","Unioni civili e maternità surrogata nel calderone mediatico",1455197387,[121,122,61,123,124,62],"http://radioblackout.org/tag/chiara-lalli/","http://radioblackout.org/tag/ddl-cirinna/","http://radioblackout.org/tag/snoq/","http://radioblackout.org/tag/unioni-civili/",[126,127,22,128,129,31],"chiara lalli","ddl cirinnà","snoq","unioni civili",{"post_content":131,"post_title":135,"tags":138},{"matched_tokens":132,"snippet":133,"value":134},[70],"il ddl non tratta di \u003Cmark>maternità\u003C/mark> surrogata e decidendo deliberatamente di","Si continua a parlare del DDL Cirinnà sulle Unioni Civili in senato ma se da un lato il Premier (per tornaconto elettorale) spinge sull'approvazione del ddl dall'altro condanna la pratica che lui chiama dell’\"utero in affitto\".\r\nGetta l'argomento all'interno del calderone mediatico con gran superficialità, ben consapevole del fatto che il ddl non tratta di \u003Cmark>maternità\u003C/mark> surrogata e decidendo deliberatamente di fare della questione della surrogacy una prerogativa solo omosessuale nonostante riguardi anche molte, e forse più, coppie eterosessuali. 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Ma in nessuno è omologata a un genocidio o alla tortura. Dal punto di vista legale crea, anche più di prima, una categoria di persone (bambinu) di serie b: ovvero in quelle situazioni in cui la gestazione per altr è stata fatta in un paese estero e sono nate delle persone che vivono oggi nella nostra società, queste divengono di fatto figliu di criminali efferati. La ministra Roccella ha dichiarato che che dovremmo segnalare in procura i sospetti di figliu natu da gestazione per altr. Al di là del fatto che deontologicamente non sia possibile, e su questo si sono espressi anche l'ordine dei medici e l'associazione dei pediatri italiana, questo denota qual è l'intento chiaro e ovvio di questa mossa di legge, cioè la limitazione per le coppie omogenitoriali (in particolare quelle formate da due uomini) di poter mettere su famiglia, perché ovviamente sia all'impegat dell'anagrafe, sia allu medicu, il dubbio sorge quando la persona che stanno registrando o visitando sia nata all'estero, e soprattutto abbia due genitori maschi. Questo il reale intento politico e mediatico della nuova legge, e inoltre crea un aumento dello stigma nei confronti dei frutti della gpa.\r\n\r\nParallelamente ai diritti delle persone piccole, ci sono i diritti delle donne gestanti. Vediamo contrapporsi due tesi: da un lato la genitorialità sarebbe un diritto in tutela dell'autodeterminazione, dall'altro un'ulteriore mercificazione della donna o persona con utero, che nella maggior parte dei casi avviene su corpi di donne già povere e marginalizzate. Su questo, è necessario dire che il capitalismo non dovrebbe esistere, e che lo sfruttamento dei corpi, di tutti i corpi non dovrebbe esistere. 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Esistono, a questo proposito degli esempi interessanti, in cui la gpa avviene solo su base solidale, per esempio in Canada o a Cuba alle donne gestanti non vengono pagate che le spese mediche.\r\n\r\nCi occupiamo di sbrogliare questa matassa e forniamo numerosi spunti di riflessione a proposito di questo tema sull'informazione di radio blackout, al telefono con Alessandra, medica di 'Chi si cura di te?'\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/GPA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",[312],{"field":94,"matched_tokens":313,"snippet":309,"value":310},[70],{"best_field_score":103,"best_field_weight":222,"fields_matched":106,"num_tokens_dropped":46,"score":254,"tokens_matched":106,"typo_prefix_score":46},6685,{"collection_name":55,"first_q":70,"per_page":317,"q":70},6,8,{"facet_counts":320,"found":359,"hits":360,"out_of":818,"page":106,"request_params":819,"search_cutoff":35,"search_time_ms":324},[321,336],{"counts":322,"field_name":334,"sampled":35,"stats":335},[323,326,328,330,332],{"count":324,"highlighted":325,"value":325},11,"il colpo del strega",{"count":11,"highlighted":327,"value":327},"anarres",{"count":106,"highlighted":329,"value":329},"congiunzioni",{"count":106,"highlighted":331,"value":331},"stakka stakka",{"count":106,"highlighted":333,"value":333},"liberation front","podcastfilter",{"total_values":11},{"counts":337,"field_name":34,"sampled":35,"stats":357},[338,340,341,343,345,347,349,351,353,355],{"count":339,"highlighted":70,"value":70},9,{"count":11,"highlighted":12,"value":12},{"count":11,"highlighted":342,"value":342},"storie di donne",{"count":11,"highlighted":344,"value":344},"autodeterminazione",{"count":17,"highlighted":346,"value":346},"repressione",{"count":17,"highlighted":348,"value":348},"antifascismo",{"count":24,"highlighted":350,"value":350},"lunàdigas",{"count":24,"highlighted":352,"value":352},"riproduzione",{"count":24,"highlighted":354,"value":354},"elisabeth badinter",{"count":24,"highlighted":356,"value":356},"femminilizzazione del lavoro",{"total_values":358},139,21,[361,454,552,667,729,763],{"document":362,"highlight":402,"highlights":438,"text_match":449,"text_match_info":450},{"comment_count":46,"id":363,"is_sticky":46,"permalink":364,"podcastfilter":365,"post_author":366,"post_content":367,"post_date":368,"post_excerpt":52,"post_id":363,"post_modified":369,"post_thumbnail":370,"post_title":371,"post_type":372,"sort_by_date":373,"tag_links":374,"tags":389},"37501","http://radioblackout.org/podcast/i-podcast-de-il-colpo-della-strega-26sett2016/",[325],"dj","*** La presentazione del libro \"Maternità sovversive\" di Maria Llopis, a Torino nei prossimi giorni. 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Storia e geografia del medium espositivo\", di Luca Massidda, edito dalla Franco Angeli.\r\nNegli ultimi vent'anni il dispositivo dell'esposizione universale è tornato ad assumere una nuova centralità, a causa delle modificazioni dell'economia globale e della presenza massiccia e diffusa dei media. Mega eventi attraverso i quali il capitale si autorappresenta, si conferma e si giustifica, anche alla luce del fatto che i valori che le vecchie esposizioni universali mettevano in campo, non esistono più: l'allora nascente società di massa, l'autorappresentazione identitaria degli stati nazione, il modo di produzione industriale, la metropoli moderna, l'ideologia modernista, la giovane industria culturale.\r\nQual è dunque il ruolo di un expo in un sistema profondamente trasformato, globalizzato e di urbanità transnazionale? Quale il senso di un expo in un sistema capitalistico fortemente connotato dall'immaterialità e da una produzione che è sempre più produzione di bisogni?\r\nL'Expo 2015 si pone al centro di qualcosa che è chiamata \"crisi\", in nome della quale si impongono misure restrittive ai paesi deboli, ma che in realtà rappresenta una fase di profondo reengeneering del capitale, del rapporto capitale-lavoro, e del rapporto tra capitali e territori e la fine definitiva del modello di welfare invalso almeno nella nostra parte di mondo. C'è bisogno intanto di spacciatori di svaghi e di puntare se non sui consumi, dato l'impoverimento, perlomeno sull'implemento della coazione a consumare, che si presenta come l'unico modello possibile di esistenza individuale e generale. Ecco perchè, date tutte le trasformazioni storiche conosciute dal dispositivo espositivo in quanto in relazione alle modificazioni del sistema capitalistico, l'appeal spettacolare, l'atmosfera di grande orgia feticistica, non smette di aleggiare anche intorno ai lavori dell'expo milanese, trabocca dalle pagine del sito, in cui una donna giovane e mulatta, a pubblicizzare la transizione verso una società interculturale fondata sull'universale eguaglianza dei consumatori e delle consumatrici di tutto il mondo uniti.\r\n***\r\nExpo non è “solo” un cantiere di speculazioni e un banco di prova delle nuove riforme strutturali del lavoro (all'insegna del self-management, della gratuità e della flessibilità), ma si configura anche come spazio di produzione di discorso, di simboli, di miti e di pratiche che vanno ad alimentare un'idea di mondo nata nella notte dei tempi. Uno dei campi discorsivi e simbolici attorno a cui si costruisce l'Esposizione Universale del terzo millennio è appunto quello della femminilità come insieme di attributi salvifici e creativi della donna e quello della vita come terreno di sfida politica ed economica.\r\nUn “femminile” tanto negato e oppresso nello spazio del biologico e del riproduttivo, quanto sacralizzato in veste di principio materno, generativo e vitale. Questo mito non ha smesso di esistere nell'epoca della religione del denaro e anzi, negli ultimi quarantanni, ha avuto un ruolo preminente all'interno di quel passaggio storico in cui un nuovo paradigma economico ha tentato di recuperare la forza dirompente delle lotte femministe degli anni Settanta. 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Sebbene i due progetti abbiano consistenze diverse, sono entrambi accomunati dall’utilizzare le nostre identità e i nostri corpi in nome del profitto, e propongono la sussunzione delle nostre rivendicazioni e delle nostre lotte all’interno di un processo sociale e politico, sempre più escludente, maschile e razzista.\r\n***Abbiamo consigliato anche la lettura del testo \"Senza donne non c'è sovranità alimentare\", di Esther Vivas, che analizza l'impatto delle politiche agro-industriali sulle donne e il ruolo chiave che le donne contadine giocano nel nord come nel sud del mondo nella produzione e distribuzione del cibo. 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Funzione riproduttiva e \"istinto materno\", costruzione dei ruoli e dei generi, maternità e infanticidio, costruzione mediatica del mostro, il ruolo del mostro come autoassoluzione sociale...questi alcuni dei temi che abbiamo trattato.\r\nNaturalmente, la storia di Ragusa come le altre che offre la cronaca, non ci interessa per trattarla in sè, come caso ( giudiziario, psichiatrico, giornalistico), ma per l'analisi dei discorsi che essa solleva, come fatti culturali.\r\nQuale idea della maternità (e del femminile) sta alla base dei discorsi di media, magistrati, psicologi e psichiatri, del discorso della medicina e del discorso penale e del senso comune? Quale idea di donna e di madre è costruita culturalmente e socialmente? Come, quando, perchè e a cosa servono i \"mostri\"?\r\nL'idea di maternità e più in generale il genere è da sempre culturalmente e socialmente costruito in modo funzionale al sistema produttivo vigente. 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Tutt'oggi la spiegazione più diffusa per certi crimini è l'alibi del raptus, che rappresenta una grande auto-assoluzione sociale di massa, e che, come ogni determinismo biologico o psichiatrico assolve tutti perchè promette di trovare un'unica causa interna, individuale, privata (il capro espiatorio).\r\nSegnaliamo a questo proposito l'importazna del testo \"Moi, Pierre Riviere, ayant egorgé ma mère, ....) scoperto e pubblicato da Foucault e la sua equipe nel '73, e che si riferisce al caso di P.R, del 1836. Pierre Rivière è uno dei primi mostri, anche per i giornali, sul quale si pronunciano a distanza tutti i maggiori psichiatri dell'epoca. Mostro non solo per ciò che ha compiuto ma per il preciso memoriale ex post, scritto nel carcere.\r\n[...] Il fatto è che l'orribile è quotidiano. Nelle campagne era da sempre il destino di tutti, uno ne ride di un riso che si crederenbbe di un idiota, un altro lo dice tranquillamente; ed è lo stesso. Il destino di tutti. 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Un certificato medico, interinato dall'autorità prefettizia e controllato da una possibile ispezione giudiziaria, potrà rivelare degli stati potenzialmente pericolosi. Vince dunque, storicamente, la forma di controllo più molecolare, biopolitica e micro-diffusa, capace di essere introiettata più di altre forme di controllo.\r\nLa costruzione del mostro...\r\nDonna Haraway, Manifesto Cyborg, \"Nell'immaginario occidentale i mostri hanno sempre tracciato i confini della com,unità. 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In \"M, il mostro di Dusseldorf\", film tedesco del 1931 diretto da Fritz Lang, considerato uno dei capolavori dell'espressionismo tedesco, l'uso del fuoricampo risponde proprio alla scelta di enfatizzare la mostruosità del personaggio, la sua alterità che non può trovare spazio in uno spazio normale – il campo – ma deve essere situata altrove – il fuoricampo. Oggi, che si sono superate persino le profezie di Debord sulla società dello spettacolo, a furia di divorare immagini siamo diventati talmente ciechi che forse i fuoricampo non ce li possiamo più permettere. Sicuramente, non tanto il cinema, che c'è ancora chi lo fa bene ed è in grado di farlo, ma le immagini televisive il fuoricampo non sanno nemmeno che cosa sia. Non hanno l'etica del fuoricampo, del rappresentabile e dell'irrappresentabile...secondo la celebre formula di Godard che individuava nell'uso del carrello “una questione morale” (e quindi delle distanze da salvaguardare, del visibile e del mostrabile, della vicinanza pornografica e della lontananza rispettosa). Se sono giuste le distanze è giusto il film, secondo un'etica che rifiuta la spettacolarizzazione, diceva Serge Daney, indimenticabile critico e cinefilo dallo sguardo ostinato. Ancora sempre Daney, che scriveva di quanto fosse necessario passare dall'atto di mostrare con il dito all'arte di fissare con lo sguardo, prendendo a esempio due movimenti di macchina da presa, che più distanti non si può, rivolti entrambi verso la morte e la guerra, il primo, “modello di abiezione” realizzato da Pontecorvo in Kapò e l'altro da Mizoguchi in Ugetsu Monogatari, il quale sceglie uno sguardo che fa finta di non vedere nulla, che preferirebbe non aver visto nulla e per questo scivola lentamente con una panoramica di fianco alla morte, rischiando di lasciarla addirittura fuori campo. Di contro l'abiezione del carrello in avanti di Kapò, che procede e avanza senza timore e senza tremore verso la morte, spettacolarizzandola.\r\nPer riascoltare la puntata del 22 dicembre 2014:\r\nil colpo della strega_22dic2014_primaparte\r\nil colpo della strega_22dic2014_secondaparte\r\nil colpo della strega_22dic2014_terzaparte\r\n\r\nil colpo della strega_22dic2014_quartaparte\r\n\r\nPer riascoltare la puntata del 12 gennaio 2015:\r\n\r\nil colpo della strega_12genn2015_primaparte\r\n\r\nil colpo della strega_12genn2015_secondaparte","13 Gennaio 2015","2018-10-24 17:35:24","Madri e mostri: due puntate de Il colpo della strega dedicate al tema",1421155669,[563,564,565,566,567,568,569,570,571,59,177,572,573,574,382,575,576,577,578,579,580,581,582,583],"http://radioblackout.org/tag/cesare-lombroso/","http://radioblackout.org/tag/cinema/","http://radioblackout.org/tag/culturanatura/","http://radioblackout.org/tag/determinismo-biologico/","http://radioblackout.org/tag/donna-haraway/","http://radioblackout.org/tag/elisabeth-badinter/","http://radioblackout.org/tag/esclusione-sociale/","http://radioblackout.org/tag/femminile/","http://radioblackout.org/tag/funzione-riproduttiva/","http://radioblackout.org/tag/immaginario/","http://radioblackout.org/tag/istinto-materno/","http://radioblackout.org/tag/margareth-mead/","http://radioblackout.org/tag/michel-foucault/","http://radioblackout.org/tag/mitologia/","http://radioblackout.org/tag/mostro/","http://radioblackout.org/tag/mostruosita/","http://radioblackout.org/tag/potere-penale/","http://radioblackout.org/tag/psichiatria/","http://radioblackout.org/tag/psicoanalisi/","http://radioblackout.org/tag/riproduzione/","http://radioblackout.org/tag/storie-di-donne/",[585,586,587,588,589,354,590,591,592,65,185,593,594,595,70,596,597,598,599,600,601,602,352,342],"cesare lombroso","cinema","cultura/natura","determinismo biologico","donna haraway","esclusione sociale","femminile","funzione riproduttiva","immaginario","istinto materno","margareth mead","michel foucault","mitologia","mostro","mostruosità","potere penale","psichiatria","psicoanalisi",{"post_content":604,"tags":608},{"matched_tokens":605,"snippet":606,"value":607},[70],"suscitato, continuamo a parlare di \u003Cmark>maternità\u003C/mark> a partire dai recenti casi","DUE PUNTATE (22dic2014 - 12genn2015) INTERAMENTE DEDICATE AL TEMA CHE VI PROPONIAMO IN UN UNICO SPECIALE APPROFONDIMENTO.\r\nVisto il grande interesse suscitato, continuamo a parlare di \u003Cmark>maternità\u003C/mark> a partire dai recenti casi di madri accusate di aver ucciso il proprio figlio. 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Ma ha il \"vantaggio\" supplementare di poter agire prima che un atto delittuoso sia commesso, prima ancora che una sentenza di interdizione sia emessa come in linea di massima era richiesto nel caso della follia prima della legge del '38. Un certificato medico, interinato dall'autorità prefettizia e controllato da una possibile ispezione giudiziaria, potrà rivelare degli stati potenzialmente pericolosi. Vince dunque, storicamente, la forma di controllo più molecolare, biopolitica e micro-diffusa, capace di essere introiettata più di altre forme di controllo.\r\nLa costruzione del mostro...\r\nDonna Haraway, Manifesto Cyborg, \"Nell'immaginario occidentale i mostri hanno sempre tracciato i confini della com,unità. 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Non hanno l'etica del fuoricampo, del rappresentabile e dell'irrappresentabile...secondo la celebre formula di Godard che individuava nell'uso del carrello “una questione morale” (e quindi delle distanze da salvaguardare, del visibile e del mostrabile, della vicinanza pornografica e della lontananza rispettosa). Se sono giuste le distanze è giusto il film, secondo un'etica che rifiuta la spettacolarizzazione, diceva Serge Daney, indimenticabile critico e cinefilo dallo sguardo ostinato. Ancora sempre Daney, che scriveva di quanto fosse necessario passare dall'atto di mostrare con il dito all'arte di fissare con lo sguardo, prendendo a esempio due movimenti di macchina da presa, che più distanti non si può, rivolti entrambi verso la morte e la guerra, il primo, “modello di abiezione” realizzato da Pontecorvo in Kapò e l'altro da Mizoguchi in Ugetsu Monogatari, il quale sceglie uno sguardo che fa finta di non vedere nulla, che preferirebbe non aver visto nulla e per questo scivola lentamente con una panoramica di fianco alla morte, rischiando di lasciarla addirittura fuori campo. Di contro l'abiezione del carrello in avanti di Kapò, che procede e avanza senza timore e senza tremore verso la morte, spettacolarizzandola.\r\nPer riascoltare la puntata del 22 dicembre 2014:\r\nil colpo della strega_22dic2014_primaparte\r\nil colpo della strega_22dic2014_secondaparte\r\nil colpo della strega_22dic2014_terzaparte\r\n\r\nil colpo della strega_22dic2014_quartaparte\r\n\r\nPer riascoltare la puntata del 12 gennaio 2015:\r\n\r\nil colpo della strega_12genn2015_primaparte\r\n\r\nil colpo della strega_12genn2015_secondaparte",[609,611,613,615,617,619,621,623,625,627,629,631,633,635,637,639,641,643,645,647,649,651,653,655],{"matched_tokens":610,"snippet":585,"value":585},[],{"matched_tokens":612,"snippet":586,"value":586},[],{"matched_tokens":614,"snippet":587,"value":587},[],{"matched_tokens":616,"snippet":588,"value":588},[],{"matched_tokens":618,"snippet":589,"value":589},[],{"matched_tokens":620,"snippet":354,"value":354},[],{"matched_tokens":622,"snippet":590,"value":590},[],{"matched_tokens":624,"snippet":591,"value":591},[],{"matched_tokens":626,"snippet":592,"value":592},[],{"matched_tokens":628,"snippet":65,"value":65},[],{"matched_tokens":630,"snippet":185,"value":185},[],{"matched_tokens":632,"snippet":593,"value":593},[],{"matched_tokens":634,"snippet":594,"value":594},[],{"matched_tokens":636,"snippet":595,"value":595},[],{"matched_tokens":638,"snippet":424,"value":424},[70],{"matched_tokens":640,"snippet":596,"value":596},[],{"matched_tokens":642,"snippet":597,"value":597},[],{"matched_tokens":644,"snippet":598,"value":598},[],{"matched_tokens":646,"snippet":599,"value":599},[],{"matched_tokens":648,"snippet":600,"value":600},[],{"matched_tokens":650,"snippet":601,"value":601},[],{"matched_tokens":652,"snippet":602,"value":602},[],{"matched_tokens":654,"snippet":352,"value":352},[],{"matched_tokens":656,"snippet":342,"value":342},[],[658,664],{"field":34,"indices":659,"matched_tokens":660,"snippets":662,"values":663},[222],[661],[70],[424],[424],{"field":94,"matched_tokens":665,"snippet":606,"value":607},[70],{"best_field_score":451,"best_field_weight":452,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":46,"score":453,"tokens_matched":106,"typo_prefix_score":46},{"document":668,"highlight":691,"highlights":719,"text_match":449,"text_match_info":728},{"comment_count":46,"id":669,"is_sticky":46,"permalink":670,"podcastfilter":671,"post_author":366,"post_content":672,"post_date":673,"post_excerpt":52,"post_id":669,"post_modified":674,"post_thumbnail":462,"post_title":675,"post_type":372,"sort_by_date":676,"tag_links":677,"tags":684},"26611","http://radioblackout.org/podcast/i-podcast-de-il-colpo-della-strega-1dicembre2014/",[325],"Maternità e lavoro.\r\nUna breve rassegna stampa di alcuni articoli usciti nelle scorse settimane che hanno stimolato una serie di riflessioni e di ragionamenti sul tema.\r\nIl primo riguarda l'annuncio di Facebook e Apple che hanno deciso di offrire alle loro dipendenti la possibilità di congelare i propri ovuli per permettere loro di far carriera. Cosa significa pretendere di fare figli a 50 anni? Di voler essere madri a tutti i costi? Quanto e quando la maternità è una scelta libera e consapevole e non un bisogno/desiderio indotto? La realizzazione di una donna passa per forza attraverso l'essere madre? Quanto è stigmatizzata la scelta di non fare figli? E quanto dolorosa e inaccettabile l'opzione di non poterne avere?\r\nL'altro articolo presenta la maternità come un master che agevolerebbe le donne nel farsi strada nel mondo del lavoro e nel gestire il proprio ruolo di leader. La maternità sarebbe una sorta di palestra di leadership al punto che le presunte \"supercapacità materne\" potrebbero essere usate anche al di fuori del contesto privato/famigliare. 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Perché è di questo che si tratta, di orientare i desideri in direzione della ri-produzione biologica e sociale, economica e politica. Non sprecare in giro i tuoi gameti, non indugiare in rapporti non eterosessuali, la sopravvivenza della nazione conta su di te! 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