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Dallo scorso anno il sistema Italia fa le cose in grande anche nel Golfo di Guinea, in Africa occidentale, nelle acque prospicienti la Costa d’Avorio, il Ghana, la Nigeria e l’Angola. Con il decreto di finanziamento delle missioni internazionali, nel luglio 2020 il parlamento ha dato il via al pattugliamento del Golfo in funzione “anti-pirateria”, a salvaguardia dei crescenti investimenti finanziari nell’area da parte dell’holding energetica a capitale statale e di alcuni gruppi privati.\r\nE già si profila una nuova missione navale nello stretto di Ormuz in contro l’Iran (e la Cina).\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, antimilitarista, insegnante, blogger\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/06/2021-06-22-mil-guinea-ormuz-mazzeo.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":82,"snippet":83,"value":83},[76,77],"\u003Cmark>Marina\u003C/mark> \u003Cmark>militare\u003C/mark> nel Golfo di Guinea e... in quello di Ormuz",[85,87,89,91,95],{"matched_tokens":86,"snippet":68},[],{"matched_tokens":88,"snippet":69},[],{"matched_tokens":90,"snippet":70},[],{"matched_tokens":92,"snippet":94},[93,77,78],"marina","\u003Cmark>marina\u003C/mark> \u003Cmark>militare\u003C/mark> \u003Cmark>italiana\u003C/mark>",{"matched_tokens":96,"snippet":72},[],[98,103,106],{"field":36,"indices":99,"matched_tokens":100,"snippets":102},[14],[101],[93,77,78],[94],{"field":104,"matched_tokens":105,"snippet":79,"value":80},"post_content",[76,77,78],{"field":107,"matched_tokens":108,"snippet":83,"value":83},"post_title",[76,77],1736172819517538300,{"best_field_score":111,"best_field_weight":112,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":48,"score":113,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":48},"3315704398080",13,"1736172819517538411",{"document":115,"highlight":134,"highlights":143,"text_match":148,"text_match_info":149},{"cat_link":116,"category":117,"comment_count":48,"id":118,"is_sticky":48,"permalink":119,"post_author":51,"post_content":120,"post_date":121,"post_excerpt":54,"post_id":118,"post_modified":122,"post_thumbnail":123,"post_thumbnail_html":124,"post_title":125,"post_type":59,"sort_by_date":126,"tag_links":127,"tags":131},[45],[47],"90188","http://radioblackout.org/2024/05/2-giugno-aforas-manifestazione-contro-loccupazione-militare-e-in-solidarieta-col-popolo-palestinese/","Le esercitazioni militari in Sardegna si svolgono ogni anno, quest'ultima, la 24esima edizione di Mare Aperto è stata enorme, la più grande compiuta dalla Marina Militare italiana. L'impatto ambientale delle esercitazioni militari è molto pesante per l'ecosistema, basti pensare alla notizia di pochi giorni fa di 3 balene spiaggiate sulle coste corse. Non soltanto per gli animali, anche per le persone rappresentano un reale danno, in primis ambientale, in secondo luogo lavorativo, infatti è normale e quotidiano che in periodo di esercitazioni i pescatori non possano svolgere il loro lavoro, così come gli allevatori non possono portare gli animali al pascolo in alcune terre, di conseguenza il comune paga loro degli indennizzi. Le basi militari non portano lavoro in Sardegna, tolgono la possibilità alle persone di circolare liberamente sul territorio sardo. A parte la lotta all'occupazione militare, quest'anno Aforas ha scelto altre due tematiche per la manifestazione del 2 giugno: contro le speculazioni energetiche e in solidarietà con la Palestina.\r\n\r\nRiportiamo il comunicato di Aforas:\r\n\r\nA Foras è un movimento che si occupa di lottare contro l’occupazione militare della Sardegna. La data del 2 Giugno è simbolica, in quanto ci riappropriamo del giorno in cui viene celebrata la Repubblica italiana, che considera la nostra terra come un’area da cui trarre profitto, utilizzandola a proprio piacimento e affittandola a diversi eserciti, alle multinazionali dell’energia e alle persone più ricche del mondo.\r\n\r\nIl 66% del demanio militare italiano si trova nella nostra isola, ma anche tutto il resto della Sardegna viene utilizzata dai militari: a Teulada, Quirra e Capo Frasca ci sono i poligoni più grandi d’Europa, ma l’occupazione militare insiste anche sugli altri paesi e città , aumentando ogni giorno di più senza sosta, come vediamo ad esempio nei terreni confiscati e nelle zone costiere interdette militarmente, per rendere possibile la costruzione del Tyrrhenian link o nei famosi Cpr, controllati a vista dall'esercito. Per rendersi ulteriormente conto di quanto è militarizzata la nostra terra è sufficiente fare una passeggiata a Cagliari: fra caserme, stabilimenti balneari di tutte le forze armate, residenze militari e depositi di carburante si ha a che fare con una città a misura di militare. Il porto di Cagliari, come tante altre aree civili, durante il periodo delle esercitazioni è invaso da navi da guerra e carri armati ed è in gran parte interdetto alla popolazione civile.\r\n\r\nQuest’anno il 2 Giugno assume un significato ancora più forte, per via della guerra che divampa in ogni angolo del mondo e per il massacro indiscriminato che Israele, armata dalle “democrazie” occidentali, sta compiendo: un vero e proprio genocidio. Davanti ad almeno 35 mila morti, alle fosse comuni, agli ospedali rasi al suolo, alle migliaia di orfani etc. come sardə sentiamo di dover prendere parola e lo facciamo per schierarci senza ambiguità con la Resistenza Palestinese, condannando senza appello i crimini di guerra dello stato israeliano, crimini che vengono da oltre 70 anni di occupazione e pulizia etnica e che in questi mesi hanno raggiunto l’apice massimo con una seconda imminente Nakba (la catastrofe per i palestinesi). Quello che sta succedendo in Palestina è qualcosa di inaudito che dobbiamo impegnarci a combattere.\r\n\r\nEsiste un filo che connette l’occupazione della Palestina da parte di Israele all’occupazione militare della Sardegna: il popolo palestinese viene massacrato dagli stessi eserciti, nemici dei popoli, che in Sardegna causano spopolamento, disoccupazione povertà e tumori.\r\n\r\nNon possiamo ancora pensare che tutto quello che succede in Sardegna non abbia implicazioni nello scenario globale.\r\nNon c’è il nostro consenso per questo uso della nostra terra e per l'esportazione delle guerre provate qui.\r\nNon possiamo più essere un parco giochi per chi bombarda ospedali e ammazza migliaia di bambinə.\r\nNon c’è posto per un altro genocidio in questo mondo.\r\n\r\nCi vediamo il 2 giugno a Cagliari per dimostrare che il popolo sardo non è complice, e vuole vivere in una Sardegna libera dall’occupazione militare, solidale col popolo palestinese e con tutti i popoli per un mediterraneo di pace.\r\n\r\n \r\n\r\nPer parlarne, abbiamo sentito al telefono una compagna di Aforas:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/corteo-del-due-giugno-AFORAS.mp3\"][/audio]","31 Maggio 2024","2024-05-31 15:19:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/aforas-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"215\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/aforas-215x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/aforas-215x300.jpg 215w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/aforas-733x1024.jpg 733w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/aforas-768x1073.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/aforas.jpg 988w\" sizes=\"auto, (max-width: 215px) 100vw, 215px\" />","2 giugno Aforas: manifestazione contro l'occupazione militare e in solidarietà col popolo palestinese",1717168778,[128,129,130],"http://radioblackout.org/tag/aforas/","http://radioblackout.org/tag/militarizzazione/","http://radioblackout.org/tag/palestina/",[28,132,133],"militarizzazione","palestina",{"post_content":135,"post_title":140},{"matched_tokens":136,"snippet":138,"value":139},[76,137,78],"Militare","la più grande compiuta dalla \u003Cmark>Marina\u003C/mark> \u003Cmark>Militare\u003C/mark> \u003Cmark>italiana\u003C/mark>. 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C'é un inseguimento, si odono tre scariche di artiglieria, i proiettili colpiscono l'imbarcazione in fuga. Uno stacco. Poi si vede l'imbarcazione trainata a gran velocità dall'Aliseo finché il natante non si piega su un fianco, cominciando ad affondare.\r\nDopo la diffusione di questo video, girato da qualche militare in servizio sull'Aliseo, la Marina militare diffonde una nota nella quale si sostiene che bordo c'erano solo nove scafisti, tutti arrestati. Una versione strampalata che cerca di mettere una falla su un buco bello grosso. Il buco nell'omertà di Stato sull'operazione \"Mare Nostrum\". Le regole di ingaggio delle unità impegnate nell'operazione Mare Nostrum non prevedono la facoltà di sparare. Anche agli scafisti.\r\nLa verità che questo video mostra è semplice.\r\n\r\nNel Mediterraneo l’Italia fa la guerra ai migranti. Non dichiarata, certo, ma di guerra indubbiamente si tratta. Le strategie, gli attori, gli strumenti, le alleanze e le modalità d’intervento sono quelli di tutte le guerre. E causano morte. Morti, tanti morti.\r\nL’Operazione Mare Nostrum fu annunciata dal ministro Mario Mauro dopo la strage del 3 ottobre, quando a poche miglia da Lampedusa annegarono 364 tra donne, uomini e bambini provenienti dal continente africano e dal Medio oriente. Quei morti furono un mero casus belli. La nuova crociata contro chi fugge dalle ingiustizie, lo sfruttamento, gli ecocidi, era stata preparata infatti da mesi in tutti i suoi dettagli. Governo e Stato maggiore hanno rispolverato ad hoc l’armamentario linguistico delle ultime decadi: operazione militare e umanitaria, l’hanno ipocritamente definita, perché le guerre non devono mai essere chiamate con il loro nome per non turbare l’opinione pubblica.\r\nQuando il governo Letta mise in mare l'operazione era chiaro che quella umanitaria era la solita foglia di fico che mal copriva le vergogne della frontiera. Il Mare è Nostro, non è nè deve essere un mare di mezzo. Non è il luogo dell'incontro della solidarietà. Non è né deve essere un ponte, ma una barriera, che spesso inghiotte le vite di chi prova ad attraversarla: molti sono morti e moriranno, tanti altri finiscono nelle reti.\r\nLe cronache raccontano di salvataggi, non parlano dei respinti in mare, non parlano della sorte di chi sbarca. Tanti sono profughi di guerra, fuggono alle persecuzioni, ai bombardamenti, arrivano dalla Somalia, dall'Eritrea, dalla Siria; tanti altri sono migranti in cerca di fortuna.\r\nQuando sbarcano vengono \"disinfettati\", rivestiti, identificati e poi lasciati in strada con un foglio di via. \"Mare Nostrum\" è anche questo: una fabbrica di clandestini. I CIE sono a pezzi, i Cara scoppiano, un foglio di via risolve tutto: chi lo riceve diventa invisibile, deve diventare invisibile. E' finito il tempo delle emergenze di Maroni, il ministro dell'Interno leghista che ammassava tutti a Lampedusa, nella speranza vana che l'Europa gli togliesse le castagne dal fuoco. I governi Monti, Letta, Renzi non ne vogliono più sapere di \"emergenze\" di titoloni sulla stampa estera, della corte di giustizia europea che marchia l'Italia come paese dove i poveri sono sottoposti a trattamenti inumani e degradanti.\r\nIl governo italiano ha puntato agli accordi con la Libia: droni tricolori sin nel Fezzan, al confine del deserto, militari libici addestrati nel Bel Paese, carceri per immigrati in Libia.\r\nGli accordi con la Libia non reggono: il paese è in preda al caos, il business della carne umana è molto proficuo e, chi sa?, il governo italiano potrebbe farsi tentare da un'altra avventura militare dopo quella del 2011.\r\n\r\nIl confine tra guerra interna e guerra esterna è sempre più impalpabile.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, giornalista e blogger, in prima fila sul fronte dell'informazione. Ascolta la diretta:\r\n\r\nmazzeo","26 Marzo 2014","2014-03-31 13:21:03","Guerra. 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Lo segue a ruota Pedro Sanchez, presidente del governo spagnolo, che annuncia la partenza della nave da guerra Furor dal porto di Cartagena prevista oggi. Questa mattina il Ministro della Difesa dichiara che una seconda nave della Marina militare italiana, la fregata lanciamissili Alpino, verrà inviata in eventuale soccorso e protezione.\n\n\n\nAbbiamo raggiunto ai nostri microfoni Ivan Grozny Compasso, giornalista e attivista della Flotilla a bordo della Luna Bark\n\n\n\nIvan Grozsny Compasso \n\n\n\nDopo lo sciopero di lunedì 22 settembre le mobilitazioni non si fermano e continua la pratica dello slogan \"Blocchiamo tutto!\". Ieri sera, a seguito dell'attacco di droni e spray urticante avvenuto tra martedì 23 e mercoledì 24 settembre, la GSM ha lanciato una chiamata a mobilitarsi in tutte le piazze del Paese. A Torino un corteo di diverse migliaia di persone ha invaso i binari della stazione Porta Susa, a Firenze cortei spontanei hanno bloccato la città, a Pisa è stata bloccata la stazione San Rossore, a Milano il giorno dopo un presidio che ha visto la presenza di oltre 400 persone sotto il carcere Beccaria per i due giovani minorenni arrestati in piazza lunedì di cui si attende oggi l'udienza, si è tenuta un'altra imponente manifestazione.\n\n\n\nTorino - occupazione stazione Porta Susa\n\n\n\nCi colleghiamo con Roma dove, a seguito della giornata di lunedì è stata occupata in maniera permanente la facoltà di Lettere in Sapienza, luogo da dove partono diverse iniziative, cortei spontanei, blocchi di questi giorni e dove ci si sta preparando verso la data di manifestazione nazionale del 4 ottobre a sostegno del popolo e della resistenza palestinese chiamata alle 14.30 con partenza da Porta San Paolo da API - Associazioni dei Palestinesi in Italia, Comunità Palestinese in Italia, GPI - Giovani Palestinesi d'Italia, Movimento Studenti Palestinesi in Italia, UDAP - Unione Democratica Arabo Palestinese\n\n\n\nCollettivo Zaum - Sapienza \n\n\n\n\n\n\n\nTra ieri e oggi da Livorno arriva la notizia della vittoria da parte di chi da lunedì ha occupato in presidio permanente il porto per rimandare indietro la nave SLNC Severn carica di armamenti diretti alla Base Nato di Camp Derby. In serata è stato occupato un edificio sfitto per continuare a presidiare e monitorare gli arrivi in porto. \n\n\n\nAzione Antifascista Livorno\n\n\n\nArriva in queste ore la notizia che la stessa nave è stata poi avvistata al largo del golfo della Spezia, da quasi 2 giorni non comunica la sua localizzazione. I collettivi e organizzazioni che si stanno mobilitando contro la \"SeaFuture\", fiera navale-militare che si terrà al porto di La Spezia in questi giorni lanciano l'allerta e lo stato di agitazione permanente. Viene diramata una chiamata a tutte e tutti le cittadine di convergere al Provveditorato (viale Italia 87) per il presidio delle ore 14:00.\n\n\n\n\n\n\n\nLo Stato di Agitazione permanente è stato infatti dichiarato dall'Unione Sindacale di Base che ha pubblicato un comunicato in cui si annuncia anche lo sciopero generale in caso di attacco alle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla. \n\n\n\nDi seguito il comunicato \n\n\n\nCento piazze permanenti per Gaza\n\n\n\nDopo che Gaza è sotto assedio da due anni e continua il genocidio del popolo palestinese, questa notte è stato sferrato un nuovo pesante attacco alla Global Sumud Flotilla. Alcune imbarcazioni sono state danneggiate e la missione sta rischiando di essere compromessa. “Israele” attacca impunemente una missione umanitaria in acque internazionali, in spregio ad ogni norma e con una brutalità inaccettabile. Inoltre le imbarcazioni battevano bandiera italiana, inglese e polacca, quindi si tratta di fatto di un atto di guerra in piena regola anche nei confronti del nostro Paese. \n\n\n\nIl governo balbetta e stenta ad assumere una qualche iniziativa. Stanotte i bombardamenti sono continuati incessanti su Gaza, decine di persone sono già state massacrate all’alba di oggi, mentre il Governo coloniale sionista ha annunciato la chiusura del valico di Allenby con la Giordania, per strangolare e annettere la Cisgiordania. I nostri fratelli e le nostre sorelle che sono sulla Flotilla stanno mettendo a repentaglio la loro incolumità per rompere l'assedio e per supportare la liberazione del popolo palestinese. Noi che siamo l’equipaggio di terra dobbiamo entrare in azione contro il sionismo.\n\n\n\nProclamiamo lo stato di agitazione permanente e l’occupazione di cento piazze per Gaza. A partire da venerdì 26 settembre creiamo accampamenti permanenti in ogni città nelle grandi piazze. A Roma piazza dei Cinquecento, da dove è partito lo sciopero generale. A Genova nei pressi del valico 3, dove sono stati raccolti gli aiuti. Ogni territorio decida la sua piazza, facciamo dell’Italia una grande piazza per la Palestina.\n\n\n\nInvitiamo tutte le realtà che hanno dato vita alle mobilitazioni di questi giorni ad unirsi in piazza, con la Palestina nel cuore, a fianco della Flotilla, per Gaza, fermiamo Israele.\n\n\n\nVERSO LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 4 OTTOBRE A ROMA - PORTA SAN PAOLO 14:30\n\n\n\nIL SIONISMO SI FERMA CON LA RESISTENZA!\n\n\n\nUNIONE SINDACALE DI BASE - GLOBAL MOVEMENT FOR GAZA -MOVIMENTO STUDENTI PALESTINESI IN ITALIA – UDAP - GIOVANI PALESTINESI IN ITALIA - ASSOCIAZIONE DEI PALESTINESI IN ITALIA - COMUNITÀ PALESTINESE IN ITALIA\n\n\n\nEnzo Miccoli - Coordinamento USB di Torino \n\n\n\nAnche al Sud altri porti di mobilitano, in particolare a Taranto dove è giunta la notizia di una nave petroliera, la SEASAL VIA, in arrivo contenente 30mila tonnellate di greggio destinato all'aviazione militare israeliana. Immediatamente un presidio al porto e un corteo nell'area circostante hanno animato la serata e questa mattina giunge la notizia che la nave non attraccherà a Taranto. \n\n\n\n Con noi Raffaele Cataldi, lavoratore all'Ilva e autore di Malesangue, aggiorna sulla situazione e condivide alcune riflessioni sul territorio in questione e sull'opposizione alla guerra. \n\n\n\nRaffaele Cataldi","25 Settembre 2025","Ieri sera l'ultimo aggiornamento dai canali della Global Sumud Flottilla riportava un avviso da parte di diversi governi di un probabile attacco israeliano, nei fatti la notte è passata con droni che hanno sorvolato continuativamente le imbarcazioni.","2025-09-25 14:43:30","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/IMG_8929-1.jpg","\u003Cimg width=\"244\" height=\"300\" src=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/IMG_8929-1.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Aggiornamenti dalla Global Sumud Flottilla e dalle mobilitazioni in Italia per la Palestina",1758805955,[228,229,230,231,232,233,234,235,236],"https://radioblackout.org/tag/4-ottobre/","https://radioblackout.org/tag/global-sumud-flottilla/","https://radioblackout.org/tag/guido-crosetto/","https://radioblackout.org/tag/manifestazione-palestina/","https://radioblackout.org/tag/porto-livorno/","https://radioblackout.org/tag/roma/","https://radioblackout.org/tag/sciopero-generale/","https://radioblackout.org/tag/taranto/","https://radioblackout.org/tag/usb/",[238,239,240,241,35,242,243,244,245],"4 ottobre","Global Sumud Flottilla","guido crosetto","manifestazione palestina","Roma","Sciopero Generale","Taranto","usb",{"post_content":247},{"matched_tokens":248,"snippet":249,"value":250},[76,77,78],"che una seconda nave della \u003Cmark>Marina\u003C/mark> \u003Cmark>militare\u003C/mark> \u003Cmark>italiana\u003C/mark>, la fregata lanciamissili Alpino, verrà","Ieri sera l'ultimo aggiornamento dai canali della Global Sumud Flottilla riportava un avviso da parte di diversi governi di un probabile attacco israeliano, nei fatti la notte è passata con droni che hanno sorvolato continuativamente le imbarcazioni. \n\n\n\nNel frattempo Guido Crosetto decide di inviare una prima nave \u003Cmark>militare\u003C/mark>, la fregata Fasan, a tutela della flottiglia. 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Nel CPR albanesi, secondo quanto stabilito dagli accordi con il governo di Tirana, potrebbero finire solo uomini adulti provenienti da paesi “sicuri”.\r\nPaesi “sicuri” sono quelli inclusi in una lista stilata dal governo.\r\nIn base al parere della Corte europea giustizia sulla direttiva UE in materia di paesi “sicuri” che stabilisce che non possono esservi paesi assolutamente sicuri per tutt*, il tribunale di Roma ha obbligato il governo a trasferire in fretta in Italia e furia il gruppetto di uomini provenienti da Bangladesh ed Egitto, rinchiusi nel CPR di Gjader.\r\nLa risposta del governo non si è fatta attendere. Ieri è stato emesso un decreto legge, quindi immediatamente in vigore, sino alla scontata convalida del parlamento, in cui viene definita per legge la lista dei paesi “sicuri”.\r\nNei fatti il governo se ne infischia del merito e va dritto allo scopo: selezionare, rinchiudere e deportare esseri umani in eccesso per mantenere il consenso nel proprio elettorato.\r\nPer capirne di più ci siamo collegati con l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/2024-10-22-paesi-sicuri-losco.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","22 Ottobre 2024","2024-10-22 17:06:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/meloni-migranti-albania-decreto-e1729609552824-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"178\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/meloni-migranti-albania-decreto-e1729609552824-300x178.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/meloni-migranti-albania-decreto-e1729609552824-300x178.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/meloni-migranti-albania-decreto-e1729609552824-1024x606.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/meloni-migranti-albania-decreto-e1729609552824-768x455.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/meloni-migranti-albania-decreto-e1729609552824.jpg 1171w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","CPR in Albania. 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Cattaneo un’azienda nazionale leader nella progettazione, sviluppo e fornitura di mezzi subacquei per le forze speciali della marina militare con rapporti consolidati con la marina israeliana di cui ha contribuito anche alla costituzione. La complicità è lunga, storica e documentata: ricordiamo i siluri a lunga o a lenta corsa (i maiali) usati per la prima volta nel ‘48 dall’entità sionista per rompere l’accerchiamento egiziano nel porto di Gaza.\r\n\r\nIl fondatore Giustino Cattaneo progettò i Mas (Motobarca armata svan, poi Motoscafo anti sommergibile) che vennero commissionati dalla Regia Marina per far fronte alla flotta austro-ungarica. Inoltre, CABI ha dato la sua “entusiasta adesione al progetto” di un libro in più volumi dedicato agli “eroici assaltatori della Decima Flottiglia Mas della Regia Marina” che l’11 settembre, in seguito all’armistizio del ’43, si dichiararono alleati della Germania nazista e si attivarono anche contro la resistenza dei partigiani italiani. Capriotti della Decima Mas e un suo collega di CABI Cattaneo addestrarono gli operatori della Tredicesima Flottiglia Commando di Israele fin dalla sua fondazione e nel ’48 i siluri a lunga o a lenta corsa (i maiali) progettati da CABI furono usati dalla neonata entità sionista per rompere l’accerchiamento egiziano nel porto di Gaza.\r\n\r\nGli accordi commerciali e di ricerca insieme alla presenza delle navi della marina militare italiana nel Mar Rosso manifestano chiaramente la volontà del governo di continuare a essere complice del genocidio del popolo palestinese e del massacro di altri popoli per lo sfruttamento delle risorse e l’egemonia politico-militare nella logica imperialista, coloniale e capitalista dell’Occidente, con Stati Uniti ed Europa in prima fila.\r\n\r\nIn tempi recentissimi, da agosto 2023, CABI ha stretto un’alleanza con Fincantieri e il 12 dicembre 2023 ha presentato con Leonardo al Polo Nazionale della Dimensione Subacquea di La Spezia un mezzo declassificato per l’utilizzo di mini siluri nei raid da parte della marina militare statunitense e israeliana.\r\n\r\nRaccontiamo con una compagna di Milano della manifestazione che si è tenuta il 18 ottobre scorso ,nell'ambito della mobilitazione contro il DL1660,a Milano contro il coinvolgimento della Cabi Cattaneo nella fornitura di sistemi d'arma allo stato sionista genocidario.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-21102024-CABI-CATTANEO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","21 Ottobre 2024","Cabi Cattaneo e i sommergibili per Israele ","2024-10-21 18:41:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-21102024-CABI-CATTANEO-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"136\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-21102024-CABI-CATTANEO-300x136.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-21102024-CABI-CATTANEO-300x136.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-21102024-CABI-CATTANEO-768x347.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-21102024-CABI-CATTANEO-100x44.jpg 100w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/INFO-21102024-CABI-CATTANEO.jpg 940w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","CABI CATTANEO DALLA X MAS AI SOMMERGIBILI PER ISRAELE.",1729536088,[301,302,303,304],"http://radioblackout.org/tag/cabi-cattaneo/","http://radioblackout.org/tag/genocidio-israele/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/manifestazione/",[306,307,308,309],"cabi cattaneo","genocidio israele","Israele","manifestazione",{"post_content":311},{"matched_tokens":312,"snippet":313,"value":314},[93,77,78],"alla presenza delle navi della \u003Cmark>marina\u003C/mark> \u003Cmark>militare\u003C/mark> \u003Cmark>italiana\u003C/mark> nel Mar Rosso manifestano chiaramente","C.a.b.i. 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Ad Ancona, invece, tirano granate sul popolo insorto a fianco dei bersaglieri che si rifiutano d'essere mandati a Valona.\r\nLa stampa borghese parla di \"moti anarchisti\", ma nonostante il lavoro di agitazione contro il militarismo svolto, sin dai tempi della guerra di Libia, dagli anarchici, dai sindacalisti rivoluzionari dell'USI e dai socialisti \"disfattisti\", la rivolta armata di Ancona - largamente spontanea - sorprende tutti e sarà uno dei momenti di più alta conflittualità del cosiddetto Biennio rosso.\r\nLa repressione statale ad Ancona causa oltre trenta vittime proletarie, ma il governo italiano è costretto a ritirare le truppe dall'Albania.\r\nCe ne ha parlato Marco Rossi, autore, con Luigi Balsamini de “I ribelli dell’Adriatico - L'insurrezione di Valona e la rivolta di Ancona del 1920, appena uscito per i tipi di Zero in Condotta. \r\n\r\nIl tempo sospeso. L’anarchia nella bufera del terzo millennio.\r\nLa mia generazione è stata catapultata nel giro di pochi decenni dal pallottoliere al web, dalla macchina fotografica alle immagini satellitari, dal sistema sanitario universale alla sanità privatizzata, dal posto fisso alla incertezza strutturale, dal lavoro alla catena alle catene del telelavoro. Al tempo stesso la crisi ecologica ha dimostrato come le enormi crepe che la logica del just in time, traslata dalla produzione di merci alla produzione di senso, stiano distruggendo in modo irreversibile il pianeta e le possibilità di sopravvivenza degli animali umani e non umani che ci vivono.\r\nUn lungo processo di straniamento. Le risposte dell’arcipelago anarchico sono state diverse e non di rado divergenti. Cominciamo a parlarne…\r\n\r\nRitorno alla normalità: grandi opere, missioni militari, spesa di guerra, crisi sociale, braccianti-schiavi, frontiere chiuse ai migranti ma aperte a turisti e merci…\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo di Zero in Condotta\r\n\r\nAnche quest’anno sarà Free (k) Pride! In strada per frocizzare le strade della città, riportando il pride su un piano critico di lotta all’esistente, e in particolare ai sistemi di potere e alle loro gerarchie: il patriarcato, l’etero-cis-sessualità obbligatoria, il capitalismo, il (neo)colonialismo, il fascismo, il machismo, l’abilismo, lo specismo, l’ageismo, la sessuofobia, la religione e molti altri.\r\nSabato 11 luglio – ore 16 – piazza Castello – Liber* e mostr*\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nTutti i giorni\r\nappuntamento No Tav alle 18\r\nai campi sportivi di Giaglione per portare sostegno al presidio permanente dei Mulini di Clarea sotto assedio\r\n\r\nSabato 11 luglio\r\nFree(k) Pride – Frocial Mass\r\nore 16 in piazza Castello\r\n\r\nVenerdì 24 luglio\r\nore 16 presidio\r\nvia Po 16 \r\nRitorno alla normalità? Grandi opere, missioni militari, spesa di guerra, crisi sociale, braccianti-schiavi, repressione, frontiere chiuse ai migranti ma aperte a turisti e merci… come prima, peggio di prima\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 20\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","11 Luglio 2020","2020-07-11 05:41:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/07/colonialista-200x110.jpg","Anarres del 3 luglio. I ribelli dell’Adriatico. L’anarchia nella bufera del terzo millennio. Ritorno alla “normalità” tra grandi opere e spesa di guerra…",1594444736,[],[],{"post_content":425},{"matched_tokens":426,"snippet":427,"value":428},[76,77,78],"ma navi da guerra della \u003Cmark>Marina\u003C/mark> \u003Cmark>militare\u003C/mark> \u003Cmark>italiana\u003C/mark> sparano cannonate sulle due sponde","Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. 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Big data, Cuba libertaria, disertare le urne, posta aerea e deportazioni\r\n\r\nCome ogni venerdì siamo sbarcati su Anarres, il pianeta delle utopie concrete, dalle 10,45 alle 12,45 sui 105.250 delle libere frequenze di Blackout. \r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n2016 12 02 anarres1\r\n\r\n2016 12 02 anarres2\r\n\r\n2016 12 02 anarres3\r\n\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nTorino. I padroni del web.Tra internet, big data, fibra ottica, militari…\r\nComunicazione virtuale, economia reale, controllo globale\r\n\r\nCuba libertaria. La storia degli anarchici contro le dittature di Batista e di Castro\r\n\r\nReferendum: Tanto rumore per nulla\r\nQui puoi leggere un'anteprima del capitolo centrale di \"Referendum: Tanto rumore per nulla\"\r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nVenerdì 2 dicembre\r\nI padroni del web.Tra internet, big data, fibra ottica, militari…\r\nComunicazione virtuale, economia reale, controllo globale\r\nore 21 alla FAT in corso Palermo 46 \r\nne discutiamo con Lorenzo Coniglione, navigatore esperto e redattore di Umanità Nova. \r\nriunione wormup hackit17\r\n0000\r\n\r\nMartedì 6 dicembre\r\nSenza confini. La lotta contro muri e frontiere in Slovenia\r\nInterverranno tre compagni della Federacija za Anarhisticno Organiziranje (FAO)\r\nore 21 alla FAT in corso Palermo 46\r\n0000\r\n\r\nSabato 10 dicembre\r\nPosta aerea. Mistral Air deporta profughi e migranti\r\nore 10,30 presidio in corso Giulio Cesare 3 – nei pressi dell’ufficio postale\r\n\r\nMistral Air, la compagnia aerea di Poste Italiane non trasporta lettere, pacchi e cartoline… ma deporta i rifugiati e migranti in paesi dove non vogliono tornare.\r\nFuggono guerre, miseria, persecuzioni, dittature. C'è chi non vuole sottostare ad un matrimonio forzato e chi non intende fare il soldato. C'è anche chi, semplicemente vuole andare in Europa, perché desidera un'altra vita.\r\nTutti di trovano di fronte frontiere chiuse, filo spinato,\r\n\r\nLe società di pullman siciliane non caricano turisti ma uomini, donne e bambini rastrellati nel Mediterraneo dalla Marina Militare italiana e dalle altre imbarcazioni del programma Eunavfor o di Frontex, per trasferirli nelle strutture di ogni genere in cui sono parcheggiate le persone in viaggio, intrappolate in una ragnatela di burocrazia e polizia, difficile da districare. Soccorritori e carcerieri sono le due mani di una stessa macchina, spesso sono gli stessi in entrambi i ruoli. Molte volte le strutture di accoglienza e gli operatori che ci lavorano diventano le camere di compensazione dove provare a sopire con una coperta ed un piatto di minestra la spinta a continuare la strada scelta e percorsa tra mille rischi e difficoltà.\r\nI militari italiani assumono vesti di operatori umanitari, gli operatori umanitari, svolgono spesso funzioni di polizia. Non per caso sulle frontiere chiuse, come nelle zone di guerra dove operano le forze armate tricolori, non c’è spazio per i volontari non allineati, i sovversivi, chi si batte per la libera circolazione e contro guerre e militarismo.\r\n\r\nfederazione anarchica torinese\r\ncorso Palermo 46 – riunioni – aperte agli interessati –ogni giovedì alle 21\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","2 Dicembre 2016","2018-10-17 22:58:54","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/2016-12-02-manif-fat-sloveni-color-200x110.jpg","Anarres del 2 dicembre. 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Inutile dire che i responsabili vennero tutti assolti.\r\nMa la verità su quella vicenda emerse comunque.\r\nA 50 anni dall’omicidio di Franco fascisti di ogni risma sono e continuano ad essere al governo, l’Italia è in guerra su più fronti, la vita di chi deve lavorare per vivere sempre più precaria, pericolosa, difficile.\r\nPer ricordare e lottare è stato indetto un corteo il 7 maggio.\r\nLa memoria di ieri si fa viva nelle lotte di oggi.\r\nPer questa ragione il corteo del 7 maggio, oltre a mantenere forte il ricordo della ferocia del potere, avrà come obiettivo il contrasto al fascismo e alla guerra. \r\nAppuntamento alle ore 15 in piazza XX settembre a Pisa.\r\nNe abbiamo parlato con Peppe del circolo anarchico di vicolo del Tidi a Pisa \r\n\r\nPrimo Maggio a Torino. Le due piazze\r\nCronaca di una giornata di lotta tra ritualità e violenza poliziesca. \r\n\r\nLe università armate. Il movimento No Muos ha realizzato un dossier “Università e Guerra” sulle sempre più forti intersezioni tra gli istituti universitari e l’industria bellica.\r\nI finanziamenti pubblici per gli Atenei negli anni si sono mantenuti al minimo.\r\nIn questa situazione di forti difficoltà, si sono inseriti Stati Stranieri e Forze Armate di paesi più o meno alleati, uniti ai settori dell’industria bellica nazionale, che hanno messo a disposizione finanziamenti in cambio dell’applicazione di determinati settori dell’università in progetti apertamente militari, oppure di tipo civile, ma con facile riconversione al militare. In pratica le nostre Università si sono messe a progettare per la guerra.\r\n“le Università italiane sono coinvolte come capofila in 67 progetti di ricerca e/o formazione finanziati o organizzati in partnership con aziende che fanno parte dell’industria della guerra e/o istituzioni militari di difesa”. La parte del leone la fa naturalmente Leonardo-Finmeccanica (15%), seguita da Ansaldo (8%), ecc.\r\nCon appositi grafici viene resa evidente una situazione che vede protagonisti attori come l’Agenzia Spaziale Italiana, l’Esercito Italiano, la Marina Militare, le Accademie Militari, gli Alpini, il Dipartimento della Difesa degli USA, la NASA, la US Navy, ed anche l’ONU e la NATO.\r\nCe ne ha parlato Pippo Guerrieri del movimento No Muos\r\n\r\nProspettive antimilitariste verso i prossimi appuntamenti dell’Assemblea antimilitarista, in particolare quella svoltasi a Livorno l’8 maggio, un’occasione per fare un bilancio delle iniziative e promuoverne di nuove.\r\nCe ne ha parlato Federico\r\n\r\nUna Barriera contro il fascismo\r\nEra prevedibile. Dopo mesi di campagna mediatica martellante, culminata in alcuni articoli che descrivevano una rissa a ponte Mosca come un duello medievale, non potevano mancare i fascisti di Fratelli d’Italia pronti a giocare ancora una volta la carta securitaria. Una carta che prefettura e Comune stanno giocando da mesi puntando in modo specifico sia su Ponte Mosca sia sull’area di giardinetti di corso Palermo angolo via Sesia, dove è diretto il corteo indetto per questa sera dai fascisti.\r\nNella perenne campagna elettorale di Torino Fratelli d’Italia gioca contro il PD le sue stesse carte.\r\nSullo sfondo, ma ancora ben visibile, un pezzo di città sempre più povero, militarizzato, razzializzato, sospinto ai margini. \r\n\r\nSmash the vision! Mostr* in marcia contro la città vetrina\r\nDal 10 al 14 maggio a Torino c'è l'Eurovision, giunto alla sua 66esima edizione. L'evento è un Sanremo arcobaleno che manda in visibilio la comunità LGBT, grazie all'impegno dell'organizzazione per ingraziarsi il bacino d'utenza gaio.\r\n\r\nNoi, però, questa \"vision\" la vogliamo smascherare: la “vision” dietro l'Eurovision è un brodo di queerwashing, speculazione, gentrificazione, retoriche del decoro, sfruttamento di chi lavora, pacifismo selettivo, svendita dello spazio pubblico, turistificazione. Il festival è l'esposizione eccellente del demone dell'inclusività, dà visibilità ad artistə LGBTQIA+ a patto che la loro identità non dia mai davvero fastidio, che la queerness sia spendibile via schermo e che si renda innocua, collaborativa, collaborazionista. Questa vision è tutto ciò che vogliamo demolire, è un mostro a cui resistono lə mostrə, le nostre corpe dissidenti, che mai saranno assimibilabili nel grande spettacolo del capitalismo queer.\r\n\r\nContro il progetto di una Torino falsamente pride, falsamente attenta allǝ ultimǝ del mondo, una Torino che si mette in mostra per l’ennesimo grande evento, noi mostrǝ frocie difformi galassie sconfinate vogliamo scendere in strada con una street parade antiautoritaria, antipatriarcale, rumorosa, riot-tosa ma soprattutto ricca di contenuti e di danze!\r\n\r\nNon vogliamo scegliere tra la turistificazione e lo sfruttamento mascherati da intrattenimento gaio e la cis-etero-norma che pervade anche la lotta di classe.\r\n\r\nContro tutti i padri, le patrie e i padroni, vogliamo il pane ma anche le paillettes!\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 maggio\r\nSmash the vision!\r\nMostr* in marcia contro la città vetrina\r\nAppuntamento alle 15 al parco Ruffini, viale Bistolfi\r\n\r\nGiovedì 19 maggio\r\nNazionalismo e guerra tra nazisti “buoni” e nazisti “cattivi”\r\nOre 18 alla tettoria dei contadini a Porta Palazzo\r\nI paradossi nella narrazione della guerra in Ucraina tra propaganda patriottica, militarismo e la messa in scena di uno scontro di civiltà tra est e ovest\r\nProveremo a decostruire la narrazione di una guerra che, nei fatti, si colloca nello snodo cruciale di un conflitto interimperialistico multipolare. \r\nFaremo il punto sulle lotte contro la guerra, la Cittadella dell’aerospazio e la NATO a Torino e per lanciare lo sciopero generale del 20 maggio\r\nInterventi introduttivi di Stefano Capello e di un’esponente dell’assemblea antimilitarista\r\n\r\nVenerdì 20 maggio \r\nsciopero generale contro la guerra!\r\nNo all'economia di guerra e alle spese militari! Case, scuole, ospedali, trasporti per tutt*\r\nContro tutte le patrie, contro tutti gli eserciti, per un mondo senza frontiere\r\nOre 10 presidio alla fabbrica d’armi Collins aerospace di piazza Graf a Torino\r\nOre 18 piazza Castello manifestazione\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nriunioni aperiodiche @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","14 Maggio 2022","2022-05-14 12:58:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/2022-05-12-manif-sciopero-guerra-col-200x110.jpg","Anarres del 6 maggio. Smash the vision! Primo Maggio: le due piazze. Le università armate. Franco Serantini...",1652533125,[],[],{"post_content":477},{"matched_tokens":478,"snippet":480,"value":481},[479,76,137],"Italiana","protagonisti attori come l’Agenzia Spaziale \u003Cmark>Italiana\u003C/mark>, l’Esercito Italiano, la \u003Cmark>Marina\u003C/mark> \u003Cmark>Militare\u003C/mark>, le Accademie Militari, gli Alpini,","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/2022-05-06-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: \r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nFranco Serantini. Esattamente 50 anni fa moriva in una cella del carcere di Pisa un anarchico di 20 anni. Tre giorni prima un corteo antifascista si era mosso per la città per impedire il comizio del fascista Niccolai. Il corteo venne duramente caricato in Lungarno Gambacorti, Franco venne assalito da un nugolo di poliziotti che lo pestarono a lungo con calci, pugni e i micidiali calci dei fucili.\r\nGettato su una camionetta pesto e sanguinante venne condotto in carcere, dove il responsabile modico, il dottor Mammoli, lo dichiarò sano e lo fece trasferire in cella. Lì agonizzò sino all’alba del 7 maggio, il giorno delle elezioni. Inutile dire che i responsabili vennero tutti assolti.\r\nMa la verità su quella vicenda emerse comunque.\r\nA 50 anni dall’omicidio di Franco fascisti di ogni risma sono e continuano ad essere al governo, l’Italia è in guerra su più fronti, la vita di chi deve lavorare per vivere sempre più precaria, pericolosa, difficile.\r\nPer ricordare e lottare è stato indetto un corteo il 7 maggio.\r\nLa memoria di ieri si fa viva nelle lotte di oggi.\r\nPer questa ragione il corteo del 7 maggio, oltre a mantenere forte il ricordo della ferocia del potere, avrà come obiettivo il contrasto al fascismo e alla guerra. \r\nAppuntamento alle ore 15 in piazza XX settembre a Pisa.\r\nNe abbiamo parlato con Peppe del circolo anarchico di vicolo del Tidi a Pisa \r\n\r\nPrimo Maggio a Torino. Le due piazze\r\nCronaca di una giornata di lotta tra ritualità e violenza poliziesca. \r\n\r\nLe università armate. Il movimento No Muos ha realizzato un dossier “Università e Guerra” sulle sempre più forti intersezioni tra gli istituti universitari e l’industria bellica.\r\nI finanziamenti pubblici per gli Atenei negli anni si sono mantenuti al minimo.\r\nIn questa situazione di forti difficoltà, si sono inseriti Stati Stranieri e Forze Armate di paesi più o meno alleati, uniti ai settori dell’industria bellica nazionale, che hanno messo a disposizione finanziamenti in cambio dell’applicazione di determinati settori dell’università in progetti apertamente militari, oppure di tipo civile, ma con facile riconversione al \u003Cmark>militare\u003C/mark>. In pratica le nostre Università si sono messe a progettare per la guerra.\r\n“le Università italiane sono coinvolte come capofila in 67 progetti di ricerca e/o formazione finanziati o organizzati in partnership con aziende che fanno parte dell’industria della guerra e/o istituzioni militari di difesa”. La parte del leone la fa naturalmente Leonardo-Finmeccanica (15%), seguita da Ansaldo (8%), ecc.\r\nCon appositi grafici viene resa evidente una situazione che vede protagonisti attori come l’Agenzia Spaziale \u003Cmark>Italiana\u003C/mark>, l’Esercito Italiano, la \u003Cmark>Marina\u003C/mark> \u003Cmark>Militare\u003C/mark>, le Accademie Militari, gli Alpini, il Dipartimento della Difesa degli USA, la NASA, la US Navy, ed anche l’ONU e la NATO.\r\nCe ne ha parlato Pippo Guerrieri del movimento No Muos\r\n\r\nProspettive antimilitariste verso i prossimi appuntamenti dell’Assemblea antimilitarista, in particolare quella svoltasi a Livorno l’8 maggio, un’occasione per fare un bilancio delle iniziative e promuoverne di nuove.\r\nCe ne ha parlato Federico\r\n\r\nUna Barriera contro il fascismo\r\nEra prevedibile. Dopo mesi di campagna mediatica martellante, culminata in alcuni articoli che descrivevano una rissa a ponte Mosca come un duello medievale, non potevano mancare i fascisti di Fratelli d’Italia pronti a giocare ancora una volta la carta securitaria. Una carta che prefettura e Comune stanno giocando da mesi puntando in modo specifico sia su Ponte Mosca sia sull’area di giardinetti di corso Palermo angolo via Sesia, dove è diretto il corteo indetto per questa sera dai fascisti.\r\nNella perenne campagna elettorale di Torino Fratelli d’Italia gioca contro il PD le sue stesse carte.\r\nSullo sfondo, ma ancora ben visibile, un pezzo di città sempre più povero, militarizzato, razzializzato, sospinto ai margini. \r\n\r\nSmash the vision! Mostr* in marcia contro la città vetrina\r\nDal 10 al 14 maggio a Torino c'è l'Eurovision, giunto alla sua 66esima edizione. L'evento è un Sanremo arcobaleno che manda in visibilio la comunità LGBT, grazie all'impegno dell'organizzazione per ingraziarsi il bacino d'utenza gaio.\r\n\r\nNoi, però, questa \"vision\" la vogliamo smascherare: la “vision” dietro l'Eurovision è un brodo di queerwashing, speculazione, gentrificazione, retoriche del decoro, sfruttamento di chi lavora, pacifismo selettivo, svendita dello spazio pubblico, turistificazione. Il festival è l'esposizione eccellente del demone dell'inclusività, dà visibilità ad artistə LGBTQIA+ a patto che la loro identità non dia mai davvero fastidio, che la queerness sia spendibile via schermo e che si renda innocua, collaborativa, collaborazionista. Questa vision è tutto ciò che vogliamo demolire, è un mostro a cui resistono lə mostrə, le nostre corpe dissidenti, che mai saranno assimibilabili nel grande spettacolo del capitalismo queer.\r\n\r\nContro il progetto di una Torino falsamente pride, falsamente attenta allǝ ultimǝ del mondo, una Torino che si mette in mostra per l’ennesimo grande evento, noi mostrǝ frocie difformi galassie sconfinate vogliamo scendere in strada con una street parade antiautoritaria, antipatriarcale, rumorosa, riot-tosa ma soprattutto ricca di contenuti e di danze!\r\n\r\nNon vogliamo scegliere tra la turistificazione e lo sfruttamento mascherati da intrattenimento gaio e la cis-etero-norma che pervade anche la lotta di classe.\r\n\r\nContro tutti i padri, le patrie e i padroni, vogliamo il pane ma anche le paillettes!\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 maggio\r\nSmash the vision!\r\nMostr* in marcia contro la città vetrina\r\nAppuntamento alle 15 al parco Ruffini, viale Bistolfi\r\n\r\nGiovedì 19 maggio\r\nNazionalismo e guerra tra nazisti “buoni” e nazisti “cattivi”\r\nOre 18 alla tettoria dei contadini a Porta Palazzo\r\nI paradossi nella narrazione della guerra in Ucraina tra propaganda patriottica, militarismo e la messa in scena di uno scontro di civiltà tra est e ovest\r\nProveremo a decostruire la narrazione di una guerra che, nei fatti, si colloca nello snodo cruciale di un conflitto interimperialistico multipolare. \r\nFaremo il punto sulle lotte contro la guerra, la Cittadella dell’aerospazio e la NATO a Torino e per lanciare lo sciopero generale del 20 maggio\r\nInterventi introduttivi di Stefano Capello e di un’esponente dell’assemblea antimilitarista\r\n\r\nVenerdì 20 maggio \r\nsciopero generale contro la guerra!\r\nNo all'economia di guerra e alle spese militari! Case, scuole, ospedali, trasporti per tutt*\r\nContro tutte le patrie, contro tutti gli eserciti, per un mondo senza frontiere\r\nOre 10 presidio alla fabbrica d’armi Collins aerospace di piazza Graf a Torino\r\nOre 18 piazza Castello manifestazione\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nriunioni aperiodiche @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[483],{"field":104,"matched_tokens":484,"snippet":480,"value":481},[479,76,137],1736172819114360800,{"best_field_score":487,"best_field_weight":151,"fields_matched":34,"num_tokens_dropped":48,"score":488,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":48},"3315704201216","1736172819114360945",{"document":490,"highlight":502,"highlights":510,"text_match":515,"text_match_info":516},{"comment_count":48,"id":491,"is_sticky":48,"permalink":492,"podcastfilter":493,"post_author":328,"post_content":494,"post_date":495,"post_excerpt":54,"post_id":491,"post_modified":496,"post_thumbnail":497,"post_title":498,"post_type":370,"sort_by_date":499,"tag_links":500,"tags":501},"95572","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-31-gennaio-la-spartizione-dellartico-i-cpr-in-albania-restano-vuoti-cooperazione-militare-italia-niger/",[328],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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L’Artico importante non solo per quello che contiene, ma soprattutto per ciò che divide essendo un naturale corridoio, il più veloce, tra oriente ed occidente, la nuova via della seta marittima.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\nAlbania e Libia. Esternalizzazione delle frontiere e della repressione\r\nIl pattugliatore della Marina militare Cassiopea ha selezionato 49 naufraghi nelle acque attorno a Lampedusa ed ha fatto rotta verso l’Albania, dove è arrivato martedì mattina.\r\nA bordo avrebbero dovuto esserci persone con i requisiti “giusti” in base alla Legge “Cutro”: maschi, adulti, senza vulnerabilità, in buona salute e provenienti da Paesi “sicuri”. Sei persone, quattro minorenni e de vulnerabili, devono tornare in Italia. I restanti 43 hanno fatto richiesta di protezione internazionale e sono stati trasferiti dall’hotspot di Schengjin al centro di Gjader.\r\nIl governo ha deciso di non attendere il pronunciamento della Consulta sulla legittimità di applicare la procedura di espulsione più “snella” ai richiedenti asilo provenienti da paesi entrati nella lista dei “paesi sicuri”.\r\nNel frattempo l’esecutivo ha cambiato sia la lista, sia soprattutto la competenza dei giudici, passata dai magistrati della sezione immigrazione di Roma alle corti di appello. 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Ciononostante nel corso dell’ultimo anno le autorità di Niamey hanno rafforzato la “storica” partnership diplomatico-militare con l’Italia.\r\nNei giorni 16-17 dicembre 2024 ha avuto luogo a Roma la quarta edizione dei Bilateral Staff Talk nel settore della Difesa tra l’Italia e il Niger che si sono conclusi con la firma del Piano di Cooperazione 2025 che prevede lo svolgimento di undici attività addestrative, cinque in Italia e sei in Niger.\r\nLe truppe italiane sono presenti in Niger sin dal 2017, con un contingente di 500 soldati, per rinforzare la sorveglianza alle frontiere. In altri termini per intercettare i migranti diretti a nord.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nGiovedì 20 febbraio\r\nore 21\r\nalla Fat\r\ncorso Palermo 46 - Torino\r\n\r\nEnzo Papa, traduttore e curatore dell’edizione italiana, presenta il libro: “La rivoluzione sconosciuta. Il movimento anarchico nelle lotte per l’emancipazione sociale in Russia” di Volin, edizioni Zero in Condotta.\r\n\r\nVolin, anarchico, tra i protagonisti della rivoluzione russa, ci restituisce l'immagine viva di una rivoluzione sociale, in cui la dimensione autogestionaria e libertaria dei Soviet viene soffocata poco a poco alla dittatura bolscevica. Non senza una forte resistenza.\r\n\r\nIl teorico e rivoluzionario anarchico, Vsevolod Michajlovič Eichenbaum, detto Volin, racconta la storia della Rivoluzione russa dal 1825 al 1939, con i suoi due sommovimenti del 1905 e del 1917, che egli ha vissuto come militante attivamente impegnato negli eventi. Potendo disporre di documenti e testimonianze di prima mano, Volin descrive, dal punto di vista anarchico – con lucidità e con rara finezza d’analisi -, tutto il processo del movimento rivoluzionario russo, dalla nascita dei Soviet all’annientamento del movimento anarchico da parte dello stalinismo passando per l’ascesa al potere dei bolscevichi, la rivolta dei marinai di Kronstadt o ancora l’epopea insurrezionale di Nestor Machno.\r\n\r\nIl libro, oltre che alle presentazioni, lo trovate alla FAT oppure può essere richiesto a http://www.zeroincondotta.org/\r\n\r\nSabato 22 febbraio\r\na tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina\r\nCon i disertori russi e ucraini per un mondo senza frontiere\r\nore 11\r\npresidio antimilitarista al Balon\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","12 Febbraio 2025","2025-02-12 02:09:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Kronstadt-200x110.png","Anarres del 31 gennaio. 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L’Artico importante non solo per quello che contiene, ma soprattutto per ciò che divide essendo un naturale corridoio, il più veloce, tra oriente ed occidente, la nuova via della seta marittima.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\nAlbania e Libia. Esternalizzazione delle frontiere e della repressione\r\nIl pattugliatore della \u003Cmark>Marina\u003C/mark> \u003Cmark>militare\u003C/mark> Cassiopea ha selezionato 49 naufraghi nelle acque attorno a Lampedusa ed ha fatto rotta verso l’Albania, dove è arrivato martedì mattina.\r\nA bordo avrebbero dovuto esserci persone con i requisiti “giusti” in base alla Legge “Cutro”: maschi, adulti, senza vulnerabilità, in buona salute e provenienti da Paesi “sicuri”. Sei persone, quattro minorenni e de vulnerabili, devono tornare in Italia. 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Meloni spera che questi magistrati siano più disponibili ad accogliere i desiderata del governo.\r\nMeloni vuole aprire a tutti i costi le prigioni in Albania, il suo fiore all’occhiello per dimostrare di essere più capace di chi l’ha preceduta nell’esternalizzare le frontiere.\r\nNel frattempo la primo ministro è finita nei guai per la scarcerazione ed il rimpatrio, con tanto di aereo \u003Cmark>militare\u003C/mark>, del generale Elmasry, arrestato a Torino, in seguito ad un mandato di cattura emanato dalla Corte Internazionale dell’Aja. Elmasry è accusato di omicidi, stupri, torture nelle prigioni sotto il controllo della miliazia RADA, di cui è capo. In queste prigioni sono rinchiusi prigionieri politici ed apostati. 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Piano di cooperazione \u003Cmark>militare\u003C/mark> 2025\r\nLa giunta \u003Cmark>militare\u003C/mark> del Niger guidata dopo il golpe del 26 luglio 2023 dal generale Abdourahamane Tchiani, dopo aver cacciato via dal paese le forze armate di Francia, Stati Uniti d’America e Germania ha sottoscritto un accordo di cooperazione nel settore difesa con la Federazione Russa di Vladimir Putin. Ciononostante nel corso dell’ultimo anno le autorità di Niamey hanno rafforzato la “storica” partnership diplomatico-militare con l’Italia.\r\nNei giorni 16-17 dicembre 2024 ha avuto luogo a Roma la quarta edizione dei Bilateral Staff Talk nel settore della Difesa tra l’Italia e il Niger che si sono conclusi con la firma del Piano di Cooperazione 2025 che prevede lo svolgimento di undici attività addestrative, cinque in Italia e sei in Niger.\r\nLe truppe italiane sono presenti in Niger sin dal 2017, con un contingente di 500 soldati, per rinforzare la sorveglianza alle frontiere. In altri termini per intercettare i migranti diretti a nord.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nGiovedì 20 febbraio\r\nore 21\r\nalla Fat\r\ncorso Palermo 46 - Torino\r\n\r\nEnzo Papa, traduttore e curatore dell’edizione \u003Cmark>italiana\u003C/mark>, presenta il libro: “La rivoluzione sconosciuta. Il movimento anarchico nelle lotte per l’emancipazione sociale in Russia” di Volin, edizioni Zero in Condotta.\r\n\r\nVolin, anarchico, tra i protagonisti della rivoluzione russa, ci restituisce l'immagine viva di una rivoluzione sociale, in cui la dimensione autogestionaria e libertaria dei Soviet viene soffocata poco a poco alla dittatura bolscevica. Non senza una forte resistenza.\r\n\r\nIl teorico e rivoluzionario anarchico, Vsevolod Michajlovič Eichenbaum, detto Volin, racconta la storia della Rivoluzione russa dal 1825 al 1939, con i suoi due sommovimenti del 1905 e del 1917, che egli ha vissuto come militante attivamente impegnato negli eventi. Potendo disporre di documenti e testimonianze di prima mano, Volin descrive, dal punto di vista anarchico – con lucidità e con rara finezza d’analisi -, tutto il processo del movimento rivoluzionario russo, dalla nascita dei Soviet all’annientamento del movimento anarchico da parte dello stalinismo passando per l’ascesa al potere dei bolscevichi, la rivolta dei marinai di Kronstadt o ancora l’epopea insurrezionale di Nestor Machno.\r\n\r\nIl libro, oltre che alle presentazioni, lo trovate alla FAT oppure può essere richiesto a http://www.zeroincondotta.org/\r\n\r\nSabato 22 febbraio\r\na tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina\r\nCon i disertori russi e ucraini per un mondo senza frontiere\r\nore 11\r\npresidio antimilitarista al Balon\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":508,"snippet":509,"value":509},[77],"Anarres del 31 gennaio. La spartizione dell’Artico. I CPR in Albania restano vuoti. Cooperazione \u003Cmark>militare\u003C/mark> Italia-Niger...",[511,513],{"field":104,"matched_tokens":512,"snippet":505,"value":506},[76,77],{"field":107,"matched_tokens":514,"snippet":509,"value":509},[77],1733921019837546500,{"best_field_score":517,"best_field_weight":151,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":48,"score":518,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":48},"2216192835584","1733921019837546610",6637,{"collection_name":370,"first_q":71,"per_page":321,"q":71},["Reactive",522],{},["Set"],["ShallowReactive",525],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$f1zW5L38Ow98Oy171jMx7XvDcXaWuC5KIygrXDgufGNA":-1},true,"/search?query=marina+militare+italiana"]