","Verso un dicembre di lotta a difesa delle montagne!","post",1701371444,[62,63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/8-dicembre/","http://radioblackout.org/tag/athamanta/","http://radioblackout.org/tag/estrattivismo/","http://radioblackout.org/tag/marcia-popolare/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/",[20,68,69,70,15],"athamanta","estrattivismo","marcia popolare",{"post_content":72,"tags":78},{"matched_tokens":73,"snippet":76,"value":77},[74,75],"marcia","popolare","scenderà in strada per una \u003Cmark>marcia\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> da Susa a Venaus per","Questo dicembre vede più di una data importante per la difesa delle montagne, per la lotta contro le grandi opere inutili e dannose e per fermare l'estrattivismo.\r\n\r\nIn primo luogo, come di consueto l'8 dicembre il movimento no tav scenderà in strada per una \u003Cmark>marcia\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> da Susa a Venaus per ricordare la vittoria del 2005 e per unirsi nella lotta in un momento di attacco nei confronti del movimento. A seguito della messa sotto sequestro dei presidi di San Didero e dei Mulini sarà ancora più importante prendere parte alla mobilitazione che sarà su più giorni, proprio per effettuare un vero e proprio tour di iniziative di lotta e socialità lungo tutti i luoghi della devastazione.\r\n\r\n\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Ermelinda del movimento no tav che racconta i temi di queste giornate e il programma della tre giorni in Val Susa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/8-dicembre-notav-2023_11_30_2023.11.30-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDalle Alpi alle Apuane la difesa delle montagne è fondamentale: il 16 dicembre si terrà, infatti, sulle alpi Apuane una giornata di mobilitazione dal titolo \"Le montagne non ricrescono - Fermiamo l'estrattivismo in Apuane e ovunque\". Un territorio come questo vive storicamente la contraddizione del rapporto tra il lavoro e la salute dell'ambiente e delle persone che lo abitano e oggi ne subisce un'accelerazione. La giornata del 16 dicembre sarà il risultato di un percorso di attivazione e relazione sul territorio con tutti quei soggetti che lo vivono da vicino e sarà anche occasione di riflessione su questi temi per mantenere alta l'attenzione.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Mattia del collettivo Athamanta, per ulteriori informazioni e materiali rimandiamo al sito.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Athamanta-16-dic-2023_11_30_2023.11.30-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]",[79,81,83,85,88],{"matched_tokens":80,"snippet":20},[],{"matched_tokens":82,"snippet":68},[],{"matched_tokens":84,"snippet":69},[],{"matched_tokens":86,"snippet":87},[74,75],"\u003Cmark>marcia\u003C/mark> 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itinerante No Tav iniziato giovedì scorso e lancia tre appuntamenti per questa settimana: un'assemblea stasera a Bussoleno, una passeggiata notturna giovedì 24 da Giaglione e una marcia popolare da Giaglione a Chiomonte sabato 26 luglio.\r\n\r\nStamattina abbiamo sentito Mitzi, che ci ha fatto un riepilogo delle iniziative dei giorni scorsi.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\nmitzi","21 Luglio 2014","2014-07-28 13:37:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/07/marcianotav-tre-date-200x110.png","\u003Cimg width=\"210\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/07/marcianotav-tre-date-210x300.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/07/marcianotav-tre-date-210x300.png 210w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/07/marcianotav-tre-date-768x1097.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/07/marcianotav-tre-date-717x1024.png 717w, 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3 febbraio si terrà un appuntamento di informazione e mobilitazione sul territorio del vercellese oggetto di autocandidatura da parte del Comune di Trino per ospitare il deposito unico di scorie nucleari.\r\n\r\nIn questa occasione Legambiente, promotrice dell'iniziativa, il comitato TriNO e le numerosissime sigle che hanno aderito alla manifestazione, chiederanno che i criteri di scelta per il deposito unico vengano rispettati sottolineando la loro opposizione al progetto che riguarda il territorio. Il Comune in questione infatti, non rientra nella lista prevista da Cnai che inquadra i territori considerati idonei per ricevere le scorie. Il territorio del vercellese è già da tempo martoriato da numerosi impianti, una ex centrale nucleare dismessa, indotti che minano lo sviluppo e la produzione della coltura risicola, principale fonte di reddito per chi lo abita. La questione solleva moltissimi aspetti, in particolare l'espropriazione di terreni agricoli e il loro sfruttamento per questi fini, oltre alla cecità di fronte all'alto rischio di alluvionabilità del luogo e dunque di forte rischio inquinamento delle falde acquifere.\r\n\r\nIl 2 febbraio si celebra la giornata internazionale delle zone umide e il ministro Pichetto Frantin ha stanziato risorse per valorizzare quelle del vercellese, una evidente contraddizione dal momento che il governo, cambiando le condizioni per l'autocandidatura dei Comuni, ha permesso questa proposta da parte del sindaco di Trino.\r\n\r\nAppuntamento alle ore 10 al Principato di Lucedio per poi confluire, a seguito di un percorso a tappe, davanti al Municipio di Trino alle ore 11.30.\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/Trino-sabato-3-febbraio-2024_02_01_2024.02.01-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","1 Febbraio 2024","2024-02-02 09:44:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/421855601_122118925718161422_8629831412453399651_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"202\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/421855601_122118925718161422_8629831412453399651_n-202x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/421855601_122118925718161422_8629831412453399651_n-202x300.jpg 202w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/421855601_122118925718161422_8629831412453399651_n.jpg 645w\" sizes=\"auto, (max-width: 202px) 100vw, 202px\" />","TriNO dice NO al deposito unico di scorie nucleari",1706814703,[178,65,179,180],"http://radioblackout.org/tag/legambiente/","http://radioblackout.org/tag/no-nucleare/","http://radioblackout.org/tag/trino/",[182,70,183,184],"legambiente","no nucleare","trino",{"tags":186},[187,189,191,193],{"matched_tokens":188,"snippet":182},[],{"matched_tokens":190,"snippet":87},[74,75],{"matched_tokens":192,"snippet":183},[],{"matched_tokens":194,"snippet":184},[],[196],{"field":37,"indices":197,"matched_tokens":199,"snippets":201},[198],1,[200],[74,75],[87],{"best_field_score":101,"best_field_weight":102,"fields_matched":198,"num_tokens_dropped":49,"score":203,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":49},"1157451471441625193",{"document":205,"highlight":222,"highlights":242,"text_match":253,"text_match_info":254},{"cat_link":206,"category":207,"comment_count":49,"id":208,"is_sticky":49,"permalink":209,"post_author":25,"post_content":210,"post_date":211,"post_excerpt":54,"post_id":208,"post_modified":212,"post_thumbnail":213,"post_thumbnail_html":214,"post_title":215,"post_type":59,"sort_by_date":216,"tag_links":217,"tags":220},[46],[48],"94060","http://radioblackout.org/2024/12/8-dicembre-marcia-popolare-no-tav-a-susa/","Come ogni anno ormai dal 2005, anno della storica riconquista di Venaus, domenica 8 dicembre si terrà in Valle una marcia popolare per ribadire l'opposizione alla grande opera inutile che è il TAV. In particolare, quest'anno il movimento NO TAV ha deciso di tenere la manifestazione a Susa, dove secondo i progetti del TAV dovrà sorgere la stazione internazionale e dove nei passati mesi si sono visti i primi espropri e soprattutto l'insensato sgombero poliziesco del presidio di San Giuliano.\r\n\r\nMettiamo i microfoni dell'informazione di Blackout ancora una volta a disposizione di un movimento che ha segnato la storia delle lotte e che, instancabilmente, da 30 anni continua a battere le strade ed i sentieri della Val di Susa: con Maurizio del movimento NO TAV facciamo il punto sullo stato dell'arte dell'opera e lanciamo l'invito a raggiungere la marcia popolare a Susa questa domenica.\r\n\r\nSABATO 7 DICEMBRE H. 19,00 - APERICENA AL CAMPO SPORTIVO DI GIAGLIONE\r\n\r\nDOMENICA 8 DICEMBRE H. 14 - MARCIA POPOLARE NO TAV, PIAZZA D'ARMI - SUSA\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/MaurizioPiccione8DIC.mp3\"][/audio]","7 Dicembre 2024","2024-12-07 12:12:34","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/no-tav-domenica-8-dicembre-la-marcia-popolare-da-susa-a-san-giuliano-12-06-2024-724x724-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/no-tav-domenica-8-dicembre-la-marcia-popolare-da-susa-a-san-giuliano-12-06-2024-724x724-1-300x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/no-tav-domenica-8-dicembre-la-marcia-popolare-da-susa-a-san-giuliano-12-06-2024-724x724-1-300x300.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/no-tav-domenica-8-dicembre-la-marcia-popolare-da-susa-a-san-giuliano-12-06-2024-724x724-1-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/no-tav-domenica-8-dicembre-la-marcia-popolare-da-susa-a-san-giuliano-12-06-2024-724x724-1-690x690.jpg 690w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/no-tav-domenica-8-dicembre-la-marcia-popolare-da-susa-a-san-giuliano-12-06-2024-724x724-1-170x170.jpg 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/no-tav-domenica-8-dicembre-la-marcia-popolare-da-susa-a-san-giuliano-12-06-2024-724x724-1.jpg 724w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","8 Dicembre - Marcia Popolare NO TAV a Susa!",1733573554,[62,218,219,66],"http://radioblackout.org/tag/marcia-no-tav/","http://radioblackout.org/tag/movimento-no-tav/",[20,36,221,15],"movimento No Tav",{"post_content":223,"post_title":227,"tags":232},{"matched_tokens":224,"snippet":225,"value":226},[74,75],"si terrà in Valle una \u003Cmark>marcia\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> per ribadire l'opposizione alla grande","Come ogni anno ormai dal 2005, anno della storica riconquista di Venaus, domenica 8 dicembre si terrà in Valle una \u003Cmark>marcia\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> per ribadire l'opposizione alla grande opera inutile che è il TAV. In particolare, quest'anno il movimento NO TAV ha deciso di tenere la manifestazione a Susa, dove secondo i progetti del TAV dovrà sorgere la stazione internazionale e dove nei passati mesi si sono visti i primi espropri e soprattutto l'insensato sgombero poliziesco del presidio di San Giuliano.\r\n\r\nMettiamo i microfoni dell'informazione di Blackout ancora una volta a disposizione di un movimento che ha segnato la storia delle lotte e che, instancabilmente, da 30 anni continua a battere le strade ed i sentieri della Val di Susa: con Maurizio del movimento NO TAV facciamo il punto sullo stato dell'arte dell'opera e lanciamo l'invito a raggiungere la \u003Cmark>marcia\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> a Susa questa domenica.\r\n\r\nSABATO 7 DICEMBRE H. 19,00 - APERICENA AL CAMPO SPORTIVO DI GIAGLIONE\r\n\r\nDOMENICA 8 DICEMBRE H. 14 - \u003Cmark>MARCIA\u003C/mark> \u003Cmark>POPOLARE\u003C/mark> NO TAV, PIAZZA D'ARMI - SUSA\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/MaurizioPiccione8DIC.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":228,"snippet":231,"value":231},[229,230],"Marcia","Popolare","8 Dicembre - \u003Cmark>Marcia\u003C/mark> \u003Cmark>Popolare\u003C/mark> NO TAV a Susa!",[233,235,238,240],{"matched_tokens":234,"snippet":20},[],{"matched_tokens":236,"snippet":237},[74],"\u003Cmark>marcia\u003C/mark> no tav",{"matched_tokens":239,"snippet":221},[],{"matched_tokens":241,"snippet":15},[],[243,246,248],{"field":244,"matched_tokens":245,"snippet":231,"value":231},"post_title",[229,230],{"field":97,"matched_tokens":247,"snippet":225,"value":226},[74,75],{"field":37,"indices":249,"matched_tokens":250,"snippets":252},[198],[251],[74],[237],1157451471441100800,{"best_field_score":255,"best_field_weight":256,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":49,"score":257,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":49},"2211897868288",15,"1157451471441100923",{"document":259,"highlight":277,"highlights":285,"text_match":253,"text_match_info":290},{"cat_link":260,"category":261,"comment_count":49,"id":262,"is_sticky":49,"permalink":263,"post_author":25,"post_content":264,"post_date":265,"post_excerpt":54,"post_id":262,"post_modified":266,"post_thumbnail":267,"post_thumbnail_html":268,"post_title":269,"post_type":59,"sort_by_date":270,"tag_links":271,"tags":274},[46],[48],"92700","http://radioblackout.org/2024/10/susa-marcia-popolare-e-protesta-al-fortino-di-san-giuliano/","Sabato scorso una marcia popolare No Tav ha attraversato le strade di Susa per ribadire l’opposizione ad un’opera inutile, dannosa, costosissima.\r\nDopo lo sgombero violento del presidio No Tav “Sole e Baleno” della notte tra il 6 e il 7 ottobre, l’area è stata cintata e militarizzata, la statale 25 in quel tratto è stata chiusa a più riprese: un assaggio degli infiniti disagi che investiranno la popolazione segusina con l’apertura del gigantesco cantiere che cambierà per decenni la vita di chi abita a Susa e in Valle.\r\nNella serata tra domenica 13 e lunedì 14 una vivace protesta al fortino di San Giuliano non è stata gradita dalla polizia che ha usato gli idranti contro chi manifestava.\r\nNe abbiamo parlato con Franco di Ribelli Valsusa\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/2024-10-15-franco-no-tav.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","17 Ottobre 2024","2024-10-17 01:42:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/DSC_0044-FILEminimizer-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"167\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/DSC_0044-FILEminimizer-300x167.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/DSC_0044-FILEminimizer-300x167.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/DSC_0044-FILEminimizer-1024x570.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/DSC_0044-FILEminimizer-768x428.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/DSC_0044-FILEminimizer-200x110.jpg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/DSC_0044-FILEminimizer.jpg 1135w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Susa. 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Devastazioni ambientali, rischi per la salute, sottrazione di risorse utili alla spesa sociale e ai territori, infiltrazioni della criminalità organizzata, sperpero di denaro pubblico, corruzione, tangenti e finanziamento illecito ai partiti. L’inchiesta della Procura di Firenze, che ha portato fra gli altri all’arresto di Ercole Incalza, vero dominus delle grandi opere italiane, non fa che confermare quanto affermiamo da anni. Una storia di gigantesche tangenti, appalti truccati, lievitazione dei costi, mancati controlli, regali e regalini nella migliore delle tradizioni italiane. Il Terzo Valico e tante altre grandi opere escono a pezzi da questa vicenda. Ben 700.000 Euro di compensi (leggasi tangenti) versati ad Alberto Donati, genero di Incalza, da una delle società del Gruppo Gavio, parte del consorzio Cociv costruttore del Terzo Valico. Consorzio con una lunga storia giudiziaria alle spalle, un’inchiesta prescritta per truffa aggravata ai danni dello Stato, il direttore del consorzio estromesso dalla Direzione Investigativa Antimafia dopo essere stato condannato a quattro anni e mezzo di reclusione per smaltimento illecito di rifiuti nel Tav del Mugello e per finire la ciliegina sulla torta: l’arresto di Perotti, direttore dei lavori del Terzo Valico e di moltissime altre grandi opere.\r\n\r\nUna cosa più delle altre turbava il sonno dei sostenitori dell’opera: che le risorse del Terzo Valico potessero essere destinate agli alluvionati della Liguria. Una telefonata vergognosa quella fra Incalza e Lupi che ricorda da vicino le risate dei costruttori dopo il terremoto dell’Aquila. Le dimissioni del Ministro Lupi nascondono in realtà la volontà del Governo di andare avanti come nulla fosse successo. Sacrificano un Ministro ma non hanno nessuna intenzione di fermare il business delle grandi opere. Noi pensiamo invece che questo sia il tempo di chiudere una volta per tutte la partita del Terzo Valico e delle grandi opere inutili.\r\n\r\nPer questa ragione facciamo appello a tutte le donne e gli uomini che si sono battuti in questi anni contro il Terzo Valico, ai nostri fratelli e alle nostre sorelle della Valsusa, a tutti i movimenti in lotta contro le grandi opere e in difesa dei beni comuni, a tutti i movimenti sociali che chiedono da anni a gran voce di destinare i soldi delle grandi opere a favore di interventi di carattere sociale, a tutti quelli che sono stati al nostro fianco in questa lotta.\r\n\r\nChiediamo a tutte e tutti di partecipare alla marcia popolare che svolgeremo ad Arquata Scrivia (AL) sabato 18 aprile con ritrovo alle ore 14 presso la stazione FS. Una grande marcia pacifica per le vie del paese che vogliamo veder attraversato insieme da anziani, adulti, giovani e bambini.\r\n\r\nTutti insieme per chiedere lo stop immediato dei cantieri, la cancellazione della legge obiettivo e del decreto Sblocca Italia, la fine del sistema grandi opere, la messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico e il dirottamento dei fondi a favore di spese sociali come sanità, scuola, casa e reddito.\r\n\r\nTutti insieme ancora una volta per ribadire la determinazione con cui vogliamo fermare il Terzo Valico e il sistema marcio e corrotto delle grandi opere.\"\r\n\r\nPer i pulman dalla val di Susa e da Torino: http://www.notav.info/post/pulman-per-la-manifestazione-di-arquata/\r\n\r\nAscolta la diretta con Claudio: Unknown","17 Aprile 2015","2015-04-21 16:54:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/maniflogo-212x300-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/04/maniflogo-212x300-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Marcia Popolare NoTav - Terzo Valico, 18 aprile Arquata Scrivia",1429270677,[306,307,308,309,310,311,66,312,313,314,315],"http://radioblackout.org/tag/arquata/","http://radioblackout.org/tag/corteo/","http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/manifestazione/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/nocivita/","http://radioblackout.org/tag/notav/","http://radioblackout.org/tag/notav-terzo-valico/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/",[32,317,25,29,318,23,15,319,18,320,27],"corteo","manifestazione","nocività","notav terzo valico",{"post_content":322,"post_title":326},{"matched_tokens":323,"snippet":324,"value":325},[74,75],"e tutti di partecipare alla \u003Cmark>marcia\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> che svolgeremo ad Arquata Scrivia","Dall'appello di indizione per la manifestazione:\r\n\r\n\"Sono molti anni che il Movimento No Tav – Terzo Valico e tutti i movimenti di lotta territoriali denunciano il sistema delle grandi opere. 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Eppure sono fatti che non hanno un peso adeguato dentro il dibattito dell’ecologismo main stream.\r\nNe parliamo con Giammarco\r\n\r\nVerso la marcia popolare No Tav del 12 giugno\r\nL’accelerazione impressa all’avanzare dei cantieri in Val Susa è il segno che il governo intente mettere il turbo anche su questo fronte, in un crescendo di violenza ed occupazione militare del territorio, che spera sia di monito a tutte le popolazioni che in questi anni si sono battute contro discariche, inceneritori, megainfrastrutture, grandi navi, etc… \r\nIl governo vuole, costi quel che costi, imporre con la forza la realizzazione di una nuova linea ferroviaria inutile, costosissima, nociva per la salute e il territorio.\r\nIn ballo c’è molto più di un treno. 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La performance “Sabbia di sangue” ha efficacemente smontato la retorica militarista sulla guerra.\r\nIl canzoniere di “Note di Rivolta” ha accompagnato e concluso la giornata in cui abbiamo “fatto la festa alla Repubblica”.\r\n\r\nProssime iniziative:\r\n\r\nGiovedì 10 giugno\r\nLa città degli esclusi\r\nore 18 sotto la tettoia dei contadini a Porta Palazzo\r\nArgo, ToNite, sgomberi e riqualificazioni escludenti in Aurora e Barriera\r\nUn confronto sulla stretta relazione tra le dinamiche di gentrificazione tra Aurora e Barriera e la crescita dei dispositivi di repressione e controllo sul territorio.\r\nIl nuovo studentato, le universiadi, lo sgombero del Balon e delle baraccopoli rom… lo spazio rubato ai poveri.\r\nNe parliamo con Francesco Miliaccio, attivista e studioso, autore, tra gli altri, de “La venere degli stracci - Miseria, rivolta e potere nella città post-industriale”\r\n\r\nSabato 12 giugno\r\nore 14\r\nmarcia popolare No Tav da Bussoleno a San Didero\r\nAppuntamento in piazza del mercato (piazza cavalieri di vittorio veneto)\r\nSpezzone anarchico\r\n\r\nSabato 10 luglio\r\nFree(k) Pride per le strade di Torino!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 17,30.\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","9 Giugno 2021","2021-06-09 14:56:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/00-damico-200x110.jpg","Anarres del 4 giugno. L’imbroglio delle energie alternative. No Tav: verso la marcia del 12 maggio. La città degli esclusi, antimilitarismo...","podcast",1623245598,[],[],{"post_content":395,"post_title":399},{"matched_tokens":396,"snippet":397,"value":398},[74,75],"parliamo con Giammarco\r\n\r\nVerso la \u003Cmark>marcia\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> No Tav del 12 giugno\r","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/2021-06-04-anarres-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nL’imbroglio delle energie alternative.\r\nOggi dietro il concetto di fonti rinnovabili si annoverano sorgenti che di rinnovabile hanno ben poco (gas, nucleare, biomasse, ecc.) e che nascondono la natura di merce, di queste come delle altre fonti di energia “non rinnovabili”.\r\nNon solo. I processi di estrazione delle cosiddette terre rare in Africa o di raffinazione e produzione dei cristalli di silicio per la produzione dei dispositivi a semiconduttore, sono socialmente ed ecologicamente insostenibili. Eppure sono fatti che non hanno un peso adeguato dentro il dibattito dell’ecologismo main stream.\r\nNe parliamo con Giammarco\r\n\r\nVerso la \u003Cmark>marcia\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> No Tav del 12 giugno\r\nL’accelerazione impressa all’avanzare dei cantieri in Val Susa è il segno che il governo intente mettere il turbo anche su questo fronte, in un crescendo di violenza ed occupazione militare del territorio, che spera sia di monito a tutte le popolazioni che in questi anni si sono battute contro discariche, inceneritori, megainfrastrutture, grandi navi, etc… \r\nIl governo vuole, costi quel che costi, imporre con la forza la realizzazione di una nuova linea ferroviaria inutile, costosissima, nociva per la salute e il territorio.\r\nIn ballo c’è molto più di un treno. 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(...)\r\nÈ ora di organizzarsi e mobilitarsi contro la guerra, contro il carovita e per fermare l’attacco ai salari e l’aumento delle disuguaglianze sociali. Altro che flat tax, taglio del cuneo fiscale, cancellazione del reddito di cittadinanza e riduzione dei servizi pubblici, controriforma della scuola e ulteriore taglio della sanità pubblica: serve che si colpiscano i grandi patrimoni accumulati per decenni; la crisi non dev’essere più pagata dai lavoratori, dai disoccupati e dalle classi subalterne, ma dai padroni e dal grande capitale industriale e finanziario, che in questi anni ha continuato ininterrottamente a fare profitti e ad arricchirsi.\r\nMentre la speculazione impazza e si porta via più di 40 miliardi solo con gli extraprofitti sul gas, ci raccontano che non ci sono le risorse per difendere i nostri salari e i nostri stipendi: nel frattempo, i governi passati e presenti (ieri Draghi, oggi Meloni) reprimono e criminalizzano le lotte sociali e sindacali. È ora di dire basta!\r\nL’escalation bellica e l’incombente pericolo di utilizzo di armi tattiche nucleari ci devono spingere ad agire, qui ed ora, contro la guerra, e per imporre lo stop all’invio di armi in Ucraina. Senza la pace sarà molto difficile poter uscire da una crisi economica che viene pagata, come sempre, dai lavoratori e dai ceti meno abbienti in tutta Europa. (…)\r\n\r\nRojava. L’attacco turco, la solidarietà dei movimenti\r\n“Nella notte del 9 novembre le terre del Rojava e del sud del Kurdistan sono state bombardate dagli aerei del TSK (Esercito Turco). Le YPG hanno annunciato che il centro della città di Kobane, un ospedale sulla collina di Miştenur, la foresta di Kobane, una centrale elettrica, i granai e molti villaggi sono stati bombardati. 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Uno sciopero che pone al centro la questione del salario, della casa, della precarietà, della sicurezza sui posti di lavoro, della tutela dell’ambiente.\r\nLo slogan di riferimento è “giù le armi, su i salari!”.\r\nUno sciopero unitario che tuttavia ha visto il sindacalismo di base dividersi sulle modalità di piazza, e in un complesso rapporto con le alleanze di piazza che hanno segnato gli ultimi mesi.\r\nNe abbiamo discusso con Stefano Capello della Cub\r\n\r\nContro il 41 bis. Contro la repressione antianarchica. Per una società senza galere.\r\n\r\nIl folle, la bestia, l’umano. Femminismo libertario e violenza di genere\r\nLe lotte delle donne hanno cancellato tante servitù. Ma ne paghiamo, ogni giorno, il prezzo. La violenza reattiva è solo un lato della medaglia, l’altro è più subdolo e complesso.\r\nIl prezzo dell’emancipazione femminile è stato anche l’adeguamento all’universale, che resta saldamente maschile ed eterosessuale. Lo scarto, la differenza femminile, in tutta l’ambiguità di un percorso identitario segnato da una schiavitù anche volontaria, finisce frantumata, dispersa, illeggibile, se non nel ri-adeguamento ad un ruolo di cura, sostitutivo dei servizi negati e cancellati negli anni.\r\nServe uno sguardo maggiormente critico che colga le aporie insite nella dimensione rivendicativa di servizi per i bambini, gli anziani, i disabili. Questi servizi, comunque affidati prevalentemente a lavoratrici, portano all’istituzionalizzazione forzata di chi ha bisogno di essere aiutato a vivere.\r\nUna riflessione seria sulla crescita di ambiti pubblici non statalizzati, né mercificati potrebbe aprire percorsi di sperimentazione che sciolgano le donne dal lavoro di cura, liberando dalle gabbie istituzionali bambini, anziani, disabili. Smontare il concetto di famiglia, per dar spazio ad una dimensione sociale più ampia, includente, libera, è un passaggio che sarebbe facile dare per scontato. La famiglia eterosessuale con figli è tornata ad essere al centro della società, senza essersene mai allontanata realmente. Smontarla è un percorso politico cruciale.\r\n\r\nAttacco al Rojava.\r\nDopo l’attentato di Instanbul, che il governo turco ha attribuito al PKK, nonostante le secche smentite del Partito dei lavoratori del Kurdistan, Erdogan ha scatenato un duro attacco a Kobane, città simbolo della guerra all’Isis, bombardando la città e l’intera regione. Quest’attacco si somma a quelli in corso da mesi nei confronti delle aree del confederalismo democratico in Iraq e alle basi del PKK sulle montagne irachene.\r\nCe ne ha parlato con Massimo Varengo dell’Ateneo Libertario di Milano\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 2 dicembre \r\nsciopero generale lanciato dai sindacati di base\r\nore 10 corteo da piazza Carlo Felice\r\nSpezzone antimilitarista\r\n\r\nSabato 3 dicembre\r\nore 15 piazza Castello\r\nmanifestazione contro l’attacco turco alle aree del confederalismo democratico in Rojava - Siria del Nord - e nel Bashur – Iraq.\r\n\r\nGiovedì 8 dicembre\r\nMarcia popolare No Tav da Bussoleno a San Didero\r\nAppuntamento ore 11 in piazza del mercato\r\n\r\nVenerdì 16 dicembre\r\nCena antinatalizia\r\nore 20 in corso Palermo 46\r\nCibo vegano, buon vino, esposizione spettacolare del nostrro pres-empio: porta la tua statuetta che lo costruiamo insieme\r\nDa ciascuno come può, più che può... \r\nBenefit lotte antimilitariste\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\n\r\n ","2 Dicembre 2022","2022-12-02 10:30:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/stillhiring-bis-col-200x110.jpg","Anarres del 25 novembre. Sciopero. Contro il 41 bis. Femminismo libertario e violenza di genere. Attacco al Rojava...",1669976678,[],[],{"post_content":447},{"matched_tokens":448,"snippet":426,"value":449},[229,75],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming. \r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/12/2022-11-25-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nSciopero generale contro la guerra e chi la arma\r\nIl 2 dicembre il sindacalismo di base ha indetto sciopero generale. Uno sciopero che cade a due mesi dall’insediamento del nuovo governo, in un contesto di crescente crisi sociale, in un quadro di sostanziale debolezza dei movimenti di opposizione.\r\nUno sciopero contro la guerra e l’economia di guerra. Uno sciopero che pone al centro la questione del salario, della casa, della precarietà, della sicurezza sui posti di lavoro, della tutela dell’ambiente.\r\nLo slogan di riferimento è “giù le armi, su i salari!”.\r\nUno sciopero unitario che tuttavia ha visto il sindacalismo di base dividersi sulle modalità di piazza, e in un complesso rapporto con le alleanze di piazza che hanno segnato gli ultimi mesi.\r\nNe abbiamo discusso con Stefano Capello della Cub\r\n\r\nContro il 41 bis. Contro la repressione antianarchica. Per una società senza galere.\r\n\r\nIl folle, la bestia, l’umano. Femminismo libertario e violenza di genere\r\nLe lotte delle donne hanno cancellato tante servitù. Ma ne paghiamo, ogni giorno, il prezzo. La violenza reattiva è solo un lato della medaglia, l’altro è più subdolo e complesso.\r\nIl prezzo dell’emancipazione femminile è stato anche l’adeguamento all’universale, che resta saldamente maschile ed eterosessuale. Lo scarto, la differenza femminile, in tutta l’ambiguità di un percorso identitario segnato da una schiavitù anche volontaria, finisce frantumata, dispersa, illeggibile, se non nel ri-adeguamento ad un ruolo di cura, sostitutivo dei servizi negati e cancellati negli anni.\r\nServe uno sguardo maggiormente critico che colga le aporie insite nella dimensione rivendicativa di servizi per i bambini, gli anziani, i disabili. Questi servizi, comunque affidati prevalentemente a lavoratrici, portano all’istituzionalizzazione forzata di chi ha bisogno di essere aiutato a vivere.\r\nUna riflessione seria sulla crescita di ambiti pubblici non statalizzati, né mercificati potrebbe aprire percorsi di sperimentazione che sciolgano le donne dal lavoro di cura, liberando dalle gabbie istituzionali bambini, anziani, disabili. Smontare il concetto di famiglia, per dar spazio ad una dimensione sociale più ampia, includente, libera, è un passaggio che sarebbe facile dare per scontato. La famiglia eterosessuale con figli è tornata ad essere al centro della società, senza essersene mai allontanata realmente. Smontarla è un percorso politico cruciale.\r\n\r\nAttacco al Rojava.\r\nDopo l’attentato di Instanbul, che il governo turco ha attribuito al PKK, nonostante le secche smentite del Partito dei lavoratori del Kurdistan, Erdogan ha scatenato un duro attacco a Kobane, città simbolo della guerra all’Isis, bombardando la città e l’intera regione. Quest’attacco si somma a quelli in corso da mesi nei confronti delle aree del confederalismo democratico in Iraq e alle basi del PKK sulle montagne irachene.\r\nCe ne ha parlato con Massimo Varengo dell’Ateneo Libertario di Milano\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nVenerdì 2 dicembre \r\nsciopero generale lanciato dai sindacati di base\r\nore 10 corteo da piazza Carlo Felice\r\nSpezzone antimilitarista\r\n\r\nSabato 3 dicembre\r\nore 15 piazza Castello\r\nmanifestazione contro l’attacco turco alle aree del confederalismo democratico in Rojava - Siria del Nord - e nel Bashur – Iraq.\r\n\r\nGiovedì 8 dicembre\r\n\u003Cmark>Marcia\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> No Tav da Bussoleno a San Didero\r\nAppuntamento ore 11 in piazza del mercato\r\n\r\nVenerdì 16 dicembre\r\nCena antinatalizia\r\nore 20 in corso Palermo 46\r\nCibo vegano, buon vino, esposizione spettacolare del nostrro pres-empio: porta la tua statuetta che lo costruiamo insieme\r\nDa ciascuno come può, più che può... \r\nBenefit lotte antimilitariste\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\n\r\n ",[451],{"field":97,"matched_tokens":452,"snippet":426,"value":449},[229,75],{"best_field_score":255,"best_field_weight":408,"fields_matched":198,"num_tokens_dropped":49,"score":432,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":49},{"document":455,"highlight":467,"highlights":471,"text_match":253,"text_match_info":474},{"comment_count":49,"id":456,"is_sticky":49,"permalink":457,"podcastfilter":458,"post_author":344,"post_content":459,"post_date":460,"post_excerpt":54,"post_id":456,"post_modified":461,"post_thumbnail":462,"post_title":463,"post_type":390,"sort_by_date":464,"tag_links":465,"tags":466},"78670","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-18-novembre-qatar-calcio-sangue-armi-gas-stati-uniti-un-paese-spaccato-in-due-la-politica-economica-del-governo/",[344],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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All’Esercito spetterà la difesa per tutto ciò che potrebbe comportare rischio chimico, biologico e nucleare, mentre la Marina vigilerà lo spazio delle acque internazionali con un pattugliatore e lo spazio subacqueo con un sommergibile; dello spazio aereo si occuperà ovviamente l’Aeronautica militare. Ma la missione Orice va ben oltre i mondiali di calcio: non per caso non ha un termine di scadenza predeterminato, nonostante i mondiali terminino il 18 dicembre. In effetti i confini di questa operazione vanno ben oltre quelli del mesetto legato ai mondiali di calcio, così come le finalità generali superano di gran lunga quelle ufficialmente dichiarate e legate alla sicurezza di un evento sportivo. \r\nLe motivazioni di questa ulteriore missione militare rispondono a un’esigenza ben evidenziata nella delibera del Consiglio dei ministri del 15 giugno scorso, laddove si fa riferimento al “rafforzamento della sicurezza del Golfo Persico e alla valorizzazione degli interessi nazionali in un’area di importanza strategica”.\r\nDi cosa parliamo? Di armi e gas. Ma non solo, perché questi mondiali sono costati la vita a quasi seimila lavoratori immigrati dai paesi più poveri dell’Asia, trattati come schiavi, senza alcuna tutela, attratti dalla prospettiva del guadagno ma pagati una miseria. 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Contestualmente ai morti di Covid, aumentano i decessi di chi soffre di altre malattie.\r\nL’ultima risposta del governo è il lockdown selettivo riservato ai soli non vaccinati, cui verrà permesso solo di lavorare e fare la spesa. Il Green Pass rinforzato consente di mantenere tutto aperto in vista del delirio consumistico di fine anno, punendo chi, per ragioni diverse, ha scelto di non vaccinarsi.\r\nIl Green pass super non è una misura che possa garantire il contenimento della malattia, ma un’ulteriore forma di pressione nei confronti dei non vaccinati, uno strumento di controllo biopolitico, che, con ogni probabilità, innescherà nuove tensioni sociali.\r\nSiamo di fronte ad un incredibile paradosso, la convergenza di due strade divaricate e ostili. Da un lato il governo cui preme solo garantire la produzione e circolazione delle merci e quindi, per il bene dell’economia, dichiara di voler scongiurare un lockdown totale (almeno sin dopo Natale). Dall’altro lato la parte negazionista dei No vax, che a loro volta vogliono impedire chiusure e limitazioni. Anche i No Vax ambiscono a tenere tutto aperto.\r\nI Draghi e i Puzzer sono nemici, ma sono anche l’immagine rovesciata allo specchio l’uno dell’altro.\r\nSullo sfondo la grande paura che segna questi anni. La paura del futuro che non c’è, della crisi climatica, della precarietà sempre più diffusa, di una gestione della salute pubblica, che ci nega come soggetti attivi e consapevoli. La paura che la libertà di movimento, l’unico privilegio di cui gode chi vive nel nord ricco del mondo, venga per sempre messa sotto controllo governativo. \r\nIn questi anni abbiamo assistito attoniti al risorgere potente dei nazionalismi e dei particolarismi, delle religioni e delle guerre sante. Oggi, complice la pandemia, assistiamo all’emergere di movimenti millenaristi, che, se non si inverte la rotta, rischiano di celebrare la fine del mondo in una terrificante cupio dissolvi, con l’unico obiettivo dell’eterna ripetizione di presente. \r\nNe abbiamo discusso con Massimo Varengo\r\n\r\nCronache antimilitariste e prospettive di lotta\r\nLa buona riuscita del corteo dello scorso sabato a Torino è un positivo segnale di crescita delle lotte contro produzione bellica, spesa di guerra, missioni militari all’estero, basi militari e poligoni di tiro. Un concreto orizzonte di lotta che occorre allargare estendendo la rete antimilitarista e moltiplicando gli appuntamenti di lotta su scala locale e nazionale.\r\nNe abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nPolonia. La legge contro l’aborto uccide\r\n“Aborto libero! Assassini”, firmato “A” cerchiata femminista, è la scritta che ha fatto la sua comparsa davanti alla sede del consolato polacco in via Madama Cristina 142 a Torino.\r\nIzabela aveva solo 30 anni. È arrivata all’ospedale di Pszczyna (Polonia) alla ventiduesima settimana di gravidanza, dopo che le si erano prematuramente rotte le acque. I medici hanno tentennato fino alla morte del feto che già evidenziava chiare malformazioni. Giunti al punto di non ritorno è stato applicato un cesareo d’urgenza, ma Izabela non ce l’ha fatta. Era oramai troppo tardi, il suo cuore ha smesso di battere causa shock settico. I fatti si sono consumati a pochi mesi di distanza dalla decisione della Corte Costituzionale - convertita in legge nel gennaio di quest’anno - che rende quasi del tutto impossibile abortire legalmente in Polonia.\r\n\r\nFemminismo e militarismo\r\nIl 25 novembre il monumento al bersagliere in corso Galileo Ferraris a Torino è stato ridisegnato in chiave antimilitarista e antisessista da alcunə anarcofemministə di passaggio. Le vergogne del militarismo sono state coperte, rivelando la natura gerarchica, prevaricatoria, intrinsecamente machista e patriarcale di tutti gli eserciti, che siano essi impegnati in imprese neocoloniali al di fuori dei confini nazionali oppure in operazioni di pattugliamento delle strade dei quartieri popolari. \"Stupratori assassini\" è la scritta appesa a mezz'aria, campeggiante sullo sfondo, così come a restare sullo sfondo sono troppo spesso i corpi violati e/o senza vita di tante donne la cui libertà è perennemente sotto attacco. Patriarcato e ideologia militare vanno a braccetto. Sta a noi tuttə metterci di traverso per scardinare l'ordine che poggia su queste odiose fondamenta.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nLunedì 29 novembre\r\npresidio in piazza Castello contro la presenza a Torino di Lagarde, presidente della BCE\r\nDalle 16,30 \r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeting – mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale. 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","29 Novembre 2021","2021-11-29 13:01:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/War-Poverty-Business-refugees-Migrations-1-col-200x110.jpg","Anarres del 26 novembre. La pandemia e l’eterno ritorno del presente. Spezzare le ali del militarismo. Polonia: la legge contro l’aborto uccide. Femministe e antimilitariste...",1638182997,[],[],{"post_content":489},{"matched_tokens":490,"snippet":491,"value":492},[229,75],"piazza Solferino\r\n\r\nMercoledì 8 dicembre\r\n\u003Cmark>Marcia\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> No Tav da Borgone a","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-26-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nLa strage di stato continua: è arrivata la quarta ondata, aumentano i contagi ed i morti.\r\nIl vaccino pare aver ridotto la mortalità della malattia, ma l’immunità resta un orizzonte lontano.\r\nIn due anni i governi che si sono succeduti si sono ben guardati dal mettere in campo le misure necessarie a ridurre le possibilità di contagio nelle fabbriche, nei magazzini, sui trasporti pubblici, nelle scuole. Tutto è peggio di prima. La prevenzione e la cura di gravi patologie non trasmissibili già privilegio per chi può pagare, è oggi un miraggio. Contestualmente ai morti di Covid, aumentano i decessi di chi soffre di altre malattie.\r\nL’ultima risposta del governo è il lockdown selettivo riservato ai soli non vaccinati, cui verrà permesso solo di lavorare e fare la spesa. Il Green Pass rinforzato consente di mantenere tutto aperto in vista del delirio consumistico di fine anno, punendo chi, per ragioni diverse, ha scelto di non vaccinarsi.\r\nIl Green pass super non è una misura che possa garantire il contenimento della malattia, ma un’ulteriore forma di pressione nei confronti dei non vaccinati, uno strumento di controllo biopolitico, che, con ogni probabilità, innescherà nuove tensioni sociali.\r\nSiamo di fronte ad un incredibile paradosso, la convergenza di due strade divaricate e ostili. Da un lato il governo cui preme solo garantire la produzione e circolazione delle merci e quindi, per il bene dell’economia, dichiara di voler scongiurare un lockdown totale (almeno sin dopo Natale). Dall’altro lato la parte negazionista dei No vax, che a loro volta vogliono impedire chiusure e limitazioni. Anche i No Vax ambiscono a tenere tutto aperto.\r\nI Draghi e i Puzzer sono nemici, ma sono anche l’immagine rovesciata allo specchio l’uno dell’altro.\r\nSullo sfondo la grande paura che segna questi anni. La paura del futuro che non c’è, della crisi climatica, della precarietà sempre più diffusa, di una gestione della salute pubblica, che ci nega come soggetti attivi e consapevoli. La paura che la libertà di movimento, l’unico privilegio di cui gode chi vive nel nord ricco del mondo, venga per sempre messa sotto controllo governativo. \r\nIn questi anni abbiamo assistito attoniti al risorgere potente dei nazionalismi e dei particolarismi, delle religioni e delle guerre sante. Oggi, complice la pandemia, assistiamo all’emergere di movimenti millenaristi, che, se non si inverte la rotta, rischiano di celebrare la fine del mondo in una terrificante cupio dissolvi, con l’unico obiettivo dell’eterna ripetizione di presente. \r\nNe abbiamo discusso con Massimo Varengo\r\n\r\nCronache antimilitariste e prospettive di lotta\r\nLa buona riuscita del corteo dello scorso sabato a Torino è un positivo segnale di crescita delle lotte contro produzione bellica, spesa di guerra, missioni militari all’estero, basi militari e poligoni di tiro. Un concreto orizzonte di lotta che occorre allargare estendendo la rete antimilitarista e moltiplicando gli appuntamenti di lotta su scala locale e nazionale.\r\nNe abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nPolonia. La legge contro l’aborto uccide\r\n“Aborto libero! Assassini”, firmato “A” cerchiata femminista, è la scritta che ha fatto la sua comparsa davanti alla sede del consolato polacco in via Madama Cristina 142 a Torino.\r\nIzabela aveva solo 30 anni. È arrivata all’ospedale di Pszczyna (Polonia) alla ventiduesima settimana di gravidanza, dopo che le si erano prematuramente rotte le acque. I medici hanno tentennato fino alla morte del feto che già evidenziava chiare malformazioni. Giunti al punto di non ritorno è stato applicato un cesareo d’urgenza, ma Izabela non ce l’ha fatta. Era oramai troppo tardi, il suo cuore ha smesso di battere causa shock settico. I fatti si sono consumati a pochi mesi di distanza dalla decisione della Corte Costituzionale - convertita in legge nel gennaio di quest’anno - che rende quasi del tutto impossibile abortire legalmente in Polonia.\r\n\r\nFemminismo e militarismo\r\nIl 25 novembre il monumento al bersagliere in corso Galileo Ferraris a Torino è stato ridisegnato in chiave antimilitarista e antisessista da alcunə anarcofemministə di passaggio. Le vergogne del militarismo sono state coperte, rivelando la natura gerarchica, prevaricatoria, intrinsecamente machista e patriarcale di tutti gli eserciti, che siano essi impegnati in imprese neocoloniali al di fuori dei confini nazionali oppure in operazioni di pattugliamento delle strade dei quartieri popolari. \"Stupratori assassini\" è la scritta appesa a mezz'aria, campeggiante sullo sfondo, così come a restare sullo sfondo sono troppo spesso i corpi violati e/o senza vita di tante donne la cui libertà è perennemente sotto attacco. Patriarcato e ideologia militare vanno a braccetto. Sta a noi tuttə metterci di traverso per scardinare l'ordine che poggia su queste odiose fondamenta.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nLunedì 29 novembre\r\npresidio in piazza Castello contro la presenza a Torino di Lagarde, presidente della BCE\r\nDalle 16,30 \r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeting – mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale. Dalle 12,30\r\n\r\nMercoledì 1 dicembre\r\nassemblea \u003Cmark>popolare\u003C/mark> No Tav\r\nore 21 al polivalente di Bussoleno\r\n\r\nSabato 4 dicembre\r\nNo Draghi day promosso dal sindacalismo di base contro la macelleria sociale del governo.\r\nAppuntamento alle 15 in piazza Solferino\r\n\r\nMercoledì 8 dicembre\r\n\u003Cmark>Marcia\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> No Tav da Borgone a San Didero.\r\nDalle ore 13\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30 (anticipata a martedì 30 novembre e a martedì 7 dicembre per consentire la partecipazione alle iniziative No Tav in valle) \r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[494],{"field":97,"matched_tokens":495,"snippet":491,"value":492},[229,75],{"best_field_score":255,"best_field_weight":408,"fields_matched":198,"num_tokens_dropped":49,"score":432,"tokens_matched":103,"typo_prefix_score":49},{"document":498,"highlight":513,"highlights":518,"text_match":253,"text_match_info":521},{"comment_count":49,"id":499,"is_sticky":49,"permalink":500,"podcastfilter":501,"post_author":502,"post_content":503,"post_date":504,"post_excerpt":54,"post_id":499,"post_modified":505,"post_thumbnail":506,"post_title":507,"post_type":390,"sort_by_date":508,"tag_links":509,"tags":511},"69967","http://radioblackout.org/podcast/territori-in-resistenza-notav-mondeggi-voci-dallantropocene-anno-ii-22-21-06-21/",[352],"antropocenici","Domenica 13 giugno, all'ondomani della grande marcia popolare che ha rimesso in circolo i numeri dei momenti alti del movimento No Tav si è tenuta presso il presidio di Venaus, un 'assemblea partecipata da più di 100 compagn* provenienti da ogni parte d'Italia, per discutere del \"collegamento diretto tra sfruttamento della terra, crisi climatica e ambientale, patologie cardiorespiratorie e impoverimento economico e sociale\". (Qui il report dell'assemblea). Tra i numerosi appuntamenti scaturiti, la proposta di una Carovana Ambientale per la Salute dei Territori, sdoppiata su 2 direttrici, una lungo la traiettoria padana, l'altra nel Sud Italia (con destinazione Napoli).\r\n\r\nVincenzo, del Comitato di Lotta Popolare NoTav, ci ha raccontato dell'assemblea e della proposta di Carovana.\r\n\r\nIl 25-26-27 giugno la fattoria collettiva di Mondeggi compirà 7 anni. Mentre siprepara un fine settimana fitto di appuntamenti e workshop, si ripresenta però puntuale come le maledizioni. Un nuovo tentativo di privatizzare e distruggere di un'esperienza collettiva, aperta e totalmente demercificata di agricoltura.\r\n\r\nCome scrivono i compagni nel loro comunicato (qui intero) \"l'ennesima proposta di bando, che metterà all'asta la totalità della tenuta di Mondeggi, eccetto una porzione comprendente una casa colonica e un annesso agricolo, da affidare ad un soggetto giuridico terzo. Se la proposta venisse approvata, la fattoria sarebbe di nuovo a rischio alienazione e il percorso Mondeggi Bene Comune vedrebbe in pericolo la propria esistenza\".\r\n\r\nCon Antonio ripercorriamo la storia di questa esperienza unica nel suo genere\r\n\r\nIn apertura e chiusura di trasmissione alcuni interventi per ricordare Adil, il compagno dei siCobas ammazzato venerdì scorso perché difendeva i diritti dei lavoratori.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/voci_40a.mp3\"][/audio]","22 Giugno 2021","2021-06-22 18:35:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/Mondeggi-200x110.jpeg","TERRITORI IN RESISTENZA (NOTAV - MONDEGGI) – VOCI DALL’ANTROPOCENE (ANNO II #22) – 21/06/21",1624386950,[510],"http://radioblackout.org/tag/voci-antropocene/",[512],"voci antropocene",{"post_content":514},{"matched_tokens":515,"snippet":516,"value":517},[74,75],"13 giugno, all'ondomani della grande \u003Cmark>marcia\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> che ha rimesso in circolo","Domenica 13 giugno, all'ondomani della grande \u003Cmark>marcia\u003C/mark> \u003Cmark>popolare\u003C/mark> che ha rimesso in circolo i numeri dei momenti alti del movimento No Tav si è tenuta presso il presidio di Venaus, un 'assemblea partecipata da più di 100 compagn* provenienti da ogni parte d'Italia, per discutere del \"collegamento diretto tra sfruttamento della terra, crisi climatica e ambientale, patologie cardiorespiratorie e impoverimento economico e sociale\". 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