","SANITARI PER GAZA","post",1738601413,[65,66,67,68,69],"http://radioblackout.org/tag/gaza/","http://radioblackout.org/tag/hussam-abu-safyia/","http://radioblackout.org/tag/medici/","http://radioblackout.org/tag/sanitari/","http://radioblackout.org/tag/sanitari-per-gaza/",[20,71,72,73,74],"Hussam Abu Safyia","medici","sanitari","Sanitari per Gaza",{"post_content":76,"tags":80},{"matched_tokens":77,"snippet":78,"value":79},[72],"per chiedere la liberazione dei \u003Cmark>medici\u003C/mark> palestinesi detenuti dallo stato di","La rete \"Sanitari per Gaza\" ha indetto per sabato scorso a Roma una manifestazione nazionale per chiedere la liberazione dei \u003Cmark>medici\u003C/mark> palestinesi detenuti dallo stato di Israele, un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza e nei territori palestinesi occupati e corridoi umanitari sicuri . Sanitari per Gaza fanno parte di una rete internazionale di operatori sanitari partita dalla Palestina e che ha poi coinvolto tutti i Paesi del mondo, tra cui l’Italia per dare solidarietà ai loro colleghi e ai tanti palestinesi a cui viene negato il diritto a curarsi in sicurezza , per denunciare i bombardamenti e le pericolose condizioni di lavoro all’interno delle strutture sanitarie.Denunciano la sistematica distruzione delle strutture sanitarie , il bombardamento sistematico degli ospedali a Gaza ,il blocco degli aiuti sanitari ,il rapimento e le torture di \u003Cmark>medici\u003C/mark> palestinesi .La rete sostiene congiuntamente a BDS Italia, una campagna di boicottaggio della multinazionale farmaceutica israeliana TEVA, specializzata nella produzione di farmaci generici ampiamente presenti anche in Italia, per le sue aperte complicità con le pratiche oppressive e di genocidio dello stato di Israele.\r\n\r\nNe parliamo con Giulia Rossi di \"Sanitari per Gaza\"\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/INFO-03022025-SANITARI-PER-GAZA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nhttps://www.instagram.com/sanitari.per.gaza/",[81,83,85,88,90],{"matched_tokens":82,"snippet":20},[],{"matched_tokens":84,"snippet":71},[],{"matched_tokens":86,"snippet":87},[72],"\u003Cmark>medici\u003C/mark>",{"matched_tokens":89,"snippet":73},[],{"matched_tokens":91,"snippet":74},[],[93,99],{"field":39,"indices":94,"matched_tokens":96,"snippets":98},[95],2,[97],[72],[87],{"field":100,"matched_tokens":101,"snippet":78,"value":79},"post_content",[72],578730123365712000,{"best_field_score":104,"best_field_weight":105,"fields_matched":95,"num_tokens_dropped":51,"score":106,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":51},"1108091339008",13,"578730123365711978",1,{"document":109,"highlight":132,"highlights":148,"text_match":102,"text_match_info":157},{"cat_link":110,"category":111,"comment_count":51,"id":112,"is_sticky":51,"permalink":113,"post_author":54,"post_content":114,"post_date":115,"post_excerpt":116,"post_id":112,"post_modified":117,"post_thumbnail":118,"post_thumbnail_html":119,"post_title":120,"post_type":62,"sort_by_date":121,"tag_links":122,"tags":127},[48],[50],"36988","http://radioblackout.org/2016/07/tortura-e-essere-ridotti-a-oggetto-nelle-mani-di-un-altro/","Cosa può legittimare l'utilizzo della tortura in una società che si ritiene civile? e da questa prima domanda discende quella che può trovare qualche elemento utile per proseguire nella analisi: qual è la definizione di tortura? su questo già problematico panorama, che vede la tortura manifestarsi quando il torturato viene privato della sua libertà. Quando uno è una cosa nelle mani di un altro: questa è la tortura.\r\n\r\nSu questo si innesta anche la professione medica, che in sé – per il giuramento di Ippocrate – è votato a perseguire il bene del paziente affidato alle sue cure e quindi non si può immaginare una sua funzione all'opposto mirata a cercare di arrecare dolori e sofferenza.\r\n\r\nUn medico spesso viene coinvolto in questioni relative alla sicurezza e cooptato in analisi autoptiche o servizi utilizzati dalla società non strettamente legate alla cura delle persone, e sono anche documentate presenze in sessioni di tortura di medici, sia attivamente coinvolti, per esempio fornendo informazioni sulle turbe psichiche o semplicemente intervenire quando la vittima fosse in pericolo di vita e questo già medicalizza la tortura, legittimandola.\r\n\r\nMa il vero argomento attorno a cui si dipana lo studio del professor Picozzi è il fatto che la tortura si ritorce contro la società che la perpetra, perché il carnefice getta se stesso e la sua comunità nell'abisso derivante dall'aver immaginato di potersi avvalere della tortura, riducendosi al ruolo che una volta era quello del tiranno. Difendendo il torturato, si difende se stessi.\r\n\r\nEsiste un'etica per il tempo di guerra e una per il tempo di pace? un medico può esercitare con un occhio benevolo e poi assumere l'aspetto demoniaco del torturatore, continuando a essere un medico, anzi diventando un mero tecnico nelle mani di qualcuno che gli ordina delle azioni?\r\n\r\nInvece un medico non solo può, ma deve rifiutarsi deontologicamente di partecipare a qualunque contesto di tortura, anzi: è passibile di radiazione dall'albo della professione nel caso metta a disposizione la scienza medica a sessioni di tortura.\r\n\r\nEcco quello che ci ha spiegato il professor Mario Picozzi, ordinario di etica clinica:\r\n\r\nPicozzi","22 Luglio 2016","","2016-07-26 15:57:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/2016-07-22_tortura-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"155\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/2016-07-22_tortura-300x155.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/2016-07-22_tortura-300x155.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/2016-07-22_tortura.jpg 700w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Tortura è essere ridotti a oggetto nelle mani di un altro",1469225677,[123,124,125,67,126],"http://radioblackout.org/tag/bolzaneto/","http://radioblackout.org/tag/diaz/","http://radioblackout.org/tag/etica-clinica/","http://radioblackout.org/tag/tortura/",[128,129,130,72,131],"Bolzaneto","Diaz","etica clinica","tortura",{"post_content":133,"tags":137},{"matched_tokens":134,"snippet":135,"value":136},[72],"in sessioni di tortura di \u003Cmark>medici\u003C/mark>, sia attivamente coinvolti, per esempio","Cosa può legittimare l'utilizzo della tortura in una società che si ritiene civile? e da questa prima domanda discende quella che può trovare qualche elemento utile per proseguire nella analisi: qual è la definizione di tortura? su questo già problematico panorama, che vede la tortura manifestarsi quando il torturato viene privato della sua libertà. 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Un pacchetto di briciole in uno dei Paesi europei in cui i medici sono meno pagati.\r\n\r\nOggi lo sciopero generale ha visto tutto il personale scioperare, tranne i reparti di emergenza. Una paralisi che ha rimandato migliaia di visite e interventi previsti, ma quantomai necessaria per non doversi paralizzare per sempre.\r\n\r\nCon appuntamento per lo sciopero generale del 29 novembre.\r\n\r\nAi nostri microfoni Matteo di Anaao:\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Matteo-Medico.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","20 Novembre 2024","2024-11-20 18:16:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/alta-adesione-allo-sciopero-della-sanita-oggi-a-rischio-interventi-visite-e-terapie-garantite-le-wide-site-7rord-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/alta-adesione-allo-sciopero-della-sanita-oggi-a-rischio-interventi-visite-e-terapie-garantite-le-wide-site-7rord-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/alta-adesione-allo-sciopero-della-sanita-oggi-a-rischio-interventi-visite-e-terapie-garantite-le-wide-site-7rord-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/alta-adesione-allo-sciopero-della-sanita-oggi-a-rischio-interventi-visite-e-terapie-garantite-le-wide-site-7rord-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/alta-adesione-allo-sciopero-della-sanita-oggi-a-rischio-interventi-visite-e-terapie-garantite-le-wide-site-7rord.jpg 1000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","20 novembre: Sciopero generale di medici e infermieri",1732126593,[172,173],"http://radioblackout.org/tag/crisi-sanita-pubblica/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-29-novembre/",[175,176],"crisi sanità pubblica","sciopero 29 novembre",{"post_content":178,"post_title":182},{"matched_tokens":179,"snippet":180,"value":181},[72],"di 17 euro per i \u003Cmark>medici\u003C/mark> e 14 per i dirigenti","Grande sciopero del personale sanitario indetto dai sindacati Anaao Assomed, Cimo-Fesmed, Nursing Up a seguito del varo della manovra di bilancio del governo Meloni che - in un sistema sanitario ormai ridotto agli sgoccioli - prevede un aumento dell'indennità di specificità medica sanitaria di 17 euro per i \u003Cmark>medici\u003C/mark> e 14 per i dirigenti sanitari nel 2025. 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Nel corso dell'incontro si è ribadita la necessità di \"prendere posizione sulla situazione dei sanitari a Gaza\" e raggiungere un immediato - apparentemente sempre più ostacolato - cessate il fuoco.\r\n\r\nAbbiamo raggiunto ai microfoni Luca, uno dei medici presenti al presidio e ci siamo fattx raccontare, oltre alla conferenza stampa, le condizioni in cui versa il servizio sanitario italiano, le ragioni che hanno spinto i sindacati a indire due scioperi (un terzo, di 48h è previsto per gennaio) e un punto di vista su alleanze possibili per salvare la sanità dagli sconsiderati tagli di governo e grinfie dei privati.\r\n\r\nBuon ascolto!\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio wav=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Luca-medico.wav\"][/audio]","24 Dicembre 2023","2023-12-24 17:29:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/WhatsApp-Image-2023-12-24-at-5.13.16-PM-e1703435175589-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"153\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/WhatsApp-Image-2023-12-24-at-5.13.16-PM-e1703435175589-300x153.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/WhatsApp-Image-2023-12-24-at-5.13.16-PM-e1703435175589-300x153.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/WhatsApp-Image-2023-12-24-at-5.13.16-PM-e1703435175589-1024x522.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/WhatsApp-Image-2023-12-24-at-5.13.16-PM-e1703435175589-768x392.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/WhatsApp-Image-2023-12-24-at-5.13.16-PM-e1703435175589-1536x783.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/WhatsApp-Image-2023-12-24-at-5.13.16-PM-e1703435175589.jpeg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","I medici si mobilitano",1703438968,[65,210,211,212,213,214,215],"http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/privatizzazione/","http://radioblackout.org/tag/salute-pubblica/","http://radioblackout.org/tag/sanita/","http://radioblackout.org/tag/sistema-sanitario/",[20,217,17,218,219,30,220],"lavoro","privatizzazione","Salute Pubblica","sistema sanitario",{"post_content":222,"post_title":226},{"matched_tokens":223,"snippet":224,"value":225},[72],"ai microfoni Luca, uno dei \u003Cmark>medici\u003C/mark> presenti al presidio e ci","Giovedì 21 si è tenuta una conferenza stampa indetta dal personale medico, davanti all'ospedale delle Molinette, in solidarietà a tutto il personale sanitario che lotta in condizioni disumane e sta perdendo la vita a Gaza, sotto le bombe israeliane. 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E' a lui che Fidel Castro ha intitolato il gruppo di medici viaggianti che negli ultimi anni ha inseguito emergenze sanitarie in mezzo mondo, il Contingente Internacional de Médicos Especializados en Situaciones de Desastres y Graves Epidemias. La Henry Reeve ha affrontato l’Ebola in Africa e il colera ad Haiti, le conseguenze di terremoti e uragani, sono l’avanguardia di quell’internazionalismo medico che Cuba porta avanti da anni, 55mila dottori che sono intervenuti in 67 paesi diversi, nelle emergenze di cui parlano tutti e in quelle di cui non parla nessuno. 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E' a lui che Fidel Castro ha intitolato il gruppo di \u003Cmark>medici\u003C/mark> viaggianti che negli ultimi anni ha inseguito emergenze sanitarie in mezzo mondo, il Contingente Internacional de Médicos Especializados en Situaciones de Desastres y Graves Epidemias. La Henry Reeve ha affrontato l’Ebola in Africa e il colera ad Haiti, le conseguenze di terremoti e uragani, sono l’avanguardia di quell’internazionalismo medico che Cuba porta avanti da anni, 55mila dottori che sono intervenuti in 67 paesi diversi, nelle emergenze di cui parlano tutti e in quelle di cui non parla nessuno. 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Lo scorso dicembre la Cassazione aveva annullato le assoluzioni e predisposto un nuovo appello, seguita dal procuratore generale Eugenio Rubolino che aveva chiesto di condannare i medici per omicidio colposo (4 anni di reclusione per il primario Aldo Fierro e 3 anni e mezzo per ciascuno degli altri medici). La sentenza di lunedì ha però ribadito la vergognosa decisione del precedente appello, confermando le assoluzioni.\r\n\r\n \r\n\r\nLa sorella di Stefano, Ilaria Cucchi, che da anni si batte per ottenere verità sull’omicidio del fratello, di fronte a questo ennesimo schiaffo giudiziario ha pubblicato su Facebook una foto del cadavere di Stefano, commentando con rabbia la sentenza. La foto è però poi stata censurata dal social network per “violazione degli standard della comunità”. «Quella foto fa vergognare. Perché quella foto racconta la verità. Senza bisogno di parole. 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Tutto il resto conta poco» è stato il commento di Ilaria Cucchi.\r\n\r\n \r\n\r\nCon Ilaria Cucchi abbiamo commentato la sentenza di Appello e la vicenda della censura su Facebook: Unknown","20 Luglio 2016","2016-07-22 16:31:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/cucchi-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"133\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/cucchi-300x133.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/cucchi-300x133.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/cucchi.jpg 682w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/cucchi-100x44.jpg 100w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Assolti perchè \"il fatto non sussiste\" i medici coinvolti nella morte di Stefano Cucchi",1469012308,[278,279,280,281,282,283,284,285,286],"http://radioblackout.org/tag/acad/","http://radioblackout.org/tag/appello/","http://radioblackout.org/tag/assoluzione/","http://radioblackout.org/tag/cucchi/","http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/","http://radioblackout.org/tag/stefano-cucchi/",[288,289,290,291,54,292,293,294,295],"Acad","appello","assoluzione","cucchi","linformazione-di-blackout","news","notizie","Stefano Cucchi",{"post_content":297,"post_title":301},{"matched_tokens":298,"snippet":299,"value":300},[72],"per tutti e cinque i \u003Cmark>medici\u003C/mark> che hanno avuto in cura","Assoluzione piena per tutti e cinque i \u003Cmark>medici\u003C/mark> che hanno avuto in cura Stefano Cucchi nel reparto carcerario dell’ospedale Pertini nell’ottobre del 2009: è la sentenza emessa lunedì dalla corte d’Appello di Roma dopo una lunga camera di consiglio.\r\n\r\n \r\n\r\nI \u003Cmark>medici\u003C/mark> erano stati condannati in primo grado per omicidio colposo nel giugno del 2013 ma poi assolti in appello per insufficienza di prove. 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La presidente Paola Manduca è una genetista in pensione dell’Università di Genova che – sino a poco tempo fa – si recava regolarmente a Gaza per studiare gli effetti dei bombardamenti soprattutto su madri e neonati. Il costante contatto coi medici che sono a Gaza ci ha permesso di analizzare con lei il genocidio in corso dal loro punto di vista. Paola ho presentato la campagna dell'associazione \"La via del latte per Gaza\":\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/F_m_03_09_Paola-Manduca-Weapons-research-group-su-guerra-in-palestina-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Alberto Russo dell'Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione (ANLM). Nata come assemblea di lavoratori autorganizzati della manutenzione in Ferrovia dello Stato ha avuto la capacità di organizzare scioperi contro le condizioni di lavoro dei manutentori e la loro sicurezza.\r\nAlberto ci ha raccontato il percorso politico e di lotta dell'ANLM e le ragioni dello sciopero nazionale del 6 settembre 2024 che contesta l'accordo confederale del 10 gennaio 2024:\r\nSono tre gli aspetti principali che devono essere rigettati dall'accordo del 10 gennaio, che è dannoso nel suo impianto complessivo.\r\n• Le condizioni di vita e di lavoro a cui ci vogliono piegare devono essere assolutamente\r\nrigettate,\r\n• le prospettive che vedono il nostro settore fortemente a rischio e che lasciano presagire una\r\nesternalizzazione selvaggia che ne minerebbe le fondamenta,\r\n• la scelta di formalizzare un modus operandi, completamente plasmato sulle modalità\r\noperative delle ditte appaltatrici, riporta il problema della sicurezza sul lavoro in una\r\nposizione di arretratezza che avrà conseguenze devastanti.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/F_m_03_09_Alberto-Russo-Assemblea-Nazionale-Lavoratori-Manutentori-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","15 Settembre 2024","2024-09-15 18:20:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/5-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 03/09/2024",1726424330,[499],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[354],{"post_content":502},{"matched_tokens":503,"snippet":504,"value":505},[72],"neonati. 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Una graphic novel di Emanuele Giacopetti riporta alla memoria la strage di Addis Abeba del 19 febbraio del 1937 ,lo\" yekatit 12\" secondo il calendario etiope ,quando gli italiani, che avevano invaso il Paese nel 1935 con una brutale guerra di aggressione con l'uso indiscriminato dei gas contro la popolazione civile , in tre giorni massacrarono 20 mila civili etiopi inermi .Ne parliamo con l'autore che ci racconta come è nata l' idea di raccontare la strage ordinata da Graziani cui hanno partecipato oltre alle camicie nere anche i coloni italiani e il contributo della Federazione delle resistenze che è una rete informale di realtà e collettivi formatasi nel 2020 e che agisce sul fronte della promozione di attività e riflessioni sul colonialismo italiano e sull'antifascismo. Destinato al pubblico più vasto, il lavoro di Giacopetti è pensato come strumento utile ad affrontare la storia coloniale anche nelle scuole, per questo include un agile glossario di termini, locuzioni e acronimi che arricchiscono la lettura.\r\n\r\nQui si puo' scaricare il pdf\r\n\r\nhttps://resistenzeincirenaica.com/2024/02/23/il-massacro-di-addis-abeba/\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/BASTIONI13062024-GRAPHIC-NOVEL.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Matteo Palemidesse parliamo dell'attualità dell'Etiopia e gli strascichi della guerra iniziata nel 2020 e ufficialmente conclusa con gli accordi di Pretoria ma le stime parlano di circa 500.000 morti, non è stata fatta ancora giustizia per le vittime dei crimini commessi dai belligeranti che si possono configurare come crimini contro l'umanità poichè si tratta di stupri di massa e violenze su base etnica contro le minoranze . Il ritorno alla normalità per gli abitanti del Tigrai è ancora un miraggio ,le infrastrutture si tratti di strade oppure ospedali e presidi medici sono state distrutte ,si parla di più di 20 miliardi di dollari per i costi di ricostruzione . Intanto le milizie Fano ,che erano alleate con le forze governative di Addis Abbeba, hanno rifiutato di abbandonare le armi e continuano le operazioni belliche.\r\n\r\nLa riorganizzazione del sistema politico etiope nel 1991 lungo linee etno-linguistiche ha creato un nuovo insieme di relazioni tra maggioranza e minoranza. Il sistema, nel tentativo di conferire potere ai gruppi etnici, ha garantito ad alcuni di loro patrie territoriali in cui veniva conferito loro uno status paragonabile alla proprietà esclusiva e consentiva loro di godere di privilegi politici, economici e culturali. Si è creata una dicotomia indigeno/non indigeno, molti in Etiopia che vivono al di fuori delle loro terre etno-nazionali (regioni, zone speciali o distretti speciali) sono diventati “non indigeni”, stranieri rispetto alle aree in cui risiedevano. Le conseguenze dell'assetto federale dello stato etiope sono uno dei fattori scatenanti il conflitto , la società civile etiope comunque dinamica ed articolata cerca nonostante tutto di trovare una soluzione a problemi che sono strutturali e profondi .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/BASTIONI-DI-ORIONE-13062024-PALAMIDESSE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","14 Giugno 2024","2024-06-14 20:44:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONIDI ORIONE 13/06/2024- ETIOPIA IL PASSATO COLONIALE RACCONTATO IN UNA GRAPHIC NOVEL E IL PRESENTE DI UNA GUERRA CHE NON VUOLE FINIRE.",1718397879,[524],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[526],"Bastioni di Orione",{"post_content":528},{"matched_tokens":529,"snippet":530,"value":531},[72],"strade oppure ospedali e presidi \u003Cmark>medici\u003C/mark> sono state distrutte ,si parla","Bastioni di Orione in questa puntata racconta dell'Etiopia e del sanguinoso passato coloniale italiano cancellato dalla memoria collettiva e sostituito dal mito degli \"italiani brava gente \". Una graphic novel di Emanuele Giacopetti riporta alla memoria la strage di Addis Abeba del 19 febbraio del 1937 ,lo\" yekatit 12\" secondo il calendario etiope ,quando gli italiani, che avevano invaso il Paese nel 1935 con una brutale guerra di aggressione con l'uso indiscriminato dei gas contro la popolazione civile , in tre giorni massacrarono 20 mila civili etiopi inermi .Ne parliamo con l'autore che ci racconta come è nata l' idea di raccontare la strage ordinata da Graziani cui hanno partecipato oltre alle camicie nere anche i coloni italiani e il contributo della Federazione delle resistenze che è una rete informale di realtà e collettivi formatasi nel 2020 e che agisce sul fronte della promozione di attività e riflessioni sul colonialismo italiano e sull'antifascismo. 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024-05-10-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nVerso il ritorno del nucleare?\r\nIn occasione del G7 Energia e Ambiente, tenutosi alla Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile, la vice ministra dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha fatto esplicite dichiarazioni a favore del ritorno del nucleare, pigiando il pedale parlando di piccole centrali e di fusione.\r\nLe centrali mini sono pericolose come quelle maxi e ne servono di più, la fusione è una tecnologia sperimentale ben lungi dall’avere una possibilità di applicazione pratica.\r\nNonostante ciò sia alla COP tenutasi in Qatar che al G7 è stata collocata tra le energie rinnovabili, pulite. E pazienza per le pericolosissime scorie radioattive, pazienza la sua stretta connessione con il settore militare. Uno dei prodotti del riprocessamento delle scorie è il plutonio, che serve a fare le bombe atomiche.\r\nNe abbiamo parlato con Angelo Tartaglia, professore emerito del Politecnico di Torino\r\n\r\nI come Intelligence. Studenti a lezione dai servizi segreti\r\nI come Intelligence. Il nome del “progetto” non lascia spazi a dubbi o fraintendimenti. È il frutto di un recentissimo accordo – senza precedenti in Italia – tra il ministero dell’Istruzione e del merito e il dipartimento delle Informazioni per la sicurezza (DIS), l’organo della presidenza del Consiglio a capo dei servizi segreti. “I come Intelligence è rivolto agli studenti del primo biennio delle scuole superiori. “Esso è volto ad accompagnare i giovani alla scoperta di funzioni, compiti, organizzazione e protagonisti degli Organismi informativi, così come dei principali fenomeni di minaccia”, spiegano i firmatari..\r\nNello specifico, l’intesa Istruzione-DIS prevede l’organizzazione di “iniziative di divulgazione e formazione” rivolte alle nuove generazioni per “favorire la consapevolezza sulle funzioni assegnate all’Intelligence italiana” ed “esplorare la storia, il linguaggio, i protagonisti e l’organizzazione dei Servizi Segreti italiani”.\r\nCon quest’ultima iniziativa il governo punta sia al reclutamento sia all’indottrinamento. A ragazzi e ragazze verranno anche spiegate le “principali minacce del mondo contemporaneo”. Quelle “interne” e quelle “esterne”. Una buona occasione per puntare il dito contro chi lotta contro un ordine del mondo ingiusto, predatorio, questo sì una vera minaccia per le vite di miliardi di persone.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nFranco Serantini. Gli anarchici non dimenticano\r\nAnarchico del Gruppo “Giuseppe Pinelli” di Pisa, Franco era sceso in piazza il 5 maggio 1972 per opporsi al comizio elettorale del fascista Giuseppe Niccolai del MSI. Viene preso sul Lungarno Gambacorti dalla celere, che lo massacra di colpi con i manganelli, gli stivali e i calci dei fucili. Viene portato al carcere Don Bosco di Pisa, dove non riceve alcuna cura e muore per le conseguenze del pestaggio il 7 maggio, mentre si aprivano i seggi per le elezioni politiche.\r\nAnche quest’anno c’è stata a Pisa una manifestazione per ricordare Franco.\r\nCon Dario Antonelli, uno dei compagni che hanno partecipato all’iniziativa, abbiamo ricostruito il clima di quegli anni, il forte impegno dei compagni e delle compagne, sia nell’informazione sulla strage di Stato di piazza Fontana e l’assassinio di Giuseppe Pinelli, sia nella lotta per la liberazione degli anarchic* in carcere per le bombe di Milano. \r\n\r\nGenealogia della criminalizzazione delle ONG e della solidarietà in mare\r\nIl 19 aprile si è concluso il più grande processo contro la solidarietà in mare, con le Ong impegnate in operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale sul banco degli imputati. Ventuno membri degli equipaggi di Jugend Rettet, Save the Children e Medici Senza Frontiere sono stati prosciolti dal giudice dell’udienza preliminare di Trapani, perché “il fatto non sussiste“.\r\nQuesta sentenza arriva dopo sette anni e il deterioramento dell’imbarcazione Iuventa, sequestrata e lasciata in stato di abbandono nel porto di Trapani dal 2017.\r\nMa come è nata la criminalizzazione delle Ong e della solidarietà in mare? Perché salvare vite in mare è una pratica così osteggiata dalle autorità italiane ed europee?\r\nPrendendo le mosse da un articolo uscito su Monitor Italia abbiamo ricostruito i passaggi fondamentali del processo di criminalizzazione delle ONG impegnate in operazioni di Sar – Ricerca e salvataggio nel Mediterraneo.\r\n\r\nNoi disertiamo!\r\nOgni 2 giugno la Repubblica celebra sé stessa con esibizioni militari, parate e commemorazioni.\r\nUna “festa” nazionalista e militarista.\r\nIl governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra.\r\nCome ogni anno le cerimonie militari del due giugno servono a giustificare enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni militari all’estero, dall’Ucraina all’Africa. Guerre, stupri, occupazioni di terre, bombardamenti, torture, l’intero campionario degli orrori umani, se compiuto da uomini e donne inquadrati in un esercito, diventa legittimo, necessario, opportuno, eroico. Le divise da parata, le bandiere, le medaglie, la triade “dio, patria, famiglia” non sono il mero retaggio di un passato più retorico e magniloquente del nostro presente, ma la rappresentazione sempre attuale dell'attitudine imperialista e neocoloniale dello stato italiano.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nVenerdì 17 maggio\r\nCena dei senzastato\r\nmenù vegan\r\nore 20\r\ncorso Palermo 46\r\nBenefit lotte\r\nQuanto costa? Quanto puoi, più che puoi!\r\nPrenotazioni a antimilitarista.to@gmail.com\r\n\r\nDall'ordine americano al grande caos\r\nScenari di guerra globale: dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan all'Armenia, dal mar Rosso a Taiwan\r\nVenerdì 24 maggio\r\nore 21\r\ncorso Palermo 46\r\nincontro con Stefano Capello\r\n\r\nGuerre di portata planetaria ci stanno portando sull'orlo della terza guerra mondiale. La spirale pare inarrestabile: il conflitto Russia Ucraina rischia di deflagrare in tutta Europa.\r\nL'Italia è direttamente coinvolta con le proprie truppe e con il proprio apparato militare industriale. È in prima fila in conflitti in cui gioca in proprio e in varie alleanze a geografia variabile.\r\nLa crisi mondiale, le pericolose convulsioni dell'impero statunitense e della Russia in un pianeta multipolare, le aspirazioni imperialiste concorrenti di potenze regionali come la Turchia, il grande saccheggio dell'Africa, l'imporsi inarrestabile della Cina rendono la china verso il peggio sempre più scivolosa.\r\nL'intersecarsi di pulsioni nazionaliste, guerre di religione e di interesse mira a rendere complici dei massacri le popolazioni più direttamente colpite.\r\nNon solo. Nel nostro paese il governo sta facendo una campagna di arruolamento permanente. Di fronte all'escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre maggiore.\r\nNon per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nComprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionaliste di opposizione alla guerra.\r\n\r\nIn occasione della serata verrà fatta una raccolta fondi per sostenere gli anarchici sudanesi. In un anno di guerra civile quest* compagn*, oppositor* del passato regime e dei due signori della guerra che si contendono il paese, hanno attuato numerose iniziative di lotta e di solidarietà con la popolazione stremata dalla guerra. Oggi stanno subendo una durissima repressione. Alcuni sono stati arrestat* e torturat*. La compagna Sarah è stata violentata e uccisa.\r\n\r\nSabato 1 e domenica 2 giugno\r\nSenzapatria \r\nGiornate di lotta al militarismo\r\nContro la guerra, l’occupazione militare delle periferie, la produzione bellica, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon i disertori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\nVia i militari dalle strade!\r\nore 15,30 corso Palermo angolo via Sesia\r\n\r\nDomenica 2 giugno\r\nAntimilitaristi per i quartieri di Torino.\r\nSmilitarizziamo la città!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\n\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","14 Maggio 2024","2024-05-14 16:59:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/guerre-globali-2-bis-200x110.jpg","Anarres del 10 maggio. Nucleare: le favole di Pichetto-Fratin. Studenti a lezione dai servizi segreti. Franco Serantini. ONG: genealogia della criminalizzazione. I 2 giugno noi disertiamo!…",1715705950,[548],"http://radioblackout.org/tag/guerra/",[33],{"post_content":551},{"matched_tokens":552,"snippet":553,"value":554},[477],"Rettet, Save the Children e \u003Cmark>Medici\u003C/mark> Senza Frontiere sono stati prosciolti","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024-05-10-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nVerso il ritorno del nucleare?\r\nIn occasione del G7 Energia e Ambiente, tenutosi alla Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile, la vice ministra dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha fatto esplicite dichiarazioni a favore del ritorno del nucleare, pigiando il pedale parlando di piccole centrali e di fusione.\r\nLe centrali mini sono pericolose come quelle maxi e ne servono di più, la fusione è una tecnologia sperimentale ben lungi dall’avere una possibilità di applicazione pratica.\r\nNonostante ciò sia alla COP tenutasi in Qatar che al G7 è stata collocata tra le energie rinnovabili, pulite. E pazienza per le pericolosissime scorie radioattive, pazienza la sua stretta connessione con il settore militare. Uno dei prodotti del riprocessamento delle scorie è il plutonio, che serve a fare le bombe atomiche.\r\nNe abbiamo parlato con Angelo Tartaglia, professore emerito del Politecnico di Torino\r\n\r\nI come Intelligence. Studenti a lezione dai servizi segreti\r\nI come Intelligence. Il nome del “progetto” non lascia spazi a dubbi o fraintendimenti. È il frutto di un recentissimo accordo – senza precedenti in Italia – tra il ministero dell’Istruzione e del merito e il dipartimento delle Informazioni per la sicurezza (DIS), l’organo della presidenza del Consiglio a capo dei servizi segreti. “I come Intelligence è rivolto agli studenti del primo biennio delle scuole superiori. “Esso è volto ad accompagnare i giovani alla scoperta di funzioni, compiti, organizzazione e protagonisti degli Organismi informativi, così come dei principali fenomeni di minaccia”, spiegano i firmatari..\r\nNello specifico, l’intesa Istruzione-DIS prevede l’organizzazione di “iniziative di divulgazione e formazione” rivolte alle nuove generazioni per “favorire la consapevolezza sulle funzioni assegnate all’Intelligence italiana” ed “esplorare la storia, il linguaggio, i protagonisti e l’organizzazione dei Servizi Segreti italiani”.\r\nCon quest’ultima iniziativa il governo punta sia al reclutamento sia all’indottrinamento. A ragazzi e ragazze verranno anche spiegate le “principali minacce del mondo contemporaneo”. Quelle “interne” e quelle “esterne”. Una buona occasione per puntare il dito contro chi lotta contro un ordine del mondo ingiusto, predatorio, questo sì una vera minaccia per le vite di miliardi di persone.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nFranco Serantini. Gli anarchici non dimenticano\r\nAnarchico del Gruppo “Giuseppe Pinelli” di Pisa, Franco era sceso in piazza il 5 maggio 1972 per opporsi al comizio elettorale del fascista Giuseppe Niccolai del MSI. Viene preso sul Lungarno Gambacorti dalla celere, che lo massacra di colpi con i manganelli, gli stivali e i calci dei fucili. Viene portato al carcere Don Bosco di Pisa, dove non riceve alcuna cura e muore per le conseguenze del pestaggio il 7 maggio, mentre si aprivano i seggi per le elezioni politiche.\r\nAnche quest’anno c’è stata a Pisa una manifestazione per ricordare Franco.\r\nCon Dario Antonelli, uno dei compagni che hanno partecipato all’iniziativa, abbiamo ricostruito il clima di quegli anni, il forte impegno dei compagni e delle compagne, sia nell’informazione sulla strage di Stato di piazza Fontana e l’assassinio di Giuseppe Pinelli, sia nella lotta per la liberazione degli anarchic* in carcere per le bombe di Milano. \r\n\r\nGenealogia della criminalizzazione delle ONG e della solidarietà in mare\r\nIl 19 aprile si è concluso il più grande processo contro la solidarietà in mare, con le Ong impegnate in operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale sul banco degli imputati. Ventuno membri degli equipaggi di Jugend Rettet, Save the Children e \u003Cmark>Medici\u003C/mark> Senza Frontiere sono stati prosciolti dal giudice dell’udienza preliminare di Trapani, perché “il fatto non sussiste“.\r\nQuesta sentenza arriva dopo sette anni e il deterioramento dell’imbarcazione Iuventa, sequestrata e lasciata in stato di abbandono nel porto di Trapani dal 2017.\r\nMa come è nata la criminalizzazione delle Ong e della solidarietà in mare? Perché salvare vite in mare è una pratica così osteggiata dalle autorità italiane ed europee?\r\nPrendendo le mosse da un articolo uscito su Monitor Italia abbiamo ricostruito i passaggi fondamentali del processo di criminalizzazione delle ONG impegnate in operazioni di Sar – Ricerca e salvataggio nel Mediterraneo.\r\n\r\nNoi disertiamo!\r\nOgni 2 giugno la Repubblica celebra sé stessa con esibizioni militari, parate e commemorazioni.\r\nUna “festa” nazionalista e militarista.\r\nIl governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra.\r\nCome ogni anno le cerimonie militari del due giugno servono a giustificare enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni militari all’estero, dall’Ucraina all’Africa. Guerre, stupri, occupazioni di terre, bombardamenti, torture, l’intero campionario degli orrori umani, se compiuto da uomini e donne inquadrati in un esercito, diventa legittimo, necessario, opportuno, eroico. Le divise da parata, le bandiere, le medaglie, la triade “dio, patria, famiglia” non sono il mero retaggio di un passato più retorico e magniloquente del nostro presente, ma la rappresentazione sempre attuale dell'attitudine imperialista e neocoloniale dello stato italiano.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nVenerdì 17 maggio\r\nCena dei senzastato\r\nmenù vegan\r\nore 20\r\ncorso Palermo 46\r\nBenefit lotte\r\nQuanto costa? Quanto puoi, più che puoi!\r\nPrenotazioni a antimilitarista.to@gmail.com\r\n\r\nDall'ordine americano al grande caos\r\nScenari di guerra globale: dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan all'Armenia, dal mar Rosso a Taiwan\r\nVenerdì 24 maggio\r\nore 21\r\ncorso Palermo 46\r\nincontro con Stefano Capello\r\n\r\nGuerre di portata planetaria ci stanno portando sull'orlo della terza guerra mondiale. La spirale pare inarrestabile: il conflitto Russia Ucraina rischia di deflagrare in tutta Europa.\r\nL'Italia è direttamente coinvolta con le proprie truppe e con il proprio apparato militare industriale. È in prima fila in conflitti in cui gioca in proprio e in varie alleanze a geografia variabile.\r\nLa crisi mondiale, le pericolose convulsioni dell'impero statunitense e della Russia in un pianeta multipolare, le aspirazioni imperialiste concorrenti di potenze regionali come la Turchia, il grande saccheggio dell'Africa, l'imporsi inarrestabile della Cina rendono la china verso il peggio sempre più scivolosa.\r\nL'intersecarsi di pulsioni nazionaliste, guerre di religione e di interesse mira a rendere complici dei massacri le popolazioni più direttamente colpite.\r\nNon solo. Nel nostro paese il governo sta facendo una campagna di arruolamento permanente. Di fronte all'escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre maggiore.\r\nNon per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nComprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionaliste di opposizione alla guerra.\r\n\r\nIn occasione della serata verrà fatta una raccolta fondi per sostenere gli anarchici sudanesi. In un anno di guerra civile quest* compagn*, oppositor* del passato regime e dei due signori della guerra che si contendono il paese, hanno attuato numerose iniziative di lotta e di solidarietà con la popolazione stremata dalla guerra. Oggi stanno subendo una durissima repressione. Alcuni sono stati arrestat* e torturat*. La compagna Sarah è stata violentata e uccisa.\r\n\r\nSabato 1 e domenica 2 giugno\r\nSenzapatria \r\nGiornate di lotta al militarismo\r\nContro la guerra, l’occupazione militare delle periferie, la produzione bellica, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon i disertori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\nVia i militari dalle strade!\r\nore 15,30 corso Palermo angolo via Sesia\r\n\r\nDomenica 2 giugno\r\nAntimilitaristi per i quartieri di Torino.\r\nSmilitarizziamo la città!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\n\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[556],{"field":100,"matched_tokens":557,"snippet":553,"value":554},[477],{"best_field_score":193,"best_field_weight":484,"fields_matched":107,"num_tokens_dropped":51,"score":485,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":51},6637,{"collection_name":379,"first_q":72,"per_page":312,"q":72},["Reactive",562],{},["Set"],["ShallowReactive",565],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$ft5INLm3vZfKRX0bQzGgeeia6gXUWXglQdTCQIiDVoQk":-1},true,"/search?query=medici"]