alleati della Germania nazista e si attivarono anche contro la resistenza dei partigiani italiani. Capriotti della Decima Mas e un suo collega di CABI Cattaneo addestrarono gli operatori della Tredicesima Flottiglia Commando di Israele fin dalla sua fondazione e nel ’48 i siluri a lunga o a lenta corsa (i maiali) progettati da CABI furono usati dalla neonata entità sionista per rompere l’accerchiamento egiziano nel porto di Gaza.\r\n\r\nGli accordi commerciali e di ricerca insieme alla presenza delle navi della marina militare italiana nel Mar Rosso manifestano chiaramente la volontà del governo di continuare a essere complice del genocidio del popolo palestinese e del massacro di altri popoli per lo sfruttamento delle risorse e l’egemonia politico-militare nella logica imperialista, coloniale e capitalista dell’Occidente, con Stati Uniti ed Europa in prima fila.\r\n\r\nIn tempi recentissimi, da agosto 2023, CABI ha stretto un’alleanza con Fincantieri e il 12 dicembre 2023 ha presentato con Leonardo al Polo Nazionale della Dimensione Subacquea di La Spezia un mezzo declassificato per l’utilizzo di mini siluri nei raid da parte della marina militare statunitense e israeliana.\r\n\r\nRaccontiamo con una compagna di Milano della manifestazione che si è tenuta il 18 ottobre scorso ,nell'ambito della mobilitazione contro il DL1660,a Milano contro il coinvolgimento della Cabi Cattaneo nella fornitura di sistemi d'arma allo stato sionista genocidario.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-21102024-CABI-CATTANEO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","21 Ottobre 2024","Cabi Cattaneo e i sommergibili per Israele ","2024-10-21 18:41:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-21102024-CABI-CATTANEO-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"136\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-21102024-CABI-CATTANEO-300x136.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-21102024-CABI-CATTANEO-300x136.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-21102024-CABI-CATTANEO-768x347.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-21102024-CABI-CATTANEO-100x44.jpg 100w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-21102024-CABI-CATTANEO.jpg 940w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","CABI CATTANEO DALLA X MAS AI SOMMERGIBILI PER ISRAELE.",1729536088,[160,161,162,163],"http://radioblackout.org/tag/cabi-cattaneo/","http://radioblackout.org/tag/genocidio-israele/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/manifestazione/",[165,166,167,168],"cabi cattaneo","genocidio israele","Israele","manifestazione",{"post_content":170},{"matched_tokens":171,"snippet":172,"value":173},[74,75],"della marina militare italiana nel \u003Cmark>Mar\u003C/mark> \u003Cmark>Rosso\u003C/mark> manifestano chiaramente la volontà del","C.a.b.i. 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Interpretando il pensiero e l'organizzazione logistica come uno dei fondamenti del continuum tra guerra guerreggiata e pace capitalistica, è evidente l'urgenza di passare dal simbolico al pratico.\r\n\r\nCon un compagno da Genova lanciamo il blocco del porto del 25 giugno (dalle ore 6, piazzale San Benigno) parlando dell'indistinzione tra civile e militare nella movimentazione di armi, per cui ogni giorno è buono per provare a mettersi di mezzo, della centralità della città ligure all'interno dei progetti di mobilità militare - dal porto alle autostrade e ferrovie, con la presenza del supercomputer Da Vinci 1 - e di transizione ecologica, un mito culturale e materiale funzionale (anche) alla guerra interna:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/genova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTracciamo poi un collegamento con l'attuale mobilitazione di ferrovieri e manutentori, che può assumere risvolti antimilitaristi soprattutto nel comparto cargo, dato il recente accordo Leonardo-RFI per la mobilità militare:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/ferrovie.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nConcludiamo con un approfondimento con studentx di Fisica, per parlare del corteo di sabato - che ha individuato in ENI e Intesa Sanpaolo due tra i responsabili della guerra nella città di Torino e si è preso i binari dei treni a Porta Nuova - e invitare ricercatori e studenti a disertare il reclutamento bellico-scientifico:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/studentifisica.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","11 Giugno 2024","2024-06-19 21:54:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/20190724174547-san_benigno-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/20190724174547-san_benigno-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/20190724174547-san_benigno-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/20190724174547-san_benigno.jpg 550w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Dal porto di Genova alle ferrovie. 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Interpretando il pensiero e l'organizzazione logistica come uno dei fondamenti del continuum tra guerra guerreggiata e pace capitalistica, è evidente l'urgenza di passare dal simbolico al pratico.\r\n\r\nCon un compagno da Genova lanciamo il blocco del porto del 25 giugno (dalle ore 6, piazzale San Benigno) parlando dell'indistinzione tra civile e militare nella movimentazione di armi, per cui ogni giorno è buono per provare a mettersi di mezzo, della centralità della città ligure all'interno dei progetti di mobilità militare - dal porto alle autostrade e ferrovie, con la presenza del supercomputer Da Vinci 1 - e di transizione ecologica, un mito culturale e materiale funzionale (anche) alla guerra interna:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/genova.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTracciamo poi un collegamento con l'attuale mobilitazione di ferrovieri e manutentori, che può assumere risvolti antimilitaristi soprattutto nel comparto cargo, dato il recente accordo Leonardo-RFI per la mobilità militare:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/ferrovie.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nConcludiamo con un approfondimento con studentx di Fisica, per parlare del corteo di sabato - che ha individuato in ENI e Intesa Sanpaolo due tra i responsabili della guerra nella città di Torino e si è preso i binari dei treni a Porta Nuova - e invitare ricercatori e studenti a disertare il reclutamento bellico-scientifico:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/studentifisica.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[202],{"field":106,"matched_tokens":203,"snippet":199,"value":200},[74,75],{"best_field_score":142,"best_field_weight":143,"fields_matched":98,"num_tokens_dropped":47,"score":144,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},{"document":206,"highlight":229,"highlights":234,"text_match":140,"text_match_info":237},{"cat_link":207,"category":208,"comment_count":47,"id":209,"is_sticky":47,"permalink":210,"post_author":50,"post_content":211,"post_date":212,"post_excerpt":213,"post_id":209,"post_modified":214,"post_thumbnail":215,"post_thumbnail_html":216,"post_title":217,"post_type":58,"sort_by_date":218,"tag_links":219,"tags":224},[44],[46],"90075","http://radioblackout.org/2024/05/litalia-fornisce-missili-offensivi-allucraina-contribuendo-allescalation-bellica-in-europa/","L'italia sta fornendo all'Ucraina missili Storm shadow che hanno una gittata fino a 500km e possono colpire il territorio della Russia, inoltre con la Francia sta accelerando la fabbricazione di missili antiaerei e antibalistici missili Aster 15 e 30 , da destinare all’Ucraina ,fabbricate dal consorzio Mbda , in cooperazione fra Parigi e Roma. Mbda è il principale consorzio europeo costruttore di missili e tecnologie per la difesa. La ragione sociale non è un acronimo ma comunque ricorda le società da cui è nata attraverso varie fusioni, Matra, BAE Dynamics, Alenia. Italia e Francia hanno fornito un numero imprecisato di questi missili agli ucraini per la loro difesa antiaerea, che ora gliene chiedono altri per sostenere lo sfrozo bellico. Il missile è stato utilizzato anche nel Mar Rosso contro i droni lanciati dai ribelli Houthi.\r\n\r\nMbda punta a ridurre i tempi di produzione degli Aster da 42 mesi nel 2022 a «meno di 18 mesi nel 2026» e la produzione - secondo il suo presidente Eric Beranger - dovrebbe aumentare del 50% entro le stesse scadenze. Per Lecornu ,ministro delle forze armate francesi ,c’e’ anche «urgenza di una semplificazione burocratica», con «questioni doganali tra la Francia e l’Italia che possono ritardare la produzione di missili». Crosetto ha aggiunto che «i protagonisti delle industrie della difesa devono capire che bisogna lavorare più velocemente, e che da questo lavoro dipende il futuro del paese. Questa cosa non è ancora del tutto chiara».\r\n\r\nIntanto il nono invio di armi dall'Italia verso l'Ucraina è ancora secretato ,annunciato in sede Copasir ma rinviato per opportunità elettorali a dopo le elezioni europee, si è saputo infatti dell'invio dei missili Storm shadow incidentalmente dalle dichiarazioni del ministro della difesa britannica.\r\n\r\nNe parliamo con Carlo Tombola , direttore scientifico dell’Opal, l’osservatorio sulle armi leggere, che da anni monitora da Brescia tutti i dati sul commercio di armamenti in Italia .\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/INFO-270524-TOMBOLA.mp3\"][/audio]","27 Maggio 2024","L'italia e l'escalation della guerra in Europa .","2024-05-27 17:50:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/STORM-SHADOWS-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"165\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/STORM-SHADOWS-300x165.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/STORM-SHADOWS-300x165.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/STORM-SHADOWS-1024x563.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/STORM-SHADOWS-768x422.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/STORM-SHADOWS-200x110.jpg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/STORM-SHADOWS.jpg 1050w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","L'ITALIA FORNISCE MISSILI OFFENSIVI ALL'UCRAINA CONTRIBUENDO ALL'ESCALATION BELLICA IN EUROPA.",1716832243,[220,221,222,223],"http://radioblackout.org/tag/contro-la-guerra/","http://radioblackout.org/tag/corsa-agli-armamenti/","http://radioblackout.org/tag/guerra-in-ucraina/","http://radioblackout.org/tag/missili/",[225,226,227,228],"contro la guerra","corsa agli armamenti","guerra in ucraina","missili",{"post_content":230},{"matched_tokens":231,"snippet":232,"value":233},[74,75],"è stato utilizzato anche nel \u003Cmark>Mar\u003C/mark> \u003Cmark>Rosso\u003C/mark> contro i droni lanciati dai","L'italia sta fornendo all'Ucraina missili Storm shadow che hanno una gittata fino a 500km e possono colpire il territorio della Russia, inoltre con la Francia sta accelerando la fabbricazione di missili antiaerei e antibalistici missili Aster 15 e 30 , da destinare all’Ucraina ,fabbricate dal consorzio Mbda , in cooperazione fra Parigi e Roma. 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Con il riaccendersi della terribile guerra in Medio Oriente, l’aprirsi del conflitto nel Mar Rosso, il moltiplicarsi degli attacchi turchi in Rojava, le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse nel continente africano, il rischio di una guerra, anche nucleare, su scala planetaria è una possibilità reale. (…)\r\nOpporsi concretamente è un’urgenza ineludibile.\r\nLa guerra in Ucraina ha nel proprio DNA uno scontro interimperialistico di enorme portata.\r\nIl prezzo di questa guerra lo pagano le popolazioni ucraine e russe.\r\nLo pagano oppositori, sabotatori, obiettori e disertori che subiscono pestaggi, processi e carcere.\r\nLo paghiamo noi tutti stretti nella spirale dell’inflazione, tra salari e pensioni da fame e fitti e bollette in costante aumento.\r\nIl governo italiano si è schierato in questa guerra inviando armi, arrivando a schierare 3.500 militari nelle missioni in ambito NATO nell’est europeo e nel Mar Nero.\r\nL’Italia è impegnata in ben 43 missioni militari all’estero, in buona parte in Africa, dove le truppe tricolori fanno la guerra ai migranti e difendono gli interessi di colossi come l’ENI.\r\nL’Italia vende armi a tutti i paesi in guerra, compresi Israele ed il Qatar, contribuendo direttamente a quella guerra atroce. (…)\r\nLa guerra è anche interna.\r\nIl governo risponde alla povertà trattando le questioni sociali in termini di ordine pubblico: i militari dell’operazione “strade sicure” quest’anno sono saliti a 6.800: li trovate nelle periferie povere, nei CPR, nelle stazioni, sui confini.\r\nCome se non bastasse il ministro della Difesa ha annunciato la costituzione di una “riserva”, un corpo di 10.000 militari volontari in addestramento perenne che possono essere richiamati per far fronte a qualsiasi “emergenza” interna.\r\nLa guerra è ormai arrivata anche nelle scuole, dove i militari fanno propaganda per l’arruolamento dei corpi e delle coscienze.\r\n(…)\r\nSosteniamo chi si oppone alla guerra in Russia, in Ucraina, nel Mediterraneo orientale, nel Mar Rosso… e in ogni dove!\r\nApriamo le frontiere ad obiettori e disertori di tutti i paesi in guerra!\r\nDisertiamo la guerra!”\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-20-piazze-antimili-24-federico.mp3\"][/audio]","22 Febbraio 2024","2024-05-19 13:04:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-724x1024.jpg 724w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-768x1086.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col-1086x1536.jpg 1086w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-13-manif-antimili-24-feb-col.jpg 1414w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","24 febbraio. 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Le immagini dei militari in parlamento che cacciavano gli esponeneti dell'opposizione ha fatto evaporare la ormai logora immagine della democrazia senegalese ,scatenando la rabbia dei giovani di Dakar. Sall rappresenta quel grumo d'interessi economici e finanziari legati alla Francia e alla EU che non vuole rinunciare alle possibilità di sfruttamento delle risosrse del paese dalla pesca alle enormi riserve di gas e petrolio off shore scoperte a largo di Dakar.Il tutto in un contesto regionale che vede sempre di piu' rafforzarsi il sentimento antifrancese e la volontà di reale indipendenza dall'ex potenza colonizzatrice ,una vittoria di Sonko ribalterebbe il paradigma neo coloniale ,mettendo in discussione gli interessi consolidati di cui Macky Sall è custode per conto terzi.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BASTIONI-DI-ORIONE-080224-SENEGAL.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Maria Teresa Messidoro parliamo dell'esito delle elezioni in El Salvador che hanno confermato con una ampia maggioranza il presidente Bukele sempre piu' popolare grazie al suo approccio repressivo alla questione delle \"maras\" ,le bande che avevano reso El Salvador uno dei paesi piu' insicuri del continente .Ad un problema sociale si è data una risposta repressiva con arresti di massa,costruzione di megacarceri ,uccisioni e restrizione dei diritti ,imposizione di politiche neoliberali sul piano economico ,adozione del bitcoin con conseguente impoverimento massicio della popolazione. L'approccio autoritario di Bukele rischia di divenire un modello in Latinoamerica come sta accadendo con l'Ecuador di Noboa ,i risultati immediati dal punto di vista della repressione delle \"maras\" non riusciranno ad oscurare a lungo la crisi economica e sociale che vive El Salvador e il consenso per il \" presidente social\" rischia di sgonfiarsi di fronte alle condizioni delle masse popolari che non trovano ancora una rappresentanza politica.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BASTIONI-080224-EL-SALVADOR.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Alessandra Colarizzi di China files parliamo del ruolo della Cina nel contesto della crisi del Mar Rosso e della posizione di Pechino che cerca di trovare un equilibrio che le consenta di preservare i suoi interessi commerciali.\r\n\r\nCon Emanuele Giordana ritorniamo sulle tensioni in Belucistan fra Pakistan e Iran per inquadrarle nel contesto dell'onda lunga della crisi medio orientale e gli equilibri regionali in cui l'Iran gioca un ruolo decisivo.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BASTIONI-CINA-PAKISTAN.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","10 Febbraio 2024","2024-02-10 12:32:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 08/02/2024-SENEGAL L'OMBRA DI MACKY SALL SULLE ELEZIONI-EL SALVADOR BUKELE SI CONFERMA PRESIDENTE MA LA CRISI SOCIALE RISCHIA DI FAR SALTARE IL MODELLO SECURITARIO-COME LA CINA AFFRONTA LA CRISI NEL MAR ROSSO .","podcast",1707568337,[332],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[296],{"post_content":335,"post_title":339},{"matched_tokens":336,"snippet":337,"value":338},[74,75],"nel contesto della crisi del \u003Cmark>Mar\u003C/mark> \u003Cmark>Rosso\u003C/mark> e della posizione di Pechino","Parliamo della crisi Senegal con Mambaye che ci racconta dello sconcerto e della rabbia dei giovani senegalesi , dopo il rinvio delle elezioni previste per il 25 febbraio con una manovra ardita e dal sapore autoritario del presidente Macky Sall.\r\n\r\nDi fronte alla pochezza del suo candidato Amadou Ba ,malvisto anche alll'interno della sua colaizione, e a rischio di una vittoria dell'opposizione di Sonko ancora in carcere e del suo Pastef messo fuorilegge,Macky Sall ha tentato una mossa disperata con un artificio legale rinviando le elezioni sine die pur di rimanere in sella. Le immagini dei militari in parlamento che cacciavano gli esponeneti dell'opposizione ha fatto evaporare la ormai logora immagine della democrazia senegalese ,scatenando la rabbia dei giovani di Dakar. Sall rappresenta quel grumo d'interessi economici e finanziari legati alla Francia e alla EU che non vuole rinunciare alle possibilità di sfruttamento delle risosrse del paese dalla pesca alle enormi riserve di gas e petrolio off shore scoperte a largo di Dakar.Il tutto in un contesto regionale che vede sempre di piu' rafforzarsi il sentimento antifrancese e la volontà di reale indipendenza dall'ex potenza colonizzatrice ,una vittoria di Sonko ribalterebbe il paradigma neo coloniale ,mettendo in discussione gli interessi consolidati di cui Macky Sall è custode per conto terzi.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BASTIONI-DI-ORIONE-080224-SENEGAL.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Maria Teresa Messidoro parliamo dell'esito delle elezioni in El Salvador che hanno confermato con una ampia maggioranza il presidente Bukele sempre piu' popolare grazie al suo approccio repressivo alla questione delle \"maras\" ,le bande che avevano reso El Salvador uno dei paesi piu' insicuri del continente .Ad un problema sociale si è data una risposta repressiva con arresti di massa,costruzione di megacarceri ,uccisioni e restrizione dei diritti ,imposizione di politiche neoliberali sul piano economico ,adozione del bitcoin con conseguente impoverimento massicio della popolazione. L'approccio autoritario di Bukele rischia di divenire un modello in Latinoamerica come sta accadendo con l'Ecuador di Noboa ,i risultati immediati dal punto di vista della repressione delle \"maras\" non riusciranno ad oscurare a lungo la crisi economica e sociale che vive El Salvador e il consenso per il \" presidente social\" rischia di sgonfiarsi di fronte alle condizioni delle masse popolari che non trovano ancora una rappresentanza politica.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BASTIONI-080224-EL-SALVADOR.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Alessandra Colarizzi di China files parliamo del ruolo della Cina nel contesto della crisi del \u003Cmark>Mar\u003C/mark> \u003Cmark>Rosso\u003C/mark> e della posizione di Pechino che cerca di trovare un equilibrio che le consenta di preservare i suoi interessi commerciali.\r\n\r\nCon Emanuele Giordana ritorniamo sulle tensioni in Belucistan fra Pakistan e Iran per inquadrarle nel contesto dell'onda lunga della crisi medio orientale e gli equilibri regionali in cui l'Iran gioca un ruolo decisivo.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BASTIONI-CINA-PAKISTAN.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",{"matched_tokens":340,"snippet":343,"value":344},[341,342],"MAR","ROSSO","CINA AFFRONTA LA CRISI NEL \u003Cmark>MAR\u003C/mark> \u003Cmark>ROSSO\u003C/mark> .","BASTIONI DI ORIONE 08/02/2024-SENEGAL L'OMBRA DI MACKY SALL SULLE ELEZIONI-EL SALVADOR BUKELE SI CONFERMA PRESIDENTE MA LA CRISI SOCIALE RISCHIA DI FAR SALTARE IL MODELLO SECURITARIO-COME LA CINA AFFRONTA LA CRISI NEL \u003Cmark>MAR\u003C/mark> \u003Cmark>ROSSO\u003C/mark> .",[346,348],{"field":103,"matched_tokens":347,"snippet":343,"value":344},[341,342],{"field":106,"matched_tokens":349,"snippet":337,"value":338},[74,75],{"best_field_score":142,"best_field_weight":351,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":352,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},15,"1157451471441100922",{"document":354,"highlight":366,"highlights":374,"text_match":140,"text_match_info":379},{"comment_count":47,"id":355,"is_sticky":47,"permalink":356,"podcastfilter":357,"post_author":278,"post_content":358,"post_date":359,"post_excerpt":53,"post_id":355,"post_modified":360,"post_thumbnail":361,"post_title":362,"post_type":329,"sort_by_date":363,"tag_links":364,"tags":365},"87122","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-2-febbraio-federalismo-anarchico-guerra-nel-mar-rosso-la-milizia-di-crosetto-bruno-segre/",[278],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/2024-02-02-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIl federalismo anarchico\r\nLa scorsa settimana abbiamo provato a tracciare lo scenario che potrebbe scaturire dalla legge sull’autonomia differenziata.\r\nOggi ci spostiamo su un terreno diverso: vogliamo ragionare sulla radicale differenza tra le piccole patrie escludenti, che caratterizzano il federalismo leghista (e non solo) e la concreta prospettiva del federalismo anarchico, come strumento di relazione solidale tra comunità autogestite.\r\nLo abbiamo fatto con Massimo Varengo\r\n\r\nGuerra nel Mar Rosso\r\nAi blocchi di partenza la nuova missione europea Aspides, cui l’Italia, a fianco della Francia e della Grecia, parteciperà con una propria nave. L’intento è bloccare gli attacchi alle navi commerciali europee.\r\nIn teoria non è previsto un attacco diretto in territorio yemenita analogo a quello degli anglo-americani. Nella pratica la questione resta del tutto aperta.\r\nCe ne ha parlato Antonio Mazzeo\r\n\r\nLa milizia di Crosetto\r\nIl ministro della difesa Guido Crosetto ha dichiarato di voler dotare l’Italia di nuovi strumenti che “snelliscano” le procedure autorizzative e di finanziamento delle missioni militari all’estero e la modifica delle regole d’ingaggio in caso di “necessità”.\r\nL’approvazione delle missioni, prevista a fine anno verrebbe posticipata a fine gennaio, il loro finanziamento potrebbe essere integrato con nuovi fondi al di là di quelli fissati dalla legge di bilancio.\r\nInfine, dulcis in fundo, Crosetto intende istituire una riserva di volontari da impiegare sul territorio nazionale, in caso di attacco diretto all’Italia.\r\nI modelli sarebbero i riservisti svizzeri o israeliani e la Guardia nazionale statunitense.\r\nLa Guardia Nazionale degli Stati Uniti è un corpo speciale dell’esercito americano. È una forza militare di riservisti, cioè composta principalmente da persone comuni, che normalmente non sono in servizio e hanno altri lavori.\r\nLa Riserva di Crosetto sarebbe una struttura militare permanente, non costituita da professionisti ma volontari, costantemente addestrati, pronti ad entrare in azione. I compiti dei riservisti, vista la ambiguità del concetto di difesa nazionale, potrebbero facilmente essere utilizzati in chiave controinsurrezionale.\r\nUna milizia fascista. La svolta autoritaria, non ci stancheremo di dirlo, sta avvenendo da anni in maniera perfettamente “democratica”.\r\nNe abbiamo parlato con Dario Antonelli\r\n\r\nBruno Segre non c’è più. Con i suoi 105 anni ha vissuto una vita lunghissima e piena, sempre all’insegna dell’impegno politico e sociale.\r\nTra noi anarchici e uno come Segre, socialista, interno alle istituzioni, le differenze sono state tante. E tante volte ci è capitato di discuterne animatamente.\r\nMa, tante volte, è stato anche un compagno di strada. Una strada che, in un paese militarista e clericale, non è mai stata facile.\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nVenerdì 16 febbraio\r\nore 21 alla FAT\r\nin corso Palermo 46\r\nSpaccare l’atomo in quattro. Contro la favola del nucleare\r\nIl nucleare, travestito da energia green, è entrato nell’agenda della Cop 28, svoltasi in Qatar, una delle petromonarchie della penisola arabica, come energia “pulita” che non compromette il clima.\r\nNon bastano i disastri di Cernobyl e Fukushima a far desistere la lobby atomica.\r\nI maghi dell’atomo tentano ancora una volta di legittimare questa tecnologia pericolosa, verniciandola di verde e raccontandoci la storiella del nucleare di quarta generazione “nuovo” e “sicuro”. Una favola, una delle tante che si raccontano sul nucleare, prima tra tutte quella del “nucleare di quarta generazione” venduto come obiettivo realizzato e che, invece, non esiste. \r\nIntrodurrà l’incontro Angelo Tartaglia, professore emerito del Politecnico di Torino, autore de “Spaccare l’atomo in quattro. Contro la favola del nucleare”\r\n\r\nSabato 24 febbraio\r\nA due anni dall’inizio della guerra in Ucraina\r\nGiornata di lotta antimilitarista\r\nore 15 piazza Castello\r\nCon i disertori di tutte le guerre\r\nContro tutti gli eserciti, contro tutti i nazionalismi, contro tutte le frontiere\r\n\r\nSabato 2 marzo\r\nore 14,30 corso Palermo angolo via Sesia\r\nVia i militari da Barriera!\r\nLa vera sicurezza è un mondo senza fascisti, senza polizia, senza sfruttamento. Un mondo di liberi ed uguali.\r\nA chi vive in Barriera serve una sanità gratuita ed efficiente, che garantisca a tutt* prevenzione e cura. Servono trasporti pubblici gratuiti, case, scuole.\r\nFacciamola finita con i lavori precari, pericolosi, mal pagati: la sicurezza è lavorare molto meno con buoni salari per tutti.\r\nPresidio con interventi, musica, pannelli info e quello ciascuno vuol portare in piazza...\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","8 Febbraio 2024","2024-02-08 23:29:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/mich-1-200x110.jpg","Anarres del 2 febbraio. 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È una forza militare di riservisti, cioè composta principalmente da persone comuni, che normalmente non sono in servizio e hanno altri lavori.\r\nLa Riserva di Crosetto sarebbe una struttura militare permanente, non costituita da professionisti ma volontari, costantemente addestrati, pronti ad entrare in azione. I compiti dei riservisti, vista la ambiguità del concetto di difesa nazionale, potrebbero facilmente essere utilizzati in chiave controinsurrezionale.\r\nUna milizia fascista. La svolta autoritaria, non ci stancheremo di dirlo, sta avvenendo da anni in maniera perfettamente “democratica”.\r\nNe abbiamo parlato con Dario Antonelli\r\n\r\nBruno Segre non c’è più. Con i suoi 105 anni ha vissuto una vita lunghissima e piena, sempre all’insegna dell’impegno politico e sociale.\r\nTra noi anarchici e uno come Segre, socialista, interno alle istituzioni, le differenze sono state tante. E tante volte ci è capitato di discuterne animatamente.\r\nMa, tante volte, è stato anche un compagno di strada. Una strada che, in un paese militarista e clericale, non è mai stata facile.\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nVenerdì 16 febbraio\r\nore 21 alla FAT\r\nin corso Palermo 46\r\nSpaccare l’atomo in quattro. Contro la favola del nucleare\r\nIl nucleare, travestito da energia green, è entrato nell’agenda della Cop 28, svoltasi in Qatar, una delle petromonarchie della penisola arabica, come energia “pulita” che non compromette il clima.\r\nNon bastano i disastri di Cernobyl e Fukushima a far desistere la lobby atomica.\r\nI maghi dell’atomo tentano ancora una volta di legittimare questa tecnologia pericolosa, verniciandola di verde e raccontandoci la storiella del nucleare di quarta generazione “nuovo” e “sicuro”. Una favola, una delle tante che si raccontano sul nucleare, prima tra tutte quella del “nucleare di quarta generazione” venduto come obiettivo realizzato e che, invece, non esiste. \r\nIntrodurrà l’incontro Angelo Tartaglia, professore emerito del Politecnico di Torino, autore de “Spaccare l’atomo in quattro. Contro la favola del nucleare”\r\n\r\nSabato 24 febbraio\r\nA due anni dall’inizio della guerra in Ucraina\r\nGiornata di lotta antimilitarista\r\nore 15 piazza Castello\r\nCon i disertori di tutte le guerre\r\nContro tutti gli eserciti, contro tutti i nazionalismi, contro tutte le frontiere\r\n\r\nSabato 2 marzo\r\nore 14,30 corso Palermo angolo via Sesia\r\nVia i militari da Barriera!\r\nLa vera sicurezza è un mondo senza fascisti, senza polizia, senza sfruttamento. Un mondo di liberi ed uguali.\r\nA chi vive in Barriera serve una sanità gratuita ed efficiente, che garantisca a tutt* prevenzione e cura. Servono trasporti pubblici gratuiti, case, scuole.\r\nFacciamola finita con i lavori precari, pericolosi, mal pagati: la sicurezza è lavorare molto meno con buoni salari per tutti.\r\nPresidio con interventi, musica, pannelli info e quello ciascuno vuol portare in piazza...\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":372,"snippet":373,"value":373},[74,75],"Anarres del 2 febbraio. 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Lo sbocco sul mar Rosso è stato perso con l'indipendenza dell'Eritrea nel 1993 ,ed ora i commerci dell'Etiopia passano per Gibuti a cui paga l'affitto dei porti. Queste dischiarazioni s'inseriscono in un contesto bellico non ancora sopito con la presenza di milizie e soldati eritrei ,una guerra quella contro il Tigray che si è spostata verso le regioni ahmara e che ha provocato finora quasi 500.000 morti ,milioni di profughi ,l'uso degli stupri come arma di guerra , carenza alimentare e distruzione delle già scarse infrastrutture .\r\n\r\nParliamo anche del Sudan,altra guerra dimenticata, dove l'opposizione civile sta cercando di sviluppare un processo di unificazione con incontri che si sono tenuti ad Addis Abeba mentre la guerra fra le forze armate sudanesi e le RSF di Hemmeti si è estesa anche nelle regioni meridionali e coinvolge drammaticamente la popolazione civile .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-26102023-ETOPIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Sabrina Moles di China Files parliamo del decennale della \" Belt and road initiative \",che cade in un momento complesso per La Cina a causa dei sommovimenti all'interno del PCC come dimostrano le repentine e misteriose defenestrazioni di importanti ministri come quello della difesa e degli esteri e l'acuirsi della crisi finanziaria del settore immobiliare.La situazione economica appare più critica, perché l’economia cinese non si presenta più come dieci anni fa, quando il suo mercato interno era saturo e aveva bisogno di nuovi sbocchi, alcuni settori hanno sofferto molto a causa di scelte unilaterali da parte di Xi che ha dovuto affrontare anche dei malumori tra i veterani del partito.\r\n\r\nAffrontiamo anche le questione relative al posizionamento internazionale della Cina e le tensioni nell'area dell'Indo Pacifico.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-261023-CINA.mp3\"][/audio]","29 Ottobre 2023","2023-10-29 11:06:44","BASTIONI DI ORIONE 26/10/2023- ETIOPIA DAL NILO AL MAR ROSSO ABIY AHMED RIVENDICA LO SBOCCO AL MARE-CINA 10 ANNI DELLA BELT AND ROAD INITIATIVE TRA CAMBI DI MINISTRI E CRISI FINANZIARIE.",1698577604,[332],[296],{"post_content":393,"post_title":397},{"matched_tokens":394,"snippet":395,"value":396},[86,75],"aspirazioni espansioniste . 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Queste dischiarazioni s'inseriscono in un contesto bellico non ancora sopito con la presenza di milizie e soldati eritrei ,una guerra quella contro il Tigray che si è spostata verso le regioni ahmara e che ha provocato finora quasi 500.000 morti ,milioni di profughi ,l'uso degli stupri come arma di guerra , carenza alimentare e distruzione delle già scarse infrastrutture .\r\n\r\nParliamo anche del Sudan,altra guerra dimenticata, dove l'opposizione civile sta cercando di sviluppare un processo di unificazione con incontri che si sono tenuti ad Addis Abeba mentre la guerra fra le forze armate sudanesi e le RSF di Hemmeti si è estesa anche nelle regioni meridionali e coinvolge drammaticamente la popolazione civile .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-26102023-ETOPIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Sabrina Moles di China Files parliamo del decennale della \" Belt and road initiative \",che cade in un momento complesso per La Cina a causa dei sommovimenti all'interno del PCC come dimostrano le repentine e misteriose defenestrazioni di importanti ministri come quello della difesa e degli esteri e l'acuirsi della crisi finanziaria del settore immobiliare.La situazione economica appare più critica, perché l’economia cinese non si presenta più come dieci anni fa, quando il suo mercato interno era saturo e aveva bisogno di nuovi sbocchi, alcuni settori hanno sofferto molto a causa di scelte unilaterali da parte di Xi che ha dovuto affrontare anche dei malumori tra i veterani del partito.\r\n\r\nAffrontiamo anche le questione relative al posizionamento internazionale della Cina e le tensioni nell'area dell'Indo Pacifico.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-261023-CINA.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":398,"snippet":399,"value":400},[341,342],"26/10/2023- ETIOPIA DAL NILO AL \u003Cmark>MAR\u003C/mark> \u003Cmark>ROSSO\u003C/mark> ABIY AHMED RIVENDICA LO SBOCCO","BASTIONI DI ORIONE 26/10/2023- ETIOPIA DAL NILO AL \u003Cmark>MAR\u003C/mark> \u003Cmark>ROSSO\u003C/mark> ABIY AHMED RIVENDICA LO SBOCCO AL MARE-CINA 10 ANNI DELLA BELT AND ROAD INITIATIVE TRA CAMBI DI MINISTRI E CRISI FINANZIARIE.",[402,404],{"field":103,"matched_tokens":403,"snippet":399,"value":400},[341,342],{"field":106,"matched_tokens":405,"snippet":395,"value":396},[86,75],{"best_field_score":142,"best_field_weight":351,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":352,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},{"document":408,"highlight":420,"highlights":425,"text_match":140,"text_match_info":428},{"comment_count":47,"id":409,"is_sticky":47,"permalink":410,"podcastfilter":411,"post_author":278,"post_content":412,"post_date":413,"post_excerpt":53,"post_id":409,"post_modified":414,"post_thumbnail":415,"post_title":416,"post_type":329,"sort_by_date":417,"tag_links":418,"tags":419},"98201","http://radioblackout.org/podcast/anarres-dell11-aprile-rearm-europe-propaganda-di-guerra-targata-ue-5-milioni-in-marcia-contro-trump-e-il-suo-mondo-decreto-sicurezza/",[278],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/2025-04-11-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nRiArmo dell’Europa e la crepa nel Patto Atlantico\r\nLa guerra insanguina vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine. A tre anni dall’accelerazione violenta impressa dall’invasione russa dell’Ucraina il conflitto si inasprisce sempre di più. A Gaza è ripresa la pulizia etnica nella prospettiva della deportazione dei gazawi. Se si aggiungono il conflitto nel Mar Rosso, il moltiplicarsi degli attacchi turchi in Rojava, i massacri degli alewiti in Siria, le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse nel continente africano dal Sudan al Congo, il rischio di una guerra, anche nucleare, su scala planetaria è una possibilità reale.\r\nI paesi europei, indeboliti da tre anni di guerra e dal conseguente aumento della spesa energetica, reagiscono al repentino mutamento nella politica estera statunitense con un processo di riarmo, che potrebbe aprire a nuove pericolose escalation belliche.\r\nLa guerra non è più così lontana come un tempo.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nLa propaganda bellica targata UE\r\nIl 2 aprile il Parlamento ha approvato una risoluzione \"sull'attuazione della politica di sicurezza e di difesa comune\"\r\nTra le tante cose al punto 164 si legge:\r\n\"è necessaria una comprensione più ampia, tra i cittadini dell'UE, delle minacce e dei rischi per la sicurezza al fine di sviluppare una comprensione condivisa e un allineamento delle percezioni delle minacce in tutta Europa e di creare una nozione globale di difesa europea; sottolinea altresì che garantire un sostegno da parte delle istituzioni democratiche e, di conseguenza, dei cittadini è essenziale per sviluppare una difesa dell'UE efficace e coerente a lungo termine, cosa che richiede un dibattito pubblico informato; invita l'UE e i suoi Stati membri a mettere a punto programmi educativi e di sensibilizzazione, in particolare per i giovani, volti a migliorare le conoscenze e a facilitare i dibattiti sulla sicurezza, la difesa e l'importanza delle forze armate, e a rafforzare la resilienza e la preparazione delle società alle sfide in materia di sicurezza, consentendo nel contempo un maggiore controllo e scrutinio pubblico e democratico del settore della difesa; invita la Commissione e gli Stati membri a sviluppare tali programmi nel quadro dello scudo europeo per la democrazia, seguendo il modello di programmi nazionali come l'iniziativa svedese di emergenza civile\"\r\nNe abbiamo parlato con Dario Antonelli\r\n\r\n5 milioni in marcia contro Trump e il suo mondo\r\nIl ciclone Trump comincia a trovare ostacoli lungo il percorso.\r\nLe imponenti manifestazioni che hanno attraversato gli States il 5 aprile sono il segnale del raggrumarsi di un’opposizione dal basso all’ondata reazionaria scatenata dal presidente statunitense.\r\nAbbiamo provato ad analizzare questo movimento per comprenderne le potenzialità, con uno sguardo alle dinamiche dello scontro di classe\r\nCe ne ha parlato Robertino Barbieri\r\n\r\nDecreto sicurezza. La zampata del governo\r\nCon un colpo di mano il governo ha scippato il ddl 1236 dalla discussione parlamentare e ha fatto passare un testo profondamente liberticida con il ricorso, a dir poco irrituale, alla decretazione di urgenza.\r\nL’orizzonte delle leggi fascistissime del 1926 è sempre più vicino.\r\nAbbiamo approfondito la questione con l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 12 aprile\r\nSabotare la guerra\r\nDisarmare l’Europa\r\ngiornata antimilitarista\r\nore 10,30 presidio al Balon\r\nSolo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di libere ed uguali che può porre fine alle guerre. \r\nOggi ci vorrebbero tutti arruolati. Noi disertiamo.\r\nNoi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato imperialista. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche. In ogni dove. Non ci sono nazionalismi buoni.\r\nNoi siamo al fianco di chi, in ogni angolo della terra, diserta la guerra.\r\nNoi pratichiamo il disfattismo rivoluzionario contro le guerre promosse dai “nostri” governi e sosteniamo chi, in ogni dove, diserta, sabota, inceppa gli ingranaggi della guerra\r\nVogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra.\r\n\r\nVenerdì 25 aprile\r\nore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\ndove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, il Cor’occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n(in caso di pioggia ci troviamo in piazza Crispi).\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","12 Aprile 2025","2025-05-28 17:52:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/IMG_8593-bis-200x110.png","Anarres dell’11 aprile. 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La zampata del governo\r\nCon un colpo di mano il governo ha scippato il ddl 1236 dalla discussione parlamentare e ha fatto passare un testo profondamente liberticida con il ricorso, a dir poco irrituale, alla decretazione di urgenza.\r\nL’orizzonte delle leggi fascistissime del 1926 è sempre più vicino.\r\nAbbiamo approfondito la questione con l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 12 aprile\r\nSabotare la guerra\r\nDisarmare l’Europa\r\ngiornata antimilitarista\r\nore 10,30 presidio al Balon\r\nSolo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di libere ed uguali che può porre fine alle guerre. \r\nOggi ci vorrebbero tutti arruolati. Noi disertiamo.\r\nNoi non ci arruoliamo a fianco di questo o quello stato imperialista. Rifiutiamo la retorica patriottica come elemento di legittimazione degli Stati e delle loro pretese espansionistiche. In ogni dove. Non ci sono nazionalismi buoni.\r\nNoi siamo al fianco di chi, in ogni angolo della terra, diserta la guerra.\r\nNoi pratichiamo il disfattismo rivoluzionario contro le guerre promosse dai “nostri” governi e sosteniamo chi, in ogni dove, diserta, sabota, inceppa gli ingranaggi della guerra\r\nVogliamo un mondo senza frontiere, eserciti, oppressione, sfruttamento e guerra.\r\n\r\nVenerdì 25 aprile\r\nore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni\r\nin corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\ndove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, il Cor’occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n(in caso di pioggia ci troviamo in piazza Crispi).\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[426],{"field":106,"matched_tokens":427,"snippet":423,"value":424},[74,75],{"best_field_score":142,"best_field_weight":143,"fields_matched":98,"num_tokens_dropped":47,"score":144,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},{"document":430,"highlight":442,"highlights":447,"text_match":140,"text_match_info":450},{"comment_count":47,"id":431,"is_sticky":47,"permalink":432,"podcastfilter":433,"post_author":278,"post_content":434,"post_date":435,"post_excerpt":53,"post_id":431,"post_modified":436,"post_thumbnail":437,"post_title":438,"post_type":329,"sort_by_date":439,"tag_links":440,"tags":441},"95775","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-14-febbraio-gli-anarchici-nella-rivoluzione-russa-rojava-i-movimenti-negli-states-con-i-disertori-russi-e-ucraini/",[278],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Il movimento anarchico nelle lotte per l’emancipazione sociale in Russia”.\r\nEnzo Papa, traduttore e curatore del testo, lo presenterà a Torino giovedì 20 (il 19 sarà a Reggio Emilia, il 21 a Milano, il 22 a Pordenone).\r\nCi siamo collegati con Enzo Papa che ci ha anticipato alcuni temi di cui discuteremo nelle presentazioni. \r\n\r\nRojava. Le ragioni per sostenere il confederalismo democratico\r\n“Negli ultimi anni, il Rojava, una regione autonoma nel nord della Siria, si è caratterizzato per un esperimento importante di autogoverno – basato sui principi del confederalismo democratico – dando una risposta innovativa alle sfide politiche, sociali ed economiche che ha affrontato e affronta la regione, soprattutto in un contesto di guerra e instabilità, come quello che caratterizza il Medio Oriente.”\r\nQuesto l’incipit del testo diffuso dalla Federazione Anarchica Milanese.\r\nIl 15 febbraio ci sono state manifestazioni a Milano e a Roma\r\n\r\nI movimenti di opposizione politica e sociale negli Stati Uniti\r\nNelle ultime settimane abbiamo in più occasioni parlato del ciclone Trump e delle conseguenze dirette delle sue prime settimane alla Casa Bianca.\r\nOggi spostiamo l’attenzione sui movimenti, la cui vivacità è cresciuta negli ultimi anni e oggi si trovano di fronte una sfida molto forte.\r\nLa deportazione dei migranti, i tagli alla spesa sociale, il via libera alle violenze fasciste e razziste, il rischio di ulteriore escalation bellica, l’attacco alla libertà delle donne e di tutte le soggettività non conformi alla norma eteropatriarcale, attacco alla libertà di insegnamento, disegnano il quadro inquietante di una potenza che teme il declino e punta tutto su identitarismi e guerra.\r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nCon i disertori russi e ucraini\r\nFermiamo la guerra dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan al Kurdistan, dallo Yemen al Congo…\r\nSono passati tre anni dall’accelerazione violenta della guerra impressa dall’invasione russa dell’Ucraina ed il conflitto si inasprisce sempre di più. \r\nLe guerre insanguinano vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine. A Gaza, dopo 14 mesi di massacri, la tregua è sempre più fragile: gli Stati Uniti soffiano sul fuoco spingendo per la pulizia etnica e la deportazione dei gazawi. Se si aggiungono il conflitto nel Mar Rosso, il moltiplicarsi gli attacchi turchi in Rojava, le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse nel continente africano, il rischio di una guerra, anche nucleare, su scala planetaria è una possibilità reale.\r\nOpporsi concretamente è un’urgenza ineludibile.\r\nIl 22 febbraio giornata di lotta alla guerra e a chi la arma\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nGiovedì 20 febbraio\r\nore 21\r\ncorso Palermo 46 - Torino \r\nGli anarchici nella rivoluzione russa\r\n\r\nEnzo Papa, traduttore e curatore dell’edizione italiana, presenta il libro: “La rivoluzione sconosciuta. 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Potendo disporre di documenti e testimonianze di prima mano, Volin descrive, dal punto di vista anarchico – con lucidità e con rara finezza d’analisi -, tutto il processo del movimento rivoluzionario russo, dalla nascita dei Soviet all’annientamento del movimento anarchico da parte dello stalinismo passando per l’ascesa al potere dei bolscevichi, la rivolta dei marinai di Kronstadt o ancora l’epopea insurrezionale di Nestor Machno.\r\n\r\nIl libro, oltre che alle presentazioni, lo trovate alla FAT oppure può essere richiesto a http://www.zeroincondotta.org/\r\n\r\nSabato 22 febbraio\r\na tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina\r\nGiornata di informazione e lotta antimilitarista\r\nCon i disertori russi e ucraini per un mondo senza frontiere\r\nore 11\r\npresidio antimilitarista al Balon\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","19 Febbraio 2025","2025-02-19 01:34:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025-02-11-manif-volin-to-color.-2-200x110.jpg","Anarres del 14 febbraio. 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025-02-14-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nGli anarchici nella rivoluzione russa\r\nVolin, anarchico, tra i protagonisti della rivoluzione russa, ci restituisce l'immagine viva di una rivoluzione sociale, in cui la dimensione autogestionaria e libertaria dei Soviet viene soffocata a poco a poco dalla dittatura bolscevica. Non senza una forte resistenza.\r\nPer i tipi di Zero in Condotta è uscito il suo libro: “La rivoluzione sconosciuta. Il movimento anarchico nelle lotte per l’emancipazione sociale in Russia”.\r\nEnzo Papa, traduttore e curatore del testo, lo presenterà a Torino giovedì 20 (il 19 sarà a Reggio Emilia, il 21 a Milano, il 22 a Pordenone).\r\nCi siamo collegati con Enzo Papa che ci ha anticipato alcuni temi di cui discuteremo nelle presentazioni. \r\n\r\nRojava. Le ragioni per sostenere il confederalismo democratico\r\n“Negli ultimi anni, il Rojava, una regione autonoma nel nord della Siria, si è caratterizzato per un esperimento importante di autogoverno – basato sui principi del confederalismo democratico – dando una risposta innovativa alle sfide politiche, sociali ed economiche che ha affrontato e affronta la regione, soprattutto in un contesto di guerra e instabilità, come quello che caratterizza il Medio Oriente.”\r\nQuesto l’incipit del testo diffuso dalla Federazione Anarchica Milanese.\r\nIl 15 febbraio ci sono state manifestazioni a Milano e a Roma\r\n\r\nI movimenti di opposizione politica e sociale negli Stati Uniti\r\nNelle ultime settimane abbiamo in più occasioni parlato del ciclone Trump e delle conseguenze dirette delle sue prime settimane alla Casa Bianca.\r\nOggi spostiamo l’attenzione sui movimenti, la cui vivacità è cresciuta negli ultimi anni e oggi si trovano di fronte una sfida molto forte.\r\nLa deportazione dei migranti, i tagli alla spesa sociale, il via libera alle violenze fasciste e razziste, il rischio di ulteriore escalation bellica, l’attacco alla libertà delle donne e di tutte le soggettività non conformi alla norma eteropatriarcale, attacco alla libertà di insegnamento, disegnano il quadro inquietante di una potenza che teme il declino e punta tutto su identitarismi e guerra.\r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nCon i disertori russi e ucraini\r\nFermiamo la guerra dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan al Kurdistan, dallo Yemen al Congo…\r\nSono passati tre anni dall’accelerazione violenta della guerra impressa dall’invasione russa dell’Ucraina ed il conflitto si inasprisce sempre di più. \r\nLe guerre insanguinano vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine. A Gaza, dopo 14 mesi di massacri, la tregua è sempre più fragile: gli Stati Uniti soffiano sul fuoco spingendo per la pulizia etnica e la deportazione dei gazawi. Se si aggiungono il conflitto nel \u003Cmark>Mar\u003C/mark> \u003Cmark>Rosso\u003C/mark>, il moltiplicarsi gli attacchi turchi in Rojava, le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse nel continente africano, il rischio di una guerra, anche nucleare, su scala planetaria è una possibilità reale.\r\nOpporsi concretamente è un’urgenza ineludibile.\r\nIl 22 febbraio giornata di lotta alla guerra e a chi la arma\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nGiovedì 20 febbraio\r\nore 21\r\ncorso Palermo 46 - Torino \r\nGli anarchici nella rivoluzione russa\r\n\r\nEnzo Papa, traduttore e curatore dell’edizione italiana, presenta il libro: “La rivoluzione sconosciuta. Il movimento anarchico nelle lotte per l’emancipazione sociale in Russia” di Volin, edizioni Zero in Condotta.\r\n\r\nVolin, anarchico, tra i protagonisti della rivoluzione russa, ci restituisce l'immagine viva di una rivoluzione sociale, in cui la dimensione autogestionaria e libertaria dei Soviet viene soffocata a poco a poco dalla dittatura bolscevica. Non senza una forte resistenza.\r\n\r\nIl teorico e rivoluzionario anarchico, Vsevolod Michajlovič Eichenbaum, detto Volin, racconta la storia della Rivoluzione russa dal 1825 al 1939, con i suoi due sommovimenti del 1905 e del 1917, che egli ha vissuto come militante attivamente impegnato negli eventi. Potendo disporre di documenti e testimonianze di prima mano, Volin descrive, dal punto di vista anarchico – con lucidità e con rara finezza d’analisi -, tutto il processo del movimento rivoluzionario russo, dalla nascita dei Soviet all’annientamento del movimento anarchico da parte dello stalinismo passando per l’ascesa al potere dei bolscevichi, la rivolta dei marinai di Kronstadt o ancora l’epopea insurrezionale di Nestor Machno.\r\n\r\nIl libro, oltre che alle presentazioni, lo trovate alla FAT oppure può essere richiesto a http://www.zeroincondotta.org/\r\n\r\nSabato 22 febbraio\r\na tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina\r\nGiornata di informazione e lotta antimilitarista\r\nCon i disertori russi e ucraini per un mondo senza frontiere\r\nore 11\r\npresidio antimilitarista al Balon\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[448],{"field":106,"matched_tokens":449,"snippet":445,"value":446},[74,75],{"best_field_score":142,"best_field_weight":143,"fields_matched":98,"num_tokens_dropped":47,"score":144,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},{"document":452,"highlight":463,"highlights":468,"text_match":140,"text_match_info":471},{"comment_count":47,"id":453,"is_sticky":47,"permalink":454,"podcastfilter":455,"post_author":323,"post_content":456,"post_date":457,"post_excerpt":53,"post_id":453,"post_modified":458,"post_thumbnail":327,"post_title":459,"post_type":329,"sort_by_date":460,"tag_links":461,"tags":462},"92163","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-26-09-2024-america-latina-disillusioni-e-rumori-di-sciabole-sri-lanka-e-bangladesh-sommovimenti-nella-periferia-indiana-sudan-al-burhan-attacca-khartoum-mentre-il-corno-dafrica/",[281],"In questa puntata di Bastioni di Orione con Diego Battistessa ,nostro interlocutore privilegiato per quanto concerne il continente latinoamericano, guardiamo all'insieme dell'America Latina in una fase di ridefinizione degli equilibri regionali scandita anche da cupe reminescenze golpiste che inquietano il presidente della Colombia Petro e l'Honduras di Xiomara Castro .Inoltre ci sono tensioni sempre più acute fra il Venezuela di Maduro ,deluso dal mancato sostegno di alcuni governi latinoamericani supposti amici , e L'Argentina di Milei dove il tasso di povertà è arrivato al 52,9 % grazie alle politiche ultraliberiste del \"loco\". I due paesi si scambiano accuse e spiccano mandati di arresto reciproci tra i due presidenti, intanto sul piano diplomatico il Messico non invita la corona di Spagna alla cerimonia d'insediamento della nuova presidente Claudia Sheinbaum a causa delle sue mancate scuse per i crimini commessi dagli spagnoli durante la conquista ,ferite che ancora bruciano.\r\n\r\nIl modello Bukele adotatto in El Salvador si propone come soluzione alla violenza diffusa ,meno diritti piu' repressione ,ma le conseguenze di queste politiche repressive si riflettono sullo stato della società civile stretta tra la violenza istituzionale e quella dei narcos che acquisiscono sempre più potere e influenza economica sul continente.\r\n\r\nUn quadro complesso in chiaroscuro che ci rimanda un America Latina nel pieno di un processo di transizione in cui si sovrappongono diversi modelli di società a volte contrapposti , con contraddizioni e fratture sociali derivate dalle eterne disuguaglianze che sono ben lungi dal ricomporsi.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BASTIONI-26092024-BATTISTESSA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Matteo Miavaldi ,profondo conoscitore della realtà indiana, parliamo dell'India e dei sommovimenti alla sua periferia in Sri Lanka e Bangladesh.\r\n\r\nNel contesto frammentato ed attraversato dagli eventi bellici che sta ridefinendo gli equilibri internazionali ,l'India ha una postura di equidistanza fra i blocchi che si stanno profilando. Da una parte è integrata nei BRICS dall'altra è all'interno del QUAD un'alleanza militare anti-cinese guidata dagli americani e comprendente anche giapponesi, indiani e australiani. Questa politica è erede della posizione di non allineamento (quando c'erano i due blocchi contrapposti ) di Nehru e di Indira Ghandi, ma il contesto è molto diverso e l'India è un partner commerciale importante della Cina ,nonostante le tensioni ai confini , e al contempo un rivale regionale . Intanto le cose si muovono ai confini del continente indiano ,le dinastie che hanno governato il Bangladesh e lo Sri Lanka sono state estromesse dalle rivolte popolari ,Sheikh Hasina la presidente dal pugno di ferro del Bangladesh è in esilio in India con grave imbarazzo di Modi ,mentre a Dacca il governo ad interim sostenuto dai movimenti studenteschi che hanno promosso la rivolta contro Hasina è guidato dal premio nobel Yunus con la benevola momentanea tolleranza dell'esercito.\r\n\r\nIn Sri Lanka è stato eletto nuovo presidente Anura Kumara Dissanayake leader del Partito nazionale del popolo, coalizione di sinistra che raccoglie anche i JVP il partito del presidente di tendenza marxista rivoluzionaria fondato nel 1965. Dissanayake ha promesso di sviluppare il settore manifatturiero, quello tecnologico e l’agricoltura, ma soprattutto in campagna elettorale si è posto come il candidato anticorruzione, vicino al popolo e garante della trasparenza. Sta rinegoziando con il FMI il prestito che a condizionalità insostenibili per il paese aveva contrattato Rajapaksa, rappresentante della dinastia al potere , le aspettative sono molte dopo il default sul debito ed anche le ferite della guerra civile contro i Tamil durata dal 1983 al 2009 attendono di essere rimarginate .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Miavaldi_2024-09-27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Matteo Pamidesse ,di Focus on Africa , approfondiamo la situazione in Sudan e in Corno d'Africa. In Sudan giovedì l’esercito regolare ha iniziato una controffensiva particolarmente intensa, la più grande degli ultimi mesi, nelle zone del paese controllate dal gruppo paramilitare Rapid Support Forces (RSF), che sono concentrate soprattutto nella capitale Khartum. Furiosi combattimenti si registrano a Omdurman, la città gemella di Khartoum nel pieno del centro abitato con conseguenze disastrose per i civili . La guerra che sembrava congelata in una divisione del paese che ricordava lo scenario libico ha avuto quindi un accelerazione dovuta forse al rifornimento di materiale bellico ulteriore da parte degli alleati di Al Burhan (Egitto) e ad un tentativo di acquisire vantaggi sul campo in vista di una eventuale trattativa .\r\n\r\nLe condizioni della popolazione sono spaventose ,è la più grave crisi umanitaria nel mondo e oltre alle devastazioni dovute alla guerra ,le migliaia di sfollati , la carestia che affligge varie parti del paese , le violazioni dei diritti umani e le violenze esercitate dalle parti in conflitto contro la popolazione civile si aggiunge l'epidemia di colera che sta colpendo la capitale.\r\n\r\nTutto ciò avviene in un contesto regionale sempre più teso con l'Egitto che si appresta a trasferire truppe in Somalia in seguito ad un accordo con Mogadiscio in funzione anti Etiopia che invece reclama un accesso al mare in seguito agli accordi con il Somaliland per l'utilizzo in concessione di un tratto di costa sul Mar Rosso. Sullo sfondo le tensioni mai sopite tra Egitto ed Etiopia a proposito della diga del Gerd sul fiume Nilo Azzurro il cui riempimento in atto dal 2020 sta provocando le proteste dell'Egitto e del Sudan che si ritengono danneggiati nell'utilizzo delle risorse idriche del Nilo.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BASTIONI-26092024-PALAMIDESSE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","29 Settembre 2024","2024-09-29 13:02:11","BASTIONI DI ORIONE 26/09/2024-AMERICA LATINA DISILLUSIONI E RUMORI DI SCIABOLE-SRI LANKA E BANGLADESH ,SOMMOVIMENTI NELLA PERIFERIA INDIANA -SUDAN AL BURHAN ATTACCA KHARTOUM MENTRE IL CORNO D'AFRICA E' SEDUTO SU UNA POLVERIERA.",1727614931,[332],[296],{"post_content":464},{"matched_tokens":465,"snippet":466,"value":467},[74,75],"un tratto di costa sul \u003Cmark>Mar\u003C/mark> \u003Cmark>Rosso\u003C/mark>. 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I due paesi si scambiano accuse e spiccano mandati di arresto reciproci tra i due presidenti, intanto sul piano diplomatico il Messico non invita la corona di Spagna alla cerimonia d'insediamento della nuova presidente Claudia Sheinbaum a causa delle sue mancate scuse per i crimini commessi dagli spagnoli durante la conquista ,ferite che ancora bruciano.\r\n\r\nIl modello Bukele adotatto in El Salvador si propone come soluzione alla violenza diffusa ,meno diritti piu' repressione ,ma le conseguenze di queste politiche repressive si riflettono sullo stato della società civile stretta tra la violenza istituzionale e quella dei narcos che acquisiscono sempre più potere e influenza economica sul continente.\r\n\r\nUn quadro complesso in chiaroscuro che ci rimanda un America Latina nel pieno di un processo di transizione in cui si sovrappongono diversi modelli di società a volte contrapposti , con contraddizioni e fratture sociali derivate dalle eterne disuguaglianze che sono ben lungi dal ricomporsi.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BASTIONI-26092024-BATTISTESSA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Matteo Miavaldi ,profondo conoscitore della realtà indiana, parliamo dell'India e dei sommovimenti alla sua periferia in Sri Lanka e Bangladesh.\r\n\r\nNel contesto frammentato ed attraversato dagli eventi bellici che sta ridefinendo gli equilibri internazionali ,l'India ha una postura di equidistanza fra i blocchi che si stanno profilando. 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Intanto le cose si muovono ai confini del continente indiano ,le dinastie che hanno governato il Bangladesh e lo Sri Lanka sono state estromesse dalle rivolte popolari ,Sheikh Hasina la presidente dal pugno di ferro del Bangladesh è in esilio in India con grave imbarazzo di Modi ,mentre a Dacca il governo ad interim sostenuto dai movimenti studenteschi che hanno promosso la rivolta contro Hasina è guidato dal premio nobel Yunus con la benevola momentanea tolleranza dell'esercito.\r\n\r\nIn Sri Lanka è stato eletto nuovo presidente Anura Kumara Dissanayake leader del Partito nazionale del popolo, coalizione di sinistra che raccoglie anche i JVP il partito del presidente di tendenza marxista rivoluzionaria fondato nel 1965. Dissanayake ha promesso di sviluppare il settore manifatturiero, quello tecnologico e l’agricoltura, ma soprattutto in campagna elettorale si è posto come il candidato anticorruzione, vicino al popolo e garante della trasparenza. 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