","Ele, Theo, Bastien. La solidarietà non si arresta","post",1525793255,[61,62,63,64,65,66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/arresti/","http://radioblackout.org/tag/briancon/","http://radioblackout.org/tag/chez-jesus/","http://radioblackout.org/tag/claviere/","http://radioblackout.org/tag/eleonora-theo-bastien/","http://radioblackout.org/tag/frontiere/","http://radioblackout.org/tag/marcia-claviere-briancon/","http://radioblackout.org/tag/stazione/","http://radioblackout.org/tag/stazione-porta-nuova/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[72,15,19,17,30,73,32,74,28,75],"arresti","frontiere","Stazione","torino",{"post_content":77,"tags":82},{"matched_tokens":78,"snippet":80,"value":81},[17,79],"Briancon","per strade e sentieri tra \u003Cmark>Claviere\u003C/mark> e \u003Cmark>Briancon\u003C/mark> si appostano fascisti a caccia","La frontiera al Monginevro durante l’inverno è stata a lungo friabile. I migranti in viaggio a volte venivano respinti, a volte passavano. Gli occhi indiscreti dei turisti dovevano essere protetti dalla diretta percezione dell’Europa al tempo delle frontiere di classe.\r\nNon sono mancati i momenti drammatici, le gente persa nella neve, le famiglie con bambini spostate come pacchi in alta montagna, le donne incinta cui era negata un’ambulanza, i solidali perseguiti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.\r\nA \u003Cmark>Claviere\u003C/mark>, dove d’inverno è meno pericoloso passare, a marzo è stato occupato un locale sottostante la chiesa, inutilizzato da tempo. Lo hanno chiamato Chez Jesus. É un luogo dove si può sostare, scambiarsi informazioni, in una relazione tra eguali, dove tutti fanno tutto, dalla cucina alla pulizia dei locali.\r\nFinita la stagione turistica invernale, i controlli e i respingimenti si sono moltiplicati, rendendo molto arduo attraversare il confine.\r\n\r\nLa frontiera, al di là delle convenzioni tra gli stati, è una linea fatta di niente che solo gli uomini armati dallo Stato rendono vera.\r\nIn questi mesi la prima frontiera per i migranti è stata la stazione di Porta Nuova, dove i binari dove partono i treni diretti in Val Susa vengono sorvegliati da pattuglie interforze di poliziotti e militari. Sono lì per selezionare i passeggeri: quelli dalla pelle scura passano, gli altri, quelli più scuri vengono fermati e spesso cacciati via. Non importa che abbiano il biglietto: se non hanno in tasca i documenti giusti, vengono buttati fuori.\r\nIl 18 aprile un gruppo di compagn* e compagn* sono entrati in stazione, hanno tirato fili bianchi e rossi con appesi cartelli con la scritta “frontiera”, distribuendo volantini e raccontando al megafono le storie di chi ha la vita imprigionata dai muri della fortezza Europa. Poi si sono uniti al presidio che era stato indetto all’esterno della stazione.\r\n\r\nDue giorni dopo sono scesi in pista anche i fascisti di Generazione Identitaria, gruppo multinazionale con maggiore radicamento in Francia. Grande operazione mediatica con due elicotteri, mezzi per muoversi sulla neve, metri di barriere erette sulla strada che conduce al Col de l’Echelle, il colle della Scala, che durante l’estate è una facile via verso la Francia. Peccato che in questa stagione sia impercorribile per l’enorme rischio di valanghe.\r\nDopo neanche un giorno i fascisti sono scesi a valle.\r\n\r\nDomenica 22 aprile migranti e solidali hanno deciso di riprendersi i sentieri e le strade\r\nUn corteo si è dipanato sino al Monginevro, dove si sono schierati i gendarmi. Passando nel nevaio lungo la statale e con qualche spinta tutti sono riusciti a passare il blocco. Poi, dopo 16 chilometri il corteo è approdato al rifugio di Tous Migrants nei pressi della stazione.\r\nI gendarmi, beffati dalla convinzione che i manifestanti, appresa la notizia della veloce ritirata dei fascisti, si sarebbero limitati ad un’azione simbolica, volevano la rivincita. Per le strade di \u003Cmark>Briancon\u003C/mark> hanno fatto la caccia all’uomo attaccando un gruppo di compagni che si era spostato davanti alla sede della gendarmeria per fare pressione per il rilascio di un giovane spagnolo e tre migranti africani che gli avevano chiesto un passaggio.\r\nI quattro verranno rilasciati dopo qualche ora. Eleonora, Theo e Bastien resteranno invece impigliati nella rete. Arrestati e condotti il giorno dopo davanti al magistrato sono investiti dall’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in banda. Dopo una settimana di reclusione tra Gap e Marsiglia, verrà accolto parzialmente il ricorso del loro avvocato e sarranno scarcerati con obbligo di dimora in Francia, firme quotidiane, divieto di rilasciare dichiarazioni pubbliche.\r\nGiovedì 4 maggio, giorno dell’udienza a Gap, un gruppo di solidali si è dato appuntamento alla stazione per un presidio solidale che si è trasformato in un piccolo corteo che si è concluso davanti alla sede dell’Alliance Francaise.\r\n\r\nIl processo contro di loro verrà celebrato il 31 maggio.\r\n\r\nOggi a radio Blackout alle 18 si terrà un’assemblea per discutere le prossime iniziative di solidarietà e lotta.\r\n\r\nIntanto, da qualche giorno, per strade e sentieri tra \u003Cmark>Claviere\u003C/mark> e \u003Cmark>Briancon\u003C/mark> si appostano fascisti a caccia di migranti. Quando li vedono chiamano la polizia oppure li fermano loro stessi. 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Tra Claviere e il Monginevro la stagione sciistica era finita, quella estiva era lontana.\r\nNon si fermava invece il passaggio di migranti decisi a bucare l'ennesima frontiera per raggiungere la meta decisa mesi e persino anni prima nel cuore dell'Africa o dell'Asia. Una buona occasione per chiudere la frontiera italofrancese, lontano dagli occhi dei turisti. Anche i fascisti di Genaration Identitaire ne profittarono per un'azione mediatica al colle della Scala, dove giunsero con motoslitte e un elicottero per piazzare una ridicola recinzione arancione in mezzo alla neve. In quel periodo dell'anno nessun migrante passava dal colle, perché il passaggio era impraticabile per la neve ed il forte rischio di slavine.\r\nQuel sabato l'aria era fredda e il sole alto. Alle spalle del rifugio autogestito Chez Jesus partirono circa duecento persone seguendo la pista che porta al colle del Monginevro, che altri raggiunsero in auto. La polizia francese schierò una sottile fila di gendarmi per fronteggiare i manifestanti. Circolava la notizia che i fascisti avessero posto fine alla loro uscita teatrale al colle della Scala e la Gendarmeria di Briancon era probabilmente convinta che nessuno sarebbe andato oltre.\r\nTroppo tardi si resero conto che l'obiettivo delle persone raggruppate al Monginevro era aprire la frontiera, chiusa da giorni.\r\nI manifestanti aggirarono nella neve i gendarmi lasciandoli con un palmo di naso. Poi la marcia proseguì per 18 chilometri lungo i tornanti che scendono a Briancon. Lì altri gendarmi vennero aggirati e si giunse al rifugio solidale nei pressi della stazione.\r\nUna grande giornata di lotta e solidarietà.\r\nQuella sera stessa, a manifestazione ormai finita, scattò la vendetta dei gendarmi. 9 persone vennero fermate: quattro, tra cui una compagna di Torino, vennero arrestate e condotte in carcere con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina in banda. Dopo un periodo di carcere e di soggiorno obbligato saranno liberate in attesa del processo.\r\nNei mesi successivi altri tre attivisti verranno a loro volta rinviati a giudizio con le stesse accuse.\r\n\r\nL'8 novembre è stato lanciato un presidio solidale al tribunale di Gap alle 8,30\r\n\r\nNe abbiamo parlato con un'attivista contro le frontiere\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/2018-11-06-gap-cate.mp3\"][/audio]","7 Novembre 2018","2018-11-07 20:03:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/mongenevre-2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"173\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/mongenevre-2-300x173.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/mongenevre-2-300x173.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/mongenevre-2-768x442.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/mongenevre-2-1024x589.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/mongenevre-2.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Gap. 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Il corteo, partito dalla vicina Claviere, ultimo comune in territorio italiano, ha raggiunto il Monginevro. La marcia era stata organizzata per protesta contro la presenza dei militanti di estrema destra del movimento 'Generation Identitaire' a Nevache, vicino al Colle della Scala. Dopo aver superato il cordone di gendarmi francesi a Monginevro, i manifestanti, ai quali si sono aggiunti alcuni migranti, hanno proseguito fino a Briancon. Nel frattempo, il presidio di 'Generation Identitaire' era già stato lasciato, in tarda mattinata.\r\n\r\nAscolta cronaca della giornata e valutazioni da parte di Daniele:\r\n\r\nUnknown","23 Aprile 2018","2018-05-04 17:49:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/Dimostranti-solidali-con-i-migranti-faccia-a-faccia-con-la-polizia-domenica-sul-Monginevro-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/Dimostranti-solidali-con-i-migranti-faccia-a-faccia-con-la-polizia-domenica-sul-Monginevro-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/Dimostranti-solidali-con-i-migranti-faccia-a-faccia-con-la-polizia-domenica-sul-Monginevro-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/Dimostranti-solidali-con-i-migranti-faccia-a-faccia-con-la-polizia-domenica-sul-Monginevro.jpg 744w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La marcia antirazzista libera il Monginevro da fascisti e gendarmeria",1524488574,[],[],{"post_content":199,"post_title":203},{"matched_tokens":200,"snippet":201,"value":202},[17],"Il corteo, partito dalla vicina \u003Cmark>Claviere\u003C/mark>, ultimo comune in territorio italiano,","Giornata di lotta antifascista e antirazzista ieri al confine italo-francese in alta Val Susa. 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Si chiamava Giuseppe Pinelli, anarchico, ferroviere, ex partigiano, attivo nella solidarietà con i compagni colpiti dalla repressione.\r\nLa Strage di piazza Fontana inaugura una strategia della tensione, che mirava a colpire i movimenti, che tra il ‘68 e il ‘69 avevano dato non pochi grattacapi a padroni e governanti. Fu una strage di Stato.\r\nMezzo secolo dopo a Milano, ma non solo, la memoria di quei giorni è materia viva di lotta e consapevolezza mai sopita della criminalità del potere.\r\nCe ne ha parlato Massimo Varengo, uno dei tanti compagni per i quali quel dicembre del 1969 rappresentò uno spartiacque. Dopo nulla fu come prima.\r\n\r\nGilet Jaunes. Un’analisi di un movimento inedito, specchio di relazioni sociali profondamente mutate, tra precarietà diffusa, elisione di tutele e libertà, paura di un futuro dove la linea di confine tra i sommersi e i salvati dilaga ben oltre i confini chiusi dell’Europa e si accampa definitivamente nelle nostre città. Ne abbiamo discusso con Stefano Capello\r\n\r\nIl giudice ha deciso: la solidarietà merita la galera. I sette attivisti contro le frontiere che il 22 aprile parteciparono ad una marcia da Claviere a Briancon che riaprì una frontiera chiusa da giorni sono stati condannati dal tribunale di Gap il 13 dicembre.\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 14 dicembre\r\na cinePalermo46 \r\nore 21 proiezione di Brian di Nazareth dei Monty Python\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\n\r\nVenerdì 21 dicembre \r\nCena antinatalizia\r\nalle 20 alla FAT in corso Palermo 46.\r\nMenù eretico veg vegan e ed esposizione spettacolare del Pres-Empio autogestito: ciascuno porti la sua statuetta, decorazione, disegno per arricchirlo.\r\nLa cena è benefit lotte sociali.\r\nChiediamo tanti soldi a chi li ha, meno a chi ne ha meno.\r\nPrenotazioni: mail: fai_torino@autistici.org \r\n\r\nVenerdì 18 gennaio\r\nUomini o lupi?\r\nL'anarchia ai tempi della peste\r\nIncontro con Francesco Codello, autore de “La condizione umana nel pensiero libertario”\r\nore 21 alla Fat, in corso Palermo 46\r\n\r\nVenerdì 1 febbraio\r\nTaser, galera e pistoleros\r\nDispositivi securitari e leggi di guerra\r\nIncontro con Robertino Barbieri di Psychoattiva\r\nore 21 alla Fat, in corso Palermo 46\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","14 Dicembre 2018","2018-12-14 16:33:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/12/ni-le-pen-ni-macron-200x110.jpg","Anarres del 14 dicembre. 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Ne abbiamo parlato con Gianni Carrozza, di radio Paris Plurielle, dove conduce “Vive la sociale!”\r\n\r\n49 anni fa una bomba esplodeva nella banca dell’Agricoltura a Milano, uccidendo 17 persone. La questura accusa gli anarchici: la polizia li rastrella e li porta in questura a centinaia. Uno di loro, dopo tre giorni, viene scaraventato dalla finestra della stanza del commissario Calabresi e muore. Si chiamava Giuseppe Pinelli, anarchico, ferroviere, ex partigiano, attivo nella solidarietà con i compagni colpiti dalla repressione.\r\nLa Strage di piazza Fontana inaugura una strategia della tensione, che mirava a colpire i movimenti, che tra il ‘68 e il ‘69 avevano dato non pochi grattacapi a padroni e governanti. Fu una strage di Stato.\r\nMezzo secolo dopo a Milano, ma non solo, la memoria di quei giorni è materia viva di lotta e consapevolezza mai sopita della criminalità del potere.\r\nCe ne ha parlato Massimo Varengo, uno dei tanti compagni per i quali quel dicembre del 1969 rappresentò uno spartiacque. Dopo nulla fu come prima.\r\n\r\nGilet Jaunes. Un’analisi di un movimento inedito, specchio di relazioni sociali profondamente mutate, tra precarietà diffusa, elisione di tutele e libertà, paura di un futuro dove la linea di confine tra i sommersi e i salvati dilaga ben oltre i confini chiusi dell’Europa e si accampa definitivamente nelle nostre città. Ne abbiamo discusso con Stefano Capello\r\n\r\nIl giudice ha deciso: la solidarietà merita la galera. I sette attivisti contro le frontiere che il 22 aprile parteciparono ad una \u003Cmark>marcia\u003C/mark> da \u003Cmark>Claviere\u003C/mark> a \u003Cmark>Briancon\u003C/mark> che riaprì una frontiera chiusa da giorni sono stati condannati dal tribunale di Gap il 13 dicembre.\r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 14 dicembre\r\na cinePalermo46 \r\nore 21 proiezione di Brian di Nazareth dei Monty Python\r\nalla FAT in corso Palermo 46\r\n\r\nVenerdì 21 dicembre \r\nCena antinatalizia\r\nalle 20 alla FAT in corso Palermo 46.\r\nMenù eretico veg vegan e ed esposizione spettacolare del Pres-Empio autogestito: ciascuno porti la sua statuetta, decorazione, disegno per arricchirlo.\r\nLa cena è benefit lotte sociali.\r\nChiediamo tanti soldi a chi li ha, meno a chi ne ha meno.\r\nPrenotazioni: mail: fai_torino@autistici.org \r\n\r\nVenerdì 18 gennaio\r\nUomini o lupi?\r\nL'anarchia ai tempi della peste\r\nIncontro con Francesco Codello, autore de “La condizione umana nel pensiero libertario”\r\nore 21 alla Fat, in corso Palermo 46\r\n\r\nVenerdì 1 febbraio\r\nTaser, galera e pistoleros\r\nDispositivi securitari e leggi di guerra\r\nIncontro con Robertino Barbieri di Psychoattiva\r\nore 21 alla Fat, in corso Palermo 46\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",[252],{"field":118,"matched_tokens":253,"snippet":249,"value":250},[99,17,79],1736172819248578600,{"best_field_score":256,"best_field_weight":181,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":47,"score":257,"tokens_matched":39,"typo_prefix_score":47},"3315704266752","1736172819248578673",{"document":259,"highlight":273,"highlights":279,"text_match":282,"text_match_info":283},{"comment_count":47,"id":260,"is_sticky":47,"permalink":261,"podcastfilter":262,"post_author":263,"post_content":264,"post_date":265,"post_excerpt":53,"post_id":260,"post_modified":266,"post_thumbnail":267,"post_title":268,"post_type":242,"sort_by_date":269,"tag_links":270,"tags":272},"50564","http://radioblackout.org/podcast/gap-claviere-processo-ai-43-per-favoreggiamento-dellimmigrazione-clandestina-in-banda-organizzata/",[223],"RADIO NOTAV","Oggi prima udienza a Gap ai solidali colpiti e colpite per le pratiche di solidarietà e contro il sistema delle frontiere.\r\nL'udienza si preannuncia molto lunga ma difficilmente il processo sarà concluso in giornata. Molti i solidali all'esterno del tribunale, per il quale la giudice ha più volte evocato l'udienza a porte chiuse. \r\nUn breve aggiornamento sulla situazione fuori dal tribunale\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/2018-11-08-prima-udienza-gap.mp3\"][/audio]\r\n\r\nAlle 15:30 è partita una manifestazione solidale\r\nAlle 17 sono partiti controlli e perquisizioni poliziesche in tutta la regione, anche verso la zona della Durance. La gendarmeria cerca palle di vernice, estintori e stupefacenti\r\n\r\nTutto il podcast della trasmissione settimanale sul sito di radionotav.info, sì tav in passerella, completo di articolo.\r\n\r\nQui il testo di uno dei volantini distribuiti oggi davanti al tribunale, che riassume la vicenda\r\n\r\nLA SOLIDARIETÀ NON SI ARRESTA\r\n\r\nIl 22 aprile c'è stata una marcia spontanea, una manifestazione contro le frontiere. Contro i fascisti di Generazione Identitaria che dalla sera \"presidiavano\" la frontiera al Colle della Scala, per impedire ai migranti di arrivare in Francia. E contro la militarizzazione che in quei giorni, come sempre, vedeva militari e gendarmi impegnati a una vera caccia al migrante sui sentieri e sulle strade che dall'Italia giungono in Francia.\r\nLa marcia del 22 aprile ha visto centinaia di persone attraversare il confine e arrivare a Briançon. Per una volta, nessunx ha dovuto nascondersi. Per una volta, nessunx ha dovuto rischiare la vita nell'attraversare questa linea immaginaria che però seleziona, divide e uccide.\r\nIn centinaia abbiamo camminato sulla strada, per 18 chilometri, da Claviere a Briançon. Nessunx ha chiesto i documenti a nessunx. Nessunx ha identificato, controllato, selezionato chi secondo la legge quel confine poteva o non poteva attraversarlo. Insieme siamo arrivati di là. Insieme, per quel giorno, abbiamo fatto sì che la frontiera non esistesse.\r\n\r\nA Briançon 3 persone sono state arrestate e portate in carcere per 11 giorni (e poi altri 25 giorni di obbligo di dimora) con l'accusa di \"favoreggiamento all'immigrazione clandestina in banda organizzata\". Qualche mese dopo altre 4 persone sono state accusate dello stesso reato per quella giornata.\r\n\r\nRischiano dieci anni di carcere e 750mila euro di multa.\r\n\r\nIn questa epoca di fascismi di ritorno, di razzismo diffuso, di strumentalizzazione della paura del diverso, chiamiamo alla solidarietà.\r\n\r\nOggi in questo tribunale ci sarà il processo. Il \"Procureur\" di Gap, Raphael Balland, da mesi si accanisce contro i solidali. Fermi, garde-à-vue, convocazioni, processi come quello di oggi. Qui a Gap, capoluogo delle Hautes Alpes, ci sono parte dei responsabili delle politiche repressive in frontiera. La prefetta, Cecile Bigot-Dekeyzer, e i suoi ordini di respingimenti. Il Centro Dipartamentale delle Hautes Alpes, che si occupa anche dei minori non accompagnati, i quali, secondo la legge europea, dovrebbero avere diritto al transito. E quindi il centro si impegna particolarmente a de-minoralizzarli, dichiarandoli maggiorenni per poterli buttare in fretta in strada, o respingerli direttamente indietro in Italia\r\nEd infine il tribunale, che come sempre è impegnato a giudicare chiunque si opponga alle sempre più repressive e discriminatorie leggi statali. Ed è per questo che ci troviamo qua davanti.\r\n\r\nLa solidarietà non si arresta!\r\n\r\nTUTTI E TUTTE LIBERE\r\nBRISONS LES FRONTIERES\r\n\r\n\r\n\r\n[caption id=\"attachment_50567\" align=\"alignnone\" width=\"225\"] corteo all'udienza di Gap [/caption]","8 Novembre 2018","2018-11-08 18:17:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/11/cap-8-nov-200x110.jpg","Gap/Claviere: processo ai 4+3 per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina in banda organizzata",1541700152,[271],"http://radioblackout.org/tag/radio-no-tav/",[229],{"post_content":274},{"matched_tokens":275,"snippet":277,"value":278},[17,276],"Briançon","strada, per 18 chilometri, da \u003Cmark>Claviere\u003C/mark> a \u003Cmark>Briançon\u003C/mark>. Nessunx ha chiesto i documenti","Oggi prima udienza a Gap ai solidali colpiti e colpite per le pratiche di solidarietà e contro il sistema delle frontiere.\r\nL'udienza si preannuncia molto lunga ma difficilmente il processo sarà concluso in giornata. 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