","Attacco al presidio di San Didero","post",1644329153,[61,62,63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/assemblea-popolare-no-tav/","http://radioblackout.org/tag/compensazioni-tav/","http://radioblackout.org/tag/incendio-doloso-al-presidio-di-san-didero/","http://radioblackout.org/tag/mauceri/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/presidio-san-didero/",[68,32,34,22,15,69],"assemblea popolare no tav","presidio san didero",{"post_content":71,"tags":76},{"matched_tokens":72,"snippet":74,"value":75},[73],"Mauceri","commissario per la tratta italiana \u003Cmark>Mauceri\u003C/mark> mette sul piatto dei sindaci","Nella notte tra domenica e lunedì è andato a fuoco il punto informativo di San Didero. É il secondo attacco nel giro di poche settimane, dopo l’incendio che ha parzialmente distrutto un tendone.\r\nIl presidio si trova a pochi metri dal cantiere/fortino allestito un anno fa sui terreni destinati ad ospitare il il nuovo autoporto della A32, destinato a sostituire quello di Susa, perché in quell’area dovrebbe aprirsi uno dei cantieri del Tav.\r\nIl presidio di San Didero viene attaccato perché è luogo di lotta, socialità ed autorganizzazione del movimento.\r\nIeri pomeriggio c’è stata un’assemblea, in cui è stata affermata la volontà di ricostruire al più presto punto informativo e l’area coperta presidio distrutti dal fuoco.\r\nIl prossimo venerdì 11 si terrà al Polivalente di Bussoleno un’assemblea popolare No Tav, per fare il punto sulla situazione ed affrontare le prossime sfide. I media in questi giorni hanno annunciato la volontà governativa di accelerare i lavori, il commissario per la tratta italiana \u003Cmark>Mauceri\u003C/mark> mette sul piatto dei sindaci una manciata di quattrini per le opere di “compensazione”, mentre la messa in sicurezza del territorio, spazzato da alluvioni, frane e incendi non è nell’agenda governativa. Un’agenda in cui conta solo il profitto per le aziende del cemento e del tondino e la nascita di un corridoio di transito per merci e armi, in sintonia con la sempre più esplicita vocazione del capoluogo a divenire polo produttivo e di ricerca nel settore armiero.\r\nNe abbiamo parlato con Nicoletta Dosio\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/02/2022-02-08-dosio-no-tav.mp3\"][/audio]",[77,79,81,83,86,88],{"matched_tokens":78,"snippet":68},[],{"matched_tokens":80,"snippet":32},[],{"matched_tokens":82,"snippet":34},[],{"matched_tokens":84,"snippet":85},[22],"\u003Cmark>mauceri\u003C/mark>",{"matched_tokens":87,"snippet":15},[],{"matched_tokens":89,"snippet":69},[],[91,97],{"field":35,"indices":92,"matched_tokens":94,"snippets":96},[93],3,[95],[22],[85],{"field":98,"matched_tokens":99,"snippet":74,"value":75},"post_content",[73],578730123365712000,{"best_field_score":102,"best_field_weight":103,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":104,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":106,"highlight":132,"highlights":137,"text_match":140,"text_match_info":141},{"cat_link":107,"category":108,"comment_count":47,"id":109,"is_sticky":47,"permalink":110,"post_author":50,"post_content":111,"post_date":112,"post_excerpt":53,"post_id":109,"post_modified":113,"post_thumbnail":114,"post_thumbnail_html":115,"post_title":116,"post_type":58,"sort_by_date":117,"tag_links":118,"tags":125},[44],[46],"72331","http://radioblackout.org/2021/12/8-dicembre-2021-marcia-borgone-san-didero/","Nell’anniversario della marcia da Susa a Venaus, che nel 2005, segnò il punto culminante di tre giornate di insurrezione, che bloccarono la Val Susa, dopo lo sgombero violento della Libera Repubblica di Venaus, i No Tav tornano in piazza.\r\nL’appuntamento è alle 13 da Borgone, dove il sindaco vuole distruggere il presidio No Tav. La manifestazione si concluderà al presidio di San Didero, di fronte al fortino militarizzato sorto nei terreni destinati ad ospitare il nuovo autoporto, che prenderà il posto di quello di Susa, dove è previsto un cantiere per la Torino Lyon.\r\nQualcosa si muove anche sul fronte della tratta nazionale, per la quale è stato nominato un commissario straordinario, Calogero Mauceri, che affiancherà Telt nelle trattative con i comuni interessati, ma è pronto ad avvalersi dei poteri che gli consentono di oltrepassarli.\r\nL’attacco al movimento di lotta si amplia e si estende, mentre contunuano i processi e le condanne. I No Tav non si arrendono e moltiplicano le iniziative di informazione e lotta.\r\nMercoledì 8 dicembre ore 13 appuntamento al piazzale delle scuole di Borgone.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Nicoletta Dosio\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/2021-12-07-8-dic-dosio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","7 Dicembre 2021","2021-12-07 14:38:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/no-tav-venaus-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/no-tav-venaus-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/no-tav-venaus-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/no-tav-venaus-1024x512.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/no-tav-venaus-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/no-tav-venaus-1536x768.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/12/no-tav-venaus.jpg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","8 dicembre 2021. 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E una in Italia nel 2017, probabilmente per colpa di una puntura autoctona e del mancato riconoscimento del contagio.\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con C. Alessandro Mauceri, che si occupa spesso di migrazioni e che ha pubblicato un interessante articolo su \"La voce di New York\", dove, rispolverando quella direttiva, si individuano gli sventurati che sperano in una vita degna di essere vissuta altrove da un luogo che non può più offrire nulla: \"sfollati\" li definisce l'Europa stessa che crea Lager per loro, ma lontano dagli occhi di quelli la cui sensibilità non viene distratta dai titoli di \"Libero\". E gli sfollati devono essere aiutati in ogni modo, da sempre, lo dice l'Europa stessa, perché le \"persone\" (questa è la vera definizione di queste genti in cammino) che arrivano sui barconi in Italia, non dovrebbero essere rinchiusi in centri di prima accoglienza, ma, una volta identificati, dovrebbero essere lasciati liberi di circolare, lavorare e studiare non solo in Italia o in Grecia o in Spagna, ma in tutti i paesi dell’UE: «Finché dura la protezione temporanea, gli Stati membri cooperano tra loro per il trasferimento della residenza delle persone che godono della protezione temporanea da uno Stato membro all’altro, a condizione che le persone interessate abbiano espresso il loro consenso a tale trasferimento».\r\n\r\n \r\n\r\nUnknown","9 Settembre 2017","2017-09-11 15:40:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/razzisti_di_carta-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"286\" height=\"176\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/razzisti_di_carta.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Emigrare avvolti da sciami di zanzare: sfollati o untori?",1504987698,[159,160,161,162],"http://radioblackout.org/tag/epidemie/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/sfollati/","http://radioblackout.org/tag/zanzare/",[26,164,165,20],"migranti","sfollati",{"post_content":167},{"matched_tokens":168,"snippet":169,"value":170},[73],"abbiamo parlato con C. 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Ma l'idea che ormai si sia superata la soglia di irreversibilità è posta in dubbio non solo dal neopresidente della grande potenza, basti pensare al fatto che i combustibili fossili ricevono più aiuti dall'Ue di quanti ne ricevano le fonti energetiche alternative; sta di fatto che l'aumento della temperatura ci sarà, il dubbio è solo di quanti gradi sarà e entro quando causerà danni irreversibili; il vertice ha rigirato il lemma \"irreversibilità\", attribuendolo alla spinta ad allontanarsi dai combustibili fossili. Operatività e impatto economico erano i due aspetti previsti per le analisi degli incontri della settimana di Marrakech, ma comunque sarebbe difficile riuscire a individuarli perché i risultati di eventuali riduzioni di emissioni si possono cominciare ad apprezzare solo dopo almeno una quindicina di anni; e invece i singoli stati (per esempio l'India può continuare a inquinare fino al 2028) non sono chiamati a intervenire nell'immediato.\r\n\r\nLa soglia è già stata superata: l'obiettivo di portare il riscaldamento a un solo grado e mezzo non potrà mai essere raggiunto. A questo si aggiunge la scarsa volontà politica di intervenire in generale e nuovi trasporti di derrate in paesi che si affacciano timidamente, in Africa per esempio, a un maggiore consumo; nessuno ha parlato poi delle esposizioni in termini economici dei singoli stati per la tutela dell'ambiente, di questo non si è affatto parlato, come nemmeno del sostegno che i paesi più ricchi avrebbero dovuto dare a quelli in via di sviluppo in base agli accordi di Parigi; l'unica conclusione ufficiale proveniente dagli incontri è stata: \"Chiediamo il più alto impegno politico per combattere contro il cambiamento climatico come questione di urgente priorità\". Un po' pochino...\r\n\r\nNe abbiamo parlato con C. Alessandro Mauceri, anche entrando più nello specifico delle ripercussioni del cambiamento climatico sulle risorse idriche, che è immaginabile come cartina al tornasole per capire più evidentemente cosa può avvenire e quali siano già gli sviluppi geopolitici:\r\n\r\ncop22","19 Novembre 2016","2016-11-24 11:34:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/marrakech_cop22-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"121\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/marrakech_cop22-300x121.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/marrakech_cop22-300x121.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/marrakech_cop22.jpg 767w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Cop22: scarsa volontà politica e irreversibilità nel cambiamento climatico",1479554803,[],[],{"post_content":191},{"matched_tokens":192,"snippet":193,"value":194},[73],"abbiamo parlato con C. 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Alessandro Mauceri, che abbiamo interpellato per percorrere insieme il periplo del mondo alla scoperta dei disastri in corso a causa dei cambiamenti climatici.\r\nIl World Economic Forum, svoltosi a gennaio scorso, ha indicato la mancanza d’acqua come uno dei tre maggiori rischi e causa di danni alle persone e alle economie nel prossimo decennio (insieme ai cambiamenti climatici e alle migrazione di massa). E in alcune aree del pianeta, come, ad esempio in Siria, questi tre fenomeni si stanno verificando contemporaneamente: infatti l'argomento migrazione è quello più dibattuto al mondo in questo periodo, ma le cause ambientali stanno producendo più flussi migratori di quelle belliche… e sicuramente questi migranti saranno rubricati tra quelli da respingere in quanto la loro etichetta elettorale è di \"migranti economici\". Respinti in un paesaggio di distruzione di guerra senza che ci sia una guerra.\r\nQuest'anno El Niño è stato collegato alle peggiori inondazioni degli ultimi 50 anni in Paraguay, Argentina, Uruguay e Brasile che hanno costretto più di 150.000 persone a fuggire dalle loro case. Persino negli Stati Uniti, 13 persone sono morte nello stato americano del Missouri a causa di fiumi in piena; carestie ed epidemie in tutto il mondo e specialmente in paesi già segnati dalla guerra civile come Siria, Sud Sudan e Yemen. Si stima che la scarsità di cibo raggiungerà il suo picco in Sud Africa proprio quest'anno. In Malawi il presidente Mutharika ha dichiarato lo stato di catastrofe naturale a causa della terribile siccità che si protrae da oltre un anno.In Etiopia quest’anno 10,2 milioni di persone necessiteranno di assistenza umanitaria, per un costo complessivo di 1,4 miliardi di dollari.\r\nIl problema peggiore è la mancanza dell'acqua potabile. L'acqua esiste copiosa, ma in Cina per esempio l'80 per cento non è potabile: inquinata nel sottosuolo; nel mondo circa 500 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile per tutto l’anno; entro il 2040 saranno 33 i paesi che si troveranno ad affrontare una situazione di elevato stress idrico; di questi quattordici si trovano in Medio Oriente; per produrre 1 kg di carne di manzo sono necessari oltre 15.000 litri d’acqua (quasi tutti utilizzati per irrigare le colture che servono per alimentare il bestiame) e negli ultimi decenni l'alimentazione è mutata, aumentando enormemente il consumo di carne. Ma anche l'acqua degli oceani e le correnti mediterranee subiscono eutrofizzazione e quindi soffocano la vita contenuta: sono state rilevate morie di pesci un po' dovunque nel mondo, tonnellate di sardine trovate morte nelle acque cilene a marzo, e di aringhe in quelle norvegesi a gennaio, per esempio.\r\nIn India le temperature elevate hanno causato centinaia di vittime: in questi giorni il record di 51° celsius. Sono almeno trecento le persone morte in India nelle ultime settimane a causa del caldo; durante manifestazioni migliaia di persone hanno attaccato e sabotato un impianto di rifornimento idrico che fornisce l’acqua a Delhi. Nel paese la grave siccità ha decimato le coltivazioni e lasciato almeno 330 milioni di indiani senza sufficiente acqua. Alla mutazione ambientale si sommano la mancanza di pianificazione del governo, la privatizzazione aziendale, e l'enorme quantità di rifiuti industriali e umani (oltre all'incidenza del livello di corruzione dilagante). Una situazione che secondo molti è destinata a peggiorare non solo a causa delle condizioni climatiche ma anche a causa dell’aumento della popolazione (si prevede un aumento a 1,6 miliardi entro il 2050). La scarsità idrica globale è destinata a diventare, nel prossimo futuro, uno dei temi caldi del conflitto politico nazionale. Non bisogna dimenticare che l’India, sebbene sia uno dei paesi con la maggiore responsabilità per l’aumento delle temperature a livello globale non ha ratificato gli accordi del COP21 sottoscritti a Novembre 2015. Ma nessuno in realtà ha realmente ratificato quegli accordi, nonostante il tanto sbandierato successo dell'incontro, che ha bruciato e continua a bruciare denaro inutilmente in incontri asfittici che accompagneranno la melina degli stati per nulla intenzionati a diminuire le emissioni fino al Cop22 marocchino di novembre prossimo…\r\nAlessandro scrive su molte riviste on line come Notizie geopolitiche, Dazebao, Frontierenews… ascoltate questa interessante chiacchierata con lui:\r\nMauceri","21 Maggio 2016","2016-05-23 12:36:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/cambiamenti-climatici-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/cambiamenti-climatici-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/cambiamenti-climatici-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/cambiamenti-climatici.jpg 480w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Siccità globale: effetti, cause e responsabilità",1463848097,[213,214,215,216,217,218,219],"http://radioblackout.org/tag/acqua-potabile/","http://radioblackout.org/tag/cambiamento-climatico/","http://radioblackout.org/tag/cop21/","http://radioblackout.org/tag/el-nino/","http://radioblackout.org/tag/flussi-migratori/","http://radioblackout.org/tag/siccita/","http://radioblackout.org/tag/trivelle/",[30,221,18,28,222,223,24],"cambiamento climatico","flussi migratori","siccità",{"post_content":225},{"matched_tokens":226,"snippet":227,"value":228},[73],"validi analisti c'è C. Alessandro \u003Cmark>Mauceri\u003C/mark>, che abbiamo interpellato per percorrere","Comincia a essere abbondante la letteratura sul web relativa alla spaventosa siccità indotta dal Niño, tra i meglio informati e validi analisti c'è C. Alessandro \u003Cmark>Mauceri\u003C/mark>, che abbiamo interpellato per percorrere insieme il periplo del mondo alla scoperta dei disastri in corso a causa dei cambiamenti climatici.\r\nIl World Economic Forum, svoltosi a gennaio scorso, ha indicato la mancanza d’acqua come uno dei tre maggiori rischi e causa di danni alle persone e alle economie nel prossimo decennio (insieme ai cambiamenti climatici e alle migrazione di massa). E in alcune aree del pianeta, come, ad esempio in Siria, questi tre fenomeni si stanno verificando contemporaneamente: infatti l'argomento migrazione è quello più dibattuto al mondo in questo periodo, ma le cause ambientali stanno producendo più flussi migratori di quelle belliche… e sicuramente questi migranti saranno rubricati tra quelli da respingere in quanto la loro etichetta elettorale è di \"migranti economici\". Respinti in un paesaggio di distruzione di guerra senza che ci sia una guerra.\r\nQuest'anno El Niño è stato collegato alle peggiori inondazioni degli ultimi 50 anni in Paraguay, Argentina, Uruguay e Brasile che hanno costretto più di 150.000 persone a fuggire dalle loro case. Persino negli Stati Uniti, 13 persone sono morte nello stato americano del Missouri a causa di fiumi in piena; carestie ed epidemie in tutto il mondo e specialmente in paesi già segnati dalla guerra civile come Siria, Sud Sudan e Yemen. Si stima che la scarsità di cibo raggiungerà il suo picco in Sud Africa proprio quest'anno. In Malawi il presidente Mutharika ha dichiarato lo stato di catastrofe naturale a causa della terribile siccità che si protrae da oltre un anno.In Etiopia quest’anno 10,2 milioni di persone necessiteranno di assistenza umanitaria, per un costo complessivo di 1,4 miliardi di dollari.\r\nIl problema peggiore è la mancanza dell'acqua potabile. L'acqua esiste copiosa, ma in Cina per esempio l'80 per cento non è potabile: inquinata nel sottosuolo; nel mondo circa 500 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile per tutto l’anno; entro il 2040 saranno 33 i paesi che si troveranno ad affrontare una situazione di elevato stress idrico; di questi quattordici si trovano in Medio Oriente; per produrre 1 kg di carne di manzo sono necessari oltre 15.000 litri d’acqua (quasi tutti utilizzati per irrigare le colture che servono per alimentare il bestiame) e negli ultimi decenni l'alimentazione è mutata, aumentando enormemente il consumo di carne. Ma anche l'acqua degli oceani e le correnti mediterranee subiscono eutrofizzazione e quindi soffocano la vita contenuta: sono state rilevate morie di pesci un po' dovunque nel mondo, tonnellate di sardine trovate morte nelle acque cilene a marzo, e di aringhe in quelle norvegesi a gennaio, per esempio.\r\nIn India le temperature elevate hanno causato centinaia di vittime: in questi giorni il record di 51° celsius. Sono almeno trecento le persone morte in India nelle ultime settimane a causa del caldo; durante manifestazioni migliaia di persone hanno attaccato e sabotato un impianto di rifornimento idrico che fornisce l’acqua a Delhi. Nel paese la grave siccità ha decimato le coltivazioni e lasciato almeno 330 milioni di indiani senza sufficiente acqua. Alla mutazione ambientale si sommano la mancanza di pianificazione del governo, la privatizzazione aziendale, e l'enorme quantità di rifiuti industriali e umani (oltre all'incidenza del livello di corruzione dilagante). Una situazione che secondo molti è destinata a peggiorare non solo a causa delle condizioni climatiche ma anche a causa dell’aumento della popolazione (si prevede un aumento a 1,6 miliardi entro il 2050). La scarsità idrica globale è destinata a diventare, nel prossimo futuro, uno dei temi caldi del conflitto politico nazionale. Non bisogna dimenticare che l’India, sebbene sia uno dei paesi con la maggiore responsabilità per l’aumento delle temperature a livello globale non ha ratificato gli accordi del COP21 sottoscritti a Novembre 2015. Ma nessuno in realtà ha realmente ratificato quegli accordi, nonostante il tanto sbandierato successo dell'incontro, che ha bruciato e continua a bruciare denaro inutilmente in incontri asfittici che accompagneranno la melina degli stati per nulla intenzionati a diminuire le emissioni fino al Cop22 marocchino di novembre prossimo…\r\nAlessandro scrive su molte riviste on line come Notizie geopolitiche, Dazebao, Frontierenews… ascoltate questa interessante chiacchierata con lui:\r\n\u003Cmark>Mauceri\u003C/mark>",[230],{"field":98,"matched_tokens":231,"snippet":227,"value":228},[73],{"best_field_score":142,"best_field_weight":143,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":144,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},6646,{"collection_name":58,"first_q":22,"per_page":235,"q":22},6,{"facet_counts":237,"found":14,"hits":256,"out_of":307,"page":17,"request_params":308,"search_cutoff":36,"search_time_ms":17},[238,244],{"counts":239,"field_name":242,"sampled":36,"stats":243},[240],{"count":14,"highlighted":241,"value":241},"liberation front","podcastfilter",{"total_values":17},{"counts":245,"field_name":35,"sampled":36,"stats":255},[246,248,250,252,254],{"count":17,"highlighted":247,"value":247},"acqua",{"count":17,"highlighted":249,"value":249},"guerre",{"count":17,"highlighted":251,"value":251},"inquinamento",{"count":17,"highlighted":253,"value":253},"sfruttamento animale",{"count":17,"highlighted":221,"value":221},{"total_values":39},[257,281],{"document":258,"highlight":272,"highlights":277,"text_match":140,"text_match_info":280},{"comment_count":47,"id":259,"is_sticky":47,"permalink":260,"podcastfilter":261,"post_author":262,"post_content":263,"post_date":264,"post_excerpt":53,"post_id":259,"post_modified":265,"post_thumbnail":266,"post_title":267,"post_type":268,"sort_by_date":269,"tag_links":270,"tags":271},"53843","http://radioblackout.org/podcast/bambini-scomparsi/",[241],"liberationfront","Tra i problemi relativi alle migrazioni forse uno di quelli meno conosciuti riguarda la sparizione di tantissimi bambini che arrivano in Italia. Molti ragazzi che affrontano il lunghissimo viaggio carichi di speranze vengono puntualmente traditi dall'accoglienza che la Fortezza Europa gli riserva, infatti i diritti (allo studio, alla salute, ecc) che dovrebbero essere assicurati nei centri per minori non accompagnati spesso sono negati o insoddisfacenti per chi ambisce a un futuro migliore. Tanti giovani scelgono perciò la fuga e di molti di questi se ne perde completamente traccia, fino al raggiungimento della maggiore età in cui vengono cancellati dalle liste dei minori scomparsi. Questo gap ha alterato considerevolmente i numeri riguardanti questo fenomeno sottolineando l'incapacità istituzionale di affrontare il problema: mancano assolutamente attività di prevenzione e di ricerca, oltre a reali possibilità di inserimento per i minori stranieri nella nostra società. Tantissimi ragazzi evasi dal percorso istituzionale d'accoglienza diventano \"invisibili\" e trovano nella malavita organizzata la sola possibilità per sopravvivere e ripagare i debiti conseguiti per il viaggio verso l'Europa. Caporalato, spaccio di droga e prostituzione sono spesso le sole alternative possibili per questi ragazzi che hanno rinunciato a qualsivoglia status legale. Per molti i tempi biblici di inserimento dai centri d'accoglienza al mondo del lavoro non combaciano con la fretta di estinguere i debiti conseguiti nei paesi d'origine. Questo mercato nero di esseri umani ha fatto sì che direttamente nei paesi di \"smercio\" dei migranti come Libia ed Egitto i trafficanti possano già indirizzare e vendere i ragazzi ancor prima dello sbarco in Italia, se non proprio farli a pezzi e venderne gli organi, mercato in grandissima espansione che si inserisce nel contesto di classe in cui i ricchi possono rubare tutto ai poveri, dalle risorse naturali fino agli organi interni.\r\nNe parliamo con Alessandro Mauceri scrittore e promotore della Kiwanis I-Day giornata degli irreperibili\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/bambini-scomparsi.mp3\"][/audio]","29 Aprile 2019","2019-04-29 14:53:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/raul-najera-354133-unsplash-200x110.jpg","bambini scomparsi","podcast",1556549627,[],[],{"post_content":273},{"matched_tokens":274,"snippet":275,"value":276},[73],"interni.\r\nNe parliamo con Alessandro \u003Cmark>Mauceri\u003C/mark> scrittore e promotore della Kiwanis","Tra i problemi relativi alle migrazioni forse uno di quelli meno conosciuti riguarda la sparizione di tantissimi bambini che arrivano in Italia. 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All’alba di una crisi idrica globale, che già attanaglia comunità rurali e diverse metropoli, siamo andati alla ricerca delle cause di un problema che mina il fondamento della vita terrestre e acquatica così come la conosciamo, nonostante il fatto che di acqua dolce ce ne sarebbe abbondantemente per tutti.\r\n\r\nNel primo audio Alessandro Mauceri (autore del libro “Guerra all’Acqua”) ci illustra quali ripercussioni lo sfruttamento e il controllo delle risorse hanno sulla popolazione mondiale.\r\n\r\nGli stravolgimenti climatici, l’accaparramento delle terre e delle sorgenti da parte di grandi gruppi finanziari e multinazionali, lo sfruttamento legato all’agricoltura intensiva e l’allevamento, l’inquinamento delle falde, dei fiumi e infine dei mari comportano vere e proprie catastrofi nei territori dove avvengono. Infatti sempre più persone vengono private delle risorse minime per sopravvivere e sono costrette a migrare, ammassarsi negli slum delle metropoli o a cambiare continente. Ciò ha forti ripercussioni, sia in termini sanitari, ma sopratutto politici: moltissimi dei conflitti che oggi infiammano il mondo sono causati dal contenzioso sulle risorse naturali. Probabilmente l’acqua sarà la miccia di tutte le future guerre.\r\n\r\nNel secondo estratto analizziamo gli effetti che l’attività umana ha su tutto il vivente.\r\n\r\nTra i ghiacci del polo nord si accumulano sostanze tossiche e microplastiche che viaggiano per chilometri prima di sedimentarsi tra le calotte gelate dell’Artico e vengono poi re-introdotte attraverso la catena alimentare. Lo scioglimento dei ghiacciai è un problema per gli esseri viventi che vivono in quelle zone, ma un’opportunità per gli stati che vedono una zona nuova da sfruttare, sia a livello estrattivo che commerciale.\r\n\r\nAnche i fiumi sono fortemente minacciati: da sempre usati da discarica per tutte le attività industriali, raccolgono tutti i pesticidi, veleni, farmaci e scarti che colpiscono la fauna e la flora fluviale, ma anche l’acqua potabile degli acquedotti insufficientemente depurata. Oltretutto gli sbarramenti, le deviazioni e le dighe costituiscono una seria minaccia per la sopravvivenza di questi ecosistemi.\r\n\r\nInfine i mari, che più di tutti soffrono il cambiamento climatico dovuto al gas serra. Nei mari e negli oceani si regista un aumento delle temperature e dell’acidità delle acque, fattori che determinano una riduzione delle specie esistenti, se non vere e e proprie migrazioni di pesci tropicali in acque un tempo più fredde come quelle del Mediterraneo. L’innalzamento delle temperature è anche causa di cambiamenti atmosferici radicali che si ripercuotono in siccità o alluvioni.\r\n\r\nMolte delle crisi e delle catastrofi che segnano il nostro tempo sono gli effetti dello sfruttamento idrico. 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